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Bologna, Febbraio 2013

Rielaborazione individuale de

lAntica e moderna Iniziazione

A cura di Tiziano Bellucci

LESSENZA DELLINIZIAZIONE
Considereremo due metodi per giungere alla percezione, allesperienza di ci che sinora si trattato.
Si percepiscono le cose fisiche perch si possedono occhi fisici, costituiti della stessa sostanza di cui
sono fatti gli oggetti fisici; la luce stessa ha plasmato locchio. La materia fisica ha una data velocit di
vibrazione e di movimento degli elettroni intorno al loro nucleo: possibile vedere solo ci che ha
unaffinit, una comunanza con tale velocit.
Allo stesso modo di come non possibile sentire sub suoni o ultra suoni che vadano al di sopra o al di
sotto della frequenza vibratoria sonora in cui il nostro orecchio predisposto a percepire, cos non ci
dato di vedere quella materia che vibra a frequenze pi basse o pi alte di quella su cui il nostro occhio
abilitato a recepire.

Ci sono suoni inudibili per luomo, ma non cos per alcuni animali.
Nessuno pu asserire che una cosa, che un mondo non esiste solo perch non ha organi strutturati in
modo adatto per percepirlo.
Es. delle onde radio invisibili che per esistono.
Nel corpo fisico esistono organi di percezione del mondo sensibile e tramite questi appare il mondo
fisico; la percezione degli altri mondi soprasensibili si rende possibile se si posseggono e si sviluppano
organi adatti alla loro percezione.
In realt luomo in principio possedeva gi organi chiaroveggenti; essi si sono andati man mano ad
atrofizzare. Si devono ripristinare e rigenerare tali organi eterici e astrali.
Per lavorare, plasmare organi soprasensibili, bisogna agire sul corpo astrale.
Non possibile farlo per di giorno, dato che lastrale durante la veglia segue limpulso del corpo
fisico, n schiavo. Occorre farlo di notte. Ma di notte luomo non pu farlo coscientemente, essendo
lastrale in una condizione che non permette la comparsa di unautocoscienza, cosa possibile solo con
la connessione con il corpo fisico.
Si deve procedere indirettamente: si deve durante il giorno praticare particolari esercizi, e
determinati atteggiamenti dellanima, in modo che tramite essi si inviino determinate impressioni che
permangano entro il corpo astrale, in modo che durante il sonno, fuoriuscendo dal corpo lastrale le
porti con s. Durante il sonno lastrale elaborer poi quelle impressioni particolari, cos come ogni
notte avviene unelaborazione della nostra vita di veglia.
Questa attivit, detta concentrazione e meditazione.
Sono esercizi che vanno eseguiti con la stessa metodica e ferrea disciplina con cui nei laboratori si
praticano esercizi di microscopia o daltro.
In breve, occorre praticare durante la veglia operazioni spirituali interiori diurne, grazie alle quali di
notte il corpo astrale viene plasmato in modo da formare plasticamente in s organi di percezione. E
ci accade a mezzo delle vibrazioni determinate dal logos, suono dal potere plasmatore di
forme che permangono nel corpo astrale, in seguito alle operazioni diurne.
Cos come la luce terrestre ha plasmato locchio, allo stesso modo la Luce spirituale va a configurare
locchio atto a percepirla.
Quando nel corpo astrale si sono formati organi di percezione allora esso al contempo divenuto
mutato: non pi un corpo astrale, ma un Manas, o corpo astrale puro, trasformato. LIo superiore non
trova pi impedimenti o alterazioni nel suo riflettersi entro lanima purificata: riporta alla coscienza in
cristallina e piena verit il contenuto delle sue percezioni spirituali. Un corpo astrale si dota di
organi spirituali solo se puro. La purezza dona la chiaroveggenza. Chi chiaroveggente, ma non
puro, moralmente, usa occhi spirituali di altri spiriti irregolari, o se li fa prestare alloccasione da
questi.
Sulla Terra due sono le luci: Luna e Sole e due sono gli occhi; nello spirito Una la Luce e uno
locchio.
Ma con ci non si finito: se venissero plasmati solo organi astrali, non ci si potrebbe ricordare
autocoscientemente delle esperienze spirituali che si presenterebbero: affinch ci accada occorre che
sia presente il supporto che rende possibile il ricordo, il corpo eterico. Gli organi astrali formati
devono imprimersi nel corpo eterico a mezzo di altri esercizi ancora pi particolari, come un sigillo si
imprime nella ceralacca, in modo che si possa coscientemente afferrare una percezione.
Nelliniziazione antica per produrre limpronta entro leterico si praticavano i tre giorni nel
sepolcro.

