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Isabelita fu deposta dal golpe del 24 marzo 1976 che port alla presidenza del paese il generale
Jorge Rafael Videla.
Veduta aerea della Escuela Superior de Mecnica de la Armada (ESMA), uno dei centri di
detenzione clandestini attivi durante la dittatura
Dal 1976 al 1983 le forze armate detennero il potere per mezzo di una giunta autoincaricatasi del
cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale; il governo militare represse l'opposizione, sia
da parte dei gruppi di sinistra che dai peronisti, utilizzando metodi improntati all'illegalit, dando
inizio a quella che sarebbe passata alla storia come la Guerra Sporca. Migliaia di dissidenti furono
fatti scomparire, mentre il SIDE (Secretara de Inteligencia de Estado) cooper con la DINA ed altri
servizi segreti sudamericani, e con la CIA in quella operazione che gli Stati Uniti avevano
pianificato, organizzato e finanziato al fine di contribuire ad eliminare il pericolo dell'instaurazione
di governi di sinistra filosovietici in Sud America ed in America centrale: la cosiddetta Operazione
Condor.
Nel periodo della dittatura 30.000 persone scomparvero creando il fenomeno dei desaparecidos: le
persone venivano sequestrate o arrestate e deportate in centri clandestini di detenzione, tra i quali la
ESMA, l'Escuela Superior de Mecnica de la Armada (tramutata successivamente in Museo de la
Memoria), dove venivano torturate e, molto spesso, uccise; l'occultamento dei cadaveri avveniva
anche in mare, con i voli della morte, ossia il trasporto delle vittime, spesso ancora vive, a bordo
degli Hercules dell'esercito argentino e fatte precipitare nell'oceano o nel Rio de la Plata; esiste un
rapporto della commissione nazionale sulla scomparsa di persone in Argentina, il Nunca ms, dove
in un aberrante tunnel dell'orrore hanno sfilato le testimonianze di chi sopravvissuto. Molti dei
capi militari che presero parte alla Guerra Sporca vennero addestrati nella School of the Americas
finanziata dagli USA, tra i quali i dittatori argentini Leopoldo Galtieri e Roberto Eduardo Viola.
Problemi economici, accuse di corruzione, la condanna dell'opinione pubblica nei confronti degli
abusi dei diritti umani e, infine, la sconfitta del 1982 inflitta dai britannici nella guerra delle
Falkland, screditarono il regime militare argentino portando alla fine della dittatura.
Democrazia
La democrazia venne ripristinata nel 1983. Il governo radicale di Ral Alfonsn si mosse per render
conto dei "desaparecidos", stabil il controllo civile delle forze armate e consolid le istituzioni
democratiche. I membri delle tre giunte militari vennero processati. Il fallimento nella risoluzione
dei problemi economici endemici e l'incapacit nel mantenere la fiducia dell'opinione pubblica
portarono all'abbandono anticipato di Alfonsn, sei mesi prima che scadesse il suo mandato.
Il presidente Carlos Menem, nel 1991, impose un tasso di cambio fisso tra Peso e Dollaro per
fermare l'iperinflazione e adott delle estese politiche basate sul mercato, smantellando le barriere
Crisi economica
Proteste contro il corralito (2002).
Le amministrazioni di Menem e de la Ra fronteggiarono una diminuita competitivit nelle
esportazioni (dovuta alla forzata parit del peso con il dollaro), conseguenti massicce importazioni
che danneggiarono l'industria nazionale e ridussero l'impiego, un deficit fiscale e commerciale
cronico, e il contagio di diverse crisi economiche. La crisi finanziaria asiatica del 1998 caus una
fuoriuscita di capitale che sfoci nella recessione e culmin nella crisi economica argentina del
novembre 2001. Un mese pi tardi, le pesanti rivolte che si scatenarono in tutto il Paese costrinsero
de la Ra a dimettersi.
Nel giro di due settimane, quattro presidenti si avvicendarono in rapida successione, fino alla
nomina ad interim di Eduardo Duhalde come presidente dell'Argentina, da parte dell'assemblea
legislativa, il 2 gennaio 2002 l'Argentina fu costretta ad ammettere la manifesta impossibilit di far
fronte agli impegni economici presi con gli altri stati, (default sulle sue obbligazioni internazionali).
L'ancoraggio del Peso al Dollaro, vecchio di quasi undici anni, e ormai palesemente
controproducente, venne abbandonato. Tuttavia l'improvviso distacco della moneta argentina dalla
parit con quella statunitense, ancoraggio che da tempo non era pi realistico, la riport
immediatamente ai suoi valori reali, producendo un grosso deprezzamento della valuta (ridotta nel
giro di pochi giorni ad un terzo circa del suo valore iniziale) e un conseguente altissimo picco di
inflazione. La crisi provoc per mesi un quasi totale blocco dell'economia, con un drammatico
aumento di disoccupati e di nuovi poveri, una crisi di liquidit del sistema, un aumento della piccola
criminalit e di atti di vandalismo contro banche ed esercizi commerciali, un'allarmante instabilit
sociale.
Impostando un tasso di cambio pi flessibile, la nazione riusc ad attuare nuove politiche: tra le
principali la reindustrializzazione, un quantitativo pi alto di esportazioni ed importanti surplus
fiscali e commerciali. Gi nel 2002 l'economia locale cominci a stabilizzarsi; nel 2003 fu eletto
presidente Nstor Kirchner. Durante il suo periodo di governo l'Argentina riuscita a ristrutturare il
debito in default e a ripianare il debito con il FMI: fu inoltre imposto uno sconto del 75% su molte
obbligazioni (tale operazione ha poi portato a condanne in tribunali tedeschi e statunitensi). Infine,
molte imprese che in precedenza avevano carattere privato sono state nazionalizzate.
Nonostante questi segnali di ripresa, sono rimasti dubbi sulla stabilit e sugli orizzonti di espansione
dell'economia nazionale: numerose sono state le voci che indicavano un pesante debito verso
l'estero, e secondo cui la reale situazione economica sarebbe stata mantenuta segreta.[17][18][19].
