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Capitolo I
Guerra e catechesi alle frontiere
dellimpero. Luis de Valdivia e la nascita
della guerra difensiva (1593-1612)
La figura di Luis de Valdivia stata a lungo al centro di aspri dibattiti storiografici volti
a delinearne il reale impatto sulla politica cilena e limportanza in ambito catechetico.
La diversit dei ruoli ricoperti dal gesuita in Cile, la sua ventennale attivit missionaria
nelle terre indiane pi meridionali e la produzione di testi catechetici e grammaticali
nelle lingue locali, lo hanno infatti reso una figura di straordinaria importanza per la
comprensione sia della societ cilena di inizio 600 che delle dinamiche interne ai
gruppi indigeni ribelli. In questo capitolo, dopo una breve panoramica storiografica sul
padre Valdivia, si tratteranno gli avvenimenti che portarono allelaborazione ed alla
definitiva applicazione della guerra difensiva. Contemporaneamente si dar spazio
allattivit pastorale del gesuita, iniziando dai primi contatti con gli indios a Lima per
terminare con le spedizioni nella terra dei ribelli. Lintento di questo capitolo non
dunque scrivere una biografia di Valdivia, bens analizzare il suo operato negli anni
trascorsi in Cile, tra la lotta contro il servizio personale degli indios e la gestione della
guerra difensiva. Inoltre, in linea con il rinnovato interesse degli studi antropologici
per le popolazioni cilene che si opposero al dominio coloniale per circa tre secoli 1, si
1 Si veda in particolare il lavoro di Rolf G. Foerster, Jesuitas y Mapuches, 1593-1767, Editorial
Universitaria, Santiago, 1996 e gli articoli di Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y
Restructuracin entre los Indgenas del Centro-Sur de Chile (siglos XVI-XVIII), in The Hispanic American
Historical Review, vol. LXXIX, n3, (agosto 1999), pp. 425-461 e Notas acerca de los dispositivos de
poder en la sociedad colonial fronteriza, la resistencia y la transculturacin de los Reche-Mapuche del
Centro-Sur de Chile (XVI-XVIII), in Revista de Indias, vol. LVI, n208, (1996), pp. 659-695.
2 I tre lavori ebbero scarsissimo impatto sulla comunit culturale sia spagnola che cilena, dato che non
ebbero molta diffusione tra il pubblico e vennero criticati per le scelte stilistiche adottate. Pedro de Valencia
venne incaricato dalla Corona di redigere una storia ufficiale della guerra difensiva in Cile. Tuttavia, tale
responsabilit si rivel per Valencia troppo onerosa e non incontr il suo favore, tanto che il lavoro venne poi
redatto e pubblicato dal cronista Luis Tribaldos de Toledo. Il testo stato recentemente ripubblicato con il
titolo Historia general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino, provincias de Chile,
Viforcos Marinos, Universidad de Len, 2009. Su Pedro de Valencia si veda poi Jess Paniagua Prez, Pedro
de Valencia, cronista e historiador oficial de las Indias (1607-1620), in Anuario de Estudios Americanos,
53, (1996), pp. 231-249. Poco si sa sugli altri due autori citati. Lopera di Sotelo Romay non giunta fino a
noi, mentre Melchor Jufr del guila pubblic a Lima nel 1630 un Compendio historial del descubrimiento,
conquista y guerra del reino de chile con otros discursos. Uno de avisos prudenciales en las materias de
gobierno y guerra. Y otro de lo que catlicamente se debe sentir de la astrologa judiciaria. Il testo in versi
e venne notevolmente attaccato per la povert di stile. Attualmente si conserva un solo esemplare. presente
on-line una versione dellopera consultabile allindirizzo http://www.biblioteca.org.ar/libros/89808.pdf,
[consultato il 3 novembre 2015].
3 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno. La Guerra Defensiva y el imperialismo
espaol en tiempos de Felipe III, Universidad de Sevilla, Sevilla, 2010, p. 22.
4 Tra gli autori di opere sulla guerra di Arauco appartenenti al ceto militare si ricordano Santiago Tesillo e la
sua Guerra de Chile, causas de su duracin y medios para su fin, Imprenta del Ferrocarril, Santiago de
Chile, 1864 [1647] e le Memorias de los sucesos de la guerra de Chile, composte tra il 1687 ed il 1690 da
Jernimo de Quiroga e rimaste inedite. Per la lettura dellopera rimando al volume del 1979 che ha
finalmente pubblicato il lavoro di Quiroga, Memorias de los sucesos de la guerra de Chile, Fernndez
Larran, Andrs Bello, Santiago, 1979.
15 Le prime tredici citt fondate in territorio cileno furono Santiago, la cui nascita si fa risalire al 12
febbraio del 1541, Chillan, La Serena, Concepcin, Santa Cruz de Loyola, Angol, Caete, La Imperial,
Valdivia, Villarica, Castro, Osorno ed il porto di Valparaso. Francisco Enrich, Historia de la compaia de
Jess en Chile, cit, pp. 1-4. Per lo studio della spedizione di conquista di Pedro Valdivia si veda poi Pedro de
Valdivia, Cartas de relacin de la conquista de Chile, edicin critica de Mario Ferreccio Podesta, Editorial
Universitaria, Santiago de Chile, 1978 e Andrs Pardo, Pedro de Valdivia, Publicaciones espaolas, Madrid,
1959.
16 Serge Gruzinski, La colonizacin de lo imaginario. Sociedades indgenas y occidentalizacin en el
Mxico espaol. Siglos XVI-XVIII, Fondo de cultura economica, Mxico, 1993, pp. 15-25.
17 Sulla resistenza di Vilcabamba rimando a Nathan Wachtel, La visione dei vinti: gli indios del Per di
fronte alla conquista spagnola, Einaudi, Torino, 1977 e George Kubler, The Neo-Inca State (1537-1572), in
"The Hispanic American Historical Review", XXVII, (1947), n 2, maggio, pp. 189-203.
18 Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo, cit, pp. 163-197.
In Cile le cose andarono molto diversamente, tanto che il nuovo territorio della Corona
si guadagn presto il nome di Flandes indiano 19. Stupisce che popolazioni sparse sul
territorio andino, prive di unorganizzazione statale centralizzata paragonabile a quelle
degli altri amerindi incontrati, potessero contendere il Cile per cos lungo tempo agli
spagnoli. Tale particolare attitudine sta alla base del notevole interesse suscitato dagli
araucani sin dai tempi della conquista. Gli indigeni che vivevano ai margini dellimpero
venivano considerati dai cronisti spagnoli gruppi senza legge, senza re e senza fede, in
una parola: barbari. Come ricorda lo studioso Guillaume Boccara, gli araucani, come i
guajiros colombiani ed i chiriguanos del nord del Messico fueron percibidos como
entidades sin historia; y la resistencia que opusieron al invasor durante ms de tres
siglos tenda a confirmar el caracter inestable de su mentalidad y organizacin social.
Ubicados en las fronteras de la civilizacin, los guerreros amerindios fueron tambin
relegados a los mrgenes de la historia20.
Le popolazioni cilene entrarono rapidamente nella storia come popolo poetico, grazie
allepica dellAraucana di Alonso de Ercilla, uno dei lavori pi significativi della
letteratura del Siglo de Oro, e dellArauco domado di Pedro de Oa21. Ma bisogner
aspettare molto per la nascita di un vero interesse storico-antropologico che
approfondisca le pratiche rituali e le trasformazioni sociali degli araucani durante il
conflitto con gli spagnoli. I primi ad instaurare un rapporto non bellico bens di dialogo
con gli indios furono i gesuiti, a partire dal loro arrivo in Cile nel 1593. Animati dal
19 Il termine, che richiama ovviamente la duratura resistenza opposta dalle fiandre al dominio spagnolo,
compare nel frontespizio della nota cronaca di Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile,
Flandes indiano, cit.
20 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 425.
21 LAraucana un poema epico in lingua spagnola che tratta della conquista del Cile, composto da 37 canti
divisi nelle tre parti che compongono il poema. La prima parte venne pubblicata nel 1569, la seconda nel
1578, mentre lopera completa delle tre partizioni venne data alle stampe nel 1589. Il successo del testo fu
notevole, ed a oggi costituisce un lavoro indispensabile per lo studio tanto della letteratura epica spagnola
quanto dellimmagine poetica degli araucani. Per una lettura del testo si veda Alonso de Ercilla, La
Araucana, 2 voll, Extramuros, Sevilla, 2007 [facsmil 1776]. Per un profilo biografico di Ercilla si veda
invece Frank Pierce, Alonso de Ercilla y Ziga, Rodopi, Amsterdam, 1984. LArauco domado anchesso
un poema epico, pubblicato nel 1596 da Pedro de Oa su richiesta del marchese di Caete, vicer del Per
dal 1589 al 1596. Il testo, articolato in 19 canti, sebbene non abbia raggiunto la fama dellAraucana di
Ercilla, considerato uno dei testi epici pi importanti del Siglo de Oro. Pedro de Oa, El Arauco domado,
Cultura Hispnica, Madrid, 1944 [1596].
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26 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 427.
27 Martin Garca de Loyola a Filippo II, Santiago, 18 aprile 1593. Il testo citato in Guillaume Boccara,
Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del Centro-Sur de Chile, cit, p. 428.
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indios locali. Proprio sulla base di questi due aspetti possibile comprendere meglio la
struttura sociopolitica dei mapuche durante gli anni della conquista.
Gli indios cileni possedevano diversi livelli di organizzazione sociale al loro interno.
Lunit base era costituita dalla ruca (casa), nella quale abitavano luomo con le sue
mogli e figli, ed a volte anche con le famiglie dei figli sposati. Pi ruca costituivano il
casero, una struttura di tipo clanico nella quale tutti i maschi appartenevano al
lignaggio dellulmen (parola indigena che gli spagnoli traducevano con cacique)
principale della ruca. Il livello organizzativo successivo era costituito dal quielob,
formato da pi caseros. I suoi membri cooperavano nella realizzazione di diverse
attivit economiche e si mobilitavano in caso di aggressioni esterne. Il quielob si
organizzava poi su un principio strettamente endogamico, e lintera trama sociale dei
mapuche era formata da gruppi di consanguinei che ruotavano attorno alla figura
dellUlmen28.
La struttura sociale fondante della comunit mapuche era il lebo, ovvero lassemblea. Al
suo interno si risolvevano le questioni relative alla guerra ed alla pace: era il centro
decisionale e politico della comunit cilena. Sempre al livello del lebo si svolgevano le
riunioni dei guerrieri e le cerimonie religiose essenziali per la riproduzione simbolica
della societ. Lidentit stessa dei mapuche come gruppo si formava in funzione
dellappartenenza ad un lebo ed in riferimento al rehue, lo spazio cerimoniale di ogni
lebo29. interessante notare come esistesse una sorta di codice sociale in relazione a
quella che veniva considerata lattivit criminale, dal momento in cui le decisioni
giuridiche e politiche prese nel lebo dovevano essere rispettate dalla totalit del
gruppo30. Notevole era poi limportanza ricoperta dal rehue. Esso rappresentava a livello
simbolico il centro del mondo e lunit del gruppo. In questo modo, il lebo costituiva il
28 La struttura del quielob stata affrontata in maniera chiara in diverse cronache di fine 500 ed inizio
600. In particolare, si ricordi a tale riguardo il noto testo di Francisco Nuez de Pineda y Bascuan,
Cautiverio feliz y razn de las guerras dilatadas de Chile, Imprenta del Ferrocarril, Santiago de Chile, 1863
[1673]. La composizione della ruca e lesistenza del casero confermata invece da tre testi: Pedro Mario
de Lovera, Crnica del Reino de Chile, Imprenta del Ferrocarril, Santiago de Chile, 1865 [1595]; Santiago
de Tesillo, Guerras de Chile: causas de su duracin, advertencias para su fin, Imprenta del Ferrocarril,
Santiago de Chile, 1864 [1647]; e Gernimo de Quiroga, Memorias de los sucesos de la guerra de chile, Ed.
Andrs Bello, Santiago de Chile, 1979 [1690].
29 Il termine rehue indica anche laltare degli sciamani mapuche. Guillaume Boccara, Etnognesis
Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del Centro-Sur de Chile, cit, p. 431.
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primo livello di differenziazione identitaria, dato che un mapuche non avrebbe mai
sacrificato, decapitato o mangiato un membro del proprio lebo31. Tale struttura era
dunque unentit sociopolitica autonoma ma anche il luogo della demarcazione
identitaria tra i mapuche e gli altri gruppi. Gli hombres verdaderos, insomma, si
organizzavano attorno ad un lugar verdadero, il rehue (composto da re-, verdadero, e
hue,
lugar).
In caso di conflitti armati, pi lebo potevano riunirsi in ununit superiore che le fonti
chiamano ayllarehue, letteralmente nove rehue. Questa struttura politica non era
permanente bens occasionale ed i lebo che vi facevano parte continuavano a conservare
una chiara autonomia e capacit decisionale32.
Larchitettura sociale mapuche si completava poi con il futamapu, una struttura che
radunava pi ayllarehue. In piena epoca coloniale tre di questi futamapu si dividevano il
territorio a sud del Bio-Bio, ma ancora non si certi se questi distretti geopolitici
esistessero in epoca preispanica e durante i primi anni della conquista. Il termine
compare infatti per la prima volta solo nel 1613, in una Relacin breve redatta dal padre
Luis
Valdivia33.
de
In ogni caso si pu affermare con sicurezza che i futamapu esistenti ai tempi della
guerra difensiva non possedevano un carattere permanente bens erano frutto di
alleanze
temporanee
strette
in
tempo
di
guerra.
30 Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, pp. 133-134, 137, 160, 167168.
31 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, pp. 431-432.
32 I lebo appartenenti ad uno stesso ayllarehue non si facevano mai la guerra, ma esisteva un tipo di
conflitto interno noto come vendetta. Esistevano infatti tre diverse varianti di conflitti violenti per i quali si
mobilitavano i mapuches: la guerra, weichan; la razzia, maln; e la vendetta, o tautulun. La guerra vera e
propria aveva come obiettivo la difesa di un territorio, mentre la razzia mirava ad impossessarsi dei beni di
un nemico dichiarato, come donne, pietre preziose o bestiame. Attraverso il tautulun si vendicava invece la
morte dei cari, un furto oppure un adulterio. Lobiettivo finale della vendetta era la compensazione del danno
subito. Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 432.
33 Il termine futamapu viene per la prima volta riportato da Luis de Valdivia nella Relacin breve de los
ucedido en la pacificacin del reyno de Chile por los medios que Su Majestad cometi al seor marqus de
Montesclaros virrey del Pir que llev a su cargo el Padre Luys de Valdivia de la Compaa de Jess desde el
13 de mayo hasta el 1 de noviembre de 1613, ARSI, Chilensis, vol. 4, ff. 39r-51r.
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Per concludere, lunit base dellorganizzazione sociale degli indios cileni rimase a
lungo il lebo o rehue, allo stesso tempo spazio politico e rituale. Pochi furono i cambi
nella
struttura
territoriale
mapuche,
ed
il
pi
rilevante
fu
certamente
listituzionalizzazione del futamapu avvenuta a partire dalla seconda met del600, che
da struttura temporanea si trasform in entit permanente34.
Lanalisi del funzionamento del lebo ci consente poi di approfondire un altro elemento
cruciale per la comprensione della resistenza degli indigeni e dei rapporti con gli
spagnoli. Cosa significava la guerra nella cultura mapuche? Che implicazioni sociali e
rituali comportava? I recenti studi di Boccara e Zavala hanno dimostrato che lattivit
bellica costituiva unistituzione centrale nella produzione materiale e simbolica del
lebo, tanto da essere definita come un hecho social total35. Allinterno del rehue, come
noto, il potere politico non era esercitato da un solo individuo. Le fonti testimoniano
lesistenza di tre personaggi politici con funzioni distinte. Il genvoye, che si occupava di
dirimere i conflitti interni; il gentoqui, che rappresentava invece la pi alta autorit
militare, guidava le spedizioni militari ed era centrale nella mobilitazione dei vari lebo
contro il nemico comune; ed il leader religioso, il boquivoye, il quale interpellava le
divinit ultraterrene per determinare se un lebo dovesse continuare la guerra o scegliere
la via della pace36. Solitamente tali cariche si ottenevano per diritto successorio, ma
molte fonti ricordano che potevano essere guadagnate anche sul campo grazie ad
indubbie capacit belliche. Dimostrando doti di comando e di combattimento, cos, un
ulmen poteva ottenere il titolo di toqui, capo delle truppe indigene, per poi accedere
successivamente allo status di gentoqui, ovvero colui che possedeva lascia di pietra37.
34 Sullevoluzione delle strutture interne alla comunit mapuche in piena et coloniale rimando allottimo
lavoro di Jos Manuel Zavala, Les indiens mapuche du Chili. Dynamiques inter-etniques et stratgies de
rsistance, XVIII sicle, LHarmattan-Institut des Hautes tudes de lAmrique Latine, Paris, 2000.
35 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 434.
