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Dispensa 3

DISTRIBUZIONE DI VELOCIT PER IL MOTO TURBOLENTO UNIFORME IN


CONDOTTO CIRCOLARE
Consideriamo una tubazione del commercio: se esaminiamo la sua superficie interna vediamo una
situazione come quella in figura.
Q

La superficie interna presenta delle asperit che sono pi o meno pronunciate, inclinate in modo
casuale, un po nel verso della corrente, un po nel verso contrario alla direzione della corrente.
Per ogni condotta noi possiamo definire un parametro che viene detto scabrezza della condotta e
in genere viene indicato con . Cos ? ha le dimensioni di una lunghezza, un parametro
che deve essere valutato per via idraulica.; non n laltezza media delle punte, n il valore
massimo, n il valore minimo di tale altezza. tiene conto dellaltezza delle punte, ma anche del
loro orientamento secondo la corrente o contro corrente.
Q

Le scabrezze delle due tubazioni riportare in figura sono diverse.


Nikuradse ha sperimentato su tubazioni rese scabre in modo artificiale incollando sulla parete
interna della tubazione dei granelli di sabbia a diametro costante.

Dispensa 3
La resistenza della parete al moto in queste tubazioni non cambia, anche se si inverte il flusso.
Nikuradse ha definito scabrezza della condotta il diametro dei granelli di sabbia. Vedremo pi
avanti che la scabrezza di una condotta del commercio una scabrezza equivalente a quella della
sabbia di Nikuradse. Le tubazioni possono essere idraulicamente liscie o scabre. Quando una
condotta idraulicamente liscia? Prima abbiamo ipotizzato che vicino alla parete esista uno strato di
moto laminare: la condotta idraulicamente liscia quando tutte le punte si trovano allinterno dello
strato laminare; la corrente in questo caso non risente delleffetto delle asperit. Quando le punte
fuoriescono dallo strato di moto laminare la condotta scabra e la corrente sente leffetto delle
asperit che influiscono sulla resistenza al moto. In questo senso sono generalmente lisce condotte
in vetro o in plexiglas. Anche i tubi di Nikuradse possono essere idraulicamente lisci, quando tutti i
granelli di sabbia sono contenuti nello strato di moto laminare.
Abbiamo visto che
Definiamo u *

r
D
i e alla parete 0
i.
2
4

velocit di attrito. Landamento della velocit media locale

, che per

semplicit indicheremo solo pi con U , lungo un generico raggio dipende in generale dalle
caratteristiche fisiche del fluido, cio dalla densit , dalla viscosit dinamica , dal diametro D
del condotto, dalla distanza dalla parete y , dalla velocit di attrito u * e dalla scabrezza . Per
quanto riguarda la scabrezza ci riferiamo al caso in cui le dimensioni della scabrezza sono molto

minori di quelle del diametro, ovvero deve essere


<< 1.
D

Per la velocit media puntuale scriveremo


U U D, y , u * , , ,

Scegliamo come dimensionalmente indipendenti le tre grandezze


ottiene:

y, , u * ;

con il teorema si


,
,

u*
y y u * y

ovvero, ponendo ,
D
U


,
,
y y u* y
u*

I tre rapporti in parentesi esprimono: il primo, attraverso il diametro, la scala spaziale globale della
corrente, il secondo linfluenza della viscosit e il terzo linfluenza della scabrezza; in particolare se
il tubo fosse idraulicamente liscio, questultimo rapporto sarebbe nullo.
Consideriamo il rapporto
rapporto

y u*

D
y

; tale rapporto vale 2 sullasse e tende allinfinito alla parete; il

tende allinfinito alla parete e a valori molto piccoli verso il centro, analogamente

accade per y .

Dispensa 3

D/y
D/y

Supponiamo che esista una zona lungo il raggio, gi esterna allo strato di moto di transizione, in cui
D
y

sia ancora molto grande in modo da non provocare alcuna variazione di u e invece
*

y u*

siano gi talmente piccoli da non influire sul valore di u : abbiamo supposto quindi che ci sia
y
*
autosimilitudine completa nei tre parametri. Scriviamo quindi, secondo la simbologia
dellautosimilitudine:
U
,0,0 c
u*
U

