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1.

Larticolo

Larticolo la parte variabile del discorso che si premette al nome allo scopo di
individuarlo e di inserirlo nel discorso.

Questa sintetica definizione contiene le caratteristiche e le funzioni dellarticolo.


Le analizzeremo considerando le seguenti frasi:

(1) Ho conosciuto il professore.


(2) Ho conosciuto professore.

La particella il che precede il nome professore serve per individuare il


professore con cui ho parlato. Se la togliamo, la frase diventa poco chiara (v.2). Si
osserva nellesempio (1) lo scopo per cui si usa larticolo (individuare e inserire il nome
nel discorso) e la posizione dellarticolo (precede il nome a cui si riferisce).
Ritorniamo alla prima parte della definizione e seguiamo i seguenti esempi:

(1) Ho conosciuto i professori.


(1a) Ho conosciuto la professoressa.
(1a') Ho conosciuto le professoresse.

Dai precedenti tre esempi, possiamo notare che larticolo concorda in genere e
numero con il nome che accompagna, perci una parte variabile del discorso.

Classificazione

La lingua italiana presenta due tipi di articoli, gli articoli determinativi (I) e
gli articoli indeterminativi (II). A queste due classi fondamentali, vanno aggiunti gli
articoli partitivi (III) e bisogna tener conto dei casi in cui il nome usato senza articolo,
cio con articolo zero(IV).

1.1. Larticolo determinativo

Larticolo determinativo individua il nome cui premesso e indica una cosa


ben definita o ben determinata per chi parla o per chi ascolta:

(1) Ho conosciuto il professore.

Larticolo determinativo si accorda in genere e numero con il nome cui si


riferisce e presenta forme diverse a seconda di come inizia la parola che segue.

I.I. Forme dellarticolo determinativo

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE (1) Il /(2) lo / (3) l (1) I (2), (3) Gli
FEMMINILE (1) La (2) - / (3) l (1)/(3) le

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(1) Gli articoli il e i, con i nomi maschili, davanti a nomi che cominciano per
consonante (eccetto x, y, z, s impura e i gruppi consonantici gn, pn, ps, sc):

il ragazzo i ragazzi
il bravo ragazzo i bravi ragazzi

(1) Gli articoli la e le, con i nomi femminili:

la ragazza le ragazze
la brava ragazza le brave ragazze

(2) Gli articoli lo e gli, con i nomi maschili, davanti a parole inizianti per x, y, z, s
preconsonantica, i gruppi consonantici gn, pn, ps e davanti alle semivocali i e j:

lo xilofono gli xilofoni


lo yogurt gli yogurt
lo zaino gli zaini
lo studente gli studenti

lo gnomo gli gnomi


lo pneumatico gli pneumatici
lo psicologo gli psicologi

lo iato gli iati


lo juventino gli juventini

(3) Gli articoli l e gli, con i nomi maschili, davanti a nomi inizianti per vocale:

lalbero gli alberi


lodioso ragazzo gli odiosi ragazzi

(3) Gli articoli le le, con i nomi femminili, davanti a nomi inizianti per vocale:

lamica le amiche
lodiosa ragazza le odiose ragazze

1.2. Larticolo indeterminativo

Larticolo indeterminativo introduce il nome cui si riferisce lasciandolo su un


piano di genericit e indeterminatezza:

(1) Ho incontrato un professore/ uno studente.


(2) Ho conosciuto una professoressa.

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Forme dellarticolo indeterminativo
Larticolo indeterminativo ha soltanto il singolare, maschile e femminile. Si accorda
quindi solo per genere con il nome cui si riferisce e, inoltre, presenta forme diverse a
seconda di come inizia la parola che lo segue immediatamente. In particolare si usa:
un, con i nomi maschili singolari, quando la parola che segue inizia con una
vocale (tranne le semivocali i e j) o con una consonante diversa da x, y, z, s
preconsonantica e dai gruppi gn, pn, ps:
un allievo, un altro anno, un cane, un ottimo strumento

uno, con i nomi maschili singolari, quando la parola che segue comincia con x,
y, z, s preconsonantica, i gruppi gn, pn, ps, oppure le semivocali i e j:
uno studente, uno pneumatico, uno gnomo, uno zio,
uno strano individuo, uno iato, uno jugoslavo.

una, con i nomi femminili singolari, quando la parola che segue comincia con
una consonante, con una semivocale o una vocale:
una ragazza, una scena, una lunga inchiesta, una iena.

un, con i nomi femminili singolari, quando la parola che segue inizia per vocale:
unamica, uninteressante esperienza.

1.3.Larticolo partitivo

Larticolo partitivo indica una parte indeterminata di un tutto e viene usato davanti ai
nomi di massa (nomi che indicano delle cose in cui la parte identica a tutto). Tali nomi
vengono usati solo al singolare, di conseguenza le forme dellarticolo partitivo sono solo
al singolare: del, dello, della, dell. Larticolo partitivo equivale, per significato, a un
po di, una certa quantit di:

Dammi del pane (= un po di pane).


Mi occorre della stoffa rossa (=un po di stoffa rossa).
Hai dello zucchero (=un po di zucchero) da darmi?

NB. Le corrispondenti forme plurali dei, degli, delle, non sono articoli partitivi (non
indicano una parte di un tutto) ma sostituiscono il plurale dellarticolo indeterminativo
che non esiste ed equivalgono a alcuni, alcune o qualche:

Ho fatto dei brutti sogni (=alcuni brutti sogni).


Ho incontrato delle persone molto simpatiche (=alcune persone).
Allesame si sono presentati degli studenti ben preparati (=alcuni studenti).

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1.4. Omissione dellarticolo (articolo zero)

Larticolo non viene adoperato con i nomi propri di persona, i nomi geografici, i nomi di
parentela preceduti dai possessivi. A parte questi casi che saranno approfonditi in un
corso successivo, larticolo si omette:
Davanti a nomi uniti al verbo con cui formano ununica espressione: aver
fame, aver sete, aver sonno, aver caldo, aver freddo, prender moglie, aver
mal di testa, sentire piet, prender sonno.
Nelle enumerazioni: Laeroplano sorvol citt, monti, mari e isole.
Nella maggior parte delle locuzioni avverbiali: in apparenza, in essenza,
in fondo, in realt.
Nelle espressioni con valore modale o strumentale (che indicano il modo o
lo strumento per compiere una certa azione): andare a cavallo, andare a
piedi, andare in bicicletta, viaggiare in treno, viaggiare in pullman,
mangiare con appetito, agire con giudizio/con astuzia, con intelligenza,
procedere in fretta, parlare con calma.
In costruzioni con nomi usati come complementi di luogo: Vado a
scuola/in chiesa/in giardino, Sono in ufficio/in classe, Vivo in
citt/campagna. Al contrario, si usa Vengo dalla chiesa, Arrivo
dallufficio.
Con i nomi indicanti la materia e : una statua di marmo, un burattino
di legno, un orologio doro/dargento.
Nelle frasi proverbiali per dare un senso generico: Paese che vai usanze
che trovi, A nemico che fugge ponti doro. Ci sono anche dei proverbi
in cui viene usato larticolo con funzione generalizzante: Tanto va la gatta
al lardo che ci lascia lo zampino.
Nelle espressioni esclamative e vocative: Ragazzi, tornate; Cameriere,
un gelato.
Nei titoli di libri, di capitoli o di film: Storia della letteratura italiana,
Grammatica italiana, Capitolo terzo, Divina Commedia.
Nei titoli dei giornali: Attacco aereo sulle basi americane, Grave
incidente durante le manifestazioni antirazziali.
Nelle iscrizioni e nelle insegne: Bar, Ufficio Postale, Farmacia, Ospedale,
Entrata, Arrivi, Partenze, Cinema.
Nelle coppie pi o meno antitetiche: pane e formaggio, marito e
moglie, giorno e notte, bianco e nero.

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1.5. Le preposizioni articolate

Larticolo (determinativo o indeterminativo) legato al nome, ma spesso preceduto da


una preposizione con la quale si pu o non si pu combinare. Si considerino i seguenti
esempi:
Vado da un dottore // Vado dal dottore.
Ti parlo di una mia amica // Ti parlo della mia amica.

Si osserva che, mentre gli articoli indeterminativi si giustappongono con le preposizioni,


gli articoli determinativi e le preposizioni si fondono insieme dando luogo alle cosiddette
preposizioni articolate. Ad ogni forma dellarticolo determinativo corrisponde una forma
di preposizione articolata, come appare dalla tabella seguente:

il lo la l i gli le
Di del dello della dell dei degli delle
A al allo alla all ai agli alle
Da dal dallo dalla dall dai dagli dalle
In nel nello nella nell nei negli nelle
Su sul sullo sulla sull sui sugli sulle

Per luso delle preposizioni articolate valgono i medesimi criteri che regolano luso delle
diverse forme dellarticolo determinativo. Ad esempio, si usano le preposizioni articolate
del, al, dal, nel, sul davanti a parole che richiedono larticolo determinativo il
e le preposizioni articolate dello, allo, dallo, nello, sullo davanti alle parole che
richiedono larticolo determinativo lo:
Il prezzo del pane/dello zafferano/della benzina/dellolio aumentato.
Dalla strada proviene il rumore del traffico.
Manderemo una lettera agli amici.
Il libro sul tavolo.

