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R. Turco
rosturco.na@gmail.com
Introduzione
Questarticolo un insieme di riflessioni ed esperimenti con pari/gp tratti dalle pagine del blog Block
Notes Matematico su cui lautore spesso scrive di matematica.
Largomento qui trattato centrato soprattutto sulla tipologia dei numeri e sui numeri Quasi perfetti o
lievemente eccedenti.
Alcune parti sono state modificate, corrette o generalizzate rispetto al blog. Nel seguito i numeri Quasi
perfetti o lievemente eccedenti verranno indicati anche col simbolo QP. La trattazione non va ritenuta
esaustiva o rigorosa.
Si ringrazia lappassionato per eventuali segnalazioni che permetteranno la rimozione di errori o altri
spunti per alimentare il blog prima di tutto.
Classi di comportamento
Ogni successione aliquota potenzialmente potrebbe ricadere in una delle seguenti classi di
comportamento:
1. termina a 0
2. finisce in un ciclo, di lunghezza 1, di lunghezza 2 o maggiore
3. potrebbe crescere all'infinito
Successioni di lunghezza 1
I numeri perfetti hanno tale caratteristica. Ad esempio s(6)=6, s(28)=28, etc.
Congettura sui numeri perfetti
Si ipotizza che sono infiniti.
Successioni di lunghezza 2
I numeri amichevoli hanno questa caratteristica. Due numeri amichevoli a e b sono cos definiti perch la
s(a)=b e s(b)=a. Ad esempio la pi piccola coppia di numeri amichevoli (220,284).
Congettura sui numeri amichevoli
Si ipotizza che sono infiniti.
Liste di numeri amichevoli
http://djm.cc/amicable.txt
http://amicable.homepage.dk/knwnap.htm
Successioni di lunghezza maggiore di 2
I numeri che danno luogo a sequenze di lunghezza maggiore di 2 sono detti numeri socievoli.
Lista di numeri socievoli
http://djm.cc/sociable.txt
Congettura di Catalan e Dickson
Tale congettura ipotizza che tutte le sequenze aliquote a partire da un valore n intero terminano nelle
prime due classi di comportamento e mai crescendo all'infinito.
La congettura non ancora provata e attualmente anche a livello di test al computer finora non si sono
completamente testate tutte le situazioni. Ad esempio una di queste n=276.
Recentemente si sta mettendo in dubbio la congettura, ovvero si convinti, sempre come congettura da
dimostrare, che in realt anche la classe di comportamento 3 possibile (vedi [GUY1977] R. K. Guy,
Aliquot sequences, in Number Theory and Algebra (Academic Press, 1977).
Problemi correlati
Sfruttando la tecnica delle parti aliquote e modificandone la funzione in gioco si possono costruire altri
tipi di numeri.
Definiamo:
s+(n)=s(n) + 1
Tutte le potenze di 2 sono di questo tipo e di lunghezza 1 (numeri quasi perfetti).
Esistono anche sequenze s+ di lunghezza 2, dette "coppie amichevoli quasi perfette"; mentre per
lunghezze maggiore di 2 si parla di "numeri sociali quasi perfetti".
Vedi:
http://djm.cc/augmented.fmtlist
http://djm.cc/augsoc.fmtlist
Analogamente definiamo
s-(n) = s(n) 1
otterremo numeri definiti nel seguente modo:
Vedi:
http://djm.cc/reduced.fmtlist
http://djm.cc/redsoc.fmtlist
Nuove ricerche da fare
Potremmo definire ancora altre funzioni non ancora indagate
s*k(n)
= s(n)*k
s/k(n)
s*k+m(n)
s/k+m(n)
= s(n)/k + m
s^k(m)
= s(n)^k
s^k+m(n)
= s(n)^k + m
etc...
con k e m interi
Potreste provare a indagare sulle propriet dei numeri in base a k e m e sulla sequenza.
Eccovi anche un algoritmo semplice con PARI/GP (da migliorare eventualmente) con cui un p studiare le
varie casistiche:
Alq(n,op="+",m=0,k=1) = local(ret=1, str="", str2="");{
str = concat(str,n);
str = concat(str,",");
i = 0;
retp = n;
while(ret!= 0,
i++;
vec = divisors(n);
l = length(vec);
retp2 = ret;
ret = sum(i=1, l-1, vec[i] );
>
i>2
&
&
retp2 !=
retp2
-1,
!=
str
=
-1,
concat(str," str
=
prime number*/
number"););
);
print(str);
}
Nel seguito con divisori intendiamo tutti i divisori di un numero N, compreso N. Per divisori propri si
intendono, invece, tutti i divisori escluso N.
