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1.

Elementi di Logica

( Prof. Giuseppe Balido ) Logica e Metodo

La logica la disciplina che si occupa di analizzare la correttezza e la validit delle argomentazioni


inferenziali, spiegando i procedimenti idonei per cui certi ragionamenti possono essere accettati ed
altri rigettati. La logica si serve di regole e di leggi attraverso le quali siamo autorizzati a ricavare
deduzioni assertive. In questo lavoro ci limiteremo a porre in evidenza gli elementi di base della
logica formale che ci consentiranno di dare risposte razionali alla risoluzione di alcuni esercizi di
logica.
Immaginiamo di dover risolvere gli esercizi appresso indicati:
1) Ci sono due persone di sesso diverso una bionda e una mora. La persona bionda dice: Io
sono un uomo mentre la persona mora dice: Io sono una donna; se almeno uno dei due
mente quale delle seguenti affermazioni risulta necessariamente vera?
A)
B)
C)
D)
E)

La donna bionda e luomo moro


La donna mora e luomo biondo
Solo luomo mente
Solo la donna mente
La donna mora

2) Una persona che fa le due affermazioni: Io pratico il nuoto Se pratico il nuoto pratico
anche il tennis dice il vero o il falso?
3) Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno valutando se partire per una vacanza. Si sa che:
se parte Massimo, parte anche Patrizio; se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio;
se parte Luciano parte anche Luigi: Quale delle seguenti affermazioni pu essere dedotta?
A)
B)
C)
D)
E)

Non parte nessuno


Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo
Partono Luciano e Luigi
Partono tutti
Se parte Luciano, parte anche Massimo

4) Sapendo che la seguente frase Tutti i gioved lavoro al computer e vado in palestra falsa,
se ne deduce necessariamente che:
A)
B)
C)
D)
E)

Qualche gioved non lavoro al computer o non vado in palestra


Tutti i gioved non lavoro al computer o non vado in palestra
Qualche gioved non lavoro al computer e non vado in palestra
Tutti i gioved non lavoro al computer e non vado in palestra
Tutti i giorni lavoro al computer e vado in palestra

Gli esercizi da 1 a 3 potranno essere risolti con la logica enunciativa o proposizionale; lesercizio 4
potr essere risolto applicando le conoscenze acquisite dalla logica enunciativa e dalla logica
predicativa di cui ci occuperemo pi avanti
.

2. Logica proposizionale
La logica enunciativa o proposizionale prende in esame le proposizioni affermative o
dichiarative o assertive, non considera proposizioni interrogative o dubitative o quelle
che esprimono un desiderio o un comando. Ogni proposizione viene simbolizzata con
una lettera minuscola dellalfabeto latino come: p, q, r, s, t.
Tali proposizioni possono essere connesse, attraverso i connettivi logici o operatori, o
funtori logici, dando luogo a proposizioni molecolari o funzioni logiche. Delle sedici
possibili funzioni logiche, contemplate dalla logica, ne prenderemo in esame solo
alcune, quelle che ci consentiranno di risolvere gli esercizi.
Il connettivo pu operare una congiunzione fra p e q dando luogo alla funzione del
prodotto logico; pu operare una disgiunzione inclusiva come in p o q, generando la
funzione della somma logica, o pu operare una disgiunzione esclusiva come in p aut q
dando luogo alla funzione logica esclusiva. Se il connettivo opera una implicazione
come in se p allora q si ottiene la funzione dellimplicazione materiale, se opera una
doppia implicazione o equivalenza ,come inp se e solo se q, si ottiene la funzione
dellequivalenza materiale. Se si nega il prodotto logico si ottiene la funzione della
incompatibilit; si tenga infine presente che se si nega la funzione dellequivalenza
materiale
si
ottiene
la
funzione
logica
esclusiva.
Possiamo riassumere quanto detto, nella tabella 1 in cui sono simbolizzati i connettivi e
le funzioni logiche
Connettivo

