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INCIDENZA
Nei Paesi occidentali, i traumi rappresentano una delle principali cause
di morbilit e di mortalit dellet pediatrica. In Italia 1 bambino su 10,
nella fascia di et compresa tra 0-14 anni, riporta un trauma, il pi delle
volte cranico, tale da richiedere una osservazione ospedaliera. Il 90% dei
traumi cranici sono classificati (in base alla Glasgow Coma Scale, vedi
capitolo sul trauma cranico) come lievi-moderati, mentre il restante 10%
da traumi gravi. Nel primo anno di vita, le cause pi frequenti di trauma
sono le cadute ed i maltrattamenti. Nelle et successive, il trauma una
conseguenza di un incidente stradale (in cui il bambino rimanga coinvolto
come occupante di veicolo, pedone o ciclista) o di incidenti domestici.
I traumi che si osservano pi frequentemente sono quelli del cranio, del
torace e degli arti. Meno comuni, rispetto agli adulti, sono i traumi a
carico degli organi addominali, della pelvi e della colonna vertebrale.
INTRODUZIONE
Lassistenza pre-ospedaliera ed una corretta rianimazione cardio-polmonare (BLS e ALS pediatrico, vedi Cap 69) hanno ridotto la mortalit
e la morbilit dei bambini politraumatizzati. Uno staff ben organizzato
nel pronto soccorso ed un approccio multidisciplinare possono ridurre
il rischio di mortalit e di esiti neurologici a distanza del 20-40%. Nella
gestione del bambino politraumatizzato molto importante la rapidit e
ladeguatezza degli interventi assistenziali, poich stato dimostrato che i
danni irreversibili a carico del SNC si verificano nelle fasi immediatamente successive al trauma, quando lipossia e lipotensione post-traumatiche
non vengano trattate adeguatamente. Per tale motivo la tempestivit e
lappropriatezza degli interventi assistenziali assumono una importanza
fondamentale per loutcome di questi bambini (golden hour).
TRATTAMENTO
Integrando gli algoritmi di ALS pediatrico con le pi recenti linee guida
dellATLS (Advanced Trauma Life Support), adattate per let pediatrica,
lassistenza iniziale del bambino politraumatizzato pu essere schematizzata nel modo seguente:
I. Valutazione primaria (primi 5 min.) e procedure di rianimazione
(ABCDE)
II. Valutazione secondaria e documentazione di tutte le lesioni riportate
dal bambino
1. Valutazione primaria e rianimazione
Consiste in una valutazione iniziale e rapida del paziente, allo scopo di
identificare e conseguentemente trattare quei danni che costituiscano un
pericolo immediato per la vita del bambino. Gli interventi da attuare in
questa fase possono essere schematizzati come segue:
A. [Airway] Controllo della perviet delle vie aeree e stabilizzazione
della colonna cervicale.
B. [Breathing] Controllo della capacit respiratoria e della ossigenazione.
C. [Circulation] Assistenza cardiocircolatoria e controllo delle emorragie esterne.
D. [Disability] Rapida valutazione neurologica.
E. [Exposure] Spogliare completamente il bambino in preparazione
alla fase di valutazione secondaria.
A. Airway valutazione vie aeree e stabilizzazione della colonna cervicale
Management vie aeree
Apertura della bocca del bambino mediante manovra di jaw thrust (sublussazione della mandibola vedi PBLS). Questa manovra potenzialmente
utile nel disostruire le vie aeree ed sicura anche in caso di sospetto trauma
della colonna cervicale, in quanto non comporta una mobilizzazione
del collo, come nella manovra head-tilt, chin-lift (vedi PBLS).
Aspirazione e rimozione di materiale estraneo dallorofaringe.
Somministrazione di ossigeno mediante maschera facciale. Tutti i
pazienti con trauma cranico grave necessitano di un alto flusso di O2
(da 2 fino a 15 l/min): la PaO2 deve essere mantenuta intorno a 100
mmHg e la SatO2 >95%.