Vanno analizzati due casi:
Prodotto di numeri primi non potenze
In tal caso il numero scomposto nel seguente modo:
factor(N)
N=p*q*r*
In tal caso definendo con n il numero di numeri primi in gioco della scomposizione in fattori, allora il
numero di divisori dato da
d=1+sum(i=1,n,binomial(n,i)
(1)
(2)
Il che dimostra anche che il numero di divisori dipende solo dagli esponenti delle potenze.
Esempio
N=2^3*3^3=216 lenght(divisors(216))=16 D=1+3+3+3*3=16
N=3^5*11^2=29403 lenght(divisors(216))=18 D=1+5+2+5*2=18
Per pi termini non va bene la (2). Se chiamiamo con ai le varie potenze in gioco, allora dobbiamo tener
conto della somma di tutti i prodotti non ripetuti degli esponenti ai, prendendo gli esponenti a coppie,
a triple, ... , a (n-1) coppie:
D = 1 + a1 + a2 + + a1*a2 + a1*a3 + + + a1*a2*a3 + (3)
Facciamo un esempio
N=2^2*3^3*5^2=2700 lenght(divisors(2700))=36
n=3 sum(i=1,3,ai)=7 a1=2 a2=3 a3=2
d=divisors(2^3)
s(d)=sum(i=1,length(d),d[i])=15
Lemma
Il quadrato di un numero pari n, diverso da una potenza di 2, sempre un numero abbondante.
Dim.
Un numero pari ottenibile con 2m; nel nostro caso dobbiamo per ipotizzare che 2m non sia potenza di 2
ovvero 2m<>2^x; inoltre per la definizione del Lemma di quadrato di n allora :
n = (2m)^2 = 4m^2
i suoi divisori, escluso n (4m^2) sono, quindi, almeno:
[1,2,4,m,2m,4m,m^2,2m^2]
la cui somma S=3m^2+7(m+1) > 4m^2
difatti 7(m+1)>m^2
Facciamo anche qualche esempio:
Definiamo i divisori propri di un numero n come il vettore d=[d1,d2,d3,...], escluso se stesso cio con
dk<>n, allora un numero n lievemente eccedente tale che:
s=sum(i=1,k,di)=n+1
I numeri lievemente eccedenti finora non sono mai stati trovati.
Lo studio "SOME RESULTS CONCERNING QUASIPERFECT NUMBERS - PETER HAGIS, JR. and GRAEME L.
COHEN" mostra che se i numeri lievemente eccedenti esistessero sono al disopra di 10^35 e con non meno
di 7 fattori primi distinti oppure se 3 non divisore di n al di sopra di 10^40 con non meno di 9 fattori
primi distinti. Se indichiamo con w(n) il numero di fattori primi distinti, allora in formule :
w(n)>=7
con
n>=10^35
se
non
un
divisore
di
n,
allora
w(n)>=9
con
n>=10^40.
Attenzione a non confondere numero di divisori propri o di divisori con numero di fattori primi distinti.
Ad esempio
N=2*3*5=30 ha 3 fattori primi distinti ma divisors(30)=8 oppure 7 divisori propri escludendo N=30.
L'analisi da qui in avanti un tentativo di:
verificare se esistono metodi semplici circa la dimostrazione della NON esistenza
determinare le caratteristiche che devono avere tali numeri con metodi elementari
verificare lordine di grandezza di un numero del genere
verificare i metodi trovati se corretti
Un semplice programmino PARI/GP per trovare un contro-esempio di esistenza il seguente:
NLE(start=1,end=1000)= local(i=0, j=0,d=0); {
for(i=1,end,
d = divisors(i);
s=sum(j=start,length(d)-1,d[j]);
if(s==i+1,
print(i," un numero lievemente eccedente");
);
d=0; s=0;
);
print(" Fine ricerca tra n=",start, " e n=", end);
return;
}
n=10
d=[1,2,5]
d1=1,d2=2,d3=5 se d3=2+k->k=3
d2=(n-k)/2 non intero
n=22
d=[1,2,11]
d1=1,d2=2,d3=2+9->k=9
(n-k)/2 non intero
n=77
d=[1,7,11]
s=19
d1=1,d2=7,d3=7+4->k=4
(n-k)/2 non intero
Tutti i semi-primi o numeri RSA come prodotto di due numeri primi sono di questo tipo, con 3 divisori.
