Scienza

Frugare il cielo
Un esagono
di cristalli
I sei specchi del
Multiple mirror
Radiotelescopi telescope, costruito
ventanni fa in
satelliti, computer, e Arizona, riescono a
concentrare la luce
in un unico punto.
perfino specchi che si Sullo stesso principio
si sta ora realizzando
un grande telescopio
deformano per racco- binoculare, finanziato
congiuntamente
gliere meglio la luce: ecco da Italia e Stati Uniti.

Dai mari del Sud al cosmo
La sala di controllo dellosservatorio
di Mauna Kea, alle Hawaii. Lo specchio
formato da 36 esagoni orientabili.
J
ansky non lo sapeva, ma sta-
va ascoltando per la prima
volta la voce della Via Lat-
tea. Quel giorno del 1931, il
tecnico Karl Jansky della Bell
Telephones aveva captato per er-
rore (come interferenza in un col-
legamento radio) un nuovo tipo di
emissione stellare, diverso dalla
luce, e aveva posto la prima pietra
della radioastronomia. Le stelle,
infatti, non emettono soltanto luce,
ma anche microonde, onde radio,
raggi X, infrarossi e ultravioletti,
tanto vero che se un extraterre-
stre osservasse il sistema solare
nella banda radio vedrebbe sui
suoi strumenti due sfere brillantis-
sime: il Sole, che riempie lo spa-
zio di ogni tipo di radiazioni, e la
Terra, che in questo secolo stata
saturata di onde radiotelevisive
prodotte dalluomo.
Anche il resto del firmamento
cambia a seconda dei punti di vi-
sta: probabilmente non riuscirem-
mo a riconoscere nessuna delle
costellazioni a noi familiari se scru-
tassimo il cielo nelle bande chia-
mate infrarosso, ultravioletto o

Focus 6 Focus 7

Un occhio
a nido dape
Il prototipo
di un nuovo tipo
di specchio,
realizzato
plasmando
il vetro fuso
allinterno di un
forno rotante
(in alto nella foto).
Telescopi a raggi X per spiare i buchi neri,
e a raggi infrarossi per poter osservare
la nascita vista con un telescopio ottico rim- una stella, la inghiotte un po alla
picciolisce come un palloncino volta strappandole letteralmente
dei pianeti sgonfio. Un altro esempio? Nel la materia. La caduta a spirale nel-
1983 fu lanciato Iras, un satellite la voragine del buco nero produce
raggi X. Infatti le sorgenti pi in-
tense non sarebbero pi le stesse,
dice Roberto Barbon, direttore del
dipartimento di Astronomia dell
universit di Padova. Guardando
il cielo allinfrarosso, per esempio,
la stella pi lucente sarebbe Be-
telgeuse, una gigante rossa che oc-
cupa solo il dodicesimo posto tra le
stelle visibili. Ecco perch una
vera mappa delluniverso non pu
tenere conto soltanto della luce,
ovvero di quellunica ristretta
banda di radiazioni che i nostri oc-
chi riescono a distinguere.
Cos gli astronomi hanno comin-
ciato, dopo la scoperta di Jansky, a
esplorare anche le emissioni radio,
e luniverso andato popolandosi
di radiogalassie (cio normali ga-
lassie, che per diventano ben visi-
bili soltanto nella banda radio) e di
quasar (oggetti lontanissimi e pun-
tiformi, che potrebbero essere nu-
clei di antiche galassie). Nel radio-
cielo, per esempio, la galassia del
Cigno appare come un gigante, ma
Focus 8
in grado di esplorare la galassia
nellinfrarosso, cio nella regione come unesplosione nucleare, e
di quei raggi invisibili che noi av-
vertiamo come calore. Agli occhi
infrarossi di Iras la maggior parte
delle stelle non sembr troppo
diversa dal solito, ma Vega diven-
tava invece un mostro di luce.
Per l'Italia
un "binocolo"
in Arizona
Cercando di capirne il motivo,
gli astronomi scoprirono che quel-
la stella circondata da una vera e
propria nuvola di sabbia cosmica.
Quella polvere suggerisce che
Vega sta per mettere al mondo
una nidiata di pianeti, anche se il
tempo di gestazione sar di livello
cosmico, dice Barbon.
Esiste poi anche una astrono-
mia a raggi X, che studia i divora-
tori del cosmo, cio i buchi neri.
Un buco nero un corpo celeste
che esercita unimmensa forza di
attrazione: quando si trova vicino a
raggi X e raggi gamma, proprio
captare queste radiazioni lunico
modo per vedere un buco nero.
Ma allora lastronomia vecchio
stile non esiste pi? Il fatto che
i fenomeni pi rilevanti sono tutti
ad alta energia, dai buchi neri alle
esplosioni stellari, spiega Barbon,
e non si possono osservare con
gli strumenti tradizionali. Ma l
astronomia ottica comunque im-
portante, perch fornisce un diver-
so punto di vista degli stessi feno-
meni: le varie osservazioni, in so-
stanza, sono come i diversi matto-
ni necessari per una costruzione.
E lo dimostra il fatto che proprio
oggi sono in costruzione i pi gran-
di telescopi ottici di tutti i tempi.
Nella costruzione di nuovi tele-
scopi ottici, cio capaci di captare e
amplificare la normale luce, lItalia
in prima linea con un progetto
Italia-Usa, battezzato originaria-
mente Columbus, ma in seguito
diventato semplicemente il gran-
de telescopio binoculare, perch
Fotoreporter
cosmico
Cos appare il Ccd,
un dispositivo
applicabile al
telescopio, che
trasforma in
impulsi digitali la
luce delle stelle.
Altre luci
nel cielo
Limmagine di una
galassia lontana 70
milioni di anni luce.
agli indiani dellArizona non pia-
ceva per niente lidea di avere Co- qui. Per le osservazioni impieghe-
lombo come ospite sul proprio ter-
ritorio. La cupola del telescopio
sorger infatti in Arizona, sul mon-
te Graham a 3200 metri di altezza,
e il progetto coster complessiva-
mente 90 miliardi di lire, un quar-
Sentinelle to dei quali stanziati dal nostro
del cielo Paese. Oggi esistono nuove tec-
niche che ci permettono di man-
Le due cupole tenere i costi al minimo, dice il
dosservazione
sul monte Locke, coordinatore italiano del proget-
nel Texas. to, Piero Salinari. Lo specchio pri-
Lobiettivo della mario, per esempio, pur avendo
macchina un diametro di quasi otto metri e
fotografica mezzo peser soltanto 15 tonnel-
rimasto aperto late, cio esattamente quanto uno
alcune ore, per specchio di tre metri e mezzo co-
poter registrare struito ventanni fa. Con i suoi due
le traiettorie specchi da otto metri montati su
apparenti
delle stelle. un unico supporto, inoltre, lex Co-
lumbus sar pi simile a un bino-
colo che a un telescopio tradizio-
Una spirale
di stelle
La galassia Ngc
1232: si tratta
di una foto
storica, la prima
scattata dal
telescopio
hawaiiano
di Mauna Kea.
Noi siamo qui
La Via Lattea vista
al telescopio ottico,
con falsi colori.
nale. Ma le novit non finiscono
remo un sistema chiamato ottica
adattiva, che consiste nel provoca-
re una serie di deformazioni auto-
matiche negli specchi, istante per
istante, allo scopo di compensare
la presenza dellatmosfera: in que-
sto modo prevediamo di ottenere
osservazioni ancora pi particola-
reggiate di quelle oggi possibili dal-
lo spazio, dice Salinari.
E poi c Galileo, tutto italiano,
che con il suo specchio parabolico
di tre metri e mezzo sar uno dei
pi grandi dEuropa. Gli specchi
sono gi stati fabbricati dalla so-
ciet tedesca Zeiss, e adesso inizia
la costruzione dellosservatorio,
che dovrebbe concludersi nel
1996, dice Barbon, che segue in
particolare questo progetto. E-
splorer le galassie pi lontane, e
tenter di stabilire quali sono i veri
Focus 9
Galileo alle
Canarie vedr
i confini Il cielo d'agosto: Lchedicompaiono
chiamano lacrime
San Lorenzo, per-
Vediamoci la notte di San Lorenzo
rio, e rischia di passare
alla storia. In questi
sime e il massimo
previsto proprio nella
ficile. Ecco alcune rego-
le da seguire.
Scegliere una localit
Caricare una pellicola
a colori con sensibilit

che cosa guardare

in cielo giorni, infatti, la Terra
delluniverso soprattutto la notte dell
11 agosto (anche se il
attraversa come di con-
sueto uno sciame di
periodo va, pi esatta- meteoriti, lasciato dalla
mente, dal 9 al 12 dello cometa Swift-Tuttle: ma
notte tra l11 e il 12 a- di 1.000 Iso.
gosto. LItalia, e soprat-
tutto la Sicilia, una
lontana da sorgenti lu-
minose.
Impostare lobiettivo
a tutta apertura, la mes-
delle zone pi favorite Utilizzare una mac- sa a fuoco su infinito e i
al mondo per losserva- china fotografica mec- tempi sulla posa B.

confini delluniverso. Le eventua-

li scoperte, per, non arriveranno stesso mese). Oppure il 7 novembre scorso, a zione di questo feno- canica (il freddo e lumi- Scattare numerose
Perseidi, perch guar- 162 anni dallultimo meno, tanto che arrive- dit della notte possono fotografie variando le-
dall'Italia, perch Galileo sar dando nella notte sem- passaggio, la cometa ranno astronomi e a- esaurire rapidamente le sposizione tra 2 e 5 mi-
installato alle Canarie, a 2400 Un'occhiata brano venire tutte dalla ha incrociato nuova- strofili da ogni parte. batterie), posta su un nuti. Le ore migliori sono
metri di altezza sullorlo di un vul- al Perseo costellazione del Per- mente lorbita terrestre Un ricordo di questo cavalletto. quelle che precedono l
cano spento: l potr approfittare Ecco gli oggetti pi seo. Sono le stelle ca- e ha, per cos dire, rin- straordinario evento pu Lobiettivo deve esse- alba. Lintensit del feno-
del grande numero di notti serene, luminosi che denti che tornano, pun- forzato questo sciame. essere rappresentato re luminoso: un 50 mm, meno di solito tale che
con poche turbolenze atmosfe- compaiono nel cielo tualmente, ogni anno: Quindi ci si aspetta che da una buona fotogra- con diaframma minimo si possono registrare an-
riche e prive di inquinamento lu- di agosto, a seconda da questo punto di vista questanno le stelle ca- fia. Fotografare le stelle 1,4 o 1,8, oppure un 35 che una cinquantina di
minoso (cio le luci di grandi citt che ci si rivolga il 1993 sar straordina- denti siano numerosis- cadenti non infatti dif- mm con diaframma 2. stelle cadenti allora.
nelle vicinanze). verso nord o verso
Gli astronomi che lo useranno, sud. Le "stelle
cadenti" provengono
per, non saranno pi personaggi tutte dalla
contornati da un alone di roman- costellazione
ticismo e di sacrificio, come un del Perseo.
tempo. Barbon racconta, a met
tra il sollievo e la nostalgia: A
volte le osservazioni erano addi-
rittura penose: sempre allaperto,
in una cupola non riscaldata, co-
stretti a restare vicini ai propri stru-
menti per molte ore, spesso in
assoluta solitudine. Fino agli anni
Settanta, infatti, i rilevatori prin-
cipali erano le lastre fotografiche.
La svolta arrivata con i Ccd,
dispositivi che convertono la luce
in impulsi digitali, cio nel lin-
guaggio del computer. Cos, oggi,
lastronomo lavora davanti a uno
schermo di computer dove com-
pare istante per istante una ver-
sione elettronica del cielo. E non
deve nemmeno trovarsi nello stes-
so edificio del telescopio. In Cile,
per esempio, c losservatorio me-
ridionale europeo, utilizzato da un
consorzio di nazioni che compren-
de anche lItalia: per effettuare le
loro osservazioni, gli scienziati si
recano al quartier generale dellos-
servatorio, a Monaco di Baviera, e
comandano il telescopio tramite
satellite, senza muoversi dal pro-
prio terminale computerizzato.
Il fascino del contatto solitario e

Locchio degli zar... Dalla Cina...

Questo telescopio Questo strumento
riflettente ha un si chiama doppio
diametro di un metro astrografo,
e 20 ed stato si trova a Nanjing
costruito in Crimea, in Cina e scruta
ex Urss, nel 1913. gli asteroidi.
...e quello degli Usa ...alle Hawaii
Il riflettore di tre metri La cupola del
dellosservatorio Lick, telescopio Keck,
il pi grande tra gli a Mauna Kea
strumenti installati nelle Hawaii: un
sul monte Hamilton, sito ideale per la
in California. sua aria limpida.
Il computer
comanda
i telescopi
a distanza
personale con le stelle, ormai,
riservato soltanto agli astrofili.
Grazie allefficienza di queste
nuove tecniche, per, gli ultimi
mesi sono stati tra i pi ricchi, e
anche pi spettacolari, per lastro-
nomia moderna. Il 9 gennaio 1992,
per esempio, il radiotelescopio di
Arecibo, nel Portorico, ha indivi-
duato due pianeti nella costella-
zione della Vergine: sembra anzi
che ce ne sia anche un terzo, gran-
de come la Terra e lontano dal suo
sole, proprio come la Terra. Sar
un posto ospitale?
Pi difficile da interpretare la
scoperta fatta il 23 aprile del 1992
dal satellite Cobe, che qualcuno
ha ritenuto una conferma alla teo-
ria del big bang: secondo i dati del
Cobe, esistono alcune variazioni
locali nella temperatura di fondo
delluniverso, cio nella radiazione
fossile rimasta come residuo
dellesplosione iniziale.
Il cosmo
come
un'arancia?
Ci significherebbe che luni-
verso appena nato era gi rugoso,
pi simile a unarancia che non a
una sfera perfetta, e perci fin
dallinizio cerano le premesse per-
ch la materia si condensasse in
galassie, stelle e pianeti.
Nel gennaio di questanno, infi-
ne, si scoperto che il cosmo co-
me uno jo-jo. Tre astrofisici dellu-
niversit del Maryland hanno in-
fatti avvistato con un telescopio a
raggi X una nube di gas caldissi-
mo, che in teoria dovrebbe disper-
dersi come uno sbuffo di fumo di
sigaretta e invece resta assoluta-
mente stabile: a trattenerlo una
specie di colla cosmica (la cosid-
detta materia oscura, che pur non
essendo visibile ai nostri strumenti
produce unenorme forza di gravi-
t). Il suo effetto quello di una
corda elastica: attualmente le ga-
lassie stanno correndo velocissime
verso lesterno, ma prima o poi la
corda arriver alla lunghezza mas-
sima e comincer a esercitare la sua
forza gravitazionale, trascinando
ogni cosa di nuovo verso il centro.
E tutto ricomincer da capo.
Mauro Gaffo
Focus 12
Quando l'astronomia G
Cos l'astrofilo aiuta l'astronomo
li astronomi professioni-
sti spesso non hanno
mezzi e tempo sufficienti per
(International ultraviolet ex-
plorer), in orbita dal 1978.
Due anni fa in Italia Federico
nuova cometa. Fatti i debiti
controlli, lo ha subito comu-
nicato allo Smithsonian
diventa hobby tenere costantemente sotto
osservazione il cielo alle di-
verse latitudini. Molti astro-
fili sparsi per il mondo sono
invece in grado di scrutare
lo spazio con maggiore as-
Manzini di Magenta, e Mirko
Villi e Giancarlo Cortini, en-
trambi di Forl, hanno an-
chessi scoperto due super-
novae: erano trentanni che
un fatto del genere non si
astrophysical observatory di
Cambridge, nel Massachu-
setts, istituto titolato per re-
gistrare questi avvistamenti.
Un colpo di fortuna? La for-
tuna determinante, ma va
siduit. Capita cos che i verificava nel nostro Paese. aiutata. Erano tre anni e mez-
A
giscono di notte. Consu- mensili di divulgazione astrono-
mano le ore a scrutare le mica, Lastronomia e Nuovo Orio- primi si avvalgano anche Lidentificazione stata per zo che cercavo una nuova
delle osservazioni dei secon- attribuita anche al reveren- cometa, dice Zanotta. Oggi
stelle, con locchio fisso al ne, tirano rispettivamente 40 mila e di: esistono infatti dilettanti do Robert Evans, australia- questo corpo celeste si chia-
binocolo o al telescopio. 30 mila copie a numero. evoluti, che effettuano rile- no, che aveva osservato il ma Zanotta-Brewington,
Un colloquio silenzioso che si svol- Gli astrofili, dunque, costitui- vazioni con regolarit e in- fenomeno otto ore prima perch ventiquattrore dopo
ge spesso lontano dalle citt, maga- scono un piccolo esercito. Non si viano i dati raccolti al pi che fosse visibile in Europa. anche un astrofilo statuni-
ri sulla vetta di un colle o di una pu parlare di un vero e proprio vicino osservatorio astrono- Quasi sempre comete, aste- tense laveva segnalata. U-
montagna, anche se c chi si con- boom, ma di sicuro c un aumen- mico o ai centri internazio- roidi e supernovae vengono na scoperta comunque im-
tenta del terrazzo di casa. Sono gli to di interesse per lastronomia, nali di studio come, per e- scoperte da dilettanti. Il 23 portante, perch lultimo
astrofili, che hanno fatto del cielo soprattutto nei giovani, aggiunge sempio, lUnione astronomi- dicembre 1991, Vittorio Za- avvistamento di una cometa
un hobby. Ferreri. Si tratta di una crescita ca internazionale o il Labo- notta, milanese, geometra, effettuato dallItalia risaliva
ratorio lunare e planetolo- 30 anni, ha scoperto una al 1948.
In Italia le associazioni astrofile abbastanza lenta, ma costante. Ed gia, entrambi negli Stati
sono circa 150, per un totale di 8 certo che, ultimamente, sono mi- Uniti. Spesso si tratta solo di Cacciatore
mila iscritti. Secondo noi, per, gliorate anche le loro osservazioni semplici segnalazioni. Nel di comete
gli appassionati sono almeno 30 grazie alla maggiore efficacia degli marzo scorso, un astrofilo Roberto Parisio,
mila, dice Roberto Parisio, ban- strumenti: oggi, tra gli appassiona- spagnolo scopr una super- di professione
cario, presidente del circolo astro- ti ci sono sicuramente pi telesco- Cielo di Lombardia nova nella galassia M81 e bancario,
fili di Milano, 130 soci, il pi antico pi con un diametro di 50 centime- La sede operativa dell inform prontamente lEsa. presidente del
osservatorio di Brera, a Merate: LAgenzia spaziale europea
dItalia, visto che giusto lanno tri che in tutti gli osservatori ita-
possiede tre telescopi ottici. Cupola sull pot allora osservare leven-
circolo astrofili
scorso ha compiuto sessantanni. liani, spiega Corrado Lamberti, di- Osservatori lunari: indagano altopiano di Milano.
to esplosivo puntando gli
Ma per Walter Ferreri, astronomo rettore del mensile Lastronomia. sui cosidetti fenomeni lunari tran- strumenti del satellite Iue
Il telescopio
allosservatorio di Torino, scopri- Ma gli appassionati non si limi- dono e rappresentano latto finale sienti ovvero emissioni di vapore, Copernico (120
tore di 30 asteroidi e direttore tano a una semplice osservazione dellevoluzione di una stella di gran- bagliori, crateri nascosti da neb- centimetri di
scientifico del mensile astronomico dello spazio. Ogni astrofilo a suo de massa; vengono osservate in al- bie. diametro), dell
Nuovo Orione, gli appassionati po- modo uno specializzato, che esplo- tre galassie, perch nella nostra da Osservatori di meteore: seguo- osservatorio
trebbero essere anche di pi: Un ra il cielo con metodo. Vediamo tre secoli non se ne vedono pi. no i frammenti di polvere cosmica di Asiago, in
paio di anni fa abbiamo fatto un le principali specializzazioni. Osservatori planetari: sono che entrano a contatto con la provincia
indagine sulla base di elementi Variabilisti: sono chiamati cos astrofili impegnati soprattutto a nostra atmosfera. di Vicenza.
precisi: possesso di libri dastrono- quelli che studiano le stelle varia- seguire i fenomeni atmosferici di La passione per il cielo anche
mia e di strumenti per losservazio- bili (quelle conosciute sono 70 Giove e Saturno, e a registrare i occasione di raduni, manifestazio-
ne, acquisto di riviste specializzate. mila, suddivise in 30 classi) e ne mutamenti superficiali di Marte. ni e viaggi. Dal 17 al 19 settembre,
E risultato che in Italia gli astrofi- misurano le variazioni luminose. Osservatori solari: studiano l a Saint Barthelemy, in Val dAo-
li potrebbero essere 50 o 60 mila. Scopritori di supernovae: le attivit del Sole, la comparsa delle sta, per esempio previsto il 1
E, daltra parte, i due pi diffusi supernovae sono stelle che esplo- macchie solari e la loro evoluzione. Starparty, raduno nazionale di a-
Dove trovarli: osservatori e planetari Il super
cannocchiale
G li osservatori astrono-
mici sono in genere
strutture pubbliche, dove
347056
Specola vaticana (Roma),
06-6983411
Modena, diametro 10 me-
tri, 059-224726
Ravenna, diametro 8 metri,
Il telescopio
Amici, di 36
operano gli astronomi pro- Capodimonte (Napoli), 081- 0544-62534 centimetri,
fessionisti. Si possono visi- 440101 Treviso, diametro 6 metri, presso l
tare su appuntamento, ma Cagliari, 070-663544 0422-411725 osservatorio
non possibile utilizzare gli Catania, 094-330533 Marghera, diametro 4 me- fiorentino
strumenti per osservazioni tri, 041-936177 di Arcetri.
proprie. In genere, invece, Nei planetari, invece, il cielo strofili con il patrocinio del Tou-
le ricche biblioteche sono si osserva in un modo com- ring club italiano. Per novembre, an-
a disposizione di tutti. Ecco pletamente diverso. Si trat-
lelenco delle principali in- ta infatti di strutture dotate cora il Touring club italiano e Nuo-
stallazioni italiane, da nord di apparecchiature che ri- vo Orione hanno organizzato un
a sud. producono la volta celeste. viaggio nel cuore del continente
Asiago (Vicenza), 0424- Una visita a un planetario australiano. Il 6, infatti, avverr il
462665 sempre unesperienza transito di Mercurio davanti al
Brera (Milano), 02-874444 suggestiva. In Italia sono Sole, un fenomeno che durer 101
Trieste, 040-309342 abbastanza numerosi. Ecco minuti. Ma il viaggio sar anche
Padova, 049-8293411 i pi grandi e quelli che fun- occasione per vedere la Via lattea
Torino, 011-841067 zionano con regolarit. australe, le Nubi di Magellano, la
Bologna, 051-921297 Milano, il pi grande dI-
Arcetri (Firenze), 055-27521 talia, con una cupola del Croce del Sud. Il centro dellAu-
Teramo, 0861-210490 diametro di 20 metri, 02- Allievi dellAeronautica stralia infatti considerato una
Monte Mario (Roma), 06- 225181 a lezione al Planetario. delle migliori zone al mondo per
losservazione del cielo.
Focus 13

Dai primi acquisti
ai trucchi del
mestiere per chi vuole iniziare
I guardoni
dello spazio
L
astrofilo ha bisogno so-
prattutto di pazienza, per-
ch lastronomia non un
hobby cui dedicare solo
qualche ritaglio di tempo. E i risul-
tati non sono mai immediati. Il
neofita si aspetta subito immagini
straordinarie. Invece ci vuole mol-
ta applicazione, prima di poter ap-
prezzare nebulose e galassie, dice
Diego Miotti, titolare di Miotti Ot-
tica a Milano, punto di riferimento
per gli astronomi di tutta Italia.
Senza preparazione, non si pu
puntare il telescopio.
1. Il primo passo consiste nel
procurarsi qualche libro, una carta
del cielo stellato e un catalogo co-
me lo Sky Catalogue, che riporta la
posizione di decine di migliaia di
corpi celesti tra stelle, stelle dop-
pie, stelle variabili e oggetti non
stellari. Poi necessaria una torcia
a luce rossa, per consultare le map-
pe senza disturbare la visione not-
turna del cielo.
2. Lo strumento pi semplice da
usare il binocolo. Quello ideale
per losservazione del cielo ha que-
ste caratteristiche: 7x50, 10x50,
10x70, 20x80, 20x100. Che cosa
significano? La prima parte della
formula, 7x, 10x, 20x, sta a indica-
re il numero di ingrandimenti; il
secondo numero, invece, rileva il
diametro della lente. Ci che con-
ta la pupilla duscita; cos chia- sto hobby. Il binocolo, in sostanza,
mato il rapporto tra il diametro e il
numero di ingrandimenti. Pi
alto, pi il binocolo luminoso e
pi raccoglie luce stellare, spiega
Miotti. Perci, un 7x50 (cio
50:7=7,1) pi luminoso di un
20x100 (cio 100:20=5), anche se
il secondo ingrandisce di pi.
Il binocolo va sempre usato su
un cavalletto e rispetto al classico
telescopio non rappresenta solo
un passaggio intermedio ma uno
strumento complementare. Anche
Focus 14
Lerede di Galileo
Un rifrattore: il New Polaris,
della Vixen. Per questi
telescopi il prezzo varia da
200 mila lire a 3 milioni.
gli astrofili pi navigati usano ora il
binocolo, ora il telescopio. Dipen-
de dalle necessit. E vero, per,
che il prezzo di un binocolo non
elevato, e grazie a esso si pu sco-
prire se si , o no, tagliati per que-
permette di prendere confidenza
con il cielo. Ma anche in una fase
evoluta utile, perch rispetto al
telescopio abbraccia campi visivi
pi vasti, permette di vedere og-
getti di grande estensione come
ammassi stellari, nebulose, galas-
sie. I prezzi oscillano tra le 700 mila
lire e i 3 milioni e mezzo.
3. Il telescopio. Qui, il discorso
si fa pi complesso. Rispetto al bi-
nocolo, esso ha un campo visivo
molto stretto ed quindi indicato
A noi le stelle
Un riflettore: lAstro 114C,
adatto a osservare stelle
e galassie. Il prezzo oscilla tra
500 mila lire e 8 milioni.
Collegabile al computer
Uno Schmidt Cassegrain:
il Celestron super Polaris.
Ottimi per la fotografia, costano
dai 2 ai 40 milioni.
per osservazioni specifiche sia di
pianeti, sia di oggetti o gruppi di
oggetti distanti milioni di anni luce.
Tre sono le caratteristiche di base:
diametro dello strumento, capaci-
t di ingrandimento, fuoco. Con-
trariamente a quanto si potrebbe
pensare, in un telescopio la carat-
teristica pi importante non lin-
grandimento, ma il diametro: pi la luminosit. Di norma suffi-
grande, maggiore la possibilit
di vedere i dettagli, dice Miotti.
Ma allaumentare del diametro,
che espresso in millimetri o in
centimetri, aumenta anche il costo
dello strumento.
Il secondo fattore da tenere in
considerazione il numero di
ingrandimenti, che determinato
dalle lunghezze focali del telesco-
Saperne di pi
E Astronomia,
cco alcunii titoli utili a chi voglia
approfondire largomento.
primi elementi,
di Fausta Nicolau, edizioni Hoepli,
lire 11 mila.
Astronomia, di Mario Cavedon,
Guide pratiche Mondadori, lire 27
mila.
Il binocolo, di Egizio Ales-
sandro Vidoni, edizioni Carlo Lo-
renzini, lire 15 mila.
Il libro dei telescopi, di Walter
Ferreri, edizioni Il castello, lire 40
mila.
Rubrica di astronomia, edizio-
ni Drioli, lire 11 mila 500. Questa
pubblicazione raccoglie anche
lindirizzo di tutte le associazioni
astrofile dItalia.
Sky Catalogue 2000.0,
University Press e Sky Publishing
Corporation, 2 volumi (lire 75 mila
pi lire 110 mila); raccoglie le ca-
ratteristiche e le coordinate di
decine di migliaia tra stelle, stelle
doppie, stelle variabili e oggetti
non stellari.
Guida alle stelle, come indivi-
duare giorno per giorno le stelle
pi brillanti, di Steven L. Beyer,
edizioni Hoepli, lire 34 mila.
Guida delle stelle e dei pianeti,
di Ian Ridpath e Wil Tirion, Franco
Muzzio editore, lire 25 mila.
pio e del suo oculare. In parole
semplici, la lunghezza focale, che
espressa in millimetri, misura la
lunghezza del percorso che lim-
magine compie allinterno dello
strumento. Ma mentre la lunghez-
za focale di un telescopio fissa,
pu variare quella delloculare
(cio la lente che si accosta all
occhio), in base al tipo adottato.
Perci, se vogliamo sapere il nu-
mero di ingrandimenti di uno stru-
mento, dobbiamo dividere la lun-
ghezza focale del telescopio per
quella delloculare. Esempio: un
telescopio di 900 millimetri, con
un oculare di 20, ha una capacit di
ingrandimento pari a 45, perch
900:20=45.
Altra caratteristica rilevante il
fuoco. Anche questo si indica con
un numero, determinato da un al-
tro rapporto: la lunghezza focale
del telescopio diviso il suo diame-
tro. Pi basso il rapporto, pi alta
ciente un fuoco 8 o 10. Se per si
punta su oggetti deboli, e cio di
scarsa luminosit (come le nebu-
lose), o si vuole fare fotografia a-
stronomica, un fuoco basso im-
portante. La differenza tra fuoco
10 e fuoco 5, per esempio, in foto-
grafia porta a dimezzare i tempi di
esposizione.
Massimo A. Rossi
Animali

M
Una perfetta macchina per volare.
Ha imparato 40 milioni di anni fa.
E da tre
O
S
milioni
infastidisce
luomo
Assaggio da
intenditore
Una mosca si
fermata sopra

C
un pezzetto di
zucchero. La
Con la testa lunga proboscide
allingi ha la funzione
Sopra, le mosche di bocca, aspira il
possono cibo sciolto
camminare con la saliva.
ovunque, anche Prima di mangiare
su superfici molto linsetto tasta
lisce, come una il cibo con i due
lastra di vetro, palpi mascellari
oppure su una e solo dopo
parete verticale passa al pasto
o su un soffitto. vero e proprio.

H
Focus 16

E
Se una mano si avvicina, la mosca ne analizza il movimento Non sono tutte uguali
con i suoi 4 mila occhi e, prima che sia concluso, scappa U n paio dali, sei
zampe, grossi
re. Questultima ha
la pessima abitudi-
luomo, di preferen-
za alle gambe. Non
occhi sulla testa. ne di accanirsi con- va confusa con il
Riconoscere una tro i lampadari. Per tafano: questo ha

U
nultima, ossessiva, puli- mosca rispetto ad quanto riguarda il un corpo massiccio,
zia degli strumenti che altri insetti non cibo, le preferenze appartiene a un al-
servono per il controllo difficile. Con il no- sono le stesse. Ba- tro sottordine ed
della rotta. Poi una veri- me comune di mo- sta osservare i luo- pi parente della
sca, per, vengono ghi dove sono diffu- zanzara che della
fica della posizione di partenza identificati anche se: stalle, discari- mosca.
mediante i bilancieri posteriori. Vede anche allindietro altri ditteri. Nei mu- che, industrie ali- Molto pericolosa
Infine, con i sensori che si trovano La testa dellinsetto. I due grandi scidi (la famiglia al- mentari, ospedali. per luomo la mo-
alla base delle antenne, la rettifica occhi sono formati da quattromila la quale appartiene Altrettanto comuni sca tse-tse (genere
progressiva della spinta necessa- tubicini, ciascuno fornito di cornea, Alettoni la mosca domesti- nelle nostre case Gloxinia). Vive solo
ria al decollo, in funzione della ve- cristallino e retina, che possono sensibili ca), ci sono oltre sono i mosconi blu nei Paesi tropicali,
locit del vento. Partenza! Il volo esplorare ogni punto dellorizzonte. quattromila specie e verdi che ronzano si nutre di sangue
Sopra, il bordo di diverse, e le specie intorno alla carne. e, pungendo la cu-
raggiunge subito la velocit di cro- unala. Tramite
ciera: dieci chilometri allora. sono a loro volta Appartengono ai ge- te, trasmette la ma-
i peli la mosca suddivise in razze, neri Calliphora e Lu- lattia del sonno. An-
Questo oggetto volante, dieci rileva il flusso che si distinguono cilia. La Pollenia ru- che la Cochlyomya
miliardi di volte pi piccolo di un daria e modifica tra loro per diffe- dis si fa vedere alla hominivorax, origi-
normale aereo di linea uno dei la propulsione renze microscopi- fine dellautunno, naria del Centro A-
pi diffusi della Terra, tanto che necessaria a che nelle dimensio- quando si ostina a merica, ama il cal-
impossibile calcolarne il numero. vincere la forza ni dei genitali. rimanere, sperando do. Due anni fa si
del vento. Altri In Italia le specie di passare al caldo per avvicinata pe-
E la mosca. Ce ne sono pi di peli sono
quattromila specie diverse e si tro- pi diffuse sono la il periodo invernale. ricolosamente allI-
distribuiti su mosca domestica e Se la mosca punge talia: ha invaso la
vano in qualsiasi ambiente, dalle tutta lala.
regioni polari ai Paesi tropicali. Le la fannia canicola- e il dolore breve Libia, dove ha colpi-
ma acuto, si tratta to bestiame e uomi-
abbiamo viste tante volte volare invece della mosca ni. La femmina de-
allinterno di una stanza, fastidiose, del carbonchio. Vi- posita le larve nelle
numerosissime e abbiamo anche ve solo in campa- ferite ed esse cre-
provato inutilmente a sorprender- gna e si nutre di scono a spese della
le, per colpirle a morte. Non c sangue. Normal- carne (viva) dello-
speranza: tra gli insetti la mosca mente preferisce gli spite. Direttamente
la specialista del volo acrobatico e animali da cortile, innocue per la no-
dispone di tutti gli strumenti neces- ma colpisce anche stra specie, ma cau-
sari per effettuare volo a zig zag, sa di ingenti perdite
A sinistra, la mosca economiche, sono
virate improvvise, salite in verti- sarcofaga: vive infine le mosche
cale, atterraggi di fortuna su super- anche sui cadaveri. della frutta.
fici completamente lisce, sulle
quali riesce a camminare
anche a testa in gi. Le evo-
luzioni pi magistrali, sono
quelle che compie quando
vuole posarsi su un soffit-
La sua carta d'identit
to: si avvicina e tende le La mosca domestica un insetto che fa
zampe in avanti. Avvenuto parte dellordine dei ditteri (e quindi ha un
l'impatto, si appiattisce sul solo paio dali), e del sottordine brachiceri
ventre, ruota su se stessa e (ha le antenne tozze e corte). Il suo corpo ha
si trova con il capo rivolto una lunghezza media di 7,5 millimetri, vive
nella direzione contraria a circa tre mesi dallo stato di larva a quello
quella di arrivo. Il segreto? di adulto, e si accoppia una sola volta
ala se femmina, molte volte se maschio.
Il tarso, lultimo segmento
della zampa: termina con
un unghia a uncino e un occhio composto
cuscino a forma di ventosa.
Ricoperto da un tappeto di A sinistra, lestremit di una zampa. Si vedono
peli, produce una sostanza le unghie, usate come ramponi, e i cuscinetti della testa, sono comunque sem-
collosa che permette lade- di peli che producono una sostanza adesiva. pre in grado di inviare al cervello le addome arista
sione alla parete, anche informazioni necessarie a verifica-
contro la forza di gravit. determinate regioni del corpo e in ricerche di genetica umana pres- funzionano come se fossero colle- re che il motore funzioni alla antenna
Associata allo sporco e alla pu- del cervello (identiche nelle cin- so listituto San Raffaele di Milano. gate a un unico asse, come quelle perfezione, e a regolare la forza
trefazione, la mosca uno degli que specie) e fanno parte di un I fossili pi antichi di muscidi risal- di un monoplano. I muscoli che le propulsiva necessaria per vincere
esseri pi odiati. Non ha modifica- programma genetico che risale a gono infatti a un periodo che va dai sostengono e le fanno muovere, una raffica di vento. Per esempio,
to la sua pessima fama neppure la 800 milioni di anni fa. Il frammen- 40 ai 25 milioni di anni fa vengono contratti per alzarle e quella provocata dalla paletta ac- bilanciere palpo
scoperta che essa ha una decina di to ha seguito le tappe dellevolu- La mosca ha due sole ali: sono sgonfiati per abbassarle. Ma il chiappamosche che si sta abbat- mascellare
geni in comune con luomo, oltre zione senza essere pi modificato, escrescenze del tegumento che meccanismo, dopo i primi istanti tendo sullinsetto. tromba
che con il salmone, il rospo e il anche se nel frattempo il patrimo- riveste il suo corpo, trasformate in di volo, procede automaticamente, Le ali battono a una frequenza torace e labbro
topo. I dieci frammenti di Dna nio delle diverse specie enorme- sottili membrane suddivise da ner- senza il controllo diretto dei nervi. di 200 colpi al minuto, con un con-
sono disposti secondo la stessa se- mente mutato, dice Edoardo Bon- vature. Inserite ai due lati del tora- Organi tattili disposti sulla super- sumo di energia cento volte supe- tarso
quenza, controllano lo sviluppo di cinelli, fisico e biologo, impiegato ce, sono indipendenti, ma in volo ficie alare, e sulla parte anteriore riore a quello della fase di riposo.

