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COSTITUZIONE OCCULTA DELL'UOMO e DEL COSMO

STRUTTURA OCCULTA DELL`UOMO


L`uomo e` la sintesi dei regni della natura; il
Principio (lo Spirito di Dio) originante tali regni,
s`incarna parzialmente nell`uomo come Io.
1- corpo fisico: regno minerale;
2- corpo eterico: la forza strutturante il regno
vegetale;
3- corpo senziente o astrale: dona una relazione
sensuale e sensoria con la vita fisica, in modo non
dissimile da cio` che avviene nell` animale.
(Si pu denominare corpo astrale inferiore, ossia la
natura impura, passionale, emotiva e istintiva,
linsieme di corpo senziente e anima senziente che
si legano alla corporeit; corpo astrale
superiore,lunione di anima razionale e cosciente
che si legano allIo, quale essenza capace di
cogliere la Purezza spirituale delle manifestazioni
sensibili.)
Il Principio della coscienza individuale, Atma o Io,
impronta la correlazione dei tre sistemi precedenti,
diversificando il regno umano dagli altri regni.
L`io di cui l`uomo normalmente parla e` bensi` Atma, ma questo affiora e balugina appena nella sua
organizzazione astrale-eterico-fisica: essa e` solo parzialmente dominata dall`elemento mentalespirituale.
- Il corpo fisico vive nello spazio,
- l`eterico nel tempo,
- l`astrale nella luce atemporale e aspaziale,
- l`Io e` essenza della Luce.
L`uomo,piu` che un regno,e` una Gerarchia.
L`uomo in virtu` del suo Io, puo` volitivamente controllare istinti e passioni,cosa che gli animali
non possono fare.
Lo Spirito si manifesta nel minerale come fissita`,nel vegetale come forma e nell`animale come
anima: nell`uomo sorge come pensiero.
Scopo dell`uomo, e` di realizzare l`identita` di se`stesso tramite l`arto del pensiero: nellattivit
pensante lo Spirito rinuncia parzialmente ad esprimersi coercitivamente come legge ed istinto, come
invece fa negli altri tre regni.
L`Io deve giungere a dominare i principi o veicoli inferiori.
Per ora,solo nel pensiero riluce debolmente la Luce dell`Io.
Il corpo astrale normalmente lega l`uomo in basso alla natura fisica cosi` come lega
l`animale,mentre dall`alto viene permeato tramite la ragione,dalla luce dell`Io.
La natura del corpo astrale appare dunque duplice: animale e spirituale.
Nell`uomo medio, tali nature non sono separate, ma bensi` mescolate; tale mescolanza genera la
contraddizione continua della vita dell`anima.
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Il corpo astrale prevale sull`organizzazione inferiore vincolando profondamente il corpo fisico a


causa della coercizione delle funzioni di Natura; cio` si presenta come Brama di vita o legge di
sopravvivenza.
E` tale brama a generare la vita inferiore dell`Io, che si palesa come egoismo, natura dell`Ego: che
e`separazione, avversione e opposizione.
E` il corpo astrale a infondere gli impulsi di simpatia e antipatia,del piacere e del dolore,
dell`attrazione e repulsione.
L`Io deve giungere ad operare una distinzione fra la mescolanza spirituale-animale insita nel corpo
astrale.
Vi e` caos nell`anima: le funzioni e gli impulsi di sopravvivenza del corpo fisico conferitegli dal
corpo astrale, coinvolgono l`anima, condizionando l`Io mediante il pensare, sentire e volere.
L`uomo e` portato a riconoscere vero e giusto solo cio` che si accorda con i suoi istinti: crede di
sciegliere liberamente, mentre in realta` vi e` inconsciamente obbligato.
E` necessario,per liberarsi da cio`,utilizzare la disciplina della concentrazione. Essa ristabilisce, se
pur per brevi momenti,la giusta correlazione spirito-anima-corpo, che usualmente e` propriamente
invertita o alterata. Deve essere lo Spirito a dominare e ad operare con il corpo, non il corpo a
soddisfare i suoi bisogni tramite lo Spirito.
Il concentrarsi su un oggetto privo di significato, evocato nella mente in immagine,da` modo all`Io
di operare mediante il pensiero sulle forze del corpo astrale e mediante queste sui corpi etericofisico. Tale esercizio e` il meno fascinoso,il piu` faticoso, e il meno accetto dalla natura istintiva
umana.
3 missioni planetarie, 3 corpi, 3 anime, 3 facolt nelluomo
Ogni incarnazione planetaria ha la sua missione. Possiamo vedere nelluomo che in virt del lavoro
compiuto durante le 3 precedenti incarnazioni o missioni planetarie sui tre corpi si sono poi
sviluppare 3 facolt;
- tramite il corpo fisico proveniente dallantico saturno (Troni) si sviluppato pi tardi, poi tutto ci
che forza di volont, istinto: si tratta di volont materializzata;
- tramite il corpo eterico che proviene dallantico sole (Kiryiotetes) si sviluppato nel tempo poi
tutto ci che sentimento, sensazione: si tratta di saggezza cosmica resa saggezza interiore,
sentimento;
- tramite il astrale che proviene dallantica luna (Dynamis) si sviluppato pi tardi, poi tutto ci che
pensiero, concettualizzazione: si tratta di sostanza di vita mobile, fluttuante divenuta pensiero.
La missione della terra: lamore
Donandoci lio, gli Exusiai hanno predisposto nelluomo la possibilit di armonizzare, equilibrare le
3 forze dellanima acquisite nelle 3 precedenti missioni planetarie: il simbolo il triangolo
equilatero.
Il centro del triangolo, si pu chiamare il cosidetto centro attivo di gravit delle forze dellanima.
In realt dietro questo equilibrio dellanima vi il segreto della missione dellincarnazione della
Terra, la quarta missione: lamore. Lamore pu prodursi solo grazie ad un equilbrio di queste tre
forze.
Il ternario diventa quaternario.

