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Area
International POPular Group
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Mio amato
Con la pace ho depositato i fiori dellamore davanti a te
Con la pace, con la pace
ho cancellato i mari di sangue per te
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
Vieni e viviamo o mio amato
e la nostra coperta sar la pace
Voglio che canti o mio caro occhio mio
[luce dei miei occhi]
E il tuo canto sar per la pace
fai sentire al mondo,
o cuore mio e di' (a questo mondo)
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
a vivere con la pace.
Consapevolezza
Se un giorno vorrai il cervello tuo
tu farai quello che gi sai
sciogli i capelli sali insieme a me
viaggia nel cielo tra luci di stelle
cavi d'acciaio che danzano muti
lascia partire il tuo ascensore.
Tu allora vedrai tutta la squallida realt
tutt'al pi che l'umanit
ha sempre vissuto senza libert
tutto l'amore ritorna nel nulla
riposa vecchio tra mostri di muffa
lascia partire il tuo ascensore.
Scaccia sul muro senza piet
la tua morale che ti vuole ancora
imprigionato tra mediocrit
lascia partire il tuo ascensore
lascialo andare e prendi il potere.
Cometa Rossa
*, ,
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ZYG (Crescita Zero)
L'estetica del lavoro
lo spettacolo
della merce umana.
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Brujo
Ossigeno
Zero
Barbiturici
Magnetism
Input
Output
Logos
Esorcismo
Ossidare i cavi della mia libert
la mia merce non servir
La mia mente non ha pi creativit
progettare totalit.
MIRage? Mirage!
(Strumentale)
Lobotomia
(Strumentale)
1975 - Crac!
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L'Elefante Bianco
Corri forte ragazzo, corri
la gente dice sei stato tu
ombre bianche, vecchi poteri
il mondo compran senza pudore
vecchie immagini, santi stupidi
tutto lascian cos com'
guarda avanti non ci pensare
la storia viaggia insieme a te
Corri forte ragazzo corri
la gente dice sei stato tu
prendi tutto non ti fermare
il fuoco brucia la tua virt
alza il pugno senza tremare
guarda in viso la tua realt
guarda avanti non ci pensare
la storia viaggia insieme a te
Impara a leggere le cose intorno a te
finch non se ne scoprir la realt
districar le regole che
non ci funzionan pi per spezzar
poi tutto ci con radicalit.
Megalopoli
(Strumentale)
Nervi Scoperti
(Strumentale)
Gioia E Rivoluzione
Canto per te che mi vieni a sentire
suono per te che non mi vuoi capire
rido per te che non sai sognare
suono per te che non mi vuoi capire
Nei tuoi occhi c' una luce
che riscalda la mia mente
con il suono delle dita
si combatte una battaglia
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare
Il mio mitra un contrabbasso
che ti spara sulla faccia
che ti spara sulla faccia
ci che penso della vita
con il suono delle dita
si combatte una battaglia
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare
Implosion
(Strumentale)
Area 5
(Strumentale)
Evaporazione
Abbiamo perso la memoria del XV secolo
quindici. XV il. abbiamo secolo perso
perso il memorio, secolo abbiamo quindici
abbiamo perso la pappetta, pappina, pappona
abbiamo... XV secolo
Ladies and gentlemen
abbiamo perso il XV SECOLO!
Diforisma Urbano
(Strumentale)
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Evaporazione - 1:45
Diforisma urbano - 6:18
Gerontocrazia - 7:30
Scum - 6:30
Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore - 2:20
Giro, giro, tondo - 5:55
Caos (parte seconda) - 9:00
Gerontocrazia
Col potere delle cose posso avere
la tua vita controllata e si chiama libert.
L'esperienza quotidiana del terrore
ti lascia soltanto me.
La violenza consumata nell'amore
ti spinge incontro a me.
Se tu guardi nel passato
troverai tutto quanto stabilito
e si chiama verit.
Senza storia n memoria
lascia che io scriva i passi tuoi.
Vivi in pace la tua vita,
non pensare, e sogna felicit.
Guarda nel passato,
troverai tutto quanto stabilito
e si chiama libert.
