You are on page 1of 57

1

Sviluppo dellanfiosso

1
Stadi iniziali della segmentazione.

Modello delluovo di anfiosso. Luovo maturo, di piccole dimensioni, di tipo oligolecitico e dopo la
fecondazione ricoperto da un sottile involucro gelatinoso (qui in grigio) che che stato asportato dalla
met delluovo. Nel modello, luovo presenta colore uniforme per evidenziare che nella realt la
distribuzione interna pressoch uniforme dei materiali deutoplasmatici e pigmenti non determina la
presenza sulla superficie di zone a diverso grado di colore.

Modello dellembrione di anfiossoin segmentazione, allo stadio a due blastomeri. Il primo piano di
segmentazione che conclude la prima divisione mitotica dellembrione di tipo meridiano e suddivide
lembrione in due blastomeri uguali, leggermente appiattiti al contatto reciproco ed allungati secondo
lasse polo animale-polo vegetativo (o vitellino).

Modello dellembrione di anfiosso in segmentazione, allo stadio a quattro blastomeri. Ognuno dei due
blastomeri iniziali (prodotti dalla prima divisione di segmentazione delluovo) si diviso mitoticamente con
il secondo piano di segmentazione di tipo meridiano portando ad un embrione formato da quattro
blastomeri uguali leggermente allungati secondo il primitivo asse polo animalepolo vegetativo delluovo.

Modello dellembrione di anfiosso in segmentazione, allo stadio a otto blastomeri. Ognuno dei quattro
blastomeri uguali tra loro ed allungati secondo il primitivo asse polo animale polo vegetativo delluovo,
derivati dai primi due piani di segmentazione dellembrione, stato diviso dal 3 piano di segmentazione
dellembrione. Questo piano di tipo latitudinale, di poco spostato dal piano equatoriale delluovo verso il
polo animale a causa dellesigua quantit di deutoplasma che risulta di poco pi addensato nellemisfero
vegetativo (o vitellino). Questo fa si chedegli otto blastomeri di cui risulta costituito lembrione, quelli del
quartetto al polo animale siano solo lievemente pi piccoli (micromeri)di quelli del quartetto al polo
vegetativo (macromeri).

Modello dellembrione di anfiosso in segmentazione, allo stadio a sedici blastomeri. Gli otto blastomeri
dello stadio precedente sono interessati dal 4 e 5 piano di segmentazione che sono di tipo meridiano.
Ognuno dei blastomeri del quartetto animale e vegetativo viene suddiviso in due cellule affiancate
portando alla costituzione di un embrione formato da sedici blastomeri, ripartiti in un ottetto animale di

V2 27-09-2014
Sviluppo dellanfiosso 2

micromeri uguali tra loro ed un ottetto vegetativo di macromeri uguali tra loro. Questi blastomeri sono
leggermente allungati secondo il primitivo asse polo animale polo vegetativo delluovo.

2
Modello dellembrione di anfiosso in segmentazione, allo stadio di 32 blastomeri.
Nello stadio precedente, con il completamento del 4 e 5 piano di segmentazione, lembrione era formato
da un ottetto animaledi micromeri ed uno vegetativo di macromeri, tutte cellule leggermente allungate
secondo il primitivo asse polo animale-polo vegetativo delluovo. Con il 6 e 7 piano di segmentazione
dellembrione, che sono di tipo latitudinale, cio i loro piani sono paralleli allequatore, ognuno di questi 16
blastomeri stato suddiviso in due cellule sovrapposte : pertanto si hanno due ottetti sovrapposti
nellemisfero animale e due ottetti sovrapposti nellemisfero vegetativo (o vitellino). In ogni ottetto i
blastomeri sono disposti a cerchio, delimitando uno spazio vuoto circolare. Dallinsieme di questi spazi
circolarisovrapposti deriva la cavit della blastula, il blastocele.

3
Modello dellembrione di anfiosso in segmentazione, ad uno stadio di blastula avanzata.
La blastula in accrescimento sferica, ma presenta la superficie mammellonata as oprera dei blastomeri
che sporgono leggermente dalla sua superficie.

4
Modello di embrione di anfiosso in segmentazione, allo stadio di blastula a termine.
La celoblastula sferica racchiude al proprio interno una cavit (blastocele) a sua volta sferica. La parete della
celoblastula dellanfiosso costituita da un monostrato di blastomeri. Luovo di anfiosso oligolecitico e lo
scarso deutoplasma presenta comunque una distribuzione leggermente asimmetrica secondo un gradiente
polo animalepolo vitellino (o vegetativo). Pertanto i blastomeri presentano dimensioni che vanno
leggermente aumentando dal polo animale a quello vitellino.

5
Modello dellembrione di anfiosso allo stadio di gastrula iniziale, mostrato in sezione sagittale mediana.
In una zona della blastula, i blastomeri della parete monostratificata si allungano e si spingono verso
lintermo (sticotropismo). Il restingimento della parte superficiale e la retrazione in profondit delle cellule
sticotropiche determinano linizio della introflessione della parete della blastula (embolia). Ci causa linizio
della riduzione del blastocele e la comparsa e il progressivo accrescimento di una nuova cavit
(archenteron) aperta allesterno attraverso il blastoporo. A livello del blastoporo, per embolia sostenuta
Sviluppo dellanfiosso 3

dalla proliberazione e scorrimento delle cellule superficiali (epibolia), elementi prima esterni pasano ora
allinterno.

6
Modello dellembrione di anfiosso allo stadio di gastrula avanzata.
Lembrione ha una parete bilaminare formata allesterno dallectoderma (banale e neuroectoderma). A
livello del labbro dellampio blastoporo stanno passando allinterno alcuni teritori presuntivi (qui nel
modello non rappresentati con colori diversi): dorsalmente, sul tetto dellarchenteron, si porta il materiale
cordomesodermico, lateralmente, sulle pareti dellarchenteron, si dispone il materiale del mesoderma
laterale. Infine, le pareti latero-ventrali dellarchenteron vengono costituite dallendoderma. Nella
gastrulazione lembrione inizia ad allungarsi secondo lasse corrispondente al futuro asse longitudinale
dellanimale.

7
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di gastrula a termine, in sezione sagittale mediana.
Lembrione ha una parete bilaminare formata allesterno dallectoderma e dal neuroectoderma. A livello
del labbro dellampio blastoporo sono passati allinterno alcuni teritori presuntivi (qui nel modello non
rappresentati con colori diversi): dorsalmente, il tetto dellarchenteron costituito dal materiale
cordomesodermico. Lateralmente, le pareti dellarchenteron sono costituite dal materiale del mesoderma
laterale. Le pareti latero-ventrali dellarchenteron sono costituite dallendoderma. Lembrione si allungato
secondo il futuro asse cefalo-caudale dellanimale.

8
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di neurulazione iniziale, in sezione sagittale mediana.
Esternamente lembrione ricoperto dallectoderma e neuroectoderma (in nero nella visione laterale, in
azzuzzo sul piano di sezione). Il materiale cordomesodermico presente nel tetto dellarchenteron sulla linea
mediana (verde) induce il sovrastante neuroectoderma ad originare la placca neurale. Nellarchenteron, il
mesoderma laterale (rosso) posto dorso-lateralmente, a lato del materiale cordomesodermico. La parete
latero-ventrale dellarchenteron (giallo) formata dallendoderma. Nella regione posteriore dellembrione
il blastoporo si riduce [i cordati sono deuterostomi]. La parte posteriore dellembrione leggermente pi
ristretta rispetto quella anteriore.

9
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di neurulazione iniziale, in sezione trasversale.
Sviluppo dellanfiosso 4

Esternamente lembrione ricoperto dallectoderma e neuroectoderma (in nero nella visione laterale, in
azzuzzo sul piano di sezione). Il materiale cordomesodermico presente nel tetto dellarchenteron (verde)
induce il sovrastante neuroectoderma ad originare la placca neurale. Il mesoderma laterale (rosso) posto
dorso-lateralmente a lato del materiale cordomesodermico. La parete latero-ventrale dellarchenteron
(giallo) formata dallendoderma.

10
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di neurula intermedia, visto in toto.
Nella regione dorsale dellembrione, la placca neurale, derivata dallinspessimento del neuroectoderma
indotto dalla sottostante corda dorsale, si staccata dal contiguo ectoderma ed leggermente sprofondata
rispetto alla superficie esterna dellembrione. A partire dalla parte posteriore dellembrione, con
progressione caudo-cefalica, lectoderma inizia a ricoprire la piastra neurale sprofondata, ripristinando
lintegrit della superficie embrionale nella zona dorsale.

11
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di neurula intermedia, in sezione sagittale mediana.
Esternamente lembrione ricoperto dallectoderma e neuroectoderma (in nero nella visione laterale, in
azzuzzo sul piano di sezione).Il materiale cordomesodermico presente sul tetto dellarchenteron (verde)
induce con progressione caudocefalica il sovrastante neuroectoderma ad inspessirsi formando la placca
neurale che con la stessa progressione si stacca dal contiguo ectoderma sprofondando leggermente
rispetto alla superficie dellembrione. A partire dalla parte posteriore dellembrione, precisamente dal
margine inferiore e laterale del blastoporo, verso la regione anteriore, lectoderma inizia a ricoprire la
piastra neurale sprofondata, ripristinando lintegrit della superficie embrionale nella zona dorsale. Il
mesoderma laterale presente nella parete dorso-laterale dellarchenteron inizia ad estroflettersi originando
due docce mesodermiche longitudinali che con progressione cefalo-caudale originano i primitivi sacchetti
mesodermici (somiti), che sono quindi gi metamerici dallinizio della loro comparsa.

12
Modello di embrione di anfiosso allo stadio di neurula a termine, in sezione sagittale mediana.
Esternamente lembrione ricoperto dallectoderma banale (in nero nella visione laterale, in azzuzzo sul
piano di sezione). La corda (verde) derivata dal tetto dellarchenteron ha indotto con progressione caudo-
cefalica il sovrastante neuroectoderma ad inspessirsi formando la placca neurale che con la stessa
progressione si staccata dal contiguo ectoderma sprofondando leggermente rispetto alla superficie
dellembrione. La placca neurale non si ancora chiusa su se stessa nel tubo neurale. A partire dalla parte
posteriore dellembrione, precisamente dai margini inferiore e laterali del blastoporo, verso la regione
Sviluppo dellanfiosso 5

anteriore, lectoderma ha ricoperto la piastra neurale sprofondata, ripristinando lintegrit della superficie
embrionale nella zona dorsale. La doccia neurale, non ancora chiusa nel tubo neurale, posteriormente resta
in comunicazione con larchenteron tramite il canale neuroenterico, mentre anteriormente si apre
allesterno con il neuroporo. Il mesoderma laterale (rosso) presente nella parete dorso-laterale
dellarchenteron si estroflesso in due docce longitudinali originando con progressione cefalo-caudale i
primitivi sacchetti mesodermici (somiti), metamerici gi dallinizio della loro comparsa.
1

Sviluppo degli anfibi anuri

1
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di blastula a termine, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale) Esternamente i micromeri
dellemisfero animale in nero ed i macromeri di quello vegetativo in giallo. Celoblastula con blastocele
eccentrico ed emisferico, contenuto nellemisfero animale. Territori presuntivi: azzurro ectoderma, blu
neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale, giallo endoderma (macromeri). La
parete del blastocele pluristratificata.

2
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di blastula a termine.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sulla superficie della
blastula emisferica sono riportati con colori diversi i vari territori presuntivi: azzurro ectoderma, blu
neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale, giallo endoderma (la superficie a
rilievi indica la presenza di macromeri).

3
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di gastrula iniziale, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano i territori presuntivi sono indicati con colori diversi:
azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale, giallo
endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri).Nella sezione si vede come il materiale
cordo mesodermico abbia niziato lembolia a livello del solchetto falciforme, posto in basso, tra macromeri
(gialli) e materiale cordale (verde). Si vede inoltre come lepibolia (soprattutto dellectoderma) determini la
pregressiva internalizzazione del materiale endodermico (macromeri) con inizio della riduzione del
blastocele ed inizio della formazione dellarchenteron.

4
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di gastrula intermedia, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori
diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale,
giallo endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). Nella sezione si vede come il
materiale cordo mesodermico per embolia, sospinto dallepibolia superficiale dellembrione, si sia gi in
Sviluppo degli anfibi anuri 2

gran parte portato nel tetto della nuova cavit embrionale (archenteron) che si sta formando, aperta verso
lesterno con il blastoporo. Si vede inoltre come lepibolia (soprattutto dellectoderma) e lembolia a livello
del labbro dorsale e laterale del blastoporo determini una accentuata internalizzazione del materiale
endodermico (macromeri) con evidente riduzione del blastocele.

5
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di gastrula avanzata, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori
diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale,
giallo endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). Nella sezione si vede come il
materiale cordo mesodermico per embolia a livello del labbro del blastopo, sospinto dallepibolia
superficiale dellembrione (soprattutto dellectoderma), si sia gi del tutto portato allinterno della cavit
archenterica in ampliamento tappezzandone il tetto. Quasi tutto il materiale mesodermico laterale (in
rosso) si portato allinterno dellembrione tappezzando le pareti laterali dellarchenteron. I due margini
laterali del blastoporo sono prossimi ad incontrarsi ventralmente definendo lapertura blastoporale
completa da cui sporge una massa di macromeri (tappo vitellino).

6
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di gastrula a termine / tappo vitellino, in sezione sagittale
mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano, gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori
diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale,
giallo endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). Nella sezione si vede come il
materiale cordo mesodermico per epibolia superficiale dellembrione (soprattutto dellectoderma) ed
embolia a livello del labbro del blastopo, sia tutto allinterno dellampia cavit archenterica tappezzandone
il tetto. Tutto il materiale mesodermico laterale (in rosso) si portato allinterno dellembrione
tappezzando le pareti laterali dellarchenteron. I due margini laterali del blastoporo si sono incontrati
ventralmente completando lapertura blastoporale da cui sporge una massa di macromeri (tappo vitellino).
Allesterno dellembrione restato solo lectoderma e dorsalmente il neuroectoderma.

7
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di gastrula a termine / tappo vitellino.
Sviluppo degli anfibi anuri 3

Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sul lato destro
dellembrione il foglietto superficiale stato rimosso per mostrare la disposizione del materiale
sottostante. Sia sulla superficie esterna che a livello della dissezione, gli iniziali territori presuntivi sono
indicati con colori diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso
mesoderma laterale, giallo endoderma. Lapertura blastoporale completa ostruita da una massa
sporgente di macromeri (bianchi): il tappo vitellino. Il materiale cordomesodermico sulla linea mediana,
forma il tetto dellarchenteron (non visibile nel modello in quanto interno). A lato vi il materiale
mesodermico laterale (in rosso). La restante parte latero ventrale dellarchenteron costituita dal
materiale endodermico (giallo). Sulla superficie dellembrione, in posizione dorsale, al di sopra del
materiale cordomesodermico, troviamo lectoderma neurale (blu).

8
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di neurula iniziale, in sezione trasversale.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione trasversale, gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori diversi:
azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale, giallo
endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). A livello della sezione trasversale (la
parte posteriore dellembrione stata asportata) si vede che lembrione ha una struttura tipicamente
tristratificata/trilaminare. Allesterno lectoderma, mentre solo sulla linea dorsale mediana troviamo il
materiale neuroectodermico il quale, sotto linduzione della corda sottostante (verde), si sta inspessendo
formando la piastra neurale. A lato vediamo laccenno della formazione dei cercini neurali. La parte
anteriore della placca neurale, che dar lencefalo, pi larga di quella posteriore che dar il midollo
spinale. Nello strato intermedio troviamo anche il materiale mesodermico laterale (rosso) con i somiti posti
a lato della corda che si continuano, tramite il peduncolo dei somiti, nelle lamine mesodermiche laterali,
somatopleura allesterno e splancnopleura allinterno, separate da una sottile capit celomativa. Il
mesoderma laterale non si ancora saldato ventralmente. Lo strato pi interno (giallo) formato
dallendoderma ove sono ancora presenti i macromeri contenenti deutoplasma. Nella parte dorsale
dellendoderma c la sezione trasversale del tubo digerente derivato dallarchenteron.