Nel 2007 Kirchner non si ricandida, lasciando il posto alla moglie Cristina che viene eletta e
riconfermata nel 2011.
All'inizio del 2014 stata resa nota la vera portata dell'inflazione nel paese,[20] e una drammatica
conferma nel luglio dello stesso anno quando stato annunciato un secondo default.[21]
Pern rimase colpito dalla sintesi fascista di elementi socialisti e capitalisti, esprimendo
apprezzamento per Benito Mussolini[22]; credeva per che la dittatura fosse solo un passaggio
verso la socialdemocrazia.[23] Nel giugno del 1943, con il grado di colonnello, svolse un ruolo di
primo piano nel golpe militare del GOU (Grupo de Oficiales Unidos) contro il governo civile di
Ramn S. Castillo.
Inizialmente sottosegretario alla guerra sotto il generale Pedro Pablo Ramrez, divenne ministro del
lavoro e dello stato sociale nel novembre dello stesso anno e in seguito vicepresidente e segretario
alla guerra sotto il generale Edelmiro Julin Farrell nel febbraio 1944. Si spos la prima volta nel
1929 con Aurelia Tizn, morta nel 1938. Probabilmente nello stesso periodo ebbe una relazione con
una donna sposata ma separata dal marito, Mara Cecilia Demarchis de Holgado.
morti. Promosso sottosegretario al Departamento Nacional del Trabajo (Il Ministero del lavoro), con
lo scopo di raccogliere i fondi per la ricostruzione del paese, decise di organizzare un festival
affidato a una commissione di artisti, tra i quali anche Eva Duarte, la futura moglie. Il 22 gennaio
del 1944 durante il festival, al quale parteciparono anche i soldati dellesercito e della marina, Evita
e Pern si incontrarono[25].
Gi nel febbraio seguente decisero di andare a vivere insieme, nel nuovo appartamento di Evita,
situato in Calle Posadas. La carriera artistica di Eva continuava ad ampliarsi e in questo anno
venne anche nominata presidente del sindacato chiamato Associazione Radicale Argentina.[26] La
seconda moglie di Pern, nota poi come Eva Pern (1919 - 1952) da lui sposata il 2 ottobre 1945,
divenne in breve tempo molto famosa e le fu assegnato l'affettuoso diminutivo di Evita; ella aiut il
marito con il sostegno del sindacato e dei gruppi femminili e gest gran parte dell'attivit
propagandistica del coniuge.[26]
perch il pubblico reclam con rabbia la presenza di Pern, e impedendo cos ad Evita, di poter
pronunciare il suo discorso.[26] Il 24 febbraio 1946 Juan Domingo Pern venne eletto Presidente
della Repubblica argentina con il 52% dei consensi; nel 1947 fond il Partito unico della
rivoluzione che venne chiamato inizialmente Partito Peronista.
Evita si occup invece di organizzare i sindacati e i gruppi femminili[26] Una delle battaglie
combattute e vinte da Evita Pern fu quella che port al riconoscimento delluguaglianza de diritti
politici e civili tra gli uomini e le donne, con la legge 13.010 presentata il 23 settembre del 1947. Il
suo impegno per la dignit della donna fu costante e la condusse il 26 luglio del 1949 alla
fondazione del Partito Peronista Femminile (PPF).[28] Pern dopo la vittoria nelle elezioni
deteneva molti incarichi e non poteva dedicarsi, come aveva fatto negli anni precedenti, ai diritti dei
lavoratori.
Manifestazione pro-Pern in Plaza de Mayo, il 17 ottobre 1945 ("giorno della lealt").
Fu Eva che si interess di fare da intermediaria tra le richieste ed i problemi degli operai e Pern.
Lefficienza della donna venne ricompensata con lassegnazione di un ufficio allinterno della
Segreteria del Lavoro. Fervente visitatrice di fabbriche, scuole, ospedali, sindacati, club sportivi e
culturali, Eva si guadagn la fiducia del popolo ma in particolare dei lavoratori e dei sindacalisti,
stabilendo una forte ma anche complicata relazione con loro.[29] Un anno dopo le elezioni, Evita
venne incaricata di rappresentare suo marito in un giro europeo che comprendeva come prima tappa
la Spagna, successivamente lItalia ed il Vaticano, la Francia, il Portogallo, la Svizzera, il Brasile ed
infine lUruguay.[30]
Giustizialista.[31]
Il peronismo venne visto comunque come una rivoluzione delle classi sfruttate, ed Evita afferm
che esso doveva essere rivoluzionario o non sarebbe stato nulla.[32] Nel primo piano quinquennale
argentino venne creato lIstituto di promozione e intercambio (IAPI), si nazionalizzarono il Banco
centrale, le imprese dei servizi pubblici (ferrovie, acqua, gas, telefoni) e si d impulso alledilizia
popolare e allalfabetizzazione delle classi pi povere.[33]
Il sistema formatosi provoca l'allontanamento dei potentati economici e finanziari statunitensi ed
inglesi, realizzando una sintesi tra industria nazionale e lavoratori, in una terza via interclassista tra
capitalismo e comunismo, simile al corporativismo del regime fascista italiano, di cui Pern
ammirava anche il progetto mai attuato della socializzazione delle industrie.[31] Dallo stesso
periodo l'economia cominci a perdere posizioni, a causa dell'esaurimento delle riserve
internazionali accumulate durante la guerra, quando l'Argentina costituiva la sesta potenza
economica mondiale.[33]
Pern volle innovare anche l'architettura costituzionale: la nuova Costituzione argentina del 1949,
accanto al tradizionale sistema repubblicano e formalmente democratico, recepiva una forte
impronta sociale e solidaristica, riprendendo la formulazione della funzione sociale della propriet
in termini simili alla Costituzione italiana dell'anno precedente ed in polemica con la concezione
capitalista e liberista.[34] Riconosceva inoltre il diritto di sciopero, alla salute ed all'istruzione e
istituiva il monopolio del commercio estero da parte dello Stato. Successivamente, per, l'ostilit
della Chiesa Cattolica (scatenata tra l'altro dall'approvazione della legge sull'aborto), in comunione
con quella angloamericana e dei potentati economico-finanziari, sindacali e dei partiti tradizionali
interni (vengono fatti chiudere i quotidiani La Vanguardia, La Prensa e La Nacin) determineranno
il crollo del sistema peronista.[33]
settori antiperonisti delle forze armate, per la maggior parte cattolici, e anche da alcuni settori della
Chiesa, e che port al colpo di Stato che depose Pern, organizzato il 19 giugno 1955.