LINIZIAZIONE ANTICA e la visione di Ezechiele, le 4 antiche anime di grupo umane


Dopo aver appreso determinate conoscenze e praticato speciali esercizi liniziando veniva steso in un piccolo
vano, in una specie di tomba dove giaceva per 3 giorni e mezzo. Oppure veniva legato ad una croce in una
posizione, con le mani protese, in modo di promuovere il sopravvenire di uno stato catalettico.
Cos come nella morte il corpo eterico fuoriesce, anche nella morte iniziatica viene estratto il corpo eterico; ma
non in modo completo: soltanto la parte eterica della testa fuoriesce, mentre la parte eterica inferiore resta nel
corpo fisico.
Avviene cos limpressione degli organi astrali entro il corpo eterico: liniziando perviene allilluminazione.
Nel passato, la prima cosa che liniziando vedeva, dopo aver ottenuto lilluminazione era la percezione delle 4
pi importanti anime di gruppo: lio che possediamo oggigiorno si evoluto partendo da esperienze individuali
sostenute e surrogate da anime di gruppo, da entit spirituali.
Luomo non si sempre potuto dire io come sente di poterselo dire attualmente: non ha sempre avuto la
percezione che ha oggi riguardo al sentimento di possedere un io individuale, proprio. Una volta luomo si
sentiva parte di un io pi vasto, che compenetrava tanti corpi: lio di gruppo, di popolo, di razza. Vi era una sorta
di io comune, che avvolgeva tutte le anime. Liniziando perveniva a vedere gli spiriti delle anime di gruppo che
permeavano il sangue del popolo di cui lui stesso faceva parte: le 4 figure di Ezechiele.
Queste forze sono le forze che hanno collaborato a costruire la forma umana. Rappresentano anche 4 direzioni
cosmiche, dalle quali si dipartivano le forze per costruire il corpo fisico ed eterico umano (costellazioni del
Leone, Toro, Aquila/Scorpione e Acquario/uomo portatore acqua).
Le anime di gruppo cosmiche sono tante, ma se le si raggruppano, diventano 4 forme base.
Tali anime di gruppo agivano come surrogato dellio, nelluomo non ancora incarnato, ai tempi delle ere pre
lemurica. Quando luomo era una sottile figura di aria, esso era presidiato da 4 anime di gruppo: leone,
toro, aquila e uomo. Il chiaroveggente riceve questa impressione, quando indaga luomo pre terrestre. (Si badi di
non attribuire a tali anime di gruppo una spiritualit animale; esse portano s nomi di animali, ma in
riferimento a caratteristiche zodiacali. Tali nomi sono solo immagini di determinate realt spirituali operanti
dalle costellazioni che successivamente poi, vennero connotate simbolicamente con nomi tratti dal regno
animale).
Quando dormiamo non abbandoniamo a se stessi gli organi del nostro corpo fisico: nel corpo penetrano quelle
stesse entit che sullantico saturno ci donarono labbozzo del corpo fisico e che sullantico sole elaborarono il
corpo eterico. Esse provvedono a tutelare il sistema nervoso e il sistema sanguigno.
Ecco cosa vede liniziando quando il corpo astrale va a toccare leterico, imprimendosi in esso: vi trova le 4
forze cosmiche che edificarono la sua corporeit eterico/fisica.

Gli antichi Misteri, i gradini e le prove: iniziazione antica


I sette gradini iniziatici che si attraversavano negli antichi Misteri
Nei misteri non si diventava pi istruiti o pi intelligenti, come si richiede oggi, ma si doveva
diventare saggi. Si pu essere sciocchi e superficiali se si istruiti, ma impossibile essere sciocchi se
si saggi. Nei misteri si diventava uomini che prendevano sul serio la realt spirituale.
Per raggiungere tale saggezza si dovevano percorrere 7 gradini:
1- Corvo: si doveva imparare ad esseri veritieri, a riportare con esattezza e accuratezza
di particolari ci che accadeva nel mondo al di fuori dei misteri, come una sorta di perfetti
informatori oggettivi. Allora non esistevano radio, giornali o televisione. Si doveva stare di continuo
in giro per il mondo. Si doveva divenire reporter o perfetti giornalisti storici, capaci di informare i
maestri dei misteri di ci che accadeva nel mondo. Non si viveva quindi solo allinterno delle sedi
misteriche, ma si stabiliva un rapporto fra mondo esterno e misteri. Si diventava una persona di fiducia

