You are on page 1of 40

IL RILIEVO DIRETTO

Il rilevamento architettonico
dei fabbricati

Rilievo architettonico
Il rilievo architettonico un campo dapplicazione della geometria
descrittiva,
linsieme delle pratiche e dei metodi che consentono di riportare le
caratteristiche fondamentali di un oggetto edilizio in un sistema di
rappresentazioni (principalmente bidimensionali).
I grafici ottenuti sono la base per le operazioni di documentazione, studio,
conservazione delledificio e per lintervento su di esso.
Occorre sapere prima ci che si deve disegnare e tener presente che non
il prospetto, la pianta e la sezione, come immagini, a cui si vuol
pervenire in prima istanza, quanto la rappresentazione dello spazio fisico,
della qualit architettonica e le trasformazioni strutturali avvenute
nellopera stessa. (...)
Il rilievo architettonico unoperazione volta a capire Iopera nella sua
globalit (...); rilevare quindi significa innanzitutto comprendere Iopera
che si ha davanti, coglierne tutti i valori, da quelli dimensionali a quelli
costruttivi, da quelli formali a quelli culturali. (Mario Docci, Diego
Maestri. Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Bari, Laterza,
2009)

Il rilievo diretto
Tra le diverse tecniche di rilevamento architettonico, il rilievo
diretto senza dubbio quella pi facilmente utilizzabile perch non
necessita di strumentazione particolare se non dei tradizionali
strumenti di misura facilmente reperibili ed a basso costo. Ci
presuppone comunque una profonda conoscenza sia del metodo
operativo sia delle tecniche di acquisizione, e di restituzione poi,
delle osservazioni.
Viene definito diretto in quando le misure vengono prese
direttamente sulloggetto da rilevare ed possibile il confronto
diretto tra loggetto e un campione di dimensione nota.
Data la sua versatilit esso viene utilizzato nella maggior parte dei
rilievi architettonici ed inoltre spesso usato a completamento di
altri tipi di rilievi come quello topografico o strumentale. Inoltre pu
essere utilizzato per rilievi di porzioni intere, quali la planimetria o
le sezioni di un edificio, oppure per il rilevamento di alcuni dettagli
specifici.

Si definisce rilievo diretto quello effettuato dalloperatore con


limpiego dei semplici strumenti topografici fin qui esaminati,
quali cordelle metriche, triplometri, squadri ecc.

Fasi del rilievo


Il metodo diretto di rilievo dei fabbricati, come peraltro per tutti i rilievi topografici, si
sviluppa in due fasi distinte:
la prima, detta di campagna, durante la quale si provvede allacquisizione delle
misure dellopera da rilevare;
la seconda, detta di tavolino, nella quale sulla scorta delle informazioni fornite
dalla fase precedente, si provvede a redigere la rappresentazione grafica
delledificio nelle scale richieste.
Si procede secondo la seguente sequenza:
1. eidotipo della pianta del piano terra;
2. misure della pianta del piano terra;
3. eidotipo delle piante dei piani superiori;
4. misure delle piante dei piani superiori;
5. eidotipo delle sezioni;
6. misure delle sezioni;
7. eidotipo dei prospetti;
8. misure dei prospetti;
9. disegno delle piante;
10. disegno delle sezioni;
11. disegno dei prospetti.

IL RILIEVO COME STRUMENTO


DI CONOSCENZA DELL'AMBIENTE
I rilevamento architettonico una delle operazioni pi importanti
per penetrare la realt, tanto della singola opera, quanto del
paesaggio e della citt, intesa non come semplice sommatoria di
edifici, ma quale complessa struttura storico-ambientale.
Rilevare unopera o un centro abitato significa comprendere l'una e
l'altro nella loro totalit volumetrica, coglierne tutti i valori, da
quelli dimensionali a quelli costruttivi, da quelli formali a quelli
culturali.
Tuttavia, essendo impossibile rappresentare sulla carta tutte le
complessit di un organismo tridimensionale, ne risulta che il
rilevamento implicitamente osservazione, selezione degli
elementi significativi, analisi razionale scientificamente condotta al
fine di cogliere, dellopera stessa, non solo gli aspetti formali e
dimensionali, ma anche quelli non visibili e principalmente quelli
caratteristici.