9
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di bottone codale iniziale, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano, gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori
diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale,
giallo endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). Tutta la superficie esterna
Sviluppo degli anfibi anuri 4

dellembrione cicoperta dallectoderma. Dorsalmente, sulla linea mediana al di sotto dellectoderma c il


tubo neurale la cui parte anteriore dilatata, tubo encefalico, dar lencefalo, mentre la parte posteriore pi
ristretta, tubo midollare, dar il midollo spinale. Posteriormente ancora presente il canale neuroenterico
di comunicazione tra intestino e tubo neurale midollare. Sul piano sagittale mediano, sotto il tubo neurale
c la corda dorsale che anteriormente termina a met circa del tubo neurale encefalico determinandone
un ripiegamento ventrale (ricordiamo che i vertebrati sono emicefalodordati). Sotto la corda presente il
canale alimentare che ventroposteriormente mostra ancora la massa dei macromeri ripieni di deutoplasma.
Anteriormente, a livello dello stomodeo, c contatto diretto tra ectoderma ed endoderma.
Posteriormente, a livello del proctodeo, c contatto diretto tra ectoderma ed endoderma. Del mesoderma
laterale si vede soltanto una preve porzione ventrale, ove le due lamine mesodermiche di un lato si sono
incontrate e fuse con le corrispondenti del lato opposto. Lembrione ha gi iniziato ad allungarsi in senso
cranio-caudale e la regione caudale solo appena accennata (bottone codale iniziale). Esternamente, nella
regione cefalica si vede la sporgenza dovuta ai sottostanti globi oculari in sviluppo.

10
Modello dellembrione di anfibio allo stadio di bottone codale avanzato, in sezione sagittale mediana.
Sviluppo di uovo mesolecitico oloblastico (a segmentazione totale, ma ineguale). Sia sulla superficie esterna
che a livello del piano di sezione sagittale mediano gli iniziali territori presuntivi sono indicati con colori
diversi: azzurro ectoderma, blu neuroectoderma, verde cordo mesoderma, rosso mesoderma laterale,
giallo endoderma (la superficie a rilievi indica la presenza di macromeri). Tutta la superficie esterna
dellembrione cicoperta dallectoderma. Dorsalmente, sulla linea mediana al di sotto dellectoderma c il
sistema nervoso centrale in avanzato sviluppo: anteriormente, lencefalo gi suddiviso nelle prime tre
vescicole encefaliche (prosencefalo, mesencefalo e rombencefalo) a cui segue il lungo midollo spinale. La
corda dorsale, posta sotto al sistema nervoso centrale si estende da met encefalo fino alla parte
posteriore del midollo spinale (emicefalocordati). Sotto la corda presente il canale alimentare che
ventroposteriormente mostra ancora la massa dei macromeri ripieni di deutoplasma. Anteriormente,la
bocca non si ancora aperta e a livello dello stomodeo c contatto diretto tra ectoderma ed endoderma.
Posteriormente, a livello del proctodeo, c stata fusione tra ectoderma ed endoderma con comparsa
dellapertura anale. Anteriormente, nella regione faringea si stanno sviluppando le branchie esterne che
iniziano a protrudere dallectoderma cefalico, dietro alla sporgenza dei globi oculari in svuiluppo.
Posteriormente allabbozzo del cuore ed anteriormente alla massa dei macromeri, il canale alimentare
presenta il diverticolo epatico da cui si sviluppa il fegato. Del mesoderma laterale si vede soltanto una
preve porzione ventrale, ove le due lamine mesodermiche di un lato si sono incontrate e fuse con le
corrispondenti del lato opposto. Posteriormente allapertura anale il corpo dellembrione si estende con
una lunga coda (bottone codale avanzato).
1

Agnati

1
Agnati, Missinoidei, Mixyne.
Corpo anguilliforme a sezione circolare anteriormente, compresso lateralmente nella regione caudale.
Assenza di appendici pari. Pelle nuda. Bocca priva di mascelle. 2 tentacoli periorali. Narice unica dosale
(animali monorini). 4 tentacoli attorno alla narice. Occhi non visibili, coperti dalla pelle. Pinna impari
caudale simmetrica, senza sporgenze, che ventralmente si estende fino a met del corpo.

2, 3, 4
Scheletro di Mixyne.
Neurocranio cartilagineo (latero-ventalmente) e fibroso (dorsalmente). Anteriormente si vede il dentello
palatino e postero/inferiormente due arcate branchiali. Regione etmoidale, orbitale ed otica. Manca la
regione occipitale: paleocranio. Grosse cartilagini linguali. Placca dentifera. Notocorda come scheletro
assile. Mancanza di appendici pari. Pinna caudale sorretta da raggi cartilaginei.

5, 6
Agnati Petromizonti, in toto.
Bocca circolare con cirri e dentelli cornei e priva di mascelle. Unica narice dorsalmente al capo (animali
monorini). Regione faringea con 7 paia di aperture branchiali, per lato. Pelle nuda. Assenza di appendici
pari. Pinna caudale simmetrica, senza lobi sporgenti, che si connette con una doppia pinna dorsale.

7
Regione cefalica di Agnate Petromizonte (lampreda).
Bocca circolare (priva di mascelle incernierate) con cirri periorali e dentelli cornei nellimbuto orale
(vestibolo). Occhi laterali evidenti. Unica narice dorsale (animali monorini). Pelle nuda. Regione faringea
esposta ventralmente per dissezione frontale. Si vede: tubo respiratorio, 7 paia di cavit branchiali a
sacchetto (marsipobranchie), posteriormente il cuore.

8
Modello dellencefalo di Agnate Petromizonte (Lampreda).
Anteriormente in giallo i due emisferi telencefalici con i bulbi olfattori e nervi olfattori. Dietro (sempre in
giallo) il diencefalo da cui sporgono dorsalmente i nuclei abenulari e lorgano pineale con un lungo
peduncolo, ventralmente c lipotalmo con il chiasma ottico e dietro lipofisi e il sacco vascoloso. Pi dietro
in azzurro il mesencefalo con lobi ottici e apertura del ventricolo mesencefalico chiusa da una tela coroidea.
Subito dietro al mesencefalo in posizione dorsale c il ridotto cervelletto (in arancione). Segue il grosso
Agnati 2

midollo allungato (con ampio 4 ventricolo) che si continua nel midollo spinale. Nel modello sono visibili i
punti di emergenza/arrivo dei nervi cranici e dei primi nervi spinali.
1

Condroitti

1
Uova di squalo.
La cellula uovo di tipo telolecitico protetta da vari involucri di cui quello esterno scleroproteico e alle
due estremit presenta dei lunghi filamenti ritorti (cirri) per lancoraggio alla vegetazione marina.

2, 3
Vari stadi dello sviluppo di squalo.
Lembrione contenuto nelluovo a guscio scleroproteico con consistenza pergamenacea e provvisto di
cirri. Embrioni a vario stadio di sviluppo con sacco vitellino di tipo peduncolato. Embrioni con bocca
ventrale, coda eterocerca.Pinne pari di aspetto triangolare con collegamento al corpo piuttosto ampio, le
pettorali sono di tipo tribasale e le pelviche di tipo bibasale. Pinna dorsale triangolare

4, 5
Vari stadi dello sviluppo di condroitto batoideo torpediniforme.
Testa a margine arrotondato, corpo appiattito dorso-ventralmente. Dorsalmente sul capo: occhi e dietro gli
spiracoli. Ventralmente narici, bocca e fessure branchiali. Sacco vitellino di tipo peduncolato. Ampie pinne
pettorali saldate ai lati del corpo (pinne tribasali) e pelviche pi ridotte (pinne bibasali), coda eterocerca,
Regione della coda assottigliata, ma ancora carnosa. Pinna dorsale triangolare.

6
Squali in toto
Bocca ventrale, narici ventrali, fessule branchiali laterali, Pinne pari di aspetto triangolare con collegamento
al corpo piuttosto ampio, le pettorali sono di tipo tribasale e le pelviche di tipo bibasale. Pinna dorsale
triangolare, coda eterocerca.

7, 8
Condroitti Elasmobranchi Torpediniformi.
Parte anteriore del corpo appiattita, a margine arrotondato, con ampie pinne pettorali connesse ai lati.
Regione della coda cilindrica e carnosa, Evidenti pinne pelviche. Coda eterocerca. Dorsalmente: occhi con
dietro gli spiracoli. Ventralmente: narici, bocca e fessure branchiali

9
Zigrino
Condroitti 2

Pelle di condroitto elasmobranco con squame placoidi che determinano una sensazione di ruvido
muovendosi in direzione caudo-cefalica. In uno dei due pezzi sono presenti squame placoidi decisamente
pi grandi delle altre.

10, 11, 12, 13


Scheletro cartilagineo di condroitto squaloideo.
Neurocranio con rostro, bocca ventrale e evidenti regioni etmoidale, orbito-temporale, otica e occipitale
ridotta (neocranio protometamerico). Ampia base del cranio tra le orbite: cranio platibasico.
Spancnocranio: arcata orale con denti omodonti polifiodonti, pleurodonti. Arcata ioidea e arcate branchiali.
Colonna vertebrale. Nella regione del tronco sono presenti brevi coste; nella regione caudale presente
larco emale. Pinne pari di aspetto triangolare con collegamento al corpo piuttosto ampio, le pettorali sono
di tipo tribasale e le pelviche di tipo bibasale. Le pinne pari sono portate dal rispettivi cinti non connessi con
la colonna vertebrale. Coda eterocerca

14
Cranio cartilagineo di condroitto squaloideo.
Neurocranio con rostro (bocca ventrale) e evidenti regioni etmoidale, orbito-temporale, otica e occipitale
ridotta (neocranio protometamerico); ampia base del cranio tra le orbite: cranio platibasico.

15
Cranio cartilagineo di condroitto squaloideo.
Neurocranio: rostro (bocca ventrale), evidenti regioni etmoidale, orbito-temporale, otica e occipitale
ridotta (neocranio protometamerico). Ampia base del cranio tra le orbite (cranio platibasico).
Splancnocranio: Dentatura omodonte, polifiodonte con impianto acro e pleurodonte. Arcata ioidea con
iomandibolare (sospensione iostilica) e a seguito gli archi branchiali. Tratto iniziale della colonna vertebrale
della regione del tronco.

16
Vertebre cartilaginee anficeli della regione del tronco di condroitto.
Arco neurale contenente il midollo spinale. Latero ventralmente il corpo presenta brevi processi trasversi
per il rapporto con le coste. Al centro della cavit del corpo vertebrale ci sono residui dellea corda.

17, 18, 19, 20


Vertebre cartilaginee anficeli della regione caudale di condroitto.
Condroitti 3

Dorsalmente c larco neurale per il passaggio del midollo spinale, ventralmente larco emale con in
posizione prossimale il canale per larteria caudale e in posizione distale (cio pi ventralmente) il canale
per la vena caudale. C anche un breve segmento di colonna vertebrale sezionato sagittalmente: si vedono
gli archi nurali, i corpi vertebrali biconcavi e gli archi emali con i due canali vascolari sovrapposti.

21
Neurocranio cartilagineo di condroitto e colonna vertebrale dissezionati frontalmente.
Regione etmoidale con bulbi olfattoti e capsule olfattorie, regione orbito-temporale con gli occhi, regione
otica inspessita contenente lorecchio interno e regione occipitale ridotta (neocranio protometamerico).
Ampia base del cranio tra gli occhi: cranio platibasico. Encefalo: bulbi olfattori peduncolati, sviluppato
cervelletto con circonvoluzioni che si estende anteriormente sui lobi ottici mesencefalici e posteriormente
sul midollo allungato. Colonna vertebrale con arco neurale asportato: si vedono il midollo spinale e i nervi
spinali.

22, 23
Testa di squalo.
Bocca ventrale con dentatura omodonte polifiodonte, doppie narici ventrali. Grossi occhi laterali e dietro
ad essi gli spiracoli. Dissezione dorsale con esposizione del cranio: neocranio protometamerico
platibasico.Regione etmoidale con telencefalo e bulbi olfattori. Regione orbito-temporale con le orbite;
regione otica inspessita contenente lorecchio interno; regione occipitale ridotta. Nellencefalo, dal davanti,
emisferi telencefalici, grosso cervelletto con leggere circonvoluzioni che si estende anteriormente sui lobi
orrici mesencefalici e posteriormente sul midollo allungato; dalla regione occipitale fuoriesce il midollo
spinale.

24
Modello di encefalo di squalo.
Anteriormente, in giallo, i due bulbi olfattori dilatati trasversalmente, connessi da brevi peduncoli agli
emisferi del telencefalo. Pi dietro (sempre in giallo), il diencefalo con il III ventricolo chiuso dorsalmente
da una tela coroidea. Ventralmente a livello diencefalico c in posizione anteriore il chiasma ottico,
posteriormente c infundibolo con lipofisi e il sacco vascoloso. Poi in azzurro il mesencefalo con i lobi
ottici dorsali. Ampio cervelletto (in rosa) con evidenti solchi che si estende anteriormente sui lobi ottici
mesencefalici e posteriormente sul midololo allungato (giallo chiaro). Evidenti i punti di arrivo/partenza dei
nervi cranici.

25, 26, 27
Condroitti 4

Dissezione di elasmobranco batoideo. Dorsalmente si vede il cranio: neocranio protometamerico


platibasico. Nella dissezione ventrale: narici e bocca ventrale, branchie di tipo settato e posteriormente il
cuore. Poi si nota lapparato digerente e la muscolatura metamerica. Seguono poi le pinne pelviche e la
regione caudale molto sottile tipica dei batoidei raiformi, come anche il rostro appuntito che conferisce un
aspetto romboidale allanimale (qui le ampie pinne pettorali sono state asportate).Tra occhio e camere
branchiali si vede lo spiracolo.

28
Squalo femmina: dissezione ventrale.
Bocca e narici ventrali, coda eterocerca. Di lato, dietro locchio, spiracolo e fessure branchiali. Ventralmente
nella dissezione, cuore, ovario sacciforme con grosse uova in maturazione, ovidutto contenente un grosso
uovo parzialmente esposto. Pinne pelviche senza differenziamenti sessuali

29
Squalo maschio: dissezione ventrale.
Bocca e narici ventrali, coda eterocerca. Lateralmente, dietro locchio, spiracolo e fessure branchiali.
Ventralmente, nella dissezione, testicoli molto allungati e dorsalmente i gonodotti convoluti. Pinne
pelviche: la loro parte mediale presenta differenziamenti sessuali come organi copulatori: pterigopodi.

30
Cuore di condroitto elasmobranco
In verde, latrio; in rosso il ventricolo da cui parte il cono arterioso provvisto di tre serie di valvole a nido di
rondine. Cuore di un sistema a circolazione semplice e completa

31
Arcata orale cartilaginea di squalo.
Pi ampio lemiarco dorsale formato da quadrato e palato quadrato. Leggermente pi ridotto lemiarco
ventrale formato dalla cartilagine di Meckel. Denti appiattiti, triamgolari a margine seghettato tipici di un
predatore. Dentatura omodonte e polifiodonte (denti funzionanti e denti di sostituzione).

32
Arcata orale cartilaginea di condroitto elasmobranco batoideo.
Lemiarco dorsale, formato da quadrato e palatoquadrato, leggermente pi esteso dellemiarco ventrale
formato dalla cartilagine di Meckel. Dentatura omodonte e polifiodonte (denti funzionanti e denti di
sostituzione). I denti di sostituzione hanno una piastra basale da cui parte un cono dentale ripiegato
Condroitti 5

indietro. Questo cono appare fortemente eroso nei denti funzionanti ad opera del cibo duro (gusci ed
esoscheletri).
1

Osteitti

1
Ovario sacciforme di Teleosteo.
Numerosissime uova telolecitiche.

2
Vari stadi dello sviluppo di Attinopterigio Teleosteo.
Dallalto in basso: embrione adagiato sulla massa deutoplasmatica, embrione progressivamente pi
avanzato, con sacco vitellino sessile sempre pi ridotto. Infine avannotto con tutte le caratteristiche
esteriori delladulto: pinne raggiate, coda omocerca, opercolo branchiale, squame, bocca terminale

3, 4, 5
Polypterus (Attinopterigi Cladistia [Paleoniscoidei]).
Bocca terminale. Opercolo branchiale. Pinne pari raggiate ma con regione basale carnosa. Pinna dorsale
suddivisa in numerose pinnule. Pinna caudale difiocerca. Copertura di squame romboidali ganoidi.