Focus 18 Focus 19

Un potenziale riproduttivo da record: nellarco di cinque
mesi da una sola mosca ne discendono 5 mila miliardi
In equilibro
perfetto
Durante il volo
la mosca mantiene
la rotta grazie a
due bilancieri, due
appendici a forma
di spillo che
spuntano alla
base del torace,
sotto le ali. Se
cambia direzione,
il bilanciere rimane
nella posizione
precedente.
A questo punto
la mosca avverte
una tensione
e provvede a una
rettifica del volo.
Luomo, durante la pi intensa at-
tivit muscolare, ha un metaboli-
smo accelerato di una decina di
volte rispetto al normale, e pu
mantenere questa condizione solo
per pochi minuti. La Lucilia, una
mosca ghiotta di carne, pu invece
mantenere lo sforzo per mezzora
e per raggiungere il nutrimento
vola per oltre un chilometro.
Nutrimento? La mosca preferi-
sce in genere composti organici in
decomposizione: deiezioni, succhi
ad alto contenuto di zucchero, resti
e avanzi prodotti da animali e ve-
Focus 20
getali, dice Luciano Sss, diretto-
re dellIstituto di entomologia del-
luniversit di Milano. E poi so-
stanze in putrefazione, materiale
organico, cadaveri. Ce n abba-
stanza per entrare come protago-
nista nei migliori film del genere
horror. La presenza dei ditteri (
lordine al quale la mosca appar-
tiene insieme alle zanzare) su un
cadavere, e la sequenza delle spe-
cie presenti su di esso, permette
addirittura di risalire allistante in
cui avvenuta la morte, anche se
questa avvenuta molto tempo
prima. Se poi la vittima ha consu-
mato droga, il principio attivo, che
non si riesce pi a rilevare nel cor-
po, pu essere ritrovato nella carne
delle larve.
Si lava di continuo
ma pu diffondere
le peggiori malattie
Breve ma intensa, la vita di una
mosca: se le uova vengono deposte
su un rifiuto in decomposizione u-
mido e caldo (circa 25 gradi), si a-
prono dopo dieci ore. Sono bian-
che, a forma di cilindro, senza
testa, ma sanno benissimo dove
andare. Se si trovano su un grande
letamaio, per esempio, si visto
che possono spostarsi a piacere e
scegliere il punto pi confortevole
in cui stare: decidono in base all'in-
solazione, alla temperatura dell'a-
ria, al calore che si sviluppa per la
fermentazione del letame. Pre-
feriscono stare a 40 gradi. Dopo
sei giorni le larve hanno gi subito
le due trasfomazioni che le porta-
no a diventare adulti. A tre giorni
dallo sfarfallamento, le femmine
Vive sugli avanzi (che per fortuna si accoppiano una
A destra, la larva di mosca sola volta) possono gi deporre le
uova. In tutto sono tre settimane,
domestica. A 25 gradi esce
dalluovo dopo sole otto ore. che possono diventare cinque mesi
in inverno, grazie a una specie di
letargo che prolunga la loro vita.
E stato calcolato che la discen-
denza di una femmina, che ha ini-
ziato a deporre le uova il 15 aprile,
pu raggiungere il 10 di settembre
la cifra di cinquemila miliardi di
individui. Sono oltre 80 mila ton-
nellate di insetti, nati da un solo
essere che pesa poco pi di un cen-
tesimo di grammo.
La cattiva fama della mosca pe-
r dipende soprattutto dalle malat-
tie di cui portatrice: febbre tifoi-
dea, colera, ameba, tubercolosi,
lebbra, tracoma... Eppure se si ha
la pazienza di seguire questo inset-
to per qualche ora, ci si pu ren-
dere conto di quanto tempo dedi-
chi alla pulizia del proprio corpo:
le zampe vengono passate pi
volte sull'addome e sulle antenne.
Specializzata
nel vivere
alle spalle degli altri
Una sola mosca in grado di
trasportare fino a 26 milioni di bat-
teri sulle zampe e sullapparato
boccale, e pu produrre da 25 a 50
macchie di proprie feci in un solo
giorno. Se c abbondanza di fonti
alimentari (per esempio non di-
stante dalle feci c anche un piat-
to con una fetta di carne), la mosca
passa da una allaltra, e, ripeten-
do lo stesso rituale, diffonde le
malattie, sottolinea Sss. In quale
modo? Allinterno della probo-
Trasformismo scide a forma di tromba che costi-
Sopra, la ninfa: fra tre tuisce la bocca, scorrono due tubi:
giorni dallinvolucro uno aspira il cibo (preferibilmente
uscir una mosca adulta. liquido), laltro emette la saliva,
che contiene enzimi: predigerisco-
no i grassi, le proteine, i carboi-
drati e sciolgono il cibo nel caso
sia troppo solido. Questa la tecni-
ca adottata, per esempio, con le
feci di un animale: la mosca emet-
te abbondante saliva e la versa
sopra al cibo prescelto. La solu-
zione viene poi aspirata e riemessa
pi volte. In questo modo per i
batteri contenuti nellalimento
contaminano la proboscide, spie-
ga Giuseppe Sacc, che per molti
anni, come ricercatore dellIstituto
superiore di sanit, ha studiato i
metodi migliori per combatterla.
E non impresa da poco. La ni particolarmente favorevoli of-
mosca vive alle spalle delluomo
da tre milioni di anni, e prima ha
seguito da vicino i mammiferi che
hanno preceduto luomo, conclu-
de Luciano Sss. Ha la stessa ele-
Sopra, il maschio di una lucilia raccoglie nettare: si nutre di sostanze vata adattabilit a ogni ambiente
vegetali. La femmina e le larve invece sono ghiotte di carne. ed capace di elaborare strategie
Tutte le tecniche
per combatterle
U n tempo si utilizzava la carta
moschicida, spalmata di
adesivo, o di acqua e miele,
mescolato a una sostanza inset-
ticida. Oggi la lotta contro le
mosche segue altre vie:
Diffusione di nemici naturali.
I calcididi sono una famiglia di
insetti che divorano larve e pupe
delle mosche. Se vengono dif-
fusi nelle stalle possono inter-
ferire con il ciclo biologico delle
mosche e far diminuire il nume-
ro degli adulti. In Australia gli
agricoltori hanno per scelto
unaltra strada: invece di elimi-
nare direttamente le mosche,
preferiscono sottrarre loro gli a-
limenti. Questa operazione vie-
ne in realt compiuta da scara-
faggi (che sotterrano e divorano
lo sterco dei bovini) allevati e
poi rilasciati dove c maggiore
bisogno.
Trappole sessuali. Un odore
irresistibile, che non si pu fare
a meno di seguire: quello dei
feromoni, sostanze che vengono
emesse in quantit infinitesime
e corrispondono al richiamo
sessuale degli insetti. I feromo-
ni possono essere mescolati
con sostanze collose spalmate
su un foglio di cartone, conte-
nuto in una struttura con una
sola entrata.
Trappole colorate. Per com-
battere la mosca tse-tse in A-
frica viene invece utilizzata una
trappola in stoffa, nella quale
viene messa unesca di urina di
vacca. La stoffa blu e nera,
colori che, insieme allodore
dellesca, attirano le mosche e
le invitano a entrare. Le aspetta
un sacchetto di plastica che si
richiude su di loro e le uccide
per asfissia.
Trappole vive. Lultimo stra-
tagemma, utilizzato con suc-
cesso in Libia contro la Coch-
liomya, la diffusione di maschi
sterili. I maschi, catturati allo
sta stadio di pupa, vengono irra-
diati con il cobalto radioattivo
e resi incapaci di procreare, ma
non di accoppiarsi. La femmi-
na, che incontra uno di questi
maschi non potr mai pi de-
porre le uova, mentre il ma-
schio, che a differenza di lei si
accoppia pi volte, prosegue nel
suo compito.
di sopravvivenza opportunistiche.
In pratica sfrutta tutte le situazio-
ferte da un altra specie. La sua ca-
pacit di degradare i rifiuti ne ha
decretato poi il successo e per il
futuro prevedibile che ci saranno
sempre pi mosche, visto che ci
saranno sempre pi rifiuti.
Mariella Bussolati
Focus 21
Scienza
Telefoni e fax specializzati, supercomputer specializzati, nuove tecniche matematiche: ecco come cambiano i codici segreti

L
ucifero ha quasi ventanni,
ed stata la Ibm a inven-
tarlo. Ma non il diavolo: il
secondo nome di questo
Lucifero infatti non Satana ma
Des (Data encription standard:
standard per la cifratura dei dati) e,
con questa sigla pi burocratica,
La cattedrale diventato il cifrario, cio il codice
delle spie segreto, pi diffuso nel mondo. Lo
A Langley, nel usano tuttora governi, industrie,
quartier generale diplomazie e corpi militari, e fino a
della Cia, in qualche anno fa sembrava assolu-
riparazione uno tamente sicuro. Oggi, invece, la
dei robot crescente velocit dei computer sta
utilizzati nei sgretolando qualunque certezza.
sette silos che
compongono Ogni cifrario ha una vita limitata,
larchivio: qui e prima o poi i progressi tecnolo-
sono conservate, gici diminuiranno anche la sicu-
su nastro rezza del Des, ammette Michael
magnetico, le Conn, capo della Nsa, lagenzia del
immagini Pentagono che si occupa di spio-
catturate dal naggio elettronico. E David Stang,
satellite spia direttore di ricerca della stessa a-
Keyhole. genzia, osserva: Oggi un compu-
ter da 20 mila dollari pi potente
delle migliori macchine che aveva-
mo a disposizione dieci anni fa,
quando abbiamo deciso di adotta-
re quel codice.
Lessenza di un codice segreto
computerizzato sta nella trasfor-
mazione di una frase in una serie
di numeri, e poi nel rimescolamen-
to di questi numeri secondo criteri
matematici: il ricevente possiede
una chiave (di solito un altro nu-
Tecnologie del passato mero, molto alto) che gli indica
Una delle prime macchine qual la procedura inversa, e quin-
cifranti della storia: il disco di la strada da seguire per decifra-
monoalfabetico a rotazione, re il messaggio. Se per il nemico
inventato dallo scienziato sa quale codice abbiamo usato, in
napoletano Giambattista Della teoria potrebbe provare una dopo
Porta (1535-1615), noto
appassionato di crittografia. laltra tutte le chiavi possibili, pro-
prio come uno scassinatore con un
mazzo di chiavi false. Nel Des le
Nel bizzarro insieme possibili chiavi sono 72 milioni di
miliardi: quanto tempo ci vorrebbe
di lettere qui a sinistra si cela per provarle tutte? Poche ore, ri-
sponde Robert McLaughlin, spe-
il titolo, secondo un cifrario cialista americano di telecomuni-
di duemila anni fa: per cazioni, che ha anche progettato
un computer proprio a questo sco-
decifrarlo basta cambiare po: costo previsto, 14 milioni di
dollari. Altri crittologi sostengono
ogni lettera dell'alfabeto invece che ci vorrebbe come mini-
mo un mese, ma il fatto che i
con quella che la precede computer stanno diventando sem-
pre pi veloci, e il tempo di decrit-
di quattro posizioni. tazione fatalmente destinato a
Ma i moderni codici diminuire. Come se non bastasse,
nellautunno del 1991, il matema-
elettronici sono tico israeliano Adi Shamir ha svi-
luppato la criptoanalisi differen-
tutta unaltra cosa. ziale, cio una tecnica matematica

Focus 25
Strano: ai
governi
piacciono solo
i codici facili
da decifrare
che dovrebbe permettere di sco-
prire la chiave giusta anche senza
provarle tutte.
Altri specialisti, in realt, hanno
il sospetto che il governo america-
no sappia gi come rompere
Lucifero. Esisterebbero almeno
due indizi significativi: il governo
sta opponendo la massima resi-
stenza contro lintroduzione di un
nuovo sistema inattaccabile, chia-
mato Rsa ed elaborato dallo stesso
Shamir. Secondo indizio: nel 1975
il governo Usa avrebbe pratica-
mente obbligato la Ibm a utilizza-
re per il Des chiavi pi corte di
quelle previste in origine. In altre
parole, le autorit vedrebbero di
buon occhio soltanto i cifrari che
riescono gi a decifrare. E ovvio
che gli esperti sono gi in grado di
rompere il Des, come si dice in
gergo, ma chiunque lo ammettesse
si ritroverebbe senza il posto di la-
voro o con i rubinetti dei finanzia-
menti pubblici chiusi, dice Ha-
rold Hayland, ex funzionario dei
servizi segreti.
Quando i crittologi
pi famosi lavoravano
per il Vaticano
Il nuovo sistema di Shamir, pe-
r, comincia a diffondersi lo stesso:
il matematico israeliano ha addi-
rittura fondato una societ che si
occupa di concedere - a pagamen-
to - licenze duso del suo cifrario.
Dice James Bidzos, presidente di
questa societ: Il nostro Rsa
praticamente inviolabile: logico
che al governo non piaccia. Ma
utilissimo, e ogni prodotto utile fi-
nisce sempre per affermarsi sul
mercato.
Lutilit dei cifrari non mai
stata messa in dubbio in nessun
periodo della storia. Il primo crit-
tografo riconosciuto addirittura
Giulio Cesare, che ebbe lidea di
sostituire ogni lettera (nellalfabe-
to di 21 lettere in uso allora) con
quella che si trovava pi avanti di
tre posti. Cos la frase attaccate
allalba diventa dzzdffdzh doo
doed, che si ottiene sostituendo la
a con la d, cio la terza lettera suc-
Focus 26
I maghi delle cifre
Un reparto di progettazione
della Telsy, che produce i
telefoni cifranti Cryptophone.
Da Giulio Cesare all'ammiraglio
Giulio Cesare:
invent un
cifrario per
Q uasi duemila anni fa, lo
storico Svetonio annota-
va: Per gli argomenti che
trasmettere voleva tenere segreti, egli
ordini alle sue utilizzava un codice affinch
legioni nella non fosse compreso il senso
guerra in Gallia. di ci che scriveva. Parlava
di Giulio Cesare, che fu lin-
Uno studio ventore del primo cifrario
di Leonardo della storia. Ma non tutti i
da Vinci: codici segreti furono utiliz-
strumento per zati per la guerra. Leonardo
avvitarsi da Vinci, per esempio, esco-
nellaria. Per git il sistema della scrittura
i suoi appunti speculare allo scopo di man-
riservati, tenere segreti i suoi studi: l
Leonardo usava unico modo per capire i suoi
un codice molto appunti era quello di legger-
particolare:
li allo specchio.
scriveva Nella storia dellumanit,
specularmente, successi e tragedie sono
da destra spesso dipesi dalluso di co- Stati Uniti.
a sinistra. dici segreti. Per esempio,
Maria Stuarda, la regina di
Scozia, complottava contro
la monarchia inglese invian-
do lettere in codice, che fu-
rono per decifrate e diven-
nero altrettante prove contro
di lei.Durante la prima guerra
mondiale, il crollo del regime
zarista fu accelerato dallo
spionaggio tedesco, che riu-
sciva a intercettare e a de-
crittare tutti i messaggi dei
russi. Sempre nella guerra
del 15-18 gli Stati Uniti
aprirono le ostilit dopo
avere decifrato il famoso te-
legramma Zimmermann (dal
nome del ministro degli E-
steri tedesco), nel quale la
Germania proponeva al Mes-
sico unalleanza contro gli
Quasi trentanni dopo, fu il
Yamamoto: le vittorie e le sconfitte degli agenti segreti in tutto il mondo
furto del cifrario americano
Black Code che consent a
Rommel di vincere molte
battaglie e conquistarsi in
Libia la fama di volpe del
deserto. Sempre durante la
seconda guerra mondiale,
gli inglesi riuscivano a deci-
frare quasi tutte le comuni-
cazioni segrete dello stato
maggiore tedesco, il quale
si fidava ciecamente della
sua macchina cifrante Enig-
ma, gi in uso da decenni:
ma gli alleati avevano co-
struito unaltra macchina, il
Colosso (grazie anche all'
aiuto di Alan Turing, univer-
salmente considerato il pa-
dre dell'intelligenza artificia-
le), che ripercorreva allin-
verso tutte le operazioni
svolte dallEnigma e con-
cessiva, la t con la z, e cos via. Og-
gi, il tempo necessario per decifra-
re un codice del genere di pochi
minuti, e non c bisogno del com-
puter, ma per lepoca fu una tro-
vata straordinaria. Si deve arrivare
infatti fino al XVI secolo per tro-
vare la seconda pietra miliare, il
cifrario polialfabetico (vedere box
nella pagina seguente) inventato
dal francese Blaise de Vignere.
Il pi grande crittologo dellera
moderna fu per larchitetto ita-
liano Leon Battista Alberti, vissu-
to un secolo prima e segretario
dellufficio cifra del Vaticano: fu
l'autore del libro Modus scribendi
in ziferas (Modo di scrivere in ci-
fre), in pratica il primo manuale
per agenti segreti.
Con il passare dei secoli le tec-
niche diventarono via via sempre
pi complicate, fino a quando - un
ottantina di anni fa - in Germania
venne inventata la prima macchina
Supertelefoni contro lo spionaggio per la cifratura automatica: lE-
Una scheda cifrante al collaudo: questi congegni occultano nigma, un vero e proprio precurso-
la voce secondo un codice che cambia migliaia di volte al secondo. re dei moderni computer. Poi sono
arrivati i transistor, e quindi i mi-
croprocessori, che hanno cambiato
radicalmente il modo di occultare
le informazioni: oggi nessun siste-
ma di cifratura, nemmeno lRsa di
Shamir, pu infatti esistere senza
un computer.
La potenza di calcolo richiesta
costringe a comprare computer
sempre pi costosi, conferma Mi-
chele Elia, docente di teoria dell
informazione e codici al Politec-
nico di Torino, ma le spese mag-
giori derivano ancora dalla tra-
La sede della Cia: un smissione via corriere del nume-
intero piano occupato ro-chiave necessario per la deco-
dai supercomputer difica. E i corrieri costano cari, per-
per la decrittazione. ch devono essere fidati, incorrut-
tibili e coraggiosi. I cifrari, infatti,
Una portaerei
giapponese,
prima di
Pearl Harbor:
lattacco
improvviso
colse
di sorpresa
lo spionaggio
americano.
sentiva quin- presero la rivincita due anni La macchina
di la decifrazione dei vari dopo: riuscirono a identifi- per la
messaggi. E gli americani? care e ad abbattere laereo cifratura
Lattacco a Pearl Harbor, sul quale viaggiava Yama- automatica
guidato dallammiraglio Ya- moto. Lattivit di spionag- Enigma,
mamoto, fu unassoluta sor- gio, secondo gli esperti, ab- in basso a
presa, ma i servizi segreti si brevi la guerra di almeno sinistra.

Una telefonata sicura
richiede tre elementi:
modem, convertitore
voce-segnale,
e un chip di cifratura.
Il telefono cifrante nato il secolo scorso:
oggi complesso quanto un computer
sono come la serratura di una cas-
saforte: per quanti giri e controgi-
ri richiedano, bisogna pur sempre
comunicare la combinazione a chi
deve aprirla.
E questa la vera novit del nuo-
vo cifrario Rsa: funziona come se
nella nostra cassaforte personale
ci fosse una feritoia nella quale
chiunque pu infilare un messag-
gio, anche senza conoscere la com-
binazione. Con lRsa, per ricevere
comunicazioni cifrate basta esse-
re inseriti in un elenco simile alla
guida telefonica, dove ogni nome
abbinato a un lunghissimo numero
Il codice perfetto?
Esiste gi
U n esperto potrebbe anche
dimostrarlo matematica-
mente, proprio come un teo-
rema: s, un codice inviolabile
esiste, e se non viene usato
solo perch poco pratico. La
chiave per decifrarlo, infatti,
lunga quanto il messaggio
stesso. In realt, per, qual-
cuno che se ne sia servito c
stato: il Cremlino e la Casa
Bianca, prima della caduta del
muro di Berlino.
Questo codice matematica-
mente sicuro era destinato ai
messaggi scambiati con il te-
lefono rosso. E come avveniva
il passaggio delle chiavi? Si
impiegavano addirittura due
aerei militari, che partivano
nello stesso momento da Mo-
sca e da Washington, per in-
contrarsi a met strada.
Focus 28
(circa duecento cifre) che si ottiene
moltiplicando tra loro due fattori
primi. Chiunque pu usare questo
numero per cifrare i messaggi, ma
non per decifrarli: la chiave di deci-
frazione, in questo caso, sono pro-
prio i due fattori primi. Ma se co-
nosciamo il loro prodotto non
possiamo scoprire facilmente quali
sono i due numeri? No, pratica-
mente impossibile. Anche un com-
puter modernissimo dovrebbe la-
vorare a pieno ritmo per migliaia
di anni, spiega Elia.
Qual la situazione in Italia?
Nelluso di sistemi di cifratura e di
codici segreti il governo non si in-
tromette: la libert di proteggere la
propria riservatezza assoluta. Lo
stesso accade in Svezia, ma con la
differenza che da noi questa libert
dipende dalla mancanza di una
qualsiasi legislazione nel settore.
Una situazione simile esisteva an-
che in Germania, adesso per il
governo sta facendo pressioni per-
ch, per esempio, le societ pro-
duttrici di sistemi di scrambling
(trasmissioni telefoniche cifrate)
forniscano alle autorit una tecni-
ca di intercettazione. In Francia,
addirittura, non si pu possedere
un sistema cifrante senza prima
procurarsi una sorta di porto d
armi: l'autorizzazione viene forni-
ta da un organismo governativo,
l'SCSSI (Sicurezza e sistemi di in-
formazione), che considera i siste-
mi crittografici come armi di terza
categoria.
E forse anche per questo, oltre
che per le capacit tecniche e lo
spirito di iniziativa dei suoi fonda-
Intercettazioni?
No, grazie
A sinistra, un
apparecchio
di cifratura tedesco,
collegabile al
telefono. Sotto,
il portatile
Cryptophone 7900,
realizzato dalla
Telsy di Torino.
tori, che una delle maggiori azien- atomi contenuti nellintero u-
de mondiali produttrici di telefoni niverso. Finora dalla catena di
cifranti, la Telsy di Torino, nata montaggio della Telsy sono usciti
proprio in Italia. I nostri clienti pi di cinquemila apparecchi Cryp-
sono, nellordine, grandi industrie, tophone 7000, un modello pi
professionisti e consulenti, aziende semplice di quello descritto prima,
medie e piccole, dice Paolo Ros- ma altrettanto sicuro. Si ipotizza
sini, uno dei responsabili della dit- che il mercato italiano potrebbe
ta. Siamo gli unici al mondo a pro- assorbirne sei volte di pi.
durre un radiotelefono cifrante in Tempi duri per gli intercettato-
grado di funzionare anche con l ri? Sembra di s, ma la storia inse-
automobile in movimento, il Cryp- gna che una volta trovato uno scu-
tophone 7900: a seconda delle con- do pi robusto, c sempre qual-
dizioni, viene scelto automatica- cuno che inventa una spada pi
mente uno dei cinque modem tagliente.
contenuti nellapparecchio. Il nu- Mauro Gaffo
mero di tentativi necessari per riu-
scire a intercettare la conversazio-
ne di 1 seguito da 112 zeri. Un
numero altissimo, astronomico:
Per saperne di pi:
Andrea Sgarro, Crittografia, Muzzio
tanto per capirsi, pi del numero di Editore (in libreria da settembre).
Giocare agli agenti segreti
P olialfabetico signi-
fica molti alfabe-
ti. E il nome di un ci-
ripetendola tante vol-
te quanto serve: a o-
gni lettera del mes-
cando cos una terza
lettera da usare nel
messaggio cifrato. La
frario inventato in Fran- saggio ne deve cor- frase attaccate all
cia nel Cinquecento, rispondere una della alba diventa fivuu-
che prevede la costru- parola chiave. hovb sqa cgtf, e a
zione di un quadrato questo punto lunico
nel quale ogni riga attaccate allalba modo per decifrarla
contiene lintero alfa- senza avere a dispo-
beto, ma a partire da focusfocu sfocusf sizione un computer
una lettera diversa conoscere la parola-
ogni volta (prima riga: Al primo posto ci sono chiave, cio focus.
a,b,c... u,v,z; seconda la a e la f, rispettiva- Secondo gli esperti,
riga: b,c,d...v,z,a; ter- mente sopra e sotto. pe- r, al giorno doggi
za riga: c,d,e...z,a,b, Ebbene, queste due anche questo codice
eccetera); poi si scrive lettere si usano come semplicissimo da
sotto il messaggio coordinate riga-colon- decifrare, al pari di
una parola qualsiasi, na nel quadrato de- tutti i cifrari non com-
per esempio focus, scritto prima, identifi- puterizzati.
Comportamento
Sappiamo a cosa serve, sappiamo come si manifesta, ma non sappiamo ancora dove e come nasce dentro di noi

Timore per

Utilissima paura
la vita
A fianco e sotto,
due situazioni
di angoscia. Per
luomo primitivo
la solitudine
significava
essere debole
e indifeso e
perci esposto
a tutti i pericoli.

Siamo suoi figli:

U
Terrore sullo n grido nel cuore della
notte. Oppure un boato.
schermo
Un famoso film costrinse i nostri O un rumore improvvi-
so in una casa silenziosa
dellorrore: una
fabbrica di paura progenitori a da molte ore. Il battito cardiaco
sale di colpo vertiginosamente.
artificiale. inventare i mezzi Che cosa succede? E il sistema
nervoso simpatico, quello che con-
per difendersi trolla le funzioni involontarie, che
dai nemici. Una ordina di far affluire pi sangue
ai muscoli prelevandolo l dove in
catena di processi quel momento non necessario,
dagli organi periferici e dallepi-
biochimici che dermide. E infatti lo stomaco si
contrae e i peli si irrigidiscono. E
mette in allarme quella che i medici chiamano sin-
drome da spavento, fuga e com-
l'organismo e lo battimento: in una parola, la paura.
Queste reazioni fisiologiche
mettono il nostro organismo in
condizioni di fronteggiare un peri-
colo: fuggire, combattere, nascon-
dersi, reagire, spiega il professor
Michele Tansella, docente di psi-
chiatria alluniversit di Verona.
La paura come la fame, cio u-
no stato di disagio e di sofferenza.
Ma non possiamo farne a meno,
senza di essa non potremmo vive-
re. Per questo appartiene a tutto il
mondo animale e alcuni ricercato-
ri sostengono che anche certi vege-
tali hanno reazioni riconducibili ai
meccanismi della paura. Gli an-
tropologi dicono che linvenzione
figlia dellangoscia: fu la sua in-

Stimolo vitale spinge a reagire e Anche il sistema endocrino entra

Altre locandine di film dellorrore:
ci sono persone cos assuefatte
per, di dominarla.
in azione: le ghiandole surrenali
lottare. A patto, liberano adrenalina e noradrenali-
na, facendo aumentare il metabo-
lismo e la disponibilit di energia.
feriorit rispetto alle belve, allam-
biente circostante, che costrinse l
uomo primitivo a pensare, a escogi-
tare qualcosa, come il battere in-
Le radici nella preistoria delluomo
Un bambino in una stanza senza luce. Quella del buio una delle
sieme due sassi, per ricavarne un

alla paura che la cercano. paure pi ancestrali e si pensa che faccia parte del patrimonio genetico.
 La tecnologia
riduce i rischi
ma finisce
per generare nuovi timori
arma o le scintille che accesero il
primo fuoco. Dunque la paura
un meccanismo di difesa: ci segna-
la un pericolo incombente e ci co-
stringe ad agire per uscire da situa-
zioni che potrebbero essere fatali.
A patto di riuscire a regolarla cen-
tro un limite minimo e uno massi-
mo. E infatti, Se la paura mini-
ma, lindividuo non abbastanza
motivato, scarico e non spin-
to a impegnarsi a fondo, dice
Tansella. La paura eccessiva,
invece, riduce le facolt di analisi e
di sintesi, non permette di usare la
logica, diventa un elemento auto-
distruttivo: il caso dello studente
che rimane paralizzato di fronte
allesaminatore, ma anche quello
della folla terrorizzata che tenta di
sfuggire a un incendio. La paralisi
da paura, che un trauma emotivo,
secondo alcuni avrebbe le sue radi-
ci in un meccanismo di difesa ance-
strale: serviva a proteggersi contro
i predatori che attaccano solo esse-
ri in movimento.
La paura cos considerata uno
strumento per valutare in che mo-
do un individuo reagisce di fronte
alle varie situazioni: c infatti chi
manifesta i sintomi della paura gi
in presenza di stimoli non percepi-
bili dai sensi, e chi invece si assuef
Una malattia
mondiale
L Organizzazione mondiale della
sanit (Oms) ha dovuto inse-
rirla nei suoi elenchi delle malat-
tie. Il nome: attacchi di panico.
Non ha niente a che vedere con la
paura che compare di tanto in
tanto davanti a un ostacolo, ma si
tratta invece di una vera e pro-
pria sindrome ansiosa. Il disturbo
si presenta sotto forma di gravi
crisi che tendono a ripersi anche
di frequente, senza una cadenza
regolare e che compaiono improv-
visamente, senza ragione e senza
che ci siano stati stimoli emotivi.
Dagli esperti definito anche co-
me ansia episodica parossistica. I
sintomi sono sensazione di soffo-
camento, aumento del battito car-
diaco, dolore al torace, sudori,
vertigini, formicolii alle mani e ai
piedi, tremori.
Focus 32
alla paura e finisce per ricercare
situazioni sempre pi pericolo-
se, proprio per riprovarne allinfi-
nito lo stimolo vitale. Ci sono per-
sone molto ansiose, che tuttavia
riescono a convivere con la paura.
Questa li tiene in continua tensio-
ne, ma non li blocca e non sentono
il bisogno di curarsi. Ad altri la
paura disturba il sonno, toglie lap-
petito, inibisce loro una normale
esistenza, spiega Eugenio Torre,
docente di psichiatria alluniver-
sit di Novara. Lesempio estremo
di queste patologie dato dalle fo-
bie. Sono fantasmi della mente e,
per quanto possano apparire ingiu-
stificate, hanno sempre unorigine
nel subcosciente. Ricordo una pa-
ziente che veniva colta da attacchi
di panico gravissimi alla sola vista
di un piccione. Con la terapia e-
merse che, quando era piccola, sua
madre, prima di uscire, metteva
una piuma sulla soglia di casa or-
dinandole di non oltrepassarla per
nessuna ragione. Quellordine in-
sensato si era trasformato in una
paura che la donna si era portata
appresso anche nellet adulta.
Ogni parte
del cervello
ha le sue paure
Sappiamo come si manifesta,
sappiamo a cosa serve, ma non
sappiamo ancora con precisione
dove e come nasce la paura. Una
delle ipotesi che si verifichi uno
squilibrio nel metabolismo di alcu-
ne sostanze presenti nel sistema
nervoso centrale, in particolare la
dopamina, la serotonina e la nora-
drenalina. Sembra, per esempio,
che il livello della noradrenalina
nellorganismo aumenti allinizio
di uno stato di stress, spiega
Tansella. Tuttavia, probabile
che queste modificazioni biochi-
miche siano in realt conseguenza
a loro volta di altri processi che
ancora non conosciamo. Per esem-
pio, sappiamo che se due topi ven-
gono messi a contatto dopo quat-
tro settimane di isolamento, tra i
due animali si scatena una lotta
durissima che porta alla morte di
uno di loro. A queste reazioni cor-
risponde un aumento della sero-
tonina nel cervello. Si potrebbe
Uniniezione mette ordine nel cervello
Lr due
a paura si pu curare. Sui
metodi si fronteggiano pe-
scuole di pensiero, co-
stema nervoso centrale: per-
ci a curarla sarebbe suffi-
ciente rimettere ordine nel
sempio, alcuni esperimenti
condotti alluniversit del Wi-
sconsin su giovani macachi
me accade spesso quando so-
no in gioco fattori psichici: per
gli psicanalisti, sufficiente
cervello per mezzo di altre so-
stanze. Lipotesi ha una con-
ferma in alcuni esperimenti
Rhesus hanno dimostrato che
un oppiaceo come la morfi-
na non ha effetto sulle nor-
rendere manifesta la causa
originaria per eliminare la
condotti negli Stati Uniti: in
alcuni volontari, la sommi-
mali reazioni aggressive in
caso di pericolo, per placa i
conseguenza; per gli psicolo- nistrazione per via endoveno- piagnucolii in caso di separa-
gi comportamentisti suffi- sa di sostanze come lattato di zione dalla madre. Il contrario
ciente agire sul comporta- sodio o isoprotenolo, ha cau- succede con sostanze come
mento: il paziente viene aiu- sato veri e propri attacchi di le benzodiazepine (Valium):
tato ad affrontare la situazio- panico, che per sono cessa- nessun effetto sul piagnuco-
ne che gli provoca la paura ti quando stata interrotta lio, ma una sensibile riduzio-
fino a dominarla. la somministrazione. E anche ne dellaggressivit di fronte
Ora, per, emerge una terza lo studio dei nostri parenti pi al pericolo. In altre parole, la
scuola di pensiero, la quale si prossimi, le scimmie, sugge- paura della solitudine e la
basa sullipotesi che alla base risce lesistenza di veri e pro- paura di una minaccia fisica
della paura ci sia solo un di- pri circuiti neurochimici che vengono regolate da so-
sordine nella chimica del si- controllano la paura. Per e- stanze chimiche diverse.
Misteri affermare che questo aumento del loro significato e in futuro sa-
chimici la causa dellaggressivit. Per in ranno ancora di pi ridimensiona-
realt il motivo che lha scatenata te. Il loro posto verr preso da pau-
Un laboratorio lisolamento, che un fatto sociale. re di origine tecnologica, sociale,
di ricerche
biochimiche: Ci sono dunque fatti sociali che si economica o generazionale, de-
i meccanismi traducono in eventi biologici ed terminate soprattutto dallenorme
della paura eventi biologici che hanno una incremento demografico della
sono ancora ricaduta a livello sociale. Perci, popolazione mondiale.
un mistero. per comprendere i meccanismi In un recente convegno, a Ro-
della paura occorre considerare ma, psichiatri, psicobiologi e stori-
insieme lambiente sociale, il siste- ci della medicina hanno passato in
Cercare le cause ma endocrino, il sistema im- rassegna le paure che ancora in-
Un paziente in seduta munitario e quella parte del cervel- combono sullumanit nonostan-
psicanalitica. Molte persone lo che si chiama sistema limbico e te tutti i tentativi della scienza di
soffrono di fobie che sostiene le funzioni emotive. eliminarle.
apparentemente inspiegabili, Non si pu dunque ridurre la
come quella del vuoto,
o di certi animali. Uno dei paura a un semplice insieme di tur- Ma non bisogna
metodi di cura delle fobie be fisiologiche provocate da uno preoccuparsi:
consiste nel cercare nei stimolo: essa in realt fa parte inte- la nostra madre
ricordi dinfanzia, con laiuto grante della vita individuale e col-
dellanalisi, i traumi che lettiva delluomo. E infatti gli e- Si cos scoperto che la paura di
possono averle generate. sperti parlano di paure innate vedere i nostri spazi invasi dai di-
nell'uomo e di paure apprese. versi, come gli immigrati e gli stra-
Lantropologo Brunetto Chiarelli nieri, corrisponde alla paura degli
sostiene che esiste una correlazio- uomini primitivi nei confronti degli
Ombre immaginarie ne tra i diversi tipi di paure e le abitanti di altri villaggi. Oppure
Il professor Eugenio Torre: stratificazioni create nel nostro cer- che il progresso genera paura ver-
Le fobie sono fantasmi
del nostro subcosciente.
vello dallevoluzione: La parte del
cervello, costituita dal midollo e
so i suoi strumenti: in Sud Ame-
rica, per timore che il cloro provo-
dal cosiddetto ponte di Varolio, chi il cancro, in alcune citt stata
lasciataci in eredit dai nostri pro-
genitori rettili, in relazione con le
sospesa la disinfezione dellacqua
potabile. Risultato: l'uso dell'ac-
attivit legate ai bisogni alimenta- qua infetta ha provocato un'epi-
ri, fisiologici e della riproduzione: a demia che ha colpito 40 mila per-
questa parte corrispondono le pau- sone. Se allora luomo sostituisce
re che nascono dagli istinti prima- vecchie paure con nuovi timori, se
ri. Al paleoencefalo, sviluppatosi ancora si porta dietro angosce che
duecento milioni di anni fa, insie- accompagnavano lesistenza dell
me con la prima fase di conoscen- uomo di Neandertal, forse hanno
za del mondo esterno corrispon- regione quei ricercatori i quali
dono le paure legate allambiente. sostengono che, in realt, non biso-
Infine, il neoencefalo, la parte del gna aver paura della paura, perch
cervello che ha reso i mammiferi in fondo siamo tutti suoi figli.
capaci di controllare lambiente Lorenzo D. Mariani e
esterno e di operare degli adatta- Rossana Pessione
Vecchi e nuovi timori menti: a questo corrispondono le
Lantropologo Brunetto paure esistenziali e legate al so-
Chiarelli: Le paure sono prannaturale, come il timore degli Per saperne di pi:
cambiate insieme dei o la paura della morte. Queste Rosellina Balbi, Madre paura, Mon-
allevoluzione delluomo. ultime oggi hanno perso gran parte dadori.
Focus 33
Natura
Ogni spiaggia ha la sua: dai paradisi
tropicali, ai freddi litorali del nord

Sabbia
Verdi come
smeraldi
A destra, granelli
di olivina, una
pietra lavica.
Si trovano sulle
spiagge formate
da eruzioni
vulcaniche:
quando
la lava arriva
in mare esplode,
il materiale
sparato in aria
ricade e forma Monotona? Sbiadita?
coni di roccia.
Lolivina deriva Solo a prima vista.
dallerosione
di questi coni. In realt
uno straordinario
miscuglio di forme
e di colori.
Guardandola
con la lente
di ingrandimento,
ecco tutto quello che
ci si pu trovare.
Paradiso di

D
al fondo degli oceani, al-
madreperla la cima delle montagne:
Sopra, la spiaggia la sabbia una delle so-
hawaiana di stanze pi comuni sulla
Hanakapiai. Come Terra. Basta prendere un atlante, o
molte spiagge un mappamondo, e vedere quanto
tropicali sono diffuse le aree colorate (in
formata
da frammenti genere in giallo) che corrispondo-
di alghe no a deserti, coste, delta dei fiumi.
coralline, coralli, Ma c sabbia anche nel materiale
conchiglie di che si utilizza per costruire, c sab-
molluschi, bia nel cemento e di sabbia fatto
ricci di mare. il vetro. Dal punto di vista scienti-
fico si tratta di particelle che hanno
dimensioni variabili da 2 a 0,6 mil-
limetri. Possono avere la consi-
Piccoli stenza di piccole pietre dense o
scheletri granuli porosi, la forma di stelle e
A sinistra, spirali, i bordi accuminati o arro-
conchiglie di tondati. Possono nascere dallero-
micromolluschi sione delle rocce, oppure dagli
si riconoscono scheletri degli organismi marini,
in questo che si accumulano sul fondo degli
campione di oceani, o ancora dalle eruzioni vul-
sabbia, raccolto caniche. Per capire da dove arri-
sulla costa di vano basta guardarle con una
unisola lente: scompare il colore domi-
hawaiana. nante e ci si accorge che i granelli
Abbandonate
dallorganismo sono di colori diversi, a seconda
che le abitava, che provengano da Bali o da
sono state Cancun, dalle spiagge dellA-
driatico o dellAustralia. Partendo
dalla forma e dal colore di un gra-
nello di sabbia, si pu ricostruirne
la storia. Vediamo come.
Dai monti al mare
Anche se si trova in riva al mare
non detto che la sabbia vi sia
stata portata dalle onde. La mag-
gior parte delle particelle che la
compongono infatti non che il
risultato della distruzione delle
montagne, a partire dallera ar-
cheozoica (pi di 600 milioni di an-
ni fa), fino a oggi. La sabbia insom-
ma proviene dallerosione delle
rocce, e del terreno. Il principale
responsabile di questo processo l
acqua, che cadendo sotto forma di
pioggia stacca piccolissimi fram-
menti di roccia. Unaltra impor-
tante causa di erosione sono le e-
scursioni termiche: se la differenza
tra le temperature raggiunte du-
rante il giorno e quelle della notte
alta, all'interno della roccia si
creano tensioni che provocano il
distacco di particelle.
Agiscono chimicamente invece
le radici delle piante, che utilizzano
acidi organici per rendere solubili
i minerali. Qualunque sia la causa
dellerosione, le particelle vengono

scolorite dal mare.