La precedente dice che se fosse vera lautosimilitudine completa, nella zona considerata u
*
sarebbe costante; questo in totale disaccordo con i valori sperimentali che denotano una crescita
della velocit dalla parete al centro. Ne risulta che lavorando sulle U non possibile considerare
lautosimilitudine completa nei tre rapporti adimensionali. In particolare non si pu considerare
lautosimilitudine completa nei rapporti adimensionali

y u*

e y . Infatti noi sappiamo che il fluido


viscoso e per questo aderisce alla parete dove le particelle hanno quindi velocit nulla; la velocit
massima in centro. Esiste quindi un gradiente di velocit che massimo alla parete e nullo in
centro dove leffetto della viscosit sempre molto debole. Dire che c autosimilitudine nel
parametro

y u*

vuol dire trascurare leffetto della viscosit e in particolare leffetto della parete

dovuto alla viscosit sulla distribuzione della velocit. Per un tubo di scabrezza assoluta
considerare autosimilitudine nel rapporto

vuol dire non considerare leffetto dovuto alla

scabrezza della parete nel valore puntuale di U . In particolare per un tubo liscio trascurare

y u*

vuol dire non considerare leffetto della parete nel valore puntuale della U ; per un tubo scabro
trascurare

y u*

e y vuol dire ancora trascurare leffetto della parete. Effetto che per entrambi i
casi si pu non considerare nella zona di centro, lontano dalla parete stessa, dove le tensioni
D

tangenziali sono solo quelle di Reynolds, ma dove non vale pi lautosimilitudine nei parametri y
,y

u*

, y perch y prossimo a 2.
dU

Consideriamo ora anzich la U la dy : essa esprime solo la forma della legge di distribuzione di
velocit; se riusciamo a definire la

dU
dy

, definiamo unequazione differenziale che con le

condizioni al contorno ci permette di definire la U . Sar:


3

Dispensa 3

dU
f y , u * , D, , ,
dy
y, u * ,

assumendo come grandezze dimensionalmente indipendenti

si ottiene

D
y dU


,
,
u * dy
y yu * y

ponendo:

y dU
,
u * dy

D
y

,
yu *

supponiamo che esista una zona esterna a quella di transizione in cui esista similitudine completa
nei tre rapporti adimensionali per cui con la simbologia dellautosimilitudine
' ,0,0 k '

avremo

y dU
1
= k'
u * dy
k

La precedente vale anche se il tubo liscio ( 0 ) perch y nullo per ipotesi nella zona in cui si
suppone lautosimilitudine completa nei tre parametri.
Integrando la relazione ottenuta si ha:
U
1
ln y c
u* k

La legge logaritmica trovata vale solo vicino alla parete a ridosso dello strato di moto di transizione.
Lesperienza dice che questa legge va bene lungo tutto il raggio. In centro si ha
UM
1
ln R c
u*
k
c

UM
1
ln R
u*
k

quindi
y
U UM
1

ln
u*
u*
k R

La distribuzione di velocit logaritmica, nel centro si ha una cuspide, perch

dU

dy

yR

non

nulla, come dovrebbe essere, perch landamento della U deve essere continuo. Questa
circostanza di poco conto e si potrebbe ovviare con qualche correzione della formula che per la
renderebbe inevitabilmente pi complicata.
4

Dispensa 3

Valutiamo la velocit media:


Um

1
U d

Vale a dire
Um

1
R 2

UM

u*
y
ln 2 r dr
k
R

Dispensa 3

Tenendo presente che r R y , lintegrazione precedente si effettua agevolmente per parti e


fornisce la soluzione
UM Um
3

u*
2k

dove k rappresenta la costante di Krmn il cui valore si aggira intorno a 0,4.


Avremo quindi
UM
3 Um

u*
2k
u*

y
U UM
1

ln
u*
u*
k R

INDICE DI RESISTENZA

Di
U 2 m PER IL MOTO TURBOENTO
2g

Abbiamo visto che alla parete 0

Di
4

Se analizziamo il fenomeno del moto turbolento dobbiamo scrivere


0 f , U m , D, ,
Dallanalisi dimensionale sappiano che , U m , D sono tre grandezze dimesionalmente

indipendenti; il prodotto U m D r non pu essere un numero puro a meno che non sia
qr0

quindi possibile scrivere

F
;

1U 1 D 1 2U 2 D 2
U m D
m
m

In modo che

; 1 1 1 ; 2 2 2

Um D Um D Um D

Sono tre numeri puri


0 Kg m s 2 m 2 Kg m 1 s 2

Kg 1 m 3 s 0

U m m1 s 1
D m

Kg m 1 s 1
6

Dispensa 3
Per il primo membro della precedente dovremo scrivere

Kg m 1 s 2 Kg 1 m 3

s 1 m

1
1 3
2

Per gli altri due rapporti deve essere:


1 1
1 1
1 1
2 0

2 1

2 0

Per cui

Re,

D
U 2 m

Per un tubo idraulicamente liscio / D = 0.


