D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n46) art.1, comma 2, DCB Forl.

Tariffa Associazioni Senza Fini Di Lucro: Poste Italiane s.p.a. Sped. in Abb. Postale -
2016 Numero 4

PentagrammB
Lectorium Rosicrucianum

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pentagramma base della coscienza dellanima La rivista Pentagramma esce
quattro volte allanno nelle
seguenti lingue: Italiano, Bul-
garo, Francese, Greco, Tedesco,
Inglese, Spagnolo, Ungherese,
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pentagramma
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e-mail: info@rozekruispers.com www.rosacroce.info Direttore responsabile: qualsiasi controversia:
Eva Cristina Casciello Tribunale di Forl.
2016 numero 4 pentagramma
Un bambino, dimentico di se stesso, gioca sulla spiaggia. Si meraviglia del
mare, senza essere consapevole che i quattro elementi sono davanti a lui
in perfetta armonia. Il fuoco (il sole), laria, lacqua e la terra, nella loro
pi semplice espressione di calore, di freddezza, di mare e di sabbia,
costituiscono insieme londa portante del prana, la forza vitale che permea
latmosfera. In migliaia affolliamo le spiagge, e quando la sera ritorniamo
a casa, possiamo ancora trarre beneficio dei loro effetti per giorni.
Per quanto riguarda larmonia, non automatico. La societ e il lavoro
sono pesanti contrappesi nella nostra ricerca di equilibrio. Nel pensiero
cinese, questo equilibrio dipende dallinterazione armonica tra i cinque
elementi e luomo. In un simposio, che ha avuto luogo nel centro
congressi Noverosa, Dianne Sommers ha esposto le correlazioni tra questi
elementi e gli esseri umani, e tra il corso della vita e la salute.
Jan Scholten ha completato il tema, portando nuova luce sulla
suddivisione della tavola periodica degli elementi e i suoi rapporti con gli
esseri umani. In questo numero del Pentagramma sono riportati gli
interventi dei due relatori.
Sulla stessa onda portante troverete larticolo Ignoro il suo nome, che tratta
del settimo capitolo, capitolo che deve ancora essere scritto. E forse riuscirete
a fare Il passo che non si vuole fare, dopo aver letto larticolo con questo titolo.
Ci auguriamo che questo numero del Pentagramma possa contribuire a un
giusto equilibrio nella vostra vita.

Copertina
Greeting the Ocean by deadpoet88

1
 Sommario

4 Essere realmente uomo

Catharose de Petri

8 Ignoro il suo nome

14 Il passo che tu non vuoi fare

20 Il grande anello di congiunzione

26 La malattia perturbazione nel cuore dellessere

28 Lazione dei lantanidi Jan Scholten
38 Larte della guarigione nel pensiero cinese Dianne Sommers

50 Comprendere la ragion dessere della malattia

52 LAttenzione

58 Il fiore sublime

60 LAnima, Spirito Universale

Saggio R. W. Emerson

78 La croce celtica
Simbolo

80 Mondo immaginario
Cronaca

2

Ti ascolto, selvaggio trombettista!
Musicante inconsueto che plani invisibile nellaria
e fai vibrare melodie capricciose nella notte.
Tendendo lorecchio afferro le tue note,
che mi turbinano attorno come una tempesta. [...]
O trombettista, mi pare di essere io stesso
lo strumento che tu suoni.
Mi fai sciogliere il cuore e il cervello,
li sconvolgi, li tendi,
li muti a tuo piacimento.
Ma ora, le tue cupe note
infondono tenebra in me.
Tu rimuovi ogni luce che allegra, ogni speranza.
Vedo gli schiavi, i percossi, gli offesi,
vedo gli oppressi di tutta la terra. []
3
immagini dal mondo
Ora, trombettista, come conclusione,
dammi una melodia pi eccelsa di quante vennero udite.
Canta allanima mia, rinnova le mie speranze,
desta la mia pigra fede,
offrimi una visione del futuro,
e concedimi per una volta la gioia della profezia.
O canto di gioia, pieno di slancio e di giubilo;
nelle tue note vibra un celeste vigore.
Marcia vittorioso, uomo liberato, sei il vincitore.
E luomo universale intona canti per il Dio universale.
Tutto gioia.
Walt Whitman, Leaves of Grass, 1855
Jesse Garnier SFBAY. Gabriel Angelo, 12 anni, San Francisco
Essere realmente uomo

4
Il corpo fisico dellessere umano vivificato e mantenuto, fin in
ogni atomo, da un doppio eterico o corpo vitale. Lorganismo
fisico vive quindi grazie a questo corpo eterico. Si parla di un
doppio, perch il corpo eterico penetra e circonda interamente
il corpo fisico e cos duplica la materia. Sono quindi due corpi
che ne formano uno. CATHAROSE DE PETRI

i sa, anche, che questi due dispone anche del potere del pensiero, di La particolare filosofia di