Allo stesso modo, le regole delluso della preposizione articolata con i nomi propri,
seguono gli stessi criteri validi per larticolo con i nomi propri:

Arrivo dalla nebbiosa Londra/ Arrivo da Londra.


I libri del professore sono sciupati/ I libri di Mario sono sciupati.

Con le preposizioni con e per le forme articolate non sono pi in uso. Cos, le forme col,
colla, collo, coi, colle.. sono ormai sostituite dalle corrispondenti forme staccate con il,
con la, con lo, con i, con le. Soltanto la forma articolata col (=con il) adoperata
tuttora, per lo pi nel linguaggio parlato: Cera Mario col suo fratellino.

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2. Il Nome

Il nome o sostantivo la parte del discorso con la quale si designano esseri animati, cose,
idee, concetti, stati danimo, azioni, fatti.
Nella frase
Triceanu, il primo ministro della Romania, correndo in moto a forte velocit, ha fatto
una brutta caduta e si slogato un ginocchio
parole come Triceanu, primo ministro, Romania, moto, velocit, caduta, ginocchio, che
indicano rispettivamente degli esseri umani (Triceanu, primo ministro), un paese
(Romania), unazione (caduta), degli oggetti (moto, ginocchio) e un concetto astratto
(velocit) sono nomi.
In base a categorie come significato, morfologia e forma i nomi si dividono in:
aspetto maschili vs femminili
morfologico singolari vs plurali
forma primitivi vs derivati
alterati (diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi)
composti
concreti vs astratti
significato comuni vs propri
collettivi vs individuali

2.1. Laspetto morfologico

Dal punto di vista morfologico, il nome ha forme diverse per esprimere il genere
(maschile e femminile) e il numero (singolare, plurale):
ragazzo, ragazza, ragazzi, ragazze.

Ogni nome formato da due parti:


1. morfema lessicale o radice- contiene e comunica il significato di base del nome;
2. morfema grammaticale o desinenza contiene le indicazioni di carattere
grammaticale: fornisce indicazioni sul genere e sul numero del nome.

Per esempio, il nome gatto, e formato dal morfema lessicale gatt- che contiene il
significato di base (mammifero dei felini, quadrupedeecc) e il morfema grammaticale
che fornisce le indicazioni grammaticali: il genere (=maschile) e il numero (=singolare).

2.1.1. Il genere del nome

Per individuare il genere di un nome, ci sono due elementi importanti: la desinenza (1) e
il significato (2).
(1) In rapporto alla desinenza, sono MASCHILI:
a. i nomi con la desinenza in o: il treno, il tavolo, il testo, il discorso, il letto.
Esistono per, molti nomi che, pur avendo la desinenza in o, sono femminili: la

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mano, la radio, la dinamo, la biro. Altri nomi femminili finiscono in o per
effetto di un accorciamento: la moto (da motocicletta), la foto (da fotografia),
lauto (da automobile);
b. i nomi che terminano in una consonante: il bar, il camping, il computer, lo
sponsor, lo slogan, il toast, lananas. Si tratta cio di nomi che provengono, per lo
pi, da altre lingue. Altri nomi per terminano in consonante e sono femminili,
perch femminili sono nella lingua originaria: la star, la miss, lholding ecc.

Sono, invece, FEMMINILI:

- i nomi con la desinenza in a: la casa, la sedia, la luna, la forchetta. Ci sono per


numerosi nomi maschili che finiscono in (m)a. Si tratta specialmente di nomi di
origine greca o provenienti da altre lingue: il poema, il problema, il teorema, il
programma, il telegramma, lo stemma, il cinema. Inoltre, ci sono anche alcuni
nomi propri maschili con la desinenza in a: Luca, Andrea, Elia, Enea, Cosma,
Zaccaria, Barnaba;
- i nomi con la desinenza in i: la crisi, lanalisi, la tesi, la sintesi, loasi. Ci sono
anche alcuni nomi maschili con la desinenza i: il brindisi, il bisturi, il safari,
lalibi;
- i nomi con la desinenza (t) o -(t): la bont, la citt, la civilt, la facolt, la
virt, la giovent. Alcuni nomi di origine straniera con la desinenza in sono
maschili: il tut, il caucci, il tab.

I nomi con la desinenza in e, possono essere tanto di genere maschile che femminile: il
mare, il dente, il piede, il mese (maschile), la nave, la neve, la strage (femm.).

(2) Secondo il significato, sono di genere maschile:


- i nomi degli alberi: labete, ili ciliegio, il melo, il pero, il pioppo, il pino, il salice,
lulivo ecc. Sono invece femminili, i nomi: la palma, la quercia, la betulla ecc.
- i nomi dei metalli/ minerali ed elementi chimici: loro, largento, il ferro, il
bronzo, luranio, lossigeno, lidrogeno ecc.
- i nomi dei monti, dei mari, dei fiumi e dei laghi: i Carpazi, gli Appennini, il
Mediterraneo, lo Jonio, LAtlantico, il Tevere, il Garda, il Tamigi. Tra i nomi dei
monti e dei fiumi, sono numerosi anche quelli femminili: le Alpi, le Dolomiti, le
Ande, la Senna, la Loira.
- I nomi dei punti cardinali: il Nord (il Settentrione), il Sud (il Mezzogiorno), lEst
(il Levante, lOriente), lOvest (lOccidente).
- I nomi dei venti: il maestrale, lo scirocco, il libeccio (ma sono femminili la bora
e la tramontana).
- I nomi dei mesi dellanno (gennaio, febbraio, marzo ecc.) e dei giorni della
settimana (luned, marted, mercoled ecc.) tranne domenica che femminile.
- I nomi delle preghiere: il credo, il padrenostro, il gloria (ma femminile
LAvemaria).
- I nomi dei vini: il Dolcetto, il Lambrusco, il Chianti, il Valpolicella.

Sono, invece, di genere femminile:

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- i nomi dei frutti: la mela, lalbicocca, luva, la pera, larancia, la noce, la banana, la
pesca. Sono di genere maschile, nomi di agrumi e frutti esotici: il mandarino, il
pompelmo, il limone, il fico, lavocado, il kiwi, il mango, ecc.

- i nomi delle citt, isole, regioni, Stati, continenti: la Venezia dei dogi, la Sicilia, la
Lombardia, la Sardegna, lElba, le Eolie, la Francia, lInghilterra, lAfrica,
lEuropa ecc. Sono per numerosi i nomi maschili di regioni italiane (il Piemonte,
il Veneto, il Friuli, il Molise), di alcune citt, isole, nazioni (il Madagascar, il
Cairo, il Belgio, il Per, lo Zambia, il Sud Africa, gli Stati Uniti).
- I nomi di scienze e discipline: la matematica, la fisica, la chimica, la filosofia, la
letteratura. Al maschile: il diritto.

2.1.2. La formazione del femminile

I nomi che indicano una cosa hanno un genere grammaticale fisso,


determinato dalluso linguistico: essi sono sempre maschili o femminili e non possono
subire trasformazioni nel genere.
I nomi che designano esseri animati possono avere i due generi, maschile e
femminile a seconda del referente (maschio o femmina) ossia del genere naturale. Il pi
delle volte, la forma base di tali nomi quella maschile che pu essere trasformata in
femminile quando i nomi devono indicare esseri animati femminili.
A seconda di come avviene il passaggio dalla forma maschile alla corrispondente forma
femminile, i nomi si suddividono in:

a) nomi mobili: il bambino / la bambina, lo spettatore / la spettatrice;


b) nomi indipendenti: il padre / la madre, il marito / la moglie;
c) nomi di genere promiscuo: il leopardo maschio / il leopardo femmina;
d) nomi di genere comune: il giudice / la giudice

a) I nomi mobili

La maggior parte dei nomi di esseri animati sono mobili, cio passano
dal maschile al femminile cambiando la desinenza (ragazzo / ragazza) o mediante
laggiunta di un suffisso (attore / attrice). Seguiamo le seguenti situazioni:

M F
-o -a
(-essa) Il figlio la figlia; il ragazzo la ragazza; lo zio la zia; lamico
lamica

Fra i nomi di animali:


il gatto la gatta; il lupo la lupa; il cavallo la cavalla; il cervo la cerva

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Alcuni nomi in o, formano il femminile in essa: il medico la medichessa; lavvocato
lavvocatessa. Ma questi casi hanno assunto una connotazione ironica, scherzosa o
addirittura dispregiativa e perci si preferisce usare il maschile anche quando ci si
riferisce a una donna.

M F
-e -a
-essa

Il signore la signora; il padrone la padrona; linfermiere linfermiera; il cameriere


la cameriera; il marchese la marchesa

Lo studente la studentessa; il principe la principessa; il conte la contessa; il poeta


la poetessa

Fra i nomi di animali:


il leone la leonessa; lelefante lelefantessa

M F
-tore -trice
-tora

Limperatore limperatrice; lattore lattrice; lo scrittore la scrittrice; il


pittore la pittrice; il lettore la lettrice; lautore lautrice

Ma dottore fa dottoressa.