dalla quale si potevano fiduciosamente trarre informazioni su ci che accadeva nel mondo. Dopo esser
stato corvo per anni, ci si guadagnava la fiducia di poter esser accolti come persona seria e veritiera,
allinterno dei misteri.
2- Occulto: gli occulti non venivano pi mandati in giro, ma dovevano imparare a tacere.
Semplicemente ascoltare ci che si doveva apprendere, darsi al silenzio per un tempo destinato dai
maestri. Chiacchierando le conoscenze perdono di forza; se le si lascia agire silenziosamente dentro di
s, esse si dimostrano non come nozioni, ma come forze di vita, capaci di risvegliare a vita nuova le
forze presenti nellascoltatore stesso. Non si doveva speculare, confrontarsi con altri in merito a ci
che si apprendeva: per effetto che si iniziava a tacere, linteriorit delliniziando cominciava a
parlare e ad animarsi di forza. Si imparava ad apprezzare la verit e a considerarla non come una
nozione, ma come una forza.
3 - Difensore: espressamente era imposto di imparare a diventare avvocati dello spirito. Si dovevano
avere le conoscenze necessarie e la moralit adeguata a poter legittimare a chiunque lesistenza di un
mondo spirituale. Il difensore doveva avere in s la forza di trasmettere ad altri la certezza della
presenza della spiritualit nelluniverso, sia conoscitivamente, sia spiritualmente.
Chi incontrava un difensore doveva percepire in lui una grande forza mistica e filosofica, tanto da
poter asserire di trovarsi di fronte ad un uomo profondamente religioso.
4- Leone/Sfinge: liniziando era a quel punto diventato iniziato: era spirito. Si muoveva fra uomini,
ma era in contatto con la divinit. Uomo-Dio. Egli si esprimeva con un linguaggio occulto, difficile da
comprendere; bisognava prima riflettere abbondantemente prima su ci che egli diceva, per poterlo
comprendere. Usava un linguaggio figurato, immaginativo. Un riflesso di tale linguaggio si trova nella
tradizione alchemica rosicruciana. Per indicare un uomo, si usava per esempio la testa di un Bue. Per
indicare una donna, la testa di leone. Bue e leone esprimevano il rapporto fra uomo e donna. .
5- Nome di un popolo: Greco, persiano, ebreo: a seconda del popolo di appartenenza si veniva
chiamati cos. Si aveva la capacit di connettersi con gli intenti del proprio spirito di popolo (come
Mos, Maometto, Buddha), vivendo con Esso in una reale comunione spirituale. Si riceveva
conoscenza ed insegnamento per via diretta con lo spirituale: attraverso unammaestramento
dallArcangelo del proprio popolo.
Con speciali esercizi ci si educava a sviluppare un giusto giudizio su ogni cosa: quando si doveva
prendere una decisione importante ci si isolava per giorni (vedi Mos) e ci si relazionava con il mondo
spirituale.
6- uomo solare: Tali uomini vedevano tutto dalla prospettiva del sole: avevano una visione
prospettica del mondo cosmopolita. Non era pi esseri terreni. Studiavano e venivano istruiti dai
maestri spirituali risiedenti sul Sole, attraverso una seguente pratica: le piramidi avevano
determinate aperture attraverso cui, in determinati periodi dellanno, entravano i raggi del sole. Il
disegno, la figura che formava il raggio sulla terra veniva contemplato da tali uomini: da tale
contemplazione fluivano per ispirazione i segreti della vita degli esseri solari.
7 - Padre: era la massima dignit, alla quale si perveniva solo dopo un lungo periodo, ossia solo
raggiunta lanzianit. Per passare difatti tutti i gradini servivano notevoli anni per ogni gradino.
Tali individui erano compenetrati da una saggezza universale.