Senza storia n memoria
lascia che io scriva i passi tuoi.
Vivi in pace la tua vita,
non pensare, e sogna felicit.
Scum
In questa societ,
per bene che ci vada,
a vita una noia sconfinata.
In questa societ,
nulla, assolutamente nulla riguarda le donne.
Dunque a tutte le donne
che non hanno paura
n delle responsabilit
n delle emozioni sconvolgenti
non rimane che rovesciare il governo,
eliminare il sistema monetario,
istituire l'automazione completa
e distruggere il sesso maschile.
Il Massacro Di Brandeburgo Numero Tre In Sol Maggiore
(Strumentale)
Giro, Giro, Tondo
Gioco, gioco
col tuo mondo
posso dominarti.
Giro, giro
sempre in tondo
posso controllarti.
Guardo, guardo
gi nel fondo
posso soggiogarti.
Rido, rido
del tuo tempo
devo stritolarti.
Caos (Parte Seconda)
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Ici On Dance!
Prendi la terza via a destra
poi la prima a sinistra
Arriva in piazza giri al caff che sai, che sai
Prendi la prima a sinistra
poi la terza strada a destra
Butta la tua statua gi
e resta gi, resta gi
La Torre Dell'Alchimista
Danza Ad Anello
A.S.A.
Letric Rag
La Luna Nel Pozzo
Tic & Tac
Quartet
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Sibarotega
(notte di vento)
Sibarotega
nel misochio
cupiso altrobate
la porzia
e nel chiro
minorza
pilatenca mis.
Butinavia
il capiro
chemensito
sul tarso
il borengo matrarso
segatungo chin.
Chante D'Amour
Antes De Hablar Abra La Boca
45 giri
1973 A - L'Abbattimento Dello Zeppelin
Dicono tutti che colpa mia
viaggiava nel cielo gonfiato dal vento
sembrava ubriaco di un grande potere.
Un rumore d'acciaio lo ha fatto cadere
piombare nel fango senza pi stile.
Dicono tutti che colpa mia
giocano tutti con il corpo sgonfiato
dal vento che senza memoria
dicono tutti che colpa mia,
il vento mi ha detto che morir.
1973 B - Arbeit Macht Frei
Nelle tue miserie
riconoscerai
il significato
di un arbeit macht frei.
Tetra economia
quotidiana umilt
ti spingono sempre
verso arbeit macht frei.
Consapevolezza
ogni volta di pi
ti far vedere
cos' arbeit macht frei.
45 giri
1974 A L'Internazionale
(Strumentale)
1974 B - Citazione da George L. Jackson
Non ho versato una lacrima
sono troppo fiero per farlo
Un bellissimo uomo bambino
con un fucile automatico in mano
lui sapeva come essere col popolo
Ho amato Jonathan
ma la sua morte ha solo rafforzato
la mia volont di lottare
45 giri
1978 A - Hommage A Violette Nozieres
So che se fossi pazzo e dopo internato
approfitterei di un momento di lucidit.
Lasciate il mio delirio mio unico martirio
che faccia fuori meglio un dottore, s un dottore.
Credo che ci guadagnerei come gli agitati
in cella finalmente, lasciato in pace
tutto tace.
Area
International POPular Group
A come Area
Aprite una qualsiasi enciclopedia sul rock classico, poi una sul jazz, poi una sul
progressive e infine sulla musica italiana. Quante possibilit ci sono che uno
stesso gruppo venga citato in ciascuno di questi volumi? Davvero pochissime. Se
poi restringiamo la ricerca alle band di nazionalit italiana, con ogni probabilit
potremo tranquillamente fermarci alla prima lettera dell'alfabeto.
Questo giochetto dovrebbe dare la misura di cosa e quanto abbiano
significato gli Area per la musica del secondo Novecento: persino nel turbolento
e variegato maelstrom politico e musicale degli anni Settanta la loro fu
un'epopea singolare, anche grazie al sodalizio con l'etichetta Cramps di Gianni
Sassi, lungimirante nell'intravedere le potenzialit dialettiche del gruppo e
dell'immaginario che gli avrebbe costruito intorno. Un'esperienza
profondamente radicata nel suo contesto storico ma ancora oggi in grado di
scuotere dal di dentro e appassionare chi ne venga a conoscenza, con la stessa
energia, la stessa rabbia che ne furono il fondamento.
