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POWELL
IL
CORPO MENTALE
Traduzione dellinglese
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Hiitimpi: FAl.T * Vii Sopcu. 41 - MiUno
LIBRI CONSULT ATI
A. E. P.
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IO IL COW0 MENTALE
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14 IL CORPO MENTALE
Capitolo III.
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COMPOSIZIONE E STRUTTURA
Capitolo VI.
KAMA-MANAS (DESIDERIO-MENTE)
t. I 1 . /
38 II. COIirO MENTALE
Doppio Eterico
Annamayukosha
Corpo Denso
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12 IL COHlO MCNTM-K
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48 IL C0IU*0 MENTALE
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50 IL COIIPO MENTALE
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Capitolo Vili. *
* F O R M E - P E N S I E R O
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Eccoci ora a considerare il secondo effetto che si verifica quan
do luomo nel pensare adopera il corpo mentale, e cio la creazione
dj forme-pensiero.
Come abbiamo visto, un pensiero d nascita ad una serie di
vibrazioni nella materia del corpo mentale. Sotto questo impulso
dal corpo mentale si stacca una parte vibrante di se stesso, la quu-
le prende la forma della natura di quelle vibrazioni, come avviene
quando su un disco sono gettati dei finissimi corpuscoli che poi
prcndonp una forma quando il disco viene fatto vibrare con una
nota musicale.
La materia mentale cos staccata raccoglie nella circostante atmo
sfera lessenza dementale del mondo mentale (cio del Secondo
Regno Eiementale) del tipo adatto, e la riduce in armonia con s
stessa. i
Cos viarie generata una forma-pensiero pura o semplice. Ta-
lq forma-pensiero assomiglia ad una forma astrale od emozionale
I
52 IL CORPO MENTALE
Capitolo IX.
s
llis MECCANISMO DELLA TRASMISSIONE
!1 DEL PENSIERO
:i
Prima di passare a studiare il fenomeno della trasmissione del
pensiero cd i suoi effetti, sari bene descrivere il meccanismo per
mezzo del quale il pensiero trasmesso da una persona allaltra.
La parola telepatia significa letteralmente sentire a distanza ,
per cui avrebbe potuto essere usata solo per indicare la trasmissione
dei sentimenti e delle emozioni. Essa per ora generalmente ado
perata quale sinonimo di trasmissione del pensiero, e pu anche ser
vire ad esprimine qualsiasi trasmissione di pensiero, immagine o
sentimento da una persona ad unaltra con mezzi non fsici.
Vi sono tre modi di telepatia: vi pu essere diretta comunica
zione fra. 1) due cervelli eterici; 2) due corpi astrali; 3) due corpi
mentali.
Nella prima specie di telepatia, che possiamo chiamare fsica
o eterica, unjpnsicro produce delle vibrazioni prima nel corpo men
tale, poi ubi crpo astrale, poi nel cervello eterico e finalmente nel
le molecole1 dense del cervello fisico. Colle vibrazioni ilei cervello l'e
tere fisico influenzato e le onde passano verso lesterno, finche in
contrano irli altro cervello ove promuovono delle vibrazioni nelle
sue partitoli^ eteriche o dense. Queste vibrazioni dal cervello ri
ceventi! sono poi trasmesse ai corpi astrale e mentale con cui osso
collegato, fai arrivano cos fino alla coscienza.
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1
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(it IL COIU'O MENTALE
Capitolo X.
Nei cap. VII e Vili abbiamo trattato del modo in cui si gene
rano le onde-pensiero e le forme-pensiero, e fino ad un certo punto
del loro efftto sugli altri. Quest'ultimo aspetto del nostro studio
abbastanza importante da rendere necessaria unulteriore spie
gazione. Tratteremo in primo luogo di quella specie di trasmissio
ne del pensiero che avviene in tutto o in parte inconscia
mente.
Da quanto abbiamo gi detto, chiaro che ogni uomo, ovun
que vada, lascia dietro a s una scia di pensieri. Quando siamo per
strada, per esempio, noi camminiamo in mezzo a un mare di pen
sieri di altra gente: labnosfera tutta piena di pensieri, vaghi ed
indeterminati.
So un uomo lascia per un certo tempo la sua mente inerte,
questi pensieri vaganti generati da altri vi galleggiano, la
sciandovi per lo pi una ben lieve impressione, ma possono anclie
turbarla seriamente. Talvolta uno di questi pensieri attrae latten
zione delluomo, di modo che la mente lo afferra, lo fa suo per
breve tempo e lo rafforza con l'aggiunta della sua attenzione; j>oi
8 IL COHPO MENTA li
gente che ci prodiga il loro amore senza che noi lavessimo guada
gnato in questa vita, o che ci odia bench in questa vita nulla
abbiamo fatto per attirarci la loro avversione. Perci i nostri pen
sieri, colla loro azione diretta su di noi stessi, non solo formano il
nostro carattere mentale e morale, ma coi loro effetti sugli ultri
aiutano anche a determinare le nostre future associazioni umane.
C naturalmente possibile proteggersi in grande misura dalle
incursioni delle forme-pensiero esterne, costruendo attorno a s un
muro colia sostanza dellaura. La materia mentale, come abbiamo
visto, risponde prontamente all'impulso del pensiero e pu facil
mente essere modellata in qualunque forma si desideri. La stessa
cosa si pu fare coni la materia astrale, come abbiamo visto nel
Corpo Astrale.
Per il fa* uso di un guscio per s stessi, fino ad un certo
punto una confessione di debolezza; la migliore protezione sta in
una raggiante buona volont e purezza, che con una potente ondata
di amore spazzeranno^ via tutto ci che non desiderabile.
Pu esser necessario fare uso di un guscio: 1) quando si at
traversa una folla costituita da elementi dubbi; 2) durante la me
ditazione; 3) nellandare a dormire; 4) allorquando bassi pensieri
potrebbero giungere fino a noi. Il caso 2) sar trattato nel cap. XVI,
il 3) nel cap. XVIII ed il 4) nel cap. XIII.