La prima fase del rilevamento consiste in unaccurata ricognizione dellopera


architettonica o del centro urbano da rilevare, che verr integrata
dallacquisizione del materiale cartografico esistente e dallo studio delle fonti
scritte, per permettere al rilevatore di formarsi un quadro attendibile della
situazione, generale e per programmare meglio le successive operazioni.
Successivamente, attraverso l'aggiornamento della cartografia esistente o la
stesura di nuove mappe, si individuer la rete stradale con le relative cortine
murarie degli isolati, si determiner la consistenza edilizia sulle attuali
particelle testali.
In planimetria a scala pi grande (1:500, 1:200), si individueranno in seguito,
per ogni isolato, la posizione degli ingressi, delle scale, dei cortili, delle
coperture, delle aree verdi, ecc.
Essenziale, ai fini di una corretta comprensione del sistema costruito, appare il
rilevamento delle strutture portanti del piano terra di tutti gli edifici, perch
attraverso lo studio della loro tessitura possono desumersi importanti
informazioni di carattere tipologico, tecnico, costruttivo e sociale.
All'interno di questo schema generale possono effettuarsi poi rilevamenti di
singoli organismi architettonici con particolare attenzione alle dimensioni e
forma del fronte stradale, alla profondit del corpo di fabbrica, alla regolarit
delle strutture portanti, alla posizione della scala e degli eventuali cortili o
chiostrine, allo schema distributivo generale, ecc.

Con uno studio siffatto sar possibile la rappresentazione della realt


architettonica e territoriale nella sua complessit planovolumetrica e
ambientale, nella singolarit dei suoi caratteri peculiari e nella gradualit dei
processi di trasformazione che la contraddistinguono.

METODOLOGIA PER IL RILEVAMENTO ARCHITETTONICO


La conoscenza approfondita di un organismo architettonico la si pu avere solo
attraverso unaccurata opera di rilevamento. Questa operazione, che consente,
attraverso la discretizzazione dei punti significativi dell'opera, di pervenire alla
individuazione degli elementi caratterizzanti lopera stessa e soprattutto di
permettere una rappresentazione grafica, deve essere attuata con una
metodologia certa nelle sue linee generali e adattata caso per caso, in
dipendenza delle particolarit dellopera da rilevare.
Il rilevamento architettonico diretto pu suddividersi in due fasi: luna di
disegno e misurazione dal vero, laltra di restituzione grafica o di
rappresentazione.
Per la prima fase, onde evitare complicazioni e perdite di tempo, si consiglia di
seguire una sequenza di lavoro ben precisa che prevede dapprima lo schizzo e
la relativa quotatura della pianta del piano terra dell'edificio, poi gli schizzi e
relativa apposizione delle misure delle piante di tutti gli altri piani (compresi i
piani sottostrada e sottotetto), successivamente l'esecuzione di schizzi quotati
di sezioni, quindi l'esecuzione degli schizzi quotati di tutti i prospetti e, infine, il
disegno di dettagli architettonici e di particolari costruttivi debitamente
quotati.

Paline in legno per allineamenti.

Triplometro con due aste da 1,5 m con innesto a vite.

a) Doppio decametro metallico con graduazione in centimetri per misure di media


precisione (cordella metrica);
b) livella di precisione per muratori munita di tre distinte bolle per la verifica di piani
orizzontali, verticali e inclinati a 45.

La strumentazione indispensabile per il rilievo con il metodo diretto


consisterebbe in un congruo numero di paline per tracciare gli allineamenti, in
uno o pi triplometri, in una o pi livelle da muratore, in un doppio decametro
e in uno squadro agrimensorio.
La seconda fase consiste nel graficizzare in buona quanto, in tutto o in parte,
stato disegnato negli schizzi ed eventualmente integrato con altra
documentazione.
La sequenza delle operazioni della prima fase inizia con la stesura della pianta
del piano terra in quanto essa costituisce lelemento cardine di tutta
l'operazione di rilevamento: tutti gli altri grafici infatti dovranno essere redatti,
oltre che in base all'osservazione dellorganismo, tenendo presente la pianta
del piano terra.
Basti pensare che essa serve da elemento di controllo per i prospetti, per le
sezioni, per i collegamenti verticali, per il corretto posizionamento delle
murature portanti e, a livello ambientale, per l'esatta ubicazione rispetto ad
altri edifici, ad elementi naturali e artificiali, ecc.
Lo schizzo della pianta viene di norma eseguito in scala 1:100 circa.