Alcuni nomi hanno, accanto alla forma in trice quella popolare e regionale in
tora:
traditore traditrice / traditora;
benefattore benefattrice / benefattora;
stiratore stiratrice / stiratora.

Altri invece, hanno soltanto la forma femminile in tora:

pastore pastora; tintore tintora; impostore impostora.

M F
-sore -itrice
-sora

Possessore posseditrice; difensore difenditrice.

Ma professore professoressa.

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Alcuni nomi hanno, accanto alla forma in itrice, quella in sora (uccisore
ucciditrice/uccisora), altri, invece, hanno solo la forma (rara) in sora:
incisore incisora.
Alcuni nomi formano il femminile al di fuori degli schemi sopra
registrati o modificando sostanzialmente la radice:

labate la (ab)badessa; il dio la dea; il re la regina; il cane la cagna; il doge la dogaressa;


leroe leroina; lo zar la zarina; il gallo la gallina.

b) I nomi indipendenti

Alcuni nomi presentano forme completamente diverse per il maschile e per il femminile:

luomo la donna; il babbo o il pap la mamma; il marito la moglie;


il genero la nuora; il montone la pecora; il padre la madre; il celibe la nubile;
il maschio la femmina; il fratello la sorella; il porco la scrofa; il fuco lape.

c) I nomi di genere promiscuo

Tra i nomi di animali, alcuni si comportano come i nomi mobili (orso orsa;
leone - leonessa) e altri come nomi indipendenti (fuco ape; toro - vacca). La
maggior parte dei nomi di animali, per, sono di genere promiscuo, hanno cio
ununica forma, o maschile o femminile, che serve a designare sia il maschio che la
femmina:

il leopardo; lusignolo; il falco; il delfino; lo scorpione (maschile);


laquila; la rondine; la volpe; la balena (femm.)

Cos, il nome leopardo, pur essendo di genere maschile, viene usato anche per
indicare la femmina del leopardo e il nome balena, che di genere femminile, viene
usato anche per indicare il maschio della balena. Se si vuole precisare il sesso di uno
di questi animali, si deve ricorrere a espressioni come: il leopardo femmina o la
femmina del leopardo, oppure la volpe maschio o il maschio della volpe.

d) I nomi di genere comune

Alcuni nomi presentano ununica forma per il maschile e per il femminile, perci
sono detti nomi di genere comune. Con essi, solo il contesto (larticolo, leventuale
desinenza degli aggettivi e dei participi passati che li accompagnano) permette di
capire se ci si riferisce a un essere di genere maschile o femminile:

Mi ha scritto una lontana parente.


Lartista stata applaudita.

Appartengono a questa categoria dei nomi di genere comune:


Alcuni nomi in e: il nipote la nipote; il custode la custode;

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I nomi che rappresentano la forma sostantivata di participi presenti:
il cantante la cantante; un insegnante uninsegnante;
Alcuni nomi in a, per lo pi di origine greca: un ipocrita unipocrita; il
pediatra la pediatra;
I nomi in ista, -cida: un artista unartista; il giornalista la giornalista;
un omicida unomicida; il suicida la suicida.

I nomi che indicano cariche e professioni

Mentre alcuni nomi maschili come sarto, maestro, re hanno un corrispettivo


femminile (sarto, maestra, regina), altri nomi hanno unica forma per maschile e
femminile: il presidente la presidente; il preside la preside; il giudice la giudice.
Se in alcuni casi come questi ultimi, larticolo distingue tra maschile e femminile, in
molti altri casi si preferisce usare il nome maschile anche per indicare la qualifica
professionale e la carica di una donna. Si dir, per esempio:
Il medico della scuola, dottoressa Rossi;
Il primo ministro inglese, signora Thatcher;
Il vigile Carla Bianchi;
Lamministratore delegato della dita, ingegner Luisa Paoli.

2.1.2. Il numero del nome

Dal punto di vista morfologico, la differenza tra i nomi singolari e i nomi plurali
marcata per lo pi da una diversa desinenza. Ma ci sono anche nomi che hanno la
medesima forma al singolare e al plurale (nomi invariabili), nomi privi di singolare o di
plurale (nomi difettivi) e nomi con pi forme di singolare e di plurale (nomi
sovrabbondanti).

La formazione del plurale

Il plurale dei nomi si forma, nella maggior parte dei casi, mutando la desinenza
morfologica del singolare. A seconda della desinenza del singolare, i nomi possono
formare il plurale secondo il seguente schema:

singolare Plurale
I: -a
(M): il problema -i: i problemi
(F): la ragazza -e: le ragazze
II: -o
(M): il ragazzo -i: i ragazzi
(F): la mano -i: le mani
III: -e
(M): il cuore -i: i cuori
(F): la madre -i: le madri

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I. Nomi in a (prima classe)

Tutti i nomi maschili, compresi quelli che terminano in a, formano il plurale in


i: il poeta i poeti; il teorema i teoremi; il poeta i poeti; il poema i poemi; il
giornalista i giornalisti; lartista gli artisti.
I nomi femminili che terminano in a, formano il plurale in e: la bambina le
bambine; la donna le donne; la case le case; la strada le strade.
Fanno eccezione dalla regola i nomi femminili ala e arma che formano il plurale in i,
come i maschili: le ali/ le armi.

Si noti la differenza tra:


un bravo giornalista due bravi giornalisti
e
una brava giornalista due brave giornaliste

un famoso artista due famosi artisti


e
una famosa artista due famose artiste

un noto pediatra due noti pediatri


e
una nota pediatra due note pediatre.

OSSERVAZIONI

I nomi che terminano in ca e ga formano il plurale in chi e ghi se sono


maschili e chi e ghi se sono femminili:
M F
il monarca i monarchi; il patriarca i la piega le pieghe; lalga le alghe; la
patriarchi; il duca i duchi; il collega i barca le barche, la bottega le botteghe;
colleghi; lo stratega gli strateghi. la basilica le basiliche.

Eccezione fa il nome belga che fa il plurale maschile i belgi, mentre al femminile


segue la regola (le belghe).

Sono solo femminili, i nomi che terminano in cia, -gia.


I nomi con i tonica, cio accentata, formano il plurale in cie, gie,
conservando la i:

la farmacia le farmacie; la bugia le bugie; lallergia le allergie; la scia le scie.

I nomi con i atona, cio non accentata, formano il plurale in cie, -gie,
conservando la i, se le consonanti c e g sono precedute da vocale:

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la camicia le camicie; laudacia le audacie; la socia le socie; la fiducia le
fiducie; la ciliegia le ciliegie; la valigia le valigie.

I nomi con i atona, formano il plurale in ce, -ge e, quindi, perdono la i,


se le consonanti c e g sono precedute da consonante:
la provincia le province; la doccia le docce; la pancia le pance; la pioggia le
piogge; la goccia le gocce; la pronuncia le pronunce; la spiaggia le spiagge.

I nomi scia fanno il plurale in sce:


lascia le asce; la fascia le fasce; la biscia le bisce; la striscia le strisce.

Alcuni nomi in a sono invariabili, presentano cio una forma uguale per il singolare e
per il plurale:
il boa i boa; il cinema i cinema; il gorilla il gorilla; il delta i delta; il vaglia i
vaglia; il capoccia i capoccia.

II. Nomi in o (seconda classe)

I nomi che terminano in o (maschili e femminili), fanno il plurale in i:


il tavolo i tavoli (M); la mano le mani (F).
Per i nomi che terminano in co e go, la forma del plurale dipende dalla
posizione dellaccento:

- se laccento cade sulla penultima sillaba (si tratta, cio, delle parole piane), al
plurale i nomi terminano in chi e ghi: il bnco i banchi; lalbrgo gli
alberghi; il cuoco i cuochi; il fungo i funghi; il buco i buchi.
Fanno eccezione i nomi: amico amici; nemico nemici; porco porci; greco
greci.
- se laccento cade sulla terzultima sillaba (parole sdrucciole), al plurale i nomi
terminano in ci e gi: il sindaco i sindaci; lasparago gli asparagi;
larcheologo gli archeologi; il medico i medici.
Fanno eccezione numerosi nomi, fra cui: carico carichi; incarico incarichi;
pizzico pizzichi; dialogo dialoghi; catalogo cataloghi; obbligo obblighi;
epilogo epiloghi; profugo profughi; prologo prologhi.

Molto numerosi sono anche i nomi sdruccioli in co e go che presentano sia il


plurale in chi e ghi, sia in ci e gi:
chirurgo Chirurgi Chirurghi
farmaco Farmaci Farmaci
manico Manici Manichi
stomaco Stomaci Stomachi
sarcofago Sarcofagi Sarcofaghi
antropofago Antropofagi Antropofaghi
mago Magi* Maghi

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*Il plurale magi ha il significato particolare di sacerdoti orientali.