- COSTITUZIONE OCCULTA DELL'UOMO in relazione al cosmo


- non l'uomo capace di organizzare le forze del suo corpo fisico: il c. fisico tale perch
compenetrato da altre forze che lo rendono tale: forze vitali (che vivificano), forze senzienti (che
sentono)
- tali forze provengono a loro volta da 3 mondi superiori:
astrale o immaginativo
(3gerarchia) forze di sensazione
spirituale o mondo ispirativo (2 gerarchia) forze vitali
divino o mondo intuitivo
(1 gerarchia) forze fisiche
- sono le forze del mondo intuitivo che strutturano il suo corpo fisico (spiriti di gruppo dei minerali)
(1 gerarchia)
- sono le forze del mondo ispirativo che hanno creato e organizzato il suo corpo eterico (spiriti di
gruppo dei vegetali) (2 gerarchia)
- sono le forze del mondo immaginativo che conferiscono la possibilit di esistere al corpo astrale
(spiriti di gruppo animali) (3 gerarchia)
l'uomo ha dunque in s diversi "io" di gruppo + un io che gli appartiene.
l'uomo si mostra diverso dal selvaggio (nel quale operano maggiormente gli "io" di gruppo) nella
misura in cui riesce con il suo proprio io a dominare e a gestire i suoi involucri o corpi inferiori, i
quali si trovano sotto il dominio di tali "io" di gruppo.
Pi acquisisce padronanza su essi, pi si rende autonomo e indipendente, libero da qualsiasi
influenza inferiore.
L'uomo non capace di organizzare le forze del suo corpo fisico: il c. fisico tale perch
compenetrato da altre forze che lo rendono tale: forze vitali (che vivificano), forze senzienti (che
sentono)
- tali forze provengono a loro volta da 3 mondi superiori:
astrale o immaginativo (3gerarchia) forze di sensazione
spirituale o mondo ispirativo (2 gerarchia) forze vitali
divino o mondo intuitivo (1 gerarchia) forze fisiche
- sono le forze del mondo intuitivo che strutturano il suo corpo fisico (spiriti di gruppo dei minerali)
(1 gerarchia)
- sono le forze del mondo ispirativo che hanno creato e organizzato il suo corpo eterico (spiriti di
gruppo dei vegetali) (2 gerarchia)
- sono le forze del mondo immaginativo che conferiscono la possibilit di esistere al corpo astrale
(spiriti di gruppo animali) (3 gerarchia)
- Dove si trovano tali mondi? i 3 stati di coscienza notturni sono porte di accesso ad essi: ogni notte
vi viviamo
- ogni notte compiamo un viaggio percorrendo lo spazio dalla luna sino allo zodiaco: ogni pianeta
sede di entit
- il mondo immaginativo rappresenta il percorso luna/venere/mercurio
- il mondo ispirativo il percorso nell'area di sole,marte e giove
- il mondo intuitivo la sfera di saturno e oltre, verso lo zodiaco

IL CORPO ASTRALE E LE ANIME

La parte animica umana (definibile corpo astrale) composta di 3 anime + 1 corpo animico
senziente.

Il corpo Animico Senziente ci che determina la facolt della sensazione e del movimento
nell'animale e nell'uomo; l'arto che ha la funzione, di chiamare la sostanza vivente a sentire, ad
avere una sensibilit e una mobilit. Il corpo animico senziente un'arto a met fra la sostanza
eterica e quella animica o astrale: ci che connette il vero animico astrale all'eterico. Il c.senziente
va sorgere la sensazione della presenza di un stimolo esterno esistente al di fuori di s stesso. Il
corpo senziente non ha facolt di memoria; non pu conferire durata e permanenza delle sensazioni
entro la coscienza del Portatore.
Non possibile parlare di coscienza rappresentativa in un essere che sia provvisto solo di corpo
fisico, corpo eterico e corpo senziente; affinch essa sorga, questultimo deve necessariamente
essere strettamente connesso con lanima senziente e operare insieme, di concerto.
Il corpo senziente quindi lartefice di ci che pi comunemente pu essere inteso come "istinto,
nel senso per di impulso di carattere non individuale, ma impersonale. il c.senziente conferisce la
coscienza delle sensazioni, intesa quale impulso decodificato in forma derivata dai sensi fisici; ci
determina di conseguenza sensazioni di luce, buio, caldo, freddo, ruvido, liscio, dolce, amaro, ecc,
in termini di oggettivit, senza quindi intendere tali emozioni o sensazioni quali veri e propri
"sentimenti".
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1. Anima Senziente: tramite essa luomo desidera e brama le cose che lo circondano;
conferisce inoltre anche la facolt di pensiero pensato o automatico, per ottenerle e usarle.
Si origina cos puro egoismo. Il corpo senziente dona l'attivit di sensazione relativa alla
percezione; l'anima senziente conserva in s la rappresentazione attraverso il Giudizio. E
capace di conferire facolt di giudizio nel suo portatore, tramite la comparsa della simpatia
ed antipatia.
Si potrebbe dire che il corpo senziente dona la percezione oggettiva del mondo esterno,
senza far penetrare in ci alcunch di personale, o meglio non ha facolt di far sorgere il
giudizio in merito alla cosa osservata: non gli si contrappone, ma la presenta solo quale
immagine che dal fuori vuole penetrare all'interno dell'uomo.
La facolt di giudizio compare quando interviene l'anima senziente: questa la vera e
propria particolarit dell'essere animico: il poter scegliere fra una cosa che piacevole
rispetto unaltra che pare spiacevole.
Il corpo senziente capace solo di dire: la rosa rossa, la rosa pungente, la rosa
profumata.; sino a qua non appare nessun giudizio, ma solo una constatazione oggettiva.
Solo quando entra in azione lanima senziente si pu parlare di giudizio; essa infatti dicendo:
la rosa bella, esprime una partecipazione o un opposizione ad essa.La capacit primaria
dellanima senziente di generare impulsi, brame e passioni: trae tali forze attingendole dal
Corpo senziente. Essa la fonte dellattivit interiore che risponde alle impressioni del mondo
esterno con le sensazioni e ne conserva la memoria. il mondo interiore delle sensazioni,
dei sentimenti (piacere, dispiacere ecc.), delle emozioni, degli impulsi, degli istinti, delle
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passioni. Per tale elemento luomo affine allanimale.


2- Anima Razionale: larto che stimola la ricerca della conoscenza delle cose; tramite essa
luomo cerca di scoprire qual il senso e il motivo dell esistenza di s stesso e degli oggetti
del mondo. Lanima razionale si serve dei moti eterici, traendoli dal corpo eterico, per
generare sentimenti di compassione e ragionamenti pensanti. E la fonte dellattivit
interiore che pone il pensare al proprio servizio, per cui non si seguono alla cieca nemmeno i
propri impulsi. Mentre lanima senziente dice: bello ci che piace, lanima razionale
dice: non bello ci che piace, ma bello ci che vero. Lanima compenetrata dalla
forza pensante. A suo tramite sorse la filosofia e la religione. Si pu dire che lanima
razionale ledificatrice del personale abito mentale del singolo uomo; essa costituisce
linsieme dei modi di pensare, del tipo di mentalit che caratterizz a un individuo: al
contempo la totalit di pregiudizi che luomo porta in s, che lo limitano, ponendolo in un
punto di vista unilaterale rispetto il concetto di verit totale, la quale diviene verit
individuale, quindi mera opinione.
3- Anima Cosciente: a suo mezzo luomo coglie in s la consapevolezza di essere non pi
soltanto un portatore di Io, ma strumento di un Io spirituale esterno che lo trascende. E il
nocciolo della coscienza umana intellettiva, lanima nellanima, lelemento interiore in cui
vive la verit e il bene in s anche quando tutti i sentimenti personali si sollevano loro
contro. Ci che di eterno risplende nellanima: quanto pi lanima si riempie di ci che
vero e buono, tanto pi cresce e si estende leterno in lei. Lanima cosciente capace di
percepire lo stimolo di uniformare la sua legge interiore personale con la Legge impersonale
dello Spirito: questo non avviene per sottomissione, ma perch capace di riconoscere s
stessa come medesima sostanza della Legge Divina. Lanima cosciente si serve degli
strumenti fisici del corpo fisico (cervello) per agire e imporsi nel mondo. L'anima cosciente
il riflesso dello spirito; essa intuisce, attraverso il sacrificio si s, che vi una "verit"
superiore dentro le cose, che trascende le stesse. Vede un'elemento eterno che prescinde da
queste. Essa larto che giunge ad accogliere in s la consapevolezza di essere il mezzo
tramite il quale lIo divino prende coscienza di S: sa di essere lo specchio del Divino.