Per una attendibile stesura planimetrica ci si pu servire, in prima


istanza, delle mappe catastali (opportunamente ingrandite e riviste) o di
altre planimetrie, cos come consigliabile riportare sul foglio stesso
alcuni dati essenziali, quali indicazione dellopera il posizionamento
orientato, numero del disegno, data del rilevamento e nome del
rilevatore.
Il piano ideale, che seziona orizzontalmente ledificio per ricavarne la
pianta, lo si fa passare a circa un metro dal piano di calpestio, in modo
da tagliare anche i vani delle finestre cos che le informazioni da
riportare sullo schizzo siano il maggior numero possibile.
Dapprima si disegna lo schema planimetrico dell'edificio, poi si
completa nello stesso il disegno delle varie facciate (porte, finestre,
elementi vari);
successivamente si completa la pianta con il disegno degli androni e
delle scale dapprima, poi di tutti gli altri ambienti. In caso di parti molto
complesse sia lungo il perimetro esterno che in ambienti interni si
rimander a disegni di dettaglio da redigere scala pi grande (1:50, 1:20,
1:10).

E buon norma
indicare su ogni foglio
lindicazione
dellopera, la sua
ubicazione rispetto
allo schema generale,
il numero progressivo
del disegno, data del
rilievo e nome del
rilevatore.
esempio di eidotipi di
pianta e sezione

Schizzo preparatorio (o eidotipo) per il rilievo della pianta del piano terra (Palazzo Atti
a Todi, PG), con indicate le basi di appoggio principale e secondaria. Il rilevamento del
cortile interno effettuato con il metodo delle coordinate polari.

Il rilevamento planimetrico dei vari punti dell'edificio pu quindi essere fatto o


mediante trilaterazione o per coordinate ortogonali.
Nella prima, dopo aver stabilito una base al di fuori delledificio, collegano i
punti principali dell'edificio stesso per mezzo di coppie rette uscenti dagli
estremi della base considerata.
Nel secondo caso, stabilita una retta-base (su cui vengono segnate le ascisse), al
di fuori dell'edificio, ma parallela ad esso, ove possibile, si traguardano
perpendicolarmente alla base i punti delledificio che si vogliono determinare, e
si misura la distanza tra essi e la retta-base.
Il prelievo delle misure planimetriche, tanto sull'edificio stesso, quando
possibile, quanto su una base, pu essere effettuato o con la tecnica delle
misure parziali successive o con quella delle misure progressive.
Nel primo caso si determina la distanza reciproca dei vari punti e per verifica si
prende anche la misura complessiva; nel secondo caso, invece, si riferiscono ad
unico punto iniziale tutte le misurazioni dei successivi punti.

Rilevamento planimetrico eseguito con il metodo della trilaterazione; i


punti A e B costituiscono la base per il rilievo del prospetto 1-6.

Trilaterazione
Il triangolo lunica delle figure geometriche elementari ad essere indeformabile
e, pertanto, facilmente rappresentabile sul foglio di disegno utilizzando
semplicemente le misure dei tre lati.
Questa caratteristiche fa si che questa figura geometrica sia particolarmente
comoda nel rilievo anche di forme complesse, in quanto si procede suddividendo
loggetto da rilevare in triangoli, di cui andranno misurati tutti i lati.
Fissato il primo lato, di misura nota, detto anche base, per rilevare la posizione
nello spazio di un altro punto sar necessario semplicemente misurarne la
distanza dai vertici della base (vengono dette anche coordinate bipolari perch
per individuare un singolo punto bastano le distanze da due poli).

Errori nella trilaterazione

Schema di trilaterazione utilizzato per rilevare superfici


curve sia in planimetria (nicchie) sia in alzato (volte)

Rilevamento planimetrico eseguito con il metodo delle coordinate ortogonali; i punti della
facciata 1-6 vengono proiettati sulla base di appoggio, la loro posizione determinata dalle
misure rilevate sulla base e dalla distanza dei punti sul prospetto dalla loro proiezione.

Prelievo di misure planimetriche con il metodo delle misure progressive e con


quello delle misure parziali.