6
Polypterus (Attinopterigi Cladistia [Paleoniscoidei]).
Bocca terminale. Opercolo branchiale. Pinne pari raggiate ma con regione basale carnosa. Pinna dorsale
suddivisa in numerose pinnule. Pinna caudale difiocerca. Copertura di squame romboidali ganoidi.
Dissezione latero-ventrale sinistra che evidenzia: muscolatura metamerica,intestino e sacca polmonare

7, 8
Storione (Attinopterigi Condrostei) in toto.
Opercolo branchiale Pinne raggiate. Coda eterocerca. Bocca ventrale con cirri periorali. Rostro anteriore.
Copertura di grosse squame.

9
Lepisosteus (Attinopterigi Olostei).
Bocca terminale con lunghe mascelle da predatore provviste di dentatura conica omodonte. Pinne raggiate,
coda eterocerca breve. Opercolo branchiale. Copertura di squame romboidali ganoidi.

10
Trota (Attinopterigi Teleostei) con dissezione ventrale.
Osteitti 2

Bocca terminale. Ampi occhi laterali. Copertura di squame elasmpoidi. Pinne raggiate, coda omocerca.
Opercolo che copre branchie a pettine, apparato digerente con fegato, stomaco con ciechi pilorici,
intestino, cuore. Doppia narice per lato.

11
Carpa (Attinopterigi, Teleostei).
Bocca terminale, opercolo branchiale. Pinne pari e impari raggiate, coda omocerca. Copertura di squame
elasmoidi. Doppia narice per lato.

12, 13
Dissezione ventrale di pesci rossi (Attinopterigi, Teleostei).
Bocca terminale, opercolo branchiale Grandi occhi laterali. Pinne raggiate, coda omocerca. Copertura di
squame elasmoidi. Muscolatura metamerica. Grande vescica natatoria.

14
Attinopterigio Teleosteo con dissezione ventrale.
Bocca terminale, opercolo branchiale che copre branchie a pettine, pinne raggiate, coda omocerca,
copertura di squame elasmoidi. Visibile il cuore, muscolatura metamerica, intestino, fegato, vescica
natatoria, mesoreni.
15
Protopterus (Sarcopterigi Dipnoi).
Bocca terminale, pinne pari archipterigio biseriato con riduzione dei raggi pre e post assiali, coda difiocerca,
copertura di squame cicloidi, branchie esterne dietro lopercolo.
16 Modello del cuore di attinopterigio.
Seno venoso a cui arrivano i dotti del Cuvier e la vena epatica. Atrio a parete sottile. Grosso ventricolo con
spessa parete muscolare. Cono arterioso provvisto di coppia di valvole. Bulbo arterioso che si continua
nellaorta ventrale dalla quale originano le arterie branchiali afferenti. Cuore di un sistema a circolazione
semplice e completa.

17
Modello di encefalo di teleosteo.
Anteriormente in giallo i bulbi olfattori sessili da cui partono i nervi olfattori. Dietro, la tela coroidea del
telencefalo stata aperta per evidenziare il telencefalo di tipo everso. Dorsalmente sul telencefalo si
protrae lepifisi derivata dallepitalamo (non visibile). Ventralmente, dal diencefalo sporgono anteriormente
il chiasma ottico e posteriormente lipofisi ed il sacco vascoloso. Mesencefalo (in azzurro) con dorsalmente
Osteitti 3

sviluppato tetto ottico e ventralmente il tegmento. In rosa, sviluppato cervelletto che con il corpo si
estende posteriormente al di sopra del midollo allungato, il quale sua volta molto sviluppato e si continua
nel midollo spinale.Anteriormente il cervelletto si porta sotto al tetto ottico mesencefalico (valvola del
cervelletto) Si vedono le emergenze/arrivi dei nervi cranici.

18
Tratto della colonna vertebrale di storione (Attinopterigio Condrosteo).
Vertebre cartilaginee acentriche per la mancanza di un corpo vertebrale completo e la presenza della corda
ben conservata. Regione del tronco: dorsalmente , arco neurale e spina neurale; ventralmente, le basapofisi
per il rapporto con le coste.

19
Vertebre cartilaginee acentriche della regione caudale di storione.
Al centro del corpo vertebrale incompleto presente la corda ben conservata. Dorsalmente: arco neulale;
ventralmente arco emale con gli spazi per larteria e la vena (pi ventrale) caudali.

20, 21
Due colonne vertebrali di attinopterigio teleosteo.
Vertebre anficeli. Nella regione del tronco: corpo vertebrale con dorsalmente larco neurale sormontato
dalla spina neurale; ventralmente le basapofisi per il rapporto con le coste. Nella regione della coda
dorsalmente al corpo vertebrale ci sono arco e spina neurali, ventralmente larco emale che si prolunga con
la spina emale.

22
Colonna vertebrale di attinopterigio teleosteo.
Nella regione del tronco sul corpo della vertebra si trova larco neurale prolungato nella spina neurale.
Ventralmente al corpo vertebrale si trovano basapofisi per il rapporto con le coste. Nella regione caudale
dorsalmente c sempre arco e spina neurale, ventralmente si trova larco emale prolungato nella spina
emale.

23, 24
Tre vertebre ossee di grosso teleosteo (tonno) al passaggio dalla regione del tronco a quella della coda.
Dorsalmente c sempre larco neurale prolungato nella spina neurale. Ventralmente, nella regione dl
tronco, evidenti basapofisi per il rapporto con le coste. Nella regione caudale, ventralmente al corpo
vertebrale si trova larco emale prolungato nella spina emale. Nella vertebra intermedia le basapofisi sono
Osteitti 4

pi ravvicinate al piano mediano. Alla base dellarco neurale sono evidenti prezigapofisi (pi grandi) e
postzigapofisi (pi ridotte). Le superfici articolari sono verticali, in relazione ai movimenti della colonna
vertebrale possibili solo lateralmente.

25, 26
Vertebra anficele ossea, della regione del tronco di grosso teleosteo (tonno).
Dorsalmente al corpo vertebrale c larco neurale prolungato nella spina neurale. Ventralmente al corpo
vertebrale ci sono basapofisi per il rapporto con le coste. Alla base dellarco neurale sono evidenti
prezigapofisi (pi grandi) e postzigapofisi (pi ridotte). Le superfici articolari sono verticali, in relazione ai
movimenti della colonna vertebrale possibili solo lateralmente.

27, 28
Vertebra anficele ossea della regione caudale di grosso teleosteo (tonno).
Dorsalmente al corpo vertebrale si trova larco neurale prolungato nella spina neurale. Ventralmente al
corpo si trova larco emale (con ampia cavit per il passaggio della vena e dellarteria caudali) prolungato
nella spina emale. Alla base dellarco neurale sono evidenti prezigapofisi (pi grandi) e postzigapofisi (pi
ridotte). Le superfici articolari sono verticali, in relazione ai movimenti della colonna vertebrale possibili
solo lateralmente.

29, 30
Cranio di Amia (Attinopterigi Olostei).
Il neurocranio cartilagineo, profondo, protetto da una estesa copertura ossea dorso-laterale che presenta
le aperture per le narici e per le orbite. Anteriormente alle ossa opercolari presente una interruzione del
tavolato in relazione ai movimenti della bocca e dellopercolo. Dentatura omodonte, polifiodonte,
pleurodonte. Denti conici ricurvi tipici di un predatore. Denti non solo su dentale, premascellare e
mascellare, ma anche nella volta palatina e negli elementi del cestello branchiale.

31, 32, 33, 34


Cranio di luccio.
Cranio di attinopterigio teleosteo (luccio: neurocranio dorsale con regioni etmoidale, orbito-temporale,
otica e occipitale estesa (neocranio auximetamerico). Base del cranio compressa dalle grandi orbite che
accorgono occhi molto voluminosi: cranio tropibasico. Arcata orale con ridotti premascellari. I mascellari,
privi di denti, posteriormente sono liberi. Nella mandibola evidente il dentale con denti e larticolare che si
articola con il quadrato dorsalmente, a sua volta connesso tramite il simplettico alliomandibolare
dellarcata ioidea. Dal quadrato parte la barre delle ossa pterigoidee dirette ai palatini portatori di denti. Le
Osteitti 5

ossa opercolari sono state rimosse. Evidenti le arcate branchiali. Dentatura omodonte, polifiodonte,
pleurodonte. Denti conici ricurvi tipici di un predatore. Denti non solo su dentale e premascellare, ma
anche nella volta palatina e negli elementi del cestello branchiale.

35
Scheletro di Lophius (coda di rospo o rana pescatrice) (Attinopterigi Teleostei).
Colonna vertebrale con regione del tronco e della coda. Coda omocerca. Pinne pari raggiate. Grosso cranio.
Neurocranio: neocranio auximetamerico e tropibasico. Esteso splancnocranio con arcata orale, ioidea e
arcate branchiali. E visibile il cinto pettorale connesso al cranio e portante le pinne pettorali. Dentatura
omodonte, polifiodonte, pleurodonte. Denti conici ricurvi tipici di un predatore. Denti non solo su dentale,
premascellare e mascellare, ma anche nella volta palatina e negli elementi del cestello branchiale.

36
Scheletro di Attinopterigio Teleosteo.
Colonna vertebrale con regione del tronco (archi neurali e spine neurali e ventralmente le basapofisi in
rapporto con le coste). Nella regione caudale: archi neurali e spine neurali dorslmente e archi emali e spine
emali ventralmente. Coda omocerca. Bocca terminale. Pinne pari raggiate portate dai rispettivi cinti. Pinna
dorsale e pinna anale sorrette da radii, pterigiofori e lepidotrichi. Ossa opercolari. Cranio: neurocranio e
splancnocranio. Neurocranio: neocranio auximetamerico e tropibasico. Nella copertura di ossa dorso
laterali ben visibili le orbite e le aperture per le narici. Arcata orale protesa in avanti.

37
Scheletro di Attinopterigio Teleosteo.
Colonna vertebrale con regione del tronco (archi neurali e spine neurali e ventralmente le basapofisi in
rapporto con le coste). Nella regione caudale: archi neurali e spine neurali dorsalmente e archi emali e
spine emali ventralmente. Coda omocerca. Bocca terminale. Pinne pettorali e pelviche di tipo raggiato
portate dai rispettivi cinti. Pinna dorsale ampia sorretta da radii, pterigiofori e raggi. Cranio: neurocranio:
neocranio auximetamerico tropibasico. Nella copertura di ossa dorso laterali ben evidenti le orbite e le
aperture per le narici. Dentatura omodonte polifiodonte pleurodonte. Denti conici incurvati tipici di un
predatore. Denti non solo sui pezzi dellarcata orale (tranne sul mascellare), ma anche nei palatini. Arcata
ioidea e arcate branchiali coperte dalle ossa opercolari.
1

Anfibi

1
Uova mesolecitiche di anfibio anuro. La parte del polo animale, ricca di pigmento appare scura, mentre
quella del polo vegetativo priva di pigmento appare chiara.
Le uova sono circondate da involucri protettivi gelatinosi secreti dallovidutto. In molti anuri le uova sono
deposte in ammassi gelatinosi.
2, 3, 4
Girini di anfibio anuro (rana) a vari stadi di sviluppo. La bocca inizialmente piccola e adatta
allerosione/filtraggio e lintestino appare notevolmente allungato e convoluto nelladdome. I primi a
comparire e a svilupparsi sono gli arti posteriori con lunghe dita connesse da una membrana interdigitale
(adattamento al nuoto che sar utilizzato dalla metamorfosi in avanti). Alcuni girini mostrano anche gli arti
anteriori non adattati al salto/nuoto e provvisti di 4 dita non collegate da membrana. Nelgli individui in
metamorfosi la testa si appiattisce, la bocca si allarga, gli occhi diventano sporgenti, gli arti completano il
loro sviluppo e la coda appare in regressione.

5, 6
Anfibio apode.
Corpo cilindrico con solchi superficiali ad anello che gli danno un aspetto a lombrico. Completa assenza di
arti. Il capo pi affusolato e di diametro un poinferiore al corpo; si vede la bocca. La regione caudale
pi arrotondata e larga di quella cefalica e manca di adattamento al nuoto. Lanimale presenta
adattamento alla vita fossoria (scava gallerie nel terreno).

7
Anfibio urodelo: proteo
Pelle nuda, testa allungata e stretta con occhi non visibili, corpo lungo e cilindrico con solchi anulari per
muscolatura metamerica, coda appiattita lateralmente con ridotto lembo pinneale. Arti trasversali di
dimensione ridotta con tre dita gli anteriori, due i posteriori. Branchie esterne lateralmente alla testa.
Assenza di pigmento. Presenta adattamento alla vita acquatica in ambiente troglobio.

8
Anfibi urodeli: tritone
Testa appiattita e allargata, bocca larga, occhi sporgenti e ben distanziati (cranio platibasico). Pelle nuda di
aspetto leggermente verrucoso. Corpo cilindrico allungato, coda sviluppata, appiattita lateralmente e con
Anfibi 2

lembo pinneale ridotto. Arti anteriori e posterior trasversali e di uguale aspetto, 4 dita libere negli anteriori,
5 dita libere nei posteriori. Adattamento alla vita acquatica.

9
Anfibio urodelo: Necturus
Testa appiattita e allargata, bocca larga, occhi ben distanziati (cranio platibasico). Pelle nuda. Corpo
cilindrico allungato, coda sviluppata, appiattita lateralmente e con lembo pinneale. Arti anteriori e
posterior trasversali e di uguale aspetto, 4 dita libere negli anteriori, 4 dita libere nei posteriori. Branchie
esterne (specie neotenica). Adattamento alla vita acquatica.

10, 11, 12
Anfibio urodelo: Ambystoma
Testa appiattita e allargata, bocca larga, occhi ben distanziati (cranio platibasico). Pelle nuda. Corpo
cilindrico allungato, coda sviluppata, appiattita lateralmente e con lembo pinneale esteso anche sul dorso.
Arti anteriori e posterior trasversali e di uguale aspetto, 4 dita libere negli anteriori, 5 dita libere nei
posteriori. Branchie esterne dietro alla testa (forma neotenica indicata con il nome di Axolotl).
Adattamento alla vita acquatica. Sul tronco cilindrico solchi anulari correlati con la muscolatura di tipo
metamerico in questa regione.

13
Anfibio urodelo: Ambystoma
Testa appiattita e allargata, bocca larga, occhi ben distanziati (cranio platibasico). Pelle nuda. Corpo
cilindrico allungato, coda sviluppata, appiattita lateralmente e con lembo pinneale molto ridotto. Assenza
di branchie esterne dietro la testa: animale metamorfosato. Arti anteriori e posterior trasversali e di uguale
aspetto, 4 dita libere negli anteriori, 5 dita libere nei posteriori. Sul tronco cilindrico solchi anulari correlati
con la muscolatura di tipo metamerico in questa regione.

