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11/17 dicembre 2015

Ogni settimana
il meglio dei giornali
di tutto il mondo

n. 1132 anno 23
Evgeny Morozov
Connessi
ma non uguali

internazionale.it
Joe Sacco
Le sabbie
del Canada

3,00
Creswell e Haykel
Lo Stato islamico
e la poesia

unombra
nera
sulla
Francia

PI, SPED IN AP, DL 353/03 ART 1, 1 DCB VR


de ,
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il mondo in ciFre
,
euro

Come Marine Le Pen


ha cambiato il
Front national per
conquistare i francesi

11/17 dicembre 2015 Numero 1132 Anno 23


Concepire un manifesto signiica
prima di tutto sapere perch lo si fa. Poi una volta
capito bisogna metterci tutta la forza

Sommario

pierre berNArd A pAgiNA

La settimana

11/17 dicembre 2015


Ogni settimana
il meglio dei giornali
di tutto il mondo

n. 1132 anno 23
Evgeny Morozov
Connessi
ma non uguali

internazionale.it
Joe Sacco
Le sabbie
del Canada

3,00
Creswell e Haykel
Lo Stato islamico
e la poesia

iN copertiNA

Unombra nera sulla Francia

soldi

Unombra
nera
sulla
Francia

Come Marine Le Pen


ha cambiato il
Front national per
conquistare i francesi

Il Front national la prima forza politica francese.


Il risultato delle regionali lultimo campanello dallarme
per i socialisti e la destra repubblicana (p. 18).
Foto di Christopher Morris (VII/Luzphoto)

Giovanni De Mauro
AfricA
e medio orieNte

28 Il gruppo Stato

islamico si
raforza in Libia
Libration
Americhe

32 Il Venezuela volta
34

pagina
Prodavinci
Gli Stati Uniti
dopo lattacco di
San Bernardino
The Boston Globe
AsiA

38 I molti limiti
della giustizia
giapponese
The Economist
reportAge

47 Le sabbie

del Canada
Joe Sacco
regNo UNito

58 Ripartire dal nord


The Sunday Times
ArAbiA sAUditA

62 Il regno saudita

alla resa dei conti


Financial Times

repUbblicA
ceNtrAfricANA

68 Dove nasce

ecoNomiA
e lAvoro

122 Laltruismo

la violenza
Foreign Policy

interessato di
Mark Zuckerberg
The New York Times

portfolio

76 Il villaggio

dei gemelli
Jordi Pizarro

cultura
92

ritrAtti

82 Mauricio Macri

Cinema, libri,
musica, video, arte

Le opinioni

Ahora
14

Domenico Starnone

30

Amira Hass

42

Natalie
Nougayrde

grAficA

44

Evgeny Morozov

94

Gofredo Foi

Tlrama

96

Giuliano Milani

viAggi

84 La citt verticale
The Telegraph

88 Per unarte sociale

100 Pier Andrea Canei

pop

106 La poesia dello


Stato islamico
Robyn Creswell
e Bernard Haykel
scieNzA

115 Procedere con


cautela
The Guardian

102 Christian Caujolle


113

Tullio De Mauro

le rubriche
14

Posta

17

Editoriali

127

Strisce

129 Loroscopo
130 Lultima

internazionale.it/sommario

C anche una parola per deinirlo:


ilantrocapitalismo. Per festeggiare la nascita
della iglia, Mark Zuckerberg ha annunciato
che insieme alla moglie Priscilla Chan doner
il 99 per cento delle sue azioni di Facebook
alla Chan Zuckerberg initiative. La notizia ha
creato una certa efervescenza collettiva. In
fondo si tratta pur sempre di 45 miliardi di
dollari: pi o meno il pil della Tunisia o della
Serbia. Lasciamo per un attimo da parte ogni
discussione su quanto sia scandaloso che un
singolo individuo abbia tutti quei soldi. In
realt, come spiega Jesse Eisinger sul New
York Times, e a pagina 122 di questo numero,
Zuckerberg ha semplicemente spostato i
suoi soldi da una tasca allaltra. La Chan
Zuckerberg initiative non una fondazione
non proit, ma una limited liability company,
vale a dire una societ privata che pu
generare proitti e che, come tutte le societ
private, libera di fare investimenti di ogni
tipo senza nessun obbligo di trasparenza. In
pi, donando azioni anzich soldi, non
pagher le tasse sullaumento di valore delle
stesse azioni. Tutto legale, ma ogni dollaro di
tasse non pagato un dollaro in meno nelle
casse dello stato che potrebbe essere usato
per inanziare, per esempio, la scuola
pubblica, il cui budget annuale negli Stati
Uniti di 69 miliardi di dollari. Con la Chan
Zuckerberg initiative il fondatore di Facebook
ha detto di voler aiutare listruzione, ma a
modo suo, senza discutere con nessuno quali
progetti inanziare. Non che il sistema
pubblico, negli Stati Uniti come altrove, sia
perfetto o esente da critiche, ma non
aggirandolo che lo si pu migliorare. Se
Zuckerberg vuole sul serio aiutare la scuola o
il suo paese, pu semplicemente pagare le
tasse su tutti i guadagni, oppure trovare il
modo di mettere davvero i suoi soldi al
servizio della collettivit. u

Articoli in formato
mp3 per gli abbonati

le principali fonti di questo numero


The Boston Globe un quotidiano di Boston, pubblicato dal gruppo editoriale The New York Times Company. Larticolo a pagina 34 uscito il 7 dicembre
2015 con il titolo Guns are more dangerous than Isis. Prodavinci un sito venezuelano di analisi e politica creato nel 2009 dalleconomista
Angel Alayn. Larticolo a pagina 32 uscito il 9 dicembre 2015 con il titolo La hora de la reconstruccin. Internazionale pubblica in esclusiva
per lItalia gli articoli dellEconomist.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Immagini
Citt sommersa
Carlisle, Regno Unito
7 dicembre 2015

Le strade di Carlisle, nel nord dellInghilterra, dove la tempesta Desmond ha


causato una serie di inondazioni. Le
piogge torrenziali e le raiche di vento
ino a 130 chilometri orari hanno colpito
anche il nord del Galles e parte della
Scozia e dellIrlanda. Centinaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case
e molte sono rimaste senza elettricit.
Foto di Jef J Mitchell (Getty Images)

Immagini
Dopo lincendio
Mumbai, India
7 dicembre 2015
Gli abitanti di Damu Nagar, una baraccopoli di Kandivali, alla periferia di
Mumbai, cercano di recuperare le loro
cose dopo un incendio. Le iamme sono
divampate da un magazzino e hanno
fatto esplodere circa trenta bombole di
gas, distruggendo duemila baracche e
uccidendo almeno due persone. Foto di
Danish Siddiqui (Reuters/Contrasto)

Immagini
Fuochi naturali
Catania, Italia
3 dicembre 2015

Fulmini vulcanici sullEtna, che nella


notte tra il 2 e il 3 dicembre ha cominciato a eruttare. Una serie di esplosioni
allinterno del cratere Voragine ha provocato fontane di lava e una colonna
eruttiva alta diversi chilometri. Laeroporto di Catania stato chiuso temporaneamente. Secondo lIstituto nazionale di geoisica e vulcanologia il fenomeno esplosivo pi forte degli ultimi
ventanni. Il cratere Voragine si formato allinterno del cratere centrale del
vulcano nel 1945. Lultima eruzione
dellEtna risale al 2013. Foto di Marco
Restivo (Demotix/Corbis/Contrasto)

Posta@internazionale.it
La pace passa
per il clima
u So che larticolo di Michael
Klare (Internazionale 1131) si
conclude con una nota di
speranza. Ma il mio problema, mentre lo leggevo, che
ho passato tutto il tempo
pensando al peggio: e cio
che chi pu mettere paesi e
popoli luno contro laltro lo
far appena ne avr la possibilit. Continua a venirmi in
mente lamministrazione
Bush, anche sette anni dopo
la sua ine. Immagino che se
negli Stati Uniti hanno tollerato che Bush e Cheney aferrassero il mondo per la gola
per otto anni, altrettanto
possibile che molti americani, in futuro, giustiicheranno
una qualche forma di genocidio nei confronti di paesi che
potrebbero ostacolare la nostra abitudine allaccaparramento. E forse bisognerebbe
anche considerare lastro
nascente, la Cina, come un
possibile concorrente nella
marcia della morte contro i
piccoli paesi.
Walter Pewen, The Nation

I poveri pagano il conto

Errata corrige

u Larticolo di David Graeber


(Internazionale 1131) non sottolinea che nel crollo del 2008
sono state le banche, e non i
privati cittadini, a fallire. E il
loro debito stato aibbiato a
tutti i cittadini, che lo hanno
dovuto ripagare sotto forma di
tasse pi alte e riduzione dei
servizi. Cos oggi i cittadini
hanno debiti sotto forma di
mutui, prestiti e carte di credito e rischiano di andare in
bancarotta. Intanto i banchieri ottengono dei bonus e rimangono ai loro posti. Perch
sono le banche a dare soldi ai
partiti.
yamialwaysright,
The Guardian

u Su Internazionale 1131, il
settimanale Tyden citato a
pagina 24 ucraino e non
slovacco; a pagina 30, dal
2013 hanno lasciato Cuba
500mila cittadini cubani,
non medici cubani; a pagina
80, lisola di Prncipe produce le migliori verdure del
mondo e non i pi bei legumi del mondo; lalbum
dei Nirvana citato a pagina
99 Incesticide, non Inesticide; a pagina 110 il credit della foto in basso non Getty
Images, ma Noaa; nelloroscopo del Sagittario, Pema
Chdrn una donna.
Errori da segnalare?
correzioni@internazionale.it

Non visti
u Da quando c Renzi al governo, la rubrica Visti dagli altri progressivamente scomparsa, e quando presente
quasi mai tratta del nostro
presidente del consiglio e, se
ne parla, sempre in termini
entusiastici. Che delusione.
Massimo Davascio

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Dear Daddy Claudio Rossi Marcelli

Mai rinunciare alle favole


Nonostante larrivo di un
iglio il cinismo natalizio
di mio marito non si placato e, al grido di i bambini hanno pi fantasia
delluicio marketing della Coca-Cola, si oppone
alla storia di Babbo Natale.
Lo assecondo?Tania
Erin ha sei anni. Dopo ripetute domande alla madre sulla
fatina del dentino (gli americani non apprezzano lidea di
un topo che ti sale sul letto di
notte e hanno optato per una
fatina), una mattina dice alla
madre: Ora ho le prove che
la fata del dentino sei tu. Ieri

14

mi caduto un dente, lho


messo sotto al cuscino senza
dirtelo e stamattina ancora
l. Madison, otto anni, mi si
siede accanto su una panchina del cortile di scuola e mi
dice a bassa voce: Io so la verit. Quale verit?, le faccio io. Su Babbo Natale: non
esiste. Per mamma mi ha
detto che se mi azzardo a dirlo
ai compagni a Natale non avr
neanche un regalo. Questi
sono due esempi per mostrare
a tuo marito che i bambini
possono essere anche pi cinici delluicio marketing della Coca-Cola. La quale azienda, per la cronaca, non ha in-

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

ventato Babbo Natale ma solo


labbigliamento rosso e bianco in cui lo raiguriamo di recente. Le leggende di Natale
sono cultura ancestrale: dal
dispettoso nisse, il folletto della Danimarca, ai tre reyes della
Spagna, passando per il presepe napoletano, la mitologia
Europea brulica di bellissime
storie a cui sarebbe un peccato rinunciare. Anzi, pi ce ne
sono e meglio : se volete preservare la magia del Natale,
fate tagli sui regali e aumentate il numero di personaggi immaginari coinvolti.
daddy@internazionale.it

Parole

Domenico Starnone

E poi
si vede

u Il presidente Renzi non fa


che rincorrere. Rincorre il
centrodestra. Rincorre il centrosinistra. Rincorre permanentemente i cinquestelle.
Rincorre Angela Merkel per
starle a braccetto sotto locchio delle telecamere. Rincorre il caro amico Franois Hollande con lo stesso intento.
Rincorre Putin, lui s che ha
visto giusto. Rincorre Obama
cercando di scendere dalle
scalette degli aerei saltellando da atleta, con braccia ad
angolo retto e pugni stretti,
come lo snello presidente degli Stati Uniti. Rincorre tutto
ci che possa essere spacciato
per riforma, nella convinzione che basta la parola e poi si
vede. Rincorre dai teleschermi gli italiani di ogni et, dalla
culla alla tomba, per far loro
il pollice gi sul pistone della
siringa iniezioni di bonus
con manierato ottimismo. Per ecco che, a sorpresa, ha deciso di non rincorrere il
verbo suo, lha usato di recente sul Corriere della Sera
le bombe di Hollande, Putin,
Merkel, Cameron. Di questo
splendido astenersi (lo scrivo
senza ironia) bisogna essergli
per sempre grati. Anche se poi
non si potuto trattenere e ci
ha ricordato, sempre sul Corriere, che lItalia una forza
militare impressionante, che
per truppe allestero siamo secondi solo agli Stati Uniti e
che appena sar messa a punto una strategia chiara noi ci
saremo. Renzi, sia che rincorra sia che non rincorra, spera
comunque di superare.

Editoriali

Trump un problema per tutti


Vi sono pi cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante se ne sognano nella vostra ilosoia
William Shakespeare, Amleto
Direttore Giovanni De Mauro
Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen,
Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini
Editor Daniele Cassandro, Carlo Ciurlo (viaggi,
visti dagli altri), Gabriele Crescente (opinioni),
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Dunaway (attualit), Francesca Gnetti,
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Oriente), Junko Terao (Asia e Paciico), Piero
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Copy editor Giovanna Chioini (web,
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Giulia Zoli
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Internazionale a Ferrara Luisa Cifolilli,
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De Ritis, Federico Ferrone, Giusy Muzzopappa,
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Saulini, Irene Sorrentino, Andrea Sparacino,
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9 dicembre 2015
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The Guardian, Regno Unito


Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro di
Donald Trump presidente degli Stati Uniti. Fortunatamente ancora poco probabile che arrivi
alla Casa Bianca: esercita un fascino immediato
su alcuni elettori repubblicani (soprattutto bianchi), ma spaventa molte persone nel suo stesso
partito. Anche se dovesse vincere le primarie, dovrebbe battere Hillary Clinton. Ma il suo spettro
incombe.
Dopo la strage di San Bernardino, Trump ha
dichiarato che vuole vietare ai musulmani di entrare negli Stati Uniti. qualcosa di simile a una
politica del linciaggio ed anche quasi impossibile da mettere in pratica. Un divieto del genere
sarebbe dichiarato anticostituzionale perch violerebbe la libert di culto, e avrebbe un efetto
devastante sulla convivenza tra le comunit (molti musulmani statunitensi sono afroamericani) e
sulla reputazione del paese.
Forse questa sparata il segnale che la corsa
alla candidatura sta logorando Trump. Ma condivisa da molti statunitensi bianchi, e questo
autorizza la campagna elettorale a spostarsi ancora pi a destra. Insieme al trionfo del Front
national alle regionali francesi del 6 dicembre,
un altro segnale che lincertezza economica, le

migrazioni di massa e il terrorismo jihadista


stanno mettendo a dura prova la democrazia in
tutto il mondo.
I leader occidentali sono accusati spesso di
islamofobia, ma il pi delle volte unaccusa ingiustiicata. Su Trump, invece, non ci sono dubbi:
un islamofobo e vorrebbe mettere lislamofobia
al centro della politica statunitense. Il fatto che
laspirante leader di una nazione di immigrati
parli cos indica che qualcosa cambiato negli
Stati Uniti. Non si pu dire che non ci siano precedenti. Gli Stati Uniti sono stati fondati sullidea
che un uomo nero vale meno di un uomo bianco.
Nel 1882 proibirono limmigrazione dei cinesi, e
durante la seconda guerra mondiale internarono
i residenti giapponesi. Ma questa sarebbe la prima discriminazione sulla base della fede.
Lislamofobia di Trump mette in pericolo ogni
tentativo di costruire un rapporto di iducia tra
loccidente e il mondo islamico. Se a gennaio del
2017 Trump dovesse diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti, nessuno potrebbe collaborare
con il suo governo nella lotta contro il terrorismo
o in qualsiasi campo dove sia in gioco la credibilit dellEuropa agli occhi del mondo musulmano.
Trump si ritroverebbe solo, e anche noi. u as

Loccasione dei ribelli siriani


The Daily Star, Libano
I prossimi giorni potrebbero segnare una svolta
fondamentale per lopposizione siriana. Come
aveva promesso agli incontri di Vienna, lArabia
Saudita ha convocato a Riyadh cento rappresentanti dellopposizione siriana e venti gruppi militari che combattono contro il governo di Bashar al
Assad, anche se curdi, turcomanni e altri stanno
portando avanti negoziati autonomi. Il successo
di questa iniziativa una sida per i sauditi, ma la
responsabilit grava soprattutto sullopposizione,
che dovr superare le divergenze e gli interessi di
parte per trovare un accordo in grado di fermare
la guerra in Siria.
Gli incontri precedenti si sono conclusi con un
nulla di fatto a causa dellatteggiamento intransigente di alcuni gruppi ribelli, che ha complicato la
ricerca di una soluzione politica al conlitto e permesso ad Assad di restare al potere. Lunit una
condizione indispensabile perch lopposizione
possa partecipare in modo eicace agli sforzi diplomatici in corso. Tra pochi giorni dovrebbero

riprendere le trattative internazionali avviate a


Vienna, e un esito positivo potrebbe portare a una
risoluzione delle Nazioni Unite che darebbe a
unopposizione unita gli strumenti per superare
tutti gli intrighi a livello locale, regionale e internazionale che puntano a seminare discordia al
suo interno.
Da tempo lopposizione siriana non viene pi
presa in considerazione dalle potenze coinvolte
nel conlitto, ma ora ha la possibilit di ritrovare
un ruolo importante. Sar un percorso lungo, ma
lunit il primo passo. Con un programma chiaro, i gruppi ribelli dovranno afrontare Assad e
trovare soluzioni per ottenere il sostegno della
popolazione siriana al di l dellappartenenza settaria o etnica, smentendo gli scettici che negli ultimi cinque anni hanno fatto di tutto per metterli
fuori gioco. Per alcuni questiniziativa solo un
altro gioco politico, ma per milioni di siriani potrebbe fare la diferenza tra un futuro migliore e
altri anni di sangue e disperazione. u f
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

17

In copertina

Unombra nera
Hubert Huertas, Mediapart, Francia

Il Front national la prima forza politica di Francia.


Il risultato delle regionali del 6 dicembre lultimo
campanello dallarme per il centrodestra e i
socialisti. Ma era prevedibile. E i partiti tradizionali
non hanno fatto nulla per evitarlo

18

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

successo con Pierre Poujade, il bottegaio


xenofobo che nel 1956 prese due milioni e
mezzo di voti e 52 seggi in parlamento per
poi sparire dal panorama politico.
In seguito, nel 1986, il presidente
Franois Mitterrand reintroduce il sistema
proporzionale, e lFn porta in parlamento 35
deputati. LEliseo non giudica pericoloso il
risultato, anzi: potrebbe essere utile per dar
fastidio alla destra di Jacques Chirac. Per
minimizzare il pericolo rappresentato dal
Front, il ministro socialista Roland Dumas
parla del chiacchiericcio politico di JeanMarie Le Pen. Due anni dopo, per, alle
presidenziali del 1988 il chiacchierone Le
Pen prende il 14,3 per cento dei voti: un
terremoto, una trasformazione radicale
del paesaggio politico. LFn mette radici.

La patata bollente
Il fenomeno mobilita i politologi, appassiona i giornalisti, suscita reazioni in parte della societ, ma resta senza una risposta politica. Il Front national continua a essere
considerato un corpo estraneo. Invece di
rispondere alle inquietudini degli elettori
che votano per Le Pen, i partiti di governo si
accontentano di usare lFn per le loro strategie elettorali: i socialisti se ne servono per
indebolire la destra, che si sposta sempre
pi a destra per riconquistare i voti persi.
Insieme, poi, fanno muro contro Le Pen: il
fronte repubblicano.
Gli shock si susseguono, sempre accolti
con stupore e poi subito dimenticati. E nulla cambia. Presidenziali del 1995: Le Pen al
15 per cento. Nel 2002: Le Pen al secondo
turno. Nel 2007, la tregua: il vecchio leader

JEAN-PIERRE AMET (DIvERGENCE)

o shock. La mattina
del 7 dicembre la
stessa parola compare sulle prime pagine
del Figaro, quotidiano di centrodestra, e
dellHumanit, il giornale vicino al Partito
comunista. Riassume lo sgomento della destra e della sinistra di fronte al risultato del
Front national (Fn) al primo turno delle regionali francesi, il 6 dicembre. E rivela soprattutto il loro scollamento dalla realt.
Questo shock non nuovo: va avanti da
trentanni.
Il primo segnale risale al 17 giugno 1984.
Alle elezioni europee un ufo spuntato dal
nulla ottiene quasi l11 per cento dei voti a
livello nazionale. Tre anni prima Jean-Marie
Le Pen lufo in questione, che alle presidenziali del 1974 aveva raccolto appena lo
0,7 dei consensi non aveva potuto candidarsi alla presidenza perch non era riuscito
a presentare le firme necessarie. Ma improvvisamente, nel 1984, il Front ottiene
risultati mai visti. A Marsiglia prende il 21
per cento, superando i socialisti, guidati
allepoca da Lionel Jospin, e a Parigi conquista il 18,7 per cento nellottavo arrondissement (borghese) e il 17,8 per cento nel ventesimo (popolare). Le premesse del successo di oggi ci sono gi tutte, ma non sullintero territorio francese, e in particolare non
nelle campagne.
Il primo shock risale quindi a trentanni
fa. Ma c subito la tentazione di non accettare la realt. Secondo commentatori e politologi, il risultato di Le Pen solo uno sfogo temporaneo. La bolla si sgonier, com

sembra esausto. Ma proprio allora il presidente della repubblica Nicolas Sarkozy


lancia il dibattito sullidentit francese.
Subito dopo arriva la crisi. E a partire dal
2010 la iglia di Jean-Marie, Marine Le Pen,
risuscita il partito. Da l in poi la crescita
costante.
Destra, centristi, Partito socialista, am-

a sulla Francia

Marine Le Pen e Marion Marchal-Le Pen cantano la Marsigliese a Nizza, il 27 novembre 2015
bientalisti, sinistra: nessuno pu far inta di
scoprire oggi la portata del disastro. Era annunciato ovunque: sulle prime pagine dei
giornali e in tv. Tutti sapevano che il Front
national aveva fatto il salto di qualit, grazie
allelezione di pi di cento consiglieri regionali nel 2010, centinaia di consiglieri comunali e undici sindaci nel 2014, e 62 consi-

glieri alle dipartimentali di marzo. Tutti


hanno potuto vedere come Marine Le Pen
ha rinnovato e strutturato meglio il partito.
Tutti si sono accorti che il fronte repubblicano non era pi cos solido. E tutti a destra
tranne Nicolas Sarkozy e i suoi fedelissimi
hanno avuto gli strumenti per capire che
inseguire i temi cavalcati dallFn non avreb-

be tolto voti allestrema destra, ma avrebbe


provocato lefetto contrario.
Questo shock, in in dei conti, somiglia a
quello di chi, colpito da amnesia, riacquista
improvvisamente la memoria. Tutti sapevano ma nessuno voleva vedere. Sicuramente non la destra gollista, ormai talmente spostata verso lestrema destra da amInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

19

In copertina

ITH/REA/CoNTRAsTo

Il quartier generale della campagna elettorale di Marion Marchal-Le Pen a Carpentras, 6 dicembre 2015

mettere che le uniche divergenze con il


Front riguardano leconomia. Nemmeno i
socialisti, che in nome del pragmatismo
economico e della sicurezza hanno fatto
propri il programma e le parole dordine
della destra. E neanche la sinistra, divisa e
incapace di articolare un discorso credibile.
Tutti si passano la patata bollente.
Laccusa di fare il gioco dellestrema
destra facendo o non facendo una cosa,
dicendone o non dicendone unaltra, ormai un ritornello abusato. E ha paralizzato
tutto. Cos Marine Le Pen diventata il centro nevralgico della politica: prima di conquistare i voti, ha catalizzato i dibattiti.

Salta il banco
Qual la soluzione per uscire da questo circolo vizioso? I partiti devono smettere di
usare lFn per i loro ini elettorali e tornare a
fare politica. Devono ascoltare, capire il
messaggio violento che arriva dalle urne,
facendo una scelta e assumendosene la responsabilit. Perch in questo caos c di
tutto: grida di aiuto che bisogna ascoltare e
rivendicazioni che vanno combattute.
urgente. Il Front national troppo radicato, troppo popolare e troppo lanciato

20

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

per fermarsi da solo. I francesi sanno tutto


del Front. E da Marine Le Pen accettano
anche comportamenti che condannerebbero in qualsiasi altro leader politico. Provate a immaginare la iglia di Jacques Chirac, Claude, che conquista la guida della
destra, e suo iglio che fa carriera nel partito: nessuno lo accetterebbe. E immaginate
uno dei igli di Mitterrand che dopo il 1995
ottiene la leadership dei socialisti e la iglia
Mazarine che si candida allEliseo: scandalo. Quando per tutto questo succede nel
Front nessuno batte ciglio. Il partito propriet del nonno, della iglia, della nipote,
del genero. E con questo?, dicono i suoi
sostenitori. Marine una politica cos brava! Marion una ragazza cos ine!.
In fondo i parlamentari del Front national vogliono soprattutto accumulare cariche, come fanno tutti i vecchi notabili. Ma a
loro tutto perdonato. Lopinione pubblica
lo sa bene, come sa degli afari loschi e dei
inanziamenti poco trasparenti denunciati
sul sito Mediapart dagli articoli di Marine
Turchi. Ma nulla cambia. Il Front national
percepito come il partito del rinnovamento,
delle facce nuove, ma in realt solo un clone, addirittura peggiore, della vecchia poli-

tica che esso stesso denuncia. Considerato


tutto questo, e visti i consensi che il partito
riscuote, il vero shock non che il 6 dicembre il Front national abbia confermato il suo
radicamento e la sua crescita, ma che sia
invulnerabile.
I leader del partito sembrano potere fare
tutto ci che vogliono anche mettere in
scena una lotta allultimo sangue tra un padre bisbetico e una iglia priva di scrupoli in
uno spettacolo indegno senza che la gente
gli volti le spalle. Anzi, situazioni del genere
portano consensi. Perch il voto a Marine
Le Pen considerato soprattutto uno strumento per far saltare il banco. E i francesi
oggi ne hanno una voglia matta.
Lunica via per ricondurli al buonsenso
tornare alla ragione, ofrire unalternativa.
La destra dovr evitare di spostarsi sempre
pi a destra, i socialisti dovranno smettere
di pensare di poter fare la destra, e la sinistra non dovr accontentarsi di essere il
partito della protesta. un programma impegnativo. Ma il tempo stringe. E se gli
sconitti del 6 dicembre cio tutti i partiti
escluso il Front national non si sveglieranno rapidamente, nulla fermer Marine
Le Pen. u ma

Come il Front national


ha conquistato i francesi

elettorali e le sue idee incontrano lapprovazione di un numero crescente di francesi.


Abbiamo vinto la battaglia delle idee, quelle che fanno muovere le masse, ha afermato di recente Marion Marchal-Le Pen,
la candidata dellFn nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Ora dobbiamo vincere quella dei partiti.

Dominique Albertini, Libration, Francia


Dopo un percorso durato anni,
Marine Le Pen ha vinto la
battaglia delle idee. E ora punta
a vincere quella politica
on venderemo lanima per
unauto blu!. Il 19 marzo
1998 Philippe Sguin fu
costretto ad alzare la voce.
Il presidente del Raggruppamento per la
repubblica (Rpr, il partito gollista dellallora
presidente Jacques Chirac) stava parlando
di fronte a un gruppo di militanti scontenti.
Solo quattro giorni prima, alle elezioni regionali, il Front national (Fn) aveva ottenuto un risultato insperato: circa il 15 per cento
dei voti a livello nazionale e 275 rappresentanti eletti. In dodici regioni la destra gollista aveva bisogno dei loro voti per avere la
maggioranza. Una parte dellRpr era pronta
a rompere il cosiddetto cordone sanitario
repubblicano alleandosi con lestrema destra, ma Sguin, seppure con diicolt, riusc ad avere la meglio sui sostenitori dellavvicinamento allFn. Se con i gollisti la diga
repubblicana tenne, furono i centristi a
mandarla in frantumi: nelle regioni Rodano-Alpi, Borgogna, Picardia, LinguadocaRossiglione e Centro i candidati dellUnione per la democrazia francese (Udf ) furono
eletti governatori grazie allappoggio del
partito di Jean-Marie Le Pen.
Diciassette anni dopo il Front punta alla
presidenza di diverse regioni. E il tutto senza alleanze, nonostante un sistema elettorale modiicato nel 1999 proprio per sbarrargli laccesso ai governi locali.
Il 6 dicembre il partito lepenista ha vissuto un altro di quei momenti memorabili
che sembrano scandire la sua storia: 1984,
1988, 1995, 1998, 2002 e cos via. E oggi si
parla di un movimento ormai alle porte del
potere. In realt lafermazione del Front
national segnata da una progressione ostinata e non sempre lineare lunga trentanni.
Da qualche anno, per, lFn sembra trovare
sulla sua strada sempre meno ostacoli. Il
partito continua a migliorare i suoi risultati

Domanda e oferta

Da sapere
Le regioni alle urne
Le coalizioni pi votate al primo turno delle
regionali francesi, il 6 dicembre 2015
Nord-Pas-de-Calais/
Picardia
Normandia

Parigi
le-deFrance

Bretagna

Champagne-Ardenne/
Lorena/Alsazia

Centro

Paesi
della Loira

Poitou-Charentes/
Limousin/Aquitania

Borgogna/
Franca Contea
Alvernia/
Rodano-Alpi

Midi-Pyrnes/
Linguadoca-Rossiglione

Provenza-AlpiCosta Azzurra

Front national
Rpublicains e partiti alleati
Socialisti e partiti alleati

Risultati del voto a livello nazionale


Aluenza: 49,9 per cento

Corsica

Front national

28,42

Rpublicains e partiti alleati

27,08

Socialisti e partiti alleati

23,48

Europa ecologia-Verdi
Front de gauche
Altri

6,81
4,15
10,06

u Il primo turno delle elezioni regionali francesi


si tenuto il 6 dicembre 2015. Il secondo turno,
a cui possono partecipare i partiti che hanno superato il 10 per cento, sono in programma per il
13 dicembre. Per far fronte comune contro i
candidati del Front national (Fn) nelle regioni
in cui lestrema destra favorita, il Partito socialista e i Rpublicains di Nicolas Sarkozy potevano decidere di non partecipare al ballottaggio o creare liste comuni con altri partiti che
avessero superato il 5 per cento al primo turno. I
Rpublicains hanno scelto di correre ovunque,
mentre i socialisti hanno deciso di ritirarsi nelle
regioni dove il totale dei voti di tutte le forze di sinistra inferiore al risultato dellFn. Il primo ministro Manuel Valls ha fatto appello agli elettori
socialisti ainch votino il candidato della destra
repubblicana nelle regioni Nord-Pas-de-Calais/
Picardia, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e Champagne-Ardenne/Lorena/Alsazia. Le Monde

In questa battaglia politica la traiettoria del


Front national non stata sempre lineare.
Dopo aver messo in crisi la destra gollista
nel 1998, lanno successivo il movimento
croll: la scissione voluta da Bruno Mgret
segn linizio di un calvario per il partito.
Linversione di tendenza arrivata nel
2002, quando Jean-Marie Le Pen conquist
il ballottaggio alle presidenziali. Ma la pesante batosta inlitta da Jacques Chirac, con
l82 per cento degli elettori che vot contro
Le Pen, lasci tracce pesanti. Privo di forze
giovani e guidato da un leader anziano, il
Front non era certo una forza proiettata verso il futuro.
Preoccupati per il fallimento del 2002,
alcuni giovani militanti decisero di avviare
un nuovo corso. Il loro polo di attrazione era
Marine Le Pen, allora trentenne, appoggiata dal padre e capace di farsi valere in tv. Per
gli innovatori la parola dordine era diventata de-demonizzazione. La situazione,
tuttavia, non migliorata subito: per il movimento lepenista gli anni duemila sono
stati un decennio nero. Nel 2007 i disastrosi
risultati elettorali hanno portato il partito
sullorlo del baratro. Sconitto nettamente
al primo turno delle presidenziali (nel 2007
solo il 10,4 per cento dei francesi ha votato
per Jean-Marie Le Pen, il secondo peggior
risultato di sempre dellFn), battuto alle legislative dello stesso anno e in grosse diicolt inanziarie, lFn ha rischiato di sparire.
Alla ine del primo decennio degli anni duemila il Front national era ormai un partito di
secondo piano. Ma gli elementi della sua
rinascita erano gi presenti.
Lattuale successo dellFn viene dallincontro di unoferta politica riveduta e corretta con una domanda radicalizzata, sostiene il politologo Pascal Perrineau. Mentre il Front si trovava in gravi diicolt organizzative, nellelettorato stavano infatti
prendendo forma nuove aspettative che
hanno inito per raforzare il partito. La crisi
economica e i cambiamenti geopolitici
hanno alimentato una richiesta crescente
di autorit e protezione, elementi chiave del
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

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In copertina
progetto frontista. Un segnale di queste inquietudini stata la bocciatura nel 2005,
con un referendum, della costituzione europea, criticata da una parte della sinistra in
nome dellantiliberismo e dallestrema destra e da una parte della destra in nome del
nazionalismo. Inoltre dopo gli attentati
degli anni novanta una parte dellislamismo radicale diventato un pericolo concreto per la nostra societ, ricorda
Perrineau. Non bisogna dimenticare che
le presidenziali del 2002, quando Jean-Marie Le Pen arrivato al secondo turno, si
sono svolte pochi mesi dopo gli attacchi
dell11 settembre 2001. E che i terroristi che
hanno colpito Parigi il 13 novembre sono

La nuova strategia
non ha modiicato le
caratteristiche
fondamentali dellFn
francesi figli dellimmigrazione. Intervistando gli elettori francesi, ci siamo resi
conto che questi fenomeni sono vissuti in
maniera molto intima. Si fa strada lidea che
il nemico viva accanto a noi, che abbia le
nostre stesse carte didentit.

Il ritorno delle frontiere


A queste domande lFn d da tempo risposte estremiste. Ma per un certo periodo ha
dovuto afrontare la concorrenza di Nicolas
Sarkozy. Su indicazione del suo consigliere
politico Patrick Buisson, Sarkozy (presidente della repubblica tra il 2007 e il 2012) ha
cercato apertamente di conquistare lelettorato lepenista, lanciando un dibattito
sullidentit nazionale e riprendendo, in un
discorso pronunciato a Grenoble nel 2010
diventato celebre, molti dei temi tradizionali dellFn. Tutto questo, per, ha avuto
lefetto di legittimare le posizioni frontiste
e non ha impedito, nel 2012, n la sconitta
del presidente uscente n unampia afermazione dellestrema destra.
Nel frattempo il partito ha adattato la
sua oferta politica. In primo luogo cambiando volto: nel 2011 alla guida del Front
arrivata Marine Le Pen, aiancata da Florian Philippot (in passato vicino al socialista
Jean-Pierre Chevnement). Gi responsabile del partito durante la disastrosa campagna per le presidenziali del 2007, la iglia
di Jean-Marie era riuscita in qualche modo
a sfuggire alla vendetta degli avversari in-

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terni. Quattro anni dopo, sostenuta del padre, ha sconitto Bruno Gollnisch nella lotta
per la leadership del partito.
A quel punto Marine stata libera di applicare quella strategia di de-demonizzazione che aveva teorizzato per anni. In realt il nuovo progetto non ha modiicato le
caratteristiche fondamentali del partito e la
nuova leadership non ha mai pensato di avvicinare il Front national alla destra classica. Semplicemente stato cancellato ogni
sospetto di antisemitismo, cacciando gli
elementi pi radicali; stata edulcorata un
po la retorica, evitando le dichiarazioni pi
oltraggiose per cui era noto Jean-Marie Le
Pen; e inine il programma politico stato
aperto a nuovi temi, con particolare attenzione alleconomia.
Dallottocento lestrema destra risponde ai cambiamenti geopolitici proponendo
il ritorno a una societ chiusa e organica,
cio capace di funzionare in modo armonico, come un essere vivente, spiega il politologo Nicolas Lebourg. Ma anche se questo un elemento costante, le sue modalit
si sono molto evolute nel tempo. Senza mai
rinnegare le sue radici di estrema destra,
lFn non pi associato alle dichiarazioni di
Jean-Marie Le Pen sulle camere a gas, deinite un dettaglio della storia, ma diventato il partito delle frontiere: le frontiere
nazionali contro lo spazio Schengen e lappartenenza allUnione europea; le frontiere
economiche per favorire il protezionismo;
le frontiere interne tra francesi e immigrati,
con la preferenza nazionale che riserverebbe esclusivamente ai primi i benefici
dello stato sociale; e le frontiere culturali,
con il principio della laicit usato in modo
selettivo: contro il velo islamico negli spazi
pubblici, ma a difesa delle radici cristiane
della Francia.
Indipendentemente da come lo si giudichi, questo protezionismo globale presenta una forte coerenza interna, perch
tutti i livelli sono collegati tra loro commenta Perrineau. Inoltre ha il vantaggio di
essere facilmente leggibile da parte
dellelettorato. E non ha nemmeno suscitato risposte eicaci da parte degli altri partiti. Dal 2012 il Front national nuovamente
una forza politica di primo piano. Alle europee del 2014 ha conquistato il 24,9 per cento
dei voti e alle dipartimentali del marzo 2015
ha avuto il 25,2 per cento dei consensi. Diciassette anni dopo il 1998, il partito di Marine Le Pen determinato a conquistarsi le
sue auto blu. u ma

Lopinione

Un colpo
per lEuropa
on la tempesta greca,
larrivo dei profughi e il
terrorismo dietro langolo, la misura per lEuropa sembrava gi colma. E ora con il successo del Front national (Fn) rischia di
debordare, scrive Le Figaro. Dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre, lEuropa aveva adottato i
colori della bandiera francese: blu,
rosso e bianco. Nei prossimi due anni potrebbe tingersi di nero. Quello
che sta succedendo in Francia, continua il quotidiano conservatore
francese, sconvolgente, ma non
una sorpresa. LEuropa si sta spostando a destra. Lo provano i recenti successi dei nazionalisti e dei populisti in Polonia e in Danimarca.
Le tre crisi Grecia, profughi e terrorismo fanno il gioco degli euroscettici, ma in nessun altro paese
come in Francia un partito di estrema destra ottiene tanti consensi.
In tutto il continente comunque
cerano da tempo chiari segnali dallarme. Alle elezioni europee del
2014 lFn aveva ottenuto il voto di
un quarto degli elettori francesi,
mandando al parlamento di Strasburgo 24 deputati, che hanno stretto legami con alleati poco raccomandabili come gli olandesi del
Partito per la libert, gli austriaci
dellFp o i iamminghi del Vlaaams
belang. Ma poi lo sconcerto passato ed tornata la routine. Le uscite
di Marine Le Pen contro la libera
circolazione delle persone in Europa, la radicalizzazione dellislam o
lausterit provocano solo sbadigli.
Il voto francese del 6 dicembre, invece, rimette tutto in gioco: Credibile o meno, il programma del primo partito francese cambier il dibattito politico in Europa sulle frontiere e sui profughi, ma anche sul
diritto dingerenza di Bruxelles nelle politiche nazionali. u

Ed ALCOCK (MyOP/LUzPhOTO)

Francia, 21 novembre 2015. Protesta


contro la visita di Marine Le Pen
a Boulogne-sur-Mer

La vittoria nella roccaforte


dei socialisti

26,14 per cento dei voti, arrivando secondo,


mentre il partito guidato da Marine Le Pen
primo e in nove mesi ha guadagnato pi di
venti punti. Livin stata governata dai
socialisti per trentanni. Quando dicevo in
giro che facevo politica qui per il Front national, mi davano del pazzo, dice Bruno,
un dipendente pubblico della cittadina di
Livin che una decina di anni fa ha abbandonato la sinistra per entrare nel Front national. Ci riempiono di promesse, ma noi
moriamo di fame, aggiunge. Nonostante
la recente inaugurazione del Louvre-Lens,
il museo legato al Louvre di Parigi, a Livin
il tasso di disoccupazione ancora al 16 per
cento. In tema di lavoro, immigrazione e
sicurezza, Marine Le Pen dice quello che la
gente vuol sentirsi dire, sostiene Bruno.
Per le strade di Livin tutti gli argomenti
sono buoni per giustiicare il balzo in avanti
del Front national.

Intercettare i voti a sinistra

Olivier Faye, Le Monde, Francia


A Livin, nel nord della Francia,
da pi di trentanni governano
i socialisti. Ma il Front national
in testa dopo il primo turno
uillaume Kaznowski ha 27 anni,
il gel sui capelli, unauto comprata con un prestito, e vive con
i genitori a Livin, nel dipartimento Pas-de-Calais. Ma ora che lavora
nella grande distribuzione si impegnato
ad andare a vivere da solo. Anche perch
abitare con mamma e pap sarebbe sconveniente per un consigliere regionale. Kaznowski, dodicesimo nella lista elettorale
del Front national (Fn), il 13 dicembre ha
buone speranze di essere eletto al secondo
turno delle elezioni regionali nella regione
Nord-Pas-de-Calais-Picardie.
Al primo turno la pi votata della regione stata Marine Le Pen, leader del Front
national, con il 40,64 per cento dei consensi.
Livin, 31mila abitanti, roccaforte socialista, ha contribuito molto al risultato elettorale del Front national, riservando a Marine Le Pen il 48,3 per cento dei voti. Kaz-

nowski tiene sottobraccio il cellulare e


liPad. Nella segreteria telefonica conserva
i messaggi ricevuti nelle ultime settimane
da alcuni abitanti di questa cittadina mineraria. Chiunque pu trovare il suo numero
di telefono nelle ultime pagine del Livinois, il giornale locale. Guillaume guida il
piccolo gruppo dei cinque consiglieri comunali del Front. Una signora anziana gli ha
telefonato qualche giorno fa per lamentarsi
di un gruppo di squatter che ha occupato un
garage nelle vicinanze. La signora ha tentato invano di far intervenire il comune, poi si
rivolta al Front national. Ma Kaznowski
non lha ancora richiamata per darle una
risposta: Potremo farlo quando ci saremo
insediati in consiglio regionale, aferma.
A Livin, a marzo del 2014, il Partito socialista aveva vinto le elezioni comunali al
primo turno ottenendo il 55 per cento dei
voti, mentre il Front national si era accontentato del 27 per cento. A marzo del 2015,
in occasione delle elezioni dipartimentali,
il Partito socialista era arrivato ancora primo con il 51 per cento dei voti, contro il 34
per cento del Front national. Oggi la situazione si rovesciata: il Partito socialista al
primo turno delle regionali ha ottenuto il

Visto quel che succede a Calais con i rifugiati, non c da stupirsi. In ci che dice Marine Le Pen c molto di vero, dice Emmanuelle, che fa la segretaria in uno studio
medico. La mia pensione non cresce, si
lamenta Ginette. Mio marito e io abbiamo
fatto richiesta per un alloggio, ma ci passato davanti uno che porta il turbante,
esclama una donna che non vuole dire il suo
nome.
Il Front national arrivato primo nella
maggior parte dei comuni ancora di sinistra
di questo bacino minerario. in questo territorio che Marine Le Pen spera di raccogliere molti dei voti necessari per battere al
secondo turno Xavier Bertrand dei Rpublicains, il partito di centrodestra. Il Front
national cercher di intercettare i voti degli
elettori di sinistra piantati in asso da Pierre
de Saintignon, il candidato socialista che,
arrivato terzo, ha scelto di non presentarsi
al secondo turno per non togliere voti al
centrodestra. Il programma di Xavier Bertrand : morte ai poveri. Non sono certa
che molti elettori di sinistra abbiano voglia
di buttarsi in questa caccia ai poveri, ha
dichiarato Marine Le Pen durante una conferenza stampa a Lille.
Intanto aumentano quelli che, come Ginette, dicono: Tanto vale stare a vedere
cosa fa questa Le Pen. u ma
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In copertina

Jean-Paul PelIssIer (reuters/Contrasto)

Marion Marchal-Le Pen a Carpentras, il 10 novembre 2015

Lascesa inarrestabile
di Marion Le Pen
Peter Vermaas, Nrc Handelsblad, Paesi Bassi
Pi tradizionalista di Marine,
la nipote della leader del Front
national si conferma lastro
nascente del partito
a carriera di Marion Marchal-le
Pen cominciata quando aveva
appena due anni: posava con il
nonno Jean-Marie per un manifesto elettorale del Front national (Fn). sicurezza la prima tra le libert, cera scritto
sopra limmagine del fondatore del partito,
che sorrideva raggiante tenendo tra le braccia quella bimba che guardava un po spaventata nellobiettivo.
nel 2012, a ventidue anni, Marion diventata la pi giovane deputata dellassemble nationale, la camera bassa del parlamento francese. oggi a soli 26 anni, compiuti il 10 dicembre, potrebbe diventare la
pi giovane presidente di una regione francese. Pi del 40 per cento degli elettori della regione Provenza-alpi-Costa azzurra, la
zona intorno a Marsiglia, avignone e nizza,
ha votato per la nipote di Marine le Pen. la
leader dellFn, candidata in una regione del
nord, lunica ad aver avuto pi voti. Il non-

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

no Jean-Marie, che la guardava giocare da


piccola sotto la sua scrivania nel castello di
famiglia poco fuori Parigi, ha avuto un ruolo cruciale nella carriera fulminea di Marion. nel 2012 stato lui che lha convinta a
candidarsi nel dipartimento meridionale
del Vaucluse, per tradizione un bastione dei
partiti di estrema destra. se dobbiamo credere a un ritratto autorizzato dalla famiglia
apparso su lexpress, le avrebbe detto: sei
una le Pen o no?, mettendo ine alla sua
incertezza su una decisione cos importante, subito dopo la laurea in diritto amministrativo. eppure alle regionali del 2010 Marion non aveva dato una grande prova di s:
durante unintervista, a una domanda sul
nonno, era scoppiata in lacrime per motivi
mai chiariti. la campagna elettorale del
2012, invece, ha prodotto lefetto desiderato: dopo aver preso il 35 per cento al primo
turno, Marion ha vinto con il 42 per cento al
secondo. Da allora una delle igure di riferimento del partito. Ma a diferenza di Marine, la cui vita privata ormai non ha pi segreti, lei conserva un lato misterioso.
Marion la iglia dellex presidente della
lega giovanile dellFn, samuel Marchal, e
di Yann le Pen, sorella maggiore di Marine.

