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1. Premessa
Polifonia, enunciazione e punto di vista: La parola agli altri
il titolo che abbiamo scelto per la nostra tesi. Con la selezione
di questo titolo vogliamo mettere in evidenza almeno due aspetti
basilari del nostro approccio: in primo luogo, sebbene il
fenomeno della polifonia sia abitualmente correlato ai problemi
delle eterogeneit discorsive (cfr. AA.VV., 1996), delle voci
degli altri che il locutore non prende in carico, e quindi ai
diversi gradi con cui il testo riproduce queste presenze,
tuttavia non riducibile ad essi. In effetti, esistono una
molteplicit
direttamente
di
discorsi
alle
che,
anche
caratteristiche
se
proprie
non
delle
rispondendo
forme
del
Maria
non
intelligente.
In
effetti,
secondo
A1
A2
sono
lespressione
di
unattitudine
rimane
necessariamente
distinto
da
esso,
potendo
dellenunciato
Maria
non
intelligente
Maria
intelligente
un
altro
che
rifiuta
questa
evidenze
di
questo
fenomeno
sono
costituite
Alcune
di
queste
figure
compaiono
come
non
rappresentato
esplicitamente
nel
discorso
primo
luogo,
riteniamo
che
abbia
una
qualche
9)
dei
particolarmente
due
approcci
significativa.
questa
Uno
dei
attenzione
risultati
sembra
di
queste
locutore,
ecc.,
sulle
quali
torneremo)
che
secondo
luogo,
siamo
convinti
che
la
possibile
certo
una
circostanza
fortuita.
La
possibilit
di
tale
effetti,
questi
due
modelli
hanno
contribuito
una
delle
specificit
dellatto
enunciativo8.
due
casi
linteresse
delle
riflessioni
risiede
il
senso
dellenunciato,
dallaltra,
provvederanno
ri-
vengono
messi
fuoco:
il
punto
di
vista,
teoria
limportanza
dellosservatore
che
la
semiotica
si
tratter
generativa
di
ripensare
assegna
alla
in
favore
del
riconoscimento
di
unalterit
la
teoria
degli
atti
linguistici,
il
dialogismo
prospettiva
semiotica
invece
questa
nozione,
che
dit,
non
seulement
lnonc
prime
sur
O.
Ducrot,
encore
que
ses
formulations
Ambiguit
emendamenti
del
concettuali,
modello
dovute
ai
successivi
ducrotiano,
variazioni
2. Piano dellopera
Nel primo capitolo abbiamo proceduto ad una ricostruzione
critica della nozione di punto di vista dalle sue origini in ambito
pittorico alla posteriore utilizzazione in ambito letterario e
narratologico. I principali punti di riferimento sono stati da una
8
secondo
capitolo
dedicato
alla
questione
delle
in
ambito
linguistico;
in
secondo
luogo,
il
dellaltro
nel
proprio
discorso.
Leterogeneit
enunciativa,
la
seconda
parte
del
capitolo,
ridefinizioni,
circoscrive
definisce
il
proprio
delle
ipotesi
dei
principi
fondamentali
che
propriamente
detta)
presupposto
la
teoria
rispettivamente
ducrotiana,
polifonia
che
costitutiva
abbiamo
(che
chiamato
rende
conto
propende
per
lo
studio
unificato
della
componente
In
effetti,
se
prima
la
questione
delleterogeneit
11
struttura
enunciativa
polifonica
complessa
anche
gli
enunciati
negativi,
gli
enunciati
ironici,
le
responsabile
virtuale
dei
punti
di
vista
espressi
dallenunciatore
sidentifichi
invece
con
lopinione
dellallocutario ecc.
Infine le ultime teorizzazioni linguistiche in materia di punti
di
vista
si
collegano
con
le
riflessioni
sorte
in
ambito
funzionale
empirico/locutore/enunciatore
autore/narratore/foyer
di
tra
e
percezione
soggetto
le
riconosciute
categorie
a
livello
testuale.
La manifesta tendenza del modello ducrotiano di prendere
delle categorie che operano ad un livello testuale per ricondurle
al seno dellenunciato ci che avvia la possibilit di esplorare
eventuali coincidenze tra le teorizzazioni linguistiche e altri
modelli di riflessione, come quello semiotico strutturale.
Per
14
CAPITOLO PRIMO
LA NOZIONE DI PUNTO DI VISTA
Quand est-ce quon crira au point de vue
dun blague suprieure, cest--dire comme
le bon Dieu les voit den haut?
Gustave Flaubert
1. Introduzione
Item perspectiva una parola latina che significa guardare
attraverso. in questo senso che Drer cerca di circoscrivere
il concetto di prospettiva. Nella storia della pittura in cui il
concetto si originato in quanto principio dorganizzazione
fondamentale della rappresentazione, il punto di vista coincide
con
il
punto
di
convergenza
geometrica
delle
linee
essenzialmente
diverse
da
quelle
del
simbolica
che
rende
conto
dei
diversi
modi
di
intuizione
che
riguarda
sostanzialmente
una
lidea
della
prospettiva
come
un
paradigma
delle
relazioni
geometriche,
ma
anche
la
della
lingua
la
costruzione
del
soggetto
della
prospettiva.
Infatti, uno degli effetti della moderna prospettiva implica
la ri-costruzione di un punto di vista, vincolato con laltezza
dellocchio di un soggetto osservatore che viene definito come il
soggetto della prospettiva, e la cui posizione dosservazione
a sua volta proiettata nel quadro10.
Le grandi perplessit che la costruzione in prospettiva
hanno suscitato risiedono, secondo Damisch, precisamente in
questidea della proiezione dell "io": io sono l per proiezione in
quel punto segnato nel dipinto, o meglio, io ho l il mio luogo
geometrico,
indipendentemente
della
distanza
in
cui
mi
in
questa
nota
incisione
di
Abraham
Bosse,
prospettori, di 1648:
10 In questo senso, interessante ricordare che secondo Panofsky la
scoperta del punto di fuga storicamente anteriore allinvenzione del
punto di vista, vale a dire allinscrizione entro lenunciato della
posizione dosservazione.
17
18
se voleva
ottenere la
costruzione legittima
della
composizione.
Come
affermazione
del
principio
di
realt
come
discorsi
verbali
applicata
alle
diverse
modalit
di
20
21
in
interpretative,
effetti,
too
fa
diventare
divinely,
too
personaggi
priggishly
too
clever,
soggettivo
fondamentalmente
relativista:
tra
il
24
persona.
narratori
rappresentati
invece
sono
26
da
Genette,
di
confondere
voce
modo)
narrativo,
produttrice
del
mentre
discorso
la
voce
narrativo,
vale
definisce
a
dire
listanza
listanza
27
focalizzazione
del
racconto
sulleroe.
Come
afferma
Genette:
La rpresentation, ou plus exactement linformation
narrative a ses degres; le rcit peut fournir au lecteur plus
ou moins dtails, et de faon plus ou moins directe, et
sembler ainsi (pour rprendre une mtaphore spatiale
courante et commode, condition de ne pas la prendre la
lettre) se tenir plus ou moins grande distance de ce quil
raconte; il peut aussi choisir de rgler linformation quil
livre, non plus par cet sorte de filtrage uniforme, mais selon
les capacits de connaissance de telle ou telle partie
prenante de lhistoire (personnage ou groupe de
personnages), dont il adoptera ou feindra dadopter ce que
lon nomme couramment la vision ou le point de vue,
semblant alors prendre lgard de lhistoire (pour
continuer la mtaphore spatiale) telle ou telle perspective.
(Ibid: 183-184)
modi
di
regolazione
dellinformazione
narrativa,
28
VNEMENTS
VNEMENTS
ANALYSS DE
OBSERVS DE
LINTRIEUR
LEXTRIEUR
histoire
raconte lhistoire du
hros
personnage dans
laction
omniscient raconte
lhistoire de
lhistoire
lextrieur
laction
29
stretto
studio
narratologico
ma
dalla
messa
in
dellimmagine
che
di
essi
costruiscono
gli
altri
personaggi.
Parallelamente, secondo Pouillon, lautore di un romanzo
tenta di dare al lettore la stessa comprensione dei personaggi
che ha lui stesso. Mentre nella vita reale le persone esistono
indipendentemente da noi e quindi dobbiamo capirle a partire
dalla loro effettiva esistenza davanti a noi, talvolta addirittura
malgrado noi stessi, il personaggio romanzesco esiste nella
misura in cui stato previamente pensato (o capito) da un
autore, comprensione iniziale che il lettore dovr tentare di
ricostruire.
30
fatta
dallinterno,
generata
dallo
stesso
da
questa
coscienza
centrale:
la
dimensione
31
modo
di
comprensione
anche
un
forma
della
dinamica
rende
conto
della
possibilit
dellalternanza,
(1967)
del
individua
racconto:
tre
dimensioni
lorganizzazione
pertinenti
delluniverso
questa
denominazione
Genette,
in
pratica,
tenta
di
sentimenti.
Tuttavia,
Genette
mette
in
guardia
36
Secondo
Genette
(1972:
208
n.1.)
il
narratore,
per
37
3.1.4. Le alterazioni
Esiste tuttavia una grande variet di racconti nei quali si
riscontrano
delle
alterazioni
della
prospettiva
narrativa,
che
implicano,
dellonniscienza
del
ad
esempio,
narratore,
una
una
restrizione
moltiplicazione
dei
3.2.1. La persona
Considerando inadeguata la distinzione tra romanzi alla
prima e alla terza persona18, Genette (1972: 251 e sgg.)
