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I pronomi io e tu (di I-a e II-a persona, sing.) hanno una funzione deittica. Lorigine stessa
del termine deittico, il greco deixi significa atto di mostrare.
Nella frase,
Tu vieni con me e voi andate con Paolo
si capisce che tu e voi sono presenti alla conversazione: il parlante pu infatti accompagnare le
sue parole di un gesto, additando i destinatari del messaggio (o ammicando).
Il pronome di terza persona, lui o lei, pu essere deittico se riferito ad una persona presente
alla conversazione:
Lui viene con me e voi andate con Paolo. (il parlante indica con un gesto chi lui).
Se, invece, la persona non presente, il pronome fa riferimento a un elemento (nome o altro)
presentati in precedenza.Ritorniamo al testo (intervenendo con piccole modifiche):
Una mia amica amica va a una visita di controllo dallo specialista. Lui le prescrive una
radiografia.
In questo caso, lui sostituisce lo specialista (che lantecedente) e le sostituisce una mia amica.
I pronomi lui e le sono entrambi anaforici. A differenza dei deittici, i pronomi anaforici hanno
una funzione sostitutiva. Da un punto di vista sintattico, i pronomi lui e le hanno funzioni
diverse: soggetto (lui) e complemento di termine (le).
Osserveremo, nelle sezioni successive, tutte le forme pronominali che fungono da soggetto e da
complemento.
2.
I pronomi personali soggetto nella lingua italiana hanno un uso piuttosto limitato perch
la persona viene indicata dalla desinenza verbale (cf . il verbo xxzz):
Arrivo oggi e parto domani.
Non c bisogno di specificare la prsona (io) perch viene indicata dalla desinenza verbale, -o.
Tutte le persone sono indicate dalla desinenza:
Arrivi (-a, -iamo, -ate, -ano) oggi e parti (-e, -iamo, -ite, -ono) domani.
Esistono per molte situazioni in cui luso dei pronomi personali soggetto necessario.
Illustriamo il quadro dei pronomi con le forme per le tre persone del singolare e plurale:
singolare
io
II
tu
III
plurale
noi*
voi*
essi
(M)
loro (M, F)
ella, lei, essa (F)
esse (F)
*noialtri;**voialtri
2.a. Caratteristiche dei pronomi personali soggetto
I pronomi personali di I-a e II-a persona, singolare e plurale, sono invariabili quanto al
genere:
Io resto qui e tu vai via.
Noi restiamo qui e voi andate via.
Io e tu si usano sempre come soggetti e hanno una funzione deittica, indicando rispettivamente
chi parla (il locutore) e chi ascolta (linterlocutore).
I pronomi personali di III-a persona, singolare e plurale, presentano una diversit di
forme corrispondenti al tipo di nome cui fanno riferimento e al livello o variet della
lingua scritta o parlata:
[Dardano (p 195):]
M: Egli/lui/esso
pronom
e
egli
lui
esso
il nome indica:
persone
persone + animali + cose
animali + cose
nomi astratti
ella
persone
persone
animali + cose
persone
animali + cose
Esempi:
M: Egli/lui/esso
Ho chiesto al professore di intervenire, ma lui non mi ha voluto sentire. (meno comunemente egli)
Cercai di trattenere il cane, ma esso si era gi avventato sullo sconosciuto (anche lui)
Se il principio di responsabilit dunque messo al primo posto, la libert , come affermato, ad esso
subordinata
Viveva
una
volta
una
volpe:
essa
era
pi debole
doveva fargli da serva. Un giorno essi andavano per il bosco [...]
del
lupo
perci
Era poco probabile che fossi presente pu significare che io/tu fossi
presente.
ovvio che in questi casi, luso del pronome personale necessario per indicare la persona:
Esistono, inoltre, determinati contesti in cui la forma libera del pronome necessaria:
Quando si vuole mettere in rilievo il soggetto
enfasi con linversione del soggetto: Ci vado io / Glielo dici tu! / Vi aiutano loro.
enfasi e contrapposizione: Noi vi abbiamo incoraggiato (non loro) / Tu ti divertivi mentre
io studiavo.
enfasi con frasi scissa: Era lui che cercavano.