Simbolo

non

N; ~

Np

Negazione

et

pq

Prodotto logico

o; vel

pvq

Somma logica

se allora

pq

Implicazione materiale

se e solo se

pq

Equivalenza materiale

aut

Funzione logica

Denominazione

~ ( p q)

Esclusiva

~ ( p q)

Incompatibilit

Tabella 1

Tenendo presente che ogni proposizione ha due valori di verit, il vero = 1


e il falso = 0, le combinazioni dei valori di verit fra p e q sono date dalla formula Nc =
2np dove np il numero delle proposizioni. Nel nostro caso allora Nc = 2 2 = 4. Ecco la
successione delle combinazioni:
p
q
-----------1
1
1
0
0
1
0
0

Possiamo definire la matrici delle varie funzioni logiche ( ossia la successione dei valori che la
funzione assume quando a p e a q assegniamo i valori corrispondenti ai quattro casi contemplati
dalla parte sinistra della tavola di verit o tabella di verit qui di seguito segnalata per ogni
funzione).
Prodotto logico
p q
pq
-------------------1 1
1
1 0
0
0 1
0
0 0
0

Somma logica
p q pvq
------------------1 1
1
1 0
1
0 1
1
0 0
0

Implicazione materiale
p q
pq
-----------------------1
1
1
1
0
0
0
1
1
0
0
1

Equivalenza materiale
p
q
pq
-----------------------1
1
1
1
0
0
0
1
0
0
0
1

Esclusiva
p q p aut q
--------------------1
1
0
1
0
1
0
1
1
0
0
0

Incompatibilit
p
q
~(pq)
--------------------------1
1
0
1
0
1
0
1
1
0
0
1

Negazione
p
Nq
--------1
0
0
1

Possiamo risolvere l esercizio 1


Simbolizziamo le proposizioni dellesercizio nel modo seguente:
Io sono una donna = p

Io sono un uomo = q

Ipotesi: p lo dice la persona mora, q lo dice la persona bionda; utilizzando la tabella delle
combinazioni fra p e q possiamo costruire lo schema appresso indicato:
Persona mora p
Persona bionda q
----------------------------------------------1
1
1
0
0
1
0
0

non possibile : direbbero entrambe il vero


non possibile : risulterebbero entrambe more
non possibile : risulterebbero entrambe bionde
La donna bionda e luomo moro (Risposta A)

3. Analisi delle funzioni logiche.


La matrice del prodotto logico risulta vera solo nel primo caso (p = 1, q = 1); infatti se p =
nevica e q = piove, asserire nevica e piove risulta vero solo nel caso siano vere entrambe le
proposizioni atomiche p e q. La matrice della somma logica risulta sempre vera eccetto che nel
quarto caso (p = 0, q = 0); infatti asserire nevica o piove risulta falso solo quando entrambe le
proposizioni risultano false, poich basta che si verifichi una delle due possibilit perch la funzione
risulti vera.
La matrice dellimplicazione materiale risulta falsa solo nel secondo caso (p = 1, q = 0); infatti
assumendo p = piove e q = la terra bagnata, non si d il caso che piova e la terra non risulti
bagnata. Vale la pena ricordare che le due proposizioni non sono legate da una legge deterministica
( causa e effetto ) ma solo da una possibilit e cio da una condizione che implica unaltra possibile
condizione.
La matrice dellequivalenza materiale risulta vera nel primo caso (p = 1, q = 1) e nel quarto
(p = 0, q = 0) e falsa negli altri due casi; infatti se poniamo p = Lucia studia e q = giorno,
lasserzione Lucia studia se e solo se giorno risulta vera sia se Lucia studia ed giorno sia se
Lucia non studia ed notte.
La matrice della funzione esclusiva, come abbiamo detto in precedenza, si ottiene negando quella
dellequivalenza materiale; infatti risulta vera nei casi in cui lequivalenza risulta falsa. Il
connettivo aut rende contraddittoria la funzione nei casi in cui le due proposizioni assumono lo
stesso valore di verit. In latino, come noto, la o si pu tradurre sia con vel che con aut. Nel caso
si traduca con vel si indica la somma logica che risulta falsa solo quando le due proposizioni sono
entrambe false; se si traduce con aut si indica una funzione che vera solo nel caso di una
possibilit che esclude contemporaneamente laltra possibilit. Se p = esce testa e
q = esce croce chiaramente comprensibile che pu uscire o solo testa o solo croce.
La funzione dellincompatibilit, la cui matrice si ottiene negando il prodotto logico, risulta
sempre vera ad eccezione del primo caso ; infatti se p = spunta lalba e q = tramonta il sole non
possibile che si possano verificare contemporaneamente alba e tramonto ma possibile trovarsi in
una condizione temporale diversa dallalba e diversa dal tramonto. Infine la matrice della negazione
si ricava negando lunica proposizione e perci il connettivo della negazione un operatore
monoargomentale a differenza di quelli delle altre funzioni che sono biargomentali.
4