17 E importante menzionare la lettura che di questi primi paragrafi fa
Ducrot in termini di polifonia enunciativa. Questo autore riconosce gi
nel terzo paragrafo una forma di focalizzazione interna che nella sua
teoria consisterebbe nellassimilazione del punto di vista alla
coscienza del protagonista (lenunciatore), che sarebbe quindi diverso
dal narratore (locutore). Per unanalisi di queste variazioni cfr. infra
cap. 3.
18 Tuttavia ci sono alcuni autori che tendono a mantenere questa
39
Genette
osserva
che
mentre
lassenza
del
40
=
=
AUTOBIOGRAFIA
A
=
N
RACCONTO STORICO
41
FINZIONE OMODIEGETICA
AUTOBIOGRAFIA ETERODIEGETICA
Questi
FINZIONE ETERODIEGETICA
schemi
permettono
di
evidenziare
la
qualit
si
rende
necessario
distinguere
la
forma
biografica,
ma
soprattutto
ladesione
seria
42
=
=
AUTOFINZIONE
dello
schema
che
propone,
dallaltra
tra
soggetto
dellenunciazione
soggetto
nel
1942
narra
dellincontro
tra
due
personaggi:
44
unimmagine
esterna
che
rende
conto
della
imposto
dalla
gente
del
paese.
Di
questo
nel
testo
tale
decisione
viene
suggerita
di
sospensione
consolidamento
di
un
il
cui
legame
significato
solidale
riguarda
tra
il
il
primo
Borges
IO
Borges
persona
che
riguarda
un
passato
non
meglio
dallesterno
caratteristiche
fisiche
dellinglese
linguistiche:
che
riguarda
questo
alcune
tematizza
il
47
gris.[];
es
verdad
que
su
espaol
era
testuale,
per
la
prima
volta,
della
voce
come
personaggio
una
si
dichiarazione
avvia
dellatto
compiere.
In
narrativo
questo
che
senso,
il
tale
La
condizione
imposta
dallirlandese
per
la
49
50
narrativo
in
realt
abbastanza
semplice:
51
del
narratore,
si
costruisce
quindi
una
sorta
di
nazionalisti
universale.
Tuttavia,
con
unepopea
lesaltazione
di
di
questi
carattere
valori
pi
eroici
de
no
qu
manual
comunista;
el
54
indicacin
atravesara
de
que
me
arrestaran
cuando
yo
razonablemente
vendindome.
Le
exigir
unas
56
Tuttavia,
la
frattura
operata
livello
in
causa
meccanismi
stessi
della
costruzione
57
costituiscono
esempi
di
questoccultamento
fondamentale.
Questa si verifica ad esempio a proposito delle letture di
Moon, quando il narratore suggerisce:
Haba cursado con fervor y vanidad casi todas las
pginas de no s qu manual comunista;[] (p.125)
Allo stesso modo, la percezione della paura del traditore
comunicata al narratore attraverso indizi esterni:
[] cuando volv, encontr a Moon tendido en el sof,
con los ojos cerrados. Conjetur que tena fiebre;
invoc un doloroso espasmo en el hombro.
Entonces comprend que su cobarda era irreparable.
Le rogu torpemente que se cuidara y me desped.
(p.127)
In tutti questi casi, evidente che Moon non pu non
conoscere le sue letture comuniste, cos come non ha bisogno di
ricollegare una serie dindizi esterni per accedere alla sua
stessa coscienza, alla sua paura, alla sua infamia.
Daltronde, se da una parte possibile avvicinare questa
narrazione a La morte di Roger Ackroyd, in cui attraverso
unormai celebre paralipsi si d la focalizzazione sulleroe ma
58
suo
racconto.
Decisione
che
viene
inoltre
marcata
la
focalizzazione,
sia
che
la
scelta
di
una
della
costruzione
della
voce
del
modo,
la
60
proposta
separazione26
tra
di
le
Genette
riguardante
questioni
della
voce
la
e
necessaria
quelle
della
di
istanze)
interna
al
racconto
che
permetta
di
61
Un
primo
distinzione
problema
genettiana
tra
individuato
i
due
da
tipi
Bal
di
riguarda
racconto:
la
non
del
soggetto
partire
dal
quale
si
Tuttavia,
il
lettore
prende
contatto
con
il
62
il
focalizzatore.
Parallelamente,
impossibile
AUTORE
testo narrativo
1. Narratore
racconto
2. Focalizzatore
storia
3. Attore
Azione
Discorso
Diretto
4. Attore
5. Spettatore implicito
63
LETTORE
Dentro il ristretto ambito del modo e della voce, gli
elementi che ci interessa considerare in questa sede, Bal
distingue quattro istanze diverse:
il soggetto della narrazione: il narratore
loggetto della narrazione: il racconto
il soggetto della focalizzazione: il focalizzatore
loggetto della focalizzazione: il focalizzato.
Senza affrontare in modo approfondito la questione del
narratore tuttavia importante sottolineare che, secondo Bal,
tanto
il
narratore
invisibile
(eterodiegetico)
quanto
il
delloggetto-
racconto.
Se
il
soggetto
della
64
il
caso
delle
variazioni
di
prospettiva
in
un
secondo
momento,
in
oggetto
della
da
una
parte
il
tentativo
di
costituire
la
della
visione,
gerarchicamente
organizzata
si pu pensare la
(1983: 48 e sgg.).
66
CAPITOLO SECONDO
ETEROGENEITA DISCORSIVE
Le discours rencontre le discours
dautrui sur tous les chemins qui
mnent vers son objet
M. Bachtin
1. Introduzione
La primitiva concezione di comunicazione presupponeva
che i soggetti fossero ingaggiati in un processo comunicativo
allinterno di uno schema di scambio di messaggi alternativo e
complementare: il locutore come un soggetto comunicante
attivo e lascoltatore come un soggetto ricettore passivo29.
A partire dai lavori della Scuola di Palo Alto sappiamo tanto
che i soggetti comunicano in modo continuo e simultaneo
attraverso il linguaggio corporeo e gestuale tramite segni non
discreti, graduali e continui, quanto che le attivit di produzione
ed interpretazione dei messaggi riguardano entrambi i poli della
28 Su questo punto vedere Cap. IV, . 5.3.
29 Ci riferiamo al classico schema della comunicazione di Roman
Jakobson. Cfr. Jakobson (1963: 214). Anche se alcune delle
riformulazioni come quella proposta da Kerbrat-Orecchioni (1980)
tendono allinclusione di alcuni aspetti cognitivi e paraverbali come la
gestualit e la direzionalit dello sguardo, essi lasciano comunque
inalterati i presupposti di base del modello originale come la linearit
tra i due poli, i ruoli dei soggetti che comunicano ecc.
67
parte
delle
evidenze
delle
scienze
del
linguaggio:
di
disegnare
una
teoria
polifonica
delle
fonti
sotto
lapparente
omogeneit
enunciativa
dei
discorsi30.
Il nostro lavoro si propone quindi come una continuazione
delle riflessioni sorte in questi ultimi anni ed guidato dalla
convinzione che sotto lapparente semplicit della posizione del
soggetto parlante di un discorso si nasconda invece una grande
complessit
distanze
enunciative,
di
altri
soggetti
che
questo
enunciativa31,
polifonia
essere
campo,
organizzati
che
gli
provvisoriamente
studi
chiameremo
sullargomento
metodologicamente
intorno
possono
a
due
quello
di
carattere
linguistico
che
si
occupa
68
diversi
teorici
della
polifonia
ammettono
senza
controversia.
Je ne deviens conscient de moi, je ne deviens moi-mme
quen me rvlant pour autrui, travers autrui et laide
dautrui. Les actes les plus importants, constitutifs de la
conscience de soi, se dterminent par le rapport une autre
conscience ( un tu ) [] Je ne puis me passer dautrui,
je ne puis devenir moi- mme sans altrui [].(Bachtin, 1979
citato da Todorov, 1981: 148).
69
Uno
dei
principi
pi
saldi
dellevoluzione
teorica
autore
vede
nellenunciatore
non
gi
il
centro
del
suo
enunciato,
ma
deve
coordinare
dialogiche
(i.e.
la
polifonia
linguistica
nexiste
qu
ltat
de
combinaison.
72
che
appare
alquanto
discutibile
in
questa
delleterogeneit
enunciativa
del
discorso
inconciliabili.
Infatti,
una
possibile
articolazione
linee,
quella
delleterogeneit
bachtiniana
mostrata
che
quella
dipende
psicanalitica)
dalla
descrizione
73
POLIFONIA ENUNCIATIVA
2. Introduzione
In
concomitanza
con
due
approcci
al
fenomeno
74
polifonia
mostrata,
associata
quindi
alla
nozione
di
proposta
ducrotiana
di
una
teoria
polifonica
precedentemente,
consiste
nellincludere
entro
75
(1980), Analyse
di
personaggi,
di
figure
discorsive.
Il
senso
76
determinazione
non
costituir
quindi
un
problema
linguistico.