Questi metodi di misurazione possono essere impiegati utilmente anche per


rilevare gli interni degli edifici.
Quando il perimetro delledificio di forma irregolare indispensabile tracciare
una poligonale chiusa che lo racchiuda, in modo da poter utilizzare i lati della
poligonale come basi di appoggio per successive trilaterazioni con le quali
posizionare il perimetro rispetto alla base esterna.
Il posizionamento di cortili interni pu essere agevolato creando poligonali
secondarie che staccandosi da quella esterna penetrano dentro l'edificio.
Si ricorda che il prelievo delle misure planimetriche deve essere eseguito
tenendo perfettamente orizzontale l'unit di misura (triplometro o doppio
decametro).
Per proiettare ortogonalmente i punti di una facciata su una base esterna, si
utilizzano squadre da muratore eventualmente integrate con regoli.
Il rilievo dell'ampiezza di angoli concavi o convessi pu essere facilmente risolto
utilizzando la fettuccia metrica con l'aggiunta di un regolo, ed eseguendo una
trilaterazione dopo aver fissato a piacere due punti ausiliari come illustrato
nelle figure seguenti.

Proiezione ortogonale di punti di un perimetro esterno una base prefissata per


effettuare il rilievo con il metodo delle ascisse e ordinate.
I punti 1 e 2 sono proiettati con l'ausilio di una squadra da muratore.

In alto: rilievo di un'ampiezza


di un angolo concavo
utilizzando asta metrica o una
rotella. Il valore dell'angolo
determinato con una semplice
trilaterazione, fissando a
piacere due punti 1 e 2 sulla
parete e misurando
successivamente i lati del
triangolo.

In basso: Rilevamento
dell'ampiezza di un angolo
convesso utilizzando un'asta
metrica o una rotella. Il valore
dell'angolo determinato da
una trilaterazione effettuata
con l'ausilio di due punti 1 e 2
fissati rispettivamente ad
un'asta appoggiata a uno i lati
e alla seconda parete.

Il rilevamento planimetrico di edifici dotati di facciate molto articolate pu


essere agevolmente eseguito misurando le distanze e gli aggetti delle
membrature come illustrato nella figura seguente, purch i vari elementi
risultino ortogonali fra loro.
Particolare attenzione deve essere posta per il rilevamento di elementi quali gli
spessori dei muri, sia esterni che interni; gli ambienti in cui per cause varie non
sia possibile utilizzare una sola diagonale principale; gli spessori dei solai; i
collegamenti verticali come scale di vario tipo, rampe e cordonate; gli spessori
murari ai vari piani (specie nel caso che esistano rastremazioni pi o mene
consistenti).
Particolare attenzione va posta nel rilievo delle scale delle quali occorre rilevare
oltre che lampiezza del vano, anche la larghezza e la lunghezza dei gradini, il loro
numero, l'alzata, nonch le dimensioni dei pianerottoli.
Dopo aver eseguito le piante si passa a disegnare le sezioni dellorganismo
architettonico immaginando di tagliare lo stesso con piani perpendicolari ai
prospetti e passanti in zone caratteristiche quali le aperture esterne, i vani scala,
eventuali chiostrine e cortili ecc.

Rilevamento planimetrico di un edificio con facciata articolata, con il


metodo delle misure parziali.

Determinazione dello spessore x di


un muro interno privo di aperture,
avvalendosi dell'apertura di una
porta o di una finestra su un muro
perpendicolare a quello in esame.
Lo spessore x definito dalla
seguente espressione: x = a-(d + d),
dove a costituisce la misura tra due
successive porte e d e d
rappresentano la misura da dette
porte al muro da valutare.

Rilevamento planimetrico di un vano scala.

Pianta quotata: edificio in via del Cedro a Trastevere, o Roma


(rilevamento di A. D'Aprile, 1983, rivisto da D. Maestri).