Non tutti i settori cattolici, allora e successivamente, si schierarono per contro Pern e il
peronismo, come voleva la Chiesa ufficiale. Il peronismo divenne illegale in Argentina che di fatto
avr elezioni non democratiche fino al 1973.[31] Pern si rec in esilio in Paraguay, da dove infine
ripar a Madrid, dove Francisco Franco gli diede asilo politico. Spos poi in terze nozze una
famosa cantante e ballerina di un night club, Isabel Martnez Cartas, nota anche come Isabelita
Pern.[31]
Ad una intervista della tv inglese, che gli chiese cosa intendesse fare per tornare in Argentina, Pern
rispose: "Nulla. Faranno tutto i miei nemici".[40] In Argentina, gli anni cinquanta e sessanta furono
segnati da frequenti cambi di governo e da un'insufficiente crescita economica, con continue
rivendicazioni sociali e sindacali. I diversi governi che si succedettero, di fatto dittature poich il
principale avversario politico era illegale, approfondirono un modello di dipendenza dalle potenze
capitaliste portando l'Argentina ad un progressivo impoverimento.
Questi regimi post-peronisti dichiararono fuorilegge il Partito giustizialista (riammesso brevemente
alle elezioni nel 1962), revocarono la Costituzione del 1949 e riaprirono il carcere di Ushuaia
(chiuso nel 1947 da Pern a causa delle sue pessime condizioni) per detenervi nemici politici;
inoltre misero al bando anche il Partito comunista e reintrodussero la pena capitale anche per i civili
(abolita dopo il 1916, rimase in vigore dagli anni Sessanta fino al 1984), al di fuori dell'ambito
militare (dove era prevista dal Codice penale del 1951), tutte cose che Pern aveva rifiutato di fare
durante il suo governo.[31] Alla fine degli anni sessanta e nei primi settanta, si apr la strada al
ritorno di Pern. Il generale Alejandro Agustn Lanusse si impossess militarmente del potere nel
marzo del 1971 e dichiar l'intenzione di ripristinare la democrazia costituzionale a partire dal 1973.
Dall'esilio, Pern sostenne i peronisti di sinistra e le organizzazioni sindacali pi attive.[31]
Il ritorno e la morte
Juan Pern nel 1973
L'11 marzo del 1973 si tennero in Argentina le elezioni generali. Anche se a Pern fu impedito di
concorrere, gli elettori votarono come presidente un suo sostenitore, Hctor Jos Cmpora,
peronista di sinistra. Cmpora si dimise nel luglio dello stesso anno, spianando la strada a nuove
consultazioni. A quel punto la confusione era tale che da pi parti si invocava il ritorno di Pern.
Pern, dall'esilio nella Spagna franchista, aveva abbandonato i suoi propositi populisti e
neosocialisti del periodo con Evita, avvicinandosi molto di pi alla destra, anche se di certo in
maniera slegata dagli Stati Uniti e dalle dinamiche della guerra fredda.
Dalla penisola iberica, Pern aveva sostenuto le il movimento dei montoneros, costituito dall'ala
sinistra dei suoi sostenitori, i quali speravano ancora che dopo il suo rientro in Argentina avrebbe
messo la nazione sulla strada per la costruzione di una "Patria Socialista". A capo fu designato il
peronista Jorge Ricardo Masetti, che organizz le diverse forze rivoluzionarie peroniste.[41]
Dopo la vittoria, avvenuta l'11 marzo 1973, del Fronte Giustizialista di Liberazione (costituito dal
Partito Giustizialista, dal Partito Conservatore Popolare e dal Partito Socialista Unificato), Pern,
rientrato in Argentina, si stacc dai suoi sostenitori di sinistra e si avvicin sempre pi alla destra e
all'ala conservatrice.[41] Il giorno del ritorno circa 3 milioni di sostenitori si radunarono presso
l'aeroporto di Ezeiza per attendere l'arrivo in aereo del loro leader, dopo 18 anni di esilio in Spagna.
Alcuni cecchini, per, spararono sulla folla inerme radunata all'aeroporto e 13 persone vennero
uccise. Si deline presto una marcata e definitiva cesura tra il peronismo di sinistra (i Montoneros,
la chiesa cattolica militante e terzomondista e tutte quelle organizzazioni che avevano combattuto
per la libert e per riportare Pern in patria) ed il peronismo di destra (nazionalisti, conservatori e le
alte sfere della chiesa).[41]
Esclusi da ogni forma di partecipazione politica, pur essendo tra i principali fautori del ritorno di
Pern in Argentina, i Montoneros reclamavano potere e la realizzazione delle istanze neosocialiste
che da sempre avevano immaginato per il proprio paese. Pern arriv a scontrarsi con i Montoneros
quando costoro eseguirono attentati per attirare l'attenzione e pretendere il potere che pensavano
spettasse loro.[41] Pern vinse facilmente la tornata elettorale, divenendo presidente per la terza
volta, nell'ottobre del 1973, affidando a sua moglie Isabel il ruolo di vicepresidente. Il nuovo regime
peronista per si disfece presto per via dei conflitti tra i sostenitori di sinistra e quelli di destra e a
causa di numerosi morti negli scontri.[41]
Pern alla sua prima inaugurazione presidenziale
Ne deriv una vera e propria dichiarazione di guerra tra movimento e governo. Ci furono episodi di
guerriglia e terrorismo da parte di gruppi armati e da parte di filogovernativi (come l'Alianza
Anticomunista Argentina o Tripla A, a cui appartenevano i responsabili del massacro di Ezeiza),
fedeli alle linee di Isabel Pern. I montoneros eseguirono numerosi atti dimostrativi e anche alcuni
sequestri e omicidi. Nel tentativo di ristabilire l'ordine pubblico, il governo deliber alcuni
provvedimenti di emergenza.