Ventilazione in maschera ed eventuale intubazione orotracheale. Le
indicazioni allintubazione orotracheale sono riportate nella tabella 1.
765
765
tra
muscoli del collo relativamente deboli) il fulcro della colonna cervicaleC5
si
tra
C2
e
C3,
mentre
negli
adulti
tra
C5
e
C6.
Nella
tabella
2
e
3
sono
etrova
C6.
Nella
tabella
2
e
3
sono
riportate
le
cause
ed
i
segni
fisici
suggestivi
trova tra C2 e C3, mentre negli adulti tra C5 e C6. Nella tabella 2 e 3 sono
riportate
cause
di
danno le
cervicale.
riportate
le
cause ed
ed ii segni
segni fisici
fisici suggestivi
suggestivi di
di danno
danno cervicale.
cervicale.
Tab. 22
Tab.
Tab. 2
Tipi di trauma associati ad un alto rischio di lesione della colonna cervicale
Tipi di trauma associati ad un alto rischio di lesione della colonna cervicale
Incidenti stradali
Incidenti stradali
Traumi sportivi (es. sport da contatto)
Traumi sportivi (es. sport da contatto)
Cadute
Cadute
Tuffi
Tuffi
Tab. 3
Tab. 33
Tab.
Segni fisici suggestivi di trauma cervicale
Segni fisici suggestivi di trauma cervicale
Dolore cervicale (prevalentemente lungo la linea mediana)
Dolore cervicale (prevalentemente lungo la linea mediana)
Torcicollo traumatico
Torcicollo traumatico
Limitazione della motilit del collo
Limitazione della motilit del collo
Respiro diaframmatico senza retrazioni
Respiro diaframmatico senza retrazioni
Ipotensione senza tachicardia (per lesioni a carico dei plessi simpatici cervicali)
Ipotensione senza tachicardia (per lesioni a carico dei plessi simpatici cervicali)
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La valutazione
valutazioneclinica
clinicadel
delbambino
bambino
politraumatizzato
risultare,
La
politraumatizzato
pupu
risultare,
frefrequentemente,
piuttosto
difficoltosa.
Il piccolo
paziente
impaurito,
quentemente,
piuttosto
difficoltosa.
Il piccolo
paziente
impaurito,
poco
collaborante,
piange,piange,
non parla
non einnon
grado
descrivere
correttapoco collaborante,
none parla
indigrado
di descrivere
mente
i sintomii che
avverte.
tali motivi,
anche
nel solo
sospetto
di
correttamente
sintomi
che Per
avverte.
Per tali
motivi,
anche
nel solo
un
dannodicervicale,
colonna deve
sempredeve
essere
immobilizzata
(Tasospetto
un dannolacervicale,
la colonna
sempre
essere immobella
4). (Tabella 4).
bilizzata
Tab.
Tab. 44
Situazioni in cui limmobilizzazione della colonna cervicale deve essere sempre attuata
Frequenza respiratoria
Espansione simmetrica degli emitoraci
Anomalie evidenti della parete toracica
Distensione delle vene del collo
Segni di distress respiratorio: polipnea, dispnea, cianosi, uso di mm. accessori
Retrazioni e grounting
C. C
IRCULATION ASSISTENZA CARDIOCIRCOLATORIA E CONTROLLO DELLE
C.
Circulation
Assistenza cardiocircolatoria e controllo
EMORRAGIE ESTERNE
delle emorragie esterne
Lassistenza cardio-circolatoria
solo
dopo
averaver
provveduto
alla
Lassistenza
cardio-circolatoriavavainiziata
iniziata
solo
dopo
provveduto
gestione
delle
vie
aeree
e
alla
stabilizzazione
della
colonna
cervicale.
alla gestione delle vie aeree e alla stabilizzazione della colonna cervicale.