Focus 35
 Ciottoli di Organismi
fiume marini
A destra, granelli A sinistra, le
di una sabbia forme di questi
sedimentaria. granelli sono
Si crea per state modellate
il disfacimento dal mare, ma
delle rocce e ricordano quelle
contiene degli animali dai
soprattutto quali derivano:
pezzi di quarzo, i foraminiferi.
un materiale il guscio in cui
duro che resiste sono racchiusi,
allerosione. dotato di
Viene portata numerosi pori
verso il mare ed formato
dal vento e dai da carbonato
corsi dacqua. di calcio.

Ricordo Trasportati
di Bali dalle onde
Sopra, questa Sopra, altri
sabbia di Legian scheletri di
contiene foraminiferi,
frammenti di trovati su una
granito e spiaggia
quarzo, resti di australiana.
corallo rosso Provengono
e conchiglie dal fondo
di molluschi. degli oceani.

Attirata dalla calamita Consumata dall'acqua Spiagge preziose E' nata da poco La pioggia del vulcano Confetti messicani
Sabbia nera: contiene minerale ferrico, Sabbia di Ahihi-Kinau, Hawaii, formata Sabbia dellOregon: contiene granato, Sabbia formatasi di recente, dopo La cenere vulcanica rappresa e ossidata, Ooliti della spiaggia di Cancun, Messico.
e magnetite, oltre a cenere rossa e da residui vulcanici (rocce e cenere diaspro e quarzo, tutte pietre dure che una colata lavica: i granelli hanno da grigia diventa rosso-bruna. Sopra sono Si tratta di carbonato di calcio precipitato
conchiglie. Proviene da Puu Olai, Hawaii. rappresa), alghe coralline, conchiglie. provengono dai giacimenti continentali. forme aguzze e bordi taglienti. impresse tracce di bolle di gas. che viene levigato e arrotondato dalle onde.

poi trasportate dallacqua, che le oceano spesso sono fatte di rocce titanio. Prevale invece il rosso? questo modo sono chiamati ooliti bie biogeniche e calcaree. Sono i trovano anche frammenti di coral- sabbia si formata di recente. E' il
La sabbia

convoglia verso i torrenti e i fiumi
e le porta verso il mare, mescolan-
antichissima, do i graniti con altre rocce, ricche
di feldspati (cio minerali a base
ma si forma di silicio, alluminio, sodio, calcio e
cos via), mica e quarzo. Nono-
stante i feldspati costituiscano il 60
di origine vulcanica, normalmente
basalti. Le onde, battendo sulla co-
sta, le erodono poco a poco. Le sab-
bie prodotte da questa erosione
hanno di solito un colore domi-
nante: possono essere verdi, rosse,
nere, marroni o grigie a seconda
Siamo in presenza di granato, un
minerale duro e denso. Quando i
giacimenti hanno venature limpide
e trasparenti, da esse si estraggono
pietre dure, i granati.
(dal greco oion, uovo, e lithos, pie-
tra). I grani, pi o meno ovali, sono
ombreggiati di bianco-grigio e pos-
sono essere scambiati per uova di
resti scheletrici di organismi marini:
possono essere piante o animali.
Hanno colori che variano dal cre-
ma allarancio. I resti vegetali che si
lo vero e proprio, che invece ap-
partiene al regno animale. Altri a-
nimali, i cui resti si ritrovano nelle
sabbie organiche, sono i balani, o
caso per esempio della spiaggia di
Kamoamoa, Hawaii, creata nel
1990. La lava al contatto con l'ac-
qua esplode e le gocce si rappren-

anche ora, sul per cento delle rocce presenti sulla
Terra, il quarzo prevale in questo
fondo del mare tipo di sabbia. Gli altri materiali
infatti sono meno resistenti, si con-
sumano e quindi si dissolvono
o sulla cima prima, mentre il quarzo rimane.
delle montagne Onda su onda
La sabbia si pu formare per
anche lungo le coste. Le isole dell
della loro composizione chimica.
Se per esempio la sabbia nera
significa che contiene magnetite,
un minerale ferroso, di consistenza
granulare, che ha una lucentezza
metallica. Per individuarla c un
sistema sicuro: viene attirata dalla
calamita. Nera, con riflessi grigio
acciaio, anche la sabbia che con-
tiene ilmenite, un ossido di ferro e
Il laboratorio marino
Altra sabbia si genera invece sul
fondo del mare, e viene poi tra-
sportata a riva dalle onde. Nellac-
qua si forma infatti una soluzione
molto concentrata di carbonato di
calcio. Quando la quantit di que-
sto materiale aumenta ancora,
quello che non riesce pi a essere
sciolto dallacqua precipita: i
granelli di sabbia che si formano in
pesce. Il processo avviene di solito
nelle acque profonde, torbide, vici-
ne alle spiagge, e sui cordoni di
sabbia, quando il carbonato di cal-
cio che deriva dallacqua supersa-
turata, si accumula in strati attorno
a nuclei di condensazione, per e-
sempio sottili frammenti di conchi-
glie, sabbia finissima o limo.
Cimiteri del mare
Ci sono infine le sabbie organi-
che, conosciute anche come sab-
trovano nelle sabbie organiche so-
no quelli delle alghe coralline, cio
alghe rosse che vivono nei pressi
delle barriere coralline. Questi
organismi estraggono il carbonato
di calcio sciolto nel mare e lo depo-
sitano su di s, per creare una strut-
tura di supporto, una sorta di sche-
letro esterno. Il deposito pu essere
una semplice incrostazione, o avere
una forma ramificata, che fa asso-
migliare lalga a un corallo.
Ma in questo tipo di sabbia si
denti di cane, piccoli crostacei che
vivono attaccati alle rocce e tal-
volta alle chiglie delle navi; i fora-
dono. Con il passare del tempo in-
vece lacqua smussa i granelli e il
moto ondoso, facendoli rotolare
miniferi, protozoi che secernono
carbonato di calcio; gli echinoder-
uno sullaltro, li rende lisci.
Alice Serra
mi, come stelle marine,dollari di
sabbia e molluschi bivalvi. Per saperne di pi:
R. Siever, Sabbia, Zanichelli.
Ma quanti anni ha?
Let della sabbia si pu stabili-
AA.VV., Dizionario di scienze della
terra, Rizzoli.
re solo a grandi linee. I frammenti
che compongono la miscela sono
A.E. Adams-W.S. Mackenzie-C.Guil-
ford, Atlante delle rocce sedimentarie al
aguzzi e hanno bordi taglienti? La microscopio, Zanichelli.

Focus 36 Focus 37
Mondo

Gli ultimi Maya

Un'infanzia
brevissima
Due piccoli maya.
I bambini
iniziano presto a
collaborare in
famiglia: a 7 anni
i maschi aiutano
nei campi, e le
femmine in cucina.

Un tempio a
cielo aperto
Un maya Tzotzil
prega nella
foresta del
Chiapas: candele,
frutta fresca e
fiori sono
Volti uguali a sculture antiche solitamente le
A destra, un indigeno: i suoi lineamenti offerte che i
ricordano le statue degli antichi templi maya. maya consacrano
ai "santos que
hablan", i santi
che parlano. A
essi si rivolgono
per avere
consigli di vita.

Sui monti del

Chiapas messicano,
a duemila metri di
altitudine, vivono
i pochi superstiti
dellantico popolo.
Sono poveri e isolati
ma non si sono mai
del tutto arresi al
dominio e alla
cultura dei bianchi.

L
Resti di un a moglie di Vicente, il capo
tempo glorioso di coloro che parlano con
La piramide e il Dio, gode di grande ri-
tempio delle Mille spetto nella comunit di
Colonne a Chichen Oxchuc. Non solo ha sposato una
Itza. L'antica citt delle massime autorit locali e
meta di numerosi veste sempre in abiti tradizionali,
visitatori, ma il ma anche strabica. E qui, in uno
turismo resta una dei pochi villaggi maya sopravvis-
voce marginale suti sulle alte montagne del Chia-
nell'economia pas messicano, lo strabismo con-
dei maya. siderato un segno di distinzione,
perch tipico degli antichi pro-
genitori. Anzi, l dove l'eredita-
riet genetica da sola non arriva
pi, si cerca di sostituirla in tutti i
modi, perfino appendendo sulla
fronte dei neonati una pallina di

Focus 39

Un vestito
per ogni trib
Sopra, un indigeno
Tzeltal in abiti
tradizionali: ogni
comunit ha
una sua "divisa",
tessuta a mano
e a tinte vivaci.
Il vestito esprime
l'orgoglio tribale.
Coltivano solo mais e fagioli
su un fazzoletto di terra
strappato alla montagna
legno per deviarne lo sguardo.
Del resto la somiglianza fisica
della gente di oggi con quella del-
lantichit ancora evidentissima:
basta guardare le effigi scolpite
nella pietra sui templi di Bonam-
pak, nella giungla messicana, o la
straordinaria maschera di Pacal, a
Palenque.
E vero, capita anche di vedere i
maya indossare, durante il carne-
vale, un paio di Rayban. O di assi-
stere a unaccanita partita di ba-
sket, sul piazzale della chiesa di
Zinacantan, tra giocatori alti non
pi di un metro e cinquanta, che
indossano le lunghe e sgargianti
tuniche tradizionali. O ancora, una
fila di bottigliette di Pepsi Cola
viene esibita con orgoglio tra le
offerte a Santo Tomas di Oxchuc
durante un rito religioso.
In realt questi simboli di con-
Focus 40
sumismo sono solo unapparenza,
esteriore e poco significante. Nei
Los Altos de Chiapas, infatti, al
confine con il Guatemala, il lega-
me degli indigeni con il passato
remoto ancora molto profondo:
sparsi in villaggi di capanne nasco-
ste nel fitto della vegetazione lus-
sureggiante, i maya dei gruppi
Tzotzil, Tzeltal, Tojolabal e Chol,
in tutto meno di un milione, sono
gli ultimi orgogliosi rappresentan-
ti di una razza quasi estinta.
Si tratta di una societ chiusa e
primordiale, fondata sulla coltiva-
zione del mais, perch dal mais
stato creato il popolo mesoameri-
cano secondo il Popol Vuh, il libro
sacro tradotto in spagnolo nel se-
colo XVIII da padre Ximenez di
Chichicastenango e ancor oggi ri-
spettato. Il mais per gli indigeni
tutto: se ne considerano i figli. E la
Risorse naturali
Scena di pesca nel
lago Qcotal, ai piedi
dei monti del Chiapas.
Il mondo
sulla stoffa
A sinistra: una
tessitrice
a Zinacantan:
perfino l'arte
della tessitura
legata al passato.
Sotto: tra le
decorazioni
maya figurano
infatti anche i
simboli dell'antica
cosmologia.
loro vita, la sopravvivenza, con-
ferma Edmundo Enriquez, antro-
pologo dellInstituto Nacional
Indigenista di San Cristobal de las
Casas. Era cos al tempo della
Conquista, e prima ancora, nel
periodo maya classico. Ed cos
oggi a Oxchuc, a Huixtan, a Zi-
nacantan, a San Juan Chamula: in
ogni villaggio la vita infatti scan-
dita dal ritmo del raccolto, seguen-
do il calendario che ripartisce lan-
no solare in 18 mesi, divisi in 20
giorni ciascuno.
I maya di oggi vestono a tinte
forti, con i costumi tipici della co-
munit cui appartengono, sui quali
vengono tessuti i simboli dellanti-
ca cosmogonia. Le donne portano
sempre il huipil, la blusa scollata e
senza maniche, e il corte, una
pezza di stoffa che arrotolano pi
volte intorno alla vita come una
gonna, abiti che comunque per
nulla cambierebbero con quelli in
voga presso i ladinos (cos chia-
mano i bianchi, discendenti dagli
spagnoli, e i meticci).
Venerano il Dio cristiano impo-
sto a suo tempo con la forza dagli
spagnoli, ma invocano anche i san-
tos que hablan (santi che parlano,
una sorta di oracoli) e gli antichi di
come Chulmetic, dea della terra, e
Uch, protettore del raccolto. Gli
uomini si dedicano alla milpa (il
campo di mais), le donne a impa-
stare tortillas e lavorare al telaio.
Le novit suscitano
diffidenza:
anche il turismo
Ogni tanto qualcuno fa qualcosa
di pi: Petrona Augustina Vasquez
Fernandez ha fondato a Zina-
cantan una cooperativa di donne
tessitrici. Era lunico modo per
continuare a essere autonomi eco-
nomicamente, dice convinta. Ha
lunghi capelli neri, che tiene rac-
colti con grandi nastri bianchi, e
porta la tipica mantella rossa a stri-
sce. Di famiglia benestante, una
volta stata addirittura a Citt del
Messico, una vera e propria con-
quista per chi, come la maggior
parte delle donne maya, tuttal pi
riesce ad arrivare nella vicina San
Cristobal. Di qui la sua intrapren-
denza: allarrivo dei primi turisti a
Zinacantan, ha pensato che, per
una volta, non dovessero essere
solo i soliti commercianti ladinos a
beneficiare delle nuove opportu-
nit economiche.
Ma liniziativa di questa donna
resta per il momento ancora un
eccezione, in una regione dove seco-
li di sfruttamento e oppressione
fanno s che ogni novit sia sempre
vissuta dagli indigeni con enorme
diffidenza.
I conflitti riguardano la terra,
unica fonte di sopravvivenza, e-
spropriata dai conquistadores spa-
gnoli, che ridussero i maya prati-
camente alla schiavit, restituita
nella forma dellejido (una sorta
di usufrutto) dopo la rivoluzione
messicana. Nello scorso gennaio
infatti lejido stato abolito per qualche influenza esterna, acca-
Un popolo misterioso
Affreschi maya nei templi di Bonampak, sulle rive
del Rio Usumacinta. Rappresentano scene di guerra.
D ue sono i misteri che
avvolgono lantico po-
polo dei maya. Il primo ri-
delle sue conquiste intel-
lettuali. Nessuna altra cul-
tura ha infatti dedicato, per
guarda la sua origine: la esempio, tante energie alla
teoria pi accreditata spie- misurazione del tempo.
ga infatti come, diecimila Forniti di straordinarie co-
anni fa, in ondate succes- noscenze matematiche e
sive, genti della Mongolia astronomiche, i maya mi-
siano arrivate nel conti- sero infatti a punto un
nente americano passan- calendario basato sul ciclo
do dallo stretto di Bering, a solare, uno su quello luna-
quel tempo coperto dai re, e un terzo regolato
ghiacci. Ma di questa spie- sullosservazione del pia-
gazione non esistono in neta Venere.
realt prove certe. E nel Grandi artisti e architetti
campo delle pure ipotesi (costruivano piramidi alte
(carestie, invasioni, con- ben 70 metri), i maya furo-
trasti interni?) resta anche no anche gli inventori del
il motivo dellimprovviso sistema di scrittura pi a-
abbandono da parte dei vanzato dellAmerica pre-
maya, nel IX secolo, delle colombiana, basato sull
grandi citt dellAltopiano uso di geroglifici, fino a og-
(come Tikal, Palenque, Co- gi non del tutto decifrati
pan) e il successivo trasfe- dagli studiosi. La loro reli-
rimento nella pianura dello
Yucatan.
Il grande fascino di questo
gione era caratterizzata
dalladorazione di centinaia
di divinit naturali, anche
popolo non si limita certo
ai suoi misteri, ma risiede
attraverso riti cruenti quale
il sacrificio di bambini e
anzi nellaltissimo livello lautomutilazione.
duto solo nella religione. Gli spa-
Il sacro gnoli, arrivati nel 1521, imposero a
viva forza il cattolicesimo, fecero a
banchetto
pezzi le immagini delle divinit
Il pranzo
cerimoniale alla native e i libri sacri.
festa del patrono Poi arriv Bartolom de las Ca-
di San Andres, sas, il primo vescovo qui designato
villaggio Tzotzil. dalla Chiesa cattolica (1545). Fu
Si mangiano lui a convertire, con le predicazio-
tortillas, focacce ni e non pi con la violenza, mi-
di mais, e fagioli, gliaia di indigeni, tentando al
tipici cibi maya. tempo stesso di garantirne i diritti
calpestati dagli spagnoli e arrivan-
introdurre la propriet privata. do addirittura a proporre la resti-
Cosa ne sar ora dei milpa del tuzione delle terre usurpate. Nean-
Chiapas? Ancora non stato deci- che a dirlo, Bartolom venne ben
so, perch i maya non sono in presto costretto dai ladinos a
grado di comprarli. A loro non ri- lasciare la regione del Chiapas.
mane quindi che sperare che que- Seguirono lunghi secoli di diffi-
ste inospitali lande non facciano denza tra le due comunit, i maya
gola proprio a nessuno. delle montagne e la Chiesa, finch
Lisolamento, fino a oggi, stato un altro vescovo, negli anni Cin-
infatti la salvezza di questa etnia, quanta, arrivato a San Cristobal
e se i maya si sono mai arresi a de las Casas, dove ancora risiede,
ed riuscito nuovamente ad avvi-
Focus 41
 Nel giardino
Tappe fondamentali della storia maya
dell'aldil 317-987. Lantica 1545. Inizia la cam- 1934. Il presidente
Un cimitero dei civilt maya si svilup- pagna di evangelizza- Lazaro Cardenas deci-
Tojolabal, pa negli odierni Mes- zione a opera dei frati de di redistribuire la
decorato per il sico, Guatemala, Be- domenicani: viene quin- terra ai maya, ma solo
giorno dei morti. lize, Honduras e Sal- di costruita la bella in forma di ejido, cio
Oltre che al culto vador. A questa fase, cattedrale barocca di usufrutto.
cattolico, i maya chiamata periodo clas- Santo Domingo a San
si affidano ai sico, risalgono le citt Cristobal.
"brujos", gli stato di Tikal, Copal e 1711. La popola- Bartolom de las
Palenque. zione di Cancuc si Casas, il primo
stregoni, per 987-1441. La se- ribella. Nella violenta vescovo del Chiapas.
conoscere l'aldil. conda fase maya, o repressione che se-
Nuovo Impero, ca- guir, i maya del Chia-
ratterizzata dal popo- pas vengono pratica-
Una donna offre cibo e fiori a San Andres, patrono dei lamento dello Yuca- mente dimezzati.
Tzotzil. Il culto si svolge nelle grotte sacre agli antenati. tan, con le citt di 1821. Il Messico
Chichn Itz, Mayapan conquista lindipen-
e Uxmal. denza dalla corona
1521. Gli spagnoli spagnola.
arrivano a conquistare 1869. Scoppia la
il Messico. rivolta del gruppo Tzot-
1528. Nel Chiapas i ziles Chamula.
primi ladinos si inse- 1910. Lultima rivol-
diano a Ciudad Real ta dei Chamulas gui-
(oggi San Cristobal de data da un capo cari-
las Casas), fondata smatico, detto
come centro ammini- Pajarito (Piccolo Uc-
strativo della regione. cello).
La polizia
presidia quasi
costantemente
il municipio di
Un battesimo collettivo a Comitan: il cristianesimo San Cristobal
imposto dagli spagnoli si manifesta in aspetti esteriori. per timore di
manifestazioni
di protesta.
La situazione
sociale , in
alcuni periodi,
ancora
esplosiva.

La religione precolombiana
si fusa con il cattolicesimo,
ma non mancano i conflitti
Parata di candele nella chiesa di Chenalho, della trib Tzotzil.
L'organizzazione delle cerimonie spetta ai pi ricchi ed obbligatoria.
cinare gli indigeni al cattolicesimo:
suonano musiche cantilenanti per
amplificare leffetto di estrania-
zione e facilitare il contatto con il
Dio. Che Santo Tomas, il cui ri-
tratto appoggiato su un tavolo
che funge da altare, ma al tempo
stesso Cul Totik, il dio Sole.
Un'integrazione
economica e sociale
muel Ruiz Garcia hanno guadagna-
dove, poco prima del suo arrivo, un
altro sacerdote era invece stato ucci-
so. Ora Padre Duenas ha aperto una
scuola per i maya, quindi la Union de
Lucha Campesina e lassociazione
Tierra y Libertad, per la difesa dei
loro diritti. Questo mentre lo stato
messicano assente o utilizza gli indi-
geni solo come elementi di folklore.
Sembra dunque che non esista-
no alternative per i maya dei Los

si chiama Samuel Ruiz Garzia e to la completa fiducia dei maya, la

ha trasformato la chiesa bianca
in una chiesa pi vicina a campesi-
nos e indigeni.
Associare la sua azione evange-
lica a quella di Bartolom viene
spontaneo. Siamo vissuti in epo-
che molto lontane e diverse ri-
sponde padre Samuel, ma in ef-
fetti i problemi che abbiamo di
fronte oggi sono simili a quelli di
allora. Il disprezzo dei bianchi per
gli indigeni , per esempio, oggi lo
stesso di sempre, anche nella vita
quotidiana: non raro sentire un
bianco dare del chamula a un bam-
Nella chiesa di Santo Tomas, a Oxchuc, costruita sui resti di un bino che si comporta male.
antico tempio, i sacerdoti offrono al dio frutta fresca e Pepsi Cola. Ma anche se uomini come Sa-
religione cattolica riuscita tuttal
pi a integrarsi, non a scardinare i
loro riti pi antichi. Cos l atmosfera
che si respira oggi nella piccola chie-
sa di Santo Tomas, a Oxchuc, non
per nulla famigliare per un europeo.
Naturalmente ammesso che riesca,
in via del tutto eccezionale, a otte-
nere il permesso di partecipare.
In una stanza spoglia, rischiara-
ta solo da una parata di candele
accese, i Vijeitos (sacerdoti maya)
celebrano un rito millenario. Si
svolge di notte, tra abbondanti
aspersioni di incenso e consumo
di tabacco verde, che ha effetto al-
lucinogeno. Gli anziani intanto
mai avvenuta
La chiesa sorta infatti sulle completo degrado (a Oxchuc il 99
ceneri di un tempio maya dedicato
a Chaac, dio della pioggia, e anco-
ra prima a Cul Totik, ed stata
costruita rispettandone lorienta-
mento: cos il sole, durante il gior-
no, ruota tuttintorno alle mura pe-
rimetrali e, nel giorno dellequi-
nozio, un raggio entra diritto a illu-
minare leffigie del santo.
Se a Oxchuc la convivenza tra le
due religioni ormai pacifica, in altri
villaggi larrivo di un sacerdote non
tuttora ben accetto. Padre Manuel
Un'isola etnica ai confini con il Guatemala Duenas ha impiegato tre anni per
La zona dove abitano gli ultimi maya. Per raggiungerla bisogna arrivare riuscire a farsi accettare dai maya di
in aereo a Tuxtla Gutierrez o a Villahermosa e proseguire in auto. un piccolo villaggio presso Comitan,
Altos de Chiapas: labbandono e il
per cento della popolazione soffre
di tracoma, una malattia che porta
alla cecit), oppure la resa incon-
dizionata, oggi ancora pi di cin-
quecento anni fa, ai ladinos.
A darsi da fare, intanto, sono
solo i Chamulas di San Juan, forse
il gruppo maya pi agguerrito:
hanno fondato una cooperativa di
trasporti e scendono ogni giorno
a lavorare in citt. Viaggiano Por
el mejoramiento de nuestra raza,
e lhanno scritto a chiare lettere
anche sulle portiere dei loro ca-
mion traballanti.
Cristina Mochi

Focus 42 Focus 43

P R I S M A
Genetica
Sorpresa:
funghi e uomini
sono parenti
N ostro cugino fungo! An-
che se sembra incredi-
bile, proprio cos: secondo
una ricerca di alcuni gene-
tisti americani, pubblicata
ad aprile sulla rivista ame-
ricana Science, i funghi so-
no molto pi vicini a noi di
quanto lo siano alle altre
specie vegetali. Lanalisi
comparativa del ribosoma
(cio le particelle ricche di
acido ribonucleico, che si
trovano nelle cellule) di 22
specie di funghi avrebbe
infatti dimostrato che noi e
gli champignon discendia-
mo (anche se alla lontana,
bisogna ammetterlo) dagli
stessi organismi monocel-
lulari, i protisti flagellati, che
hanno abbandonato il regno
vegetale un miliardo di anni
fa! Prima o poi bisogner
rivedere anche le definizio-
ni sui vocabolari, ha scher-
zato Science. E spiegare
che un fungo un animale
privo di emoglobina, che
tende a fissarsi
stabilmente in
un posto....
La scoperta po-
trebbe spiegare
come sia cos
difficile combat-
tere le micosi: i
prodotti davve-
ro tossici per i
piccolissimi fun-
ghi che si fissa-
no su di noi, so-
no tossici an-
che per gli es-
seri umani.
Qui sopra, un boletus
edulis. In alto, unamanita
muscaria. Genitori in
comune con luomo,
un miliardo danni fa.
Focus 44
Il bunker
galleggiante
A fianco, il Sea
Shadow nel suo
bacino segreto,
nella baia di San
Francisco. Sotto,
unimmagine
frontale della
nave. Il costo
dellimbarcazione
di 75 miliardi
di lire. Lintero
progetto, che ha
portato alla
sua realizzazione,
costato 300
miliardi,
in dieci anni.
Il vascello
fantasma del Duemila
P er dieci anni ha navi-
gato soprattutto di not-
te, e sempre nel segreto
pi assoluto. Scivolava
fuori dal cantiere della
Lockheed a Redwood
City, vicino a San Fran-
cisco (in realt si trattava
di un bacino mobile e gal-
leggiante, studiato per
conto della Cia, e destina-
to a nascondere eventuali
sommergibili russi recu-
perati), faceva le sue evo-
luzioni fra le onde, e poi
tornava al coperto per la
valutazione dei test.
Del Sea Shadow, in-
somma, non si sapeva pra-
ticamente nulla, al punto
che veniva considerato
una specie di Ufo del ma-
re. A che cosa serviva? So-
stanzialmente a studiare
un tipo di imbarcazione di
tipo completamente nuo-
vo, lequivalente marino
Il bombardiere Lockheed
F 117, studiato
con gli stessi criteri
della nave invisibile.
del celebre aereo invisibi-
le F-117, anchesso conce-
pito negli stabilimenti
della Lockheed: una nave
che potesse sfuggire ai
radar, insomma, e per que-
sto progetto il governo
degli Stati Uniti aveva
stanziato poco meno di
200 milioni di dollari ,
circa 300 miliardi di lire.
Piccolo ( lungo 48 me-
tri e largo 21), leggero (so-
Dopo dieci anni svelato
il progetto Sea Shadow
lo 560 tonnellate di staz-
za), il Sea Shadow potr
davvero essere la nave da
guerra del Duemila? In
realt le battaglie navali di
oggi non sono pi quelle
di un tempo, quando le
corazzate si affrontavano a
colpi di cannone, a qual-
che chilometro di distan-
za una dallaltra. Le flotte
moderne usano invece
navi leggere e veloci, ca-
Un catamarano invisibile
paci di lanciarsi addosso
missili Cruise a distanze nuovi cacciatorpediniere a-
spesso superiori ai 150 chi-
lometri. E vince chi lancia
il proprio missile prima
che lavversario lo scopra. esperienze compiute dal
Bench sia piuttosto lento
(il prototipo non supera
infatti i 13 nodi, circa 24
chilometri allora) il Sea
Shadow doveva essere
proprio questo: il modello mente derivata dal prototi-
sul quale sviluppare in
Il Sea Shadow in navigazione. La sua forma stata
studiata per non essere rilevata dai radar.
futuro una piattaforma lan- impiegata dalle Special
ciamissili mobile.
Oggi la nave invisibile
Forces in qualche opera-
zione segreta.
non pi un segreto. La Ma come funziona? A
necessit di continuare a essere originale e innova-
elaborare il progetto, e di
fare prove in mare aperto
tiva non soltanto la for-
ma, studiata appunto per
anche di giorno, fa s che riflettere il meno possibi-
non si possa tenerla ulte- le,assorbendole, le onde dei primi risultati concreti
riormente nascosta, e cos radar, ma anche il sistema
lUS Navy lha presentata di propulsione: un motore
pubblicamente. Nei dieci diesel posto nel corpo cen-
anni trascorsi, comunque, trale produce lelettricit
qualche risultato il Sea che serve ad azionare i due
Shadow lha gi dato: i pro- propulsori elettrici, posti
fili e alcune strutture dei uno in ciascuna delle due
parti immerse (lo scafo , suoi strumenti proveniva
mericani della classe Ar- in realt, un catamarano).
leigh Burke sono stati dise- Lequipaggio composto
gnati proprio in base alle da quattro persone soltan-
to: il comandante, il navi-
Sea Shadow. E, bench gatore addetto agli stru-
alla Lockheed smentisca- menti che regolano la rotta,
no decisamente, sono in il timoniere e un ingegnere.
molti a ritenere che qual- La nave del futuro, insom-
che imbarcazione diretta- ma, somiglier sempre di
pi a un aereo e sempre gente.
po sia gi stata varata, e meno a una nave.
Elettronica
Ora i Tir hanno un angelo custode
e interviene via satellite
O gni anno in Italia, in
seguito alle rapine ai
Tir, vanno perdute merci
per oltre quattromila miliar-
di di lire. Un incredibile stil-
licidio contro il quale non
sembra esserci rimedio: i
camion spariscono dalle
piazzole autostradali, dai
grandi parcheggi, dalle
stesse vie cittadine, e non
se ne sa pi nulla. Presto,
per, ci sar un rimedio:
Cartesio, un programma
elaborato da un consorzio
industriale fra lAgip Petroli
e la Fatme. Si tratta di un
sistema di localizzazione
via satellite, che viene
Mummie
Era italiano
l'uomo
dei Similaun
Esettembre
ra italiano luomo del
ghiaccio trovato nel
del 1991 sulle
Alpi tirolesi. E questo uno
ottenuti dalle indagine av-
viate dopo la scoperta: in
particolare la sua accetta
di rame era del tipo di
Remedello, diffuso nell
Italia del nord intorno al
2700 avanti Cristo, e an-
che la selce usata per i
da cave situate intorno al
lago di Garda.
Anche il volto stato rico-
struito, grazie a una ela-
borazione computerizzata:
luomo del Similaun aveva
un largo setto nasale, il
mento pronunciato, capel-
li scuri, una barbetta rada
e il labbro inferiore spor-
montato sul veicolo, insie-
me con un sistema di co-
municazione radio, protet-
to contro interferenze e
intercettazioni, oltre che in
grado di lanciare messaggi
automatici. In estrema sin-
tesi: il Tir, in viaggio o in
parcheggio,
comunica
continua-
mente via
satellite
(Transit
oppure Gps)
la propria
posizione a
una stazione
Dove scarseggia il gentil sesso
Nel mondo ci sono Paesi arabi e africani
pi donne che uomini,
anche se la differenza
minima: nei Paesi si pu dire che al
sviluppati infatti i
maschi rappresentano
infatti, in media, il 49
per cento del totale.
Esistono per anche
Paesi dove la presenza
femminile ridotta: si
tratta in genere di popolazione femminile.
centrale nazionale. Pu far
scattare anche un segnale
di allarme, per rapina o
sequestro, e consentire
linseguimento elettronico
del mezzo, nel caso in cui il
sequestro ormai avvenu-
to.
Locchio
di Cartesio
A fianco,
la posizione di un
Tir sorvegliato
dal satellite,
segnalata
sullo schermo
cartografico.
Sopra,
lidentificazione
possibile anche
in aree urbane
popolate.
(vedere la cartina). A
livello pi generale
momento della nascita
i maschietti sono pi
numerosi (del 5 per
cento). Lo squilibrio si
ricompone intorno ai 35
anni, e oltre questa et
predomina la
Focus 45
 P R I S M A
Sempre
pi rari
Un rinoceronte.
E lanimale che
ha il prezzo
pi elevato, a
causa dellenorme
valore del corno.
In Sudafrica
un rinoceronte
nero, il pi
raro, si paga
anche 120 milioni
di lire. Molto
pi basso il valore
del rinoceronte
bianco.
Scaloppine di struzzo?
Due struzzi. Ne vengono vendute a molti ristoranti
le carni e le uova. Non sono commerciati animali vivi.
Agricoltura
Affidata ai robot anche
la raccolta dei peperoni
Adei Hatch, nel New Mexico,
un robot fa la raccolta
peperoni. Con un occhio
a telecamera, gira nel cam-
po a bordo di un trattore,
e seleziona quelli maturi
basandosi sul colore. Verde
chiaro: aspettare ancora;
verde scuro: pronto per la
vendita. Il sistema, elabo-
rato dalla societ america-
na Vision Harvest, sfrutta
la rete neuronica e il rico-
noscimento del colore. La
prima simula la struttura
del cervello umano e i pro-
cessi di apprendimento:
basta sottoporre al siste-
ma un certo numero di casi
reali e correggere le rispo-
ste errate. In questo modo
Focus 46
economiche
venticinque anni
vengono rafforzate le cate-
ne di neuroni che hanno
dato la risposta giusta. Il rico-
noscimento del colore ope-
ra invece in due fasi: prima i
peperoni vengono separati
dalle foglie con linserimento
automatico di una masche-
rina elettronica, poi le infor-
mazioni della videocamera
vengono trasformate in dati
di intensit, tonalit e satu-
razione, che identificano il co-
lore. Loperazione richiede
un tredicesimo di secondo.
Un sistema analogo, dedi-
cato alla selezione delle a-
rance, allo studio presso
il Consorzio per la ricerca
in agricoltura nel Mezzo-
giorno, a Catania.
Affari d'oro per i parchi
sudafricani: allevano
animali e li rivendono
Giraffe
Una giraffa: da
400 mila a
500 mila lire.
Negli ultimi
i parchi hanno
eccedenze di
animali: cos
che nato
il commercio.
Struzzi e rinoceronti
in offerta speciale
G li Houyhnhnms, i ca-
valli intelligenti prota-
gonisti di una parte dei
Viaggi di Gulliver, si sareb-
bero sicuramente scanda-
lizzati alla notizia della mes-
sa allasta di ben 197 capi di
selvaggina africana da par-
te della Namibia. Questo
Paese, divenuto da tre anni
indipendente, ha deciso in-
fatti, pochi mesi fa, di ven-
dere undici elefanti, venti
giraffe, venti zebre, decine
di antilopi e gazzelle non-
ch sei rinoceronti neri,
specie davvero rarissima.
La cifra realizzata di
quasi due miliardi di lire,
una somma che servir per
assumere guardiaparchi
per la lotta al bracconag-
gio e per migliorare le at-
trezzature turistiche nelle
riserve naturali. Dobbia-
mo giustificare la nostra
politica conservazionista e
i suoi costi. Dobbiamo fare
capire alla nostra gente che
gli animali selvaggi e la na-
tura possono essere fonte
di reddito e di lavoro, altri-
menti limpegno ecologista
non viene sentito, ha detto
il segretario generale del
ministero per la Natura e
per il Turismo namibiano.
Ogni animale
ha un suo prezzo
Sulla necessit sempre
pi impellente di rendere
produttivi gli animali che
si conservano nei parchi a-
fricani nonch i parchi stes-
si, sono daccordo anche i
sudafricani e il Sudafrica,
come si sa, considerato
uno dei Paesi pi allavan-
guardia nella conservazio-
ne ambientale.
Ogni anno il National
Parks Board sudafricano
vende decine di antilopi,
zebre, kudu, impala, bufali
e qualche giraffa. Ma ven-
de anche rinoceronti neri
e bianchi. Nel 1991/1992 i
parchi africani del Natal,
hanno venduto otto rino-
ceronti neri e novantatr
rinoceronti bianchi, realiz-
zando un profitto netto di
un miliardo e 400 milioni.
Ogni animali, o quasi, in
Africa ha un prezzo. Lor-
ganizzatissimo Sudafrica,
che fra i meno cari, pos-
siede un listino di alta e
bassa stagione. Per esem-
pio: un rinoceronte bianco
ha un prezzo massimo di
trenta milioni e un prezzo
minimo di diciotto milioni
di lire. La stessa cosa dica-
si per lelegante impala il frica ha un prezzo fisso il
cui prezzo varia dalle due-
cento alle centosettanta-
mila lire. Le giraffe, si ven-
dono a mezzo milione l
una, ma si pu anche scen-
dere alle quattrocentomi-
la lire. Uno struzzo, per la
cui carne bianca, morbida
e saporita, pare stiano
impazzendo sia i francesi
che gli americani, costa in-
vece dalle trecentocin-
quanta mila alle settecen-
tomila lire.
Ma il governo Sudafri-
cano (che possiede i pi
grandi allevamenti al mon-
do di questi uccelli) sembra
restio a esportare esemplari
vivi: Se volete la carne, le
uova, la pelle o le piume di
struzzo rivolgetevi a noi,
dichiarano gli allevatori,
ma gli uccelli vivi non li meglio le ricchezze dei par-
cediamo a nessuno. Lu-
nico animale che in Suda-
naggio, per esempio, mol-
rinoceronte nero: ne resta-
no ottomila esemplari circa
in tutta lAfrica (e forse
2.500 nel resto del mondo)
Un grandissimo
allevamento
Limmensa
distesa di un parco
sudafricano.
Gli esperti di
cattura viva
che operano qui
sono richiesti
in tutto il mondo.
e costano ciascuno cento-
venti milioni di lire.
Bersagliati dalle critiche
degli animalisti, i governi
africani continuano a ven-
dere i loro animali addu-
cendo ragioni di natura e-
conomica. E dello stesso
parere anche Trevor Dear-
love, direttore del diparti-
mento Liaison e Marketing
dei parchi meridionali del
Sudafrica: Il costo dei par-
chi e il loro mantenimento
pu diventare spesso pro-
blematico. E per questo
che noi cerchiamo di essere
il pi possibile autosuffi-
cienti facendo fruttare al
chi e delle riserve naturali.
La lotta contro il bracco-
to costosa e dobbiamo po-
ter contare sullappoggio
delle popolazioni locali,
come gli Zulu, che non
Un carico
di elefanti
Un trasporto di
pachidermi. Sono
commerciati
soprattutto
in Namibia.
Conservare
e vendere
Linsegna
allingresso
di un parco:
indipendenza
economica.
sempre riescono a capire l
importanza della conserva-
zione. Dobbiamo quindi
creare posti di lavoro nuo-
vi, coinvolgere queste po-
polazioni nella gestione,
anche economica, dei par-
chi. Dobbiamo insomma
Preistoria
L'uomo di Neandertal?
E' sempre pi vecchio
Lna ainneiscoperta avvenuta
Spagna, in una caver-
pressi di Burgos:
unquipe di paleontologi no infatti a 300 mila anni
delluniversit di Madrid ha
portato alla luce tre crani
fossili di uomo di Neander-
tal. In s niente di sensa- dertal, quelli cio che si
zionale, perch in tutta Eu-
ropa ne sono gi stati ritro-
vati almeno duecento. Que-
operare su principi com-
merciali. Daltra parte la
nostra politica ha ottenuto
un tale successo che ora
possediamo di molte spe-
cie un eccesso numerico di
animali che, quindi, vengo-
no catturati e venduti.
A partire dagli anni Ses-
santa, le unit di cattura su-
dafricane hanno preso vivi
e ricollocato 100 mila ani-
mali di 41 specie diverse.
Catturare animali vivi non
sembra per essere facile.
Cibo e acqua
per attirarli
Vi sono sostanzialmen-
te cinque modi di procede-
re, ma devono essere ese-
guiti con la massima pru-
denza, se non si vuole cau-
sare profondi stress agli
animali o la loro morte,
spiega Keith Meiklejohn
responsabile delle Capture
Units del Natal. Primo fra
tutti c il sistema Boma
che consiste nel dirigere
forzatamente gli animali
verso un recinto apposita-
mente preparato nella bo-
sta volta per colpisce la
loro datazione. I crani (due
adulti e un ragazzo) risalgo-
Neandertal attende ancora
fa, pur avendo caratteristi-
che del tutto simili agli e-
semplari classici di Nean-
posto al nostro pi diretto
sono affermati 80 mila an-
ni fa. La conclusione sem-
plice, come osserva il pro-
scaglia. Ma si possono an-
che usare delle reti: circa
mille metri di rete vengono
sistemate tra gli alberi,
pronte a ricevere i malca-
pitati animali che vengono
sospinti verso di loro. Per
animali particolarmente
grossi (elefanti, rinoceron-
ti, ippopotami) si racco-
manda invece luso di po-
tenti droghe soporifere.
Esiste anche la net gun,
una specie di pistola. Que-
sto metodo viene usato in
casi in cui si voglia sceglie-
re un determinate animale
selezionandolo dal branco.
Infine, la passive cap-
ture: la meno costosa, la
meno pericolosa per gli a-
nimali, ma anche la pi
scomoda per i cacciatori.
Occorre infatti attrarre la-
nimale in un determinato
punto usando cibo o ac-
qua. Una volta che lani-
male si trova nei paraggi,
dopo aver pazientato qual-
che giorno, si costruiscono
dei piccoli recinti verso i
quali gli animali vengono
spinti e rinchiusi.
Ornella Arena
fessor Juan Luis Arsuaga,
capo della spedizione: levo-
luzione delluomo di Nean-
dertal (disceso dallafricano
Homo erectus, vissuto circa
1 milione 200 mila anni fa)
evidentemente iniziata
molto prima di quanto si
pensasse. Un altro mistero
che riguarda luomo di
spiegazione: circa 35 mila
anni egli si infatti estinto
allimprovviso lasciando il
progenitore, lHomo sa-
piens sapiens. Che cosa
realmente successo?
Focus 47
 P R I S M A
La cartina della Nuova Zemlia mostra i siti nei quali sono avvenuti
gli esperimenti nucleari, e dove sono le discariche di rifiuti radioattivi.
D A L E G G E R E
Mettete un "hiip wan" nella
vostra vita quotidiana...
Stanislao Nievo, classe
1928, uno scrittore abba-
stanza atipico, nel nostro
panorama letterario, dove
abbondano gli autori tesi a
raccontare il proprio mini-
malismo quotidiano, che
non interessa a nessuno
tranne che ai critici (e infat-
ti si vedono le vendite!). Nie-
vo, invece, un curioso del
mondo, un viaggiatore, un
esploratore. E scrive solo
quando ha qualcosa da dire.
Cos nel 1975 ha vinto il
Campiello con Il prato in
fondo al mare, e nel 1987 lo
Strega con Le isole del Pa-
radiso. Ora torna con i lun-
ghi racconti contenuti in Il
Focus 48
Tempo del Sogno. Presso al-
cune etnie che vivono intor-
no alloceano Indiano (come
gli aborigeni australiani, per
esempio) il Tempo del So-
gno la lontanissima epoca
in cui lumanit stata crea-
ta, epoca di nostalgie, di
speranze e di magie. E ma-
gici sono gli inconsueti pro-
tagonisti delle quattro sto-
rie: lhiip wan, grande totem
della Nuova Guinea; luovo
di un uccello preistorico del
Madagascar; il varano, anti-
co rettile dellisola di Kom-
modo; il vulcano. Storie a
met strada fra lesperienza
realmente vissuta dallauto-
re, e la leggenda.
Dopo le bombe
e le scorie
nucleari, ecco
Una nave di Greenpeace nel porto
di Arcangelo, sul mar Bianco. i rifiuti tossici
Nuova Zemlia:
una pattumiera
per il pianeta
S ono state un poligono
per esperimenti atomi-
ci per 35 anni, dal 1955 al
1990, sopportando ben 132
esplosioni nucleari, nel
mare, nellaria e nel sotto-
suolo. Contemporanea-
mente, nelle loro acque so-
no state scaricate 100 mila
tonnellate di rifiuti radioat-
tivi liquidi, i pezzi di alme-
no 15 reattori nucleari e 17
mila barili di altri rifiuti ra-
dioattivi solidi. Queste so-
no le isole della Nuova
Zemlia, nel mare di Ba-
rents, appartenenti allex
Urss. Come se tutto que-
sto non bastasse, ora le
isole rischiano di diventare
una pattumiera di livello
planetario. Il governo rus-
so, infatti, ha fatto sapere
che vi sar costruito un im-
pianto nel quale verranno
bruciate 40 mila tonnellate
di sostanze chimiche pro-
venienti dallarsenale mili-
tare ex sovietico e che lim-
pianto sar inoltre a dispo-
sizione di altri governi per
leliminazione di rifiuti tos-
sici e radioattivi.
Il paesaggio e lambiente
delle isole della Nuova Zem-
lia sono stati in pochi de-
cenni letteralmente scon-
volti dalluomo. Gli abitan-
ti originari delle isole (il
popolo dei Samoiedi) furo-
no costretti a trasferirsi in
parte nella citt di Arcan-
gelo, sulle coste del mar
Bianco, e in parte in uniso-
Il Tempo la vicina a quelle che ave-
del Sogno vano lasciato, Kolgujev,
di Stanislao Nievo dove per non hanno po-
Mondadori, 28 mila lire. tuto evitare gli effetti delle
piogge radioattive prove-
nienti dalla loro ex patria.
Oggi, come in passato, le
isole sono una zona milita-
re rigorosamente vietata ai
civili, soprattutto stranieri.
Tuttavia, sulla base degli
effetti sismici degli esperi-
menti nucleari sovietici e
delle fotografie prese dai
satelliti, gli esperti dellisti-
tuto norvegese per gli Af-
fari internazionali sono riu-
sciti a ricostruire quanto
accaduto in oltre trent an-
ni sulla Nuova Zemlia. Fi-
no al 1963 le testate nu-
cleari venivano fatte esplo-
dere in mare o nellatmo-
sfera, con conseguente con-
taminazione delle acque e
del suolo. Da quellanno gli
esperimenti furono con-
dotti solo con esplosioni
sotterranee. Allora si pen-
sava che le sostanze ra-
dioattive prodotte da que-
sto tipo di esplosioni rima-
nessero imprigionate nelle
rocce fuse dal calore. Oggi
si sa, per, che crepe e fen-
diture restavano ugual-
mente nella massa rocciosa
o che possono essersi aper-
te in seguito al suo raffred-
damento. Da queste fendi-
ture le sostanze radioattive
possono raggiungere lat-
mosfera o le falde freati-
che. Inoltre, confrontando
fotografie aeree delle iso-
le prese durante lultima
guerra con quelle prese
oggi dai satelliti, si notano
numerosi crateri e smotta-
menti di terreno, segno che
le caverne sotterranee a-
perte dalle bombe sono
crollate aprendo altri var-
chi nel suolo.
 DOSSIER