Sostituendo a 0 la sua espressione si ha
Di
4 U

2
m

g Di
4U

2
m

Di
8

Da cui

Di
2
m

U
2g

2
m

U
2g

Re,
D

Re,
D

Re,
D

Re,
D

Cerchiamo ora il legame tra , Re e


Noi abbiamo gi ricavato

UM Um
3
D

, dalla 0 i , si ricava
u*
2k
4

0
D
g i

Dispensa 3
u 2* g

D
i
4

4u *2
gD

U m2
i
D 2g

poi sar
uguagliando

U m2 4u *2

D 2g
gD

U m2 8
u *2
2 per cui

8 Um

u *2
Um

u*

Per quello che riguarda lo strato limite laminare a contatto della parete, con buona
approssimazione:

y
up

Up

ovvero

u* U p

N 11,6

u*

logaritmico
u(y)

Up
0
u*2

Costante di Nikuradse

N il numero di Reynolds critico locale. Poich per valori di y maggiori o minori di si passa

da un regime turbolento ad uno laminare, il primo membro della precedente pu essere visto come
un numero di Reynolds che assume il valore critico per y . Questo numero di Reynolds detto
anche costante di Nikuradse.
u* y

Numero di Reynolds locale: per y abbiamo il numero di Reynolds critico.


8

Dispensa 3

TUBO LISCIO
y
U UM
1

ln
u*
u*
k R

scriviamo la precedente per y per cui U U p


U p UM
1 R

ln
u*
u*
k
Up

ricordando che

u*

UM Um
3

u*
2k

e che

possiamo scrivere
N=

Um
3
1
D

ln
u*
2k k 2

Ricordando che
8

Um

u*

N
8
e che u si ha

D u

ln
N=

2k k 2 N

N=
N=

8
3 1 D u * U m

ln
2k k 2 N U m
8
3
1 U m D 1

ln
2k k

2N

Re

UmD

Sostituendo i valori numerici alle varie costanti si ha:

11,6

8
3
1
1

ln Re
2 0,4 0,4
2 11,6 8

11,6

8
1

3,75 2,5 ln Re 2,5 ln

2,116 8

11,6

8
3,75 2,5 ln Re 10,45968

2,60968
8

8
2,5 ln Re

2,5 ln Re 2,60968

Dispensa 3
1

0,88388 ln Re 0,92266

Raggruppando il in A e B le varie costanti e passando ai logaritmi decimali si ottiene:


1

A log Re B

con A = 2,0352 e

B = -0,92266

In realt i valori sperimentali del coefficiente di resistenza in funzione di Re, eseguiti su tubi lisci,
oltre che da Nikuradse (1932), da Nusselt (1910), Stanton e Pammel (1914), Jakob ed Eak (1924),
Schiller e Hermaun (1930), e messi a confronto fra loro dallo stesso Nikuradse, hanno suggerito di
assumere
A 2,00

B 0,8

per cui si ha:


1

2 log

2 log Re 0,8 2 log

2,51
Re

1
Re

0,8

Formula per il Tubo Idraulicamente liscio (1932)

Questa nota come equazione di Prandtl-Krmn


Landamento di in funzione di Re
log

200

105

107

log Re

10

Dispensa 3
Per Re 10 5 la curva di Re per tubo liscio si pu esprimere con la formula di Blasius
(1913):

0.316
Re 0, 25

mentre per 10 5 Re 10 7 la curva pu essere interpolata con la relazione di Nikuradse:


0,0032

0,221
Re 0 , 237

Vediamo, in base alla


y
U UM
1

ln
u*
u*
k R

ed alla

2 log

2,51
Re

quale risulta la distribuzione di velocit per vari numeri di Reynolds: dalla distribuzione di velocit
si ha
y
U
1 u*
1
ln
UM
k UM
R

(*)

precedentemente di era ricavato


UM Um
3

u*
2k

da cui
UM Um
3

u*
u*
2k
UM
3 Um

u*
2k u *

u*
1

3 Um
UM

2k u*

ma

Um

u*

u*
1

UM
3
8

2k

sostituendo questultima nella (*) si ottiene


y
U
1
1
1
ln
UM
k 3
R
8

2k

(**)

11

Dispensa 3
poich funzione decrescente di Re, ne risulta landamento di

U
UM

in funzione di Re.

U
UM
1

Re 1
Re 2
Re 3
Re 3 > Re 2 > Re 1

Landamento abbastanza piatto di

U
UM

y
R

giustifica il perch il coefficiente di Canalis

si pu

assumere uguale da 1.

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