36 La determinazione di tali differenti funzioni politiche stata resa possibile dalla lettura di Diego de
Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, Francisco Nuez de Pineda y Bascuan,
Cautiverio feliz y razn de las guerras dilatadas de Chile, cit e Carta anua de la provincia del Paraguay,
Chile, Tucuman, 1609, ARSI, Paraquariae, vol. 8, ff. 18r-32r. Sul ruolo dei boquivoye e lo sciamanismo
mapuche si veda poi Alfred Metraux, Le chamanisme araucan, in Religions et magies indiennes dAmrique
du sud, Gallimard, Paris, 1967.
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dello
spazio
cerimoniale
ludico38.
Esistevano inoltre dei guerrieri specializzati, dei veri professionisti dello scontro armato,
i quali godevano di grande prestigio allinterno delle singole comunit. Dopo una morte
gloriosa sul campo di battaglia questi individui sarebbero stati accolti con tutti gli onori
ed i privilegi nellaldil. Lideale guerriero si rifletteva poi simbolicamente nella
relazione tra i sessi, dato che i combattenti valorosi avrebbero guadagnato lo status di
extremadamente hombres, mentre i vinti venivano bollati come donne39.
Lattivit bellica come elemento identitario definiva non solo i rapporti tra mapuche e
spagnoli, bens anche quelli tra i vari lebo. La lotta per il prestigio non terminava mai
allinterno delle comunit a sud del Bio-Bio, ed era alimentata dallassenza di strutture
permanenti e dalla fluidit sociale caratteristica di queste popolazioni. Come visto,
chiunque possedesse capacit guerriere e di comando poteva assurgere al ruolo di
gentoqui, e questa era una molla che generava dinamismo ed instabilit allinterno dei
mapuche. Tale caratteristica consent ai mapuche di resistere per molti decenni alle
37 Il toquicura, o ascia di pietra, era il simbolo del potere militare, ma era considerato anche un antenato
mitico che si era reincarnato in una forma pietrificata. Lascia di pietra, e dunque il ruolo ricoperto dallo
stesso gentoqui, rimandava dunque ad un ordine cosmico che trascendeva il mondo degli uomini e che si
poneva in diretta continuit con la storia degli antenati. Il caso pi noto di guerriero che ottenne le massime
cariche dei mapuche per le sue abilit guerriere fu sicuramente quello di Anganamon, lautore del massacro
di Elicura del 14 dicembre 1612, che da semplice ulmen alla fine del 500, arriv a ricoprire il ruolo di
gentoqui negli anni Trenta del 600. Lo stesso accadde allaltro grande leader mapuche Lautaro, il vincitore
della battaglia di Tucapel del 1553 contro le truppe di Pedro de Valdivia. Per approfondire i primi scontri tra
Lautaro e le truppe spagnole rimando a Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes
indiano, cit.
38 Sulleducazione dei giovani e le attivit ludiche delle comunit locali, si veda Guillaume Boccara, Des
Reche aux Mapuche: analyse dun processus dethnognese (changements et continuits chez les Indiens du
centre-sud du Chili durant lpoque coloniale, XVI-XVIII sicle), Tesi di dottorato, Ecole des Hautes Etudes
en Sciences Sociales, Paris, 1997, pp. 139-166.
39 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 436.
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invasioni spagnole, dato che leliminazione di un ulmen non apriva una crisi allinterno
delle comunit locali, come accadde in Per e Messico, bens consentiva ad altri
guerrieri di ottenere il prestigio cercato attraverso nuove razzie ai danni dei nemici. In
questo modo le relazioni tra individui e soprattutto tra i diversi lebo dello stesso
ayllarehue erano determinate ancora una volta dallo scontro bellico. La lotta per
accaparrarsi trofei di guerra come teste di spagnoli, prigionieri, cavalli o vestiti del
nemico, metteva in atto una dinamica di dono e contro-dono tra i diversi componenti
dellayllarehue. Quando un lebo catturava un nemico, lo inviava, vivo o morto, ad un
lebo diverso, obbligando questi ultimi a restituire il dono. In questo modo, chi riceveva
un trofeo di guerra era costretto ad entrare in una dinamica bellica che avrebbe portato il
lebo ricevente a catturare un nemico, decapitarlo e mandare la sua testa al lebo donatore
ponendo cos fine al debito40.
Parafrasando quanto scritto dal noto antropologo Marcel Mauss nei suoi studi sui
Kwakiutl nordamericani, il dono assumeva in una dimensione di reciprocit tra i diversi
elementi della societ mapuche, un carattere volontario, apparentemente libero e
gratuito, e tuttavia obbligato ed interessato41. Alla base di questa pratica culturale
stavano dunque i concetti del dare, del ricevere e del ricambiare. Il grande significato
culturale che aveva una testa decapitata e le sue conseguenze sociali nelle comunit
cilene possono essere spiegate con la forza che possedeva loggetto stesso 42. Ricorrendo
alla teoria maori dello hau, termine che indica lo spirito della cosa donata, Mauss spiega
che chi riceve un dono si sente in debito nei confronti del donatore e si vede obbligato a
ricambiare per ristabilire un equilibrio delle forze alterato dallatto di donazione. La
40 Questa dinamica di dono e contro-dono allinterno delle comunit cilene stata descritta con grande
precisione da Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit. pp. 124-125.
41 Marcel Mauss, Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle societ arcaiche, in Teoria
generale della magia ed altri saggi, Einaudi, Torino, 1965, p. 157.
42 Sin dai primi anni della conquista, gli spagnoli si resero conto che la circolazione di una testa mozzata di
un loro compatriota possedeva una notevole forza di mobilitazione tra gli indios cileni. Il concetto chiarito
da una lettera inviata dal conquistador Bernardino de Albornoz a Filippo II: Es ms inconveniente matar
dos hombres en esta tierra que en Flandes morir mil, especialmente si los indios alcanzan a haber alguna
cabeza para con ella hacer gente por ser la mejor aagaza que ellos tienen. Bernardino de Albornoz a
Filippo II, 20 febbraio 1585. Lo stesso si legge in una informacin del 1592: en cojiendo una cabeza de
epaol alborotan la tierra y procuran hacer juntas y borracheras. Informacin de mritos y servicios de
Marco de Espinosa, 3 marzo 1592. I testi sono citati in Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche:
Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del Centro-Sur de Chile, cit, pp. 436-437.
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circolazione delle risorse e dei doni e contro-doni nelle comunit mapuche va dunque
vista come una descrizione, in termini locali, della natura moralmente obbligatoria dello
scambio. Come nel caso del potlatch kwakiutl, la cerimonia dei nativi americani studiata
da Mauss, erano i diversi gruppi mapuche che si obbligavano mutuamente in un ciclo di
scambi rituali che avevano al centro ancora una volta lattivit guerriera43.
Tali pratiche culturali dimostrano perci che la guerra per i mapuche era molto di pi
che un semplice fatto di resistenza nei confronti degli spagnoli, bens un elemento
identitario strutturale, una forza dinamica e ciclica che modificava le gerarchie tra i lebo
in base agli avvenimenti bellici. Non limitandosi a regolamentare lo spazio sociopolitico
interno, lattivit guerriera era fondamentale nellelaborare lidentit del proprio gruppo
in contrapposizione con quella dello straniero. In effetti, per i mapuche la guerra si
configurava come un momento di assimilazione delle doti del nemico, un atto di
costruzione simbolica del proprio gruppo in quello che Boccara chiama movimiento de
apertura
canbal
hacia
el
otro44.
43 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 437.
44 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, p. 437.
45 La testa di un nemico valoroso era fonte di prestigio ed autorit. Inoltre, essendo la testa il luogo del
sapere e del pensiero per gli indios cileni, ci consentiva al guerriero mapuche di impossessarsi delle qualit
dello spagnolo ucciso. Si veda a riguardo Diego de Rosales, Seis misioneros en la frontera mapuche (del
libro IV de la conquista espiritual del Reino de Chile), Universidad de la Frontera, Temuco, 1991, pp. 69-70.
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considerato il luogo della volont e dei sentimenti, veniva strappato e mangiato, mentre
il resto del corpo veniva gettato con disprezzo verso le terre di occupazione spagnola47.
Il cannibalismo, ladozione di elementi occidentali come il cavallo48 ed il ferro e
lidentificazione con il nemico spagnolo nel periodo immediatamente precedente alla
guerra, mostra come i mapuche concepissero la propria identit in stretto rapporto con
lo straniero. Si pu perci sostenere che se nel mondo incaico gli indios risposero al
trauma della conquista con lubriachezza e la perdita delle proprie coordinate culturali 49,
le popolazioni a sud del Bio-Bio reagirono alloccupazione con la guerra perenne e
lassimilazione
cannibalica
dellavversario.
Questi elementi culturali consentono di fornire una risposta al problema della secolare
resistenza delle popolazioni cilene che ha affascinato cronisti e storici sin dai primi anni
della conquista. Se i gruppi mapuche dimostrarono una grande flessibilit ed adattabilit
ai cambiamenti portati dallarrivo degli spagnoli, fu perch la guerra, motore della
macchina sociale indigena, obbediva ad una logica di assimilazione delle doti del
nemico. Si pu dunque sostenere, in linea con i pi recenti studi antropologici, che lo
scontro secolare della guerra di Arauco abbia rappresentato per le comunit mapuche un
46 Suonando i flauti costruiti con le ossa dei prigionieri e dei morti in guerra, i mapuche facevano
letteralmente parlare le anime dei morti. Si noti che in mapundungun si utilizza lo stesso verbo, dungun, per
indicare sia lazione di parlare che di suonare uno strumento musicale. Per una descrizione di questi aspetti
rimando a Pedro Mario de Lovera, Crnica del Reino de Chile, cit, p. 322.
47 Guillaume Boccara, Des Reche aux Mapuche: analyse dun processus dethnognese (changements et
continuits chez les Indiens du centre-sud du Chili durant lpoque coloniale, XVI-XVIII sicle), cit, pp. 184188.
48 Sulla capacit dei mapuche di adattarsi rapidamente alluso del cavallo e delle armi da fuoco di
importazione spagnola si veda Nathan Wachtel, La visione dei vinti: gli indios del Per di fronte alla
conquista spagnola, cit.
49 Sul tentativo delle comunit peruviane di ricostruire una propria identit ed un mondo culturale che
non trasgredisse le norme della religione cristiana, si vedano le cronache indigene della conquista
spagnola in Per di Guaman Poma de Ayala e del penultimo Inca Titu Cussi Yupanqui, figlio di Manco II.
Felipe Guaman Poma de Ayala, El primer Nueva Cornica y buen Gobierno, Siglo XXI, Mxico, 1980;
Titu Cusi Yupanqui, Relacin de la Conquista del Per y hechos del Inca Manco II (1570), Ed. Horacio
H. Urteaga, Colleccin de Libros y Documentos relativos a la Historia del Per, Imprenta y Librera San
Mart y Compaa, Lima, 1916. Rimando inoltre a Nathan Wachtel, La visione dei vinti: gli indios del
Per di fronte alla conquista spagnola, cit. e Tzvetan Todorov, La conquista de Amrica. El problema del
otro, Siglo XXI, Mxico, 1987.
18
50 Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas del
Centro-Sur de Chile, cit, pp. 439-440.
51 I problemi relativi allevoluzione dellidentit mapuche nel 600-700 non verranno trattati in questa
sede, dato che ci allontanerebbero dal tema principale della guerra difensiva. Rimandiamo comunque per
questi temi a Guillaume Boccara, Etnognesis Mapuche: Resistencia y Restructuracin entre los Indgenas
del Centro-Sur de Chile, cit, pp. 440-461 e Jos Manuel Zavala, Les indiens mapuche du Chili. Dynamiques
inter-etniques et stratgies de rsistance, XVIII sicle, cit.
52 Sergio Villalobos, Chile y su Historia, cit, pp. 63-73.
53 Sulla ribellione mapuche del 1553-1557 si veda in particolare Francis Goicovich, La etapa de la
conquista (1536-1598): origen y desarrollo del Estato Indomito, in Cuadernos de Historia, n 22, (2002),
Santiago, pp. 53-110.
19
20
58 Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit.
59 Per una trattazione completa della riforma di Santilln rimando ad Eugene H. Korth, Spanish Policy in
Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, pp. 31-39.
60 Ibidem, p. 32. Era prevista una razione di carne almeno tre volte alla settimana, e dei vestiti di ricambio
se necessari.
21
Figura 1: La regione del Bio-Bio ed i principali siti teatro della guerra difensiva.
Tratta da Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social
Justice,
1535-1700,
cit.
22
accennato, il sevizio personale aveva rappresentato uno dei punti pi discussi del
sistema socio-economico coloniale, e divenne il bersaglio almeno sino alla met del
secolo successivo delle critiche delle fazioni pi vicine ai diritti degli indios. La Corona
spagnola si era ripetutamente opposta alla diffusione del servizio personale obbligatorio
come forma di tassazione, istruendo i governi coloniali a procedere allintroduzione di
un tributo pagabile in beni agricoli piuttosto che in prestazioni lavorative 61. Tuttavia, le
direttive in questo senso vennero totalmente disattese nel lontano regno cileno. Le
caratteristiche della societ locale rendevano poi ulteriormente complicata la questione.
Le popolazioni locali, infatti, non possedevano un capitale sufficiente per pagare i
tributi: i raccolti erano troppo esigui e la produzione artigianale di ceramiche e cesti era
limitata. Lunica alternativa per ottenere una forma di tributo consisteva dunque
nelladozione dellillegale servizio personale. Lintero sistema economico coloniale si
era basato sul lavoro forzato degli indigeni, ed una sua eliminazione avrebbe non solo
causato lira dei proprietari terrieri, bens la distruzione delleconomia coloniale cilena.
Santilln era per consapevole che il servicio personal non poteva nemmeno essere
autorizzato legalmente, dato che questo avrebbe contraddetto le disposizioni di Madrid.
La Tasa adott perci una linea moderata: il servizio personale venne considerato
imprescindibile per il futuro della presenza spagnola in Cile e fu regolamentato ma non
abolito62. Gran parte delle disposizioni della riforma erano state pensate per una
riorganizzazione del lavoro in miniera nelle regioni circostanti Santiago e La Serena.
Venne introdotta una rotazione nei turni di lavoro, dai quali vennero esclusi donne e
bambini, ed i minatori dovevano essere impiegati nelle miniere pi vicine al loro
villaggio di provenienza. In cambio del lavoro in miniera, che copriva il tributo dovuto
alle autorit coloniali, lencomendero si sarebbe occupato dellistruzione religiosa degli
indigeni, garantendo loro il riposo domenicale ed aiuto sia fisico che spirituale63.
61 Recopilacin de las leyes de los reinos de las Indias, Consejo de la Hispanidad, Madrid, libro 6, tit. 5, ley
21.
62 Per un giudizio generale sulla Tasa si vedano lvaro Jara, Trabajo y salario indgena. Siglo XVI, cit,
parte seconda; Hernn Corts Olivares, Pueblos originarios del norte florido de Chile, FONDART, La
Serena, 2004; Luis Francisco Prieto, Don Hernando de Santilln, in Revista chilena de Historia y
Geografa, 10, (1913), pp. 190-197.
63 Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, p. 33.
23
24
a Santiago, il domenicano si inimic ben presto sia il ceto degli encomenderos che i
massimi rappresentanti degli ordini religiosi, in particolare il frate francescano Juan de
Gallegos. Il punto centrale della disputa tra i due religiosi verteva, pi che sulla difesa
dei diritti dei nativi, sulla restituzione delle terre conquistate ai mapuche, pretesa con
forza in quegli anni dal domenicano. Le teorie di Gonzlez vennero duramente attaccate
da Gallegos, che non solo pretese dagli indios un risarcimento dei danni inflitti nel
periodo della grande ribellione, bens sostenne la legalit e la necessit del servizio
personale obbligatorio67.
Ancora una volta la difesa degli interessi coloniali ebbe la meglio, e Gonzlez cadde in
disgrazia presso il governatore nel 1558. La perdita di influenza di Hurtado stesso,
consent tuttavia al domenicano di tornare a Santiago nel 1560, accompagnato dal
nuovo governatore, Francisco de Villagra. Lamicizia esistente tra i due uomini consent
a Gonzlez di riprendere la sua campagna per la difesa degli indigeni con maggiore
libert. I richiami del religioso alla necessit di ridurre i ribelli sotto il dominio coloniale
con mezzi pacifici furono tuttavia disattesi anche dal nuovo governatore nella
spedizione condotta nella provincia di Tucapel nel 1561. Gonzlez scelse allora la via
dello scontro aperto con le autorit coloniali denunciando pubblicamente le truppe
spagnole per luccisione dei mapuche e la sottrazione illegittima delle terre dei nativi.
Le ingiustizie del sistema coloniale erano dunque considerate la causa della decennale
resistenza dei mapuche, che per la prima volta venne legittimata in quanto guerra di
difesa nei confronti dellinvasore spagnolo68. I progetti del domenicano rimasero tali, e
nel 1563 fece ritorno in Per senza essere riuscito ad imprimere una svolta alla politica
cilena.