A PAGINA 52
A cura di
Giovanni Padovani
Un archivio
sterminato
A PAGINA 54
Come nascono
i nostri ricordi
A PAGINA 56
Perch si
dimentica?
A PAGINA 58
Il test: buona
o cattiva?

In quale
parte
del nostro
cervello sta la memoria?
Probabilmente
un po' dovunque
Il cervello umano il punto pi alto
dellevoluzione, nelluniverso conosciuto.
E la capacit di ricordare la sua funzione
pi sofisticata, i cui meccanismi
sono ancora in parte da scoprire.
D
ieci miliardi di neuroni,
un tipo di cellula che si
trova solo nel cervello, e
10 mila miliardi di sina-
psi, cio i terminali dei neuroni,
quelli che permettono alle cellule
nervose di comunicare tra loro. Un
complesso e capillare sistema di
arterie per trasportare ossigeno,
azoto e glucosio, i carburanti delle
cellule nervose: e ancora, una re-
golare attivit elettrica e una cin-
quantina di sostanze chimiche, ne-
cessarie al passaggio delle in-
formazioni da una cellula allaltra.
Infine, una ventina di centraline di
comando. E il cervello o sistema
nervoso centrale delluomo, il
modello vitale pi complesso e so-
fisticato che esista, il punto di arri-
vo dellevoluzione dellintero uni-
verso. In tutto un chilo e mezzo di
peso. Nella cosidetta materia grigia
allinterno della scatola cranica
racchiuso il segreto del pensiero,
dei sentimenti e delle parole ma ci
sono anche i servo meccanismi di
tutto lorganismo: se il cervello
muore, infatti, anche il corpo
muore.
Ma la memoria dov?
Le risposte sono di due tipi. Da
una parte sono state identificate
zone precise del cervello, a comin-
ciare dal lobo e dalla zona limbica,
che conserverebbero il segreto del-
la memoria. Negli anni 40 un ri-
cercatore canadese, Wilder Pen-
field, curando pazienti epilettici cui
viene asportato lippocampo (
una struttura profonda del cervel-
lo, nella sua parte centrale) si ac-
corge che almeno per un certo pe-
Focus 52
La casa
dei ricordi
riodo queste persone sono incapa-
ci di memorizzare. Roger Sperry,
premio Nobel, sostiene da parte
sua che la parte sinistra del cervel-
lo, quella razionale, memorizza
idee, parole, numeri; quella sini-
stra immagini, suoni, odori, fanta-
sie. Molto pi recentemente, alla
fine del 1992 , un ricercatore della
Mec Gill University di Montreal,
Michael Petrides, scopre che anche
le aree anteriori della corteccia
cerebrale sarebbero vitali per la
memoria.
Una scatola nera
che registra
il nostro passato
Moltri altri studi, per, dimo-
strerebbero il contrario: che tutto
il cervello, cio, una scatola nera e
che i ricordi vi sono deposti qua o
l. Spiega lo psicologo americano
Richard Gregory. Per correre, i
treni hanno bisogno di linee ferro-
viarie, di cabine di comando, di
interruttori, segnali, posti e sistemi
di controllo: un guasto in un settore
della linea, uninterruzione di cor-
rente o un errore nella sala di co-
mando sono altrettanti cause di dis-
servizio, ma non si pu concludere
per questo che il segreto dei treni
sia nella massicciata, nella centrale
elettrica, nella sala-comando e cos
via. Insomma, la memoria coinvol-
ge tutto il sistema nervoso centrale.
Ogni ricordo sarebbe depositato
pi di una volta in varie zone del
cervello: questo meccanismo, detto
ridondanza renderebbe pi diffi-
cile dimenticare.
Esistono tre tipi di memoria
Lunga, corta
o cortissima?
F
ino a pochi anni fa la me-
moria veniva di solito trat-
tata come un tutto unico.
Soltanto recentemente si
invece scoperto che esistono tre
memorie diverse.
Corta. E' la memoria sensomo-
toria: questa trattiene un suono o
una immagine soltanto per qual-
che decimo di secondo, ma asso-
lutamente indispensabile per la
vita. La comprensione di una sce-
na di un film fornisce un buon e-
sempio del ruolo che esercita que-
sto tipo di memoria. I nostri occhi,
infatti, durante un film vengono
raggiunti da tanti fotogrammi che
ci comunicano una serie di imma-
Le cellule gini ma necessario anche tratte-
si parlano nere per qualche istante il ricordo
Unimmagine delle immagini gi viste. Un mec-
frontale del capo, canismo analogo si realizza duran-
ottenuta con te lascolto di una semplice parola,
la tecnica della dal momento che essa composta
risonanza in realt di suoni diversi tra loro.
magnetica A breve termine (o Mbt). Pu
nucleare. Che cosa
succede quando invece essere paragonata a un sec-
immagazziniamo chiello bucato dal quale gli avve-
un ricordo? nimenti scivolano via senza poter
Secondo una essere trattenuti a lungo: in media
teoria vengono i ricordi rimangono in questo tipo
potenziate le di memoria per 30 secondi circa.
sinapsi, cio Dal punto di vista biologico la me-
i collegamenti moria a breve termine corrisponde
fra le cellule, e probabilmente a una corrente elet-
addirittura si creano
nuove connessioni trica o una serie di reazioni chimi-
fra le cellule, e che che scuotono il cervello cos
il ricordo viene come le onde provocate da un sas-
cos registrato. so lanciato in uno stagno ne muo-
Fotografia
DOSSIER
di un ricordo
Limmagine
elettronica di
un neurone, cio
una cellula
celebrale. Gruppi
di molecole
cerebrali
porterebbero
incisi
chimicamente
sulla propria
superficie gli
eventi vissuti,
proprio come un
nastro magnetico
registra i suoni.
vono per un po di tempo le acque:
poi tutto torna come prima.
Nella vita quotidiana limpor-
tanza della Mbt enorme, tanto
che essa viene chiamata memoria
di lavoro. Un esempio? Per fare
mentalmente una operazione di 3
cifre (21 x 8, per esempio: il risul-
tato 168) non basta ragionare:
occorre ricordare, un passaggio
dopo laltro, una enorme quantit
di cifre che vengono per dimen-
ticate subito dopo averle usate. Ma
la funzione della Mbt anche
quella, importantissima, di opera-
re una prima selezione nellenor-
me numero di dati che ci perven-
gono a favore di quelli che poi ver-
ranno registrati praticamente per
sempre.
A lungo termine (o Mlt). Vie-
ne paragonata a un magazzino di
illimitata capacit, nel quale i ricor-
di possono essere stoccati per un
periodo di tempo indeterminato.
Ma a differenza di ci che avviene
nella memoria sensomotoria o in
quella a breve termine, per impri-
mere una parola o un avvenimen-
to nella memoria a lungo termine
occorre un certo periodo di tempo,
da qualche minuto a qualche ora.
La memoria a lungo termine rap-
presenta certamente la parte pi
preziosa del ricordo e una delle
funzioni pi alte del sistema ner-
voso centrale: non vi pu infatti
essere grande capacit logica senza
grande memoria.
Focus 53
 La memoria,

DOSSIER
Un profumo, un colore: cos
una tempesta il cervello ricorda una mela!
2
Il disegno qui a fianco Nella cellula chimico (questa volta si

Alcune persone chimica illustra il complesso

meccanismo che porta
le cellule del cervello a
parlarsi attraverso le
ricevente salta
una specie di tappo
di magnesio, e la cellula
pronta a ricevere gli
tratta di calcio) scende
nella cellula e riconosce
unaltra caratteristica
della mela: il colore.

riescono a sinapsi (lo spazio che altri messaggi chimici,

5
le collega fra loro), emessi dalla prima Entrambe le infor-
e a creare i ricordi. cellula. In questo caso mazioni contribui-
ricordare pi si tratta di sodio. scono a formare

1
Attivata da uno limmagine memorizzata

3
stimolo esterno, Il sodio scende della mela, che viene
facilmente di una cellula manda
a una seconda cellula
nella cellula e
riconosce
trasmessa attraverso
unattivit elettrica.

altre. Per un segnale chimico, il profumo della mela.

6
che si fissa sui recettori Il contatto si chiude.

4
di questultima. E come
quale motivo? una chiave inserita nel
buco della serratura.
Nello stesso tempo La cellula libera
e nello stesso modo
un altro messaggio
enzimi, e si riforma
il tappo di magnesio.

L
uomo che non dimenticava po che viene dedicato al loro ap-
nulla. Cos il neoropsicolo- 6 prendimento. E una constatazione
go russo Alexandr Lurija, 6 che pu essere difficilmente nega-
uno dei pi importanti ri- ta e che giustifica - di fronte a ele-
cercatori mondiali dei meccanismi 5 menti difficili da memorizzare,
mentali, ha intitolato il libro che 2 3 come una poesia oppure una serie
racconta la sua lunga esplorazio- di date storiche - lesercizio della
ne nella mente di Sergej V. Seresev- 4 ripetizione: impara a memoria.
skij, luomo dotato della memoria Numerosi esperimenti hanno
pi studiata della storia.
S., come lo chiama Lurija nel
1 dimostrato inoltre come il poco e
spesso dia nella ripetizione mag-
suo libro, faceva il giornalista ma giori risultati che un blocco unico
nelle sue interviste non aveva biso- 3 di esercizi. Sopra, per
gno di appunti n di registratori: imparare le
ricordava infatti perfettamente Nel nostro cervello parole:
attenzione
tutto ci che gli veniva detto grazie ben pi di una e ripetizione.
alla straordinaria rapidit con cui grande enciclopedia A lato, il gioco
associava ogni parola che ascolta- degli scacchi.
va a impressioni di grande vivacit. Negli anni Settanta il governo La memoria
Per esempio, certi numeri gli appa- inglese ha potuto constatare che, raddoppia
rivano piatti e rettangolari, altri fer- esercitandosi per unora al giorno, le possibilit
mi e immobili, altri ancora gialli e un gruppo di impiegati delle poste di vittoria.
friabili: il 2 per lui era rettango- ha memorizzato gli stessi dati che
lare e grigio, il numero 1 molto avevano richiesto, a chi si applica-

pi scuro. La sua mente era lette-
ralmente tappezzata di immagini e
sensazioni e a ogni sensazione cor-
rispondeva un ricordo.
Il dramma di non
poter dimenticare
qualcosa!
Un suono molto forte nella fer-
vida immaginazione di S. somi-
gliava a un fuoco di artificio con
un colore rosso-rosa e il rosso-rosa,
a sua volta aveva un sapore catti-
vo, come di salamoia. Anche le
aride formule matematiche erano
convertite in immagini: il segno
della radice quadrata era un albe-
ro morto, quello della moltiplica-
zione una croce. Nel linguaggio co-
mune si parla di memoria visiva,
e si ammette che le immagini ven-
gono ricordate pi facilmente delle
Fabbricare i ricordi
parole astratte: in realt non si trat-
ta solo di immagini ma di suoni e
colori, di odori e sapori e dellasso-
ciazione tra sensazioni di diverso
tipo. Sul piano personale per Se-
resevskij fu molto disturbato dalle
sue doti eccezionali: la sua memo-
ria era sempre ingombra. Alla fine,
immagin che le informazioni rice-
vute fossero scritte su una lavagna
e che questa potesse essere cancel-
lata. Anche questa creazione fan-
tastica funzion e da quel momen-
to S. ebbe la mente pi libera.
Un numero telefonico di sette
cifre viene ricordato meglio se le
cifre che lo compongono sono rag-
gruppate tra loro: 2 pi 2 pi 3, per
esempio, o 4 pi 3. E anche una
ventina di parole scritte in ordine
sparso si ricordano pi facilmente
se sono suddivise in gruppi, e an-
cor meglio se allinterno del grup-
po si pu stabilire qualche legame
interno e logico (persone con per-
sone, cose con cose eccetera). Lar-
chivio della memoria, insomma,
non fatto per essere riempito alla
rinfusa e senza ordine: assomiglia
piuttosto a una grande biblioteca,
oppure a un disco computerizzato,
dove tutto devessere ordinato se-
condo uno schema complesso ma
preciso. Dopo lelaborazione fan-
tastica lorganizzazione il mecca-
nismo pi importante del ricordo.
Un grande giocatore di scacchi
in grado di dare unocchiata a dieci
partite insieme e di ricordarle tutte
perch ognuna di loro ha per lui
un significato preciso: mentre per
un profano, sarebbe invece neces-
sario memorizzare una infinit di
posizioni diverse prive di senso.
Le osservazioni e gli esperimen-
ti sullorganizzazione della memo-
ria sottolineano come lapprendi-
mento nozionistico - cio di dati
avulsi da uno schema complesso -
quello pi difficile da memoriz-
zare: al contrario, tutto ci che ha
un significato, dal momento che
collocato in un contesto perfetta-
mente familiare, viene ricordato
di solito molto pi facilmente.
Gli altri due meccanismi della
memorizzazione sono quelli che
vengono inculcati sui banchi di
scuola: lattenzione e la ripetizione.
La ripetizione il meccanismo stu-
diato pi precocemente: attorno
al 1870 Hermann Hebbinghaus, il
primo ricercatore che si applica-
to sistematicamente allanalisi dei
ricordi, ha infatti elaborato la teo-
ria nota come: ipotesi del tempo
totale. La sua scoperta pu esse-
re cos sintetizzata: la quantit dei
dati immagazzinati nella memoria
a lungo termine dipende dal tem-
va per 4 ore al giorno, ben 80 ore
complessive di ripetizioni.
Quanto allattenzione, essa po-
trebbe essere meglio definita come
interesse o motivazione: se
non c autentico interesse oppure
una forte motivazione verso certi
dati, questi non verranno mai ri-
cordati a lungo. Anche il tempo im-
piegato per ripetere non d in que-
sto caso buoni risultati.
La quantit e la precisione dei
ricordi non dipendono solo dal
modo in cui i dati vengono imma-
gazzinati. E anche necessaria lo-
perazione indicata come memory
retrieval, lestrazione dallarchivio
dei ricordi del dato immagazzina-
to. Certe espressioni molto usate,
come ho la parola sulla punta del-
la lingua, oppure il fatto che si
riesca a ricordare domani quanto
oggi non viene a galla, indicano
che ogni operazione per estrarre
quella mnemonica presuppone la
capacit di accedere allarchivio
dei ricordi per estrarre quello che
di volta in volta utile.
Il memory retrieval stato poco
indagato, e le sue leggi sono poco
note: parecchi esperti, tuttavia, si
sono presi la briga di calcolare len-
tit reale del nostro archivio, cio il
numero dei dati che pu teorica-
mente contenere. Secondo il mate-
matico John Griffith, ammetten-
do una vita attiva a 70 anni, la ca-
pacit di una buona memoria sa-
rebbe compresa tra 10 alla undice-
sima potenza e 10 alla quattordi-
cesima potenza di bit (lunit di
immagazzinamento della memo-
ria elettronica). E una capacit e-
norme, visto che tutta lEnciclo-
pedia Britannica contiene sol-
tanto 2 x 10 alla ottava bit.

Focus 54 Focus 55
 La dimenticanza Una faccia

DOSSIER
nella memoria Contate fino a 7, e ricorderete meglio!
ha cause chimiche A lato, studi
alluniversit Icreazione
l magico numero 7, il
numero dei giorni della
lendo valutare la capa-
cit di memorizzare dei
ni, 7 pi o meno 2) sem-
bra identificare insomma
come se la scatola della
memoria non potesse re-
di Bochum
e psicologiche (Germania) sulla
memorizzazione
e della setti-
mana, dei toni musicali
e dei colori delliride ma
suoi allievi li sottopose a
un test che consiste nell
imparare a memoria una
la capacit media della me-
moria umana per quanto
riguarda la memorizza-
gistrare nello stesso tem-
po un insieme pi nume-
roso di dati. Il test del
e identificazione anche dei nani delle favo- serie di cifre o di nomi zione simultanea di dati 7 si chiama span, men-
dei volti. Se le o delle meraviglie del non connessi tra loro. Si non particolarmente si- tre tutte le prove di me-
non vengono

Addio,
mondo: questo numero scopr allora che in media gnificativi. La prova del moria effettuate con pi
richiamati spesso misterioso sembra avere soltanto un numero for- 7 ormai entrata nella di 7 elementi si chiama-
alla mente un ruolo importante an- mato da 7 cifre o un in- pratica clinica quotidiana no supra-span e il loro
i ricordi (per che per la macchina della sieme di 7 parole pu es- per misurare la memoria superamento definisce
esempio quelli memoria. Se ne accor- sere ricordato facilmente, e per stabilire se nor- una capacit mnemoni-
dellinfanzia) to per primo un inse- e a lungo. Il numero 7 (o male. Essa ha ricevuto ca eccezionale o comun-
si logorano gnante di Londra che, vo- come dicono gli america- innumerevoli conferme, que molto buona.
con gli anni.

brutti ricordi
Sotto pressione
Lo studio delle onde cerebrali
in un laboratorio dellAir Force,
negli Usa. Oggi non si usano,
in Italia e nel mondo, pi di dieci
test di valutazione mnemonica.

Nel magazzino della nostra memoria Sotto, cervello danneggiato

dal morbo di Alzheimer. Ne
c spazio solo per un 30 per cento soffre un ottantenne su quattro.

di cattive esperienze. Il resto? Si butta.

L
o psicologo Frederic Bar- Questo fatto, per esempio, pu
lett, di Cambrigde, ha fatto rendere molto difficile ai magistra- Sistema
Locus frontale
su un gruppo di sette uni- ti la valutazione delle cosidette te-
versitari un semplicissimo stimonianze oculari perch ognu- caeruleus Substantia
Ippocampo nigra
esperimento di memorizzazione no riferisce inevitabilmente le- Qui sopra, tessuti cerebrali affetti
che diventato celebre. Ha rac- vento cui ha assistito in modo di- dal morbo di Alzheimer. Da solo causa
contato al primo studente, mentre verso. Ci non significa tuttavia il 60 % dei disturbi della memoria. Il cervello caratteristiche che abbiamo gi
gli altri non erano presenti, un che i testimoni siano inattendibili e invecchiato rivelato a proposito del sistema
antico racconto inglese, La guerra che i loro ricordi siano inesatti: ma sati e ci rendono praticamente pacit a memorizzare nuovi even- Sopra, le aree nervoso centrale e del suo funzio-
degli spettri: ogni giovane, poi, ha certamente fin dal momento della incapaci di costruirne dei nuovi. ti ha origine da stati danimo par- del cervello namento, quella della ridondanza:
fatto lo stesso racconto a un suo percezione (e poi ovviamente nella Secondo uno studio recente, per ticolarmente intensi. che si degradano poich il cervello e i suoi meccani-
compagno, cos come se lo ricor- fase successiva dellelaborazione esempio, nel magazzino della me- Ma perch, in definitiva, si di- maggiormente smi sembrano progettati in ecces-
dava. Ebbene, dalla registrazione fantastica) ogni individuo si pone moria ci sarebbero in media un 50 mentica? La prima e pi importan- con lavanzare so, la perdita dei neuroni e la di-
dellet. Lo stato
dei racconti successivi risultato in modo diverso. per cento di ricordi piacevoli, 30 te teoria sistematica sulla dimen- della memoria minuzione di certi livelli elet-
che ogni individuo aveva ricordato Vi sono invece situazioni precise per cento di ricordi spiacevoli e 20 ticanza (o delloblio) quella ne risente, trochimici non ne compromette
lo stesso racconto a modo suo, ac- che costituiscono una vera e pro- per cento di ricordi neutri. I fatti elaborata da Sigmund Freud. Nel anche se gravemente la funzionalit. Que-
centuando di volta in volta i parti- pria difficolt per il processo di spiacevoli (come il dolore fisico) libro Psicopatologia della vita quo- il cervello sto vale anche per la memoria.
colari che pi lo interessavano e memorizzazione o che causano un sembrano inoltre sbiadire rapida- tidiana Freud suggerisce che gran costruito per Anche se la diminuzione delle ca-
tralasciandone altri che erano evi- progressivo ed evidente deteriora- mente con il passare del tempo. parte delle nostre dimenticanze, supplire a gran pacit mnemoniche viene avverti-
dentemente insignificanti per la mento della memoria: queste situa- anche le pi banali (quelle relative parte delle ta da tanti anziani, in linea gene-
sua esperienza. zioni ci derubano dei ricordi pas- Troppo amore o a un nome, a un numero di telefo- menomazioni. rale si pu dire che il suo logo-
Colpiscono
troppo odio: no o a un indirizzo) potrebbe ave- la memoria
ramento - se non si instaurano vere
stesso effetto re origine dalla rimozione di fatti e proprie malattie - permette quel-
La memoria vien di notte? Macch che generano angoscia. Non si trat-
anche alcolismo
e intossicazioni. la che gli americani definiscono la
Lo stress intenso, lodio e la vio- terebbe dunque, secondo Freud, full againg, una terza et soddi-
N el 1976 lo studio-
so bulgaro Georgi
Lozanov annunci di
funziona se le parole
da memorizzare dor-
mendo non vengono
una migliore organiz-
zazione dei dati gi
memorizzati. E anche
lenza (soprattutto se viene subita
personalmente), ma anche un pia-
di fatti dimenticati ma di fatti che
sono violentemente esclusi dalla
sfacente e attiva.
E vero, invece, che let avan-
avere dimostrato che comunque ascoltate vero che durante la cere molto forte (per esempio memoria per il loro contenuto im- zata accentua alcune tendenze
quanto si impara dor- almeno una volta pri- fase del sonno dedi- quello legato allattivit sessuale) barazzante o di sofferenza. mentali a scapito di altre. Di solito
mendo viene perfet- ma del sonno. E vero cata ai sogni affiora- sono anchessi altrettanti ostacoli Esiste per anche un presuppo- quanta. E il risultato di un vero e zioni dendritiche. mente sensibili allet, come la lintelligenza e la memoria dei gio-
tamente ricordato. Da invece che il sonno no dal subconsio ricor- alla memorizzazione: nella miglio- sto fisiologico alla perdita della proprio processo di necrotizzazio- 3 Il rifornimento di sangue, il cosidetta substantia nigra, il si- vani sono pi fluide, cio capaci
allora sono state mes- pu aiutare un pro- di che di giorno non re delle ipotesi queste situazioni memoria. Si dimentica, cio, per- ne del tessuto cerebrale, dal mo- livello dei neurotrasmettitori e l stema frontale, lippocampo e il di adattarsi a esigenze nuove; quel-
se a punto ingegnose cesso di memorizza- compaiono, giacch
macchine per inse- zione, sgomberando il si trovano nel profon- bloccano lattenzione e di conse- ch il cervello funziona un po mento che i neuroni che muoiono intensit della carica elettrica sono locus caeruleus: queste struttura le degli anziani pi organizzate e
gnare nel sonno. Fino campo dallansia, che do. Tuttavia questi ri- guenza il ricordo attorno ad alcuni meno. In particolare: non vengono rimpiazzati. altri elementi che subiscono, possono perdere, dopo i 70 anni, rigide, ci che non costituisce in
a che punto sono affi- potrebbe ostacolare cordi svaniscono qua- particolari a discapito di molti altri. 1 Il cervello umano perde 2 2 Anche i neuroni che restano allinterno del sistema nervoso dal 40 al 70 per cento della loro se stesso un fatto del tutto negativo
dabili? Anzitutto la la formazione del ri- si sempre al momento In linea generale, comunque, si grammi di neuroni ogni anno a sono afflitti da processi di degene- centrale, una inevitabile flessione. primitiva consistenza. ma conferisce alla memoria e an-
teoria di Lozanov non cordo, favorendo cos del risveglio. pu affermare che molto spesso la partire dai 40-45 anni di et e 3-4 razione pi o meno gravi: i pi noti 4 Sono state anche individuate Per valutare in concreto queste che allintelligenza degli anziani
dimenticanza di fatti noti o linca- grammi di neuroni dopo i cin- sono quelli chiamati arborizza- le strutture cerebrali particolar- perdite occorre rifarsi a una delle delle caratteristiche peculiari.

Focus 56 Focus 57

DOSSIER
Il check up
dei ricordi
Ogni test va sempre tarato in base allet,
e interpretato da un medico. Ma da questo
gioco si pu gi trarre qualche indicazione.
T
ra i moltissimi giochi-test
utili per una prima verifica
della qualit della vostra
memoria ecco uno dei pi
noti e utilizzati, firmato dal fran-
cese Paul Chauchard.
A quale et risalgono i tuoi
ricordi?
A - A dopo 5 anni
B - A 4 anni
C - A meno di 3 anni
Sei soddisfatto della tua me-
moria mentre lavori?
A - Mi pare che diminuisca
B - S
C - Prendo nota di tutto
Ti capita di cercare qualcosa e
di dimenticarti che cosa prima
di averlo trovato?
A - Mai
B - Raramente
C - Spesso
Ricordi i dati anagrafici dei
tuoi genitori?
A - Quasi tutti
B - S
C - No
Quando dormi fuori casa, al
risveglio fai fatica a ricordare
dove sei?
A - Si, specialmente se ho dor-
mito profondamente
B - No, mi ricordo subito
C - Ho bisogno di qualche
secondo per ricordare
Ritrovi con facilit una strada
percorsa per 5 o 6 volte?
A - S
B - Quasi mai
Focus 58
A ogni et esiste una memoria normale,
anche se ridotta, e una memoria malata
C - Dipende dallattenzione e
dallimpegno che ci metto
Ricordi gli avvenimenti dei
quali si molto parlato recente-
mente?
A - No Fotografare
B - S il pensiero
C - Complessivamente Qui a fianco,
s, ma non in dettaglio leffetto del
Ngf (il fattore
Riconosci i personaggi della crescita
televisivi solo dalla nei neuroni,
voce? alla cui scoperta
A - Con facilit ha dato un
B - Non ci ho mai pro- contributo
vato determinante
C - Qualche volta Rita Levi
Montalcini) su
una cellula
Ricordi con facilit ci cerebrale.
che hai sognato? Sopra, un
A - Solo qualche volta cervello con
B - S la memoria
C - No al lavoro.
Hai paura di dimenticare un Ricordi le barzellette che ti
impegno importante? raccontano? La pagella
A - In genere no
B - Prendo qualche precauzione
A - S
B - E difficile che abbia un
della memoria
perch non accada
C - S e per questo lo annoto
ricordo preciso
C - No S e hai pi di 10 risposte
nella fila A hai una me-
moria formidabile. Se nella
regolarmente
Ricordi il viso e il nome delle colonna A hai tra 5 e 10
risposte hai un eccellente
Di un film che hai visto un po persone incontrate una sola memoria. Se hai pi di 10
di tempo prima, ricordi trama e volta? risposte nella colonna B la
nomi dei protagonisti? A - Dipende dalle circostanze tua memoria normale. Se
A - S B - S, quasi sempre il totale delle risposte con-
B - Faccio un po di confusione C - No tenute nelle colonne B e C
C - No superiore a quello della co-
Delle lingue che non conosci, lonna A, la tua memoria
Ricordi indirizzo e numero di ricordi almeno qualche parola e soltanto discreta: ed deci-
telefono degli amici? le espressioni pi importanti? samente cattiva, infine, se il
totale delle risposte della
A - S A - Qualche volta colonna C e pi alto delle
B - Preferisco annotarli B - Non ci provo neppure altre due.
C - Dopo un po li dimentico C - S
Speciale - E' stato la culla della civilt. Poi luomo ha cominciato lentamente ad avvelenarlo. Com oggi il suo stato di salute?
Il mare La sentinella
nel deserto di Ponente
Il canale di Suez, La rocca di
largo 120 metri Gibilterra, a guardia
e profondo 11 dell'omonimo
metri, stato stretto, la porta
"tagliato" tra la occidentale del
penisola del Mediterraneo. Il
Sinai e la costa braccio di mare
egiziana nel che separa la
1869. Oggi Spagna dall'Africa
essenziale per il largo solo 15
traffico petrolifero. chilometri e
profondo 350
metri. Insieme
La porta allo stretto di
d'Oriente Suez, permette lo
Lo stretto del scambio di acque
Bosforo, che, con gli oceani.
insieme con i
Dardanelli,
mette in comuni-
cazione il
Mediterraneo
con il Mar Nero.
Sulla sua spon-
da meridionale
sorge la turca
Istanbul, capitale
dell'Impero
d'Oriente sotto
Costantino (330),
da cui il nome
Costantinopoli.