Il suo vero padre, per, sarebbe roger auque, ex diplomatico, giornalista e, per sua
stessa ammissione, agente del Mossad, almeno stando alla sua autobiograia, uscita
postuma nel 2014. Marion difende un modello tradizionale di Francia, ma rivela che
nellintimit domestica ama ascoltare il rap
africano delle banlieues.
Per la sua candidatura alla presidenza
della regione deve di nuovo ringraziare il
nonno. Jean-Marie era stato indicato come
capolista dal partito, ma poi ha fatto una
delle sue uscite in cui minimizzava lolocausto e auspicava la riabilitazione del maresciallo Ptain, il capo del governo collaborazionista di Vichy. Per Marine le Pen
stato troppo e ha chiesto al padre di ritirarsi.
alla ine lui ha accettato di lasciare il posto
a Marion, che a sua volta aveva tentato di
opporsi alla defenestrazione del nonno. Per
gli elettori del sud non ha fatto molta diferenza: Marion molto vicina alla tradizione
dellFn rappresentata dal nonno. al nord il
partito insiste soprattutto sui temi socioeconomici. al sud, dove i pieds-noirs (cos
vengono chiamati gli ex residenti in algeria
ai tempi delle colonie) hanno ancora un
certo peso, lFn si mantiene sulle posizioni
della destra classica: difesa dellidentit
francese con una patina di sentimento cattolico e controrivoluzionario, e pi liberismo in economia. Marion non tanto antisemita, quanto islamofoba, xenofoba e
omofoba, come dice il politologo thomas
Gunol.

Cattolica praticante
Marion le Pen, che a diferenza della zia
cattolica praticante, incarna la base tradizionale del Front national meglio di chiunque altro. lo ha mostrato chiaramente nel
2013, nel corso delle proteste della Francia
conservatrice contro i matrimoni gay. Mentre Marine non ha voluto unirsi alle manifestazioni, Marion era in prima ila. Inoltre ha
dichiarato che se sar presidente della regione non dar pi sussidi allorganizzazione Planning familial, che si occupa di controllo delle nascite, perch vuole far diminuire il numero degli aborti.
evidente che simili posizioni giovano
al suo successo dentro lFn. nel 2014,
allelezione del comitato centrale del partito, ha preso pi voti di tutti. Marine le
Pen, prevede Philippe Houillon, parlamentare dei rpublicains di nicolas sarkozy, non potr mai diventare presidente,
Marion s. u ft

europa
russia

polonia

dal dramma alla farsa


MATT DUNhAM (AP/ANSA)

The New Times/Novoe Vremja, Russia

regno unito

un attacco
isolato
Avrebbe agito per vendicare la
Siria e i suoi fratelli siriani
Muhaydin Mire, lex autista di
Uber di origine somala che il 5
dicembre ha accoltellato alla gola un uomo di 56 anni alla fermata della metropolitana di
Leytonstone, a Londra (nella foto), scrive il Daily Mail. Mire,
29 anni, ha ferito altre due persone prima di essere fermato
dalla polizia. Secondo laccusa
aveva foto e contenuti riguardanti la Siria sullo smartphone.
Lesclamazione non sei un musulmano, fratello, lanciata da
uno dei testimoni della scena
diventata sui social network lo
slogan dei musulmani che hanno condannato laggressione.

Quello che due settimane fa


sembrava linizio di un dramma
politico si trasformato in una farsa.
Dopo labbattimento dellaereo
militare russo da parte della Turchia
alcuni osservatori erano arrivati a
parlare del rischio di unimminente
terza guerra mondiale. Ma oggi tutto
sembra essersi ridotto a un banale
litigio tra vicini, scrive il settimanale The New Times/
Novoe Vremja. Le accuse del presidente russo Vladimir
Putin, secondo cui Ankara commercia il petrolio venduto
dal gruppo Stato islamico, non hanno creato grande
scandalo, visto che noto da tempo che i contrabbandieri
turchi, siriani, giordani e israeliani fanno afari con i
terroristi. A conti fatti nulla cambiato: Mosca combatte a
ianco di Bashar al Assad e la Turchia ritiene che questo
vada contro i suoi interessi. La Nato mantiene invece una
posizione ambigua: alcuni paesi dellalleanza hanno
espresso solidariet ad Ankara, ma il segretario Jens
Stoltenberg ha proposto di riattivare la cooperazione con
la Russia, che era stata sospesa in seguito al conlitto in
Ucraina. chiaro che con lavventura siriana Putin vuole
uscire dallisolamento. E loccidente gli sta facendo capire
che se si comporter bene la porta sar aperta.
danimarca

armenia

il futuro
del presidente

26

Il 3 dicembre i danesi hanno


bocciato, con il 53,1 per cento
dei voti, il referendum che proponeva di abolire alcune deroghe alle norme europee in materia di giustizia e sicurezza. Le
esenzioni erano state adottate
nel 1993, dopo che Copenaghen
non aveva ratiicato il trattato di
Maastricht. Il referendum stato promosso dal governo e sostenuto dallopposizione, mentre il fronte del no stato guidato dai populisti del Partito del
popolo danese, i cui deputati sono essenziali per il governo di
minoranza del premier conservatore Lars Lkke Rasmussen.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

A poco pi di un mese dalla vittoria elettorale del 25 ottobre, il


governo nazionalista e conservatore del Partito diritto e giustizia (Pis, guidato da Jarosaw
Kaczyski) gi nel mirino delle critiche dellopposizione. Dopo aver invalidato la nomina di
cinque giudici costituzionali
scelti dal precedente governo il
parlamento, controllato dal partito di Kaczyski, ha nominato
al loro posto dei giudici vicini al
Pis, garantendosi cos il controllo sulle decisioni dellalta corte.
Secondo il quotidiano svizzero
Neue Zrcher Zeitung, il governo polacco punta a cambiare
lassetto politico del paese, riscrivendo la costituzione e dando vita a uno stato presidenziale
forte in cui ci sar sempre meno
spazio per la libert di pensiero.

in breve

Azerbaigian Il 5 dicembre almeno sette persone sono morte


in un incendio divampato su
una piattaforma petrolifera
dellazienda pubblica Socar nel
mar Caspio (nella foto). Altre 23
persone risultano disperse.
Lettonia Il 7 dicembre la premier Laimdota Straujuma si
dimessa a causa delle divisioni
nella coalizione di centrodestra
al potere.
Ucraina Le Nazioni Unite hanno annunciato il 9 dicembre che
9.098 persone sono morte nel
paese dallinizio del conlitto,
nellaprile del 2014. Altre 20.732
persone sono rimaste ferite.

AzERBAIJANS MINISTRy Of EMERgENCy SITUATIONS/gETTy

Il 6 dicembre gli armeni hanno


approvato, tramite referendum,
una serie di emendamenti alla
costituzione che trasformano il
paese in una repubblica parlamentare. Secondo lopposizione, la riforma punta a permettere allattuale presidente, Serz
Sargsyan, di mantenere il potere
anche dopo la scadenza del suo
mandato, nel 2018. Laluenza
stata di circa il 50 per cento, e i s
hanno vinto con il 63 per cento.
Secondo la Radio 1 armena,
con il voto Sargsyan riuscito a
liberarsi una volta per tutte di
ogni avversario politico.

Sovranit
o sicurezza

Il s avrebbe consentito alla Danimarca di condividere con le


polizie e i servizi di intelligence
degli altri paesi dellUnione europea le informazioni sulle persone sospettate di terrorismo,
spiega Jyllands-Posten. Una
riforma considerata essenziale
dopo gli attentati di Parigi e larrivo di centinaia di migliaia di
profughi in Europa. Eppure gli
elettori hanno riiutato una nuova cessione di sovranit e hanno
giudicato il quesito troppo tecnico. Inoltre, la crisi dei migranti e la carenza di poteri decisionali dellUnione non hanno
aiutato. Ora, precisa il quotidiano danese, Copenaghen
dovr negoziare nuove forme di
collaborazione con lEuropol,
lagenzia europea per lintelligence e la sicurezza.

lo stato
di Kaczyski

Africa e Medio Oriente

LORENzO MELONI (CONTRASTO)

Le brigate di Misurata si preparano a combattere contro i jihadisti alla periferia di Sirte, marzo 2015

Il gruppo Stato islamico


si raforza in Libia
Mathieu Galtier, Libration, Francia
I jihadisti continuano a radicarsi
approittando delle divisioni
interne e della crisi politica in
corso nel paese. E spesso hanno
il sostegno della popolazione
locale
n attentato in un albergo di lusso, esecuzioni sommarie ilmate e crociissioni o la distribuzione di dolci per festeggiare
gli attentati di Parigi: il gruppo Stato islamico (Is) presente in Libia dallottobre del
2014, ma gi riuscito a imporre la paura. A
Tripoli la presenza dei jihadisti evidente
soprattutto la sera, quando di solito le famiglie prima facevano la spesa. Dopo le dieci

U
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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

tutte le saracinesche di via Jaraba, nel centro della citt, sono abbassate. Alle sette
sono a casa. Non vado pi nei caf per vedere le partite di calcio, racconta Mohamed, un abitante del quartiere. Eppure lui,
che faceva lagente di sicurezza per unambasciata occidentale, non una persona
paurosa. Ma lattentato allalbergo a cinque
stelle Corinthia di Tripoli, che ha ucciso
nove persone il 27 gennaio del 2015, ha
cambiato le cose. I libici sanno che lo Stato
islamico pu colpire in ogni momento.
Quando a febbraio sono arrivati a Sirte,
sulla costa mediterranea, i combattenti
dellIs erano quattrocento, secondo il sergente Mohamed Turky del centro operativo militare di Misurata. Oggi sarebbero
cinque volte di pi. I jihadisti arrivano soprattutto dal sud del paese, attraverso il

deserto, spiega un militare. Da quando


sono cominciati i bombardamenti internazionali abbiamo notato che a Sirte sono aumentati. Ci deve essere un coordinamento
sugli obiettivi: se si colpiscono la Siria e
lIraq, bisogna colpire anche la Libia. Legare la situazione mediorientale alla lotta
contro lo Stato islamico in Libia anche
lintenzione del presidente del consiglio
italiano Matteo Renzi, che il 26 novembre
ha dichiarato che la Libia rischia di diventare la prossima emergenza.
Di fronte alla diicolt di raggiungere la
Siria e lIraq, gli ideologi dellIs hanno dichiarato anche la Libia terra di jihad. In poco pi di un anno, il gruppo si raforzato,
diversiicando le sue attivit. Nellottobre
del 2014 Derna, nellest del paese, diventata la prima base dellIs al di fuori della
regione siroirachena. La citt nota per essere molto conservatrice e ottocento dei
suoi abitanti sarebbero andati a combattere in Siria. Lorganizzazione sfrutta le divisioni politiche per radicarsi: dallagosto del
2014 in Libia due parlamenti rivali si contendono il potere, uno a Tripoli e laltro a
Tobruk (le due fazioni hanno raggiunto un
accordo il 6 dicembre che deve ancora es-

sere approvato dai due parlamenti e la cui


legittimit gi stata contestata).
Il 15 febbraio lIs ha pubblicato un ilmato che mostra lesecuzione di 21 cristiani
che erano stati rapiti in Libia. Nello stesso
periodo il gruppo ha fatto man bassa a Sirte
e lex roccaforte di Muammar Gheddafi
non sembra particolarmente ostile al suo
nuovo padrone. DallEgitto, Ahmed Gheddai Dam, cugino di Muammar, ha deinito
i combattenti jihadisti giovani dal cuore
puro. Lalleanza tra i nostalgici della Jamahiriya (come era chiamata la Libia sotto
Gheddai) e i takiristi (gli estremisti che
lanciano anatemi contro i cattivi musulmani) sembra strana se si pensa che il rais
aveva condotto violente campagne contro
gli islamisti, con tanto dimpiccagioni pubbliche, negli anni ottanta e novanta. Ma lIs
ha saputo sfruttare le rivalit locali e i rancori risalenti alla rivoluzione del 2011.

ry Fitzgerald, specialista dei movimenti


islamisti in Libia. Le brigate si sono accontentate di svolgere attivit dintelligence,
intercettando le conversazioni radio o aidandosi a informatori sul posto. cos che i
militari hanno rilevato il lusso di stranieri
provenienti dai paesi del Golfo, dalla Tunisia o dallAfrica subsahariana. Ci hanno
detto che ci sono anche europei, ma non ne
abbiamo visti, commenta un operatore
radio. Due francesi, uno di 19 anni proveniente da Lione e uno di venti da Marsiglia,
sono stati arrestati a met novembre in Tunisia, vicino alla frontiera libica, mentre
cercavano di raggiungere i campi daddestramento dello Stato islamico.
Il costo di queste informazioni alto. A
luglio un giovane sospettato di spionaggio
stato crociisso su un traliccio. Una messa

Da sapere

Libert dazione

Accordo tra le fazioni libiche

Misurata e Sirte distano 250 chilometri e si


contendono la sfera dinluenza. Dopo 42
anni degemonia di Sirte, le brigate di Misurata, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella rivolta del 2011, hanno ripreso il
controllo della regione. Quando lo Stato
islamico arrivato a Sirte, gli abitanti hanno trovato il modo di vendicarsi di Misurata, racconta Imad (nome di fantasia), originario di Sirte. LIs ha preso di mira anche
alcuni impianti della mezzaluna petrolifera, la zona che si trova a sud di Sirte. Ma,
contrariamente a quanto accade in Iraq,
qui il gruppo terroristico ha distrutto gli impianti invece di usarli. La minaccia dei jihadisti abbastanza inquietante da aver spinto Misurata, principale alleato di Tripoli, a
tentare di riprendere Sirte, senza riuscirci.
A marzo ci sono stati degli scontri e lo
Stato islamico non si limitato a resistere,
ma ha fatto indietreggiare il nemico. Le brigate di Misurata non hanno osato fare bombardamenti intensivi per non alienarsi di
nuovo gli abitanti di Sirte. I circa 1.400 uomini coinvolti si sono limitati a garantire un
cordone di sicurezza piuttosto blando. La
prima base delle brigate verso ovest si trova
ad Abu Qurayn, a 150 chilometri da Sirte,
mentre a sud le prime truppe sono a Jufra, a
pi di duecento chilometri di distanza.
Questo ha lasciato allIs una libert dazione di cui il gruppo ha approittato. La strategia sembra essere quella di consolidare la
sua base principale di Sirte cercando di
controllare le strade verso sud, spiega Ma-

u Il 6 dicembre 2015 i rappresentanti dei due


parlamenti libici rivali hanno raggiunto un accordo iniziale per mettere ine alla crisi politica
cominciata con la caduta del regime di Muammar Gheddai nellottobre del 2011.
u Laccordo, raggiunto a Tunisi senza la mediazione delle Nazioni Unite, prevede la formazione di un comitato di dieci persone, cinque per
parlamento, con il compito di nominare un primo ministro e due vice che rinnoveranno la costituzione e spianeranno la strada alle elezioni
da tenere entro due anni. Dovr essere ratiicato dai due parlamenti, quello di Tobruk, riconosciuto dalla comunit internazionale, e quello
di Tripoli, guidato dal Congresso nazionale generale, sostenuto da una serie di gruppi armati,
alcuni dimpronta islamista, che hanno preso il
controllo della capitale nellagosto del 2014.
u Il 13 dicembre a Roma si svolge la conferenza per rilanciare i colloqui di pace promossi
dallOnu in Libia.

in scena macabra ma eicace, dato che le


informazioni hanno smesso di arrivare ai
militari. Gli abitanti sono in maggior parte
di tradizione beduina. Per loro il divieto di
fumare e ascoltare la musica non sconvolgente. Piuttosto la popolazione sente sempre di pi di essere guidata da stranieri,
commenta Imad.

Spirito di adattamento
Alcuni sperano in un intervento militare
esterno. Il primo attacco aereo contro lo
Stato islamico in Libia stato lanciato dagli
Stati Uniti il 13 novembre per uccidere liracheno Abu Nabil, uno dei capi del gruppo,
poi dichiarato morto dal Pentagono. Altri,
come il politico Abderrahman Sewehli, originario di Misurata, ritengono che solo una
coalizione armata organizzata dalle due
fazioni politiche rivali potrebbe sradicare
lIs. Se i paesi stranieri bombarderanno
Sirte, non faranno altro che rafforzare i
jihadisti e spingere i giovani verso lestremismo. LIs non aspetta altro, assicura
Sewehli.
LIs si concentra soprattutto sulla radicalizzazione. A ine novembre la brigata
Rada, di orientamento salaita non jihadista e responsabile con altri della sicurezza a
Tripoli, ha interrogato Mohamed Atkitek,
capo degli afari religiosi della citt, sullaumento dei sermoni estremisti nelle moschee. A giugno lo Stato islamico ha perso il
controllo di Derna, passata nelle mani di
altri movimenti jihadisti, ma continua a essere presente nellest del paese, a Bengasi,
dove combatte contro le truppe di Khalifa
Haftar, il braccio armato del parlamento di
Tobruk. E si espande soprattutto a ovest.
La prova il campo daddestramento di
Sabrata, che si trova a 170 chilometri dalla
frontiera tunisina. Il 19 novembre, un libico
e un tunisino provenienti da Sabrata sono
stati arrestati a un posto di blocco mentre
erano diretti in Tunisia con centinaia di cinture esplosive. I terroristi responsabili degli
attentati nel museo del Bardo e nella spiaggia di Sousse, in Tunisia, avrebbero soggiornato in questo campo. I diversi gruppi
che rivendicano la loro appartenenza allIs
si adattano ogni volta al contesto locale,
spiega Fitzgerald. Per ora tra loro non sembra esserci grande coordinazione. Probabilmente continueranno a organizzare attacchi isolati. Tuttavia lipotesi di unoperazione in Europa a partire dalla Libia non le
sembra impossibile se lIs continua a
estendere la sua presenza nel paese. u f
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

29

africa e Medio oriente


Yemen

buRkina faso

Colloqui dopo lattentato


xxxxxxxxxxxxx

Guerra
senza conine
In Siria sintensiicano le azioni
militari e gli sforzi diplomatici.
Il 3 dicembre sono cominciati i
raid aerei britannici contro il
gruppo Stato islamico (Is) e il
giorno seguente la Germania ha
votato per aumentare il suo impegno nella lotta allIs. Dall8 al
10 dicembre varie fazioni politiche e armate siriane si sono incontrate per la prima volta a Riyadh per raggiungere una posizione comune in vista dei colloqui di pace con il governo. Al
Hayat sottolinea che i curdi non
sono stati invitati. Il 9 dicembre
i ribelli hanno cominciato a evacuare lultima zona sotto il loro
controllo a Homs, in seguito a
un accordo con il governo. Il 7
dicembre Damasco ha accusato
la coalizione internazionale di
avere ucciso tre soldati in un
bombardamento nella provincia
di Deir Ezzor, in gran parte controllata dallIs. La coalizione,
che ha negato lattacco, accusata anche di avere ucciso 26 civili nei raid nel nordest della Siria lo stesso giorno.
u La lotta contro lIs prosegue
anche in Iraq. Al Badil riferisce
che l8 dicembre le forze governative hanno ripreso il controllo
di alcune zone di Ramadi, conquistata dallIs a maggio. Baghdad inoltre ha minacciato la
Turchia di rivolgersi allOnu se
Ankara non ritirer le sue truppe
dal nord del paese, dove sono
state schierate per addestrare i
curdi a combattere contro i jihadisti che controllano Mosul.

30

WAEL QUBADY (AP/ANSA)

siRia-iRaq

Il 6 dicembre il governatore della citt di Aden, Jaafar


Mohammed Saad, stato ucciso insieme ad alcuni
collaboratori in un attentato (nella foto) rivendicato dal
gruppo Stato islamico, scrive Middle East Eye. Il giorno
dopo linviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen,
Ismail Ould Cheikh Ahmed, ha annunciato che il governo
e i ribelli houthi hanno acconsentito a partecipare ai
colloqui di pace che cominceranno il 15 dicembre a
Ginevra. Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ha chiesto
alla coalizione saudita contro gli houthi un cessate il fuoco
di sette giorni in occasione dellinizio dei colloqui. u

accuse
retroattive
Il 7 dicembre il generale Gilbert
Diendr stato incriminato per
aver partecipato, nellottobre
del 1987, allomicidio dellallora
presidente Thomas Sankara.
Sankara, noto come il Che Guevara africano, fu ucciso durante
un colpo di stato che port al potere il suo compagno darmi
Blaise Compaor. Le Faso ricorda che linchiesta sulla morte
di Sankara stata aperta a marzo, cinque mesi dopo la cacciata
di Compaor. Diendr, ex
braccio destro di Compaor, in
carcere per aver guidato un golpe fallito a settembre.

in bReve

Ciad Il 5 dicembre 27 persone


sono morte in un triplice attentato suicida di Boko haram su
unisola del lago Ciad.
Seychelles Il presidente James
Michel (47,8 per cento) sider
Wavel Ramkalawan (33,9 per
cento) nel secondo turno delle
presidenziali che si svolger tra
il 16 e il 18 dicembre.

Da Ramallah Amira Hass

Madri fortunate
Tu, madre del martire, sei
una donna fortunata! Vorrei
che mia madre fosse al tuo posto. Di recente i giovani palestinesi hanno cominciato a
scandire queste parole ai funerali dei loro coetanei uccisi
dalle forze di sicurezza israeliane.
La prima persona che me
ne ha parlato Mayssa, una
veterana dellOlp sulla sessantina, tornata da qualche tempo
in Palestina. Mayssa ha vissuto
la guerra civile e gli attacchi
israeliani in Libano e ha conosciuto bene il regime tirannico

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

di Bashar al Assad, quindi ha


avuto a che fare con la violenza e con la morte prematura.
Eppure sconvolta da quel coro: Ai miei tempi la gente non
combatteva per morire. Poi
c Tawiq, un ragazzo di circa
venticinque anni che ha appena trovato lavoro in una banca
grazie ai suoi studi in economia (o qualcosa del genere).
Ho ascoltato Tawiq scandire
quella frase sorridendo. Lui
simpatizza con i ragazzi che
cercano la morte, ma per ora
non vuole unirsi a loro. E poi
c Hala: Tutti i compagni di

classe di mio iglio di dieci anni sognano tre cose: un coltello, una spada e una ionda, mi
ha detto. Ogni giorno, dopo la
scuola, Hala parla con suo iglio e cerca di spiegargli che la
morte un biglietto di sola andata e che dovrebbe pensare a
giocare con gli amici.
Ho raccontato la storia di
Hala a Mayssa, ma lei non ha
voluto crederci. Mi ha raccontato che nellagor dei tempi
moderni, Facebook, i post di
Hala sono tra i pi espliciti nel
chiedere vendetta contro Israele. u as

Americhe

ARIANA CUbILLOS (AP/ANSA)

Caracas, 6 dicembre 2015. In ila per votare

Il Venezuela volta pagina

lamentari hanno dimostrato che lago della


bilancia si spostato con forza dal chavismo
verso laltro polo. Ma laltro polo non ideologico, come il chavismo vorrebbe far credere. Oserei dire che non rilette neanche
unopposizione intesa in senso tradizionale,
ma la stanchezza della maggioranza dei venezuelani, stui degli efetti nefasti del malgoverno e della corruzione, che nella pratica si traducono in un peggioramento della
qualit della vita e della situazione economica dei cittadini. Per interpretare quello
che sta succedendo la politica deve avere la
meglio sullideologia. Con i suoi messaggi
pieni dintolleranza, esclusione della diversit e odio di classe, con le sue mezze verit
che cercavano di schiacciare le diferenze
politiche sotto i dogmi di un pensiero unico,
negli ultimi anni lideologia aveva gi dato
chiari segnali dineicienza. Nessuno ha
creduto alla storia delle cospirazioni, della
guerra economica e della controrivoluzione
della destra.

Tendere ponti

Boris Muoz, Prodavinci, Venezuela


Alle elezioni parlamentari del 6
dicembre lopposizione ha
sconitto in modo netto
il governo di Nicols Maduro.
Ora la priorit lavorare insieme
per superare la crisi econ0mica
ra ventanni gli storici analizzeranno gli avvenimenti del 2015 in
Venezuela e quasi sicuramente
afermeranno che stato lanno
in cui la cupola al governo ha perso lamore
del suo popolo. Con 109 deputati (pi i tre
di Representacin indgena) su un totale di
167 seggi, il 6 dicembre lopposizione ha
ottenuto la maggioranza di due terzi in parlamento. Ma il dato sorprendente che la
Mesa de la unidad democrtica (Mud), la
coalizione che riunisce i partiti di opposizione, ha avuto due milioni di voti in pi
della forza al potere, il Partido socialista
unido de Venezuela (Psuv): la maggioranza
schiacciante degli elettori si espressa contro il governo di Nicols Maduro.
La prima conclusione che il chavismo
e lopposizione hanno sconitto il governo.

32

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Una versione estesa di questo assioma sarebbe che il chavismo ha sfruttato lopportunit oferta dallopposizione per formare
una forte coalizione e far capire che ripudia
la nomenclatura. Lo slogan Soy chavista
pero no madurista (Sto con Chvez ma
non con Maduro) stato una pallottola dargento, il modo perfetto per punire il governo senza tradire unidentit politica. Ecco
perch il risultato ha creato una frattura interna tra la base chavista e il partito al governo, destinata a diventare pi visibile
nelle prossime settimane.
Maduro aveva detto che il 6 dicembre i
venezuelani avrebbero dovuto scegliere tra
due modelli: Il modello della patria, bolivariana e chavista, e quello dellantipatria,
arrendevole, piegata agli interessi degli Stati Uniti e corrotta. In realt, le elezioni par-

Il 2016 sar quindi un anno di cambiamenti. Se le cose andranno abbastanza bene, i


vapori tossici dellautoritarismo chavista e
lestremismo nascosto dei settori radicali
dellopposizione cominceranno a dileguarsi, la politica riprender iato e la democrazia venezuelana potr rinascere. Ma questa solo una parte della storia. Il paese
abituato ai cambiamenti veloci e spera ancora che la soluzione ai suoi problemi arrivi
per magia. Di solito per magia signiica
una cosa sola: grazie al petrolio. Ma il 4
dicembre a Vienna lOrganizzazione dei
paesi esportatori di petrolio ha deciso di
mantenere una quota di produzione di 30
milioni di barili al giorno. Questo signiica
che a medio termine il prezzo del greggio,
il pi basso degli ultimi sette anni, non aumenter in modo sostanziale. una pessima notizia per il Venezuela, dove il 95 per
cento degli introiti delle esportazioni dipende dal petrolio.
Lex candidato presidenziale dellopposizione, Henrique Capriles, ha detto che

Elezioni Il nuovo parlamento venezuelano


Dopo il voto del 6 dicembre 2015 lopposizione ha la maggioranza dei seggi

Mesa de la unidad democrtica (Mud) 109 | Partido socialista


unido de Venezuela (Psuv) 55 | Representacin indgena 3

Fonte: Consejo nacional electoral

sono state sconitte le posizioni estreme. Il


6 dicembre ha votato quasi il 75 per cento
degli aventi diritto e le elezioni si sono svolte in modo paciico, salvo pochi incidenti.
Dopo le proteste del 2014, che avevano provocato 43 vittime, la nuova dirigenza della
Mud, guidata da Jess Chuo Torrealba, si
impegnata per arrivare unita al voto. Ha
allontanato da s le frange pi estremiste,
che invitavano alla disobbedienza civile e a
forme legittime di lotta non violenta. Da
parte sua il chavismo ha evitato di radicalizzarsi, come invece aveva suggerito il presidente Nicols Maduro. Quindi il popolo
chavista ha sconitto i settori radicali del
chavismo.
La sida del nuovo parlamento sar forse
la pi grande che il potere legislativo abbia
mai dovuto affrontare dal 1958, quando,
dopo il rovesciamento della dittatura del
generale Marcos Prez Jimnez, gett le
fondamenta di una democrazia funzionale,
imperfetta ma operativa. Lopposizione deve tendere dei ponti per risolvere i problemi
della societ. In parte questo signiicher
rimandare alcune decisioni per dare la priorit alla ripresa economica. Il governo, da
parte sua, deve abbandonare il discorso soista della cospirazione, altrimenti il progetto di Chvez, compresi i suoi aspetti pi
progressisti, fallir.
La maggioranza dei due terzi consente
allopposizione di nominare e rimuovere
magistrati, di promuovere il referendum
revocatorio, che potrebbe accorciare il
mandato di Maduro, e la riforma costituzionale. Questa maggioranza dimostra
inoltre che il lungo ciclo di egemonia chavista sta per inire. Il chavismo non morto, ma avr bisogno di tempo per riprendersi. I due milioni in pi di voti ottenuti
dallopposizione, che arrivano soprattutto
dagli elettori chavisti, sono un mandato
per agire nei canali stabiliti dalla democrazia e ricomporre, attraverso il potere legislativo, il tessuto istituzionale dello stato.
Per i venezuelani la priorit trovare
subito una soluzione alla crisi economica,
poi afrontare il problema della violenza e
inine risanare la profonda divisione della
societ. il momento della ricostruzione:
il chavismo e lopposizione devono lavorare insieme. Ma la cosa meno ovvia che si
possa immaginare. u fr
Boris Muoz un giornalista e scrittore
venezuelano nato a Caracas nel 1969. Vive
negli Stati Uniti.

America Latina

Fine di un ciclo continentale


El Espectador, Colombia
Il primo grande insuccesso
del chavismo in 17 anni segna
la ine di una stagione per
le sinistre sudamericane
l risultato delle elezioni legislative del 6 dicembre in Venezuela, dove lopposizione
ha sconitto il governo di Nicols Maduro, deve invitare a una profonda rilessione per capire come difendere le
rivoluzioni democratiche, ha detto il
presidente boliviano Evo Morales, leale alleato politico di Caracas. Oggi i
governi dellAmerica Latina ispirati al
chavismo pensano al loro futuro.
Il 25 novembre la vittoria del conservatore Mauricio Macri in Argentina
ha segnato uninversione di rotta nella
regione. Un duro colpo per la sinistra
latinoamericana, per cui lArgentina
era stata un paese chiave. Nel 2005, a
Mar del Plata, largentino Nstor
Kirchner, il brasiliano Luiz Incio Lula
da Silva e il venezuelano Hugo Chvez
avevano stravolto la politica internazionale del Sudamerica: si erano allontanati da Washington e avevano boicottato lAlca, il trattato di libero
scambio promosso dallallora presidente degli Stati Uniti George W.
Bush. In quel periodo era cominciata
londata chavista nella regione, a cui si
erano poi uniti anche la Bolivia di Evo
Morales e lEcuador di Rafael Correa.
Secondo i portavoce dellopposizione, il 6 dicembre i venezuelani si
sono ispirati allArgentina e hanno votato per lasciarsi alle spalle diciassette
anni di governi chavisti. Sono lontani
gli anni in cui il Venezuela era una fonte dispirazione per tutta la sinistra latinoamericana. David Smilde, analista
del Washington oice on Latin America che ha vissuto ventanni a Caracas,
aferma: Il Venezuela non pu pi
contare sulla leadership di un politico

come Chvez n su una risorsa naturale, il petrolio, che prima fruttava cento
dollari a barile. Nicols Maduro, eletto nel 2013 poco dopo la morte del suo
mentore, ha avuto meno margine di
manovra anche a causa del riavvicinamento diplomatico tra Cuba (tradizionale alleato di Caracas) e gli Stati Uniti, annunciato nel dicembre del 2014.

Pochi alleati
Per Maduro la situazione sempre
pi complicata, spiega lanalista venezuelana Elsa Cardozo, docente di
relazioni internazionali alluniversit
Simn Bolvar. La politica estera venezuelana, latteggiamento nei confronti
dei prigionieri politici e la persecuzione di esponenti dellopposizione hanno fatto diminuire il sostegno degli altri paesi della regione verso Caracas.
Oggi al governo di Maduro restano
pochi alleati. La presidente del Brasile
Dilma Roussef deve afrontare il processo di impeachment avviato dal parlamento il 3 dicembre. Tre giorni dopo
si formata una commissione di deputati che prender in esame la richiesta
di messa in stato daccusa. Roussef,
che pensa di avere i voti suicienti per
salvare il suo mandato, ha chiesto ai
parlamentari di tornare al lavoro subito dopo la pausa natalizia. Il governo
spera di risolvere la questione dellimpeachment nel pi breve tempo possibile, per non rimandare lapprovazione delle riforme iscali ed evitare che
aumenti il malcontento dei brasiliani
per la crisi economica.
LEcuador, un altro alleato della rivoluzione bolivariana, ha preso le distanze dal Venezuela dopo la morte di
Chvez. Anche se in alcune occasioni
il presidente Rafael Correa ha espresso il suo sostegno a Maduro, chiaro
che la diplomazia venezuelana in crisi e che i leader della regione si sono
allontanati. u fr
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

33

Americhe
Da sapere Un anno violento
u Dal 1 gennaio al 2 dicembre del 2015 negli Stati Uniti le sparatorie con almeno quattro vittime sono state 354. Le sparatorie sono avvenute in 220
citt di 47 stati. In totale 462 persone sono morte e 1.314 sono rimaste ferite.
= una sparatoria con almeno quattro vittime

FOnTe: The new yORk TIMeS

Gennaio

Maggio

Febbraio

Giugno

Marzo

Aprile

Luglio

Agosto
Sparatoria
a San Bernardino

Settembre

Ottobre

Novembre

Gli Stati Uniti dopo


lattacco di San Bernardino
Michael A. Cohen, The Boston Globe, Stati Uniti
La morte di 14 persone in
California ha fatto tornare nel
paese le paure legate al
terrorismo islamico. Ma il
problema vero la difusione
incontrollata delle armi
l 6 dicembre il presidente Barack
Obama ha parlato alla nazione dallo
studio ovale a proposito della strage
di San Bernardino, in California, in
cui 14 persone sono morte e altre 21 sono
rimaste ferite. la prima volta che Obama
dedica tanta attenzione a una strage causata dalle armi da fuoco. Questo fa sorgere
una domanda: perch questa strage diversa da tutte le altre?
La diferenza deriva dal fatto che gli statunitensi hanno ancora paura del terrorismo. A quanto pare i responsabili della strage di San Bernardino, Syed Rizwan Farook
e Tashfeen Malik, si sono ispirati al gruppo
Stato islamico, e per questo sono stati deiniti terroristi, ma non chiaro cosa li distingua da altri assassini estremisti come Robert Dear, che a ine novembre ha aperto il
fuoco in una clinica di Planned parenthood
in Colorado, o come Dylann Roof, il suprematista bianco che a giugno ha ucciso nove

34

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

persone in una chiesa in South Carolina.


non ci sono dubbi sul fatto che lattacco
di San Bernardino stato motivato
dallestremismo islamico, e quindi questo
episodio si pu collocare nella stessa categoria degli attentati alla maratona di Boston
del 2013 e di Fort hood nel 2014. Ma altrettanto vero che tutte le stragi avvenute
negli ultimi anni hanno un elemento in comune: sono state compiute con pistole o
fucili dassalto ottenuti legalmente. Se gli
assassini fossero stati un gruppo di statunitensi ribelli, arrabbiati con il mondo e radicalizzati da unideologia o da una fede diversa dallislam, probabilmente la reazione
sarebbe stata identica a quella causata da
altre stragi: sarebbe scoppiato il solito dibattito pubblico furioso e polarizzato sul
controllo delle armi che non avrebbe portato a nessuna decisione politica. Qualcuno
avrebbe chiesto dintensiicare i controlli
sulla salute mentale dei potenziali assalitori e forse qualcun altro si sarebbe concentrato sulle motivazioni speciiche degli assassini. Poi tutti avrebbero proseguito per la
loro strada ino allepisodio successivo: una
nuova inevitabile strage che avrebbe dato
vita alla stessa dinamica.
negli Stati Uniti in media in un anno i
terroristi jihadisti fanno meno vittime dei
fulmini e dei televisori che cadono dal cielo,

Dicembre

ma quattordici anni dopo gli attacchi dell11


settembre 2001 anche il minimo segnale di
un legame con il jihadismo globale spinge i
cittadini e molti politici a chiedere una reazione energica. e, soprattutto, li spinge a
chiedere un cambio di strategia per sconiggere il gruppo Stato islamico (Is), anche se
quasi nessuno in grado di proporre unalternativa migliore. non c da stupirsene,
dato che in questo momento non esiste una
strategia migliore per sconfiggere lIs.
nellultimo anno e mezzo gli Stati Uniti e gli
altri paesi della coalizione che combatte
contro i jihadisti in Iraq e in Siria hanno effettuato pi di ottomila bombardamenti
aerei. Le conquiste territoriali dellIs si sono
ridotte: dallestate lorganizzazione ha perso un quarto dei suoi territori, tra cui diverse citt importanti riconquistate dalle forze
curde. Secondo alcune fonti, inoltre, il
gruppo fatica a trovare nuove reclute e la
sua struttura interna si sta indebolendo.

Senza bacchetta magica


Il 1 dicembre il new york Times ha pubblicato un articolo con i racconti di militanti
che hanno lasciato lorganizzazione: Stando a una serie di interviste rilasciate da persone fuggite di recente, il progetto del califfato ormai in diicolt. Messi alle strette
dalle incursioni aeree di diversi paesi e dalle
nuove ofensive delle milizie curde e sciite,
i jihadisti cominciano a mostrare segni di
cedimento. Una serie di importanti servizi
messi in piedi dal gruppo non funzionano
pi a causa della scarsa manutenzione. e
mentre le attivit di contrabbando e di vendita del petrolio vacillano, lIs dipende sempre pi dalle tasse e dai dazi che estorce ai
suoi cittadini. Secondo alcuni esperti, gli

attacchi compiuti a novembre a Parigi e nel


Sinai indicano che lIs sulla difensiva e
che, avendo perso terreno in Iraq e in Siria a
causa dei bombardamenti aerei, sta usando
tattiche pi economiche ma comunque letali per dar prova della sua potenza.
probabile, insomma, che gli sforzi degli Stati Uniti e di altri paesi stiano cominciando a dare dei risultati, anche se potrebbero servire ancora anni per sconiggere lIs
e tutto dipender dalle capacit di contrastarlo dei gruppi che combattono sul campo
in Iraq e in Siria. Ma questa una storia pi
complicata di quella di cui deve occuparsi
oggi Barack Obama. Dal momento che il
presidente non stato in grado di agitare
una bacchetta magica e far sparire la minaccia dellIs, il suo discorso era destinato a
essere deludente, anche perch in un paese
traboccante di armi da fuoco non ci sono
bacchette magiche che possano evitare la
prossima strage, che sia ispirata dallislam
radicale o da altri tipi di estremismi. Tuttavia, c un modo per rendere queste stragi
meno probabili e meno mortali: misure di
controllo per evitare che armi letali iniscano nelle mani di potenziali assassini. Per
ottenere questo risultato non serve nemmeno una bacchetta magica: basta solo un
po di volont politica. u fp

Da sapere

Risposte politiche
u Il 2 dicembre del 2015 Syed Rizwan Farook,
un cittadino statunitense di origini pachistane
nato in Illinois, e sua moglie Tashfeen Malik,
pachistana residente negli Stati Uniti, hanno
ucciso 14 persone in un centro per disabili a San
Bernardino, in California. Durante le indagini
la polizia ha scoperto che Farook e Malik erano
simpatizzanti del gruppo Stato islamico. Le due
pistole e i due fucili usati per compiere la strage
erano stati acquistati legalmente.
u Il 6 dicembre il presidente Barack Obama,
rivolgendosi alla nazione dallo studio ovale, ha
tenuto un discorso in cui ha afermato che il
terrorismo entrato in una nuova fase.
Obama ha messo in guardia per dal rischio di
mettere sotto accusa lintera comunit
musulmana. Ha anche chiesto al congresso di
approvare leggi per impedire a individui
pericolosi di procurarsi facilmente delle armi.
u L8 dicembre Donald Trump, candidato
alle primarie repubblicane per le elezioni
presidenziali, ha proposto di vietare ai
musulmani lingresso negli Stati Uniti. La sua
afermazione stata criticata da quasi tutti i
commentatori e dagli altri candidati.

Lopinione

Fermare lepidemia
The New York Times, Stati Uniti
Bisogna ridurre il numero
di armi in circolazione.
Leditoriale pubblicato dal
New York Times dopo la strage
utte le persone perbene sono
tristi e arrabbiate per lultimo
massacro di persone innocenti,
avvenuto il 2 dicembre a San Bernardino, in California. Le forze di sicurezza
e dintelligence si sono concentrate sui
collegamenti tra gli assassini e il terrorismo internazionale. Ed giusto che
sia cos.
Ma il movente non cambia la sostanza di quello che successo a San
Bernardino, o di quello che negli ultimi
mesi successo in California, in Colorado, in Oregon, in South Carolina, in
Virginia, in Connecticut e in molti altri
posti. E lattenzione e la rabbia degli
statunitensi dovrebbero essere indirizzate anche verso i politici che devono
garantire la nostra sicurezza e che invece sono molto pi interessati ai soldi e
al potere di unindustria che iorisce
grazie alla difusione incontrollata di
armi da fuoco sempre pi letali.
Il fatto che dei civili possano acquistare unarma progettata per uccidere
con impressionante velocit ed eicienza uno scandalo e una vergogna
per questo paese. Stiamo parlando di
armi da guerra, pubblicizzate come
strumenti per vigilantes machisti o perino ribelli. I politici pregano per le vittime delle armi da fuoco e poi, freddamente e senza pensare alle conseguenze, si oppongono a ogni minimo tentativo di limitare la difusione delle armi
usate negli omicidi di massa. Lhanno
fatto anche subito dopo la strage di San
Bernardino. Ci distraggono con la parola terrorismo, ma non dobbiamo dimenticare che questi massacri sono
tutti, a modo loro, atti di terrorismo.
Come fanno dopo ogni strage, le perso-

ne che si oppongono alle restrizioni sulla vendita e sul possesso di armi hanno
ripetuto che nessuna legge pu prevenire un singolo crimine. vero che il
controllo delle armi solleva problematiche costituzionali. Ed vero che alcuni assassini hanno ottenuto armi illegalmente in paesi come la Francia, il
Regno Unito e la Norvegia, che hanno
leggi molto restrittive. Ma almeno questi paesi cercano di limitare la difusione di armi. Invece negli Stati Uniti i politici favoriscono gli aspiranti omicidi
creando per loro un mercato delle armi, mentre gli elettori permettono a
questi politici di mantenere i loro incarichi. Ormai inito il tempo delle parole: dobbiamo ridurre drasticamente
il numero di armi in circolazione, eliminando alcune categorie di armi e munizioni.
Alcuni tipi di armi, come i fucili
dassalto leggermente modiicati usati
in California (insieme ad alcuni tipi di
munizioni), devono essere vietati ai civili. possibile deinire queste armi in
modo chiaro ed eicace, ed necessario che chi le possiede le consegni alle
autorit per il bene di tutti i cittadini.
Non c momento migliore di unelezione presidenziale per dimostrare che
gli Stati Uniti hanno conservato il senso della decenza. u as

Da sapere

Pistole per tutti


Armi in mano ai civili e popolazione
400

357 milioni di armi

350
300
317 milioni di persone

250
200
150
1996

2001

2006

2013

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

35

FRANkLIN JACOME (NURPhOtO/CORBIS/CONtRAStO)

americhe
Brasile

sTaTi uniTi

ecuadoR

Le manovre
di correa
Il 3 dicembre, dopo molte ore
di dibattito e tra le proteste di
piazza (nella foto), lassemblea
nazionale dellEcuador ha approvato alcuni emendamenti alla costituzione, scrive Bbc
Mundo. tra le modiiche c
anche la possibilit della rielezione senza limiti al numero di
mandati del presidente della repubblica, che tuttavia non si applicher alle elezioni del 2017.
Semana ricorda che Rafael
Correa potr comunque ricandidarsi nel 2021. Il presidente ha
assicurato che continuer a governare per il bene del paese,
mentre lopposizione ha chiesto
che i nuovi emendamenti siano
sottoposti a un referendum.

canada

La marijuana
di Trudeau
Nel 2016 il Canada potrebbe diventare il primo paese del G7 a
legalizzare il consumo di marijuana a ini ricreativi. Il 7 dicembre il governatore generale David Johnston ha letto in parlamento un discorso del premier
Justin trudeau, che simpegna a
mantenere la promessa fatta durante la campagna elettorale. Il
Toronto Star spiega che la
maggior parte dei funzionari
della salute pubblica considera
inevitabile la legalizzazione, a
cui tra laltro, secondo un sondaggio del 2014, due terzi dei
canadesi sono favorevoli.