Nessuno di essi pu essere un numero lievemente eccedente.
Lemma
I numeri RSA, prodotto di due numeri primi, sono numeri difettivi.
Supponiamo ora che n abbia d=4 divisori, per cui
d2+d3+d4=n
d3 = d2 + k1
d4 = d2 + k2 con k2>k1
d2 + d2 + k1 + d2 + k2 = n
d2 = [n - (k1+k2)]/3
Questo vuol dire che per essere d2 intero il numeratore deve essere multiplo di 3.
Generalizzazione
In generale per d divisori, escluso n, :
d2 = n - Q / (d-1) (1)
dove Q = Sum( ki , i=1..d-2)
ed n - Q deve essere multiplo di d-1 affinch d2 sia intero.
E' evidente che se n pari e d2=2 , Q pari se i pari o dispari se i dispari.
Sperimentazione
Verifichiamo se esiste un Pattern che si presenta sempre.
Se cerchiamo i numeri fino a M che hanno solo 4 divisori, scopriamo che sono solo potenze di numeri primi
quindi difettivi
M=100000
for(i=1,M,l=length(divisors(i))-1;if(l==4,print(i)));
n=16 [1,2,4,8] potenza di 2 difettivo
n=81 [1,3,9,27] potenza di 3 difettivo
n=625 [1,5,25,125] potenza di 5 difettivo
n=2401 [1,7,49,243] potenza di 7 difettivo
n=14641 [1,11,121,1331] potenza di 11 difettivo
n=28561 [1,13,169,2197] potenza di 13
10
11
[1,2,4,7,14]
la somma s=28 un numero perfetto
Conclusioni finora evidenti
I numeri pari non possono essere lievemente eccedenti, risultano solo perfetti, difettivi o abbondanti. I
numeri lievemente eccedenti se esistono devono poter essere dispari e non prodotto di numeri primi o
potenza di un numero.
12
13
Un multiplo di un numero abbondante ancora abbondante perch la funzione somma dei divisori,
compreso n, moltiplicativa, ma non completamente, cio solo se MCD(a,b)=1 ovvero a e b coprimi,
allora s(a*b) = s(a)*s(b)
Ad esempio seguendo la definizione
MCD(321,992)=1
s(992)=1024+992=2016
s(321)=111+321=432
s(992)*s(321)=2016*432=870912
s(318432)=s(992*321)=552480+318432=870912
s(318432)=s(992*321)=s(992)*s(321)
992 un numero abbondante e lo anche 318432 ottenuto come multiplo di 992.
Vedi http://www.scribd.com/doc/46194270/Dai-numeri-multipli-di-6-alla-Riemann-Hypothesis
In questo nuovo blog, con un poco di pazienza e magari anche con qualche errore che vi chiedo di
segnalarmi, prover a fare una tabella di classificazione dei numeri naturali in base al numero dei loro
divisori propri.
La tabella serva ad osservare le caratteristiche dei numeri e la loro frequenza. Uno dei miei risultati
immediati su questa tabella :
Ipotesi della Regola dei 17 divisori propri (R. Turco): "Il numero totale di numeri, a partire da 1, con 17
divisori propri circa 17 x il numero di intervalli da 1000 considerati, con un errore che tende ad
aumentare all'aumentare dell'intervallo".
Ad esempio tra 1 e 3000 con la regola si ottiene: 17 x 3 = circa 51 e difatti ce ne sono 52.
All'aumentare dell'intervallo l'errore aumenta come sovrastima, almeno nell'intervallo 1 - 20 mila (non ho
indagato oltre, probabilmente la regola si potrebbe infrangere se si va oltre).
A 20 mila la sovrastima di 40 esatti. Il che vuol dire che la relazione non esattamente lineare.
Interessante sarebbe trovare la relazione giusta e dimostrare perch accade ci e, quindi, trasformare la
stima in Teorema.
