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ARCH. EDWIN CERIO: IL ARCHITETTURA ED ACCADEMIA A CAPRI Il “Rosaio” di Edwin Cerio Edwin Cerio ha fatto molto per Capri, dedicandovi a sua attivita molteplice geniale, per anni, con fede ed entusiasmo che mai vennero meno. Come architetto ha costruito molto e ha costruito bene. Le sue ville, le sue case hanno una bella im- pronta personale ¢ rivelano tutte artista ralfinato ed equilibrato. Per questa architettura, specialmente in- teressante in quanto @ sua, Edwin Cerio ha inventato, con ingegnositi e qualche modestia, il nome di architettura caprese. Questa trovata spiritosa ha entusiasmato ‘un po’ tutti e molti han finito per pren- dere troppo sul serio fo stile caprese, giu- rando e battagliando in nome suo, ed esa- gerando fino, credo, a meravigliare e di- vertire lo stesso inventore. Cost si 2 venuta formando una specie di Accademia di architettura caprese che, se non muore presto, minaccera il paesag- gio di Capri tanto seriamente quanto, a suo tempo, I'infausta passione pei nastri e per le margherite di stucco. E logico, & necessario che le opere degli architetti risentano dell’influenza dell’am- biente, come paesaggio e come tradizione, che da quest’insieme quasi scaturiscano, 477 tanto pitt quando ci si riferisce a Capri; ma @ altrettanto necessario che queste opere vivano a traverso un animo ed una ori- ginalita, ed @ male che per moda ci si duca ad imitare fa produzione altrui, Na- turalmente, quando si entra in questo or- dine di idee, sono sempre gli elementi superficiali che impressionano gli imitatori, cui sfuggono gli elementi vitali, essenziali delle opere tradizionali ¢ la loro ragione formativa, logica e sentimentale, Le case che Cerio ha costruito a Capri ‘sono conosciute; poco ancora il “ Rosaio”, fa casa villaggio che egli ha per se co- struito a Caprile, E cosa originalissima : forse la pit interessante espressione archi- tettonica di Cerio, Il fabbricato, ad un solo piano, si it termezza con il giardino che viene, po- trebbe dirsi, a formare parte organica della pianta della casa; cosi come permette il clima ¢ la vita in questo straordinario Paese, © come conseguenza logica delle 478 necessiti ¢ abitudini del solitario amatore dei fiori ¢ della natura che vi abita. La costruzione & sorta cosi: Edwin Ce- rio aveva il “Rosai”, una casetta in un terreno roccioso ed accidentato. Era insuf- ficiente per i suoi bisogni di uomo civile moderno, non bastava alle sue neces- siti di architetto, di scrittore e di giardi- niere, Del “Rosaio”’ fece uno studio, cogli accessori sufficienti per ospitare un archi- tetto; pot & nato il “Bocciolo”, una mi- nuscola abitazione completa, per una per- sona di famiglia od un ospite; infine, per contenere i suoi pits estest bisogni, il “Boc- ciofo” si 2 espanso in una “Rosa”, la casetta pid grande, “Coi miei limitati mezzi, dice Cerio, mi son creato I'illusione, tutta architettonica, di abitare un villaggio le cui case sono collegate fra loro dall’architettura vegetale, pergole e rampicanti, viti e rose”. Sono state le necessita che hanno det- tato a Cerio i progetti per le sue piccole successive costruzioni; percid & in esse un ARCH, EDWIN CERIO; IL “ROSAIO” AD ANACAPRI. peli = a I QUESTO STUDIOLO DA UNA DELIZI0SA SENSAZIONE DI RACCOGLIMENTO; IL MODO CON CUE 1B RISOLTO L'ARREDAMENTO TANTO ORIGINALE QUANTO PRATICO. sorriso di vita, Non sorsero altrimenti le deliziose casette dei contadini capresi, sug- gerite dalla necesita e costruite coll’ amore. La casa-villaggio di Cerio si presenta deliziosamente; segue con dolcezza il mor- ido movimento del paesaggio di Caprile, collinoso ¢ lirico, cosi in contrasto col ca- rattere generale dell'isola, L’elemento casa e quello giardino sono talmente fusi che si potrebbe dire che I'una sia diluita nel- altro, Il verde, i fiori e le pergole, intesi quali elementi architettonici, si alternano fra scorci di muri bianchissimi e cupolette, fra gustosi balconcini e verande misteriose, nella cui ombra pendono grappoli di po- midori rutilanti ¢ zucche dorate, piuttosto 186 collocati dal pittore sapiente che da un in- genuo giardiniere, Qualche dettaglio ecces- sivamente architettonico, troppo amoroso, qualche motivetto troppo caro alla vecchia tradizione caprese, non bastano, grazie alla sobrieti ed al gusto che vi regnano, a turbare col veleno del grazioso, la bel- lezza semplice e tranquilla dellinsieme. Gli interni sono altrettanto pregevoli per armonia, proporzioni, sapienza di pian- ta, per genialita di soluzioni e di sorprese prospettiche, per raffinata confortabilita. Le vedute dalle finestre furono scelte con cura, tagliate magistralmente ¢ limitate con sa- pienza. Osservando una piccola finestra che permette, a chi sia disteso sul divano QUESTA SALETTA DA PRANZO, CALDA DI PROPORZIONI & DI COLORE, ISPIRA Vorrnnsmo. dello studio, di vedere solo un lembo di cielo, mt son ricordato, senza nostalgia, delle. speciali pareti a line orizzontali che oggi si propongono per i gabinetti di ri- oso. Questi interni conservano un carattere personale, caprese € nostro, pure sono as- solutamente moderni. L’ammobigliamento % quale la stringata logica di chi gia fu architetto navale pud creare. Quasi tutti i mobili sono costruiti per il posto cui sono QUESTA SCALETTA INTERNA, MISTERIOSA I INTIMA, E VERAMENTE UNA “TROVATA”™ FELICE», destinati; sono presso a poco tutti armadi, che sostituiscono con perfezione raffinata, il cassettone, la toilette, il guardaroba, il secretaire, ece. Sono costruiti da ebanisti del luogo, quindi con i mezzi e i sistemi che questi possono avere a disposizione, Percid le intelaiature sono onestamente ap- parenti, il buon legno di castagno 0 rovere @ messo in evidenza dalla cera; qualche piccola sobria cornice di classico sapore conclude armonizzando con il tutto, Le 187 CAMERA DA LETTO FORESTRRIA NEL “BoccIUoLO”. Iampade sono costruite con semplicita pri- mitiva e rispondono a concetti moderni e razionali. Non vi é nulla di superfluo in questa casa, ma non vi & comodita e anche raf- finatezza che manchi, Le belle volte a cro- ciera, a botte ¢ a vela si proporzionano agli ambienti, dinno loro respiro e decoro, 188 difendono dagli ardori del sole meglio di qualsiasi altra copertura, rispondono al piti Togico concetto costruttivo, dato il Iuogo e le possibiliti, In sostanza quindi architettura autenti- camente razionale, anche se non standar- dizzata.. GIUSEPPE CAPPONI. Disegni di G. Capponi.

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