Le questioni sollevate dagli interventi di Santilln e fray Gonzlez non vennero tuttavia
dimenticate, anzi costituirono la base di partenza per levoluzione del concetto della
guerra difensiva poi perfezionato da Luis de Valdivia. Ne un esempio lelaborazione
delle dottrine difensiviste fatta allinterno degli ordini francescani e domenicani negli
ultimi decenni del 500. I due ordini religiosi mantennero posizioni opposte, ma si
allontanarono dai postulati di Gallegos e Gonzlez de San Nicols. I domenicani, forse
67 Ibidem, p. 48.
68 Alonso de Gngora Marmolejo, Historia de Chile desde su descubrimiento hasta el ao de 1575,
Imprenta del Ferrocarril, Santiago de Chile, 1862, p. 95.
25
francescani,
invece,
dimenticarono
linsegnamento
di
Gallegos
distinguendosi come i massimi difensori dei nativi nei decenni finali del 500. La tesi
della legittimit della resistenza indigena venne pi volte sostenuta in quegli anni dai
membri dellordine francescano. Juan de Torralba, in una lettera indirizzata a Filippo II,
denunciava che estos indios de este reino de Chile han sido muy agraviados en los
tiempos pasados y sta ha sido la causa de su alzamiento y rebelin 70. La
consapevolezza della durezza delle condizioni di vita degli indios e del cattivo esempio
dato dalla popolazione spagnola, emerse in tutta chiarezza negli scritti di Juan de Vega.
Ricordava il francescano:
No hay cautiverio que se pueda comparar con ste, pues hasta nios de poca edad, viejos
y viejas de mucha, todos sirven como esclavos, as en sementeras y minas como en
edificios y en todos los dems servicios. Yo estoy admirado no de cmo los indios vencen a
los espaoles, que es castigo del cielo, sino de cmo no enva rayos que nos consuman a
todos, pues con nuestra mala vida y malos ejemplos difamamos la ley evangelica 71.
Laccento era posto ancora una volta sul sistema del servizio personale, che Juan de
Vega bollava come schiavismo, e che sar al centro anche degli interventi di Antonio de
San Miguel, primo vescovo di La Imperial dal 156872. Convinto della necessit di
redigere una nuova Tasa in linea con le disposizioni di Santilln, il francescano sostenne
che la soluzione della guerra di Arauco doveva passare per vie diverse dallo scontro
armato. Scrivendo al sovrano, ricordava che esta tierra est muy perdida y no hay
orden ni concierto de tasa ni tributos por nmero de indios. Inoltre el servicio
69 La nuova politica dei domenicani riguardo i rapporti con i nativi evidenziata dal pensiero del religioso
Reginaldo de lizrraga, primo provinciale cileno. Si veda a riguardo Mara Viforcos Marinas, Dos visiones
de Chile, dos ejemplos de humanismo: Lizrraga y Machado, in El Humanismo estremeo. II jornadas, Real
Academia de Extremadura de las Letras y las Artes, Fregenal de la Sierra, 1997, pp. 509-520.
70 Juan de Torralba a Filippo II, Santiago, 13 luglio 1569. Lettera citata in Jos Manuel Daz Blanco, Razn
de Estado y buen gobierno, cit, p. 60.
71 Juan de Vega al Consejo de Indias, Santiago, 12 febbraio 1573, citato da Jos Manuel Daz Blanco,
Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 60.
72 Si veda a riguardo Carlos Silva Cotapos, Don fray Antonio de San Miguel Obispo de La Imperial, in
Revista chilena de Historia y Geografa, 14, (1914), pp. 52-95.
26
27
28
29
chiaramente come il granadino fosse pronto a sacrificare la sua vita per la conversione
dellAraucania. Lespressione valle de Arauco utilizzata, mostra le scarse conoscenze
geografiche del gesuita, che identificava la provincia di Arauco con lintero territorio
cileno. Solo in Cile si rese conto che lAraucania era delimitata a nord dal fiume BioBio, e che costituiva solo una parte del regno. Nel 1593 il Cile rappresentava dunque
per Valdivia una regione da cristianizzare, ed i mapuches, dei quali le uniche notizie che
conosceva erano tratte dallAraucana di Ercilla, dei pagani da condurre agli ideali
evangelici88. In realt la presenza di Valdivia nella terra di guerra a sud del Bio-Bio
testimoniata per la prima volta solo nel 1605, dato che il granadino trascorse i primi
dieci anni della sua esperienza indiana nelle citt di Santiago e Lima. Dopo essere
arrivati a Coquimbo nel marzo del 1593, i padri si diressero verso La Serena, dove
risposero alle necessit spirituali della popolazione locale per quindici giorni, dopo i
quali si diressero via terra a Santiago89.
Arrivati nella capitale cilena il 12 aprile, i gesuiti furono ospitati nel convento
domenicano di Nuestra Seora del Rosario, in un clima di ospitalit e collaborazione
che nei primi decenni del 600 verr a mancare 90. Inizialmente, lidea di Baltasar Pias
consisteva nel realizzare delle missioni volanti, attraverso listituzione di residenze
temporanee che si dedicassero esclusivamente allattivit pastorale nelle zone
circostanti e che cambiassero di luogo molto rapidamente. Questo era in linea con le
istruzioni del generale Acquaviva, che, consapevole degli ostacoli che gli impegni
derivanti dallattivit dellinsegnamento e dalla fondazione di nuovi collegi causavano
allideale di una Compagnia missionaria, favor nel corso del suo generalato la mobilit
dei padri ed una loro presenza capillare sul territorio 91. Tuttavia, la comunit spagnola di
Santiago si oppose alla volont dei padri di partire, pregandoli di restare stabilmente a
87 Antonio de Egaa, Monumenta Peruana, institutum Historicum Societatis Iesu, Roma,1970, vol. V, doc. 112,
capitoli 151-55; Valdivia a Sebastin, La Serena, 28 marzo 1593.
88 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p.49.
89 I gesuiti si stabilirono in maniera permanente a La Serena solo nel 1672, quando si fond il primo
collegio della regione. Si veda a riguardo Walter Hanisch Espndola, Los Jesuitas en La Serena: 1672-1767,
in Boletn de la Academia Chilena de la Historia, 102, (1991-1992), pp. 291-328.
90 Sulla prima presenza gesuitica in Cile si veda Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The
struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, pp. 78-95.
30
primario
della
spedizione
gesuitica
in
Cile
era
rappresentato
dallevangelizzazione degli indigeni. Ma tale scopo era compatibile con lalleanza che
la Compagnia stava stringendo per motivi economici con le lite locali? In effetti, la
pressione subita dalle istituzioni politiche ed ecclesiastiche costrinse i gesuiti ad
occuparsi dei diversi gruppi che costituivano la societ coloniale cilena, e non solo degli
indios. Per una maggiore efficacia, i pochi gesuiti dovettero dividersi i compiti, in una
specializzazione pastorale che mirava alleliminazione delle credenze preispaniche ed
alla creazione di una societ etnicamente mista ma resa omogenea dagli insegnamenti
evangelici94. Juan de Olivares si occup della catechesi degli spagnoli adulti, Gabriel de
Vega della comunit di schiavi neri, mentre Luis de Valdivia entr in contatto con gli
indios. I padri si resero conto dellimportanza delle festivit pubbliche come centro di
una strategia di acculturazione ed inclusione delle comunit locali. Tuttavia, le uniche
91 Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo, cit, pp. 52-54.
92 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 53.
93 Antonio de Egaa, Monumenta Peruana, cit, vol. 5, doc. 112, cap. 166; Baltasar Pias a Sebastin, 16
giugno 1593.
94 Sulla creazione di una societ cristiana nel Nuovo Mondo finalizzata ad inglobare e cancellare le
particolarit culturali e religiose della comunit locali, si veda Serge Gruzinski, La colonizacin de lo
imaginario. Sociedades indgenas y occidentalizacin en el Mxico espaol. Siglos XVI-XVIII, cit, pp. 149229.
31
delle
celebrazioni
propriamente
indigene,
cariche
di
elementi
32
99 Ivi.
100 Valdivia dichiar che la lengua se me pega bien. Ivi. Per uno studio delle tre grammatiche rimando al
quinto capitolo di questo lavoro.
101 Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, pp.
80-81.
102 Sulla gestione economica del neonato collegio di San Miguel ed i rapporti con i benefattori della citt di
Santiago rimando a Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, pp. 64-67.
103 Antonio de Egaa, Monumenta Peruana, cit, vol. 6, doc. 98, capitoli 58-96.
33
Ma a segnare un cambio notevole nel rapporto tra il padre ed i nativi furono i gravi
avvenimenti che scossero le regioni meridionali del regno. La notte del 23 dicembre
1598 il governatore Martn Garca de Loyola mor insieme a quaranta soldati in
unimboscata nella valle di Curalaba104. Era linizio della seconda grande ribellione
mapuche, che avrebbe cancellato nei cinque anni seguenti la presenza spagnola nelle
terre che si estendevano dal fiume Bio-Bio allarcipelago di Chilo. Per la prima volta
dagli anni Cinquanta, gli indios dei distretti di Arauco, Tucapel e Purn si allearono in
funzione antispagnola, guidati dal toqui di Purn Pelantaro. Ci che preoccup
maggiormente il governo coloniale fu che la nuova ribellione non era stata causata da
avvenimenti contingenti o dal furore delle borracheras, bens era stata progettata da
tempo, come ricordarono alcuni indios di Santiago al confessare que haba seis aos
trataban esta general rebelin105. Non si vuole in questa sede ripercorrere i noti
avvenimenti della ribellione, bens ricordare come la lontananza delle fondazioni
spagnole e la superiorit numerica degli avversari condussero alla distruzione ed
allabbandono delle citt spagnole e degli insediamenti minori a sud del Bio-Bio, tra i
quali i pi importanti furono La Imperial e San Mateo de Osorno106.
La crisi di Curalaba costitu perci una delle maggiori sconfitte dellimpero in terra
indiana, costringendo il regno cileno a cedere le terre meridionali ai nativi 107. Gli
104 Sul disastro di Curalaba si veda Francis Goicovich Videla, Alianzas geotnicas en la segunda rebelin
general: gnesis y dinmica de los vutanmapus en el Alzamiento de 1598, cit, pp. 111-117.
105 Jos Toribio Medina, Coleccin de Documentos Inditos para la Historia de Chile, Santiago, Fondo
Histrico y Bibliogrfico Jos Toribio Medina, 1960, vol. 5, p. 95; Parecer acerca de si contra los indios de
Arauco es justa la guerra que se les hace y si se pueden dar por esclavos, dado por fray Reginaldo de
Lizrraga, obispo de la Imperial, 16 de julio de 1599.
106 Gli avvenimenti accaduti alle citt spagnole a sud del Bio-Bio sono noti come Destruccin de las siete
ciudades. Oltre alle gi citate La Imperial ed Osorno, abbandonate rispettivamente nel 1600 e 1603, vennero
distrutte Santa Cruz de Coya, Santa Mara la Blanca de Valdivia e San Andrs de los infantes nel 1599. Nel
1602 fu il turno di Santa Mara Magdalena de Villarica, e per ultima, nel 1604, San Felipe de Araucan. Diego
de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. 2, libro V e Francis Goicovich
Videla, Alianzas geotnicas en la segunda rebelin general: gnesis y dinmica de los vutanmapus en el
Alzamiento de 1598, cit, pp. 122-138.
107 La risposta spagnola alla crisi di Curalaba venne condizionata dalle enormi distanze che separavano la
corte dai luoghi degli avvenimenti, e dalle difficolt finanziarie della Corona. A tutto ci si aggiunse la
lentezza dei mezzi di comunicazione dellepoca. A Madrid ci si rese conto della gravit della ribellione e
della necessit di una risposta efficace dato che il Cile era considerato il regno ms rico de oro, cobre y
otros metales ms fructuosos. Strategicamente era considerato la llave del Per, e su conservacin es la
34
35
Todos los presentes, uno uno, unnimes y conformes, fueron de parecer que se pidiese
con instancia, y que as lo pedan, y suplicaron su excelencia del seor Visorey y Real
Audiencia, para que, vista la importancia deste punto lo mandase determinar atento que la
brevedad ser de mucho momento, y por ser la materia tan grave, no envan parecer por
escrito, inclinndose la una la otra parte, y los capitanes que presente se hallaron
firmaron ser el hecho en este tratado se refiere, como en l se contiene, y que era de grande
importancia el dar estos indios por esclavos, siendo lcito 111.
Ad influire sul mutato atteggiamento del padre nei confronti dei diritti degli indios fu
anche la relazione stretta negli anni con la famiglia dei Pastene, in particolare con
Toms, figlio dellencomendero Giovanni Battista112. Valdivia non mise in relazione in
quel periodo i fatti di Curalaba con la pratica del servizio personale praticata proprio dai
grandi proprietari terrieri come i Pastene, e ci stupisce se messo in relazione con le
teorie elaborate dal granadino nel decennio successivo. In effetti, la vicinanza alle lite
cittadine imped a Valdivia di sviluppare uno dei postulati cardine del suo pensiero
successivo, ovvero lo stretto legame tra le ingiustizie causate dal sistema del servicio
personal e le devastazioni causate dai mapuche. La natura del rapporto esistente tra il
gesuita ed i Pastene fu anche alla base della decisione del provinciale Rodrigo Cabredo
di richiamare Valdivia a Lima, ponendo cos fine ad un rettorato della durata
eccezionale di sei anni. La scelta dei superiori peruviani fu poi molto probabilmente
dovuta anche allattitudine ostruzionista del granadino, che si rifiut di accorrere a Lima
per la sesta congregazione provinciale del Per del 1600113. Valdivia fece dunque ritorno
nella capitale del Vicereame nel dicembre del 1601, dove, lontano dalle preoccupazioni
economiche relative alla gestione del collegio, pot riavvicinarsi alla vocazione iniziale:
la difesa degli indios cileni.
111 Melchor Caldern, Tratado de la importancia y utilidad que hay en dar por esclavos los indios
rebelados en Chile, cit, p. 20.
112 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 72.
113 Gli atti della sesta congregazione confermano lassenza del padre Valdivia. Antonio de Egaa,
Monumenta Peruana, cit, vol. 7, doc. 39; Actas de la VI Congregacin Provincial del Per, Lima 21
dicembre 1600.
36
37
critici con i quali sarebbe stato possibile trovare non solo una spiegazione, bens una
risoluzione alla crisi cilena. Il granadino non tard cos a rielaborare le teorie
cinquecentesche di uomini come Gonzlez de San Nicols, arrivando a considerare il
servizio personale una conversione in lavoro del tributo che i nativi avrebbero dovuto
versare agli encomenderos. In questo modo il padre giunse alla conclusione che la
ribellione era stata una risposta legittima alle pratiche del governo coloniale, e che non
sarebbe cessata fino al ristabilimento di una giustizia sociale 117. A Santiago Valdivia non
aveva saputo trovare una ragione per spiegare gli avvenimenti di Curalaba, mentre a
Lima comprese che il nocciolo della questione stava nella degenerazione tirannica del
governo coloniale, contro la quale gli indigeni avevano il diritto di ribellarsi. Tale
conclusione era pienamente in linea con le teorie politiche di fine secolo, e mostrava
particolare somiglianza con il pensiero esposto pochi anni prima dal correligionario
Juan de Mariana, il quale sosteneva nel suo De rege (1599), che si el pueblo est
oprimido por la tirana del prncipe, no debe faltar en ellos la voluntad de derribar al
tirano118.
Luis de Valdivia si convinse perci che lunico mezzo per concludere il decennale
scontro
ispano-mapuche
consisteva
nelleliminazione
del
servicio
personal.
Limportanza dellintervento del gesuita nella storia cilena, non fu dovuto tanto
alloriginalit delle sue conclusioni, bens alla sua capacit di trasformare delle
disquisizioni teoriche in una vera e propria linea politica. Questo fu possibile grazie ai
ripetuti contatti avuti con le autorit limensi tra il 1602 ed il 1605, ed in particolare alla
fiducia che i vicer iniziarono a mostrare nei confronti del granadino. Seguendo
lesempio di Torres Mimenza, il gesuita riusc ad ottenere lappoggio della massima
autorit politica indiana, e ci non deve stupire. Infatti, le teorie valdiviane offrivano ai
vicer limensi una via di uscita dalla guerra di Arauco che, oltre a comportare una
117 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 126. Dal momento che la ribellione
con la forza contro le ingiustizie era accettabile, secondo il gesuita larma pi efficace di cui disponevano gli
indigeni era paradossalmente lo stesso servizio personale. Gli spagnoli non dovevano far altro, proseguiva
Valdivia, che sottrarre tale arma al nemico, facendo in tal modo passare la ragione naturale dalla loro parte.
Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo. Le missioni della Compagnia di Ges tra Europa e America (secoli
XVI-XVII), cit, p. 213.
118 Juan de Mariana, La dignidad real y la educacin del rey, Luis Snchez Agesta, Centro de Estudios
Constitucionales, Madrid, 1981, p. 80.
38
drastica riduzione dei costi militari che soffocavano le casse reali, avrebbe posto
laccento sulla risoluzione degli abusi imperanti nel sistema lavorativo coloniale119.
Linfluenza di Valdivia sulla politica del Vicereame fu evidente sin dal dicembre del
1603, quando il vicer Luis de Velasco si rivolse al sovrano in una lettera molto
significativa riguardo latteggiamento da adottare nei confronti della guerra di Arauco.