La bevanda dell'oblio
Nei misteri, liniziando doveva ad un dato momento bere la bevanda delloblio. Tramite un infuso
fatto di sostanze fisiche, si produceva un oblio della sua memoria. Egli dimenticava la sua biografia.
Si realizzava una amnesia totale, una perdita di memoria. Oggigiorno questo oblio pu essere
prodotto animicamente prima evocando in un grande quadro la propria biografia e poi reprimendola
volutamente con sforzo interiore.
Lobiettivo non era per il dimenticare: in realt il dimenticare rendeva il pensare pi mobile, pi
intenso. Diventava anche per pi ottuso e sognante. La bevanda delloblio costringeva il discepolo a
pensare tramite il liquido cerebrale piuttosto che con la massa solida del cervello.
Il cervello un organo che per sua natura predisposto a non essere compenetrato dalla parte animico
spirituale umana. Allinterno del cervello non troviamo n lanima n lo spirito umano. Per questo si
rende possibile il pensare mediato dalla percezione dei sensi.
Il cervello non pu accogliere ci che neluomo eterno.
Tramite lassunzione della bevanda delloblio il discepolo poteva far penetrare nel cervello la
parte animico spirituale, in via eccezionale.

La religiosit nellantica epoca Indiana.


Vi era un profondo legame con il divino; il sentimento religioso era per quei popoli seducente quanto
lo sono oggi per noi i nostri concetti scientifici ordinari. Allora imperava nellanima un sapere
immaginativo: significa che in quegli uomini viveva una religiosit non intessuta solo di fede, di
sentimenti di credo, ma di immaginazioni. Luomo aveva una grande conoscenza di come era stato
edificato luniverso, che si presentava in precise e chiare immagini. Non si trattava per di una
riproduzione visiva di fatti meccanici, di avvenimenti fisici: non era qualcosa di paragonabile al
modo di indagare tipico dellastronomia o dellastrofisica attuale, dove luniverso appare come un
gigantesco meccanismo che si regge su leggi impersonali, statiche e prevedibili.
Negli antichi indiani queste leggi erano entit divine.
Lantico indiano leggeva la scrittura occulta scritta nelle stelle
Ecco la differenza fra sapere scientifico e conoscenza immaginativa: per lantico indiano
chiaroveggente gli astri, le stelle e i pianeti non erano masse fisiche calcolabili ed osservabili, ma
simboli di un alfabeto occulto. Egli vedeva dietro ad essi una scrittura vivente che rimandava a
fatti e processi occulti.
Esempio: si immagini di partecipare ad una festa, ad un avvenimento con altre persone dove si
facciano cose bizzarre, particolari e movimentate: poi si immagini il giorno dopo, di leggere sul
giornale il resoconto di quellevento. Si noter come poco vivente sar limpressione che si ricever
leggendo la scrittura, rispetto a quanto di grande si aveva vissuto in prima persona il giorno prima.
Qualcosa di similare veniva sperimentato nellanima dellantico indiano: le costellazioni erano per
lui come i segni grafici, di un resoconto scritto nel cielo, che narrava di fatti cosmici accaduti
nellantico passato a cui ogni uomo aveva partecipato. Queste immagini stellari suscitavano in lui un
vivo sentimento di amore e devozione, perch lo rimandavano a tempi in cui si viveva immersi nella
grazia e nellarmonia. Luomo sentiva i suoi arti costitutivi compenetrati dal divino: sentiva vivere
nei suoi pensieri, nel suo coraggio, nei suoi desideri la volont divina. Era consapevole che entit
spirituali pensavano, sentivano e volevano in lui: lantico indiano sapeva che il divino esigeva che la
sua Volont venisse compiuta tramite lui.

