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Inflessione delle travi

In precedenza si esplicitato il legame sollecitazione-curvature-tensioni nelle travi, ma


non ancora stato affrontato il problema del calcolo delle frecce di inflessione
Il calcolo delle frecce importante per diverse ragioni;
Determinare rotazioni subite in corrispondenza degli appoggi (e.g. cuscinetti)

Verificare che gli spostamenti non siano tali da compromettere lintegrit di una
struttura (e.g. edifici) o addirittura laspetto

Calcolare lo stato di sollecitazione in strutture staticamente indeterminate

Verificare che lampiezza delle vibrazioni indotte sia compresa in limiti accettabili

Stimare le condizioni di carico di instabilit (o di punta) onde evitarne linsorgere

Verificare il corretto accoppiamento tra organi in movimento (e.g. ingranaggi)


Considerando una trave incastrata - libera,
lapplicazione di un carico P provoca una inflessione
v(x), nulla al vincolo e massima in corrispondenza di P

Si assume che xy sia piano di simmetria e che


tutti i carichi agiscano sul piano xy

Associata ad una freccia


v(x) vi anche una
rotazione (x)

Tra le due tangenti in m1


e m2 vi un angolo di
rotazione aggiuntiva d

Detto il raggio di
curvatura:

1 d
d = ds e la curvatura: = =
ds
Notare che la curvatura positiva se cresce langolo
dv
Essendo definito come langolo che identifica la tangente tan =
dx
Assumendo che rotazioni e frecce siano piccole rispetto alle dimensioni geometriche
(teoria differenziale approssimata al I ordine)

1 d Confondendo anche la 1 d 2v
ds dx = = = 
dx tangente con langolo
dx 2

1 M
Ricordando anche il legame gi introdotto tra curvatura e momento, si = =
deduce lequazione differenziale che governa la inflessione EI

d 2v M ( x )
=
dx 2 EI
dM
= V ( x)
Adottando la convenzione dei segni riportata a lato,
dx
dV
e ricordando (dallequilibrio del concio elementare) = q ( x )
dx
Si perviene ad altre 2 equazioni differenziali

d d 2 v dM d2 d 2 v dV
EI ( x ) 2 = = V ( x) EI ( x ) 2 = = q ( x )
dx dx dx dx 2 dx dx
Le e equazioni si semplificano ulteriormente se I(x) risulta costante lungo x

d 2v d 3v d 4v
EI 2 = M ( x ) EI 3 = V ( x ) EI 4 = q ( x )
dx dx dx
A seconda che si conosca: andamento del carico distribuito, taglio o momento applicati, il
problema si risole integrando 2, 3 o 4 volte (con 2,3 o 4 condizioni al contorno)

d 4v ( x ) q( x) d 4v ( x )
= q ( x ) = E I
dx 4 EI dx 4
d 3v ( x ) x
q( x) d 3v ( x )
= dx + C1 T ( x) = E I
dx 3 0
EI dx 3

d 2v ( x ) x
x q( x) d 2v ( x )
= dx + C1 dx + C2 M ( x) = E I
dx 2 0 0
EI dx 2

dv ( x ) q( x)
x x x
dv ( x )
= dx + C1 dx + C2 dx + C3 ( x) =
dx 00 0 E I dx

x x x q( x)
x

v ( x ) = dx + C1 dx + C2 dx + C3 dx + C4
0 0 0 0 E I
Le condizioni al contorno possono essere date su v , ma anche su taglio T e momento M

Incastro appoggio libero

v ( x) = 0 ( x) = 0 v ( x) = 0 M ( x) = 0 T ( x) = 0 M ( x) = 0

Nellintegrazione lungo x occorre integrare un elemento della trave alla volta, intendendo
per elemento un tratto ove non si abbiano allinterno variazioni vincolari, o applicazione dei
carichi concentrati

y carichi concentrati

Tra un elemento e laltro si


x
impone la congruenza (stessa
freccia e rotazione)
vincoli

Ogni elemento ha 4 costanti di integrazione. Nellesempio sono 20

A ogni connessione si hanno 2 eq. Congruenza e 2 eq. di equilibrio, totale 16

altre 2 eq. si hanno negli estremi liberi, totale 4

20 equazioni e 20 incognite
Esempio 1: Trave incastrata libera
v Il momento flettente in x :