Il progetto nasce nel 1972 da un'idea del batterista etnico di origini turche
Giulio Capiozzo, allievo di Kenny Clark e gi con Demetrio Stratos nel gruppo
rhythm & blues I Ribelli, passati alla storia per la ballata romantica "Pugni
chiusi e al fianco, tra gli altri, di Adriano Celentano e Don Backy in alcuni singoli
commerciali. Il greco-egiziano Stratos si trova a Milano per intraprendere gli
studi di architettura e cominciare la gavetta da cantante nelle sale da ballo.
L'esperienza Area si colloca infatti nella fase storica che segna il declino del
genere beat, una copia sterile ed edulcorata delle tendenze d'oltremanica e
oltreoceano (i famigerati singoli-cover italianizzati). Con l'avvento del '68 anche
in Italia si fa strada la prima ondata rock, una musica finalmente libera che va di
pari passo con la presa di coscienza politica. L'epoca delle balere viene
soppiantata da quella del concerto dal vivo, grazie ai nuovi cantautori emergenti
e ai gruppi apripista della scena progressiva (Pfm, Banco del Mutuo Soccorso, Le
Orme, New Trolls).
proporre Paolo Tofani come ideale sostituto, in quanto gi assai evoluto nella
tecnica chitarristica e nella manipolazione dei suoni elettronici.
Nasce cos una fabbrica delle idee che funge proprio da casa per il gruppo, il
quale viene assistito in ogni sua fase di vita e creazione. Per Gianni Sassi avere
una propria etichetta discografica il mezzo per condurre le avanguardie
storiche (di cui si faceva portatore) a contatto, non con il pubblico colto e
raffinato delle gallerie d'arte, ma con la massa dei giovani, con il popolo del
Movimento. A Sassi non interessava fare il discografico in senso stretto. La sua
intenzione era di intervenire nel processo culturale, valorizzando la qualit di
idee musicali, anche estreme, sposandole con la forza seduttiva dell'immagine e
ancorandole fortemente a questioni sociali e politiche, sovvertendo lo status
quo. [Coduto, 2005]. Una missione che, come vedremo, non avrebbe potuto
essere inaugurata in maniera pi sconcertante e dunque efficace.
Costretti a fare guerra all'omert
Quanto scalpore poteva provocare un esordio discografico nei primi anni 70?
In un clima politicamente rovente e di strabordante creativit musicale c'era
ancora ampio spazio per stupire e fare davvero scandalo: e Arbeit Macht Frei lo
fece. A partire, con tutta evidenza, dal titolo tragicamente familiare: la grottesca
insegna che campeggiava all'ingresso dei campi di concentramento nazisti
riporta alla memoria tutto l'orrore della Seconda Guerra Mondiale in un sol
colpo. Con questo vero e proprio schiaffo si presentano al mondo gli Area,
puntando una pistola ideologica alla tempia dell'ascoltatore: la stessa pistola di
carta allegata a ciascuna copia del disco e raffigurata nel gatefold, al fianco di
altri simboli eloquenti e provocatori (la foto di un lager, il disegno stilizzato di
un angelo, la falce e il martello, la kefiah indossata da Capiozzo, un
mappamondo e una delle statuette lucchettate messe in fila sul recto). Un
calderone di elementi iconografici che richiamano gli argomenti pi scottanti
del loro presente, indissolubile dal contenuto effettivo dell'album: un sound dai
contorni tutt'altro che rigidi, autenticamente pluriculturale e che, una volta
tanto, non esagerato definire inimitabile; la commistione tra elementi, jazz,
rock, progressive e sperimentali lo rende un esordio imprendibile, vulcanico e
foriero di spunti del tutto nuovi che verranno poi sviluppati e perfezionati nel
corso di un'intera carriera.