Un guscid spesso adoperato per aiutare gli altri, ed un < aiu
tatore invisibile trover sovente che esso di un valore inestima
bile quando sf tratter di aiutare un uomo che non abbia ancora la
forza di protggere: so stesso da attacchi definiti ed intenzionati
provenienti dallesterno, oppure dal continuo turbinio di pensieri
randagi e peritosi.
Sembra accertato che gli animali i quali vivono nel mondo
deUemozione' posseggano la facolt telepatica di mandare a distan
za impulsi emozionali agli altri della loro specie. William J. Long
nel suo attraente libro Come gli animali parlano, dichiara di aver
ragione di credere die questo silenzioso metodo di comunica
zione sia il comune linguaggio di tutto il regno animale.
Questo atzuto e simpatico osservatore della vita animale ci ha
dato numerosi esempi. Un setter chiamuto Don sembrava che sa
pesse sempre iqyando il suo padrone tornava a casa, anche inaspet
tatamente adiirc insolite; sapeva pure quando era sabato o vi era
it.V
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71 II. 00111*0 MENTALE
la prova di ci era data dalla gran quantit di pelli di tigre elio egli
raccoglieva.
Il nostro autore* va pi oltre ancora, e dichiara di aver incon
trato vari Indiani ed altri individui che possedevano quello che al
cuni africani chiamano chumfo, che funziona come un senso
distinto e che avverte lavvicinarsi del pericolo o di altro, talvolta
in circostanze tali da escludere la possibilit che qualsiasi infor
mazione abbia potuto giungere agli interessati per mezzo dei cin
que sensi normali
1 lettoti interessati a questo argomento in particolare od alla
vita degli animali in generale, troveranno diletto nel leggere Come
g/i Animali parlano ed altri libri di William J. Long.
Capitolo XI.
E GUARIGIONE MENTALE
E' nel potere di quasi tutti, purch vogliano dedicarsi con per
severanza allo sforzo necessario c siano capaci di pensare con pre
cisione e fermezza, di convincersi dellesistenza della trasmissione
del pensiero ed anche di acquistare una certa abilit nel praticarla.
Vi naturalmente una quantit considerevole di scritti su questo
argomento, fra cui Transactions of the Psychical Research Society,
Per fare questo esperimento occorre essere in due. Le due per-
sono debbono mettersi di accordo per stabilire unora comoda per
entrambe e dedicare ogni giorno dieci o quindici minuti a questo
compito. Occorre provvedere per evitare qualsiasi interruzione. Uno
deve agire da proiettore del pensiero o trasmittente, laltro da rice
vente; in molti casi preferibile alternare le parti, per evitare il
pericolo che uno di essi diventi troppo passivo; pu darsi inoltre
che uno sia pi adatto a|la trasmissione e laltro alla ricezione.
11 trasmittente deve .scegliere un pensiero, che pu essere ili
qualsiasi natura, da un'idea astratta ad un oggetto concreto od an-
7'-) II, COIUO MtNTAl.E
I CENTRI DI PENSIERO
ziono che esiste fra kina (desiderio) u muuiis (menti:), conns pure
le loro reciproclie azioni c reazioni, sono gi state esaminale nel
cap. VI su KAma-Manas. Nel presente capitolo descriveremo qual
che altTO fenomeno dellazione del corpo astrale sul mentale, ed an
che lazione del mentale sul corpo astrale.
Allorch unonda di emozione solleva il corpo astrale, la rea
zione su quello mentale non molto forte, ina finche essa dura l'at
tivit del mentalo sul cervello fisico rimane (piasi paralizzala. Ci
non perch il corpo mentale sia eccitato, ma perch il corpo che agi
sce da ponte fra quello mentale ed il corvello fisico, vibra con una ra
pidit tale da essere incapace di trasmettere ogni differente vibra
zione.
Un esemplo tipico delleffetto provocato da una potente emo
zione sullattivit mentale, dato dalluomo < innamorato ; finch
dura questa emozione scompare dalla sua aura il colore giallo del
l'intelletto. La sensualit grossolana, che nel corpo astrale rap
presentata da una tinta particolarmente sgradevole, assolutamen
te incapace di riprodursi nel corpo mentale. Questo un esempio
del principio che la materia dei diversi piani, man mano elio diven
ta pi sottile, perde gradualmente il potere di esprimere le qualit
inferiori.
Cosi un uomo pu formare una immagine mentale clic evochi
in lui delle emozioni sensuali, ma il pensiero c l'immagine si espri
meranno nella materia astrale, non in quella mentale. Essa viene
a formare una impressiono ben definita del suo peculiare colore sul
corpo astrale, ma in quello mentale intensificher invece i colori che
rappresentano egoismo, vanit ed inganno.
Accade talvolta che certi gruppi di sentimenti e di pensieri,
qualcuno spiacevole qualche altro no, siano strettamente legati fra
di loro. Cos, per esempio, risaputo che la profonda devozione ed
una certa forma di sensualit sono spesso inestricabilmente unite.
Luomo che soffre di questa spiacevole correlazione pu rice
vere il beneficio derivante dalla devozione senza soffrire gli effetti
dannosi della sensualit, circondando il suo corpo mentale nelle
suddivisioni inferiori con un guscio rigido. In questo modo egli
si isola praticamente dallo influenze inferiori, restando nello stesso
tempo sensibile a quelle di ordine superiore. Questo non clic un
92 a, conre montai.
C O N C E N T R A Z I O N E
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118 IL CDlUPO MENTALE
i.
120 11. COHPO MENT.U K
minare i crucci. Il miglior modo per liberarsi dal canale del cruc
cio > forse quello di crearne un altro nella direzione opposta. Ci
pu essere realizzato meditando su un pensiero, come questo: * Il
S Puce; io sono il S. Il S Forza; io sono il Sc *. Man inano
che egli meditando alimenta questo pensiero, la Pace che contem
pla nasce in lui, ed ben presto pieno della Forza che ha imma
ginato nella sua mente. Le idee precise per la meditazione pre
feribile che ciascuno le costruisca da s.