M ( x) = P x

d 2v ( x ) Px
x 2
=
dx EI
dv ( x ) P x2 P x3
= + C1 v ( x) = + C1 x + C2
dx 2E I 6E I

Le condizioni al contorno sono

1 P L3 1 P L3
0 = v ( x ) x=L = + C1 L + C2 C2 =
6 EI 3 EI
1 P L2 1 P L2
0 = ( x ) x=L = + C1 C1 =
2 EI 2 EI

1 P 3 1 P L2 1 P L3
v ( x) = x x+
6EI 2 EI 3 EI

1 P L3 1 P L2
Nel punto di applicazione del carico (x=0) v (0) = (0) =
3 EI 2 EI
Esempio 2: Carico distribuito v

d 4v
EI = w
dx 4
d 3v
EI = wx + C1
dx 3
Estremit sin Estremit dx
d 2v x2
EI = w + C1 x + C2
dx 2 2 v (0) = 0 v ( L) = 0
dv x3 x2
EI = w + C1 + C2 x + C3 d 2v (0) d 2v ( L)
dx 6 2 EI =0 EI =0
dx 2 dx 2
x4 x3 x2
E I v = w + C1 + C2 + C3 x + C4 1
24 6 2 C4 = 0 C3 = wL3
24
1
C2 = 0 C1 = wL
Andamento della freccia 2
1
v ( x) =
24 E I
( x 4 + 2 Lx 3 L3 x ) Valore massimo (al centro)

L 5 w L3
Annullando la derivata prima vmax =
2 384 E I
Esempio 3: Trave caricata oltre gli appoggi

La struttura in acciaio presenta un carico oltre


lultimo appoggio.
Calcolare lequazione della freccia ed il valore
allestremit caricata

Soluzione:
Data la presenza dellappoggio in B, occorre risolvere
due elementi di trave separati

Non essendo presenti carichi distribuiti si pu procedere a partire dal taglio, di conoscenza
immediata (dallequilibrio dellintera struttura)

P 3
V = (0 < x < L) V =P L < x < L
2 2

d 2v P d 2v
EI = x + C1 EI = Px + C2
dx 2
2 dx 2

d 2v (0)
Momento nullo in A e C
d 2 v ( 3L 2 )
=0 =0
dx 2 dx 2
C1 = 0 3
C2 = PL
2
Si deducono quindi le due equazioni che risolvono il momento flettente

P P ( 3L 2 x ) 3
M = x (0 < x < L) M = L < x < L
2 2 2
La successiva integrazione fornisce landamento dellangolo

dv P dv Px ( 3L x )
EI = x 2 + C3 EI = + C4
dx 4 dx 2

La condizione di continuit dellinclinazione ci d una prima equazione


P 2 3 2
L + C3 = PL2 + C4 C4 = C3 + PL
4 4
Lulteriore integrazione ci fornisce la freccia

P Px 2 ( 9 L 2 x )
E I v = x 3 + C3 x + C5 E I v= + C 4 x + C6
12 12

Prendendo ora lelemento AB abbiamo anche le c.c.


C5 = 0

v (0) = 0 e v ( L ) = 0 PL2 5
C3 = C4 = PL2
12 6
Mentre per lelemento BC si pu applicare una sola c.c. 1
v ( L) = 0 C6 = PL3
4
Ora che tutte le 6 costanti (siamo partiti da eq. diff. del III ordine) sono state determinate,
sostituendo si risolve il problema

Px
v ( x) =
12 EI
( L2 x 2 ) (0 < x < L)

P 3
v(x) =
12 EI
( 3L3 10 L2 x + 9 Lx 2 2 x 3 ) L < x < L
2

Infine, nel punto di applicazione del carico

3 PL3
c = v L =
2 8EI
ESPRESSIONE ESATTA DELLA CURVATURA

Essa da utilizzare quando la trave si infletta maggiormente e non potendo pi confondere


ascissa curvilinea con cartesiana e angolo con tangente,

1 d d arctan ( dv dx ) dx
= = =
ds dx ds
1
ds dv
2 2
Dal teorema di
ds = dx + dv
2 2 = 1 +
Pitagora dx dx

d arctan ( dv dx ) d 2 v dx 2
La derivata dellarcotangente si risolve come derivata notevole =
1 + ( dv dx )
2
dx
Sostituendo nella prima le due equazioni trovate si ha

d 1 d 2 v dx 2
= = =
ds 3
1 + ( dv dx )
2 2

Si vede che considerare la curvatura come legata solo alla derivata seconda equivale a
trascurare il quadrato della derivata prima rispetto allunit
METODO DI SOVRPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI

Le equazioni differenziali che sono state introdotte presentano tutte derivate elevate alla
potenza unitaria. Pertanto trattasi di equazioni differenziali lineari e gli effetti (deformazioni)
dipendono linearmente dalle cause (carichi)
Nellesempio a fianco si pu trovare la soluzione
sommando le deformate ottenute per effetto del carico
concentrato e di quello distribuito

PL3 5qL4
C = C P
+ C q
= +
48EI 384 EI

PL2 qL3
A = B = A P + A q = +
16 EI 24 EI

Nei manuali di meccanica strutturale si trovano le


soluzioni base di molte tipologie di travi che
consentono di ricavare soluzioni complesse
sovrapponendo gli effetti

Il principio di sovrapposizione degli effetti pu essere applicato se:


il materiale lineare elastico
spostamenti e deformazioni sono piccoli (lineari)
la deformata associata al carico non modifica le sollecitazioni presenti
In presenza di carichi distribuiti q(x) qualsivoglia, sfruttando la sovrapposizione possibile
prima trovare la soluzione associata ad un elementino di carico e poi sommare (integrare)
tutti i contributi applicati a ciascun elementino caricato.

dP x
Per un carico dP= qdx lo
spostamento al centro C:
v ( C ) qdx =
48EI
( 3L2 4 x 2 )

( qdx ) x
v ( C ) qdx =
48EI
( 3L
2
4 x2 ) (0 x L 2)
x
Introducendo lequazione che fornisce q ( x ) = 2 q0
L
q0 x 2
v ( C ) qdx =
24 EIL
( 3L2 4 x 2 ) dx

Che viene integrata secondo i carichi applicati

q0 x 2 q0 q0 L4
( 3L 4 x ) dx = 24 EIL 0 ( 3L x 4 x ) dx = 240EI
L2 L2
v (C ) = 2 2 2 2 4
0 24 EIL

Si rimarca che lintegrale non rappresenta altro che la somma delle risposte ai carichi e
quindi va esteso solo alle zone effettivamente caricate
I carichi concentrati danno invece contributi unici, ossia non integrati sul dominio di estensione
ENERGIA DI DEFORMAZIONE ASSOCIATA ALLA FLESSIONE

Il calcolo vale solo in piccoli spostamenti e per materiale lineare elastico

La relazione tra angolo e momento applicato vale


L ML
= =
EI

Quindi tra momento applicato e


angolo di inflessione vi una
relazione lineare del tipo:

Lenergia esterna spesa quindi


larea sottesa, ossia

M M 2L EI 2
U= = =
2 2 EI 2L
2
Se il momento varia lungo lasse, si pu calcolare lenergia sommando i contributi d = d v dx
energetici di ciascun elementino dx e sommandoli (integrando) dx 2

L M ( x ) dx
2
EI d 2 v
2
Md Md L
dU = U = = U == dx
2 2 0 2 EI 0 2 dx 2
DEFORMATA DOVUTA AD UN SOLO CARICO
2U 2U
Se un solo carico agisce sulla struttura, la corrispondente
= =
deformazione pu essere correlata direttamente al carico P M

In caso contrario il legame non pi lineare (compaiono termini misti di energia

Se ad esempio sono presenti due carichi


generalizzati di estremit

M ( x ) = P M 0
Dalla precedente definizione di energia immagazzinata

L M 2 ( x ) dx 1 L P 2 L3 PM 0 L2 M 02 L
U = 0 ( Px M 0 )
2
= dx = + +
0 2 EI 2 EI 6 EI 2 EI 2 EI
Energia associata al Energia associata al
solo carico P solo carico M0
Termine addizionale

In termini energetici si avrebbe P M P 2 L3 PM 0 L2 M 02 L


A + 0 A = + +
2 2 6 EI 2 EI 2 EI

Sistema non risolvibile in quanto sono presenti 2 incognite in una unica equazione
TEOREMA DI CASTIGLIANO (Carlo Alberto Pio n. Milano 1847 m. Asti 1884)

Il teorema consente di determinare la deflessione di una struttura nota che sia la sua
energia di deformazione