Obiettivo principale di una corretta assistenza cardiocircolatoria quello
Obiettivo principale di una corretta assistenza cardiocircolatoria quello
di ottenere una adeguata perfusione cerebrale e tissutale. La pi frequente
di ottenere una adeguata perfusione cerebrale e tissutale. La pi frequente
causa di ipoperfusione tissutale, conseguente ad un trauma, lo shock
causa di ipoperfusione tissutale, conseguente ad un trauma, lo shock
emorragico o ipovolemico, che pu far seguito a lesioni di organi interni
emorragico o ipovolemico, che pu far seguito a lesioni di organi interni
(es. lacerazione epatica, rottura della milza), di grossi vasi (es. arteria fe(es. lacerazione epatica, rottura della milza), di grossi vasi (es. arteria
morale), di strutture ossee (es. frattura pelvi) o di aree molto irrorate (es.
femorale), di strutture ossee (es. frattura pelvi) o di aree molto irrorate
scalpo nel bambino piccolo). Durante la fase C della valutazione prima(es. scalpo nel bambino piccolo). Durante la fase C della valutazione
ria, iniziare immediatamente il monitoraggio dei parametri emodinamici,
primaria,
iniziare
immediatamente
il monitoraggio dei parametri emocome riportato
in tabella
6.
dinamici, come riportato in tabella 6.
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Management emodinamico
Management
emodinamico
Tab. 66 -- Parametri
Parametri emodinamici
emodinamici da
da monitorizzare
monitorizzare nel
nel bambino
bambino politraumatizzato
politraumatizzato
Tab.
Frequenza respiratoria
Frequenza cardiaca
Saturazione di O2
Polsi periferici
Pressione arteriosa
Colorito cutaneo e temperatura corporea
Tempo di riempimento capillare a livello delle unghie: se >3 probabile stato di shock
Livello di coscienza
Output urinario
Ematocrito
Quindi:
Quindi:
Assicurare
Assicurare al
al bambino
bambino adeguati
adeguati accessi
accessi venosi.
venosi. Lideale
Lideale sarebbe
sarebbe posiposi
zionare due
due agocannule
agocannule del
del diametro
diametro maggiore
maggiore possibile
due vene
vene
zionare
possibile in
in due
periferiche di
di grosso
grosso calibro.
calibro. Per
Per ottenere
ottenere un
un accesso
accesso venoso
venoso periferico
periferico
periferiche
non dovrebbero
dovrebbero essere
shock oo arresto
arresto
non
essere impiegati
impiegati pi
pi di
di 90
90 in
in caso
caso di
di shock
cardiaco.
Tuttavia,
talvolta,
tale
manovra
pu
risultare
particolarmente
cardiaco. Tuttavia, talvolta, tale manovra pu risultare particolarmente
difficoltosa, specialmente
specialmente in
un paziente
paziente collassato
collassato ee vasocostretto.
vasocostretto. In
In
difficoltosa,
in un
tali
casi,
oltre
alla
tradizionale
metodica
di
isolamento
chirurgico
di
una
tali casi, oltre alla tradizionale metodica di isolamento chirurgico di
venavena
periferica
(difficilmente
attuabile
in situazioni
di di
emergenza),
si
una
periferica
(difficilmente
attuabile
in situazioni
emergenza),
pu ricorrere alla via intraossea, eseguita a livello del piatto tibiale susi pu ricorrere alla via intraossea, eseguita a livello del piatto tibiale
periore, che rappresenta una valida alternativa soprattutto nei bambini
superiore, che rappresenta una valida alternativa soprattutto nei bamdi et < ai 3 anni.
bini di et < ai 3 anni.
Se il paziente in stato di shock, subito dopo aver ottenuto un accesso
Se il paziente in stato di shock, subito dopo aver ottenuto un accesso
venoso, provvedere immediatamente a ripristinare il volume circolante
venoso, provvedere immediatamente a ripristinare il volume circolante
mediante la somministrazione in bolo rapido (15-20 minuti) di almeno
mediante la somministrazione in bolo rapido (15-20 minuti) di almeno
20-40 cc/kg di cristalloidi (vedi capitolo sullo shock) ed escludere la
20-40
cc/kg di cristalloidi (vedi capitolo sullo shock) ed escludere la
presenza di emorragie in atto (es. lesioni degli organi addominali, emoppresenza
di emorragie
atto (es.
lesioniLedegli
organiinfusionali
addominali,
neumotorace,
emorragieinesterne
visibili).
soluzioni
da
emopneumotorace,
emorragie
esterne
visibili).