Lo studente deve imparare non solo a pensare, ma anche a
cessare di pensare a volont. Quando il lavoro su un pensiero
compiuto, bisogna lasciarlo cadere completamente c non tollerare
un'attivit fluttuante clic talvolta sfiora la coscienza, tafaltra se
no allontana, come un battello sbattuto dalle onde che di tanto in
tanto urta contro le rocce. Luomo non lascia mai girare una mac
china quando finito il lavoro, per non guastarla inutilmente.
Lo stesso dovrebbe essere per la macchina mentale, die di
immenso valore, e non bisognerebbe lasciarla girare senza scopo,
usandola senza alcun utile risultato. Come le membra affaticate si
ristorano nel riposo completo, cos pure la mente prende forza nel
perfetto riposo.
Quando lo studente ha terminato il suo lavoro mentale, deve
cessare di pensare, e se altri pensieri si presentano nella sua mente
distolga lattenzione.
Un altro metodo, che lautore usa con successo, consiste no
tanto oel distogliere la sua attenzione (ci che un atto positivo),
quanto nel non interessarsi ai pensieri clic sorgono. Lasciate ve
nire I pensieri come vogliono, ma rimanete completamente indiffe
renti. Dopo un periodo di tempo assai breve, siccome non viene
loro aperta nessuna nuova via, essi cessano di apparire <* l'uomo
gode una calma perfettu, interamente libera da ogni specie di pen
sieri, ci che riesce di grande riposo per i coqri astrale e mentale.
(Questo metodo pu essere anche usato per guarire linsonnia;
l'autore lo ha trovato molto efficace in gran numero di casi).
La cessazione del pensiero un preliminare indispensabile al
lavoro sui piani superiori. Quando il cervello ha imparato a restare
tranquillo, appare allora alla coscienza la possibilit rii abbandona
re il rivestimento fisico.
Lo studente devessere ora in grado di comprendere il pio-
Capitolo XVI
M E D I T A Z I O N E
e Samdhi Tranquillit di
mente che gui
da alla trance
CONTEMPLAZIONE
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148 IL CORPO MENTALE
1\
Capitolo XIX.
ii, 4
i!* ILM A Y A V I R U P A
ri
Mayavirupa significa letteralmente corpo illusorio. Si tratta
di un corpq astrale temporaneo, costruito da uno che sappia fuu
zionare noli corpo. mentale. Pu rassomigliare al corpo fsico, ma
pu anche non rassomigliargli, perch la forma che gli viene data
dove adattarsi allo scopo per il quale viene creato. Pu essere reso
a volont visibile od invisibile sul piano fsico; pu inoltre essere
identico ad un corpo fisico, caldo e sodo' al tatto, nonch visibile
150 IL OOIITO MENTALE
i
100 IL CORPO MENTALE
nione assai pi vicina di quanto abbia mai potuto aver luogo nella
vita terrei)#. Sul piano mentale non esistono barriere fra anime ed
anime; e la pienezza della comunione spirituale in devachan esat
tamente in proporzione della vita spirituale da noi realizzata, lai
spirito del nostro amico vive nella forma che noi gli abbiamo creata
precisamente per quel tanto che il suo spirito ed il nostro sono ca
paci di pulsare in armonia.
Noi non possiamo avere nessun contatto con quegli esseri coi
quali i legami sulla terra erano puramente fsici o astrali, e nep
pure con quelli la cui vita interna non armonizza colla nostra. Sel
ci in devachan nessun nemico pu entrare, perche soltanto il pi
perfetto accordo di mente e di cuore pu attirare un essere verso
l'altro nel mondo celeste.
Con coloro che sono pi avanti di noi nellevoluzione, noi en
triamo in cdntatto solo in quella misura in cui possiamo rispondi re
loro; con Quelli meno avanzati, comunichiamo fino al lmite della
loro capacit.,
Lo studente ricorder che subito dopo la morte lelementale de!
desiderio riordina il corpo astrale in strati concentrici di materia,
col pi denso all'sterno, imprigionando cos l'uomo nel sottopiano
del mondo astrale al quale appartiene la materia che forma lo strato
estenio del suo corpo astrale. Nel piano mentale non vi nulla
che corrispnda a ci, poich lelemcntale mentale non si comporla
nel modo adottato dailelementalc del desiderio.
Esiste pure un'altra grande differenza fra la vita astrale e quella
mentale. Sul piano mentale luomo non passa volta a volta attra
verso i vari sottopiani, ma viene attirato immediatamente a quel
livello che meglio corrisponde alla sua vita nel corpo mentale. Le
variet di questa vita sono infinite, poich ogni uomo costruisce la
propria vidi. *
Nel devachan: o mondo mentale, tutto ci che aveva valore
1
nelle esperienze morali e mentali del Pensatore durante la vita ter
rena, viene Vagliato, meditato e trasmutato gradualmente in defi
nitive facolt morali ed intellettuali, nonch in poteri che lo segui
ranno nellasuccessiva incarnazione. La memoria del passato non ri
mane impressa nel corpo mentale, poich qiiest'ultiino destinalo a
disintegrarsi} come'vedremo in seguito. La memoria del passato di
mora soltanto nel Pensatore stesso, che ne ha assimilate le espcrien-
. fi .
<1
164 IL CORPO MENTALE
Si deve capire clic le suddette cifre non sono clic cifre medie,
con ampia possibility di estensione da una parte e dall'altra.
