Professional Documents
Culture Documents
Antonio Bonifati
ABSTRACT
Utilizzando la notazione di Leibniz, molti teoremi applicativi del calcolo differenziale hanno semplice dimostrazione, senza coinvolgere il concetto complicato di limite.
Basta applicare un po di algebra ed alcune approssimazioni per scoprirli. Anche se
questo metodo di dimostrazione non rigoroso, funziona ed corretto. Vediamo come si
fa.
1. Notazione di Leibniz
Secondo la notazione di Leibniz le differenze infinitesime o differenziali si indicano con una lettera rappresentativa della grandezza preceduta da una d, ad esempio:
df , dg, dx, dt
Il differenziale di una funzione va pensato come la differenza tra due valori della funzione distanti di
un infinitesimo della variabile dipendente. Ad esempio se f una funzione di x si ha:
df = f (x + dx) f (x)
Qualcuno di voi potrebbe obiettare, a ragione, che la definizione data di differenza infinitesima non
affatto precisa. Si deve accettare il concetto come primitivo dellanalisi infinitesimale, perch non c modo
di darne una definizione precisa.
2. Derivata
La derivata il rapporto tra due differenziali: il differenziale della variabile dipendente fratto quello della
variabile indipendente, ad esempio:
df
f (x + dx) f (x)
=
dx
dx
Il risultato una nuova funzione della stessa variabile indipendente. Loperatore derivata risolve
parametricamente il problema di trovare la tangente ad una curva, oppure la velocit di un mobile quando
sia nota la posizione assunta istante per istante. In questultimo caso la variabile indipendente o parametro
il tempo, solitamente indicata con la lettera t.
3. Derivata di funzione di funzione
Supponiamo sia data una funzione f (y) e che y sia a sua volta funzione di unaltra variabile x:
f = f (y), y = y(x)
Componendo le due funzioni in cascata abbiamo una funzione f della sola variabile x:
f (y) = f (y(x)) = f (x)
(3.1)
La domanda : data la derivata di f rispetto ad y e nota pure la derivata di y rispetto a x, esiste una
formula per la derivata della funzione composta f (x) che coinvolga le derivate note? La risposta affermativa. Infatti basta considerare la seguente identit ottenuta moltiplicando e dividendo per dy:
-2d f d f dy
=
dx
dy dx
(3.2)
(3.3)
che si esprime a parole dicendo che la derivata della funzione composta il prodotto delle derivate delle
funzioni che la compongono. Questa propriet infatti pu essere estesa in generale nel caso della composizione di n funzioni, con n arbitrario.
Loperatore di derivazione trasforma quindi la composizione di funzioni in un prodotto algebrico!
In effetti esiste una analoga propriet per i differenziali che si ottiene dalla (3.3) semplificando i dx e
i dy o semplicemente differenziando la (3.1):
d f = df
In effetti la dimostrazione della (3.3) si sarebbe potuta condurre a partire da questa relazione, dividendo il
primo e secondo membro per dx e moltiplicando e dividendo il secondo membro per dy.
4. Derivata della somma di funzioni
La derivata della somma algebrica di funzioni la somma algebrica delle derivate. Questa propriet
pu essere dimostrata formalmente in base alla analoga propriet di cui gode il differenziale. Sia:
f (x) = g(x) + h(x)
differenziando ottengo:
df (x) = d(g(x) + h(x)) = dg(x) + dh(x)
dividendo per dx ho:
df (x) d(g(x) + h(x)) (dg(x) + dh(x)) dg(x) dh(x)
=
=
=
+
dx
dx
dx
dx
dx
sottintendendo per semplicit la dipendenza dalla x ho la propriet cercata scritta in forma sintetica:
df
dg dh
=
+
dx dx dx
Per dimostrare che il differenziale passa per le somme procediamo come segue, essendo f = g + h
per definizione:
df (x) = f (x + dx) f (x) = (g + h)(x + dx) (g + h)(x) = g(x + dx) + h(x + dx) g(x) h(x) =
= [g(x + dx) g(x)] + [h(x + dx) h(x)] = dg(x) + dh(x)
Qui con la notazione (g + h) ho indicato la funzione somma delle due funzioni g e h, che si comporta algebricamente, perch la funzione somma per definizione la somma delle due funzioni.
Inoltre le costanti possono uscire fuori dal segno di derivata, che si conferma cos essere un operatore
lineare, cos come il differenziale. La dimostrazione molto semplice e lasciata al lettore.
Man mano che andiamo avanti sar chiaro sempre di pi che le propriet della derivata si possono far
discendere da quelle del differenziale e viceversa, e che per ogni propriet della derivata ne esiste una
analoga per i differenziali. La cosa non stupisce, essendo la derivata nientaltro che un rapporto di differenziali.
-3-
(5.1)
(5.2)
(5.3)
Per eliminare i dx ricaviamo g(x + dx) dalla (5.1) e sostituiamolo nella (5.3) e analogamente ricaviamo
h(x + dx) dalla (5.2) e sostituiamoli nella (5.3):
df = [dg + g(x)][dh + h(x)] g(x)h(x)
ora si tratta di moltiplicare due binomi:
df = dgdh + dgh(x) + g(x)dh + g(x)h(x) g(x)h(x)
ora bisogna osservare che il prodotto dgdh trascurabile rispetto a dg o dh od alla loro combinazione lineare e quindi si ha in definitiva:
df = dgh(x) + g(x)dh
dividendo per dx si ha la corrispondente propriet sulle derivate:
df
dg
dh
=
h(x) + g(x)
dx dx
dx
Per esercizio provate a estendere questa propriet nel caso del prodotto di 3 funzioni e poi in generale
per un prodotto di un qualsiasi numero n di funzioni arbitrarie.
6. Derivata dellinversa di una funzione
Sia:
f =
1
g
dg
df
, esiste un modo algebrico per scrivere
? La risposta s e la formula corretta si
dx
dx
pu trovare considerando ancora una volta la ormai ben nota definizione di differenziale:
Mi chiedo: se nota
df = f (x + dx) f (x) =
1
1
=
g(x + dx) g(x)
dg
g2
-4-
dg
df
= dx2
g
dx
7. Derivata del rapporto di due funzioni
Sia:
f =
g(x)
h(x)
questa pu essere scritta usando linverso e il prodotto invece della sola divisione:
f = g(x)
1
h(x)
dgh(x) g(x)dh
h(x)2