Mediterraneo
un gran bel malato
La popolazione
lungo le sue rive
cresce sempre
di pi. Il ricambio
dellacqua
lentissimo. Eppure, malgrado il traffico
delle petroliere e linquinamento,
questo antico mare ancora vivo.

Focus 60 Focus 61

N
ei porti del Mediterra-
neo, un tempo, gli arti-
giani che fabbricavano
sartie e reti da pesca,
mettevano a macerare le piante di
canapa, la loro materia prima, in
acqua dolce e non in mare, per non
avvelenare i pesci con le sostanze
tossiche che essa contiene. Oggi,
tanto per fare qualche esempio,
nel Mediterraneo versiamo ogni
anno un milione di tonnellate di
azoto, 300 mila di fosforo, 60 mila
di detersivi e 25 mila tonnellate tra
piombo e zinco.
Nonostante ci, dagli scienziati
qualche notizia confortante sulla
salute del nostro mare arriva. Dal
punto di vista biologico, il Mediter-
raneo non morir nel 1997, come
aveva previsto loceanografo fran-
cese Jaques Cousteau alla fine de-
gli anni Settanta, dopo una crocie-
ra durante la quale aveva potuto
costatare a quale punto di gravit
era giunto linquinamento. Con-
trariamente a quanto si temeva,
non ci sono ancora zone di ipossia,
cio di grave mancanza di ossige-
no, spiega Letizia Argenti, biolo-
ga e consulente dellassociazione
ambientalista Mare vivo. La biolo-
ga ha coordinato le ricerche effet-
tuate lanno scorso dalla nave Mi-
nerva nel Mediterraneo per veri-
ficarne lo stato di salute. A bordo
della nave, biologi, idrologi, chimi-
ci, i quali hanno recentemente reso
noti i risultati delle loro ricerche.
Un mare, mille nomi
In realt di questo mare abbia-
mo cominciato a interessarci solo
da poco.Ci familiare, ma delle
sue malattie non sappiamo ancora
niente di certo. Anche perch ce
ne occupiamo solo a luglio e ad a-
gosto, quando il momento dei
bagni e delle gite, osserva lo scrit-
tore Folco Quilici. Tanto che i Pae-
si mediterranei hanno cominciato
a studiarne le condizioni, e i rischi
che corre, soltanto nel 1976, con
la Convenzione di Barcellona. Ep-
pure la civilt ha avuto qui la sua
culla. Per gli Egizi il Mediterraneo
era solo il mare Superiore; per i
Fenici, grandi navigatori, non pote-
va che essere il mare Grande; per
gli Ebrei era il mare dei Filistei;
Focus 62
Cinquecento fiumi portano nel Mediterraneo la loro acqua dolce. Ma anche veleni dogni tipo E sul fondale,
che cosa c?
G i Aristotele, Plinio e Strabo-
ne azzardarono calcoli, tal-
volta abbastanza corretti, sulla
profondit di questo mare, ma
una conoscenza pi precisa dei
fondali si avuta soltanto negli
ultimi anni. A caratterizzare il Me-
diterraneo , sostanzialmente, la
sua divisione in due grandi aree
(il bacino occidentale, o alge-
ro-provenzale, e la parte orien-
tale, compredente lo Ionio e il
bacino di levante) in cui si rag-
giungono profondit notevoli,
separate dal canale di Sicilia,
dove invece le acque sono poco
profonde.
E questo lo zoccolo siculo-tuni-
sino che agisce come una vera
e propria diga, limitando lo scam-
bio dacqua fra le due aree. Zone
particolari sono il Tirreno (con
vulcani sottomarini) e il cono
del Nilo, cio limmensa piana di
oltre 100 mila chilometri qua-
drati formata dai sedimenti del
grande fiume.
per i Greci, ben prima che per i Ro-
mani, era il mare nostro. Il nome
che usiamo oggi lo si trov tardi,
nel Medioevo, quando finalmen-
te i geografi capirono che il Me-
diterraneo era uno solo, bagna-
NAUFRAGI. La Haven davanti a Genova (1991): 650 mila tonnellate di petrolio ogni anno finiscono in mare. SOFFOCAMENTO. Lo scarico di fertilizzanti alimenta le alghe, che sottraggono ossigeno all'acqua. va le terre circostanti e divideva l
Europa, lAsia e lAfrica.
Ottantanni di et
Il Mediterraneo ha una superfi-
cie di quasi 3 milioni di chilometri
quadrati; la profondit media di
1500 metri e quella massima di
5121 metri, nei pressi di capo Ma-
tapan, in Grecia. Levaporazione
gli porta via ben 93 mila metri cubi
di acqua al secondo (cio circa 93
mila tonnellate), appena compen-
sati dai 97 mila metri cubi che arri-
vano dai fiumi, dalle piogge, dall
Atlantico e dal canale di Suez. Il
vero problema proprio questo: le
porte del Mediterraneo sono stret-
tissime; il varco di Gibilterra lar-
go appena quindici chilometri, e
profondo 350 metri, e il canale di
Suez unesile via larga 120 metri
e profonda undici. Tutto ci fa s
che, per cambiare completamen-
te le acque interne, ci vogliono ad-
dirittura ottantanni. Inoltre, causa
le correnti, il Mediterraneo cede
allAtlantico acque profonde ric-
che di plancton e di altre sostanze
organiche, e riceve acque superfi-
ciali, povere di nutrimento.
Rive affollate
Di che cosa soffre, dunque, il no-
stro mare? La sua malattia so-
stanzialmente una: luomo. Siamo
FOLLA. Oltre 150 milioni di turisti all'anno raddoppiano il carico demografico lungo le coste. FOGNE. Alessandria d'Egitto. 120 grandi citt scaricano i loro rifiuti nel Mediterraneo.
Focus 63
 Ogni giorno cinquemila imbarcazioni si Un detective
dal cielo
muovono in queste acque. Come controllarle? Un aereo del
Corpo della
Capitaneria di
Porto: dotato
di un apparato a
raggi infrarossi
e ultravioletti
(Daedalus) per
fotografare il
mare e la costa.
L'Italia il primo
in troppi su queste rive, anzitutto.

Nel 1985 lungo le coste cerano
circa 80 milioni di abitanti, nel
Duemila saranno quasi 110, e a
essi si uniranno destate i turisti,
che gi nel 1990 erano pi di 150.
Risultato: una pressione demogra-
fica fortissima. E fra una cinquan-
tina danni, stato calcolato alla
riunione dei ministri dellambiente
dei Paesi mediterranei che s te-
nuta al Cairo, praticamente tutta la
costa sar urbanizzata: una colata
di cemento e calce. La crescita
accelerata soprattutto nella parte
meridionale: negli anni Cinquanta
i due terzi della popolazione stava
sul versante nord, il pareggio sta-
to raggiunto nel 1980, ora le pro-
porzioni si stanno invertendo. E
mentre i Paesi europei stanno cor-
rendo, anche se tardi, ai ripari, al
Sud c ancora tutto da fare. Ha
ammesso il ministro per lambien-
te tunisino Salam Jebali: Ab-
biamo molto da imparare nel
campo del recupero dei rifiuti, del-
la riutilizzazione dellacqua, della
difesa delle foreste per evitare le-
rosione del terreno. Ma per far
questo necessario che il sud non
venga strangolato finanziariamen-
te, e che il debito che abbiamo ver-
so il nord resti invece qui, per gli
interventi di difesa ambientale.
Ed anche necessario un nuovo
modello di sviluppo energetico: se
seguiranno a tutti i costi quello oc-
cidentale, e i consumi continue-
ranno a crescere come oggi (daltra
parte in Egitto senza luce ancora
met della popolazione, e in Tuni-
sia il 60 per cento), fra cinque o sei
anni Algeria e Libia dovranno co-
minciare a importare petrolio, in-
vece che venderlo.
Turismo? S, per...
Sovrappopolazione significa
anche inquinamento e rifiuti, non
solo industriali. Cio fogne: stato
calcolato che il 65 per cento delle
acque di scolo urbane (e non solo
nel Terzo mondo: solo nellAr-
gentario ci sono 14 grossi scarichi
abusivi) arriva in mare senza aver
subito la minima depurazione, e
non sono soltanto il pesce e i mol-
luschi a soffrirne. Una buona met
dei turisti in vacanza sulle coste
Un osservatorio volante
Montato su un elicottero, un
sistema lidar (radar ottico a
raggi laser) realizzato dal Cise
di Segrate consente di rilevare
la presenza di petrolio in mare
e di identificarne la composizione.
Le correnti nello stretto di
Gibilterra
CORRENTI E MAREE
A destra, lo schema
delle correnti marine nel
Mediterraneo. Nel
acque mediterranee
rettangolo in alto, in
dettaglio le correnti
dello stretto di
Gibilterra.Il nostro mare
ha una temperatura
media pi elevata
dellAtlantico ed pi
salato.Ridotte le
maree, tranne che in
Adriatico e in Tunisia
(massimo un metro).
LA MANO DELLUOMO
A destra, tutto ci che
luomo ha calato sul
fondo del Mediterraneo:
in verde i cavi per
telecomunicazioni,
in blu le condotte per
il trasporto di metano,
in rosso gli elettrodotti
e in viola i giacimenti
dai quali si estraggono
petrolio e metano.
Il laser che cattura lampi gialli
Il lidar del Cise: invia un impulso laser
ultravioletto. Quando colpisce il petrolio,
questo emana un lampo giallo fluorescente.
Il nemico appare sullo schermo
Un computer esamina le tracce di petrolio
e di altre sostanze inquinanti rilevate
nell'acqua fino a 15 metri di profondit.
Sopra e sotto, funziona cos
acque atlantiche
Lerba sullo schermo
Cos appaiono le alghe e
l'eutrofizzazione dell'Adriatico.
del Mediterraneo si ammala du-
rante il soggiorno o immediata-
mente dopo, a causa dei cibi conta-
minati. Addirittura il 63 per cento
correnti superficiali
delle salmonellosi e il 95 per cento
correnti intermedie
delle dissenterie amebiche che
girano per lEuropa sono state
contratte in riva al mare. Il conto
elettricit degli scarichi lha fatto, addirittura,
gasdotti la Lega ambiente, e sono dieci litri
di liquame allanno, per ogni me-
giacimenti
tro di costa. E a questo non sono
certo estranei proprio i turisti: tan-
to che mentre in Francia e in Italia,
dove il problema pi antico e
qualche provvedimento stato
preso, le zone considerate accet-
tabili per la balneazione si vanno
progressivamente estendendo, in
Spagna, dove il boom recentissi-
Una coda di idrocarburi
Una nave sta scaricando in mare petrolio: con Daedalus
si pu individuarne anche il nome sulla fiancata.
mo, la situazione negativa. La
Costa del Sol, in estate, forse la-
rea pi inquinata dellintero Medi-
terraneo, conferma Letizia Argen-
to. Il rimedio? Smetterla con il ce-
mento e riqualificare lo stesso turi-
smo. Se ne sono accorti perfino gli
ultimi arrivati su questo mercato,
gli albanesi. A parte le poche zo-
ne in cui ci sono impianti indu-
striali il nostro territorio relati-
vamente incontaminato. E infatti
abbiamo ricevuto molte offerte
per costruire villaggi e alberghi,
osserva Ylli Bufi, ministro per l
ambiente di Tirana. Ma in un
paio danni le nostre coste sareb-
bero completamente distrutte.
Cos abbiamo rifiutato.
Il viavai biologico
Malgrado tutto, per, il Medi-
terraneo conferma di essere anco-
ra un mare vivo, come sempre
stato, al punto che la maggior
parte delle specie vegetali che vi-
vono nellAtlantico orientale in
origine sono nate e si sono evolute
al suo interno, passando poi oltre
lo stretto di Gibilterra. E a occiden-
te sono frequenti le migrazioni dal
mar Rosso, attraverso il canale di
Suez. I biologi chiamano queste
specie lessepsiane, dal nome del
progettista del canale, Ferdinand
Lesseps. Ed proprio lopera dell
uomo a favorire il transito: la diga
di Assuan, per esempio, ha ridotto
la portata del Nilo, la salinit del
Mediterraneo orientale (un tempo
inferiore a quella del mar Rosso)
aumentata, e i nuovi animali pos-
sono trasferirisi oltre il canale, sen-
za soffrire lo sbalzo della differen-
te concentrazione di sale.
Alessandro Curioni
Per saperne di pi:
Gazale-Porcheddu, Il Mediterraneo e
la sua vita, Archivio Fotografico Sardo.
Frassinet-Massa-Milone, Mediterra-
neo, Futuro.
Paese a essersi
dotato di un tale
sistema di
monitoraggio.
Inquinatori
colti sul fatto
Una fotografia di
Daedalus rivela
la tipica traccia
dello scarico
in mare di acque
troppo calde. In
genere la fase
successiva
il prelievo di un
campione
per le analisi.
Industria
e petrolio
Lcostante.
ungo le coste del Mediter-
raneo lindustria in sviluppo
Nel 1950 la produzione
nellarea rappresentava il 3 per
cento di quella mondiale. Adesso
siamo al 15 per cento. Ci signi-
fica certo una maggiore ricchezza
per i Paesi litoranei, ma anche
un maggiore inquinamento. In
particolare aumentato il traffico
delle petroliere: nel Mediterraneo
ormai passa il 35 per cento del
commercio mondiale di greggio
(cio 350 milioni di tonnellate),
mediamente ci sono in naviga-
zione circa 300 navi cisterna, e gli
scarichi dovuti al lavaggio delle
tanche e le perdite casuali sono
ormai un fatto consueto: e una
sola tonnellata di petrolio in mare
ricopre con la sua sottile pellico-
la diverse centinaia di ettari di
fondo. I terminali petroliferi ita-
liani sono una trentina.

Focus 64 Focus 65
? DOMANDE&RISPOSTE
Queste pagine sono a disposizione dei lettori. Poich non possibile
rispondere a tutti, daremo la preferenza alle domande di interesse
pi generale. Non si danno risposte private. Scrivere a FOCUS,
Gruner und Jahr/Mondadori, Corso Monforte 54 - 20122 Milano
Come sono disposte
le lettere sulle tastiere?
Domanda posta da Simona Agostini di Rimini.
L a disposizione delle let-
tere sulla tastiera della
macchina per scrivere ba-
sata sulla frequenza con cui
ognuna di esse compare in
una determinata lingua. Il
criterio generale quello
di distanziare luna dallal-
tra le lettere di uso pi fre-
quente, per rendere la bat-
titura pi agile e veloce
facendo in modo che il
compito di battere sia di-
stribuito su tutte e dieci le
dita delle mani. Il primo ad
applicare questo semplicis-
simo quanto ingegnoso ac-
corgimento fu linventore
Come gli animali
vedono i colori?
Domanda posta da Massimo
Dalla Valle di Arsiero (Vi).
M olti vertebrati, per e-
sempio pesci, anfibi,
rettili, hanno la capacit di
vedere i colori. I pi spe-
cializzati sono gli uccelli e
gli insetti. Lape ha una
visione basata sulla inte-
grazione di tre colori, alcu-
ni uccelli su quattro. I mam-
miferi sembrano meno do-
tati. Il gatto, per esempio,
distingue le aree colorate
solo se sono diffuse su un
Focus 66
americano Christopher
Latham Sholes, uno dei
padri della macchina per
scrivere, nel 1870.
Per questa ragione la di-
sposizione dei tasti, sia nel-
la macchina per scrivere,
sia nei computer pu varia-
re secondo la lingua utiliz-
zata, perch nelle diverse
lingue cambia di volta in
volta la percentuale di uti-
lizzo delle lettere dellalfa-
beto. Per esempio, le prime
cinque lettere della tastiera
italiana sono QZERTY. In
una tastiera americana so-
no invece QWERTY.
Una tastiera da
computer
inglese: otto dita
delle mani si
dispongono
sulla fila di
mezzo, con
i mignoli sulla A e
sulla L: ogni dito
ha il compito di
battere i tasti
a esso pi vicini.
I pollici servono a
premere la barra
di spazio.
ampia superficie. Sui mec-
canismi di percezione dei
colori negli animali si sa
per ancora poco perch
necessario ricorrere a pro-
ve comportamentali che
possono avere anche altre
interpretazioni. Oltre alla
analisi dei pigmenti che
permettono la visione del
colore, infatti, occorre ac-
certare che linformazione
venga inviata al cervello e
da questo elaborata. Gli
occhi di molti animali sono
in grado di distinguere gra-
dazioni cromatiche diver-
se: le traducono in sfuma-
ture che vanno dal grigio
al nero.
Perch le navi
non affondano
per il peso?
Domanda posta da Antonella
Mancini di Manfredonia (Fg).
P erch ogni corpo im-
merso in un fluido rice-
ve dal basso verso lalto
una spinta uguale al peso
del volume del fluido spo-
stato, come spiega il prin-
cipio di Archimede. Perci,
affinch un corpo galleggi,
sufficiente che immer-
gendosi sposti una quantit
dacqua di peso uguale o
superiore al proprio: esat-
tamente quello che si fa
con le navi. Il principio vale
anche per i corpi immersi
in un gas e spiega perch la
mongolfiera sale: il suo
peso complessivo inferio-
re a quello dellaria di cui
essa prende il posto.
Esiste l'arca di No?
Perch fu costruita?
Domanda posta da Filippo Gori di Figline Valdarno (Fi).
Iunnantiche
quasi tutte le religioni
si trova traccia di
disastroso diluvio in e-
poca remota, dal quale si
sarebbero salvati solo po-
chi eletti. E sarebbero
scampati alla morte grazie
a un vascello costruito ap-
positamente: larca. Oltre
alla Bibbia, ne parlano leg-
gende e testi sacri sumeri,
babilonesi, assiri, greci,
indiani, esquimesi, persia-
ni, scandinavi, irlandesi,
hawaiiani, cinesi, aztechi,
maya. Il mito non riguar-
da quindi una zona circo-
scritta, ma lintero globo e
tutti, o quasi, questi rac-
conti hanno in comune
alcuni particolari, il pi
importante dei quali che
larca, oltre che per salvare
una campionatura dell
umanit, fu costruita anche
per salvare un certo nume-
Come si misura lascolto
dei programmi Tv?
Domanda posta dalla IV classe del liceo scientifico
di Sassoferrato (An).
C on il Meter, un appa-
recchio che registra
quante volte viene acceso
in un giorno il televisore,
su quali canali viene sinto-
nizzato, quante persone se-
guono le trasmissioni. L
apparecchio rileva i dati al
minuto ed posto presso
2420 famiglie sparse in tut-
ta Italia le quali, per nume-
ro di componenti e per le
caratteristiche sociali ed e-
conomiche, rappresentano
un campione di tutti gli ita-
liani. Lidentit delle fami- societ Auditel di Milano.
glie segreta per evitare Questa al mattino li elabora
ro di animali.
Secondo alcuni studiosi,
il mito si riferirebbe a un
immane cataclisma avve-
nuto sulla Terra tra 10500 e
12 mila anni fa. Laustriaco
Otto Munch, basandosi su
documenti e ricerche ar-
cheologiche, si dice addi-
rittura certo che il disastro
avvenne nell8496 avanti
Cristo. In quellanno il no-
stro pianeta sarebbe stato
colpito da un asteroide e
limpatto avrebbe provo-
cato terremoti e maremoti
in tutto il globo.
A cercare larca, o alme-
no i suoi resti, ci hanno
provato in molti. Nel 1960
il maggiore dellaviazione
turca S. Kurtis durante una
ricognizione aerea sul
monte Ararat, sul quale, quella regione, compresa
secondo la Bibbia, si sareb-
be posata l'arca, fotograf
interferenze che potrebbe-
ro falsare le rilevazioni.
Il Meter composto da
tre parti: lunit di identi-
ficazione, che stabilisce su
quale canale lutente sin-
tonizzato; il telecomando,
che registra il numero di
persone che segue il pro-
gramma; infine, il Meter
vero e proprio, che insie-
me memoria e apparecchio
di trasmissione: registra i
dati e li trasmette automa-
ticamente nella notte alla
e alle 10,30 li con-
segna alle reti
televisive perch
possano sapere
quanto stato
seguito ogni loro
programma.
Sul televisore sono
visibili lunit
di identificazione
(a sinistra) e il
Meter (a destra).
storico, si notano addirit-
Larca di No, raffigurata
in una miniatura
romanica dell'XI secolo.
uno strano oggetto dalla
forma ovale stranamente
simile a una nave.
Conferme e smentite si
sono da allora succedute,
ma a nulla di preciso han-
no portato le numerose
spedizioni organizzate pe-
riodicamente fino a oggi in
quella del novarese An-
gelo Palego.
Otturatore
Mirino Flash Pentaprisma
Perch rara
uneclisse di
Pulsante per riavvol-
gere la pellicola Sensore per la misura
dell'esposizione
Vetro smerigliato per il con-
trollo dell'inquadratura e
Sole in Italia?
Display della messa a fuoco Domanda posta da Monia
Pulsante di Marani di Bologna.
scatto Pulsante per l'avanzamento
della pellicola
Selettore per il controllo
delle varie funzioni Ghiera per la regolazione del
diaframma
Batterie Selettore per la messa a
fuoco automatica o manuale
Ghiera per la messa a fuoco
manuale
Lenti
Uneclisse di Sole: sulla
Terra unombra piccola.
D urante uneclisse, la
Luna si pone tra la
Terra e il Sole, oscurando-
lo e proiettando un cono
dombra sul nostro piane-
ta. Date le dimensioni della
Luna, meno di 3500 chilo-
metri di diametro, e la sua
distanza dalla Terra, 384
Pellicola mila chilometri, il cono
dombra piuttosto picco-
Rocchetto di avvolgimento lo e arriva a coprire una
Sensore dell'autofocus Diaframma
Motore per il trascina-
Sensore per la lettura TTL-Flash fascia della superficie ter-
mento della pellicola Pulsante di blocco della
messa a fuoco automatica restre larga solo 200 chilo-
Motore per l'autofocus metri. Se si considera che i
Condensatore per il flash
Microcomputer Prisma e specchio per autofocus sette decimi della superfi-
cie terrestre sono coperti
dai mari e si aggiungono a
COME FUNZIONA La macchina fotografica ha ormai superato questi le parti delle terre
emerse non abitate, si com-
i 150 anni. E oggi diventata complessa come un computer prende come siano poche
le possibilit, e non solo
per chi abita in Italia, di as-
Tutto in uno scatto
sistere alle eclissi di Sole.
Queste ultime, in realt,
sono pi frequenti di quel-
le di Luna.
O tto ore di esposizio-
ne: per la prima
cio un circuito stampato
che comprende diversi
tempo di andata e ritor-
no dellimpulso e un
proprio come fanno
gli occhi umani. A cosa servono
fotografia della storia
(1827) ci volle un foto-
microprocessori in grado
di guidare le numerose
microchip deduce la
distanza, adattando di
Lotturatore come una
tendina che si apre per
le sfere appese
grafo davvero molto funzioni automatiche, conseguenza la lunghez- lasciare che la luce ai cavi elettrici?
paziente. Sulla lastra che come per esempio za dellobiettivo. colpisca la pellicola: pu Domanda posta da
ne risult, ora un cimelio autofocus, flash elettro- Problemi con gli ultra- rimanere aperto per Viviana Gioggi di Roma.
nico e apertura dellottu- suoni: non si pu foto- tempi variabili da un
tura i giochi di luci e
ombre dovuti allo
spostamento del Sole.
ratore. Altra novit il
sistema reflex, che per
mezzo di un insieme di
grafare attraverso i vetri
perch limpulso viene
bloccato. Problemi con
secondo a un millesimo
di secondo. Se lapertura
automatica, una
S ervono a rendere ben
visibili i cavi stessi.
Questi, infatti, a causa del
Oggi per una foto basta
qualche frazione di
secondo, ma il principio
specchi permette di
osservare esattamente la
scena vista dallobietti-
gli infrarossi: quando si
fotografa una coppia di
persone, il raggio rischia
fotocellula si incarica
di valutare quanta luce
entra nella pellicola,
limitato spessore e del loro
colore, spesso non si distin-
guono sullo sfondo del
rimasto lo stesso: la vo, con la differenza che di passare proprio in lasciando aperto lottura- paesaggio o del cielo, spe-
luce colpisce una sostan- limmagine viene rad- mezzo, mettendo cos a tore per il tempo cialmente con cattive con-
za sensibile, e lascia in drizzata per non obbli- fuoco un oggetto pi necessario. Spesso dizioni atmosferiche. Lac-
ogni punto della pellicola garci a guardare i nostri lontano di parecchi lotturatore abbinato al corgimento molto utile
una traccia che dipende soggetti a gambe allaria. metri. Un altro sistema flash elettronico per i piloti di aerei, elicot-
dallintensit dellillumi- Lautofocus esiste dalla prevede limpiego di due (una scarica elettrica che teri, mongolfiere e delta-
nazione ed eventualmen- fine degli anni Settanta, e cellule fotoelettriche si forma attraverso un plani, che possono cos va-
te dal colore della luce. sfrutta i raggi infrarossi o leggermente distanziate gas) che fornisce lutare in tempo a quale di-
Le macchine attuali gli ultrasuoni: un orolo- tra loro, che valutano unilluminazione simile stanza e altezza si trovano i
hanno anche un cervello, gio interno misura il la messa a fuoco a quella diurna. cavi e manovrare in modo
da evitarli.
Focus 67
Sport

La scoperta dellaria calda: come

Palloni gonfiati
fare gli sferonauti
con un fornello,
Pazienza e attenzione
una cesta e ottanta Nella foto grande, il gonfiaggio di
una mongolfiera, operazione che
chili di nailon richiede tempo e accortezza. Sopra,
una manifestazione aerostatica.

Focus 74 Focus 75
 Per spostarsi c' solo il vento. Perci ca pita di atterrare
in un punto anche molto lontano da qu ello previsto

L
evarsi in volo con una mon-
golfiera unemozione del
tutto diversa da quella data
dallaereo o da un aliante.
Se le condizioni atmosferiche so-
no buone, se non c la tensio-
ne di una gara, si possono ri-
durre al minimo le manovre e
ci si gode in pieno le sensa-
zioni del volo libero. Piero
Porati, di professione scul-
tore, il pioniere della
mongolfiera in Italia: il
suo brevetto per il volo in
pallone ha il numero 01.
A quote di 1000-1200
metri di altezza il silenzio
mersi nel vento e il paesaggio si
presenta con prospettive comple-
tamente nuove.
In tutto finora sono soltanto 75
gli italiani che hanno avuto dal mi-
nistero dei Trasporti il brevetto
per andarsene per il cielo a bordo
di una stretta navicella di vimini,
con 2200 metri cubi di aria calda
sopra la testa e il vento come unica
fonte di propulsione. Ancora nulla
a confronto degli oltre 9 mila emuli
dei fratelli Montgolfier che inva-
dono i cieli dAmerica con i loro
coloratissimi palloni, tra gare,
raduni e dimostrazioni-spettacolo.
E poco rispetto ai mille sferonauti
nici, ai mille francesi e alle centi-
naia di svizzeri, i pi appassionati
in Europa. In realt, a volare con
regolarit in Italia sono al massimo
una ventina di persone e una cin-
quantina di palloni, e alle gare ci
ritroviamo al massimo in una doz-
zina, dice Giovanni Aimo, cam-
pione italiano in carica, direttore
della scuola di Levaldigi (Cuneo),
dalla quale sono usciti quasi tutti
gli sferonauti nazionali.
Insieme a quelli dalla classica
forma a goccia, galleggiano oggi
nei cieli di tutto il mondo palloni di Fantasia senza limiti
ogni foggia, sempre pi spettaco- Sopra, mongolfiera a forma di furgone alla
lari e variopinti, ora riproducenti manifestazione di Albunquerque (Usa). A sinistra,

assoluto, si viaggia im- (o aeronauti, o aerostieri) britan- animali, ora monumenti, ora og- pallone a forma di torta nuziale, in Svizzera.

Dove volare, in
Italia e allestero
P er circa 200 mila lire possi-
bile provare per unora lemo-
zione del volo in pallone. Ecco do-
ve ci si pu rivolgere nel nostro
Paese: Club aerostatique Mont
Blanc di Aosta (tel. 0165/40205),
Aero club Levaldigi (Cuneo), (tel.
0172/374132), Sport promotion
di Santa Vittoria dAlba e Vignale
Monferrato (tel. 0141/840031),
Club aerostatico Gran Paradiso di
Torino (011/7790677), lAeronord
di Milano (02/26227112), Sergio
Maron di Vicenza (0444/585533,
Chianti balloon club di Pianella
(Siena, tel. 0577/363232), Bal-
loon di Roma, (tel. 06/2427223).
In Francia quasi in ogni regione
sono presenti club aerostatici che
organizzano voli turistici. Tra i pro-
grammi pi famosi quelli di France
montgolfieres, con voli di gruppo
(da 12 a 120 partecipanti) sopra
i vigneti dello Chablis e con tiro al
bersaglio in volo nelle zone di
Morvan e Vezelay (prezzi a partire
da 320 mila lire, tel. 0033/1/
Qui si incontrano 40601123), e quelli di Ballons de
Bourgogne, prezzi a partire da
gli sferonauti 400 mila lire, (telefono 0033/
80242032). In Austria, si vola a
St. Johann (Kitzbuhel, Tirolo):
13/22 agosto, a La (Francia) le Mongol- informazioni 0043/512/53200. In
Rochette (Lussembur- fiadi. Svizzera si pu volare a Gstaad e
go), campionati mondiali Ottobre (2 week- ad Arosa (informazioni tel. 02/
ed esibizione di dirigi- end), a Rocca delle 76013114)
bili, palloni a gas e a Macie (Siena), raduno Chi desidera diventare sferonauta
forma speciale. di mongolfiere. e acquisire il brevetto deve supe-
18/26 settembre, a Gennaio, a Chateau rare un corso di 16 ore di volo,
Kirchberg, nel Tirolo dOex (Vaud, Svizzera), che costa circa 5 milioni di lire,
austriaco, quarta edi- settimana alpina di Cieli affollati presso lAero club Levaldigi, l
zione della Coppa In- aerostati ad aria calda: Aeroclub di Aosta, lAeronord di
ternazionale. una delle pi impor- Mongolfiere in volo su campi di
grano. Manifestazioni di questo Milano e la Sport promotion di
2/3 ottobre, ad Au- tanti manifestazioni Torino.
xerre, nella Borgogna europee. tipo sono frequenti negli Usa, dove
si contano migliaia di appassionati.