Il peronismo di governo, per influenza di Isabel e altri ministri, tra cui il potente massone Jos
Lpez Rega, detto "el brujo", lo stregone, anticomunista accanito, fondatore della Tripla A (che
aveva contribuito a far crescere sottraendo segretamente fondi al suo ministero) e uomo di fiducia
del capo della P2, il faccendiere italiano Licio Gelli, divenne un governo di centro-destra, e
l'anziano Pern fu usato per accreditarsi presso il popolo. I gruppi peronisti radicali, come i
montoneros, ne divennero nemici, e lo stesso Presidente li critic pesantemente, dopo che essi
assassinarono alcuni uomini politici vicini a Pern, tra cui il suo collaboratore Jos Ignacio Rucci.
[41]
Durante le celebrazioni della festa dei lavoratori, il 1 maggio, il presidente Pern, a fronte di una
piazza gremita per la met di simpatizzanti dei Montoneros, a seguito dei cori e degli slogan della
piazza, rinunci al suo discorso sul sindacalismo e si lanci in una violenta invettiva contro il
movimento montonero.[42] I rappresentanti ed i sostenitori del movimento se ne andarono sbigottiti
da Plaza de Mayo, dove aveva avuto luogo il discorso, e dopo la morte di Pern, avvenuta
esattamente due mesi dopo, l'organizzazione si diede alla clandestinit e annunci il ritorno alla
lotta armata per fronteggiare il peronismo ufficiale, in un caos che port al golpe militare.[43]
Il vicino Cile sub intanto la reazione degli Stati Uniti alle sue politiche anti-imperialiste, che
pilotarono un golpe contro il socialista Salvador Allende, preludio a quello che sarebbe successo pi
tardi in Argentina. Bench Pern avesse appoggiato Allende, non pot schierarsi contro Pinochet, a
causa della fragilit della situazione interna. Pern incontr il dittatore cileno nel 1974.[44] Il
presidente soffriva da tempo di numerosi problemi di salute, complicati da una polmonite, al punto
che dovette subito demandare alla moglie gran parte del lavoro politico.[45] Juan Pern mor
improvvisamente il 1 luglio 1974 nella villa di Quinto de Olivos (periferia di Buenos Aires),
colpito da infarto miocardico acuto, dovuto ad una delle malattie di cui soffriva da tempo, una
cardiopatia ischemica cronica con insufficienza cardiaca.[46][47]
La successione
Con molti problemi politici ancora non risolti, a lui succedette la consorte Isabel che, in qualit di
vicepresidente, venne automaticamente nominata Presidentessa ad interim fino alla fine del
mandato.[47] La vedova ed erede organizz imponenti funerali di stato e fece imbalsamare il corpo
di Pern, ponendolo temporaneamente nella cappella della sua casa presidenziale, in attesa della
costruzione di un mausoleo - il quale, a causa degli sconvolgimenti politici successivi, non sarebbe
stato completato - dove avrebbe dovuto essere trasferito anche il corpo di Evita.[48]
Funerali di Stato di Juan Pern
Isabelita Pern inizi una pesante repressione degli oppositori (che avrebbe portato poco dopo al
fenomeno dei desaparecidos), ma si dimostr incapace di controllare il governo, concedendo molto
potere a Lpez Rega e agli anticomunisti pi estremi, finch fu rovesciata da un golpe, organizzato
dai militari con l'appoggio della P2 stessa, che ne trad la fiducia, e della CIA: il 24 marzo 1976 il
suo esecutivo fu sostituito da una giunta militare filostatunitense (durata fino al 1983), presieduta
fino al 1981 dal tenente generale Jorge Rafael Videla, che diede inizio agli anni del terrorismo di
stato durante i quali furono sequestrati, torturati e uccisi 40.000 argentini, tra i quali moltissimi
peronisti, soprattutto di sinistra. Il Partito Comunista Argentino, fedele alle direttive sovietiche che
non volevano rompere i rapporti con Buenos Aires, si schier tuttavia contro i peronisti, lasciando i
montoneros in balia della repressione, additati come "guerriglieri marxisti" e massacrati cos
insieme a migliaia di cittadini.[41] Durante la dittatura militare, oltre ai riferimenti comunisti, venne
proibito lodare o inneggiare a Pern o ad Evita, cosa considerata "azione sovversiva".[49]
La teoria "sarda"
Secondo una teoria pseudostorica sostenuta e argomentata da alcuni studiosi sardi: Peppino
Canneddu, Gabriele Casula, Giovanni Maria Bellu[51], Pern sarebbe stato, in realt, un emigrato
sardo, tale Giovanni Piras di Mamoiada, inventatosi natali argentini per sfuggire alla coscrizione
durante la prima guerra mondiale. La notizia del Pern sardo appare per la prima volta nel marzo
del 1951[52]. Il ricercatore Raffaele Ballore[53] pare demolire per scientificamente la teoria sarda,
anche ripercorrendo le orme del vero immigrato.