77
il
soggetto
parlante
la
soggettivit
nel
lesistenza
di
un
soggetto
produttore
dellevento
dentro
lenunciato
dipende
in
realt
dalla
78
caratterizzazione
che
si
fa
dellenunciato,
che
alla
sua
enunciazione
(che
in
questo
caso
parte
levento
enunciativo
inscritto
nellenunciato,
71)
senso/enunciato/enunciazione
illustra
attraverso
il
il
rapporto
tra
disegno
che
riproduciamo di seguito:
79
ENUNCIAZIONE
ENUNCIATO
SENSO
Figura 1
Lenunciato una parte dellenunciazione mentre il senso,
essendo una parte dellenunciato, lo anche dellenunciazione.
Una parte dellenunciazione si riferisce allora allenunciazione
nella sua totalit.38 Questo disegno illustra anche la natura
costitutiva del rapporto tra enunciazione ed enunciato ed in
questo senso che deve essere intesa, secondo noi, la ormai
celebre affermazione ducrotiana il detto cristallizza il dire.
propria
parola
80
81
In
Ducrot
(1980)
oltre
alle
figure
del
locutore
un enunciato un soggetto
82
infine,
unaltra
propriet
che
viene
abitualmente
83
La
linguistica
tradizionale
che
sostiene
lunicit
del
unistanza
del
sistema
linguistico.
Il
concetto
di
il
suo locutore
nella
sua
Voglio
se ne
materialit
andare
al
serve
come
mare
per
significare
entit
linguistica.
secondo
questa
84
ducrotiana
cio
la
struttura
assegnata
un
enunciato
in
DD
come
quello
considerato
85
44
viene
evidenziata
dallesempio
che
riproduciamo di seguito:
La politica del governo comincia a dare i suoi frutti:
secondo
B,
la
disoccupazione
sarebbe
diminuita.
86
una
parte
del
suo
discorso
(laffermazione
che
la
per
in
un
Les
altro
Mots
saggio
du
del
Discours45
1980
si
scritto
presenta
variazioni
terminologiche si mantiene
88
dellopposizione
tra
questi
ultimi
ed
altri
enunciati
89
degli
articoli
pubblicati
in
quel
periodo.
Infatti,
virt
di
questa
caratterizzazione
si
attivano
due
possibilit,
che
gli
atti
caratteristicamente
illocutivi
vengano
polifonica,
effettivamente
discours
second:
elle
est
donne
comme
assertante,
90
essere
tuttavia
lenunciatore
dellaffermazione
che
enunciazione.
Infine, nellultimo degli articoli che Ducrot consacra al tema
della polifonia (cfr. Ducrot, 1984) si assiste ad una importante
correzione delle posizioni precedenti. Infatti, lassestamento
delle figure dellenunciazione e linserimento nella teoria della
nozione di punto di vista, portano a considerare anche le forme
del DD come assimilabili alle forme della polifonia.
Il DD viene allora considerato come una delle tante
manifestazioni di un caso ancora pi generale, il fenomeno della
doppia
enunciazione.
nellapparizione
dentro
La
doppia
enunciazione
consiste
lorizzonte
dellenunciato
di
due
A: Sono stanca
B: Sono stanca. La solita scusa.
il primo enunciato presenta da una parte un soggetto parlante
(A) e dallaltra anche un locutore L che afferma di essere stanco
(che identificato con A). Il secondo segmento del dialogo
presenta invece un secondo locutore L assimilato al soggetto
parlante (B) che a sua volta fa sentire la voce di un terzo
locutore L che assimilato al soggetto parlante A. Infatti, ci
che il locutore del secondo enunciato fa da una parte
echeggiare lenunciazione di A (facendo apparire dentro il suo
enunciato un locutore che rispecchia verosimilmente le parole di
A e che quindi pu essere assimilato al primo locutore) e
dallaltra
dare
una
qualificazione
di
questenunciazione
eco
B
imitativa
conferiscono
laffermazione
successiva
allenunciato
un
del
carattere
le
parole
di
un
altro
per
rendere
conto
altrui.
Innanzitutto importante precisare che questa nuova
descrizione, che favorisce il trattamento comune di alcuni
fenomeni di diversa natura in una prima forma di polifonia, la
doppia enunciazione, si distingue in Ducrot (1984) da unaltra
forma di polifonia pi frequente correlata alla categoria
dellenunciatore che consiste nellespressione di un punto di
vista.
Infine, ricapitolando levoluzione della polifonia linguistica
rispetto alle forme del riporto e rendendo conto delle successive
esposizioni della questione, quanto detto finora potrebbe essere
riassunto come segue:
FORME DI RIPORTO
POLIFONIA
Ducrot (1978)
SP L DD
------------------
Ducrot (1980a)
SP = L DD e DI
SP L (Discorso dautorit)
Ducrot (1980)
SP L DD
1L
DI
L E (Discorso dautorit,
puisque ecc.)
Ducrot (1980b)
SP L DD
1L
L E SIL
DI
93
Ducrot (1984)
1L
DI
L L DD ( doppia
enunciazione)
L E (pdv) SIL
L/L: Locutore
E: Enunciatore
modello
ducrotiano
ad
operare
una
progressiva
nellinclusione
in
questo
ambito
dello
SIL
capire
allora
il
ruolo
che
viene
definitivamente
esplicativo
delle
manifestazioni
osservate.
Per
95
(ipotesi esterne)
Fatti osservati
Meccanismo
F descrizione di F
quale
da scoprire
produttore di F
si deduce F
(ipotesi interne)
di
F;
quelle
esterne
riguardano
invece
la
di
questa
costruzione
presuppone
appunto
3.1. Frase/Enunciato
La differenziazione tra le nozioni di frase ed enunciato
gi presente in Ducrot (1978) viene ripresa in Ducrot (1980),
(1984) e (1984b), testi in cui i concetti assumono un carattere
pi funzionale.
Innanzitutto in Ducrot (1978) si distinguono due livelli della
realizzazione linguistica: uno elementare ed un altro complesso
nei quali operano due tipi di entit: entit astratte ed entit
concrete; lentit linguistica astratta il materiale linguistico
utilizzato dal locutore che Ducrot identifica con la nozione di
type,
mentre
le
entit
concrete
sono
le
sue
molteplici
Frase
Testo
Realizzazione (token):
senso
1:
cosa
Enunciato
Discorso
realizzata
senso 2: evento
Enunciazione
senso
3:
processo
di
Attivit linguistica
produzione
Dire che lenunciato un token suppone in primo luogo che
questo non pu ripetersi: si colloca in un preciso momento del
tempo e dello spazio. Ad esempio se si ripete:
Giovanni venuto, Giovanni venuto.
Abbiamo due enunciati diversi, due segmenti del discorso
che appaiono in due momenti successivi. E parallelamente
queste due occorrenze corrispondono ad ununica frase della
lingua del tipo:
[Giovanni e venuto]
98
accenno,
qualche
particolarit
apportata
dalla
situazione
o
quali
di
sono
enunciazione,
le
variabili
cosa
intenzionali
fanno
degli
quanto
riguarda
lenunciato
inquadrato
spazio-
99
100
A dice a B: Di grazie a C
B dice a C: Volevo esprimere la mia riconoscenza.
A dice a B: Bene, hai fatto quello che ti ho detto.
Supponiamo adesso un altro dialogo dove le due prime
righe sono uguali ma la terza diversa. In questo caso A dice a
B:
No, ti ho detto di dire grazie.
In pratica nel primo dialogo dire grazie risponde allatto
di ringraziare mentre nel secondo dialogo ci che si chiede
di dire la parola grazie. Allora i due enunciati Di grazie a C
morfologicamente identici non sono lespressione di una ma di
due frasi diverse. Mentre il primo enunciato la manifestazione
di una frase della lingua costituita da una locuzione [dire grazie]
che
significa
ringraziare
che
pu
racchiudere
una
la
significato
senso.
Per
quanto
riguarda
invece
la
semplice
differenza
empirica
dove
lenunciato
sarebbe
102
entit
si
associano
entro
lenunciato
alle
connettore
P
Y
Q
connettore
Z
Q
riguarda
ci
che
appare
in
maniera
Ducrot
(1984:69)
distingue
due
aspetti
del
105
di
spiegare
cosa
fa
riferimento
limmagine
situazione
paradossale
ci
offre
tuttavia
106
tra
loro
che
designeremo
rispettivamente:
polifonia
primo
luogo
come
abbiamo
cercato
di
mostrare
Questo
aspetto
rappresentato
da
ci
che
polifonico
non
rivela
soltanto
un
fenomeno
di
CAPITOLO TERZO
LA STRUTTURA ENUNCIATIVA
Il fatto religioso sarebbe forse
spiegabile
se
la
lingua
stessa
non
1. La pragmatica integrata
Il concetto di polifonia e quello di punto di vista si
associano recentemente in linguistica a partire dal tentativo di
Oswald Ducrot di sviluppare una pragmatica integrata alla
semantica in una prospettiva che presupponga una concezione
enunciativa del senso linguistico (cfr. quanto esposto nel
secondo capitolo).
Innanzitutto, Ducrot difende lidea dellimpossibilit della
costruzione di una linguistica della langue che non tenga conto
della linguistica della parole. Idea che viene diffusa attraverso
una serie di slogan come linscrizione del dire nel detto o
lintroduzione dellenunciazione nellenunciato.
108
Tuttavia
lintegrazione
strutturale
della
descrizione
realizzati
attraverso
lenunciato,
di
sciogliere
le
descrizione
semantica
che
farebbe
parte
della
descrizione linguistica.
109
della
linguistica
loggetto
costruito
per
110
valenza
dellopposizione
sostiene
Ducrot,
di
carattere
tramite
lintrospezione
tramite
uno
studio
diversi
atti
di
comunicazione
effettivamente
compiuti.