Corpo astrale superiore e inferiore


Il corpo animico Senziente, sommato allanima Senziente si pu definire
anche con il nome di corpo astrale inferiore, o meglio esso ci che
ordinariamente si intende con la Scienza dello Spirito quando si parla
di corpo astrale e di mondo astrale come piano animico: ivi risiedono
tutti i bassi istinti, le brame e le passioni animali, ossia la natura
impura, passionale, emotiva e istintiva, che si lega alla corporeit; e
si potrebbe definire corpo astrale superiore, lunione di altre due
componenti animiche che si legano allIo (che verranno considerate pi
avanti) quale arto capace di cogliere la Purezza spirituale delle
manifestazioni sensibili.
IL NON IO
Ci che noi chiamiamo solitamente io non la vera entit dellIo, ma lente che tramite la
percezione dei suoi ricordi sente sorgere in s un sentimento di identit con essi: l' Ego: lio
inferiore.
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La mente e l'anima,permettono alla coscienza di esistere, ossia di autopercepirsi, identificando s


stessa con il patrimonio dei suoi ricordi: essa fa scaturire nell'anima una sensazione interiore che si
esprime in "possessione della rappresentazione dell'Io": l'anima avverte in s la presenza di un Io
che la rende individuale ed autonoma dal mondo circostante: essere fra gli esseri. Lanima
razionale, nellavvertire in s di aver prodotto una serie di eventi passati, dice Io a s stessa, a ci
che nel passato, ha prodotto i suoi pensieri-ricordo.
Ci accade perch L'Io, anzich comparire nella sua vera natura, ossia come visione o
immaginazione, viene proiettato contro il cervello riflettendovisi: appare il Suo riflesso, la sua
ombra. Nel percepire tale ombra che non il vero io, ma la sua immagine rispecchiata, il corpo
mentale afferrandola, dice: "quello sono Io"; egli crede di essere lIo.
In realt, in quest'io, c' ben poco del vero Io: come se limmagine riflessa entro uno specchio
credesse di essere lei stessa la causa della sua esistenza, senza accorgersi che deve la sua esistenza
invece a quellente (lIo) che contrapposto, si specchia in lei. Il solo riflesso dellIo basta comunque
per suscitare tutta la maestosa attivit di pensiero e di ricordo che possibile all'uomo ordinario.

OGNI CORPO E' SUDDIVISO IN DUE PARTI (le tre anime)


Nei millenni la parte spirituale dell'uomo (io) ha interagito con i 3 veicoli astrale, eterico e fisico. Si
prodotta una sorta di lavorazione su di s inconscia, senza che egli agisse attivamente. Per
conseguenza naturale. Si pu quindi dire che ogni corpo si pu ripartire in due parti. Una parte
elaborata, una parte lasciata come era. Questo lavoro su di s (anche se passivo) chiamato
purificazione, catarsi. Di fatto avviene una trasformazione, un affinamento dei corpi a mezzo
dellio, il quale ne struttura una parte elevandola, nobilitandola, rispetto la costituzione iniziale.
Il corpo astrale si suddivide quindi in due parti: una parte purificata, un'altra no (astrale superiore e
inferiore). Laver vissuto incarnazioni in cui luomo ha appreso dallesperienza pensante e affettiva
determinate regole di vita, diventato capace di organizzarsi, di creare un linguaggio, una comunit
e un organizzazione civile, ha creato in lui lanima senziente. La quale il prodotto
dellelaborazione che lio ha compito sul corpo astrale tramite luso dei sensi, dellintelletto legato
ai sensi.
Anche il corpo eterico suddiviso in due parti. Il popolo venne sottoposto a vedere opere
architettoniche grandiose, a pitture, poesie, miti: questo cre unazione elaborativa inconscia
nelluomo. Larte purifica, crea catarsi: il bello porta a collegarsi con un senso trascendente di
armonia cosmica, che conduce al concetto dellesistenza di una perfezione e di una giustizia
archetipica, divina. Larte dimostra lesistenza di Dio. Inoltre lessersi sottomessi per millenni a
leggi religiose, morali, lobbligarsi ripetutamente a compiere il bene sotto coercizione, ha
originato unanima capace di distinguere il bene e il male in modo innato. La ripetizione, il
ripetere ad esempio una preghiera ogni giorno, determina un elaborazione del corpo eterico, che
diventa anima razionale: un anima capace di darsi le norme da s, che provvista di una voce
della coscienza.
Allo stesso modo si pu dire che anche il corpo fisico ha ripartizione binaria: nel tempo questo
accaduto dal 1400 in poi. Lio ha prodotto una modificazione della sostanza spirituale entro il corpo
fisico, tramite la quale luomo diviene da un lato responsabile del suo ruolo e della sua mta divina
come essere in formazione, dallaltro acuisce un senso di massima responsabilit morale nei
confronti della creazione di una fraternit planetaria. Questo elemento interiore si chiama anima

cosciente.
Luomo tuttoggi composto di 3 arti animici superiori: lanima senziente, razionale e cosciente.