P 2 L3
U= Si pu derivare la precedente rispetto a P
6 EI

dU d P 2 L3 dU PL3 1 P L3
= = A =
dP dP 6 EI dP 3EI 3 EI

La derivata dellenergia di deformazione fatta rispetto al carico applicato eguaglia la deformata


subita dal punto di applicazione del carico

Derivazione del teorema Si considera una struttura in cui sono presenti molteplici
carichi Pi cui si associano deformate i

Si nelle condizioni di poter applicare il principio di


sovrapposizione degli effetti

Lenergia totale del sistema sar funzione di tutti i


carichi agenti e vale
U ( P1 , P2 ," , Pn )
Supponendo ora di fornire ad uno dei carichi (i - generico) U
dU = dPi
un piccolo incremento dPi lenergia si incrementa di Pi
U
U tot = U + dU = U + dPi
Pi
Per effetto della applicabilit del principio di sovrapposizione degli effetti, lordine di
applicazione dei carichi non modifica lenergia complessiva

i i
dPd Mentre tutti i successivi
Se si applica prima il carico piccolo dU =
danno di nuovo
U ( P1 , P2 ," , Pn )
2

In questa seconda applicazione vi tuttavia un piccolo ulteriore contributo, legato al lavoro


compiuto da dPi per effetto dello spostamento i conseguenza di tutti i P1,, Pn
i i
dPd
U tot = + U + dPi
2
Trascurando il termine differenziale del II ordine ed uguagliando le energie totali
U
i =
Pi P2

Il teorema, qui sviluppato per le travi inflesse, ha una validit P2 M3


molto pi generale e si applica anche ad ogni solido elastico,
considerando forze e spostamenti generalizzati
Pi
Vediamo come lo si utilizza nel caso dei due carichi
estremali gi considerato

M ( x ) = Px M 0
P 2 L3 PM 0 L2 M 02 L
U= + +
6 EI 2 EI 2 EI

U PL3 M 0 L2 U PL2 M 0 L
A = = + A = = +
P 3EI 2 EI M 0 2 EI EI

Metodo del carico fittizio

Il teorema determina lo spostamento solo nel punto di applicazione di un carico. Tuttavia, se si


vuole un altro spostamento generalizzato si pu applicare una forza fittizia generalizzata in esso,
calcolare lenergia totale, derivare rispetto al carico fittizio e annullare il carico fittizio stesso

Q =1
Supponiamo di voler determinare lo spostamento in
mezzeria

M ( x ) = Px M 0 (0 x L 2)
M ( x ) = Px M 0 Q ( x L 2 ) (L 2 < x L)
1 L2 P 2 L3 PM 0 L2 M 02 L
( Px + M )
2
U AC = 0 d = + +
2 EI 0 48 EI 8 EI 4 EI

1 L
( Px M Qx + Q L 2 ) d
2
U BC = 0 U tot = U AC + U CB
2 EI L2

P 2 L3 PM 0 L2 5PQL3 M 02 L M 0QL2 Q 2 L3
= + + + + +
48 EI 8 EI 48 EI 4 EI 8 EI 48 EI

Ora si deriva rispetto al carico fittizio

U tot 5PL3 M 0 L2 QL3


C = = + +
Q 0
Q 48 EI 8 EI 24 EI

Alla rimozione del quale si ottiene lo spostamento cercato

5PL3 M 0 L2
C = C Q =0
= +
48 EI 8 EI

Il metodo proposto del tutto universale, tuttavia la sua applicazione analitica pu essere
molto rallentata dalla necessit di integrare delle funzioni al quadrato che producono molti
termini nellintegrando
Differenziazione allinterno dellintegrale

Lidea di base di derivare (rispetto al carico Pi) direttamente allinterno dellintegrale

U M 2 dx M M
i = =
Pi Pi 2 EI = EI P dx
i

Questa ultima equazione viene indicata come il teorema di Castigliano modificato

Il vantaggio di questa II formulazione sta nel numero di termini da integrare che, in virt del
prodotto con la derivata, sicuramente minore

Riprendendo il precedente problema di spostamento in mezzeria:

M ( x ) (0 x L 2)
M ( x ) = Px M 0 =0
Q
M ( x ) = Px M 0 Q ( x L 2 ) M ( x ) L
= x (L 2 < x L)
Q 2

1 L 2 L
L L
C Q 0
= ( Px M 0 )( 0 ) dx Px M 0 Q x x dx
EI 0 L 2 2 2

1
L
L2 5PL3 M 0 L2
C = L 2 + QLx dx
2
Q 0
Px M 0 Qx Q C = C = +
EI 4 Q =0
48 EI 8 EI
U M 2 dx M M Questa derivata pu avere anche una
i = =
Pi Pi 2 EI = EI P dx
i
interpretazione fisica interessante:
momento prodotto da un carico unitario Pi

Questa specificazione d luogo al metodo del carico unitario

Esempio
Determinare lo spostamento e langolo di
rotazione in corrispondenza del punto C.