Le
soluzioni
infusionali
preferire sono rappresentate dalle soluzioni di cristalloidi (Soluzione
da
preferire sono
rappresentate
dalle soluzioni
di cristalloidi
(Soluzione
Fisiologica,
Voluven),
poich correggono
meglio
lipovolemia
e non
Fisiologica,
Voluven),metabolica
poich correggono
meglio lipovolemia
e non
peggiorano lacidosi
tissutale. Successivamente
al bolo
di
peggiorano
lacidosi
metabolica
tissutale.
Successivamente
al
cristalloidi, si pu seguire il seguente schema per il mantenimentobolo
del
di
cristalloidi,
si pu seguire
il seguente
schema per ilanche
mantenimento
fabbisogno
idrico/die
di un bambino
politraumatizzato,
se indidel
fabbisogno
idrico/die
di
un
bambino
politraumatizzato,
anche se
spensabile un continuo monitoraggio dei parametri emodinamici
per
indispensabile
un
continuo
monitoraggio
dei
parametri
emodinamici
adeguare ad essi la terapia:
per
adeguare
ad essi la
terapia:
10
peso
del bambino
kg: 100 ml kg
peso
del
bambino
10 kg:
peso del bambino 11-20
kg: 100
1000ml
ml+kg
50 ml/kg per ogni kg sopra
peso
del
bambino
11-20
kg:
1000
ml
+ 50 ml/kg per ogni kg sopra
i 10
10 del bambino > 20 kg: 1500 ml + 20 ml per ogni kg sopra i 20.
ipeso
peso del bambino > 20 kg: 1500 ml + 20 ml per ogni kg sopra i 20.
Eseguire prelievi ematici urgenti. In base alla quantit di sangue disponibile, in ordine di priorit, dovrebbero essere richiesti i seguenti
esami ematochimici: gruppo sanguigno ed interreazione, emocromo,
elettroliti plasmatici, glicemia, creatinina, test emocoagulativi. In caso
di distress cardio-respiratorio dovr sempre essere effettuato un esame
emogasanalitico su sangue arterioso.
D. Disability Rapida valutazione neurologica
La valutazione iniziale del paziente traumatizzato si deve concludere
con un breve esame neurologico, il cui scopo sostanzialmente quello
di escludere la presenza di lesioni a carico del sistema nervoso centrale,
che costituiscano un pericolo immediato per la vita del paziente. Questo
esame deve comprendere la determinazione del livello di coscienza, la
valutazione della postura del paziente ed il controllo delle pupille. Per
la valutazione del livello di coscienza sufficiente eseguire il cosiddetto
score AVPU:
A. Alert Stato di allerta
V. Voice Risposta motoria alla voce
P. Pain Risposta motoria al dolore
U. Unresponsive Assenza di risposta.
Il controllo della postura permette di stabilire se presente un danno
focale ed il grado di compromissione delle strutture sottocorticali. La
presenza di flaccidit degli arti fornir utili informazioni su eventuali
danni midollari. Il controllo del diametro e della reattivit delle pupille
pu evidenziare la presenza di anisocoria, indice di una incipiente erniazione cerebrale o di lesioni endocraniche con effetto massa. Durante
lesame delle pupille, porre attenzione alla eventuale presenza di lenti a
contatto che, se non rimosse, possono causare gravi ulcerazioni corneali
nei bambini in coma.