14
Anfibio Anuro: rospo comune.
Testa appiattita e allargata, bocca larga. Occhi voluminosi, sporgenti e ben distanziati (cranio platibasico).
Tronco tozzo e assenza di coda. Arti anteriori e posterior trasversali e di diverso aspetto/funzione. Quelli
anteriori sono pi corti, provvisti di 4 dita libere e hanno funzione di sollevamento dal terreno. Gli arti
posteriori sono pi sviluppati e muscolosi, con 5 dita connesse da membrana interdigitale ridotta
(adattamento al salto/nuoto scalciato. Ridotto adattamento alla vita acquarica). Pelle nuda di aspetto
verrucoso; grossi complessi ghiandolari sporgono dietro gli occhi.
Anfibi 3

15, 16
Anfibio Anuro: Xenopus (15, individuo giovane; 16, individuo pi vecchio)
Testa appiattita e allargata, bocca larga. Occhi voluminosi, sporgenti e ben distanziati (cranio platibasico).
Tronco tozzo e assenza di coda. Arti anteriori e posterior trasversali e di diverso aspetto/funzione. Quelli
anteriori sono pi corti, provvisti di 4 dita libere e hanno funzione di portare il cibo alla bocca. Gli arti
posteriori sono pi sviluppati e muscolosi, con 5 dita (le prime tre unghiate) connesse da membrana
interdigitale molto ampia e sottile (adattamento al salto/nuoto scalciato). Lalto adattamento alla vita
acquarica indicato anche dalla presenza della linea laterale. Pelle nuda.
17
Scheletro di Anfibio anuro (rana toro)
Cranio: neocranio protometamerico platibasico, molto appiattito ed allargato: scatola cranica ridotta posta
tra le orbite. Regione etmoidale che ospita le cavit nasali; regione orbito sfenoidale con ampie orbite per
gli occhi laterali e relativamente grandi; regione otica che contiene lorgano stato-acustico, proiettata
lateralmente dietro allorbita; regione occipitale ridotta (neocranio protometamerico) con 2 condili
occipitali.
Tronco tozzo con colonna vertebrale ridotta e lungo urostilo (vertebre sacrali fuse). Vertebre con brevi
coste diritte e disposte sul piano orizzontale, assenza di gabbia toracica e di coda. Cinti pelvico non in
rapporto con lasse vertebrale. Cinto pelvico con lunghi ilei (adattamento al salto) connessi con una sola
vertebra sacrale
Arti anteriori e posteriori trasversali e di diverso aspetto/funzione. Quelli anteriori sono pi corti, provvisti
di 4 dita (libere) e hanno funzione di sollevamento dal terreno. Gli arti posteriori sono pi sviluppati e
muscolosi, con 5 dita (connesse da membrana interdigitale) sono un adattamento al salto/nuoto scalciato.
NB: errore nella ricostruzione degli autopodi anteriori e posteriori circa il numero delle dita.

18
Cranio di anfibio anuro
Cranio: neocranio protometamerico platibasico, molto appiattito ed allargato: scatola cranica ridotta posta
tra le orbite (cranio platibasico). Regione etmoidale che ospita le cavit nasali; regione orbito sfenoidale
con ampie orbite per gli occhi laterali e relativamente grandi; regione otica che contiene lorgano stato-
acustico, proiettata lateralmente dietro allorbita; regione occipitale ridotta (neocranio protometamerico)
con 2 condili occipitali. Premascellare e mascellare con denti conici pleurodonti.

19
Scheletro di anfibio urodelo: salamandra
Anfibi 4

Cranio: neocranio protometamerico platibasico, molto appiattito ed allargato: scatola cranica ridotta posta
tra le orbite (cranio platibasico). Regione etmoidale che ospita le cavit nasali; regione orbito sfenoidale
con ampie orbite per gli occhi laterali e relativamente grandi; regione otica che contiene lorgano stato-
acustico, proiettata lateralmente dietro allorbita; regione occipitale ridotta (neocranio protometamerico)
con 2 condili occipitali. Arti trasversali di uguale dimensione, con 4 dita gli anteriori e 5 i posteriori. Lunga
colonna vertebrale con brevi coste ed assenza di gabbia toracica. Il cinto pelvico si connette alla colonna in
una sola vertebra sacrale. Regione cervicale molto ridotta (1 sola vertebra cervicale)
Lunga coda.

20
Modello di encefalo di anfibio anuro
I due emisferi telencefalici allungati (in giallo) presentano anteriormente i bulbi olfattori a cui arrivano i
nervi olfattori. Segue il diencefalo visibile dorsalmente come area romboidale da cui si protende lorgano
parietale. Inferiormente il diencefalo presenta il chiasma ottico e dietro linfundibolo con lipofisi. Il
mesencefalo (in azzurro) presenta dorsalmente due grossi lobi ottici e ventralmente il tegmento. Dietro al
mesencefalo, dorsalmente si vede un cervelletto molto ridotto (In arancione). Segue un ampio midollo
allungato con la cavit del IV ventricolo. Pi posteriormente inizia il midollo spinale.
Sono evidenti gli arrivi/partenze dei nervi cranici e dei primi nervi spinali.

21
Modello apribile del cuore di anfibio anuro.
Nel seno venoso posto antero ventralmente arrivano le due vene cave anteriori e quella posteriore (tutto in
grigio). Due atri (in marrone pi scuro): quello di destra riceve il seno venoso dal seno venoso, quello di
sinistra riceve le vene polmonari (in rosso) Unico ventricolo (marrone giallastro) con spessa parete che
presenta creste muscolari che lo suddividono in vari recessi. Dal ventricolo parte il cono arterioso (in giallo)
provvisto allinterno di una valvola spirale. Il cono si divide in due brevi tratti da cui si staccano gli archi
carotidei (in rosso) per il capo, gli archi aortici (in grigio) per il tronco e gli archi polmonari (in marrone) per i
polmoni. Cuore di un circuito a circolazione doppia e incompleta.

22
Dissezione ventrale di anfibio urodelo: tritone
Testa appiattita e larga; bocca larga. Occhi sporgenti, laterali e ben distanziati, indice di cranio platibasico..
Pelle nuda. Corpo allungato, coda lunga e appiattita con ridotto lembo pinneale (adattamento al nuoto).
Arti anteriori (con 4 dita) e posteriori (con 5 dita) trasversali e similmente sviluppati. Nella cavit
Anfibi 5

addominale aperta si vedono gli ovari sacciformi con molte uova a diverso stadio di maturazione e i due
lunghi ovidutti convoluti che convergono in cloaca. Si vede una parte dellintestino.

23
Dissezione ventrale di anfibio anuro: rana.
Testa appiattita e larga. Bocca larga. Occhi sporgenti, laterali e ben distanziati, indice di cranio platibasico.
Pelle nuda. Corpo tozzo; coda assente. Arti anteriori (con 4 dita) pi ridotti e a prevalente funzione di
sollevamento dal terreno. Arti posteriori (con cinque dita connesse da membrana interdigitale) molto pi
lunghi e muscolosi: adattati al salto/nuoto scalciato.
Nelladdome aperto si vedono gli ovari sacciformi ripieni di moltissime uova di piccole dimensioni e gli
ovidutti lunghi e molto convoluti.
1

Rettili

1
Rettili Squamati Ofidi.
Assenza di arti. Corpo molto allungato.
Copertura di squame cornee embricate, dordalmente pi piccole e pi grandi ventralmente. Sul capo,
squame cornee a scudo.

2
Piccolo coccodrillo.
Arti plantigradi trasversali pentadattili con unghie. Corpo ricoperto di squame cornee, pi ampie
dorsalmente. Lunga coda compressa lateralmente (adattamento al nuoto)

3
Pelle di coccodrillo.
Evidenti squame cornee a scudo. Quelle della regione dorsale, nel tronco e nella coda, presentano una
cresta longitudinale.

4
Dermascheletro di coccodrillo.
Placche ossee dermascheletriche . Ripetono la forma delle squame cornee superficiali al di sotto delle quali
esse si trovano. Provengono dalla regione dorsale e come le squame cornee di questa regione presentano
la tipica cresta longitudinale.

5
Rettili Squamati Sauri.
Varano in toto. Arti trasversali plantigradi pentadattili con unghie ad artiglio. Lunga coda a sezione
circolare.
Corpo ricoperto da squame cornee, tipicamente a tubercolo nella regione dorsale, pi ampie e leggermente
embricate ventralmente e sulla coda, a scudo sul capo. Mascelle allungate tipiche di un predatore.
Dentatura omodonte, a denti conici da predatore. Lunga lingua bifida che fuoriesce dalla bocca.
Il meato acustico esterno con la membrana timpanica posta sul suo fondo si trova latero-posteriormente
sul capo.

6
Rettili 2

Rettili Squamati Sauri.


Arti trasversali plantigradipentadattili con unghie ad artiglio. Lunga coda a sezione circolare.
Corpo ricoperto da squame cornee leggermente embricate. Squame a scudo sul capo. Mascelle allungate
tipiche di un predatore. Il meato acustico esterno con la membrana timpanica posta sul suo fondo si trova
latero-posteriormente sul capo.

7
Rettili Squamati sauri, dissezione.
Arti trasversali plantigradi pentadattili con ungjie ad artiglio. Lunga coda a sezione circolare. Corpo
ricoperto di squame cornee embricate. Il meato acustico esterno con la membrana timpanica posta sul suo
fondo si trova latero-posteriormente sul capo, dietro langolo della bocca. Nella dissezione si vede: cuore,
polmoni sacciformi, fegato, intestino e apparato riproduttore. Due esemplari sono femmine con evidente
ovario contenente ovociti a diverso stadio di accrescimento. Lesemplare centrale un maschio con i
testicoli visibili dietro le anse intestinali. In una femmina, il metarene di aspetto fogliaceo stato spostato
esternamente.

8
Rettili squamati Sauri, dissezione di lucertole.
Arti trasversali plantigradi pentadattili con unghie ad artiglio. Lunga coda a sezione circolare. Corpo
ricoperto di squame, a tubercolo dorsalmente, embricate sul ventre e sulla coda. Sul capo e sulla mandibola
squame cornee a scudo. Nella dissezione, oltre al tubo intestinale, ben visibile lapparato riproduttore. Un
esemplare femmina con ovario sacciforme contenente grossi ovociti. Laltro esemplare maschio con i
due testicoli ovoidali e dietro ad essi si vedono i metareni.

9
Modello del cranio diapside di Sphenodon (Rettili Lepidosauri Rincocefali)
Neocranio auximetamerico, tropibasico. Cranio diapside con ampie fenestrature temporali: finestra
temporale superiore con apside formato da postfrontale e squamoso; finestra temporale inferiore con
apside formato da iugale e quadrato iugale. Quadrato non mobile: cranio acinetico. Dorsalmente tra i
parietali, il forame interparietale. Ampie orbite. Dentatura omodonte con piccoli denti conici da predatore.
I denti frontali nella mascella superiore sono per conformati a cuneo e la mandibola porta anteriormente
due denti conici pi grandi. Palato primario con coane dietro ai premascellari. Ampie finestre palatine.
Regione occipitale con un unico condilo. La mandibola formata da dentale, articolare, angolare e
spleniale. Sospensione autostilica.
Rettili 3

10
Scheletro di lucertola (Rettili Squamati Sauri)
Cranio allungato, diapside modificato, dentatura omodonte con denti conici da predatore. Arti trasversali
plantigradipentadattili collegati alla colonna vertebrale dai rispettivi cinti. Colonna vertebrale toraco
lombare con evidenti coste, solo nella regione toracica le coste si portano su uno sterno. Regione sacrale
con solo due vertebre sacrali, regione caudale della colonna vertebrale con le prime vertebre provviste di
evidenti processi trasversi.

11
Scheletro di iguana (Rettili Squamati Sauri)
Cranio diapside modificato, mascelle allungate, dentatura omodonte con denti conici da predatore. Arti
trasversali plantigradipentadattili con unghie ad artiglio, collegati alla colonna vertebrale dai rispettivi cinti.
Colonna vertebrale toraco lombare con evidenti coste che nella regione toracica si portano su uno sterno.
(Nella regione lombare del preparato le coste si sono perdute) Regione sacrale con solo due vertebre
sacrali, regione caudale della colonna vertebrale con le prime vertebre provviste di evidenti processi
trasversi.

12
Modello del cranio diapside modificato di iguana (Rettili Squamati Sauri)
Neocranio auximetamerico, tropibasico. Cranio diapside modificato: finestra temporale superiore chiusa
inferiormente dall'apside formato da postfrontale e squamoso; la finestra temporale inferiore non
delimitata da apside. Quadrato con possibilit di movimento: cranio cinetico. Ampie orbite. Sui nasali, una
grossa squama cornea conformata a corno basso e largo. Dentatura omodonte con denti conici. Palato
primario con coane dietro ai premascellari. Regione occipitale con un unico condilo. La mandibola
formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Sospensione autostilica.

13
Scheletro orbettino (Rettile Squamato Sauro).
Cranio allungato, diapside modificato (come nei sauri si interrotta larcata temporale ventrale, ma non
quella dorsale). Lungo la colonna vertebrale si vede una discreta regione cervicale. La regione toraco
lombare della colonna vertebrale inizia a livello dei resti del cinto pettorale. Manca lo sterno, tutte le
vertebre toraco-lombariportano una coppia di coste libere. Alla fine della regione toraco-lombare si vedono
i residui del cinto pelvico. La regione caudale pi corta di quella toraco lombare e le vertebre portano
evidenti processi trasversi.
Rettili 4

14
Parte di scheletro di Rettile Squamato sauro.
Vertebre proceli. Due vertebre sacrali. Cinto pelvico: rispetto alla capit acetabolare lileo dorsale, mentre
lischio postero-ventrale e il pube antero ventrale. Colonna vertebrale della regione lombare. Evidenti le
pre e post-zigapofisi ingranate.

15, 16, 17, 18, 19


Parte di scheletro di Rettile Squamato sauro.
Vertebre proceli. Due vertebre sacrali. Cinto pelvico: rispetto alla capit acetabolare lileo dorsale, mentre
lischio postero-ventrale e il pube antero ventrale. Colonna vertebrale della regione toraco-lombare.
Evidenti le pre e post-zigapofisi ingranate. Cinto pettorale: rispetto alla cavit glenoidea la scapola con
sovrascapola dorsale e il coracoide ventrale. Le due sottili clavicole, antero ventrali, si appoggiano sulla
barra trasversa dellinterclavicola, ventrale e a forma di T. Il coracoide continua con lo sterno, ampio e
separato in due parti dallinterclavicola. Sulla parte posteriore dello sterno convergono le coste vere,
suddivise in segmento vertebrale e sternale. Le coste libere sulle vertebre lombari sono state rimosse. Nelle
vertebre caudali si vedono evidenti processi trasversi e ventralmente gli archi emali detti ossa a forcella o a
chevron.

20, 21
Cranio di Rettile Loricato.
Cranio diapside. Neocranio auximetamerico tropibasico. Mascelle allungate da predatore, dentatura con
impianto tecodonte. Esteso palato secondario: coane dietro agli pterigoidei. Ampie finestre palatine.
Condilo occipitale unico. Narici allapice del muso.

22
Mandibola di rettile loricato.
Evidenti dentale, angolare, articolare e spleniale. Dentatura omodonte tecodonte con denti conici da
predatore. Anche lallungamento delle mascelle un adattamento alla predazione.

23, 24, 25, 26


Vertebre e cinto pelvico di Rettile Loricato.
Vertebre cervicali con corte coste cervicali che delimitano il canale trasversario per la protezione
dellarteria vertebrale. Vertebre toraciche con lungo processo trasverso su cui collegato il segmento
vertebrale delle coste. Vertebre lombari con lungo processo trasverso sottile e non connesso a coste. Il
cinto pelvico formato da ilei, ischi e pubi collegato tramite gli ilei ad una coppia di vertebre sacrali. Le
Rettili 5

vertebre caudali, viste di fronte, hanno quattro processi disposti a croce: dorsalmente la spina neurale
dellarco neurale, ventralmente losso a forcella (a chevron) per la protezione dei vasi caudali e linserzione
di muscoli; lateralmente i porocessi trasversi. Lorientamento delle vertebre con riferimento al corpo e alle
pre e postzigapofisi indica che sono vertebre proceli.

27
Cranio di Rettile Chelone.
Cranio anapside, neocranio auximetamerico tropibasico. Sul lato sinistro la copertura della regione
temporale stata rimossa. Lateralmente (sul lato destro) lampio quadrato presenta lincisura otica che
sostiene la membrana del timpano. Palato secondario non molto esteso: le coane si aprono dietro ai
vomeri, medialmente ai palatini e davanti agli pterigoidei. Ampie finestre palatine. Sulla mascella si nota
lassenza di denti. Nella regione occipitale c un unico condilo occipitale tripartito e dorsalmente una lunga
spina occipitale per i muscoli retrattori del capo.