La modificazione delle tre anime umane in arti di conoscenza superiore


La modificazione delle tre anime umane
La capacit primaria dellanima senziente di generare impulsi, brame e passioni: trae tali forze
attingendole dal corpo astrale. (Corpo senziente).
Lanima razionale si serve dei moti eterici, traendoli dal corpo eterico, per generare sentimenti di
compassione e ragionamenti pensanti.
Lanima cosciente si serve degli strumenti fisici del corpo fisico (cervello) per agire e imporsi nel
mondo.
Le impressioni sensorie vengono trasmesse tramite lanima senziente; ricevendole, lanima
cosciente si rafforza moltissimo: si acuisce lautoaffermazione, la brama di affermarsi in tutti i
campi.
Reprimendo le impressioni sensorie tramite un tirocinio esoterico, le forze delle tre anime si
ritirano, tendendo a diminuire larroganza dellanima cosciente nellaffermarsi, lesaltazione
dellanima razionale e il bramare leffimero dellanima senziente.
- In altre parole, lanima cosciente tende a smettere di cercare solo lautoaffermazione di s stessa,
di proclamarsi fautrice di una libert che non le spetta; in tal si muta in anima immaginativa (S
spirituale).
- Rinunciando a provare sentimenti e giudizi personali, si comincia a rinunciare a formarsi pensieri
e opinioni proprie, reprimendo di conseguenza il pensare autonomo, il quale tende sempre ad
inserire qualcosa di personale e di non allineato alla verit oggettiva: lanima razionale diviene
anima ispirativi (Spirito Vitale);
- superando le brame tendenti alla sola soddisfazione del piacere per s stessi, si muta invece
lanima senziente in anima intuitiva (Uomo Spirito).
Il punto base di unevoluzione occulta nellepoca attuale che luomo elimini brame ed impulsi
personali, elevandoli a interessi universali.
LA DIFFERENZA FRA L'EGO E L'IO
Lo spirito dell'uomo sulla terra si maschera, si traveste: una "persona"; ossia si percepisce dentro
un corpo e crede di essere il corpo.
L'anima si lega al corpo, credendosi mortale: partecipa alle funzioni cerebrali del corpo, originando
e fondando su di esso la sua consapevolezza, la sua coscienza ordinaria.
Usando il sistema dei sensi e dei nervi perde la coscienza della sua origine divina e spirituale.
Diviene un Ego.
Quando l'umano non incarnato, ossia quando chiamato "defunto" si scollega con il corpo. E
smette di essere un ego. La sua anima di collega al suo spirito. E diviene l'io.
Si pu dire che quando l'anima si inserisce in un corpo l'uomo un ego, condizionato dalla
coscienza material.
Per "diventare" un Io, ci si deve sciogliere dai legami del corpo, tramite pratiche esoteriche, che
producono momentaneamente sconnessioni con il sistema nervoso. In tal modo si presenta
nell'uomo la visione e l'esperienza dello spirito.
Si pu presentare anche un altra analogia:
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ESSENZA (Spirito) e PERSONALITA' (anima)


L'uomo consta di due parti, Essenza e Personalit.
L'Essenza la parte che pu crescere. Alla nascita, una persona Essenza, ma difetta di sviluppo.
Dobbiamo comprendere che l'Essenza circondata molto presto dalla Personalit.
Ci con cui siamo nati circondato da ci che acquisiamo: credenze, opinioni, usi eccetera. Ci che
viene appreso forma la Personalit.
Ci che l'Essenza, ci che siamo realmente, rimane da sviluppare. Lo sviluppo incomincia quando
tutto il cibo messo a disposizione dell'Essenza per la sua ulteriore crescita. In altre parole, lo
sviluppo dell'Essenza pu avvenire solo a spese della Personalit.
Possiamo crescere solo rendendo passiva la Personalit. Ci consente all'Essenza poco alla volta di
divenire attiva e di crescere.
LASCESI E LEGO
Nelluomo vi sono due io. Uno superiore (S) che lo fa tendere al divino, uno inferiore (Ego) che lo
porta verso la terra.
Lo sforzo,le discipline e il rigore dellascesi sono mezzi dellego ancora non capace di realizzare la
propria estinzione. Occorre che lego esaurisca tutte le velleit di autoaffermazione e di
elevazione,affinch si realizzi la sua Morte e la sua Risurrezione. La sua crocifissione quotidiana
non ha senso se non si giunge alla sua Morte e alla sua Risurrezione.
La crocifissione deve diventare un atto della volont,che realizzi la Morte e la Resurrezione.
Mediante lascesi,lego tenta di sopravvivere,vuole evitare che latto ultimo della sua Morte si
compia. In realt il suo sparire,il suo morire, insieme il suo Risorgere quale Io superiore.
Legoismo vuole comunque s stesso,anche attraverso la propria distruzione; si tratta di capire che
lego non va distrutto,annientato,ma solo condotto al suo non-essere: al suo vero essere individuale.
Che lio superiore, in attesa di essere liberato dalle catene dellegoit.
L'IO E L'EGO: non sono la stessa cosa
LEgo la forma inferiore terrena dellIo superiore spirituale; lEgo entra in contatto con le Forze
della Terra,da cui si lascia edificare e manovrare. Lessenza dellIo il divino, altrove chiamato
"Logos".
LEgo non sperimenta mai uno stato danimo: lo subisce.
Larte iniziatica trasmutare le forze istintive dellanima (pensare,sentire e volere) liberandole dal
dominio terreno,onde riportarle nel mondo Spirituale.
LEgo diviene cos il centro dazione terrestre,guidato dallIo cosciente destato. La meditazione il
mezzo per tale metamorfosarsi della vita dellanima.
Occorre togliere s stessi affinch il soprasensibile si manifesti; deve sparire lindividualit pur
rimanendone presente la forza: la forza Superindividuale.
Ma per togliere s stessi occorre possedere s stessi.
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LEgo non va distrutto, castrato o superato, ma compenetrato dalle forze del Logos, del'Io.
IN NOI ABITA UN "DOPPIO": IL SUBCONSCIO
La coscienza umana ha la sua sede cosciente nel cervello; la subcoscienza risiede invece nel
cervelletto.
Il subconscio lopposto della coscienza: lanticoscienza, una coscienza capovolta.
Ci che nel cervello (coscienza consapevole) si presenta come retti pensieri e nobili sentimenti,
istinti oggettivi ed elevati impulsi morali, si riflette e appare nel cervelletto (sotto/coscienza
inconsapevole) nel suo contrario. Nel subconscio si originano tutti gli incentivi per alterare i nostri
pensieri, sentimenti, passioni e interessi; i quali diventano lati negativi: paure, fobie, debolezze.
Vi un noi un mago buono e un mago cattivo.
Gli impulsi che determinano i nostri difetti e le nostre deficienze partono dal subconscio, che si
trova al di sotto dellelemento (coscienza) sovrintendente la realt.
Il subconscio lente che interagendo con la coscienza, ha creato le nostre insicurezze e debolezze.
Esso appare come un anima adversio, una sorta di spirito di avversione, di contraddizione che
abita neluomo. Un doppio occulto che funge da antagonista dellego, che interferisce con la sua
presenza, contrapponendosi ad essa. Lo spirito che vive nel subconscio come una occulta regia
contraddittoria in noi, che vuole opporsi e ostacolarci sempre, nelle nostre decisioni. Crea di
continuo ostacolo, divisione, attrito.
Esso il responsabile di tutte le malattie che sorgono in modo spontaneo nellinterno
dellorganismo; le malattie che sorgono dallinterno delluomo non nascono dallanima umana, ma
da questo essere.
Un suo fratello, detto doppio luciferico la causa di tutte le malattie nevrasteniche e nevrotiche.
Il doppio ha la funzione di fungere da "motore" interiore: ci stimola a superarlo, creando ostacoli e
debolezze. Senza pesi i muscoli non si sviluppano. Saremmo flaccidi e privi di carattere senza
questo doppio.