Lepoca paleo persiana


Lindiano che guardava nel cielo sentiva ovunque singole entit, diverse entit una affianco allaltra:
tanti abitatori del mondo spirituale. Ma il progresso dellevoluzione umana consiste nel fatto che
dapprima si doveva sempre pi sbiadire il sentimento di religiosit, si diminuisse la sensazione di
essere inseriti nel cosmo. E cos fu and a prepararsi nella seconda epoca, quella paleopersiana. Per
la coscienza umana, piano piano tutto ci che appariva singolo sbiad: ci era individualit
spirituale, si raggrupp con le altre individualit andando a costituire una totalit, formando per
luomo, un tuttuno. E come se le entit del mondo spirituale si fossero allontanate dalla
percezione interiore umana. Si immagini da una prospettiva ravvicinata, di stare osservando uno
stormo di uccelli: si vedrebbero i singoli uccelli. Man mano che ci si allontana tutto diviene una
massa confusa, addirittura un ente omogeneo, una forma globale unitaria.
Significa quindi che pi gli uomini si allontanarono il cosmo spirituale divenne sfuocato e and a
costituirsi in una unit.
Epoca egizio caldea
La realt spirituale continu a sbiadirsi ulteriormente. Legizio e il caldeo non vedeva pi la singola
immagine spirituale, ma poteva comprendere la generale volont divina leggendola, traducendola
dallinterpretazione dei movimenti delle stelle e dei pianeti.
Si origin cos la conoscenza astrologica, nella quale veniva interpretato il destino degli uomini e dei
popoli, come determinazioni scaturite dalla volont divina. La vita interiore dellegizio era collegata
con gli eventi cosmici e naturali: fasi lunari, orbite planetarie, stelle, piene del Nilo. La condotta di
vita, le leggi del popolo provenivano dallinterpretazione dei movimenti stellari. Essi traevano
indicazioni per come condurre la loro vita dal cielo e dalla natura. Nella luce del giorno non
sentivano sostegno; piuttosto di notte giungeva a loro chiarezza interiore. Come se solo durante
la notte poteva restaurarsi una complicit con il mondo spirituale, come se le stelle notturne
potessero consolare gli umani con la loro presenza, che nellinterpretazione dei loro moti,
fornivano al caldeo e allegizio sicurezza per la vita.
Il sole diurno abbagliava e accecava la coscienza umana; solo la delicata luce delle stelle vi
irraggiava saggezza.
Epoca greco romana
I greci cominciarono a invertire il processo di influenza dello spirituale: essi cominciarono a
ravvisare pi nel sole le forze che potevano fornire aiuto piuttosto che loscura luce notturna. Tutto
divenne filosofia razionale: cosmosofia, filosofia, religione.
Tutta la filosofia greca tendeva a far affezionare interiormente luomo alla terra, a farlo sentire unito
alla terra. Anche nella religione non si voleva creare una separazione netta fra mondo spirituale e
mondo fisico, ma anzi una correlazione, una interdipendenza. Si vedeva il divino vivere e scendere
fra gli uomini. Gli Di si relazionavano con gli umani sulla terra, con rapporti diretti.
Periodo attuale
La cosmosofia greca dal 15 secolo si trasform in sola cosmologia e geologia. E la filosofia divenne
filologia. La religione, smise di Ri-congiungere luomo con il cosmo, ma lo spinse a unirsi, a
sottomettersi al dominio della chiesa. Tutto divenne astratto.

La conoscenza, i Misteri, il pensare autonomo e Arimane


Pi si retrocede nella storia, pi si percepisce che lumanit viveva una coscienza visionaria istintiva.
Man mano regred la capacit umana di penetrare spontaneamente nei mondi spirituali, sino ad
arrivare in un punto in cui si giunse alla totale incapacit di averne coscienza sia in vita, sia dopo la
morte fisica. A tal punto si ebbe bisogno di un nuovo impulso per risollevare lumanit verso una
nuova possibilit di contatto con lo spirituale. Accade il mistero del Golgota.
Prima del Golgota, chi avesse voluto accedere ad una qualche visione o esperienza sovrasensibile
doveva rivolgersi ad una istituzione, ad una scuola occulta. I cosidetti misteri. Solo
successivamente luomo pot arrivare ad appropriarsi di talune conoscenze tramite un proprio
sapere autonomo, senza laiuto dei misteri. Tale possibilit gli conferita da quellentit definita anche
principe di questo mondo (della Terra): Arimane.
Arimane dominava il corpo fisico umano.
Dopo il sacrificio del Golgota, egli si trov a dover dividere la supremazia che aveva sul corpo fisico
umano con il Cristo.
Da quel momento infatti il Cristo non influenza sola la parte eterica ed astrale delluomo, ma anche
la parte fisica e propriamente la parte intellettuale, razionale.
Egli opera anche l.
Prima del Golgota non era possibile arrivare a rivelazioni di fatti occulti tramite il pensare.
Il pensare si rese autonomo solo dopo lavvento del Cristo.
La bevanda delloblio e lassenza di spirito nel cervello
Nei misteri, liniziando doveva ad un dato momento bere la bevanda delloblio. Tramite un infuso
fatto di sostanze fisiche, si produceva un oblio della sua memoria. Egli dimenticava la sua biografia.
Si realizzava una amnesia totale, una perdita di memoria. Oggigiorno questo oblio pu essere
prodotto animicamente prima evocando in un grande quadro la propria biografia e poi
reprimendola volutamente con sforzo interiore.
Lobiettivo non era per il dimenticare: in realt il dimenticare rendeva il pensare pi mobile, pi
intenso. Diventava anche per pi ottuso e sognante. La bevanda delloblio costringeva il discepolo a
pensare tramite il liquido cerebrale piuttosto che con la massa solida del cervello.
Il cervello un organo che per sua natura predisposto a non essere compenetrato dalla parte
animico spirituale umana. Allinterno del cervello non troviamo n lanima n lo spirito umano. Per
questo si rende possibile il pensare mediato dalla percezione dei sensi.
Il cervello non pu accogliere ci che neluomo eterno.
Tramite lassunzione della bevanda delloblio il discepolo poteva far penetrare nel cervello la parte
animico spirituale, in via eccezionale.
Lo spavento e il fuoriuscire del corpo eterico
La paura crea un irrigidimento dei muscoli, ha un effetto paralizzante.
Con tale irrigidimento lanimico spirituale esce libera dai muscoli.
Subito dopo aver somministrato la bevanda delloblio del discepolo (che faceva penetrare lo
spirituale nel cervello), si tentava allora con artifizi, di provocare al discepolo un terribile spavento.
Lo shock determinava la fuoriuscita della parte animico spirituale, tranne che dal cervello. (Questo
shock veniva causato anche tramite tentativi di annegamento o di soffocamento) Questo creava al
discepolo, la possibilit di entrare nel mondo spirituale: sperimentare la propria essenza animico
spirituale significa penetrare, entrare nei domini del mondo spirituale, nel regno unitario ove la
nostra anima parte di esso.
Il discepolo diveniva cosciente di avere una parte divina, che era esistita prima della sua nascita.

