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Provincia da scoprire

Daniele
CRESPI e Nascita di Maria - 1623. Olio su tela

Pietro Antonio 226 x 235 cm


Gallarate, Museo della basilica di
Santa Maria Assunta

MAGATTI
Varesefocus presenta in questo numero Crespi e Magatti, due pittori varesini tra i
protagonisti dellarte lombarda del Seicento e del Settecento, che hanno lasciato preziose
testimonianze della loro produzione sul nostro territorio.

IL CRESPI Federico continua lopera di promozione e diffusione di


Daniele Crespi nasce a Busto Arsizio nel 1598 e muore, unarte adeguata alle esigenze controriformistiche ed
giovane, nel 1630, in una Milano afflitta dalla peste. esalta la figura di Carlo Borromeo (beatificato e
Lartista appartiene alla generazione successiva a canonizzato rispettivamente nel 1602 e nel 1610),
Cerano, Procaccini e Morazzone, e si forma riconoscendone il ruolo fondamentale per la cultura
prevalentemente in Lombardia, nonostante artistica di quel periodo. Famoso il ciclo
venga influenzato da echi romani, genovesi di quadroni per il Duomo di Milano,
e spagnoli. Nel 1621 accolto nella classe
Daniele Crespi non fu commissionati a diversi pittori (Procaccini,
di pittura dellAccademia Ambrosiana ed solo pittore di arte sacra Cerano) e rappresentanti la vita e i
allievo di Cerano. Tale istituzione artistica, ma anche ritrattista, miracoli di San Carlo; si ricordano, inoltre,
fondata da Federico Borromeo, successore disegnatore e autore di le realizzazioni degli itinerari di santit dei
di Carlo, costituisce una delle iniziative quadri da camera. sacri monti, di cui si ampiamente parlato
culturali e pastorali promosse con la figura del Morazzone.
dallarcivescovo della diocesi milanese, in Daniele Crespi conclude idealmente, con la
linea con le riforme religiose volute pochi anni prima dal sua breve ma intensa attivit, questo straordinario
cugino. momento di fioritura artistica nella Lombardia dei primi

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trentanni del XVII secolo. La sua pittura, dal punto di natura morta sulla tavola, avvicinano questo

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vista formale, si presenta rifinita e compatta, con un personaggio alla quotidianit dei fedeli.
linguaggio fatto di sentimenti pieni di devozione e di Preziosi dipinti di Crespi sono conservati anche nella
compassione che veicolano latto di fede. Lartista ricerca nostra provincia: a Gallarate, presso il Museo della
nelle sue rappresentazioni lemozione dello spettatore, Basilica di Santa Maria Assunta (Nativit della Vergine)
senza per creare struggimenti e drammi. e nella pinacoteca del Museo della Societ degli Studi
I primi lavori di Daniele sono gli affreschi nella chiesa di Patri, oltre che nella chiesa di Gorla Maggiore.
San Vittore e nella basilica di SantEustorgio a Milano. Il battistero della basilica di San Giovanni Battista a
Molto apprezzato da Federico Borromeo, Crespi Busto Arsizio, eretta tra il 1609 e il 1646 da Francesco
richiesto dallOrdine dei Canonici Lateranensi per i quali Maria Richini, presenta al suo interno diverse opere in
realizza il suo dipinto pi celebre, il Digiuno di San cui ben si coglie lo stile dellartista, caratterizzato da
Carlo. chiarezza formale e purezza compositiva. Esse sono il
Si tratta di un olio su tela, datato 1625 circa, che si Cristo morto adorato da San Domenico di Guzman, la
trova nella Chiesa di Santa Maria della Passione a Predica di San Giovanni Battista, San Giovannino e
Milano. Lascetica figura del santo rappresentata, con langelo nel deserto (1623). Questultima tela, degna
profonda e sincera adesione sentimentale, in una di nota per il particolare ed inusuale soggetto
composizione spoglia e austera, volutamente essenziale, rappresentato: San Giovanni raffigurato bambino, gi
in modo da suscitare la partecipazione immediata e vestito con una pelle di cammello e col bastone in mano,
commossa dello spettatore. Il fondo della scena scuro, in compagnia dellangelo nel deserto, dove condusse
illuminato da una luce notturna che sottolinea la povert una vita di penitenza e di preghiera.
e la drammaticit del totale affidamento di San Carlo a
Cristo. Lattenzione ai particolari, come gli oggetti da