I nomi uscenti in o formano il plurale secondo la posizione


dellaccento:
- i nomi con i tonica (cio accentata) formano il plurale in ii:
lo zio gli zii; il rinvio i rinvii; il mormorio i mormorii; il brusio i brusii; il
pendio i pendii; il fruscio i fruscii.
- i nomi con la i atona (non accentata) formano il plurale in i:
il cambio i cambi; locchio gli occhi; il viaggio i viaggi; il raggio i raggi; il
bacio i baci; labbraccio gli abbracci; il figlio i figli; il giglio i gigli.
OSSERVAZIONI
1. Il plurale con una sola i di alcuni di questi nomi pu essere confuso con il plurale di
altri nomi con la medesima grafia: ad esempio, il principio e il principe hanno lo
stesso plurale: i principi. Perci, per evitare equivoci, si suole differenziare i plurali
segnando il nome terminando al singolare in io o con ii o con gli accenti:
il principio I principi, princpi, principii, princip
il principe I principi, prncipi
Il martirio I martiri, martri, martirii, martir
Il martire I martiri, mrtiri
Larbitrio Gli arbitri, arbtri, arbitrii, arbitr
Larbitro Gli arbitri, rbitri

3. I nomi uomo, dio e tempio formano il plurale rispettivamente in uomini, dei e


templi (ma ormai usata anche la forma tempi) per influenza delle corrispondenti
forme latine (homines, dei, templa). Il nome eco, che al singolare femminile, al
plurale maschile (uneco degli echi): Si sentiva uneco lontana/ Si sentivano
degli echi lontani.
4. Alcuni nomi di genere maschile uscenti in o diventano al plurale di genere
femminile e assumono la desinenza a: il paio le paia; luovo le uova; il riso
(il ridere) le risa; il centinaio le centinaia; il migliaio le migliaia; il miglio
le miglia.
5. Quasi tutti i nomi femminili uscenti in o sono invariabili, presentano cio al
plurale la stessa forma del singolare: la moto le moto; la foto le foto; la biro
le biro.

III. Nomi in e
I nomi che al singolare terminano in e formano il plurale in i, sia se i nomi sono
maschili sia che sono femminili:
il padre i padri; il piede i piedi; il leone i leoni; il cane i cani; la legge
le leggi; la nave le navi; la canzone le canzoni.

OSSERVAZIONI

Il nome bue presenta il plurale irregolare buoi;


I nomi uscenti in ie sono solitamente invariabili: la specie le specie.

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Fanno eccezione i nomi leffigie le effigi; la superficie le superfici; la moglie le
mogli.

2.1.2.1. Nomi invariabili

Oltre alle tre classi di nomi sopra presentate, costituite in base alla forma del singolare,
ci sono i nomi che conservano al plurale la medesima forma del singolare, detti perci
nomi invariabili. Con questi nomi, per distinguere il numero, bisogna affidarsi
allarticolo, alla desinenza degli aggettivi e dei participi passati a essi riferiti, alla
persona del verbo e, pi in generale, al contesto, cio al senso globale della frase:
Vorrei una biro rossa. / Vorrei tre biro rosse.
Questa una specie che si sta estinguendo. / Queste specie si stanno estinguendo.

In particolare, sono invariabili:

I nomi monosillabi terminanti in vocale:

il re - i re; il t i t; lo sci gli sci.

I nomi terminanti in vocale accentata:

il caff i caff; la citt le citt; let le et; la virt le virt.

I nomi delle lettere dellalfabeto: la effe le effe; lacca le acca.

I nomi, per lo pi di origine straniera, che terminano in consonante:

il goal i goal; labat jour gli abat jour; il film i film; lo sport gli sport.

I nomi in i, per lo pi femminili:

lanalisi le analisi; la crisi le crisi; la diagnosi le diagnosi; la tesi le tesi.

Alcuni nomi in a come:

il boia i boia; il cinema i cinema; il gorilla i gorilla; il capoccia i capoccia.

Quasi tutti i nomi femminili che terminano in o:

lauto le auto; la radio le radio; la foto le foto; la moto le moto.

Il nome mano forma il plurale regolarmente: le mani.

I nomi che terminano in ie, (tranne moglie, effigie, superficie, v. sopra)


tutti femminili:

15
la specie le specie; la serie le serie.

2.1.2.2. Nomi difettivi

Alcuni nomi possono essere usati solo al singolare e altri solo al plurale. Tali nomi si
chiamano difettivi in quanto mancano di uno dei due numeri.

A. Sono usati solo al plurale e quindi mancano del singolare:

- i nomi che indicano oggetti formati da una coppia di elementi uguali: gli occhiali,
le redini, le bretelle, le forbici, le tenaglie, le cesoie, le mutande, i calzoni.
- alcuni nomi che indicano un insieme o una pluralit di persone o di cose o di atti:
le stoviglie, i viveri, le viscere, le spezie, i bronchi, le vicinanze, i dintorni, le
gramaglie, le dimissioni.
- alcuni nomi di origine latina: le nozze, le esequie, le ferie, le vestigia, i posteri, le
tenebre, le calende, le idi.

B. Sono usati solo al singolare e quindi mancano del plurale:

- la maggior parte dei nomi astratti: la piet, la dolcezza, la paura, lamore. Alcuni
nomi, usati al plurale, assumono un significato diverso, trasformandosi in nomi
concreti: Assaggia queste dolcezze(= dolci, pasticcini particolarmente gustosi)
- i nomi di metalli o di elementi chimici: il ferro, il petrolio, lidrogeno, il bronzo,
loro. Alcuni nomi di metalli, usati al plurale, assumono un significato diverso: i
bronzi (= le statue), gli ori di famiglia (= i gioielli, gli oggetti doro di
famiglia).
- I nomi che indicano cose uniche in natura: luniverso, il sole, lequatore, la luna.
- Alcuni nomi di prodotti alimentari: il latte, il miele, il pepe, il riso, il frumento, il
mais.
- Alcuni nomi di malattie: il morbillo, la lebbra, il vaiolo, la peste, il tifo.
- Alcuni nomi di uso esclusivamente poetico: laere (laria), la copia
(labbondanza), la dimane (lindomani), la tema (la paura).
- Altri nomi come laria, la fame, la sete, il sangue, il fiele. Il nome aria usato al
plurale solo in particolari espressioni come darsi delle arie, avere arie da gran
dama, oppure nel senso di pezzo dopera.

OSSERVAZIONI

Alcuni nomi presentano un significato diverso, a seconda che siano usati al singolare o
al plurale. Oltre ai nomi astratti e ad alcuni nomi di metalli di cui abbiamo parlato,
assumono al plurale un significato diverso rispetto al singolare anche i nomi seguenti:
- il grano (= il cereale) i grani (= i chicchi, i granelli): Il grano fu coltivato fin
dallantichit; Questa ricetta richiede alcuni grani di pepe.

16
- la gente (= le persone) le genti i popoli: Alla cerimonia cera molta gente;
Alcuni miti sono simili presso tutte le genti.

2.1.2.3. Nomi con pi forme di singolare e plurale


(Nomi sovrabbondanti)

Alcuni nomi presentano, in italiano, una doppia forma di singolare, altri, una doppia
forma di plurale. Tali nomi che sovrabbondano in uno dei due numeri si dicono
nomi sovrabbondanti.
Hanno una doppia forma di singolare, alcuni nomi maschili che accanto alla forma in
iero presentano anche la forma iere. Le due forme hanno lo stesso significato, ma
solo la prima adoperata comunemente e laltra di uso solo letterario:
FORMA COMUNE SING. FORMA LETTER. SING. PLURALE
Il destriero Il destriere I destrieri
Il forestiero Il forestiere I forestieri
Il nocchiero Il nocchiere I nocchieri
Lo sparviero Lo sparviere Gli sparvieri
Una doppia forma di singolare hanno anche i seguenti nomi:
larma Larme Le armi
la semente La sementa Le sementi
il gregge La greggia I greggi (letter.: le greggi)
il tomaio La tomaia I tomai/ le tomaie

Anche in questo caso, tra le due forme non c alcuna differenza di significato, ma una di
esse (arme, sementa, greggia, tomaio) ormai di uso soltanto letterario.

Alcuni nomi maschili uscenti in o presentano, invece, due forme di plurale: una forma
regolare, di genere maschile, con desinenza in i e una forma irregolare, di genere
femminile, con desinenza in a. Presentiamo un elenco dei pi importanti nomi maschili
in o con due forme di plurale:
il braccio I bracci (di un fiume, di una gru) Le braccia (del corpo umano)
il budello I budelli (vie strette, cunicoli) Le budella (gli intestini)
il calcagno I calcagni (dei piedi, delle calze) Le calcagna (Stare alle calcagna di
qualcuno)
il cervello I cervelli (in senso metaforico) Le cervella (materia cerebrale)
il ciglio I cigli (di un burrone, di un fosso) Le ciglia (delle palpebre dellocchio)
il corno I corni (strumenti musicali) Le corna (degli animali; fare le corna)
il cuoio I cuoi (pelli di animali conciati) Le cuoia (tirare le cuoia)
il dito I diti (distinti luno dallaltro) Le dita (della mano, prese nellinsieme)
il filo I fili (dellerba, della luce) Le fila (di una congiura, del formaggio
fuso)
il fondamento I fondamenti (di una scienza) Le fondamenta (di un edificio)
il fuso I fusi (rocchetti della filatura, i fusi Le fusa (Il gatto fa le fusa)
orari)
il gesto I gesti (i movimenti) Le gesta (le imprese)

