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2004
CH- Lugano
Indici
Indice analitico
Parte prima
pag.9
Prefazione
Feng shui, medicina del paesaggio
Postilla per il lettore
La Cina e lOriente
Cronologia dinastie
Le origini della civilt cinese
Il pensiero cinese: religioni e scuole di pensiero
Lazione contraria alla Natura (wei) e il suo opposto (wu wei)
Il Polo Supremo
Le teoria delle due forze fondamentali
Il concetto del Chi e del Li
pag.11
pag.12
pag.14
pag.15
pag.17
pag.20
pag.22
pag.24
pag.25
pag.29
pag.31
Parte seconda
pag.35
Lastronomia
Il sistema degli hsiu
Cicli sessagesimali
Corrispondenze tra il calendario gregoriano e il ciclo sessagesimale
I dieci Tronchi celesti
I dodici Rami terrestri
Serie duodecimali
Calendario cinese
Le sei Energie celesti
pag.36
pag.37
pag.39
pag.40
pag.41
pag.42
pag.43
pag.45
pag.46
Parte terza
pag.48
Scienza cinese
I Cinque Agenti o Elementi (wu-hsing)
Le correlazioni simboliche
Colori, misure e dimensioni feng shui
Il sistema del Libro dei Mutamenti
Pa kua, gli otto trigrammi
Pseudoscienze
Sciamani, wu e fang shih
Geomanzia
La bussola geomantica lo pan
Segno e simbolo
Alcune tecniche base di intervento: tracciare una Mappa Geomantica
I quadrati magici
I Nove Palazzi
pag.49
pag.50
pag.55
pag.57
pag.58
pag.60
pag.65
pag.66
pag.67
pag.69
pag.71
pag.72
pag.92
pag.95
Parte quarta
pag.96
pag.97
pag.105
pag.106
pag.107
pag.109
pag.110
pag.115
Parte quinta
pag.117
Il concetto di forma
Valutare il paesaggio perch forma o oggetto?
Le forme della terra e i due principi
Le forme e simboli feng shui
Le montagne (shan)
Il Drago (lung)
Le Vene del Drago (lung mei)
Cercare il riparo del drago
Riparo del drago (hsueh)
Le quattro direzioni principali
Il riparo del drago moderno
Classificazione delle forme
Classificazione secondo le Nove Stelle Mobili
Forme e simboli infausti
Possibili accorgimenti e contromisure
Larte del giardino
Tempio o monastero
pag.118
pag.121
pag.123
pag.125
pag.128
pag.130
pag.132
pag.136
pag.138
pag.140
pag.142
pag.143
pag.148
pag.150
pag.152
pag.154
pag.155
Epilogo
pag.156
Bibliografia
pag.158
Ringraziamenti
pag.164
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
Figura 11
Figura 12
Figura 13
Figura 14
Figura 15
Figura 16
Figura 17
Figura 18
Figura 19
Figura 20
Figura 21
Figura 22
Figura 23
Figura 24
Figura 25
Figura 26
Figura 27
Figura 28
Figura 29
Figura 30
pag.19
pag.26
pag.33
pag.54
pag.62
pag.63
pag.64
pag.73
pag.75
pag.93
pag.94
pag.98
pag.100
pag.111
pag.112
pag.113
pag.114
pag.116
pag.124
pag.127
pag.129
pag.131
pag.134
pag.139
pag.142
pag.143
pag.145
pag.145
pag.148
pag.149
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
Tabella 4
Tabella 5
Tabella 6
Tabella 7
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Tabella 11
Tabella 12
Tabella 13
Tabella 14
Tabella 15
Tabella 16
Tabella 17
Tabella 18
Tabella 19
Tabella 20
Tabella 21
Tabella 22
Tabella 23
Tabella 24
Tabella 25
Tabella 26
Tabella 27
Tabella 28
Tabella 29
Tabella 30
Tabella 31
Tabella 32
Tabella 33
Tabella 34
Le Sei Energie
I Ventotto Hsiu
Il ciclo sessagesimale
I Dieci Tronchi
I Dodici Rami Terrestri
Le ventiquattro direzioni del calendario cinese
Ciclo annuale
Ciclo giornaliero
Correlazioni simboliche
Correlazioni simboliche
Correlazioni simboliche
I sessantaquattro esagrammi
Sequenza del Cielo Anteriore
Sequenza del Cielo Posteriore
I quattro punti cardinali associati allo Ho thu moderno
I quattro punti cardinali associati al Lo shu moderno
Associazione trigramma-colore-numero
Associazione direzione-trigrammi-Rami-Tronchi
Ere e Cicli
Le otto direzioni pi il centro
Andamento del flusso di energia
Associazione Ere-Cicli con stella dominante
Stelle fauste e infauste dei Nove Palazzi
Stelle e loro effetto
Significati attribuiti alle coppie di combinazioni
Combinazioni distruttive
Le stelle dominanti
Prima e dopo il solstizio destate
Stella dominante di ciascun individuo
Attivit dei Cinque Agenti
I Dodici Palazzi
Forme del letto dei fiumi
Direzione del braccio del corso del fiume
Superficie dei bacini energetici
pag.34
pag.38
pag.40
pag.41
pag.42
pag.43
pag.46
pag.47
pag.55
pag.56
pag.56
pag.59
pag.60
pag.61
pag.69
pag.70
pag.70
pag.72
pag.74
pag.79
pag.82
pag.82
pag.83
pag.84
pag.84
pag.85
pag.87
pag.89
pag.89
pag.91
pag.108
pag.114
pag.114
pag.137
Parte prima
Non c immagine al mondo in cui manchi il centro: esso il punto dello spazio da
cui comincia la visione, assumendo il valore di centro e fulcro universale. Esso
coincide con il punto di prima e pi importante umanizzazione dello spazio. Nel
senso che in quel punto avviene il primo, profondo, umbilicale rapporto con la vita
universale, consacrato cio dalla rivelazione (ecco la componente mitica, storica,
dellimmagine del mondo) attraverso il quale luomo entra in rapporto con luniverso.