E. Exposure Spogliare completamente il paziente in preparazione alla fase di valutazione secondaria
Al termine della valutazione primaria, se il bambino ancora vestito,
deve essere spogliato completamente per poter esaminare quelle aree
della superficie corporea rimaste coperte e, quindi, non facilmente visualizzabili. I bambini tendono a perdere rapidamente calore, pertanto tale
procedura dovrebbe essere completata nel pi breve tempo possibile. In
questa fase si devono posizionare un sondino nasogastrico (orogastrico
in caso di frattura della base cranica, riconoscibile per la presenza di
ecchimosi sottopalpebrali e retroauricolari) e un catetere vescicale e
praticata, se necessaria, la profilassi antitetanica.
2. Valutazione secondaria
La valutazione secondaria deve essere iniziata solo dopo aver completato
la valutazione primaria ed aver attuato le iniziali procedure di rianimazione. La valutazione secondaria consiste in un esame sistematico e
dettagliato di ciascuna regione del corpo, per identificare lesioni che siano
sfuggite ad una prima osservazione. In questa fase deve essere eseguita
la valutazione radiologica del paziente traumatizzato, nonch la richiesta
di consulenze specifiche da parte di altri specialisti, quali ortopedici,
oculisti, ecc. La radiografia in proiezione laterale della colonna cervicale
e le radiografie in proiezione antero-posteriore del torace e della pelvi
sono tre esami obbligatori e dovrebbero essere eseguiti direttamente in
pronto soccorso, durante la fase di valutazione primaria del paziente. In
base allesame obiettivo ed ai sintomi riferiti dal bambino, devono essere
eseguite altre indagini radiologiche, quali lRX degli arti e lecografia
addome. Attualmente, lintroduzione della TAC total-body ha semplificato queste procedure. In questa fase si deve porre attenzione al tipo di
trauma riferito o subito dal bambino. Un trauma toracico pu causare una
contusione del miocardio, responsabile di un dolore toracico, di anomalie
elettrocardiografiche ed ecocardiografiche. In tali casi anche gli enzimi
miocardici possono risultare elevati e tali bambini necessitano di uno
stretto monitoraggio, per il rischio di sviluppare aritmie post-traumatiche.
Un trauma nella regione addominale pu causare rotture o lacerazioni
epatiche o spleniche che, se non prontamente riconosciute, possono
causare gravi emorragie e conseguente shock emorragico. In questa
fase, in base alle lesioni riscontrate e ai sintomi riferiti dal paziente si
deve, nel caso, instaurare una terapia analgesica e sedativa. In aggiunta
agli effetti benefici sul controllo del dolore e sullo stato di agitazione del
bambino, gli analgesici ed i sedativi facilitano la cura e la pulizia delle
ferite cutanee, nonch la riduzione di eventuali fratture ossee, migliorano la funzionalit respiratoria e determinano un miglior controllo della
pressione intracranica nei bambini con trauma cranico grave. I farmaci
pi utilizzati al riguardo sono rappresentati dagli analgesici oppioidi e
dalle benzodiazepine.
Appendice:
Negli ultimi anni, sia nella fase primaria che nella fase secondaria si
andato diffondendo lutilizzo dellecografia. Tale strumento pu contribuire in maniera determinante alla valutazione e gestione di tutte le
fasi ABCDE. Le recenti raccomandazioni ILCOR 2010 ne sottolineano
limportanza ed affermano la necessit di creare degli algoritmi che tengono presente lutilizzo dellecografo (ULS Ultrasound Life Support)
anche nel bambino.
Bibliografia essenziale
- De Caen A et al. Part 10: Paediatric basic and advanced life support. 2010
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation and Emergency
Cardiovascular Care Science with Treatment Recommendations. Resuscitation. 2010; 81S:e213-259.
- Matic I, Titlic M. et al. Pediatric polytrauma at intensive care unit. Bratisl Lek
Listy. 2008; 109:555-9.
- Pepe HC, Zelle B, et al. Evaluation and outcome of patients after polytraumacan
patients be recruited for long-term follow.up? Injury. 2008; 39:137-141.