17
il grido I gridi (degli animali) Le grida (degli esseri umani)
il labbro I labbri (di una ferita, di una tazza) Le labbra (della bocca)
il lenzuolo I lenzuoli (presi uno per uno) Le lenzuola (il paio che si mette nel letto)
il membro I membri (della famiglia, del Le membra (del corpo)
parlamento)
losso Gli ossi (di un animale macellato) Le ossa (lossatura di un essere vivente)
lurlo Gli urli (delluomo e degli animali) Le urla (solo delluomo)
Alcuni nomi maschili sempre in o presentano anchessi due forme di plurale, ma tra le
due non c sostanziale diversit di significati:
il filamento I filamenti Le filamenta
il ginocchio I ginocchi Le ginocchia
il gomito I gomiti Le gomita
il sopraciglio I sopracigli Le sopraciglia
il vestigio I vestigi Le vestigia

A questi nomi va aggiunto un nome femminile in a, che presenta due forme di plurale,
entrambe femminili, con il medesimo significato:
la tempia Le tempia Le tempie

Un ristretto numero di nomi, infine, presenta una doppia forma sia al plurale sia al
singolare:
lorecchio/ lorecchia Gli orecchi/ le orecchie
la strofa/ la strofe Le strofe/ le strofi
la quercia/ la querce Le querce/ le querci
la lauda/ la laude Le laude/ le laudi
il frutto/ la frutta I frutti/ le frutta
il legno/ la legna I legni/ le legna

In genere, le varie forme hanno tutte allincirca il medesimo significato. Una


differenza di significato si rivela, invece, per:
- la frutta che un singolare collettivo usato sempre in senso proprio: Portare in
tavolo la frutta; la forma maschile, invece, si pu usare anche in senso
figurato:Paolo raccoglie il frutto del proprio lavoro. Inoltre, quando sono usate
in senso proprio, le forme maschili indicano il prodotto della pianta: Ho staccato
un frutto dallalbero; il melo carico di frutti; invece, la forma femminile
indica il prodotto gi raccolto: Ricordati di comprare la frutta .
- Quanto a legno/ legna, le forme femminili indicano solo la legna da ardere: Il
nonno andato a far legna; Bisogna aggiungere legna al fuoco; le forme
maschili, invece, si usano per tutti gli altri significati: Il legno di noce molto
duro; Voglio mettere nella camera da letto un pavimento in legno.

2.2. Il nome laspetto formale

In rapporto al modo in cui si sono formati, i nomi possono essere:


a) primitivi vs derivati

18
b) alterati (diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi)
c) composti

2.2.1. Primitivi vs derivati


I nomi primitivi sono costituiti soltanto dal morfema lessicale (radice) + morfema
grammaticale (desinenza): ragazzo, uomo, gatto o cane, fiore. Questi nomi non
derivano da nessunaltra parola di cui fanno parte. Essi sono il nucleo originale dei nomi
di una lingua ossia il punto di partenza per la formazione dei nomi derivati, alterati e
composti.
I nomi derivati si sono formati (sono derivati) dalla radice di altri nomi:
fiorista, fioraio, fioreria, fioritura.
Con laiuto dei suffissi (chiamati, appunto, modificatori), da una base nominale, possono
derivare:
- nomi che indicano lagente (colui che compie una certa attivit): benzina
benzinaio, giornale giornalaio, orologio orologiaio, scuola scolaro,
campagna campanaro, biblioteca bibliotecario, propriet proprietario,
milione milionario, bosco boscaiolo, barca barcaiolo, donna donnaiolo,
banca banchiere, giardino giardiniere, magazzino magazziniere, auto
autista, dente dentista, bar barista, piano pianista;
- nomi che indicano unattivit di fabbricazione, commercio e il luogo dove si
svolge tale attivit: acciaio - acciaieria, falegname falegnameria, birra
birreria, orologio orologieria, pollo pollaio, cane canile, fieno fienile,
console consolato, commissario commissariato;
- nomi che indicano lo strumento, lapparecchio, lutensile: dito ditale, antipasto
antipastiera, insalata insalatiera, t teiera.
- nomi che esprimono la quantit o hanno valore collettivo: cucchiaio
cucchiaiata, scalino scalinata, bastone, bastonata, coltello coltellata.
Anche i prefissi contribuiscono alla derivazione delle parole: coscienza incoscienza,
felicit infelicit, anticamera, anteprima, preallarme, preavviso, disfunzione,
anfiteatro, compaesano, sintonia, controffensiva, superuomo, sottotenente, infrastruttura,
vicedirettore, vicepresidente, prorettore, ipertensione, ipotensione, infiorescenza (suffisso
+ prefisso).

2.2.2. I nomi alterati


I nomi alterati sono dei nomi a cui viene aggiunto un suffisso che lo modifica lievemente
per esprimere particolari sfumature quantitative (libro libreto - librone) o qualitative
(libro - libraccio). I nomi alterati ragazzino, ragazzone, ragazzaccio designano tutti,
ugualmente un ragazzo, ma ogni nome alterato esprime una particolarit: ragazzino
indica un ragazzo minuto e/o molto giovane, ragazzone, indica un ragazzo grande e
grosso, indica un ragazzaccio ragazzo cattivo o maleducato.
Osservazione!
Come i nomi, possono essere alterati anche:
- gli aggettivi: bello bellino, caro carino;
- i verbi: cantare caticchiare, leggere leggiucchiare, parlare parlottare;
- gli avvervi: lontano lontanuccio, presto prestino.

19
NOMI SUFF. ALTERATIVI ESEMPI
N. diminutivi -ino,a tavolino, mammina, ragazzino, ecc
(indicano piccolezza) -etto,a libretto, bacetto, lupetto, casetta
-ello,a alberello, asinello, paesello, poverello, rondinella
-icello monticello, campicello
-icciolo porticciolo
N. vezzeggiativi -uccio,a cavaluccio, casuccia, avvocatuccio (pegg)
(indicano piccolezza -uzzo,a labbruzzo, pietruzza
con una sfumatura di -otto ragazzotto, giovanotto, contadinotto, passerotto*,
simpatia e di leprotto*, aquilotto*
gentilezza) -acchiotto orsacchiotto, lupacchiotto, volpacciotto,
furbacchiotto
-olo,a figliolo, poesiola
N. accrescitivi -one librone, febbrone(a), manone(a), pigrone
-acc(h)ione omaccione, fratacchione, furbacchione,
volpacchione, mattacchione
N. peggiorativi -accio libraccio, coltellaccio, ragazzaccio, monnellaccio
vociaccia
-astro medicastro, poetastro, dolciastro, politicastro,
biancastro, rossastro
-ucolo poetucolo
-onzolo mediconzolo
-uncolo omuncolo
-iciattolo fiumicciatolo

*animali giovani
**Talvolta si uniscono pi suffissi: fiorellino, casettina
***Falsi alterati:botte-bottone, matto-mattone, tacco-tacchino, burro-burrone, mulo-
mulino, posto-postino, lupo-lupino, viso-visone, monte-montone

2.2.3. I nomi composti

Sono i nomi formati da due o pi costituenti. Le combinazioni che portano alla


formazione dei nomi composti sono varie e possono coinvolgere tutte le categorie
grammaticali:
NOME + NOME: pescecane, arcobaleno, cavolfiore, madreperla, maremoto
Se entrambi i costituenti sono dello stesso genere, i composti formano il plurale
modificando la desinenza del secondo nome - pescecani, arcobaleni, cavolfiori,
madreperle, maremoti. Se, invece, i due nomi costituenti sono di genere diverso, assume
la desinenza del plurale il primo costituente: il pescespada i pescispada. Ma ferrovia fa
ferrovie, banconota fa banconote e cassapanca fa sia le cassepanche sia le cassapanche.
Infine, il crocevia, il cruciverba rimangono invariati al plurale.
Di questa categoria fanno parte i composti capo + nome che danno luogo a non pochi
dubbi per quanto riguarda la formazione del plurale:
i) i composti che modificano solo la desinenza finale:

20
il capolavoro - i capolavori, il capodanno - i capodanni, il capogiro - i capogiri, il
capoverso - i capoversi, il capoluogo - i capoluoghi, il capostipite - i capostipiti.
ii) i composti che modificano solo la desinenza del primo costituente (capo):
il caposquadra - i capisquadra, il capoufficio - i capiufficio, il capofamiglia - i
capifamiglia, il capostazione - i capistazione, il capoclasse - i capiclasse, il capofila - i
capifila.
Si tratta di composti in cui lelemento capo significa colui che a capo di..... Alcuni
composti, per, possono modificare, oltre che la desinenza di capo, anche quella del
secondo elemento: capocuoco capicuoco / capicuochi, capocomico capicomico /
capicomici, capotreno capitreno / capitreni, caporedattore capiredattore /
capiredattori.
iii) i composti di genere femminile rimangono invariabili:
la capoclasse le capoclasse, la capolista le capolista, la caposala le caposala, la
capoufficio le capoufficio.
NOME + AGG: cassaforte, terracotta (plurale - casseforti, terrecotte). Ma palcoscenico
fa palcoscenici, il pianoforte fa i pianoforti, camposanto fa camposanti. Il nome
pellerossa presenta al plurale sia la forma invariata i pellerossa sia i pellirosse.
AGG + NOME: bassorilievo, gentiluomo (plurale bassorilievi, gentiluomoni). Ma
laltoforno fa gli altiforni, Il purosangue fa i purosangue o i purisangue. Se il nome del
composto NOME + AGG femminile, entrambi gli elementi assumono la desinenza del
plurale: la malalingua le malelingue, la mezzaluna le mezzelune.
AGG = AGG: il sordomuto i sordomuti
VERBO + NOME: il passaporto i passaporti, il parafango i parafanghi.
Se il NOME al femminile, il nome composto rimane invariato: il trittacarne i
trittacarne, laspirapolvere gli aspirapolvere.
Fanno eccezione i nomi composti con il nome mano: lasciugamano gli asciugamani;
il baciamano i baciamani / i baciamano.
Se invece il nome plurale, maschile o femminnile, il nome composto rimane invariato:
il portaombrelli i portaombrelli, il mangianastri i mangianastri.
PREPOSIZIONE (AVVERBIO) + NOME: il soprannome- i soprannomi, il
contrattacco / i contrattacchi, il sottopassaggio i sottopassaggi. Ma il senzatetto e
fuoricorso rimangono invariabili.
NOME+PREP+NOME: il ficodindia = i fichidindia, il pomodoro i pomodori (i
pomidoro e pomidori).