Inoltre sono sottolineate le gravi lacune nella ricerca e la confusione delle vite del Piras e del
presidente Juan Pern.[54] I cognomi, con diverse grafie, Pern, Pern e Peron sono diffusi
rispettivamente in paesi di lingua spagnola, in Francia e in Italia. Il cognome Pern risulta essere
comune soprattutto nella regione francese della Bretagna, mentre Peron diffuso in Italia, ma in
Veneto e non in Sardegna, soprattutto nelle province di Padova e Vicenza.[55] invece appurato
che il nonno paterno provenisse dalla Sardegna, fatto ribadito pubblicamente dallo stesso Juan
Pern e riportato nella biografia ufficiale.[56]
nato durante lesilio del Presidente Pern.[62] Pern in una sua dichiarazione ad un giornale inglese
afferm: "Gli argentini sono al 30 per cento socialisti, al 20 per cento conservatori, un altro 30 per
cento di radicali [...]"; al che il giornalista lo interruppe domandandogli: "E i peronisti?". "No, no,
peronisti sono tutti quanti", afferm il Presidente argentino con estrema naturalezza.[63]
Sulla matrice politica del peronismo, peraltro, taluni autori[64] vedono il movimento argentino
come la risultante dell'apporto di diverse idee politiche, portate da intellettuali cattolici e marxisti,
come da esponenti della stessa classe operaia, forze che, d'altronde, furono alla base dello stesso
fascismo italiano, sebbene il peronismo sotto Pern o dopo, a differenza di alcuni movimenti
precedenti di estrema destra argentina attivi negli anni '30, non adott mai simbologia fascista
(come il fascio littorio, il saluto romano o la camicia nera, tipici, con varianti locali, di quasi tutti i
fascismi del mondo; anzi, rifacendosi sia alla simbologia socialista e ai gesti di Evita Pern durante
i discorsi pubblici, molti peronisti di sinistra adottarono il saluto a pugno chiuso[65]) o il tipico
militarismo bellicista mussoliniano, rimanendo neutro da questo punto di vista.[66]
Mara Eva Duarte de Pern, nata Eva Mara Ibarguren[1] (Los Toldos, 7 maggio 1919 Buenos
Aires, 26 luglio 1952), stata un'attrice, politica, sindacalista e filantropa[2][3] argentina, seconda
moglie del Presidente Juan Domingo Pern e First Lady dell'Argentina dal 1946 fino alla morte nel
1952, avvenuta per un tumore, a soli 33 anni. di solito indicata come Eva Pern, o con
l'affettuoso diminutivo in lingua spagnola Evita.
Di umili origini, nacque nel villaggio di Los Toldos, presso Junn, situato circa 280 chilometri a
sud-ovest di Buenos Aires, nell'Argentina rurale, il 7 maggio 1919, ultima di cinque figli.[4] Nel
1934, all'et di 15 anni, and a Buenos Aires, capitale della nazione, dove persegu una carriera da
attrice di palcoscenico, radio e cinema.
Eva conobbe l'allora Colonnello Juan Pern il 22 gennaio 1944, a Buenos Aires durante un evento
di beneficenza al Luna Park Stadium a favore delle vittime del terremoto di San Juan. I due si
sposarono l'anno successivo.[5] Nel 1946, Juan Pern fu eletto Presidente dell'Argentina,
proponendo una politica sociale e nazionalista, il peronismo, a cui Eva contribu. Nel corso dei
successivi sei anni, Eva Pern divenne potente all'interno dei sindacati pro-peronisti, perorando la
causa dei diritti dei lavoratori e dei pi poveri.[5]
La sua figura, tuttora oggetto di venerazione popolare in Argentina[6], stata anche al centro di
numerose celebrazioni postume, come il film musical hollywoodiano Evita, tratto dall'omonimo
spettacolo teatrale.
Indice
1 Biografia
1.1 Infanzia
1.2 Los Toldos
1.3 L'adolescenza a Junn
1.4 La partenza per Buenos Aires e la carriera d'attrice
1.5 Il peronismo
Biografia
Infanzia
Evita nacque il 7 maggio del 1919 a La Union (la propriet terriera del padre), vicino al villaggio
di Los Toldos, in provincia di Buenos Aires. Era l'ultima di cinque figli illegittimi (gli altri erano
Blanca, Elisa, Juan e Erminda) di un piccolo proprietario terriero originario di Chivilcoy, Juan
Duarte, e della sua cuoca e amante, Juana Ibarguren.[5]
Los Toldos
Qualche anno dopo la nascita di Evita, il padre, Juan Duarte, abbandon la famiglia per tornare a
Chivilcoy dalla moglie Estela Grisola e dai figli legittimi. Dopo l'abbandono, la madre di Evita
decise di trasferirsi a Los Toldos con i suoi cinque figli. La casa era situata nella Via Francia
(attualmente rinominata Eva Pern) dove oggi si trova il Museo Municipal Solar Natal de Maria
Eva Duarte de Peron.[7]
La madre possedeva una macchina per cucire Singer, e cos si mise a confezionare pantaloni per un
negozio e la sorella Elisa venne assunta all'ufficio postale del villaggio, in questo modo portavano
avanti l'economia della famiglia.[5]
Gli anni di Los Toldos sono stati fondamentali per rafforzare il carattere di Evita: ai suoi coetanei
era vietato giocare insieme a lei e gli abitanti del villaggio la criticavano sfacciatamente
discriminandola per la sua condizione di figlia illegittima. Per questo motivo la bambina era divisa
tra la solidariet verso la sua famiglia e la vergogna di appartenervi. Anche il suo carattere era
diviso: allegra e capricciosa in casa e introversa quando usciva fuori.[8]
Nel 1926 il padre, don Juan Duarte, mor in un incidente dauto. La famiglia intera part per
Chivilcoy per dare un ultimo saluto all'uomo. La morte del padre aggrav seriamente la situazione
economica della famiglia.[5]
Quando Juana Ibargurez si rec a Chivilcoy con le figlie per rendere l'ultimo saluto all'uomo, Eva
dovette affrontare nuove discriminazioni, sviluppando una strenua avversione verso le ingiustizie.
Le figlie legittime di Duarte, infatti, non volevano lasciar entrare quelle illegittime, e fu soltanto
grazie all'intervento di un parente di Estela Grisola che le ragazze riuscirono ad avvicinarsi alla
bara.[9] Eva racconter come in quell'occasione scopr un sentimento fondamentale che mi domina
completamente lo spirito e la volont: questo sentimento l'indignazione dinanzi all'ingiustizia.