Soluzione:
[spostamento]
qL P qL 3P
In corrispondenza dei supporti si ha RA = RB = +
2 2 2 2

In base alle forze si pu determinare landamento dei momenti

qx1 qL P qx12 (0 x L)
M AB ( x1 ) = RA x1 = x1 x1
2 2 2 2
M CB ( x2 ) = Px2 (L 2 x2 < L )

differenziando M AB ( x1 ) P M CB ( x2 )
= x1 = x2
P 2 P
1 qL
L2
qx12 x1
L
M M P 1
C =
EI P
dx =


EI 0 2
x1 x1
2
dx +
2 2 EI ( Px2 )( x2 ) dx
0

L L2
1 qL 3 P 3 qx14 1 P 3 PL3 qL4
C = 12 x1 + 12 x1 + 16 + EI 3 x2 = 8EI 48 EI
EI 0 0
q
Il segno indicativo, se positivo diretto come
P, altrimenti in verso opposto

P
[ angolo di rotazione ]

Non previsto un momento applicato, quindi


se ne aggiunge uno fittizio MC

qL P M C qL 3P M C
RA = RB = + +
2 2 L 2 2 L
Landamento dei momenti si modifica nel modo seguente

qx1 qL P M qx 2 ( 0 x1 L )
M AB ( x1 ) = RA x1 = x1 x1 C x1 1
2 2 2 L 2
M CB ( x2 ) = Px2 M C
( 0 x2 < L 2 )

Differenziando ora rispetto M AB ( x1 ) x1 M CB ( x2 )


= = 1
al carico fittizio MC M C L M C

1 qL
L2
M M qx12 x1
L
P MC 1
C =
EI M C
dx =


EI 0 2
x1 x1
2 L
x1 dx +
2 L EI ( Px2 M C )( 1) dx
0

Annullando ora il valore 1 L qL P qx12 x1 1


L2

del momento fittizio MC
C =
EI

0 2
x1 x1
2
dx +
2 L EI ( Px2 )( 1) dx
0

Eseguendo i calcoli si ricava infine


Se il segno positivo la
L L2
1 q 3 P 3 qx 4
1 P 2 7 PL qL 2 3
rotazione ha lo stesso
C =
6 x + x + 1
+ x =
8 0 EI 2 0 verso ipotizzato al carico
1 1 2
EI 6 24 EI 24 EI
fittizio MC
EFFETTI TERMICI T1 + T2
Tm =
2
Nel caso della deflessione delle travi, ha
interesse trattare il caso di variazioni termiche
lungo laltezza della trave
T2 > T1 > T0

Se lappoggio tale da non impedire lallungamento medio


(da T0) o le rotazioni, la struttura non si tensioner ma si
deformer. Ciascuna fibra secondo la legge = T L

Facendo riferimento alla figura a fianco

d (T2 T1 ) d 2 v ( T2 T1 )
hd = ( T2 T1 ) dx = =
dx h dx 2 h
Se T2 > T1 allora la curvatura positiva

d Nel caso in cui la rotazione sia impedita il calcolo si pu fare sovrapponendo


2
gli effetti: prima si lascia la trave libera di deformarsi in temperatura, poi, da
questa posizione essa viene caricata imponendo il rispetto dei vincoli
questa ultima condizione comporta linsorgere di tensioni
DEFORMAZIONE DI TRAVI CURVILINEE

Si considera il caso di una trave di curvatura iniziale costante (linea media = tratto circonferenza)
soggetta ad un carico radiale estremale composto da una forza P ed un momento M0

Si suppone di poter trascurare la deformabilit dovuta a sforzo assiale e taglio

O Su di esso viene applicato un riferimento radiale-


s
circonferenziale e si supponga che lo spessore sia
piccolo al punto da non spostare significativamente il
P r raggio neutro da quello baricentrico
M0
Il modo pi pratico di affrontare questo problema
mediante lutilizzo del Teorema di Castigliano
R L
M 2 ds U
U = ( L) =
0
2 EI P
Spostamento radiale