Focus 76 Focus 77
 La cesta di solito porta tre persone, ma
esistono palloni che possono
trasportare anche decine di passeggeri
getti. Famosa la collezione di
Anche Disney mongolfiere del miliardario ame-
sale in cielo ricano Malcom Forbes (divenuta
Aerostato a forma un museo dopo la sua morte): tra
di Topolino. gli altri, un pallone a forma di sfin-
Non c limite
alla fantasia ge, e uno che replica larchitettura
di una del castello di Balleroy, in Nor-
sagoma. mandia, sede della collezione. Era
aeronauta David Niven, lattore
inglese, ed iscritto al Gruppo
aerostatico italiano di Piero Porati
anche il presidente del Senato Gio-
vanni Spadolini (socio onorario).
Sport a tutti gli effetti,
con regolamenti e
federazioni inter-
nazionali, la mon-
golfiera vive ogni
due anni i propri
campionati mon-
diali. I prossimi sa-
ranno il 13-22 agosto in
Lussemburgo.
Ma se la guida e la propriet di
una mongolfiera nel nostro Paese
ancora un fenomeno per pochi,
migliaia sono ormai gli italiani che
hanno avuto il battesimo dellaria
e, come passeggeri, hanno provato
il fascino del volo. I raid turistici
in mongolfiera hanno un costo ab-
bordabile (vedi box a pag.45)
e sono numerosi i centri
specializzati. Sulla na-
vicella standard di
un metro per
un metro e ven-
ti, possono
salire fino a
tre passeg-
geri, pi il
pilota. Ma
in Austra-
lia volano
palloni di
40 mila me-
Bizzarrie in volo
Da sinistra, una tigre, una
strega, un grande cocomero.
A destra, un jumbo, un
fantasma e una nocciolina.
Focus 78
6 I palloni ad aria calda (che salgono in quanto laria
tri cubi daria, in grado di traspor-
tare fino a 32 passeggeri in ceste di
vimini a due piani. La pi grande
mongolfiera italiana si trova a San-
to Stefano Belbo, in Piemonte, ha
una capacit di 6 mila metri cubi di
gas e solleva sette passeggeri, pilo-
ta compreso. Negli Stati Uniti, in
Francia e in Gran Bretagna la mon-
golfiera addirittura il mezzo di
trasporto per vacanze itineranti
che si sviluppano nellarco di un
week-end o di una settimana.
Il pallone galleggia
in aria grazie al
principio di Archimede
Sempre che si riesca ad andare
nella giusta direzione. S, perch il
problema fondamentale della
mongolfiera, che si tratta di un
aeromobile privo di mezzi direzio-
nali. Il pallone ad aria calda, quel-
lo pi largamente diffuso, sale per-
ch il bruciatore riscalda laria all
interno del pallone (e laria calda
pi leggera di quella circostante),
mentre comincia a scendere allor-
ch laria del pallone viene lascia-
ta raffreddare, cosa che succede se
laeronauta non si preoccupa di
scaldarla di tanto in tanto con
qualche fiammata del bruciatore.
Il pallone galleggia anche in fun-
zione del famoso principio di Ar-
chimede, per cui un corpo immer-
so in un fluido riceve una spinta
dal basso verso lalto pari al peso
della massa del fluido spostato.
Il pilota, per, non ha altre possi-
bilit di manovra. Una mongolfie-
ra non ha timoni, n ali, in com-
pleta balia della direzione del
vento. La bravura del pilota consi-
ste allora nel salire e scendere di
Per salire, una fiammata. Per scendere, tirare la corda
8 7 Un pallone ad aria calda, il tipo di mongolfiera
largamente pi diffuso in tutto il mondo.
che contengono, riscaldata grazie a un bruciatore
alimentato da una bombola a gas propano, pi
leggera) hanno infatti il vantaggio di essere pi
economici allacquisto e nel costo di esercizio, pi
semplici e rapidi da preparare al volo.
1 - Navicella. E di vimini, un plastico.
materiale leggero e resisten- 4 - Telaio del bruciatore.
te, capace di deformarsi in mo- Quadrato in ferro che sostie-
do elastico nellatterraggio, un ne i bruciatori e al quale sono
materiale tuttoggi preferito a collegati tutti i nastri di cari-
quelli sintetici. Contiene negli co.
angoli bombole di gas propano 5 - Bruciatori. Generano la
da 20 kg per alimentare il bru- fiammata che scalda laria nel
ciatore: ogni bombola assicura pallone (di solito sono due o
unautonomia da 30 a 45 mi- tre, secondo le dimensioni del
nuti. La strumentazione di pallone).
bordo comprende altimetro, 6 - Nastri di carico. In nailon,
termometro (allinterno del pal- rinforzano il tessuto del pallone
lone non si devono mai supe- (nailon e poliestere privo di po-
rare i 120 gradi), radio (per il rosit, opportunamente tratta-
collegamento con laeroporto), to contro il deterioramento do-
variometro (indica la velocit vuto alle radiazioni solari e al
in metri al secondo con la qua- calore interno) e ne limitano
Un passato le varia la quota), estintore. le eventuali rare lacerazioni.
eroico 2 - Corda rossa. Viene azio- Sono orizzontali e verticali.
3 Nel disegno, nata per scendere velocemen- 7 - Valvola paracadute.
2 le parti che te di quota, per fermare il pal- Libera aria calda e fa scendere
compongono lone e per sgonfiarlo alla fine il pallone quando viene aperta,
un aerostato. del volo. Apre la valvola para- anche solo parzialmente, gra-
5 In passato, cadute e fa uscire rapidamen- zie alla corda rossa.
questo mezzo te aria calda dal pallone. 8 - Foro apicale. Il buco su-
fu usato anche 3 - Cavi dacciaio rivestiti. periore del pallone, chiuso dal
Portano il propano ai bruciato- paracadute, tranne quando
per scopi
militari e ri e sono rivestiti di materiale si tira la corda rossa.
4 Napoleone
arriv a
creare un
corpo di
1 aerostieri.
Aerodinamica
trascurata
A sinistra, mongolfiere
abbracciate, a destra,
un pagliaccio; sopra,
una forma tradizionale.
Non dovendo vincere
la resistenza dellaria
per andare in una
direzione determinata,
gli aerostati non hanno
problemidi aerodinamica.
 Una mongolfiera costa circa 40 milioni
e bisogna importarla dalla Gran Bretagna
quota per prendere le cor-
renti di vento giuste e riuscire
a seguire la direzione voluta.
Nelle gare di precisione
vince chi passa pi vicino a
un traguardo segnato a terra e
situato a una distanza da 5 a
10 chilometri dal punto di par-
tenza. Unaltra prova si chia-
ma caccia alla volpe: in que-
sto caso le mongolfiere partono
tutte insieme, qualche minuto do-
po che decollata la mongolfiera
volpe. Vince chi riesce ad atter-
rare pi vicino al punto dove ha
toccato il suolo questultima.
Anche quando si fa un volo turi-
stico si viaggia in compagnia dell
imprevisto: si sa da dove si parte,
Attenzione
al termometro
A sinistra, si
comincia a
scaldare laria.
Allinterno c un
termometro
per controllare che
la temperatura
non salga oltre
i 120 gradi. Sotto,
il pilota alza
la fiamma per far
salire il pallone.
Preparativi
per il volo
Sopra: i due
bruciatori che, a
comando,
scaldano laria
all'interno.
A destra, tirando
la fune si tiene
chiusa la valvola
paracadute e
si facilita il
gonfiamento della
mongolfiera.
Focus 80
ma non si sa dove si atterrer. Per
ogni evenienza il pallone in gene-
re scortato a terra da un furgone,
in contatto via radio, che permette
il recupero di pallone e passeggeri.
Si sale di solito per qualche centi-
naio di metri (ma con i dovuti per-
messi e in condizioni ideali si pu
salire anche a 6-7 mila metri di
quota) e cullati dal vento si va a
spasso tra le nuvole.
Un pallone
il mezzo
aereo pi sicuro
In partenza, per il decollo, il
vento non deve superare gli 8 nodi,
circa quindici chilometri lora, dice
il comandante Enzo Cisaro, presi-
dente dellAeronord aerostati di
Milano, protagonista anche di una
traversata in pallone da Parigi a
Mosca. Una volta in quota, per,
si possono incontrare correnti di
50 nodi, che spingono il pallone a
quasi cento chilometri lora. Ma
non sembra neanche di muoversi.
Quanto ai rischi, le statistiche
sono confortanti: le mongolfiere
sono considerate tra i mezzi aerei
pi sicuri. Bisogna stare attenti
agli ostacoli (linee di alta tensio-
ne) nel volo a bassa quota e in fase
di atterraggio, dice il co-
mandante Enzo Cisaro,
bisogna evitare nubi tem-
poralesche e turbolenze
(per questo si evita di vola-
re nelle ore pi calde), bi-
sogna stare attenti alle con-
dizioni meteo: il vento pu
essere quello giusto alla
partenza, ma come sar all
arrivo? Per questo latte-
raggio, che di solito dolcis-
simo, diventa a volte un
po' brusco.
Avventuroso, ecologico,
emozionante, questo mo-
do di volare non per a-
datto agli impazienti:
prima di poter salire tra le nuvole
gli aeronauti hanno bisogno di
almeno unora per montare il pal-
lone. Ma la mongolfiera non sol-
tanto sport e turismo. Si tratta di
un eccellente mezzo per fare pub-
blicit, dice Porati. Un cartello-
ne pubblicitario sul muro di una
citt pu sfuggire a molti, un pal-
lone colorato alto nel cielo su cui
sia scritto un nome o uno slogan lo
vedono tutti. E mettere il nome di
una ditta a caratteri cubitali su una
mongolfiera (le scritte misurano
in genere una decina di metri di
lunghezza per due o tre di altez-
za) costa relativamente poco, un
paio di milioni di lire per una gior-
nata. Quasi tutte le mongolfiere
italiane vengono utilizzate in occa-
sione di manifestazioni, sagre,
fiere: un modo per ammortizzare il
costo di un pallone aerostatico
nuovo, che si aggira intorno ai 30-
40 milioni di lire per i modelli ad
aria calda, tutti importati dalla
Gran Bretagna (dalla Cameron
balloons, di Bristol). Non esistono
infatti costruttori italiani. Questo
perch manca un mercato nazio-
nale sufficiente a rendere conve-
niente limpresa, mentre abba-
stanza facile per unindustria del
settore montare gli 80 chilogrammi
di nailon resinato (lo stesso usato
per i paracadute) e poliestere del
pallone e i circa 100 chilogrammi
della navicella in vimini e del bru-
ciatore. Le mongolfiere sono an-
che utilizzate nel campo della foto-
grafia aerea, dice Giovanni Aimo,
e potrebbero essere un mezzo
ideale anche sul fronte ecologico.
Dotate degli strumenti necessari,
possono prelevare e analizzare in
tempo reale laria delle nostre citt
(i gas salgono perch sono pi leg-
geri dellaria), misurando i tassi di
inquinamento alle diverse altitu-
dini. A Milano sono stati gi pro-
grammati dal Comune rilevamen-
ti di questo tipo. Esauriti gli scopi
militari (Napoleone cre un corpo
di aerostieri; nella Seconda guerra
mondiale i giapponesi tentarono
di attaccare gli Stati Uniti con pal-
loni gonfiati a idrogeno e caricati
con bombe di 15 chili, sganciate
grazie a un sistema azionato da un
barometro), le mongolfiere hanno
tra laltro scritto pagine importan-
ti nella storia della meteorologia,
rendendo possibile lo studio dell
alta atmosfera. Ancora oggi si u-
sano palloni meteorologici, dotati
di particolari sonde, che salgono
oltre i 15 mila metri di quota, con-
sentendo osservazioni stratosferi-
che e sui raggi cosmici.
Alessandro Mazzucchelli
Per saperne di pi:
Don Cameron, Ballooning Handbook,
Pelham Books Ltd, Londra.
Marco Mairani, I vascelli del cielo,
Edizioni dellAmbrosino. E il primo
libro italiano sullargomento e uscir in
ottobre.
Economia
Il tesoro
in sacrestia
Il "caveau" della
Banca dItalia,
detto anche
sacrestia, nel
quale sono
conservati
i lingotti che
costituiscono
la riserva aurea.
Un governatore, un
direttorio e tredici
consiglieri decidono
il costo del denaro,
sorvegliano le
banche, stampano
le banconote. Sono
gli uomini che
controllano
e guidano
i conti del
nostro Paese.
La sede della Banca
dItalia prima che fosse
costruita quella attuale.
C
ompie centanni proprio
in questi giorni. La Banca
dItalia fu infatti creata
nel 1893, in seguito a un
grande scandalo finanziario che
travolse diverse banche, bruci i
risparmi di molti cittadini e scosse
lintero Paese. Lo scopo fu quello
di mettere ordine nel sistema delle
emissioni (cio degli enti che pote-
vano stampare banconote per con-
to dello Stato). E in questi mesi,
per la prima volta, il governatore
della Banca dItalia, Carlo Azeglio
Ciampi, ha lasciato il suo incarico
per svolgere le funzioni di capo del
governo, proprio per contribuire
con la sua esperienza a mettere
ordine nel nostro sistema econo-
mico e politico. E quasi un ricorso
storico. Ma quali sono le funzioni
della Banca dItalia? Qual il suo
ruolo nelleconomia nostro Paese?
Focus 82
La Banca d'Italia
Il centro del potere
La sede centrale sta a Roma, in
via Nazionale, nel grande palazzo
Koch (dal nome dellarchitetto che
lo progett a fine Ottocento). A
essa fanno capo 98 filiali in Italia, e
delegazioni allestero. Al primo
piano ha lufficio il governatore
(oggi Antonio Fazio) con i suoi pi
diretti collaboratori: da qui ci si
tiene in collegamento con le altre
banche centrali dei vari Paesi, si
segue il mercato dei titoli di Stato
(i buoni del tesoro e cos via), si
controlla il comporta-
mento dei vari istituti
di credito e landamen-
to dei tassi dinteresse.
Nei sotterranei della
Banca c il deposito
dei lingotti doro che
contiene un terzo delle
Le due fabbriche dei soldi
IdItalia
n qualit di istituto di
emissione, la Banca
ha la respon-
sabilit di decidere la incarico del ministero
circolazione mone-
taria del Paese. Per- vece alla Zecca, che
ci, in piena autono-
mia, stampa le ban-
conote decidendone
la quantit e ritira
quelle non pi adatte
alluso. Per fabbricare
le banconote, di-
La fortezza delleconomia
La sede centrale della Banca
dItalia, in via Nazionale, a Roma.
riserve auree del Paese. Le banco-
note vengono invece prodotte e
custodite in uno stabilimento ben
spone di una propria
officina. Il compito di
coniare le monete, su
fa parte del Poligra-
fico dello Stato, ed
un ente autonomo.
protetto, nel quartiere Tuscolano,
sempre a Roma.
Oltre alle monete, il
del Tesoro, spetta in- Poligrafico conia me- Che cosa fa?
daglie, stampa franco- Lazione dellaBanca dItalia si
bolli, biglietti delle svolge in tre direzioni:
lotterie, marche 1, istituto di emissione. La Ban-
da bollo, sigilli di ca stampa e distribuisce le banco-
Stato e produce note, regolandone quindi la quan-
anche banconote tit in circolazione. Ci avviene dal
e monete per altri
Paesi. 1926. In precedenza, ancora dopo
il 1893, anche altre banche pote-
Accanto, monete
vano, su autorizzazione, battere mo-
neta (per esempio il Banco di Na-
appena coniate. poli e quello di Sicilia).
A sinistra, le 2, banca centrale. La Banca
banconote nuove la banca delle banche, e a essa si prestiti che concede
sono suddivise e
impacchettate rivolgono gli altri istituti di credito
meccanicamente. per prendere denaro in prestito e
compiere le proprie operazioni.
Alla testa dellIstituto dal 1900 a oggi
Bonaldo Stringher, Vincenzo Azzolini, Luigi Einaudi, Donato Menichella, Guido Carli,
governatore dal guid la Banca governatore dal a capo della Banca governatore dal
1900 al 1930. durante il fascismo. 1945 al 1948. dal 1948 al 1960. 1960 al 1975.
Una carica
senza scadenza
A sinistra, lattuale
governatore della
Banca dItalia,
Antonio Fazio. La
carica di governatore
a vita, salvo
Paolo Baffi, resse
la Banca d'Italia
Carlo Azeglio Ciampi,
governatore dal
revoca da parte del
Consiglio superiore.
dal 1975 al 1979. 1979 al 1993.
dunque della Banca stessa, sono
Basta una sola votazione per per legge solo enti o istituti di
tipo pubblico: in particolare il 60%
U n editore, quattro
industriali, due
armatori, un magi-
li spettato il com-
pito di designare l'ul-
timo governatore della
invalsa la tradizione
di considerare il di-
rettore generale co-
della propriet suddivisa fra una
novantina di Casse di risparmio, il
26% spetta ad altre banche, il resto
strato in pensione,
un ex rettore duni-
Banca dItalia, la cui
nomina deve essere
me il candidato pi
naturale a succede- allInps e a istituti di assicurazione.
versit, due impren-
ditori agricoli e due
ratificata dal gover-
no. Di solito basta
re al governatore che
lascia la carica. Il
I rappresentanti di questi parte-
cipanti, riuniti in assemblea, eleg-
liberi professionisti.
Sono gli attuali tredi-
una sola votazione
per giungere alla
consiglio nomina an-
che il direttore gene-
gono le varie cariche.
ci componenti del con-
siglio superiore ai qua-
scelta, anche perch,
dal dopo guerra,
rale e i due vice di-
rettori generali.
Chi comanda?
Lorganizzazione della Banca
dItalia una specie di piramide.
portamento e cerca di evitare (o Assemblea generale: sta alla
di rimediare) crisi. Un compito base, comprende tutti i partecipan-
particolarmente complesso se si ti, e si riunisce una volta allanno
pensa che le banche, in Italia, sono entro il 31 maggio proprio come
oltre 1100. le assemblee delle societ private,
per approvare il bilancio. Nel corso
Da chi dipende? di altre riunioni si provvedono a
In quasi tutti i Paesi del mondo nominare le varie cariche.
le banche centrali sono enti auto- Consiglio superiore: si riunisce
Linteresse che la Banca dItalia nomi, non sono cio dipendenti invece una volta al mese, ed una
fa pagare a chi le chiede soldi in pre-
stito diventa cos un punto di rife-
direttamente dal governo. Cos
in Italia: la Banca, pur avendo un
specie di consiglio di amministra-
zione. Provvede cio alla gestione
rimento per gli interessi che tutte
le altre banche, a loro volta, fanno
ruolo fondamentale per lo Stato e
leconomia italiana, formalmen-
generale della Banca.
Comitato del consiglio superio-
pagare ai loro clienti. E insomma te una societ per azioni come re: alleggerisce e facilita le funzio-
un meccanismo a cascata. tante altre, con i suoi conti e il suo ni del consiglio superiore.
3, organo di vigilanza. La Banca patrimonio, e una autonomia fi- Direttorio: costituito dalinsie-
esercita il controllo sulla corretta nanziaria che viene garantita dagli me dei dirigenti superiori, cio dal
gestione degli altri istituti di cre- utili della gestione. Gli azionisti, governatore, dal direttore genera-
dito, d indirizzi generali di com- cio i proprietari del capitale, e le e dai due vicedirettori. Nel loro
insieme costoro costituiscono il
vero cervello della Banca.
Un'arma per regolare l'economia Governatore: la figura pi im-
portante, il primo responsabile del-
I n sigla, Tus. Sta per
Tasso ufficiale di
sconto. E il tasso di in-
trale per regolare le-
conomia nazionale e
la usa in completa
dotti a non richiedere
prestiti per investi-
menti e spese. Se in-
la Banca. Come tale il principale
consulente del governo in materia
teresse che la Ban- autonomia. Se il tas- vece il tasso di scon- di credito, sovrintende a tutte le
ca dItalia applica sui so sale, salir anche to scende, ci sar grandi operazioni finanziarie na-
linteresse che le va- maggior quantit di zionali e propone al ministero del
alle altre banche. E l rie banche impon- denaro a disposizio-
arma principale di cui gono ai loro clienti, i ne del sistema eco- Tesoro le variazioni del tasso di
dispone lIstituto cen- quali saranno cos in- nomico nazionale. sconto. E, insomma, la massima
autorit monetaria del Paese.
Focus 83
 Medicina - Dal punto di vista biologico, le nostre chiome sono assolutamente inutili

F
ragile come un capello?
Assolutamente no. Uno
solo pu reggere un peso
da 50 a 100 grammi e un
fascio che ne contenga 100-120 mi-
la, che poi una normale chioma,
pu reggere un peso di 10-12 ton-
nellate. A cosa serva poi tale robu-
stezza, per, non si sa: biondi o bru-
ni, lunghi o corti, pochi o molti,
dal punto di vista biologico i capel-
li non servono a niente, non svolgo-
no alcuna funzione. Non sono utili
nemmeno per regolare la tempe-
ratura corporea, giacch lorgani-
smo provvede con la traspirazione
e le modificazioni nei vasi sangui-
gni. Perci, averli o non averli non
costituisce per lorganismo n un
vantaggio n uno svantaggio.
Le cure eccessive
rischiano di
provocare disturbi
Ancora: mai credere che qualco-
sa o qualcuno possa dare (o resti-
tuire) vita ai capelli. Questa affer-
mazione pu avere un senso dal
punto di vista estetico, ma non dal
punto di vista scientifico, perch
la parte di essi che vediamo fatta
di cellule che hanno perso il nu-
cleo, cio la parte vitale, e si sono
Alta trasformate in cheratina, una so-
densit stanza cornea. Detto pi sempli-
cemente, quelli che ci portiamo in
Una splendida testa sono cellule morte e come
capigliatura
bionda. In ogni tali destinate a essere eliminate.
centimetro Per la nostra psiche, per, i capel-
quadrato di li contano. Lo dimostra il fatto che
pelle ci sono gli italiani spendono ogni anno
da 175 a 300 quasi 1500 miliardi in profumeria e
capelli, ma con in farmacia per acquistare pro-
lavanzare dotti per curare i capelli a casa pro-
dellet il loro pria e altri mille li spendono dal
numero e il parrucchiere. Ben 88 miliardi
loro spessore
diminuiscono. allanno se ne vanno solo per
quelle che gli esperti del settore
chiamano lozioni e fiale d
urto e altri 97 se ne vanno
A destra, un ciuffo di capelli visto al per mousse strutturanti.
microscopio elettronico: lo strato esterno Fino a qualche anno fa
fatto di cheratina, una sostanza cornea. gli uomini chiedevano al
dermatologo di salvarli
dalla calvizie. Oggi a que-
sto problema ne aggiun-
La calvizie scritta nel patrimonio

Per un capello
gono un altro: i disturbi
alla pelle provocati dall
genetico, e dunque invincibile. Ma uso improprio di colo-
i capelli possono ammalarsi anche ranti, lozioni, permanenti, dice
Aldo Scordamaglia, dermatologo
in altri modi, o essere vittime di Quattro capelli presso un importante centro dia-
gnostico milanese. Qualche volta
spuntano in superficie.
particolari disturbi dell'organismo. In basso, verso la ricerca di unimmagine pi cura-
destra, fuoriesce ta finisce con il procurare il risul-
Ecco che cosa dice la scienza.

un capello morto. tato contrario.

Focus 84 Focus 85
Anche una forte delusione damore pu lasciarci per un po'
senza capelli in testa
Ma si pu usare il termine cu-
rare quando si parla di capelli?
In Italia il medico dei capelli non
esiste: non ci sono corsi universitari
o facolt al termine dei quali si
consegue una specializzazione
nella cosiddetta tricologia. Questo
perch se i capelli si ammalano,
non sono loro a dover essere cura-
ti, ma altri disturbi e altri organi.
Con una visita accurata, il der-
matologo in grado di capire se il
paziente deve essere indirizzato a
un endocrinologo, perch la malat-
tia dei capelli potrebbe derivare
da uno squilibrio ormonale, oppu-
re a un dietologo, per rimediare a
eventuali carenze alimentari dalle
quali possono nascere inconve-
nienti per i capelli. Uno squili-
brio ormonale, per esempio, qua-
si sempre all'origine dell'eccesso
di sebo, un disturbo che affligge
un buon 40 per cento delle perso-
ne. Il sebo prodotto da apposite
ghiandole e la loro maggiore o
minore attivit influenzata dal
testosterone.
Perch cadono
in certe stagioni?
Ancora non si sa
Se non servono a niente, in com-
penso i capelli hanno una vita
lunga e complicata. Ognuno di noi
ne possiede normalmente fino a
180 mila. Tutto comincia nel bul-
bo, che la matrice del capello, un
gruppo di cellule del derma, lo
strato pi interno della pelle, ricco
di vasi sanguigni e di nervi. Al
bulbo unito il follicolo, un tubi-
cino dentro il quale il capello cre-
sce fino a raggiungere lesterno,
allungandosi alla velocit di circa 3
millimetri la settimana. Questa fa-
se di crescita chiamata anagen,
nelluomo dura circa tre anni e
nella donna sei o sette anni. A que-
sto punto il capello entra nella fase
chiamata catagen, una sorta di ma-
turit durante la quale non cresce
pi. Dopo tre o quattro settimane
comincia il periodo della vecchiaia:
si chiama telogen, dura tre o quat-
tro mesi alla fine dei quali il capel-
lo cade, sostituito da un altro che
nel frattempo nato sotto di lui.
Per fortuna, tutto questo avviene
in tempi diversi per ogni capello,
altrimenti ci ritroveremmo perio-
dicamente calvi.
Normalmente, il 90 per cento
dei capelli si trova in fase di cre-
Focus 86
Una lunga
permanenza
A destra, capelli
particolarmente
lunghi. La vita
media di un
capello
di circa 1000
giorni, durante
i quali crescono
di tre millimetri
la settimana.
Non c per
nulla di vero
nella convinzione
che tagliare i
capelli serva
a irrobustirli.
Una nascita precoce
Sopra, un follicolo di capello
ingrandito: alla base c' il
bulbo. I follicoli si formano gi
al quarto mese di gestazione.
Autotrapianti, espansioni e capelli sparati
S i eseguono in ane-
stesia locale e il pa-
ziente pu tornare a ca-
sa subito dopo linter- zioni di cuoio capelluto,
vento. Ecco le tecniche
pi diffuse.
Autorapianto a microi-
sole. Dalla nuca, dove in
genere i capelli sono pi risultato molto natu-
forti, si prelevano fram-
menti di cuoio capelluto
che vengono successi-
vamente innestati nelle
zone calve. Non esiste
possibilit di rigetto, ma
se durante il prelievo i
bulbi sono danneggiati, i
capelli non ricrescono
pi. Leffetto a ciuffi per fare in modo che la
inevitabile. Costa circa
6 milioni di lire.
Autotrapianto monobul-
bare. Come per linter-
vento precedente, si
prelevano piccole por-
ta la zona calva e si fa
scivolare il nuovo lembo
coperto di capelli. I risul-
tati sono definitivi, ma
poi si isolano al micro- bisogna avere il corag-
scopio i singoli bulbi, i gio di uscire per almeno
quali vengono inseriti due mesi con due pal-
nella zona da trattare. Il loncini in testa. Il prezzo
parte da 8 milioni.
rale. Il prezzo va da 12 a Impianto di capelli artifi-
15 milioni. ciali. Sono in fibra sinte-
Espansori cutanei. In tica e vengono sparati
una zona in cui i capelli uno a uno con unappo-
sono ancora forti, si in- sita macchinetta. Lorga-
seriscono sotto la cute nismo li riconosce come
due palloncini di silico- corpi estranei e li inglo-
ne, che vengono pro- ba in microcisti che di-
gressivamente gonfiati ventano una sorta di
bulbo. Ongi anno, per,
pelle, ancora coperta dai se ne perde il 20 per
capelli, si espanda. Qual-
che mese dopo si aspor-
cento. I rischi non sono
da poco: rigetto, granu-
Le radici sotto il microscopio
Fototricogramma.
E sistono diverse tec-
niche per verifica-
re le condizioni dei
sono in fase ripro-
duttiva, quanti in fase
di riposo e quanti so-
I capelli vengono ta-
gliati a due millimetri
capelli. Qui di seguito no morti. Il valori nor- dallattaccatura e poi
elenchiamo le tre pi mali prevedono che fotografati a distanza
comuni. Della quarta, nelle donne sia in fa- di alcuni giorni. In
il mineralogramma, se riproduttiva l86 questo modo si valuta
diamo qui a fianco u- per cento dei bulbi, in dal vivo come avvie-
na illustrazione pi riposo il 13 per cento ne la crescita.
dettagliata. e solo l1 per cento
morto. Negli uomini Sebometria. Serve
Tricogramma. Il questi valori sono ri- a valutare la quantit
dermatologo strappa spettivamente l84 di sebo del cuoio ca-
una cinquantina di ca- per cento, il 15 per pelluto. Si strofina una
pelli da varie zone del cento e l1 per cento. speciale cartina sulla
cuoio capelluto del Se allesame si riscon- testa in modo da as-
paziente e li esamina trano valori molto di- sorbire il grasso. La
1 PRELIEVO Sopra, prelievo di capelli per fare
un mineralogramma. Questo esame
permette di scoprire quali sostanze, soprattutto
al microscopio per
controllare se la strut-
verso da quelli indica-
ti, vuol dire che nella
cartina poi sottopo-
sta allesame di un ap-
metalli, sono tura dei bulbi nor- capigliatura qualcosa parecchio che misura
depositate male, quanti di essi non funziona. la quantit di sebo.
dallorganismo
nei capelli.
scita e il resto in attesa di cadere. Con il passare del tempo, a forza
E infatti normale perdere da 40 a di tirare, si indebolisce la radice e
80 capelli al giorno. Qualche volta, le conseguenze sono inevitabili.
2 VIA L'ACQUA
I capelli da
esaminare sono
per, ne cadono molti, molti di pi.
Pu trattarsi di un fenomeno lega-
Abbastanza diffusa, invece, soprat-
tutto tra gli uomini, una fobia
sottoposti alla to alle stagioni: In genere la ca- che ha del paradossale: la paura
disidratazione, duta inizia in autunno e va avanti di perdere i capelli, che spinge a
vengono cio per un paio di mesi, spiega un passarsi continuamente una mano
privati dellacqua
che contengono. altro dermatologo, Antonino Di sulla testa, quasi a voler control-
Pietro. Sulle cause non se ne sa mol- lare che la chioma sia ancora l. Il
to: c chi sostiene che si tratta di gioco a lungo andare indebolisce
I resti dello un adattamento alle nuove per davvero i capelli e alla fine li fa
shampo condizioni climatiche. cadere. In tutti questi casi, per,
A sinistra, un Personalmente penso che quando si guarisce dalla malattia
capello umano
trattato con
la caduta pi abbondante che lha originata, o si mettono da
di capelli in questo caso sia parte le cattive abitudini, la caduta
shampo secco dovuta alla perdita di sali si interrompe e i capelli riprendo-
e visto al minerali, utili per la salute no a crescere, assicura Di Pietro.
microscopio
elettronico dei capelli, che si verifica
con un insieme al sudore nel Risposta anormale
ingrandimento corso dellestate. Altre agli stimoli
di oltre 400 volte. anormali cadute di capelli
I granuli verdi si possono verificare quan-
del testosterone
sono i resti
dello shampo.
3 IL PESO I capelli prelevati
vengono successivamente do lorganismo subisce un
forte shock: una forte e-
Il dramma della calvizie, infatti,
si annuncia in modo completa-
pesati. Con il mineralogramma
possibile sapere se esiste
nellorganismo un corretto
4 LIQUEFATTI I capelli sono
disciolti in una soluzione
acida che pu essere esaminata
morragia, unanestesia generale,
una malattia infettiva con febbre
mente diverso. E una caduta len-
ta. Inizia ai lati della fronte e alla
rapporto tra minerali essenziali. dallo spettrofotometro atomico. molto alta. sommit del capo. Anche la strut-
Lelenco delle malattie che pos- tura dei singoli capelli cambia:
lomi, infezioni. Il prezzo
dipende dal numero di
capelli inseriti: ciascuno
sono provocare unimprovvisa per-
dita di capelli (i medici la chiama-
quelli che ricrescono sono sempre
pi sottili, si fanno lanuginosi.
costa 4 mila lire. no effluvium) davvero lungo: le Vuol dire che i follicoli stanno en-
anemie, il diabete, lipertiroidismo trando in un processo degenerati-
Si prepara il cuoio e l ipotiroidismo, le malattie delle vo, tendono progressivamente ad
capelluto ghiandole surrenali e i disordini atrofizzarsi e alla fine i capellli non
per un trapianto.
ormonali, i disturbi del fegato e le si presentano pi allappuntamen-
malattie croniche debilitanti. E poi to. I medici la chiamano alopecia
ci sono anche le malattie psicolo- androgenetica, molto difficile, se
giche: gli stati dansia, il dolore per non impossibile, da combattere. Il
la morte di una persona cara e per- perch lo spiega il suo stesso no-
fino una forte delusione amorosa me: le cause sono nel patrimonio
pu lasciarci per un certo periodo genetico. E' come avere la pelle
a capo scoperto, o quasi. E non bi- chiara o scura o gli occhi azzurri.
sogna nemmeno dimenticare le A causa di una predisposizione
manie: la pi curiosa si chiama tri- ereditaria, i bulbi dei capelli ri-
cotillomania, labitudine di attor- spondono in maniera anomala allo
cigliarsi i capelli intorno a un dito stimolo degli ormoni maschili, in
5 I RISULTATI Le varie sostanze sono rilevate dallo spettrofotometro
in base alla loro capacit di riflettere le radiazioni luminose. quando si nervosi o ci si vuole
concentrare.
particolare del testosterone, e van-
no incontro progressivamente a un
Il grafico sullo schermo indica le quantit contenute nei capelli.
Focus 87
La lozione miracolosa non
stata inventata. I capelli si
curano quando si giovani
indebolimento e alla morte. A un disturbo ormonale ma anche

determinare la calvizie non l'or- una malattia della tiroide.

mone in quanto tale o il suo livello
nell'organismo, ma la reazione del-
la pelle ai suoi stimoli.
Per chi predestinato, ogni mo-
mento dunque buono per comin-
ciare a perdere i capelli. E una pa-
tologia tipicamente maschile, ma
talvolta non risparmia nemmeno le
donne. In questo caso, per, pos-
sono esserci altre cause oltre quella
genetica: pu, per esempio, essere
La catastrofe proprio inevita-
bile? Pare di s. Lozioni miracolo-
se finora non ne sono state inven-
tate, la risposta dei dermatologi.
Tutto quello che si pu fare di
aver cura dei capelli quando la cal-
vizie non si presentata e sono
ancora sani, rimandandone cos
pi a lungo possibile la caduta.
Esistono anche alcuni farmaci che
possono stimolare la crescita e ir-
robustire i capelli, ma gli effetti va-
riano da persona a persona. Anche
queste terapie possono avere qual-
che risultato positivo solo se prati-
cate preventivamente, quando si
ancora giovani e i follicoli non so-
no ancora tutti atrofizzati.
Alice Sebaste

Cellule come squame

A sinistra, su un capello ingrandito
si notano le cellule della cuticola,
disposte come squame di un pesce.

Lanima
colorata
La sezione di
un capello vista
al microscopio.
Le cellule dello
strato intermedio
danno il colore
ai capelli. Al
centro, il midollo.

Il "miracolo" del minoxidil

L unico medicinale
che sia riuscito a
far spuntare qualche
chiome ricrescono be-
ne solo nel 15 per
cento dei casi. Nei re-
mente diverse. Nel
tentativo di contrastar-
ne contemporanea-
capello sulla testa dei stanti casi, si ha sol- mente pi di una, alcu-
calvi il minoxidil. E tanto un migliorame- ni specialisti studiano
nato con un altro sco- mento della struttura la possibilit di asso-
po, quello di curare i dei capelli, che diven- ciare il minoxidil con
disturbi della pressio- tano pi grossi mentre altre sostanze come
ne sanguigna. E un va- la caduta rallenta. In acido retinoico, proge-
sodilatatore: applicato alcuni pazienti, invece, sterone, spironolatto-
al cuoio capelluto un non si ha nessun ne e zincosolfato.
paio di volte al giorno miglioramento; Inoltre, Siamo per ancora nel
in soluzione al 2 per ha un grosso limite: se campo della sperimen-
cento, migliora lirrora- si sospendono le appli- tazione farmaceutica,
zione dei vasi sangui- cazioni, dopo due o tre i prodotti con queste
gni che si trovano alla mesi i capelli riprendo- formulazioni non sono
radice dei capelli e no a cadere. ancora disponibili sul
quindi lapporto di Questi scarsi risultati mercato e quindi biso-
sostanze nutritive. sono dovuti al fatto gna attendere i risulta-
I risultati finora non che le vere cause della ti prima di crearsi ec-
sono eccezionali. Le calvizie sono probabil- cessive illusioni.