CORRISPONDENZE FRA GERARCHIE E COSTITUZIONE UMANA


Solo la seconda e prima gerarchia sono da ritenersi creatori di veicoli, corpi ed esseri.
La terza gerarchie intermediaria, veicolatrice di forze, mediatrice.
I vari costituenti umani sono cos organizzati:
1- corpo fisico creato dai Troni ma regolato la gerarchia degli Spiriti della Forma;
2- corpo eterico creato dai Kiryotetes ma regolato da gli Spiriti del Movimento;
3- corpo astrale creato dai Dinamys ma regolato da gli Spiriti della Saggezza;
4- anima senziente creata dallinterazione corpo astrale e Angeli;
5- anima razionale creata dallinterazione corpo eterico e Arcangeli;
6 anima cosciente creata dallinterazione corpo fisico e Archai;
7- s spirituale- creato dallo lo Spirito Santo ma regolato dai Troni;
8- spirito vitale creato dal Figlio ma regolato dai Cherubini;

9- uomo spirito creato dal Padre ma regolato dai Serafini.


Schema relazione e influssi delle Gerarchie nel sistema solare
1- Angeli: collaborano ispirando luomo singolo
2- Arcangeli: ispirano leggi e intonazioni animiche ai vari popoli
3- Archai: ispirano popoli interi, governando periodi, epoche di tempo
(le sovracitate entit svolgono la loro attivit entro il divenire storico e culturale delluomo guidando e
seguendo direttamente lo sviluppo della civilt umana nella sua evoluzione)
4- Exusiai: conferiscono una forma conchiusa, delineata
5- Dinamys: conferiscono vita, trasformazione, mobilit interna alle cose e agl iesseri
6- Kiryiotetes: donano una coscienza istintiva in merito a istinti di conservazione delle specie
7- Troni: regolano il ruotare e il moviemento del pianeta
8- Cherubini: armonizzano fra di loro, le varie orbite dei pianeti
9- Serafini: regolano i rapporti tra il nostro sistema solare in accordo con altri sistemi solari
STATI DI COSCIENZA DELLE GERARCHIE E LORO ESPERIENZE
- 1 grado o coscienza della Terza gerarchia: (immaginazione) esperienza di soggetto interno e oggetto esterno
- 2 grado o coscienza della Seconda gerarchia: (ispirazione) esperienza di soggetto e oggetto coincidenti in un
punto, con sensazione di presenza di s entro allaltro.
- 3 grado o coscienza della Prima gerarchia: (intuizione) esperienza di perdita di ci che si era, per diventare
loggetto dellosservazione:
osservando fuori di s, si vede ci che era il nostro corpo fisico: tramite tale osservazione vediamo che il nostro
corpo fisico ricolmo di entit della 1 gerarchia.
2- i Troni o spiriti della volont, si percepiscono immergendosi negli uomini e negli animali superiori;
3- I Cherubini o spiriti dellarmonia, si percepiscono immergendosi negli animali inferiori e nella piante;
4- I Serafini o spiriti dellamore, si percepiscono immergendosi nei minerali;

3 gerarchia: manifestazione-plenitudine o Rivelazione


- la 3 gerarchia percepisce la propria interiorit come mondo esteriore (come l'uomo nel sogno o nel
kamaloca). Tramite un emanazione a "sfera" esterna della propria anima, ella assiste alla visione del
contenuto pensante senziente e volente che vive entro di s. Tale "contenuto" viene contemporaneamente
utilizzato e vissuto anche dall'uomo come suo proprio pensare, sentire e volere.

Quando gli angeli si volgono a percepire ci che li circonda, li attornia, la loro visione esteriore consiste nel
percepire ci che della loro interiorit si proietta allesterno: in altri termini vedono (sperimentano)
oggettivato, il contenuto di loro stessi. Nel momento in cui pensano, sentono o vogliono tutto si manifesta
allesterno, prende una forma. Non come luomo, che pu rinchiudere in se stesso i suoi pensieri sentimenti
e pu non attuare impulsi volitivi, se lo vuole.
Quando gli angeli si vogliono invece raccogliere in se stessi, non hanno unesperienza di qualcosa di
autonomo, di separato dal mondo, come ce lha luomo; essi infatti sentono accendersi in loro parole,
dialoghi e immagini di entit pi elevate che ispirano in loro, pensieri e sentimenti grandiosi.
Luomo rivolgendosi fuori incontra il mondo: langelo rivolgendosi fuori incontra (trova) se stesso entro il
pensare,sentire e volere delluomo e dellanimale.
Luomo rivolgendosi dentro incontra la sua essenza: langelo rivolgendosi dentro trova un mondo spirituale a
lui superiore, ricolmo di entit superiori.
Il pensare,sentire e volere umani: creazioni della 3 gerarchia
Gli angeli sono i produttori del tessuto di base su cui si pu esplicare il pensare umano; gli arcangeli rendono
possibile la sostanza su cui possono formarsi i sentimenti umani; le archai producono la sostanza per
laffiorare di istinti e volizioni: la loro (corporeit eterica, astrale, spirituale) costituisce il panorama
sovraindividuale mentale o emozionale o volitivo su cui luomo pu configurare e generare suoi pensieri,
sentimenti e istinti individuali.
Vivono attorno alla terra, fra venere, mercurio e luna.

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2 gerarchia: autocreazione-stimolazione della vita


Lo stato di coscienza della 2 gerarchia
Abbiamo visto che la 3 gerarchia percepisce la propria interiorit come mondo esteriore (come l'uomo
nel sogno o nel kamaloca), e se un ordine (da Dio) giunge in lei, o lei stessa per sua volont modifica la sua
situazione interiore, anche ci che stato proiettato allesterno allora si modifica. Nel momento in cui la
sua disposizione interiore cambia, cessa di essere presente anche la manifestazione esteriore, svanisce.
Invece, le esperienze o rappresentazioni interiori degli esseri della 2 gerarchia non si proiettano soltanto
allesterno, ma una volta allesterno si solidificano e persistono in modo autonomo, anche se lentit
modifica la sua interiorit. Qualcosa della loro interiorit resta conservato. Si pu dire che esse creano
unimpronta di se stesse; oggettivano se stesse in una specie di immagine.
Ci troviamo innanzi ad un processo di creazione della vita contenente un ulteriore aspetto di donazione di s.
Mentre gli esseri della 3 gerarchia creano pensieri, sentimenti e istinti che non hanno mai un intensit di vita
molto durevole (mutano e cessano con grande repentinit) le creazioni della 2 gerarchia hanno durata
maggiore, tanto che queste acquisiscono una sorta di esistenza indipendente dai creatori, che vive per un
determinato periodo.
Ogni volta che uno di questi esseri produce unimmagine di s (anime di gruppo vegetali e animali) e la
lascia autonoma entro il mondo eterico, il chiaroveggente scopre che allinterno degli esseri creatori viene
suscitata la vita, la quale si collega alla forma creata. Avviene come se un liquido fuoriuscisse
continuamente e fluisse in un involucro, congelando formasse unimmagine. (la fonte, lacqua inesauribile di
vita: gli archetipi) Lattivit della 2 gerarchia la si pu definire autocreatrice: che si genera da se stessa,
per forza e potenza propria.
Nei processi di separazione che vengono effettuati dalla 2 gerarchia, nasce uninteriore stimolazione di vita.
Un altra analogia si pu cogliere con la lumaca. Essa secerne qualcosa da se stessa che diventa qualcosa di
oggettivo, di minerale: nel caso della 2 gerarchia ci che viene secerno vivente, eterico.
Quella specie di riproduzione di se stessi in realt unoccasione per creare una nuova vita.
La manifestazione interiore rimane nel mondo eterico, come supporto vitale di una nuova entit appena
creata, la quale rimane collegata al suo creatore, il quale le conferisce perennemente vita. Nel momento in
cui lentit decide di scollegarsi da quella forma creata, la forma nel piano fisico, muore.
Quando gli esseri della 2 gerarchia svolgono unazione creativa, debbono rimanere perennemente in
contatto con ci che hanno creato, affinch questo non muoia, non vada distrutto. Il creato morirebbe e si
dissolverebbe se se essi non rimanessero congiunti.
Si pu dire che la 2 gerarchia conferisce, segue e mantiene in vita le proprie forme interiori emanate
rimanendo collegate con esse, e inoltre determina le metamorfosi nei regni vegetali, animali e umani.
La 2 gerarchia ha quindi al posto della percezione(umana) e della manifestazione (3 gerarchia)
lesperienza della realizzazione di s; al posto della percezione interiore(umana) e della plenitudine (3
gerarchia) la capacit di stimolare il prodursi della vita.