Questo tipo di artifizi non sono pi praticabili oggigiorno. Dal quindicesimo secolo in poi luomo si
strutturato in modo che tali pratiche produrrebbero in lui qualcosa di patologico.
Arimane e il blu del cielo
Lelemento arimanico diffuso nellatmosfera determina la sensazione del blu.
Il freddo sempre bluastro. Anche nelluomo pallido e freddo vi sono venature bluastre.
Lavvertire il freddo lazione arimanica, larrossire lazione luciferica.
Luomo deve aver ben chiaro che non possibile raggiungere un certo grado di chiaroveggenza o di
iniziazione mediante lordinario atteggiamento dellanima. Questo non ottenibile con labituale
educazione e la vita di tutti i giorni.

5
Usualmente luomo pensa usando il corpo, il cervello.
Tramite gli esercizi occulti si arriva a pensare senza fare uso dellorgano cerebrale. Tramite la
disciplina lanima diviene tanto forte da non aver bisogno del corpo su cui appoggiarsi per pensare.
Lanima pensa poggiando su se stessa. Lanima deve diventare capace di deporre il corpo.
Scopo dello sviluppo dellimmaginazione conservare una parte di noi che pensa e critica usando il
cervello ordinario, mentre contemporaneamente insieme ad questo primo essere, sorge un secondo
essere che pensa senza usare il cervello. Dal primo uomo se ne sviluppa un secondo.
Per liniziazione moderna dannosa ogni visione spirituale priva di pensiero. Il pensare verace,
esatto che abbiamo sviluppato nel mondo fisico va accompagnato e trasposto nella conoscenza
superiore. E fondamentale per questo sviluppare un pensare esatto, corretto.
Un pensare esatto si educa cercando di osservare senza intromissioni di sensazioni, giudizi o
emozioni. Si tratta di limitarsi a considerare solo ci che si sta osservando. Considerare solo ci che
si vede.
Locchio fisico deve essere altruista, per poter compiere bene il suo lavoro. Deve essere trasparente.
Allo stesso modo, il nostro corpo fisico deve diventare trasparente per lanima. Si vede nel mondo
spirituale soltanto quando si guarda attraverso se stessi.
Per giungere nel mondo spirituale occorre guardare in se stessi.

LINIZIAZIONE MODERNA
Pi si risale indietro nel passato e pi si scopre che luomo era chiaroveggente: percepiva le forze
operanti nella natura. Solo nellattuale 5 epoca postatlantidea, l uomo ha acquisito lodierna
coscienza intelettiva, capace di percepire la materia, ma incapace di vedere lo spirituale.
Man mano che luomo perse la possibilit di percepire lo spirito, si risvegli in lui laspirazione a
poter di nuovo ripenetrare nei regni dello spirito.
Nellera indiana si era pienamenti colmi di nostalgia, al punto di ritenere la materia solo frutto
dellillusione.
Attraverso lo yoga essi sperimentavano uno stato di coscienza chiaroveggente.