TABELLA
Intervallo considerato 1-1000 (nel caso di assenza valori l'intervallo tra 1 e vari milioni segnati nella
nota)
Num div Quantit
Tipologia divisori
Tipo numero
168
numeri primi
difettivi
11
difettivi
292
110
difettivi
difettivi
14
difettivi
180
difettivi
abbondanti o difettivi
22
varie tipologie
abbondanti o difettivi
10
11
97
varie tipologie
abbondanti o difettivi
12
13
abbondanti
14
abbondanti
15
48
16
17
17
18
19
11
20
(2)
abbondanti o difettivi
21
(3)
abbondanti
22
(4)
23
16
24
(5)
28
(6)
29
30
31
32
(8)
abbondanti
33
(9)
abbondanti
abbondanti
potenze sedicesime primi
abbondanti
abbondanti
liev. difett. (potenza di 2), difettivo o abbondante
abbondanti
(7)
(1) varie tipologie: potenze del 2, con divisori numeri perfetti, composti, etc
potenze decime: tra 1 e 1 milione esistono solo 2 numeri del genere: 1024 e 59049
potenze dodicesime: tra 1 e 1 milione esiste solo 531441
potenze diciottesime: tra 1 e 1 milione c' solo 262144
(2)
15
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
tra 1 e 10 mila
16
Stima
17
34
51
68
84
102
119
136
153
170
340
510
680
850
1020
1190
1360
1530
1700
1870
Totale
17
33
52
70
85
99
115
129
144
159
300
435
55
675
785
902
1014
1128
1242
1340
Per bassi valori l'errore contenuto, poi tende ad aumentare. Sarebbe interessante verificare se tale
tendenza prosegue. Apparentemente anche l'errore ha una regola, tra 10 mila e 20 mila e tra 20mila e 30
mila l'errore si mantiene con una differenza di 30, tra 30 mila e 40 mila e tra 40 mila e 50 mila si
mantiene con una differenza di 50, poi inizia con 60 etc.
Quindi la regola dei 17 divisori propri non ammette una relazione lineare semplice, come visto in
partenza, n ha senso mettere dei correttori, ma occorrerebbe trovare una relazione migliore di quella
lineare.
Un programmino semplice per valutare l'errore il seguente
// for(j=10000,50000, j=j+10000; TND(1,j,17))
TND(start=1,end=1000,adiv=5)= local(i=0, j=0,d=0); {
count=0;
for(i=start,end,
d = divisors(i);
if(adiv==length(d)-1,
count++;
);
d=0;
17
);
a = floor(17*end/1000);
print(" Trovati n=", count, " numeri per ", end , " stimati ", a, " errore ", a - count);
return;
}
18
19
20
Nel paragrafo precedente abbiamo ideato un metodo per vedere se esistono e come devono essere i
numeri naturali con un certo numero di divisori propri. Adesso vediamo se possiamo usare lo
stesso metodo con i numeri lievemente eccedenti.
Dalla definizione, un numero lievemente eccedente un numero naturale N la cui somma dei divisori
propri s(N) = N + 1.
I numeri naturali composti, che hanno ogni numero di divisore, possono essere di due forme:
a) prodotto di potenze prime di numeri primi (N=a*b*c*...*z con a, b, c,...,z numeri primi)
b) prodotto di potenze di numeri primi (N = p^w*q^t...)
Nel caso a) abbiamo visto che :
d = 1 + Cn,1 + ... + Cn,n-1 dove n rappresenta il numero di fattori primi a, b, c,...,z
in pari/gp
d = 1 + sum(i=1,n-1,binomial(n ,i))
Per sappiamo il numero di divisori ma non sappiamo quanto vale la somma dei divisori
Nel caso b)
usiamo la formula pi semplice nel caso N=p^a1*q^a2
d = 1 + a1 + a2 + a1*a2
ma questa mi d anche N stesso, per avere solo i divisori propri (come serve a noi)
d = a1 + a2 + a1*a2
Nel caso generale di pi di due esponenti conviene considerare che la funzione somma moltiplicativa.
Anche qui sappiamo il numero di divisori propri ma non sappiamo quanto vale la somma dei divisori.
Conclusione: con questo metodo, che pur ci ha insegnato tanto, non sapendo la somma dei divisori non si
riesce a sfruttarlo per trovare una contraddizione.
Possiamo
ancora
dire
qualcosa,
in
base
quanto
imparato
negli
articoli
precedenti.
Un numero QP:
NON pu essere una potenza di un primo, cio del tipo p ^a; perch se p=2 allora p^a sarebbe
lievemente difettivo
se p diverso da 2, invece, p^a difettivo.