21
ESERCIZI

1. LARTICOLO

ESERCIZIO 1 Mettere larticolo maschile davanti ai seguenti nomi: ragazzo ,


bambino, tavolo, calendario, fiore, coltello, cielo, cane, gatto, palazzo, figlio.
ESERCIZIO 2 Mettere larticolo femminile davanti ai seguenti nomi: ragazza,
bambina, porta, finestra, camicia, chiave, gonna, rosa, palla, bandiera, sedia.
ESERCIZIO 3 Mettere larticolo davanti ai seguenti nomi maschili e/o
femminili: amica, asino, orso, operaia, italiana, americano, inglese, incidente,
articolo, ufficio, orologio, anima, eredit, aquila, onda.
ESERCIZIO 4 Mettere larticolo davanti ai seguenti nomi maschili: studente,
zaino, scudo, zoppo, spettacolo, specchio, zingaro, svedese, svizzero, yogurt.
ESERCIZIO 5 Mettere larticolo determinativo appropriato davanti ai seguenti
nomi maschili (M) e femminili (F):
M: splendore, zio, ospedale, miracolo, scopo, elemento, lago, uomo, zingaro,
fiore, albero.
F: lettera, rivista, stella, amica, sedia, arte, ora, donna, anima, ombra, macchina.
ESERCIZIO 6 Mettere larticolo indeterminativo davanti ai seguenti nomi
maschili e/o femminili: ragazza, bambina, tavolo, calendario, fiore, coltello, cielo,
cane, gatto, palazzo, figlio, porta, finestra, camicia, chiave, gonna, rosa, palla,
bandiera, sedia.
ESERCIZIO 7 Mettere larticolo indeterminaitvo maschile davanti ai seguenti
nomi: amico, asino, orso, operaio, italiano, americano, inglese, incidente, articolo,
ufficio, orologio.
ESERCIZIO 8 Mettere larticolo indeterminativo femminile UN davanti ai
seguenti nomi: amica, operaia, italiana, americana, avarizia, aristrocazia, anima,
eredit, aquila, onda.
ESERCIZIO 9 Mettere larticolo indeterminativo davanti ai seguenti nomi:
studente, zaino, scudo, zoppo, spettacolo, specchio, zingaro, svedese, svizzero,
yogurt.
ESERCIZIO 10 Mettere larticolo indeterminativo appropriato davanti ai
seguenti nomi maschili e femminili:
M: splendore, zio, ospedale, miracolo, scopo, elemento, lago, uomo, zingaro,
fiore, albero.

F: lettera, rivista, stella, amica, sedia, arte, ora, donna, anima, ombra, macchina.

ESERCIZIO 11 Sostituite i puntini con gli articoli determinativi:


Carlo .......amico tuo? S, ...... mio amico.

Quel signore ....... zio di Luca e la signora ....... zia. ..... zii di Luca sono
meravigliosi.

22
Per domani dovete leggere ..... stesso testo e dovete scivere ....... stessi esercizi.

...... amico del mio amico ..... mio amico. ....... nemico del mio nemico ........
mio amico.

....... ragazza che guardi .... mia fidanzata. ........ ragazzo che guardi ........ mio
fidanzato.

.....amico si conosce al bisogno. ....... amici si conoscono al bisogno.

..... occhi sono .... specchio dellanima.

ESERCIZIO 12 Sostituite i puntini con gli articoli indeterminativi:


Tu sei .... ragazzo intelligente, non sei .... stupido.

Il fidanzato di mia sorella ....... bravo medico. Anche mia sorella ....... brava
persona.

Carlo ....... studente che studia molto. Anche Laura ........ studentessa molto
brava.

..... spettacolo straordinario. Te lo consiglio.

..... amico fedele e ...... amica sincera sono pi importanti di dieci amici.

Il cane ..... animale molto fedele. Ma ..... gatto pu essere fedele?

....uomo ha bisogno di almeno .....ideale in cui credere.

ESERCIZIO 13. Aggiungete larticolo adatto del nome:


_____ zio di Maria tornato da Roma.

_____ albergo situato vicino al mare.

_____ archeologo italiano ha collaborato con _____ specialiasta rumeno.

_____ ufficio dove lavoro vicino a casa mia.

Ho visto Carlo con _____ amica.

______ giornalista che hai visto oggi famosissimo.

______ studente si presentato alleseme senza studiare.

______ pioggia cadeva senza tregua dalla mattina alla sera.

_____ cuoco di questo ristorante bravissimo.

Ho avuto ____ dialogo molto lungo con ____ psicologo.

23
ESERCIZIO 14. Davanti a ciascun nome scrivete larticolo definito conveniente:
struzzo, inverni, zappe, spaventapasseri, sposi, zoccoli, gnocchi, uomini, anime, dei,
anatre, uccelli, asini, aquila, stanza, pneumatico, orologio, computer, bar, radio, piante.
ESERCIZIO 15. Scrivete larticolo indefinito davanti ai nomi seguenti:
amico, amica, ombra, ombrello, acacia, olmo, incendio, opera, industria, agricoltura,
scultura, scultore, arte, artista, strada, sdoppiamento, svenimento, zoppo, attore,
giornalista.
ESERCIZIO 16. Delle espressioni indicate, che presentano tutte un articolo pi un nome,
analizza larticolo, e segna con una X se si tratta di un articolo:

M F Sg Pl Determinativo

IL MARE

LO ZOPPO

LE SIRENE

DEI COLORI

LA MINESTRA

UNIGUANA

UNAQUILA

DEI BAMBINI

UNO SCOLARO

ESERCIZIO 17. Completa con le preposizioni articolate:


a) Dopo molti anni, Franco torna ........ Stati Uniti.
b) La figlia ......... professore ............soggiorno.
c) Il lago .... cigni uno ....... pi famosi balletti ........ XIX secolo.
d) Il suono .......... campane si sente ........... villaggio.
e) Il profumo ........ fiori arriva fino ...... mio letto.
f) La mamma mette le camicie ...... cassetto ......... armadio.
g) Voglio fare dei regali ........ zia, ..... zio, .... nonni e ...... bambini.
h) Leggo ...... giornali la notizia ........ morte ........presidente.
i) Scrivo una lettera .......amico .......mio direttore.

24
j) I raggi .....sole brillano (su) ......onde .... mare.

ESERCIZIO 18. Rispondi alle domande completando con le preposizioni articolate:


Qual il colore ..... tuo vestito?

Il colore ..... capelli chiaro o scuro?

Quali sono i colori ...... bandiera romena?

Qual il colore ....... occhi di Maria?

Qual il colore ........ alberi in autunno?

Qual il colore ..... cielo?

ESERCIZIO 19. Completa con la preposizione articolata corretta:


1 - Cosa successo a Marco? caduto ______ scala. (sulla)
2- Ho dimenticato di comprare il biglietto _____ autobus.
3- Metter il televisore nuovo ______ mia camera.
4- Il cane ha lasciato le impronte ______ pavimento.
5- La sfilata arriver fino ______ piazza principale.
6- Per andare in citt prenderemo il treno ______ nove.
7- Gli scoiattoli vivono ______ alberi.
8- Sono appena uscito ______ ufficio.
ESERCIZIO 20. Completa con le preposizioni semplici o articolate:
Oggi pomeriggio andiamo _______ vedere il film di Benigni "La vita bella".

Non sto bene, devo andare ______ dottore.

Mariella arriva oggi ______ il treno e resta 3 giorni .

Vado ______ piscina vicino a casa mia.

Washington la capitale ______ Stati Uniti.

Oggi Marco senza macchina, va ______ lavoro ____ piedi.

_____ 10 _____12 abbiamo una lezione d'italiano.

Sabato partiamo ______ l'aereo _____ 7:30 e arriviamo ______ 10.