Arbeit Macht Frei viene pubblicato nel settembre 1973, esattamente un anno
dopo i fatti di cronaca relativi alla cellula palestinese "Settembre Nero, vittima
e carnefice degli scontri con il popolo israeliano. Una ferita ancora aperta che d
il titolo al primo brano del disco, con un incipit che divenuto leggendario per
ben tre motivi: il primo minuto occupato da una poesia recitata in arabo dalla
passionale Rafia Rashed, seguita dai primi due strazianti versi (Giocare col
mondo facendolo a pezzi/ Bambini che il sole ha ridotto gi vecchi); e finalmente
lo stacco a pieno volume della chitarra di Tofani filtrata da un sintetizzatore, che
d il via a un'esagitata danza di fervente protesta ideologica e multietnicismo
musicale. Una progressione di ritmi dispari in accelerando all'incrocio tra King
Crimson, Weather Reporte musica popolare balcanica che aprono la strada ai
primi assoli di fiati: in questo debutto, infatti, l'estroso sassofono di Busnello ha
una preminenza che non ritroveremo pi nelle successive mutazioni del
progetto.
La title track un altro chiaro manifesto del dissenso verso la condizione
sociale di allora: l'analogia nazista attualizzata agli anni Settanta denuncia lo
sfruttamento dei lavoratori nella macchina capitalista; un basso sinuoso, una
batteria in punta di piatti e vari campionamenti sonori gettano le basi per una
session nello stile di Third, la cui lenta ascesa ci conduce verso un groove dalla
cadenza pi concitata, senza eguali nella musica italiana di allora.
Tetra economia / Quotidiana umilt / Ti spingono sempre / Verso Arbeit
macht frei: dopo questi versi il ritmo si fa talmente indiavolato da distogliere
quasi l'attenzione dall'assolo schizoide di Fariselli, che dimostra da subito una
padronanza tecnica sbalorditiva.
Lo stile canoro di Stratos ancora legato alle origini R&B ma gi distinguibile
negli acuti e nel particolare "jodel memore delle litanie spirituali di Pharoah
Sanders prodromi dell'esclusiva tecnica diplofonica che otterr in seguito. la
sua voce carismatica a tratteggiare, senza giudizi perentori, il successivo inno
alla "consapevolezza, ossia a quella capacit critica che deriva dalla conoscenza
dei fatti che ci circondano (Imprigionato tra mediocrit/ Lascia partire il tuo
ascensore/ Lascialo andare e prendi il potere).
Nuove influenze affiorano ne Le labbra del tempo, l'arrangiamento pi
zappiano del lotto, e nell'unico strumentale "240 chilometri da Smirne",
imperniato sul sax di Victor Busnello la cui lunga carriera in ambito jazz fu un
elemento determinante nella forgiatura del sound primigenio degli Area e sul
basso suadente di Patrick Djivas, eredit di Jaco Pastorius. Quando l'effetto
sorpresa sembra essersi appianato, ecco invece la conclusione pi atipica che si
possa immaginare: un'altra breve jam fa da introduzione al carattere
sperimentale de "L'abbattimento dello Zeppelin", una dimensione parallela
percorsa da tracce di musica concreta, nella quale la narrazione di Stratos si
inserisce con frasi spezzate e suoni onomatopeici che gi richiamano alla
complemento dei vari brani, pensati per attirare l'attenzione del pubblico e
rimanere indelebili: mangiare una mela, puntare le torce verso gli occhi degli
astanti, e da ultimo sollevare il pugno chiuso a coronamento dell'Internazionale
rivisitato.
Bench non eccellente sotto diversi punti di vista, Are(A)zione un
importante documento del periodo pi fulgido del gruppo, artisticamente
all'apice di una parabola che, di l a non molto, sarebbe inevitabilmente andata
incontro a una depressione.