A questo punto un N QP potrebbe essere solo del tipo:
a) N=a*b*c...*z con a, b, c,..., z numeri primi
b) N=p^a1*q^a2*r^a3...
21
Nel caso a) dobbiamo escludere i numeri N pari, ovvero il 2, perch darebbe luogo a numeri
abbondanti o difettivi.
Ad
esempio
N=2*3*5=30, con
d = 1+sum(i=1,n-1,binomial(n,i)),
n=3
numeri
primi,
suoi
funzione
divisori
somma
dei
sono
divisori
in
totale
propri
22
23
n=3;
a = vector(n);
a[1]=2;a[2]=7;a[3]=5;
d1 = a[1]+1=3
d2 = a[2]+1=8
d3 = a[3]+1=6
d = d1*d2*d3= 144
Ora per controllare basta fare:
d=divisors(N);
length(d)=144
Se provate a cambiare i fattori primi quindi scegliendo un M diverso da N:
M=5^2 * 7^7 * 13^5
d=divisors(M);
length(d)=144
Avremmo potuto dimostrarlo genericamente.
Ritorniamo sui 28 divisori e 30 divisori, ci servono per affinare il metodo poi per i QP.
Possiamo ottenere i 28 divisori con questa formula? Un modo facile settarsi una matrice, per almeno 5
tentativi. Supponiamo 3 esponenti, quindi una matrice 3 colonne e 5 righe; dove ogni riga della matrice
una tripla di valori possibili degli esponenti.
a = matrix(5,3);
a[1,1]=1;a[1,2]=1;a[1,3]=1;
a[2,1]=1;a[2,2]=1;a[2,3]=2;
a[3,1]=1;a[3,2]=2;a[3,3]=2;
a[4,1]=2;a[4,2]=2;a[4,3]=2;
a[5,1]=3;a[5,2]=2;a[5,3]=2;
d1 = 2
d2 = 2
d3 = 2
d = d1*d2*d3= 8
troppo basso
Passiamo alla seconda riga
d1 = 2
d2 = 2
d3 = 3
d = d1*d2*d3= 12
troppo basso
Passiamo alla terza riga
d1 = 2
d2 = 3
d3 = 3
d = d1*d2*d3= 18
troppo basso
24
d = d1*d2*d3= 27
di poco basso
Passiamo alla quinta riga
d1 = 4
d2 = 3
d3 = 3
d = d1*d2*d3= 36
troppo oltre
Con 3 esponenti non riusciamo a farcela ad arrivare a 28 divisori e 30 divisori.
Proviamo con una matrice 5 x 4
a = matrix(5,4);
a[1,1]=1;a[1,2]=1;a[1,3]=1;a[1,4]=1
a[2,1]=1;a[2,2]=1;a[2,3]=1;a[2,4]=2
a[3,1]=1;a[3,2]=1;a[3,3]=2;a[3,4]=2
a[4,1]=1;a[4,2]=2;a[4,3]=2;a[4,4]=2
a[5,1]=2;a[5,2]=2;a[5,3]=2;a[5,4]=2
1 riga
d1 = 2
d2 = 2
d3 = 2
d4 = 2
d = 16
2 riga
d1 = 2
d2 = 2
d3 = 2
d4 = 3
d = 24
3 riga
d1 = 2
d2 = 2
d3 = 3
d4 = 3
d = 36
Neanche cos va bene. Ok avrete capito come fare. Alcuni numeri di divisori propri sono possibili solo
come potenza di un solo fattore primo.
Ora passiamo ad un'altra questione.
Ci sono due possibili strade per riuscire a fare in modo che la somma dei divisori propri riesca a
superare N:
- tenendo basso il valore degli esponenti
- aumentando il numero dei fattori primi
Esaminiamo un caso semplice
N=3^2 * 5^1 * 7^1=315
questo N ha 11 divisori propri
La somma dei divisori propri 309, un poco basso (difettivo).
Se aumento qualche esponente vado oltre, difatti:
N=3^2 * 5^2 * 7^1=1575
25
26
27
sigma(d)=sum(i=1,length(d),d[i])=24999952316228286897
Dalla (1) k=18
S18=[1-10^19]/[1-10]= 1111111111111111111 primo
sigma e S18 non coincidono!