36

UESLEI MARCELINO (REUtERS/CONtRAStO)

Tempi duri per Roussef

Dilma Roussef a Braslia, il 7 dicembre 2015

Il 3 dicembre il presidente della camera dei deputati,


Eduardo Cunha (del Partito del movimento democratico
brasiliano, che fa parte della coalizione di governo), ha
accettato la richiesta di impeachment presentata
dallopposizione contro la presidente Dilma Roussef ,
scrive la Folha de S. Paulo. Laccusa di aver violato la
legge nella gestione del bilancio del 2014. In un discorso
trasmesso in tv, Roussef (del Partito dei lavoratori) ha
negato di aver commesso delle irregolarit. Per
diventare esecutiva, spiega Isto, la messa in stato
daccusa della presidente devessere approvata dai due
terzi dei 513 deputati della camera. In quel caso Roussef
sar allontanata dal suo incarico per 180 giorni, in attesa
del voto del senato. Il processo durer settimane. In un
editoriale, la Folha de S. Paulo ricorda che Cunha non
esente da colpe: coinvolto, come altri politici
brasiliani, nello scandalo di corruzione che ha colpito
lazienda petrolifera Petrobras, ed indagato per alcuni
conti bancari non dichiarati in Svizzera. Secondo Juan
Arias, corrispondente del Pas in Brasile, il gesto di
Cunha un atto suicida da cui diicile che il paese
possa tornare indietro, qualsiasi sar lesito del processo
di impeachment. O Estado de S. Paulo ha parole dure
per la presidente: Il governo paralizzato da quasi un
anno a causa della sua incompetenza e degli scandali di
corruzione. I brasiliani, soprattutto i pi poveri, stanno
subendo gli efetti di una grave recessione economica.
Per uscire da questa crisi, si legge nelleditoriale, serve
un governo di unit nazionale in grado di prendere
anche provvedimenti forti. Non daccordo Mino
Carta, che scrive sul settimanale Carta Capital: In
quale paese democratico il destino di un governo o di un
partito in mano al ricatto del presidente della camera
dei deputati?. u

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Polizia
sotto inchiesta
Il 7 dicembre il dipartimento di
giustizia ha aperto uninchiesta
sulla polizia di Chicago per violazione della costituzione e dei
diritti civili. La decisione arriva
due settimane dopo la difusione del video della morte di Laquan McDonald, un nero di 17
anni ucciso nel 2014 da un poliziotto con 16 colpi di pistola. Il
7 dicembre, scrive The Atlantic, stato difuso un altro video in cui si vedono alcuni agenti aggredire in una cella Philip
Coleman, un nero di 38 anni. Il
video risale al dicembre del
2012. Coleman era stato arrestato per aggressione ed morto in
carcere alcuni giorni dopo. La
sua famiglia sostiene che luso
prolungato del taser e un esaurimento nervoso abbiano contribuito a causare il decesso.
Costi economici della cattiva
condotta della polizia, in milioni
di dollari Fonte: The Economist
100
80

Spese legali

60
Risarcimenti
40
20
0
2004 2006 2008 2010 2012

2014

in BReve

Messico Il 2 dicembre il governo ha annunciato che a gennaio


avvier un dibattito nazionale
sulla depenalizzazione
della marijuana.
Rep. Dominicana Il tribunale
costituzionale ha bocciato il 2
dicembre una legge che depenalizzava laborto in caso di rischio
per la salute della donna, accogliendo un ricorso presentato da
alcune associazioni religiose.
Stati Uniti Il 3 dicembre il segretario alla difesa Ashton Carter ha annunciato che le donne
potranno accedere a tutte le unit di combattimento dellesercito, comprese le forze speciali.

Asia e Paciico
che suicienti. Durante gli interrogatori,
lunghi anche pi di otto ore, spesso i poliziotti sbattono linterrogato contro il tavolo,
gli pestano i piedi o gli urlano nelle orecchie. I sospettati sono privati del sonno e
costretti a stare in posizioni scomode. In
pochi sopportano un trattamento simile.
La cosa pi dura era non poter dormire,
dice Kazuo Ishikawa, detenuto per 30 giorni prima di irmare una confessione che non
era stato in grado di leggere (perch allepoca era analfabeta) per un delitto che sostiene di non aver commesso. in carcere da 32
anni e sta lottando per essere rilasciato.

ThomaS PeTer (reUTerS/ConTraSTo)

Tokyo, 16 luglio 2015

A telecamere spente

I molti limiti
della giustizia giapponese
The Economist, Regno Unito
Fino a 23 giorni di fermo,
confessioni estorte con
interrogatori estenuanti, un
tasso di condanna vicino al
cento per cento. Il sistema
penale da riformare
no straniero in Giappone rimane inevitabilmente colpito da
quanto il paese sia paciico e i
cittadini rispettosi della legge.
Il tasso di criminalit un decimo di quello
degli altri paesi ricchi. Un portafogli dimenticato su un treno viene senzaltro restituito.
I reati commessi con armi da fuoco sono
quasi inesistenti e le rapine sempre pi rare.
Con la maggior parte dei criminali il sistema giudiziario particolarmente indulgente e incentrato sulla riabilitazione. La polizia e i tribunali fanno il possibile per tenere
gli incensurati fuori dal carcere: chi commette reati minori, confessa e chiede scusa
spesso rilasciato con un monito severo e lo
stato lavora con le famiglie perch chi delinque torni sulla retta via. Se dei giovani
devono scontare una pena detentiva iniscono in strutture pi simili a collegi molto

38

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

severi che a istituti penitenziari. I tribunali


condannano al carcere molto meno che
nella maggior parte dei paesi ricchi: 48 persone ogni 100mila, rispetto alle 148 regno
Unito e alle 698 degli Stati Uniti. Questo
metodo sembra funzionare: i tassi di recidiva sono relativamente bassi.
Il sistema penale giapponese d un peso
enorme alle confessioni. Lammissione di
colpevolezza considerata il primo passo
verso la riabilitazione, ma anche la madre di tutte le prove nei casi troppo gravi
per lasciare il sospettato a piede libero: nel
2014 ha deinito l89 per cento dei procedimenti penali del paese. e nel 99,8 per cento
chi confessa viene giudicato colpevole. Il
problema che non tutte le confessioni sono autentiche. alcuni ammettono di essere
colpevoli solo per far inire un interrogatorio estenuante. I sospettati di crimini ordinari possono essere trattenuti dalla polizia
anche per 23 giorni, e laccesso a un difensore nel periodo di fermo limitato. In teoria i
sospettati avrebbero il diritto di non parlare, ma di fatto il silenzio considerato
unammissione di colpevolezza.
I procuratori fanno pressione sulla polizia per ottenere delle confessioni, e per raggiungere questo scopo 23 giorni sono pi

Le false confessioni sono molte, e stanno


venendo a galla. Iwao hakamada ha passato 46 anni nel braccio della morte prima di
essere scarcerato nel marzo del 2014. Il giudice che lo ha assolto ha scoperto che la polizia e i procuratori avevano fabbricato le
prove e lo avevano interrogato per undici
ore al giorno per 23 giorni consecutivi, lo
avevano picchiato e torturato con degli aghi
se si addormentava. Keiko aoki ha passato
ventanni in carcere dopo aver confessato
di aver dato alle iamme sua iglia di 11 anni.
La iglia era morta in un incendio provocato
da una perdita di benzina nel garage di casa, ma dopo un giorno di interrogatorio aoki aveva ammesso lomicidio. a ottobre
stata rilasciata.
La percentuale di sentenze sbagliate
diicile da calcolare. Un avvocato stima che
circa un decimo delle persone incarcerate
ogni anno sia condannato per sbaglio. e il
fatto che le tecniche di confronto del dna
siano migliorate ha svelato molti errori giudiziari. avvocati e attivisti si stanno mobilitando perch altri casi siano riaperti, e pi
della met dei detenuti nel braccio della
morte sta chiedendo un nuovo processo. In
un sondaggio del 2010 quasi un terzo dei
procuratori ha dichiarato che lassoluzione
di un sospettato nuocerebbe alla loro carriera. Un quarto ha ammesso di aver compilato, su ordine di superiori, false confessioni. recentemente ci sono stati tentativi di
riforma del sistema giudiziario. Dal 2009 il
governo ha introdotto le giurie popolari in
casi speciici, ma questo non servito ad
abbassare il tasso delle condanne. Il ministro della giustizia ha anche detto di voler
aumentare il numero degli interrogatori
ilmati, ma quelli ripresi per intero sono ancora pochi, e gli abusi della polizia continuano a telecamere spente. u ep

asia e Paciico
Pechino, 8 dicembre 2015

Cina

austraLia

Cittadinanza
revocata

DAMIr SAgolj (reuterS/CoNtrASto)

una sentenza epocale


Caixin, Cina

allarme rosso
a Pechino
Il 7 dicembre il comune di Pechino ha emanato per la prima
volta il massimo livello di allerta
per lo smog: scuole chiuse, lavori allaperto sospesi, traico limitato e fabbriche a regime ridotto per tre giorni a causa della
concentrazione di polveri inquinanti. Anche laria di New Delhi, in India, irrespirabile, con
livelli di polveri sottili superiori
a quelli di Pechino. Ma non
stata presa nessuna misura durgenza. Solo dal 1 gennaio in citt
si circoler a targhe alterne, scrive The Hindu.

india

La ripresa
di Chennai
dopo lalluvione
The Economic Times, India
n alcune aree dellIndia le inondazioni sono un fenomeno consueto e gli
abitanti imparano a conviverci. Ma
per Chennai, la capitale del tamil
Nadu, nellIndia sudorientale, oggi la situazione diversa. le alluvioni la stanno devastando. Si possono raccogliere i resti della
normalit in frantumi una volta che lacqua
si ritirata, ma non c nulla da fare mentre
linondazione distrugge la vita della citt.
Chennai ha resistito superbamente. Nelle
aree risparmiate dallacqua, i cittadini hanno aperto le loro case accogliendo gli sfolla-

I
40

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

ti. I college hanno messo a disposizione i


loro edifici come rifugi temporanei. Ma
questo significa cercare di sopravvivere,
non avere un piano demergenza che tenga
conto delle inondazioni e prepari i cittadini.
la colpa dellavidit.
Chennai ha una storia centenaria. Senza la rete naturale di scarichi e canali che in
caso di inondazioni fa deluire lacqua, e
senza i bacini e i laghi per raccoglierla e
conservarla, non sopravviverebbe. Ma se
questi meccanismi naturali di equilibrio
idraulico vengono trascurati o, peggio, riempiti di spazzatura, lacqua caduta con le
piogge particolarmente intense resta intrappolata in citt. la situazione peggiora
quando gli immobili in citt diventano cos
costosi da spingere imprenditori senza
scrupoli, con la connivenza dei politici locali, a ricoprire i canali e i bacini per costruire
appartamenti di lusso. In caso di piogge eccezionali questi imbrogli non stravolgono
solo la vita delle persone. Chennai anche
un centro nevralgico della manifattura e dei
servizi, la cui vita economica stata blocca-

in breve

Afghanistan l8 dicembre i ribelli taliban hanno lanciato un


attacco contro laeroporto di
kandahar. Sarebbero rimaste
uccise almeno 37 persone, oltre
a nove assalitori.
Corea del Sud Il 5 dicembre
30mila persone hanno partecipato a una manifestazione a
Seoul per chiedere le dimissioni
della presidente Park geun-hye.

ta dalle inondazioni. Questo non deve accadere.


la pianiicazione urbana deve collegarsi
a quella regionale che provvede al drenaggio e alla conservazione dellacqua. le linee
di livello sulle mappe devono determinare
la collocazione dei canali e dei bacini, non il
prezzo degli immobili. I cittadini e i mezzi
dinformazione devono vigilare e impedire
ogni modiica di questa infrastruttura vitale. Il resto del paese pu ofrire aiuto, ma la
ripresa dopo il disastro compito dei cittadini e di chi li rappresenta. u as

ANINDIto Mukherjee (reuterS/CoNtrASto)

inquinamento

Il tribunale di Nanping ha dato


ragione a green home e Friends of
nature, due ong ambientaliste
cinesi che avevano avviato una class
action contro quattro compagnie
minerarie che gestiscono una cava,
ritenute responsabili della
distruzione di 1,9 ettari di foresta
nella regione del Fujian, scrive
Caixin. il primo successo per gli ambientalisti da
quando, nel 2012, un emendamento al codice penale ha
permesso alle ong di sporgere denuncia a nome di un
gruppo di cittadini. Dallinizio del 2014 sono state
intentate 230mila cause legate a questioni ambientali, di
cui 40 presentate da ong. tuttavia molte organizzazioni
scontano linsuicienza delle risorse per pagare avvocati
allaltezza. Altre volte si scontrano con la scarsa
dimestichezza dei giudici in materia. Pi in generale il
numero della cause non cresce come ci si poteva
aspettare e quelle respinte dai tribunali superano quelle
accolte. Per questo la sentenza di Nanping considerata
epocale. u

Il 4 dicembre stata approvata


una legge che permette di togliere la cittadinanza ai sospetti
terroristi che ne hanno due. In
base alla legge si potr anche
impedire agli australiani con
doppia cittadinanza coinvolti
in attivit terroristiche allestero di rientrare nel paese. Si calcola che met dei cento australiani che combattono con il
gruppo Stato islamico in Iraq o
in Siria abbiano la doppia cittadinanza, scrive The Age.

Chennai, 6 dicembre 2015

Le opinioni

La Francia immobile
sedotta da Le Pen
Natalie Nougayrde
a prima volta che il Front national (Fn) delle globalizzazione. Il suo sistema scolastico blocattir lattenzione fu nel 1984, quando cato. Diversi studi dimostrano che il sistema dei lyce,
ottenne l11 per cento dei voti alle elezio- che avrebbe dovuto promouovere la mobilit sociale,
ni europee. Il partito simboleggiava il aumenta le disuguaglianze invece di ridurle.
Il Front national ha capitalizzato una realt evidenlato oscuro della politica e della storia
della Francia, e nessuno poteva negare te: nessuno dei partiti tradizionali si dimostrato capache le sue radici afondassero in un patrimonio politico ce di risolvere i problemi economici e sociali della Frandi estrema destra tradizionalista, autoritaria, ultracat- cia. LFn ha un grosso vantaggio: non ha mai governato,
tolica e antirepubblicana. Jean-Marie Le Pen, fondatore quindi per molti elettori diventato unalternativa
del Front national e suo leader ino al 2011, era stato te- allestablishment.
Laltro suo punto di forza merito della sua leader
nente dellesercito durante la guerra dAlgeria negli
anni cinquanta e in seguito fu accusato di aver parteci- attuale, Marine Le Pen, che ha saputo ripulire limmapato ad atti di tortura (Le Pen ha sempre negato). Nel gine del partito. Le Pen vuole diventare presidente, al
1985 il quotidiano Libration pubblic un articolo dal contrario di suo padre che secondo molti preferiva rimanere un eterno outsider. Marine dititolo Torturati da Le Pen con le testiIl Front National ha versa: ha 47 anni e segue una strategia
monianza delle presunte vittime.
metodica per raggiungere il suo obiettiVale la pena di ricordarlo, perch capitalizzato una
vo. Sta puntando ai vertici del potere partrentanni fa nessuno avrebbe mai pensa- realt evidente:
tendo da una base locale e regionale. Le
to che il Front national sarebbe diventato nessuno dei partiti
elezioni regionali del 6 dicembre, in cui il
il fenomeno nazionale che oggi: primo tradizionali
Front national ha ottenuto 6 milioni di
partito di Francia e vicino a vincere in 6 francesi si
voti, dimostrano inequivocabilmente la
regioni su 13. Ma come siamo arrivati a dimostrato capace
validit di questa strategia.
questo punto?
di risolvere i
Non un risultato da poco. Le Pen
Gli ultimi eventi hanno senzaltro
problemi economici
riuscita ad allontanare il suo partito dalla
avuto un peso. La crisi dei migranti e dei
tradizione dellestrema destra francese,
rifugiati in Europa e il trauma degli attac- e sociali del paese
dove trovano posto lultranazionalismo
chi terroristici di gennaio e di novembre
hanno aiutato la retorica antimusulmana e securitaria di Charles Maurras, i reazionari degli anni trenta, i coldel partito. Allo stesso tempo, per, non dobbiamo di- laborazionisti di Vichy e le ripercussioni della guerra
menticare i fattori sociali ed economici. La Francia un dindipendenza algerina. In supericie ha preso le dipaese che da trentanni sofre la disoccupazione di mas- stanze dalla vecchia impostazione antiaraba e antislasa, un paese dove la globalizzazione percepita come mica del movimento, sposando una pi presentabile
una minaccia esistenziale, associata alla perdita di po- difesa della laicit. Commentando i risultati del 6 disti di lavoro e di prestigio nazionale. La globalizzazione cembre, non ha parlato dimmigrazione, promettendo
ha segnato la ine di quelli che il demografo Jean Foura- invece di riportare in vita la repubblica e i suoi terristi deiniva i trentanni gloriosi, ovvero il periodo tra tori perduti. Il suo messaggio dintolleranza diventail 1945 e il 1975 in cui la Francia si modernizz e accreb- to subliminale.
Riuscir a conquistare lEliseo nel 2017? Il sistema a
be la sua inluenza a livello internazionale. In questo
senso, dietro lascesa del Front national c un distorto doppio turno complica non poco le cose, ma il solo fatto
che la vittoria del Front national sia unipotesi plausibisentimento di nostalgia.
Dopo la crisi petrolifera degli anni settanta la disoc- le rappresenta un trauma per tutti i difensori della decupazione in Francia crebbe rapidamente. I governi mocrazia. Lascesa del partito di Le Pen un monumencominciarono a indebitarsi per inanziare lo stato socia- to alla vigliaccheria delllite al potere in Francia, che
le, ma questa soluzione diventata pi complicata do- per decenni si dimostrata incapace di riformare il papo la crisi inanziaria del 2008. Dagli anni ottanta il ese per rispondere alle trasformazioni globali.
Marine Le Pen non ha nessuna soluzione per i protasso di disoccupazione non mai sceso sotto l8 per
cento, e oggi supera il 10 per cento (24 per cento nella blemi della Francia. Il suo programma economico
fascia det 18-24 anni e 46 per cento per i giovani non fondato sullisolamento dal mondo esterno e dallEurospecializzati). Tutto questo va tenuto in considerazione pa. La sua visione sociale si basa sulla nostalgia di una
quando pensiamo alla forza dattrazione esercitata dal Francia omogenea che non mai esistita. Le Pen vende
Front national nei confronti dei giovani elettori. Il fatto unillusione, e la gente la compra solo perch sul banco che la Francia non mai riuscita ad adattarsi alle side ne c poco altro. u as

42

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

NATALIE
NOUGAYRDE

una giornalista
francese. stata
corrispondente di
Libration e della Bbc
dalla Cecoslovacchia
e dal Caucaso e ha
diretto Le Monde dal
2013 al 2014. Scrive
questa column per il
Guardian.

Le opinioni

Connessi
ma non uguali
Evgeny Morozov
met novembre il congresso statuni- asteroidi. Pi lasciamo che Google Now analizzi le notense ha approvato con discrezione stre attivit dove andiamo, quali notizie leggiamo, in
una legge molto importante che ga- che modo ci rilassiamo e pi tempo ci far risparmiarantisce alle compagnie americane il re con i suoi suggerimenti. nel nostro interesse codiritto illimitato di estrarre qualsiasi municare pi informazioni possibile. Da questo deriva
risorsa mineraria nello spazio, il calo dei costi della connettivit, con i progetti paraldallacqua alloro. Nonostante il Trattato sullo spazio leli di colonizzazione dello spazio e del tempo che lavoextra-atmosferico del 1967 proibisca ai governi di ri- rano in simbiosi.
La conseguenza di aidare la ricerca di tempo libevendicare le risorse dei corpi celesti, il congresso ha
ritenuto che il divieto non si applicasse allattivit mi- ro alle aziende anzich ai sindacati o ai partiti politici
ormai chiara: i giganti della Silicon valley diventano
neraria.
Oggi a investire milioni nelle attivit spaziali non insostituibili, perch nessunaltra entit sociale o compi la Nasa ma i miliardari della Silicon valley come merciale pu mettere a punto e gestire infrastrutture
comunicative paragonabili alle loro (per
Eric Schmidt e Larry Page di Google, Jef
non parlare dei dati che generano).
Bezos di Amazon ed Elon Musk di Tesla. Il divario digitale
Lingresso di Facebook in questo setAnche se potrebbero volerci ancora de- non separa pi chi
tore con il progetto Assistant M dimostra
cenni prima di poter realmente estrarre connesso e chi non
che ci sono molti modi per guadagnare
acqua o minerali, la Silicon valley ha gi lo , ma chi pu
dai milioni di poveri che improvvisain mente avventure imprenditoriali mol- permettersi di
to diverse.
sfuggire alla brama mente hanno avuto accesso a internet. A
diferenza di Google Now e di Siri, AssiLo spazio, infatti, rappresenta il mo- di dati della Silicon
do pi eicace ed economico di raggiunvalley e chi troppo stant M non interamente virtuale, ma
combina lintelligenza artiiciale con il
gere le aree del mondo non connesse a
povero per resistere lavoro di una squadra di assistenti asinternet attraverso un segnale inviato da
palloni aerostatici, droni e satelliti. Il a Google e Facebook sunti da Facebook per svolgere le mansioni avanzate che i suoi rivali completaProject Loon di Google prevede una rete
di palloni sospesi nella stratosfera. Facebook sta svi- mente automatizzati non possono garantire.
Lunico problema la scala: con pi di un miliardo di
luppando Aquila, una lotta di droni a energia solare
che possono volare ininterrottamente per mesi. Space utenti da servire ci vorrebbero moltissimi assistenti per
X di Elon Musk si basa su una potente rete di satelliti far funzionare il servizio. Comunque, con larrivo di milioni di nuovi iscritti dai paesi in via di sviluppo, Faceche dovrebbe aumentare la connettivit globale.
Con la tipica ambiguit della Silicon valley, questi book pu lanciare un servizio rivale al Mechanical Turk
progetti sono stati presentati come un passo avanti di Amazon, con i suoi precari sottopagati che si fanno
nellemancipazione umana. Google e Facebook hanno concorrenza per svolgere mansioni noiose. Sarebbe un
promesso di diminuire i costi di connessione, natural- buon modo di testare Assistant M, ingaggiando i povemente a patto che pi persone in tutto il mondo utiliz- ri in India e Indonesia per aiutare i ricchi hipster califorzino i loro servizi. Google ha gi un accordo con i go- niani a ordinare un burrito o acquistare un biglietto aeverni dello Sri Lanka (dove ha promesso di costruire reo, il tutto in cambio della connessione gratuita.
Il divario digitale non separa pi chi connesso e chi
una rete wii che copra lintero paese) e dellIndonesia
(dove insieme alle aziende telefoniche locali fornireb- non lo , ma chi pu permettersi di sfuggire alla brama
be con il Project Loon una connessione internet agli di dati della Silicon valley e chi troppo povero per resismartphone in tutto il paese). In India Facebook ha ap- stere alle tentazioni di Google e Facebook. Lidea sepena lanciato liniziativa internet.org gli utenti hanno condo cui non importa chi fornisce la connessione e che
accesso gratuito a Facebook e ad alcuni servizi ma de- quando avremo tutti accesso a internet gli squilibri di
vono pagare tutto il resto per i clienti di Reliance potere globali sparirannno e saranno sostituiti da una
beata armonia e da una comprensione globale una
Communications, quarto operatore del paese.
Queste aziende non colonizzano solo lo spazio ma delle pi assurde illusioni maturate negli ultimi due deanche il tempo, attraverso la raccolta di dati sulle no- cenni.
Il digital divide semplicemente una divisione tra
stre vite personali, sociali e professionali. Gli assistenti digitali Google Now, Siri, Cortana e il nuovo Assi- chi ha il potere e chi non lo ha. Lubiquit delle comunistant M di Facebook cercano di produrre tempo libe- cazioni, almeno quella promossa dalle aziende, non
ro per gli utenti estraendo i loro dati, non minerali dagli certo una soluzione. u as

44

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

EVGENY
MOROZOV

un sociologo
esperto di tecnologia
e informazione. Ha
scritto Internet non
salver il mondo
(Mondadori 2014) e
Lingenuit della rete
(Codice 2011).

39%

304

riduzione aree
forestali
in Honduras

47

65

produzione elettrica
da fonti rinnovabili
in Danimarca

dollari, retribuzione
oraria nel settore
manifatturiero
in Norvegia

numero di cellulari
ogni 100 abitanti
a Macao

164

numero di veicoli
ogni mille abitanti
in Etiopia

milioni di spettatori
al cinema
in Brasile

15

61

et media della
popolazione
in Niger

abbonamenti
alla banda larg
a Bermuda

63

anti

3.793
40%
obesi rispetto
alla popolazione
adulta
in Qatar

calorie pro capite,


approvvigionamento
medio giornaliero
in Belgio

106
numero di morti
ogni mille nati vivi
in Sierra Leone

Il mondo
in cifre 2016

427

parlamentari
donne
in Ruanda

veicoli per chilometro


di rete stradale
nel Principato
di Monaco

Il mondo
in cifre
2016
Tutti i dati per capire il mondo.
Geograia, popolazioni,
afari, economia, commercio,
mercato immobiliare, trasporti,
educazione, criminalit, turismo,
internet, ambiente, societ,
cultura.

In edicola e in libreria

7
numero medio
di figli
in Sudan del
Sud

Reportage

Le sabbie
del Canada

LETTERING DI QUESTA PAGINA: RAM BOLOGNA

Joe Sacco, Das Magazin, Svizzera

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

45

un
Ci riman e rbase
qu arto d i h iamo
rc
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c
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u n d istrib

di da E
Partiton ve rso
t
mon stiamo
n ord , nd o d a ore
g u id a osidd e tc
sulla ostrad a
t
ta a u o r t e .
m
d ella

re
Cele bm ix
p e r il d i
le taleteg ig an ir e
sch i tatori
lavor tin ev ro s i
ci ch e ssasorp ar d i
n o p u g n aa
g u ad lch e
a
re qu o.
t
u
n
i
m
La p rima
stazion e
Pe tro-Can
ap p are soloada
alla p e riferia d i Fort
McMu rray
.

Usce nd o
dallautostrada
Matt se n
il p edale te
a m m o rb
id irsi. Orm
avanziam ai
s p inti da o
vap ori d ei
be nzina. lla

Facciamo il pieno. Viaggiamo e viviamo cos: serbatoi


pieni, pronti a partire!

Q u an d o
g iu ng iamragp om p a, il o la
stro ind ic n ore d i be n atoseg na ze zina
ro.

nd o
E seco ti
e
f
i p ro od ellap
calissentale,
am b ie o
il p u nt o
darriv
son o lends,
sa
tar

ie
le sab b oin
b itu m lA
se d ell in
b e r ta , .
a
C a n ad

Ops! H
d e tto o
sands tar
?

Ricord
p arole a: le
usi riv ch e
da ch eelan o
t e s t a p a ri,

e q u el
p arolele
an d ra n o n
agli in n n o g i
cab ili stane ing e op e rai
in colo g n e ri
su Fra n nati
aven u n klin
loro e e n e i
mi p ic n orsch izzk-u p
ris p e t ati d i
fang o tab ile
locale
.
Tar s
il te ands
tecn icrmin e,
te sco amenusato rre tto,
amb ie dagli
p e r in ntalisti
la mel d icare
p iccic ma apcu i rosa in
so il p acch iuda qu e trolio
p arti. este

Per questo lo
scrittore e
attivista Matt
Hern, il filosofo
dei media Am
Johal e io, tutti
proudhonisti di
sinistra (i primi
due di Vancouver, Columbia
Britannica), ci
stiamo allenando a dire oil
sands, sabbie
petrolifere.
OIL
SANDS.

OIL
SANDS.

OIL
SANDS.

Un tempo era la
stessa industria
a usare entrambi i termini, ma
ormai sabbie
petrolifere, che
mette laccento
sul prodotto finale e non sul suo
torbido stato
iniziale, diventato il nome ufficiale dei depositi
che formano il 97
per cento delle
enormi riserve
petrolifere del
Canada (le terze
pi importanti
del mondo).

LOil sands
discovery
centre di
Fort McMur
ray, un museo
statale ge
nerosamente
finanziato
dallindustria,
spiega come
il viscoso
bitume, che
non sgorga
puro come il
petrolio con
venzionale, si
ottiene dalla
sabbia
e dallargilla.

Tutto ato
som mra
se m b lice:
se mp

agg iu np o
g i u n a,
dacqu

Ma d ov
p re nd e e si
da misc lacqu a
alle sab h iare
b itu min b ie
d a s p a r os e o
fond o a are in
p e r sca i p ozzi
il p roce te nare
s e p ara s s o d i
zion e?

Co m e
scald si
lacqua
a?

Dai fiumi della zona,


usando da due a
cinque barili di acqua
per ogni barile di
petrolio prodotto.

o
E qu and p ro
o
m
e
r
av
cessato sab
tutte le i
m
b ie b itu Al
ll
e
d
e
s
no
b e r ta
170 miliar
di di barili
disp on ib ili a
breve e 1.600
miliardi di ba
rili in attesa
delle tecn olo
gie estrattive
del futu ro

u cce
cosa s llat
a

d e r ra, g i
mosfe ata
sof foc mis
dalle e i CO2 e
sion i dolta dai
sconv me nti
cam b iaici?
climat

i il
scre m e
m
u
it
b
u
dalla s .
ie
ic
f
per

li,
mesco

Bruciando grandi quantit


di gas naturale: le emissioni
di CO2 a barile sono tre vol
te quelle della produzione
di petrolio convenzionale.

Dove
ca la si scari
tossicp oltiglia
riman a ch e
l a r ac e d o p o
d el b itcolta
u me?

In bacini di
decantazione
cos grandi
che si vedono
dallo spazio.

DIFFICILE
CHE LUMANIT NON
CAMBI COMPORTAMENTO
ENERGETICO DI FRONTE ALLE
CONSEGUENZE EVIDENTI
DELLA SCELTA DI BRUCIARE TUTTI I COMBUSTIBILI
FOSSILI. 1

Voi e io mag ari co mi


priamo kiw
d ella Nuova
Zelanda e
qu in oa d el
Pe r ,

ma alm
ci fe rm e n o
a rifle iamo
qu and tte re
se ntia o
le lu g m o
u
p revis b ri
LA NOSTRA
n i d eg ioSALUTE E LA NOSTRA
l
i
SOPRAVVIVENZA SONO A
scie nz
iati.
RISCHIO, EPPURE CI COMPORTIAMO COME SE
FOSSIMO ANCORA
IN TEMPO PER REAGIRE. 2

1. James Hansen
2. David Suzuki
3. Bill McKibben

A Fort McMurray The Mac , per gli intimi puoi lasciarti


questi pensieri alle spalle.
Il bitu me, no
n
lesistenzialismo, ha creato
Th e Mac, dove
contin uano a
sp un tare zone
reside nziali e
co m merciali.

IL RISCALDAMENTO
GLOBALE NON PI
UNA MINACCIA.
LA NOSTRA
REALT. 3

C chi arrivato dallisola di Terranova e chi da luoghi


ancora pi remoti.

DoAl M a c n d
la
s
I
nald
si
Park ci onto
c
e
d
n
e
r
to gli
d i q u an m an i
u
i
r
ess e o
p os s a n
and are d o
r
dacco conq u an d o o u n
d ivid on o.
iv
ob ie tt

Nel 1967, qu ando


le sab bie bituminose diven taron o redditizie,
ce ran o du em ila
ab itanti, oggi
sono tre nta
volte di pi.

E solo met
di
qu esta popo
la
zion e orig in
ria dellAlber ata.

e
Qu i ved re t li
g
asiatici su
scivoli
dacqu a e
e
mu sulman
ch e fan n o e
t
arram p ica
in struttu e
re ch iamat
S yn crud e
i
e Su n cor,
n o m i d egli
sp onsor.

Per
noi non
una citt
del boom,
casa nostra,

il migliore
amico di
suo figlio
delle Fiji
e le i s
u n te te s s a
ab ita m p o
u na c va con
u n e r op p ia,
e u neitreo
scam tiop e sto qu i
raalla g p ati
p e r lavo
u
e
n
o
r
n
r
,
n el c
a
re
up e r d isc
dafr orn o
ica.
.
e
r
te

d ice
d on n u n a
v an t a
la d i an d o
t d ve rsimcm i Fort
u rr a
y.

o io
ch i s o n
ia
b
per
simare lach e
rag azza av
n on tro o
va lavor o
t
a toron h a
e
n
i
u
q
e
d u e,
trovati
a
t
s
an ali
alit
d ella qu olio
r
t
e
p
l
e
d
ie ra?
e ca m e r

cos sta
ripag and o
il prestito
u n iversitari
o.

son o ve
attirati n uti
ottimi s dagli
ala
come far ri,
dalla lu c falle
n ormale e .
la don n a, d ice
.

la su a coll
e
al ristoran g a
te ci d ice seccame n
t
ch e le u n ic e
h
p e rson e c e
h
fan n o d om e
d e su Fort anmcmu rray
trasfe rirsi
son o d i Fo n on qu i, fare un
rt
mcmu rray
sacco di sold i,
.
la
re inve ntarsi scelta
a
stat
miGliore

cHe Potessi Fare.

tra
unal a ci
tutti
n
n
o
arriVano
d
:
a
Qui con un
s p ieg
ProGetto.

ale i e su o m
rito lavore- rann o il te m
io
po necessar e
ar
pr
m
co
r
pe
lcasa in una
tra provincia - se nza
mutuo.

Fort
mcmurr
n on u ay
sto fac n p oam me t ile,lo
te.

fredd o,
bu io e c
il risch io d
d e p rime rs i
e agg rap- i
p arsi a u n
a
bottiglia o
com p rarsi costosi
g adg e t p e
d istrarsi. r

ma s e
riesce u n o
farsi a
u nes forza,
za d i p e rie nqu i lavoro
p ortuu nopd i cre n it
sostiescita,
n e.

Come lei, tutti


hanno una storia di redenzione e una filosofia personale
in sintonia con
limmagine che
lindustria vuole dare di s. A
Fort McMurray
la Suncor o
la Shell non
hanno bisogno
di conquistare i cuori e le
menti. Lo fanno
riempiendo i
portafogli.

Ma c un
ri
mond o l fu o
ce
ve
ch e in
condan na le
star sand
-ec
lh o co!
to! d e t-

n
come u
d
n
u
o
r
g
ze ro am .
bientale

NellOil sand
s
discovery
ce ntre gli alleati dellindu
stria reag iscon o in mod
o
su ad ente ma
deciso, con un
video ch e co
min cia come
una favola
CERA
UNA VOLTA
UN ANTICO
FIUME CHE SI
GETTAVA IN UN
VASTO
MARE

tre caIl museo divide la storia insicu ro,


e
eno
ser
o,
sat
pas
pitoli: il
ditori
in cui i prim i, isolati imp ren izzanon riuscirono a com mercial
ono
re il bitume ma tramandar
i loro sog ni;

tria lavora
il presen te, in cui linduse fornisce al
mi
ble
pro
i
lve
sod o, riso
tiche
mondo le soluzioni ene rge
di cui ha bisogn o;

la terra, turbae lid illiaco futuro in cui al suo


ner
tor
ta dai macch inari,
splend ore naturale.

Il museo
non nega i
timori leg ati
allam biente,
li af fronta.

Pi cose
scop riamo,
sp ieg a un
pann ello, pi
gli ecosistemi
ci ap paiono
complessi e
straordinari,
pi diventa
im portante
protegge rli .

Pe r lind ustria, p e r
ese m p io, re
d e re i p e ri nlosi bacin i cod ecantaziod i
m e n o n oc n e
iv
n on u n a i
g ran rott
u
d i coglion ra
i,
ma u n o d
e
p i e ntusi i
s manti ca am
d i rice rca. p i

Forse q
n on su u u i,
p ian e ta n
d istante
ch e scop ,
re mo comrifar risorg e
u na te rr e re
d evastata
a.

S o rv o
larea lando
a Fortintorn o
ray si McMurn o minvedocielo a ie re a
squ arc p e rto e
forest i n ella
ale, maa borealcu n e an ch e
z
bon ific on e
dove i ate ,
d i d ec bacin i
n e evaantaziole ntamp oran o
gli alb e nte e
stati re ri son o
con la ip iantati
larit reg op iazza d i u na
darmi.

Dov fin ito


il muskeg , il
su bstrato di Non stat
o
butta
fango e muto
sch io rimos- via, s p ieg a
il
museo
so durante
, ma
s
e
c
ne?
c
zio
at
lestra
im mag o e
nato, azziin
tesa d attorna i p ote r
r
su o p o e al
p rima sto,
o p oi.

Sotto di noi scorgiamo dei bisonti, simbolo


di questo progetto di redenzione. Rimarranno
qualche anno in un recinto temporaneo finch
il suolo, ora sottosopra, avr ritrovato una
capacit duso equivalente a quella
iniziale.

te ranMa bas lbe ri, le


a
li
g
no
u ove
p alud i n onte
e u n b is cotte
s
p e r ma re u n
a risanae ma?
ecosist

Lind
sost ustria
il fut ie n e ch e
sicu r u ro g i
to o qu an-
il p a ce rto
ch e ssato, e
trivescavare
allu llare fin e
cia dltima g o o
in e i p e trol cv i ta b i o
ile.

Esca
auto vatori e
tin u a carri consce re no a cren el D , si legg e
centriscove ry
se qu e, come
macc ella d ei
fosse h inari
zion e u nevoluorg an
i ca .

Ead
ve ro, ire il
ch e n n eanstiam oi resitent o alla
d i fotazion e
farci og raai co davanti
mestlossi rip e r ma-te rra,
qu an ostrare
mo into siacant sig n ifii.

B as t
a
g u ar
d
escav are u n
ru ot atore a
a
ze da d i tazton n 2 .400
p e r c ellate
il tu o ap ire ch e
togli ru olo
mezz e rti d i
o.

Incontriamo
un ing egn ere chimico
che, com e
tutti qui, ci
tratta con
diffide nza.
Ma anche
un dife nsore
incrollab ile
della sua
ind ustria,
pronto a
liqu idare
ogn i nostra
domand a.

I costi
am bie ntali
delle sabb ie
bituminose
sono un a
GOCCIA
NELLOCEANO.

Siamo a caccia di effetti


devastanti?
Gu ard iamo
allindustria
del carbon e,
ch e sodd isfa
tre qu arti de i
bisog ni en erge tici degli
Stati Un iti.

sa
o co
fond n uti a
n
i
E
o ve
siam re?
a
s f id
Le s

ab b

tu m
e bi

i n os

e?

rso
e pe

ne c

a
vor
e la

no q

u i?

,
E io

Da qu ando ho
visitato Fort
McMu rray ,
le te reo livello
di astrazion e
ch e un te mp o mi
pe rmetteva di
consumare petrolio criticand o
ch i me lo forn iva
ha ceduto il posto allim barazzo della consapevolezza.

ci?
tto
u
t
in

A m me tte re d i
esse re
p ar te d
e
p roble m l
vu ol d ir a
n on p o-e
te rlo p i
d e n u n cia
re?

Non ho le
com pe te nze r
pe
scie ntifich e le
e
af fe rmare ch
isabb ie bitu m er
lb
A
ll
de
se
no
ta darann o il
ia
colp o di graz
alla te rra.

Gli a

a miOltre i barili
d
i
liard me, a
di bitu cMurFort Msono
ray ci ecaratt e e
ristich virt
o
perfin roit
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e
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ovunviamo entre
m
que, it
lu man za le
iz
minim uenze
g
conse rop rie
p
e
ll
e
d
e avan
azioni amente
za cieclig noto.
verso

i h an
b itant

cesso,
no su c

o
m a n te n g

n o le fam

iglie,

lavorano in armonia,

fan no tutto come si

deve:

ch i n o n
te re b b lo am me te?
alla
t , ci fe rmiamo
Lasciand o la cit
izio Pe tro-Carv
se
di
ne
io
az
stessa st
a.
nada delland at

eg ne re ch imico
Il nostro amico ing
il prezzo
e
ch
o
at
ci ha assicur
lir an cora.
del carburante sa
200 dollari al baril

e!

275!
Ved re

llo del prezzo


Ap profitta del cro , ce rto ch e
pe r co mp rare titoli
le qu otazion i
risaliran no.

te!

In futu ro
albe ri e
bisonti sostitu irann o
la te rra
devastata
e il mondo
torn er
come
nu ovo.

Il p re
d i u n zzo
basslitro
o.
Joe Sacco un autore di fumetti. Vive negli Stati Uniti. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia La grande guerra
(Rizzoli Lizard 2014). Questa storia uscita sul settimanale svizzero Das Magazin. La traduzione di Francesca Spinelli.

Intanto
qu alcu n o
si riempir le
tasch e.

Regno Unito

Ripartire
dal nord
John Arlidge, The Sunday Times, Regno Unito
Foto di Brian Stark

tifosi pi irriducibili del Manchester United indossano ancora la


vecchia maglia della squadra con
il logo bianco della Sharp sul petto. Allora eravamo davvero forti, dice Andrew Daniels. Anche
se non pi lo sponsor dello United dal
2000 (il suo posto stato preso dalla statunitense Chevrolet), lazienda elettronica
giapponese ancora cruciale per il futuro di
Daniels e di tutta Manchester.
Daniels ha 32 anni e guida la Degree 53,
unagenzia di design digitale che ha sede in
quello che un tempo era il centro di distribuzione per lEuropa dei forni a microonde
della Sharp. Il vecchio magazzino stato
riconvertito in un incubatore tecnologico di
18mila metri quadrati per centinaia di startup, che fatturano complessivamente trenta milioni di sterline allanno. Questi ragazzi stanno dimostrando qual il motore
del nord, dice Sue Woodward. Nata nel
Merseyside ed ex direttrice generale
dellemittente televisiva Itv Granada, stata Woodward a creare questo polo, noto
come Sharp project.
Quando il ministro delle inanze, il conservatore George Osborne, ha lanciato il
progetto Northern powerhouse (il motore
del nord) con lobiettivo di rilanciare leconomia dellInghilterra settentrionale, molti
pensavano che fosse una trovata elettorale
per prendere qualche voto in pi a nord di
Londra. Sembra pi il nome di un locale
gay degli anni novanta che un progetto

58

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

economico per contrastare linarrestabile


lusso di persone e soldi verso il sud del paese, ha detto qualche tempo fa Nick Forbes,
leader laburista del consiglio comunale di
Newcastle.
Seduto nel suo uicio in un palazzo di
met novecento sulle sponde del iume Tyne, oggi Forbes non trova pi lidea cos ridicola. Sono molto ottimista, ammette. Il
motivo che inalmente un ministro delle
inanze eletto nellInghilterra settentrionale, il primo dal 1979 (Osborne era candidato
nel collegio di Tatton, tra Liverpool e Manchester), ha messo il rilancio del nord tra le
sue priorit. Abbiamo bisogno di un motore del nord in grado di competere a livello
globale, ha spiegato Osborne.
Il ministro ha promesso 13 miliardi di
sterline (circa 18 miliardi di euro) per migliorare strade e ferrovie, 250 milioni per un
nuovo centro di ricerca scientiica a Manchester, e 78 milioni per costruire una nuova sede per il Manchester international festival of the arts (la struttura si chiamer
The Factory, un omaggio alla Factory Records, letichetta discograica di Manchester che pubblic i dischi di Joy Division,
New Order e Happy Mondays).
Non solo. In accordo con i leader laburisti dei consigli municipali delle citt del
nord, Osborne vuole concedere alle amministrazioni locali nuovi poteri per attirare
investimenti. Lunica condizione che le
citt accettino di collaborare tra loro invece
di farsi concorrenza, come spesso succede

CAMERAPRESS/CONTRASTO

Da anni leconomia britannica ruota intorno


a Londra. Ma il governo conservatore ha varato
un piano di investimenti per rilanciare il nord
del paese. Reportage da Manchester e Newcastle

oggi. Il ministro sta anche corteggiando


partner insospettabili. Alla ine di ottobre il
presidente cinese Xi Jinping ha visitato
Manchester per annunciare la nascita di un
collegamento aereo diretto tra la citt e Pechino. Sono previsti anche sgravi iscali per
incoraggiare le imprese cinesi a investire
nel nord.