S veicoli dellessere umano

sono, a loro volta, penetrati e
circondati da un terzo, pi
sottile e pi grande dei due
corpi citati, il corpo astrale. Dunque tre
corpi che, in unit, collaborano e
rendono possibile la creazione vivente: il
corpo astrale, il corpo eterico e il corpo
fisico. Questi tre corpi si distinguono
facilmente. Tutti e tre sono organizzati,
ognuno di loro ha quindi un sistema,
una statura esteriore. Una statura
conforme a quella del tipo nato dalla
natura, del corpo fisico. Durante la notte,
quando lessere umano si trova immerso
nel sonno, quando la personalit compo-
sta dai tre veicoli scissa, il corpo astrale
impegnato molto spesso attivamente,
in maniera autonoma riconoscibile
come limmagine di colui o di colei che
dorme. Non si deve immaginare tuttavia
che tutto questo, da solo, designi e defi-
nisca lessere umano in manifestazione.
No, chi lo credesse commetterebbe il pi
grande errore! Infatti, lessere umano
un corpo del pensiero. In realt,
inesatto parlare gi di un corpo del pen-
siero, essendo ancora lontano dallessere
sviluppato. , dal pi lontano inizio dello
sviluppo dellumanit, lacquisizione pi
recente dellessere umano. In realt,
ancora lontano dal costituire il quarto
Jan van Rijckenborgh e il
suo amore per lumanit lo
condussero a fondare con
Catharose de Petri una
moderna scuola di sviluppo
della coscienza, il Lectorium
corpo che deve penetrare e circondare gli Rosicrucianum. Inizialmente,
altri tre. No, lo si pu tuttal pi ricono- la loro idea era che la
scere come unattivit fiammeggiante, chiave per rimuovere la sof-
quindi luminosa, allaltezza del santuario ferenza del mondo fosse di
della testa. Cos non si pu dire che les- superare lignoranza di
sere umano disponga gi pienamente di quello che il background
un potere del pensiero. Non gli somiglia dellesistenza.
neppure lontanamente! Al contrario. E,
anche quando questo potere del pensiero
esister, lessere umano potr essere chia-
mato Uomo completo solo con una
triplice manifestazione dello Spirito; una
manifestazione che corrisponde ai tre
raggi primari dello Spirito Settemplice,
designati nella Scuola spirituale come il
triangolo equilatero. Cos, possiamo con-
siderare il vero essere umano, completo,
come una Manifestazione settemplice:

5
quattro veicoli e tre manife-
stazioni dello Spirito. Un
triangolo di manifestazione
dello Spirito e un quadrato di
costruzione! Se potete rap-
presentarvi in questo modo
il vero uomo, sapete allora
con certezza che lessere
umano, come lo conosciamo,
non pu ancora, nel senso
divino assoluto, essere defi-
nito nato. Siamo ancora in
uno stadio in divenire. Siamo
ancora, come dice Paolo, dei
non-nati. Dovrete, ora,
considerare sotto questa luce
i vostri problemi e le vostre
difficolt. La vita ordinaria
che viviamo non una vita
umana, perch non ne posse-
diamo ancora le capacit, ma
solo le possibilit. La nostra
espressione veicolare pi ele-
vata , proprio come negli
animali, il corpo astrale.
Cos, a giusto titolo, Ermete
Trismegisto non fa alcuna
distinzione tra lessere
umano naturale e lanimale.
Lessere umano disposto in
modo negativo, che dovesse
leggere tutto ci e riflettervi,
Scultura di Buddha in uno stupa della
piattaforma superiore del tempio di
Borobudur. La posa delle sue mani
quella del dharmachakra mudra,
il gesto del predicatore. Il termine
dharmachakra significa letteralmente
la Ruota dellInsegnamento.
Gunawan Kartapranata, 2010
potrebbe adottare il seguente punto di
vista: Allora, perch ci preoccupiamo e
ci diamo pensiero! Siamo dei non-nati
ancora in uno stato in divenire.
Attendiamo tranquillamente il momento
della nostra nascita, che far di noi real-
mente degli uomini. Numerosi, nel
mondo, sono coloro che parlano cos!
Essi aderiscono alla dottrina dellevolu-
zione: Siamo partiti, come coscienza,
dallo stadio minerale, passando in
seguito allo stadio vegetale, poi a quello
animale, e ora siamo in procinto di dive-
nire uomini. Nel raggio dazione dellera
dellAcquario, nella quale attualmente
siamo entrati, potremo intraprendere un
nuovo importante passo sulla scala del-
levoluzione. bene sapere che la Scuola
spirituale si oppone categoricamente a
questa concezione; perch non unevo-
luzione che si realizza automaticamente,
senza difficolt! Vi fu una volta, per
quanto ci riguarda, unevoluzione che si
realizzava sotto la direzione divina! Ma
questo momento, questa fase, gi da
molto tempo dietro di noi. Non appena i
tre veicoli, il corpo fisico, il corpo eterico
e il corpo astrale si incastreranno luno
nellaltro in una unit piena di bellezza
e meravigliosamente costruita e, molto
lentamente, la fiamma del pensiero sar
accesa, alluomo in divenire sar affidata
una missione. Una missione che deves-
sere realizzata dalluomo, in unattivit
pienamente autonoma. Una missione
che pu essere eseguita, perch la colla-
borazione dei tre veicoli mette luomo
in divenire in possesso di unanimatrice,
di unAnima, e perch la fiamma del
pensiero, appena accesa nella sua giovane
purezza, d alluomo in divenire una
comprensione tanto estesa della Ragione
divina da essere in grado di mangiare del
frutto dellalbero della vita, che si trova al
centro del Paradiso di Dio. Dovete sapere
fino a che punto una gran parte dellonda
di vita umana ha abusato di questa
purezza originale, di questa preparazione
allattivit personale, e quanto in tal
modo si allontanata dalla razza origi-
nale. Dobbiamo sapere tutto questo e
potremmo tutti saperlo molto bene
perch apparteniamo tutti a queste entit,
che, come conseguenza di questo errore,
formano attualmente il gruppo umano
ancora non-nato ed errante nella notte e
nella morte, nella sofferenza e nella tri-
stezza, e in mezzo a tante aspirazioni. La
morte nostra compagna, e lillusione
nostro stato di vita. Abbiamo perso la
purezza originale. Come un abito trascu-
rato inizialmente molto difficile da
pulire, cos tutto sar inutile, se tardiamo
troppo a lungo a intraprendere uno
sforzo in questo senso. Labito troppo
malandato diverr inutilizzabile. E quello
che successo in modo drammatico con
una parte dellumanit nel passato del-
lorigine sarebbe, senzaltro, solo un vago
ricordo. Ma Dio sia lodato! i nostri
microcosmi possono sempre ricevere,
grazie a una nuova vivificazione, unaltra
possibilit di entrare in una nascita reale,
da vero Uomo! Se lo comprendete inte-
riormente, con grande certezza non
vorrete attendere un giorno in pi per
mettere a profitto il tempo, finch la cosa
possibile.
7
Ignoro il suo nome
La vita delluomo moderno sottomessa al tempo fin
nei minimi dettagli. Il tempo uno degli aspetti pi
sorprendenti che determinano luomo.

i dice spesso che il tempo si messo a correre; ci si pu spiegare col

S fatto che ciascuno di noi fa ed costretto a fare molte pi cose nello

stesso tempo. Tutto avviene molto pi velocemente, e le conseguenze
possono essere pesanti. Pu accadere che unimpresa postale sia
costretta a licenziare seimila persone, perch una email impiega solo
pochi secondi per arrivare a destinazione, mentre un corriere necessita di qualche
giorno. Oggi, niente ci perseguita pi dellorologio.
Il tempo vola a tutta velocit, travolgendo tutto ci che dietro di noi. Mai come
ora stata percepita levanescenza delle cose della vita. Oltre allagitazione quoti-
diana, vediamo la fine di mondi che furono in grado di mantenere la loro potenza
per secoli, ma che il tempo ha inghiottito. Cos vanno le cose.
Alcuni sistemi filosofici ed esoterici suddividono il corso di milioni di anni in
ere, periodi e ronde. Questo lungo periodo di eoni caratterizzato dal numero
7. Sette ere ed altrettanti periodi, sette domni cosmici, un settemplice cosmo
Terra, un settemplice cosmo solare e un settemplice microcosmo. una inspira-
zione ed espirazione settemplice dello Spirito, che proviene dal Creatore
originale dellUniverso. Fiumi di sostanza originale, onde di campi astrali elet-
tromagnetici si diffondono attraverso lo spazio e raggiungono senza errare il
loro scopo, provocando effetti in profondit. In ogni manifestazione dellUni-
verso intero in unalternanza che ingloba una scala temporale ben al di l delle
nostre capacit di rappresentarla possiamo scoprire qualcosa della mano divina
che ne fissa il carattere.
Quattro secoli fa, i Rosacroce classici affermavano: Non esiste spazio vuoto, e oggi sap-
piamo che luniverso colmo di bolle di campi elettromagnetici, di costellazioni
astrali e di oceani di atomi. Come il movimento della terra, simile a quello di una
trottola, determinato dalla corda elettromagnetica del sole, cos la natura vivente
influenzata fin nei minimi dettagli dal flusso di atomi provenienti dallUniverso
che inondano la terra. Le onde cosmiche, il ruotare come una trottola del globo
terrestre, lalternarsi delle stagioni, tutto ci che ritma lemergere e il declino dei Dark Dull Pink Large X,
viventi nello spazio di frazioni di secondo o nel corso di anni stellari, ogni cosa si Gianni Piacentino, 1966