Normalmente, per edifici di non complessa volumetria, bastano due


sezioni, luna longitudinale e laltra trasversale, delle quali almeno una
deve passare per il corpo scala in modo da tagliare longitudinalmente le
rampe.
Nelle sezioni devono essere riportati due tipi di misure: le orizzontali e le
verticali o altezze.
Le prime possono desumersi dalle piante disegnate in precedenza, le
seconde invece consentono di definire, unitamente alle altre planimetrie,
il volume dellopera architettonica.
Tutte le altezze bene che siano riferite a una retta fondamentale
orizzontale, coincidente in genere o con il piano stradale o con il piano di
calpestio del piano terra, o con una soglia o altro elemento ancora, purch
sia ben riconoscibile.
Qualora la facciata sezionata presenti diverse sporgenze o rientranze ai
vari piani consigliabile porre un'altra retta di riferimento, questa volta
verticale, costituita, ad esempio, da un filo a piombo, alla quale riferire i
punti caratteristici della facciata stessa.
Vari accorgimenti possono essere usati per determinare gli spessori dei
solai, le altezze delle rampe delle scale, delle volte, dei sottotetti e delle
coperture.

Prelievo delle
misure verticali:
si noti il
posizionamento
del filo a
piombo e della
linea orizzontale
di riferimento (o
caposaldo).

La rappresentazione del prospetto di un edificio consiste nel disegnare gli


elementi caratteristici dello stesso, individuati nel contorno apparente, nelle
perimetrazioni delle aperture, nel posizionamento di elementi architettonici,
nella sintesi grafica di elementi scultorei e decorativi.
La graficizzazione mongiana di un prospetto si ottiene immaginando di
proiettare il medesimo su un piano parallelo alla facciata, con direzione
ortogonale al piano stesso.
Quando l'edificio presenti un prospetto articolato su pi piani tra loro non
paralleli, consigliabile disporre il piano di quadro parallelamente alla parte
principale e proiettare il tutto ortogonalmente al quadro: in questo modo le
parti oblique verranno presentate di scorcio.
Quando, per la loro obliquit reale, rispetto al piano principale di facciata lo
scorcio disegnato sia molto forte, conviene disegnare dei prospetti parziali
relativi alle sole parti oblique, con le modalit generali di graficizzazione sopra
descritte.
Il prospetto pu essere ricavato dalle piante e dalle sezioni disegnate in
precedenza, ma conviene spesso disegnarlo sul posto, con uno schizzo, per poter
cogliere quelle anomalie che sempre sono presenti in unopera architettonica e
che possono rivestire anche grande importanza.
Una volta tracciato il contorno apparente dato dalla linea del terreno, dalle linee
di copertura e di gronda, dalle linee laterali, si passa a posizionare le aperture
mediante gli assi delle stesse e a definire successivamente i loro contorni, e ad
apporre tutte le misure e le descrizioni del caso.
Anche in questo caso, come per le sezioni, le misure possono essere riferite a
una o pi rette fondamentali disposte orizzontalmente o verticalmente.

Schizzo
preparatorio (o
eidotipo) per rilievo
del prospetto di un
edificio (Palazzo Atti
a Todi, PG): si noti il
posizionamento
della fondamentale
di riferimento
coincidente con il
basamento
dell'edificio.

Va sottolineato inoltre che tutti gli schizzi


eseguiti a diretto contatto con l'opera da
rilevare devono riportare, con descrizioni,
annotazioni e misure, tutte le operazioni
effettuate, e contenere informazioni sia
dimensionali che costruttive tali da costituire
una documentazione abbondante di dati, cui
attingere per ulteriori verifiche, anche dopo la
stesura grafica del rilevamento.

IL RILEVAMENTO DI DETTAGLI ARCHITETTONICI


E DI PARTICOLARI COSTRUTTIVI
Nel rilevamento architettonico, spesso, non bastano, per
rappresentare compiutamente un edificio piuttosto
complesso, piante, sezioni e prospetti dinsieme: quando
poi si tratti di opere caratterizzate da elementi
architettonici quali cornicioni, balaustre, trabeazioni,
colonne, ecc. o da partiture architettonico-scultoree, il
rilevamento di dettaglio diviene necessario.
Questi elementi, che costituiscono spesso l'essenza del
linguaggio architettonico del passato, debbono essere
studiati, rilevati e rappresentati con grande attenzione e
cura. Il travisamento e lerrata determinazione di uno o pi
di questi elementi possono ingenerare gravi equivoci nella
comprensione e nella datazione di un'opera architettonica.

Rilevamento degli
aggetti di un
cornicione, con l'ausilio di
un filo a piombo.

Rilevamento delle
altezze di un
cornicione, con
l'ausilio di un regolo
munito di livella o di
una squadra.

You might also like