M Rd
2
( ) =
P 0 2 EI
In una generica sezione identificata da

M ( ) = M 0 + PR sin

M 2 Rd 1 dM 1
( ) = = M Rd ( ) = (M 0 + PR sin ) R sin Rd
P 0 2 EI EI 0 dP EI 0

1
Sviluppando lintegrale ( ) =
EI (M
0
0 R 2 sin + PR 3 sin 2 ) d


1 1 cos 2
( ) = M 0 R 2 cos + PR 3
d
EI 0
0
2

M 0 R2 PR 3 sin 2
( ) = (1 cos ) +
EI EI 2 4

M R
2
PR 3 1 PR 3
Nel caso particolare di quarto di cerchio = 0 + = M
0 R 2
+
2 EI EI 4 EI 4

M 0 R 2 PR 3 1 PR 3
Nel caso particolare del semicerchio ( ) = 2 + = 2M 0 R +
2

EI EI 2 EI 2

Volendo calcolare lo spostamento tangenziale si sarebbe potuto introdurre un carico


fittizio Q diretto come s.
TRAVI SU FONDAZIONE ELASTICA

Si ipotizzi ora che una trave sia supportata da una fondazione che reagisce elasticamente

questo un caso particolarmente interessante allorch si studino travi orizzontali appoggiate


su terreno cedevole, oppure strutture a sviluppo assiale parzialmente sommerse (navi lunghe)

q(x)
y
x
N.B. si utilizza che
ha verso opposto a y
k
In ogni punto di appoggio, la fondazione reagisce al cedimento con una reazione elastica k

q Gli equilibri sul generico


T elementino forniscono
M M+dM
dT dM
T+dT = ( q k ) ; =T
k dx dx

d 2 d 4
Dallequazione linea elastica: EJ 2 = M ( x ) EJ =qk
dx dx 4
Della equazione differenziale del IV ordine vista, si limita lo studio al solo caso di carichi
concentrati (q=0)

d 4 d 4 4 =
k
EJ 4 + k = 0 Riscritta come +4 4 con
dx dx 4 4EJ

Lequazione caratteristica associata allequazione differenziale

4 + 4 4 = 0

= 2i= (1 + i )
= 2i ; =
2 2
2 i
= 2 i = (1 i )

La soluzione della omogenea assume cos la forma:

( x ) = C1 e( ) + C2 e ( ) + C3 e( ) + C4 e ( )
1+ i x 1+ i x 1i x 1 i x

( ) (
( x ) = e x C1 ei x + C3 e i x + e x C4 ei x + C2 e i x )
( x ) = e x ( A cos x + B sen x ) + e x ( F cos x + G sen x )

Questo problema richiede lutilizzo di 4 condizioni al contorno


Si consideri ad esempio il caso di una trave infinitamente lunga con un carico concentrato

P Si sceglie lorigine sul punto di applicazione del carico

k

( x ) = e x ( A cos x + B sen x ) + e x ( F cos x + G sen x )

plausibile supporre che a distanza molto grande dallorigine la deformata svanisca

I primi due termini esponenziali debbono essere nulli A= B =0

( x ) = e x ( F cos x + G sen x )

La prima condizione al contorno (simmetria) prevede lannullarsi della derivata prima allorigine

d
= e x ( F cos x + G sen x + F sen x G cos x ) F =G
dx x =0

( x ) = Fe x ( cos x + sen x )
Per laltra condizione al contorno, possiamo dire che il taglio (in una
direzione della trave) uguale alla met del carico applicato V (0) = P 2

( x ) = Fe x ( cos x + sen x ) Derivando tre volte


d
= 2 Fe x sen x
dx
d 2
2
= 2 2 Fe x ( sen x cos x )
dx
d 3
3
= 4 3 Fe x cos x
dx
dM d 3
= V ( 0 ) = P 2 = EI 3
dx x =0 dx x =0

Tenendo conto delle precedenti derivate


v ( x)
P
P P =1 = 1
4 3 F = F= 8 EI 3
2 EI 8EI 3
( x )
La soluzione generale allora
P
( x) = e x ( cos x + sen x )
8EI 3 La legge di spostamento si annulla
rapidamente

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