Una certa differenza prodotta dal modo di-H'iudividmtlizzu-
zione, ma questa differenza diminuisce molto, in proporzione, nel
le classi intcriori. Quelle individualizzate attraverso lintelletto ten
dono a prendere il pi lungo dei due intervalli menzionati, mentre
quelle individualizzate in altri modi tendono a prendere il pi
breve, inforneremo su questo punto e lo spiegheremo pi ampia
mente. i
In linea generale, un uomo che muore giovane tende ad avere
un intervallo pi breve ili uno che abbia avuto lunga vita, ina prn-
babilmentd avr una vita astrale proporzionata pi lunga, perche
il maggior ifmerO delle torti emozioni che si esauriscono nella vita
astrale sond genrhte nella prima parte della vita fisica, mentre
l'energia pi spirituale che trova il suo risultato nella vita pa
radisiaca ! probabile che continui sino alla fine, o quasi, della
vita terrena!* 1
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172 II. Kill ID M I N I A L E
paradisiaca, per mezzo delle cause che egli stesso genera durante
la sua vita terrena. Dimodoch egli avr certamente non solo il
tempo che gli spelta, ma anche la <jualit di gioia che pi con
sona alle sue idiosincrasie.
Un altro fattore di grande importanza la intensit della vita
in devachan, variante a seconda delle classi degli ego, e clic natu
ralmente produce grandi variazioni nella lunghezza della vita pa
radisiaca.
Nella prima tavola vediamo nello stesso gruppo di ego due
tipi di eguale sviluppo differire grandemente per (pianto riguarda
gli intervalli fra una vita e l'altra, necessitando un gruppo 1200
anni e l'altro solo 700. In questo caso la quantit di forza spirituale
generata dai duo tipi pressa poco la stessa, ma quelli che pren
dono un intervallo minore assommano il doppio di gioie nel pcrio
do di vita paradisiaca, lavorando si potrebbe dire ad alta
pressione, concentrando le loro esperienze e passando per circa il
doppio di esperienze, in un dato periodo, di quelle fatte dai meni
bri dell'altra classe.
Questa differenza, come abbiamo visto qualche pagina addie
tro, il risultato del modo col (piale lindividualizzazione stata
conseguita. Senza entrare nei dettagli suU'iiulividuulizzazione (il
che sarebbe al di l dello scopo di questo volume), si pu spiegare
che coloro che si individualizzano progressivamente attraverso lo
sviluppo intellettuale, generano una forza di <jualit diversa, clic
d loro una pi lunga vita in devachan, rispetto a quelli clic svi
luppano con slancio subitaneo mi affetto o una devozione: questi
ultimi godono le loro gioie in forma pi concentrata e pi intensa.
Se esiste una differenza nella quantit delle forze generate, sembra
che ci si verifichi in modo particolare per coloro che prendono
l'intervallo minore.
Le investigazioni hanno dimostrato che vi grande elasticit
riguardo ni periodi fra le vite, col risultato che il modo di lavorare
degli ego durante la vita celeste molto vario.
Una delle ragioni pi importanti di questo fatto la necessit
di portare certi gruppi di persone ud incarnarsi nello stesso tempo
non solo perch possano esaurire le loro relazioni karmiche, ma
anche pcrch si abituino a lavorare insieme per certi grandi fini.
Ci sono, per esempio, certi gruppi di ego, conosciuti col nome
17-1 11. coltro MUNTALE
gior realt nella vita celeste clic non nella vita terrena. Ci diventa
chiaro a chi considera le condizioni necessarie per arrivare al dc-
vachan: perch un'aspirazione o una forma-pensiero possa esistere
sul piano mentale, deve essere completamente disinteressata.
L'affetto per la famiglia o per gli amici porta molti uomini
alla vita paradisiaca, come pure la devozione religiosa, ma solo se
l'affetto e la devozione non sono egoistici. Laffetto che si mani
festa sotto forma di passione autoritaria cd egoistica, che special
mente desiderio di essere amato, che pensa a ci che riceve e non
a ci che dona e che pu degenerare in gelosia, non contiene nes
sun seme di sviluppo mentale; le forze che esso mette in movimen
to non si solleveranno inai al di sopra del piano astrale, il piano
del desiderio, al quale senza dubbio appartengono.
Ma dove non c egoismo, non desideri personali, non pensiero
di contraccambio, vi una tale ondata di forza clic nessuna mate
ria astrale pu esprimerla, n le dimensioni del piano astrale pos
sono contenerla. Per questo necessaria la materia fine del piano
mentale, giacche lenergia generata appartiene a questo mondo pi
elevato.
Allo stesso modo la devozione del religioso che pensa solo alla
salvezza della propria anima e non alla gloria della Divinit, non
pu condurre al devachan; invece, la devozione religiosa vera, sce
vra di ogni pensiero' personale, tutta piena di amore e di graditi
ne verso la Dividiti' o lIstruttore, ispirata dall'irniente desiderio di
fare qualcosa per lei 0 nel suo nome, spesso porta ad una prolungata
vita celeste,'di un tipo relativamente elevato.
Ci succede qualunque sia la Diviniti o l'Istruttore, di modo
che i seguaci del Buddha, di Krishna, Orinozd, Allah o del Cristo
riceveranno tutti la loro messo ili gioie celesti, la cui durata c (pal
liti non sari in proporzione alloggetto del sentimento, ma alla
sua intensit e purezza.
E un errore credere clic sul piano astrale e mentale un uomo
dopo la morjte stia Semplicemente assimilando i risultati della sua
vita passata feulla terra; questo in certo modo vero per luomo or
dinario: ci) nonostante, anche mentre egli gode le gioie del suo
devachan ha-influenza su altri esseri, c quindi produce dei risultati,
genera cio idei karmla.
La cosahion pu? essere altrimenti, dato che il pensiero il pi
i: li!
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176 II. COlllO MUNTALE
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183 11. COIII'O MENTA!.E
Capitolo XXV.
considerava tutto il suo lavoro come ima semplice offerta ili amore
al Cristo, senza conoscere nulla delle magnifiche armonie di suoni
e di colori che le sue composizioni producevano sul piano mentale.
Il suo entusiasmo non poteva naturalmente andare perduto, per
ch anche senza saperlo, egli portava gioia cd aiuto a molti, col
sicuro risultato di dare a lui maggiore devozione c maggior capa
cit musicale per la futura rinascita. Ma se non vi fosse una mag
gior aspirazione di aiutare il prossimo, questo tipo di vita paradi
siaca potrebbe ripetersi quasi allinfinito.