4. Schema di inferenza e verifica


Per schema di inferenza si intende un insieme di n proposizioni con n2 di cui n-1 proposizioni
fanno da premessa e 1 proposizione fa da conclusione. Cos, si tratta di una inferenza la seguente
argomentazione : Se giorno allora c luce; giorno; dunque c luce. Tale inferenza costituita
di due premesse ( Se giorno allora c luce; giorno) e da una conclusione ( c luce).
Pi precisamente la prima premessa ( la funzione implicativa) una proposizione molecolare,
poich formata da due proposizioni atomiche, la seconda premessa una proposizione atomica,
cos come la proposizione che fa da conclusione. Possiamo simbolizzare linferenza nel modo che
segue tenendo presente che giorno = p, c luce = q
p q
p
(A)
---------------- La linea sta per la locuzione metalinguistica dunque
P
Anche largomentazione che adesso si propone rientra in uno schema dinferenza ma evidenzia
una palese incongruenza; siano p = la lumaca un animale, q = la lumaca ha voce lo schema,
Se la lumaca un animale allora ha voce; la lumaca non ha voce; dunque la lumaca non un
animale, pu essere simbolizzato nel modo seguente:
p q
Nq
---------Np

(B)

Gli schemi (A) e (B) sono corretti dal punto di vista formale; il primo, per, anche valido o
fondato per la validit delle premesse, il secondo non valido, cio infondato, poich la prima
premessa falsa.
La correttezza di una argomentazione pu essere controllata attraverso una verifica, infatti una
inferenza corretta, se limplicazione materiale, corrispondente allo schema dinferenza, che
ha per antecedente il prodotto logico delle premesse e per conseguente la conclusione dello
schema, risulta essere una legge logica o tautologia ( enunciato molecolare sempre vero).
Lo schema dinferenza (A) pu essere rappresentato dallespressione logica seguente:
[( p q ) p] q

Le due premesse dello schema compaiono a sinistra del simbolo


dellimplicazione principale, la conclusione ovviamente compare
a destra dellimplicazione; le prime costituiscono lantecedente
la seconda il conseguente dellimplicazione.

Assegnando a p e a q i rispettivi valori di verit si ottiene:


[( p
1
1
0
0
a

q ) p]
1 1 11
0 0 01
1 1 00
1 0 00
R b Sc

1
1
1
1
T

q
1
0
1
0
d
5

Coniugando i valori di a con quelli di b, attraverso il segno implicativo, abbiamo ottenuto R;


coniugando i valori di R con quelli di c, attraverso il segno di prodotto, abbiamo ottenuto S. Infine
coniugando i valori di S con quelli di d, attraverso il segno dellimplicazione principale abbiamo
ottenuto T. Naturalmente lesplicitazione della espressione logica si ottiene tenendo presente le
tavole di verit che ci hanno consentito di ricavare le matrici delle varie funzioni.
Se si applica lo stesso procedimento allo schema (B) si otterr ugualmente una tautologia a
testimonianza della correttezza argomentativa ma non certamente della sua validit, inficiata dalla
falsa premessa Se la lumaca un animale allora ha voce.
Possiamo risolvere lesercizio 2.
Poniamo Io pratico il nuoto = p e Io pratico il tennis = q
Formalizzando e simbolizzando le affermazioni otteniamo il seguente schema dinferenza:
p (pq)
p
------------------pq
Questo schema prende il nome di Modus ponendo ponens; da una connessione implicativa, se si
pone lantecedente si deduce il conseguente. Passando alla verifica si ottiene:
{[ p
1
1
0
0
a

1
0
1
1
H

( p q )]
1 11
1 00
0 01
0 00
bGc

1
0
0
0
I

p}
1
1
0
0
d

1
1
1
1
T

(p q)
1 11
1 00
0 01
0 00
e L f

Coniugando i valori di b con quelli di c, attraverso il segno di prodotto logico, abbiamo ottenuto G;
coniugando i valori di G con quelli di a, attraverso il segno dellimplicazione, abbiamo ottenuto H.
Coniugando i valori di H con quelli di d, attraverso il segno di prodotto, abbiamo ottenuto I;
coniugando i valori di e con quelli di f, attraverso il segno del prodotto, otteniamo L, infine
coniugando i valori di L, attraverso il segno di implicazione, con quelli di I si ottiene T, ossia una
tautologia che ci assicura della correttezza della deduzione. In conclusione possiamo affermare che
la persona tirata in ballo dallesercizio pu aver detto il vero, se le premesse sono vere.
5. Le regole della logica
In logica vengono utilizzate varie e importanti regole, qui ne proponiamo solo alcune:
Modus ponendo ponens

pq
p
---------q

Modus tollendo tollens p q


~q
--------~p

Modus ponendo tollens

~ (p q)
p
--------~q

Modus tollendo ponens p aut q


~q
---------p
6

1a Regola di De Morgan

~ (p q)
-------------~pv~q

Regola di traduzione dellimplicazione

Regola di concatenazione

2a Regola di De Morgan ~ (p v q)
------------~p~q
p q
--------------~ (p ~ q)

p q
------------~pvq

pq
q r
---------pr

Legge di contrapposizione (p q) ( ~ q ~ p )
Possiamo risolvere lesercizio 3.
Formalizzando e simbolizzando le affermazioni dellesercizio si ha:
Massimo parte = p, Patrizio parte = q, Luciano parte = r, Luigi parte = s;
p q
~r ~q
r s
applicando alla seconda affermazione la regola di contrapposizione si ha:
p q
q r
r s
applicando la regola di concatenazione si ottiene
p q
q r
r s
----------------p s
applicando la regola di contrapposizione a (p s) si deduce (~ s ~ p) ossia se non parte Luigi
non parte nemmeno Massimo ( Risposta B).