Velasco informava Filippo III dellarrivo degli aiuti militari, si trattavano in tutto di 300
soldati giunti nel 1601 e di 476 effettivi arrivati lanno seguente durante il governatorato
di Alonso de Ribera120. Tuttavia, ricordava il vicer, questi non avrebbero prodotto
benefici significativi finch, para el buen gobierno de la paz y para facilitar la
pacificacin y conclusin de la guerra, non si fosse creato un tribunale volto
alleliminazione della esclavitud y servidumbre cui erano sottoposti gli indios del
regno121. Lintervento di Velasco costitu una novit nel panorama politico degli anni
successivi alla grande ribellione. Se, come si vedr, la causa dei fallimenti militari
venne individuata da parte della comunit cilena nellesiguit degli aiuti inviati dalla
Spagna122, lintervento di Velasco mostr chiaramente come il problema del conflitto
venisse spostato dalla dimensione essenzialmente militare a quella relativa alla
restaurazione della giustizia sociale ed alleliminazione del servizio personale. La nuova
prospettiva inaugurata dal vicer mirava allintroduzione di un tribunale che si
occupasse principalmente delle problematiche della guerra di Arauco. In effetti, il regno
si trovava sotto la giurisdizione dellAudiencia di Lima, troppo distante per gestire
anche le questioni cilene, ed era dunque ragionevole oltre che urgente provvedere alla
nascita di unAudiencia a Santiago. Uno degli ultimi atti di Velasco, che concluse il suo
119 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 127.
120 Jean Paul Ziga, La aportacin de las levas militares para el estudio de la emigracin andaluza a
Indias: el caso de Chile en el siglo XVII, in Andaluca y Amrica. Actas del II Congreso, Crdoba, 1994, p.
121. Lautore ricorda come larrivo, compresi i 951 effettivi giunti in Cile nel 1605, di 1500 soldati
castigliani port ad una vera e propria esplosione demografica, considerato il fatto che la popolazione
spagnola in Cile si aggirava attorno ai 15.000 abitanti.
121 Lettera di Luis de Velasco a Filippo III, Lima, 1 dicembre 1603, in Jos Manuel Daz Blanco, Razn de
Estado y buen gobierno, cit, p. 127.
122 A sostenere tale teoria fu in particolare il governatore Alonso Garca Ramn durante la campagna
condotta in terra di guerra nel biennio 1605-1606. Esemplare il contenuto della lettera inviata il 14 giugno
1605 al sovrano. Ivi, p. 137.
39
40
El medio nico eficaz para concluir brevemente la guerra de Chile y reducirlo a paz, al
cual en conciencia obligan la caridad, la justicia y la prudencia, es comenzar deshaciendo
los agravios e injusticias con que estn oprimidos los indios de paz que hay en Chile 126.
Lunico mezzo efficace per la pacificazione del regno cileno consisteva nellabolizione
degli abusi e delle ingiustizie subite dagli indios residenti nei distretti di occupazione
spagnola. Lespressione agravios e injusticias poteva essere sostituita con il termine,
molto in voga nella capitale del vicereame, servicio personal, dal quale gli indigeni
justamente huyen127. Valdivia proseguiva sostenendo sei ragioni che provavano la
bont del progetto sostenuto:
Este punto se prueba por seis razones que en brebe son, ser este medio absolutamente
necessario, el mas conveniente al real servicio, al bien de los espaoles, al bien de los
indios de paz, y al bien espiritual de la predicacion evangelica. 6 ser finalmente medio
possible contra el qual aunque ay difficultades e inconvenientes no seran con la divina
gracia muy difficiles de vencer si ay zelo del servicio divino y valor christiano en los
ministros y gobernadores128.
41
Il servizio personale comprendeva dunque diverse attivit che gli indigeni svolgevano
per i proprietari terrieri, dalla pastorizia allallevamento. Gli encomendados venivano
anche impiegati come calzolai e falegnami, confezionavano tutto quanto fosse
necessario allinterno dei distretti dellencomendero cui erano affidati, mentre le donne
si occupavano di lavare e cucinare. Una delle caratteristiche che il memoriale metteva in
maggiore evidenza, era il fatto che los yndios de servicio () nunca se mudan. Gli
indigeni erano cio strettamente legati allencomienda, tanto che il padre sottolineava
come questi sirven todo el ao y ass se hallaran yndios que a 20 aos y 30 que sirven
en las chacaras de sus amos, porque los que son casados vienen con las mujeres al dicho
servicio personal y se quedan siempre fuera de sus pueblos () pa no volver sino en
alguna vez acaso130. I nativi venivano dunque sradicati dai loro villaggi e costretti a
servire con tutta la famiglia in condizioni lavorative proibitive 131. Alle donne era
riservato un destino differente:
Las yndias de servicio estan sin mudarse muchos aos sirviendo continuamente, hasta que
o se casan con yndio de otro repartimiento o del de su amo, que entonces la yndia de
servicio tiene libertad pa yrse con su marido y tambien se sirven de nios y nias de 7 aos
arriba tomandoselas a sus padres y madres () o trayendolos de los pueblos a los
huerfanos pa servirse dellos132.
42
Le donne possedevano dunque una mobilit maggiore, dato che erano tenute a seguire il
marito nel repartimiento di provenienza. Ad essere coinvolti nel servizio personale
erano anche i bambini maggiori di sette anni, spesso strappati alle loro famiglie oppure
orfani prelevati dai villaggi di appartenenza. Valdivia ritraeva dunque la durezza della
condizione degli indigeni, riconducendola a quattro ingiustizie insite nel sistema
descritto. Come ricorda il memoriale,
Aqui ay muchas injusticias. La 1 violentar la libertad de este yndio a que siempre sirva
toda la vida. 2 a que sirva el amo que le sealan que es su encomendero. La 3 ser la paga
corta y tan mal pagada que en las visitas lo comun es hallar muchos que no las an recibido
sino una vez al ao y a vezes ninguna. La 4, obligar las mugeres a servir () e impedirles
el casarse porque como pierden la yndia quando se casa es cosa pa llorar los castigos que
les hazen algunas de sus amas133.
Il gesuita si scagliava dunque contro la violazione della libert di movimento dei nativi,
sempre costretti a risiedere nellencomienda di riferimento, e la precariet del sistema
salariale. Lultimo punto affrontato mostra inoltre che, se in linea teorica le donne
avevano la possibilit di seguire i mariti, nella quotidianit si tendeva ad impedire loro i
matrimoni per non perdere manodopera preziosa134.
Il memoriale valdiviano ebbe un notevole impatto sulla politica del conte di Monterrey,
che, fatti propri gli insegnamenti del padre, riun a Lima una nuova Junta speciale
incaricata di risolvere una volta per tutte la questione del servicio personal. A questa
presero parte Juan de Villela, oidor della Real Audiencia, Alberto de Acua, alcalde di
corte, il padre Francisco Coello, gi alcalde di corte a Lima e persona di straordinaria
influenza, Luis de Valdivia ed il governatore Garca Ramn135.
Le deliberazioni della Junta costituirono un primo ed importante trionfo nella lotta al
servizio personale. Gli indios encomendados non avrebbero pi dovuto servire con il
loro lavoro i proprietari spagnoli, le cui terre potevano essere lavorate solamente dagli
133 Ibidem.
134 Tale situazione, lamenta il gesuita, alimentava la diffusione del concubinato a discapito del matrimonio.
Ibidem.
135 Sulla composizione della Junta si veda Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. III, p.
330 e Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 129.
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schiavi neri. Data linnovazione delle misure adottate, la Junta decise di riformare il
sistema lavorativo coloniale in maniera graduale. Per questo motivo leliminazione del
servizio personale non sarebbe stata immediata, bens avrebbe richiesto un periodo di
tempo di due anni, durante i quali i nativi sarebbero rimasti nelle propriet degli
encomenderos in attesa della redazione di una Tasa de indios. La nuova Tasa avrebbe
portato alla cancellazione del lavoro forzato ed allintroduzione del pagamento annuale
di un tributo. La Junta intendeva in questo modo liberare i nativi cileni dai soprusi subiti
fino a quel momento, costringendo gli encomenderos ad ottenere la manodopera sulla
base della contrattazione libera e della schiavit africana. Si ribadiva poi limpossibilit
di sottomettere gli indigeni a qualsiasi forma di schiavit, cos che le autorizzazioni dei
governatori precedenti riguardo la compravendita dei prigionieri di guerra venivano
revocate136.
Con larrivo di Monterrey ed il progetto della Junta, le autorit limensi riconobbero cos
le proprie responsabilit nella questione del servizio personale. In linea con il progetto
valdiviano, il vicer offriva agli indios de guerra una pace che questi, almeno cos ci si
aspettava, avrebbero accettato vista la buona volont mostrata dalle autorit attraverso la
risoluzione delle ingiustizie ai danni degli indios de paz. In caso di una nuova ribellione
per, il regno sarebbe stato moralmente autorizzato ad attaccare i rivoltosi. Il piano di
Monterrey appoggiava dunque solo in parte i progetti di una pace duratura, ed era
ancora lontano da una matura strategia di guerra difensiva. Infatti, per quanto si
fossero riconosciuti gli errori commessi dagli spagnoli, si sarebbero punite con nuove
offensive eventuali sollevazioni mapuche137.
In qualit di membro della Junta e di consigliere personale del vicer, Valdivia non solo
condivise tale politica, bens probabile che la ispir in parte. La combinazione
delleliminazione del lavoro forzato con la minaccia militare costituiva la base delle
risoluzioni del 1605. Tali posizioni riflettevano le convinzioni di Valdivia, che, per
quanto fosse consapevole che levangelizzazione dovesse nascere dal dialogo e dalla
persuasione, concordava con Jos de Acosta che in caso di rifiuto sarebbe stato
136 Domingo Amuntegui Solar, Historia social de Chile, Nascimiento, Santiago, 1932, pp. 48-49.
137 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 130.
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mesi finali del 1604. Lincremento del numero degli effettivi avrebbe consentito al
regno cileno di affrontare le trattative per la pace ed il mantenimento di questa da una
posizione di forza148. Tuttavia Mosquera giunse a Buenos Aires nel marzo del 1605,
accumulando un ritardo che gli imped di essere a disposizione di Garca Ramn per la
campagna di quellanno. Il governatore avrebbe dovuto aspettare larrivo degli aiuti
militari per lestate del 1606.
Nella lettera inviata nellaprile del 1605 al sovrano, Ramn presentava la strategia
militare che avrebbe condotto lanno seguente con le nuove truppe. Esse si sarebbero
divise in due gruppi: il primo sarebbe sceso lungo la costa cilena, mentre il secondo
avrebbe proceduto nellentroterra, fino a quando lesercito intero si sarebbe riunito in
prossimit delle citt perdute di La Imperial, Villarica e Valdivia, nel cuore
dellAraucania. Lobiettivo primario della spedizione consisteva da un lato nella
riedificazione di La Imperial e Valdivia, che avrebbero svolto la funzione di presidi
militari dai quali poter assediare efficacemente gli indios di Tucapel, Purn e Catiray.
Dallaltro lato il governatore mirava alla liberazione dalla prigionia di pi di 400 tra
donne e bambini spagnoli catturati negli anni della grande ribellione149.
In attesa degli aiuti militari, la strategia spagnola si limitava a continuare le trattative di
pace, che tra laprile ed il maggio del 1605 portarono agli accordi con gli indios di
Tucapel ed Arauco. Il successo della nuova politica fu notevole. Con le ultime trattative
i caciques di unampia fascia delle terre a sud del Bio-Bio avevano accettato le
condizioni del governatore e la pace, integrandosi cos nel sistema imperiale,
allontanando inoltre Concepcin dalla frontiera di guerra150.
Tuttavia, come mostrava chiaramente la lettera indirizzata a Filippo III in aprile, le reali
intenzioni del governatore si allontanavano dal progetto iniziale di Monterrey. Per la
Junta limense, la guerra avrebbe dovuto essere una risposta alle eventuali ribellioni
148 Garca Ramn a Filippo III, Paicav, 11 aprile 1605, ibidem.
149 Garca Ramn a Filippo III, Paicav, 11 aprile 1605; Sulle differenze in termini di strategia bellica tra
Ribera e Ramn si veda Crescente Errzuriz, Historia de Chile durante los gobiernos de Graca Ramn,
Merlo de la Fuente y Jaraquemada, cit, p. 39. Riguardo la condizione ed il numero degli spagnoli prigionieri
degli indigeni, rimando allinteressante lavoro di Horacio Zapater Equioiz, Testimonio de un cautivo.
Araucana, 1599-1614, in Historia, 23, (1988), pp. 295-325.
150 Autos en razn de las paces de los indios sobre el perdn general, 20 marzo 1605-17 maggio 1605.
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indigene, non un mezzo per la sottomissione delle regioni di guerra. Questo era invece il
piano di Garca Ramn, sempre pi diffidente nei confronti della politica del vicer e
delle paci che lui stesso e Valdivia avevano concluso con gli indigeni. Le sue intenzioni
vennero esplicitate in una seconda lettera inviata al sovrano nel giugno dello stesso
anno, nella quale la guerra a sangre y fuego era reputata conveniente 151. Nellottica
del governatore, la pace coincideva con uno stato di assoggettamento degli indigeni a
seguito delluso delle armi. Le trattative condotte fino a quel momento avevano
generato una situazione di instabilit dato che agli indigeni era permesso di ritornare ai
loro villaggi, mentre per Ramn lunica soluzione consisteva nel riunirli in villaggi
situati vicino alle citt spagnole in modo da poterli controllare facilmente152.
In attesa delle truppe di Mosquera, il governatore procedette a riorganizzare otto forti
situati nella regione del Bio-Bio, preparando dunque loffensiva per lanno seguente 153.
Il 15 giugno 1605 arriv in Cile la real cdula di Gumiel, in base alla quale si era deciso
di destinare 140.000 ducati per le spese annuali del regno. Il sovrano stesso, attraverso
la cdula, confidava che attraverso la somma destinata si potesse portare a termine la
guerra ed ottenere la libert dei prigionieri in terra di guerra. Le speranze di Filippo III
furono per smentite dai calcoli del governatore e del vicer. Per una rapida soluzione
del conflitto sarebbe stato necessario un esercito di 2000 uomini, coloni per ripopolare
le citt perdute con la ribellione, armi, provviste e salari pi adeguati per i soldati. Tutto
questo spostava le necessit economiche del regno su una cifra vicina ai 212.000 ducati
annuali154. Indipendentemente dal denaro a disposizione, il governatore era gi pronto a
passare alloffensiva, cominciata nel novembre del 1606 con larrivo a Santiago degli
uomini di Mosquera155.
151 Garca Ramn a Filippo III, Concepcin, 14 giugno 1605.
152 Ibidem.
153 Tra gli otto forti si ricordi quello di Paicav, situato a nord del distretto di Purn, il centro della
ribellione mapuche. Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 136.
154 Lettera di Garca Ramn a Filippo III, Concepcin, 16 giugno 1605; Jos Manuel Daz Blanco, Razn
de Estado y buen gobierno, cit, p. 137.
155 Crescente Errzuriz, Historia de Chile durante los gobiernos de Graca Ramn, Merlo de la Fuente y
Jaraquemada, cit, p. 51.
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Se Valdivia aveva partecipato in prima persona con il governatore alle trattative di pace,
si discost tuttavia dal bellicismo di questultimo. Cos come aveva anticipato nel
memoriale del 1604, con leliminazione del servizio personale era cessata lopposizione
degli indigeni, e si poteva cos dare inizio allopera di evangelizzazione. Le paci
raggiunte, della cui utilit non dubitava, erano interpretate dal gesuita come la cornice
ideale per linizio della penetrazione missionaria nel cuore dellAraucania 156. Quando il
governatore abbandon la frontiera, Valdivia decise dunque di trascorrere linverno
nelle regioni pacificate in modo da prendere ulteriore confidenza con le abitudini e la
lingua locale157. Per la prima volta sin dal suo arrivo nel vicereame, il gesuita pot
immergersi nellattivit catechetica presso gli indios de guerra. In primo luogo il
granadino cerc di instaurare buone relazioni con la casta guerriera dei mapuche, i
conas, il cui sistema di valori si basava sul prestigio proveniente dallo scontro armato 158.
Contemporaneamente, Valdivia cominci a presentare la dottrina cristiana ai nativi non
come qualcosa di totalmente nuovo rispetto alle loro credenze, bens come la versione
autentica dei culti locali. In linea con la teoria cinquecentesca in base alla quale le
popolazioni indiane vennero catechizzate dallapostolo Tommaso ai tempi del
cristianesimo antico159, Valdivia era convinto che il sistema cultuale indigeno fosse
costruito sulle verit evangeliche, anche se tale insegnamento est mezclado con mil
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mentiras160. Lattivit del padre consisteva allora nello smascherare le falsit delle
pratiche rituali locali, riportando alla luce la fede originaria. Le trattative di pace
condotte nel 1605 ed i colloqui avuti con gli indigeni nellinverno dello stesso anno,
rafforzarono in Valdivia la convinzione che gli indigeni cileni potessero realmente
convertirsi al cristianesimo. Lo stesso gesuita ricordava:
He escrito todo esto, aunque he dejado otras particularidades, porque se vea el caudal de
estos indios y la disposicin que tienen para recibir el Evangelio si asienta de una vez
firmemente la paz y hay ministros que les prediquen161.