Quella disciplina appartiene per al passato: difatti allora luomo era connesso con le sue parti
costitutive in maniera diversa da oggi.
Lo yoga si rivolge e si avvale massimamente della parte pensante delluomo; liniziazione cristiana
invece si rivolge di pi al sentimento. Esiste un terzo modo: la via della volont o rosicruciana.
Il metodo esoterico attuale, adatto per luomo moderno, prende lorigine da Christian Rosenkreutz.
Si tratta di un metodo cristiano.
Nel 1610 cominci a circolare in Germania uno scritto con il nome fama fraternitas rosae crucis,
insieme ad un manifesto che appariva qua el sulle strade e alle corti dei maggiori sovrani di europa:
la confessio fraternitatis crucis.
La confessio era preceduta dalla biografia dellautore, un certo Cristiano Rosacroce, nato nel 1378,
cavaliere; dopo aver vissuto in convento sino ai 16 anni si dedic a viaggiare in Oriente e nel nord
africa, dove ebbe contatto con i maggiori filosofi e maghi dellepoca.
Egli scopr segreti dellermetismo, tramandati da sacerdoti egizi.
La sua tomba fu scoperta nel 1604, sul fondo di una grotta nella quale aveva trascorso i suoi ultimi
anni.
Accanto al suo cadavere furono rinvenuti manoscritti contenenti le sue conoscenze, le quali egli aveva
lasciato allumanit.
Il metodo rosicruciano una via intermedia fra lo yoga e liniziazione cristiana.
Per luomo moderno liniziazione cristiana un po' difficile: essa lo costringerebbe a ritrarsi per un
dato periodo dai contatti con il mondo, per poi ritornarvi.

LINIZIAZIONE CRISTIANA
Il suo metodo indicato nel vangelo di Giovanni.
Esisteva e forse esiste ancora fra alcuni monaci, una tradizione esoterica non comunicata
scritturalmente, ma verificabile tramite le testimonianze dei primi padri della chiesa, indicava al
discepolo la strada da seguire.
La condizione di base per poter accedere e procedere nella pratica delliniziazione cristiana lavere
la pi radicata fede nella personalit di Ges Cristo: luomo Dio, che cammin fra uomini.
Non possedendo in s tale condizione non si pu accedere alliniziazione cristiana: si acceda piuttosto
ad un altro discepolato. Essa lavora soprattutto sul sentimento.
I versetti di Giovanni, ossia il Prologo (i primi 14 versetti) o il l3 capitolo hanno forze risvegliatrici
per lanima.
Il sentiero cristiano agisce risvegliando sentimenti: ne devono essere destati 7 diversi.
1- la lavanda dei piedi: Il seme e la pianta, il terreno, elemento inferiore su cui poggia. Tutti gli esseri
delluniverso non esisterebbero senza che altri rimanendo indietro fungessero da sostegno per altri, che
avanzano. io debbo la mia esistenza ai gradini inferiori che mi sostengono.
Anche il Cristo non si sarebbe potuto manifestare nel mondo fisico senza gli apostoli.
LEssere pi elevato riconoscente allinferiore.