Simbolicamente esso coincide con qualcuna delle forme che reggono lordine
spaziale e temporale delle cose, delle entit prime della vita universale, quali il sole,
lanimale, lalbero, la montagna o altri elementi di mediazione (..) Quello spazio che
richiama allentit mediatrice si distingue dal resto, che indifferente e anonimo.
Solitamente recinto; oppure si distingue nel paesaggio per la presenza stessa di
quegli elementi, collina, albero sacro, che lo isolano, lo determinano e gli
conferiscono un significato preciso.a
Turri Eugenio, Antropologia del paesaggio, Edizioni Comunit, Milano ,1974, p.110
10
Prefazione
11
Considerato che la civilt cinese non possiede un riferimento cronologico corrispondente al nostro A.D., ho ritenuto
opportuno indicare con un ( +) o un ( - ) tale cronologia, seguendo lesempio dei testi da me consultati.
b
Vedi Parte quarta, p. 96
12
Ravier Guy-Charles, Trait pratique du feng shui, Edition de lAire, Lausanne, 1991, p. 65
13
14
La Cina e lOriente
Che cos lOriente ? Non una realt naturale, ma unidea, e pi precisamente
unidea occidentale, con una storia e una patologia, impregnata di miti e di significati
nascosti (..). LOriente rappresenta laltro, ci che si pone di fronte a noi come
estraneo e straniero: proprio questa estrema alterit conferma limmagine che
abbiamo di noi e definisce la nostra identit. a
Nel primo 900 in Occidente fiorita un ondata di entusiasmo nei confronti del
pensiero e della tradizione dellantichit Indiana e Cinese, soprattutto per il
buddismo, il taoismo e lo yoga che andata consolidandosi nel corso degli anni.
nata la necessit di superare lostacolo tra due culture estremamente diverse, che
con il termine orientalismo tentava esprimere, e che offriva la giustificazione
ideologica al senso di spaesamento e allesagerata immaginazione che aveva
caratterizzato latteggiamento dellOccidente nei confronti dellOriente. In realt il
fascino esercitato sullOccidente dalla cultura Orientale era andato maturando sin dal
XVI secolo, quando i missionari Gesuiti incominciarono a stabilirsi in Asia. Lidillio
con lOriente, che ha rappresentato un aspetto cos peculiare della vita culturale del
nostro secolo, sarebbe certamente sbocciato anche senza il contributo di Carl
Gustav Jung.b Dobbiamo comunque riconoscere che i suoi scritti siano di grande
importanza per lapporto fornito al dialogo tra Oriente e Occidente. Le mitiche
immagini del favoloso Oriente abbondano in Europa sin dallepoca del viaggio in
Cina di Marco Polo, nel XIII secolo, ma lapertura della mentalit moderna alle idee
orientali incominci in realt con lopera missionaria svolta nella seconda met del
XVI secolo dai Gesuiti, le truppe dassalto della controriforma cattolica. Non si
trattava di predicatori bigotti e limitati il cui unico scopo era la conversione dei popoli
pagani dellOriente al vero credo di Cristo. Erano invece religiosi colti e di ampie
vedute che, nella loro formazione, avevano assorbito le idee lungimiranti
dellumanesimo rinascimentale e che, durante la loro missione, avevano continuato a
far giungere in Europa cronache dettagliate e coinvolgenti sulle credenze e sulle
abitudini dei popoli orientali. Le idee che riportarono furono accolte con favore e
avidamente discusse dai filosofi dellepoca ed ebbero una profonda influenza,
spesso non adeguatamente rilevata dagli studiosi, sulla genesi del pensiero
illuministico. La Cina confuciana fu il loro principale oggetto di interesse forse alla
luce dei tentativi eroici ma inefficaci del Matteo Riccic, di adattare il culto e la dottrina
a
Clarke John J., Jung and Eastern thought. A dialog with the Orient, J.J. Clarke Routledge, London and New York,
1994, II, pp. 27
b
Carl Gustav Jung 1875-1961), psichiatra svizzero e fondatore della psicologia analitica. Egli affronta seri studi
nellambito della filosofia e della religione. Sono gi qui delineati gli orientamenti epistemologici ( teorie della
conoscenza ) che guideranno il pensiero di Jung : il criterio empirico e il criterio fenomenologico. Questi due