E' evidente che questi cieli inferiori settimo, sesto e quinto
sottopiano si riferiscono alla devozione rivolta verso una persa-
nalit, sia amico o parente, o divinit personale, piuttosto che alla
pi ampia devozione per la umanit in s stessa, che come ve
dremo trova la sua espressione sul sotto-piano seguente.
Capitolo XXVI.
IL P I A N O MENTALE
da idee che non sono fabbricate dal materiale fornito dal mondo
fisico, ma sono riflessi diretti della Mente Universale (vedi pi sot
to). Le grandi leggi del pensiero regolano tutti i pensieri, e lo
stesso atto del pensare rivela la loro preesistenza, perch' fatto da
esse, di esse, ed impossibile senza di esse.
Guardando al piano mentale ancora pi latamente, lo si pu
descrivere come quello che riflette In Mente Universale in Natura,
il piano che nel nostro piccolo sistema corrisponde alla Grande
Mente del Cosmo. Questa grande mente Mahat, il Terzo I^ogos, o
Tlntelligcnza Divina Creativa, il Brahma degli Ind, il Mandjusri
dei Buddisti Nordici, lo Spirito Santo dei Cristiani.
La Mente Universale quella in cui tutto esiste in archetipo:
la sorgente degli esseri, la fonte della formazione delle energie,
la cassaforte dove sono raccolte tutte le forme in archetipo che sa
ranno portate ed elaborato su piani pi bassi di materia, durante
levoluzione delluniverso. Questi sono i frutti dei passati universi,
portati come semi per la maturazione in questo universo presente.
Nella parte pi alta del piano mentale esistono gli archetipi
di quelle idee che stanno ora evolvendosi. Nelle regioni pi basse
queste idee si sviluppano nelle forme successive, per essere poi
riprodotte nei mondi astrale e fisico.
Un esempio di queste idee archetipo quello dei piccoli de
mentali artificiali, che qualche volta si possono vedere intorno ad
una pianta o ad un fiore, per tutto il tempo della formazione delle
gemme. Questi sono forme-pensiero dei grandi deva che dirigono
levoluzione del regno vegetale, e sono creati collo scopo di svilup
pare le loro idee relative alle piante ed ai fiori. Questi dementali di
solito prendono la forma di un modello eterico di fiore stesso o di
un piccold essere che poco per volta costruisce il fiore nella forma
e nel colre che il deva ha concepito. Quando il lavoro compiuto,
la forza dellelementale esaurita e la materia della quale com
posto si dissolve nella grande massa della stessa materia.
Questi1 eiementali artificiali non debbono, naturalmente, esse
re confusi cogli spiriti-natura (vedi II Corpo Astrale) che si vedono
spesso aggirarsi intorno ai fiori.
Briina elio il Manu di una Catena o Benda comnci il lavoro clu
gli assegnato, esamina la parte della possente forma-pensiero del
200 IL OJllK) MENTALE
rie sono troppo grandi per il suo ego non ancora preparato. Egli
perderebbe la conoscenza, e chiss quando e dove la riacquiste
rebbe.
Il raggiungimento di questo punto l'ultima meta dcHcvolu-
ziono delluomo; ma egli deve raggiungerla solo in piena coscienza,
o non essere assorbito in uno stato di incoscienza, che si discosta
poco dallannichilimento.
Sul piano mentale luomo pu faro il giro del mondo colla ra
pidit del pensiero: egli viene a trovarsi dallaltra parte anche pri
ma di aver formulato completamente il desiderio di esservi, poich
la rispondenza della materia mentale al pensiero immediata ed
facilmente controllata dalla volont.
Sul piano mentale non vi sono alternative di giorno e notte, e
non vi nulla che corrisponda al sonno od alla veglia, salvo natu
ralmente al primo entrare sul piano ed al momento di lasciarlo.
Come il mondo fisico tridimensionale e quello astiale a quat
tro dimensioni, cosi il mondo mentale a cinque dimensioni. Ma
come stato spiegato nel Corpo Astrale, probabilmente sarebbe pi
appropriato dire che la coscienza su ogni piano capace di ap
prezzare il mondo nel quale funziona nel numero delle dimensioni
di cui sopra.
Le tre forme conosciute di energia hanno le loro manifesta
zioni appropriato su ognuno dei piani che il nostro studente ha co
nosciuto. Cosi Fohat, Prna e Kundalini esistono tutti sul piano
mentale, bench per ora poco si sappia del loro modo di agire
quivi.
Un uomo che sia sul piano mentale nella pienezza della co
scienza, vedr naturalmente tutta lumanit, salvo coloro che sono
nel corpo causale, poich ogni uomo che sia nella vita fisica o astra
le deve anche possedere un corpo mentale. Quelli per che sono
rinchiusi nel guscio del loro pensiero nel proprio ciclo, non posso
no considerarsi come compagni, per le ragioni che abbiamo dette
nel capitolo sul devachan.
Fra coloro che sono in completa coscienza sul piano mentale,
vi molta maggior uniono che non sui piani inferiori. Un uomo non
pu ingannare un altro su quanto pensa, poich ogni operazione,
mentale chiara per tutti. Si possono scambiare opinioni cd im-
210 IL COnPO MENTALE
UMANI
NON UMANI ARTIFICIALI
INCARNATI DIS INCARNATI
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221 II, OOni'O MENTALE
CAPrroir) XXX
Ostia Monade
Patna Atma-lhiddhi-Manas
Vino Ego o Individualit
Calice 5 Corpo Causale
Acqua Personalit
fedele espressione per quel tanto che l ego pu essere espresso sui
piani inferiori.
Un uomo assolutamente impreparato non ha quasi contatti col-
logo; lIniziato comunica con esso completamente (1). Fra questi
due estremi vi sono naturalmente uomini di tutte le gradazioni.
Bisogna pure ricordare che anello l'cgo in via di evoluzione, e
abbiamo quindi da fare con ego di diversissimo gradazioni di svi
luppa. In ogni caso un ego enormemente pi grande di quello che
la personalit possa essere, e ci per molto ragioni.