Declino industriale
I governi britannici, di destra e di sinistra,
hanno provato per anni ad afrontare quella che stata eufemisticamente deinita
la questione regionale e meno eufemisticamente il problema del nord arretrato. Riuscir Osborne, un politico di destra
cresciuto a Londra e appartenente al privi-

Manchester, agosto 2015

legiato circolo dei tory di Notting Hill, dove


tanti altri hanno fallito?
Il ministro ha fortissime motivazioni
politiche, mi confermano praticamente
tutti i parlamentari, tory e laburisti, che incontro nel nord del paese. Con la Scozia
ormai in mano ai nazionalisti e il Labour del
nuovo leader Jeremy Corbyn ai minimi storici nel ricco sud, attaccare i laburisti al
nord, dove sono tradizionalmente pi forti,
potrebbe chiudere la partita una volta per
tutte, dice raggiante uno dei pochi deputati conservatori eletti al nord.
Oltre a quelli politici, ci sono anche motivi strettamente economici. Il funzionario
responsabile del progetto Northern powerhouse, il sottosegretario al tesoro Jim

ONeill, osserva che le economie pi forti


possono contare su decine di citt ricche,
non solo su una. In Germania ci sono otto
citt che hanno uneconomia di dimensioni
non inferiori a quella di Berlino. In Inghilterra, invece, solo una citt di seconda fascia (Bristol) pu vantare un pil superiore
alla media nazionale. ONeill, ex capo economista della Goldman Sachs, calcola che
unInghilterra che sappia rilanciarsi anche
al di l di Londra potrebbe generare 80 miliardi di sterline in pi nei prossimi quindici
anni. Se ci fossimo riusciti negli ultimi
quindici anni, oggi non avremmo nessun
deicit, dice. ONeill e Osborne devono per scontrarsi con anni di abbandono e di
declino industriale. Prendiamo i trasporti o,

per lesattezza, il sudicio treno a due carrozze della Northern rail che collega Newcastle
a Middlesbrough. Salgo a bordo in un pomeriggio di sole: per fare 64 chilometri ci
metto unora e mezza, quasi lo stesso tempo
che ci vuole per andare in Eurostar da Londra a Parigi, un tragitto sette volte pi lungo.
Ci si ferma a ogni lampione, dice il conducente. una battuta. O almeno credo.
In treno ammazzo il tempo che certo
non manca chiacchierando con i pendolari, e subito mi accorgo di un altro problema.
Le forti identit locali complicano notevolmente la collaborazione tra le citt auspicata da Osborne. David Crow, un commercialista che torna a casa a Edgeclife dal suo
uicio di Newcastle, mi spiega che SunderInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

59

Regno Unito
land e Newcastle si detestano a tal punto
che se mi presento a Sunderland con il toon
top (la maglia della squadra di calcio del
Newcastle) rischio di prenderle. Non una
battuta. Almeno credo.
La percezione di vivere nella miseria
radicata nel nord. Londra sar anche la citt
con pi disuguaglianze sociali, ma ci sono
pi poveri nel nord che nella capitale, e soprattutto c pi gente che vive in povert
da tanto tempo. Secondo lInstitute for public policy research, vivono in povert una
famiglia su cinque nel nordovest dellInghilterra e due bambini su cinque nella sola
area metropolitana di Manchester.
A Toxteth, vicino a Liverpool, una delle
zone pi degradate del paese, si pu comprare una casa popolare abbandonata per
una sterlina: basta impegnarsi a spenderne
35mila per ristrutturarla e abitarci per almeno cinque anni. Carol vive a Toxteth da
quando nata, in una della case popolari
pi decorose. Osborne non immagina
quanto la povert fa sentire impotenti le
persone, mi dice davanti a una tazza di t
nel centro della ong Local solutions. Quando aggrotta la fronte, la pelle grigiastra le si
increspa come fosse la carta argentata delle
sigarette. Qui ci sono le banche del cibo,
racconta. Quando sono cresciuta io cera
da mangiare e cera lavoro. Oggi non si trova pi neanche un posto da commessa. Certi giorni talmente dura che mi viene voglia
di buttarmi dalla inestra.
Osborne deve anche afrontare alcuni
problemi politici. Diversi leader laburisti
locali vorrebbero sfruttare i nuovi poteri
promessi dal cancelliere per attirare investimenti. Manchester, in particolare, stata
la prima a stringere accordi di collaborazione con altre citt e imprese private del nord
per sviluppare una serie di progetti, dal canale navale di Manchester allHotel football, inanziato da ex campioni del Manchester United come Ryan Giggs e Gary Neville. Riuscendo a malapena a farsi sentire
sopra il tintinnio del carrello del t che
echeggia nei vasti saloni gotici accanto al
suo uicio, Richard Leese, leader laburista
del consiglio municipale di Manchester,
elogia Osborne deinendolo una rarit, un
politico molto scaltro.
Andrew Adonis, ex consigliere politico
di Tony Blair, daccordo. Adonis si da poco dimesso dal Partito laburista per partecipare alla crociata nordista di Osborne, facendo infuriare molte igure di primo piano
del Labour a Westminster. Il partito, infatti,
contrario alla proposta del ministro di dare pi poteri alle amministrazioni locali,
temendo che sia solo una mossa spregiudi-

60

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

cata per scaricare le responsabilit dei tagli


alla spesa pubblica. Temo i tory, specialmente quando portano doni, dice Andy
Burnham, ministro dellinterno ombra, che
nato a Liverpool ed il deputato di Leigh,
nellarea metropolitana di Manchester.

Tecnologia e informazione
A Osborne piacciono le side. Dopo anni di
austerit, a maggio il suo partito ha di nuovo vinto le elezioni, conquistando la maggioranza assoluta. Ma a otto mesi dal voto,
il progetto Northern powerhouse ha davvero fatto progressi? Non sembra. Anzi, a sentire Jim ONeill si rivelato una rogna.
Qualche mese fa il governo aveva sospeso
lelettriicazione della ferrovia TransPennine, che dovrebbe accorciare i tempi di viaggio tra Manchester e York a 15 minuti. I lavori sono stati sbloccati, ma non saranno completati prima del 2022. Anche lHs3, la linea

Da sapere

Il peso delle capitali


Leconomia di alcune capitali europee messa a
confronto con quella di citt di seconda fascia,
pil delle capitali=100
0

100
Londra
Manchester
Birmingham
Berlino
Dsseldorf-Ruhrgebiet
Francoforte sul Meno
Roma
Milano
Torino
Madrid
Barcellona
Valencia

Fonte: The Sunday Times

ferroviaria ad alta velocit che dovrebbe


collegare le maggiori citt del nord, non vedr la luce tanto presto. Anche gli economisti sono piuttosto scettici sul tentativo di
Osborne di rimettere in sesto leconomia.
Gli ultimi dati confermano che Londra
molto pi ricca rispetto al periodo precedente alla crisi inanziaria globale: la City si
ripresa e i prezzi delle case sono schizzati
alle stelle. Il nord, invece, fatica a tornare ai
livelli precedenti al 2008. E in alcune zone
come nel Teesside e a Scunthorpe, dove
sono stati licenziati migliaia di operai la
situazione sta addirittura precipitando.
Il quadro, insomma, non roseo. Allora
perch Nick Forbes cos allegro mentre
passeggia lungo le sponde del Tyne, tra i
nuovi ponti e le gallerie darte di Newcastle?
Nel nord, spiega, si sta difondendo un nuovo spirito imprenditoriale. Per trentanni
ci siamo sentiti sfruttati e umiliati, racconta. Ma la mentalit nella regione sta cambiando. Gli afari crescono. E stiamo ritrovando iducia.
E se Forbes avesse ragione? davvero
possibile che lo spirito dimpresa, che stato la miccia della rivoluzione industriale e
ha trasformato il nord, diventi il volano di
una nuova rinascita? A giudicare da quello
che vedo a mezzora di macchina da Sunderland sembrerebbe di s. Qui incontro
Colin Lawther, a capo di settemila operai
che questanno costruiranno 500mila automobili Nissan, pi di quelle che vengono
assemblate in tutte le fabbriche italiane
messe insieme.
Un tempo avevamo il carbone, i cantieri navali e lacciaio. Oggi abbiamo lo stabilimento di produzione automobilistica pi
eiciente non solo del Regno Unito, ma di
tutta Europa, dice Lawther inilandosi il
suo giubbotto grigio da lavoro. Stiamo creando leconomia manifatturiera ad alta tecnologia di cui il paese ha bisogno.
Altri produttori giapponesi stanno seguendo lesempio della Nissan. La Hitachi
comincer presto a costruire treni a Newton
Aycliffe, nella contea di Durham, in una
nuova fabbrica costata 82 milioni di sterline
che dar lavoro a circa 730 persone. Abbiamo riportato la progettazione e la costruzione ferroviaria dove nata, mi spiega lamministratore delegato della Hitachi, Hiroaki Nakanishi. La locomotiva a vapore
Rocket fu costruita allinizio dellottocento
da Robert Stephenson a pochi chilometri da
qui, a Newcastle.
A sostegno degli stranieri e dei britannici che investono nel nord dellInghilterra
sono spuntati studi legali, societ inanziarie e imprese di assicurazione, che hanno

CAMERAPRESS/CONTRASTO

Sul tetto del Midland hotel, a Manchester, agosto 2015

spesso sede a Leeds. Lo studio Legal & General ha appena annunciato che investir
160 milioni di sterline in uici e in settemila
nuovi alloggi alla periferia della citt.
Dallaltra parte dei monti Pennini, a Manchester, non c solo lo Sharp project. Salford quays unarea un tempo abbandonata
diventata il pi grande hub digitale e per
linformazione dEuropa dopo Londra.

Lo spirito di Liverpool
Dopo che nel 2011 quasi tutti i canali radio e
tv della Bbc dedicati allinformazione, allo
sport e allinfanzia si sono trasferiti a Manchester, centinaia di aziende indipendenti
del settore si sono accodate, tra cui la Itv,
che ha ricostruito a Salford quays il set della
popolare soap opera Coronation street. Secondo le stime di New Economy, una societ di analisi economica di Manchester, questo nuovo distretto, ribattezzato
MediaCityUk, stimoler un output economico di 7,6 miliardi di sterline entro il 2030.
Tutto questo lontanissimo dalla Manchester degli anni settanta in cui cresciuto
Noel Gallagher, ex chitarrista degli Oasis.
Allora avevamo i Granada Studios e George Best. E basta, ha detto di recente.
A 55 chilometri di distanza, Liverpool sta

addirittura provando a riscoprire la sua vocazione marittima, che in passato laveva


resa una delle citt pi ricche del pianeta.
Le grandi navi container cominceranno
presto ad attraccare al nuovo terminal luviale del Peel Ports Group, costato 300 milioni di sterline. A questo punto viene da
chiedersi qual il posto di Birmingham tra
il nord che rinasce e la forza di Londra, con
i suoi 650 miliardi di sterline di pil. La seconda citt britannica destinata a essere
solo una grande rotatoria tra il nord e il
sud, una fetta di prosciutto nel sandwich
nazionale, come dice scherzando Daniels,
della Degree 53?
S, cos, sostiene Mark Rogers, direttore generale del consiglio comunale di Birmingham, il cui uicio si trova a pochi metri
di distanza dalla nuova elegantissima stazione di New Street, costata 750 milioni di
sterline. Ma siamo anche la fetta di pane
sopra e quella sotto, aggiunge. I collegamenti ferroviari veloci con Londra, che diventeranno ancora pi veloci quando la linea Hs2 sar completata (al costo di 50 miliardi di sterline), permetteranno alla regione delle Midlands occidentali di trarre
vantaggio dal boom economico del sudest.
Allo stesso tempo, Birmingham sfrutter i

beneici della rinascita del nord. Guarderemo in ogni direzione per creare il motore
delle Midlands, dice Rogers.
E cos tutta lInghilterra sistemata.
Grazie a un livello di investimenti senza
precedenti, Londra rester il fulcro del paese. La sua inluenza e il suo potere cresceranno al punto che i suoi conini settentrionali si spingeranno oltre Cambridge e Milton Keynes per arrivare ino a Birmingham.
A ovest la citt si espander ino a Bristol, a
sud ino a Portsmouth, e a est ino a Norwich. Ma anche se la crescita della capitale
sembra inarrestabile, comunque necessario riportare le seconde citt del Regno
Unito agli splendori del passato. Grazie a un
mix di investimenti pubblici, privati e cinesi, a un rinnovato spirito imprenditoriale e
allalleanza tra Osborne e le amministrazioni laburiste pi lungimiranti, c la possibilit concreta che stavolta succeda davvero.
A giudicare da quello che succede a Liverpool, si pu essere ottimisti. Facendo ricerche per questo articolo ho chiesto alle persone che ho incontrato al nord quale fosse,
secondo loro, la seconda citt del Regno
Unito. Tutti hanno fatto il nome della loro
citt di origine. Tranne Carol, di Liverpool,
che ha risposto: Londra. u fas
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

61

Arabia Saudita

ThE NEw YoRk TIMES/CoNTRASTo (2)

Riyadh, Arabia Saudita, 6 maggio 2015. Unimmagine del re Salman bin Abdulaziz

Il regno saudita
alla resa dei conti
Roula Khalaf, Lionel Barber e Simeon Kerr, Financial Times, Regno Unito
Foto di Tomas Munita
Riyadh tenta di reagire alla
caduta del prezzo del petrolio
con le riforme economiche e
usa la guerra nello Yemen per
riafermare il suo potere

lla corte reale di Riyadh


una squadra di tecnici sta
dando gli ultimi ritocchi
a un piano di riforma radicale delleconomia
saudita. Con laiuto di un
esercito di consulenti occidentali ben pagati, i collaboratori della famiglia reale hanno

62

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

individuato sprechi pubblici per miliardi di


dollari. E il regno del deserto non pu pi
permetterseli.
A quasi un anno dalla sua ascesa al trono, re Salman bin Abdulaziz, 79 anni, ha il
compito ingrato dinaugurare una nuova
era in Arabia Saudita. Finora il regno, primo
paese produttore di petrolio al mondo e storico alleato degli Stati Uniti, ha adottato una
politica che tutela la sua quota di mercato e
non tanto il prezzo del greggio al barile, pi
che dimezzato dal giugno del 2014. Ma se
lefetto del deprezzamento stato ammortizzato dai 640 miliardi di dollari di riserve
di valuta estera, lepoca del petrolio a cento
dollari al barile tramontata e i surplus di

bilancio del passato si sono trasformati in


deicit colossali.
Il crollo del prezzo del petrolio un
campanello dallarme, aferma un funzionario di Riyadh. Abbiamo una lunga tradizione di malgoverno legata alla dipendenza eccessiva dal greggio. La lotta agli
sprechi coincide con una fase fondamentale nella storia del regno. La monarchia
sunnita impegnata in un conlitto di potere con lIran sciita. Decisa a riafermare la
sua leadership nel mondo musulmano
sunnita e a contrastare Teheran, a marzo
Riyadh ha lanciato unofensiva militare
nello Yemen per respingere i ribelli houthi,
che professano lo zaydismo (una variante

Arabia Saudita, 3 maggio 2015. In una moschea di Riyadh

dellislam sciita) e sono spalleggiati


dallIran. Nel 2011, durante le rivolte che
hanno investito i paesi arabi, lArabia Sau
dita si proposta come uno degli ultimi
baluardi della stabilit nella regione, men
tre dallIraq, dalla Siria e dallo Yemen i
jihadisti sunniti del gruppo Stato islamico
(Is) hanno fatto partire la loro campagna di
terrore in Medio Oriente e non solo.
Negli ultimi mesi le autorit saudite
hanno arginato le cellule dellIs presenti ai
conini del paese. Ma anche se i sauditi si
considerano vittime dei jihadisti, dallester
no la dipendenza del regno dallestablish
ment religioso, determinato a difondere il
wahabismo (una corrente rigorista
dellislam sunnita) in tutto il mondo, vista
come un problema che contribuisce alla ra
dicalizzazione della giovent sunnita e alla
difusione dellestremismo. La situazione
desolante, dice un uomo dafari di Ri
yadh. Pi il prezzo del petrolio resta basso
e le tensioni regionali aumentano, pi la si
curezza a rischio.
Le immagini dei tre uomini che guidano
il paese incombono sui passanti nelle strade
della capitale: re Salman nel mezzo, af
iancato dal nipote, il 56enne Mohammed
bin Nayef, principe ereditario e ministro
dellinterno, e dal trentenne Mohammed

bin Salman, iglio prediletto e secondo nella


linea di successione. Se chiedete dove si
concentra il potere oggi, tutti indicheranno
il pi giovane dei tre. Mentre il principe ere
ditario controlla il consiglio di sicurezza e
ha il merito di aver estirpato la minaccia di
Al Qaeda, Mohammed bin Salman guida la
squadra che lavora alla riforma dellecono
mia. Come ministro della difesa, luomo
di punta della guerra nello Yemen e si sta
accreditando come rappresentante del re
gno anche in politica estera: questanno ha
gi incontrato due volte il presidente russo
Vladimir Putin e una volta lo statunitense
Barack Obama. Controlla le operazioni del
la corte reale, lorganismo pi potente della
monarchia, e sotto la sua giurisdizione rica
dono anche la Saudi Aramco, lazienda pe
trolifera di stato, e il Fondo dinvestimento
pubblico (Pif ), con un patrimonio di 5,3 mi
liardi di dollari.
Il giovane principe si sta preparando alla
successione da vari anni. Ha chiesto ai suoi
collaboratori dindividuare le aree da rifor
mare e i funzionari da promuovere. E la sua
opera di pulizia sta provocando uno tsuna
mi amministrativo. Da quando salito al
trono, a gennaio, re Salman ha interrotto
unaltra tradizione, affidando il potere a
questa seconda generazione di principi. Le

autorit parlano di un ritmo diverso e della


volont di mettere in discussione la gestio
ne del passato. Secondo i giovani principi, il
crollo del prezzo del petrolio deve trasfor
marsi in unopportunit per mettere ordine
nei conti pubblici e diversiicare lattivit
economica. Lemarginazione degli altri
membri della famiglia reale e la concentra
zione del potere nelle mani di Mohammed
bin Salman, tuttavia, hanno alimentato del
le voci su presunte lotte intestine a corte. La
preoccupazione maggiore, secondo gli os
servatori, la lotta di potere tra il principe
ereditario e il suo vice.
Fino a poco tempo fa in Arabia Saudita
cerano diversi centri di potere indipenden
ti, dove ogni principe decideva e non cera
no pianiicazioni a lungo termine. Ora c
un processo decisionale unico, ma gran
parte del potere nelle mani di un solo prin
cipe, spiega un analista di Riyadh.

Intrighi di palazzo
Mentre Mohammed bin Salman cerca di
consolidare la sua posizione, i fattori in base
ai quali verr valutato saranno il successo o
il fallimento del suo programma economi
co e lesito della guerra nello Yemen. Un suo
eventuale successo dar ragione alla scom
messa dellanziano padre, che ha puntato
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

63

Arabia Saudita
sul iglio inesperto. Il principe, da parte sua,
dovr trasformare la sua attenzione per i
dettagli in politiche concrete. Un fallimento
potrebbe ripercuotersi negativamente sul
sentimento nazionale e dare iato agli op
positori.
Nel 2015 il governo ha ridotto di un quar
to la spesa pubblica, ha raccolto 27 miliardi
di dollari attraverso lemissione di debito
pubblico e sta pensando a un piano di obbli
gazioni internazionali per il 2016. Dopo i
tagli alla spesa previsto un nuovo ciclo di
austerit, che dovrebbe portare il bilancio
dello stato tra i 229 e i 240 miliardi.
Tra le priorit ci sono le sovvenzioni
energetiche, che attualmente costano al
tesoro il 13,2 per cento del prodotto interno
lordo. Di queste, meno della met vanno
alle famiglie. I tecnici stanno studiando co
me aumentare le entrate non legate al pe
trolio, magari introducendo tasse governa
tive e unimposta sul valore aggiunto. Per
ridistribuire il reddito a vantaggio delle fa
miglie povere e della classe media, le pi
colpite dallaumento del prezzo dellelettri
cit, dellacqua e della benzina, sar esteso
laccesso ai servizi di welfare esistenti. I pi
scettici sostengono che gi in passato sono
state promesse delle riforme, che poi non
sono state realizzate. La disciplina iscale,
inoltre, risente di processi decisionali arbi
trari e della mancanza di controlli e con
trappesi. Quando re Salman ha preso il po
tere, ha annunciato un bonus sullo stipen
dio per i dipendenti pubblici e un investi
mento nei servizi di pubblica utilit per un
totale di circa 30 miliardi di dollari.
Un ulteriore freno lapparato ammini
strativo profondamente radicato e avverso
al cambiamento. Questanno la corte reale
ha chiesto ai vari dipartimenti di fare una
lista di possibili tagli alla spesa e si vista
chiedere il 25 per cento di risorse in pi.
Questa situazione unopportunit unica
per accelerare la diversiicazione delleco
nomia, aferma Masood Ahmed, direttore
del Fondo monetario internazionale per il
Medio Oriente e lAsia centrale. Ma per ri
uscirci serviranno riforme coraggiose e la
capacit di metterle in pratica, sottolinea.
I tagli del governo sembrano avere un
efetto negativo sulla iducia delle imprese.
Il settore privato, che dipende dalla spesa
pubblica, annaspa: Il mondo delle aziende
risente di tutti questi cambiamenti improv
visi. Per crescere serve stabilit, aferma
Lama al Sulaiman, vicepresidente della ca
mera di commercio di Gedda, la seconda
citt pi grande del paese.
La crescita del settore privato, che
questanno scesa dal 5 al 2,9 per cento,

64

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

fondamentale per loccupazione delle cen


tinaia di migliaia di sauditi che ogni anno
entrano nel mercato del lavoro, soprattutto
alla luce del ridimensionamento del setto
re pubblico. Da anni la famiglia regnante,
sostenuta dalle gerarchie religiose, garan
tisce ai sudditi posti di lavoro e un basso
costo della vita in cambio dellobbedienza
a un sistema di governo autoritario e orga
nizzato su base tribale. Nella fase pi calda
delle rivolte arabe, il governo ha aumenta
to gli stipendi e la spesa pubblica, repri
mendo il dissenso. Cinque anni dopo,
uneventuale modiica del contratto socia
le rischia di compromettere il delicato
equilibrio di potere in un momento di forti
tensioni regionali.
Secondo le associazioni per i diritti uma
ni, il governo usa ancora il sistema giudizia
rio per sofocare il dissenso, incarcerando
gli attivisti sciiti e quelli favorevoli alla de
mocrazia per attivit antigovernative o per
reati religiosi come lapostasia o il vilipen
dio dellislam. Questanno il numero delle
esecuzioni capitali ha raggiunto il livello pi
alto degli ultimi ventanni.

Lo spettro dellIran
Nei primi mesi del suo mandato il nuovo
regime saudita si garantito un bagno di
popolarit grazie alla campagna di bombar
damenti nello Yemen. Lazione servita a
Mohammed bin Salman per accreditarsi
come il guerriero capace di mostrare i mu
scoli allIran e di ridimensionarne le mire
espansionistiche sul mondo arabo: nono
stante i dubbi delle capitali europee sul rea
le appoggio dellIran ai ribelli, infatti, Ri
yadh era convinta che Teheran usasse gli
houthi nello Yemen per creare una forza
cuscinetto ai conini dellArabia Saudita.
A incoraggiare Riyadh stata anche lin
decisione statunitense sulla politica da se
guire nella regione, a cui si sono aggiunti gli

Da sapere

Le elezioni amministrative
u Il 12 dicembre 2015 in Arabia Saudita si
svolgono le elezioni amministrative, le prime
aperte alle donne sia come elettrici sia come
candidate. Le saudite che si presentano per
ottenere un seggio nei 284 consigli municipali
sono novecento, su un totale di settemila
candidati. Hanno fatto campagna elettorale
soprattutto su Facebook e Twitter. Le iscritte
nei registri elettorali sono solo 130.600, dieci
volte meno degli uomini. la terza volta che i
sauditi votano per le amministrative, dopo il
2005 e il 2011.
Afp, Newsweek

inviti fatti da Washington ai sauditi a gestire


la spesa militare con pi responsabilit. La
riabilitazione occidentale dellIran, grazie
allaccordo nucleare con le grandi potenze,
stata lultima goccia. Per Riyadh il senso
della guerra nello Yemen stato quello di
non farsi pi comandare a bacchetta da nes
suno, spiega un funzionario occidentale
vicino al regno. La campagna militare sau
dita ha sollevato preoccupazione in occi
dente per lalto numero di vittime tra i civili.
Il conlitto degenerato in una guerra di lo
goramento, ma nel paese il sostegno
dellopinione pubblica resta forte. A Riyadh
si comincia a parlare di una tregua, ma il
punto che i sauditi, dopo aver speso mi
liardi di dollari per demolire lo Yemen, do
vranno farsi carico anche dei costi della sua
ricostruzione.
Secondo alcuni osservatori, la campa
gna nello Yemen ha raforzato il sentimento
antisciita in Arabia Saudita. E la minoranza
sciita della Provincia Orientale si sente gi
emarginata. Il sostegno alla guerra nato
anche dal settarismo e dallodio per gli scii
ti, aferma un osservatore a Riyadh. Anche
se la campagna militare si concludesse, la
lotta di potere con lIran continuerebbe su
altri fronti, soprattutto in Siria, dove lAra
bia Saudita appoggia i ribelli mentre lIran
sostiene il regime di Assad.
La riforma delleconomia saudita e una
maggiore assertivit in politica estera ri
lettono le inclinazioni di un popolo giova
ne: il 60 per cento dei sauditi ha meno di
30 anni. Per prima cosa la monarchia dovr
mettere in pratica le riforme sia sul fronte
economico sia su quello della sicurezza.
Gli imprenditori si ricordano bene altri
momenti in cui il prezzo del petrolio era
basso e il governo aveva promesso di diver
sificare leconomia, per poi rimangiarsi
tutto ai primi segnali di rialzo del greggio.
Dal punto di vista militare, la guerra nello
Yemen non ha migliorato la reputazione
dei sauditi agli occhi degli alleati.
La monarchia deve poi gestire limpatto
di un mutato rapporto tra governanti e go
vernati: i sauditi sono soggetti a severe re
strizioni della libert di parola, ma sono at
tivi sui social network ed impossibile
ignorare lopinione pubblica. C sempre
pi consapevolezza della corruzione e delle
spese eccessive della famiglia reale, cosa
che potrebbe ostacolare lintroduzione di
nuove misure di austerit. Riyadh ha biso
gno di riforme, ma i cambiamenti promessi
portano il regno in un territorio inesplorato.
Il rischio di creare laspettativa di una rap
presentanza popolare, che non rientra nei
piani della monarchia. u fas

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ILLUSTRAZIONE DI GABRIELLA GIANDELLI

Repubblica Centrafricana
In fuga dagli scontri tra slka e anti-balaka a Bossangoa, dicembre 2013

Dove nasce
la violenza
Ty McCormick, Foreign Policy, Stati Uniti. Foto di Marcus Bleasdale

La Repubblica Centrafricana segnata dallo sfruttamento coloniale e dallinstabilit


politica. E un nuovo presidente avr poche speranze di mettere ine allultimo conlitto
68

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

on ci sono pi di duecento passi di strada


asfaltata a Bambari, una
caotica citt di baracche
di lamiera e fatiscenti
costruzioni in cemento
ricoperte di argilla color ruggine, nel cuore
delle foreste della Repubblica Centrafricana. Coprono il ponte a corsia unica che attraversa il iume Ouaka, un torrente fangoso che divide Bambari a met da nord a
sud. Sono i duecento passi pi importanti
della citt, anche se i motivi non hanno a
che vedere con la qualit del fondo stradale. Il ponte segna il conine tra due comunit divise, una linea rossa oltre la quale si
rischia la morte.

La riva orientale dellOuaka controllata da quel che resta della Slka, una coalizione di ribelli a maggioranza musulmana
che nel 2013 ha attraversato il paese compiendo stupri e saccheggi ino a prendere il
potere per un breve periodo. La riva occidentale appartiene agli anti-balaka, la milizia cristiana di autodifesa nata per contrastare i slka, talmente feroci da far sembrare moderata la coalizione dei ribelli. I
musulmani hanno paura ad andare sulla
riva occidentale, dice il sindaco di Bambari Abel Matchipata. Qualche cristiano va
dallaltra parte, ma con molta cautela.
La divisione della citt rilette quella del
resto del paese, una distesa di savana e foresta pluviale pi grande della penisola iberica, incastrata tra il Ciad, il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo e altri vicini
turbolenti. Anche prima delle ultime violenze, secondo lInternational crisis group
la Repubblica Centrafricana era peggio di
uno stato fallito. Ora, dopo due anni e mezzo di disordini scatenati dal colpo di stato
dei slka, il paese spaccato in due, con gli
anti-balaka a sudovest e gli ex combattenti
slka a nordest, dove sono fuggiti nel 2014
quando la coalizione stata sciolta e il suo
leader si dimesso in seguito alle pressioni
della comunit internazionale. Oggi si chiamano ex-slka, nome con cui si fa riferimento a una serie di gruppi armati senza un
comando centrale. Al di fuori della capitale
Bangui, il governo non controlla praticamente nulla. Almeno seimila persone sono
state uccise e 832mila sono state costrette a
lasciare le loro case, 368mila hanno trovato
rifugio in campi dentro il paese e 464mila
allestero. Secondo le Nazioni Unite, circa
la met dei 4,7 milioni di abitanti ha urgente bisogno di aiuti umanitari.
Bambari la terza citt della Repubblica
Centrafricana e ha poco meno di 50mila
abitanti. A ottobre, a meno di due mesi dal
referendum del 13 dicembre e dalle elezioni
del 27 dicembre, che potrebbero destabilizzare ulteriormente il paese, la citt era ancora scossa dallultima ondata di violenze.
Il 20 agosto i guerriglieri anti-balaka avevano trascinato fuori dalla macchina un tassista musulmano e lo avevano decapitato.
Quella uccisione aveva provocato la reazione della comunit musulmana e la controreazione di quella cristiana, entrambe assetate di vendetta. Alla ine degli scontri, almeno dieci persone sono morte e altre decine sono rimaste ferite, compresi due
operatori della Croce rossa.
Il compito di impedire agli abitanti di
Bambari di scannarsi tra loro spetta a un
unico battaglione delle forze di pace

dellOnu della Repubblica Democratica del


Congo (Rdc), paese che a sua volta ospita la
pi grande operazione di peacekeeping del
mondo. I congolesi fanno parte di una missione costituita da 12mila unit conosciuta
con lacronimo francese Minusca. La Minusca stata autorizzata da un solido mandato
dellOnu a proteggere i civili e sostenere il
governo di transizione che ha sostituito
quello dei slka, ma da quando ha preso il
posto delle stremate forze dellUnione africana (Ua) nel settembre del 2014, stata
ripetutamente accusata di abusi e incompetenza. I caschi blu sono stati accusati di aver
stuprato e ucciso civili e hanno avuto diicolt a fermare le violenze.
Assillata dalle accuse di abusi sessuali
e dallaumento delle violenze, la missione
rischia di trasformarsi in un disastro per
lOnu, dice Richard Gowan, un esperto di
Nazioni Unite allEuropean council on foreign relations. Dopo gli ultimi combattimenti a Bambari, un piccolo numero di
soldati del Pakistan e del Congo si unito al
battaglione della Rdc. Nonostante i rinforzi, la Minusca resta incapace di tenere a bada i gruppi armati e di sedare le tensioni tra
le comunit. Da entrambe le parti del iume
si comincia a pensare che lineicienza della missione sia voluta. In una citt divisa
praticamente su tutto, molti concordano
nel giudicare la missione faziosa, incompetente e in parte responsabile delle violenze
stesse.

Il parco giochi dei francesi


Negli anni novanta dellottocento, quando
arrivarono in quella che oggi la Repubblica Centrafricana e fondarono la colonia di
Oubangui-Chari, i francesi cercarono di
costruire meno infrastrutture possibile. Invece di investire in ponti e strade, distribuirono concessioni a societ private che spogliarono la regione delle sue ricchezze pi
presto che poterono spendendo il minimo
indispensabile per poi depositare una fetta
dei proitti nel tesoro francese. Le societ
costringevano gli abitanti a raccogliere
gomma, caf e altri prodotti, non pagavano
nessun salario, e tenevano in ostaggio le famiglie dei raccoglitori ino a quando questi
non avevano raggiunto la quota prestabilita. Tra il 1890, un anno dopo larrivo dei
primi esploratori francesi a Bangui, e il
1940, circa met della popolazione mor a
causa delle violenze dei coloni e delle malattie che avevano portato.
Lindipendenza non ha cambiato molto
il carattere dello stato, che lo storico Stephen Smith ha definito al tempo stesso
una molesta presenza e una dolorosa asInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

69

Repubblica Centrafricana
senza nella vita della maggior parte dei
centrafricani. Il politico pi noto del paese,
il presidente e poi autoproclamato imperatore Jean-Bdel Bokassa, che govern dal
1966 al 1979, us la Repubblica Centrafricana soprattutto come mezzo per arricchirsi e come parco giochi per gli aristocratici
francesi amanti della caccia grossa. Bokassa divenne famoso per aver speso un terzo
del bilancio annuale del paese per la sua cerimonia dincoronazione.
I presidenti successivi hanno mantenuto la tradizione di curare soprattutto i loro
interessi privati, concedendo i diritti delle
vaste riserve di legno e minerali del paese a
societ straniere in cambio dei soldi necessari per soddisfare la loro cerchia di sostenitori. Hanno anche continuato a dare spazio
allex potenza coloniale, che si sempre immischiata negli afari del paese e ha collaborato a vari colpi di stato. Dal 1979, la
Francia intervenuta militarmente cinque
volte e ha sempre mantenuto unattiva presenza militare, a parte il periodo tra il 1999
e il 2003. Invece di curare gli interessi dei
cittadini, il governo di Bangui sguinzagliava
lesercito contro chi si ribellava. Negli ultimi ventanni ci sono stati innumerevoli ammutinamenti e sommosse, alcuni al limite
tra la rivolta e limpresa criminale.

portato al potere. Mohamed Dhafane, il


secondo vicepresidente dei slka, ha descritto il gruppo come un matrimonio di
convenienza tra signori della guerra che per
altri versi si odiavano, uno strumento eicace per abbattere il governo ma niente di
pi: In passato alcuni si erano combattuti
a vicenda e quando sono arrivati al governo
non si idavano gli uni degli altri.
Il risultato stato catastroico per la popolazione della Repubblica Centrafricana.
Senza una struttura di comando eiciente,
i guerriglieri slka si sono limitati a prendere quello che volevano e a distruggere
buona parte di quello che restava. Anche se
dopo lindipendenza musulmani e cristiani
avevano vissuto in relativa armonia, le violenze hanno cominciato ad assumere un
aspetto confessionale quando i slka hanno deciso di prendere di mira soprattutto la
popolazione cristiana. Il generale Joseph
Zoundiko, ex capo di stato maggiore
dellesercito della coalizione che ora guida
una delle ex fazioni slka a Bambari, attri-

Da sapere

Voto tra le tensioni

La violenza genera violenza


stato in questo contesto di abbandono e
di abusi pi pronunciato nel nordest del
paese a maggioranza musulmana che sono nati i slka. Sfruttando il malcontento
locale e i mercenari dei vicini Ciad e Sudan
sempre pronti a premere il grilletto, la coalizione ribelle ha conquistato buona parte
dellentroterra nordorientale, prima di essere respinta dalla forza di pace regionale
alle porte della capitale nel dicembre del
2013. Per un breve periodo, il presidente
Franois Boziz e il leader dei slka Michel Djotodia hanno condiviso il potere,
ma nessuno dei due ha mai rispettato i termini dellaccordo. Poi, a marzo del 2013, i
slka sono riusciti a rovesciare il governo
di Boziz e a mettere Djotodia al suo posto.
Fatta eccezione per il tentativo di Bokassa
di conquistarsi le simpatie del leader libico
Muammar Gheddafi convertendosi
allislam negli anni settanta, stata la prima volta nella storia della Repubblica Centrafricana che dei musulmani hanno occupato il palazzo presidenziale.
Ma, come i loro predecessori, i guerriglieri slka erano uniti quasi esclusivamente dal desiderio di saccheggio e presto
Djiotodia si accorto di non essere in grado
di controllare il movimento che lo aveva

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

u Il 13 dicembre 2015 nella Repubblica Centrafricana si svolge un referendum per approvare una nuova costituzione che introduce il limite a due mandati per i futuri presidenti. Il 27 dicembre si vota per eleggere il presidente e il
parlamento. Leventuale secondo turno dovrebbe svolgersi il 31 gennaio 2016.
u L8 dicembre la corte costituzionale di transizione ha annunciato che i candidati alle elezioni sono ventinove e ha respinto quindici candidature, tra cui quella dellex presidente
Franois Boziz, deposto dal colpo di stato dei
ribelli slka nel marzo del 2013, nei cui confronti stato emesso un mandato di arresto internazionale. Anche la presidente di transizione
Catherine Samba-Panza non potr candidarsi.
u Dei 4,6 milioni di abitanti della Repubblica
Centrafricana, la met di religione cristiana. I
musulmani sono il 15 per cento, mentre il restante 35 per cento segue culti indigeni. A causa
delle violenze scoppiate nel 2013, il 20 per cento
della popolazione fuggito in altre zone del paese o nei paesi coninanti.

buisce la colpa ai mercenari: Continuavano ad arrivare anche quando eravamo al


governo e non obbedivano agli ordini. I nove mesi in cui i slka sono stati al potere
sono stati segnati da saccheggi e massacri.
Organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty international e Human
rights watch hanno per accusato degli
abusi lintera coalizione e non solo i combattenti stranieri.
La violenza ha generato altra violenza. I
slka si sono trovati ad afrontare una confusa coalizione di milizie cristiane che si
deinivano anti-balaka. Il nome era un gioco di parole in sango, la lingua nazionale,
tra i termini machete (balaka) e Ak47
(laka). Gli anti-balaka sono nati come reazione ai soprusi dei slka. Abbiamo creato
il movimento solo per difenderci, dice uno
dei leader, Sebastien Wenezoui. Le milizie
di autodifesa cristiane non disponevano
delle armi pesanti dei slka, che spesso
erano fornite dai mercenari, ma compensavano questa mancanza con la crudelt. Wenezoui sostiene che gli abusi commessi in
quel periodo sono stati opera di impostori,
detenuti evasi e altri degenerati, che volevano nascondersi tra gli anti-balaka. La
commissione dinchiesta dellOnu ha stabilito invece che il gruppo ha fatto una pulizia
etnica contro la minoranza musulmana.
Alla ine del 2013 la situazione era ormai
fuori controllo. I guerriglieri slka e antibalaka si scontravano raramente tra loro.
Preferivano prendere di mira i civili inermi,
trascinando cos la Repubblica Centrafricana in una devastante spirale di rappresaglie.
Camion carichi di musulmani hanno cominciato a lasciare il paese, spesso inseguiti dagli anti-balaka. Chi cadeva dai camion
o restava indietro spesso veniva fatto a pezzi sul posto. LOnu ha calcolato che gi prima del dicembre successivo il 99 per cento
della popolazione musulmana di Bangui
era fuggita dalla citt.

Un protettore improbabile
A Bambari, il conlitto ha seguito un copione leggermente diverso. Quando il governo di Djotodia stato deposto dalle potenze della regione, la coalizione Slka ormai
in disfacimento stata spinta di nuovo a
nordest. Bambari era sotto il suo controllo
dal dicembre 2012, ma la perdita di Bangui
ha determinato un improvviso alusso di
ex guerriglieri. I ribelli avevano trovato
nuovi protettori in due ex ufficiali,
Zoundeiko e il generale Ali Darassa, il comandante della coalizione nella prefettura
di Ouaka, che si contendevano il dominio
della citt. Le loro milizie hanno comincia-

Un cristiano sfugge al linciaggio di un gruppo di musulmani. Bangui, gennaio 2014

to a fronteggiarsi per il controllo dei posti


di blocco pi redditizi e il gruppo di Darassa ha avuto la meglio.
La comunit cristiana soffriva sotto i
suoi nuovi signori, che si erano impadroniti
degli ediici governativi e tassavano la popolazione, ma le cose sono rimaste relativamente stabili ino al giugno del 2014, quando un manipolo di ex slka ha attaccato un
villaggio cristiano dando il via a una serie di
rappresaglie. A Bambari, i civili musulmani
e gli ex slka che non erano agli ordini di
Darassa hanno risposto agli attacchi saccheggiando i quartieri cristiani. Salivano
in massa sulla collina con i kalashnikov e i
razzi, racconta Bertille, unesile donna cristiana che ora vive in un campo profughi
sulla riva occidentale del fiume Ouaka.
Hanno ucciso molte persone e distrutto
tutte le nostre case.
Bertille e i suoi familiari sopravvissuti
sono fuggiti verso la cattedrale di Saint Joseph, un complesso neoromanico nel quale
si erano rifugiati migliaia di cristiani. Ma
meno di un mese dopo la cattedrale stata
attaccata dai musulmani e da alcuni ex
slka, che hanno ucciso almeno 27 persone e distrutto uno dei muri esterni della
cappella con una granata. Il vescovo di
Bambari, Edouard Mathos, 86 anni, rac-

conta che gli assalitori hanno scalato i muri


della sua residenza e lo hanno colpito alla
nuca con il calcio di un fucile. Hanno rubato
valori e automezzi. Le macchine che non si
mettevano in moto sono state incendiate
sul posto. Le truppe francesi che erano di
stanza a Bambari nellambito della missione di pace internazionale organizzata in
tutta fretta alla ine del 2013 sostengono di
aver risposto allattacco alla cattedrale in
unora, ma secondo Mathos hanno impiegato due o tre ore per arrivare.
Nel frattempo il vescovo stato costretto a cercare un protettore improbabile. Ho
chiamato Darassa, il leader degli ex slka,
anche se molti guerriglieri che stavano partecipando allattacco avevano fatto parte
del gruppo. Dopo quindici o venti minuti,
ha mandato qualcuno per fermarli, racconta. Da allora, la cattedrale sotto la protezione degli ex slka di Darassa. I cristiani
sono fuggiti nei campi, soprattutto quelli
sullaltra riva del iume, dove circa 40mila
persone oggi sono sorvegliate dalle truppe
di pace dellOnu. Ma il vescovo abita ancora
nella sua residenza accanto alla cattedrale.
Per essere un paese che dopo la scandalosa incoronazione di Bokassa del 1977
inito sui giornali solo di rado, la Repubblica
Centrafricana ha accumulato un numero

incredibile di interventi delle forze di mantenimento della pace. Dal 1997 sono stati
una decina, e secondo lagenzia di stampa
France-Presse hanno fatto guadagnare al
paese il titolo di campione mondiale del
peacekeeping. Nella Repubblica Centrafricana sono intervenuti lOnu, lUnione africana, la Francia, lUnione europea, la Comunit degli stati del Sahel e del Sahara e la
Comunit economica degli stati centroafricani. Alcuni interventi hanno contribuito a
riportare lordine nel paese, ma nessuno ha
cercato di guarire la patologia di base dello
stato: la sua capacit di fare danni sia con la
sua assenza sia con la sua presenza.
Parte del problema stata la tendenza di
tutte le organizzazioni intervenute a concentrarsi su quelle che Nathaniel Olin, dottorando alluniversit del Wisconsin-Madison, deinisce soluzioni economiche con
risultati rapidi. Come scrive nel suo libro
sulla Repubblica Centrafricana curato da
Tatiana Carayannis e Louisa Lombard: In
passato le forze di pace dellOnu se ne andavano subito dopo aver garantito le elezioni. Questo lasciava il delicato momento
della transizione nelle mani di potenze della regione come il Ciad e il Congo, provocando altri due problemi individuati da
Olin: la tendenza di vicini invadenti a interInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

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Repubblica Centrafricana
Dopo un attacco dei musulmani in un quartiere di Bangui, nel febbraio del 2014

venire per promuovere i loro interessi e


quella delle truppe di paesi diversi a non
agire di comune accordo.
Questultimo problema risultato evidente durante lintervento della Francia e
dellUnione africana che ha preceduto la
missione dellOnu. Le truppe francesi della
cosiddetta operazione Sangaris, dal nome
di una farfalla dalla vita breve che si suppone volesse simboleggiare lintenzione di
Parigi di non prolungare la sua permanenza
nel paese, davano limpressione di essere
schierate dalla parte degli anti-balaka,
mentre quelle dellUnione africana (Ua)
sembrano proteggere soprattutto la popolazione musulmana. Inoltre i circa duemila
soldati delloperazione Sangaris rimanevano separati dai seimila della missione Ua, e
rispondevano direttamente al ministero
della difesa francese. La competizione tra
le due forze le rendeva entrambe meno eficaci e a volte era proprio la loro tattica a
scatenare la violenza.
Larrivo dei caschi blu dellOnu nel settembre del 2014, per quanto tardivo, ha
raddoppiato la presenza di truppe sul terreno e indubbiamente ha salvato migliaia di
vite. Ma come i soldati dellUa che li avevano preceduti, in breve quelli della Minusca
si sono guadagnati la fama di reagire troppo

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

lentamente o in modo inadeguato agli attacchi contro i civili. La gente pensava che
lOnu avrebbe restaurato lordine, ma non
stato cos, dice Lawrence Wohlers, ex ambasciatore statunitense a Bangui, che nel
2014 stato vicerappresentante speciale
del segretario generale dellOnu nella Repubblica Centrafricana. Il problema che
le truppe straniere non vogliono andare nei
quartieri periferici perch hanno paura e si
limitano a pattugliare le strade principali.
I giornalisti hanno parlato soprattutto delle
accuse di abusi sessuali alla Minusca, ma
per i civili stata altrettanto grave lincapacit dei caschi blu di proteggerli dai gruppi
armati.