Per settimane e settimane occorre immergersi in tale sentimento di devozione verso tutto ci che
inferiore, inchinarsi allinferiore.
Appaiono due percezioni: una esteriore in cui si avverte come la sensazione di sentirsi lavare i piedi,
da acqua che lambisce i piedi; unaltra interiore in cui avverte lIo superiore che sinchina verso lio
inferiore.
2- la flagellazione; ci si deve immergere nel sentimento di sentirsi come assalito da tutti i dolori, le
disgrazie, i flagelli e le sofferenze che affligono ogni essere sulla Terra intera; mentre ci si allener a
rimanere saldi in s, si percepir di venir come colpito da tutte le parte, e interiormente ci si vedr
flagellati.
3- lincoronazione di spine; ci si deve sentire derisi, derubati e macchiati nel proprio orgoglio e nella
propria
dignit: si deve rimanere saldi. Si avvertir un dolore intorno al capo e ci si vedr incoronati di spine.
4- la crocifissione; il discepolo deve coltivare in s il sentimento di sentire il proprio corpo estraneo a
s stessi, smettersi di identificare il proprio io con il proprio corpo. Si deve sentire il proprio corpo
solo come una veste, un vestito. A tal punto lio non connettendosi pi con il corpo, si origina la
cosidetta prova del sangue: compaiono le stigmate. Ci si vede crocefissi.
5- la morte mistica; luomo deve sperimentare di non sentirsi pi un singolo individuo indipendente,
ma di sentirsi un membro, un dito, unorgano facente parte di unimmenso corpo universale
sopraindividuale, di cui dipendente.
Si sperimenta il fenomeno delloscuramento di tutto quanto ci circonda, come se una nera oscurit ci
avvolgesse. Liniziando viene a conoscere tutte le sofferenze e i dolori che sono in tutti gli uomini.
E la discesa allinferno, che tutti devono sperimentare.
Solo dopo ci il buio pare squarciarsi: appare la luce del mondo spirituale.
6- Sepoltura e Resurrezione; ci si deve sentire tuttuno con tutta la Terra: ci si sente come adagiati
entro la terra, sepolti e permeati dalla terra. La vita individuale divenuta Una con la vita planetaria.
7- Ascensione; di essa non possibile parlare: lo si potrebbe fare solo servendosi di immaginazioni,
ossia senza usare il cervello fisico. E comunque la piena entrata nel mondo spirituale.
A tal gradino si sono plasmati gli organi spirituali.

Anche

liniziazione Rosicruciana attraversa 7 gradini:

- studio: compenetrarsi di pensieri provenienti da comunicazioni di altri veggenti, affinch ci si possa


formare rappresentazioni plausibili e logiche, tramite similitudini, delle realt soprasensibili.
Ci si chiama: vita in puri pensieri.
Quello che voi avete studiato e visto sinora in questo libro il primo gradino rosicruciano: avete
conosciuto una realt che al moment potete solo supporre, ma che spregiudicatamente ritenete a tutta
prima possibile.
La scienza dello spirito non vuole suscitare sentimenti, ma bens per mezzo di potenti fatti spirituali
espressi in pensieri vuole far vibrare i sentimenti.

Adoperare i sentimenti in ambito spirituale , oltre ad un chiaccherare a vuoto, anche una comodit.
Non si vede ci di cui si parla, e spesso facile ingannarsi. Non lo si suppone neppure, lo si fa
risuonare per simpatia, scambiando spesso qualcosa di istintivo o di suggestionante, con una
esperienza spirituale.
I pensieri devono entrare nel sentimento, dominandolo.
Nella scuola rosacroce radiata e vietata ogni forma di adorazione verso il maestro: questo deve
essere ritenuto al pari di un insegnante scolastico.
2- conoscenza immaginativa; ci si deve esercitare a sperimentare in ogni essere o cosa sensibile la
presenza di un essere o forma pensiero che lo anima. In ogni pietra, fiore o animale, ci si deve
dapprima concentrare sullintero processo che regna entro lente osservato, per poi generare
unimmagine sintesi che raggruppi in s lintera vita di quellente.
La consocenza immaginativa agisce tramite il copro eterico: ci si avvale della connessione fisico
eterico, iniziando a pensare non tramite la cerebralit, ma tramite il cervello eterico. Si percepisce
limmagine della vita. Ogni ente della natura appare come un simbolo, un segno un immagine.
3- lettura della scrittua occulta; la capacit di poter intendere lalfabeto simbolico che si dispiega al
discepolo che ha conseguito limmaginazione.
Si comprendono i vari nessi, insiti nelle immagini. Ci equivale allispirazione.
4- preparazione della pietra filosofale; essa si attua tramite particolari esercizi di respirazione. Essa
riflette e anticipa un fatto futuro, quando luomo sapr, come le piante, tramutare il carbonio in
ossigeno.
5- corrispondenza macrocoscmo/microcosmo; il discepolo si conosce come arto parte delluniverso,
capace di lavorare seppur individualmente e autocoscientemente, al comune bene e interesse
dellunico corpo universale. La cellula autocosciente.
6- vita nel macrocosmo: ci si accorge di portare in s una parte di Dio che si resa capace nella
separazione di poter ritornare ento la coscienza coscmica indifferenziata portandovi la propria
coscienza soggettiva.
7- beatitudine divina: luomo partecipa alla volont universale, identificandosi con essa.

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