Latteggiamento delle popolazioni locali rendeva possibile una diffusione efficace del
cristianesimo, condizione che per sarebbe stata raggiunta solamente con una pace
duratura e la presenza capillare di missionari nel territorio di guerra. Tuttavia, il tempo
del dialogo dur meno di un anno, soccombendo ai progetti di Garca Ramn.
Loffensiva militare del 1606 sanc la definitiva rottura dei rapporti tra il governatore ed
il gesuita, profondamente deluso da come Garca Ramn avesse disatteso i piani del
vicer riguardanti leliminazione del servizio personale e la gestione del conflitto162.
Come visto, le truppe di Mosquera giunsero a Santiago il 6 novembre 1605, accolte da
una folle euforica che vedeva nei 951 uomini giunti dalla Spagna loccasione per
vendicare i fatti del 1598163. Garca Ramn lasci Santiago con il suo esercito il 6
dicembre, giungendo a Concepcin il giorno 23 dello stesso mese. Che al governatore
non interessasse pi applicare i piani del vicer testimoniato dalla nettezza con la
160 Pedro Lozano, Historia de la Compaa de Jess en la Provincia del Paraguay, cit, vol. II, pp. 387-388
161 Il testo citato dallo storico gesuita Pedro Lozano. Pedro Lozano, Historia de la Compaa de Jess en
la Provincia del Paraguay, cit, vol. II, p. 389.
162 La rottura tra i due uomini e la delusione del padre particolarmente evidente dalla lettura della
relazione composta da Valdivia nel 1607. Essa evidenzia chiaramente la rottura avvenuta tra Valdivia ed il
governatore, soprattutto sul tema del servizio personale. In particolare si ricorda come la condizione degli
indios de paz fosse peggiorata dal momento che lunica misura che venne eseguita in Cile tra quelle proposte
dalla Junta fu leliminazione del lavoro forzato nelle miniere. In questo modo, gli indigeni cos liberati
venivano impiegati nelle propriet degli encomenderos. Copia de una carta del padre Luis de Valdivia para
el seor conde de Lemos, Presidente de Indias, fecha en Lima a 4 de enero de 1607.
163 Sulle reazioni collettive a seguito dellarrivo delle truppe di Mosquera si veda Crescente Errzuriz,
Historia de Chile durante los gobiernos de Graca Ramn, Merlo de la Fuente y Jaraquemada, cit, pp. 5153.
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quale rifiut le proposte di pace avanzate da molte comunit indigene, preoccupate dalla
crescita del potere militare spagnolo. Giunto al presidio di Nuestra Seora de Ale il 7
gennaio 1606, il governatore, riunitosi in consiglio con i capitani dellesercito, decise la
fondazione di una citt sulle rive del Bio-Bio che fungesse da testa di ponte per
loccupazione della regione. Come gi anticipato, lesercito venne poi diviso in due
gruppi: Ramn avrebbe guidato 700 uomini verso il centro dellAraucania, mentre il
maestre de campo Alonso Gonzlez de Njera avrebbe condotto i restanti 500 lungo la
costa cilena fino a La Imperial 164. La campagna procedette con rapidit e successo nelle
prime fasi. Il governatore giunse a Purn il 30 gennaio, il vero centro della ribellione
mapuche. Dopo aver distrutto i centri abitati incontrati ed i campi coltivati, le truppe
spagnole si diressero poi verso La Imperial. In poco tempo individuarono e sconfissero
il cacique Guenchupalla, toqui della regione, mentre gli indios trovavano rifugio presso
le montagne. Per rafforzare la presenza spagnola nel distretto imperialino, il governatore
decise poi la costruzione di un forte che, in onore del fondatore della Compagnia di
Ges, prese il nome di San Ignacio. Esso era presidiato da 280 soldati guidati da Juan
Rodolfo Lisperguer165.
Nel frattempo, Valdivia proseguiva la sua opera catechetica presso gli indigeni che
venivano catturati durante le incursioni militari volute dal governatore. Come si
ricordava nella relazione composta dal granadino nel 1607 ed indirizzata al conte di
Lemos, i nativi confidarono al padre di non fidarsi della politica intrapresa dal vicer.
Erano consapevoli che, a causa degli eventi della grande ribellione, gli spagnoli non li
avrebbero facilmente perdonati, e per questo motivo non credevano alle proposte di
pace avanzate dallo stesso gesuita. Temevano che le paci fossero uno stratagemma per
ingannare e sconfiggere le comunit a sud del Bio-Bio, e sotto questo punto di vista
loperato del governatore non fece che confermare i timori degli indigeni 166. Si noti che
in questo frangente, a dominare i rapporti ispano-mapuche era la totale sfiducia nei
confronti della controparte. La proposta di far cessare il conflitto era vista sia da una
164 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 143.
165 Ivi, p. 145.
166 Copia de una carta del padre Luis de Valdivia para el seor conde de Lemos, Presidente de Indias, fecha en Lima
a 4 de enero de 1607.
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affidati a persone che li istruissero nella fede cattolica. Una volta che gli indigeni
avessero accettato di far parte dellimpero ed avessero abbracciato il cristianesimo
sarebbero stati liberati177. Paradossalmente, come ricorda Daz Blanco, alla base della
cdula de la esclavitud, stava lattenzione al tema della giustizia sociale. La schiavit
dei prigionieri di guerra avrebbe infatti contribuito ad eliminare definitivamente il
servizio personale: gli schiavi avrebbero sostituito come manodopera nelle propriet
degli encomenderos gli indios de paz, che avrebbero dunque dovuto pagare solamente
un tributo annuale178. Parallelamente alla pubblicazione della provisin, il sovrano
appoggi la fondazione della Audiencia cilena, che, come visto, era stata al centro dei
progetti del vicer Velasco179. Il nuovo tribunale divenne funzionante nellottobre del
1609, qualche mese dopo larrivo della cdula di Ventosilla in Cile180.
La monarchia rispose cos al disastro del forte di San Ignacio attraverso ladozione di
misure che avrebbero rafforzato limmagine della giustizia reale in Cile. In parte, le
decisioni del sovrano riprendevano il pensiero valdiviano, considerando essenziale per
lorganizzazione sociale del regno la risoluzione degli abusi subiti dagli indigeni.
Leliminazione del servizio personale fu infatti lobiettivo primario e largomento della
prima riunione dei membri dellAudiencia, avvenuta il 28 settembre 1609. Tuttavia, in
quella sede si decise solamente di esentare dal servizio personale le donne ed i bambini,
senza dare una soluzione finale ad un problema che sar cruciale nel dibattito politico
cileno dei primi tre decenni del 600181.
177 Il testo della provisin alla cui lettura rimando, stato pubblicato da Crescente Errzuriz, Historia de
Chile durante los gobiernos de Graca Ramn, Merlo de la Fuente y Jaraquemada, cit, pp. 299-301.
178 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 154.
179 SullAudiencia cilena ad inizio 600 si veda Jaime Valenzuela Mrquez, Las liturgias del poder.
Celebraciones pblicas y estrategias persuasivas en Chile colonial (1609-1709), DIBAM-Lom-Centro de
investigaciones Diego Barros Arana, Santiago, 2001, pp. 82-86.
180 Garca Ramn pot leggere le disposizioni del sovrano il 5 maggio 1609, giorno in cui la cdula giunse
a Santiago.
181 Crescente Errzuriz, Historia de Chile durante los gobiernos de Graca Ramn, Merlo de la Fuente y
Jaraquemada, cit, vol. II, pp. 79-81.
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LAudiencia avrebbe fatto tutto il possibile per aiutare lesercito cileno attraverso linvio
di nuove truppe, tuttavia sarebbe stato impossibile farlo con lefficacia e nei tempi
richiesti dal governatore. Il testo evidenziava inoltre la consapevolezza degli oidores
che la situazione del regno sarebbe rimasta drammatica sia sotto laspetto economico
che militare finch il sovrano non avesse ordinato otra orden en su gobierno, ovvero
un cambio di strategia.
182 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 164.
183 Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. IV, p. 19.
56
Uno dei firmatari di tale importante lettera fu Juan de Villela, oidor del tribunale
limense e membro della Junta voluta nel 1605 da Monterrey184. Grande conoscitore
della situazione politico-sociale del regno, propose una soluzione che rivoluzion la
gestione della guerra di Arauco. Villela era convinto che il Cile avrebbe dovuto essere
diviso in due parti separate dal Bio-Bio. Il fiume avrebbe cos svolto il ruolo di confine
tra il regno cileno ed i possedimenti degli indios de guerra. La frontiera, che prese il
nome di raya, doveva poi essere fortificata a protezione dei domini spagnoli, ma
nessuna incursione delle truppe a sud del fiume sarebbe stata consentita. In questo modo
ai ribelli era consentito di vivere nelle proprie terre senza sottostare al dominio
coloniale, mentre lesercito del regno avrebbe condotto azioni offensive solo in risposta
ad eventuali attacchi. Oltre a riconoscere lincapacit di occupare la regione a sud del
Bio-Bio, la strategia di Villela prevedeva una drastica riduzione dellattivit militare e
dunque dei costi da essa derivanti185. In realt, il piano non era concepito come una
ritirata definitiva, bens come un cambio strategico. La concezione che la pace potesse
servire alla sconfitta di un avversario resistente era tipica del pensiero politico di inizio
600186: la situazione di equilibrio creatasi avrebbe facilitato lingresso di missionari e la
diffusione del cristianesimo, portando gli indios a deporre le armi. Lintero sistema si
basava inoltre sulleliminazione delle ingiustizie patite dagli indios de paz, che avrebbe
attenuato lodio dei ribelli nei confronti degli spagnoli.
Al piano promosso dallAudiencia contribu notevolmente Luis de Valdivia, che aveva
collaborato con il tribunale sin dal suo ritorno a Lima. In una fondamentale lettera
rivolta a Filippo III il 4 giugno dello stesso anno, il gesuita mostrava levoluzione del
suo pensiero politico e la vicinanza alle idee di Villela. Il padre ricordava come in quella
guerra fosse possibile aspirare a tre gneros de paz:
184 Dopo aver ricoperto il ruolo di oidor del tribunale di Lima, Villela divenne nel 1608 presidente della
Real Audiencia di Guadalajara, in Nuova Spagna, e governatore della Nuova Galizia. Su questa tappa della
sua vita politica rimando a Matas Angel de la Mota Padilla, Historia de la conquista de la provincia de la
Nueva Galicia, 1856, vol. II, pp. 55-73.
185 Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, pp.
119-121.
186 Si veda al riguardo Paul Allen, Felipe III y la Pax Hispanica, 1598-1621. El fracaso de la gran
estrategia, Alianza, Madrid, 2001, pp. 11-16.
57
El primero es poner a los que estn de guerra al modo que estn sirviendo personalmente
los que estn de paz en Santiago de Chile y en Coquimbo, donde hombres y mujeres y
nios sirven sin haber tasa o tributo (). Y este modo de paz es injusto y tirnico, y, como
tal, prohibido por las cdulas reales de Vuestra Majestad () y de los indios de guerra, con
razn aborrecido () y de Dios Nuestro Seor, justamente castigado con los sucesos tristes
de tantos aos187.
La prima tipologia di pace rappresentava la situazione cilena fino ai tentativi della Junta
del 1605. Gli indigeni erano costretti al lavoro forzato e non vi era alcuna Tasa che
convertisse il servizio personale in tributo. Tale pace era perci considerata tirannica ed
ingiusta, contraria agli interventi della Corona e contraria agli insegnamenti cristiani.
Con Monterrey si era cercato di risolvere ai problemi della prima pace:
El segundo gnero de paz es pretender ponerlos al modo que estn los del Per, con
tributos a Vuestra Majestad y mitas pagadas; y esto es imposible de alcanzarse en muchos
aos sin notables gastos de Vuestra Majestad y doblada gente, (), pues habiendo Vuestra
Majestad enviado mil hombres de Espaa ahora dos aos, le piden que lleve otros tantos,
sin los que han ido de Mjico y del Per; y despus de alcanzado este modo de paz, es
dificultossimo de conservar sin los mismos gastos188.
Questa era la situazione nel momento in cui Valdivia scriveva. Gli indios erano
sottoposti a condizioni legali in base alla quali pagavano agli encomenderos un tributo e
fornivano lavoro sotto forma di mitas pagate. Tuttavia, questa pace non poteva essere
duratura, dato che il padre riconosceva lenorme sforzo economico richiesto alla Corona
ed un certo uso della forza che rendeva necessaria una condizione di pace
diversa.Valdivia presentava dunque al sovrano un nuovo piano, in linea con quanto
scritto dallAudiencia solo un giorno prima:
El tercer gnero de paz es pretender de ellos no ms de que sean nuestros amigos,
ponindolos a todos Vuestra Majestad en su real corona, sin que reconozcan vecinos
encomenderos, y contentndose Vuestra Majestad de presente, para evitar sus gastos, con
qualquiera reconocimiento que de ellos se pudiera sacar (). Y los medios para alcanzar
187 La lettera del padre Valdivia a Filippo III del 4 giugno 1607 stata pubblicata da Antonio Astrain,
Historia de la Compaa de Jess en la asistencia de Espaa y Amrica, cit, vol. IV, pp. 694-696.
188 Ivi, p. 695.
58
este fin y para conservarlo despus de alcanzado son ms fciles y menos costosos. De los
quales aqu no trato por no cansar a Vuestra Majestad () 189.
189 Ibidem.
190 Eugene H. Korth, Spanish Policy in Colonial Chile. The struggle for Social Justice, 1535-1700, cit, p.
120.
59
Figura 2: Ritratto del vicer Juan de Mendoza y Luna, marchese di Montesclaros. Tratto
da https : / / commons . wikimedia . org / wiki / Category : Juan_de_Mendoza_y_Luna,
[consultato il 5 dicembre 2015].
60
Iniziava in questo modo la storia della guerra difensiva, che, elaborata nel 1607 a
partire dagli interventi dellAudiencia limense e di Luis de Valdivia, inizi a guadagnare
consensi tanto nel vicereame quanto a Madrid. Diversi erano i punti di forza del
progetto difensivo. Innanzitutto prevedeva la riduzione dei costi militari del conflitto
cileno, ma soprattutto, era in linea con la politica europea della monarchia di Filippo III.
Il rinnovo della pace di Vervins con la Francia nel 1601, il trattato di Londra del 1604 e
larmistizio con le Province Unite del 1607, preludio della tregua dei dodici anni,
mostrarono il cambio di strategia di Filippo III rispetto alla politica del padre 191. Se un
conflitto non poteva concludersi rapidamente, era preferibile giungere ad una tregua che
limitasse lapertura di pi fronti e lindebolimento dellintera monarchia 192. Era ci che
si proponeva di fare anche in Cile, dove la situazione era bloccata da anni, anzi era
peggiorata in seguito agli avvenimenti del 1606. Per questi motivi, vista anche la crisi
economica della monarchia in seguito alla bancarotta del 1607, le lettere del 3 e 4
giugno riscossero un grande successo a corte.
Il 23 febbraio 1608 la Junta de Guerra de Indias inaugur un lungo periodo di
discussioni a corte riguardo la guerra difensiva e la sua applicazione in territorio
cileno. Nonostante le aspettative, la Junta opt per una strategia non tanto difensiva
come avevano richiesto gli oidores del tribunale limense. Le truppe ancora presenti nei
presidi lungo il Bio-Bio avrebbero dovuto costituire delle unit mobili con lo scopo di
penetrare in territorio nemico e catturare indigeni da utilizzare come schiavi nelle
propriet degli encomenderos. Il piano della Junta de Guerra considerava ancora una
volta la pace come frutto di unazione militare, e non elaborava una strategia alternativa
alla schiavit ed alle incursioni a sud della raya. La novit consisteva nel passaggio da
unoffensiva tradizionale ad una pi limitata, ma era ancora lontana dai progetti
elaborati a Lima193. Filippo III concord con la consulta della Junta, ma decise di
affidare la scelta finale sullapprovazione del progetto allarbitrio del nuovo vicer, il
marchese di Montesclaros. Tale scelta, resa evidente dallinvio a Lima di una real
191 Sulla politica europea di Filippo III e la nascita di una strategia difensivista, si veda Paul Allen, Felipe
III y la Pax Hispanica, 1598-1621. El fracaso de la gran estrategia, cit.
192 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 167.
193 Il progetto della Junta de Guerra trattato in maniera completa da Luis Tribaldos Toledo, Historia
general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino, provincias de Chile, cit, pp. 196-201.
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62
que aqu se apuntan y con lo que entonces se pens que haba de aumentarse el peligro de
los caminos, pues se les quitaba la gente que les haca escolta, se asegur todo y se
aquietaron aquellos brbaros197.
63
sarebbe recato a corte assieme al portavoce del governatore, il segretario Lorenzo del
Salto199.
I due giunsero a Madrid nellottobre del 1609, pochi mesi dopo la firma della tregua dei
dodici anni con le Province Unite 200. Si apr cos un lungo periodo di contrattazioni e
discussioni che portarono allapprovazione ed alla definitiva applicazione dei nuovi
piani difensivi.