[10]
L'adolescenza a Junn
La sorella Elisa fu trasferita dallufficio postale di Los Toldos a quello di Junn, e cos Juana decise
di trasferire tutta la famiglia al seguito della figlia, lasciando alle spalle numerosi debiti.[11]
A Junn la situazione economica della famiglia miglior, quando i figli trovarono lavoro: Elisa
lavorava allufficio postale, Blanca era maestra di scuola e Juan impiegato nellimpresa il Jabn
Federal.[5]
Il carattere di Evita diventava sempre pi contraddittorio: i suoi compagni di scuola la trovavano
dolce ma nello stesso tempo ne conoscevano lanimo autoritario. Una delle sue compagne, Elsa
Sabella, afferm che Evita voleva sempre comandare. Inoltre, era chiamata la grande giacch,
ripetente, termin le medie inferiori a 14 anni, quando i suoi compagni ne avevano solo 12.[5]
A Junn affiora la vocazione artistica di Eva: era la prima della classe in recitazione. Il suo idolo
cinematografico era Norma Shearer, unattrice di Hollywood. Giorno dopo giorno si convinceva
che il suo destino era fare lattrice: lo comunic alla madre che, nonostante il carattere autoritario,
non aveva principi rigidi e idee arretrate, e accett il desiderio della bambina.[5]
diffondere una serie di radiodrammi firmati Hctor P. Bolomberg, romanziere e poeta, conosciuto
per le sue opere teatrali di argomento storico. Protagonisti: Eva Duarte e Pascual Pelliciotta. Evita si
lanci con successo nella carriera radiofonica. Il primo radiodramma fu Los jazmines del ochenta
(Il gelsomino degli ottanta), trasmessi da Radio Mitre dal luned al venerd. Sempre su una
sceneggiatura di Blomberg, Eva inizi un secondo ciclo di radiodrammi, trasmessi da Radio Prieto,
e successivamente un terzo. Recit anche in un film storico sulla Patagonia, La carga de los
valientes (La carica eroica) e fece le sue due ultime comparse in teatro con le commedie Corazn
de manteca (Cuore di burro) e La plata hay que repartirla (Bisogna dividere i soldi), ma con il
teatro guadagnava poco. Tuttavia nel 1941, partecip a due film: El ms infeliz del pueblo ("Il pi
infelice del paese"), con il celebre comico Luis Sandrini, e Una novia en apuros ("Una fidanzata nei
guai") di John Reinhardt.[17]
Tra radiodrammi e film, Eva finalmente raggiunse una situazione economica abbastanza stabile da
permetterle, nel 1942, di comprare un appartamento in Via Carlo Pellegrini, un quartiere molto
elegante di Buenos Aires.[17]
Il peronismo
Il 22 gennaio 1944 Evita incontr Juan Pern. In quel periodo lArgentina stava attraversando un
momento di trasformazione economica, sociale e politica.[5]
La situazione politica e sociale dellArgentina nel 1944
Economicamente lArgentina aveva cambiato radicalmente la struttura produttiva: nel 1943, per la
prima volta, la produzione industriale aveva superato la produzione agricola.[18]
Socialmente il paese stava vivendo una grande migrazione interna: spinta dallo sviluppo
dellindustria, la popolazione migrava dalle campagne per stabilirsi nelle citt. La grande crescita
industriale gener un processo di urbanizzazione e un notevole cambio di popolazione nelle grandi
citt, specialmente a Buenos Aires. La classe operaia andava sempre pi aumentando e cambiava
colore. I crollo o cabecitas negras (le testoline nere), chiamati cos perch avevano i capelli, i
piedi e gli occhi pi scuri di quelli di qualsiasi immigrato europeo, invasero Buenos Aires. La
grande migrazione interna si caratterizz anche per la presenza di una grande quantit di donne, le
quali cercavano di insediarsi, anche loro, nel nuovo mercato del lavoro stipendiato, che stava
creando lindustrializzazione.[19]
Politicamente il paese viveva una crisi profonda dei partiti politici tradizionali, i quali avevano
instaurato un sistema corrotto fondato sul nepotismo; il governo fu accusato di numerosi brogli
elettorali. Questo periodo conosciuto, nella storia dellArgentina, come la Decade Infame (19311943) e fu diretto da unalleanza conservatrice, chiamata la Concordia. Davanti alla corruzione
scandalosa del governo conservatore, il 4 giugno 1943 ci fu un colpo di Stato militare che apr un
confuso periodo di riorganizzazione e rallentamento delle forze politiche. Tra gli autori del colpo di
Stato del 1943 si distinse il giovane Juan Domingo Pern, colonnello dellesercito argentino.[20]
Lincontro con Juan Domingo Pern
Il 15 gennaio 1944 la citt di San Juan venne distrutta da un terremoto causando pi di diecimila
morti. Juan Domingo Peron, promosso sottosegretario al Departamento Nacional del Trabajo (Il
Ministero del lavoro), con lo scopo di raccogliere i fondi per la ricostruzione del paese, decise di
organizzare un festival affidato a una commissione di artisti, tra i quali anche Evita Duarte. Il 22
gennaio del 1944 durante il festival, al quale parteciparono anche i soldati dellesercito e della
marina, Evita e Pern si incontrarono[21]. Gi nel febbraio seguente decisero di andare a vivere
insieme, nel nuovo appartamento di Evita, situato in Calle Posadas. La carriera artistica di Eva
continuava ad ampliarsi e in questo anno venne anche nominata presidente del sindacato chiamato
Associazione Radicale Argentina.[17]
Il 1945
Il 5 ottobre del 1945, Pern deteneva tre cariche: aveva conservato quelle di Ministro del lavoro e
della Guerra ed era diventato vicepresidente dellArgentina. Pern era lunico che si occupava dei
lavoratori, infatti aveva accordato un aumento dei salari, aveva creato i tribunali del lavoro e
migliorato i sistemi di aiuto sociale. Questa serie di misure popolari, gli assicuravano la fedelt e la
riconoscenza del popolo, e questo agli occhi dellopposizione democratica e del settore militare
rendeva Pern pericoloso.[22]
Il presidente Edelmiro Julin Farrell, sensibile alle critiche dellopposizione e dei militari che
temevano il potere crescente di Pern, aveva annunciato al popolo argentino che prima della fine
dellanno sarebbe stato chiamato a scegliere i propri governanti.[5]
Nella notte dell8 ottobre venne organizzato una marcia su Buenos Aires dagli antiperonisti per
sbarazzarsi di Pern. Durante un incontro tra il generale Avalos, i suoi militari e il presidente
Farrell, venne deciso che Pern avrebbe dovuto lasciare subito la vicepresidenza della nazione, il
ministero della Guerra e la segreteria del Lavoro.[5]
Il 10 ottobre Pern si present alla Segreteria del Lavoro per prendere congedo. In strada
quindicimila operai si erano riuniti davanti al ministero, Evita era in strada tra gli operai.[5]
Pern disse alla folla: Vi chiedo di rispettare lordine pubblico affinch si possa proseguire la
nostra marcia trionfale, per se un giorno si rivelasse necessario, vi chieder di battervi. Stava
lanciando una sfida ai capi dellesercito.[5]
Evita iniziava ad avere paura. La sua carriera si era conclusa: venne chiamata da Radio Belgrano
per essere informata che tutte le sue trasmissioni erano state cancellate.[5]
A mezzanotte, dello stesso giorno, Evita e Pern lasciarono lappartamento di Calle Posadas per
rifugiarsi sul delta del Paran. Il 13 ottobre Pern venne arrestato e deportato per volont dei
generali delle forze armate, che al loro interno erano profondamente divise sulla gestione del potere.