Due anni pi avanti, nel 1976, vediamo per la prima volta gli Area in tour su
palchi esteri, nello specifico Francia (Fte de l'Humanit) e Portogallo (Festa do
Avante), esperienze che confluiranno poi nel live album Parigi - Lisbona,
pubblicato soltanto nel 1996. Nuovamente, l'infima qualit audio la pena da
scontare per scoprire l'inedito scambio col pubblico estero, il quale reagisce con
un certo entusiasmo al morso di Stratos alla pomme d'Odessa, mentre al
suono totale di Lobotomia risponde con urla e fischi prima di rimanerne
soggiogato, o forse annichilito.
Il Portogallo, finalmente libero dalla dittatura di Salazar, il paese estero dove
i Nostri vengono accolti con pi clamore, e a testimoniarlo sono proprio queste
registrazioni: a Lisbona vengono introdotti con tutti i crismi da una presentatrice
che pronuncia in modo sorprendentemente esatto i nomi dei componenti; allo
stesso modo verranno spiegati nel dettaglio l'ispirazione e i significati profondi
di ciascun brano qui proposto. Di ritorno dal Portogallo, il gruppo non al
completo, come vedremo si metter al lavoro per il quarto disco in studio.
Dal caso al caos
Nel loro periodo di pi intensa attivit concertistica, gli Area non rinunciano a
sperimentare soluzioni nuove per spingersi oltre le loro capacit, coinvolgendo il
pubblico in maniera totale nel processo creativo ed esperienziale della
dimensione live. Nei tour tra 1974 e 1975, a fianco dell'assordante cavallo di
battaglia Lobotomia, nasce un nuovo brano-happening intitolato Caos:
l'intuizione di Paolo Tofani quella di collegare due lunghi fili a due rispettivi
oscillatori del sintetizzatore, cos che la termodinamica corporea degli spettatori
modifichi l'intensit e la frequenza dei suoni programmati. Si compie cos l'idea
di una musica collettiva creata dal contatto fisico tra gli spettatori, oltrech una
prima mossa degli Area in direzione dell'alea, del caso come componente
fondante della materia musicale.
Ma nelle stagioni fredde, quando non c' possibilit di organizzare i grandi
eventi all'aperto, l'attivit degli Area va incontro a una fase di stallo che
Questa orgogliosa rivendicazione del mito Area viene rafforzata da una serie
di concerti canonici col gruppo al completo, tra cui la due giorni milanese di
fine aprile, della quale Cramps ricuperer una registrazione nel 1996, dando alle
stampe il cd doppio Concerto Teatro Uomo. Dopo lo shock della performance
alla Statale, i Nostri trovano cos il modo di riappacificarsi coi propri fan, le cui
voci sono distintamente udibili in questa fortunosa release, anch'essa di qualit
audio men che amatoriale, nonch fitta di imprecisioni relative alla setlist e ai
musicisti sul palco (nel retro-copertina sono creditati anche Lytton e Lacy).
Superato l'ostacolo dei ronzii e delle logore tracce audio, ne emerge
un'esibizione assai concitata e musicalmente impeccabile dove gli Area, forse
coscienti di avvicinarsi al capolinea, si dedicano anima e corpo ai loro classici pi
emozionanti e scomodi tra una Cometa Rossa e La mela di Odessa,
immancabile la tortura audiovisiva di Lobotomia, con tanto di urla e lamentele
in diretta per le torce puntate sul pubblico. C' spazio per raccontare le origini
dei singoli pezzi e per gli assoli fenomenali di ciascuno, ma come sempre a
sbalordire il tempismo perfetto con cui ciascun elemento si relaziona con gli
altri, restituendoci ancora oggi la chiara percezione della statura e della
concentrazione di talenti confluiti nell'esperienza Area. Un raro fulgore artistico
che, purtroppo, segna anche il loro canto del cigno.