La decisione di affidare al padre Valdivia la difesa della strategia difensiva si dovette
allo stretto legame che il gesuita strinse con il vicer ed alla grande esperienza della
politica cilena che questi aveva accumulato nel corso degli anni. Nellimportante lettera
del 30 marzo 1609, Montesclaros present la figura del gesuita al sovrano in questi
termini:
El padre Luis de Valdivia, de la Compaa de Jess, tiene mucha inteligencia de todas
aquellas provincias, por haber administrado en ellas la doctrina con mucha edificacin y
buen nombre201.
Era la prima volta che il nome e loperato del gesuita uscivano dallombra e suscitavano
linteresse dei centri di potere della monarchia. Ancora una volta, come fatto sin dai
tempi del vicer Velasco, Valdivia aveva mostrato una grande abilit nel guadagnarsi la
fiducia delle pi alte autorit del vicereame, e ci si rivel fondamentale per il successo
della guerra difensiva. Il gesuita inizi ad elaborare il progetto difensivo attraverso la
redazione di un memoriale probabilmente composto nel 1609, le cui linee teoriche
vennero accettate dalla consulta della Junta de Guerra del 2 gennaio 1610202. La
proposta di pacificare la regione attraverso un marcato disimpegno militare a sud del
Bio-Bio, era presentata come un mezzo per controllare un conflitto che difficilmente le
truppe spagnole avrebbero potuto concludere con i mezzi tradizionali. Tuttavia il
199 Sulla missione di Lorenzo del Salto a Madrid in difesa del proseguimento della guerra offensiva
rimando a Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. IV, pp. 26-29.
200 La tregua venne firmata il 9 aprile 1609.
201 Lettera di Montesclaros a Filippo III del 30 marzo 1609; Luis Tribaldos Toledo, Historia general de las
continuadas guerras, difcil conquista del gran reino, provincias de Chile, cit, pp. 221-228.
202 La datazione molto incerta, e si basa sugli studi di Jos Toribio Medina, il quale per, come ricorda
Blanco, non suggerisce sufficienti evidenze a favore della sua tesi. Jose Manuel Daz Blanco, Razn de
Estado y buen gobierno, cit, p. 183.
64
sovrano, ponendosi in contrasto con la consulta del 2 gennaio, decise ancora una volta
di rimettere la questione a Montesclaros, scrivendo:
Agradzcoos el cuidado con que habis mirado y prevenido cosa que tanto importa a mi
servicio y, habindolo visto todo, me resuelvo en que se enve al virrey del Per la
resolucin inclusa de puntos particulares sobre esta guerra para que use de ellos en las
ocasiones como quien tiene las cosas ms cerca y que lo mire con la atencin que se fa de
su buen celo y que siempre vaya avisando de lo que se hiciere o se ofreciere de nuevo 203.
Filippo III mostrava nuovamente di fidarsi pi del giudizio di Montesclaros che delle
discussioni di corte, lasciando al vicer la decisione finale sullapprovazione della
guerra difensiva. Valdivia poteva ritenersi soddisfatto, dato che Montesclaros avrebbe
certamente accettato la strategia difensiva ed aperto un nuovo ordine nel regno cileno.
Tuttavia, il gesuita avrebbe preferito una chiara presa di posizione da parte del sovrano,
considerando pericolosa tale apparente indecisione del re204. Se davvero si voleva che
Montesclaros decidesse tra la guerra offensiva e quella difensiva, sarebbe stato
necessario conferire al vicer i mezzi per eseguire immediatamente ci che avesse
ritenuto opportuno. Cos come era stata proposta la questione infatti, montesclaros
avrebbe dovuto informare Madrid della sua scelta, la corte avrebbe poi dovuto
provvedere a procurare quanto richiesto e riscrivere al vicer. Questo avrebbe ritardato
lapplicazione dei progetti di Montesclaros di alcuni anni, ed una tale perdita di tempo
non era ammissibile. Le critiche di Valdivia mostravano unintolleranza nei confronti
della lentezza della burocrazia imperiale e la ricerca di una linea politica che garantisse
pace, stabilit e coerenza.
Fu sempre nei primi mesi del 1610 che Valdivia concluse il suo scritto politico di
maggiore importanza, il Tratado de la importancia del medio que el Virrey propone de
cortar la guerra de Chile y hacerla solamente defensiva 205. Il testo del gesuita ispir una
nuova consulta che, anche se datata 2 giugno 1610, rifletteva discussioni inaugurate il 7
marzo, quando il presidente del Consejo de Indias Juan de Acua aveva deciso di
203 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 187.
204 Luis Tribaldos Toledo, Historia general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino,
provincias de Chile, cit, p. 243.
205 ARSI, Chilensis, vol. 4, ff. 114r-135v; Tratado de la importancia del medio que el Virrey propone de
cortar la guerra de Chile y hacerla solamente defensiva, 1610.
65
analizzare tutti i documenti prodotti in quegli anni sulla guerra di Arauco. La Junta,
fortemente influenzata dal trattato valdiviano, present lintervento del 2 giugno come
una petizione del gesuita affinch il sovrano cambiasse idea riguardo la risposta data
alla consulta del 2 gennaio206. Questa volta Filippo III accett le proposte del granadino
ordinando che se escriba al Virrey con la claridad que aqu se dice, remitindoselo al
cabo todo y que lleve el duplicado el padre Valdivia207. Il sovrano insisteva nel dare
lultima parola al vicer, tuttavia questi non doveva pi scegliere tra guerra offensiva e
difensiva, bens accertare che la nuova strategia, gi approvata a Madrid, fosse ancora
adeguata alla situazione cilena cos come aveva affermato nel 1609.
La guerra difensiva trionf a Madrid, tuttavia era ancora da decidere chi sarebbero
stati gli esecutori materiali dei nuovi piani. Sin da un primo momento fu chiaro che Luis
de Valdivia, in quanto rappresentante del vicer e grande conoscitore delle popolazioni
cilene, avrebbe dovuto recarsi in Cile in qualit di portavoce del re. Dopo aver
informato Montesclaros delle decisioni prese a corte, il gesuita avrebbe presentato agli
indigeni la nuova politica difensiva. A corte si propose sin dal febbraio 1610 di
nominarlo vescovo di La Imperial, ma tale disegno si scontr con le regole dellistituto
ignaziano. Alla volont del gesuita di recarsi in Cile dotato di significative prerogative
in campo tanto politico quanto ecclesiastico si oppose il sovrano, che, attraverso la
cdula dell8 dicembre 1610, confer a Valdivia lincarico di evangelizzare le regioni di
guerra assieme ad un gruppo di gesuiti208. Il granadino sarebbe perci tornato nelle Indie
con il solo compito di missionario e di rappresentante della guerra difensiva 209. Visto
il successo della fazione vicina a Montesclaros ed ai dettami dellAudiencia limense, il
206 Il contenuto delle discussioni che generarono la consulta del 2 giugno sono riportate da Luis Tribaldos
Toledo, Historia general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino, provincias de Chile,
cit, pp. 243-244.
207 Luis Tribaldos Toledo, Historia general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino,
provincias de Chile, cit, p. 249.
208 La real cdula indirizzata a Valdivia l8 Dicembre 1610 presentata da Diego de Rosales, Historia
General de el reino de Chile, Flandes indiano, ed. Benjamin Vicua Mackenna, Valparaso, vol. II, p. 531.
209 Sulle discussioni avvenute a corte nel biennio 1610-1611 in relazione ai ruoli di Valdivia, i contrasti tra
il gesuita ed il vescovo di Santiago Espinosa, lo status del granadino allinterno della Compagnia e la
concentrazione di poteri eclesiastici e politici nelle sue mani, si rimanda al secondo capitolo del presente
lavoro.
66
governatore Garca Ramn si trov in una situazione di forte isolamento politico. La sua
forte opposizione alle strategie valdiviane e la sua fedelt alla guerra offensiva
determinarono la fine del suo governo, decisa dalla consulta della Junta de Guerra
svoltasi il 2 giugno 1610210. Al suo posto, il 22 gennaio 1611 venne nominato
governatore Alonso de Ribera, che aveva gi ricoperto il ruolo dal 1601 al 1605 211.
Senza lostacolo rappresentato da Garca Ramn, la guerra difensiva poteva
finalmente cominciare il suo corso.
Capitolo II
Lapplicazione della guerra difensiva:
dalla politica dei parlamentos de indios alla
cdula di Aranjuez (1612-1625)
67
vennero consegnate dieci cdulas reales: tre erano destinate al vicer, una al tribunale di
Lima, una era rivolta sia allAudiencia che a Montesclaros, due ad Alonso de Ribera ed
una agli indigeni cileni. Il contenuto dei documenti non apportava alcuna novit a
quanto gi stabilito a corte. A Montesclaros si affidava la decisione finale riguardo
lapprovazione dei piani e si richiedeva un totale sostegno dellattivit catechetica di
Luis de Valdivia e dei gesuiti che lo avrebbero accompagnato a sud del Bio-Bio. La
cdula rivolta allAudiencia ed al vicer sollecitava le istituzioni affinch si sostituissero
gli indios de servicio con schiavi neri, mentre quella rivolta al tribunale limense era di
carattere puramente informativo. A Ribera si confermava la nomina a governatore e si
raccomandava la totale obbedienza ai disegni di Montesclaros. Il documento pi
significativo fu sicuramente la cdula rivolta agli indios, redatta l8 dicembre 1610.
Attraverso tale testo, Filippo III inaugur la nuova politica perdonando gli indios de
guerra per le ribellioni del 1598 e del 1606 ed offrendo loro una nuova pace che
avrebbe segnato la fine dei conflitti di frontiera213.
Come era prevedibile, Montesclaros approv interamente i documenti sulla guerra
difensiva e li perfezion in vista della concreta applicazione dei piani affidata a
Valdivia ed al nuovo governatore. A Lima il gesuita dovette anche accettare, suo
malgrado, il ruolo di visitador politico del regno: ci voleva dire che ai compiti politici
e catechetici che gi ricopriva, il granadino avrebbe dovuto aggiungere la visita delle
regioni di guerra con lo scopo di cancellare il servizio personale e di redigere una nuova
tasa de indios214. Chiarito il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire Valdivia in Cile, il vicer
defin gli ultimi dettagli relativi alla nuova strategia attraverso la redazione di alcune
provisiones, ultimate il 29 marzo 1612215. In una di queste, Montesclaros ritornava sul
confronto tra la situazione cilena e la guerra chichimeca, ribadendo lefficacia dei
fratelli coadiutori Jorge Hernndez, Juan Ruiz e Juan Moreno. ARSI, Chilensis, vol. 4, ff. 8r-8v; Catlogo
de los padres y hermanos que por orden de nuestro padre General Claudio Acquaviva y con licencia de Su
Majestad lleva el padre Luis de valdivia este ao de 1611 a la provincia de Chile en los galeones que este ao
se han aprestado para las provincias de Tierra Firme, de que va por general don Jernimo de Torres y
Portugal.
213 Sui documenti consegnati a Valdivia in occasione del suo ritorno in Cile si veda Jose Manuel Daz
Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 199. Per la lettura dellinteressante cdula agli indigeni
rimando invece a Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. II, pp.
533-534.
68
sistemi difensivi sulla pacificazione dei territori messicani 216. Altre due provisiones
erano poi rivolte direttamente ai mapuche: la prima illustrava loro la riforma 217, mentre
la seconda ribadiva la proibizione di schiavizzarli, contraddicendo apertamente il
contenuto della cdula de la esclavitud del 1608218.
Il pi importante dei documenti redatti dal vicer in quelloccasione, specificava la
delimitazione esatta della frontiera sul Bio-Bio. La raya doveva essere costituita da sette
forti: quelli di Cayuhuanu, Yumbel, Santa Fe, Nacimiento, Monterrey, San Jernimo ed
Arauco. Secondo tale disegno, i presidi di Angol e Paicav, creati con finalit offensive
nei decenni precedenti, dovevano essere smantellati. La provisin elencava per ciascun
forte un compito ben specifico. A Cayuhuanu, vicino allattuale citt di Negrete situata a
ridosso del Bio-Bio, dovevano essere inviati 70 soldati, con la funzione di bloccare
leventuale arrivo di ribelli dalla cordillera nevada. Yumbel, a nord del Bio-Bio, doveva
invece fungere da base invernale per le unit di cavalleria, e per la sua posizione
strategica costituiva uno dei forti pi importanti del regno. Santa Fe e Nacimiento erano
invece due presidi minori, il primo con 10 soldati ed il secondo con 70: costituivano
lunit difensiva della regione centrale del Bio-Bio. Il forte di San Jernimo di Catiray,
situato vicino allattuale citt di Los ngeles, contava con una guarnigione di 100
uomini volta alla difesa delle citt spagnole pi meridionali. Infine, il forte di Arauco,
uno dei pochi a sud del Bio-Bio, avrebbe protetto la comunit locale in collaborazione
con lunit militare di stanza a Lebu. Oltre ai forti, la strategia di Montesclaros contava
214 Consapevole delle grandi responsabilit che comportava la visita e degli incarichi che gi ricopriva,
Valdivia cerc di liberarsi del nuovo ruolo attraverso la redazione di un memoriale datato 1 marzo 1612. Per
la lettura del testo si veda Francisco Enrich, Historia de la compaia de Jess en Chile, cit, vol. I, pp. 238239. Montesclaros, tuttavia, riteneva essenziale che un compito importante come la visita de indios fosse
affidato al massimo rappresentante della guerra difensiva, e per questo motivo non ascolt le lamentele del
padre. Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. II, p. 532.
215 Tali documenti e parte delle cedulas di Filippo III vennero pubblicati a Madrid in un volume dal titolo
Provisiones y cartas del rey Felipe III nuestro seor y del excelentsimo marqus de Montesclaros, virrey del
per, con otros sus rdenes y decretos sobre la nueva forma que se da en la guerra y buen asiento del reino
de Chile, Francisco del Canto, Madrid, 1612.
216 Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. II, pp. 527-529.
217 Ivi, pp. 534-535.
218 Ivi, pp. 535-536.
69
sullaiuto di altre guarnigioni situate nelle tre citt di Concepcin, Chilln e Castro, pi
a nord rispetto alla raya. Infine, vi erano due corpi mobili di cavalleria, rispettivamente
di 150 e 100 unit, che avrebbero sorvegliato la frontiera usando come base delle
operazioni Yumbel ed Arauco219.
219 Diego de Rosales fa risalire questo fondamentale documento al 29 maggio 1612, due mesi dopo le altre
provisiones. Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. II, pp. 537-539.
220 Sullopposizione del ceto militare ed encomendero di Concepcin nei confronti della strategia difensiva
si vedano Francisco Enrich, Historia de la compaia de Jess en Chile, cit, vol. I, pp. 241-243 e Diego
Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. IV, p. 36.
221 Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. IV, p. 36.
70
gli spagnoli per firmare le paci. In questo modo, i distretti di Arauco e Tucapel erano
stati pacificati in meno di un mese222.
La guerra difensiva si estendeva con rapidit, ottenendo notevoli successi e
confermando al momento i disegni valdiviani. Anche gli indios di Catiray iniziarono ad
interessarsi alle trattative di pace. Fu cos che Valdivia decise di recarsi direttamente in
quel distretto per rendere note le cedulas di Filippo III, riesumando il parlamento de
indios223. Il parlamento fu lo strumento pratico attraverso il quale si presentarono ai
rivoltosi la riforma, la cancellazione del lavoro forzato ed il perdono per i fatti del 1598.
Si trattava di una cerimonia solenne in cui le parti in conflitto si incontravano per
ottenere un accordo, solitamente scritto, nel quale si stabilivano le condizioni per la
cessazione delle ostilit224. Listituzione del parlamento era gi presente nelle culture
222 Sulle trattative di pace con Arauco e Tucapel nel giugno del 1612 si vedano Pedro Lozano, Historia de
la Compaa de Jess en la Provincia del Paraguay, cit, vol. II, p. 469 e Luis Tribaldos Toledo, Historia
general de las continuadas guerras, difcil conquista del gran reino, provincias de Chile, cit, p. 433.