Garanti della sicurezza


Si dice che luomo pi potente di Bambari
provenga dal Niger. Non parla n francese
n sango, e neanche un arabo approssimativo, come molti dei suoi guerriglieri. Secondo la maggior parte dei ribelli, Ali Darassa parla solo la lingua del suo gruppo etnico, i fulani, e spesso le sue comunicazioni
con i funzionari dellOnu sono piuttosto comiche. Ho passato quasi una settimana a
cercare dintervistarlo, ma ogni volta riuscito a sfuggirmi (forse perch poco prima
un alto funzionario statunitense aveva chie-

sto larresto dei capi di tutti i gruppi armati).


Il massimo che sono riuscito a ottenere
stata unudienza con il suo portavoce, Hamat Nejad, che ho incontrato davanti a un
rifugio degli ex slka nel quartiere musulmano.
Per arrivare l dalla cattedrale di Saint
Joseph, che si trova alla periferia nordest
della citt, sono passato attraverso quello
che rimaneva del quartiere cristiano in cui
aveva abitato Bertille, la profuga che avevo
conosciuto dallaltra parte del iume. Decine di case di mattoni di fango, quasi tutte
distrutte, cuocevano al sole. In giro non
cera nessuno. Qualche intraprendente abitante della riva orientale si era portato via
quasi tutti i tetti di lamiera, e una massa di
cespugli spinosi aveva cominciato a invadere linterno di molti ediici. Nel giro di un
anno o due la pioggia avr sciolto quel che
resta delle costruzioni e la giungla sar tornata al suo stato originario.
Pi vicino alla citt, sono passato davanti allospedale principale, gestito dal Comitato internazionale della Croce rossa, e ho
svoltato in unampia strada in terra battuta
costeggiata da palme e negozi. Donne avvolte in veli dai colori vivaci vendevano
noccioline e biscotti. Uomini facevano rotolare barili di carburante da enormi ca-

mion con la targa del Sudan. Il principale


mercato allaperto di Bambari, al centro
della citt, era completamente abbandonato, e tutti i negozi circostanti erano sbarrati.
Ma l nel quartiere musulmano cera unatmosfera che si avvicinava alla normalit,
fatta eccezione per il gran numero di giovani armati di pistole e razzi. Sono passato
davanti a tre piccole baracche con la scritta
Ges la soluzione. Tutte e tre erano
chiuse con assi di legno.
Quando sono arrivato al rifugio degli ex
Slka, Hamat era seduto a un tavolo di plastica bianca circondato da un gruppo di giovani guerriglieri. Mi ha fatto segno di sedermi sulla sedia di fronte a lui. Hamat voleva
parlare della visione politica del movimento di Darassa che, quando allinizio del 2014
i ribelli si erano divisi, aveva assunto il nome di Unione per la pace nella Repubblica
Centrafricana, o Upc. Mi ha detto che il suo
gruppo combatteva per la sicurezza di tutti
i centrafricani, non solo dei musulmani: Il
nostro un movimento nazionale, ma combattiamo anche per il posto dei musulmani
nella societ.
Volevo sapere come aveva fatto un gruppo di ribelli che saccheggiavano e uccidevano impunemente ad arrivare a essere considerato il miglior garante della sicurezza da
una persona come il vescovo Mathos, e perch quel gruppo avrebbe dovuto garantire
la sicurezza quando molti dei suoi sostenitori avrebbero voluto vedere la cattedrale
rasa al suolo. Hamat non sembrava cogliere
la contraddizione. Vogliamo la pace, la
stabilit, ha detto senza allontanarsi dal
suo copione.
In un certo senso aveva ragione a dire
che la stabilit compatibile con limpunit. I gruppi ribelli di tutto il paese incassano
milioni di dollari con la vendita illegale di
caf, minerali e legno. I loro proitti sono
stati documentati da organizzazioni come
Amnesty international, secondo la quale i
mercanti di Bangui hanno accumulato milioni di dollari di diamanti senza indagare
se i gruppi armati che loro inanziavano fossero responsabili di esecuzioni sommarie,
stupri, rapimenti e saccheggi. Lorganizzazione britannica Global witness ha calcolato che solo nel 2013 per essere protette le
compagnie internazionali del legno hanno
pagato 3,7 milioni di dollari, soprattutto ai
ribelli ex slka del nordest.
Ho chiesto ad Hamat se lo status quo poteva durare. Ci si poteva idare del fatto che
gli anti-balaka avrebbero mantenuto una
sorta di pace fredda in cui lUpc avrebbe
continuato a controllare la situazione? Ci

Lopinione

Lalibi della religione


Barthelemy Mandekouzou-Mondjo,
Les Plumes de Rca, Repubblica Centrafricana
I veri nemici della pace nella
Repubblica Centrafricana
sono i signori della guerra
disposti a tutto per il potere
a Repubblica Centrafricana in
guerra. Per risollevare il paese
necessario fare guerra alla
guerra. I nemici della pace sono noti.
Non sono i musulmani e neanche
quelli che per comodit raggruppiamo
nella nebulosa dei cristiani, che
avrebbero deciso di opporsi ai musulmani per salvare la loro identit e il loro patrimonio culturale. Lo stato di
guerra per deriva e si nutre di opposizioni di giorno in giorno pi irriducibili
e pi crudeli tra musulmani e cristiani.
Se diciamo che n i musulmani n i
cristiani dovrebbero essere considerati i nemici e i sabotatori della pace nella Repubblica Centrafricana, allora a
chi dobbiamo attribuire questa guerra
implacabile e letale? Chi sono i veri
nemici della pace?
I cristiani e i musulmani sono manipolati e la loro strumentalizzazione
ha fornito un ottimo alibi alla guerra
di religione. Un alibi grazie al quale i
vari evangelizzatori locali hanno potuto girare il paese per andare a ricordare ai loro fedeli, in uno slancio ecumenico, che c un solo Dio. Un alibi che
lascia campo libero al caos e al conlitto. E alle manovre dei predatori senza
scrupoli e dei signori della guerra. Il
commercio illegale di pietre preziose
(oro e diamanti), il bracconaggio, lo
sfruttamento illecito dei boschi, che
alimentano il commercio delle armi,
gli consentiranno di portare avanti il
conlitto e di mantenere lo stato di
guerra, di far regnare il terrore e la legge del pi forte.
Il terrore e i terroristi dominano la
vita politica nella Repubblica Centrafricana. Si afermata una generazione di uomini e di donne che ostentano

una sete smodata per il potere e i suoi


vantaggi, e unassenza totale del senso
del dovere e dello stato. In breve tempo hanno integrato la violenza nella
loro strategia di conquista del potere.
Lobiettivo il potere e, se il mezzo
pi sicuro per ottenerlo la guerra,
non si fanno problemi a scegliere questa opzione. Nelle loro mani, gli ailiati ai gruppi Slka e anti-balaka si
comportano in realt da persone che
fanno il loro dovere: mercenari e assassini a contratto che ofrono i loro
servizi. Questi combattenti vengono
da vari paesi. La nazionalit straniera
di alcuni ribelli slka originari di Sudan, Darfour, Ciad, Niger o Camerun
del nord e la loro appartenenza religiosa in maggioranza musulmana hanno
oferto un utile diversivo creando la
leggenda della guerra di religione: una
guerra di resistenza dei centrafricani a
maggioranza cristiana contro gli invasori musulmani.

Popolazione in ostaggio
I nemici della pace nella Repubblica
Centrafricana sono i signori della
guerra e gli assassini di professione al
loro servizio. La popolazione in
ostaggio. Villaggi interi sono stati
svuotati e le case sono state bruciate.
Gli abitanti sono massacrati come nei
peggiori giorni delle razzie schiaviste
gi avvenute nelle nostre regioni. Stiamo rivivendo le invasioni commesse
in passato dai paesi vicini. Si moltiplicano i campi allestiti per accogliere gli
sfollati in cerca di rifugio, di cibo e soprattutto di sicurezza.
La Repubblica Centrafricana un
paese di pace: la guerra ci stata portata. Senza la pace non potremo garantire
alle generazioni future un paese unito e
rispettabile. Non ancora troppo tardi.
Mettiamo da parte le ideologie logore e
sterili. Lunica strada quella della collaborazione per ritrovare un progetto
politico che dia di nuovo speranza alla
Repubblica Centrafricana. u gim

continua a pagina 74

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Repubblica Centrafricana
sono due tipi di anti-balaka, ha risposto.
Con alcuni di loro si pu negoziare, altri
vogliono solo uccidere i musulmani.
Circa un mese dopo la nostra conversazione, Hamat stato rapito da presunti miliziani anti-balaka. Lui e altri tre funzionari
dellUpc erano a Bangui per i colloqui di pace con il governo di transizione quando il
loro taxi stato attaccato. Sembra che un
funzionario sia sopravvissuto, ma si teme
che Hamat e gli altri due siano morti.

Una grande guerra


A Bambari il comandante anti-balaka di pi
alto grado Gaitan Boade, un ometto afabile che in citt chiamano il generale Gaitan o semplicemente il generale. Vive in
una casetta bassa dal tetto di lamiera in una
traversa della strada principale che porta a
Bangui, sulla riva occidentale del fiume
Ouaka. La casa circondata da una recin-

occidentale del iume. Siamo arrabbiati


con lOnu, ha proseguito. Ha i mezzi per
risolvere il problema, ma non fa nulla. Se
continua cos, gli abitanti del paese saranno
uccisi uno a uno.
Il generale si fermato un attimo per
scacciare un grosso insetto verde che si era
posato sui suoi pantaloni. Linsetto planato verso terra, poi a met strada ha cambiato direzione ed andato a posarsi su un albero vicino. Un giorno cominceremo una
grande guerra, ha detto. Gli ho chiesto in
che modo si possono evitare altri spargimenti di sangue. Secondo lui gli ex slka
devono andarsene. Sono stranieri. Ci sono
anche dei jihadisti tra loro, ha detto, indicando laltra parte del fiume. Vogliono
controllare lintera provincia e incassare le
tasse delle miniere e del caf. Se non fosse
per gli anti-balaka, ha aggiunto, tutti i cristiani sarebbero fuggiti nella boscaglia.

La comunit internazionale ha
insistito perch la farsa delle elezioni
abbia luogo prima che sia possibile
procedere a un vero disarmo
zione di bamb ricoperta di paglia ed sorvegliata da un piccolo drappello di soldati,
uno dei quali apparso al cancello con al
collo il classico amuleto portafortuna del
gruppo, il gris-gris, imbracciando un fucile
AK-47. Mi ha salutato con un cenno del capo e ha aperto il telo consunto che fa da porta sul quale era stampata in lettere azzurre
scolorite la sigla Unicef.
Il generale era seduto su una sedia di
plastica in cortile, con indosso un paio di
pantaloni color cachi e una polo da golf con
la rete per la traspirazione sotto le ascelle.
Mi aspettavo che si lanciasse in una ilippica
contro gli ex slka, cosa che alla ine ha fatto, ma le prime parole che sono uscite dalla
sua bocca dopo un brusco saluto erano dirette contro un altro bersaglio. Allinizio
pensavamo che i soldati dellOnu fossero
qui per proteggere tutti. Ma ora abbiamo
capito che sono corrotti e schierati da una
sola parte.
Secondo Gaitan il comportamento delle
truppe di pace dellRdc ha rischiato di scatenare un conlitto molto pi grave di quello
gi in atto. I caschi blu hanno permesso agli
ex slka di saccheggiare le case dei cristiani e di occupare i loro villaggi. Gaitan ha
raccontato che i ribelli musulmani, molti
dei quali stranieri, possono ostentare le armi sotto il naso dei caschi blu, mentre molti
cristiani sono spediti nei campi sulla riva

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Come Hamat dallaltra parte dellOuaka, Gaitan ha insistito nel sostenere che gli
anti-balaka stanno combattendo per la sicurezza di tutti gli abitanti del paese.
Quando gli stranieri se ne saranno andati,
potremo vivere in armonia con i musulmani, ha spiegato. Oltre a liberare Bambari
dagli stranieri, secondo il generale assolutamente necessario procedere al disarmo,
soprattutto prima che la popolazione vada a
votare per sostituire il governo di transizione, che al potere da quando ha preso il posto della coalizione Slka nel gennaio del
2014. Se si andr al voto prima di disarmare
le varie milizie, secondo Gaitan ci saranno
contestazioni e scontri. I musulmani non
sono molti, quindi il paese elegger un cristiano e i musulmani riprenderanno a combattere.
Questo timore condiviso dalla comunit internazionale. I 464mila centrafricani
che vivono come profughi nei paesi vicini
sono in maggioranza musulmani. In Camerun arrivano al 93 per cento. Inizialmente il
parlamento di transizione aveva deciso che
i profughi non avrebbero votato perch la
registrazione avrebbe potuto determinare
brogli elettorali. Ma la corte suprema ha annullato la decisione del parlamento, e le
autorit stanno cercando di registrare tutti
quelli che hanno diritto al voto nella maggior parte dei campi profughi. Resta co-

munque il rischio, se si andr a votare in una


situazione cos tesa, che la gi emarginata
minoranza musulmana si sentir ulteriormente privata dei suoi diritti. Questo potrebbe provocare lo stesso senso di alienazione che in passato ha portato alla nascita
dei slka e di altri gruppi di ribelli. Se una
parte della popolazione fosse esclusa dal
voto, potrebbe scatenare unaltra ondata di
violenze confessionali, ha commentato
E.J. Hogendoorn, vicedirettore per lAfrica
dellInternational crisis group in una recente dichiarazione in cui invitava a rimandare
le elezioni.
un timore fondato. Lex secondo vicepresidente Slka, Dhafane, ha confermato che molto probabilmente i suoi ex compagni della coalizione, compreso il leader
dellUpc Ali Darassa, si riiuteranno di deporre le armi se non ci saranno elezioni trasparenti. Finch si sentiranno discriminati, c il rischio che continuino a combattere.
Se i profughi non potranno votare, avranno
un motivo in pi per non idarsi del governo
e per non deporre le armi, ha spiegato
Dhafane. Ma la comunit internazionale,
Francia in testa, ha insistito perch la farsa
delle elezioni abbia luogo entro la fine
dellanno, cio prima che sia possibile procedere a un vero disarmo. I funzionari
dellOnu hanno avvertito che la Banca
mondiale e il Fondo monetario internazionale interromperanno i inanziamenti alla
ine dellanno, e un prolungamento del governo di transizione potrebbe scatenare
una crisi costituzionale.
vero che rimandare le elezioni causerebbe una serie di problemi ma, secondo gli
esperti, importante anche tener conto del
fatto che nessuno vuole pi investire nella
Repubblica Centrafricana. I donatori internazionali non intendono continuare a inanziare le missioni di pace e hanno fatto di
tutto per non riconoscere il titolo di missione dellOnu alloperazione delle truppe
dellUnione africana.
Gli Stati Uniti, dalle cui casse esce un
quarto del bilancio delle missioni di pace
delle Nazioni Unite, allinizio erano contrari allinvio dei caschi blu per motivi di bilancio. La Francia, da parte sua, si sente
umiliata per le accuse di abusi sessuali e
non vede lora di mettere ine a una missione che gi durata molto pi del previsto. Il
risultato che il disarmo, che secondo le
Nazioni Unite dovrebbe comprendere la
smobilitazione e la reintegrazione dei combattenti, quasi sicuramente non avverr
prima delle elezioni. E dati i limiti di bilancio, probabilmente non sar mai totale.
La mattina dopo lincontro con Gaitan

Profughi rifugiati in una chiesa cattolica a Bossangoa, il 2 novembre 2013

ho lasciato Bambari con un volo delle Nazioni Unite. Allaeroporto internazionale


di Bangui una voce dagli altoparlanti ha
raccomandato a tutti i passeggeri di rimanere allinterno del terminal: sulla strada
dellaeroporto era in corso uno scontro a
fuoco. Quello che successo nei cinque
giorni successivi stato una versione in
grande dello scontro tra comunit scoppiato a Bambari un mese prima. Perfino la
scintilla stata la stessa: un tassista musulmano era stato decapitato, presumibilmente dagli anti-balaka, e i giovani di una
delle ultime enclave musulmane rimaste
avevano reagito attaccando un quartiere
cristiano.
La citt precipitata nel caos. Nelle zone residenziali ci sono stati scontri tra gli
anti-balaka e i soldati dellOnu, mentre i
saccheggiatori scalavano i recinti di ilo spinato delle ong e delle organizzazioni umanitarie per rubare le razioni alimentari destinate ai pi bisognosi. Secondo le stime
del governo, sono morte almeno 77 persone e circa 32mila sono state costrette ad abbandonare le loro case. Senza contare le
27mila che avevano gi lasciato la capitale.
Queste violenze hanno costretto la presidente ad interim della Repubblica Centrafricana, Catherine Samba-Panza, a tor-

nare da New York, dove stava partecipando


alle riunioni dellassemblea generale
dellOnu. Samba-Panza ha accusato alcuni
esponenti dellex regime di aver complottato con i leader anti-balaka per organizzare
un colpo di stato in sua assenza.

Governo fantasma
in atto una lotta per il potere, mi ha detto al telefono un funzionario dellOnu,
mentre i proiettili rimbalzavano sui muri
dellalbergo. Uno dei problemi che chi ha
una carica nel governo di transizione non
pu presentarsi alle elezioni. Ma la classe
politica esigua, quindi sono tutti esclusi e
pensano a una soluzione alternativa. Ognuno ha la sua milizia e cerca di ricavarne
qualcosa. Anche se fosse possibile organizzare le elezioni senza provocare altri
spargimenti di sangue, non chiaro quale
potrebbe essere il risultato, se non quello di
alimentare ulteriormente il malcontento
che ha determinato linstabilit del passato.
Si possono indire le elezioni. Ma poi?, ha
detto Wohlers. Ci sar un nuovo presidente che agli occhi della popolazione non sar
pi legittimo di quello di transizione, non
avr il sostegno dellesercito n di molte
istituzioni. Quanto potr durare?.
Luso delle elezioni come strategia di

uscita per i francesi rischia di essere una soluzione a breve termine come quelle che da
ventanni impediscono alle missioni di pace
di raggiungere il loro scopo. Senza uno sforzo della comunit internazionale per costruire la pace, per esempio imponendo il
disarmo totale e un programma di riconciliazione nazionale, la Repubblica Centrafricana continuer a passare da una crisi allaltra, senza mai riuscire a reggersi sulle proprie gambe.
La corsa al voto prima della partenza
delle truppe internazionali rientra in questa
logica. Anche se la missione Minusca continuer dopo le elezioni del 27 dicembre, senza lappoggio delle truppe francesi meglio
equipaggiate e addestrate la sua presenza
sar sempre meno eicace.
La situazione peggiora di giorno in giorno. Secondo Wohlers in luoghi come Bambari i gruppi armati stanno diventando
sempre pi forti, nonostante la missione
di pace e gli sforzi per imporre la legge e
lordine. Anche con un mandato popolare,
il nuovo governo rimarrebbe un fantasma.
Il governo finisce a Bangui, ha detto
Youssoufa Boubu, che si deinisce il coordinatore politico di Darassa. sempre stato
cos da quando sono nato. Non credo che
cambier prima della mia morte. u bt
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Portfolio

Il villaggio
dei gemelli
A Kodinhi, nello stato indiano del Kerala, i parti
multipli sono sempre pi difusi, ma non se ne
conoscono le cause. Il reportage di Jordi Pizarro

l villaggio di Kodinhi, nel Kerala,


ha un tasso di parti gemellari tra i
pi alti del mondo, circa sei volte
superiore alla media globale. Su
una popolazione di 14mila abitanti, ci sono pi di duecento coppie
di gemelli. Il fenomeno recente e in rapida
crescita: oggi la maggior parte dei gemelli
minorenne (la prima coppia di gemelli
nata nel villaggio solo nel 1949). Negli ultimi anni vari ricercatori hanno raggiunto
Kodinhi, ma non sono stati condotti studi
approfonditi in grado di spiegare le cause
del fenomeno.
Il fotografo spagnolo Jordi Pizarr0 ha
raggiunto il Kerala e ha ritratto alcune coppie di gemelli, provenienti da tutto lo stato,
in occasione di una messa che si svolta in
loro onore. Poi arrivato a Kodinhi, dove
per lassociazione locale dei gemelli gli ha
chiesto dei soldi per poter scattare delle foto. Pizarro ha riiutato, ma quando stava per
lasciare il villaggio ha conosciuto un insegnante che gli ha presentato molte famiglie
con gemelli. Cos ha potuto ritrarre alcune
coppie in via non uiciale, sullo sfondo della vegetazione tropicale.
Nel mondo ci sono altre due localit dove i parti multipli sono decisamente superiori alla media: Igbo-Ora, in Nigeria, e
Cndido Godi, in Brasile. La frequenza
delle nascite di gemelli identici (omozigoti)
pi o meno la stessa in tutto il mondo. Varia invece quella dei gemelli eterozigoti:
pi alta tra le popolazioni africane e pi bassa tra quelle asiatiche, mentre le popolazioni caucasiche a cui appartengono gli europei sono nel mezzo. Un dato che suggerisce il carattere ereditario di questo tipo di
gemellarit. In Italia circa un parto su 77
plurimo. u

Jordi Pizarro nato a Barcellona, in Spagna, nel 1985. Vive e lavora a New Delhi, in
India. Questo reportage stato realizzato
nel giugno del 2015.

A sinistra: Bipin e Abin, dodici anni, di


Karala, Kerala. A destra: Nora e Nova, otto
anni, di Pala, Kerala.

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Portfolio

In alto, da sinistra: Akber e Anwer, 31 anni, di Calicut,


Kerala; Sahoof e Sanha, cinque anni, di Kodinhi, Kerala. In
basso: Hiba e Fathima, due anni, di Kodinhi, Kerala. A
destra: Mary e Leelama, 55 anni, di Ponkunnam, Kerala.

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Portfolio

In alto, da sinistra: Akshay e Anay, cinque anni, di Kodinhi,


Kerala; Amala e Vinala, sei anni, di Changanassery, Kerala.
In basso: Anisha e Aleena, 13 anni, di Athirampuzha,
Kerala. A destra: Jieo e Jindo, dodici anni, di Pala, Kerala.

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Ritratti

Mauricio Macri
Nel nome del padre
Martn Caparrs, Ahora, Spagna. Foto di Filippo Fiorini
Figlio di un ricco industriale,
entrato in politica per
dimostrare che poteva farcela
da solo. Ed diventato il primo
presidente conservatore
dellArgentina dopo anni
di governi peronisti

ono strane le ragioni per cui


le persone fanno le cose. Se
suo padre lo avesse trattato
meglio, sicuramente oggi
Mauricio Macri sarebbe un
produttore di macchine miliardario o il numero uno dello smaltimento dei riiuti in Argentina. Perch dicono
(lo dicono tutti) che, quando cominci a
cercare la luce dei rilettori pubblici, quello
che davvero voleva era uscire dallombra
di suo padre, Franco, un self-made man nato in Italia che con laiuto di governi militari e civili era diventato uno dei maggiori
industriali argentini.
Mauricio aveva gi 37 anni, aveva studiato ingegneria, ballato molto e lavorato
sempre nellazienda di pap, quando decise
di provare a volare con le sue ali. Sentiva di
non essere apprezzato dal padre, di dover
fare qualcosa da solo. Nel 1995 si present
con un grande spiegamento di propaganda
e marketing alle elezioni del Club atltico
Boca juniors, le vinse e cominci a diventare famoso.
Due o tre anni dopo era sullorlo del
naufragio: la squadra, nonostante i nomi
altisonanti comprati dal giovane presidente (Diego Armando Maradona, Claudio
Caniggia, Carlos Bilardo), non vinceva
nulla. Gli restavano pochi mesi di presidenza, e una sconitta assicurata alle elezioni successive, quando ebbe lidea di assumere un allenatore meno famoso, un
tale Carlos Bianchi. Da quel momento il

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Boca vinse tutto e Macri spicc il volo.


Dallo sport, come Silvio Berlusconi e
George W. Bush, pass alla politica. Fond
Propuesta republicana (Pro), un partito vicino alla vecchia destra ma con unaria moderna e imprenditoriale. Erano i tempi in
cui per la prima volta i ricchi argentini accettavano le regole del gioco democratico,
invece di prendere il potere con un colpo di
stato militare o qualche capriola peronista.
Nel 2003, quando si candid per la prima volta a sindaco di Buenos Aires, Macri
fece convergere tutti i voti anticonservatori
sul suo rivale, un giovane avvocato progressista, che vinse. La seconda volta, nel 2007,
sarebbe successo lo stesso se Nstor Kirchner, allora presidente dellArgentina, non
avesse diviso quelle forze: Macri era un avversario troppo conveniente per sprecarlo.
Gli serviva per deinirsi: se il suo avversario
era buona famiglia, scuola religiosa, grande
impresa, liberista, ilostatunitense, lui poteva presentarsi come il contrario. I presidenti Kirchner hanno fatto di Macri il loro
nemico: sembrava una mossa molto astuta
ino al 22 novembre del 2015, quando Macri
ha ottenuto il potere che loro, diventati lei,
pensavano di non perdere mai.
Poco tempo fa un grande politico spagnolo, saggio al governo e nella sconitta,
ha detto che in questi tempi di programmi
miseri, non sono le opposizioni a vincere le
elezioni, ma sono i governi che le perdono.

Biograia
1959 Nasce a Tandil, in Argentina.
1995 I soci del Boca juniors lo eleggono
presidente del club.
2003 Fonda il partito conservatore
Compromiso para el cambio, poi
ribattezzato Propuesta republicana.
2007 Diventa sindaco di Buenos Aires.
22 novembre 2015 Viene eletto
presidente della repubblica argentina.

Tre mesi fa nessuno (e ripeto: nessuno) dubitava del fatto che il peronismo avrebbe
vinto le elezioni. La sorpresa stata graduale: al primo turno Mauricio Macri ha ottenuto cinque milioni e mezzo di voti, il 25 per
cento. Per arrivare al 51,4 che lha portato
alla presidenza, lhanno dovuto votare pi
di sette milioni di argentini che non avevano scelto lui al primo turno. Anche per questo non avr la maggioranza al congresso e
dovr negoziare su ogni legge.

Poca ideologia
Macri ha vinto soprattutto perch per molti
il governo di Cristina Kirchner era diventato insopportabile: i suoi inganni, il suo autoritarismo, la sua superbia, i discorsi mai
tradotti in pratica, latteggiamento di scontro costante. Quindi Macri ha scelto di tenere (o dinterpretare) latteggiamento contrario: ha insistito molto sul dialogo, sulla
concertazione, sulla gentilezza, sul disprezzo delle ideologie. Lhanno eletto di domenica e ha festeggiato fino a tardi, con
balli e champagne. Il suo primo gesto da
presidente eletto, luned di prima mattina,
stato tenere una conferenza stampa, cosa
che la ex presidente non teneva mai.
Il cambiamento nel modo di gestire la
politica argentina sar molto apprezzato
nei primi giorni. Poi Macri avr bisogno di
molto di pi. gi evidente che comincer
stravolgendo il sistema di alleanze della regione: avviciner lArgentina al liberalismo
del Cile, della Colombia e degli Stati Uniti,
allontanandola dal populismo del Venezuela o dellEcuador.
Ma il problema principale sar leconomia, con le casse dello stato svuotate dal
peronismo. Non ancora chiaro cosa far la
sua quipe economica per stabilizzare il
prezzo del dollaro senza far decollare uninlazione che a novembre aveva gi superato
il 3 per cento su base mensile, come riorganizzer un sistema di sussidi, che favorisce

DEMOTIx/CORBIS

i ricchi pi dei poveri, cosa far per rilanciare le economie regionali schiacciate dai
controlli sul tasso di cambio.
Macri ha una qualit rara: sa di non sapere, e gli piace circondarsi di persone che
dovrebbero sapere. Ha gi annunciato il
suo governo: un rabbino allambiente, un
editore alla cultura, una funzionaria delle
Nazioni Unite agli esteri e un kirchnerista
al ministero della scienza e della tecnica.
Ma la maggior parte dei ministri sono economisti e imprenditori di grandi aziende.
Macri parla molto di gestione e fa leva su
una delle convinzioni pi difuse di questi
tempi: che leicienza e lonest non siano
n di destra n di sinistra e facciano bene
a tutti. chiaro che leicienza e lonest
sono migliori dellincapacit e del furto,
ma ogni iniziativa importante del governo
comporta una scelta che lascia sul campo
vincitori e vinti, favoriti e sfavoriti. Quando si ridistribuisce la ricchezza, o ci guadagnano gli imprenditori o ci guadagnano i
lavoratori.
Il sospetto che quando ci sar da scegliere il governo Macri sceglier i ricchi.
Forse non sar cos: il nuovo presidente
sembra pragmatico, poco legato ai princpi.
La sua ideologia traspare con forza in molte

sue iniziative, ma ha gi dimostrato di saperla mettere da parte quando gli conviene,


come quando respinse la richiesta dellallora cardinale Jorge Mario Bergoglio di bloccare la legge sul matrimonio gay a Buenos
Aires. comunque probabile che in certe
occasioni la sua formazione imprenditoriale torni a farsi sentire con forza. E questo in
Argentina di solito si paga caro.

La vendetta di Cristina
Contro di lui c il peronismo. La sua vittoria ha fatto crollare uno dei due miti della
politica argentina moderna: lidea che solo
il peronismo potesse vincere le elezioni.
Resta laltro: lidea che solo il peronismo
possa governare. Il vecchio apparato di potere, sconvolto dalla prima sconfitta in
molti anni, in piena lotta interna: quattro
o cinque ambiziosi cercano di approittarne. Alcuni proveranno a farsi notare trattando con il nuovo governo, mostrando di
voler collaborare per il bene della patria.
Altri faranno una dura opposizione, mostrando che la patria si forgia nella lotta.
la posizione del peronismo kirchnerista: la sua unica possibilit di sopravvivenza, adesso che lontano dal denaro pubblico, dire che con Cristina vivevamo me-

glio, quindi lei deve tornare alla presidenza. Per provarlo bisogna che la gestione di
Macri sia un disastro, quindi si devono creare tutti i problemi possibili. Intanto si
cominciato a demonizzarlo. Gli vengono
attribuiti propositi orribili, viene dipinto
con toni cos foschi che combatterlo sembra inevitabile. Per ora questo non ha convinto nessuno, ma bisogna vedere cosa
succeder quando Macri assumer il potere e tutto sar colpa sua.
Le possibilit sono molte e molto diverse. probabile che allArgentina tocchino,
come sempre, tempi diicili. Ma almeno
successo qualcosa che ha il fascino della
novit. Molto, forse troppo, dipende da
Mauricio Macri. Simon Kuper ha raccontato sul Financial Times i suoi incontri con
Macri in da quando si sono conosciuti, pi
di dieci anni fa, a una conferenza a Oxford.
Kuper lo ricopre di elogi e gli augura ogni
bene, ma nellultima riga scrive che lex
giovane avr anche convinto molti, ma deve ancora convincere suo padre. Il fatto
che Franco Macri ha detto a Kuper che suo
iglio ha la testa per essere presidente, ma
non il cuore, e anche Kuper ne convinto.
Macri, ormai presidente, sa che la sua opportunit sar ora o mai pi. u fr
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Viaggi

La citt
verticale
La Paz guarda al futuro con la
rete urbana di teleferiche pi
estesa del pianeta e un progetto
innovativo per sviluppare le
tradizioni culinarie boliviane
n leggero sbandamento,
un improvviso senso di
vuoto sotto i piedi e mi
trovo immerso in uno
degli scenari pi strabilianti del mondo: le Ande, le strade che convergono a valle formando dei coni rovesciati e barlumi di colori nellaria rarefatta. Questa La Paz, la
principale citt della Bolivia, come non
lavete mai vista. O almeno come non si
vedeva ino al 2014, quando la rete teleferica urbana pi estesa del pianeta stata
adattata alla straordinaria topograia verticale della citt.
Il sistema Mi telefrico collega la citt
piatta e anarchica di El Alto con il centro di
La Paz, 450 metri pi in basso, trasportando
i tanti lavoratori che permettono alla capitale amministrativa della Bolivia di funzionare ogni giorno. La teleferica, costruita da
unazienda austriaca, non solo unopera di
ingegneria notevole, ma anche una specie
di terapia di massa, un invito a una delle citt pi congestionate e frenetiche del mondo
a liberarsi delle sue catene.
Appena si atterra allaeroporto El Alto di
La Paz, 4.053 metri sopra il livello del mare,
ci si sente gi un po slegati dalla realt.
Mentre attraverso la pista per raggiungere il
terminal degli arrivi la testa mi pulsa come
se al suo interno ci fossero centinaia di minuscoli ricercatori di fossili con i loro diabolici martelletti. una sensazione che non
mi abbandoner per un paio di giorni. Il mal
di testa e lo stato confusionale provocati
dallaltitudine creano una specie di benda
mentale che fa sembrare La Paz ancora pi
strana di quello che . Uscendo dallaero-

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porto il mio sguardo subito rapito dalla


bizzarria di El Alto, una baraccopoli fatta
con mattoni di un rosso sporco e piena di
cani randagi, bande e vigilantes. Ladrn
pillado ser quemado vivo (I ladri saranno
bruciati vivi) si legge ovunque. Concetto
ribadito da una serie di fantocci che pendono dai lampioni. Per ora non c ancora traccia di La Paz. Lunica cosa che si vede la
Cordigliera real, la spigolosa catena innevata che si estende a est, come un divano
per gli dei. Chi potrebbe immaginare che
sullo schienale di questo sof di granito, aggrappata a scarpate invisibili, c una citt
di novecentomila abitanti? Poi improvvisamente ti ci trovi dentro arrivando dallautostrada o con la teleferica.
Il Mi telefrico per il momento ha tre linee attive, e altre sei in costruzione. Prendo
la linea gialla che in meno di venti minuti
mi porta dalla Ceja (il sopracciglio), in cima
a El Alto, a La Paz. Un viaggio che in auto
durerebbe il triplo del tempo.
Questo il futuro, dice uno studente
con cui condivido la cabina, mentre sorvoliamo tetti di alluminio, ili per il bucato,
parasoli e sedie a sdraio, posti di blocco armati, campi da calcio (voliamo poco pi alto
del pallone rinviato da un difensore) e il iume Choqueyapu con le sue acque agitate.
Ogni tanto risalgono degli echi (cani che
abbaiano e clacson), ma per il resto il nostro
viaggio prosegue senza intoppi.

Grovigli inestricabili
Le strade di La Paz sono piene di minibus e
tassisti nevrotici che non danno tregua a
nessuno. Quasi ogni giorno si formano grovigli inestricabili di auto a causa delle manifestazioni, degli scioperi o dei bloqueos
(blocchi stradali), che complicano la situazione.
Il tassista immerso ino al collo in questo caos e avanza lentamente verso il ricco
quartiere Calacoto, nella parte sudest della
citt. Gli chiedo se la teleferica ha migliorato la situazione. No, non molto, borbotta.

KARL-HEINz RAACH (LAIf/CONtRAstO)

Nigel Richardson, The Telegraph, Regno Unito

Ma ancora presto per un cambio di abitudini. Per chi fa il turista e non ha impegni
restare invischiati nella particolare vita di
strada di La Paz (a ogni incrocio ci sono giocolieri, pagliacci o venditori con gli oggetti
pi improbabili) fa parte del fascino della
citt.
In realt ho un appuntamento a Calacoto, in un locale che sta mettendo in discussione tutti gli stereotipi su La Paz. Il ristorante Gustu, aperto nel 2013, il iore allocchiello di Melting pot Bolivia, unorganizzazione non proit fondata dal danese Claus
Mayer per rilanciare le tradizioni culinarie
boliviane. Mayer un punto di riferimento
in tema di alimentazione, oltre a essere tra i
fondatori di Noma, il noto ristorante di
Ren Redzepi a Copenaghen. Il locale
molto di moda ci sono hipster seduti al

Bolivia. La Paz, la vetta dellIllimani e la Cordigliera real

bancone con i loro MacBook Air, e le portate vengono servite su pezzi di legno ma per
dirla con Sumaya Prado, laddetta alle pubbliche relazioni che mi accoglie appena
scendo dal taxi, ha unanima sociale.
Oltre alle scuole di cucina che ha aperto
a El Alto, Gustu fa dei corsi di formazione
gratuiti (ma che prevedono una rigorosa
selezione) agli studenti del Sudamerica e
non solo. Lobiettivo promuovere lo street
food di La Paz, che da generazioni viene
servito dalle cholitas, le donne indigene
con i tipici cappelli a bombetta e le gonne a
strati.
Gustu vuole fare in modo che la Bolivia
torni a essere iera delle sue tradizioni. Il
progetto bellissimo. Cerca di cambiare il
volto del mio paese, dice Prado. un obiettivo encomiabile in unepoca in cui le ten-

Informazioni pratiche
Arrivare Il prezzo
di un volo dallItalia per
La Paz (British Airways,
American Airlines, Iberia),
parte da 860 euro a/r.
Clima La Paz si trova a
quattromila metri daltitudine
e si estende lungo un canyon
largo cinque chilometri. La
temperatura massima in
media di 13 gradi tutto lanno.
Altezza e rarefazione dellaria
possono causare il soroche
(mal di montagna), che per
passa dopo pochi giorni.
Durante linverno, da aprile a
ottobre, il clima secco. Il
periodo pi piovoso quello

estivo, da novembre a marzo.


Teleferica Finora sono
state aperte tre linee della Mi
telefrico: due collegano La
Paz con El Alto, la terza due
zone di La Paz. In futuro sono
previste altre sei linee. Per

maggiori informazioni:
miteleferico.bo.
Dormire Lhotel Rosario
si trova nella zona di Aymara
ed ospitato in un palazzo
coloniale. Il prezzo di una
camera doppia parte da 72
euro a notte (bit.ly/1NNZ25v).
Leggere Piero Gorza,
Politiche dellidentit
nellaltro Occidente,
Il Mulino 2011, 28 euro.
La prossima settimana
Viaggio tra le montagne
del Karakorum, in Pakistan.
Ci siete stati, avete
suggerimenti? Scrivete a:
viaggi@internazionale.it.

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Viaggi
sioni e le disuguaglianze sociali tra la maggioranza indigena e la minoranza dei mestizos (meticci) sono rinfocolate dal populismo del presidente Evo Morales.
La Paz ha un mito fondativo, celebrato
da un murale in un sottopassaggio di El Alto. Nel settecento Tpac Katari guid una
rivolta degli indigeni contro gli spagnoli,
assediando le forze coloniali a La Paz dalla
sua roccaforte a El Alto. Katari fu imprigionato e giustiziato, ma prima di morire fece
un giuramento che sarebbe diventato il
grido di battaglia di tutti i futuri movimenti indigeni della Bolivia: Volvere y ser
millones (Torner e sar milioni).
Oggi i mestizos di La Paz alzano lo
sguardo verso il sopracciglio di El Alto e
commentano tra il serio e il faceto che
quella profezia si avverata. Per quanto La
Paz cresca, El Alto, che considerata la capitale della popolazione indigena degli
aymara, cresce ancora pi velocemente.

Tra una fetta di pane


e un ripieno, queste
donne mi raccontano
pezzi delle loro storie
La diferenza pi evidente, e interessante, tra la Bolivia e i paesi vicini proprio
questa: la forza della sua cultura indigena
(che invece in Cile stata quasi spazzata
via). Una cultura che si manifesta nei magniici abiti delle cholitas e nelle loro antiche superstizioni, e che si nota per le strade
e i mercati di La Paz. Un abitante ha descritto La Paz come tante citt che vivono
insieme rispettandosi.

Fase pilota
Il posto di cui tutti hanno sentito parlare il
mercato delle streghe, pieno di bancarelle e
botteghe che vendono pozioni, amuleti e
armamentari vari per paciicare gli spiriti
del cosmo aymara: candele per le giornate
dei defunti, feti e piccoli di lama morti, offerte a Pachamama (la madre terra) e un
sacco di altre cose come il viagra cubano,
un medicamento, per prolungare il desiderio sessuale, che si estrae dalla canna da
zucchero. Ma per conoscere davvero le antiche tradizioni della Bolivia bisogna partire
dallo street food.
Questo va contro la consolidata raccomandazione che si fa a tutti gli occidentali
che visitano un paese in via di sviluppo: se ci
tenete al vostro stomaco, evitate qualsiasi
cosa sia cucinata per strada e venga toccata
con le mani. Melting Pot Bolivia la respinge

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

facendo un corso di igiene, economia aziendale e marketing a un gruppo selezionato di


donne e organizzando un tour guidato delle
bancarelle. Il progetto si chiama Suma phayata, che nella lingua del popolo aymara signiica ben cucinato e rappresenta unopportunit unica di vivere la citt mentre si
mangia, provare la cucina di strada, cosa
che in molti paesi non si fa, e valorizzare il
ruolo di queste igure nella cultura gastronomica, spiega Sumaya Prado.
Il progetto Suma phayata ancora nella
fase pilota, con solo cinque donne iscritte,
ma lidea di moltiplicare il numero per
dieci e poi per cento, in modo che entro la
ine del 2016 ci siano cinquecento chioschi
di alta qualit tra cui scegliere. Mi offre
unoccasione per rifarmi dopo una serata
sfortunata da Gustu la nausea per laltitudine mi ha impedito di inire una squisita e
delicatissima cena a base di pesce (trota
afumicata del lago Titicaca seguita da pesce gatto dellAmazzonia).
Alle bancarelle del mercato nella Zona
Sur e del Mercado Lanza, nel centro di La
Paz, assaggio le tucumanas (empanadas
fritte con una variet di ripieni, tra cui
gamberi e formaggio, e salsa llajua a base
di pomodoro e peperoncino), i sandwich de
chola (stinco di maiale al forno con contorno di carote e cipolle sottolio e cotenna
croccante o chicharrn) e i sandwich de chorizo (pane marraqueta, simile a una baguette, e salsiccia). Tutto buonissimo, ma
il punto non il cibo, o almeno non solo.
Laspetto interessante tutto quello che c
intorno: gli agenti addetti alla sicurezza, i
fattorini dalbergo, i lustrabotas (lustrascarpe) e gli impiegati, tutti guidati dai loro
stomaci, si ritrovano ogni giorno nello
stesso posto e alla stessa ora. E soprattutto
le donne che li servono, igure valorose dai
volti scolpiti dal sole ardente, discendenti
della civilt preincaica nata nei dintorni
del lago Titicaca, lombelico del mondo,
che si trova ad appena due ore dauto a nordovest di La Paz.
Tra una fetta di pane e un ripieno, queste donne mi raccontano pezzi delle loro
storie: i igli che hanno mandato alluniversit, gli stinchi di maiale che infornano di
notte, il iglio disabile di cui si devono occupare, le ricette ereditate dalla madre o
dalla nonna che non riveleranno mai e le
lunghissime giornate di lavoro.
Non mi fermo mai, dice Elvira Goitia
al Mercado Lanza. Tranne che a capodanno, quando inalmente posso gridare e
ballare. E intanto versa una cucchiaiata di
sottaceti a un uomo che va di fretta, nella
citt verticale che non si ferma mai. u fas

A tavola

Riscatto
gastronomico
u Un buon punto di partenza per
scoprire la cucina boliviana, non
certo una delle pi rinomate
dellAmerica Latina, il mercato
Rodrguez, a La Paz, scrive Ed
Stocker sul Guardian. Afollato di
venditori e clienti, il mercato un
mare di colori. Dietro i banchi ci sono le cholitas, contadine in abiti tradizionali venute in citt per vendere
i loro prodotti: frutta e verdura di
ogni tipo, come il pacay, un baccello
dalla scorza verde con grandi semi
neri. E poi ci sono le ininite variet
di patate, tra cui spicca la papalisa,
pi simile a un frutto che a un tubero
con la sua buccia giallo acceso ricoperta da puntini rosa luorescenti. A
illustrarmi le meraviglie in vendita
Mauricio Lpez, sous chef di Gustu.
Aperto a La Paz nel 2013 da
Claus Meyer (uno dei fondatori del
Noma di Copenaghen), Gustu il
locale che ha innescato la rinascita
gastronomica del paese. Ospitato
in uno spazio modernista nel quartiere di Calacoto, ha un servizio eicientissimo e una cucina che, grazie
ai due chef, uno venezuelano e laltro danese, ha un tocco chiaramente
internazionale, anche se si basa su
ingredienti rigorosamente locali. I
piatti sono presentati in modo magniico: cuori di pollo in salsa piccante di arachidi, trota del lago Titicaca con patate huaycha e coa
(unerba locale simile alla menta),
quinoa con ciliege reidratate, amaranto (una pianta commestibile tipica dellAmerica centrale) e noci.
Ma il boom della gastronomia boliviana non si ferma a Gustu. A Villaserena lo chef Juan Pablo Villalobos
prepara, in un ambiente informale,
piatti di alta cucina come linsalata
di ajipa (una pianta leguminosa locale), mirtilli, uva passa ed erbe aromatiche. Altri locali interessanti
sono El Vagn del Sur e Oberland, il
ristorante di un cuoco svizzero-tedesco che ofre una delle migliori
cucine boliviane della citt.