28
Mandibola di Rettile Chelone.
Formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Caratteristica la mancanza di denti

29
Ranfoteca di Rettile Chelone.
Astuccio corneo dai margini taglienti che ricopre il margine della mascella e della mandibola con azione di
taglio alla chiusura della bocca. La ranfoteca si estende a coprire la parte anteriore del palato (davanti alle
coane) e del pavimento della cavit buccale (al di sotto della parte libera della lingua).

30
Modello del cranio anapside di Rettile Chelone
Cranio anapside, neocranio auximetamerico tropibasico, acinetico. Lateralmente lampio quadrato presenta
lincisura otica che sostiene la membrana del timpano. Palato secondario non molto esteso: le coane si
aprono dietro ai vomeri, medialmente ai palatini e davanti agli pterigoidei. Ampie finestre palatine. Sulla
mascella si nota lassenza di denti. Nella regione occipitale c un unico condilo occipitale tripartito e
dorsalmente una lunga spina occipitale per i muscoli retrattori del capo.
La mandibola formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Caratteristica la mancanza di denti.
Sospensione autostilica.
Il bordo della mascella e della mandibola ricoperto da un astuccio corneo (ranfoteca) dai margini
leggermente seghettati che esercita unazione di taglio alla chiusura della bocca. La ranfoteca si estende a
Rettili 6

coprire la parte anteriore del palato (davanti alle coane) e del pavimento della cavit buccale (al di sotto
della parte libera della lingua).

31, 32, 33
Scheletro di Rettile Chelone [tartaruga palustre]
Corazza protettiva aperta. Allesterno si vedono le squame cornee a scudo che rivestono il carapace ed il
piastrone, sullinterno si vedono i pezzi ossei che saldati formano le due parti della corazza. La colonna
vertebrale libera solo nella regione cervicale e caudale. La regione toraco lombare fusa con il carapace.
Il cinto pelvico in rapporto con due vertebre sacrali. Il cinto pettorale interno alla gabbia toracica rigida.
Arti anteriori e posteriori trasversali modificati pentadattili plantigradi. Dita con unghie ad artiglio. Cranio
anapside. Neocranio auximetamerico e tropibasico. Profonde incisure nella parte posteriore del cranio per
accogliere i muscoli retrattori del capo. Assenza di denti (funzionalmente sostituiti da una ranfoteca).
Ventralmente alla testa visibile lapparato ioideo.

34
Cranio di serpente velenoso (Rettili Squamati Ofidi Viperidi: vipera del Gabon).
Neocranio auximetamerico e tropibasico. Cranio diapside modificato: lestesa fenestratura della regione
temporale (entrambi gli apsidi sono interrotti). Evidenti lo squamoso, il lungo quadrato mobile e la barra
pterigo palatina coinvolti in movimenti interni al cranio (cranio cinetico). Evidenti le capsule olfattorie e le
ampie orbite. Denti del veleno (solenoglifi) portati dal mascellare. Denti conici ricurvi posteriormente
portati dalla mandibola e dalla barra pterigo-palatina. Palato primario: coane dietro ai premascellari. La
mandibola formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Mascella superiore e mandibola sono
prive di sinfisi. Sospensione autostilica. Un solo condilo occipitale.

35
Modello del cranio di serpente velenoso (Rettili Squamati Ofidi Elapidi: cobra reale)
Neocranio auximetamerico e tropibasico. Cranio diapside modificato: estesa fenestratura della regione
temporale: entrambi gli apsidi sono interrotti. Evidenti lo squamoso, il lungo quadrato mobile e la barra
pterigo-palatina, coinvolti in movimenti interni al cranio (cranio cinetico). Evidenti le capsule olfattorie e le
ampie orbite. Denti del veleno solenoglifi portati dal mascellare. Denti conici ricurvi all'indietro portati dalla
mandibola e dalla barra pterigo palatina. Palato primario: coane dietro ai premascellari. La mandibola
formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Mascella superiore e mandibola sono prive di sinfisi.
Sospensione autostilica. Un solo condilo occipitale.

36
Rettili 7

Modello del cranio di serpente non velenoso (Rettili Squamati Ofidi Boidi: anaconda)
Neocranio auximetamerico tropibasico. Cranio diapside modificato: estesa fenestratura della regione
temporale: entrambi gli apsidi sono interrotti. Evidenti il lungo squamoso, il lungo quadrato mobile e la
barra pterigo-palatina, coinvolti in movimenti interni al cranio (cranio cinetico). Evidenti le capsule
olfattorie e le ampie orbite. Denti conici ricurvi all'indietro portati dai lunghi mascellari, dalla barra pterigo
palatina e dalla mandibola. Palato primario: coane dietro ai premascellari. La mandibola formata da
dentale, articolare, angolare e spleniale. Mascella superiore e mandibola sono prive di sinfisi. Sospensione
autostilica. Un solo condilo occipitale.

37, 38
Scheletro di serpente non velenoso (Rettili Squamati Ofidi Pitonidi: pitone).
Si tratta di un serpente non velenoso. Cranio: neocranio auximetamerico tropibasico. Cranio diapside
modificato: estesa fenestratura della regione temporale: entrambi gli apsidi sono interrotti. Evidenti il
lungo squamoso, il lungo quadrato mobile e la barra pterigo-palatina, coinvolti in movimenti interni al
cranio (cranio cinetico). Evidenti le capsule olfattorie e le ampie orbite. Su mascellare, barra pterigo
palatina e mandibola ci sono denti conici curvi allindietro tipici di predatori. Palato primario: coane dietro
ai premascellari. La mandibola formata da dentale, articolare, angolare e spleniale. Mascella superiore e
mandibola sono prive di sinfisi. Sospensione autostilica. Un solo condilo occipitale.
Colonna vertebrale. Ognoi vertebra porta un paio di coste libere. Assenza di arti, di cinti, di sterno

39
Modello dellencefalo ed encefalo di Rettile Loricato.
Nel modello: anteriormente in giallo gli emisferi telencefalici con lunghi peduncoli olfattivi terminanti con i
bulbi olfattivi. Del diencefalo dorsalmente si vedono solo lorgano parietale, mentre ventralmente si nota il
chiasma ottico (in giallo pi scuro), linfundibolo con lipofisi.
Dorsalmente il mesencefalo presenta due sviluppati lobi ottici (tetto ottico) in azurro. Il cervelletto, posto
dorsalmente al 4 ventricolo presenta un corpo centrale (paleocerebellum) e due auricole laterali
(archicerebellum). In rosa chiaro segue poi il midollo allungato e il primo tratto del midollo spinale. Evidenti
i nervi cranici e i primi nervi spinali.
La stessa descrizione fatta sopra per il modello di encefalo vale anche per lencefalo di loricato (coccodrillo)
in vaso, a parte i colori mancanti.

40
Modello del cuore di Rettile Chelone.
Rettili 8

Due atrii separati completamente. Due ventricoli, ma il setto interventricolare incompleto. La parete degli
atri pi sottile di quella ventricolare. Il ventricolo sinistro ha parete leggermente pi spessa di quello
destro. La parete ventricolare sollevata in creste muscolari. Al seno venoso che si apre nellatrio destro
arriva sangue venoso dalle due vene cave anteriori e dalle due vene cardinali posteriori. Allatrio sinistro
arriva sangue arterioso dalle vene polmonari. Il cuore presenta tre tronchi arteriosi che partono dai
ventricoli. Circolazione doppia e incompleta. Larco aortico di destra (in rosso) porta sangue ossigenato dal
ventricolo di sinistra allaorta dorsale e a tutto il corpo. Dallarco aortico di destra attraverso un tronco
brachiocefalico comune si originano larteria brachiocefalica di destra e larteria brachicefalica di sinistra. Il
larco aortico di sinistra (in violetto) porta sangue misto dal ventricolo di sinistra, in prossimit dellapertura
interventricolare, ai visceri. Larco aortico polmonare (in grigio) con le arterie polmonari porta il sangue
venoso dal ventricolo destro ai polmoni.

41
Modello del cuore di Rettile Loricato.
Due atrii separati completamente. Due ventricoli, il setto interventricolare completo, ma esiste
comunicazione (forame di Panizza) tra linizio delarco aortico di destra e quello di sinistra. La parete degli
atri pi sottile di quella ventricolare. Il ventricolo sinistro ha parete leggermente pi spessa di quello
destro. La parete ventricolare sollevata in creste muscolari. Al seno venoso che si apre nellatrio destro
arriva sangue venoso dalle due vene cave anteriori e dalla vena cava posteriore. Allatrio sinistro arriva
sangue arterioso dalle vene polmonari. Presenza di tre tronchi arteriosi che partono dai ventricoli.
Circolazione doppia e incompleta. Larco aortico di destra (in rosso) porta sangue ossigenato dal ventricolo
di sinistra allaorta dorsale e a tutto il corpo. Dallarco aortico di destra si originano il tronco brachiocefalico
di destra e quello di sinistra. Larco aortico di sinistra (in violetto) porta sangue misto dal ventricolo di
destra ai visceri. Larco aortico polmonare (in grigio) tramite le arterie polmonari porta il sangue venoso dal
ventricolo destro ai polmoni.
1

Uccelli

1, 2
Pollo, Uccelli, Galliformi.
Stazione bipede. Piedi anisodattili con squame cornee e unghie. Condizione digitigrada. Il primo dito
ridotto, indicatico di vita al suolo piuttosto che su supporti a sezione circolare. Arto parasagittale. Copertura
di penne e piume. Penne del contorno, remiganti (ali) timoniere (coda). Differenziamenti del tegumento
sulla testa: cresta, bargigli. Becco. Assenza di denti. Occhi laterali e grandi.

3
Penne non coerenti.
Calamo, la parte che si inserisce nella pelle. Rachide che sostiene il vessillo di tipo incoerente (le barbule
mancano di amuli) quindi la penna ha aspetto piumaceo, tipica degli uccelli non volatori (Paleognati,
esempio struzzo).

4
Penna di contorno.
Breve calamo: la parte che si inserisce nella pelle. Rachide sottile e allungato che sostiene il vessillo. Nella
parte basale (prossimale) il vessillo di tipo incoerente (le barbule mancano di amuli) e quindi presenta
aspetto piumaceo. La parte superiore (distale) del vessillo di tipo coerente (le barbule portano amuli).

5
Penne remiganti secondarie.
Lungo calamo: la parte che si inserisce nella pelle. Il rachide robusto, allungato e leggermente ricurvo
sostiene il vessillo che di tipo coerente (le barbule sono provviste di amuli) e leggermente asimmetrico. Il
lato pi sottile del vessillo quello anteriore/esterno, pertanto possibile attribuire la penna allala destra
o sinistra.

6
Penne remiganti primarie.
Lungo calamo: la parte che si inserisce nella pelle. Il rachide robusto, allungato e leggermente ricurvo
sostiene il vessillo che di tipo coerente (le barbule sono provviste di amuli) e marcatamente asimmetrico.
Il lato pi sottile del vessillo quello anteriore/esterno, pertanto possibile attribuire la penna allala
destra o sinistra.
Uccelli 2

7
Penne di contorno.
Breve calamo: la parte che si inserisce nella pelle. Il rachide non molto allungato e rettilineo sostiene il
vessillo che in gran parte di tipo incoerente (le barbule sono sprovviste di amuli e la penna assume
aspetto piumaceo). Solo la parte pi apicale (distale) del vessillo ha aspetto coerente (le barbule sono
provviste di amuli). Il vessillo simmetrico.

8, 9, 10
Ala destra (8) e sinistra (9) di uccello (piccione, Columbiformi): arto anteriore specializzato per il volo.
Remiganti primarie(con vessillo marcatamente asimmetrico, pi lunghe e a estremit pi appuntita)
portate dallautopodio. Remiganti secondarie (con vessillo meno asimmetrico, pi corte, ad estremit
squadrata) portate dallo zeugopodio. Le penne remiganti hanno disposizione embricata. Sia dorsalmente
che ventralmente ci sono vari ordini di penne di contorno copritrici. Sia le remiganti che le copritrici hanno
vessillo coerente.

11
Piedi di uccello
Parte distale dellautopodio dellarto posteriore (tarso-metatarso + falangi) di uccello. Piedi anisodattili:. 3
dita rivolte in avanti, il primo in dietro. Il primo dito ridotto, indicatico di vita al suolo piuttosto che su
supporti a sezione circolare. Copertura con squame cornee. Presenza di unghie allestremit delle dita.
Rapporto col substrato di tipo digitigrado.

12
Arto posteriore di uccello
In direzione prossimo-sistale: stilopodio e zeugopodio modificato (tibia-tarso) ricoperti da penne di
contorno. Piede: parte distale dellautopodio dellarto posteriore (tarso-metatarso + acropodio). Piede
anisodattilo:. 3 dita rivolte in avanti, il primo in dietro. Il primo dito ben sviluppato, indicatico di salda
presa su supporti a sezione circolare. Copertura con squame cornee. Presenza di unghie allestremit delle
dita. Rapporto col substrato di tipo digitigrado.

13
Piede di uccello
Parte distale dellautopodio dellarto posteriore (tarso-metatarso + acropodio). Piede anisodattilo: 3 dita
rivolte in avanti, il primo in dietro. Il primo dito ridotto, indicatico di vita al suolo piuttosto che su supporti
Uccelli 3

a sezione circolare. Copertura con squame cornee. Presenza di unghie allestremit delle dita. Rapporto col
substrato di tipo digitigrado. Presenza di sperone, carattere sessuale secondario maschile.

14
Modello di encefalo di uccello.
Notevole sviluppo degli emisferi telencefalici (gialli), privi si solchi e circonvoluzioni, con anteriormente i
bulbi olfattori. Ventralmente si vede il diencefalo (regione ipotalamica) (in giallo) con anteriormente il
chiasma ottico e posteriormente linfundibolo con lipofisi. I lobi ottici del mesencefalo (in azzurro) sono
spostati latero-ventralmente. Grosso cervelletto (in rosa) con solchi e circonvoluzioni: distinguibili i flocculi
pari e laterali, e il corpo cerebellare impari e mediano. Segue poi il midollo allungato (in giallo chiaro) ed
infine il midollo spinale. Evidenti le emergenze dei nervi cranici e dei primi nervi spinali.

15, 16
Modello (apribile) di cuore di uccello. Due atri separati e due ventricoli separati. Completa separazione di
parte destra (venosa) e sinistra (arteriosa) del cuore. Latrio destro riceve le due vene cave anteriori e la
vena cava posteriore.Il ventricolo destro origina larteria polmonare che si biforca nellarteria polmonare
destra e sinistra. Le vene polmonari destra e sinistra si riuniscono e si immettono nellatrio sinistro. Il
ventricolo sinistro origina laorta (arco sistemico destro) da cui si stacca il tronco carotideo (ex terzo arco
aortico) il quale si biforca nel tronco brachiocefalico destro e sinistro. Ognuno di questi origina poi larteria
succlavia e la carotide comune del proprio lato. Atri a parete sottile, ventricoli a parete pi spessa. Il
ventricolo sinistro ha parete pi spessa del destro. Valvole atrio-ventricolari tra atri e ventricoli. Valvole
allemergenza delle arterie dai ventricoli.

17
Porzione dellintestino anteriore di uccello in sezione longitudinale.
Dallalto al basso: esofago, proventriglio (stomaco ghiandolare), ventriglio (stomaco muscolare). Pieghe
longitudinali che consentono espansione degli organi quando sono pieni. La parete del ventriglio pi
spessa perch pi ricca di muscolatura liscia.

18
Porzione dellintestino anteriore di uccello in sezione longitudinale.
Dallalto al basso: esofago (ripiegato) con pieghe longitudinali che ne consentono la dilatazione al passaggio
del cibo. Il proventriglio (stomaco ghiandolare) mostra gli sbocchi dei dotti escretori delle ghiandole
contenute nella sua parete. Il ventriglio (stomaco muscolare) presenta una parete particolarmente
Uccelli 4

inspessita dal robusto strato di muscolatura che ne consente il movimento. Infine segue il primo tratto
dellintestino tenue, aperto longitudinalmente, con la superficie interna rilevata in numerosi villi intestinali.