223 Le fonti principali che si sono utilizzate in questa sede per ricostruire gli avvenimenti della guerra
difensiva e dei parlamentos del 1612 sono tre. La prima costituita dal secondo volume Historia de la
Compaa de Jess en la Provincia del Paraguay del padre Lozano, che trascrive gran parte della
corrispondenza tra gesuiti cileni del periodo. Fodamentale , in particolare, la lunga lettera scritta da Valdivia
al provinciale gesuitico paraguaiano Diego Torres Bollo il 2 luglio 1612 a Concepcin, che riporta gli
avvenimenti di quellanno fino al parlamento di Catiray. Pedro Lozano, Historia de la Compaa de Jess en
la Provincia del Paraguay, cit, vol. II, p. 471-480. Dora in poi citer tale testo con il nome di Lettera a
Torres. La seconda fonte sempre uno scritto valdiviano, rivolto questa volta al generale Acquaviva. ARSI,
Chilensis, vol. 4, ff. 39r-52v; Relacin breve de lo sucedido en la pacificacin del reino de Chile por los
medios que su majestad cometi al seor marqus de Montesclaros, virrey del Per, que llev a su cargo el
padre Luis de Valdivia de la Compaa de Jess desde 13 de mayo de 1612 hasta principio de noviembre de
613 aos. Verr citata nelle seguenti pagine con il nome di Relacin breve. Il terzo scritto usato non
valdiviano bens scritto da Torres Bollo. Si tratta della lettera annua della provincia del Paraguay del 1612,
nella quale il provinciale trascrive anche letteralmente il contenuto di diverse lettere valdiviane. Per questo
motivo, la lettera ha unimportanza secondaria rispetto agli originali sui quali si basa. ARSI, Paraquariae,
vol. 8, ff. 75.2r-75.34v; lettera annua del 1612. Il documento stato pubblicato interamente da Carlos
Leonhardt, Iglesia. Cartas anuas de la Provincia del Paraguay, Chile y Tucuman de la Compaa de Jess
(1609-1614), Casa Jacobo Peuser, Buenos Aires, 1927, vol. XIX dei Documentos para la historia argentina,
pp. 146-259. Dora in poi verr citata come Annua 1612.
224 I primi parlamentos ebbero luogo nel Messico centrale durante il conflitto con i chichimecas, ma fu
Valdivia a trasformare tale istituzione in un momento essenziale per la vita politica della colonia, luogo di
mediazione culturale e religiosa tra due mondi che si erano sempre e solo confrontati sul piano militare. Per
un profilo di tale istituzione nelle regioni di frontiera dellimpero spagnolo si vedano i seguenti lavori:
Abelardo Levaggi, Diplomacia hispano-indgena en las fronteras de Amrica, Centro de Estudios Polticos y
Constitucionales, Madrid, 2002; Abelardo Levaggi, Los tratados entre la Corona y los indios, y el plan de
conquista pacfica, in Revista Complutense de Historia de Amrica, Editorial Complutense, madrid, n 19,
(1993), pp. 81-91; Carlos Lzaro vila, Conquista, control y conviccin: el papel de los parlamentos
71
preispaniche, sia in Araucania che in altre regioni di frontiera, e venne sfruttata dagli
spagnoli per perseguire i propri scopi225. La motivazione che port alla diffusione dei
parlamentos prima in Messico con i chichimecas poi in Cile con i mapuche era
semplice: tale istituzione consentiva di controllare e di limitare la pericolosit di gruppi
di indigeni irriducibili. Le autorit coloniali preferirono scendere a patti con i ribelli
piuttosto che alimentare un perenne conflitto che avrebbe danneggiato non poco gli
interessi dellimpero. Infatti, nuclei di rivoltosi ai confini dei possedimenti spagnoli
potevano costituire un potente alleato dei nemici della monarchia spagnola in America,
come dimostrato dalla spedizione olandese in Cile e Per di Spilbergen nel 1615 226.
Oltre alla motivazione politica, gli spagnoli miravano attraverso i parlamentos ad
inglobare gli indigeni nel sistema fiscale imperiale, limitando cos le attivit di
contrabbando che danneggiavano leconomia coloniale227.
indgenas en Mxico, el Chaco y Norteamrica, in Revista de Indias, vol. LIX, n. 217, (1999), pp. 645673; Carlos Lzaro vila, Las fronteras de Amrica y los Flandes indianos, CSIC, Madrid, 1997. Per
approfondire la politica dei parlamentos in Cile rimando poi a Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo, cit,
pp. 211-224 e I gesuiti come mediatori nella guerra di Arauco: il padre Luis de Valdivia ed il sistema dei
parlamentos de indios (XVII secolo), cit, pp. 57-89, che analizza loperato dei gesuiti inserendolo nel pi
ampio contesto del ministero della dissidentium reconciliatio e del contenimento sociale. Per linteressante
narrazione del parlamento di Catiray a partire dalle dichiarazioni degli interpreti che seguirono Valdivia in
quelloccasione si veda Gertrudis Pays, Jos Manuel Zavala, Mario Samaniego, Al filo del malentendido y
la incomprensin: el padre Luis de Valdivia y la mediacin lingstica, in Historia, n 45. Vol. I, (enerojunio 2012), pp. 69-90. Infine si veda il seguente articolo per lo studio dei primissimi colloqui tra spagnoli e
mapuche nel 1593 durante il governo di Garca ez de Loyola: Jos manuel Zavala, Tom Dillehay,
Gertrudis Pays, El requerimiento de Martn Garca ez de Loyola a los indios de Quilacoya, Rere,
Taruchina y Maquegua de 1593, testimonio oficial de parlamentos hispano-mapuches tempranos, in
Memoria Americana, n 21, vol. II, (julio-diciembre 2013), pp. 235-268.
225 Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo, cit, p. 216.
226 Il corsaro olandese Joris van Spilbergen saccheggi le coste cilene e peruviane nel 1615, mostrando
allimpero come il conflitto di Arauco avrebbe potuto esplodere in una guerra di ampie implicazioni per
lequilibrio dellintero vicereame. Montesclaros dovette perci concentrarsi sulla difesa del territorio,
culminata nella battaglia navale di Caete del luglio del 1615, in seguito alla quale, pur essendo stata una
vittoria spagnola, Spilbergen riusc a fuggire verso lestremo oriente. La vicenda tratteggiata in maniera
completa da Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. IV, pp. 80-86 e da Pedro Rodrguez
Crespo, El peligro holands en las costas peruanas a principios del siglo XVII: la expedicin de Spilbergen
y la defensa del Virreynato (1615), in Revista Histrica, 26, (1964), pp. 259-295.
227 Carlos Lzaro vila, Conquista, control y conviccin: el papel de los parlamentos indgenas en
Mxico, el Chaco y Norteamrica, cit, pp. 646-647.
72
73
univa alla consapevolezza di aver vinto le resistenze offerte da ampi strati della corte e
della comunit spagnola in Cile. Il padre ricordava, inoltre, come molti lo avessero
avvertito della pericolosit dellincontro di Namcu, ma sosteneva che se non aveva
temuto la morte nelle diverse peripezie vissute negli ultimi anni, non avrebbe dovuto
farlo proprio nel momento in cui era possibile ottenere la pacificazione dellintera
provincia di Catiray.
Lintervento del gesuita dur tre ore, nella prima delle quali si rivolse ai presenti in
mapundungun con lo scopo di presentare la riforma. Nelle restanti due ore, si fece
aiutare dallinterprete, che tradusse in lingua locale le cedulas del sovrano231. Le
richieste degli spagnoli erano le seguenti: cessazione delle ostilit, restituzione dei
prigionieri e permesso di ingresso dei missionari nelle loro terre per predicare il
vangelo. Gli indios si mostrarono soddisfatti delle parole di Valdivia, ed il cacique
Carampangui richiese a sua volta tre condizioni per firmare la pace: la liberazione delle
donne della sua provincia catturate dalle truppe coloniali e di due caciques, oltre allo
smantellamento del forte di San Jernimo di Catiray 232. Lultima richiesta colse di
sorpresa il gesuita, non autorizzato ad agire a tale riguardo senza consultare il
governatore. Lincertezza di Valdivia scaten la reazione dei presenti ed in particolare
del capitn Llancamilla233, che rivolgendosi ai conas, i soldati, espresse la sua sfiducia
nei confronti del padre, convinto che la sua reazione evidenziasse la volont degli
spagnoli di ingannarli e di non compiere quanto affermato dalle cedulas. Il cronista
Alonso de Ovalle, ricorda che durante questa turbolenta fase del parlamento un cacique
prese la parola, interrogandosi sul significato da attribuire al termine paz:
Bien sabemos que gustarn de la que llaman ellos paz, y yo no lo tengo por tal, que es que
nosotros nos rindamos y nos sujetemos a ellos y les sirvamos como a nuestros amos y
seores; y esto no es paz, sino ocasin de las inquietudes, perturbaciones y guerras que
hemos tenido hasta aqu. Paz es la que tienen los espaoles entre s y la que tenemos los
indios entre nosotros, gozando cada uno de su libertad y de lo que tienen, sin que ninguno
231 Lettera a Torres, p. 475. Sulla fatica provata da Valdivia a seguito della prima ora del parlamento e
sullintervento di Pinto si veda Gertrudis Pays, Jos Manuel Zavala, Mario Samaniego, Al filo del
malentendido y la incomprensin: el padre Luis de Valdivia y la mediacin lingstica, cit, pp. 80-81.
232 Lettera a Torres, p. 478.
233 Ibidem.
74
se lo quite ni quiera mandarle ni tenerle debajo. Esto llamamos paz y esta la abrazaremos
muy de corazn234.
Il capo indigeno presentava le due versioni della pace, quella voluta dagli spagnoli e
quella autentica. Quella che il regime coloniale definiva pace non era altro che una
condizione di sottomissione degli indigeni, impiegati nel servizio personale nelle terre
dei proprietari terrieri. E tale situazione era stata la causa delle guerre degli ultimi
sessantanni. La vera pace era invece caraterizzata dalla possibilit di vivere in libert e
di godere di ci che si possiede, senza dipendere da nessuno. Questa era la condizione
che i locali avrebbero accettato.
La frattura tra Valdivia ed alcuni dei presenti, si tramut in un confronto interno alla
comunit indigena che oppose i conas ad i caciques. Llancamilla accus questi di
collaborare con gli spagnoli e di tradirli, e decise perci di abbandonare lincontro
assieme a tutti i conas235. Carampangui si avvicin perci al gesuita pregandolo di
accettare le proposte, dato che era in pericolo lo stesso equilibrio delle comunit
indigene: Suplcote padre, que mires por nuestro bien, y quietud; que como all ay
vulgo, y soldados, que se amotinan, los suele aver ac, y deseamos quietallos, y para
esto has venido, para pacificarnos nosotros entre nosotros mismos, primero que con
vosotros, y hars dos paces236. Lintervento del cacique mostrava le tensioni interne
alla societ mapuche, e ricordava al padre la funzione di contenimento sociale e di
pacificazione che avrebbe dovuto condurre presso le comunit a sud del Bio-Bio. Le
fonti sembrano evidenziare una certa incapacit di Valdivia di reagire al precipitare
degli eventi, dato che decise di concedere lo smantellamento del forte solo in seguito
allavvertimento di Pinto, che ricord allarmato: Padre mo, conceda, porque estamos
en evidente peligro de la vida237.
Laccettazione da parte del gesuita delle richieste degli indigeni segn la fine del
parlamento, durato ben otto ore. In questo modo anche il distretto di Catiray aveva
234 Il passo citato da Paolo Broggio, Evangelizzare il mondo, cit, p. 217.
235 Lettera a Torres, p. 478. Si noti che i conas si erano recati al parlamento armati, cosa che dovette
accrescere il timore del gesuita.
236 Ibidem.
237 Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano, cit, vol. II, p. 557.
75
deposto le armi, ed in un mese Valdivia pose fine alla ribellione cominciata nel febbraio
del 1612: il successo era completo. Il padre torn a Concepcin dove Alonso de Ribera
conferm labbattimento del forte di San Jernimo, e, per la prima volta sin dallarrivo
delle truppe di Mosquera nel 1606, la comunit spagnola pot festeggiare per le strade
un successo tanto folgorante quanto inaspettato238. A luglio giunse notizia che gli indios
di Purn, guidati da Aynavillu, avevano intenzione di accordarsi con Valdivia in modo
da ottenere la liberazione del cacique Turelipe. Alcuni messaggeri inviati da
questultimo giunsero a Concepcin, informando che la fama delle concessioni del re
aveva raggiunto La Imperial, Valdivia e le regioni pi interne dellAraucania 239. Anche
se le circostanze erano ideali per ritornare nelle zone di frontiera ed organizzare un
nuovo parlamento, il duro inverno del 1612 rallent i progetti di Valdivia. In qualit di
superiore delle residenze gesuitiche fondate nei pressi della frontiera, il padre trascorse
linverno organizzando la presenza missionaria nel regno 240. Inoltre, visto il ruolo di
visitador politico conferitogli mesi prima da Montesclaros, visit il distretto di
Concepcin raccogliendo informazioni sulle condizioni di vita degli indigeni e sulle
loro conoscenze religiose. Le ricerche del padre confermarono ancora una volta il
legame tra abusi subiti e disaffezione dei mapuche alla religione cristiana. Il suo operato
in qualit di visitador scaten una crescente opposizione da parte degli encomenderos,
contrari alla politica sociale promossa dal padre ed alle sue critiche mosse nei confronti
delle condizioni lavorative dei nativi241. Il successo politico dei parlamentos de indios
non era stato sufficiente per zittire le opposizioni: troppo forti erano gli interessi
economici che la politica valdiviana delleliminazione del servizio personale stava
danneggiando.
Tuttavia, la guerra difensiva continuava a raccogliere un successo dopo laltro. A
settembre, un messaggero spagnolo torn al forte di Cayuhuanu accompagnato da
cinquanta caciques delle province andine di Chichaco e Coyuncos. Dopo aver raggiunto
238 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 225.
239 Lettera a Torres, pp. 479-480.
240 Annua 1612, pp. 225-226.
241 Lopposizione della comunit spagnola ai gesuiti inizi a manifestarsi in modi diversi. Oltre alle
tradizionali accuse rivolte da francescani e domenicani alloperato dellistituto ignaziano, molti fedeli
iniziarono a non confessarsi pi dai gesuiti. Si veda a riguardo Annua 1612, p. 205.
76
Valdivia a Concepcin, questi firmarono una nuova pace, che garantiva la pacificazione
di unampia fascia a sud del Bio-Bio. La guerra difensiva aveva cos garantito dei
risultati molto pi efficaci dei sistemi tradizionali di conquista, e lo aveva fatto in pochi
mesi. I territori di frontiera iniziarono ad essere pi sicuri, migliaia di indios decisero di
scendere a valle per vivere a ridosso dei forti della raya. Il buon funzionamento della
nuova strategia non si spiegava solo con le caratteristiche intrinseche del sistema, bens
era dovuto in gran parte al rapporto di fiducia che si era instaurato tra il gesuita e gli
indigeni, ed alla stretta collaborazione tra i missionari ed il governatore242.
Anche i primi contatti diplomatici con Purn e La Imperial furono positivi, tanto che
Valdivia ed i compagni decisero di recarsi in quei distretti per predicare il messaggio
evangelico. Leccessiva fiducia nella controparte ed una certa imprudenza da parte dei
gesuiti inizi a preoccupare Alonso de Ribera, tuttaltro che entusiasta del progetto di
Valdivia. Purn e La Imperial costituivano infatti il nucleo della resistenza mapuche, la
terra degli indios pi irriducibili che da sempre avevano combattuto gli spagnoli, ed il
governatore temeva che il fervore religioso dei padri potesse accecare il loro buon
senso, portandoli alla morte243. Inoltre, alcuni messaggeri avevano portato le autorit a
diffidare della sincerit delle proposte di pace di Purn. Tuttavia, Ribera cedette alle
richieste del granadino nellottobre del 1612, dando il suo assenso alla missione che
avrebbe portato Valdivia nella localit di Paicav per le trattative di pace con la
provincia di Purn244. Furono le tensioni causate dalla missione a Paicav a segnare un
deterioramento improvviso del rapporto tra i due maggiori responsabili della guerra
difensiva: Ribera cominci a disapprovare lacceso messianismo del padre ed il suo
operato nelle terre di frontiera.
Il 10 novembre, i caciques di Purn e La Imperial, guidati da Anganamon e Juan
Huenche, giunsero al forte di Paicav, dando inizio al parlamento. Le trattative si
242 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 229.
243 Il frate Diego de Ocaa, autore di una cronaca che racconta i viaggi fatti tra il 1599 ed il 1605 nelle
Indie da Panama al Per e Chilo fino in Patagonia e Paraguay, ricorda con queste parole la regione paludosa
di Purn: Es el refugio ms fuerte y como el centro de la guerra de este reino (). La cinaga de Purn, que
dijimos, es la mayor fuerza que tienen en este reino, porque es una laguna grande, muy hondable y con
muchas islas dentro, en las cuales habitan los indios. Diego de Ocaa, A travs de la Amrica del Sur, ed.
Arturo lvarez, Historia 16, Madrid, 1987.
244 Annua 1612, p. 233.
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del
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Figura 3: Alonso de Ovalle, Histrica relacin del reino de Chile. Rappresentazione del
martirio di Elicura, tratta da Rolf G. Foerster, Jesuitas y Mapuches, 1593-1767, cit, p. 142.