1 gerarchia: creare un mondo a s stante-creare e vivere in esseri


Lo stato di coscienza della 1 gerarchia
Abbiamo visto che le entit della 2 gerarchia hanno la capacit di oggettivare qualcosa della loro interiorit,
e di renderlo indipendente, con vita autonoma fuori di esse. Tale oggetto da loro emanato resta in esistenza
fin tanto lentit creatrice decide di rimanere congiunta con esso.
Quando gli esseri della 2 gerarchia svolgono unazione creativa, debbono rimanere perennemente in
contatto con ci che hanno creato, affinch questo non muoia, non vada distrutto. Il creato morirebbe e si
dissolverebbe se se essi non rimanessero congiunti.
La 1 gerarchia ha anchessa la medesima capacit della 2 gerarchia, di oggettivare e di rendere
indipendenti delle forme, con la differenza che le forme da essa create non hanno bisogno di rimanere
collegate con lei per rimanere in esistenza, possono esistere senza che essa le presieda continuamente.
Le loro creazioni hanno una consistenza autonoma, oggettiva: si tratta delle forme del regno minerale. LA 1
gerarchia quindi lartefice di ogni cosa fisica visibile. La creatrice di ogni corpo fisico.
La 1 gerarchia percepisce se stessa, come vita interiore, nel momento in cui si attiva nella produzione di
esseri ed entit: lesperienza interiore delle entit della 1 gerarchia consiste nellafferrarsi nellatto di
creare, di donarsi in sacrificio ad altri. Creare altri esseri, vivere in altri esseri la loro vita interiore.

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Creare mondo la loro vita esteriore, creare esseri la loro vita interiore.

Riepilogo stati di coscienza delle varie gerarchie


Esperienze esteriori:
- Ci che per luomo percezione del mondo esterno, per la 3 gerarchia corrisponde alla "constatazione
di s tramite le attivit animiche entro l'uomo" (manifestazione/percezione del loro essere)
- Ci che per la 3 gerarchia manifestazione/percezione del proprio essere, corrisponde nella 2
gerarchia nella capacit di emanare e creare forme di vita, usufruendo dell'opportunit di autopercepirsi
(tramite l'attivit delle anime di gruppo) entro specie vegetali e animali (autocreazione o realizzazione di
s) ;
- Ci che per la 2 gerarchia autocreazione, corrisponde nella 1 gerarchia alla capacit di creare un
mondo (minerale) a se stante, esistente in se stesso.
Esperienze interiori:
- Ci che per luomo esperienza interiore corrisponde per la 3 gerarchia allessere ripiene di entit
spirituali superiori (plenitudine spirituale).
- Ci che per la 3 gerarchia plenitudine spirituale, corrisponde nella 2 gerarchia alla loro capacit di
creare, di donarsi attivandosi, partecipando e stimolando il manifestarsi della vita, godendo della vita
degli altri.
- Ci che per la 2 gerarchia stimolazione della vita, corrisponde all 1 gerarchia nellafferrarsi,
percepirsi nellatto di donarsi in sacrificio ad altri, rinunciando a godere si s, di una parte di s. La
1 gerarchia prova beatitudine nel rinunciare al proprio godimento nel divenire.

LO STATO DI COSCIENZA UMANO E' UNICO NEL COSMO


La coscienza che distingue un fuori e un dentro non una qualit tipica e universale nel mondo
spirituale: appartiene solo al gradino umano.
Ogni entit che lo attraversa, distingue un mondo interiore da uno esteriore: questo ci che
contraddistingue lattraversare il grado di evoluzione umano.
La maggior parte degli stati di coscienza spirituali non esigono questo.
Ad esempio lo stato di coscienza di un angelo sperimenta gli oggetti esterni come un estensione
di qualcosa che apparteniene a lui stesso: gli enti esterni, appaiono come un prolungamento del
soggetto stesso. Non esistono delimitazioni fra i singoli esseri e il mondo esterno, fra gli altri esseri.
Ogni cosa o essere che si presenta come incontro percettivo, viene registrato come una
constatazione, un'osservazione di una parte di se stessi: cos come osservando la nostra mano la
consideriamo parte di noi, non un oggetto esterno del mondo.
Nel mondo spirituale tutto uno.
I COLORI PSICHICI E LE FORME PENSIERO
Chi ha facolt chiaroveggenti, vedr che desideri, passioni e istinti, solitamente invisibile allocchio
fisico diventano invece visibili se si indirizza locchio animico in direzione di questo corpo animico
senziente.
Colori e forme visibili chiaroveggentemente:
- I desideri sensuali: irradiazioni rossiccie/scure;
- i pensieri nobili, puri, irradiazioni viola/rossiccie;
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- concetti precisi logici e matematici: colore giallastro con contorni definiti;


- concetti vaghi e imprecisi: contorni indefiniti e incerti;
- pensieri di uomini unilaterali, pregiudiziosi: contorni duri, immobili.
- pensieri di uomini spregiudicati, aperti: contorni mobili in trasformazioni.
Ecco il significato animico dei colori dellaura umana che appare al veggente (ALTRE
TRADIZIONI):
Nero: odio, malizia, malvagit umana, magia
malefica;
Grigio: egoismo, paura, timore, terrore e
depressione;
Marrone: avarizia, cupidit, grettezza;
Verde: tolleranza, diplomazia, ingegnosit,
astuzia, siampatia;
Rosso: sensualit, concupiscenza, lussuria,
odio, invidia, gelosia, orgoglio;
Rosa: altruismo, affetto superiore, amore
spirituale;
Azzurro: religiosit: il violetto sta sul capo degli iniziati;
Giallo; capacit
intellettuale, filosofica e matematica.