Pertanto quando la teoria ducrotiana afferma che loggetto
teorico langue non pu essere costruito senza fare allusione
allattivit
di
parole
in
realt
utilizza
le
due
accezioni
langue
nella
sua
accezione
di
oggetto
teorico
(che
corrisponde
alla
distinzione
precedentemente
111
quanto
una
importante
quantit
di
forme
linguistica
come
una
componente
di
natura
strutturale.
Riassumendo i principi dello strutturalismo, infatti, si
rilevano due caratteristiche fondamentali: nello studio di
qualsiasi dominio, la ricerca strutturalista definisce gli oggetti
che ne fanno parte, gli uni in rapporto agli altri, ignorando
volutamente sia le descrizioni di natura essenzialista sia tutte
le caratteristiche che definiscono gli oggetti in relazione ad altri
domini esterni. Da questo principio dimmanenza si ricava anche
lidea che le relazioni (o meglio, le opposizioni) che si
stabiliscono tra gli elementi di un determinato dominio sono
costitutive,
vale
dire
gli
elementi
si
definiscono
ma
lenunciato
(per
il
momento
definito
atto
in
evidenza
il
doppio
carattere
costitutivo
lanalisi
linguistica
concreta
che
delle
ipotesi
113
secondo
Ducrot,
presentare
se
stesso
come
permette
di
rendere
conto
dellinscrizione
dellatto
un
atto
illocutivo
comporta
anche
una
secondo
Ducrot,
impossibile
descrivere
ad
115
prom
riaccompagner.
116
etto
D
he
ed
enunciati
performativi
sulla
quale
ci
soffermeremo di seguito.
descrizione
delle
successive
modifiche
della
intorno
alla
nozione
di
atto
illocutivo
che
117
propendeva
per
la
distinzione
tra
due
tipi
Austin
ha
dimostrato
un
particolare
un
ordine,
una
domanda
ecc.
indicato
Verr
118
constatativi/performativi
in
virt
di
unattenta
pratica
la
concezione
di
una
performativit
tra
essi
non
debba
essere
posta
nei
termini
di
unaffermazione
quindi
possono
essere
120
precisa
allusione
quel
locutore
e a
quel
Infatti,
rfrence
limportanza
porta
Ducrot
assegnata
a
al
concetto
riconsiderare
la
di
sui-
prima
delle
122
imposte
agli
attori
dellenunciazione
vengono
Una
delle
conseguenze
caratterizzazione
proposta
pi
consiste,
significative
secondo
Ducrot,
della
nel
certi
enunciati
effettivamente
un
devono
determinato
soddisfare
atto
(la
per
realizzare
gerarchia
degli
della
situazione
giuridica
dei
personaggi
che
accompagna
le
riflessioni
ducrotiane
al
modello
austiniano
puntualmente
che
la
124
In
effetti,
performativit
allimportanza
la
reticenza
ducrotiana
generalizzata
che
il
linguista
si
deve
assegna
ad
assumere
una
fondamentalmente
alla
natura
sui-
Ducrot
riconosce
un
tipo
di
autoriferimento
58 Per una critica globale del modello ducrotiano che tra altre
questioni si riferisce anche alla lettura che fa Ducrot dei performativi
in Benveniste, si veda Henry (1977: 78 e sgg.).
125
assume
che
lesistenza
di
enunciati
con
valore
ad
una
precisa
forma
linguistica
degli
126
questo
schema
porta,
per,
allesclusione
del
modo
daccordo
con
Benveniste
nel
considerare
ma
contrariamente
Benveniste,
per
Ducrot
determinata
forma
linguistica
(io
presente).
127
determinati
morfemi
soggettivi.
Secondo
nel
momento
in
cui
parla
latto
di
promettere
riflessioni,
assume
un
carattere
fondamentale
per
questultimo
associa
direttamente
la
natura
personali,
mentre
per
Ducrot,
linterpretazione
esistono
convenzioni
pragmatiche
che
associano
alle
riflessioni
benvenistiane
sulle
espressioni
delle
possibilit
diacroniche
di
inscrizione
129
3. La mascherata
Tutti gli studi pubblicati successivamente da Ducrot tra il
1980 e il 1982 si possono leggere come le fasi successive di
unevoluzione teorica che indirizzata a definire con precisione
in cosa consiste limmagine dellenunciazione inscritta nel senso
degli enunciati. Questo porta ancora in primo piano la questione
della struttura enunciativa.
Infatti a partire di Ducrot (1980), testo in cui compare per
la prima volta lattributo di polifonico per denominare una
struttura enunciativa complessa, che la polifonia linguistica
ducrotiana pu essere definita come tale. Anche perch questo
il primo testo in cui si fa esplicito riferimento al dialogismo
bachtiniano come modello generale a partire dal quale
possibile costruire nellambito linguistico una spiegazione delle
diversit
che
compongono
la
struttura
degli
enunciati.62
130
costitutiva
dei
discorsi
quindi
costitutiva
dellintersoggettivit
con
le
131
assegnata
agli
atti
linguistici
nella
descrizione
questo
articolo
il
termine
locutore
(L)
usato
canto,
sintroduce
la
nozione
di
enunciatore,
in
132
locutore
attribue
la
responsabilit
de
ce
qui
est
dit
nellenunciato64.
Fin qui lopposizione tra locutore/enunciatore sembrerebbe
analoga allopposizione, descritta in precedenza, tra L/L
(ricordiamolo,
era
definito
come
lagente
dellattivit
primo
luogo
vediamo
scomparire,
almeno
dalla
precedente
si
pu
notare
che
la
figura
133
dal
locutore
il
responsabile
dellaffermazione
134
saggio
Analyse
de
textes
et
linguistique
de
135
alle
responsabilit
quali
degli
il
senso
atti
dellenunciato
illocutivi.
attribuisce
Lenunciatore
il
la
suo
136
Daltronde,
limmagine
dellenunciazione
trasmessa
ma
inseparabili:
da
una
parte
manifesta
un
137
che
Ducrot
circoscrive
la
nozione
di
polifonia
discordanza
che
impone
dunque
una
lettura
Piusque/car
il fait beau
E2
Siccome
69
giacch/perch
stato
sistemato.
E2
tutto
sistemato,
E2
La loro differenza
tutto
statoadesso
posso
andarmene.
E1
139
testo
limportanza
assegnata
alla
costruzione
del
fatto
che
parlare
implica
la
costruzione
di
enunciato;
fondato
su
due
movimenti:
il
movimento
che
porta
linguaggio.
Infatti,
nella
misura
in
cui
le
allusioni
141
Ci
comporta
la
possibilit
di
una
non-
Questa
distinzione
permette
ad
esempio
un
nuovo
142
di
je
le
altre
marche
della
prima
persona
differisce
lidentificazione
dai
dellagente
lavori
degli
atti
anteriori
illocutivi:
riguarda
la
nuova
locutore
la
figura
responsabile
degli
atti
illocutivi
per
quanto
riguarda
la
descrizione
delle
figure
descrivere
quindi
le
figure
coinvolte
negli
atti
il
144
definendone
anche
il
punto
di
vista
latteggiamento.
Le locuteur, responsable de lnonc, donne existence, au
moyen de celui-ci, des nonciateurs dont il organise les
points de vue et les attitudes. Et sa position propre peut se
manifester soit parce quil sassimile tel ou tel des
nonciateurs,
en
le
prenant
pour
reprsentant
(lnonciateur est alors actualis) soit simplement parce
145
enunciatori
secondo
Ducrot,
sono
esseri
che
si
confidente,
Albina,
la
quale
attribuisce
Nerone
atteggiamenti virtuosi:
Et ce mme Nron, que la vertu conduit,
Fait enlever Junie au milieu de la nuit ! 75
146
dellenunciatore
che
egli
stesso
fa
comparire
ragionevole.
Cos
mentre
la
struttura
dellironia
1 L opposizione
pdv assurdo
147
1L
assimilazione
E1
pdv
negativo
opposizione
E2
pdv
positivo
Bisogna
negazione
segnalare
che
questa
sostanzialmente
caratterizzazione
diversa
dalla
della
descrizione
presenti
nellenunciato,
egli
non
pu
pi
essere
dellenunciato
allinterno
del
senso,
dalla
FIGURA
LIVELLO
RUOLO
.
Interno allenunciato.
in quanto tale
allenunciato.
Colui al quale viene
imputata la
responsabilit
Locutore
dellenunciato.
Appartiene alla
in quanto essere
empirico.
descrizione del
del mondo
dellenunciato.
asserzioni interiori
Enunciatore
Interno allimmagine
al senso.
Responsabile dei
149
dellenunciazione
che
globalmente
fa
il
senso,
rispetto
alla
posizione
presa
dal
locutore
tra
posizioni
saperi
diversi
e,
possiamo
al
tipo
di
enunciato
(performativo/non
gi
in
Ducrot
(1980)
sono
contenute
alcune
nei
negazione)
casi
mentre
esposti
in
(ad
Ducrot
esempio
(1980)
lanalisi
il
della
movimento
lallocutario
ecc.),
in
Ducrot
(1984)
movimenti
dallanalisi
linguistica
di
un
tipo
particolare
gli
enunciati
negativi
rappresentano
due
tempo
previsto
lo
presenta
commentando
ironicamente:
Vedi, non ho finito larticolo in tempo.