Bench anche lego non sia che un frammento della Monade,
pure egli, come ego, completo nel suo coqio causale anche quando
i suoi poteri non sono sviluppati: mentre nella personalit non vi
che una traccia della vita dcllego.
E ovvia limportanza per lo studente di far tutto quanto gli
possibile per generare e tener in vita il filo di contatto fra la per
sonalit e lego. Per far questo egli deve prestare attenzione alla vita,
poich questattenzione la discesa dellego per vedere attraverso i
suoi veicoli. Molti uomini hanno bei corpi mentali e buona menta
lit, ma ne fanno poco uso, perch non prestano attenzione alla vita.
Cosi lego mette solo una piccolissima parte di s sui piani inferiori
ed i veicoli restano liberi di sbizzarrirsi corno meglio credono.
Il rimedio per questo , molto brevemente, il seguente: si do
vrebbero dare allego lo condizioni di ambiente che desidera, ed al
lora egli prontamente discender e approfitter di tali condizioni.
Cosi, se egli desidera sviluppare affezione, la personalit deve prov
vedere le circostanze opportune per sviluppare laffezione al massimo
grado, sul piano inferiore. Se egli desidera sapienza, allora la perso
nalit deve cercare, per mezzo dello studio, di rendersi sapiente sul
piano fsico.
Ci si dovrebbe sforzare per sapere elio cosa desidera lcgo: e
quando le condizioni necessarie sono preparate, lego apprezzer lo
sforzo fatto e risponder immediatamente. La personalit non avr
da lagnarsi della rispondenza dellego. In altre parole, se la persona-
gli are questi nodi nella materia superiore; questa la verit che s
trova dietro all * assoluzione , avendo luomo cooperato prima con
la confessione.
Nella pazzia troviamo una rottura del filo di contatto fra lego
ed il veicolo. Se immaginiamo ogni particella fisica del cervello come
unita alla corrispondente particella astrale per mezzo di un piccolo
tubo, ed ogni particella mentale alla sua coirispondentc particella
causale, allora finch tutti questi tubi sono in perfetto allineamento
esister una comunicazione perfetta fra lego e la sua mente. Ma so
qualche serie di questi tubi viene distorta, bloccata o buttata par
zialmente da parte, si capisce che la comunicazione debba essere
parzialmente o totalmente interrotta.
Dal punto di vista dell'occultismo, i pazzi possono essere divisi
in quattro classi principali:
1. I pazzi per un difetto della mente fisica. Il cervello pu es
sere troppo piccolo, colpito per qualche incidente, sottoposto a
pressione a causa di un tumore, o avere i tessuti rilassati.
2. Quelli che hanno i difetti nel cervello eterico, di modo clic
le particelle eteriche non corrispondono a quelle fisiche pi dense.
3. Quelli in cui il corpo astralo difettoso ed i tubi non sono
in linea con le particelle eteriche o mentali.
4. Quelli in cui il corpo mentale in disordine.
I pazzi delle classi 1 e 2 sono sani quando escono dal corpo,
durante il snno, e naturalmente dopo la morte.
Quelli della classe 3 non riacquistano la saviezza se non quando
arrivano al inondo celeste.
Quelli della classe 4 non diventano savi fino a clic non raggiun
gono il corpo causale, di modo che per i componenti di questa classe
lincarnazione un insuccesso. Pi del 90 % dei pazzi appartiene alle
classi 1 e 2.
I,ossessione causata dal soppiantarsi di unaltra entit al po
sto dclfcg. Lossessione pu avvenire solo quando lego abbia poca
presa sul sbo'veicolo.
Ben cite Ih presa dellego sul proprio veicolo sia meno forte du
rante finfahzia, pure gli adulti sono pi facilmente preda dellos
sessione, perch gli adulti hanno pi facilmente delle qualit tali da
attirare entit indesiderabili, e rendono cosi pi facile lossessione.
Brevcmliite, il biodo migliore per evitare lossessione c luso
ij . i *
214 IL COnPO MENTALE
la coscienza della mente supcriore. Con questi mezzi le idee del lego
scendono nella mente inferiore con una luce abbagliante, e queste
sono le ispirazioni del genio. Vedi in ogni manifestazione del ge
nio, quando combinata colla virt, la innegabile presenza dell'esi
liato celeste, del divino Ego, di cui tu, o uomo di materia, sei il car
ceriere .
Il Genio quindi prodotto dalla momentanea presa del cervel
lo da parte della pi ampia coscienza dellego, che l'uomo reale; e
l'Immissione della pi ampia coscienza in un organismo capace di
vibrare in risposta alle sue emozioni. I lampi di genio sono la voce
dello Spirito che vive nell'uomo; sono la voce del Dio intemo che
parla nel corpo delluomo.
11 fenomeno compreso nel termine coscienza appare di due
tipi distinti. La parola coscienza viene adoperata a volte per de
scrivere la voce dellego, e altre volte per parlare della volont nel
regno della morale. Nel primo caso dobbiamo riconoscere clic la vo
ce dcll'ego non sempre infallibile, ma che spesso pu decidere in
modo errato, poich lego non pu parlare di cose di cui non ha co
noscenza; solo dopo lesperienza pu giudicare giustamente.
Quanto alla forma di coscienza che ci viene dalla volont, que
sta non dice che cosa dobbiamo fare, ma ci comanda piuttosto di
fare ci che noi sappiamo gi essere il meglio, generalmente quando
la mente sta inventando delle scuse per far diversamente. Parla col
l'autorit della volont spirituale, determinando il nostro cammino
nella vita.
Ma la volont, che senza dubbio una qualit dcll'ego, non
deve essere confusa coi desideri della personalit dei veicoli infe
riori. 11 desiderio lemanazione dell'energia del Pensatore, nel senso
determinato dallattrazione di oggetti esterni; la volont invece
l'emanazione dell'energia del pensatore nel senso determinato dalle
conclusioni alle quali si arrivati attraverso l'esperienza o por l'in
tuizione del Pensatore stesso. In altre parole: il desiderio guidato
dall'esterno; la volont dallinterno.
