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MITOLOGIA E PSICOPATOLOGIA
DELLINFANTICIDIO*
CH. MUNDT, C. CIGOGNINI
PREMESSA
Nel 2007 ebbe luogo in Germania una serie dinfanticidi, che provoc
unampia e intensiva discussione a livello pubblico e politico. Anche un
simposio della societ tedesca per psichiatria e psicoterapia Deutsche
Gesellschaft fr Psychiatrie, Psychotherapie und Nervenheilkunde (cfr.
Mundt e Hornstein) fu dedicato a questo tema. Una madre aveva ucciso nove bambini dopo la nascita, facendoli a pezzi e interrandoli in
vasi di fiori; unaltra aveva ucciso numerosi bambini e in seguito li aveva messi in un congelatore. Questo tema penetr cos prepotentemente nella coscienza pubblica che si arriv a vagliare lipotesi di istituire
una ruota degli esposti, nella quale le madri avrebbero potuto depositare anonimamente i loro neonati. Alla riflessione psicopatologica gi
esistente si aggiunse quella riguardante la situazione sociale delle madri, soprattutto di quelle pi giovani.
Se da un lato il succedersi dei casi dinfanticidio desta scalpore e
sconcerto nella societ odierna, dallaltro ci rivela come gli antichi
miti siano tuttora di pungente attualit. Al pericolo della rimozione e
della relegazione di tali eventi nella casistica psichiatrica (cfr. Galim*
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In Medea, invece, vi una disputa tra due potenze interne antagoniste, una demonica volont di vendetta e un chiaro discernere
tra giustizia e ingiustizia. (Ortkemper, p. 268, trad. C.C.)
Lamore di Medea si trasforma in odio. Per vendicarsi di Giasone, Medea uccide Glauce, Creonte e infine i propri figli. Egeo, re di Atene, le
conceder asilo nella propria citt.
Lidea che un eroe del mito possa agire prendendo una libera
decisione, che Medea faccia ci che la sua coscienza le dovrebbe impedire, rivoluzionaria. (ibid.)
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mito di Medea. In Schlaf der Vernunft (Il sonno della ragione) di Ulla
Stckl, la sequenza del figlicidio volutamente irreale e rappresentata come un sogno accompagnato da sentimenti di vendetta e colpa, con
riferimento ai temi dellinconscio. Come gi altre autrici, anche Ulla
Stckl dubita del fatto che una madre possa aver ucciso i suoi figli, ci
che le pi caro, solo per vendicarsi di suo marito, e rifiuta la versione
di Euripide.
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Il tema della colpa tragica entra in gioco quando lambizione personale o loffesa sinscrivono nellambito di una missione storica, sociale
o familiare non riflessa, che non possibile evitare se non traendone
gravi svantaggi. Queste costellazioni riguardarono i conflitti tra culture
diverse, con ambizioni di superiorit da parte di una di queste nei confronti dellaltra: dei Greci nei confronti dei Barbari per Euripide, dellOccidente nei confronti dellOriente per Christa Wolf. Vi appartengono anche le sfaccettature dei rapporti di genere e, in prospettiva, dellimpossibilit di un amore equamente bilanciato. Gli attori sono consegnati originariamente a una strutturale distribuzione di poteri, con lo
sfruttamento della forza fisica da una parte e del privilegio della procreazione dallaltra. Perci Euripide lascia che Giasone si lamenti del
fatto che la procreazione non sia possibile senza le donne:
Se esistesse una nascita diversa, completamente senza la donna,
come sarebbe felice la vita! (Wolf, 2008, p. 199)
Il mito di Medea e le sue rielaborazioni letterarie e artistiche si concentrano soprattutto sullo sfondo culturale dellatto, e con questo sul ruolo
dellattrice quale rappresentante di conflitti sovrapposti, specialmente
riguardanti la condizione umana in generale o culture depositarie di valori conflittuali. Gli elementi del conflitto tragico e della colpa tragica si possono contrapporre alla colpa personale propria del diritto
penale e possono rivelarsi daiuto al fine di descrivere in modo differente quelle situazioni reali di conflitto personale che dal punto di vista
giuridico non possono essere valutate. Una tale descrizione potrebbe
influire sulla misura penale.
Un conflitto tra culture pu prendere forma anche in uno stesso ambito culturale, per es. tra classi sociali, tra immigrati e autoctoni, o in
famiglie, come nel caso dei conflitti generazionali. Tennessee Williams
ha descritto magistralmente ladagiarsi di una giovent schiacciata dalle
deleghe di uneredit forte, e il suo processo di autodistruzione (cfr.
Stierlin).
Nel corso della valutazione e dellelaborazione psicoterapeutica degli infanticidi, si conferito un grande significato alle situazioni conflittuali sovrapersonali e alle deleghe nascoste, quali elementi fondamentali la cui efficacia si rivela a distanza. Individui depressivi tendono
spesso a sviluppare un senso della lealt e del dovere esagerati, una fedelt nei confronti del sistema, che finisce per non lasciare alcuno spazio di crescita e contro il quale non sembra esserci possibilit di ribellione. Pazienti caratterizzati da una struttura narcisistica e da una labile
consapevolezza del proprio valore si rendono dipendenti nei confronti
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V. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
I miti costituiscono un bagaglio di sapere astratto di carattere sovraepocale. Lutilizzo di metafore li rende adatti a funzionare come parabole quasi fiabesche nellambito di trasmissioni apparentemente eccentriche. Nel caso dellinfanticidio, il mito di Medea pu essere daiuto al
fine di approfondire il pallido concetto dellumiliazione narcisistica,
fino ad arrivare a comprendere condizioni sociali e psichiche dellessere
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