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In effetti, il vicereame aveva gi subito dei clamorosi rovesci militari da parte delle
forze indigene, si ricordino i sanguinosi precedenti del 1598 e del 1606, che causarono
un alto numero di perdite umane tra le fila degli spagnoli. Tuttavia, tali eventi erano
accaduti in circostanze belliche, mentre nel caso del martirio di Elicura si tratt
delluccisione di gesuiti inermi che stavano conducendo trattative di pace. A rendere del
tutto particolare lepisodio fu luso propagandistico che ne venne fatto da parte degli
avversari della guerra difensiva, che ebbero labilit di trasformare il martirio in un
evento dalle molteplici ripercussioni politiche. In base alle teorie valdiviane, la perenne
ostilit degli indigeni nei confronti degli spagnoli e del vangelo era stata causata dalle
ingiustizie perpetrate dal sistema coloniale e dalla diffusione del servizio personale. Il
tradimento di Purn e laggressione di Elicura avevano per mostrato il contrario: gran
parte delle comunit mapuche non erano intenzionate ad integrarsi nellimpero,
indipendentemente dalla politica sociale e lavorativa adottata dal regno. Il cuore teorico
della guerra difensiva veniva cos messo in discussione, e tutti i limiti della riforma
iniziarono ad emergere con forza. Furono in molti, in quei giorni di dicembre, a credere
che fosse giunto il momento di riannodare la guerra. Lo stesso Valdivia, nella lettera del
16 dicembre attraverso la quale informava il governatore dei fatti di Elicura, mostr i
primi sintomi della crisi personale che attravers in seguito al martirio, arrivando ad
ipotizzare una spedizione militare ad Elicura256. Ribera si mostr favorevole allinvio di
nuove truppe nel regno ed alla sospensione del divieto di entrare militarmente a sud
della raya, mentre forti pressioni vennero esercitate tanto a Lima quanto a Madrid per
mostrare lincongruenza della riforma257.
Una lettura attenta dello scacchiere politico araucano permette di sostenere che lazione
militare di Anganamon sia stata un chiaro gesto di intimidazione nei confronti di quelle
province che si erano macchiate di tradimento scendendo a patti con linvasore 258.
Furono questi i motivi che portarono Anganamon ad attaccare il 21 gennaio 1613 anche
i distretti di Arauco, Tucapel e Catiray, che, come visto, furono tra i primi ad
256 Lettera di Valdivia a Ribera, Lebu, 16 dicembre 1612, in Luis de Valdivia, Relacin de la muerte de los
padres Martn de Aranda, Horacio Vechi y del H. Diego de Montalbn, de la Compaa de Jess, Correa
Castelblanco, Santiago, senza data, pp. 6-8.
257 Il ceto encomendero ed i veterani di guerra, tradizionali avversari della politica valdiviana, inviarono a
Madrid Pedro de Lisperguer affinch convincesse il sovrano della necessit di riprendere in Cile una guerra
a fuego y sangre, mentre Luis Merlo de La Fuente si rec con le stesse finalit a Lima dal vicer
Montesclaros. Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, pp. 239-240.
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monolitico come il padre sosteneva. Una delle istituzioni pi critiche nei confronti della
strategia difensiva fu il Cabildo di Santiago, che raggruppava una lite di potere
proveniente da diversi strati sociali. Al suo interno si distinguevano i vecinos ed i
moradores: i primi erano encomenderos, figli e nipoti di conquistadores che godevano
di uno status sociale privilegiato e formavano un blocco omogeneo. I moradores
costituivano invece un gruppo meno compatto. Tra di loro si contavano encomenderos
delle province meridionali che avevano perso tutte le loro propriet in seguito alla
grande ribellione del 1598, membri di famiglie di encomenderos che per non
possedevano terre e uomini che si erano costruiti la propria fortuna sulle attivit
commerciali e mercantili264.
Vecinos e moradores non si trovavano in contrasto, anzi i secondi miravano a far parte
dellantica aristocrazia, alla quale si assimilarono col tempo attraverso legami
matrimoniali o lacquisizione di nuove encomiendas. Questo permette di sostenere che
anche i non encomenderos che si opposero ai piani valdiviani, condividevano un sistema
di valori ed interessi economici che li assimilavano al ceto dei proprietari terrieri, ai
quali certamente conveniva la schiavit degli indios ed il servizio personale. Tuttavia,
ci che Valdivia si rifiut di comprendere durante la sua esperienza cilena, fu che le
lite sociali non osteggiarono la guerra difensiva solo per questioni economiche 265. In
una lettera inviata il 25 aprile 1614 dal Cabildo di Santiago al sovrano, si evidenziavano
motivazioni pi profondamente radicate nei passati avvenimenti che avevano scosso il
regno:
Calumnias padece el reino de que desea la guerra por gozar del situado y continuar a ese
ttulo la injusticia del servicio personal y que al Gobernador le est bien por los despojos y
otros particulares suyos y no atienden los temerarios al dolor que tiene esta patria de ver
tantos hijos hechos pedazos en servicio de Vuestra Majestad, que no hay casa de donde no
se haya ofrecido sacrificio266.
264 Jaime Valenzuela Mrquez, Las liturgias del poder. Celebraciones pblicas y estrategias persuasivas
en Chile colonial (1609-1709), cit, p. 89.
265 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 251.
266 Citato in Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 252.
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267 Per alcuni giudizi mossi dalle opposizioni al padre Valdivia si vedano Horacio Zapater Equioiz, La
bsqueda de la paz en la guerra de Arauco: padre Luis de Valdivia, Andrs Bello, Santiago de Chile, 1992,
pp. 211-213, ed Elas Lizana, Colleccin de Documentos Histricos recopilados del Archivo del Arzobispado
de Santiago, Imprenta de San Jos, 1919, vol I, p. 99.
268 Sulle trattative di pace condotte con i distretti di Osorno, Valdivia e Chilo rimando a Francisco
Enrich, Historia de la compaia de Jess en Chile, cit, vol. I, pp. 311-313.
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de Sosa e Monroy, che si affannavano per screditare loperato del granadino269. Inoltre,
scadeva quellanno il mandato di Montesclaros, uno degli artefici del sistema difensivo.
Il vicer lasci Lima senza aver provveduto a redigere la Tasa de indios, ma fece il
possibile per dare continuit al suo governo scrivendo in favore della guerra difensiva
al re ed al Consejo de Indias. Il sostegno di Montesclaros e la sfiducia mostrata nei
confronti delle posizioni sostenute dallopposizione, convinsero Filippo III a rinnovare
la guerra difensiva, incaricando il nuovo vicer, il principe di Squillace, di continuare
lapplicazione del nuovo ordine270.
Nonostante il fronte favorevole alla nuova strategia si fosse indebolito in seguito alla
defezione di Ribera ed il martirio di Elicura avesse alimentato critiche feroci da parte di
ampi strati della popolazione spagnola, la guerra difensiva continu ad essere
considerata dalla Corona il mezzo pi efficace per la pacificazione della frontiera
araucana.
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indisturbato e riannodare la politica dei parlamentos, rallentata dal martirio e dalle sue
ripercussioni politiche e sociali. Il nuovo governatore, Hernando Talaverano Gallegos,
per quanto fosse stato designato dallo stesso Ribera e non condividesse totalmente i
principi teorici valdiviani, rispett fedelmente le cedulas reales del 1615 e mostr nei
confronti del granadino un sincero rispetto 273. Fu in questo contesto che la macchina
diplomatica della guerra difensiva riprese a funzionare a pieno regime. Tra 1616 e
1617 si conclusero le trattative di pace con numerose province di frontiera, tra le quali si
ricordano Pangue, Maputue, Molchen, Chichaco, Malloco, Coyuncos, Temuco. La
restituzione da parte degli spagnoli del celebre Pelantaro, catturato dal visitador Gins
de Lillo nel 1615, permise di raggiungere un nuovo accordo con Purn, tanto che
Valdivia sostenne nel 1618 che i ribelli rimasti non raggiungessero il numero di 200
guerrieri274. Aldil delleccessivo ottimismo che la corrispondenza valdiviana di quegli
anni faceva trapelare, la frontiera visse effettivamente a partire dal 1615 un periodo di
sostanziale pace, rafforzata dalla diffusione del messaggio evangelico. Nel 1617 il
gesuita battezz centinaia di indigeni di Longonaval, Arauco e Colcura, oltre ad aver
concordato con il vicer principe di Squillace la liberazione di tutti i nativi illegalmente
privati della loro libert a partire dal 1612 275. Si trattava forse dellapice della triettoria
politica del padre, che, visti i recenti trionfi del sistema difensivo, si permise di
richiedere al sovrano linvio di 400 soldati dalla Spagna per una ristrutturazione della
raya. Tali proposte, per quanto possano sembrare contraddittorie, erano mirate piuttosto
ad un rafforzamento della guerra difensiva e della frontiera.
Quando nel 1618 Lope de Ulloa successe a Talaverano nel ruolo di governatore del
regno cileno, il sostegno alla politica valdiviana non venne a mancare 276. Ulloa prosegu
la collaborazione con il padre che cos buoni risultati aveva dato negli anni precedenti,
impegnandosi nella definitiva eliminazione del servizio personale e nella redazione
273 Il nuovo governatore, oidor dellAudiencia limense, si era distinto come uno dei personaggi pi
influenti della cerchia di Ribera. Dopo aver assunto i pieni poteri si rec nella frontiera ispano-mapuche per
incontrarsi con Valdivia. Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 266.
274 Il resoconto delle paci e della restituzione di Pelantaro si trova nella lettera inviata dal granadino al
Vitelleschi nel febbraio del 1618. ARSI, Chilensis, vol. 4, ff. 57r-63r; Valdivia a Vitelleschi, 3 febbraio 1618.
275 Il compito di liberare gli indigeni venne affidato ad Hernando Machado, gi responsabile della visita
dei distretti di Santiago e La Serena. Diego de Rosales, Historia general del reino de Chile, Flandes indiano,
cit, vol. II, p. 625.
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della Tasa de indios. La totale coincidenza di vedute tra il nuovo governatore e Valdivia,
garant attorno al 1619 una quasi totale pacificazione dellAraucania. Paradossalmente,
la massima esaltazione della guerra difensiva coincidette con la perdita di influenza
del padre allinterno della Compagnia, che culmin con la sua partenza dal territorio
cileno nel novembre del 1619. Come visto, Valdivia era riuscito a debellare le
opposizioni e ad imporsi nuovamente come lindiscusso leader politico del regno.
Tuttavia, proprio quando veniva a mancare uno dei suoi acerrimi nemici, il governatore
Alonso de Ribera, inizi a crescere un movimento critico nei suoi confronti proprio
allinterno dellistituto ignaziano. Come si vedr approfonditamente nel seguente
capitolo, le motivazioni del declino dellimmagine di Valdivia allinterno della
Compagnia furono diverse. Ai conflitti di autorit scatenati nel 1611 dal suo arrivo in
Cile con le prerogative di provinciale, cosa che lo pose in conflitto con il superiore della
provincia paraguaiana Diego de Torres Bollo, si agiunse nel 1615 la morte del generale
Acquaviva e la nomina di Vitelleschi. Il forte accento dato allelemento missionario ed
allitineranza da parte di Acquaviva venne solo in parte condiviso dal nuovo superiore
romano, pi propenso ad uno sviluppo organico della Compagnia che fosse ligio alle
regole ignaziane277. Il peculiare status giuridico di cui godeva Valdivia venne revocato,
ed anche lintero sistema della guerra difensiva inizi ad essere messo in discussione
dalle autorit gesuitiche. Troppe erano state le critiche e le pressioni subite dallistituto
in Cile a causa della difesa dei piani valdiviani. Queste ragioni portarono dunque ad un
marcato disinteresse nei confronti delle nuove strategie, che indebol la posizione del
padre e, soprattutto negli anni Venti, lo stesso sistema difensivo278.
Tutto ci permette di capire le motivazioni che portarono Valdivia ad abbandonare il
Cile nel 1619. Oltre ai contrasti con i superiori dellordine, il granadino decise di partire
276 Lope de Ulloa giur come governatore il 18 aprile 1618. Jos Toribio Medina, Actas del Cabildo de
Santiago, Imprenta Elzeviriana, Santiago de Chile, 1900, vol. VIII; cabildo del 18 aprile 1618. Sul governo
di Ulloa in Cile si legga Diego Barros Arana, Historia general de Chile, cit, vol. V, pp. 99-117.
277 Sulla politica missionaria adottata dalla Compagnia durante il generalato di Acquaviva, si vedano
Joseph De Guibert, Le gnralat de Claude Acquaviva (1581-1615). Sa place dans lhistoire de la
spiritualit de la Compagnie de Jsus, in AHSI, X, (1941), pp. 59-93 e Michel De Certeau, La rforme de
lintrieur au temps dAcquaviva, in AaVv, Les jsuites. Spiritualit et activit. Jalons dune histoire,
ditions Beauchesne-Centrum Ignatium, Paris, 1974, pp. 53-69.
278 La perdita di influenza del padre allinterno della Compagnia e la peculiarit del suo statuto giuridico
verrano trattati ampiamente nel secondo capitolo del presente lavoro.
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abolizione. Sin dalla partenza del granadino, infatti, le forti opposizioni locali, guidate
ancora una volta dal Cabildo di Santiago, costrinsero Ulloa ad abbandonare le sue
posizioni iniziali e a tollerare crescenti trasgressioni alle cedulas di Filippo III. La Tasa
del 28 marzo 1620 non venne quindi pubblicata, ed il governatore dovette assecondare
le ambizioni espansionistiche del ceto encomendero, che si mosse alla ricerca della
mitica Ciudad de los Csares284. Inoltre Ulloa, in piena rottura con i dettami della
Corona, si schier con le lite cilene favorendo luso di schiavi nelle loro propriet e
protestando contro il mancato invio di truppe nel regno. Senza Valdivia la guerra
difensiva rimase esposta agli attacchi degli oppositori, abbandonata anche dalle
autorit gesuitiche locali, ed il servizio personale pot diffondersi nuovamente nel
regno.
A segnare la fine dei progetti del granadino ed un radicale cambio nella strategia
militare e nella politica sociale del regno, furono la morte di Filippo III nel 1621 e la
nomina di Diego Fernndez de Crdoba y Bobadilla a vicer del Per lanno
seguente285. Se la Pax Hispanica aveva caratterizzato il governo di Filippo III, essa
venne abbandonata totalmente con larrivo del successore Filippo IV e del valido il
conte duca de Olivares al vertice dellimpero 286. I tempi non erano pi maturi per una
politica difensivista che limitasse linvio di truppe e le spese della Real Hacienda, tanto
in Europa quanto nelle Indie. La ripresa del conflitto con le Province Unite nel 1621
284 La ricerca della mitica citt nota anche come la Ciudad encantada de la patagonia o Trapalanda,
assill i conquistadores sin dai primi anni della conquista. Sulla questione della citt cesarea ed il suo
inserimento nella rinascita del movimento di conquista nel Cile degli anni venti si soffermata Mara
Ximena Urbina Carrasco, La frontera de arriba en Chile colonial. Interaccin hispano-indgena en el rea
entre Valdivia y Chilo e imaginario de sus bordes geogrficos, 1600-1800, Pontificia Universidad Catlica
de Valparaso-Centro de Estudios Diego Barros Arana-DIBAM, 2009.
285 Marchese di Guadalczar, apparteneva ad una delle famiglie pi importanti dellaristocrazia andalusa,
che aveva grossa influenza nella politica indiana. Diego Fernndez de Crdoba y Bobadilla, prima di
assumere lincarico di vicer in Per, svolse le stesse funzioni nella Nuova Spagna dal 1612 al 1621. Per
loperato del vicer ed una sua biografia si vedano Lewis Hanke e Celso Rodrguez, Los virreyes espaoles
en Amrica durante el gobierno de la Casa de Austria, Per, Atlas, Madrid, 1978, vol. II e Guillermo
Lohmann Villena, Los Fernndez de Crdoba: un linaje preponderante en el Per en los siglos XVI y XVII,
in Anuario de Estudios Americanos, 45, (1988), pp. 167-240.
286 Sulla politica del conte duca de Olivares rimando ai seguenti lavori: John Elliott, El conde duque de
Olivares. El poltico en una poca de decadencia, cit; John Elliott, La Espaa del Conde Duque de Olivares,
Universidad de Valladolid, 1990; John Elliott, Lengua e imperio en la Espaa de Felipe IV, Universidad de
Salamanca, 1994.
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287 Jonathan Israel, La Repblica holandesa y el mundo hispnico, 1606-1661, Madrid, Nerea, 1997, pp.
114-118 e 123-134.
288 Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen gobierno, cit, p. 292.
93
Mor
il
novembre
1642.
289 Lettera di Guadalczar a Filippo IV, citata da Jose Manuel Daz Blanco, Razn de Estado y buen
gobierno, cit, p. 294.
290 Per una lettura integrale della Cdula di Aranjuez del 13 aprile 1625, rimando ad lvaro Jara y Sonia
Pinto, Fuentes para la historia del trabajo en el reino de Chile, Andrs Bello, Santiago, 1982, vol. I, pp. 275276.
94
291 Il testo venne redatto con la stessa finalit delle tre opere grammaticali del biennio 1606-1607. Luis de
Valdivia, Sermn en lengua de Chile de los misterios de nuestra santa Fe Catlica para predicarla a los
indios infieles del reino de Chile, dividido en nueve pequeas partes acomodadas a su capacidad, Valladolid,
1621. Lopera stata ripubblicata a fine 800 da Jos Toribio Medina, Nueve sermones en lengua de Chile
por el Padre Luis de Valdivia de la Compaa de Jess. Reimpresos a plana y rengln del unico ejemplar
conocido y precedidos de una bibliografa de la misma lengua, Elseviriana, Santiago de Chile, 1897.