Quando manca il verbo: Voi poveri? Non lavrei detto / Chi non ha capito, tu (lui,.. )?/
- Chi mi da una mano? / - Io
Il pronome personale soggetto pu essere rafforzato da stesso (io/tu/lui stesso, noi/voi/stessi).
Noi e voi pu essere rafforzato anche con altri: noi altri, voi altri (o, anche in grafia unita,
noialtri, voialtri)
Gli ho parlato.
A chi hai parlato?
*Gli
3.1.
Forme toniche
Le forme pronominali toniche dette anche pronomi liberi, godono di piena autonomia
rispetto al verbo, nel senso che possono apparire liberamente sia prima che dopo di esso, o, come
si visto sopra, senza verbo:
Lui ha parlato. Ha parlato lui.
Dal punto di vista formale, I pronomi personali complemento differiscono dai pronomi soggetto
solo nella I-a e II-a persona del singolare:
I
II
III
singolare
me
plurale
noi
te
voi
loro, essi
(M)
s (riflessivo)
s (riflessivo)
singolare e plurale: S ono daccordo con lui/lei/loro; mi fido di lui, lei, loro
singolare
I-a persona
Cercano me
Parlano di me
Vieni con me!
II-a persona
Amano te
Abbiamo paura di te
Una sorpresa per te...
III-a persona
Sono daccordo con lui/lei
Mi fido di lui, lei
s riflessivo*
Parla solo di s
*quando si riferisce al soggetto della frase
plurale
vengono da (con) noi
si fidano di noi
si scusato con noi
vengono da (con) voi
si fidano di voi
mi congratulo con voi
Osservazioni!
Le forme di terza persona, esso, essa, essi, esse, presentano alcune limitazioni:
si riferiscono solo ad animali e cose (lui, lei, loro nella lingua parlata)
si possono adoperare solo come complemento indiretto, ma non come CO:
Come i pronomi soggetto, anche le forme toniche possono essere rafforzate dallaggettivo
stesso:
II
III
II
III
C.O.
mi
ti
lo, la
ci
vi
li, le
C.I.
mi
ti
gli, le
ci
vi
loro
C.O.
Mi [ti / lo / la,la / ci / vi / li, le] guardano tutti.
Linsegnante mi [ti / lo / la / ci / vi / li / le] chiam per nome.
C.I.
Il poliziotto mi [ ti / gli / le / ci / vi] disse di ritornare a casa.
Il poliziotto disse loro di ritornare a casa.
Per la sua festa, gli / le dar questi fiori.
ESERCITAZIONI
Domani Anna mi [ / .. / ... ] dir tutto.... // Ieri Luca mi [ / .. / ... ] ha
spiegato la situazione //
Osservazioni
I pronomi clitici occorrono sempre vicini a una forma verbale che li regge perch non
possiedono un accento proprio. La posizione dei pronomi atoni dipende dal tipo di verbo:
Ho bisogno di parlarti.
Esco per comprargli medicine.
Non vedendoti mi sono preoccupato.
La proposta da voi fattami inaccettabile.
- se il verbo allimperativo, sono possibili le seguenti situazioni:
a. posizione enclitica con limperativo che esprime un ordine o unesortazione: Dammi /
Datemi un po di tempo.
b. Quando limperativo alla forma negativa esprime un divieto; il pronome sta sia in
posizione proclitica che in posizione enclitica: Non lo toccare Non toccarlo.
c. Se la forma dellimperativo breve (da, di, fa, sta, va), i pronomi atoni raddoppiano
la consonante iniziale: Dimmi tutto!; Datti da fare!; Fammi questo favore!; Stammi a
sentire!; Vattene!. Attenzione! Il raddoppiamento della consonante non avviene con il
pronome gli: Dagli tutto! Stagli vicino!
3.3.