orientamenti sono alla base dei due interessi fondamentali di Jung : quello per le scienze naturali e quello per i
problemi religiosi e filosofici. La contraddittoriet di questi due interessi e la necessit di una loro sintesi traccia
litinerario intellettuale del filosofo, che sar quello di cercare il fondamento empirico-storico dei valori spirituali, per
inserirli nel mondo della conoscenza storico-scientifica. Nel 1929 pubblica il commento psicologico al Segreto del
fiore doro, antico testo cinese di alchimia taoista, dove inoltre mette in risalto limportanza del pensiero orientale per
la sua funzione complementare al razionalismo del pensiero occidentale. Questo tema viene ulteriormente
sviluppato nel 1948, in occasione della introduzione allo I Ching , il famoso libro oracolare cinese. Jung esprime
cos, allinterno del movimento psicoanalitico, quella esigenza storica che attualmente investe diversi ambiti della
cultura europea, lesigenza di fondare nelluomo le radici affettive di una nuova immagine di s che superi il limite
della particolarit egoistica per abbracciare il divenire storico e sociale dellumanit.
c
Matteo Ricci (1552-1610), padre gesuita italiano, la maggior figura che la storia del cristianesimo in Asia annoveri
fra le sue pagine. Ricci comprese come lunico modo di svolgere un apostolato efficace fosse quello di agire
dallinterno stesso del mondo cinese riducendo al minimo gli aspetti di novit rappresentati dalle nuove dottrine, e
sottolineando invece la convergenza del messaggio cristiano con molti degli insegnamenti espressi dagli antichi
saggi cinesi. Ottenuto nel 1582 il permesso di entrare e di risiedere in Cina, vicino a Cantone, il Ricci visse qui
assumendo le vesti e i modi dei monaci buddhisti prima, dei dotti confuciani poi, e si preoccup non di predicare le
proprie dottrine ma di vincere con lesempio e la cultura la diffidenza dei monaci e dei dotti locali. Egli ottenne cos di
poter proseguire per Pechino dove giunse a guadagnarsi la simpatia dellimperatore. Gli errori dottrinali che i cinesi
professavano andavano piuttosto ascritti ai travisamenti con cui i commentatori moderni avevano inquinato il senso
del testo antico. Ricci avvert limportanza che potevano avere nel mondo cinese le cognizioni scientifiche che
lEuropa veniva elaborando e fece inviare a Pechino astronomi e matematici. Fu cos che nel 1611 lUfficio del
Calendario, sorta di accademia astronomica e posizione chiave dellamministrazione imperiale, venisse affidato ai
15
gesuiti ai quali rimarr quasi ininterrottamente sino al 1838. Lazione del Ricci segner il massimo sviluppo
dellazione e della presenza occidentale in Cina, anche con una situazione politica ermetica e dalle complesse
sfumature. Nel XVI secolo i cristiani erano numerosissimi, anche se al momento dellunificazione del paese le cose
mutarono al peggio. Comunque, verso il terzo decennio del XVII secolo la prima pagina occidentale in Asia
orientale poteva dirsi praticamente conclusa, anche se i gesuiti occupavano ancora lUfficio del Calendario in cui
per erano praticamente assediati. Gli occidentali svilupparono e condussero in Cina un dialogo culturale di cui
vanno forse segnalati alcuni aspetti fondamentali. Il primo costituito dalla introduzione della scienza moderna. La
validit della scienza occidentale (di cui erano particolarmente apprezzate le risultanti tecnologiche) colp
favorevolmente il mondo orientale. Il giudizio positivo su questa aspetto della nostra cultura si giustapponeva a
quello nel complesso negativo sulla metafisica e sulla teologia cristiana. Infatti uno dei grossi problemi
nellaccostarsi allAsia orientale, trovare il linguaggio in cui rendere concetti e dottrine elaborate in un altro tessuto
culturale. Con la Bolla papale Ex quo singulari che condannava definitivamente la posizione dei gesuiti e sanciva
lilliceit per i cattolici cinesi del culto verso gli antenati, limperatore e Confucio, segnava il fallimento del
cristianesimo in Cina attraverso un paziente e sapiente uso del metodo analogico.