Pi il discepolo progredisce, pi il suo organismo animico va a costituirsi pi regolarmente, a


conformarsi maggiormente.
I colori dellaura eterica umana
Per lo scienziato ordinario il corpo eterico non ha esistenza: per il veggente che capace di far
diventare trasparente il corpo fisico, o meglio in grado di trascenderlo, distogliendo la sua
attenzione dal corpo fisico, per rivolgerla alla parte vitale umana, appare il corpo eterico.
Nella parte superiore (testa, spalle, tronco, braccia) il corpo eterico assomiglia al corpo fisico,
ricalcandone i contorni spazialmente. Pi si scende, pi tende a non assomigliare alla parte inferiore
del corpo, dissimile alla natura umana.
Negli animali i corpo eterico invece molto pi sproporzionato: nel cavallo la testa sporge molto
pi della testa fisica. Nellelefante esso enorme, molto pi grande del corpo fisico in generale.
Nelluomo gli organi interni fisici sono come spazialmente speculari, corrispondenti: ossia mentre
il cuore fisico un po a sinistra, il cuore eterico appare pi a destra. Lo stesso vale per il fegato, il
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pancreas, ecc.
Nel maschio il corpo eterico femminile, nella femmina maschile. Anche qui appare una polarit.
Il corpo eterico diverso dal corpo fisico anche riguardo la mobilit. Il corpo fisico statico; il
corpo eterico attraversato da continue correnti, che lo fanno avvertire in continuo moto, in un
movimento fluttuante. Leterico ha comunque un limite, sebbene anche se oscillante, non
completamente fisso.
Il suo colore nelluomo sano simile al colore dei fiori dellalbero del pesco. Un risplendente rosa,
tenue rosso, culminante in uno sfavillante bianco.
La parte eterica della testa violetto-azzurrognola; trapassa verso il basso nel verdognolo.
La parte mediana giallo-rossiccia. La parte eterica inferiore tende fino ad un rosso profondo.
Come si detto, la forma, la parte eterica della testa del tutto simile alla testa fisica; in grado
minore questo vale anche per la parte mediana. Ma pi si va verso il basso, tanto meno questo si
verifica.
Se si guarda il corpo eterico dalla parte alta verso il basso, si ha limpressione che esso sia una
specie di forma fondamentale del corpo fisico. Verso il basso si perde per il sentimento del
concordare con gli arti fisici.

I FIORI DI LOTO

Cos come per la percezione del mondo fisico ci si deve avvalere di pi organi per poter cogliere le
sue diverse manifestazioni (forme, suoni, odori, gusti e consistenza) allo stesso modo per poter
conoscere il mondo spirituali servono organi diversi, differenziati.
Si tratta di lavorare sul corpo animico o corpo senziente.
Il corpo animico si estende dallinterno della testa sino alla met del corpo fisico: in esso, tramite gli
esercizi, si vanno a costituire degli organi:
1- fra gli occhi; 2 petali; senso dellio, o capacit di potersi rapportare con lio di entit superiori.
(Esso anzich ruotare si sporge allesterno, entro lo spazio spirituale, prolungandosi in direzione
orizzontale a guisa di due rami, illuminando il circostante mondo spirituale.)
Si configura a mezzo del discernimento fra vero e falso nei pensieri. Inoltre si sviluppa e si
impara ad usare tramite lo studio e la meditazione dei quadri risultanti dalla scienza dello
Spirito, in modo particolare tutto ci che si riferisce ai rapporti fra luomo e le Gerarchie. (La
Classe?)
2- vicino alla laringe: 16 petali o raggi; possibilit di sperimentare il modo di pensare di un
altro essere; conferisce la facolt di vedere figure spirituali per prive di colori o luci, che
riproducono immaginativamente il modo di pensare di un altro essere. Palesa inoltre le leggi
tramite le quali determinati fenomeni naturali si possono realizzare. Tramite tale senso, ogni
pensiero, ogni legge naturale appare in una forma. Lattivazione di tale senso si attua attraverso
la pratica dellottumplice sentiero.

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3- nella zona del cuore 12 raggi: possibilit di sperimentare il modo di sentire di un altro essere,
che appare attraverso percezioni di caldo e freddo animico. Le figure che appaiono tramite il
loto a 16 petali, si ravvisano tramite il loto a 12 petali capaci di manifestarsi nel discepolo con
impressioni di simpatia o piacere interiore (calore animico) o antipatia o dolore (freddo
animico). Lattivazione di tale fiore si realizza tramite la pratica dei sei esercizi complementari.
4-

vicino alla bocca dello stomaco 10 raggi: possibilit di sperimentare le doti, i ruoli e le
possibilit che hanno gli esseri nelleconomia del cosmo. Si smette di vedere solo lapparire
attuale di un dato essere, quale espressione della sua momentanea fase evolutiva, ma appare ci
che di esso in via di evoluzione, ci che contenuto in lui in potenza, inespresso o non ancora
manifestato dal suo personale destino. Percezione dei colori dellaura: mentre con lorgano a 16
petali il discepolo vedeva solo forme, e con quello a 12 petali sperimentava caldo o freddo
animico, ora a tutto ci si sommano anche luci e colori. Onde attivare tale organo, si deve
realizzare il dominio sulle impressioni sensibili.

5- Sulladdome: 6 petali. Comunione con entit superiori ridiedenti nel mondo delle anime.Per la
sua attivazione richiesta la padronanza sulla propria intera personalit.
6- Nel plesso solare: 8 petali. (Citato, ma senza nessun cenno)
7- Negli organi genitali: 4 petali. (citato fugacemente a pag.116, ma senza alcun cenno)
(8- sulla sommit del capo: 1000 petali non citato)
Questi organi vengono chiamati ruote, fiori di loto, centri, o chakrams.
I principali sono quello della laringe, del cuore e dello stomaco sono i principali: conferiscono la
padronanza assoluta sul s inferiore.
(Nella conferenza del 1 e 2 maggio 1913, Londra, Steiner riferisce lorgano alla radice del naso
alla facolt immaginativa, lorgano della laringe alla facolt ispirativa, lorgano del cuore alla
facolt intuitiva.)
Tramite gli esercizi della preparazione questi organi vengono conformati nella sostanza del
corpo senziente; con gli esercizi dellilluminazione essi vengono impressi nel corpo eterico,
conferendo la coscienza dei mondi superiori entro lo stato di veglia.
Nelluomo non evoluto essi sono scuri e immobili; nel veggente essi ruotano e sono luminosi: la
loro rotazione significa che si percepisce il sovrasensibile. Nessuno pu vedere lo spirituale se i
suoi organi non hanno iniziato ad illuminarsi e a ruotare.
Vi sono alcune attivit animiche che contribuiscono a conformare lo sviluppo dei suddetti Centri.
Tramite dati esercizi o atteggiamenti animici lIo superiore prende il dominio dellio inferiore.
La capacit di "visione" o interpretazione della scrittura occulta si pu sviluppare nel discepolo
anche spontaneamente, senza bisogno di aiuti o istruzioni esteriori; tuttavia, bene usufruire di
alcune indicazioni fornite da occultisti esperti. (vedi scritti che parlano dellinterpretazione dei
colori e delle forme auriche riferite a rispettive entit spirituali; ad es. TEOSOFIA pag.122-132:
Si distinguono 3 tipi di manifestazioni cromatiche di colore:
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1- colori opachi e smorti,se pur pi lievi di quelli fisici; (conoscenza immaginativa: visione dei
corpi eterici)
2-colori di luce,che illuminano lo spazio che riempiono; (conoscenza ispirativ: visione dei corpi
astrali)
3-colori irradianti,scintillanti,risplendenti:son attivi,si generano da s stessi.(conoscenza intuitiva:
corpi mentali o dellIo)
Nei primi due casi lo spazio appare come riempito da un liquido sottile fermo; nel 3 caso esso
vita ininterrotta.
Tali manifestazioni non sono divise,ma si compenetrano.
Si ha a che fare con tre aure che si compenetrano; tale suddivisione si pu per cogliere allo stesso
modo in cui,qualora si ponga attenzione all'ascolto di una musica,si volesse distinguere dall'insieme
dello spettro sonoro bassi,medi e acuti.
A seconda del grado di
conseguentemente,le 3 aure.