Cultura

Graica

CoMGrAPH.HEAr.Fr

Pierre Bernard

Per unarte
sociale
Xavier de Jarcy, Tlrama, Francia
Vita e politica in unintervista
con Pierre Bernard, uno dei
pi importanti graici francesi
del dopoguerra, morto
il 23 novembre 2015
ierre Bernard, uno dei grandi
nomi della graica contemporanea, morto la sera del 23
novembre 2015 allet di 73
anni. Dopo gli studi allcole
des arts dcoratifs di Parigi, ha fondato alla
ine degli anni sessanta il collettivo Grapus
(insieme a Franois Miehe, Grard ParisClavel, Jean-Paul Bachollet e Alex Jordan)
rivoluzionando questo settore con la graica di utilit pubblica, unattivit artistica al
servizio della cultura. Un linguaggio visivo
esuberante, diretto, che si contrapponeva ai
manifesti pubblicitari dellepoca e alle com-

P
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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

plesse costruzioni della grafica svizzera.


Vicino al Partito comunista, anche se incarnava al tempo stesso una forma di dissidenza, Grapus si sciolto nel 1990 dopo aver
fatto scuola in tutto il mondo. Di Bernard
rimangono segni indimenticabili come il
logo del museo del Louvre, con il particolare di un quadro che evoca una nuvola.
Tlrama lo aveva incontrato nel 2013, in
unintervista inora inedita.

La rivelazione polacca
Grapus legato ai manifesti del sessantotto, ma nasce prima di tutto da un elemento
molto personale che riguarda me e Grard
Paris-Clavel: la Polonia. Entrambi ci siamo
andati tra il 1964 e il 65, subito dopo Michel
Quarez. lui che ha fatto conoscere la graica polacca in Francia. Quando lho scoperta, ho immediatamente cercato di ottenere una borsa di studio di un anno presso

lo studio di Henryk Tomaszewski. Ho lavorato l per un anno e Grard Paris-Clavel ha


fatto la stessa cosa lanno successivo. E ho
scoperto unaltra vita. I manifesti polacchi
erano straordinari. La Polonia doveva fare i
conti con il socialismo reale. Una vita diicile, in inverno a Varsavia faceva notte dalle
quattro: faceva freddo, cerano poche luci e
le vetrine erano vuote. Ma cerano cartelli
ovunque, in tutti i quartieri, illuminati, con
manifesti che parlavano di cinema, di teatro, di poesia, di scienza. Noi eravamo sempre intorno agli attacchini per chiedergli un
manifesto. Erano magniici! E Tomaszewski era un insegnante straordinario. Mi ha
spiegato che concepire un manifesto signiica prima di tutto sapere perch lo si fa. Poi
una volta capito bisogna metterci tutta la
forza. La propria forza individuale. Un manifesto la presa di possesso di un messaggio pubblico da parte di un individuo, un
artista o un tecnico, ma comunque un graico. Si tratta di un oggetto pubblico che gli
appartiene, perch sua creazione. Si tratta
dellimpegno individuale in un atto di
scambio collettivo.

Il maggio del sessantotto


Sono rientrato dalla Polonia nel 1966. Dal
1966 al 1968 ero un giovane pap e non trovavo nulla che mi andasse bene. Ho lavorato tre mesi per fare delle pubblicit per la
Woolmark, in unagenzia in cui mi annoiavo a morte. Era la nascita della pubblicit

1981

ta a Grapus. Mentre Andr Malraux era


ministro della cultura, qualcuno del suo
ministero si reso conto che la Francia non
aveva conosciuto il Bauhaus. Nel nostro
paese la relazione design-architettura-sociologia-psicologia-graica non aveva avuto alcun seguito a livello universitario. Cos venuta lidea di costruire un Bauhaus in
Francia nel 1968! stato preso un pezzo
dellcole des art dcoratifs a rue dUlm e
in sei mesi hanno costruito un ediicio in
stile Jean Prouv di cinque piani! E tra il
1969 e il 1970 nasceva lInsitut de lenvironment. Ma a chi aidarlo? Incredibile

colpo di fortuna, nel 1968 il comune di Ulm


in Germania, dove si trovava la scuola ispirata agli insegnamenti del Bauhaus, aveva
cambiato amministrazione. I cristianodemocratici, che avevano preso il posto dei
socialdemocratici, avevano tagliato le sovvenzioni costringendo la scuola a chiudere. Cos lquipe di Malraux ha recuperato
tutti gli insegnanti e li ha portati da noi.
Purtroppo lInstitut de lenvironment ha
avuto vita breve: solo due anni. Noi abbiamo chiesto di entrarci in veste di studentiricercatori. Con Miehe e Paris-Clavel ci
siamo detti: quello che ci interessa la propaganda, la problematica sinistra-destra in
Francia letta attraverso limmagine. Cos
abbiamo preso questo tema come argomento di ricerca, a partire da un corpus di
immagini del 1936 e del 1958 e siamo stati
ammessi.

dr (2)

1980

moderna. La graica di utilit pubblica, che


riguarda tutto quello che non commerciale, nata in quel momento. E con il
commercio che tendeva a invadere la societ, limmagine diventava un terreno di
lotta permanente. Io mi annoiavo da due
anni. Facevo limpaginatore nella rivista
Jeune Afrique, poi sono diventato direttore
artistico ma il lavoro continuava ad annoiarmi. Cos ho deciso di riprendere gli studi,
interrompere lattivit graica e cercare di
imparare a fare i film danimazione.
Nellottobre 1967 sono tornato allcole
des arts dcoratifs, dove si teneva un corso
di animazione. E allimprovviso mi sono
ritrovato a fare i manifesti per il maggio del
sessantotto. Grard Paris-Clavel, che conoscevo vagamente, ci ha raggiunto. In
quei mesi io e Grard abbiamo lavorato
nello stesso studio e siamo diventati amici.
Ed sempre l che abbiamo conosciuto
Franois Miehe, il leader studentesco
dellcole des art dcoratifs. Franois era
comunista e nel maggio del 1968 a rue
dUlm (dove si trova la scuola, a Parigi) zzi
comunisti non avevano vita facile. Ma ha
saputo gestire la situazione. forse in quel
momento che mi sono detto che dovevo
lavorare con i comunisti.

Il Bauhaus francese
dopo il maggio 1968 abbiamo dovuto riprendere una vita normale. Latmosfera
era un po triste ma un miracolo ha dato vi-

Da sapere

Chi era Pierre Bernard


u Pierre Bernard morto
il 23 novembre 2015. Aveva
73 anni. stato uno dei pi
importanti graici francesi
del dopoguerra. Nel 1970,
insieme a Grard ParisClavel e a Franois Miehe, fond Grapus, un collettivo che ha realizzato
manifesti per il Partito comunista francese, per
il sindacato Cgt, per teatri e biblioteche. Nel
1990 il collettivo si sciolse e Bernard apr lAtelier de cration graphique, che ha lavorato tra
gli altri per il Centre Pompidou, per il museo del
Louvre, per i parchi nazionali francesi. Nel 1992
progett un numero zero di Internazionale, che
allepoca doveva chiamarsi Fusi orari.

Canaglia stalinista
Listituto era un luogo di lotte ideologiche
e di pratiche abbastanza surrealiste. stato l che abbiamo deciso di chiamarci Grapus, perch eravamo una minoranza vicina
al partito comunista, allepoca deinito stalinista dai nostri avversari. Grapus una
contrazione di crap-stal (abbreviazione di
crapule stalinienne, letteralmente canaglia
stalinista) e di graica. Abbiamo quindi
scelto di essere un collettivo. Abbiamo imparato a parlare delle immagini e della loro
costruzione. Incredibilmente sapevamo
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

89

Cultura

Graica

2000

1982

parlare delle immagini politiche. I politici


non sapevano parlarne. Ed per questo
motivo che ancora oggi i loro manifesti sono orribili!.

portava la tua attenzione sulla forma pura


senza una parola. O al limite con delle parole molto banali. Anche i soggetti erano
banali, pubblicitari. Questo ha portato alla
rottura tra Widmer e noi di Grapus. Noi dicevamo: nella vita non esiste solo il prodotto, si pu parlare del teatro, del cinema,
delle emozioni. E allepoca i rapporti tra gli
svizzeri e noi erano un po tesi. Con Widmer imparavamo un mestiere ed era una
cosa ottima. Si trattava di artigianato con
regole che non si potevano discutere. Al
contrario, con Grapus mettevamo in discussione le regole per vedere se fossero
valide. Per veriicare se fossero al servizio
di un interesse di classe che non fosse solo
il nostro. Ecco perch dicevo che per me
limpegno politico era lelemento pi signiicativo attraverso cui pensare la graica. In
quanto pratica sociale, bisogna sapere prima per chi si lavora. Perch si lavora sempre per qualcuno. Una graica gratuita non
esiste. Al contrario, lattivit artistica pi
interessante si deinisce in un atto gratuito,
e di conseguenza assume un carattere del
tutto individuale. per questo motivo che
il lavoro del graico interessante e su questo punto sono daccordo con Tomaszewski: bisogna prima di tutto risolvere una
problematica di classe, di interesse sociale
che va analizzata. Perch niente puro,
tutto sta nelle lotte e nei rapporti di forza
fra i gruppi che si trovano allinterno di una
societ. Ma si deve esplorare guidati dal
desiderio di atto gratuito, cio di dono arti-

stico. Questa la cosa pi diicile, perch


bisogna sempre discutere dellatto sociale,
mentre il dono artistico non si discute, neanche con se stessi.

Insegnante darte
Quando siamo usciti dallInstitut de lenvironment, ci siamo battuti per avere un
diploma. I militanti di sinistra in genere
non erano di questidea perch sognavano
una societ senza titoli di studio. Ma noi, in
quanto comunisti, volevamo un diploma
uiciale. Alla ine lo abbiamo ottenuto grazie alle nostre ricerche, e lcole des art
dcoratifs ci ha assunto. Nel 1971 sono diventato professore, cos come Grard e
Franois: dalloggi al domani siamo passati da studenti a professori! Avevamo una
buona formazione ma non eravamo dei
buoni insegnanti. Nel corso dei primi due
anni ho fatto un corso sul Bauhaus: materie
e strutture. In seguito abbiamo insegnato
graica. Facevamo lezione a dei ragazzi che
avevano praticamente la nostra et e secondo me non lo facevamo nel modo migliore.

La graica svizzera
Nel 1970, quando abbiamo cominciato a
insegnare, volevamo parlare di tutto. Gli
svizzeri invece non parlavano di nulla. Ho
avuto il famoso graico svizzero Jean Widmer come insegnante ed stato un buon
professore. Ma lavorare con lui signiicava
limitarsi a pochi gesti. Un silenzio assoluto,

90

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Uscita dallcole
Gli svizzeri, in un silenzio infernale, continuavano ad avere il potere. Cos nel 1975
con Paris-Clavel abbiamo deciso di smettere. Franois invece ha continuato; linsegnamento gli piaceva, aveva molti figli,
aveva un atteggiamento paterno, inoltre
doveva dargli da mangiare. In quel periodo, allinizio degli anni settanta, abbiamo
guadagnato un po di soldi con la pubblicit. Poi avevamo un piccolo stipendio da
assistenti e non guadagnavamo certo facendo la graica di propaganda.

Rompere gli stereotipi


I graici francesi si collocano nellambito
della cultura e non della pubblicit e questo
grazie a Grapus. Nel meccanismo della comunicazione attraverso i segni, si fa necessariamente ricorso a degli stereotipi. Perch sono ci che si condivide. Dobbiamo
necessariamente partire da l, perch dobbiamo entrare in qualche modo in contatto
con i nostri simili. Ma subito dopo, proprio
perch sei un individuo creativo e ti rivolgi
a un individuo che lo diventer, puoi distruggere il carattere stereotipato di ci che
stai comunicando. In questo puoi mostrare
che la comunicazione una materia vivente e non solo un codice di merda. u adr

Dr (3)

1993

Cultura

Cinema
Dalla Cina

I ilm italiani visti da


un corrispondente straniero.
Questa settimana il giornalista britannico Lee Marshall.

Un poster razzista per il nuovo Star wars?

92

Alla vigilia delluscita nelle


sale una polemica sulla
promozione cinese del ilm
I fan della saga spaziale di George Lucas si chiedono perch
in un poster cinese di Star
wars: il risveglio della Forza (al
cinema dal 16 dicembre) lattore britannico John Boyega
sia relegato sullo sfondo. Boyega uno dei tre protagonisti
del ilm di JJ Abrams e non
chiaro il motivo della sua retrocessione. Poich era stato
gi vittima di una bizzarra
campagna di boicottaggio da
parte di alcuni gruppi razzisti
scontenti della preminenza
data nel ilm a un attore nero,

John Boyega
alcuni utenti di Twitter vedono anche nel manifesto cinese
un atto di discriminazione. Lo
Studio Disney non ha badato a
spese per la pubblicit del
nuovo Star wars in Cina (il secondo mercato cinematograico al mondo) e in ottobre arrivato a far volare 500 storm-

trooper imperiali sulla Grande


Muraglia. I precedenti episodi
della saga erano usciti quando
in Cina cerano ancora poche
sale cinematograiche, ma oggi la promozione in un paese
enorme che ha ancora poca familiarit con Star wars una
priorit per la Disney. La polemica sul poster cinese ricorda
quella sulla campagna pubblicitaria per 12 anni schiavo in
Italia che, nel 2013, aveva relegato il protagonista Chiwetel
Ejiofor a un ruolo di comprimario per dare pi peso alla
presenza di Brad Pitt, che aveva un ruolo decisamente minore nella pellicola.
Ben Child, The Guardian

Massa critica
Dieci ilm nelle sale italiane giudicati dai critici di tutto il mondo
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Amici miei
Di Mario Monicelli.
Con Ugo Tognazzi, Adolfo Celi,
Philippe Noiret, Gastone
Moschin, Duilio Del Prete.
Italia, 1975, 140

Per il suo quarantesimo anniversario, Amici miei tornato


al cinema con una nuova versione restaurata. Nel 1975 non
vivevo in Italia. Sapevo che
era considerato un caposaldo
della commedia allitaliana e
mi ero sempre ripromesso di
vederlo. Finalmente ci sono
riuscito. C una bella sceneggiatura per una storia che pu
sembrare anche lei una specie
di zingarata ma che invece,
con il suo confronto tra presente e passato, rispecchia sia
la crescita bloccata dei suoi
protagonisti, sia quella di
unItalia che dopo il boom
economico si era impantanata
negli anni di piombo.
Ci sono grandi attori ma soprattutto c una grande carica di amarezza che (come nei
Vitelloni di Fellini) si mescola
con momenti di commedia
esilarante: gli schiai ai passeggeri in partenza alla stazione, la supercazzola, lo scherzo
dei inti geometri che fanno i
rilievi per il passaggio di
unautostrada. A volte sono le
donne, trascurate o usate solo
come puro sfogo sessuale, ad
avere i toni pi cupi: come
quando la moglie del Necchi,
quello del bar, giura sulla tomba di un loro bambino morto
di cui eravamo alloscuro. Per
non parlare della igura tragica di Alice, la moglie maltrattata, ma mite e gentile del
conte donnaiolo.

Dr

Italieni

Media

QueL fAnTAsTiCo

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Legenda: Pessimo Mediocre Discreto Buono Ottimo

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

I consigli
della
redazione

Quel fantastico peggior


anno della mia vita
Alfonso Gomez-Rejon
(Stati Uniti, 104)

Heart of the sea


Le origini di Moby Dick
Ron Howard
(Stati Uniti, 121)
mosi sia gli outsider, iniscono
per fare quello che il regista
Sion Sono chiama un vero
ilm giapponese. Per farla
breve questo ilm pensato
essenzialmente per il pubblico giapponese e specialmente
per quella parte di pubblico
che ha voglia di farsi un bel
pianto. Kawase, una veterana
del festival di Cannes, ci presenta il suo vero ilm giapponese. Ancora una volta la regista descrive persone ai margini della societ interrogandosi sul loro ruolo nellordine
naturale delle cose. Sceneggiatura e fotograia fanno brillare la performance di Kiki Kirin nel ruolo di Toku, una
donna di 76 anni gravemente
malata (e ingiustamente marginalizzata) e famosa per le
sue eccezionali marmellate.
Una prova di attrice che porter il pubblico giapponese a
versare lacrime a secchiate.
Mark Schilling,
The Japan Times

dR

Perfect day

Quel fantastico peggior


anno della mia vita
Di Alfonso Gomez-Rejon.
Con Thomas Mann, RJ Cyler,
Olivia Cooke. Stati Uniti, 2015,
104

Lomonimo romanzo stato


adattato per lo schermo dallo
stesso autore, Jesse Andrews.
Ed la storia di tre liceali della
borghesia di Pittsbourgh che
si trovano a crescere e a dover
fare i conti con la morte. Il
ilm volutamente bizzarro:
come in Juno, prodotto dallo
stesso studio, i protagonisti
sparano raiche di aforismi e
perle di arguzia con studiata
naturalezza nel mezzo di una
colonna sonora dal sapore indie curata da Brian Eno. Per
quanto tutto questo possa
sembrare melenso, il ilm riesce a essere profondo, pieno
di umorismo e con un dinamico lavoro di macchina.
Patrick Smith,
The Telegraph
Perfect day
Di Fernando Len de Aranoa.
Con Benicio del Toro, Tim
Robbins. Spagna, 2015, 106

Il regista e sceneggiatore spagnolo Fernando Len de Aranoa fa un rispettabile debutto


in lingua inglese con questo

ilm ambientato tra i volontari


nei Balcani durante gli ultimi
momenti del conlitto bosniaco. Il ilm un omaggio a
quelle commedie paciiste
uscite dalla controcultura come Comma 22 o M*A*S*H con
un tocco di assurdo alla Kusturica dato dallambientazione. Basata su un romanzo
della veterana di Medici senza
frontiere Paula Farias, la storia cerca di catturare la solidariet che si stabilisce tra avventurieri e volontari di varie
parti del mondo. Il dilemma
folle su cui ruotano le 24 ore
dellazione quello di come
issare fuori dallultimo pozzo
utilizzabile il cadavere di un
uomo obeso. Gi trovare la
corda si rivela un problema.
Gli attori sono pi che capaci
di dare vita ai personaggi e del
Toro in particolare molto
bravo a trasmettere il suo fascino sonnolento. Ma per essere una commedia corale
manca una vera interazione
tra i personaggi.
David Rooney,
Hollywood Reporter
Le ricette della signora
Toku
Di Naomi Kawase.
Con Kirin Kiki. Giappone, 2015,
113

Prima o poi tutti i registi del


Sol Levante, sia quelli pi fa-

Ancora in sala
Heart of the sea Le origini
di Moby Dick
Di Ron Howard.
Con Chris Hemsworth,
Benjamin Walker. Stati Uniti,
2015, 121

Il ilm basato sul saggio di


Nathaniel Philbrick Il cuore

dR

In uscita

La felicit un sistema
complesso
Gianni Zanasi
(Italia, 117)
delloceano. Il naufragio della
baleniera Essex e Ron Howard fa del suo meglio per
rendere al cinema lodore di
mare che emana da quella
storia. La prima met del
ilm funziona molto bene,
ma quando arriva lazione
siamo nei guai. Tutta quella
seriet e quella gravit vengono spazzate via da espedienti da cinema di serie b.
Arrivati al terzo atto del ilm
ci ritroviamo precipitati nella
pi pura stupidit. Non fraintendetemi: bello andare al
cinema e vedere Chris Hemsworth che combatte contro
dei mostri marini, arpione in
mano e fuoco negli occhi. Il
problema che passare dal
dramma serio al ilm dazione per poi tornare al dramma
fa venire, come minimo, il
mal di mare. E a peggiorare
le cose, nelle scene dazione
c anche una computer graica decisamente scadente.
Alla ine per Hemsworth
una stella del cinema e questo ilm un perfetto veicolo
per una stella del cinema. E
quando listinto di sopravvivenza di Ron Howard riesce
ad avere il sopravvento
loceano, con tutta la sua
enormit e i suoi pericoli,
a diventare il centro della
storia.
Jordan Hofman,
The Guardian

Heart of the sea


Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

93

Cultura

Libri
Dagli Stati Uniti

I libri italiani letti da un


corrispondente straniero.
Questa settimana
Frederika Randall, del settimanale statunitense The Nation.

I tweet della saggezza

Michela Murgia
Chir
Einaudi, 191 pagine, 18,50 euro

Chir Casti, prima di sbocciare nelle pagine del romanzo di
Michela Murgia, aveva gi un
proilo Facebook creato dalla
stessa Murgia con pi di seimila mi piace. Un personaggio
inventato di 18 anni (per
sempre) che posta commenti
come questo sugli attacchi terroristici del 13 novembre:
Non riesco a pensare ad altro
che alle cose che sono successe a Parigi. Sono confuso, non
capisco molto di politica. Un
ragazzo ingenuo insomma, o
into ingenuo, di buon cuore e
poca curiosit. Una igura,
purtroppo, poco pi verosimile
sulla pagina che in rete. Questo acerbo musicista sinnanora di Eleonora, attrice alla soglia dei quarantanni che narra
le sue vicende sentimentali
con unintensit istrionica priva di ogni ironia. Non il primo giovane amore della donna, che in passato ha soferto a
causa di un altro ragazzo non
troppo diverso. Che una donna adulta possa esercitare potere su un uomo cos giovane
innegabile, ma non con questi
gesti e queste parole. Non convince la voce di Eleonora in
prima persona, ma soprattutto
la premessa (il ragazzo impressionabile, la donna di
mondo) che qui appare antiquata e un po falsa. Era meglio la Michela Murgia di Accabadora, pi sicura sul terreno
antropologico della sua Sardegna.

94

Un libro satirico e anonimo


prende in giro il misticismo
della Silicon valley
A giugno un libretto anonimo
stato consegnato a diverse
persone che lavorano nellindustria tecnologica. una storia satirica, Iterating grace, in
cui un programmatore della
Silicon valley di nome Koon
Crooks ha un risveglio spirituale e se ne va in pellegrinaggio in Bolivia. L passa le giornate a meditare sui tweet dei
grandi imprenditori della rete
inch non viene calpestato a
morte da una mandria di vigogne. Gli sopravvivono solo dei
disegni che riprendono i tweet
dei grandi e saggi investitori. I
giornalisti e gli imprenditori
che hanno ricevuto il volume
sono rimasti sorpresi: era marketing? Magari una specie di

SONNy FIGUErOA (THE NEw yOrK TIMES/CONTrASTO)

Italieni

Le trascrizioni dei tweet di Iterating grace

caccia al tesoro letteraria? O


un puro gesto artistico? La casa editrice Farrar, Straus & Giroux ha pubblicato diecimila
copie del libretto (otto dollari
per diciotto pagine e cinque
dollari per lebook). Gli autori
sono rimasti anonimi e lo stesso editore, Sean McDonald,

dice di non conoscerli. Per


pubblicare i tweet, alcuni dei
quali sono cos involuti da
sembrare a loro volta delle parodie, stato chiesto il permesso agli autori. Il dubbio
che si tratti di una campagna
promozionale virale permane.
The New York Times

Il libro Gofredo Foi

Un classico antinazista
Anna Seghers
La settima croce
Beat, 332 pagine,
16,50 euro
Un regalo inatteso, la nuova
traduzione di un classico della
letteratura tedesca
antinazista. La settima croce
un romanzo che fu letto con
emozione e passione in pi
paesi durante la guerra e da
noi subito dopo, diventando
famoso quasi quanto AllOvest
niente di nuovo. la storia
dellevasione di sette
prigionieri di un lager il cui
sadico capo fa approntare

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

sette alberi-croci perch


certo che verranno riacciufati.
Ma uno dei fuggiaschi riesce a
salvarsi e il romanzo racconta
la sua traversata della
Germania, un tragico
confronto con un paese
divorato dallideologia dove
qualche iammella di
intelligenza e solidariet
resiste. Georg Heisler, leroe,
un proletario, un uomo pieno
di difetti ma dalle idee chiare e
soprattutto guidato da un
grande amore per la vita.
Narrando la sua
peregrinazione in un paese

retto da aguzzini sostenuti


dalla complicit della massa,
Seghers sa usare
magistralmente i meccanismi
della suspense appresi dalla
grande letteratura
dellottocento e trasferisce in
Heisler anche le sue
esperienze di fuggiasca in
Messico e negli Stati Uniti.
Ebrea e comunista, dopo la
guerra scelse la Germania Est,
ma La settima croce (da cui il
ilm con Spencer Tracy del
1944 diretto dallaustriaco
Zinnemann) fu esemplare per
tutta la Germania. u

I consigli
della
redazione

Jesse Ball
Quando inizi il silenzio
(Baldini & Castoldi)

Il romanzo

Nellabisso del crimine


Don Winslow

LEoNArDo CENDAMo (LUzPhoTo)

Don Winslow
Il cartello
Einaudi, 896 pagine, 22 euro

Nella prima pagina del Cartello, Don Winslow sovrappone il
pianto di un neonato al rumore delle pale di un elicottero in
un raid prima dellalba. Questo incipit ricorda il suo romanzo del 2005, Il potere del
cane, che si apriva con limmagine di un neonato. Il bambino morto tra le braccia di sua
madre, esordiva, e continuava con la spaventosa descrizione di una Madonna con bambino crivellata di proiettili in
Messico. Il libro era il primo
capitolo della sua versione
guerra alla droga del Padrino, con tutta lambizione che
questo modello implica. Il cartello un grande, stupefacente
e tentacolare afresco criminale che pu anche esser letto
come libro a s. Ma lideale
leggere i due romanzi in sequenza. Insieme, coprono un
arco di quarantanni e presentano una visione sfaccettata di
quella che secondo Winslow
la pi lunga guerra americana:
la guerra alla droga. Il potere
del cane parla dei primi
trentanni, quando questa battaglia era combattuta su scala
pi ridotta di quanto sia accaduto tra il 2004 e il 2014, il periodo raccontato nel Cartello.
Questo secondo romanzo rilette il passaggio dalle tradizionali tattiche dei gangster a
quelle del terrorismo globale: i
cartelli hanno i loro eserciti,
incredibilmente abili nellusare i mezzi dinformazione, secondo una ilosoia simile a
quella di Al Qaeda. Come dice
uno dei personaggi di Win-

slow: A che serve unazione


atroce se nessuno sa che lhai
fatta?.
I protagonisti del Potere del cane, Art Keller e Adn Barrera,
che si sono conosciuti da giovani e sono diventati rispettivamente un agente della Dea e
un boss del cartello di Sonora,
restano anche in questo secondo libro nemici giurati. Il romanzo si apprezza soprattutto
per la sua cupa e opprimente
descrizione della violenza brutale dei traicanti, e per la sua
inscalibile consapevolezza di
quello che Don Winslow chiama il male al di l di ogni possibilit di redenzione.
Il Cartello culmina in unorchestrazione quasi sinfonica di
colpi letali, scritta con una tale
intensit allucinatoria che tutto il libro sembra trasformarsi
in uno spettacolo pirotecnico.
Ma Don Winslow trova lo spazio per unultima immagine
davvero infernale: vuole essere proprio sicuro che questa
storia non riuscir mai a uscirci dalla testa.
Janet Maslin,
The New York Times

Terry Gilliam
Gilliamesque
(Sur)

Gazmend Kapllani
Breve diario di frontiera
Del Vecchio Editore, 186 pagine,
15 euro

C una barzelletta che gira in


Grecia: un americano, un francese, un greco e un albanese
sono in cima alla torre Eifel e
devono buttare gi qualcosa
che hanno in eccesso. Lamericano getta una mazzetta di
dollari, il francese una bottiglia di champagne. Il greco comincia a issare lalbanese, che
gli dice: So cosa stai pensando. Il laconico memoriale di
Kapllani divertente come
questa barzelletta, ma mostra
anche la soferenza degli albanesi che hanno attraversato il
conine con la Grecia negli anni novanta. La storia dello
stesso autore quella di un ragazzo istruito che tenta di trovare un senso nellassurdit
dellAlbania comunista e che
cerca disperatamente una vita
migliore al di l della cortina
di ferro. Il libro scritto con
mano leggera e cuore pesante.
Il titolo richiama una delle sue
issazioni: la sindrome della
frontiera, una condizione
mentale che aligge milioni di
persone. Ci che hanno in comune il fatto di essere nati in
posti che i paesi di serie a considerano di serie b; la compulsione a partire; il possesso di
passaporti cattivi che fanno
somigliare ogni passaggio al
conine a un interrogatorio. In
ogni capitolo, Kapllani fa il ritratto di un albanese raccontando due storie parallele: la
vita nel paese natale e la vita
da migrante. Entriamo nel surrealismo paranoide dellAlbania totalitaria, un enigma anche per il resto del blocco
orientale. Lonest dellautore
uno dei piaceri di questo libro, ma la descrizione della
lotta per la dignit delluomo
comune nellUnione europea

Ohran Pamuk
La stranezza che ho
nella testa
(Einaudi)
ricca e multiculturale sconvolgente.
Kapka Kassabova,
The Guardian
Tierno Monnembo
Il terrorista nero
Nuova Editrice Berti, 250
pagine, 18 euro

Pensavamo di sapere tutto


della seconda guerra mondiale ma ecco che Tierno Monnembo riesuma un racconto
tanto sconosciuto quanto straordinario. Diversi comuni in
Francia hanno una via dedicata ad Addi B. Chi questo
personaggio? appunto quel
che rivela il romanzo, attraverso la voce di Germaine Tergoresse, diciassettenne negli anni quaranta. Prima di tutto i
fatti. Questuomo nato in Guinea nel 1916 ha fatto parte dei
tirailleurs sngalais, corpo di
fanteria coloniale dellesercito
francese, e ha partecipato alle
battaglie delle Ardenne. Il racconto di Monnembo comincia verso la ine del 1940 quando Addi B si ritrova afamato
nella foresta di un villaggio dei
Vosgi. Grazie allaiuto di
unistitutrice trova rifugio in
una scuola deserta, poi il sindaco di Tollaincourt lo mette
in contatto con la resistenza.
Addi, che i tedeschi chiamano
il terrorista nero, diventa un
capo partigiano. Il 18 dicembre 1943, dopo averlo ferito, i
nazisti lo condannano a morte. Monnembo si impadronito di questa vicenda con
grande trasporto: il suo racconto incisivo, i suoi dialoghi,
il suo modo di narrare fanno
scorrere la storia davanti ai nostri occhi, anche se si prende
qualche libert con la Storia
con la esse maiuscola. un libro a volte bizzarro, spesso
profondo. Lo scrittore innalza
un superbo monumento funebre a un partigiano che ha tro-

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

95

Cultura

Libri

Clare Furniss
Lanno che il mondo
si fermato
Bompiani, 237 pagine, 18 euro

Ci che rester di noi lamore, ha scritto il poeta Philip
Larkin, ed un messaggio
centrale in Lanno che il mondo
si fermato. Questo romanzo
desordio racconta un anno
nella vita di una famiglia alle
prese con il dolore che segue
la morte per parto della madre
della sedicenne Pearl. La ragazza concentra la sua rabbia
sul neonato, che chiama il topo. Diventa prigioniera del
trauma, riiutando di farsi aiutare. La storia per alleggerita da tocchi di umorismo. Al
centro del romanzo c la lotta
di Pearl per accettare che la

mamma se n andata per


sempre. E anche se c qualcosa di prevedibile nella catarsi
inale che attende Pearl e il padre, nel complesso una storia
raccontata con freschezza.
Martin Chilton,
The Telegraph
Claire Vaye Watkins
Deserto americano
Neri Pozza, 334 pagine, 18 euro

C chi nega il cambiamento


climatico, ma nessuno pu negare che il clima della letteratura sia cambiato per rilettere
le nuove realt ambientali. Ne
la prova il romanzo desordio
di Claire Vaye Watkins sullo
sterile mondo che ci attende.
Deserto americano si apre a Los
Angeles in un futuro non lontano, in cui tutto il sudovest
degli Stati Uniti ormai desertico. Il governo non esiste pi e
la societ divisa in bande.
Come La strada di Cormac
McCarthy, Deserto americano
non dedica molto spazio a
spiegare come siamo arrivati a

questo panorama lunare. Piuttosto, il romanzo si concentra


su due sopravvissuti. Ray un
disertore traumatizzato. Luz
una modella che nelladolescenza stata usata nei poster
delle campagne per il risparmio dellacqua. La scintilla che
mette in moto il romanzo un
neonato. Luz e Ray lo vedono
che vive con una gang vicino al
mercato e si convincono che
quei drogati siano troppo violenti o troppo negligenti per
essere buoni genitori. Rapiscono allora il lattante e si avventurano nel deserto, dove
non trovano altro che sete e
pazzia. Il tratto geniale del libro limmagine delle colonie
isolate che potrebbero sopravvivere in questo inferno terrestre. Come mettere insieme
fannulloni, vagabondi, fanatici e ladri? Watkins si inventa
un messia che guida una banda di disadattati nella lotta per
restare vivi nel posto pi letale del pianeta.
Ron Charles,
The Washington Post

Non iction Giuliano Milani

La lingua segreta della mamma


Leo Spitzer
Piccolo Puxi. Saggio sulla
lingua di una madre
Il Saggiatore, 96 pagine, 16 euro
Nel 1926 il grande linguista ed
etimologo Leo Spitzer e sua
moglie Emma ebbero il loro
primo iglio che, dopo un po
di discussioni, decisero di
chiamare Wolfgang Wilhelm.
Presto Spitzer si accorse che la
madre chiamava il bambino in
modi molto diversi usando
diminutivi, vezzeggiativi e
soprannomi di ogni tipo.
Rendendosi conto di avere la
rara opportunit di poter

96

seguire in diretta il processo di


creazione e di variazione di
una parola, un processo che
era abituato a ricostruire
faticosamente sulla base di
tracce e indizi, decise di
redigere questo breve saggio
in cui, con un misto di rigore
sperimentale e afettuosa
partecipazione, si sforz di
ricostruire la formazione di
quella che chiam la lingua
individuale della madre.
Leggendo il libro si seguono le
tortuose trasformazioni che il
soprannome di Wolfgang
Pckchen da Puck, il folletto

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

del Sogno di una notte di mezza


estate compie senza mai
stabilizzarsi, diventando il
centro di un complesso
sistema linguistico. Nelle
ultime pagine questo tour de
force divertente e surreale
produce un guizzo, una
generalizzazione scientiica:
forse, pensa Spitzer, il
linguaggio non serve solo a
comunicare con gli altri; forse
serve anche a comunicare con
il mondo, con noi stessi, con
tutto, adempiendo a scopi pi
alti e profondi di quelli solo
sociali e coscienti. u

Francia
JoEL SAgET (AfP/gETTy IMAgES)

vato riconoscimento solo sessantanni dopo la sua fucilazione. Tierno Monnembo ha


dato inalmente un nome a un
eroe sconosciuto.
Mohammed Aissaoui,
Le Figaro

Nathalie Azoulai
Titus naimait pas Brnice
P.O.L.
Chi era veramente Racine e
perch sapeva descrivere cos
abilmente le passioni amorose
delle donne? Azoulai, che con
questo libro ha vinto il Prix
Mdicis 2015, ha scritto unoriginale indagine letteraria e
psicologica del grande scrittore francese del seicento.
Nathalie Azoulai nata
nellle-de-france.
Anne Berest
Recherche femme parfaite
Grasset
Chi la donna perfetta?
sempre unaltra. Per Emilienne, fotografa trentenne, Julie, lamica e vicina di casa che
riesce in tutto quel che fa, inch non ha un tracollo e inisce
in ospedale. Emilienne allora
decide di fare una mostra sulle
diverse idee di donna perfetta. Anne Berest nata a Parigi
nel 1979.
Violaine Brot
Des mots jamais dits
Buchet-Chastel
La principessa iglia di un re
e di una regina molto innamorati, che mettono al mondo un
nugolo di ragazzini, di cui lei,
la maggiore, si occupa. E si occupa anche della madre e del
padre che non si comporta con
lei da padre. Una storia delicata raccontata come una favola.
Violaine Brot nata in un paese dei Pirenei nel 1967.
Maria Sepa
usalibri.blogspot.com

Cultura

Libri
Ragazzi

Ricevuti

I romanzi
per tutti

Carlo Lucarelli
Il tempo delle iene
Einaudi, 196 pagine, 18 euro
Il capitano Colaprico indaga,
insieme al carabiniere Ogb,
sullimprovvisa epidemia di
morti sospette che colpisce la
colonia eritrea subito dopo la
sconitta di Adua, quando
lItalia non sa che fare del suo
sogno africano.

Autori vari
I classici ben svolti
Gallucci, 9,90 euro ciascuno
A scuola fare un riassunto era
uno dei compiti pi diicili insieme, forse, al dettato. In una
paginetta scarsa si doveva sintetizzare un mondo con tutti i
suoi colori, odori, sapori. Solo
pochi avevano la dote della
sintesi. Evidentemente chi si
inventato la nuova collana
di Gallucci I classici ben svolti a
scuola andava benissimo
quando si trattava di fare i riassunti. In quattordici immagini che si aprono a isarmonica sono presentati alcuni classici della letteratura mondiale. Riassunto non signiica per riduzione. La collana non
pretende di sostituirsi ai classici e forse nemmeno di spiegarli. Vuole essere piuttosto
una specie di quaderno degli
appunti che possa aiutare i
bambini ad avvicinarsi a storie scritte tanti secoli prima, a
un linguaggio nuovo, a dei vestiti nuovi, a miti che non tramontano mai. I quattro volumi usciti (Orgoglio e pregiudizio, Il giardino segreto, Alice nel
paese delle meraviglie, Romeo e
Giulietta) sono illustrati con
grande cura. In ogni volume
c una mappa dei personaggi
e tutte le scene salienti del libro sono accompagnate da citazioni. I classici ben svolti sono rivolti ai bambini, naturalmente, ma anche gli adulti
appassionati di Jane Austen o
di Lewis Carroll non possono
perdersi queste chicche.
Possono anche diventare dei
bellissimi poster da attaccare
alla parete.
Igiaba Scego

Philip K. Dick
Lesegesi
Fanucci, 1299 pagine, 50 euro
Lultimo grande lavoro di un
autore che ha dedicato la vita
a mettere in discussione la
natura della realt e la sua
percezione, il rapporto tra
lumano e il divino.

Fumetti

Ecologia dallo spazio


Craig Thompson
Polpette spaziali
Rizzoli Lizard, 416 pagine,
35 euro
Lo statunitense Craig
Thompson specializzato in
opere monumentali come
questo Polpette spaziali dove
reinventa limmaginario di
letture e visioni adolescenziali,
in primis Guerre stellari ma
anche, tra gli altri, Calvin &
Hobbes. Ma nel voler fare una
graphic novel popolare e
dautore (che lascia presagire
un seguito), lautore riprende
lapproccio anarco ecologista
di certe produzioni Pixar
(Wall-E, in particolare). A
diferenza dei coloratissimi e
omologanti ilm Pixar,
Thompson privilegia
unestetica in cui predomina la
forza espressiva del segno
graico. Il disegno si sprigiona
con evidenza nel gioco con il
kitsch dellodierna tecnologia.

Anzi, il gusto per il trash


rovesciato in un piacere per la
pattumiera, per i riiuti, che
propone un discorso
proletario. E tutti, ma proprio
tutti i temi sociali, razziali,
terzomondisti, ecologici sono
qui pienamente rappresentati
e perfettamente concatenati.
Una successione che crea
forse un eccesso di
didascalismo e a tratti un calo
della tensione narrativa, ma
che alla ine acquista tutta la
sua innegabile forza
dirompente nellattuale
sentimento di apocalisse,
rovesciandolo. una storia
chiaramente interrazziale e
interclassista in cui i igli non
ripetono gli errori dei padri e
anzi li spingono alla
redenzione (e al riciclo dei
riiuti). Questo libro una
strenna solidale per un
Natale vero.
Francesco Boille

Adonis
Violenza e islam
Guanda, 192 pagine, 14 euro
Il poeta siriano afronta il tema della violenza nella religione islamica e rilette sul
fallimento della Primavera
araba, gli attentati terroristici, la nascita del gruppo Stato
islamico.
Gofredo Foi
Il cinema del no
Eluthera, 112 pagine,
10 euro
Il cinema che ha cercato loltre, che ha esplorato territori
e linguaggi capaci di mettere
a nudo ogni maschera del potere. Un libro che racconta i
rapporti tra arte e anarchia.
James Ellroy
Ellroy conidential
Minimum fax, 316 pagine,
13 euro
Una raccolta di interviste in
cui il maestro del noir svela le
origini del suo universo.
Dallomicidio irrisolto della
madre alla discesa agli inferi
di alcol, droga e carcere.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

99

Cultura

Musica
DallAustria

Le luci della centrale


elettrica
Ferrara, 11 dicembre
0532 242802
Firenze, 13 e 14 dicembre
musicusconcentus.com
Roma, 15 e 16 dicembre
monkroma.club
Parma, 18 dicembre,
facebook.com/wopatemporary

Nikolaus Harnoncourt si ritira

Vinicio Capossela
Milano, 12 dicembre
dalverme.org
Venezia, 20 dicembre
teatrolafenice.it
Roma, 21 dicembre
operaroma.it
Horrors
Torino, 12 dicembre
astoria-studios.com
Sarah Jane Morris
Milano, 17, 18, 19 dicembre
bluenotemilano.com
Bluvertigo
Milano, 19 dicembre
fabriquemilano.it
Modeselektor
Milano, 19 dicembre
leoncavallo.org
Calcutta
Roma, 19 dicembre
monkroma.club
Florence and The Machine
Milano, 21 dicembre
mediolanumforum.it

Florence and The Machine

100

Il direttore dorchestra austriaco ha annunciato la


sua uscita dalle scene
Nikolaus Harnoncourt ha annunciato il suo ritiro con una
lettera scritta a mano e inserita nel programma dellultimo
concerto viennese dellensemble da lui fondato, il Concentus Musicus Wien. Ha deciso di farlo nel ine settimana del suo ottantaseiesimo
compleanno. Harnoncourt
ha cominciato la sua carriera
musicale come violoncellista
allOrchestra sinfonica di
Vienna prima di decidere di
studiare la prassi esecutiva
della musica barocca. Nel
1953 ha fondato il Concentus

ULLSTeIN BILD/GeTTY IMAGeS

Dal vivo

Nikolaus Harnoncourt
Musicus Wien che si dedicato alla riscoperta, con strumenti depoca, di opere tra il
seicento e il settecento.
La sua pionieristica integrale delle cantate di Bach,
dirette con Gustav Leonhardt, ha fatto la storia delle
incisioni discograiche. Ha
poi diretto anche le passioni
di Bach e le sinfonie di Mo-

zart e di Haydn, avvicinandosi sempre di pi al repertorio romantico. Nel 1992 ha


pubblicato una fondamentale edizione integrale delle
sinfonie di Beethoven. Negli
anni novanta si dedicato
alla direzione di opere liriche
spaziando da Mozart a Luciano Berio. Harnoncourt ha
anche lavorato come musicologo e saggista. Il maestro
compare anche nel ilm di
Jean-Marie Straub e Danile
Huillet Cronaca di Anna
Magdalena Bach (1967), nel
ruolo del principe Leopoldo
di Anhalt-Kthen. Johann
Sebastian Bach era interpretato da Gustav Leonhardt.
Gramophone

Playlist Pier Andrea Canei

Umoracci da milanesi
Calcutta
Milano
Un semplice blues per
piano elettrico e una voce sforzata che non ci riesce pi. Molti parlano di questo giovane,
non milanese e capace interprete del disagio, e si riconoscono. Lalbum Mainstream ha
il dono della semplicit, una
zuppa acidula che riscalda,
conforto nel dolore da condividere, una coperta in pi per
riscaldarsi, il soul ai tempi di
YouPorn. Che uno si sente un
po gi e non cerca nemmeno
di rappresentarsi il proprio stato danimo, e va bene cos. Si
vorrebbe fare spallucce e dire
che sembra un canto stonato,
ma poi ci prende cos.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Paper Kites
Turns within me, turns
without me
A volte meglio svicolare agli
antipodi e trovare blues in terra straniera. Una band australiana che ha rinchiuso nellalbum Twelvefour la convinzione
che la fascia oraria tra mezzanotte e le quattro del mattino
circa sia il picco creativo per
fare musica. Niente di innovativo, solo canzoni solide, pervase da un mood notturno e
conidenziale, da suoni morbidi e ritmi suadenti. Sam Bentley un autore di prima qualit, e la sua band fa pensare a
quelle cosine sfumate e sconosciute che una volta tiravano
fuori quelli di RaiStereoNotte.