16
Epilogo
Il feng shui stato studiato da esperti antropologi e sinologi con un approccio
puramente scientifico, ecco un modo sbagliato per avvicinarsi ad esso. In verit
questarte ci offre la possibilit di guardare alle cose del mondo con un occhio
diverso, attento a un universo dinamico non statico, non una collezione di oggetti
esposti solo per chi in grado di guardare. Non solo la teoria taoista ammette
lesistenza di unenergia insita nelle cose, o pi esattamente nella natura, ma nella
cultura orientale esiste la consapevolezza di tale presenza ed convinta del compito
primo del genere umano, rispettare tale equilibrio, preservare larmonia. Capire il
feng shui significa cogliere questo rapporto tra natura ed umanit che ancora oggi
considerata dalla tradizione taoista, elemento cruciale di tutto il suo pensiero.
Parlando di divinazione luogo comune pensare ad una qualche forma di magia o
predizione del futuro, anche se in realt esiste unaltra componente fondamentale,
quella intuitiva. Questo quanto il taoismo vuole trasmettere da secoli, leggere il
paesaggio e la natura, le sue forze in modo da poter interpretare una condotta di vita
migliore o comunque consigliabile. Il taoismo ed il feng shui non pretendono
sviluppare un sesto senso ma semplicemente aumentare il nostro grado di sensibilit
verso eventi ed avvenimenti che non rientrano pi ( o quasi ) nella nostra sfera vitale.
Il rispetto della natura non argomento sconosciuto, e da secoli il taoismo ne spiega
gli equilibri ed il nostro rapporto con essa, trovare il proprio posto che non sia
dominante ma nemmeno passivo. Non fa altro che spiegare come la conoscenza, il
sapere sia il mezzo per avvicinarsi al perfetto equilibrio. Luomo non altro che un
involucro del flusso vitale (Tao) ed ci che ci differenzia da tutte le altre cose. Il
flusso il tutto in continuo movimento e rinnovamento, meno siamo attaccati al
nostro involucro pi facilmente percepiamo lenergia che ci lega al tutto.
Anche i Celti erano convinti del flusso energetico come lo erano gli Antichi Greci,
sebbene entrambi avessero un approccio scientifico al paesaggio, come dimostrano
i loro interventi sul territorio. Lo stretto legame tra dimora e natura era quindi gi
molto radicato anche nella cultura occidentale come ricorda Heidegger nel suo
Poesia, Linguaggio e Pensiero dove sostiene che la reale condizione della dimora
persiste in quanto luomo non ha mai cercato di dimorare (nel senso inglese del
focolaio domestico). Da alcuni anni ormai, in architettura si utilizzano, a volte
inconsapevolmente, alcune regole fondamentali proprie del feng shui. Quindi ovvio
che dobbiamo confrontarci con il paesaggio in modo diverso; alcuni geografi ed
ecologisti sostengono che per capire dobbiamo aprire la nostra mente ed il corpo a
nuove
esperienze
lasciandoci
coinvolgere
anche
sentimentalmente.
Progressivamente si delinea la necessit di concepire il paesaggio come una fitta
maglia di luoghi che assorbono e sostengono un complesso motore di articolate
interazioni tra ci che sicuramente esiste ed palpabile ed invece ci che pi
sensibile, emotivo, intellettuale e spirituale. Le sensazioni che abbiamo osservando il
paesaggio sono infinite ma estremamente duttili e volatili. necessaria una ferma
consapevolezza della realt per poterla cogliere nei suoi diversi aspetti, positivi e
negativi. Per questo motivo importante offrirsi al paesaggio con ingenuit, senza il
peso di gravosi preconcetti filosofici o grandi teorie scientifiche. Forse in natura
necessario un po dello stesso spirito critico usato nei confronti dellessere umano. Il
feng shui propone poeticamente ci che oggi noi cerchiamo di raggiungere
freneticamente,(anche se parte di esso radicato su ferme regole matematiche)
introducendo per un elemento fondamentale, lintuizione.
156
Il filosofo francese Gaston Bachelard parla di poetica dello spazio e sostiene che i
segreti delluniverso sono racchiusi nei sogni, nellimmaginazione e nella poetica.
Luomo feng shui crede nellintuizione come elemento che trasforma il metafisico in
sensibile. Questa pratica molto lontana da una semplice credenza popolare o
superstiziosa o da un postulato che non regge il confronto scientifico e che deve
essere accettato come tale, esso ci rivela alcuni dei misteri nascosti aiutandoci a
seguire la via dellequilibrio naturale invitandoci ad un comportamento ed ad un
rispetto pi realistico e pi vicino alla natura di quelli che fino ad oggi hanno
governato in modo prepotente.
157
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