19, 20
Apparato digerente di uccello
Dallalto al basso: bocca con becco e lingua non muscolosa. Sotto c la trachea (recisa) con dietro
lesofago. A met esofago: ampio ingluvie ripieno di semi. poi stomaco ghiandolare (proventriglio) e
stomaco muscolare (ventriglio). Vi poi lintestino tenue con il fegato visibile sopra lo stomaco e il
pancreas, allungato in unansa intestinale. Lintestino crasso termina nella cloaca.

21, 22, 23, 24


Preparato cuore-polmoni di uccello
dallalto in basso: lingua, non muscolosa; laringe con cartilagini laringee. Cartilagini aritenoidi poste ai lati
della glottide. Corna dello ioide. Trachea sostenuta dagli anelli cartilaginei. Siringe alla biforcazione della
trachea nei bronchi esterni. Due polmoni parenchimatosi relativamente piccoli rispetto al cuore e con
evidenti impronte delle coste. Cuore visto ventralmente con arteria polmonare (ex 6 arco aortico), aorta
(ex 4 arco sistemico o aortico di destra) da cui parte il tronco carotideo (ex 3 arco aortico) il quale si
biforca nel tronco brachiocefalico destro e sinistro. Ognuno di questi origina poi larteria succlavia e la
carotide comune del proprio lato.

25, 26
Preparato cuore-polmoni di uccello
dallalto in basso: lingua, appuntita e non muscolosa. Corna dello ioide, membrana del sacco golare. Laringe
con cartilagini laringee. Cartilagini aritenoidi poste ai lati della glottide. Trachea sostenuta dagli anelli
cartilaginei. Siringe alla biforcazione della trachea nei bronchi esterni. Due polmoni parenchimatosi
relativamente piccoli rispetto al cuore e con evidenti impronte delle coste. Cuore visto ventralmente: si
vede larteria polmonare (ex 6 arco aortico) e laorta (ex 4 arco sistemico o aortico di destra). Cuore visto
dorsalmente: il tronco carotideo (ex 3 arco aortico) si biforca nel tronco brachiocefalico destro e sinistro.
Ognuno di questi origina poi larteria succlavia e la carotide comune del proprio lato.

27, 28
Preparato cuore-polmoni di uccello
dallalto in basso: lingua, appuntita e non muscolosa. Corna dello ioide. Laringe con cartilagini laringee.
Cartilagini aritenoidi poste ai lati della glottide. Trachea sostenuta dagli anelli cartilaginei. Siringe alla
biforcazione della trachea nei bronchi esterni. Due polmoni parenchimatosi relativamente piccoli rispetto al
Uccelli 5

cuore e con evidenti impronte delle coste. Cuore visto ventralmente con arteria polmonare (ex 6 arco
aortico) e aorta (ex 4 arco sistemico o aortico di destra) da cui parte il tronco carotideo (ex 3 arco aortico)
il quale si biforca nel tronco brachiocefalico destro e sinistro. Ognuno di questi origina poi larteria succlavia
e la carotide comune del proprio lato.

29
Apparato urogenitale maschile di uccello
Al centro e in alto, i testicoli con deferente diretto alla cloaca (in basso). Di lato, due grossi reni (metareni)
allungati e polilobati con le arterie renali che derivano dallaorta dorsale (ex 4 arco sistemico destro). Gli
ureteri dai reni si portano alla cloaca che riceve anche lintestino (asportato nel preparato)

30
Ovario sacciforme (sinistro) di uccello.
Evidenti gli ovociti (per uova telolecitiche) a vari stadi di sviluppo. Ovidutto sinistro in parte aperto per
mostrare la mucosa interna ricca di pieghe. In basso la cloaca.

31
Apparato urogenitale femminile di uccello collocato entro al cinto pelvico, visto in dissezione ventrale.
Ovario sacciforme sinistro con ovidutto sinistro diretto in cloaca (in basso). Piccoli ovociti (di uova
telolecitiche) allo stesso stadio di sviluppo. Metareni allungati e polilobati con ureteri diretti in cloaca. Il
sinsacro, visto dorsalmente si prolunga con la regione caudale della colonna vertebrale, sormontata dalla
ghiandola uropigea.

32, 33
Vertebre eteroceliche (a sella) della regione cervicale di uccello
Larco neurale porta le prezigapofisi (superfici articolari verso lalto) e le postzigapofisi (superfici articolari
verso il basso). Conformazione a sella (complementare) delle superfici articolari del corpo vertebrale.
Lateralmente le coste cefaliche fuse col corpo formano i due forami trasversari per le arterie vertebrali.
Osso manifestamente leggero se paragonato a quello di pezzi corrispondenti di mammifero.

34
Sterno carenato di uccello volatore e cinto pettorale.\
La carena dissezionata mostra allinterno ripiegamenti della trachea con anelli cartilaginei. Sui margini
dorsali dello sterno sono presenti i punti di articolazione dei segmenti sternali delle coste. Cintura
Uccelli 6

pettorale; dalle cavit glenoidee per larticolazione dellomero: grossi coracoidi diretti allo sterno, scapole
sottili ed allungate dirette postero-dorsalmente e clavicole dirette ventralmente e fuse nellosso a forcella.

35
Sterno carenato di uccello volatore e cinto pettorale.
Sui margini dorsali dello sterno sono presenti i punti di articolazione dei segmenti sternali delle coste.
Cintura pettorale; dalle cavit glenoidee per larticolazione dellomero: grossi coracoidi diretti allo sterno,
scapole sottili ed allungate dirette postero-dorsalmente e clavicole dirette ventralmente e fuse nellosso a
forcella.

36
Sterno carenato di uccello volatore e cinto pettorale.
Sui margini dorsali dello sterno sono presenti i punti di articolazione dei segmenti sternali delle coste.
Cintura pettorale; dalle cavit glenoidee per larticolazione dellomero: grossi coracoidi diretti allo sterno,
scapole sottili ed allungate dirette postero-dorsalmente e clavicole dirette ventralmente e fuse nellosso a
forcella.

37
Sterno non carenato di uccello non volatore.
Sul lato destro sono presenti i segmenti sternali di alcune coste.

38
Sinsacro, cinto pelvico e colonna vertebrale di uccello.
Nella colonna vertebrale, dal davanti: vertebre cervicali con forame trasversario, vertebre toraciche con
impronte articolari delle coste, vertebre toraciche, lombari, sacrali e caudali fuse nel sinsacro, vertebre
caudali libere. Ventralmente nel sinsacro sono evidenti i forami di uscita dei nervi spinali. Nel cinto: ampi
ilei dorsali, fusi sopra al sinsacro, ischi postero-ventrali e pubi sottili, rivolti posteriormente. Cavit
acetabolare per larticolazione del femore posta allincontro dei tre elementi del cinto.

39
Sinsacro e cinto pelvico di uccello. Vertebre toraciche, lombari, sacrali e caudali fuse nel sinsacro.
Ventralmente nel sinsacro sono evidenti i forami di uscita dei nervi spinali. Nel cinto: ampi ilei dorsali, fusi
sopra al sinsacro, ischi postero-ventrali e pubi sottili, rivolti posteriormente. Cavit acetabolare per
larticolazione del femore posta allincontro dei tre elementi del cinto
Uccelli 7

40
Sinsacro e cinto pelvico di uccello.
Vertebre toraciche, lombari, sacrali e caudali fuse nel sinsacro. Ventralmente nel sinsacro sono evidenti i
forami di uscita dei nervi spinali. Nel cinto: ampi ilei dorsali, fusi sopra al sinsacro, ischi postero-ventrali e
pubi sottili, rivolti posteriormente. Cavit acetabolare per larticolazione del femore posta allincontro dei
tre elementi del cinto

41
Sterno carenato di uccello volatore.
Sui margini dorsali dello sterno sono presenti i punti di articolazione dei segmenti sternali delle coste.

42
Scheletro dellarto anteriore (ala) e cintura pettorale di uccello.
Arto anteriore: stilopodio con omero, articolato sulla cavit glenoidea del cinto pettorale, zeugopodio con
radio (pi sottile e posto anteriormente) e ulna (pi grossa e posta posteriormente). Nellautopodio
evidente il carpo-metacarpo, il rudimento del primo dito (che porta lalula), mancano le falangi del 2 e 3
dito fusi. Cintura pettorale; dalla cavit glenoidea per larticolazione dellomero: grosso coracoide diretto
allo sterno (qui non presente), scapola sottile ed allungata diretta postero-dorsalmente e clavicola diretta
ventralmente.

43
Scheletro dellarto anteriore (ala) di uccello.
Stilopodio con omero la cui estremit pi dilatata si articola nella cavit glenoidea del cinto pettorale (qui
non presente), zeugopodio con radio (pi sottile e posto anteriormente) e ulna (pi grossa e posta
posteriormente). Sul margine posteriore dellulna sono presenti le impronte dei follicoli delle grosse penne
remiganti secondarie. Nellautopodio evidente il carpo-metacarpo e le falangi del 2 e 3 dito; non
presente il rudimento del primo dito (che porta lalula).

44
Scheletro dellarto anteriore (ala) di uccello.
Stilopodio con omero la cui estremit pi dilatata si articola nella cavit glenoidea del cinto pettorale (qui
non presente), zeugopodio con radio (pi sottile e posto anteriormente) e ulna (pi grossa e posta
posteriormente). Sul margine posteriore dellulna sono presenti le impronte dei follicoli delle grosse penne
remiganti secondarie. Non presente lautopodio.
Uccelli 8

45
Scheletro dellarto posteriore di uccello.
Corto femore, seguito da un lungo tibia-tarso (tibia fusa con i tarsali prossimali), la fibula ridotta, infine il
tarso-metatarso (fusione dei tarsali distali con i metatarsali). Allestremit distale dellarto sono presenti le
falangi delle dita. Piede anisodattilo: tre dita rivolte in avanti. Rapporto sol substrato di tipo digitigrado.

46
Cranio di uccello falconiforme
Arcata orale senza denti (becco), dorsalmente presenta le narici. Becco adunco di uccello rapace. Finestre
temporali fuse con lorbita (diapside modificato). Orbite laterali con fondi contigui (cranio tropibasico).
Neurocranio ampio, su di esso non sono visibili le suture tra le ossa che lo compongono. Regione occipitale
estesa (neocranio auximetamerico) con un solo condilo. Palato di tipo primario (le coane si aprono dietro ai
premascellari) e neognato. Ossa leggere.

47
Cranio di uccello paleognato (casuario)
Arcata orale senza denti (becco), dorsalmente presenta le narici. Finestre temporali fuse con lorbita
(diapside modificato) Orbite laterali con fondi contigui (cranio tropibasico). Neurocranio ampio, su di esso
non sono visibili le suture tra le ossa che lo compongono. Regione occipitale estesa (neocranio
auximetamerico) con un solo condilo. Palato di tipo primario (le coane si aprono dietro ai premascellari) e
paleognato. Ossa leggere.

48, 49, 50
Scheletro di uccello rapace.
Lungo arto anteriore adattato al volo (ala).
Cinto pettorale: a partire dalla cavit glenoidea per l'omero: coracoide, scapola e clavicola.Arto posteriore
adattato al salto, parasagittale, digitigrado, con piede anisodattilo. forti unghie falcate.Sinsacro: vertebre
toraciche, lombari, sacrali e caudali fuse. Cinto pelvico con ampi ilei dorsali e fusi tra loro. Ischio e pube
(sottile) entrambi rivolti posteriormente. Nella gabbia toracica evidente lo sterno carenato e le coste con
segmento sternale e vertebrale, questultimo provvisto di processi uncinati. Collo lungo: le vertebre
cervicali presentano i forami trasversari. Cranio con mascelle senza denti. Becco adunco da rapace). Orbite
fuse con le fosse temporali (diapside modificato). Orbite laterali con fondi contigui (cranio tropibasico).
Regione occipitale estesa con unico condilo (neocranio auximetamerico). Neurocranio (scatola cranica)
ampia e con suture tra le ossa non evidenti. Palato primario e neognato.
Uccelli 9

51, 52, 53
Scheletro completo di uccello anseriforme.
Arto anteriore adattato al volo (ala) ma relativamente corto. Cinto pettorale: a partire dalla cavit
glenoidea per l'omero: coracoide, scapola e clavicola. Arto posteriore adattato al salto, parasagittale,
digitigrado, formato da femore, tibia-tarso, tarso-metatarso e falangi. Il piede anisodattilo con unghie
falcate di ridotta estensione. Sinsacro: vertebre toraciche, lombari, sacrali e caudali fuse. Cinto pelvico con
ampi ilei dorsali e fusi tra loro. Ischio e pube (sottile) entrambi rivolti posteriormente. Nella gabbia toracica
evidente lo sterno carenato e le coste con segmento sternale e vertebrale, questultimo provvisto di
processi uncinati. Collo lungo: le vertebre cervicali presentano i forami trasversari. Cranio con mascelle
senza denti. Becco diritto, ampio, a spatola. Orbite fuse con le fosse temporali (diapside modificato). Orbite
laterali con fondi contigui (cranio tropibasico). Regione occipitale estesa con unico condilo (neocranio
auximetamerico). Neurocranio (scatola cranica) ampia e con suture tra le ossa non evidenti. Palato primario
e neognato.
1

Mammiferi

1
Riccio (Mammiferi Euteri Erinaceomorfi Erinaceidi).
Tegumento di riccio con differenziamenti cornei: peli e unghie. I peli della regione dorsale sono
particolarmente grossi, rigidi e appuntiti (aculei) Svolgono una funzione difensiva. I peli del resto del corpo
sono pi sottili e flessibili con funzione di isolante termico.

2
Corno cavo di mammifero cavicorne: bovino (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi
Bovini).
Lastuccio corneo cavo (da cui il nome) e cresce infilato su unasta ossea sviluppata sui frontali, ricoperta
da pelle con intensa proliferazione e corneificazione. Alla base del corno si osservano dei cerchi di
accrescimento

3
Corno cavo di mammifero cavicorne: pecora (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi
Caprini).
Lastuccio corneo cavo, da cui il nome e cresce infilato su unasta ossea sviluppata sui frontali, ricoperta
da pelle con intensa proliferazione e corneificazione. Alla base e nella prima met del corno si osservano
dei cerchi di accrescimento.

4
Corna piene (palchi) di daino (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Cervidi).
Sono sviluppate dai frontali e alla loro base troviamo una rosetta che rappresenta il punto di crescita,
distacco e successiva ricrescita. La ramificazione e la estensione del palco sono in relazione allet
dellanimale. Sulle aste ossee sono osservabili dei solchi che corrispondono alla posizione dei vasi durante
liniziale fase di crescita delle corna, quando sono ricoperte dalla pelle). E presente parte della scatola
cranica con frontali, parietale e parte dorsale delloccipitale (sovraoccipitale).

5
Corno di rinoceronte (Mammiferi Euteri Perissodattili Rinocerotidi).
costituito solo da materiale corneo fortemente compattato. Al suo interno non presente unasta ossea
di sostegno. corno impari e mediano e si sviluppa sui nasali. Alla sua base, guardandolo da sotto, si vede
Mammiferi 2

la zona di accrescimento caratterizzata dalla presenza di ampie papille dermiche che si estendono entro il
materiale corneo.

6
Unghie di orso (Mammiferi Euteri Carnivori Ursidi).
Differenziamento corneo del tegumento in corrispondenza della parte dorsale e distale dellultima falange
delle dita. Condizione pentadattila sia nellarto anteriore che posteriore. La conformazione tipicamente
falcata, ad artiglio (non retrattile negli orsi). Strutture robuste a funzione difensiva ed offensiva oltre che
per scavo e rimozione di oggetti.