Nei primi periodi dell'evoluzione il desiderio regna assoluto c
mena l'uomo di qua e di l; l'uomo dominato dal suo corpo astra
le. Nei periodi medii dell'evoluzione vi un continuo contrasto fra
il desiderio o la volont; l'uomo lotta con kArna-inanns. Nei periodi
l'if I L COIll0 MENTALE
ti
248 IL COHPO MENTALE
ili fine alla meta. Egli pu fare questo solo passando, individuai
mente e personalmente, vale a dire spiritualmente c fisicamente,
attraverso tutte le esperienze clic esistono nei molti e diversi uni
versi. Deve quindi, dopo aveT acquistato le varie esperienze sui
piani inferiori ed esser salito pi in alto, sempre pi in allo pi i
ogni gradino della scala degli esseri, passare attraverso le esperien
ze sui piani umani. Nella sua pura essenza Pensiero, ed quindi
chiamato Manasaputra, il Figlio della Mente (universale)*. Que
sto Pensiero individualizzato ci clic noi Teosofi chiamiamo
il vero Ego umano, lentit pensante imprigionata in una scatola
di carne c ossa. Questa certamente unentit spirituale, non ma
teria (cio la materia corno noi la conosciamo nelluniverso ogget
tivo), e queste entit sono gli Ego che si incarnano, che danno for
ma alla massa di materia animale che si chiama umanit, ed i cui
nomi sono A lanosa o menti*.
Il raggio del manas inferiore tende sempre a tornare verso
la sua sorgente, verso il suo genitore, il manas superiore. Ma fin-
tanto che esiste la dualit, cio fino a che la coscienza non si sia
innalzata al livello causale, cos unificando il se inlcriore con
quello superiore come vicn detto, vi c un continuo desiderio, che
sentito dalle nature pi nobili e pi pure come un fatto saliente
della vita interiore. Questo il desiderio elio si formula in una
preghiera, cho la ricerca di Dio per l'unione col divino, La
mia anima assetata di Dio, del Dio vivento, grida la desiderosa
anima Cristiana.
LOccultista riconosce in questo grido l'inestimabile impulso
del s inferiore verso il S Suncroro, dal quale separato, ma del
quale sento fortemente l'attrazione. Che un uomo preghi Buddha,
Vishn, il Cristo o la Vergine ha poca importanza; queste sono
questioni di dialettica, non di fatti. In ogni preghiera il Manas Su
periore, unito a Buddi e ad tm, il vero obbiettivo, velato sotto
un nome qualunque, datogli dal tempo e dallo razze. E' lumanit
ideale, il Dio personale*, il Dio Uomo* che si trova in tutte
le religioni; il Dio incarnato, la Parola fatta carne, il Cri
sto che deve nascere in ognuno, col quale il credente dcvesser
fatto uno.
Detto in modo pi tecnico, il Dio individualizzato in ogni
250 IL OOIIPO MENTALE
LA MONADE
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L'EGO
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CORPO
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252 11. ( Olir MENTALE
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Capitolo mill
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.(i I D I S C E P O L I
per vedoro in qual modo egli lo compie. Di solito per Egli delega
a ci qualcuno dei Suoi scolari anziani.
Cosi lunione fra lo scolaro ed il Maestro di massima l'osser
vazione, e qualche volta l'uso dello scolaro. Non ncUabitudinc
degli Adepti di adoperare prove speciali c sensazionali; lo scolaro
c lasciato di solito alla sua vita ordinaria, poich limmnginc vi
vente d. sufficienti indicazioni del suo carattere e dei suoi pro
gressi.
Il tempo medio di una prova , pare, di sette anni; ma pu
essere infinitamente pi lungo oppure molto pi breve. Si sa che
qualche volta durato fino a trentanni, e si conoscono casi in cui
stato ridotto a poche settimane.
Sul sentiero della prova la pi alta coscienza dell'uomo lavora
sul piano mentale superiore..
Quando un discepolo accettato, entra a far parte della
coscienza del suo Maestro in modo tale che tutto ci che egli vede
o sente conosciuto dal Maestro. Non che il Maestro veda e senta
nello stesso tempo del discepolo, bench questo possa avvenire, ma
la cosa fa parte della memoria del Maestro, nello stesso modo in
cui fa parte della memoria del discepolo, di modo che Egli pu
ricordarlo ogni qualvolta lo desideri. Tutto ci che il discepolo
pensa o sente anche nei corpi astrale e mentale del suo Maestro.
Il Maestro mescola cosi la sua aura con quella dello scolaro,
di modo che pu sempre agire colle Sue forze per tramite suo, an
che senza dare a ci troppa attenzione.
Non bisogna per credere che un canale insensibile possa ser
vire di via a queste forze; tuttaltro; il discepolo deve diventare
un cooperatore intelligente e pronto.
So disgraziatamente sorgesse nella mente del discepolo unidea
di natura tale da non poter essere accettata dal Maestro, questi
costruir non appena la sentir vibrare un muro di prote
zione, che lo separer da quella vibrazione. Questo lavoro protet
tivo, naturalmente, richiede una parte di energie c di forze, e di
stoglie lattenzione del Maestro, sia pure momentaneamente, dal
Suo lavoro.
Lunione fra il discepolo ed il Maestro, che comincia collAccet
tazione, permanente, di modo che i veicoli superiori del disce
polo sono di.continuo in vibrazione con quelli del Maestro. Egli
206 II. (uro MliNTAI.K
Persino le cose puramente fsiche, come una piccola scossa od
un rumore che facciano vibrare la coscienza del discepolo, sono nel
la conoscenza del Maestro. Perci un discepolo saggio cercher di
evitare ogni sorta di scosse; di solito egli sar una persona quieta e
gentile.
Un discepolo sempre unito al suo Maestro da una corrente di
pensiero c di influenzo clic si esprime sul piano mentale come un
grande raggio o rivolo di luco multicolore, viola-oro-blu.