iniziazione

raggiunta,si

possono

vedere

rispettivamente

Tale triplicit espressione di corpo eterico, corpo astrale e spirito.


- La prima aura l'immagine riflessa dell'influenza del corpo sull'anima;
- la seconda esprime la vita dell'anima non ancora spiritualizzata;
- la terza aura invece rispecchia il dominio che lo spirito eterno ha conseguito sull'uomo mortale.
In un uomo bramoso e vizioso appare prevalentemente la prima aura,con colori stridenti e
densi,mentre la seconda appena pronunciata, in modo puntiforme,rarefatto; la terza addirittura
visibile solo come piccoli punti scintillanti.
Pi l'uomo si spoglia della istintiva natura animale,in modo direttamente proporzionale perde il
colore della prima aura,facendo accrescere e illuminando di splendore la terza aura.
Gli uomini spiritualmente evoluti, sono come fiamme tramite le quali la divinit rischiara questo
mondo.
Per le varie esplicazioni e quindi la lettura dei colori dell'aura vedere il testo.

Oppure dal Libro Iniziazione, pag. 96:


Osservando il corpo animico umano, si potr chiaroveggentemente vedere:
- I desideri sensuali: irradiazioni rossiccie/scure;
- i pensieri nobili, puri, irradiazioni viola/rossiccie;
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- concetti precisi logici e matematici: colore giallastro con contorni definiti;


- concetti vaghi e imprecisi: contorni indefiniti e incerti;
- pensieri di uomini unilaterali, pregiudiziosi: contorni duri, immobili.
- pensieri di uomini spregiudicati, aperti: contorni mobili in trasformazioni.
Pag. 104:
I pensieri di vendetta assumono una forma appuntita, dentellata; un pensiero benevolo assomiglia
ad un fiore che si schiude; pensieri esatti hanno una forma regolare; concetti poco chiari hanno
contorni crespi ed incerti. Un pensiero minaccioso pu apparire come una punta di una lama; un
pensiero benevolo come una piuma che accarezza.
I COLORI PSICHICI E LE FORME PENSIERO ( da altri testi)
Ecco il significato animico dei colori dellaura umana che appare al veggente:
Nero: odio, malizia, malvagit umana, magia malefica;
Grigio: egoismo, paura, timore, terrore e depressione;
Marrone: avarizia, cupidit, grettezza;
Verde: tolleranza, diplomazia, ingegnosit, astuzia, siampatia;
Rosso: sensualit, concupiscenza, lussuria, odio, invidia, gelosia, orgoglio;
Rosa: altruismo, affetto superiore, amore spirituale;
Azzurro: religiosit: il violetto sta sul capo degli iniziati;
Giallo; capacit intellettuale, filosofica e matematica.

L'ABBIGLIAMENTO E L'AURA UMANA


Luomo non ha il corpo ricoperto di peli, come invece accade al mondo animale. Esiste una
relazione fra sole e peli, piumaggio. Questi sono legati ad un azione solare, che dallesterno
influisce sulla pelle animale. Il leone ad es. esprime nella sua criniera un azione solare straordinaria.
Il modo in cui un animale si ricopre di peli o piume dipende dallinfluenza che riceve dal sole. Il
sole pensa e vuole da dentro a quellanimale, e gli toglie indipendenza. Luomo dimostra quindi
di essere indipendente dallinfluenza del sole, perch non provvisto di una protezione pelosa o
piumata esterna. Lanimale edifica il suo corpo tramite le influenze extraterrestri; luomo se ne
emancipa.
Le popolazioni indigene percepiscono che la parte sovrasensibile aurica umana colorata (corpo
astrale) e quindi arrivano a portarla a manifestazione. Vi era usanza fra i selvaggi, pi che usare i
vestiti, di tatuarsi colori e forme, di dipingere il corpo. Essi si rivestivano inoltre di pelli e piume a
seconda del tipo di entit di gruppo li guidava. Se era un entit legata alla costellazione
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dellaquila (scorpione) usavano piume, se era legata al Leone usavano pelli di felini, se proveniva
dalla costellazione del Toro preferivano i bovini, i bisonti, i cervi.
Prima di scendere sulla terra lanima rivestita di colori, i quali la rivestono dandogli forma
corrispondente a seconde delle qualit individuali interiori animiche. Si tratta della forma aurica
umana.
I vestiti esistono perch attraverso essi si vorrebbe esprimere quindi la parte animica nella
corporeit, cos come nel prenatale vi era qualcosa di sovrasensibile che la esprimeva.
Giunta sulla terra allanima non basta il suo corpo fisico, ha bisogno di qualcosa di esteriore per
mostrarsi, per qualificarsi animicamente.
Negli ornamenti super colorati dei popoli primitivi, nei costumi regionali si esprime laffinit di un
gruppo di anime, le quali vivevano in una comunit nello spirituale; tale affinit si manifesta nei
colori dei loro abiti.
Negli abbigliamenti antichi vi era quel che gli uomini portavano dalla vita prenatale, come
preferenze di forme e di armonie di colori. Le linee e i colori degli abiti dellantico riproducevano la
particolare atmosfera spirituale che si aveva vissuto prima di incarnarsi. Si voleva portare
lesistenza preterrena in quella terrena.
L'aura umana irradia colori, e ogni individuo tende a ricoprirsi di colori e linee che in qualche
modo corrispondano alle qualit interiori e ai mondi in cui si abitato, ora disegnati nella sua forma
aurica.
Nelle forme di culto religioso, l'uso di paramenti colorati, sono un retaggio che evoca questo legame
fra aura e abbigliamento.

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