Venne portato sullisola deserta di Martn Graca nel mezzo del Ro de la Plata.[5] Nel giorno in cui
arriv sullisola, Pern scrisse due lettere: una a Mercante, suo amico, e una a Evita.[23]
Il giornalista Hctor Daniel Vargas ha rivelato che Eva quel giorno era a Junn, nella casa della
madre e torn in citt verso sera.[5]
Dopo la liberazione, il 22 ottobre Pern si spos con Evita a Junn.[5]
Carriera politica
Foto ufficiale
Partecipazione di Evita nella campagna elettorale
Dopo il matrimonio, Pern fu occupato con la campagna elettorale.[5] Il 26 dicembre 1945 Evita e
Pern partirono in tourne elettorale con un treno che venne battezzato El Descamisado, per
raggiungere il Nord del paese; a questo ne seguirono altri. La grande novit di quei viaggi fu
soprattutto la presenza di una donna sul treno. Fino ad allora nessuna moglie aveva mai
accompagnato il proprio marito durante una tourne del genere.[5]
Evita, durante i viaggi, non aveva mai tenuto un discorso; il 4 febbraio 1946, pochi giorni prima
della fine della campagna elettorale, al Centro Universitario Argentino, unassociazione di donne,
organizz un incontro per sostenere la candidatura di Pern. Il futuro presidente, non sentendosi
molto in forma, decise di dare ad Evita lopportunit di parlare al pubblico. Il risultato fu disastroso,
perch il pubblico reclam con rabbia la presenza di Pern, e impedendo cos ad Evita, di poter
pronunciare il suo discorso.[5]
Il 24 febbraio 1946 Juan Domingo Pern venne eletto Presidente della Repubblica argentina con il
52% dei consensi; nel 1947 fond il Partito unico della rivoluzione che venne chiamato Partito
Peronista.[5]
I diritti delle donne e il Partito Peronista Femminile
Una delle battaglie combattute e vinte da Evita Pern fu quella che port al riconoscimento
delluguaglianza dei diritti politici e civili tra gli uomini e le donne, con la legge 13.010 presentata
il 23 settembre del 1947. Il suo impegno per la dignit della donna fu costante e la condusse il 26
luglio del 1949 alla fondazione del Partito Peronista Femminile (PPF).[24]
Il giro in Europa
Un anno dopo le elezioni, Evita venne incaricata di rappresentare suo marito in un giro europeo che
comprendeva come prima tappa la Spagna, successivamente lItalia e il Vaticano, la Francia, il
Portogallo, la Svizzera, il Brasile e infine lUruguay.[27] Secondo il giornalista Giorgio Cavalleri,
Eva doveva anche portare in Argentina il denaro presente in alcuni conti svizzeri, lasciati da alcuni
nazisti alla fine della seconda guerra mondiale.[28]
Il giro in Europa fu battezzato dalla first lady come il Giro dellArcobaleno, come lei stessa
afferm: Sono il ponte che collega Pern con il popolo. Attraversatemi!.
doa Juana, le sue tre sorelle e tutti i membri del governo laspettavano su una tribuna improvvisata.
La folla era immensa.[5]
La fondazione Eva Pern
Il lavoro di Evita allinterno del governo peronista era orientato allassistenza sociale con lo scopo
di combattere la povert. Subito dopo il ritorno dal suo tour europeo, Evita organizz un'assistenza
sociale dal nome Crociata Maria Eva Duarte de Peron che si occupava di dirigere l'assistenza
infermieristica e le donne senza fissa dimora, concedendo sussidi e case temporanee. L8 luglio
1948 cre la Fondazione Eva Pern, presieduta da lei stessa, che si occupava di migliorare le
condizioni di vita dei bambini, degli anziani, delle ragazze madri, e donne appartenenti alle classi
pi povere della popolazione. La Fondazione condusse una vasta gamma di attivit sociali, dalla
costruzione di ospedali, case di cura, scuole, campi estivi allassistenza e promozione delle donne.
La preoccupazione speciale di Evita per gli anziani la port a scrivere e a proclamare il 28 agosto
del 1948 il Declogo de la Ancianidad (Decalogo dellAnzianit), ovvero una serie di diritti degli
anziani.
Diritto all'assistenza: tutti gli anziani hanno diritto ad una protezione completa per conto
della loro famiglia. In caso di necessit, lo Stato, fornir tale protezione direttamente o
tramite istituti o fondazioni create a tale scopo[...]
Diritto alla casa: il diritto ad un alloggio con i comfort minimi di igiene una requisito
inerente alla condizione umana.
Diritto all'alimentazione: deve essere fornita in modo particolare un'alimentazione sana e
adeguata all'et e allo stato fisico di ogni anziano.
Diritto al vestiario: il vestiario decoroso e appropriato al clima completa il diritto sopra
citato.
Diritto all'attenzione della salute fisica: la cura della salute fisica degli anziani deve essere
una preoccupazione permanente.
Diritto all'attenzione della salute mentale: necessario assicurare il libero esercizio di
espansione spirituale, concorde con la morale e il culto.
Diritto al tempo libero: alla persona anziana deve essere riconosciuto il diritto di godere un
minimo di intrattenimenti in modo da poter affrontare con soddisfazione le loro ore libere.