San Carlo Borromeo penitente


1625. Olio su tela 190 x 265 cm
Milano, basilica di Santa Maria della
Passione

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San Giovannino e langelo nel deserto


1623. Olio su tela 183x 107 Ritratto di Marcantonio Prestinari
Busto Arsizio, battistero di San 1625. Olio su tavola 69 x 48 cm
Giovanni Battista Milano, Pinacoteca di Brera

IL MAGATTI Magatti e la sua scuola hanno, infatti, lasciato dipinti


Con le opere di Pietro Antonio Magatti (1691-1767), nella Basilica di San Vittore e significativi cicli di
Varese si apre allarte del secolo successivo, il affreschi nelle chiese di San Martino, di San Giorgio a
Settecento. Varesino di nascita, lartista autore di Biumo Superiore e presso la Sala Veratti, antico
numerosi quadri e affreschi che abbelliscono diverse refettorio del monastero di S. Antonino.
chiese e ville della citt. Questa sala, attualmente di propriet del Comune di
La sua formazione avviene in terra emiliana, nella Varese e sede di esposizioni temporanee, presenta,
bottega di Giovanni Gioseffo Dal Sole, dove con ogni sulle pareti lunghe, finte architetture dipinte da
probabilit assorbe il gusto e le inclinazioni della Giuseppe Baroffio, collaboratore del Magatti, che
scuola bolognese. Il giovane Pietro conosce le imprese inquadrano affreschi di questultimo con figure di
artistiche dei pittori che operarono presso il Sacro Profeti, Sibille, scene della Nativit e dellAdorazione. I
Monte di Varese e, guardando ai pittori del Seicento due artisti, inoltre, eseguono insieme un grandioso
lombardo, li reinterpreta con la sua personale e intensa apparato scenografico composto da affreschi in
espressivit. Lartista ama colori pastello, luminosi e quadrature architettoniche, allinterno della chiesa di
quasi trasparenti, stesi con una pennellata dolce, senza San Giorgio, dove
asperit, che tende a conferire alle composizioni presente una tela del
unatmosfera morbida e vaporosa. pittore con la Nativit. Il Magatti lavor per
Magatti considerato un grande maestro, in quanto Anche le dimore committenze sia religiose
rappresenta un importante esponente del cosiddetto patrizie di Palazzo che private, non solo
stile barocchetto. Con questo termine si intende lo stile Estense, Villa Recalcati, nella citt natale ma
caratteristico del tardo barocco, che semplifica gli Villa Menafoglio Litta
anche a Milano, Como e
elementi del barocco pieno in direzione del successivo Panza e Villa della
rococ, pi leggero e raffinato. Porta Bozzolo
Pavia.
Nella Varese del Settecento, il pi celebre pittore del (Casalzuigno) sono
suo tempo, vero e proprio protagonista della scena arricchite da affreschi dellartista, caratterizzati da
artistica, amico delle pi potenti famiglie della citt e colori chiari e da toni briosi, che rappresentano
molto amato da diversi ordini religiosi. personaggi allegorici, mitologici e scene di storia

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Provincia da scoprire

sacra.

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Altra opera
del Magatti,
conservata
presso il
Castello di
Masnago,
La Vergine
fa giungere il
viatico ad
una devota.
Il bozzetto,
realizzato tra
il 1730 e il
1740, su
commissione
dellArcicon-
fraternita del
Santissimo
Nativit Affresco Sala Veratti Varese Sacramento,
stato
acquistato
dal Comune di Varese nel 1967. Esso testimonia la
Guarigione di Tobia - 1731.
San Michele a Busto Arsizio conoscenza del ciclo dei Miracoli di San Carlo dipinti
nel Duomo di Milano, di cui si detto sopra, ed
rappresentativa per la gamma cromatica e per la
capacit di focalizzare l'evento divino in un sapiente
gioco compositivo.
Da ricordare, infine, la Guarigione di Tobia, datata
1731 e collocata nella chiesa di San Michele a Busto
Arsizio; la tela una tra le migliori prove di Magatti:
qui emerge infatti
una certa
piacevolezza e Nella prossima puntata:
una scioltezza Giovanni Carnovali, detto il
flessuosa Piccio, e Giuseppe Bertini.
ereditata dalla
scuola bolognese.
Grazie alla
sicurezza
compositiva ed
alla stesura
pittorica fatte di
luci e colori,
lartista propone
forme morbide e
figure avvolte da
larghi panneggi.
Verena Vanetti

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