Focus 88
Patrimonio artistico
Sculture di cioccolato, composizioni con animali vivi o morti, colo ri sintetici: le opere contemporanee non possono durare a lungo
Se questa arte, chi la restaura?
Per nemico, un colpo di spugna
Una lavagna e una scritta in gesso: "Chi l'ha fatto?". Quest'opera,
esposta al Moma (Museum of Modern Art) di New York, appare
come una provocazione. Gli artisti moderni puntano infatti
sull'immediatezza del messaggio, e non si curano della sua durata.
U
na carcassa di mucca galleggia
in un gigantesco acquario di for-
malina. In una teca di vetro una
colonia di formiche si aggira
impazzita in un labirinto di sabbia. Un
gruppo di materassi stracciati sta sospeso
minaccioso a mezzaria, lungo un corri-
doio...Tutto questo arte. Anzi, rappre-
senta il fiore della creativit contempo-
ranea esposto alla Biennale di Venezia.
E evidente che larte contempora-
nea ha adottato un atteggiamento tra-
sgressivo rispetto alla tradizione, usando
tecniche e materiali extrartistici, com-
menta Achille Bonito Oliva, critico darte
e curatore della mostra. Inseguendo le-
quivalenza tra larte e la vita, gli artisti
doggi usano materie degradabili, lavo- Materassi per terra: vita (e arte) provvisoria
rando pi sotto lincubo del presente che L'americana Nancy Rubbins davanti a "Matresses and cakes",
sotto il sole dellavvenire. composta da 250 materassi e 200 torte, esposta alla Biennale.
Non c alcun dubbio che gran parte di
queste opere il sole dellavvenire non lo
vedranno mai: le formiche moriranno, la
mucca si decomporr, i materassi fini-
ranno di rovinarsi. Ma non una novit:
gi gli artisti dellEat art (letteralmente
arte da mangiare, con esponenti come
Dieter Roth e Richard Lindner) hanno
portato la caducit delle opere allestre-
mo, usando fette di salame, formaggio e
cioccolato per le loro composizioni.
Nell'Ottocento
l'ingresso dei nuovi
materiali industriali
Che cosa ci rester allora da traman- Bauli e valigie per lanciare un messaggio politico
dare ai posteri? Forse le opere che abbia- Fabio Mauri davanti alla sua installazione "Ebrea", un muro di
mo descritto, per stessa ammissione dei valigie in mezzo a una stanza, che rappresenta il Muro del pianto.
loro autori, non aspirano allimmortalit.
Che cosa dire per di artisti come Manet,
Picasso, Van Gogh, De Chirico, Carr?
Anche le loro opere si stanno rapida-
mente disgregando, rivelando, a poche
decine di anni dalla loro creazione, una
fragilit sconosciuta invece ai Giotto,
Leonardo, Michelangelo o Rembrandt.
La spiegazione semplice: dal 1815 i
materiali a disposizione dellartista sono
profondamente cambiati, dice Paolo
Montorsi, storico dellarte e funzionario
dellIstituto centrale per il restauro di
Roma. A partire dai colori: sono infatti
approdati sul mercato quelli in tubetto, di
produzione industriale, che in breve
hanno completamente sostituito i colori
preparati artigianalmente, con sostanze Il cielo in una stanza si rovesciato
minerali e organiche. A partire dalla se- Due opere dello spagnolo Antoni Tapies: "Rin-zen" (il letto
conda guerra mondiale, poi, diventato rovesciato) e "Sillas" (la composizione di sedie)
Focus 91
Oggi chimica ed elettronica
consentono di ricostruire
tutto. Ma restauro o replica?
sempre pi difficile approvvigio-
narsi di resine naturali dal Sud-est
asiatico, e dunque la produzione
e luso di colori sintetici si sono dif-
fusi ancora di pi.
Risalgono agli anni Cinquanta,
per esempio, le pitture acriliche
dellamericano Marc Rothko, che
dipingeva superfici ampie alcuni
metri quadrati con forme geome-
triche: oggi un graffio su una su-
perficie monocroma di questo tipo
praticamente impossibile da mi-
metizzare, a meno di non riverni-
ciare tutto quanto il quadro.
L'artista-artigiano
sparito: l'idea ha
sostituito la tecnica
I colori sintetici hanno altri svan-
taggi: una scarsa aderenza al fondo,
per esempio, e quindi la tendenza a
sbriciolarsi e a distaccarsi nel giro
di pochi anni. La preparazione del
fondo di un dipinto infatti di
importanza fondamentale per la sua
durata. Dallantichit fino allOt-
tocento la tecnica impiegata per un
dipinto su tavola sempre stata la
stessa, spiega Cesare Chirici, do-
cente di Teoria e tecnica del restau-
ro allAccademia di Brera. Per pre-
parare il fondo si mescolavano gesso
e colla animale, spesso di coniglio,
quindi vi si stendeva sopra il colore.
Questo era a base di pigmenti natu-
rali (ottenuti da terre o da pietre
sbriciolate) tenuti insieme da un
legante a base di acqua o di bianco
duovo (nel caso della tempera)
oppure di olio di lino, noce o papa-
vero (nel caso della pittura a olio).
Infine, a opera ultimata, si stendeva
sullopera una vernice resinosa per
fissare il colore.
Dal Medioevo in poi gli artisti
dovevano essere dunque in primo
luogo ottimi artigiani, e lo diven-
tavano facendo un lungo tirocinio
in bottega. Lartista moderno inve-
ce, salvo rari casi, non ha pi alcu-
na preparazione, e bada anzitutto
a esprimere la sua idea, nella
forma che ritiene pi idonea, senza
curarsi della qualit tecnica del suo
lavoro.
Ecco allora che al posto della
colla animale, per esempio, oggi si
usa una sostanza come il Vinavil
(acetato di polivinile). Leffetto
ottimo, tuttavia lopera compiuta
non andrebbe esposta alla luce e
allaperto perch la colla, sostan-
Focus 92
Pennellate
al microscopio
giusto per la pulitura, o a prepa-
rare adeguate vernici protettive o
mastici resistenti per il fissaggio.
Un frammento di
pellicola pittorica Ma di fronte a danni pi gravi si
impone una vera e propria scelta
sottoposto
a esame
stratigrafico.
filosofica: successo con Large
Glass di Marcel Duchamp, un di-
Il campione pinto a olio incapsulato tra una
zialmente un polimero sintetico e viene ingrandito lamina di piombo e una lastra di
dunque chimicamente poco stabi- da un microscopio vetro. Si ruppe il vetro del pannel-
le, si pu idrolizzare: per effetto elettronico e lo inferiore e gli esperti della Tate
dellacqua, cio, i legami chimici quindi proiettato Gallery discussero un anno intero
si sciolgono e la pittura stessa si di- su uno schermo prima di decidere di farlo rifare.
sgrega. Appaiono allora, tra i dan- televisivo. Ora quellopera nuovamente
ni pi diffusi, le caratteristiche L'analisi rivela la integra, ma a questo punto par-
craquelures (spaccature) oppure tecnica utilizzata zialmente falsa.
lo spolvero (sbriciolatura) delle dal pittore e Il nodo centrale della questio-
superfici pittoriche. perfino la ne, semplificando, proprio que-
Ma non ci sono soltanto i nuovi composizione sto: bisogna lasciar andare in rovi-
materiali alla base della fragilit del colore. na larte contemporanea oppure
dellarte moderna. C anche il conservarla a tutti i costi, anche
sempre pi diffuso desiderio di falsificandola? Nel dibattito, at-
sperimentazione: il norvegese immutata dallantichit allOt- tualissimo, entrano in gioco pur-
Edvard Munch lasciava i suoi qua- tocento, ma di ogni opera deve troppo anche grossi interessi eco-
dri ricoprirsi di neve fino a mezza prima studiarne ogni specificit. nomici, dice Pinin Brambilla Bar-
altezza nel suo atelier allaperto La scienza offre in questo cam- cilon, fondatrice di uno dei pi at-
per studiare gli effetti del freddo po un prezioso contributo. At- trezzati laboratori di restauro, a
sul colore. Picasso invece dipinse la La tavolozza traverso la cosiddetta statigrafia Milano, che ha eseguito i lavori sul
sua Tauromachia mescolando ricostruita del colore possibile per esempio Cenacolo di Leonardo da Vinci ma
china e zucchero. Il tedesco Ernst Un'opera avere notizie sulla tecnica pittorica anche quelli su Lucio Fontana.
Nay (della corrente che ha antici- dell'espressionista dellartista e individuare anche la
tedesco Kirchner presenza di alcuni pigmenti parti- Per i collezionisti
sottoposta a colari, racconta Giuseppe Piz- l'arte denaro:
restauro del zigoni, tecnico dei laboratori Sy-
colore. In questo remont, una societ del gruppo
quindi va salvata
caso si tratta Montedison che opera nel campo Spesso un privato che possiede
di integrare
i pigmenti dei sistemi di conservazione e un quadro di valore disposto in-
mancanti con restauro dei Beni culturali. Per la fatti anche a farlo completamente
altri il pi possibile stratigrafia si procede su un cam- riverniciare purch, a causa delle
simili all'originale. pione di colore grande quanto la tracce del tempo, non risulti de-
Un esame dolcissimo Spesso inoltre punta dellago di una siringa, che prezzato. Io penso invece che si
Sopra e a lato, nel laboratorio statale di i quadri degli viene inglobato in una resina e poi debba intervenire il meno possibi-
restauro di Dsseldorf, analisi ai raggi X su espressionsti sezionato. Quindi lo si osserva al le e sempre nel rispetto dellartista.
una scultura scolpita nel cioccolato: non erano microscopio ottico o elettronico. Per capire come riparare alcune
serve a evidenziare la presenza di vermi. verniciati e quindi Unanalisi pi sofisticata invece la opere di Fontana ho dovuto prima
la polvere vi si
accumulata con spettrometria di massa, che, basata capire in che modo eseguiva i suoi
maggiore facilit. sullimpiego del laser, in grado di caratteristici buchi sulla tela. O-
Quando la tela resiste poco rivelare lesatta struttura molecola- gnuno di essi era infatti fatto con
La ricucitura di un dipinto controllata alla re e atomica della sostanza. un certo intendimento, per creare
luce di un proiettore. Strappi e crepe Tuttavia conoscere la composi- e proiettare ombre. I buchi e i ta-
sono i danni pi tipici alle opere moderne. zione chimica dei materiali non gli si erano col tempo allargati: non
basta: aiuta a scegliere il solvente era tanto difficile ricucirli, ma biso-
pato lespressionismo, Die Br- gnava farlo nel rispetto della loro
cke), quando era a corto di soldi, originalit.
diluiva i colori con la benzina, con Resina e colla di coniglio per salvare Severini C' chi suggerisce addirittura
il risultato che alcune sue opere unaltra soluzione: cominciare a
oggi non sono ancora asciutte.
Per non parlare delle sculture in
G ino Severini realizz
nel 1953 il pi vasto
dipinto murale italiano
scista di alcuni temi cari
anche al passato regime.
Di recente la gigantesca
I pannelli sono stati
smontati e quindi rinfor-
zati sul retro con telai di
gi aveva rivelato ai re-
stauratori la figlia del pit-
tore, Gina: Severini utiliz-
considerare anche i danni del
tempo come una parte vitale dell
ferro, materiale prediletto (dallo del nostro secolo: il opera, dipinta a tempera alluminio. La pellicola pit- zava una tempera a base opera stessa. Come gi faceva Pi-
stesso Picasso) per la facilit con Fregio dellAgricoltura, al su pannelli di compensa- torica stata invece con- di caseina. Inoltre le ana- casso, che a proposito di certe cre-
cui si pu assemblare attraverso la palazzo dei Congressi to, stata restaurata solidata con iniezioni di lisi stratigrafiche hanno pe apparse prematuramente sul
saldatura. Altrettanto facilmente dellEur, a Roma, e misu- sotto la direzione del- carbossilmetilcellulosa e svelato alcune caratteri- suo Three Dancers disse: Qual-
per sia il ferro che la saldatura si ra oltre 500 metri qua- lIstituto centrale per il stuccata, l dove neces- stiche della sua tecnica cuno potrebbe volerle eliminare,
corrodono, per effetto dellumidi- drati. Rappresenta, con restauro. I danni riguar- sario, con gesso di Bo- pittorica: stendeva gli ma io credo che esse aggiungano
t, delle piogge acide, delle escur- un linguaggio formale a davano sia il materiale di logna e colla di coniglio. azzurri e i neri diretta- qualcosa al dipinto....
sioni termiche. met strada tra il futuri- supporto che, a causa di Reintegrazioni di colori mente sulla preparazione
smo e il cubismo, luomo sbalzi di temperatura e sono state fatte con pig- di fondo a base di colla
E evidente dunque che, in que- al centro del ciclo delle umidit, si era piegato e menti in polvere sciolti in proteica e gesso), mentre i Per saperne di pi:
sto nuovo panorama artistico, an- stagioni con al suo fianco ristretto in vari punti, sia una resina acrilica. rossi e i grigi li applicava AA. VV., Conservare larte contem-
che il mestiere del restauratore la Federazione dei con- la pittura che, di conse- Lanalisi della composi- invece su una base di gial- poranea, Nardini Editore.
cambia completamente: non deve sorzi agrari: praticamente guenza, aveva subito sol- zione chimica del colore lo, perch leffetto fosse Heinz Althfer, Il restauro delle opere
pi intervenire, con metodi ormai una celebrazione postfa- levamenti e crepe. ha confermato quanto pi caldo. darte moderne e contemporanee,
collaudati, su una tecnica rimasta Nardini Editore.
Focus 93
Tecnologia
Sar elettrica l'auto
del futuro ?
Il modello americano
Una visione frontale della
Impact, coup elettrico
costruito dalla General
Motors americana. Nella
foto grande, la stessa vettura
nella galleria del vento.
Ma proprio vero che
l'auto a pila non inquina?
Inano
n Germania stato
calcolato quanto inqui-
una vettura a ben-
zina e una elettrica. Nel
fare i conti si sono tenuti
presenti non solo i con-
sumi diretti, ma anche i
procedimenti necessari
per produrre la benzina e
lelettricit per far mar- di carbonio 6340 e 25.
Focus 94
Lenta, pesante, con
limitata autonomia?
Non pi, le case
automobilistiche
ora fanno sul serio
Accumulatori
A
sotto nche per lei bisogner a-
spettare il Duemila: Sar
il cofano la terza generazione dell
Qui sopra, il vano auto elettrica, quella vera,
motore della progettata fin dallinizio per fun-
Impact,
nel quale sono zionare con un motore a corren-
sistemati gli te, dice Nicolas Bureau, ricerca-
accumulatori al
piombo di tipo
tore del gruppo francese Psa (Peu-
geot-Citroen). Quelle che circo-
tradizionale:
pesano in totale
lano adesso, che pure fra un paio
di anni saranno prodotte in serie,
ciare lauto. Questi gli
inquinanti, in milligram-
mi, riferiti a un chilome-
400 chili.
In alto, visione
posteriore
sono in realt solo auto elettrifi-
cate: auto tradizionali alle quali so-
no stati tolti il motore a benzina e
tro: anidride solforosa, della vettura.
con la benzina 83 e con il serbatoio per sostituirli con uno
lelettricit 100, ossidi elettrico e con le normali batterie
di azoto rispettivamente al piombo.
780 e 120, idrocarburi Lauto elettrica della terza gene-
850 e 280, ossido razione, sotto forma di prototipo,
esiste gi nei laboratori dei prin-
Focus 95

Alluminio e ceramica nel futuro
del vecchio motore a scoppio
N on per nulla fini-
ta la lunga vita del
motore a scoppio. An-
zi, i progettisti gli stan-
no dedicando molto
studio perch inquini
di meno, consumi me-
no benzina e possibil-
mente non si guasti
per tutta la durata del-
lauto. Si punta, per e-
sempio, sul motore a
due tempi, perch pe-
sa meno di quello a
quattro tempi e quindi
a parit di volume oc-
cupato offre maggior
potenza. Nei prossi-
mi 10-15 anni, grazie
Elettrica da Formula 1 allelettronica, si appli-
Sopra, la Renault Elektro Campus, cheranno sistemi di
prima sportiva elettrica: ha un combustione sempre
motore di 68 Cv. A sinistra, pi intelligenti, spiega Il cruscotto della Volvo Ecc. Lauto pu
come appare senza la carrozzeria. lingegner Alessandro funzionare a gasolio e con altri carburanti.
Piccone, responsabile
della progettazione
motori dellAlfa Ro- mento non risparmier
Avremo automobili a lunga meo. Saranno capaci
di modificare il proprio
durata: un motore elettrico funzionamento secon-
do le necessit e di
diagnosticare da s
marcia per 500 mila km eventuali anomalie.
Si arriver anche al
catalizzatore riscalda-
plastiche per le parti
esterne, mentre per le
parti interne si use-
razione e lo scarico, e
si punta a rendere il
rapporto di compres-
ranno soprattutto le- sione variabile a se-
ghe in alluminio. condo delle esigenze
Il lavoro di perfeziona- di marcia. Infine, si sta
studiando un sistema ne, approda anche all
nessuna parte del vec-
chio motore, anche se
per "preriscaldare" il
motore prima dell'av-
esso conserver l'ar-
chitettura che ormai
lo caratterizza da de-
viamento e ridurre il
tempo di marcia "a
freddo", durante il
cenni. Si studiano l'im-
piego di materiali ce-
ramici, pi leggeri e
quale aumentano con-
sumi e inquinamento.
Accanto al tradiziona-
ormai da quasi tutti i
costruttori di automo-
bili. Sette costruttori
europei, tra i quali la
Fiat, sono impegnati
insieme nel program-
ma Agata (Advanced
gas turbine for auto-
mobile).
Il motore del re-
verendo
Alluniversit di Lund,
in Svezia, si sta lavoran-
do al progetto "City
Una turbina car 2007", con la cifra
daereo che indica lanno in
Sopra, il blocco cui il progetto dovreb-
turbina-motore be diventare realt. Si
della vettura tratta di una piccola
Volvo Ecc. auto ibrida con due
Turbina e motore motori elettrici e uno
danno allauto a combustione di tipo
unautonomia insolito. E infatti uno
di 670 km. Stirling, un motore Niente va
Qui a fianco, ideato nel 1816 da sprecato
la vettura Robert Stirling, un pa- Sopra, la Fiat
su strada. store protestante scoz- Downtown e, a
zese con il bernoccolo destra, una veduta
delle invenzioni. Il mo- dellinterno.
tore fu costruito fino Lauto ha un
per gli aerei a reazio- pone, prevista per il al 1922 e poi abban- sistema che
1997 la realizzazione donato. Lo Stirling di recupera lenergia
automobile. Rispetto
al motore a scoppio
presenta diversi van-
di una turbina in grado
di usare diversi carbu-
ranti e costruita con
Lund un monocilin-
drico che brucia meta-
no in una camera di
che andrebbe
perduta
durante le frenata
taggi: ha solo parti in
movimento rotatorio e
largo impiego di mate-
riali ceramici: si preve-
combustione esterna.
Il calore cos generato
e la trasforma in
energia elettrica
quindi non provoca vi-
brazioni, ha un rendi-
mento energetico su-
de che avr un rendi-
mento energetico del
40 per cento, contro
viene trasmesso, at-
traverso uno scambia-
tore, a un gas, per e-
riversandola nell
accumulatore.

to elettricamente, che pi resistenti dei me- le motore a combu- periore e pu bruciare il 17-30 per cento del sempio elio, conte-
entrer pienamente in talli, e nuove forme stione interna, i tecni- anche combustibili di- motore a scoppio. nuto in un circuito si-
cipali costruttori di tutto il mondo: sparmio si spiega con il fatto che il elettrico fu infatti costruita nel una turbina a gas, una versione a

quella della Fiat si chiama Down-
town, quelle della Renault sono
due, la Zoom, che solo unauto
da citt, e la Elektro Campus, vet-
tura sportiva in grado di raggiun-
gere la velocit di 170 chilometri
lora. General Motors, Chrysler e
Ford lavorano insieme al perfe-
zionamento della Impact, gi spe-
rimentata dalla GM. Fino a questo
momento, sono i costruttori euro-
pei alla testa del nuovo settore di
ricerca. Ma, naturalmente, i giap-
ponesi cercano di non essere da
meno e la Nissan ha messo a punto
una vettura elettrica sperimenta-
le con batterie al nichel-cadmio.
A spingere i costruttori su que-
sta strada sono due necessit, quel-
la di diminuire linquinamento
dellambiente e quella di ridurre i
consumi di energia. E stato calco-
lato che, se il 10 per cento delle vet-
ture circolanti in Europa fosse elet-
trico, ogni anno non si riverse-
rebbero nellatmosfera due milioni
e mezzo di tonnellate di ossido di
carbonio e che se il 10 per cento
dei percorsi cittadini fosse fatto
con auto elettriche, in un anno si
risparmierebbe un milione di ton-
motore elettrico molto pi effi-
ciente di quello a benzina, giacch
trasmette alle ruote l80 per cento
dellenergia che produce, contro il 30
per cento circa di quello a scoppio.
Ancora pochi anni, dunque, per
funzione sin dallavvio
del motore. Per ridurre
il peso del veicolo, e
quindi i consumi, si fa- sa di ridisegnare la
r ricorso in misura an- forma delle valvole,
cora maggiore alle
per le camere di scop- ci stanno studiando la versi dalla benzina o Viene considerata una gillato. Espandendosi,
pio, per migliorare la possibilit di impiega- dal gasolio. Oltre alla tecnologia prometten- il gas mette in moto il
combustione. Si pen- re altri tipi di motori. Volvo, attorno alla tur- te e infatti, da sola o cilindro. I tecnici sve-
bina a gas per auto- accoppiata al motore desi assicurano che
Dal jet allauto mobili lavorano diversi elettrico, la turbina a un motore pi effi-
per ottimizzare l'aspi- La turbina a gas, nata costruttori. In Giap- gas viene studiata ciente di quelli a com-
La vettura che si accorcia vedere lauto a zero inquinanti
passare dalla fase di prototipo spe-
Sotto e a sinistra, la Renault rimentale a quella di normale mez-
Zoom, vettura elettrica progettata zo di trasporto. E sar una vera
per luso cittadino. Le ruote
posteriori possono spostarsi in rivoluzione nella mentalit dellau-
avanti per facilitare il parcheggio. tomobilista. Lauto elettrica mol-
to pi semplice di quella a benzina:
il suo motore non ha pistoni, biel-
le e alberi a camme ma solo parti
che ruotano, e perci non provoca
vibrazioni e rumori. Inoltre, non
ha bisogno di chili di lubrificanti
perch non ha il cambio, e la retro-
marcia si ottiene semplicemente
fermando il veicolo e invertendo il
senso di rotazione del motore. In-
fine, meno organi ci sono, meno
sono i guasti possibili e un motore
elettrico pu far marciare una vet-
tura anche per 500 mila chilometri.
Per lauto elettrica tutto questo sa-
rebbe solo una rivincita per il seco-
lo e mezzo di trascuratezza che l
uomo le ha inflitto. La prima vet-
1834 ed era elettrica lauto che per
prima nel 1899 super la velocit
di cento chilometri lora.
Oggi in realt gli studi sullauto ora allauto elettrica di diventare
elettrica seguono due filoni di ri-
cerca, quello puro e quello ibri-
do. Il primo riguarda le vetture
che avranno soltanto un motore
elettrico funzionante con gli accu-
mulatori; il secondo riguarda vet-
ture che, oltre a quello elettrico,
avranno anche un motore termi-
co, con caratteristiche inquinanti
ridotte al minimo: avr il compito
di ricaricare gli accumulatori man
mano che lenergia elettrica si con-
suma e in caso di necessit, potr
anche far marciare la vettura.
Il futuro
nelle celle
a combustibile
Al tipo puro appartengono le
vetture di cui si detto prima,
mentre al tipo ibrido appartiene
quella che sta progettando la
Volvo: si chiama Ecc (Environa-
mental concept car, vettura ecolo-
gica sperimentale) e conterr una
novit di rilievo: quello ausiliario
dimensione di automobile del jet
utilizzato dagli aerei a reazione.
Ma che cosa ha impedito fino a
una vettura di uso comune? Il peso
e il costo eccessivo degli accumu-
latori, che si traducono in unauto-
nomia molto limitata. Oggi, gli
accumulatori al piombo necessari
per consentire a unauto elettrica
di percorrere cento chilometri
pesano da 200 a 300 chili, spiega
George Douin, dirigente della Re-
nault. Come dire sei volte il peso e
trenta volte lingombro di un ser-
batoio di benzina.
Per superare questo ostacolo, i
ricercatori stanno studiando accu-
mulatori che siano pi leggeri e
allo stesso tempo contengano pi
energia. Promettenti appaiono gli
accumulatori al nichel-cadmio, che
potrebbero far aumentare lauto-
nomia del 50 per cento, ma per ora
costano da quattro a otto volte in
pi rispetto agli altri. Ancora pi
efficienti gli accumulatori al litio,
che raddoppierebbero lautono-
mia data da quelli al nichel-cad-
mio, e quelli al sodio-zolfo, che
farebbero triplicare questa auto-

nellate di petrolio. Questo ri- tura funzionante con un motore non sar un motore a scoppio, ma nomia. Questi ultimi, per, richie-
Focus 96 Focus 97
Tra dieci anni negli Stati Uniti si venderanno Il mercato oggi:
500 mila automobili elettriche lanno: i prezzi e
sta per iniziare un nuovo colossale business le prestazioni
S ono sei le elettriche in vendita
in Italia. Due dalla Fiat, la Cin-
quecento Elettra e la Panda Elet-
dono speciali accorgimenti perch propano, o un altro idrocarburo) nergia degli Stati Uniti, continua

tra. Costano poco meno di 28 mi-

raggiungono la temperatura di ol-
tre 300 gradi.
Per la vettura elettrica, per, la
soluzione di tutti i problemi verr
con le cosiddette celle a combusti-
bile. Anche queste sono un pro-
dotto a lungo trascurato del secolo
scorso: furono inventate dallingle-
se William Grove nel 1839 e dimen-
ticate fino a quando gli americani si
resero conto che potevano essere
sfruttate nelle attrezzature spaziali.
A differenza degli accumulatori,
che conservano lenergia elettrica
sotto forma di energia chimica e
poi la restituiscono di nuovo come
energia elettrica, le celle a combu-
stibile trasformano lenergia chimi-
ca contenuta in un combustibile ad
alto tenore di idrogeno (metano,
Non ha bisogno della frizione
9
direttamente in energia elettrica
facendolo reagire con lossigeno
dellaria. Nelle celle c dunque un
passaggio in meno e quindi meno
spreco; inoltre, possono funzionare
senza interruzione.
Anche in Europa
la nuova era
gi incominciata
Attualmente i costi delle celle
sono molto alti perch non c un
mercato abbastanza ampio per
arrivare a una produzione di massa
e automatizzata, osserva Raffaele
Vellone, ricercatore dellEnea.
Per questi costi potrebbero ri-
dursi di molto tra qualche anno.
Secondo il dipartimento delle-
Vallone, il costo di un autobus
con celle a combustibile per il tra-
sporto urbano potrebe essere ri-
dotto a 200 mila dollari, poco pi
di un autobus di pari potenza con
motore diesel. Proprio al diparti-
mento dellenergia Usa si sta
attualmente lavorando alla realiz-
zazione di tre autobus di questo
tipo che dovrebbero cominciare a
circolare lanno prossimo.
Tutti gli esperti sono comunque
concordi nel sostenere che lera
dellauto elettrica di fatto comin-
ciata. Secondo le loro stime, dai
circa 30 mila veicoli elettrici che
circolano oggi in Europa (25 mila
furgoni del latte in Inghilterra), si
dovrebbe arrivare a 200 mila nel
Duemila. Secondo George Douin,
Verso il 2015 lauto elettrica rap-
presenter il dieci per cento di
tutte le vetture e il 40 per cento di
quelle circolanti in citt. Pi otti-
misti negli Stati Uniti: entro dieci
anni si prevede un mercato poten-
ziale di 500 mila veicoli.
Giuseppe Dicorato
lioni, gli accumulatori al piombo
hanno unautonomia di 70 chilome-
tri e richiedono otto ore per la rica-
rica. La velocit massima di 80 e
70 chilometri lora. Unaltra la
francese Ecology. Costa pi di 35
milioni, con accumulatori al nichel-
cadmio, che richiedono 6 ore per
la ricarica. Lautonomia di 80 chi-
lometri e 80 chilometri lora la
velocit massima. La Club Elettrica
della Torpedo costa poco meno di
21 milioni di lire, accumulatori al
piombo, lautonomia di 60 chilo-
metri e la velocit massima 85
chilometri lora. Inoltre una Ligier e
una Marabella: 28 milioni e 26 mi-
lioni. Entrambe con accumulatori
al piombo, autonomia 60 e 65 chi-
lometri, velocit massima di 65
e 90 chilometri lora.

3 Per i servizi pubblici

2 A destra, vettura elettrica usata
4 dalle Poste francesi. In Inghilterra
6 8
5
7 una stazione di
Iprima
l disegno illustra una
vettura elettrica di
generazione,
cio una normale vet-
tura di serie elettrifica-
ta sostituendo al nor-
male motore a scoppio
un propulsore elettrico
alimentato da accu-
mulatori. Ecco le parti
principali.
1 Accumulatori.
2 Caricabatterie. Tra-
sforma la corrente al-
ternata a 220 volt pre-
levata dalla rete in cor-
rente continua. Il flusso si
interrompe quando le
batterie sono cariche.
3 Presa di corrente. Si
collega alla rete per
caricare le batterie.
4 Motore elettrico. Si
avvia da solo non ap-
pena vi arriva la corren-
te e non ha bisogno
n di motorino di av-
viamento n di frizione.
5 Variatore. Dosa il
flusso di corrente verso
il motore in funzione
della posizione del pe-
dale dellacceleratore.
6 Ventilatore. Serve a
circolano gi 25 mila furgoni
elettrici per distribuire il latte.
Autobus
puliti
A sinistra, un
autobus del
1 servizio urbano
di Roma
funzionante
a batterie. Sotto,
rifornimento per
vetture elettriche
in Arizona,
raffreddare il motore.
7 Riduttore. Permette
al motore di sviluppa-
negli Stati Uniti.
re tutta la potenza a
qualsiasi velocit.
8 Convertitore. Con-
verte la corrente a 12
volt e la immagazzina
in una piccola batte-
ria per alimentare luci,
frecce, ecc.
9 Supervisore. Appa-
recchiatura elettroni-
ca che coordina e con-
trolla il funzionamento
delle varie parti della
vettura.

Focus 98
Ecologia
La farmacia
nel campo
Una mietitrebbia
raccoglie
camomilla per
La buona
erba
lindustria
farmaceutica.
Le piante,
selezionate
geneticamente,
Addio pestello
hanno tutte la
stessa altezza.
Lo stelo viene
e mortaio. Oggi
tagliato subito
sotto il fiore. le piante vengono
Camomilla per tisane trasformate da unindustria che
sforna centinaia di nuove medicine

Finisce in
bustina
Accanto, i fiori
di camomilla,
scaricati su un
carro, vengono
essiccati con
aria molto
calda per 15
ore. Lacqua
contenuta nelle
erbe non
deve superare
il 10 per cento.

A destra, la camomilla viene sminuzzata dai rulli che

la riducono alla dimensione richiesta per le confezioni.
 In Italia la raccolta nel centro-sud
Qualit
Itivazione
n Italia 1460 ettari so-
no dedicati alla col-
delle erbe
selezionata medicinali. Le superfi-
A sinistra, la ci pi estese riguarda-
raccolta manuale no liquirizia (Abruzzo,
dei capolini del Calabria, Sardegna),
cardo. Si menta piperita (Pie-
effettua tagliando monte, Veneto, Emilia
solo i fiori Romagna, Marche, To-
sbocciati. Per il scana, e Campania),
cardo questo il dragoncello (Piemon-
tempo balsamico, te, Emilia Romagna), quelle spontanee: so-
ovvero il momento zafferano (Emilia, Abruz-
in cui la parte zo e Sardegna) e as-
che deve essere senzio (Piemonte, Emi-
prelevata lia Romagna), che sono
contiene la utilizzate soprattutto
maggiore dallindustria liquori-
quantit di stica per amari e ver-
principio attivo. mut, il giaggiolo, o iris
fiorentino (Veneto e
Cardo per elisir Toscana), e la lavanda
(Liguria, Toscana, Ve-
neto, Marche, Umbria,
Sardegna), che vengo-
pastore; lungo le coste
marine si raccolgono
bacche di cipresso e
no impiegati nell indu- ginepro, foglie di euca-
stria cosmetica. lipto ed erica. I racco-
Allerboristeria o allin- glitori devono seguire
dustria farmaceutica delle regole di prelie-
vanno invece malva, vo: lerba non deve es-
passiflora, camomilla, sere raccolta sul bordo
issopo, bardana e ca- di una strada di gran-
lendola. Alcune piante de traffico (perch sa-
vengono raccolte tra rebbero inquinate da
piombo e metalli pe-
no quelle di cui servo- santi), e neppure ai
no quantit minori e bordi di un campo col-
che si trovano abbon- tivato industrialmente
dantemente in natura. nei quali si usano mol-
Sui bordi dei sentieri ti pesticidi. Infine la
e nei campi abbando- raccolta deve essere
nati crescono per e- limitata a piccole quan-
sempio artemisia, e- tit, per consentire co-
quiseto, gramigna, munque la diffusione
chelidonia e borsa del della pianta.

dotte dalle cellule vegetali, e quel-

le sintetizzate in un laboratorio
chimico. E le piante sono ricche di
composti che nell uomo possono
curare molti disturbi e malattie,
agendo sulla base di precisi mecca-
nismi biochimici, spiega Roberto
Della Loggia, docente di farmaco-
gnosia ( la scienza che studia i prin-
cipi farmacologici derivati dalle
piante) alluniversit di Trieste.
La materia prima non manca: si
calcola che delle 500 mila specie
vegetali esistenti sul pianeta, solo
30 mila siano state in qualche mo-
do studiate dal punto di vista chi-
mico o farmacologico. In tutte le
regioni tropicali, per, esiste una
forte tradizione che si basa sulluso
delle piante. E proprio per questa
via il National cancer institute a-
mericano ha individuato alcuni
composti di notevole importanza,
che sono gi in commercio. In que-
sto stesso modo sono state trovate
Tutti i fiori la vinblastina e la vincristina, due
nel mulino antileucemici ricavati dalla vinca,
un fiore della foresta tropicale del
Sopra, i fiori di Madagascar.
cardo, arrivati Una volta si utilizzavano so-
al laboratorio di

U
n tempo il tasso era lal-
bero della morte: si cre-
deva fosse pericoloso ad-
dormentarsi allombra
delle sue foglie. E infatti foglie e
Le medicine semi di questa conifera contengono
sostanze tossiche. Oggi invece il
tasso salva molte vite. Dalla cor-
del futuro teccia si ricava un farmaco, il taxo-
lo, che ha una spiccata attivit con-
provengono tro i tumori alle ovaie. Per ora
registrato solo negli Usa, ma presto
dalla foresta arriver anche in Italia: si sta gi
sperimentando allospedale San
Gerardo di Monza e presso gli isti-
tropicale tuti nazionali dei tumori di Roma e
Milano, anche per i casi di cancro
alla mammella, dice Maurizio d
Incalci, capo del laboratorio delli-
stituto farmacologico Mario Negri.
E solo un esempio. Le medicine
estratte dalle piante hanno un suc-
cesso sempre maggiore e ne un
segno la grande diffusione delle
erboristerie, che in Italia sono gi
1800. Anche le industrie farma-
ceutiche si sono messe alla ricerca
di nuovi farmaci: nellultima far-
macopea ufficiale italiana (cio
lelenco nel quale sono registrati
ufficialmente tutti i farmaci), sono
state introdotte un centinaio di
medicine estratte da piante. I rime-
di naturali vogliono dunque pren-
dersi la rivincita sui medicinali sin- estrazione, vengono prattutto le erbe spontanee, ades-
tetizzati in laboratorio? versati in un mulino so si preferisce coltivarle. Il con-
La chimica organica ha esau- dacciaio. La massa sumo, soprattutto in Italia, sta
rito la sua creativit: non riesce pi vegetale passer crescendo sempre di pi e alcune
a inventare le molecole necessarie poi agli estrattori. piante sono diventate rare, al pun-
a curare nuove e vecchie malattie.
La natura in questo senso sa fare
to che ne vietata la raccolta,
dice Valentino Mercati, presiden-
di meglio, e nelle piante si trovano te di Aboca erbe, azienda agricola
gi pronte le soluzioni. Basta cer-
care, sottolinea Umberto Boni, bo-
Una "cantina"
supertecnologica nella quale i preparati erboristici
seguono un ciclo completo: si col-
tanico dell'Indena: nei laboratori
di questa azienda milanese ogni
A sinistra, lestratto
ottenuto dal cardo
viene conservato in
tivano le erbe e se ne ricavano
oltre mille prodotti diversi, distri-
giorno vengono lavorate fino a 50
mila tonnellate di materie prime
vegetali, utilizzate poi dalle indu-
serbatoi di ceramica
che hanno una
buiti poi nelle erboristerie.
La coltivazione permette di
ridurre i costi e consente di avere
capacit di 1500
strie farmaceutiche. Non c alcu-
na differenza tra le molecole pro-
litri. Lambiente un raccolto uniforme, che contiene
esattamente il principio attivo che

sterilizzato.