6. Logica dei predicati


Nella logica delle proposizioni si pu risalire alla correttezza (tautologicit) di inferenze,
attraverso tabelle di verit, regole e tecniche di verifica.
La logica dei predicati ci consente di superare le difficolt che si possono presentare nellambito
del calcolo enunciativo, quando si utilizzano espressioni linguistiche quantificate, espressioni, cio,
che contengono termini sincategorematici (termini che assumono significato solo se posti fra altri
termini significanti, definiti categorematici), come tutti, ogni, qualche. Questi termini vengono
chiamati quantificatori e pi avanti ne vedremo lapplicazione.
Nella logica dei predicati si prendono in esame:
costanti predicative = essere veloce, essere buono, cammina, canta, bella ecc.
( si indicano con lettere maiuscole dellalfabeto, come A, B, C, D, E ecc.)
costanti individuali = Giuseppe, Giovanni, Luigi, Carlo, Gaetano ecc.
( si indicano con lettere minuscole dellalfabeto, come g, l, c, ecc.)
variabili predicative = pu indicare qualsiasi forma predicativa: da essere veloce
a essere cattivo
variabili individuali = x indica un individuo qualsiasi.
7. La simbolizzazione
Se A = essere alto e c = Carlo, A(c) si legge Carlo alto oppure alto si predica di Carlo
oppure Carlo ha la propriet A; A(x) significa un certo individuo alto.
La quantificazione delle espressioni linguistiche avviene attraverso i quantificatori che sono di
due tipi: quantificatore universale ( tutti, ogni ) che nella simbologia di D. Hilbert si
simbolizza con (x) e si legge per ogni x
quantificatore esistenziale ( qualcuno, qualcosa ) che si simbolizza con (Ex) e si legge
per qualche x. Le proposizioni che utilizzano i quantificatori si distinguono in:
universali affermative (tutti gli uomini sono bianchi)
universali negative
(nessun uomo bianco)
particolari affermative (qualche uomo bianco)
particolari negative
(qualche uomo non bianco)
ponendo essere uomo = U, essere bianco = B possiamo simbolizzare le precedenti proposizioni
nel modo seguente:
(x) U(x)
(x) U(x)
(Ex) U(x)
(Ex) U(x)

B(x)
~ B(x)
B(x)
~ B(x)

per ogni x se x uomo allora x bianco


per ogni x se x uomo allora x non bianco
per qualche x x uomo e x bianco
per qualche x x uomo e x non bianco.

Come si nota il quantificatore universale sempre accompagnato dal connettivo dellimplicazione


materiale mentre il quantificatore esistenziale sempre accompagnato dal connettivo del prodotto
logico.
8

8. Regole dei quantificatori


Se poniamo essere marinaio = M,
si simbolizza con:

essere felice = F la frase tutti i marinai sono felici

(x) [M(x) F(x)]


la negazione sar non tutti i marinai sono felici che equivale allespressione alcuni marinai non
sono felici . Possiamo simbolizzare tale equivalenza con:
~ (x) [M(x) F(x )]

(Ex) [M(x) ~ F(x)]

come si nota, negando il quantificatore universale si ottiene una espressione con il quantificatore
esistenziale, mentre il connettivo dellimplicazione materiale ha ceduto il posto alloperatore del
prodotto logico e la negazione accompagna il secondo argomento del prodotto.
Se neghiamo un quantificatore esistenziale si ottiene una espressione con il quantificatore
universale, mentre il connettivo del prodotto logico cede il posto al funtore dellimplicazione il cui
conseguente la negazione del rispettivo argomento che accompagna il prodotto:
~ (Ex) [M(x) ~ F(x)] = (x) [M(x) F(x)]
Possiamo risolvere lesercizio 4
Poniamo lavoro al computer = q ,

vado in palestra = r ,

gioved = G

formalizziamo e simbolizziamo le affermazioni dellesercizio:


Tutti i gioved lavoro al computer e vado in palestra = (x) [G(x)
lespressione falsa avremo
~ ( x) [G(x)
regola dei quantificatori si ottiene
(E x) [G(x)
regola di De Morgan si ottiene
(Ex) [G(x)

(q r)] ma essendo
(q r)] applicando la
~ (q r)] applicando la
~ q v ~ r] vale a dire

qualche gioved non lavoro al computer o non vado in palestra ( Risposta B ).


Conclusione
Gli esercizi proposti spesso sono risolti mediante un atto intuitivo, ma siamo certi che la nostra
intuizione sia infallibile? Lacquisizione di conoscenze logiche ci offre la possibilit di impostare
razionalmente procedimenti metodologici che possono essere sottoposti al rigore delle verifiche
scientifiche.

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