Con b=2 i numeri della somma della serie geometrica e quella dei divisori coincidono ... Perch?
Perch se b primo e p=k+1 primo, allora si ottiene che le due cose coincidono (Somma della serie
geometrica e somma dei divisori)
Es.:
b=5
n=5^18
d=divisors(5^18)
sigma(d)=sum(i=1,length(d),d[i])=4768371582031
Dalla (1) k=18
S18=[1-5^19]/[1-5]= 4768371582031
k+1 primo
sigma e S18 coincidono!
Per un numero a 28 divisori o a 30 divisori questo non accade perch non sono numeri primi.
Lemma:
Se b, k+1 sono primi e n = b^k allora sigma(n) coincide con la serie geometrica di n.
28
(2)
Quindi:
sigma(p^q-1) = Fq(p)|sigma(p^2a)|sigma(n) questo perch sigma una funzione moltiplicativa
Mettendo insieme la (1) e il Lemma B si ottiene che
1+1/2(q-1)(p+1) = 1 o 3 mod 8
Da cui
(q-1)(p+1) = 0 o 4 mod 16
29
q
7
13
31
37
61
79
103
109
127
151
157
b
48
92
39
94
28
116
122
83
88
34
20
c
132
106
183
134
242
160
226
283
284
362
400
q
181
199
223
229
271
277
349
367
373
397
421
b
171
21
232
129
210
65
43
296
227
281
307
c
267
441
254
411
396
547
587
364
481
445
425
q
439
463
487
541
607
613
631
661
709
727
733
b
72
27
174
125
220
282
52
142
113
304
c
678
729
648
703
632
594
866
824
877
692
q
751
757
823
829
853
877
919
967
991
997
Dim.
Se a= 1 mod 3, se prendiamo q=7 dal Lemma B si ottiene che p = 1 o 7 mod 8
Difatti ad esempio
q=7
a=10 => a=1 mod 3
q=7|2a+1=21
Dal Lemma B
(q-1)*(p+1) = 0 o 4 mod 16
q-1=6
p + 1 = 0 o 6 mod 16, allora p = 15%16 = 7%8 oppure 1%8
Se, invece, p = b o c mod q per ogni tripla (b,c,q) della Tabella 1, allora
sigma(p^2)=0 mod q
Ad esempio per la tripla (2,4,7) scegliamo p = 4 mod 7, ad esempio p = 11 allora sigma(11^2)=133%7=0
Ora dalla (2) sigma(p^2a) = Prod Fd(p) con d>1 e d|2a+1
per cui
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Il Lemma C fornisce un utile strumento dei numeri primi p tali che p^2 (quadrati dispari perch
con p=2
si ottengono difettivi) oppure p^2a con a= 1 mod 3, possono dividere un QP
I pi piccoli primi tali che sigma(p^2) ha divisori congruenti a 5 o 7 mod 8 e non eliminati dal
Lemma C sono i numeri 2351, 3767, 5431.
TEOREMI
A questo punto possiamo dimostrare il Teorema successivo.
Teorema 1
a) Nessun numero della forma m^4 QP
b) Nessun numero della forma m^6 con MCD(m,3)=1 QP
Dim.
Se ipotizziamo che n= Prodi pi^4ai per i=1..t ed n un QP, quadrato dispari, quindi n un prodotto di
potenze di numeri primi ed per ipotesi QP quadrato dispari
Da qui sigma(pi^4ai)=1 mod 4 e dal Lemma A sigma(pi^4ai) = 1 mod 8 per cui
sigma(n) = Prodi sigma(pi^4ai) = 1 mod 8
Ma n un quadrato dispari per cui sigma(n)=2n+1=3 mod 8 contraddicendo l'ipotesi. Questo dimostra la
parte a).
Supponiamo ora n = Prodi pi^6ai per i=1..t con pi>=5 con n QP Ora sigma(pi^6ai) = 1 mod 3, quindi
sigma(n) = Prodi pi^6ai = 1 mod 3
poich n un quadrato dispari e 3\n, abbiamo che sigma(n) = 2n+1 = 0 mod 3 che una contraddizione,
il che dimostra la parte b).
Teorema 2
Se un numero della forma Prodi pi^(24ai+2b) i=1..t QP, allora b=1,5 o 11 e pi diverso da 3 mod 8 per
ogni i e t>= 10.
Dim.