I pronomi riflessivi rimandano alla persona che compie lazione e perci si riferiscono sempre e
soltanto al soggetto. Le forme riflessive dei pronomi sono:
SINGOLARE
PLURALE
I-a persona
Mi
Ci
II-a persona
Ti
Vi
III-a persona
Si
Si
S, loro
I pronomi riflessivi hanno la funzione di complemento oggetto. In alcuni casi, possono essere
usati con la funzione di complemento di termine: Paola si disse (disse a s) che era meglio star
zitta.
Osservazioni
Per la III-a persona singolare e plurale, accanto alla forma atona esiste anche la forma tonica s
che viene usata per lo pi insieme con gli aggettivi stesso e medesimo:
-
A. Le particelle CI e VI
Le particelle ci e vi sono delle particelle avverbiali che possono svolgere la funzione di:
a) avverbi di luogo:
Questo paesino meraviglioso: ci vivo benissimo. (= qui, in questo luogo)
Questa la mia casa: ci abito da poco tempo.
Non sono ancora andato al supermercato, ma ci andr fra poco. (= l, in quel luogo)
I miei nonni hanno una bella casa in campagna: ci vado spesso.
Quella strada cos stretta e tortuosa poco sicura: non ci passer pi. (=per quel luogo)
b) pronome dimostrativo, per lo pi, con valore neutro:
Partire? Non ci penso neppure (= a ci).
Gianni vuole andare in vacanza da solo: io non ci vedo nulla di male (= in ci).
Sar anche vero, ma io non ci credo (= ci).
Non ci capisco niente(= di ci).
B. La particella NE
Un pronome personale riferito a persona: in tal caso corrisponde per significato a di/da
lui, di/da lei, di/da loro:
E innamorata di Carlo e ne parla sempre (=di lui)
Non frequento pi quelle persone perch ne disapprovo il comportamento (= di esse)
Io lho sempre trattato benissimo ma ne ho ricevuto solo sgarbi (=da lui)
Un pronome dimostrativo: di/da questo,-a, -i, -e, di/da quello, -a, -i, -e:
Se vuoi vuoi comprarti la macchina devi promettere che ne (di questa) avrai cura;
Ho visitato quei musei e ne (da quelli) sono stato molto impressionato;
Infine, la particella ne viene usata in molte espressioni fisse in cui non ha sempre un preciso valore
grammaticale:
o Non poterne pi, non essere pi in grado di sopportare, di resistere e sim.: non ne
posso pi di tutte queste chiacchiere; il dolore era intensissimo e non ne potevo pi;
Non ne posso pi del tuo comportamento
o Farne di tutti in colori, Marco un tipo intelligente, ma ne fa di tutti i colori.
o Ne vale la pena, Leggete questo romanzo: ne vale la pena.
o Aversene a male: Non avertene a male di quel che ti ho detto
costruzioni verbali quali accorgersene , rendersene conto, andarsene:
E un tipo pericoloso: non te ne rendi conto?;
Ora, che ti ho detto tutto, posso andarmene.
ESERCITAZIONI
E ora continuate:
presente
tardi: me ne vado / te ... /
Passato prossimo
Vbo modale + infinito
Me ne sono andato perch tardi: devo andarmene / ... / ...
era tardi
/ ... / ...
I pronomi atoni mi, ti, gli, le, ci e vi che fungono da CT si combinano con i pronomi atoni che
fungono da CO, lo, la, li, le e con la particella ne formando i pronomi doppi o combinati. Da un
punto di vista sintattico, da precisare che sta sempre in primo posto il pronome che svolge la
funzione di complemento di termine (CT) e nel secondo, il pronome che funge da complemento
oggetto (CO).
I pronomi CT di I-a e II-a persona, singolare e plurale, mi, ti, ci e vi, quando si
combinano con i pronomi CO, lo, li, la, le e ne, modificano la vocale finale, -i, in e.