Lingalad
Lombra del gattopardo
Chitarre acustiche e tane
dorsi, foreste e astri, passeggiate nella natura, cronache di
bracconieri e leggende. Come
uno hobbit nel parco nazionale
dAbruzzo, Giuseppe Festa, romanziere e leader di questa
anacronistica formazione, si
nutre di bacche, radici, castagne e forse di qualche funghetto magico, e fornisce ballate
dal sapore boschivo, con bei
passaggi strumentali, seguendo corsie folkegganti tra i faggi, da milanese che si saputo
smarcare anche dallombra di
Tolkien, incontrando un mondo immaginario piacevole senza stregonerie.

Classica

Radu Lupu
Complete recordings
(Decca)

Scelti da Alberto
Notarbartolo

Album

di riempirlo. Sparando lalbum a tutto volume, con il riverbero degli ampliicatori, si


capisce quanto la registrazione in studio distingua i
Sunn O))) dalle altre band.
Ridge Briel,
New Noise Magazine

The Orphan Brigade


Soundtrack to a ghost story
(Proper)

Anche se pu sembrare strano, questo album veramente


la colonna sonora di una storia di fantasmi. E se lidea vi
lascia perplessi, non ditelo a
Ben Glover, Neilson Hubbard
e Joshua Britt (e ai tanti attori
non protagonisti), perch hanno passato tutto il 2013 a lavorare a questo progetto sulla
guerra civile statunitense. la
colonna sonora di un documentario (visibile sul sito della band) su Octagon house,
una casa nel Kentucky di anteguerra considerata tra le pi
infestate degli Stati Uniti.
I 14 pezzi, tutti composti
dallirlandese Glover e dai
suoi due compagni statunitensi (tranne la tradizionale
Paddys lamentation), sono
davvero notevoli. I primi due,
Pale horse e Trouble my heart
(oh Harriet), restano insuperabili, ma tutto lalbum suonato, cantato e raccontato con
grande classe.
Joe Breen, The Irish Times

mantiene i testi in portoghese


anche se il gruppo ormai si
sposta da un club allaltro di
New York. Nei loro brani
sfrecciano chitarre distorte e
sferraglianti, una batteria incalzante e la voce di Nay Vieira-Rosario che sembra andare
oltre la soglia del dolore. Ogni
tanto il ritmo diventa un po
pi rilassato e le melodie richiamano i Ramones pi solari. Certo oggi per beccarsi un
paio di gomitate nelle costole
basta andare a un concerto
nelle grandi arene, ma nel
punk c sempre qualcosa
dinteressante in movimento.
Britta Helm, Die Zeit

MICHAEL WILSON1

La Misma
Kanizadi
(La Vida Es Un Mus)

In tempi in cui si evoca lo spirito europeo ma allo stesso


tempo lo si d per superato,
lunica cosa importante che
resta il punk hardcore. Quello delle portoghesi La Misma
sispira grosso modo alle band
italiane degli anni ottanta e

Coldplay

Sunn O)))
Kannon
(Southern Lord)

Il drone metal, che lo si ami o


lo si odi, la musica perfetta
per spingere qualcosa
allestremo, e in cima alla pila
drone ci sono i Sunn O))). Con
Kannon, la loro prima uscita
dal 2009 se si escludono le
collaborazioni, mantengono
questa posizione con rif forti
e contemplativi che si evolvono e si espandono. Il risultato
non stordisce come nel caso
del disco precedente: qui non
sembra che ogni nota sia colpita con la forza di mille soli in
procinto di spegnersi, i rif sono pi intimi e aperti al vuoto
desolato del suono. In un certo senso, il gruppo abbraccia il
rumore bianco pi che cercare

Jordi Savall
Biber: Missa salisburgensis
(Alia Vox)

Brad Mehldau
10 years solo live
(Nonesuch)

Brad Mehldau si prende veramente sul serio, suonando


nelle pi eleganti sale da concerto classiche e scrivendo
note con riferimenti a Brahms
e Faur. Per bisogna ammettere che questi otto lp (o quattro cd) fanno davvero impressione. Sono registrazioni per
piano solo degli ultimi dieci
anni. La variet sbalorditiva,
perch Mehldau sempre in
cerca di nuove fonti come base per le sue improvvisazioni:
qui ci troviamo Sujan Stevens, Radiohead o Massive
Attack. Non mancano gli standard, che per sono ripensati
talmente a fondo da diventare
piacevolmente strani. Nei brani pi lunghi ogni tanto tende
a diventare un po magniloquente. Ma in quelli pi brevi
veramente meraviglioso.
quando entra in questi territori misteriosi e sorprendenti
che si fa perdonare tutto.
Ivan Hewett,
The Telegraph

DR

Coldplay
A head full of dreams
(Parlophone)

Se Ghost stories (2014) era


unopera triste e oscura che ha
risentito delle vicende sentimentali di Chris Martin, ora i
Coldplay tornano con una vera esplosione di colori, condita da ospiti di alto proilo come Beyonc e Noel Gallagher
e prodotta dai norvegesi Stargate. Nonostante queste premesse, A head full of dreams riesce a essere solo un lavoro di
transizione con un piede immerso in acque poco sicure e
laltro ben saldo a terra. Il singolo Adventure of a lifetime d
lidea di cosa avrebbe potuto
essere lalbum, che invece poi
la solita roba. Dopo due minuti e 20 secondi arriva gi il
primo oh oh ohhh, ormai un
marchio per la band britannica. I tentativi di reinventarsi
non sono abbastanza coraggiosi e il lavoro di Stargate non
decolla mai. Se siete tra quelli
che condividono su Facebook
post profondi e ispirati, apprezzerete Kaleidoscope, un
interludio del poeta persiano
Rumi seguito da Barack Obama che canta Amazing grace al
funerale di un senatore. Una
mossa commovente, certo,
ma i sogni sono ben lontani.
Kitty Empire,
The Observer

Diego Ares
Soler: Sol de mi fortuna
(Harmonia mundi)

Brad Mehldau

Michael Schfer
Leonid Sabaneev: opera
completa per piano, vol. 1
Michael Schfer, piano
(Genuin)

Vi piace Skrjabin? Allora tufatevi alla scoperta di un autore


che gli era vicino, Leonid
Sabaneev (1881-1968). Gi dal
primo preludio, con il suo clima minaccioso accompagnato da forze oscure, limpronta
del gigante l, insieme con il
suo caratteristico vocabolario
sullo spartito: fantastico, affannato, inquieto, tumultuoso.
musica avvincente, suonata
con empatia e generosit assolute da Michael Schfer.
Bertrand Boissard,
Diapason

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

101

Cultura

Video
In rete
Un ritratto
di Kabul

Sinatra: all or nothing


at all
Sabato 12 dicembre, ore 21.10,
Sky Arte
In occasione del centenario
della nascita, il mito di Frank
Sinatra rivive in un ambizioso
documentario. Quattro ore divise in due parti, con la irma
del regista premio Oscar Alex
Gibney.
I Sarno: una vita nel porno
Domenica 13 dicembre, ore 1.20,
Sky Arte
La rocambolesca carriera di
Joe Sarno, misconosciuto pioniere del cinema erotico ha
preceduto lavvento e il business del cinema hard-core.
Nei suoi eccentrici ilm usava,
a modo suo, il sesso per indagare le relazioni tra uomini e
donne.
Ghiaccio bollente
Domenica 13 dicembre, ore 11.55,
National Geographic Channel
In occasione della conferenza
di Parigi sul clima, il pluripremiato documentario Chasing
ice che segue il lavoro del fotografo James Balog, impegnato
a dimostrare gli efetti del riscaldamento globale.
I segreti dellErmitage
Mercoled 16 dicembre, ore 21.15,
Rai5
Per festeggiare i 250 anni del
museo di San Pietroburgo, il
direttore Mikhail Piotrovskij fa
da guida agli spettatori tra saloni e gallerie.
Lo stradone col bagliore
Venerdi 18 dicembre, ore 21.15,
Rai5
La Milano degli anni settanta,
della banda dellOrtica e delle
scarp de tennis il teatro
dellincontro tra il regista Ranuccio Sodi e il cantautore Enzo Jannacci. Questo documentario racconta una collaborazione allinsegna dellironia.

102

Dvd
Tre inediti di Gianfranco Rosi
Pu sembrare strano che alcuni ilm di un regista da poco
premiato con il Leone doro a
Venezia non siano mai stati distribuiti in Italia. Tanto pi se
si pensa che, per quanto cosmopolita, il regista in questione litaliano Gianfranco Rosi. Eppure stato questo il destino dei suoi tre primi documentari: Boatman del 1993 gi-

rato in India; Below sea level del


2008 su una comunit nel deserto californiano; e El sicario,
room 164 del 2010, ritratto di
un killer messicano. Nonostante proiezioni e premi, solo
ora questi lavori sono disponibili in Italia, grazie al cofanetto Gianfranco Rosi: tre ilm inediti di Feltrinelli-Real Cinema.
lafeltrinelli.it

kabulportraits.nb.ca
Il nuovo progetto interattivo
del National ilm board of
Canada fa luce su una citt
come Kabul, normalmente
citata nei mezzi
dinformazione solo per stragi
e conlitti. I protagonisti sono
cittadini che, per passione o
mestiere, si impegnano ogni
giorno a raccontare un altro
Afghanistan: artisti,
giornalisti, registi, attori e
fotograi. Lo scopo
delloperazione dare priorit
allarte e alla cultura della
citt. Il formato quello
tradizionale del ritratto,
aggiornato alla narrazione
digitale: ricordi, immagini e
oggetti diventano parte della
composizione dinsieme.
Lefetto inale quello di un
ritratto corale di una citt,
fatto attraverso le esperienze
dei suoi abitanti.

Fotograia Christian Caujolle

Il dolore di chi lontano


Dopo gli attentati terroristici
di Parigi, e dopo le emozioni
che hanno scatenato, arrivato il momento di farci delle domande. Anche delle domande sulle immagini. Oltre
alla questione della loro vendita e difusione, c la questione delle immagini nascoste, quelle che abbiamo censurato noi stessi. Parlo soprattutto delle fotograie
scattate allinterno del Bataclan: corpi ammassati, senza
vita, ripresi leggermente
dallalto. Queste immagini

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

sono state pubblicate nel Regno Unito e in Germania ma


non in Francia. Troppo crude, insostenibili, hanno decretato gli stessi professionisti che, ad aprile, avevano
pubblicato immagini simili
dellattacco alluniversit di
Garissa, in Kenya. Quellattentato, che era costato la vita a 148 persone, era stato rivendicato dai somali di Al
Shabaab, ailiati ad Al Qaeda. Questa una buona occasione per citare Susan
Sontag e il suo saggio del

2003, Davanti al dolore degli


altri: Pi il luogo in cui avvengono i fatti lontano, o
esotico, e pi ci si sente in diritto di guardare in faccia i
morti o i moribondi. E anche: Le uniche persone che
hanno diritto di guardare
delle immagini di soferenza
cos estrema sono quelle che
potrebbero avere la possibilit di attenuarne il dolore o
quelle in grado di trarne un
insegnamento. Tutti gli altri,
che ci piaccia o no, sono solo
dei guardoni. u

Cultura

Arte

Singapore contemporanea
Southeast asian art museum,
Singapore
Dopo dieci anni di lavori il 24
novembre ha aperto la galleria nazionale di Singapore. il
risultato di uniniziativa del
governo che vuole collocare il
paese tra le citt darte del
nuovo millennio valorizzando
larte contemporanea locale.
Nellottica di rilanciare la produzione artistica del posto,
listituzione avvier seminari,
laboratori e collaborazioni con
le universit. Per le grandi
mostre si appogger a istituzioni come il Centre Pompidou e la Tate Britain.
Flash Art

Jef Koons, Gazing ball (Manet Luncheon on the grass), 2014-2015

ToM PoWEL IMaGING (PEr GENTILE CoNCESSIoNE DELLa GaGoSIaN GaLLErY)

Uno scherzo a Freud


Freud museum, Londra,
ino al 7 febbraio 2016
Sigmund Freud forse lo
scienziato moderno pi famoso dopo Einstein. Nel negozio
del Freud museum il suo stato
di icona in troppo evidente:
ci sono marionette, peluche,
fotograie incorniciate e fumetti che raccontano la teoria
psicoanalitica. Lintervento di
Gavin Turk in questa casamuseo una befa innocente
al padre della psicoanalisi.
Una statua di cera a grandezza
naturale del ilosofo Ludwig
Wittgenstein tiene un uovo in
bilico sul palmo della mano.
La statua incombe sul divanetto dove il medico faceva
sdraiare i suoi pazienti, mentre dietro si solleva una vampata di fumo (il sigaro di
Freud). Wittgenstein, contemporaneo di Freud, aveva
messo in dubbio la pretesa
della psicoanalisi di essere
una scienza perch, diceva,
non era empirica. Era un apparato teorico che poteva essere applicato ai sogni, agli
scherzi o allarte, ma non poteva essere provato.
The Guardian

Stati Uniti

Palle dartista
Jef Koons
Gazing ball paintings,
Gagosian, New York,
ino al 23 dicembre
Secondo Jef Koons, per capire
il suo lavoro bisogna sospendere il giudizio. Lultima serie
di dipinti esposti alla Gagosian di New York una buona
palestra per farlo. Koons espone copie di capolavori di grandi maestri in cui germogliano
mensole di alluminio con sopra sfere di vetro blu che rilettono il presente dello spettatore. Le opere si diferenziano
appena per colore e dimensioni, come in un concessionario

di automobili. Lo spettatore
avveduto accetta quello che
gli viene messo davanti: 35 immagini selezionate da un testo
di storia dellarte e stampate a
inchiostro, nonostante Koons
dica di averle dipinte a mano.
Ci sono Van Gogh, Tiziano e
Manet. C una Gioconda ingrandita e intitolata Gazing
ball (da Vinci Mona Lisa), un
omaggio a Leonardo che farebbe sorridere qualsiasi storico dellarte. Si pu immaginare un titolo alternativo tipo
Insulto aperto allarte, al
pubblico o allumanit in generale o pensare che una pal-

la blu poggiata su una mensola aissa su un Courbet equivalga a un imponente dito medio alzato. Se invece decidiamo di stare al gioco di Koons,
vedremo la nostra immagine
rilessa in una palla e con essa
ci sentiremo parte della totalit dellarte e dellumanit. Lo
spettatore meno evoluto penser: solo una personale di
Jef Koons, non il Louvre. Lo
spettatore della mostra pu
scegliere se aidarsi a un verdetto frettoloso o prendere
tempo per arrivare comunque
alla stessa conclusione.
The Village Voice

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

105

Pop
La poesia dello Stato islamico
Robyn Creswell e Bernard Haykel

ROBYN CRESWELL
E BERNARD
HAYKEL

sono due studiosi


statunitensi. Robyn
Creswell insegna
letterature comparate
alla Brown university
di Providence, nel
Rhode Island;
Bernard Haykel
professore di storia e
cultura del vicino
oriente alluniversit
di Princeton, nel New
Jersey. Questo
articolo uscito sul
New Yorker con il
titolo Battle lines.

106

11 ottobre 2014 alcuni proili Twitter


vicini al gruppo Stato islamico (Is) riferivano che nel tribunale di Raqqa, in
Siria, una donna di nome Ahlam al
Nasr aveva sposato Abu Usama al
Gharib, un jihadista nato a Vienna vicino ai vertici del movimento. raro che lIs pubblichi
degli annunci di matrimonio sui social network, ma Al
Nasr e Al Gharib sono una coppia che conta. Al Gharib
un veterano della propaganda, passato da Al Qaeda
allIs. La moglie una giovane celebrit letteraria nota
come la poetessa dello Stato islamico. La sua prima
raccolta, Il bagliore della verit, uscita online nellestate del 2014 e si rapidamente difusa nei circuiti militanti. Su YouTube si trovano varie interpretazioni a
cappella dei suoi testi (lIs ha vietato la musica strumentale). Il bagliore della verit raccoglie centosette poesie
in arabo: elegie per i mujahidin, lamenti per i prigionieri, inni alla vittoria e poesie brevi nate come tweet. Sono
quasi tutti testi monorimi (componimenti lunghi anche
decine di versi in cui ricorre ununica rima) scritti secondo la metrica classica araba.
Non si sa molto di Ahlam al Nasr. A quanto pare
originaria di Damasco e ha poco pi di ventanni. Secondo la madre, unex docente di diritto, Al Nasr nata con un dizionario in bocca. Ha cominciato a scrivere
poesie quandera adolescente, soprattutto in difesa della Palestina. Nella primavera del 2011, quando in Siria
sono scoppiate le prime proteste contro il regime del
presidente Bashar al Assad, Al Nasr si schierata con i
manifestanti. Numerose poesie lasciano intendere che
potrebbe aver assistito di persona a scene di repressione, radicalizzandosi in seguito a questesperienza:
Con i loro proiettili fracassarono i nostri cervelli come
terremoti,
incrinando e spezzando perino le ossa pi forti.
Trapassarono le nostre gole e sparsero
le nostre membra
fu come una lezione di anatomia!
Annaiarono le strade dove ancora scorreva il sangue
come iumi precipitati dalle
nuvole.

Al Nasr si rifugiata in uno degli stati del Golfo ma


tornata in Siria nel 2014, arrivando allinizio dellautunno a Raqqa, la capitale di fatto dellIs. Ben presto diventata una sorta di poetessa di corte, la voce uiciale
della propaganda dello Stato islamico. Ha scritto poesie

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

in lode di Abu Bakr al Baghdadi, lautoproclamato califfo dellIs, e nel febbraio del 2015 ha pubblicato un articolo di trenta pagine per difendere la decisione dei vertici di uccidere il pilota giordano Moaz al Kasasbeh
bruciandolo vivo. Nel racconto della sua emigrazione,
Al Nasr descrive il califato come un paradiso islamista,
uno stato governato da persone senza macchia, dove gli
abitanti si comportano secondo i dettami della religione. Nel califato ho visto donne portare il velo, tutti
trattarsi con virt e le persone chiudere i negozi allora
della preghiera, scrive. In quel periodo il ricordo delle
vittorie del movimento a Mosul e nellIraq occidentale
era ancora vivo. Per le strade della citt, i bambini giocavano con dei bastoni come fossero armi da usare contro eretici e miscredenti. Celebrando i trioni militari
dellIs, Al Nasr li presenta come un nuovo inizio
per lIraq:
Chiedete a Mosul, citt dellislam, dei
leoni
che lottando ieramente hanno portato
la liberazione.
La magniica terra si spogliata dellumiliazione
e della sconitta
per indossare il mantello dello splendore.

LIs, Al Qaeda e altri movimenti islamisti producono


unenorme quantit di poesia. La maggior parte di questa produzione circola online, attraverso una rete clandestina fatta di social network, siti specchio e proxy, che
hacker e servizi di sorveglianza fanno apparire e scomparire a velocit incredibile. Nei forum sulla poesia dei
siti militanti si trovano distici su eventi di attualit, gare
tra poeti che si sidano a colpi di virtuosismi lirici e raccolte da scaricare accompagnate da commenti eruditi
(le note nel Bagliore della verit spiegano la complessa
sintassi e gli insoliti schemi metrici).
Gli esperti tendono a ignorare questi testi, come se
la poesia fosse un prodotto pittoresco ma tutto sommato poco rilevante del jihad. Non cos. impossibile capire il jihadismo i suoi obiettivi, il suo fascino
agli occhi delle nuove reclute e il suo successo se non
si esamina la sua cultura. Questa cultura si esprime
attraverso una serie di forme, compresi i canti e i video, ma la poesia occupa un posto centrale. E a diferenza dei video di roghi e decapitazioni, pensati principalmente per un consumo estero, la poesia apre una
inestra sul mondo interiore del movimento. nei versi che i militanti articolano con pi chiarezza la loro

EMILIANO PONZI

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

107

EMILIANO PONzI

Pop

Storie vere
Bernard Bennick, di
Springield, in
Virginia, gioca
sempre gli stessi
numeri alla lotteria;
3, 7, 11, 20, 23 e 33.
Quando in Virginia
arrivato un gioco che
assegna un milione di
dollari a chi indovina
sei cifre estratte a
sorte, li ha giocati.
Poi, siccome non si
ricordava pi se
laveva fatto, li ha
giocati di nuovo.
I suoi numeri sono
usciti. Quando ho
visto che avevo vinto
non riuscivo a
prendere sonno, ha
raccontato Bennick.
Poi ho trovato il
secondo biglietto, e
adesso non riesco
proprio pi a
dormire!. Le
probabilit di vincere
il primo premio uno
solo erano una su
3,8 milioni.

108

visione ideale del jihadismo.


Al shir diwan al arab, recita un antico detto: la poe
sia il registro degli arabi, un archivio della loro espe
rienza storica e il simbolo della loro letteratura. Nella
cultura araba lautorevolezza della poesia senza egua
li. I primi a comporre versi furono i nomadi del deserto,
gi secoli prima della rivelazione del Corano. Sono testi
facili da memorizzare perch composti in monorima e
in uno dei sedici metri di base. I poeti, portavoce delle
trib, celebravano le virt della loro stirpe, malediceva
no i nemici, evocavano amori perduti e piangevano i
morti, soprattutto quelli caduti in battaglia. Il Corano
severo con questi trovatori preislamici. Quanto ai po
eti, sono i traviati che li seguono, si legge nella sura dei
poeti. Non vedi come errano in ogni valle, e dicono
cose che non fanno?. Per non era cos evidente igno
rare i poeti, e Maometto spesso prefer farne degli alle
ati. Diversi poeti tribali si convertirono e diventarono
suoi compagni, lodandolo quando era in vita e dedican
dogli versi elegiaci dopo la morte.
La cultura araba del periodo classico circa dallot
tavo al tredicesimo secolo aveva i suoi centri nelle cor
ti dei califati di Damasco, Baghdad e Crdoba. I poeti
ormai vivevano quasi tutti lontano dai pascoli dei bardi
tribali, producendo componimenti scritti pi che orali,
eppure la loro arte, nei suoi aspetti essenziali, non era
cambiata. I metri erano rimasti sostanzialmente gli
stessi, cos come i generi principali (lodi, invettive ed
elegie per i morti), e le forme nuove erano nate dalla
tradizione. Nellatmosfera rainata delle corti, le poe
sie dedicate al vino in passato poco frequenti diven
tarono un genere a s.
I poeti contemporanei che scrivono in arabo leggo
no e traducono molti autori stranieri, e usano spesso il
verso libero e la prosa poetica. Eppure, nonostante i
modelli del passato abbiano perso parte della loro in

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

luenza, lespressione poetica mantiene una notevole


continuit. Le persone istruite capiscono e apprezzano
la lingua del periodo classico. Il pi modesto dei librai
del Cairo o di Damasco vende edizioni di poesia medie
vale, e nei licei si studiano componimenti di epoca pre
islamica.
Inoltre la poesia antica rimane molto popolare. Uno
dei programmi televisivi di maggior successo in Medio
Oriente Shair al milyun (Poeta milionario, ma anche
Poeta del popolo), girato ad Abu Dhabi e ispirato al for
mat di American idol. A ogni stagione dei poeti dilettan
ti provenienti da tutto il mondo arabo recitano i propri
versi davanti a un enorme pubblico di appassionati. I
vincitori portano a casa ino a 1,3 milioni di dollari. pi
di quanto riceva il premio Nobel per la letteratura, co
me amano sottolineare i sostenitori del programma,
che lanno scorso stato seguito da settanta milioni di
persone in tutto il mondo. Le poesie dei partecipanti
sono molto convenzionali nella forma e nel contenuto.
Evocano le bellezze delle persona amata e della madre
patria, esaltano la generosit dei leader locali o denun
ciano i mali della societ. In base al regolamento, i testi
devono essere in rima e seguire uno schema metrico, e
i commenti della giuria spesso riguardano la tecnica dei
partecipanti. Dal programma sono nate una serie di ce
lebrit letterarie. Nel 2010 una donna saudita, Hissa
Hilal, diventata una beniamina del pubblico dopo
aver recitato una poesia in cui criticava le posizioni in
transigenti di alcuni religiosi sauditi. Durante la prima
vera araba un egiziano, Hisham Algakh, ha preso parte
a uno spin of di Shair al milyun recitando poesie in so
stegno ai manifestanti di piazza Tahrir. diventato una
star e ben presto le sue poesie sono state riprese dai ma
nifestanti stessi.
Naturalmente le idee espresse nella poesia jihadista
sono molto pi sanguinarie di qualunque verso recitato

a Shair al milyun: sciiti, ebrei, i poteri occidentali e i movimenti rivali sono continuamente denigrati e minacciati di distruzione. Eppure si tratta chiaramente di un
sottoinsieme di questa popolare forma artistica. una
poesia collettiva e sentimentale, a volte perino un po
kitsch. I video di gruppi di jihadisti che recitano poesie
o intonano a turno il ritornello di una canzone sono frequenti quanto quelli in cui si vedono saltare in aria carri
armati nemici. La poesia concepita come unarte sociale pi che come una professione, e chi la pratica
sempre felice di esibire la propria bravura tecnica.
Pu sembrare strano che alcuni degli uomini pi
ricercati al mondo trovino il tempo di comporre poesie
usando i metri classici e la monorima ( pi facile farlo
in arabo che in inglese, ma richiede comunque una
certa pratica). E questo solo il segno pi palese
dellimportanza che attribuiscono alla forma. I loro
testi sono pieni di allusioni, di parole ricercate e di igure barocche. Gli acrostici, in cui le lettere iniziali di
ogni verso formano un nome o una frase, sono particolarmente popolari. Una delle poesia di Al Nasr, in cui
dichiara la propria dedizione allIs, si basa sullacronimo del movimento, Daesh (Daesh generalmente
un epiteto denigratorio, e Al Nasr lo usa in modo provocatorio). Levidente piacere che i militanti traggono
dal proprio virtuosismo trasforma le loro poesie in performance. Gli autori ci tengono a farci sapere che sono
davvero poeti e rivendicano la particolare autorevolezza associata alla poesia nella cultura araba. Eppure
la loro boria nasconde preoccupazioni profonde. Tutti
i jihadisti hanno deciso di tagliarsi fuori dalla societ,
quindi anche dalle loro famiglie e dalle loro comunit
religiose. spesso una scelta diicile, che ha conseguenze durature. Presentandosi come poeti, come
attori culturali profondamente radicati nella tradizione islamica araba, i militanti cercano di placare lansia
di essere degli esclusi.
Il raid aereo che nel maggio del 2011 ha colpito il
complesso di Abbottabad, in Pakistan, uccidendo Osama bin Laden, ha portato anche alla scoperta di una
parte della sua corrispondenza. In una lettera del 6 agosto 2010, Bin Laden chiedeva a un suo stretto collaboratore di segnalargli qualcuno in grado di condurre
una grande operazione negli Stati Uniti. Nella frase
seguente scriveva: Se con te ci sono dei fratelli che si
intendono di metrica poetica, ti prego di farmelo sapere, e se hai dei libri sulla scienza della prosodia classica,
per favore mandameli.
Di tutti i poeti jihadisti, Bin Laden era il pi apprezzato, ed era iero delle sue conoscenze. Il nome del suo
primo campo in Afghanistan, Al Masada (la tana del
leone), era ispirato a un verso di Kab bin Malik, uno dei
poeti tribali pagani convertiti che si unirono a Maometto. Gran parte del carisma di Bin Laden nasceva dalla
sua padronanza delleloquenza classica.
Una delle sue poesie pi emblematiche risale alla
ine degli anni novanta, dopo il suo ritorno in Afghanistan nel 1996. un testo di quarantaquattro versi diviso
in due parti. Nella prima parla Hamza, il giovane iglio
di Bin Laden, nella seconda il padre gli risponde. In
molte poesie jihadiste ricorre limmagine del bambino,

presentato come la voce dellinnocenza e della sincerit. Hamza comincia chiedendo al padre perch la loro
vita cos piena di patimenti e per quale ragione non
possono mai rimanere a lungo nello stesso posto. Lo
stile e il tono di questa parte iniziale sono tipici di un
genere preislamico chiamato rahil, in cui il poeta evoca
le diicolt del suo viaggio, si lamenta della solitudine
e del pericolo e paragona il suo destino a quello di una
serie di animali del deserto:
Padre, ho viaggiato a lungo attraverso
deserti e citt.
stato un lungo viaggio, padre,
attraverso valli e montagne,
cos lungo che ho dimenticato la mia trib,
i miei cugini, perino lumanit.

Hamza prosegue evocando lodissea di Bin Laden e


della sua famiglia: lesilio dallArabia Saudita, il soggiorno in Sudan, lespulsione e, alla ine, larrivo in Afghanistan, dove gli uomini sono i pi valorosi tra i valorosi. Eppure anche in Afghanistan i militanti non
trovano pace, perch lAmerica manda una tempesta
di missili simili a pioggia (un riferimento ai missili da
crociera usati nelloperazione Ininite reach del 1998).
Alla ine Hamza si aida alla saggezza paterna.
Nella sua risposta Bin Laden riprende lo stesso metro e la stessa rima della parte precedente, creando
unimpressione di rigore formale ma anche un senso
di intimit. Bin Laden dice al iglio di non aspettarsi
che la loro vita diventi pi semplice: Mi spiace, iglio
mio, davanti a noi vedo solo un cammino arduo e ripido, / anni di emigrazione e di viaggi. Ricorda a Hamza che vivono in un mondo dove la soferenza degli
innocenti, in particolare dei musulmani innocenti,
ignorata, dove i bambini sono massacrati come bestiame. Eppure i musulmani stessi sembrano abituati alla loro umiliazione, un popolo colpito dal torpore. I versi pi duri sono rivolti allimpotenza dei regimi arabi. I sionisti uccidono i nostri fratelli e gli arabi
organizzano una conferenza, osserva con scherno
Bin Laden. Perch non inviano delle truppe per proteggere i nostri piccoli?.
Bin Laden capisce la sofferenza del figlio ma al
tempo stesso spiega che i patimenti e lesilio sono necessari, non solo perch lingiustizia ovunque, ma
soprattutto perch lavversit segno di elezione divina. Quasi tutti i movimenti jihadisti sono convinti di
rappresentare lultimo nucleo di autentici musulmani,
unavanguardia chiamata al ghuraba (gli estranei) nella tradizione. anche il nome di un organo dellIs e il
titolo di un celebre canto jihadista. La metafora nasce
da un hadith particolarmente importante per i militanti: Lislam cominciato come un estraneo e torner a
essere un estraneo. Beati siano gli estranei. Lislam
cominciato come un estraneo nel senso che i primi seguaci di Maometto furono perseguitati dai miscredenti della Mecca, inch decisero di fuggire a Medina. Per
i jihadisti, il loro esilio in terre straniere la prova che
sono gli estranei della profezia. Di fatto i jihadisti si
considerano in esilio anche quando vivono in stati ufInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

109

Pop
icialmente islamici, e la loro esclusione dalla comunit principale dei fedeli non fa che raforzare la loro
convinzione di essere nel giusto.
Attraverso la sua struttura, la poesia di Bin Laden
mette in scena il dramma delleredit. Bin Laden sta
tramandando un dovere politico e una disposizione etica. La trasmissione dei precetti culturali da una generazione allaltra una preoccupazione costante per i jihadisti. I militanti sono circondati da nemici (stati arabi,
fazioni islamiste rivali, lontane potenze occidentali) e
costretti alla fuga. Hamza chiede: Dove possiamo rifugiarci, padre, e quando potremo fermarci una volta
per tutte?. Il fatto che gran parte della cultura jihadista
sia online, e non su oggetti materiali, un ulteriore
ostacolo alla trasmissione della tradizione. Per questo i
jihadisti, come molte altre comunit della diaspora,
considerano essenziale lasciare una traccia dei propri
successi ai posteri. Linfrastruttura dei loro archivi online (per esempio il Minbar al tawhid wal jihad di Abu
Muhammad al Maqdisi, una miniera di pareri, manifesti e testi poetici religiosi) molto soisticata. Non un
caso se lelegia il genere pi difuso: i componimenti
per i guerrieri caduti (compresi gli attentatori suicidi)
permettono sia di commemorare eventi signiicativi sia
di dare ai militanti un calendario comune. Per i jihadisti
le azioni dei martiri sono gli elementi su cui si costruisce la storia comune. Bin Laden stesso ha composto
unelegia per i diciannove dirottatori dell11 settembre:
Abbracciando la morte, i cavalieri della gloria hanno
trovato la quiete. / Hanno aferrato le torri con mani
rabbiose e le hanno squarciate come un torrente.
Al centro della visione politica dei jihadisti c il riiuto dello stato-nazione. La mappa di gran parte del
Medio Oriente moderno, stabilita da Francia e Regno
Unito alla ine della prima guerra mondiale, fonte costante di amarezza. In uno dei video pi impressionanti dellIs si vedono dei jihadisti distruggere il valico di
frontiera tra Iraq e Siria, un conine tracciato dal tristemente celebre accordo Sykes-Picot del 1916. Altri video
mostrano i militanti che bruciano passaporti e carte
didentit. I santi guerrieri trovano casa solo negli
stati falliti come lAfghanistan o, in questo periodo, la
Siria orientale. La poesia del jihad promuove quindi
una nuova geograia politica, che riiuta i conini decisi
dalle potenze straniere e si articola intorno a luoghi di
militanza e di soferenza islamica. Una poesia di Ahlam
al Nasr disegna questa mappa combinando la visione
politica del jihad con un cosmopolitismo visionario:
La mia patria la terra della verit,
i igli dellislam sono miei fratelli
Non amo larabo del sud
pi di quanto ami larabo del nord.
Fratello dIndia, sei mio fratello,
come lo sei tu, fratello dei Balcani,
NellAhwaz e ad Aqsa,
in Arabia e in Cecenia.
Se la Palestina grida
o se lAfghanistan chiama,
se il Kosovo oppresso,
o se sono oppressi lAssam o il Pattani,

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

il mio cuore si protende verso di loro,


brama di aiutare chi in diicolt.
Non esiste diferenza tra loro,
cos insegna lislam.
Siamo tutti un solo corpo,
questo il nostro credo gioioso.
Siamo diversi per lingua e per colore,
ma tutti abbiamo la stessa vena.

Ahwaz il nome arabo di una provincia meridionale


dellIran dove gli arabi sunniti si considerano da tempo
perseguitati. Pattani una provincia a maggioranza
musulmana della Thailandia, dove un movimento ribelle malese, attivo dagli anni sessanta, si gradualmente islamizzato. Lempatia espressa da Al Nasr per i
musulmani che vivono in luoghi lontani un aspetto
centrale della sua personalit letteraria. Tra le decine di
elegie raccolte nel Bagliore della verit, una dedicata a
un celebre jihadista ceceno e unaltra a un ilantropo del
Kuwait. Questi momenti di estasi internazionalista sono frequenti nella poesia jihadista. I poeti si dilettano a
oltrepassare con la fantasia dei conini che nella realt
sono insuperabili.
Il califato dellIs, che come tale non stato riconosciuto da nessun paese, un mondo immaginario di
conini luttuanti dove tutto pu succedere, anche la
riconquista delle glorie del passato. Nel marzo del 2014
il regno del Bahrein ha reso noto che i sudditi partiti a
combattere in Siria avevano due settimane per tornare
in patria, pena la perdita della nazionalit. Turki al Binali, un ideologo di spicco dellIs, un tempo suddito del
Bahrein, ha risposto con Una denuncia della nazionalit, una poesia breve che sbeffeggia la monarchia e
schernisce lidea stessa di stato-nazione: Dite loro che
calpestiamo la loro nazionalit, come calpestiamo i loro decreti reali, scrive. I jihadisti sono chiamati verso
nuove frontiere: Credete davvero che torneremo, ora
che siamo qui in Siria, terra delle battaglie epiche e degli avamposti della guerra?.
Gli avamposti evocati da Al Binali (ribat in arabo)
erano, nel medioevo, le guarnigioni di frontiera tra gli
stati islamici e i loro vicini, la Spagna cattolica e lImpero bizantino. Oggi i ribat non esistono pi. Il termine
un arcaismo, come luso della monorima e della metrica classica. La cultura jihadista si fonda su anacronismi
di questo genere. I video di propaganda mostrano militanti a cavallo che brandiscono spade e vessilli con
scritte calligraiche, ispirati a quelli dei primi conquistatori musulmani. La poesia jihadista ama abbandonarsi
a simili fantasie. Muhammad al Zuhayri, un ingegnere
giordano che online si fa chiamare il poeta di Al Qaeda, cattura questo spirito guerriero in una poesia dedicata ad Abu Musab al Zarqawi, il primo capo di Al Qaeda in Iraq. I versi sono rivolti a una donna senza nome:
Svegliaci con il canto delle spade
e quando la colonna di uomini a cavallo
si mette in marcia, da loro laddio.
Il nitrito dei cavalli riempie il deserto,
destando i nostri animi e spronandoli
in avanti.

EmILIANo PoNzI

Lorgoglio dei cavalieri siniamma a quel suono,


mentre lumiliazione sferza i nostri nemici.

La cultura del jihad la cultura dei racconti cavallereschi. Promette avventure e afferma che i codici
delleroismo e della cavalleria medievali sono ancora
importanti. Poich hanno rinunciato alla loro nazionalit, i militanti devono inventarsi unaltra identit, e
sono ansiosi di convincersi che quellidentit non
nuova ma molto antica. I cavalieri del jihad si presentano come gli unici veri musulmani e, anche se la loro
potrebbe sembrare una lotta contro i mulini a vento,
questa cultura produce lefetto desiderato. Le reclute
dellIs pensano di emigrare non in una polverosa zona
di conine tra due stati al collasso, ma in un califato con
oltre mille anni di storia alle spalle.
Leggendo la poesia jihadista ci si accorge rapidamente che ha una forte componente teologica. La dottrina religiosa il collante principale della cultura, e
molti teologi jihadisti sono autori di poesie. Proprio
come i poeti pensano di riportare in vita unautentica
tradizione poetica, cos i teologi sono convinti di svelare e far rivivere i veri princpi della fede. Come teologi, i jihadisti sono in gran parte autodidatti. Leggono i
testi canonici (tutti facilmente reperibili online) e sono
restii ad accettare le interpretazioni tradizionali date
dagli imam, accusati di nascondere la verit per deferenza verso i despoti. I jihadisti propongono uninterpretazione di tipo letterale, promettendo di spazzare
via secoli di tradizione dottrinale e di ofrire ai fedeli i
veri insegnamenti della loro religione. un messaggio
che, sotto diversi aspetti, ricorda quello della riforma
protestante: lalfabetizzazione di massa, la democratizzazione dellautorit religiosa e, sul piano metodologico, linterpretazione letterale. Non sarebbe strano
se qualcuno decidesse di aiggere le proprie tesi sulla

porta di una moschea.


Tra i princpi che i jihadisti cercando di sottrarre al
controllo dei religiosi c il jihad. La lotta armata da
tempo accettata nella tradizione islamica, ma stata
raramente posta al centro dellidentit musulmana.
Nel novecento molti studiosi la consideravano poco pi
che un residuo del passato. Per i jihadisti questo atteggiamento ha contribuito al declino del mondo islamico.
Sono convinti che dichiarare il jihad sia un aspetto centrale dellidentit musulmana, un imperativo etico e
una necessit politica. E questa visione trova alcune
delle sue espressioni pi potenti nella poesia.
Una di queste lEpistola ai detrattori di Isa Sad al
Awshan. uscito nel 2004 nellAntologia della gloria,
una raccolta di poesie di militanti sauditi che allepoca
avevano provato a esportare il jihad internazionale nel
regno saudita colpendo bersagli e impianti petroliferi
occidentali. Il regime in seguito riuscito a reprimere
lofensiva. I militanti sopravvissuti si sono rifugiati in
Yemen, dove hanno dato vita ad Al Qaeda nella penisola araba. Awshan, attivo nel mondo della propaganda e
delleditoria jihadista, inito nella lista degli uomini
pi ricercati dallArabia Saudita, prima di essere ucciso
durante una sparatoria a Riyadh.
In una nota dintroduzione alla sua poesia, Awshan
racconta che, dopo la pubblicazione del suo nome nella
lista delle persone pi ricercate in Arabia Saudita, alcuni fratelli e amici mi hanno criticato, dicendo che
avrebbero preferito che non intraprendessi questa strada la strada del jihad e della lotta contro i miscredenti perch piena di ostacoli. Il detrattore unaltra
igura tipica della lirica antica. Nei componimenti preislamici, chi parla si presenta generalmente come un
amante, un guerriero e un ospite di una generosit senza limiti. Il detrattore la voce del super-io collettivo,
che ricorda al poeta i suoi doveri verso la comunit. CoInternazionale 1132 | 11 dicembre 2015

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EMILIANo PoNzI

Pop

me ha scritto lo studioso Andrs Hmori, il suo ruolo


era provare a impedire al protagonista di compiere il
gesto eroico. Nella poesia di Awshan, i detrattori sono
dei musulmani devoti che dubitano della legittimit del
jihad e temono che i militanti mettano in pericolo le lo
ro comunit. Awshan spiega di avere scritto la sua epi
stola per chiarire il cammino scelto e il motivo per cui
lho seguito. La sua poesia unapologia del jihad che
comincia cos:
Lasciatemi chiarire tutte le verit oscure
e levare la confusione in colui che
dubita.
Lasciatemi dire al mondo e a ci
che vi aldil: Ascoltate:
io dico la verit e non balbetto.
Lera della sottomissione al miscredente
inita,
a colui che ci fa bere calici amari.
In questepoca di falsit, lasciatemi dire:
non desidero soldi n una vita di
agi,
ma il perdono di Dio e la sua grazia.
Perch Dio che temo, non una banda di
criminali.
Mi chiedete della via
che ho intrapreso con zelo e
prontezza,
chiedete, preoccupati per me: questa
la retta via, il giusto
cammino?
questa la strada del profeta?

Nella poesia jihadista torna spesso la igura del de


trattore, che invita alla cautela e d il suo implicito be
neplacito allo status quo, ricorrendo al linguaggio dei

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

religiosi inerti e dellautorit parentale. In unaltra poe


sia un martire si rivolge alla madre dalloltretomba, di
cendole di non piangere per lui e di non mettere in dub
bio le sue scelte. Mi sono lasciato alle spalle il mio
sangue, madre, scrive, una scia che conduce al para
diso. I detrattori hanno diverse funzioni. Permettono
al poeta di esibire la propria conoscenza della tradizio
ne letteraria e di creare latmosfera arcaica. Servono
anche da sfondo corale sul quale il poeta pu stagliarsi
nella sua posa da eroe solitario. E, mostrandosi scettici
sullopportunit del jihad, permettono al poeta di chia
rirne le virt.
Afermare pubblicamente le proprie convinzioni
un elemento centrale delletica jihadista. Quando il re
sto del mondo tuo nemico, e quando i tuoi correligio
nari sono troppo timorosi per dire la verit, dichiararsi
jihadista giurare fedelt allemiro di Al Qaeda o al ca
liffo dellIs una prova di coraggio. LEpistola di
Awshan ricca di verbi che esprimono latto di esporsi e
di dichiararsi. Dopo aver condannato linvasione statu
nitense dellIraq del 2003, Awshan scrive:
Ho annunciato che non ci sarebbe pi stata pace
ino a che le nostre frecce non avessero sbaragliato
[il nemico.
Ho imbracciato la mitragliatrice con
la determinazione del mujahid
e ho seguito la mia via con
animo impetuoso.
Voglio una di queste due cose buone:
il martirio,
o la liberazione dal potere dispotico.