Quando per il discepolo manda un pensiero di devozione al
suo Maestro, ha luogo un'immediata intensificazione di colore in
questo fascio di luce ed un sensibile riversarsi di influenza spirituale
dal Maestro verso il discejwlo. Questo perch il potere del Maestro
si riversa verso Testem continuamente ed in tutte le direzioni, co
me la luce solare. Il tocco del pensiero del discepolo vivifica il suo
contatto col Mnestro e allarga semplicemente lapertura per mezzo
della quale l'oceano di amore del Maestro pu entrare.
L'unione della coscienza del discepolo con quella del Maestro
cos intima che, come abbiamo gi detto (cap. XI), il discepolo pu
in qualunque momento vedere clic cosa pensi il Maestro su un dato
soggetto, ed evitale cos di commettere errori.
Questo privilegi^ non deve essere usato malamente. E un po
tere che va adoperato come ultima possibilit soltanto in casi gravi;
il discepolo deve, sempre esercitare il suo pensiero e decidere le que
stioni che pu bellissimo risolvere da solo.
Allo stesso modo,:in un livello superiore lIniziato pu mettere
il suo pensiero ajfianco di quello della Fratellanza ed attirare a se
la parte di quella possente coscienza a cui pu corrispondere. Anche
l'Iniziato deve cercare, di non introdurre nulla di disarmonico in
questa possente coscienza, che agisce come un tutto.
Possiamo qui. ripetere quanto detto nel cap. XI, e cio clic il
Maestro pu in qqalunque momento mandare un pensiero per trami
te del discepolo, qella (orma di suggerimento o sotto quella di mes
saggio; per esempi,o, quando il discepolo scrive una lettera o tiene
una conferenza. h(ei primi tempi il discepolo no inconscio, ma pre
sto impara a ricpiposccro i pensieri del Maestro. Anzi, eminente
mente necessario che egli impari a riconoscerli, poich vi sono molte
altre entit sui piani astiale c mentale clic possono inviare gli stessi
S;.' i
it i :
t-
288 II. CORPO MENTAI.K
C O N C L U S I O N E
Poche parole sono necessarie per chimi ere questo nostro studio
sul corpo mentale delluomo e sul piano mentale inferiore. Pu per
essere utile dare unocchiata retrospettiva al terreno che abbiamo at
traversato, per cercar di ottenere una veduta prospettica dellimpor
tanza e del significato del nostro soggetto, ncHinsiciue delle cono
scenze della moderna Teosofia.
Lo studente sar certamente colpito dalla grande differenza di
atmosfera fra il mondo astrale o quello mentale, senza parlare
di quello fisico. In confronto a quello mentale, il mondo astrale
pesante, brutale, turgido e non soddisfacente, anche sui piani supe
riori. Per quanto puro e raffinato possa essere lo stato di sensazione
al quale esso ci porta, si ha limpressione di essere ben lontani dal
nostro vero asilo. La dignit dellanima umana richiede qualcosa di
pi che il semplice sentire, per quanto puro c altruistico questo possa
essere.
Il piano mentale anche nei suoi quattro sotto-piani inferiori
ci d limpressione di essere molto pi vicini a casa. Vi pi
libert: sentiamo di essere pi padroni della nostra coscienza, meno
schiavi dei nostri veicoli. Il mondo mentale sembra un mondo pi
salubre e pi pulito, dove possiamo prepararci il nostro destino in
modo pi rispondente alla nostra volont, molto meglio che nel mon
do che abbiamo abbandonato. La coscienza pi libera per vagare
dove desidera, molto meno limitata nello spazio e nel tempo.
Ci nonostante, anche la padronanza del mondo mentale infe-
riore, della totalit del pensiero concreto, ci lascia insodisfatti, per
ch attraverso questo ed al di l di questo sentiamo chiaramente che
esistono mondi nuovi e migliori da conquistare.
Questo mondo dei pensieri concreti il massimo che possiamo
conquistare fino a clic apparteniamo ai piani inferiori. Lo stahiliz-
278 II, COIII'O MENTALE
u
ili ' !
XXIII. Il primo ciclo: .settimo sotto-piano . 1 HT>
XXIV. Il secondo cielo: sesto sotto-piano . 187
XXV. Il terzo cielo; quinto sotto-piano ... lfX)
XXVI. Il quarto cielo: quarto sotto piano ... 15)2
XXVII. Il piano montalo lX>
XXVIII. Gli annali akasbici.......................................................211
XXIX. Gli abitanti del piano montale...................................... 220
XXX. La morto del coqx> mentale.........................................230
XXXI. La personalit o lego......................................................231
XXXII.Rinascita.........................................................................251
XXXIII. I discepoli....................................................................... 258
XXXIV. Conclusione...................................................... 276
LEDBEATER C. W.
Tutta la vita dell'uomo e degli altri esseri nel loro reciproci rap
porti, considerati nel loro aspetto occulto, corno stato riatti
e studiato alla luce della chiaroveggenza - Grosso voi. di pag.
523 . Seconda edizione . . . . L. 750.
ESTRATTO DEU/INDICE:
Studio del lato nsioosto dells cote. 11 mondo nel suo Insieme
Lo scopo della vita Le Influenze planetarie - Dlflcrcntt
tipi di materie - I centri viventi - La loro Influenza - Liberta
di azione.
CASTELLI 0 .
CHATTERJI I. 0.
Filosofia asotsrlca dallIndia. (Costituzione dell'esecre umano.
Durata relativa del principi costitutivi dell'uomo. Dcll'ana-
Ilai delle cose. Processo della manifestazione. Karma. Il sen-
tlero della perlczlonci .............................................................................L. ISO.
COLLIN M.
La luco sul ssnt'ero. (Meraviglioso piccolo trattato, destinato
a coloro che vogliono conoscere gli Insegnamenti occulti c
tentare di porsi sul Sentiero) L. 60.
L'Idillio dsl loto blanoo ... L. 300.
DE MARTINO C.-
t
KRISHNAMURTI J.