7
Unghia a zoccolo di equino (Mammiferi Euteri Ungulati Perissodattili Equidi).
Differenziamento corneo del tegumento in corrispondenza della parte dorsale e distale dellultima falange
delle dita. Con esso lequino, mammifero ungulato perissodattilo con un solo dito per arto, prende rapporti
con il suolo. Arto ed unghia adattate alla corsa. Sulla superficie interna dellunghia si vede una serie di sottili
scanalature parallele tra loro che rappresentano i punti in cui profonde papille connettivali si estendono
nel materiale corneo. Costituiscono la zona di crescita dellunghia.

8
Fanone di cetaceo misticeto (Mammiferi Euteri Cetacei Misticeti).
Differenziamento corneo della volta della cavit orale di cetacei misticeti che sono privi di centi. Queste
lamelle sono disposte parallelamente tra loro e con la loro parte pi ventrale sfrangiata agiscono come un
setaccio lasciando passare lacqua in uscita dalla bocca e trattenendo le piccole prede di cui questi cetacei si
nutrono.

9
Modello di encefalo girencefalo di mammifero.
In giallo i due grossi emisferi telencefalici con neocorteccia che presenta vistosi solchi e circonvoluzioni
(girencefalia). Anteriormente ci sono i bilbi olfattori. Il diencefalo visibile ventralmente con linfundibolo e
lipofisi e anteriormente il chiasma ottico. Ventralmente segue il tegmento mesencefalico, mentre
dorsalmente si vede il grosso cervelletto (marrone) con numerosi solchi e circonvoluzione. Si vede il corpo
centrale con a lato il neocervelletto e i flocculi. Lencefalo termina posteriormente con il midollo allungato
che si continua nel midollo spinale. Si vedono i punti di arrivo/partenza dei nervi cranici. Questo tipo di
encefalo lo troviamo ad esempio nel cane.
Mammiferi 3

10
Modello di encefalo lissencefalo di mammifero.
In giallo i due grossi emisferi telencefalici con la neocorteccia che presenta superficie liscia (lissecefalia).
Anteriormente ci sono i bilbi olfattori. Il diencefalo visibile ventralmente con linfundibolo e lipofisi e
anteriormente il chiasma ottico. Ventralmente c poi il tegmento mesencefalico, mentre dorsalmente, i
profodit dietro al telencefalo si scorgono i quadrigemelli mesencefalici. Il grosso cervelletto (marrone) ha
numerosi solchi e circonvoluzione. Si nota il corpo centrale con a lato il neocervelletto e i flocculi. Lencefalo
termina posteriormente con il midollo allungato che si continua nel midollo spinale. Questo tipo di encefalo
lo troviamo ad esempio nel coniglio.

11
Sistema nervoso centrale di gatto (Mammiferi Euteri Carnivori Felidi).
Si vedono i due grossi emisferi telencefalici con la neocorteccia che presenta sulla superficie vistosi solchi e
circonvoluzioni (girencefalia). Anteriormente ci sono i bilbi olfattori. Il diencefalo visibile ventralmente
con linfundibolo ipofisario e anteriormente il chiasma ottico. Ventralmente segue il tegmento
mesencefalico, mentre dorsalmente si vede il grosso cervelletto con numerosi solchi e circonvoluzioni e
formato dal corpo centrale con a lato il neocervelletto e i flocculi. Lencefalo termina posteriormente con il
midollo allungato che si continua nel midollo spinale. Si vedono i punti di arrivo/partenza dei nervi cranici e
di quelli spinali.

12
Encefalo di ratto (Mammiferi Euteri Roditori Muridi).
I due grossi emisferi telencefalici presentano la neocorteccia con la superficie liscia (lissecefalia).
Anteriormente ci sono i bilbi olfattori. Il diencefalo visibile ventralmente con linfundibolo ipofisario e
anteriormente il chiasma ottico. Dorsalmente, dietro al telencefalo, si vedono i quadrigemelli mesencefalici.
Segue poi il grosso cervelletto con numerosi solchi e circonvoluzione. Si vede il corpo centrale con a lato il
neocervelletto e i flocculi. Lencefalo termina posteriormente con il midollo allungato che si continua nel
midollo spinale.

13
Modello (apribile) di cuore di mammifero.
Due atri separati, due ventricoli separati. Le pareti degli atri sono pi sottili di quelle dei ventricoli. Il
ventricolo sinistro presenta parete pi spessa di quello destro. Nellatrio destro arriva sangue venoso
attraverso la vena cava anteriore e posteriore. Una valvola immette dallatrio destro nel ventricolo destro
da cui inizia larteria polmonare che porta il sangue venoso ai polmoni dividendosi in arteria polmonare
Mammiferi 4

destra e sinistra. Dai polmoni il sangue arterioso ritorna allatrio sinistro con le vene polmonari di destra e
di sinistra. Da questo atrio, attraverso una valvola, il sangue passa nel ventricolo sinistro da cui viene spinto
nellarteria aorta che lo porta a tutto il corpo. Dallarco dellaorta si stacca il tronco brachiocefalico di destra
e la carotide comune di sinistra. [Larteria succlavia di sinistra si stacca da un ponto dellaorta non presente
nel modello.] Cuore di vertebrato con circolazione doppia e completa.

14
Preparato apparato respiratorio e cuore di mammifero.
Laringe sostenuta da cartilagini. Cartilagine epiglottide che chiude laccesso alla raringe. Trachea con anelli
cartilaginei che si divide nei due bronchi per i polmoni. Polmoni parenchimatosi suddivisi in lobi. Dal cuore
(guardandolo dal lato ventrale) si vede emergere laorta che si porta dorsalmente ed indietro e larteria
polmonare. Due soli archi arteriosi emergenti dal cuore indicano la presenza di due ventricoli separati ed
una circolaziome doppia e completa.

15, 16, 17
Apparato urogenitale maschile di mammifero.
Metareni vascolarizzati dalle arterie renali emergenti dallaorta. Ureteri che si portano alla vescica urinaria
che appare con la superficie grinzosa. Da essa parte il pene contenente luretra che si apre allesterno.
Testicoli con aspetto fusiforme e con epididimo che si continua nei dotti deferenti che si portano al tratto
iniziale delluretra a livello della ghiandola prostatica. Molto evidenti le grosse vescicole seminali

18
Apparato urogenitale femminile di mammifero.
Grossa vescica urinaria allunfata e raggrinzita a cui arrivano gli ureteri. I metareni sono stati rimossi da
questo preparato. Ovari di tipo compatto, con superficie mammellonata posti allaltezza dellostio della
tuba uterina. Le due tube si fondono dando origine ad un utero che si continua con la vagina. Questa si
continua nellultimo tratto delle vie genitali femminili che si apre allesterno, il seno vaginale o vestibolo
della vagina a cui sono associate ghiandole. Nel vestibolo vaginale arriva anche luretra dalla vescica.

19, 20
Apparato urogenitale femminile di mammifero.
Alla vescica urinaria dalla superficie raggrinzita arrivano gli ureteri. I metareni sono presenti in alto,
collegati alle arterie renali che si originano dallaorta. Gli ovari sono di tipo compatto, con superficie
mammellonata posti allaltezza dellostio della tuba uterina. Le due tube si fondono dando origine ad un
utero che si continua con la vagina. Questa si continua nellultimo tratto delle vie genitali femminili che si
Mammiferi 5

apre allesterno, il seno vaginale o vestibolo della vagina a cui sono associate ghiandole. Nel vestibolo
vaginale arriva anche luretra dalla vescica.

21
Cranio di mammifero: cane (Mammiferi Euteri Carnivori Canidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale allungata con le cavit nasali che si
aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati che
ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale. Le orbite sono rivolte un po in avanti e non sono
separate posteriormente dalla finestra temporale la quale delimitata inferiormente dalla barra formata
dallo iugale (zigomatico) in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione otica con
anello timpanico e bolla timpanica Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali.
Ventralmente: palato secondario con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Mandibola
formata dal solo dentale con ampia branca montante e esteso processo coronoideo. Il processo condiloideo
che si articola con la complementare fossa del temporale allineato coi denti. Dentatura eterodonte
tecodonte: incisivi piccoli, canini molto sviluppati, premolari e molari secodonti: carnivoro: canide.

22
Cranio di mammifero: gatto (Mammiferi Euteri Carnivori Felidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale poco allungata con le cavit nasali
che si aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati
che ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale. Le orbite sono rivolte un po in avanti e non
sono completamente separate dalla finestra temporale la quale delimitata inferiormente dalla barra
formata dallo iugale (zigomatico) in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Nel
preparato la barra termporale accidentalmente interrotta. Regione otica con anello timpanico e bolla
timpanica Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali. Ventralmente: palato secondario
con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Mandibola formata dal solo dentale con ampia
branca montante e esteso processo coronoideo. Il processo condiloideo che si articola con la
complementare fossa del temporale allineato coi denti. Dentatura eterodonte tecodonte: incisivi piccoli,
canini molto sviluppati, premolari e molari secodonti: carnivoro: felino

23, 24
Cranio di mammifero: coniglio (Mammiferi Euteri Lagomorfi Leporidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale molto allungata con le cavit nasali
che si aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati
che ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale. Le orbite sono un po rivolte in avanti e non
Mammiferi 6

sono completamente separate dalla finestra temporale la quale delimitata inferiormente dalla barra
formata dallo iugale (zigomatico) in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione
otica con anello timpanico e bolla timpanica Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali.
Ventralmente: palato secondario con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Mandibola
formata dal solo dentale con ampia branca montante. Il processo coronoideo ridotto. Il processo
condiloideo che si articola con la complementare fossa del temporale sollevato rispetto alla linea dei
denti. Dentatura eterodonte tecodonte: incisivi grandi a crescita continua, canini assenti, premolari e
molari lofodonti: erbivoro: lagomorfo

25, 26
Cranio di mammifero: ariete (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi Caprini).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale molto allungata con le cavit nasali
che si aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati
che ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale. Le orbite sono rivolte un po in avanti e solo in
superficie sono separate dalla finestra temporale, la quale delimitata inferiormente dalla barra formata
dallo iugale (zigomatico) in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione otica con
anello timpanico e bolla timpanica. Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali.
Ventralmente: palato secondario con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Dentatura
eterodonte tecodonte: incisivi assenti, canini assenti, premolari e molari selenodonti: erbivoro: ovino.

27, 28, 29
Cranio di mammifero: cavallo (Mammiferi Euteri Ungulati Perissodattili Equidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale molto allungata con le cavit nasali
che si aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati
che ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale. Le orbite sono rivolte un po in avanti e solo in
superficie sono separate dalla finestra temporale, la quale delimitata inferiormente dalla barra formata
dallo iugale (zigomatico) in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione otica con
anello timpanico e bolla timpanica. Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali e due
processi giugulari. Ventralmente: palato secondario con coane dietro ai palatini e medialmente agli
pterigoidei. Mandibola formata dal solo dentale con ampia branca montante. Il processo coronoideo
ridotto. Il processo condiloideo che si articola con la complementare fossa del temporale sollevato
rispetto alla linea dei denti. Dentatura eterodonte tecodonte: incisivi discretamente sviluppati, canini poco
sviluppati, premolari e molari selenodonti: erbivoro: equide.

30
Mammiferi 7

Dente molare di cavallo (Mammiferi Euteri Ungulati Perissodattili Equidi).


In questo dente la corona ha forma quadrata che si mantiene anche nella robusta radice che viene occolta
allinterno di un alveolo dentale. Sulla superficie masticatoria del dente, lusura ha posto in evidenza strati
alternati di smalto (leggermente pi rilevati) e di dentina (leggermente pi bassi). Queste creste di smalto
hanno un prevalente orientamento longitudinale per cui il dente di tipo selenodonte, adattato ad una
alimentazione erbivora.

31
Cranio di mammifero: delfino (Mammiferi Euteri Cetacei Odontoceti Delfinidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Muso molto allungato, ma la regione etmoidale
propriamente detta corta. Le cavit nasali sono corte: si aprono allesterno con le narici, spostate
allindietro e dorsalmente verso la sommit del capo, e allinterno del faringe con le coane. Nelle cavit
nasali non vi sono i turbinati per la mucosa olfattoria (specie anosmatica). Regione orbito temporale: le
orbitesono rivolte un po in avanti e solo in superficie sono separate dalla finestra temporale, la quale
delimitata inferiormente dal processo zigomatico del temporale (squamoso)allindietro, mentre in avanti
manca la parte di barra formata dallo iugale (zigomatico). Regione occipitale con forame magno, due condili
occipitali. Ventralmente: palato secondario con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei.
Mandibola formata dal solo dentale, rettilinea, senza branca montante. Il processo coronoideo
praticamente assente. Il processo condiloideo che si articola con la complementare fossa del temporale
allineato con la linea dei denti. Dentatura omodonte tecodonte: iDenti conici tutti uguali: carnivoro:
cetaceo odontocete.

32, 33, 34
Cranio di mammifero: orso (Mammiferi Euteri Carnivori Ursidi).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale allungata con le cavit nasali che si
aprono allesterno con le narici e entro la faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i turbinati che
ospitano la mucosa olfattoria. Regione orbito temporale: le orbitesono rivolte un po in avanti e non sono
separate posteriormente dalla finestra temporale la quale delimitata inferiormente dalla barra iugale in
avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione otica con anello timpanico e bolla
timpanica. Regione occipitale con forame magno e due condili occipitali. Ventralmente: palato secondario
con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Mandibola formata dal solo dentale con ampia
branca montante e esteso processo coronoideo. Il processo condiloideo che si articola con la
complementare fossa del temporale allineato coi denti. Dentatura eterodonte tecodonte: incisivi piccoli,
canini molto sviluppati, premolari e molari bunodonti: onnivoro, Urside. La scatola cranica stata segata
frontalmente per evidenziare la cavit interna da cui viene confermata la platibasia.
Mammiferi 8

35
Cranio di mammifero: capra (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi Caprini).
Neocranio auximetamerico platibasico secondario. Regione etmoidale allungata con le cavit nasali che si
aprono allesterno con le narici ed allinterno della faringe con le coane. Nelle cavit nasali vi sono i
turbinati che ospitano loa mucosa olfattoria. Regione orbito temporale: le orbite sono rivolte un po in
avanti e sono separate posteriormente dalla finestra temporale delimitata inferiormente dalla barra iugale
in avanti e dal processo zigomatico del temporale allindietro. Regione otica con anello timpanico e bolla
timpanica. Regione occipitale con forame magno, due condili occipitali. Ventralmente: palato secondario
con coane dietro ai palatini e medialmente agli pterigoidei. Mandibola formata dal solo dentale con ampia
branca montante e esteso processo coronoideo. Il processo condiloideo che si articola con la
complementare fossa del temporale sollevato rispetto alla linea dei denti. Dentatura eterodonte
tecodonte: incisivi superiori assenti, gli inferiori sono andati persi e il dentale mostra gli alveoli che li
contenevano, canini assenti, premolari e molari selenodonti: erbivoro: capra. Sui frontali presenti le aste
ossee (uno segato) che reggevano corna cave. Al cranio associata la prima vertebra cervicale o atlante

36
Vertebra anfiplana lombare umana (Mammiferi Euteri Primati Ominidi).
Entrambe le superfici del corpo vertebrale sono piatte. Dal corpo vertebrale si solleva dorsalmente larco
neurale da cui si protendono anteriormente le prezigapofisi (superfici articolari rivolte in alto),
posteriormente le postzigapofisi (superfici articolari rivolte in basso), dorsalmente la spina neurale e
lateralmente i processi trasversi su cui prendono rapporto i muscoli intervertebrali.

37
Osso sacro umano (Mammiferi Euteri Primati Ominidi).
Nelluomo, le cinque vertebre della regione sacrale, in rapporto lateralmente con gli ilei della cintura
posteriore, sono fuse in un pezzo unico: losso sacro. Superiormente sono evidenti le prezigapofisi (superfici
articolari rivolte dorsalmente). Inferiormente c la zona di articolazione col coccige (vertebre caudali
ridotte e fuse), Sia dorsalmente che ventralmente si vedono i forami di passaggio degli ultimi nervi spinali.