Secondo
Ducrot,
per
rendere
conto
di
questo
tipo
lassurdit
attribuita
E0
quindi
allallocutario
ragionevole
sarebbe
E1.
allora
La
struttura
rappresentata
enunciativa
dal
seguente
schema:
Livello I: ironia
assurdo
E1
Pdv1 affermare
E2 (=All.=N)
Pdv2 Rifiutare Pdv1
la buona riuscita
Secondo questa interpretazione ci che si rimprovera
dunque a N in quanto E0, di mettere in scena e giocare le due
attitudini antagoniste, affermazione e rifiuto, per prendere in
definitiva il punto di vista che alloccorrenza riconosciuto dal
locutore come inammissibile.
Questa interpretazione, che suppone unorganizzazione
gerarchica senza limiti degli enunciatori dentro un enunciato
e quindi una subordinazione tra di essi ( E 0 colui che presenta
E1 ed E2 che sono dunque ad esso subordinati), se da una parte
potrebbe
compromettere
la
validit
dellopposizione
tra
teorico
molto
simile
quello
compiuto
in
sua
analisi
semantico-pragmatica
degli
enunciati.
ordinario
quelle
delle
opere
di
autore/commediografo
teatrali.
In
effetti,
la
validit
est
presuppone
un
considerare
il
lauteur
approccio
linguaggio
(Ibid:
205),
semiologico
teatrale
secondo
che
come
Ducrot,
consiste
un
modo
nel
di
DUCROT (Enunciato)
GENETTE (Racconto)
Soggetto parlante
Locutore
78
Enunciatore
Autore
Narratore
Centro
di
prospettiva
(foyer de percezione)
Il corrispettivo del locutore viene identificato da Ducrot
nella figura del narratore del racconto che si distingue a sua
volta dalle figure dell autore/soggetto empirico entrambi
produttori effettivi dellenunciato/racconto:
Lexistence empirique, prdicat ncessaire de lauteur, peut
tre refuse au narrateur. Dans la mesure o ce dernier est
un tre fictif, intrieur loeuvre, son rle se rapproche de
celui que jai attribu au locuteur qui pour moi, est un tre
de discours, appartenant au sens de lnonc, et relevant de
cette description que lnonc donne de son nonciation.
(Ibid: 208)
156
Il
primo
elemento
da
considerare
attraverso
una
lettura
retroattiva
Questo
classificazione
punto
di
genettiana,
vista,
per
renderebbe
riprendere
conto
di
la
una
passaggio
tra
questi
due
paragrafi
segnato
allora
158
Una
interpretazione
possibile
consisterebbe
il
narratore
quindi,
in
quanto
locutore
foyer di
questo
periodo
rimane
escluso
dal
testo.
Senza
spazio
di
questi
due
mesi,
possibile
imputare
configurazioni
enunciative
che
permettano
di
161
di
questa
corrispondenza
polifonica
mediante
la
(dove
sta
per
enunciato)
Per illustrare questa distinzione Ducrot riprende lesempio
(presentato in nel paragrafo 6.) riguardante il rapporto tra
Molire (autore dellopera teatrale) e il suo personaggio Don
Giovanni. In effetti, secondo questa classificazione Don Giovanni
riveste due ruoli: se consideriamo gli enunciati particolari che
egli produce allora Don Giovanni il e-locutore di questi
enunciati, tuttavia considerando lopera di teatro nel suo
162
fondare
unanalogia
funzionale
tra
e-locutore
ed
e-
ad
un
livello
pi
astratto
dellenunciato
la
costruzione
della
figura
del
focalizzatore
come
163
come istanza
CAPITOLO QUARTO
LA DIMENSIONE COGNITIVA DEI TESTI
La marquise habitait un appartement
spar, o le marquis nentrait pas sans
se faire annoncer. Nous commettrons
cette incongruit dont les auteurs de
tous les temps ne se sont pas fait faute,
et, sans rien dire au petit laquais qui
serait all prvenir la camriste, nous
pntrons dans la chambre coucher,
164
srs
de
ne
dranger
personne.
1. Introduzione
Linteresse che la semiotica generativa greimasiana ha
dimostrato verso i problemi legati alla dimensione cognitiva dei
testi in quanto componente autonoma ed essenziale della
narrativit certamente tardiva rispetto allanalisi della
dimensione pragmatica82. In effetti, come sottolinea Bertrand
(1984), allinizio del suo sviluppo la semiotica testuale, e nella
misura in cui stato scelto come oggetto di riflessione un tipo di
racconto
particolare,
largamente
transculturale
e
strutturalmente semplice come il racconto popolare, orale e
mitico, si limitata allo studio della concatenazione delle azioni
somatiche dei personaggi, allistituzione delle tipologie degli
attanti o alla descrizione della circolazione dei valori allinterno
dei testi. Questo fare semiotico presupponeva che un punto di
vista unico e totalizzante, manifesto o implicito regolasse il testo
narrativo: il narratore. Tuttavia, in funzione dellanalisi di
discorsi complessi come i testi letterari e ancora di pi i testi
non figurativi stato presto evidente che la sola dimensione
pragmatica non poteva di costituire lunico principio
organizzatore del livello narrativo del discorso.
Infatti, lo stesso Greimas che, a partire dallanalisi
condotta su un racconto di Maupassant, nelle osservazioni finali
del suo saggio, riconosce la presenza di questa nuova
dimensione, promuovendone inoltre una ricerca approfondita:
Indubbiamente, si a poco a poco imposto un fatto nuovo:
lesistenza della dimensione cognitiva della narrativit, che
165
sur
structurer,
le
au
savoir,
mme
dont
titre,
le
dveloppement
lensemble
dun
peut
rcit:
la
166
limpegno
teorico
di
circoscrivere
con
sempre
167
168
costruiscono
propri
programmi
intorno
169
varis
nonciataire)
(informateur,
et
constitue
observateur,
par
nonciateur,
consquent
une
des
del
sapere,
lo
studioso
costruisce
ununica
competenza modale
competenza semantica
fare)
del
saper
essere)
che
determina
la
performance
una
finalizzazione
del
fare
che
nellesempio
171
3. Iper-saperi
Se i saperi metasemiotici sono definiti come saperi di livello
superiore o inferiore agli enunciati del fare o dellessere che
modalizzano, possibile dunque distinguere la variet di saperi
allinterno dei discorsi in funzione della natura del programma
di base entro cui si incontrano lessere o il fare modalizzati. In
questo modo possibile stabilire una tripartizione dei saperi
metasemiotici tenendo conto delle tre dimensioni fondamentali
della topica narrativa: pragmatica, timica e cognitiva.
In questo senso, possibile differenziare il sapere come
fare a seconda che il valore del programma di base sinscriva
ad esempio entro la dimensione pragmatica o quella cognitiva:
cos,
nellesempio
dello
spostamento,
sulla
dimensione
(massimale)
che
determina
la
competenza
cognitiva
soggetto: competenza
che
implica
la
capacit
di
fuori
dallistanza
dellenunciazione
le
suddette
174
IO
(n) Egli
QUI
(n) Altrove
(sotto-spazi
cognitivi
aspetti
spaziali)
ORA
le
operazioni
della
messa
in
discorso
non
dellistanza
dellenunciazione
(il
dbrayage
dei
collabora
con
la
ricerca
cognitiva
lorganizzazione
sincretismo
attanziale
permette
quindi
di
cest--dire,
en
somme,
ncessaires
Questa
distinzione
permette
inoltre
dinterpretare
176
iper-saperi
intersoggettiva
reciproca
enunciativi,
dunque
la
sua
comporta
(unoperazione
configurazione
una
determinazione
sullosservatore
una
si
considera
che
il
soggetto
cognitivo
tende
verso
lunificazione
di
mentre
osservatori
Pdv.INTEGRATEUR
Embrayage
nonciatif
(de
lobservateur)
/JE/
Embrayage
noncif
(de
linformateur)
/IL/
Pdv.RECLUSIF
Pdv.INCLUSIF
/ILS/
Dbrayage
noncif
(de
linformateur)
/ON/
Dbrayage
nonciatif
(de
lobservateur)
Pdv. EXCLUSIF
la
non
conservazione
del
sapere
dallaltra.
La
es
una
serie
heterognea
de
actos
179
dallunicit
dellosservatore)
testimonia
180
questo
dellinformatore
passaggio
in
sosserva
uninsieme
91
(p.9)
la
dimmagini
pluralizzazione
eterogenee
181
nelloriginale):
En la reverberacin del sol, la llanura pareca una
laguna transparente, deshecha de vapores por donde
se transluca un horizonte gris. Y ms all, una lnea de
montaas. Todava ms all, la ms remota lejana.
(p.8).
Hay all [] la vista muy hermosa de una llanura
verde, algo amarilla por el maz maduro. (p.8)
Llanuras verdes. Ver subir y bajar el horizonte con el
viento que mueve las espigas, el rizar de la tarde con
una lluvia de triples rizos. El color de la tierra, el olor
de la alfalfa y el pan. Un pueblo que huele a miel
derramada(p.19)
Ese era el tiempo de la cancula, cuando el aire de
agosto sopla caliente, envenenado por el olor a podrido
de las saponarias.(p.7).92
Lo stesso spazio viene colto da due osservatori diversi: uno
Juan Preciado, laltro, la mamma (gi morta). La variazione del
soggetto cognitivo, che inoltre marcata testualmente dalluso
del corsivo, rende conto quindi di due tempi dosservazione (il
passato e il presente) e quindi due competenze che si
92 Con la riverberazione del sole, la pianura sembrava una lacuna
trasparente, disfatta dai vapori attraverso cui traluceva un orizzonte
grigio. Pi in l, una linea di montagne. Ancora pi in l, la pi remota
lontananza.