ESERCIZIO 21. Completate con gli articoli (dov necessario) detrminativi e


indeterminativi) e le preposizioni articolate:

25
La Volpe e il Gallo

__ giorno, ____ volpe e un gallo stavano conversando insieme. Quanti trucchi


conosci?, disse ___ volpe.
Ne conosco tre, disse ___ gallo.
E tu quanti ne conosci?
Almeno settantatr, disse, sprezzante, la volpe.
Sono davvero tanti. Dimmene uno.
Be, mio nonno mi ha insegnato a chiudere ___ occhio e lanciare __ forte grido.
E che ci vuole?, disse il gallo. Saprei farlo anchio.
E chiuse ___ occhio e lanci __ grido fortissimo.
Ma __occhio che aveva chiuso era quello vicino __ volpe, cos la volpe lo afferr per __
collo e se lo port via.
Ma una brava donna vide il gallo che veniva trascinato __via e strill:
Lascia andare quelluccello. E mio.
Allora il gallo sussurr ___ volpe: Dille che adesso appartengo a te.
La volpe apr ___ bocca per parlare e lasci cadere __ gallo.
In __ baleno quello vol ___ tetto ____ casa e, con ___occhio chiuso, lanci ___ grido
formidabile. (citato dal sito: http://www.lefiabe.com/celtiche/volpe-gallo.htm)

ESERCIZIO 22 Mettere larticolo partitivo davanti ai seguenti nomi di massa: vino,


farina, pane, olio, zucchero, yogurt, sale, acqua, riso, miele, burro, latte.

ESERCIZIO 23 Sostituire le forme alcune / alcuni o qualche con le corrispondenti


forme plurali dei, degli, delle: alcuni ragazzi, alcune persone, alcuni studenti,
qualche studente, alcune impressioni, qualche libro, alcuni sforzi, alcune macchine,
qualche volta, alcuni sportivi, alcuni messaggi, qualche promessa.

ESERCIZIO 24. Completate il testo con gli articoli e le preposizioni articolate


opportuni:
___ nave da crociera cipriota Majesty Louis arrivata ___ porto di Barcellona in tarda
serata. Qualche ora prima, _____ rotta per Genova, stata colpita da onde anomale alte
otto metri ____ largo ____ coste catalane. _____ tragedia: due turisti sono morti, ____
italiano e ____ tedesco. Sedici i feriti, due sono gravi. Diverse ambulanze, che
attendevano ____arrivo ____ Majesty, li hanno portati _____ ospedali _____ citt.
____salme ____ due vittime, ____italiano Giuseppe Neri, 52 anni (che era in viaggio con
___moglie e ____ figlio), e ____ tedesco, sono state prese in consegna ____ servizi
giudiziari. ___ nave cipriota, battente bandiera maltese, si stava dirigendo a Genova
quando stata colpita da ___onda gigante che ha spaccato i vetri _____ sala riunioni di
prua: l'acqua ha invaso _____ spazi interni.
ESERCIZIO 25. Completate con le preposizioni articolate:

Splendeva il sole ____ macerie del 43; splendeva ___ Giardini, ___ alberi nudi e
___ cancellate; ed era mattina ____ inverno, era gennaio. Un uomo si ferm davanti ___
banco ___ libri.; portava una bicicletta per mano. Luomo che si era fermato a guardare i
libri, guard laria, il cielo, vide il sole ___ tranvai, vide un tranvai che ripartiva ___

26
fermata e ____ folla di cui era pieno vide, contro i vetri, il gomito e la spalla di una
donna
( E. Vittorini, Uomini e no)
ESERCIZIO 26. Forma frasi di senso compiuto con le parole seguenti aggiungendo
articoli, preposizioni semplici o articolate:

1. rondini/ ramo/ nido/ ciliegio/ c


2. alba/ arrivare/ dovrai/ aeroporto/ alzarti/ tempo
3. vetrine/ eleganti/ mi piace/ negozi/ guardare/ pi
4. cinema/ Maria/ andato/ Pietro/ motocicletta
5. casa/ mattina/esco/otto

ESERCIZIO 27. Coniugate a tutte le persone le seguenti strutture verbali:


avere fame, avere sete, avere paura, avere mal di testa, prendere sonno, sentire piet.
ESERCIZIO 28. Trovate eventuali errori nelle seguenti frasi:
2. Di solito, vado al lavoro a piedi.
3. I miei genitori vivono nella campagna.
4. Se telefoni fra unora mi trovi nellufficio.
5. Sono arrivato da scuola unora fa.
6. Mio nonno ha un bellissimo orologio doro.

ESERCIZIO 29. Aggiungete, dove necessario, larticolo adatto:


Gli ho parlato con ___ calma e mi ha capito.

Secondo me, Carlo anche questa volta ha agito con ___ astuzia.

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia ____ zampino.

Il mondo fatto a __ scale: chi le scende, chi le sale.

Ho studiato tutta _____ notte per ____ esame di oggi.

3. IL NOME

ESERCIZIO 1. Specificate il genere di ognuno dei nomi sottoelencati aggiungendone


larticolo determinativo:
___ lago, ___ computer, ____ naso, ____ casa, _____ mano, _____ problema, ____
universit, ____ stella, ____ classe, ____ star, _____ tesi, ____ crisi.

ESERCIZIO 2 Aggiungete larticolo determinativo e/o indeterminativo ai seguenti


sintagmi e quindi costruisci delle brevi frasi:

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____ noto regista, _____ famosa giornalista, _____ sua bont, ____ antica civilt, ____
breve sintesi, _____ buona tesi, _____ urgente telegramma, ______ importante
programma, _____ generoso sponsor, _____ bella foto, _____ bellissima miss.

ESERCIZIO 3. Riconoscere i nomi del seguente testo, specificandone il tipo:

Lo Zecchino d'Oro nasce nel 1959, il primo Festival Italiano della canzone per bambini,
si presenta come una grande festa, un evento pieno di gioa e allegria.
I bambini si esibiscono sul palcoscenico come le grandi star, alcuni sono timidi e fanno
tanta tenerezza, ma altri hanno grinta da vendere...
Lo Zecchino d'Oro nato a Milano da un'idea di Cino Tortorella. Il festival ha un
immediato successo, l'indice di ascolto altissimo e viene trasmesso all'ora della TV dei
ragazzi, nel pomeriggio.

ESERCIZIO 4. Completa le particelle mancanti e quindi individua i nomi del testo


seguente, indicando i nomi propri e i nomi comuni e specificando il genere di questi
ultimi:

Tristano e Isotta - ovvero del mistero della fedelt

Marco, nobile re di Cornovaglia, incarica __ nipote Tristano di recarsi in Irlanda per


prendere e poi condurre __ castello la sua promessa sposa: __ bella Isotta. Tristano va in
Irlanda. La madre __ Isotta - anche lei di nome Isotta - affida ___ serva di sua figlia __
filtro damore che avr il potere di legare indissolubilmente __uomo e __ donna che lo
berranno insieme: raccomanda perci ___ serva di prendersi cura che la magica pozione
sia bevuta unicamente ___ re Marco e da Isotta la sera ___ nozze.
La nave riparte verso la Cornovaglia e, durante una sosta, la serva scende per camminare
un po ___ terraferma e Tristano e Isotta, rimasti soli e stanchi ___ nave, vedono la
boccetta del filtro incustodita e, pensando che sia semplice vino, ne bevono per
rifocillarsi. Come un fulmine, sorge tra di loro quellattrazione invincibile che chiamiamo
innamoramento: la forza che spinge i due giovani luno verso laltra irresistibile. [...]

ESERCIZIO 5. Indicate dieci province italiane di cui: sei al femminile singolare, tre al
maschile singolare e una al femminile plurale.

ESERCIZIO 6. Indicate dieci nomi di paesi di cui: sei al femminile singolare, tre al
maschile singolare e uno al maschile plurale.

ESERCIZIO 7. Costruite delle frasi con le parole delle seguenti coppie

il porto .. la porta; il foglio .. la foglia; il pianto .. la pianta; il posto .. la posta; il fine .. la


fine; il testo...la testa; il colpo...la colpa.
ESERCIZIO 8. Volgete al maschile i nomi delle seguenti frasi:

a. Leroina di questo film una donna coraggiosa;

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b. Molte brave giornaliste sono giovani donne.
c. Mia figlia vuole diventare attrice, scrittrice o poetessa.
d. La contessa ha una nuora molto giovane e bella.
e. La regina era una famosa difenditrice dei diritti umani.

ESERCIZIO 9. Volgi al femminile i seguenti nomi maschili aggiungendo larticolo


opportuno e un aggettivo qualificativo:
il cantante, il nipote, un ingegnere, il collega, un attore, il bue, il presidente, il dio, il
marito, il re.