Supponiamo che n=Prodi pi^(24ai+2b) i=1..t un QP
Dal Teorema 1, parte a), b diverso da 0,2,4,6,8,10. Poi dal Lemma B, p i diverso da 3 mod 8 per ogni i.
Poi 3\n, e dal Teorema 1, parte b), b diverso da 3 e 9.
Supponiamo b = 7, dal Lemma C abbiamo pi = 1 o 7 mod 8 per ogni i. Ma se pi = 1 mod 8 allora:
sigma(pi^(24ai+14))=24ai+15= 7 mod 8, che contraddice il Lemma A.
Quindi pi=7 mod 8 per ogni i, per cui:
sigma(pi^(24ai+14)) = 1 mod 8 e di conseguenza sigma(n)= 1 mod 8.
Come nel Teorema 1, parte a), questa una contraddizione. Per cui b diverso da 7.
Ma poich pi diverso da 3 mod 8 per ogni i, se t<=9 si avrebbe che:
sigma(n)/n < Prodi pi/(pi-1) i=1..t <= 5/4 * 7/6 * 13/12 * 17/16 * 23/22 * 29/28 * 31/30 * 37/36 * 41/40 < 2
questo perch devo considerare i numeri primi pi dispari e diversi da 3 mod 8 (e almeno 9 perch posto
t<=9) di conseguenza sono esclusi i numeri primi 11 e 19.
Ma questo contraddice il fatto che sigma(n)/n = 2n + 1 / n > 2. Quindi t>=10. Il che dimostra Il Teorema 2,
ma non escludiamo con esso che per b=1,5,11 non ci possano essere dei QP.
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Teorema 3
Se un numero della forma Prodi pi^6ai+2 per i=1..t un QP allora t > 230876
Sia qi l'i-esimo numero primo (ad esempio q1=2). Indichiamo con Prod1 il prodotto sopra l'insieme dei primi
non congruenti a 3 o 5 mod 8 oppure a b o c mod q con b,c,q del Lemma C.
Nota
Se si cerca con un algoritmo l'insieme dei primi con le caratteristiche di cui prima, il 5000-esimo
P=309769 e corrisponderebbe al qi con i=26785, il 225876-eismo primo maggiore di P Q=3538411. Se si
considera il prodotto di tali 5000 primi si ottiene Prod1 q i/qi-1 < 1.6768 = alfa, con qi <= P
Se si considera adesso un QP n = Prodi p^(6ai+2) i=1..t con t ogni i per ogni tripla (b, c, q) del Lemma C,
per cui:
sigma(n)/n = Prod1 sigma(qi^(6ai+2))/qi (per qi<=P) * Prodi sigma(pi^6ai+2)/pi (con i=5001..t) (*)
(*) < Prod1 qi/qi-1 * Prodi qi/qi-1 con Prodi i=26785..s+21775 (**)
(**) < alfa * Prod q/q-1 con Prod tale che P < q <= Q (***) che possiamo ancora spezzare
(***) = alfa ProdQ q/q-1 * ProdP q-1/q < alfa/log P * log(Q + 2/sqrt(Q)) < 2
dove ProdQ per q<=Q e ProdP q<=P
Questa una contraddizione se n QP e quindi con sigma(n)/n = 2n+1/n > 2
Teorema 4
Nessun numero della forma n = 3^2a * m ^2b con 3\m, a = 2 mod 5 e b=0 mod 5 oppure b=0 mod 11, pu
essere un QP.
La sua dimostrazione leggermente pi difficile a comprendersi per i non addetti ai lavori, ma si dimostra
cos:
sigma(3^2a) = Prod Fd(3) = F5(3) Prod Fd(3) con d|2a + 1 e d\2a+ 1
abbiamo
ll^2 = F5(3) | sigma (3^2a ) | sigma( n ). Poich 3^10 = 1 (mod 121),
sigma(n) = 2n + 1 = 2* 3^4*m^2b + 1 = 0 (mod 121)
Da qui
m^2b = 59 (mod 121), ovvero m^b = 46 or 75 (mod 121). (D)
Se indichiamo con Phi la funzione di Eulero, per ogni possibile valore di
c = phi(121)/MCD(b, phi(121))
non possibile 46^c = 1 (mod 121) oppure 75^c = 1 (mod 121),
allora per il criterio di Eulero delle potenze residue la (D) irrisolvibile, per cui il Teorema dimostrato.
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