C l [] la vista molto bella di una pianura verde, un po gialla per il
granturco maturo.
Pianure verdi. Veder salire e scendere lorizzonte col vento che muove
le spighe, lincrespare del pomeriggio con una pioggia di tripli riccioli.
Il colore della terra, laroma della cedrangola e il pane. Un paese che
ha laroma della miele scolata
Quello era il tempo della canicola, quando laria dagosto soffia calda,
avvelenata dallodore putrido delle saponarie. (Trad. nostra).
182
succedono.
Questa
successione
non
implica
per
una
le
champ
de
la
smiotique
discursive,
on
ne
transformation
des
objets
de
savoir
en
sujets
183
chiarire
meglio
la
natura
intersoggettiva
della
si
tematizzazione
articola
della
precisamente
percezione
partire
del
della
significare
tutto
il
mondo,
Lucas
contempla
tentativo
di
spiegazione
ugualmente
93 La traduzione nostra.
184
rimane?
Un
meccanismo,
tanto
estraneo
alle
capire
controllare,
anche
questo
un
da
parte
del
soggetto
lacquisizione
di
una
di
tratti
pertinenti
(cercare
le
alghe,
collocarle
fare:
nascondersi,
proteggersi,
lottare
per
la
di
rinunciare
al
suo
fare
interpretativo
cambia,
trasformandosi
allora
in
un
valore
suo
complesso
non
sembra
assecondare
questinterpretazione.
Il testo alla fine ricusa linterpretazione antropomorfica di
Lucas a partire della non concomitanza tra il sapere del
personaggio e il sapere del soggetto dellenunciazione (sapere
massimale che simpone dunque nellinterpretazione del testo),
secondo cui la lettura antropomorfica di Lucas non possibile
poich lagire dellinvertebrato:
[] si verifica fuori da ogni coscienza, da ogni
conoscenza seppur rudimentale.
Cos, il testo oppone due interpretazioni del mondo: una
lettura antropomorfica assunta dal personaggio osservatore e
unaltra che possiamo chiamare lettura cosificata, a carico del
soggetto dellenunciazione e in cui si traduce una visione del
mondo entro la quale gli oggetti sono percepiti come operatori
passivi, indifferenti alla ricerca cognitiva del soggetto. Alla fine,
questopposizione
viene
risolta
attraverso
una
dellordine
dellenunciazione.
Il
saper
lopposizione
tra
due
saperi
diversi
si
manifesta
come
dire
ogni
asserzione
sul
mondo
comporta
anche
non
potere
non
sapere)
che
(non
implica
la
190
LA TEORIA DELLOSSERVATORE
5. Introduzione
Se le prime teorizzazioni sul punto di vista tendono
allinscrizione di questo meccanismo allinterno dellenunciato
che viene cos considerato un risultato delle operazioni della
messa in discorso del sapere, tuttavia le successive riflessioni
(cfr. Fontanille, 1989) si concentrano anche sullanalisi della
costruzione del punto di vista come una delle specificit
dellatto enunciativo, vale a dire come una componente della
dimensione
cognitiva
dallenunciato;
componente
da
un
determina
dellatto
punto
la
enunciativo
di
vista
relazione
tra
presupposto
comunicativo
i
due
tale
soggetti
generativa,
significazione
dallenunciatario,
che
assunto
e
il
percorso
tanto
parallelamente
generativo
dallenunciatore
che
la
lettura
della
quanto
della
si
dimensione
presenta
cognitiva
come
che
un
modello
propone
lo
semiotico
studio
del
della
sapere
costitutivi
dellenunciazione
enunciata.
Se
la
trasposizione
del
modello
narrativo
al
processo
enunciativo.
dal
piano
del
discorso-enunciato
al
piano
dellenunciazione.
192
allambito
dellenunciazione
pu
essere
cercata,
(1984),
questo
movimento
denominato
testuale
verso
lambito
inglobante
dellatto
questo
passaggio
ad
un
livello
di
maggior
pu
essere
colta
attraverso
le
marche
inscritte
nellenunciato.
Come
sottolinea
Hammad
(1983)
la
descrizione
un
insieme
di
marche
enunciative
come
vengono
194
[] ce proces nonciatif peut tre pos comme un microunivers smantique complet dot de sens et susceptible ds
lors dtre soumis lanalyse smiotique dans toute sa
generalit, cest--dire, que cette dernire pourra se
dvelopper aux trois niveaux du parcours gnratif []
(Hammad, 1983: 38).
enunciata
allenunciato
attraverso
le
enunciato,
stesse
tuttavia
procedure
non
si
deve
utilizzate
per
lanalisi
dellenunciato
enunciato
le
trasformazioni
dei
rapporti
giuridici
tra
di
questa
riformulazione
possibilit
di
costruzione
semiotica
riguarda
di
una
dunque
teoria
la
della
anche
la
revisione
dei
tradizionali
concetti
di
semiotica
rappresentazione
tende
entro
verso
discorsi
una
definizione
innanzitutto
come
della
una
195
struttura
dinamica
di
soggetti
in
comunicazione
che
5.2.
Le
fi gure
dellosservatore
dellenunciazione:
il
ruolo
Daltronde,
come
segnala
Fontanille
(1989),
da
costruire
allenunciatario
egli
e
si
manipolare,
attribuisce
il
quindi
ruolo
di
rispetto
destinante
sintesi,
enunciatore
ed
enunciatario
assumono
DESTINANTE
-Mandante
-Giudice
-Manipolatore
DESTINATARIO
SOGGETTO DELLENUNCIAZIONE
ENUNCIATO
Una conseguenza importante che si evince da questo
schema attanziale che non pi possibile trattare i due ruoli
enunciativi
(enunciatore/enunciatario)
come
semplici
ruoli
arci-attanti
due
manipolazione
le
sintagmi
vs.
il
due
figure
caratteristici
riconoscimento)
enunciative.
dei
e
Cos,
destinanti
due
(la
sintagmi
per
imporre
allenunciatario
una
lettura
nellenunciato
che
riflette
la
sua
posizione
considerazioni
teoriche
portano
dunque
alla
soggetti
enunciativi
concepiti
come
istanze
operazioni
di
dbrayage
cognitivo.
Nel
caso
della
il
definito
quale
da
Fontanille
lenunciatore
come
manipola,
il
simulacro
per
mezzo
pragmatiche
timiche
entro
lenunciato
che
in
una
tappa
attanziale,
II)
una
tappa
tematica,
per
TIPI DI DBRAYAGE
ATTANZIALE
SPAZIO TEMPORALE
ATTORIALE
COMPLETO (attanziale,
199
(Ass.-Part.)
spazio-temporale, attoriale e
tematico)
(attanziale,
spazio-temporale,
attoriale
anche
qualsiasi
considerazione
riguardante
la
quello
specificamente
campo),
di
focalizzazione
visivi
dallaltra
come
si
punto
manifesta
scapito
di
vista,
anche
di
altri
pi
visione
al
momento
201
discorsiva
indipendente
di
un
attante
dallenunciatore
cognitivo
dai
diversi
202
installati
gli
attanti
cognitivi
nellenunciato.
lidentificazione
dellosservatore
come
questo
soggetto
delegato.
semiotico
mette
in evidenza
che
tradizionalmente
la
Su
questo
punto
che molte
narratologia
delle
attribuisce
considerazioni
differenza
che
due
precedenti
approcci
evidenziano
manifestano
dunque
rispetto
la
alla
entro
il
percorso
generativo
della
significazione
sulla
principale
dimensione
losservatore,
dellenunciazione,
realizzazione
cognitiva
lattante
materiale
dellenunciazione,
sulla
dimensione
principale,
dellenunciato,
lattante
pragmatica
responsabile
sar
della
denominato
il
performatore
una
volta
installato
come
attore
204
OSSERVATORI
PERFORMATO
RI
Attori
dotati
di
un
ruolo verbale
FOCALIZZATORI
NARRATORI
+ attore virtuale
messa
in
comune
degli
spazi
dellenunciato e
dellenunciazione
dbrayage spazio-
temporale
SPETTATORE
RELATORE
ASSISTENTE
TESTIMONE
ASSISTENTE PARTECIPANTE
TESTIMONE
PARTECIPANTE
attore-soggetto
protagonista
dellazione
205
ASSISTENTE
TESTIMONE
PROTAGONISTA
PROTAGONIST
A
delle
teorie
narratologiche
tendono
ad
utilizzare
206
gi
nel
Dizionario
Greimas
Courts
(1979)
enunciante/enunciatario
si
riferisce
alle
procedure di testualizzazione;
2. Fondata sulla struttura polemica del discorso narrativo, la
messa in prospettiva consiste, per lenunciante, nella scelta
che egli portato a fare, allinterno della organizzazione
sintagmatica, tra i programmi narrativi tenendo conto delle
costrizioni della linearizzazione delle strutture narrative. Ad
esempio, il racconto di una rapina pu mettere in exergo il
programma narrativo del ladro o del derubato: nello stesso
senso,
il
racconto
proppiano
privilegia
il
programma
conserva
dellenunciatario
in
due
programmi
rapporto
opposti,
allistanza
pur
ricettiva
207
opera
al
livello
della
testualizzazione
attraverso
le
dal
punto
prospettiva
di
vista
operata
dellenunciatario,
la
messa
dallenunciatore
implica
in
una
grandezza.