ESERCIZIO 10. Volgi al femminile i seguenti nomi e costruisci una frase con ognuno di
essi :
ministro, montone, marito, dio, re, giudice, presidente, porto, tappo, fine.
ESERCIZIO 11. Volgi al femminile le seguenti espressioni:

a. un geniale regista; b. un caro nipote; c. un antico imperatore; d. un famoso poeta;


e. un bel bambino; f. un severo direttore; g. un ottimo disegnatore; h. un raffinato
traduttore; i. un promettente attore; j. un bravissimo cantante.
ESERCIZIO 12. Premetti larticolo determinativo e poi volgi al femminile i seguenti
nomi:
a. ___ poeta; b. ____ eroe; c. ____ cane; d. ____ collega; e. ____celibe; f. ____ attore;
g. ____ dio; h. ____ stilista; i. _____ atleta; j. ____ fuco.
ESERCIZIO 13. Premetti larticolo determinativo e poi volgi al plurale i seguenti nomi:
a. ____ tesi; b. ____ civilt; c. ____ ospedale; d. ____ programma; e. ____ ospite;
f. ____ crisi; g. ____ eco; h. ____ trib; i. ____ ambiente; j. ____ bue.
ESERCIZIO 14. Sottolinea la forma corretta del plurale:

a. pioggia piogge, pioggie; b. arancia arancie, arance; c. collega colleghi,


colleghe; d. lirica lirice, liriche; e. bugia buge, bugie; f. provincia province,
provincie; g. spiaggia spiagge, spiaggie; h. nostalgia nostalgie, nostalgie; i. ciliegia
ciliege, ciliegie; j. basilica basiliche, basilice.
ESERCIZIO 15. Volgi al femminile, singolare e plurale, i seguenti nomi aggiungendo
larticolo opportuno:
giornalista, atleta, zio, cuoco, cantante, nipote, ingegnere, collega, attore, bue, il
cantante, il nipote, un ingegnere, il collega, un attore, il bue, il presidente, il dio, il
marito, il re
ESERCIZIO 16. Mettete larticolo dei seguenti nomi, poi volgeteli al plurale :
paio, uovo, centinaio, dio, atleta, bugia, analisi, specchio, spirito, straniero.
ESERCIZIO 17. Aggiungi gli articoli determinativi e quindi metti al plurale I seguenti
nomi:
nave, re, automobile, auto, fotografia, foto, superficie, serie, t, caff, goal, virt, tab,
motocicletta, moto, mano.

ESERCIZIO 18. Aggiungete gli articoli e poi volgete al plurale le frasi :


a. ___ crisi politica ha provocato ____ grave problema economico.
b. ____ amico di mia figlia ha fatto ____ sbaglio molto grave.

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c. ____ radio mette in onda ____ canzone bellissima.
d. ___ studente diligente supera anche ___ esame pi difficile.
e. ___ quercia e ____ acacia si seccano se non piove.

ESERCIZIO 19. Mettete al singolare i seguenti nomi plurali. Laddove non possibile,
spiegate il perch:
uomini, redini, uova, nozze, notti, ferie, tenebre, buoi, stoviglie, terre, dimissioni.
ESERCIZIO 20. Mettete al plurale i seguenti nomi plurali. Laddove non possibile,
spiegate il perch:
dio, incendio, paura, pericolo, piet, impulso, sogno, petrolio, latte, vittima.

ESERCIZIO 21: Costruite delle brevi frasi in cui illustrare le differenze di significato tra
le coppie di nomi: la dolcezza le dolcezze; lamore gli amori; la bellezza le
bellezze; la personalit le personalit; la celebrit le celebrit; la gente le genti;
loro gli ori; il bronzo i bronzi.

ESERCIZIO 22: Completate le frasi con la forma adatta del plurale dei nomi
sovrabbondanti:
a. Fra Bucarest e Pechino ci sono cinque ________ orari di differenza;
b. ___________ del candelabro brillano cos perch sono coperti doro;
c. Maria sa imitare perfettamente un gatto che fa __________ ;
d. La madre accoglie con tenerezza la bambina fra _________ ;
e. Mi piacciono le storie che narrano _________ degli dei e degli eroi.

ESERCIZIO 23: Tra i due plurali di ciascun nome sovrabbondante scegli quello adatto a
completare la frase:
a. Il tessitore tesse al telaio (i fili / le fila) della trama.
b. Hai comprato un rossetto per (le labbra/i labbri) ?
c. Il gatto in braccio fa (i fusi / le fusa) .
d. Abbiamo dipinto (i muri/ le mura) esterni del condominio.
e. I muratori hanno terminato (i fondamenti/ le fondamenta) della casa.
f. Sciando si rotto (gli ossi/ le ossa) della gamba.

ESERCIZIO 24: Trovate eventuali errori nelle seguenti frasi:


a. Di solito, vado al lavoro a piedi.
b. I miei genitori vivono nella campagna.
c. Se telefoni fra unora mi trovi nellufficio.
d. Sono arrivato da scuola unora fa.
e. Mio nonno ha un bellissimo orologio doro.

ESERCIZIO 25: Completare con le particelle mancanti:


INFANZIA DI EINSTEIN
Un ragazzo di cinque anni era sdraiato svogliatamente nel letto dopo una recente malattia
ed era ancora febbricitante. Molto preoccupato, ___ padre cercava di procurargli qualche
giocattolo che lo interessasse senza stancarlo e senza rendersi conto ____importanza di
quello che stava facendo, gli diede una bussola di marinaio, sperando che ____

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movimento ____ago ____ scatola potesse divertirlo. _____ ragazzo dapprima prese ____
strumento con indifferenza, poi comincio a restare affascinato da quelloggetto in
continuo movimento, quasi fosse una cosa viva. Si raddrizzo ___ letto e si mise a
studiarlo con maggiore attenzione.
Mentre teneva fra ___ mani quella piccola scatola e oservava ____ misterioso movimento
____ago, provocato da forze ___ cui origine era fuori di quella stanza, al di l ____ casa
e addirittura ____ limiti ____ terra, egli tremava per ___eccitazione. Questo fu ____
primo incontro di Albert Einstein ___ magico mondo ____ scienza. ______ sua
svogliatezza scomparve e fu sostituita da ___incontenibile agitazione.
____ padre, spaventato, non riusciva a comprendere come mai ____ busola avese
sconvolto a tal punto ___ figlio e cercava di rispondere _____ migliore ____ modi ____
diluvio di domande che gli venivano poste.
Albert ___ dalla sua pi tenera infanzia era stato conquistato _____ meraviglie _____
natura, ____ cui fascino sembrava asorbirlo ____ punto da renderlo diverso ____ altri
fanciulli che si divertivano a correre e a giocare. Egli preferiva gironzolare da solo,
tranquillo e pensieroso, indifferente ____ loro chiaso e ____ loro capriole. ____ ragazzo,
in cui ____ fuoco ____ scienza era arso cosi presto, sembrava in un certo senso come
tardivo; imparava lentamente a parlare e ad esprimersi ed era lento ____ movimenti.

ESERCIZIO 26. Con i suffissi che seguono, formate i nomi appropriati ai minicontesti:
-aggio, -(az)ione, -mento, -ura

1. Insegnare insegnamento 8. Riciclare ____________ dei


della storia. rifiuti.
2. Circolare _____________ del 9. Chiudere ____________ negozi.
sangue.
10. Riparare ____________ del
3. Regolare ______________ dei guasto.
conti.
11. Discutere ____________ del
4. Cuocere ______________ tema.
della bistecca.
12. Cambiare ____________ del
5. Punire ____________ dei percorso.
colpevoli.
13. Distruggere ____________ della
6. Lavare ___________ prove.
dellautomobile.
14. Aprire ____________ del
7. Realizzare _________ del cancello.
progetto.
15. Scrivere ____________ della
lettera.

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ESERCIZIO 27. La tabella che segue formata da nomi composti di varia natura. Scrivi
la forma plurale premettendo a ogni nome larticolo appropriato. Per es. La piazzaforte
le piazzeforti

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Sottopassaggio Sempreverde Capostazione Cassapanca
Parafango Posapiano Dormiveglia Terremoto
Malalingua Acquaforte Retroscena Antipasto
Pescespada Doposcuola Aspirapolvere Manoscritto
Terraferma Francobollo Biancospino Pellerossa
Mangianastri Portabandiera Pescecane Ficodindia
Mezzaluna Senzatetto Benestante Ceralacca
Capoluogo Trittacarrne Saliscendi Arcobaleno
Madrepatria Cantastorie Sordomuto Girasole
Anticamera Viavai Roccaforte Pomodoro
Girrarosto Fuggifuggi Nullatenente Sottoscala
Lavastoviglie

ESERCIZIO 28. Precisate che indicano i nomi derivati, indicandone la parola base:
giornalista, bibliotecario, giardiniere, orologieria, caffetiera, autista, scalinata,
insegnante, lavoratore.
ESERCIZIO 29. Trova gli alterati dei seguenti nomi specificandone il tipo:
libro, poeta, coltello, cucchiaio, orso, lupo, giovane, testa, povero, ricco, albero, strada.
ESERCIZIO 30. Seguite i seguenti alterati falsi, distinguendoli da quelli veri:
nipote - nipotino (diminutivo )
cena - -cenone (accrescitivo)
donna - donnone ( dispregiativo )
sorella - sorellina ( vezzegiativo)
tacco - tacchino //botte - bottone // matto - mattone // foca - - focaccia // burro - -
burrone // colla - - collina // lima - - limone // merlo - merletto // banco - banchetto //
padre - - padrino // scontro - scontrino // mulo ---- mulino //
mela ---- melone // bacio ---- bacino // monte --- montone // rubino --- rubinetto //
spunto --- spuntone // cane ----- canino // pulce - - pulcino // fumo --- fumetto .

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