Per il jihadista, la poesia un modo per dichiarare le


proprie convinzioni o per portare la propria testimo
nianza. Non c spazio per le sfumature. Il compito del

poeta difendere apertamente e lucidamente la propria fede di fronte a chiunque dubiti, in patria come
allestero. Deve avere il coraggio di dire le verit che i
suoi genitori e gli anziani della sua comunit vorrebbero tenere nascoste. Unaltra poesia dellAntologia della
gloria comincia con un ammonimento dispirazione
classica: Silenzio! Le parole sono per gli eroi / e le parole degli eroi sono atti. Circondato da scettici, il poeta
jihadista si presenta come un cavaliere della parola, ovvero come un martire in divenire.
Quando Ahlam al Nasr arrivata a Raqqa nel 2014,
lIs le ha organizzato un giro della citt. Al Nasr ha raccontato lesperienza in un lungo testo in prosa rivolto
alle sorelle e difuso dai mezzi dinformazione del
gruppo. Camminando per la strade di Raqqa, Al Nasr
osserva che i mercati sono pieni di verdura fresca e che
gli uomini si esortano lun laltro a seguire lesempio di
Maometto smettendo di fumare. Le permettono di cucinare per i militanti, cosa che la riempie di gioia: Continuavo a ripetermi: Questo cibo sar mangiato dai
mujahidin, questi piatti saranno usati dai mujahidin.
La portano anche a visitare un negozio di armi, dove
impara a montare e a smontare dei fucili statunitensi e
russi. Tutto questo succedeva in Siria, sorelle, davanti
ai miei occhi, scrive.
Per Al Nasr il califato unutopia islamista, non solo perch un posto dove i musulmani si comportano
come dovrebbero, ma perch un luogo di nuovi inizi.
Per molti osservatori Raqqa oggi una societ totalitaria, ma per Al Nasr e le altre reclute una frontiera dove
tutto luido e in continua evoluzione, non solo i conini politici ma anche le identit personali. Nei movimenti jihadisti insolito che le donne abbiano un ruolo pubblico come quello di Al Nasr, ma lIs vuole che le donne
siano in prima linea nella guerra della propaganda. LIs
ha anche creato una polizia morale femminile, un oscuro gruppo chiamato brigate Al Khansa, incaricato di
sorvegliare la condotta degli abitanti nelle citt control-

late dallIs. I mezzi dinformazione occidentali in genere descrivono le reclute femminili dellIs come delle
ingenue che iniscono a fare le schiave sessuali, ma un
dato di fatto che nessun altro gruppo militante islamista
ha saputo attirare tante donne. In uno degli ultimi numeri di Dabiq, la rivista in inglese dellIs, una redattrice
incoraggia le donne a emigrare nelle terre dello Stato
islamico, anche se vuol dire viaggiare senza un accompagnatore, una rottura notevole rispetto alla legge islamica tradizionale. Potrebbe essere un cinico stratagemma per adescare delle donne fuggite di casa, ma
comunque coerente con la critica jihadista dellautorit
parentale e con limportanza data allafermazione individuale, in particolare al potere delle donne credenti
di rinnegare le famiglie che non considerano realmente
musulmane.
La carica radicalmente innovativa della societ proposta dallIs forma uno strano contrasto con la cultura
consapevolmente arcaica del movimento, ossessionato
dalla purezza, dalle verit religiose nascoste e dalle forme letterarie classiche. Le brigate Al Khansa sono un
esempio emblematico. Al Khansa era una poetessa
preislamica che si convert allislam unendosi ai compagni di Maometto. Le elegie che compose per gli uomini della sua cerchia sono diventate dei classici del
genere. Il nome delle brigate evoca quindi un forte legame con il passato, eppure nella storia dellislam non
mai esistito nulla di simile a questa polizia morale, che
del resto non ha equivalenti neppure nel resto del mondo arabo contemporaneo. Per i militanti, naturalmente,
questa non una contraddizione. Ai loro occhi il califato rappresenta la resurrezione del passato nella sua purezza. Nei suoi diari su Raqqa, Ahlam al Nasr descrive
la capitale dellIs come un luogo di miracoli incessanti,
una citt dove i credenti possono venire a rinascere
nellantica e autentica fede. Nel califato, scrive, ci sono molte cose che inora abbiamo conosciuto solo attraverso i libri di storia. u fs

Scuole Tullio De Mauro

Una ricca scuoletta a Brooklyn


Priscilla Chan e suo marito Mark
Zuckerberg, potenti proprietari
di Facebook e WhatsApp, hanno
indirizzato alla loro neonata bimbetta Max una lunga lettera
(13mila battute). Sperano e chiedono che politici e classi dirigenti
del mondo decidano di investire
in scuole incentrate sullapprendimento e insegnamento personalizzato, chiave di accesso a societ pi eque e accettabili. Intanto i due ricchi tra gli ultraricchi del mondo promettono di destinare gran parte dei loro pro-

venti alla Chan Zuckerberg initiative, che a sua volta inanzier


scuole che vadano nella direzione auspicata da loro.
Bill Gates si subito congratulato, altri arricciano il naso e sentono puzza di colpo pubblicitario
del giovane, geniale e spregiudicato imprenditore. Ma Mark e
Priscilla non fanno solo promesse. Da alcuni anni sostengono la
rete di scuole elementari e medie
inferiori AltSchool, fondata a San
Francisco da Max Ventilla, trapiantata ora anche a est, a New

York e Chicago. Ginia Bellafante


andata a vedere per il New York
Times (4 dicembre) la sede di
Brooklyn: ambienti piccoli ricchi
di tecnologie pensati per insegnamenti e apprendimenti in cui si
alternano momenti individuali e
momenti collettivi per classi di
pochi alunni, ottimi insegnanti e
molto spazio dato al costruire e
fare manuale e al gioco allaperto.
Le AltSchool sono for proit.
Lidea che il costo aiuti a deinire modi didattici utili a tutti, forse
anche nelle scuole superiori. u
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

113

CHIARA DATToLA

Scienza

Procedere con cautela


Ian Sample, The Guardian, Regno Unito
Le nuove tecniche di
modiicazione genetica hanno
enormi potenzialit
terapeutiche, ma intervenire
sugli embrioni umani
prematuro, dicono gli esperti
li scienziati riuniti in un importante convegno sul futuro
dellingegneria genetica hanno
deciso di non vietare in linea di
principio la modiica degli embrioni umani
destinati a diventare persone, ma allo stesso tempo hanno detto chiaramente che la
loro alterazione per scopi clinici al momento inaccettabile perch ancora non si
conoscono i rischi e perch i casi in cui la
procedura stata usata con beneici evidenti sono limitati.
Lobiettivo della riunione internazionale di Washington, organizzata dalle accademie delle scienze di Stati Uniti, Regno
Unito e Cina, era fare il punto sui potenti
strumenti in grado di cambiare con precisione il codice della vita, correggendo, eliminando e aggiungendo dna al genoma di
un organismo. La tecnica di editing geneti-

co nota come Crispr-Cas9 talmente semplice che negli ultimi due anni il numero di
esperimenti in cui stata usata aumentato
notevolmente in tutto il mondo. stata proprio la rapida difusione di questo metodo a
indurre gli scienziati a incontrarsi per deinire le linee guida di un uso responsabile.
La dichiarazione del comitato organizzatore arrivata dopo tre giorni di dibattiti
tra scienziati, avvocati ed esperti di etica
che hanno valutato diversi aspetti: le potenzialit terapeutiche nei tessuti adulti,
come le cellule ematiche o i muscoli, le implicazioni etiche della modiicazione degli
embrioni solo a ini di ricerca e, questione
pi importante, se sia accettabile e utile
alterare il dna degli embrioni umani per
prevenire malattie ereditarie.
In teoria lediting genetico si potrebbe
usare per evitare che una coppia trasmetta
ai igli una malattia genetica. Se la coppia
a conoscenza del disturbo genetico, pu
ricorrere alla fecondazione in vitro e correggere subito i geni difettosi negli embrioni. Tuttavia la cosiddetta terapia genica
germinale non incide solo sul nascituro,
ma anche sulle generazioni future. Se la
procedura causasse danni imprevisti, potrebbe essere diicile rimediare.

Nella dichiarazione inale il comitato di


esperti ha scritto: Sarebbe irresponsabile
procedere con qualunque uso clinico
dellediting germinale se prima non si chiariscono le due questioni fondamentali della
sicurezza e delleicacia, mediante unadeguata comprensione e una valutazione di
rischi, potenziali beneici e alternative, e se
non si raggiunge un ampio consenso
sullidoneit dellapplicazione proposta.
Per chi contrario alla terapia germinale, una coppia che rischi di trasmettere ai
igli un disturbo genetico pu aggirare il
problema con la fecondazione in vitro e la
selezione degli embrioni per veriicare la
presenza di geni difettosi, con la donazione di sperma e ovuli o con ladozione. Ma
in futuro questo strumento potrebbe essere usato per tentare di ridurre i casi di alzheimer e di altre patologie rimuovendo i
geni ad alto rischio.

Incognite e beneici
Il comitato ha consigliato agli scienziati di
continuare a sperimentare lediting genetico per terapie che non rischino di incidere
sulle generazioni future. Per esempio per
correggere i geni che causano lanemia falciforme e migliorare la capacit del sistema
immunitario di attaccare le cellule tumorali. Anche questi interventi, per, presentano delle incognite, ammoniscono gli esperti: necessario conoscere i rischi e i beneici possibili di ogni modiica genetica.
Paul Knoepler, biologo delluniversit
della California a Davis e autore del libro
in uscita Gmo sapiens: the life-changing
science of designer babies, daccordo sulla
necessit di approfondire la ricerca e di
sperimentare le terapie per i tessuti adulti,
ma sperava in una posizione pi netta riguardo agli interventi sugli embrioni umani a scopo clinico. Mi ha deluso che gli
organizzatori non abbiano proposto almeno una moratoria temporanea sulla modiicazione genetica germinale, ha detto in
unintervista.
Gli scienziati riuniti a Washington hanno ammesso che le questioni di sicurezza
non sono state esaminate a dovere e che
comunque molti paesi hanno leggi o regolamenti che vietano interventi sulla linea
germinale. Hanno aggiunto per che la
possibilit di autorizzarli andr approfondita: Via via che il sapere scientiico avanza e la societ evolve, luso clinico dellediting germinale andr progressivamente
riesaminato. u sdf
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

115

Scienza
Neuroscienza

SALUTE

Malformazioni
in Brasile
Il virus zika potrebbe essere la
causa dellaumento anomalo di
microcefalie in Brasile: 1.248 casi sospetti questanno, venti volte di pi che negli anni precedenti. Lo stato pi colpito Pernambuco, con 646 casi. Trasmesso dalla zanzara Aedes
aegypti, il virus causa sintomi simili a quelli della febbre dengue. Ma le sue tracce sono state
rilevate nel liquido amniotico di
due feti con diagnosi di microcefalia allecograia e nei tessuti
di un neonato microcefalo morto pochi giorni dopo la nascita.
Lipotesi che il virus attraversi
la placenta e infetti le cellule cerebrali del feto. In attesa di conferme, nelle zone pi colpite
stato raccomandato alle donne
di evitare per ora una gravidanza e alle gestanti di proteggersi
dalle punture di zanzare.

Nature Communications , Regno Unito


Lesposizione quando si molto piccoli
ad alcuni suoni, parole e frasi continua
a inluenzare il funzionamento del
cervello anni dopo. la scoperta di un
gruppo di ricercatori canadesi che ha
studiato il cervello di persone tra i 10 e i
17 anni di et. alcuni parlavano solo
francese, altri erano madrelingua
cinese e parlavano francese come
seconda lingua, altri ancora erano bambini cinesi adottati
prima dei tre anni di et e parlavano solo francese, ma
erano stati esposti al cinese da piccoli. I partecipanti al test
ascoltavano pseudoparole francesi, come vapagne o
chansette, e dovevano riconoscerle in un momento
successivo. I ricercatori osservavano le aree del cervello
che si attivavano durante il test. Le aree cerebrali attivate
in chi parlava solo francese erano diverse da quelle
attivate nei bilingui. Sorprendentemente, chi parlava solo
francese ma era stato esposto al cinese da piccolo si
comportava come un bilingue. Va speciicato che i
bambini cinesi adottati da piccoli non sapevano parlare il
cinese n riuscivano a ricordare espressioni o parole
cinesi. In questi giovani si attivavano alcune aree
particolare del cervello, dedicate allattenzione. Le prime
esperienze potrebbero quindi essere alla base
dellapprendimento successivo. u

SALUTE

Le rifugiate
rischiano di pi

I rifugiati nel mondo, in milioni

foNTE: UNHCR 2015

59,5

38,2
1,8

116

Totale
dei rifugiati

Rifugiati
interni
Richiedenti
asilo

Spazio

IN BREVE

Ambiente Negli ultimi due anni laumento delle emissioni di


anidride carbonica dovute ai
combustibili fossili e allindustria rallentato, anche se leconomica globale in crescita. Secondo Earth system science data, il fenomeno dipende soprattutto dalla riduzione delluso del
carbone in Cina (i cui dati per
sono molto incerti), dal maggior
uso di fonti rinnovabili e dalle
diicolt dellindustria petrolifera. Nel 2014 le emissioni sarebbero aumentate dello 0,6 per
cento e nel 2015 ci potrebbe essere un piccolo calo.
Tecnologia Negli Stati Uniti gli
studenti socialmente svantaggiati usano poco i corsi gratuiti
su internet e ottengono meno
diplomi rispetto agli altri studenti. Lanalisi dei partecipanti
ai corsi online di Harvard e
dellMit rivela che il titolo di studio dei genitori, il reddito medio
e il livello medio di istruzione
del quartiere in cui si vive inluenzano i tassi di partecipazione, scrive Science.

GENETICA

Sovrappeso
ereditato
NaSa/JHUaPL/SwRI

Il 2014 ha contato 59,5 milioni di


rifugiati, il numero pi alto dalla
seconda guerra mondiale. Circa
3,9 milioni provenienti dalla Siria, 2,6 milioni dallafghanistan
e un milione dalla Somalia.
LUnfpa segnala che cento milioni di persone vivono in stato
di emergenza umanitaria. Di
queste 26 milioni sono donne,
particolarmente vulnerabili perch soggette a discriminazione
ed esposte a rischi legati alla
maternit, a gravidanze precoci
o indesiderate, stupri e malattie
a trasmissione sessuale.

REUTERS/CoNTRaSTo

Esperienze linguistiche

Plutone visto da vicino


La Nasa ha pubblicato alcune foto ad alta deinizione di Plutone,
scattate dalla sonda New Horizons a luglio, che permettono di osservare particolari grandi un centinaio di metri. Le immagini, le pi
dettagliate mai difuse inora, mostrano montagne di ghiaccio, pianure e la struttura a strati dei crateri. I ricercatori pensano che potranno aiutare a capire la geologia del pianeta nano. u

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

I padri possono inluenzare il


peso dei igli: gli spermatozoi
prodotti dagli uomini magri e da
quelli obesi hanno caratteristiche genetiche diverse. La sequenza delle lettere del dna
uguale, ma cambiano alcuni
aspetti chimici da cui dipende la
regolazione. Lefetto, secondo
Cell Metabolism, quello di
alterare la sensazione di appetito. Lo studio potrebbe spiegare
perch i igli di uomini obesi
tendono a essere sovrappeso.

Il diario della Terra


Regno Unito

Polonia

Russia
Tagikistan
7,2 M

India

-45,6C
Oimyakon,
Siberia

Indonesia
5,5 M

Guatemala
Gabon

Indonesia
45,0C
Curtin,
Australia

Tuni

in Guatemala, si risvegliato
proiettando cenere a migliaia
di metri daltezza.
Cicloni La tempesta
tropicale Tuni si formata
nelloceano Paciico meridionale.

Chennai, India
Alluvioni Il bilancio delle
alluvioni nello stato del Tamil
Nadu, nel sud dellIndia, salito a 269 vittime.

Lupi Le autorit del parco


nazionale Kampinoski, 30
chilometri a nord di Varsavia,
in Polonia, hanno annunciato
il ritorno di alcuni branchi di
lupi per la prima volta dagli
anni sessanta.

Terremoti Un sisma di magnitudo 7,2 sulla scala Richter


ha colpito lest del Tagikistan,
causando due morti e decine
di feriti. Centinaia di case sono state distrutte. Scosse pi
lievi sono state registrate
nellovest dellIndonesia e nel
sud della Nuova Zelanda.

Trichechi Diciannove

trichechi sono stati uccisi dai


bracconieri nella regione
della ukotka, nellestremo
nordest della Russia. Gli
animali spesso sono uccisi per
le loro zanne.
Elefanti In Gabon le
autorit hanno sequestrato
duecento chili di avorio
destinati al mercato nero. Con
i suoi 50mila esemplari, il
paese ospita la met della
popolazione mondiale di
elefante africano delle
foreste, particolarmente
ricercato dai bracconieri per
la qualit delle sue zanne.

Frane Diciotto persone sono morte travolte da una frana


nel villaggio di Lebong Tandai, sullisola indonesiana di
Sumatra.
Tempeste La tempesta Desmond si abbattuta sul nord
dellInghilterra e su alcune zone della Scozia, causando una
serie di allagamenti. Un uomo
morto e 60mila case sono rimaste senza elettricit.
Vulcani Il vulcano Fuego,

TILo NADLeR

A. MUKheRjee (ReUTeRS/CoNTRASTo)

Nuova Zelanda
4,3 M

Animali stato trovato in Vietnam un primate, il Nycticebus pygmaeus, che pu cadere in uno stato di torpore quando fa freddo.
Finora si sapeva dellesistenza di primati che vanno in letargo in
Madagascar. Secondo Scientiic Reports, questa caratteristica
potrebbe essere presente in primati in altre parti del mondo e
non essere legata alla storia evolutiva di quelli del Madagascar.

Ethical living

Consumare
meno
In occasione della conferenza
sul clima di Parigi, anche il
New York Times propone ai
suoi lettori alcuni comportamenti da adottare per aiutare il
pianeta. meglio consumare
verdure dallArgentina che carne rossa da una fattoria locale, scrive il quotidiano, ricordando che limpronta ambientale degli alimenti non dipende tanto dal trasporto, quanto
dalla produzione. Carne rossa
e latticini implicano molte
emissioni di gas serra: se una
famiglia sostituisse il 30 per
cento delle calorie derivanti da
questi prodotti con pollo, pesce e uova taglierebbe le emissioni pi di una famiglia che
consuma solo prodotti locali.
Prendete lautobus il secondo consiglio, oppure la bici.
Andare ogni giorno al lavoro in
auto da soli fa consumare il
quantitativo annuale pro capite di emissioni sostenibili.
Al terzo posto il quotidiano
esorta a mangiare tutto quello
che c in frigorifero: gli alimenti buttati iniscono in discarica e l emettono metano,
senza contare linquinamento
dovuto alla loro produzione.
Volare male, ma guidare a
volte pu essere peggio, continua il New York Times. In teoria le auto elettriche possono
ridurre le emissioni, ma negli
Stati Uniti lenergia elettrica
in gran parte prodotta da combustibili fossili. meglio prendere il treno o lautobus, oppure optare per un videocollegamento via internet. La buona
notizia che cani e gatti non
sono un problema perch, pur
essendo carnivori, sono nutriti
con scarti di produzione. Il
consiglio alla ine : comprare
meno e sprecare meno.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

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Il pianeta visto dallo spazio 28.06.2015

Le barriere del mar Rosso

Al Khuraybah

COpERNICUS SENtINEL dAtA (2015)/ESA

Sharmaa

Nord
2 km

u Un tempo questa vasta zona


nellangolo pi settentrionale
del mar Rosso, delimitata a est
dai monti dellHijaz, era attraversata da rotte commerciali
che hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo di molte
grandi civilt della regione.
Oggi il mar Rosso separa le
coste di Egitto, Sudan ed Eritrea a ovest da quelle di Arabia
Saudita e Yemen a est. Le sue
acque sono tra le pi calde e salate del mondo. Il clima caldo e
secco favorisce lintensa evaporazione che provoca lalta salinit.

Largo poco pi di 300 chilometri, lungo 1.900 e profondo


2.600 metri, il mar Rosso ha acque basse lungo gran parte del
litorale, disseminato a tratti di
barriere coralline.
Il nome ha origine dal colore dellacqua: in genere di un
verdazzurro intenso, ma la
morte delle alghe che a volte
ioriscono in abbondanza lo tinge di un marrone rossastro.
La navigazione piuttosto
diicile. Se le coste della met
settentrionale hanno porti naturali, la crescita delle barriere
coralline ha ristretto i canali na-

La foto mostra le barriere


coralline del mar Rosso al
largo della costa saudita.
Questo mare si trova in una
faglia che separa due blocchi di crosta terrestre: la
placca arabica e quella africana.

vigabili e bloccato alcune strutture portuali. Le catene di scogli sommersi e le estese scogliere di coralli orlano buona parte
della costa. Il celeste indica le
acque pi basse, mentre quelle
pi profonde sono blu scuro.
Lacqua eccezionalmente
trasparente per la mancanza di
sbocchi luviali e per la scarsa
piovosit. Non ci sono infatti i
sedimenti sottili presenti di solito nei mari tropicali soprattutto dopo i forti temporali.
La foto stata scattata dal
satellite Sentinel-2A il 28 giugno 2015.Esa

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

121

Economia e lavoro

ShIrISh Shete (PreSS trUSt oF INDIA/AP/ANSA)

Mark Zuckerberg a New Delhi, India, 28 ottobre 2015

Laltruismo interessato
di Mark Zuckerberg
Jesse Eisinger, The New York Times, Stati Uniti
Il fondatore di Facebook e la
moglie hanno deciso di usare il
loro patrimonio per scopi
beneici. In realt continueranno
a disporre dei soldi ma pagando
molte meno tasse
ark Zuckerberg non ha do
nato 45 miliardi di dollari in
beneficenza. Anche se lo
avete sentito dire, non an
data cos. In realt, il fondatore di Face
book ha creato un veicolo dinvestimento.
Mi spiace che, messa cos, la notizia diven
ti leggermente meno seducente.
Zuckerberg un giovane miliardario. Il
2 dicembre, annunciando la nascita della
iglia Max, lui e sua moglie Priscilla Chan
hanno dichiarato che doneranno il 99 per

M
122

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

cento del loro patrimonio, che costituito


in gran parte da azioni di Facebook e at
tualmente vale circa 45 miliardi di dollari.
Per realizzare questa donazione, per,
Zuckerberg e Chan non hanno creato una
fondazione beneica, ma la Chan Zucker
berg initiative, che una limited liability
company (llc), un particolare tipo di societ
a responsabilit limitata prevista dal dirit
to statunitense.
Con questa mossa hanno messo a se
gno un colpo da maestri per la loro imma
gine. Dal punto di vista delle pubbliche re
lazioni, il ritorno garantito da questopera
zione di gran lunga superiore a quello che
gli garantiscono le azioni di Facebook.
Zuckerberg stato celebrato con toni entu
siastici per avere in sostanza spostato i suoi
soldi da una tasca allaltra.
Una llc pu investire in aziende com
merciali (che magari si distingueranno per

il loro codice di condotta etico, anche se


molte altre aziende si deiniscono etiche
senza averne i titoli). Una llc pu fare do
nazioni ai partiti politici ed esercitare pres
sioni per cambiare una legge. Insomma,
Zuckerberg resta assolutamente libero di
usare il suo denaro come gli pare. Negli
Stati Uniti le cose vanno cos. Ma in genere
la gente non tende a considerare benei
cenza questo tipo di attivit. Inoltre, una
fondazione beneica deve rispettare regole
precise, sottoposta a vari controlli ed
obbligata a devolvere una certa percentua
le del suo patrimonio ogni anno. La Chan
Zuckerberg initiative non dovr osservare
queste regole e non dovr soddisfare re
quisiti sulla trasparenza.
Parlando delliniziativa di Zuckerberg,
molti commentatori hanno lodato la gene
rosit della donazione e hanno fatto notare
che il fondatore di Facebook relativa

mente giovane per decidere di donare i


suoi soldi. Limpegno ilantropico di Zuc
kerberg issa nuovi parametri per la bene
icenza, ha annunciato lagenzia Bloom
berg esultante. Il New York Times ha pub
blicato un articolo in prima pagina sullar
gomento. Pochi mezzi dinformazione
hanno considerato in dallinizio gli aspetti
iscali del progetto di Zuckerberg. Un arti
colo del Wall Street Journal non ha fatto
nemmeno un accenno alle tasse. Per non
parlare delle implicazioni sociali di queste
presunte donazioni.
Quali sono, dunque, gli aspetti iscali?
Per Zuckerberg sono decisamente positivi.
Ne ho parlato con Victor Fleischer, un do
cente di diritto ed esperto di isco della fa
colt di giurisprudenza delluniversit di
San Diego. Fleischer mi ha spiegato che se
la Chan Zuckerberg initiative mettesse in
vendita le azioni, Zuckerberg pagherebbe
unimposta molto alta sulleventuale plus
valenza, soprattutto se il valore delle azioni
di Facebook continuasse ad aumentare. Se
invece la llc facesse una donazione a un
ente di beneicenza, Zuckerberg otterreb
be una deduzione iscale come chiunque
altro. Questo un vantaggio interessante,
ma probabile che la Chan Zuckerberg ini
tiative non adotter questa strategia, per
ch pu fare di meglio. La mossa pi astu
ta, ha spiegato Fleischer, sarebbe quella di
donare le azioni della llc a un ente di bene
icenza una volta che il loro valore sia au
mentato: in questo modo si otterrebbe una
deduzione calcolata in base al valore di
mercato dei titoli senza dover pagare nes
suna tassa.

Coperti di lodi
Non stato Zuckerberg ad approvare que
ste leggi e quindi non pu essere criticato
perch cerca di pagare meno tasse. Se
avesse creato una fondazione, i beneici
iscali sarebbero stati simili. Ma il signii
cato di questa notizia che un giovane mi
liardario ha accumulato una delle fortune
pi grandi del mondo e ora probabile che
il suo patrimonio non sar mai tassato. Bi
sognerebbe ricordare allopinione pubbli
ca che il sistema iscale statunitense fun
ziona cos ogni volta che un ricco impren
ditore devolve una somma in beneicenza.
I miliardari migliorano la loro immagine
pubblica e vengono coperti di lodi grazie a
donazioni che riducono al minimo le loro
tasse. Ma invece di incensare Zuckerberg
per aver fatto scalpore con una promessa,

Le megadonazioni
sono un tacito
riconoscimento del
fatto che nessuno
potrebbe spendere 45
miliardi di dollari per
s e per la sua famiglia

dovremmo cogliere questoccasione per


rilettere sul tipo di societ in cui vogliamo
vivere. Chi dovrebbe pagare per soddisfare
i bisogni della societ? E come? Gli enti di
beneicenza inanziano solo raramente i
servizi quotidiani ma essenziali. Cosa si
gniicherebbero quaranta miliardi di dolla
ri in pi per la creazione di nuovi posti di
lavoro o per le infrastrutture? I Centers for
disease control and prevention, lente sta
tunitense per il controllo e la prevenzione
delle malattie, hanno un bilancio annuale
di circa sette miliardi di dollari. Forse si do
vrebbe investire di pi in questo settore. Lo
stato tassa i cittadini attraverso leggi ap

Da sapere
Un modello di successo
u In genere i miliardari statunitensi si
dedicano alla ilantropia attraverso
fondazioni che, in base alla legge, sono
obbligate a usare ogni anno almeno il 5 per
cento del loro patrimonio a scopi beneici.
Lo hanno fatto i fondatori di Google, Larry
Page e Sergej Brin, oppure Bill Gates
(fondatore della Microsoft) e sua moglie
Melinda e il guru degli investitori Warren
Bufett. Ma il modello scelto da
Zuckerberg, la limited liability company
(llc), sta diventando molto popolare tra i
miliardari, soprattutto quelli della Silicon
valley. Pierre Omidyar, uno dei fondatori
di eBay, ha adottato un modello misto tra la
fondazione classica e la llc per la Omidyar
Network. Lauren Powell Jobs, la vedova
di Steve Jobs, ha fondato la Emerson
collective, una llc che sostiene progetti nel
campo dellistruzione, dellimmigrazione e
dellinnovazione. The New York Times

provate dai loro rappresentanti eletti in


parlamento, che decidono cosa fare con il
denaro raccolto. Nel caso di Zuckerberg la
situazione diversa. A prendere queste de
cisioni sar una sola persona.
Naturalmente nessuno pensa che i rap
presentanti eletti dai cittadini facciano un
buon lavoro quando si tratta di ripartire le
risorse. I politici? Sono un branco di fan
nulloni! Magari Zuckerberg prender deci
sioni fantastiche di cui sarei contento a li
vello personale, ma potrebbe anche succe
dere il contrario. Come ha spiegato Dale
Russakof nel suo recente libro The prize:
whos in charge of Americas schools, il fonda
tore di Facebook ha fatto una donazione
inutile decidendo di devolvere cento mi
lioni di dollari al sistema scolastico di Ne
wark. Zuckerberg ha detto di avere impa
rato dai suoi errori, ma non possiamo sape
re se sia vero, perch non ha ancora deciso
niente riguardo al denaro che vuole trasfe
rire nel suo veicolo dinvestimento. Io in
vece penso che sarei bravissimo a distribu
ire 45 miliardi di dollari. Forse anche pi di
Zuckerberg. Sono abbastanza maturo per
capire che molti non sarebbero daccordo
con le mie scelte. Chi apprezza il modo in
cui Zuckerberg sta sperperando i suoi soldi
potrebbe non gradire il modo in cui lo fan
no i fratelli Charles e David Koch o George
Soros.
Ipotizzando che Zuckerberg mantenga
la promessa, le megadonazioni sono
unammissione esplicita del fatto che il de
naro dovrebbe essere reinvestito nella so
ciet. Sono un tacito riconoscimento del
fatto che nessuno potrebbe mai spendere
45 miliardi di dollari per s e per la sua fa
miglia e che, fondamentalmente, i soldi
non sono davvero suoi. Dal momento
che le cose stanno cos, la societ non pu
aspettarsi che i miliardari si rendano conto
da soli del problema grazie alla loro ma
gnanimit e alla loro mentalit illuminata.
Tutti dobbiamo fare la nostra parte, con
una tassa di qualche tipo sui patrimoni.
Il problema che quella statunitense
sta diventando una societ di oligarchi. E
non sono entusiasta, a diferenza di altri,
di acclamare i nuovi magnati della Silicon
valley. u fp
Jesse Eisinger un giornalista statunitense che scrive per il New York Times e per il sito
ProPublica. Nel 2011 ha vinto il premio Pulitzer con uninchiesta sulle banche di Wall
street.
Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

123

Annunci

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Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

Economia e lavoro
Eurozona

GIAPPONE

Sindacati
troppo morbidi

La Volkswagen
pronta a pagare
In vista dei risarcimenti per lo
scandalo delle emissioni di alcuni modelli con motore diesel, la
Volkswagen ha chiesto un prestito di venti miliardi di euro a
un gruppo di grandi banche,
scrive Handelsblatt. Secondo
fonti vicine al gruppo automobilistico, spiega il quotidiano, la
Volkswagen pronta a vendere
alcune aziende. La linea di credito sar garantita da tredici
banche, di cui una sola tedesca:
la HypoVereinsbank, istituto
controllato dallitaliana Unicredit. La Deutsche Bank, la principale banca tedesca, avrebbe riiutato perch alle prese con
un profondo piano di ristrutturazione aziendale.

RUSSIA

Debiti
in yuan
Nel 2016 la Russia ha intenzione di emettere titoli di stato denominati in yuan, scrive il Financial Times. Questa mossa
stata studiata per permettere
alle banche e alle aziende russe
di trovare nuove fonti straniere
di inanziamento dopo che i
mercati dei capitali occidentali
sono diventati inaccessibili a
causa delle sanzioni decise dagli
Stati Uniti e dallUnione europea. Questoperazione, inoltre,
rappresenterebbe un ulteriore
raforzamento del ruolo della
moneta cinese sui mercati internazionali.

Il 3 dicembre mario Draghi (nella foto), il presidente della


Banca centrale europea (Bce), ha annunciato nuove misure per la ripresa delleurozona, tra cui lestensione ino al
marzo del 2017 del quantitative easing (alleggerimento
quantitativo), il programma di acquisto di titoli di stato e di
altre attivit inanziarie per sessanta miliardi di euro al
mese. ma alla conferenza stampa per la presentazione delle misure, Draghi ha dovuto rispondere anche alle domande su alcune indiscrezioni uscite sulla stampa tedesca. Come scrive Die Zeit, si tratta dellacquisto di titoli di stato
da parte delle banche centrali di singoli paesi delleurozona attraverso accordi chiamati Agreement on net inancial
assets (anfa). Questo strumento permette ai singoli paesi
di fare operazioni di politica monetaria, come comprare titoli di stato, senza passare dalla Bce. Gli anfa, continua il
settimanale, sono accordi segreti, si sa solo che attualmente il loro valore di circa 575 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2006. Negli ultimi anni sono ricorse agli anfa soprattutto le banche centrali di Italia, Francia e Irlanda,
che probabilmente hanno sostenuto in questo modo le loro banche sullorlo del fallimento e i bilanci pubblici in disordine. Il problema che tutto questo sia potuto succedere usando uno strumento che totalmente privo di trasparenza e sfugge al controllo della Bce. Per ununione
monetaria questa unanomalia. Sarebbe ragionevole eliminare gli anfa o almeno modiicarli in modo che la Bce
ne abbia il pieno controllo. e forse di questa idea lo stesso Draghi, sottolinea la Frankfurter Allgemeine Zeitung: Il 3 dicembre alle domande sugli anfa il presidente
della Bce ha risposto irritato che le strategie delle banche
centrali nazionali sono diicili da capire. Draghi ha poi
aggiunto che non poteva rivelare dettagli e che era meglio
chiedere alle singole banche. agli osservatori sembrato
che avesse qualcosa da nascondere. u

tomoHIRo oHSUmI (BLoomBeRG/Getty)

GERMANIA

I vertici della banca centrale


giapponese sono scontenti dei
sindacati. Secondo listituto, dovrebbero chiedere pi soldi alle
aziende, scrive il Wall Street
Journal. La banca centrale, infatti, convinta che una crescita
maggiore di salari e stipendi sia
fondamentale per combattere la
delazione, la riduzione generalizzata dei prezzi dovuta alla
stagnazione economica. In
Giappone, invece, i sindacati
stanno ammorbidendo le loro
richieste. La Rengo, la principale organizzazione sindacale del
paese, ha annunciato di voler
chiedere aumenti di circa il 2
per cento, mentre nel 2014 parlava del 2 per cento o pi. altri
sindacati hanno ridimensionato
drasticamente le loro istanze a
causa delle cattive previsioni
sullandamento delleconomia.

JaSPeR JUINeN (BLoomBeRG/Getty ImaGeS)

INa FaSSBeNDeR (ReUteRS/CoNtRaSto)

Accordi segreti

IN BREVE

Cina Dal 1 gennaio 2016 le autorit di vigilanza cinesi potranno interrompere temporaneamente gli scambi alle borse di
Shanghai e Shenzhen se gli indici dei due mercati scenderanno
o saliranno di almeno il 5 per
cento. La misura stata studiata
per frenare la volatilit dei mercati inanziari cinesi ed evitare
che si ripetano crolli clamorosi
come quelli registrati nel luglio
del 2015. oltre alla sospensione,
le autorit possono decidere
una netta riduzione degli orari
di contrattazione per i titoli il cui
andamento legato a quello
delle due borse.

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

125

Buni
Ryan Pagelow, Stati Uniti

Sephko
Gojko Franulic, Cile
Fingerpori
Pertti Jarla, Finlandia

Mediocri
Tuono Pettinato, Italia

Strisce

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

127

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Loroscopo

Rob Brezsny
SAGITTARIO

ad assecondare questo bisogno di


fondere elementi diversi. il tuo
momento speciale per sperimentare la magia di mettere insieme cose
che non sono state mai, o quasi
mai, combinate.
CANCRO

BILANCIA

Spero che tu riesca a vedere


la diferenza tra una falsa cura e una vera cura. E una volta che
avrai imparato a distinguerle, spero
che farai la cosa giusta invece di
quella sentimentale. Per essere sicuro del risultato, tieni a mente
queste considerazioni: la falsa cura
pu avere un sapore pi dolce di
quella vera. Pu anche essere confezionata meglio e pubblicizzata in
modo pi allettante. Ma la vera cura potrebbe avere un vantaggio: ti
guarir sul serio.

Il segreto per annoiare sta


nel dire tutto, afermava lo
scrittore francese Voltaire. Sono
daccordo con lui e aggiungo queste considerazioni: dire tutto induce anche a pensare di aver capito
tutto. Inoltre, pu mettere in pericolo la nostra autorit in situazioni
rischiose in cui gli altri usano le informazioni come armi. Perci la
morale della storia : non dire tutto. Mi rendo conto che non sar facile, perch in questi giorni sei
unottima oratrice e la tua capacit
di esprimerti al culmine. Che cosa dovresti fare allora? Ogni volta
che parlerai, mira alla qualit e non
alla quantit. E lascia sempre un
po di mistero.

Thomas Edison, dellAcquario, riusc a ottenere


1.093 brevetti. Tra le sue invenzioni ci sono la prima lampadina elettrica pratica da usare, la cinepresa
e la batteria alcalina. Ma la creazione che amava di pi era il fonografo, la prima macchina della storia in grado di registrare e riprodurre i suoni. Edison era orgoglioso del fatto che nessun altro avesse
mai creato uno strumento cos
meraviglioso. Ti sto dicendo queste cose, Acquario, perch penso
che tu sia maturo per unesplosione di assoluta originalit. Quali
sono i doni pi unici che hai da offrire? Oltre a quelli che conosci
gi, ce ne potrebbero essere di
nuovi pronti a emergere.

TORO

Quale stato mentale desideri di pi? Quale qualit aspiri


a raggiungere invecchiando? Forse
la sensazione di essere profondamente apprezzato o la capacit di
vedere le cose come sono realmente o unintuitiva saggezza su come
coltivare rapporti stimolanti. Tinvito a esprimere lintenzione di cercare questa singolare esperienza
con tutta la tua passione e il tuo ingegno. Il momento quello giusto.
Stringi un patto con te stesso.

SCORPIONE

PESCI

Le anatre sono le creature


pi imperturbabili che conosco. Anche pi dei gatti. Quando mostrano la loro tipica riservatezza, i felini domestici a volte lasciano trapelare un certo fastidio o
disprezzo. Le anatre invece sono
impassibili come maestri zen. In
questo momento, guardando dalla
inestra del mio studio, ne vedo
cinque che nuotano con nonchalance contro la forte corrente del
ruscello, sotto una pioggia torrenziale. Ti invito a essere come loro
nei prossimi giorni. il momento
ideale per praticare la rainata arte dellinischiarsene.

Ti propongo un esperimento che dal punto di vista


astrologico faresti bene a tentare
nelle prossime settimane. Appena
cominci a provare frustrazione,
devi dire: Sono unirrefrenabile
fonte di forza, libert e amore.
Ogni volta che hai una leggera
sensazione di inadeguatezza o
provi un pizzico di rabbia, dichiara: Sono unirresistibile calamita
di forza, libert e amore. Se sei
seccato per un errore che hai commesso o per lignoranza dimostrata da qualcun altro, interrompi la
cosa che ti irrita e proclama: Sono
pieno di forza, libert e amore.

ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA GHERMANDI

GEMELLI

Insieme a Nicki Minaj e ai


Death Cab for Cutie, i Metallica hanno suonato unaria del
Flauto magico di Mozart. Prendendo spunto da loro, ultimamente
stai rideinendo il signiicato delle
parole ibrido, amalgama e
mistura. Stai mescolando metafore con grande eleganza. A volte i
tuoi miscugli sono dei terribili pasticci, ma pi spesso sono trioni di
sinergia. Ti autorizzo a continuare

Lantico ilosofo greco Epicuro partor intuizioni che


hanno aperto la strada allo sviluppo della scienza. Non credete a
nulla, diceva, se non siete in grado
di veriicarlo con losservazione
diretta e la logica. Partendo da
questo principio, giunse alla conclusione che il diametro del Sole
era di una sessantina di centimetri. Suppongo che anche tu stia
commettendo errori di valutazione simili a proposito di almeno
due fatti della tua vita, Capricorno. Il tuo giudizio sembra ragionevole, ma sbagliato. La buona notizia che presto ti libererai di
questi errori. E dopo un po di
scombussolamento iniziale ti sentirai pi leggero.
ACQUARIO

LEONE

In questi giorni puoi contare


su una qualit serpeggiante
e contorta. come se fossi lelegante e scaltro eroe di un mito ambientato in un antico futuro. Sei
pi dolce e provocante del solito,
pi emotivo e irrequieto. Sei un ricettacolo di afascinanti segreti e al
tempo stesso una fonte di eccitanti
rivelazioni. Meditando sulla tua
magia, mi torna in mente un passo
dal romanzo La chimera di Praga, di
Laini Taylor. Sapeva di nettare e
sale. Nettare, sale e mele. Polline,
stelle e cardini. Sapeva di racconto
di fate. Ragazze-cigno a mezzanotte. Panna sulla punta della lingua di
una volpe. Sapeva di speranza.
VERGINE

Ho comprato in una bancarella per 25 centesimi un li-

Internazionale 1132 | 11 dicembre 2015

129

internazionale.it/oroscopo

La felicit sinsinua nella


tua vita attraverso una porta
che non sapevi di aver lasciato
aperta, diceva lattore John Barrymore. Spero che tu abbia lasciato
aperte molte di quelle porte, Ariete. Questa la settimana in cui
pi probabile che la gioia, il piacere
e forse anche una folle beatitudine
entrino nella tua vita da fonti impreviste e direzioni inaspettate. Se
sarai fortunato, ci sar anche qualche crepa trascurata e qualche varco dimenticato da cui potrebbero
afacciarsi intensi piaceri e frizzanti
meraviglie.

CAPRICORNO

bro di oroscopi. Mancava la copertina e alcune pagine erano rovinate


dallacqua, quindi diicili da decifrare. Ma questo passaggio mi
saltato subito agli occhi: Nelle
questioni damore, le Vergini
allinizio tendono a essere distaccate. Il loro perfezionismo interferisce con la loro capacit di abbandonarsi a un rapporto che sembra
promettente. Ma se accettano di rilassarsi e andare avanti, alla ine si
iniammano. E allora, bisogna stare in guardia. La loro passione pu
generare una luce e un calore molto intensi. Ho il sospetto che questa descrizione potrebbe applicarsi
a te nelle prossime settimane. Speriamo che ti iderai del tuo intuito
per capire quali situazioni impongono cautela e quali meritano pi
apertura.

Il mio amico Jef ha trovato lavoro in un casin di Atlantic


City. Sei passato al lato oscuro, gli ho detto scherzando.
Ha ammesso che il 90 per cento dei frequentatori del casin perde, ma il lato positivo che il 95 per cento di quelli che perdono se ne va contento. Ti sconsiglio di giocare dazzardo nel prossimo futuro. Per te sar un periodo fortunato, ma usare lintelligenza quando scegli i rischi su cui puntare sar un modo migliore per
sfruttare la tua buona sorte. Su qualsiasi cosa tu decida di scommettere, non permettere alla tua esuberanza di spingerti ad agire
in modo impulsivo. Devi impegnarti in una ricerca. Divertirsi non
suiciente. Lo scopo inale combinare il piacere con il successo.

ARIETE

COMPITI PER TUTTI

Rivedi amorevolmente e nei minimi dettagli la


storia della tua vita, cercando di ricordare come
e perch sei arrivato al punto in cui sei oggi.

chappatte,the INterNatIoNal New york tIMeS

Lultima

wIllIaMS, the GuardIaN, reGNo uNIto

per salvare il pianeta devi abbandonare


il mio stile di vita.

delIGNe, urtIkaN, fraNcIa

centro di orientamento al lavoro.


ha mai pensato di diventare un robot?.

cleMeNt, the NatIoNal poSt, caNada

ci si pu astenere per procura al secondo turno?


Non potr venire.

Le regole Il popolo della rete


1 Non c nulla che commuova di pi la rete di una gatta che alleva un pulcino. 2 Il popolo della rete non
si arrabbia: insorge. 3 Non ti idare degli articoli che parlano di popolo della rete, popolo della notte e
popolo di Seattle. 4 Sui social network il conine tra ironia e presa per il culo estremamente labile. 5 Il
popolo della rete non esiste, ma se potesse votare eleggerebbe Gianni Morandi. regole@internazionale.it

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weyaNt

donald trump unisce lelettorato statunitense.


Il 100 per cento dei tuoi rivali e il 100 per cento dei tuoi
sostenitori pensa che sei un razzista xenofobo.

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