In
questo
senso,
la
differenza
tra
prospettiva,
differenza
della
focalizzazione,
non
208
Tuttavia
partire
competenza
cognitiva
propendono
verso
uno
dallo
e
delle
studio
studio
approfondito
successive
unificato
della
revisioni
della
che
dimensione
sia
ora
collegata
al
fare
cognitivo
dellenunciatore;
del
fare
interpretativo
dellenunciatario,
avvia
messa in
narrativi,
ecc.)
soggetti,
qualunque
termini
livello
del
quadrato
del
percorso
messa in
210
che,
livello
profondo
sul
sistema
Realismo integrale
(punto di vista integratore)
Embraya
Embraya
ge
ge
dellosservato
dellinformato
re
re
Realismo
Prospettiva
Realismo
soggettivo
(punto
oggettivo
di
(punto di
vista
vista
reclusivo)
inclusivo)
Dbraya
Dbraya
ge
ge
dellinformato
dellosservato
re
re
Irrealismo
(punto di vista esclusivo)
211
Tuttavia, come
segnala
Fontanille,
le due
operazioni
rimane
diversa
dal
sapere
massimale
distanza,
lateralit,
presente)
presuppongono
suo
completamento
totale,
vale
dire,
prima
non
costituisce
epistemologica univoca.
in
se
stessa
una
posizione
212
questa
mediazione
sensoriale
del
soggetto
della
sistemi
si
auto-organizzano,
dallaltra
le
forme
ora
siscrivono in topologie.
Nellopera
di
Greimas97
queste
nuove
preoccupazioni
narrativa
partire
della
coppia
graduali.
Come
passaggio
sottolinea
guida
Fontanille
linteresse
(1998),
semiotico
mentre
verso
una
il
primo
sintassi
segnala
le
coordinate
spaziali
questa
volta
per
revisione
permette
dunque
di
evidenziare
le
distacco
tra
dellorientamento
un
effetto-soggetto
percettivo)
un
(come
fonte
effetto-oggetto
216
sempre
imperfetto;
questimperfezione
genera
una
dai
quali
riorganizzare
loggetto.
Entrambi
217
il
risultato
dunque
di
uninterazione
infine,
in
vista
di
un
orientamento
percettivo
219
assumere
il
carattere
limitato
della
(vise)
bersaglio
saisie (virtuale)98
bersaglio
estensione99
tipologia
considerazione
dei
quattro
punti
tipi
di
di
vista
prende
strategie
in
dunque
rapporto
in
alla
Intensit debole
Strategia cumulativa
inglobante
Strategia elettivaStrategia
debole
particolarizzante
221
la
strategia
cumulativa
propende
verso
la
la
strategia
particolarizzante
fondata
che,
tornando
al
linguaggio
cinematografico,
222
Strategia elettiva
Strategia
Strategia
cumulativa
particolarizzante
in
due
assi
graduati.
Dal
punto
di
vista
contatto
fondamentale;
coi
discorsi
tuttavia,
il
concreti
confronto
coi
in
questo
testi
non
senso
deve
223
CAPITOLO QUINTO
LENUNCIATORE E LOSSERVATORE A
CONFRONTO
[]lart du chercheur consiste
souvent
mieux
formuler
danciennes questions, ou en
susciter de nouvelles.
Jacques Fontanille
1. Introduzione
Alcuni teorici tra cui Coquet (1983), Chabrol (1973) e
(1987) e lo stesso Fontanille (1989) ai quali ci riferiremo di
seguito, hanno gi messo in evidenza che contrariamente a
quanto pu sembrare, possibile assumere lesistenza di molti
punti di contatto nel trattamento che la riflessione semiotica e la
polifonia linguistica fanno del fenomeno enunciativo. In effetti,
come abbiamo gi segnalato nel primo capitolo, Coquet (1983)
forse uno dei primi teorici che mette in evidenza lanalogia
esistente tra i due approcci in relazione ad alcune delle
decisioni teoriche che fondano le loro ricerche: ad esempio, la
scelta di lasciar fuori dalle considerazioni ogni situazione
224
denunciazione
(intesa
come
des
saisies
de
loral)
per
di
proiezione
fuori
dallistanza
enunciazionale
linguistica
dei
punti
di
vista
che
presenta
poich
le
due
teorie
hanno
ricevuto
varie
le
ultime
riformulazioni
del
modello
ducrotiano
(e
parzialmente
alcune
caratteristiche
della
riportato.
Questa
scissione
ci
ha
permesso
di
che
manifestano
uneterogeneit
nei
discorsi.
linguistica
dellenunciazione
ed
in
particolare
delle
abbiamo
segnalato
anche
una
dimensione
testuale
per
ricondurli
nel
seno
227
costruzione
della
polifonia
linguistica
consiste
nel
di natura
identit
dovr
essere
ricostituita
dallallocutario
per
228
fondamentalmente
limportanza
assegnata
alle
229
attuali
considerazioni
quindi
di
analizzare
pi
enunciati
affermativi
sappoggiano
sulle
evidenze
una
che
alcune
di
queste
forme
impongono
in
gioco
che
lenunciatario
dovr
ricomporre
per
ricostruire la significazione.
Come primo approccio alla questione, e contrariamente a
quanto pu sembrare, ci che provvederemo a mettere in luce
che la descrizione di Fontanille delle figure cognitive e dei
diversi
soggetti
enunciativi
tra
cui
anche
la
categoria
231
diversi
gradi
della
manipolazione
cognitiva
studio
argomentazioni,
di
Ducrot
quelle
si
costruite
distinguono
intorno
ad
due
tipi
di
unautorit
Nel
primo
caso
si
tratta
di
unautorit
polifonica.
ragionamento
attraverso
unautorit
polifonica
si
233
proposizione
identificandosi
sua
volta
con
dunque
un
unico
locutore
responsabile
della
un
determinato
punto
di
vista
che
simpone
da
quella
dellenunciatore.
In
effetti,
la
teoria
235
importante
segnalare
che
mentre
le
manipolatore)
siscrivono
entro
la
dimensione
terme,
leurs
paroles:
cest
lactant
cognitif
de
lnonciation.
Par ailleurs, Ducrot oppose le locuteur en tant que tel et le
locuteur-tre du monde [], ce dernier pouvant avoir
toutes sortes dautres proprits que celles, propres de
locuteur. Ce qui signifie pour nous quil faut distinguer le
237
identificati
da
Norn
aggiungendo gli
(2000a)
cui
una
esseri
delle
dautorit,
possiamo
riassumere
dunque
le
TEORIA
POLIFONIA
DELLOSSERVATORE
LINGUISTICA
Soggetto dellenunciazione
Soggetto parlante
Enunciatore (Arci-attante)
-------
Attante pragmatico
dellenunciazione
Osservatore (Attante cognitivo)
Enunciatore
Focalizzatore
Enunciatore
Spettatore
Assistente
Esseri discorsivi
Assistente-partecipante
Attore pragmatico
dellenunciazione
del mondo
un
dallapparizione
presupposto
stessa
del
dellenunciato
processo
del
enunciativo,
quale
per
la
238
assimilabile al
(forse
pi
fedele
allapproccio
narratologico
rivela
una
sovradeterminazione
della
dimensione
enunciativo
in
tutti
sistemi
significanti
tanto
postula
239
verbale (cfr. lo schema del cap. IV, 5.4. sul rapporto tra figure
cognitive e narrative).
In relazione alle figure dellosservatore/focalizzatore messi
in corrispondenza con lenunciatore della teoria ducrotiana,
bisogna per dire che mentre per la semiotica queste figure
rendono conto di una serie di questioni concernenti sia lambito
della percezione sia lambito del sapere,104 per la polifonia
linguistica pi interessata invece alla costruzione di una teoria
generale dellargomentazione nella lingua e il cui ambito
quindi
ristretto
alla
materia
linguistica,
prende
in
pragmatico
iscritto
nellenunciato,
che
tra
le
sue
240
linguistico
come
unit
minimale
che
deve
essere
241
linguistici
distinguere
tra
una
utilizzata
semiotica
da
Chabrol
(1987)
dellenunciazione
ed
per
una
rimane
invariato:
si
tratter
in
tutti
casi
di
riconoscere il significato dato, didentificare le unit semiolinguistiche, di differenziare livelli danalisi e di delimitare i tipi
di relazioni tra le unit, tutte operazioni che permettono la
scomposizione e ricomposizione degli insiemi significativi.
dellenunciazione.
Tuttavia
questa
semiotica
lenunciazione
simpone
allanalista
attraverso
(Chabrol, 1987:
228).
(dellenunciazione-enunciata
come
nella
teoria
243
dei
soggetti
coinvolti,
che
non
siano
244
dintenzione
nella
misura
in
cui
lappello
decisione
di
lasciar
fuori
dalle
considerazioni
produttore,
la
(cfr.
possibilit
Courts,
dello
1991)
studio
di
innesca
una
per
la
serie
di
di
Parret
(1983)
riguardanti
la
possibilit
intesa
come
una
doppia
determinazione:
le
lautore,
pragmatico
della
uno
dei
passi
semiotica
per
realizzare
strutturale
il
giro
presuppone
il
della
comunicazione.