Osservate!
a) Carlo dice che ...
mi compra quel vestito
ti compra quel vestito
ci compra quel vestito
vi compra quel vestito
me lo compra.
te lo compra.
ce lo compra.
ve lo compra.
ESERCITAZIONI
Ora completate voi:
b) Carlo dice che ....
mi compra quei vestiti
ti compra quei vestiti
ci compra quei vestiti
vi compra quei vestiti
me li compra.
.... ... compra.
... .... compra.
... ... compra.
me la compra / me le compra
.... ... compra / ... ... compra
... .... compra / ... ... compra
... ... compra / ... ... compra
II.
SG.
Me lo
Me la
Me li
Me le
PL.
Ce lo
Ce la
Ce li
Ce le
SG.
Te lo
Te la
Te li
Te le
PL.
Ve lo
Ve la
Ve li
Ve le
Osservazione!
I due pronomi atoni usati in coppia hanno funzioni sintattiche diverse: sta sempre in primo posto
il pronome che svolge la funzione di complemento di termine (te) e nel secondo, il pronome che
funge da complemento oggetto (lo). Il pronome ne ha la funzione di complemento di
specificazione o di argomento.
ESERCITAZIONI!
E ora trovate voi la frase secondo il modello:
Me lo / li compra: Mi compra
il giornale / i giornali
Me la / le compra: Mi compra
...................... / ..............................
Te lo / li compra:
...................... / ..............................
Te la / le compra:
...................... / ..............................
Ce lo / li compra:
...................... / ..............................
Ce la / le compra:
...................... / ..............................
Ve lo / li compra:
Ve la / le compra:
...................... / ..............................
...................... / ..............................
I pronomi CT di terza persona, gli, le, quando si combinano con i pronomi atoni
complemento oggetto lo, la, li, le e con la particella pronominale ne si uniscono in una
singola forma:
Paolo e Mario hanno bisogno di soldi. Chi glieli presta? (a loro, i soldi)
Marco/Marta non sa cosa avete combinato. Chi gliene parla? (a lui/a lei, di questa cosa)
gli, le +
=
lo
glielo
la
li
gliela
glieli
le
gliele
ne
gliene
ESERCITAZIONI!
E ora trovate voi la frase secondo il modello:
glielo / glieli compra
Gli compra
il giornale / i giornali
Le compra
il giornale / i giornali
...................... / ..............................
...................... / ..............................
gliene compra
3.5.a. Posizione dei pronomi doppi
2. Come nel caso delle forme atone semplici (v. 1.1.2.2.), la posizione dei pronomi
combinati dipende dal verbo:
- se il verbo personale, i pronomi combinati stanno in posizione proclitica:
Perch non me lo dici?
-
voi
lei
voi - loro
ella
loro
Tu / voi
Tu e voi si adoperano rispettivamente per il singolare e per il plurale, quando si in
confidenza con qualcuno, specialmente in situazioni informali:
1.a-b) Tu, Carlo, conosci queste persone? // E tu, come stai?
2.a-b) Anche voi partecipate alla conferenza? // E voi, come state?
Osservazioni
a) Il concetto di confidenza va inteso in senso molto ampio, fino a includere lidea della
parit e della solidariet sociale. Due colleghi, due militanti dello stesso partito, due
membri della medesima associazione anche in assenza di rapporti di confidenza si
danno del tu, per accentuare il peso esercitato da ci che li accomuna.
b) Il tu anche la forma con cui si rivolgono la parola i giovani, anche se non si
conoscono.
Lei Ella / voi Loro
Quando ci si rivolge ad una persona uomo o donna di particolare riguardo o con la
quale non si in confidenza, sia in situazioni formali sia informali, si usa il pronome di 3-a
persona singolare femminile lei, che il pi comune.
- Lei richiede la concordanza di 3-a persona singolare:
1. Lei, signore/-a, conosce queste persone?
2. Passi prima lei, dottore (-essa).
particella
possessivo
Esempio
Tu
Ti
Tuo
Lei
La / Le
Suo
Voi
Vi
Vostro
Loro
Loro
Loro