38
Vertebra anfiplana lombare di cetaceo (Mammiferi Euteri Cetacei).
Entrambe le superfici del corpo vertebrale sono piatte. Dal corpo vertebrale si solleva dorsalmente larco
neurale da cui prendono origine anteriormente ridotte prezigapofisi. Posteriormente le postzigapofisi sono
Mammiferi 9

assenti. Dorsalmente c una sviluppata spina neurale ripiegata leggermente in senso posteriore.
Lateralmente ci sono robusti e lunghi processi trasversi.

39, 40
Colonna vertebrale e cintura pelvica di mammifero.
La prima vertebra cervicale latlante ma qui non presente. La seconda vertebra cervicale lepistrofeo
caratterizzato dal dente dellepistrofeo che si inserisce entro latlante. Brevi coste cervicali sono fusecon le
vertebre cervicali a formare lateralmente i forami trasversari che ospitano e proteggono vasi diretti verso la
testa. Le vertebre toraciche hanno lunga spina neurale, ridotti processi trasversi e presentano lateralmente
le superfici articolari per le coste (qui non presenti). Le vertebre lombari hanno spina neurale pi breve e
mostrano processi trasversi laminari pi lunghi. Le vertebre sacrali sono fuse a formare losso sacro che
lateralmente prende rapporto con gli ilei della cintura pelvica, qui presente. La cintura pelvica comprende
inoltre i due ischi (posteriori) e i due pubi (anteriori) uniti in una sinfisi ischio-pubica. In questo preparato
non compresa la regione caudale della colonna vertebrale.

41
Vertebra cervicale opistocele di mammifero ungulato (Mammiferi Euteri Ungulati).
Le vertebre cervicali di ungulato non sono anfiplane ma opistoceli: il corpo vertebrale ha superficie
posteriore concava, che accoglie la superficie anteriore convessa della vertebra posteriore. Lateralmente ,
brevi coste cervicali sono fuse con la vertebra a formare il canale trasversario che ospita e protegge vasi
diretti alla testa. Dal corpo vertebrale si solleva dorsalmente larco neurale da cui si protendono
anteriormente le prezigapofisi (superficie articolare rivolta verso lalto), posteriormente le postzigapofisi
(superficie articolare diretta verso il basso) e dorsalmente la spina neurale.

42
Vertebre cervicali di mammifero ungulato (Mammiferi Euteri Ungulati).
La prima vertebra latlante che anteriormente presenta le superfici articolari per i due condili della
regione occipitale del cranio. Latlante non ha prezigapofisi n poistzigapofisi. La seconda vertebra
lepistrofeo caratterizzata anteriormente da unampia superficie articolare appiattita e da una sporgenza
anteriore, il dente, che si inserisce nella parte bassa dello speco neurale dellatlante. Lepistrofeo non ha
prezigapofisi, ma ha le postzigapofisi. Il corpo dellepistrofeo presenta superficie posteriore concava. Infatti
le restanti vertebre cervicali sono opistoceli: corpo con superficie anteriore convessa che di inserisce nella
superficie concava del corpo della vertebra che precede. Le vertebre cervicali posteriori allepistrofeo
presentano regolarmente pre e postzigapofisi. Larco neurale provvisto di sviluppate spine neurali.
Mammiferi 10

43
Seconda vertebra cervicale (epistrofeo) di mammifero ungulato (Mammiferi Euteri Ungulati).
Anteriormente presenta una sporgenza, il dente dellepistrofeo, che si inserisce nella parte bassa dello
speco neurale della prima vertebra cervicale, latlante (qui non presente). Latero-ventralmente al dente, il
corpo dellepistrofeo si espande in una ampia superficie articolare per la superficie posteriore della prima
vertebra (latlante). Lepistrofeo manca di prezigapofisi (latlante manca di pre e post zigapofisi), mentre
posteriormente presenta postzigapofisi (superficie articolare rivolta verso il basso). La superficie posteriore
del corpo vertebrale appare concava, in quanto le vertebre cervicali di ungulato sono opistoceli.

44
Vertebre cervicali di delfino (Mammiferi Euteri Cetacei Odontoceti Delfinidi).
Le vertebre della regione cervicale dei cetacei sono fuse tra loro in un pezzo unico come adattamento alla
vita acquatica. La prima vertebra, che appare la piu estesa nel monoblocco, latlante e presenta
anteriormente le ampie superfici articolari per i due condili della regione occipitale del cranio. Anche gli
archi neurali sono fusi tra loro e presentano neurospine, la pi lunga nella seconda vertebra. Larco neurale
dellultima vertebra cervicale presenta piccole postzigapofisi (superfici articolari rivolte in basso). Il corpo
dellultima vertebra cervicale presenta superficie appiattita (i cetacei hanno vertebre cervicali anfiplane).

45
Arto anteriore di artiodattilo: bovino (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi Bovini).
Lomero, segmento prossimale, presenta la testa (epifisi) prossimale in linea con la diafisi, ma la sua
superficie articolare supero-mediale ( si inserisce nella cavit glenoidea della sovrastante scapola qui non
presente). Alla flessione dellarto, il segmento intermedio, zeugopodio, forma con lo stilopodio un angolo
acuto a vertice rivolto indietro: questo tipico dellarto anteriore. Delle due ossa lunghe, quella anteriore
il radio, quella posteriore, pi sottile, lulma che si protende nel processo olecranico che tipico del gomito
(ulteriore conferma che si tratta di una arto anteriore). Lautopodio notevolmente modificato come
adattamento alla corsa. Il basipodio (carpo) breve e formato da ossa indipendenti. Il metapodio
(metacarpo) costituito dalla fusione dei soli 3 e 4 metapodiali (metacarpali), particolarmente allungati.
Presenti solo le tre falangi del 3 e 4 dito. Lultima falange appiattita ed allungata e nel vivente viene
ricoperta da una estesa e robusta unghia, lo zoccolo. Rapporto col suolo di tipo unguligrado. Arto
artiodattilo: presenza di numero pari di dita. Arto parassonico: lasse centrale dellarto passa tra le dita che
scaricano a terra il peso del corpo.

46
Piede artiodattilo di cinghiale (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Suidi).
Mammiferi 11

Lautopodio allungato e modificato come adattamento alla corsa. Lautopodio allungato ad opera del
metapodio costituito dal 2, 3, 4 e 5 metapodiali: pi allungati il 3 e il 4 del 2 e 5. La falangi distale di
ogni dito ricoperta da una estesa e robusta unghia, lo zoccolo. Rapporto col suolo di tipo unguligrado.
Arto artiodattilo: presenza di numero pari di dita (4). Su terreno duro solo il 3 e 4 dito poggiano al suolo.
Su terreno morbido alle precedenti si aggiungono nel contatto col substrato anche il 2 e il 5. Arto
parassonico: lasse centrale dellarto passa tra le dita che scaricano a terra il peso del corpo.

47
Arto posteriore di artiodattilo: suino (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Suidi).
La testa articolare (epifisi) prossimale dello stilopodio appare deviata rispetto allasse longitudinale della
diafisi: questa una caratteristica del femore dei mammiferi: quindi si tratta di un arto posteriore (la testa
spostata medialmente si inserisce nella cavit acetabolare del cinto pelvico qui non presente). Alla flessione
dellarto, il segmento intermedio, zeugopodio, forma con lo stilopodio un angolo acuto a vertice rivolto in
avanti: questo tipico del ginocchio e quindi riconferma che un arto posteriore. Delle due ossa lunghe,
quella pi grossa la tibia, quella pi esile, pi sottile, la fibula. Presenza di osso patellare (la rotula) nel
ginocchio. Lautopodio notevolmente modificato come adattamento alla corsa. Il basipodio (tarso)
breve e formato da ossa indipendenti (tarsali); particolarmente sviluppato il calcagno che sporge
posteriormente (ulteriore conferma che un arto posteriore). Il metapodio (metatarso) allungato:
costituito dal 2, 3, 4 e 5 metapodiali: pi allungati e grossi il 3 e il 4 del 2 e 5. La falange distale di ogni
dito (la 3^) appiattita ed allungata e nel vivente ricoperta da una estesa e robusta unghia, lo zoccolo.
Rapporto col suolo di tipo unguligrado. Arto artiodattilo: presenza di numero pari di dita. Su terreno duro
solo il 3 e 4 dito poggiano al suolo. Su terreno morbido alle precedenti si aggiungono nel contatto col
substrato anche il 2 e il 5. Arto parassonico: lasse centrale dellarto passa tra le dita che scaricano a terra
il peso del corpo.

48
Arto posteriore di perissodattilo: equino (cavallo) (Mammiferi Euteri Ungulati Perissodattili Equidi).
La testa articolare (epifisi) prossimale dello stilopodio appare deviata rispetto allasse longitudinale della
diafisi: questa una caratteristica del femore dei mammiferi: quindi si tratta di un arto posteriore.(la testa
spostata medialmente si inserisce nella cavit acetabolare del cinto pelvico qui non presente). Alla flessione
dellarto, il segmento intermedio, zeugopodio, forma con lo stilopodio un angolo acuto a vertice rivolto in
avanti: questo tipico del ginocchio e quindi riconferma che un arto posteriore. Delle due ossa lunghe,
qui presente solo la tibia, la fibula scomparsa. Lautopodio notevolmente modificato come
adattamento alla corsa. Il basipodio (tarso) breve e formato da ossa indipendenti (tarsali);
particolarmente sviluppato il calcagno che sporge posteriormente (ulteriore conferma che un arto
Mammiferi 12

posteriore). Il metapodio (metatarso) allungato: costituito dal solo 3 metapodiale, residui dela parte
prossimale del 4 e 5 metapodiale si trovano in corrispondenza della parte prossimale del 3 metapodiale.
Lunico dito presente (il 3) composto da tre falangi, quella distale (la 3^) allargata e nel vivente
ricoperta da una estesa e robusta unghia, lo zoccolo. Rapporto col suolo di tipo unguligrado. Arto
perissodattilo: presenza di numero dispari di dita. Su terreno poggia solo il 3 (lunico che c) Arto
mesassonico: lasse centrale dellarto passa attraverso il dito che scarica a terra il peso del corpo.

49
Arto anteriore di cetaceo (delfino) (Mammiferi Euteri Cetacei Odontoceti Delfinidi).
Lo stilopodio costituito dallomero e lo zeugopodio formato dal radio (anteriore o sul prolungamento del 1
dito) e lulna (posteriore o sul prolungamento del 5 dito) sono piuttosto corti e decisamente appiattiti
dorso ventralmente. La loro articolazione , come le restanti articolazioni di questo arto adattato alla vita
acquatica, consente un grado di movimento reciproco molto limitato. Anche lautopodio appiattito e
adattato a sorreggere la pinna. Il basipodio (carpo) dormato da un numero ridotto di basipodiali (carpali).
Segue un metapodio (metacarpo) pure esso accorciato. Delle 5 dita, il 3 e il 4 (il 3 incompleto qui nel
preparato) presentano un alto numero di falangi (iperfalangia), piatte, corte e con articolazioni poco mobili.
Lintero scheletro dellarto ha nel suo complesso aspetto incurvato, come la pinna nel vivente.

50
Arto anteriore di artiodattilo: capra (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi Caprini).
Lomero, segmento prossimale, presenta la testa (epifisi) prossimalein linea con la diafisi, ma la sua
superficie articolare supero-mediale: si inserisce nella cavit glenoidea della scapola appiattita e posta al
disopra di esso. Alla flessione dellarto, il segmento intermedio, zeugopodio, forma con lo stilopodio un
angolo acuto a vertice rivolto indietro: questo tipico dellarto anteriore. Delle due ossa lunghe, quella
anteiore il radio, quella posteriore, pi sottile, lulma che si protende nel processo olecranico che tipico
del gomito (ulteriore conferma che si tratta di una arto anteriore). Lautopodio notevolmente modificato
come adattamento alla corsa. Il basipodio (carpo) breve e formato da ossa indipendenti. Il metapodio
(metacarpo) costituito dalla fusione dei soli 3 e 4 metapodiali (metacarpali), particolarmente allungati
Gli altri metacarpali sono scomparsi, con le relative dita. Presenti solo le tre falangi del 3 e 4 dito: lultima
appiattita ed allungata e nel vivente viene ricoperta da una estesa e robusta unghia, lo zoccolo. Rapporto
col suolo di tipo unguligrado. Arto artiodattilo: presenza di numero pari di dita. Arto parassonico: lasse
centrale dellarto passa tra le dita che scaricano a terra il peso del corpo.

51
Mammiferi 13

Arti posteriori e cinto pelvico di artiodattilo: capra (Mammiferi Euteri Ungulati Artiodattili Ruminanti Bovidi
Caprini).
Il cinto pelvico formato dagli ilei, dorsali rispetto alla cavit acetabolare del femore e medialmente in
rapporto con le vertebre sacrali (qui non presenti), dai pubi antero-ventrali e dagli ischi postero-ventrali.
Presenza di sinfisi ischio-pubuca. Lepifisi prossimale dello stilopodio appare deviata medialmente rispetto
allasse longitudinale della diafisi: questa una caratteristica del femore dei mammiferi che consente alla
testa spostata medialmente di inserirsi nella cavit acetabolare del cinto. Alla flessione dellarto, il
segmento intermedio, zeugopodio, forma con lo stilopodio un angolo acuto a vertice rivolto in avanti:
questo tipico del ginocchio e quindi riconferma che un arto posteriore. Delle due ossa lunghe tipiche
dello zeugopodio, presente solo la tibia. Presenza di osso patellare (la rotula) nel ginocchio. Lautopodio
notevolmente modificato come adattamento alla corsa. Il basipodio (tarso) breve e formato da ossa
indipendenti (tarsali); particolarmente sviluppato il calcagno che sporge posteriormente (ulteriore
conferma che un arto posteriore).. Il metapodio (metatarso) costituito dalla fusione dei soli 3 e 4
metapodiali (metatarsali), particolarmente allungati. Sono presenti solo solo il 3 e 4 dito: ciascuno
composto da tre falangi di cui lultima appiattita ed allungata e nel vivente viene ricoperta da una estesa e
robusta unghia, lo zoccolo. Rapporto col suolo di tipo unguligrado. Arto artiodattilo: presenza di numero
pari di dita. Arto parassonico: lasse centrale dellarto passa tra le dita che scaricano a terra il peso del
corpo.

52
Arti digitigradi di cane (Mammiferi Euteri Carnivori Canidi).
Arto anteriore destro di cane.
La superficie articolare della testa (epifisi) prossimale dello stilopodio (omero) rivolta supero-
medialmente ed sormontata dalla cintura pettorale limitata alla sola scapola. Questa ha superficie piatta
che si adagia sulle coste della gabbia toracica. Allomero segue lo zeugopodio con il radio e lulna che
appaiono incrociati per la rotazione in posizione supina dellautopodio. Lulna si protende posteriormente
nel processo olecranico (gomito). Quando lo zeugopodio si flette sullautopodio, langolo acuto che
formano presenta il vertice proiettato posteriormente.Nellautopodio i carpali sono ossa brevi, mentre i
metacarpali allungati contribuirscono allaumento della lunghezza dellarto. Le falangi delle dita dal 2 al 5
toccano il suolo (condizione digitigrada) e terminano con ununghia. Il primo metacarpale e primo dito sono
sidotti e non toccano il suolo [le falangi del 4 dito nel preparato sono andate perdute].
Arto posteriore sinistro di cane.
La testa (epifisi) prossimale dello stilopodio (femore) portata da un breve collo che si proietta
medialmente per inserirsi nella cavit acetabolare del cinto pelvico (qui non presente). Nello zeugopodio la
fibula (in posizione laterale o esterna) decisamente ridotta rispetto allulna (in posizione mediale o
Mammiferi 14

interna). Queste due ossa non sono incrociate. Alla flessione dellarto, il vertice dellangolo tra femore e
tibia si proietta anteriormente. E presente losso patellare (ginocchio). Le ossa del tarso sono leggermente
pi lunghe delle ossa del carpo, soprattutto evidente il prolungamento posteriore del calcagno. Seguono
4 metatarsali (dal 2 al 5) allungati. Le falangi delle corrispondenti dita sono a contatto con il substrato
(arto digitigrado).

You might also like