Diritto al lavoro: Quando lo stato di salute e le condizioni dell'anziano lo permettono,
l'occupazione attraverso il lavoro produttivo deve essere fornito. Si eviter cos il declino
della personalit.
Diritto di espansione: il patrimonio dell'anziano quello di godere della tranquillit, libero
da ansie e preoccupazioni negli ultimi anni di esistenza.
Diritto al rispetto: l'anzianit ha il diritto al rispetto e alla considerazione degli altri.[25]
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Discorso di rinuncia alla candidatura
La campagna ufficiale per la candidatura presidenziale Pern-Eva Pern inizi il 2 agosto 1951, con
larrivo di duecento sindacalisti venuti ad incontrare Pern per chiedergli di accettare la rielezione e
per esprimere il desiderio che Evita facesse parte della formula. Pern non rispose alle richieste e
per questo motivo venne fissata una nuova data; il 22 agosto i sindacalisti si presentarono di nuovo
per chiedere a Evita e Pern di depositare le loro rispettive candidature.[31] La manifestazione non
si svolse sul balcone della Casa Rosada, la casa ufficiale del governo argentino (si temeva che la
piazza tradizionale non fosse sufficientemente capiente per contenere la folla) ma si svolse
nellAvenida 9 de Julio, un pezzo di pampa, la vasta pianura dell'Argentina, della larghezza di un
isolato.[5] Evita voleva guadagnarsi un posto nella scheda elettorale come candidata alla
vicepresidenza; questa mossa preoccup molto i capi militari e i gruppi pi conservatori, i quali
cercarono in tutti i modi di evitare la candidatura. Evita, comunque ricevette un gran supporto dalla
classe operaia e dalle donne peroniste, un supporto cos intenso che sorprese Juan Pern stesso.[5]
Alla manifestazione, la folla chiese ad Evita di annunciare pubblicamente la sua candidatura come
vicepresidente. Evita rispose chiedendo qualche giorno in pi per prendere la sua decisione
definitiva ma il popolo insisteva Ahora, Evita, ahora! (Ora, Evita, adesso) e urlava "Evita,
Vicepresidente!" alla fine giunsero ad un compromesso, Evita comunic al pubblico che avrebbe
annunciato la sua decisione alla radio qualche giorno dopo.[32]
Nove giorni dopo, Evita mand un messaggio radiofonico al popolo argentino, annunciando la sua
intenzione di rinunciare. Ho solo unambizione personale disse Che il giorno in cui si scriver il
capitolo meraviglioso della storia di Pern, di me si dica questo: cera, al fianco di Pern, una donna
che si era dedicata a trasmettergli le speranze del popolo. Di questa donna si sa soltanto che il
popolo la chiamava con amore: Evita.[5]
Gli svenimenti di Eva continuarono fino al 1951, anche durante la cerimonia peronista del 22
agosto. Evita era molto debole e lavanzamento del cancro la costringeva al riposo.[5]
La morte
4 giugno 1952, seconda parata inaugurale di Pern: l'ultima apparizione pubblica di Eva
Il 15 ottobre 1951 era uscito il suo libro autobiografico La razn de mi vida, scritto con laiuto
dello scrittore spagnolo Manuel Pennella; la prima edizione pubblic 300.000 copie. Dopo la morte
di Evita il libro diventer lettura dobbligo nelle scuole.[5]
Il 7 maggio 1952, giorno del suo compleanno, Pern la nomin Leader Spirituale della Nazione
argentina.[33] Era costretta a letto la maggior parte del tempo e arriv a pesare solo 37 kg. Circa un
mese dopo, il 4 giugno 1952, molto provata, comparve per l'ultima volta in pubblico, al fianco di
Pern, in piedi sull'auto presidenziale per la seconda parata inaugurale. Evita riusc a sostenere
l'impegno solo con l'uso di molti antidolorifici.[34] Il 18 luglio Eva entr in coma e mor allet di
33 anni, il 26 luglio 1952, alle 20:23, anche se, nella comunicazione della morte, lorario venne
modificato con le 20:25. Prima di perdere conoscenza, il 18, Eva volle Pern al suo fianco, insieme
alla madre e alla sorella, nonostante si dica che il loro matrimonio era ormai di facciata; al momento
della morte, il 26, Pern era invece nel corridoio dell'ospedale a fumare.[35] A partire dal giorno
della morte, fino alla caduta del regime di Pern, i notiziari della sera si interrompevano ricordando:
"Sono le 20:25 minuti, lora in cui Eva Pern passata allimmortalit".[36] Venne proclamato il
lutto nazionale per un mese.[5]
La mummificazione e il sequestro del cadavere
Secondo quanto disse Pern, il desiderio di Evita era quello di non essere sotterrata poich gi
sapeva, in ogni caso, che lavrebbero esposta. Il medico spagnolo Pedro Ara mummific il cadavere
di Evita, che fu coperto da una bandiera bianca e azzurra e venne posto in una bara chiusa da un
vetro trasparente ed esposto alla Segreteria del Lavoro.[37]
La figura di Evita Pern e la sua vicenda umana - che hanno commosso la fantasia popolare di tutto
il mondo nell'immediato dopoguerra - ha ispirato, oltre che numerosi scrittori, anche il mondo della
musica e del cinema. La sua immagine divenne di culto nel suo paese tanto che le furono dedicate
citt, una provincia e la sua autobiografia La razn de mi vida (La ragione della mia vita) divenne
testo obbligatorio nel sistema educativo argentino. Evita fa parte anche dell'immaginario politico
come emblema della sinistra peronista argentina, invisa alle classi elevate anglofile.
famoso il musical Evita del compositore inglese Andrew Lloyd Webber, portato anche sullo
schermo in un film dal titolo omonimo con Madonna e Antonio Banderas (in una parodia di questo
musical, in un episodio della serie animata I Simpson Lisa diviene presidentessa degli studenti).
In Italia, invece, il Quartetto Cetra le dedic, quando era ancora in vita, il motivetto A pranzo con
Evita. Anche il cantautore Skoll, di musica alternativa, ha scritto tre canzoni su di lei (Palabras de
vida, Le strade di Buenos Aires, Evita) raccolte nell'album Evita.