In
termini
semiotici,
di
un
nellenunciatario,
riorganizzazione
credere-vero
dallaltra
del
fare
induce
nellenunciatore
alla
persuasivo
regolazione
dellenunciatore
in
In questo
base
della
nozione
di
sincretismo
si
trova
il
le
diverse
figure.
Nel
caso
della
linguistica
allocutario,
enunciatore
ecc)
che
al
livello
246
semantiche,
riguardante
vale
fenomeni
dappropriazione
della
dire,
discorsivi
lingua
la
loro
posizione
come
processi
dunque
come
luogo
combinazione
delementi
molto
eterogenei:
discorsivi,
le
posizioni
dellenunciatore
ed
enunciatario,
247
Hanno
dunque
le
due
teorie
una
simile
attitudine
sottinsieme
testuale
si
tratti
di
una
serie
sarticola
allora
questa
scelta
di
prendere
in
di
riferimento.
Chabrol
parte
dallidea
che
fondamentali
sulle
quali
si
fonda
la
ricerca
lautore
chiama
intertestualit
di
riconoscimento)
par
les
diffrents
partenaires
dun
change
semiotico
consideriamo
pi
rappresentative
della
enunciativi,
dallaltra,
la
questione
della
a partire da
250
autori
importante
evidenziare,
in
primo
luogo,
delimitazione
la
pragmatica
americana
questioni
paralinguistiche,
gestuali
pi
e
interessata
prossemiche
alle
dalla
ad
esempio
cinque
tipi
di
contesti
coi
suoi
corrispondenti tipi di pragmatica: contesto testuale (o cotestuale), esistenziale, situazionale, azionale e psicologico. In
questo senso, sebbene vero che le differenze segnalate
dallautrice savverano per la maggior parte degli approcci
pragmatici anche vero che levoluzione della pragmatica
ducrotiana, come abbiamo cercato di mettere in luce nei capitoli
precedenti,
riscontrate.
Avvertiamo, in effetti una sorta di slittamento teorico che
porta
ad
identificare
lenunciazione
pragmatica105
con
la
251
ci
che
contraddistingue
la
sua
concezione
dunque
non
derivata
da
una
componente
(inerente
agli
atti
linguistici)
cui
principi
teorici
punto
modo
desempio
riproduciamo
alcuni
Se
lenunciazione
un
evento
storico
previsto
presupposto,
facendo
dunque
astrazione
della
253
del
simulacro
non
stata
mai
teorizzata, n
quanto
lenunciazione
riguarda
enunciata,
invece
la
limmagine
distinzione
tra
dellenunciazione
Bertrand
(1984)
riprendendo
Bouacha
(1981)
maggior
parte
delle
analisi
concrete
sono
incentrate
pragmatica
dallapproccio
sociosemiotico
che
deviante
bizzarro
rispetto
ai
parametri
concreti
che
vengono
per
privati
da
ogni
256
allusione
alla
componente
ad eliminare
informativa
alla
257
alcune delle
come
fenomeni
argomentativi
fanno
che
6. La ScanPoLine
La
ScanPoLine
(teoria
scandinava
della
polifonia
linguistica
dellenunciato)
di
significazione
(la
259
rimangono
ad
un
livello
esclusivamente
modulo
strettamente
linguistico
sulla
base
delle
2002)
dintegrazione
La
questione
allinterno
di
si
pone
dunque
un
testo
delle
nel
diverse
modo
voci
260
261
dellenunciato;
mentre
se
il
locutore
costruisce
Cos
si
distinguono
tipi
di
legami
262
la
terza
nellidentificare
tappa,
i
non
diversi
ancora
esseri
sviluppata,
discorsivi,
consiste
collegandoli
In questo senso, se la
si
di
inammissibile,
essa,
poich
risulta
questa
per
Ducrot
una
spiegazione
descrizione
contribuisce
unanalisi
polifonico
testuale
cruciale
264
un
superamento
dei
limiti
dellenunciato
teoria
semiotica
verso
questioni
pi
vincolate
alla
pragmatica.
di
cogliere
non
soltanto
prodotti
dellattivit
predicazione
dassunzione
significa
che
lenunciazione
dellenunciazione
enunciata
delle
sotto la
istanze
266
componente
pragmatica
sovrapposta
alle
componenti
7. A modo di conclusione
Giunti a questo punto, ci siamo accorti quanto sia difficile
fornire una conclusione che risulti per lo meno esauriente. In
effetti, se il nostro scopo iniziale stato quello di individuare dei
punti di contatto tra la polifonia linguistica ducrotiana e la
semiotica greimasiana, crediamo aver mostrato che plausibile
assumere unanalogia nel trattamento della questione delle fonti
dei
punti
di
vista,
vale
dire,
delle
figure
dell
osservatore/enunciatore.
Inoltre, abbiamo cercato di evidenziare attraverso la
ricostruzione critica dei due modelli, che lidentificazione di
questanalogia non pretendeva di cancellare in nessun modo la
267
rappresentativo, narrativo e
predicativo,
per
la
esso
correlate
diventa
rilevante
nel
momento
in
cui
si
dellopposizione
sono
tuttora
diversi:
la
non
che
determina
la
prima
differenziazione
del
modello
semiotico,
che
comportano
uno
enunciativa,
sembrano
evidenziare
alcuni
punti
di
in corrispondenza con
anche
se
magari
la
terminologia
non
avr
270
APPENDICE
LA FORMA DELLA SPADA
a E.H.M.
Gli traversava il volto una cicatrice amara: un arco cinereo e
quasi perfetto che lo sfregiava da una tempia fino all'altro
zigomo. li suo vero nome non importa; tutti a Tacuaremb lo
chiamavano l'Inglese della Colorada. Il padrone di quei campi,
Cardoso, non avrebbe voluto venderli; dicono che l'Inglese
ricorse a un argomento impreveduto: gli raccont la storia
segreta della cicatrice. L 'Inglese veniva dalla frontiera, da Rio
Grande do Sul; alcuni assicuravano che in Brasile era stato
contrabbandiere. I campi della Colorada erano pantanosi; le
acque, amare; l'Inglese, per rimediare a queste deficienze,
lavor al pari dei suoi peoni. Dicono che fosse severo fino alla
crudelt, ma scrupolosamente giusto. Dicono anche che
s'ubriacasse; un paio di volte all'anno si chiudeva in camera e
ne emergeva dopo due o tre giorni come da una battaglia o da
una vertigine, pallido, tremante, sgomento, e non meno
autoritario di prima. Ricordo i suoi occhi glaciali, la sua
energica magrezza, i suoi baffi grigi. Non frequentava nessuno;
vero che il suo spagnolo era rudimentale, misto di brasiliano.
271
gli
uomini.
Per
questo
non
ingiusto
che
una
volto,
la
fine
rovinosa.
-C'est
une
affaire
flambe,
fisico,
esagerava
la
propria
superbia
mentale.
di
mezzogiorno.
Moon,
in
biblioteca,
parlava
con
276
BIBLIOGRAFIA
AA.VV.
1996 Htrogeneits en Discours, Cahiers du Franais
Contemporain, 3, pp. 5-234.
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INDICE
INTRODUZIONE..........................................................................6
1. Premessa..................................................................................6
2. Piano dellopera.....................................................................11
292
CAPITOLO PRIMO......................................................................17
LA NOZIONE DI PUNTO DI VISTA............................................17
1. Introduzione...........................................................................17
2. Il punto di vista in letteratura................................................21
3. Punto di vista e narratologia..................................................24
3.1. Il modo narrativo.................................................................26
3.1.1. I modi di comprensione dei personaggi: la visione..........28
3.1.1.1. Visione con.................................................................29
3.1.1.2. Visione da dietro........................................................30
3.1.1.3. Visione da fuori..........................................................30
3.1.2. Il racconto come processo denunciazione......................32
3.1.3. La focalizzazione..............................................................33
3.1.4. Le alterazioni....................................................................34
3.2. La voce narrativa................................................................35
3.2.1. La persona........................................................................36
4. Modo e voce in La forma della spada di J. L. Borges..........39
4.1. Lautofinzione......................................................................41
4.2. Il racconto metadiegetico...................................................44
4.3. La lettura retrospettiva: la costruzione della focalizzazione
....................................................................................................49
5. La revisione di Mieke Bal.......................................................52
5.1. Soggetto e oggetto della visione.........................................52
5.2. La struttura gerarchica delle istanze narrative..................53
5.3. Il focalizzatore come istanza del racconto..........................55
CAPITOLO SECONDO.............................................................57
ETEROGENEITA DISCORSIVE..............................................57
1. Introduzione...........................................................................57
1.1. Eterogeneit costitutiva......................................................58
1.2. Eterogeneit mostrata........................................................61
1.3. Larticolazione tra i due piani..............................................62
POLIFONIA ENUNCIATIVA.......................................................63
2. Introduzione...........................................................................63
2.1. Il concetto di enunciazione: non si pu parlare senza
parlare della propria parola.......................................................65
2.2 Polifonia enunciativa: la propria parola attraversata dai
discorsi altrui.............................................................................67
2.3. Polifonia e discorso riportato..............................................70
3. La costruzione del modello teorico........................................80
3.1. Frase/Enunciato..................................................................81
3.2. Significato/senso.................................................................85
3.3. La polifonia: tre aspetti della costitutivit..........................87
CAPITOLO TERZO......................................................................90
LA STRUTTURA ENUNCIATIVA................................................90
1. La pragmatica integrata.........................................................90
2. Soggetto empirico vs. locutore..............................................94
293
295