Al termine del 1977, infatti, un nuovo abbandono segmenta la formazione:
quello di Paolo Tofani, che confessa di non essere pi in linea con l'immagine
troppo politicizzata degli Area, beniamini di un Movimento che sta
nuovamente mutando e si avvia al declino; inoltre il chitarrista gi
decisamente proiettato verso una ricerca musicale e individuale tesa
all'ascetismo, che fino a quel momento aveva dovuto necessariamente lasciare
in disparte. Il sempre minor numero di concerti, inoltre, rende quasi obbligata la
rottura con Cramps, le cui vendite non avrebbero potuto garantire introiti
necessari al sostentamento dei musicisti. Le loro aspirazioni internazionaliste
esigono ora un veicolo discografico pi forte e commercialmente affidabile: cos
i Nostri approdano presso Cgd con la sua nuova etichetta Ascolto, una firma che
d loro la possibilit di appoggiarsi a una major salvaguardando la piena liber
artistica, senza restrizioni vincolate dal mercato. Sarebbe stata la dimensione
ideale per gli Area, che a causa della formazione ridotta e del ricambio in fase di
scrittura dnno alle stampe un album del tutto diverso dal solito, forse il pi
enigmatico ma anche, a suo modo, il pi accessibile: 1978. Gli dei se ne vanno,
gli arrabbiati restano!
Il doppio album Live 2012 ben riassume questo nuovo corso: il primo cd
prevalentemente dedicato ai classici, riproposti ove possibile in versione
strumentale fanno eccezione il racconto de La mela di Odessa e il canto al
femminile di Cometa rossa. Inni che il tempo non ha scalfito, ma l'eco dei
quali ci giunge assai meno aspra e provocatoria, tutta concentrata su temi e
strutture che sono sempre stati alla base di questi brani storici.
Il secondo cd, intitolato Geometrie, invece lo specchio di ci che rende gli
odierni Area un gruppo aperto: suite inedite, in solitaria o in duetto, dove
emergono in piena libert le influenze world e i sentieri sperimentali di
ciascuno. Su tutti, Tofani ha l'occasione di presentare a un pubblico pi ampio i
risultati dei suoi studi sullo strumento da lui ideato, la Trikanta Veena (tre voci
corrispondenti a tre manici): una sorta di sitar guitar che il chitarrista filtra nei
pacchetti audio di un tablet, ottenendo sonorit che spaziano fra tradizione
orientale ed elettronica contemporanea.
Il tastierista presenta invece gli esiti del Patrizio Fariselli Project, nutrito negli
anni seguenti la morte di Giulio Capiozzo la cui memoria viene qu onorata, con
passione e ottime capacit, dal figlio Christian. I tre Encounter qui presentati
muovono da synth mutanti a un suadente cool jazz alla Bill Evans, con un
contrabbasso pi passionale che mai di ritorno anche nel placido finale di
Aten. Cos, in meno di quaranta minuti, gli Area tornano a dare saggio del loro
spirito pi audace, dal quale riaffiora anche una certa inquietudine per la
condizione dell'uomo moderno, la cui integrit psicologica e morale continua a
essere minacciata da ogni parte.
Dunque, cosa rimane oggi degli Area? Forse l'immagine pi appropriata
quella di un pugno chiuso che si allenta, aprendosi a un caloroso saluto tra amici
di vecchia data, spinti dalla volont di rileggere la propria storia (e di
conseguenza quella dell'Italia post-'68) in un'ottica meno politicizzata in favore
del linguaggio universale della musica, un'energia gioiosa e rivoluzionaria che
non accenna ad affievolirsi. C' un moto di nostalgia, certo, ma anche e
soprattutto di lecito orgoglio per aver scritto una pagina indimenticabile del
panorama artistico nazionale.
Quello degli Area rester sempre tra i pi autentici casi di "rock in opposition"
della musica italiana e non solo. Un'esperienza d'avanguardia e di militanza
politica, in difesa di valori universali come la libert di pensiero e d'espressione
pi che di quelli propri della Sinistra proletaria. Nelle parole di Gianpaolo
Chiriac, "la loro musica fu come una potente sorgente di luce, che non indicava
con arroganza o alterigia la via giusta per la rivoluzione, ma piuttosto spronava
Bibliografia
Chiriac, Gianpaolo, Area. Musica e rivoluzione, 2005, Nuovi Equilibri
Coduto, Domenico, Il libro degli Area, 2005, Auditorium Edizioni
Trambusti, Luca, Consapevolezza. Gli Area, Demetrio Stratos e gli anni
Settanta, 2009, Arcana