Focus 102 Focus 103

Per estrarre
il prodotto
medicinale si
usano acqua
e alcol etilico
si cerca. Abbiamo selezionato
variet di achillea, per esempio,
che hanno unaltissima percen-
tuale di principio attivo, il cama-
zulene, e questo rende pi sempli-
ci le successive operazioni di
estrazione. Per ottenere questo
risultato si selezionano genetica-
mente le piantine: non si manipo-
la il corredo genetico, ma si scel-
gono in natura e si incrociano tra
loro gli esemplari che contengo-
no la maggiore quantit delle
sostanze desiderate. In questo
modo si arriva a raddoppiare la
quantit di sostanza attiva presen-
te nella pianta in natura.
Un certificato
accompagna le erbe e
ne racconta la storia
Questi prodotti sono destinati
a un pubblico che se ne serve per
curarsi. Perci non si possono uti-
lizzare pesticidi e diserbanti. Nello
stesso tempo dobbiamo essere si-
curi che il raccolto non contenga
insetti, funghi o erbe che possano
alterare il prodotto, dice Giorgio
Voltolina, agronomo dellistituto
Prosa, che segue gli agricoltori
erboristi in Veneto.
Per evitare la diffusione delle
infestanti, le si pu ingannare: il
terreno viene preparato e semi-
nato. Puntualmente assieme alle
piante spuntano le erbac-
ce. A questo punto per
vengono eliminate e si
pu incominciare di nuo-
vo, questa volta con il
campo ripulito. Il raccolto
arriva ai magazzini e
anche qui deve essere
protetto da lepidot-
teri, coleotteri, topi.
Per non dover ricor-
rere agli insetticidi le
erbe vengono conser-
vate sottovuoto, spie-
ga Mercati.
Il 76 per cento delle
erbe che entrano sul mer-
cato italiano proviene per
da coltivazioni o da raccolte
effettuate allestero. Le partite,
Focus 104
Produzione
senza sosta
Gli steli e i fiori di
echinacea freschi,
arrivano su un nastro
trasportatore e vengono
inviati alla trinciatrice.
Se la pianta ha
dimensioni ridotte il
solvente pi efficace.
sia nazionali che straniere, vengo-
Echinacea da tintura no controllate prima di arrivare
nelle industrie che dovranno e-
Preziosa strarre il principio attivo.
poltiglia Non esistendo un controllo uffi-
A destra, lechinacea, ciale (le erbe medicinali non sono
ridotta in poltiglia, soggette ad alcuna legge specifica,
viene stesa su grandi
ma solo a quella che regola il mer-
vassoi e infilata sotto cato degli alimenti), a esso prov-
a una pressa: in questo vedono direttamente i laboratori
modo si riesce a destrazione, i quali vogliono esse-
recuperare anche
lultima goccia re sicuri che nella partita ci siano le
del succo contenuto erbe richieste. Dai grandi sacchi in
nella pianta: cui esse vengono imballate gi sec-
da esso verr poi che, e quindi irriconoscibili, viene
estratto il farmaco. prelevato a caso un certo numero
di campioni. Il microscopio stereo-
scopico, che fa risaltare anche peli
e strutture vegetali, consente liden-
Si trasforma in tificazione dettagliata non solo del-
una "droga" la specie, ma anche della variet.
A destra, la prima Questo il primo esame. I cam-
fase di estrazione pioni sono poi analizzati per sco-
viene effettuata da prire se lerba medicinale inqui-
getti di vapore ad
alta pressione (300 nata da anticrittogamici, da sostan-
bar). La droga ze radioattive, da metalli pesanti
verr estratta con o da sostanze tossiche come lafla-
solventi alcolici tossina, prodotta da un fungo che
in una serie di si diffonde nelle masse di vegetali
passaggi successivi. umidi. Quando arrivano in erbori-
In erboristeria
si trovano cos
S i chiamano droghe ma sono
le sostanze naturali che con-
tengono principi biologicamente
attivi. Una volta estratte dalla
pianta vengono lavorate per poter
essere utilizzate dai consumatori.
Vediamo con quali tecniche.
Tisana. E la preparazione pi sem-
plice: lerba viene tagliata in fram-
menti di un paio di centimetri e ven-
duta per effettuare infusioni: per
ottenere il principio attivo suffi-
ciente metterla in acqua bollente.
Polveri e pastiglie. La droga viene
essiccata e polverizzata con una
macinazione fine. Pu essere com-
pressa in pastiglie, oppure conte-
nuta in opercoli di gelatina.
Tintura madre. Sono soluzioni ot-
tenute estraendo il principio atti-
vo con alcol etilico da piante fre-
sche. Lerba viene macerata e le-
stratto viene poi nuovamente diluito
in alcol, di solito al 10 per cento.
Estratto fluido. E una preparazio-
ne ottenuta facendo passare un
solvente sulla pianta essiccata,
preventivamente tagliata.
steria le erbe di qualit migliore
sono accompagnate da un certifi-
cato che ne racconta tutta la storia.
Nonostante i controlli, gli inci-
denti possono capitare. Tra il 1991
e il 1992, in Belgio, alcune donne,
che stavano utilizzando un prodot-
to a base di magnolia, per dimagri-
re, furono colpite da una grave for-
ma di nefrite. Le piante non sono
sempre innocue. Inoltre il loro ef-
fetto dipende da come stato pre-
parato il prodotto erboristico: se
vengono associate piante i cui prin-
cipi attivi hanno interferenze reci-
proche negative, si possono forma-
re molecole tossiche. Non colpa
della natura, ma delluomo che ha
preparato il rimedio. E importan-
te invece non degradare i principi
attivi delle piante medicinali nel
momento in cui esse vengono la-
vorate, puntualizza Fernando Im-
briani, fitopreparatore.
L'effetto medicinale
dovuto a una
miscela di sostanze
Come si fabbricano i farmaci ve-
getali? Si parte dallestratto: lerba
viene frantumata in piccole parti
per aumentare il pi possibile la
superficie di contatto con il solven-
te. Questo ha il compito di scioglie-
re le sostanze che contengono il
principio attivo e pu essere acqua, maci ricavati dalle piante non
vapore, olio o unaltra sostanza
chimica. Lerba viene macerata o
infusa (come avviene con il t) op-
Sar medicinale oppure erbaccia?
Sopra, un campione importato dall'oriente viene prelevato da un
sacco. Verr analizzato al microscopio per stabilire lidentit dellerba.
La qualit
del farmaco
Un laboratorio
di Hplc
(cromatografia
liquida ad alta
pressione).
Ogni estratto
viene sottoposto
allanalisi
per verificare
la percentuale
delle sostanze
medicinali.
pure infilata in un percolatore. E
un grande cilindro dacciaio che
funziona come una caffettiera alla
napoletana: il solvente passa attra-
verso la massa vegetale e trascina
via poco a poco il liquido pi pre-
zioso. Il valore commerciale di una
"droga" (cos si chiamano i princi-
pi attivi vegetali) pu essere 10
mila volte superiore a quello dell
erba dalla quale stato estratto. quantit necessaria. Per il tratta-
Ma non si potrebbe produrre
artificialmente le molecole trovate
nei vegetali? Nonostante la chi-
mica abbia raggiunto risultati sor-
prendenti, si scoperto che i far-
catori americani hanno trovato il
agiscono quasi mai da soli e allo
stato puro hanno un effetto diver-
so: gli estratti sono miscele di nu-
Gli effetti
sul paziente
Sopra, un test
per verificare
lefficacia di un
bagno alla
lavanda. Vengono
controllati
pressione del
sangue, battito
del cuore,
attivit muscolare
e temperatura
della mucosa
della bocca.
merose sostanze e hanno un certo
tipo di effetto solo se sono presen-
ti contemporaneamente, dice I-
vano Morelli, direttore della Scuo-
la di specializzazione in scienza e
tecnica delle piante medicinali,
delluniversit di Pisa.
Meglio quindi utilizzare quelle
naturali, sempre che la pianta da
cui derivano sia disponibile nella
mento con taxolo di una sola don-
na affetta da cancro alle ovaie
necessario scortecciare tre alberi
di tasso. Ma anche in questo caso si
trovato un rimedio: alcuni ricer-
modo di farlo produrre da un fun-
go, che in natura vive come paras-
sita dellalbero.
Focus 105
 L'incontro - Massimo Polidoro
Paranormale?
No, illusioni
Ha studiato un anno negli Stati Uniti,
alla corte di celebri illusionisti. Ora
guida una quipe di specialisti di ogni
tipo (dai fisici ai chimici) che smaschera
i presunti fenomeni parapsicologici.
A
llanagrafe risulta studen-
te: terzo anno di psicolo-
gia a Padova. Ma la pro-
fessione di Massimo Po-
lidoro, 24 anni, di Voghera, quel-
la di illusionista: un singolare illu-
sionista per, che usa la sua arte
per scoprire i trucchi che si cela-
no dietro a presunti fenomeni pa-
ranormali. Da tre anni, insomma,
Polidoro gira lItalia per control-
lare e smascherare veggenti, sen-
sitivi, e coinquilini di fantasmi.
Eppure avevo cominciato nel
modo pi classico, estraendo co-
lombe dal cilindro, a uso degli a-
mici, racconta. Nel 1988, la svolta:
Polidoro legge il libro Viaggio nel
paranormale di Piero Angela, poi
conosce James Randi, un presti-
giatore americano che dedica il suo
tempo a smascherare sedicenti
sensitivi. Affascinato, ottiene da
Angela una borsa di studio per se-
guire Randi. Resta negli Usa un
anno; poi torna, entra nel Cicap (il
comitato italiano per il controllo
delle affermazioni sul paranorma-
le) e presto ne diventa responsabi-
le per le indagini. Intanto in Ame-
rica il suo maestro ha smascherato
il sensitivo pi noto del mondo,
lisraeliano Uri Geller, luomo che
piegava oggetti metallici con la
forza del pensiero.
Eppure per lungo tempo
Geller fu preso sul serio da
molti, scienziati compresi.
In generale va detto che uno
scienziato la persona meno adat-
ta a smascherare trucchi, perch
abituato a lavorare sulla materia,
Focus 106
che non bara mai. Quindi spesso
gli scienziati sono ingenui di
fronte a chi imbroglia: vedono un
fenomeno e tendono a prenderlo
per buono. Invece, per neutraliz-
zare un illusionista ci vuole un al-
tro illusionista: cio uno che parta
dal presupposto che il trucco c, e
che sappia dove cercarlo. Dunque
perch stupirsi se molti mettono
nel sacco gli scienziati?
Come si scopr che Geller
barava?
Accadde presso la rivista Time.
Geller fu invitato per unintervi-
sta, ma ad attenderlo cera Randi,
che fingendosi giornalista osserv
il sensitivo e scopr che usava i
suoi stessi trucchi. I famosi cuc-
chiaini piegati col pensiero
erano frutto di unabile manipola-
zione: venivano piegati con torsio-
ni delle mani, dissimulate in vario
modo. Invece dellintervista, nac-
que un libro: The magic of Uri Gel-
ler. Un mito ne usc distrutto.
Geller ha comunque citato
per danni Randi.
Geller alla quinta causa contro
Randi: stavolta ha chiesto un risar-
cimento di 15 miliardi. Per le pri-
me quattro sono finite in niente.
E' legittimo pensare che Geller
voglia tenere aperta la questione
solo per zittire i critici. Aggiungo
che, prima di Geller, Randi aveva
studiato il mago Oudini, scopren-
done tutti i trucchi. Era riuscito lui
stesso, per esempio, a restare chiu-
so in una cassa sottacqua per due
ore e mezza senza respirare.
Il maestro americano
Lillusionista James Randi, che
ha svelato i trucchi di Uri Geller.
Polidoro ha studiato con lui
grazie a una borsa di studio.
1. Piegare chiodi con il pensiero
IL FENOMENO
U ri Geller divent famoso
piegando cucchiaini con la
forza del pensiero. Ancora pi
I n realt i due chiodi sono pie-
nascosti nel polsino della cami-
deffetto piegare chiodi di ferro
grossi mezzo dito. Il sensitivo ne
posa sul tavolo un mazzo, tratte-
nendone solo due nella mano
destra. Sono chiodi lunghi: dalla
mano spuntano le due teste e le
due punte. Ora il sensitivo si
concentra e con la mano sinistra
accarezza punte e capocchie.
Carezza, carezza: ma in apparen-
za non succede nulla. Di colpo
per luomo butta a terra i chiodi
che aveva in mano: Bruciano,
bruciano! urla. Qualcuno si
china: i due chiodi sono piegati a
180 gradi, come due U. Ma non
scottano pi: il calore che il sen-
sitivo avvertiva si gi dissolto.
Professione mago
Massimo Polidoro, nella
sua casa di Voghera.
Si occupa di veggenti
e sensitivi da circa tre anni.
LA SPIEGAZIONE
gati a U fin dallinizio e stanno
cia. Tutta labilit sta nellestrarli
di l e prenderli in mano, facendo
credere agli astanti che proven-
gono dal mazzetto sul tavolo,
esaminato da tutti. In mano, i
chiodi a U vanno sistemati in
posizione opposta e speculare:
sopra, spunteranno cio la testa
e la punta del primo chiodo;
sotto, la punta e la testa del
secondo chiodo. A chi guarda
sembrer per di vedere due
chiodi diritti, messi uno al con-
trario dellaltro, ciascuno dei
quali sporge sia sopra che sotto.
Quando il sensitivo butta i chiodi,
la rapidit del gesto impedisce al
pubblico di capire il trucco.
2. Far levitare un tavolino
IL FENOMENO
Igambe,
l sensitivo seduto davanti a
un vecchio tavolino a tre
insieme con altre perso-
ne. Annuncia: Toglier peso a meglio si potr mimetizzare un
questo tavolo, che cos si potr
alzare da terra quando io glielo
ordiner. Poi tutti mettono la
mano sinistra sul piano
dappoggio e la muovono
in senso circolare: Lentamente,
in modo che il fluido magnetico
che dentro di noi possa fare il
suo effetto. Poi, sottovoce:
Ecco, ci siamo. Le mani si fer-
mano di colpo, mentre perento-
rio scatta lordine: Alzati e
vola!. Il tavolino, obbediente, si
solleva qualche centimetro da
terra. Poi, sempre su suo ordine,
si sposta a destra e a sinistra,
prima di tornare a terra.
Anche lei, per, ha fatto cre-
dere a migliaia di persone di
essere un sensitivo. Perch?
Fu quattro anni fa a Phoenix, in
Arizona. Lo feci a scopo sperimen-
tale. Partecipai a una trasmissione
radio, presentandomi come un
sensitivo. Dissi che avrei fatto arri-
vare il mio fluido nelle case degli
ascoltatori, provocando cos feno-
meni strani. Poi invitai il pubblico
a telefonarmi appena fosse acca-
duto qualcosa. Il centralino fu
preso dassalto: il mio fluido a-
veva fatto cadere un quadro, ful-
minato diverse lampadine, fatto
ripartire orologi fermi da anni. Ma
il risultato migliore lo ebbi su un
gatto: E impazzito, non sta pi
fermo, diceva terrorizzato il pro-
prietario, implorandomi di smet-
terla. Ho ripetuto lesperimento
anche in televisione, alla Rai, e il
risultato stato simile.
Che cosa era successo?
Assolutamente niente di anor-
male: in ogni casa, prima o poi, un
quadro cade, una lampadina si ful-
mina, e un gatto d i numeri.
Quanto agli orologi, i tecnici dico-
no che quelli rotti in un caso su
tre sono solo inceppati: spesso
riprendono a funzionare col sem-
plice calore di una mano, o con
una lieve scossa. In Tv, dunque, io
avevo solo applicato due regole,
ampiamente usate da veggenti e
sibille dogni epoca. Prima regola:
fare pronostici vaghi e imprecisi
(per esempio: succederanno fatti
strani). Seconda regola: contare
sulla quantit (il programma aveva
2 milioni di spettatori). Con queste
due regole il successo sicuro: nel
mucchio, evidentemente, accadr
LA SPIEGAZIONE
I l tavolino deve essere anzitutto
leggero e possibilmente mal-
messo: fra crepe e fori di tarlo,
chiodino a capocchia larga, leg-
germente sporgente dal piano
dappoggio. Il sensitivo porter
nella mano sinistra un anello,
che nella parte verso il tavolo
avr una tacca su misura del
chiodo. Muovendo la mano sul
piano dappoggio, cercher
quindi di far incastrare il chiodo
nellanello. Fatta questa opera-
zione, il tavolino sar pratica-
mente incollato alla mano, che
potr quindi farlo alzare, abbas-
sare, girare dove si vuole. Con un
po di allenamento la riuscita del
gioco di prestigio assicurata,
soprattutto se il tavolo leggero.
sempre qualcosa di insolito.
Tutti i protagonisti di fatti
paranormali sono dunque im-
broglioni?
Non dico questo. Ci sono senz
altro persone in buona fede. Pren-
diamo, per esempio, i rabdoman-
ti: vero che i loro bastoncini, te-
nuti in mano, ogni tanto si muo-
vono in modo incontrollato. Que-
sto per non vuol dire che siano
mossi da misteriose forze, emana-
te da falde sotterranee: il nostro
corpo compie ogni giorno migliaia
di movimenti involontari. Proprio
con un rabdomante ho fatto un e-
sperimento: ho preso dieci scatole
uguali, ne ho riempito cinque con
bottiglie dacqua, altre cinque con
sacchetti di sabbia. Poi ho chiesto
al mio interlocutore dove fosse
lacqua: ha indovinato in un solo
caso. Quelluomo era in buona
fede, altrimenti non avrebbe accet-
tato la prova. Ma i suoi poteri non
esistevano affatto.
Perch allora da secoli i rab-
domanti vengono usati dalle
popolazioni contadine, spes-
so con successo?
Sulla Terra, in qualunque posto
si scavi, si hanno nove probabilit
su dieci di trovare acqua. Quindi
luso dei rabdomanti , in realt,
sempre stato superfluo: la chiave
del successo non mai stato il
bastoncino sensibile, ma la van-
ga. La controprova viene da una
recente indagine del governo tede-
sco, che ha messo a confronto
migliaia di dati sulle falde sotter-
ranee, forniti da centinaia di rab-
domanti: ognuno aveva dato indi-
cazioni diverse.
Tutti fachiri, grazie
a questo trucco
Massimo Polidoro esegue
un esercizio classico:
bucarsi la lingua senza
soffrire. La spiegazione
sta nei particolari aghi e
nellabilit delle dita.
Focus 107
 Alla vigilia del Duemila, la
gente ha ancora bisogno
di credere nel paranormale?
Passiamo allo spiritismo. C
chi giura di vedere fantasmi,
chi descrive lanci inspiegabili
di oggetti. Non si tratta di illu-
sionisti. Sono tutti pazzi?
Non posso dare una risposta ge-
nerale. Posso per citare due casi
che mi capitato di studiare di per-
sona. Primo caso: una signora mi
chiama, dice che appena sveglia
ha visto un fantasma uscire da ca-
mera sua. Secondo caso: i genitori
di un bambino sono disperati per-
ch un poltergeist, cio uno spirito
burlone, sta sfasciando la casa:
rompe bicchieri, stacca quadri, lan-
cia libri dalla finestra. Il primo caso
semplice: si trattato di un im-
magine ipnagogica, cio unalluci-
nazione che soggetti predisposti
possono avere al risveglio; in pra-
tica un sogno che continua a occhi
aperti, per qualche secondo. Lal-
tro caso invece mi impegna per tre
giorni: in quella casa accadono
davvero fenome-
ni strani. Alla fi-
ne per colgo in
flagrante il fan-
tasma: il ragaz-
zino di casa che,
abilissimo, riu-
scito a ingannare
per qualche mese
gli stessi genitori
e per qualche gior-
3. Comandare la bussola
IL FENOMENO
L a mia mente emana un campo
magnetico, che io posso con-
trollare; questo magnetismo
influenza le persone e gli oggetti
che mi sono vicini. La dichiara-
zione impegnativa, ma il sensi-
tivo passa subito alla dimostra-
zione: appoggia sul tavolo una
bussola, poi chiude gli occhi per
concentrarsi. Quando li riapre
guarda lago della bussola e,
senza muoversi, gli ordina di
girarsi verso uno degli astanti.
Lago obbedisce, come se il Nord
si fosse spostato di 90 gradi.
Adesso basta ordina il regista e
lago esegue tornando alla posi-
zione iniziale. Lesperimento si
ripete pi volte, sempre con suc-
cesso. E questo uno dei fenome-
ni paranormali cari a Uri Geller.
Focus 108
no anche me.
Insomma, il paranormale
non esiste...
Non dico che il paranormale
non esiste: non potrei provare quel
che dico. Dico semplicemente che
non ci sono prove per affermare
che esiste. Lonere della prova toc-
ca a chi accredita i fenomeni para-
normali; ma le prove finora pro-
dotte sono insufficienti, incon-
sistenti, inconcludenti.
In America e in Europa esi-
stono strutture come la vostra,
che dello scetticismo fanno
una bandiera. Ma in Oriente i
fenomeni paranormali hanno
antiche radici culturali. Il vo-
stro approccio troppo occi-
dentale?
Non vero. Sulla stessa linea di
Randi si sta muovendo proprio un
illusionista indiano, Basava Pre-
manand: ha studiato i comporta-
menti di fachiri e santoni, ha sco-
perto che anche in Oriente dietro i
sensitivi si nascondevano solo otti-
mi prestigiatori. Adesso Prema-
nand gira il mondo per rivelare i
trucchi del profondo Oriente: per
esempio, si trafigge la lingua con
uno spillone, come i fachiri; ma poi
rivela che lo spillo truccato, per-
ch ha un aggeggio che aggira la
carne invece di trapassarla. Op-
pure materializza sabbia sacra
LA SPIEGAZIONE
I l trucco di una banalit scon-
certante: stupisce solo che chi
lha usato non sia stato scoperto
subito. Il sensitivo ha infatti
sistemato una grossa calamita
su una coscia, fissandola con i
lacci sotto i pantaloni. Quando
ordina alla bussola di muoversi,
in apparenza resta fermo, ma in
realt muove la coscia sotto il
tavolo, in modo di avvicinarla alla
bussola; a questo punto lago
seguir i movimenti della calami-
ta sottostante. Una variante
piazzare la calamita nel colletto
della camicia e quindi chinarsi
sulla bussola ogni volta che si d
un ordine. Il gioco, in questo
caso, non ha nemmeno bisogno
di particolare allenamento: basta
usare molta disinvoltura.
strofinando pollice e indi-
ce, come fa Sai Baba; ma
la sabbia non nasce dal
nulla, come pare a prima
vista; viene invece da una
pallina nascosta in una
piega della mano, che si
sbriciola per attrito.
Sai Baba continua
per a muovere mi-
gliaia di persone. Non
pensa che forse, pi
che il paranormale, bi-
sognerebbe studiare il
bisogno di paranormale che la
gente manifesta?
Questo vero, non solo in O-
riente. Anche da noi c chi vuol cre-
dere a tutti i costi nel paranormale, e
non si arrende mai, nemmeno
allevidenza. Una volta mi capit un
ex paziente dei guaritori filippini che
si dicono in grado di penetrare fra le
viscere con una mano, eliminare
organi malati e poi lasciare la pelle
senza cicatrice. Mi hanno tolto un
calcolo grosso cos, diceva . Chiesi
di analizzare il calcolo: si rivel un
sasso qualsiasi; il sangue che lo mac-
chiava, poi, era di pollo.
Evidentemente i guaritori avevano
manipolato viscere di gallina sul ven-
tre del malato, per simulare un inter-
vento in realt mai avvenuto.
Ebbene, quando gli raccontai la
verit, il paziente reag in modo
disarmante:Questa la prova dei
poteri dei guaritori: hanno trasfor-
mato il mio calcolo in sangue di
pollo, cos ora io sono sano.
Per anche credere alle fa-
vole pu essere un diritto...
Certo, chiunque ha diritto a
chiudere gli occhi di fronte alla
realt. Ma prima ha soprattutto il
diritto ad avere informazioni esat-
te. Sia per evitare che truffatori lu-
crino sulla sua disinformazione, sia
per impedire effetti ancora pi
gravi: in marzo sul Monte Fasce,
vicino a Genova, decine di persone
fissarono per ore il sole perch un
sensitivo aveva promesso larrivo
della Madonna. Risultato: molti fi-
nirono in ospedale con danni alla
retina; in quattro casi tali danni
sono risultati irreversibili. Eppure
il sensitivo era gi stato smentito
tempo fa a Pavia: bastava che lin-
formazione circolasse.
Nino Gorio
4. Fotografare
la Madonna
IL FENOMENO
IferlPolaroid,
sensitivo, armato di una
promette che fotogra-
la Madonna in cielo. Si fa
dare un rullino vergine dal pub-
blico (a garanzia che non c
trucco), poi carica la macchina
e la punta verso lalto. La vedo,
la vedo, grida estatico, e scatta.
Il pubblico guarda in su, ma vede
solo lazzurro, solcato da qualche
nuvola. Eppure, dopo qualche
secondo, dalla Polaroid esce
davvero il ritratto di una donna
velata, simile alla Vergine
delliconografia tradizionale.
Limmagine un po sfocata e
pervasa da una dominante azzur-
ra: Ma questo inevitabile,
spiega il sensitivo . Il soggetto
troppo spirituale per dare contor-
ni netti e colori realistici.
LA SPIEGAZIONE
O ccorre trattare preventiva-
mente la Polaroid. Si prende
una diapositiva 8 x 8, con
unimmagine della Madonna, e la
si piazza nella macchina, tra
obiettivo e caricatore, fissandola
con nastro adesivo. In mancanza
di diapositiva, si pu fare una
fotocopia su un foglio di acetato
per lavagne luminose. La diapo-
sitiva non sar notata dal pubbli-
co durante il caricamento, per-
ch lattenzione sar sviata verso
lalto, dove la Madonna sta per
apparire. Al momento dello
scatto, lazzurro del cielo impres-
sioner la pellicola in modo non
omogeneo, perch filtrato
dallimmagine interposta.
Risultato: un profilo perfetto di
Madonna, permeato dallazzurro
e quindi carico di effetti mistici.
Storia

I CAVALIERI Larma pi
nobile
La spada. Pesava
circa un chilo
e mezzo.
A determinare la
forza del colpo
era per soprattutto
la posizione del
baricentro. Barre
dacciaio morbido
e duro venivano
intrecciate e poi
lavorate fino a
formare la lama.
Esistevano anche
spade da impugnare
con entrambe le
mani, lunghe fino
a un metro e mezzo.

Per molti secoli la storia Mostri

dEuropa dacciaio

C
era una volta unet
oscura. Dal mondo era Cavalieri alla
stata fatta la giustizia.scomparsa la lealt, la
solidariet, la verit e
Cerano invece slealt,
carica, in una
moderna riedizione
di un torneo
da loro, nel egoismo, bugie e ingiustizie, e il
popolo di Dio era sconvolto. Al-
(a Kaltenberg,
in Baviera).
Le corazze
bene e nel lora, per porre rimedio, tutta la
gente fu divisa in migliaia, e per
pesavano oltre
30 chili, e ogni
male. Chi ogni mille uomini ne fu scelto uno,
il migliore per coraggio, saggezza e
nobilt danimo: il cavaliere.
pezzo veniva
modellato sul
corpo del cavaliere.
erano? raccontava
Questa la leggenda, come la
alla fine del Duecento,
Larmatura
completa verr
Ramon Llull, catalano, doctor illu- per introdotta
minatus della societ colta me- solo nel Trecento:
si usava soltanto
dievale. La realt, forse, fu un po nei combattimenti
diversa, ma la storia dEuropa per a cavallo, con
diversi secoli stata determinata laiuto di uno
proprio da loro: i cavalieri. Secoli stalliere per poter
che nel passato furono definiti montare in sella.

Focus 110 Focus 111

 bui, mentre oggi la storiografia bile guerriero che non solo era una ti pauperes, venivano denunciate

daccordo nel porre proprio nel
Medioevo la data di nascita dell
uomo occidentale. Chi erano dun-
que i cavalieri?
Figli delle selve del Nord
Le radici storiche della caval-
leria sono barbariche. I romani
non sapevano nemmeno quale
funzione potesse avere un cavallo
in guerra. I legionari combatteva-
no a piedi, e gli equites erano i cit-
tadini che, per censo, potevano
permettersi in guerra luso di un
Allinterno cavallo come mezzo di locomozio-
ne. Solo al cinema si vedono i ro-
del castello mani caricare con i piedi ben saldi
in staffe che allepoca erano ine-
temibile macchina da combatti-
mento, ma lo era in ragione di cer-
te regole inviolabili, alle quali non
poteva derogare. E che regole: il
senso del gruppo, lealt e affetto
reciproci, assoluta fedelt al pro-
prio signore. Tanto che fin dai
tempi di Tacito, nellordine tribale
germanico non cera nulla di pi
turpe e spregevole che sopravvi-
vere al capo caduto.
La conversione di questi tremen-
di guerrieri al cristianesimo perfe-
zion e ampli il loro ruolo: sostan-
zialmente, da strumenti di un si-
gnore a strumenti di unidea. Il
Pontificale di SantAlbano di Ma-
gonza prevedeva infatti che la be-
sempre pi spesso dai vescovi.
Che per non si contentavano pi
solo di preghiere: a difesa dei de-
Dietro le quinte di un castello medievale
boli e contro i pagani servivano an-
che le spade, e papa Gregorio VI
non esit a rimproverare i nobili
che abbandonavano il mondo per
rinchiudersi in convento. Cos l
addobbamento cavalleresco, che
fino ad allora era stato solo una ce-
rimonia fra professionisti delle ar-
mi che accoglievano un nuovo
compagno, prese un significato pi
ampio: limpegno di porre la pro-
pria spada, benedetta, al servizio di
un nuovo ideale.
Dieci anni di studio
8.

la vita si sistenti, visto che furono inventate

in Cina nel V secolo. E allora?
Continua Franco Cuomo, dram-
nedizione fosse impartita alla spada
purch essa si elevasse a difesa
delle chiese, delle vedove, degli or-
Oltre settantamila invitati, giun-
ti da tutta Europa. Tornei. La pi
grande adunata di cantori della- 11.
9. 7. 1.

svolge in maturgo, storico e romanziere:

Goti, vandali, franchi e longo-
fani, e di tutti i servi di Dio.
Il mondo del X secolo era duro
mor cortese mai avvenuta. Insom-
ma, uno degli avvenimenti mon-
10.
6.

comunit: bardi cominciarono invece a pro-

porre sulla scena della storia lim-
e pericoloso. La pura sopravvi-
venza vi costituiva da sola una
dani pi importanti di tutto il
Medioevo: era il 1184 e i due figli
4.

magine del cavaliere: un indefini- preoccupazione costante. LEuro-
in pratica pa fioriva di castelli dove ci si rifu-
giava, stretti gli uni agli altri, men-
dellimperatore Federico Barba-
rossa venivano fatti cavalieri. Ri-
cevevano, cio, le armi: atto con- 12.
2.

una fattoria tre fuori si scatenava la furia dei

barbari e dei tiranni, racconta lo
clusivo di una lunga preparazione.
Ma come si diventava cavaliere? 20.
22.

cinta da mura storico Franco Cardini. Le vio-

lenze nei confronti degli indifesi,
di tutti quelli che venivano defini-
Non tutti i cavalieri erano nobili.
Tutti i nobili erano per cavalie-
ri, spiega lesperto tedesco Gun-
13.
5.
3.
21.
19.

17.
14. 15.

16.

18.

1. La torre dosserva-
zione per individuare in
tempo i nemici. In caso
di necessit ci si
rifugiano gli abitanti
del castello.
2. Entrata esterna alla
quale si pu accedere
solo con una scala a
pioli.
3. Prigione sotterranea
alla quale si accede da
una botola sul soffitto.
4. Magazzino.
5. Stalle.
6. Camminamento per
la ronda.
7. Cappella.
8. Stenditoio.
9. Camera da letto del
signori del castello. fuoco vivo. 20. Edificio dingresso.
10. Stanze delle 14. Dispensa e cantina 21. Porta laterale o
donne. Spesso per il vino. postierla.
lunico ambiente a 15. Pozzo. 22. Feritoia. Da qui il
essere riscaldato. 16. Muro esterno del soldato di guardia
11. Gabinetto esterno. castello. comunicava con gli
12. La sala dei 17. Portone interno estranei e poteva
cavalieri. con grata. rovesciare sugli
14. Cucina: le pietanze 18. Fossato. assalitori pece, acqua
vengono preparate su 19. Ponte levatoio. oppure olio bollenti.

UnEuropa
fortificata
La rocca di Ussel,
in Val dAosta.
Nei castelli
viveva in genere
la famiglia
del cavaliere,
la servit,
gli stallieri e
lamministratore.
In media una
trentina di persone.

Focus 112 Focus 113

 Il vero nemico del cavaliere
Gi nel Medioevo un trionfo
in armatura? La ruggine per litalian style: le armature
pi belle venivano da Milano
dolf Keil, delluniversit di Wurz-
Una balestra. Veniva impiegata per colpire a distanza (anche burg. La formazione avveniva in
100 metri) i cavalieri. Rispetto allarco era pi difficile da una corte, cui si presentava il gio-
ricaricare, e pi lenta. Un concilio del 1139, giudicandola vane intorno ai dieci anni, se non
unarma troppo avanzata ne viet luso contro i cristiani. era nobile. Se invece lo era doveva garantivano la qualit, e il segreto
essere formato in una corte diver-
La stella del mattino. Era usata sa da quella paterna, possibilmen-
Ancora contro contro gli avversari che si te di pi alto lignaggio.
i cavalieri la riparavano dietro a uno scudo: Prima il giovane era considerato
fanteria usava roteando, la testa unita alla cadetto: veniva istruito alluso della Germania e in Lombardia
lalabarda: unasta catena poteva passare oltre allo delle armi, alla vita del castello,
lunga anche scudo e colpire a morte il nemico.
5 metri, puntellata talvolta a suonare strumenti come
sul terreno. Cos larpa. Poi, sui quindici anni, diven-
gli alabardieri tava paggio: cominciava a far
svizzeri parte della squadra degli aiutanti
distrussero del signore del castello, si occupa-
la cavalleria va dei cavalli o del trasporto delle
francese. armi. Intorno ai ventanni, se ne
era considerato degno (molti resta-
vano paggi per tutta la vita), rice-
veva linvestitura, in una giornata
davvero particolare, che comin-
ciava con un bagno e la vestizione:
sottoabito, tunica, mantello. Poi gli
A colpi venivano consegnati la maglia d
dascia acciaio, i calzari di ferro, gli spero-
Nella mischia ni, lo scudo, la lancia e lelmo. In-
il cavaliere fine la spada, che per tutta la notte
abbandona precedente, benedetta dal sacer-
la spada e passa dote, era rimasta sullaltare. Con
ad armi pi quella stessa spada il signore colpi-
pesanti: un solo
colpo dascia va simbolicamente la spalla destra
pu sfondare del giovane. Quindi larma gli era
una corazza. allacciata in vita: in quel momento
Si usa anche nasceva un nuovo cavaliere.
la clava, dotata
di denti dacciaio Il guerriero dacciaio
da scagliare Una buona armatura? A conti
in avanti. fatti costava quanto oggi costa una
Mercedes di grossa cilindrata. Ai
tempi di Carlo Magno soltanto per
la maglia di ferro ci volevano sei
Larmatura di Enrico VII, passare degli anni. Le prime buoi. Ed era un abbigliamento ri-
conservata nella Torre di armature erano lucide e
Londra. Come tanti guerrieri, splendenti: dopo il servato ai nobili. Alfred Geibig, re-
il re inglese dovette farsi Quattrocento la lavorazione a sponsabile delle collezioni del ca-
costruire pi duna corazza, a caldo port a corazze stello di Coburg, in Germania,
causa delle modifiche fisiche macchiate, pi difficili da uno dei maggiori esperti europei
e dellaumento del peso, con il tenere pulite. Ruggine a parte. darmi cavalleresche. Spiega: All
inizio i cavalieri indossavano solo
un elmo aperto, lo scudo e la cami-
cia a trame di ferro, che veniva
preparata unendo e limando anel-
lo per anello, fino a un massimo di
centomila anelli per camicia.
Le corazze sarebbero venute pi
tardi. Per costruirle si sarebbero
messe insieme anche 200 lamine
separate, battute e lavorate a fred-
do. Pezzi diversi proteggevano te-
sta, collo, schiena, braccia, gambe,
piedi, e cos via. I primi guanti
completi, con gli spuntoni sul dor-
so della mano, sarebbero venuti
solo nel 1440. Gli armaioli collau-
davano ogni pezzo con frecce, ba-
lestre, e le prime armi da fuoco.
Marchi di fabbrica e di controllo
consisteva nel fornire la massima
protezione con il minimo peso: in
genere sui 30 chili. Le produzioni
pi importanti nacquero nel sud
(Milano e Brescia): gi allora si af-
fermava lo stile italiano, con il ta-
glio in avanti e le spalle corazzate
asimmetricamente.
Sotto larmatura i cavalieri in-
dossavano una imbottitura, spe-
cialmente su fianchi, gambe e
schiena. Lelmo chiuso, e anches-
so imbottito, divent di moda solo
dopo il Duecento: proteggeva di
pi ma riduceva la visibilit. Lav-
versario si poteva scorgere solo at-
traverso il taglio orizzontale, e solo
alcuni copricapi consentivano di
inclinare la testa o di regolare la
visiera. A decretare la fine delle
corazze fu il miglioramento delle
armi da fuoco: moschetti e canno-
ni resero obsolete le armature, che
restarono solo un segno di presti-
gio, da indossare nelle giostre.
Il cavallo per amico
Tra tutte le bestie qual la pi
bella, la pi veloce, la pi pronta
ad affrontare qualsiasi sacrificio, e
la pi adatta a servire luomo? Il
cavallo. Cos luomo lo scelse, e ne
fece dono a colui che era stato scel-
to fra mille, e che perci si chiama
cavaliere, scriveva Ramon Llull.
E nelle leggende molti cavalli sono
famosi come il loro padrone, dal
Baiardo di Rinaldo al Babieca del
Cid: colpire il cavallo dellavver-
sario era, per un cavaliere, la pi
grande vilt. In realt ogni cavalie-
re aveva a disposizione diversi tipi
di cavallo: quelli da tiro, adopera-
ti dai suoi contadini per il lavoro
nei campi intorno al castello; quel-
li da sella, usati per gli spostamen-
ti quotidiani; quelli per i messag-
geri, pi veloci e resistenti; e quelli
destinati ai tornei e alle battaglie, i
pi preziosi, che potevano arrivare
al valore duna ventina di mucche.
Il rapporto con lanimale avrebbe
condizionato addirittura lo svilup-
po storico della figura del cavalie-
re. Coperto da capo a piedi dac-
ciaio, questi era un proiettile inar-
restabile se lanciato in battaglia.
Focus 115
 Il mito dei
cavalieri
rivive nei
tornei: spade
e lance finte,
ferite vere
Ma bastava accerchiarlo e tirarlo
gi da cavallo e diventava un pove-
ro crostaceo in balia della plebaglia,
spiega Cardini. Pi le corazze si
appesantivano, maggiore era il bi-
sogno di cavalli forti ma inevitabil-
mente lenti, e ancora di pi il guer-
riero era esposto al tiro avversario.
Lamore? Sospiri e botte
Da una parte lamore cortese,
la devozione per una nobildonna
(quasi sempre la moglie del pro-
prio signore). Dallaltra la violenza
nella vita quotidiana: quando un
cavaliere desiderava una donna la
prendeva con la forza, ma era u-
gualmente pronto a punire con la
morte la propria donna che si fosse
concessa a un altro. Due facce
della stessa medaglia. In effetti
ogni cavaliere cercava di guada-
gnarsi lattenzione di una dama
importante: superava prove nel
nome di lei (Cunegonda chiese a
Reginaldo di partecipare a un tor-
neo indossando solo lelmo, e lo
ricompens indossando in pubbli-
co, dopo lo scontro, la sua cami-
cia macchiata di sangue), e ne
aveva in cambio benevolenza e
piccoli pegni. Ne raccoglieva le
confidenze, ma il rapporto fra i
due restava puramente formale e
mai sessuale (con il risultato di
determinare un tipo duomo bra-
moso ma profondamente ango-
sciato). Ne cantava le lodi dettan-
dole a uno scribacchino, giacch
quasi tutti i cavalieri si vantavano
di non saper leggere e scrivere, e
ne aveva in cambio una pubblica
promozione. In realt, infatti, solo
raramente lamore cortese era un
sentimento vero e profondo. I ca-
valieri erano, invece, spesso ragaz-
zi poveri arrivati al castello per cre-
scere socialmente, e trovare moglie
di una classe superiore era uno dei
loro scopi. LEuropa fra il XI e il
XIII secolo era percorsa da gruppi
Focus 116
La cura di una ferita. Prima
del torneo anche
500 ore di allenamento.
Ogni anno a Kaltenberg
torna il Cavaliere Nero
Un momento del torneo cavalleresco
di Kaltenberg, presso Monaco.
I duelli, veri, hanno spesso per
protagonisti i cascatori del cinema.
di iuvenes, cavalieri che avevano
appena ricevuto le armi, a caccia di
ingaggio come guerrieri mercena-
ri, o appunto di un buon matrimo-
nio: e le trattative per definire la
dote che la donna avrebbe portato
al marito a volte duravano anni.
E alla fine: punk
Se vero che il termine del
Medioevo posto convenzional-
mente nel 1492, anno della sco-
Dal Medioevo in diretta tiv
perta dellAmerica, anche vero
che il periodo di massimo splen-
dore della cavalleria, iniziato poco
Un divo di Kaltenberg: Jacky Venon, di professione dopo il Mille, termina attorno alla
stuntman. Le armi sono in legno o alluminio. met del Duecento. La causa prin-
cipale fu un progressivo processo
di impoverimento: lintroduzione
delleconomia monetaria, la fiori-
tura dei commerci e lespandersi
delle citt lasciarono sempre meno
spazio alla figura del guerriero li-
bero e indipendente. Specialmente
quelli che non seppero cogliere i
cambiamenti, e i figli minori dei
cavalieri (cui non andava alcuna
eredit), finirono per limmiserirsi
Tutto per in totale solitudine, in castelli sem-
una birra! pre pi malandati, dove la vita
Anche i cavalli, sfarzosa di corte era solo un ricor-
meno protetti do. In molti si dedicarono al sac-
dei cavalieri, cheggio e alla rapina: razziavano
vengono a le fattorie dei propri contadini, as-
volte feriti. Sopra, saltavano i commercianti e spesso
la cura prima finivano impiccati in piazza. I
di tornare mercanti organizzavano spedizioni
nellarena.
La prima edizione punitive contro i castelli, o ingag-
del torneo giavano altri cavalieri bisognosi,
risale al 1979: per combattere i loro colleghi pre-
doveva essere, doni, racconta Cardini. Anche
allinizio, una quelli che non si mettevano fuori
pubblicit legge avevano vita difficile: erano
per una birra. costretti a usare il cavallo per il
lavoro nei campi, e non partecipa-
vano pi ai tornei. Si pass perfino
alla decadenza estetica: in Sassonia
e in Turingia intorno al Trecento i
cavalieri presero labitudine di ta-
gliarsi i capelli come punk odierni:
cortissimi sulla nuca e con lunghi
ciuffi davanti. E neppure chi inten-
deva continuare nella vita di one-
sto guerriero a pagamento aveva
molte possibilit: nel 1342, a Crecy,
gli arcieri inglesi inflissero una pe-
sante sconfitta alla obsoleta caval-
leria francese, e qualche anno pi
tardi gli eroici cavalieri vennero
sterminati dalla fanteria svizzera,
che uccideva i cavalli colpendoli
Il riposo dal basso, o disarcionava i guer-
del guerriero rieri con lunghissime picche. Nel
mondo che cambiava non cera pi
La stanchezza spazio per i cavalieri.
dopo la lotta. Nanni Ruschena
I primi veri
tornei si svolsero
intorno al 1100: Per saperne di pi:
si chiamavano Franco Cuomo, Gli ordini cavallere-
turneimentum, schi, Newton Compton.
e si moriva Jacques Le Goff, L'uomo medieva-
per davvero.
le, Laterza.
Focus 117
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