8
9
manifesta secondo la propria durata.
Luomo crede di essere perch pensa. Per dirla come Cartesio: Penso (o
dubito), quindi sono. Tuttavia, lessere umano solo una scintilla di pensiero
nelleternit della creazione. Con il suo pensare limitato, prigioniero nel
mondo che gli fu destinato. Pensa di vivere nelluniverso, ma conduce unesi-
stenza solitaria. I geologi scavano la terra in profondit per esaminare i fossili,
vita cristallizzata da milioni di anni. Gli storici indagano negli archivi del pas-
sato e vedono sfilare civilt estinte. I fisici sono protesi sui segreti della vita,
per cercare di comprenderla. Dei biologi effettuano esperimenti su animali,
indifferenti alle loro sofferenze; manipolano geni e cromosomi e analizzano
quello che sembra rappresentare lalbero della vita umano: il DNA. Gli astro-
nomi scrutano gli innumerevoli sistemi stellari nello spazio insondabile.
Pianeti e stelle nascono e muoiono. Secondo i fisici, il nostro sole dovrebbe
spegnersi tra circa una decina di miliardi di anni, ma ben prima ogni vita sulla
terra sarebbe gi scomparsa. A farla breve, la vita sulla terra sotto linfluenza
del tempo; eppure la vita immortale. Locchio dello spirito vede come in una
visione lo spazio senza fine dove crede di vedere, nel caos, il lampo di fuoco
che sarebbe stato linizio primordiale di ogni manifestazione. Ora che stato
scoperto il segreto della forza di gravit nel sistema solare, forse scopriremo
anche come lesplosione originaria sia stata la causa di tutto. E scopriremo
anche come, secondo un piano divino, sia stato fatto ordine nel caos dellUni-
verso immateriale. Un Ordine corrispondente allidea del maestro costruttore
delluniverso, il Demiurgo.

10
Lao Tze lesprime cos: Prima che il cielo e la terra fossero, vi era un Essere indi-
stinto. Splendida espressione per designare il segreto del Creatore Quello che
anche il segreto della concezione primordiale del microcosmo! Il saggio cinese
prosegue: Quantera silenzioso e calmo. Quantera incorporeo. Esso solo, in se
stesso, e non si trasforma. Ignoro il suo Nome.
Anche Ermete Trismegisto tenta di formulare la causa del Tutto: Dio non la
ragione, ma il fondamento esistenziale della ragione; Egli non il soffio vitale, ma
il fondamento esistenziale del soffio vitale; Egli non la luce, ma il fondamento Luomo
dellesistenza della luce. Per questo, Dio deve essere venerato con i nomi il Bene
e il Padre, nomi che spettano solo a Lui e a nessun altro.
crede di
Nel corso del tempo, il termine Dio stato svalutato. Ci che in passato era realt
vivente ed energia ispiratrice stato ridotto da molti a una finzione antropomorfa.
essere
Con il pensiero incatenato al mondo che gli stato assegnato, luomo ha plasmato perch
questa finzione con laiuto di numerosi concetti. Cos, nel corso dei secoli s
costituita una potenza, una configurazione arbitraria simile agli uomini, che cerca pensa
di occuparsi in modo personale di ogni creatura, di guidarla e di dimostrare atten-
zione per ogni sua pena e preoccupazione.
Pertanto, secondo le parole di Lao Tze: Ignoro il suo Nome, una scuola spiri-
tuale trasfiguristica indirizza sempre luomo verso il suo Dio interiore, verso la
scintilla di Spirito, lessere indistinto che esisteva come principio di vita primor-
diale prima ancora che il cielo e la terra fossero. Questo vero seme di vita
nelluomo non potr mai essere misurato n trovato con un bisturi o con laiuto
di qualsiasi strumento sofisticato. Esso si risveglia oggi in molte persone, per

11
linfluenza di un nuovo impulso o respirazione spirituale.
La nozione di spirito rimanda alla forza originale di ogni vita. La parola spirito
potrebbe tradursi con aria in movimento, vento o soffio che sia. Il pneuma di
cui un tempo parlavano gli gnostici significa anche soffio o spirito. Il soffio della
respirazione un segno di vita. Quando la saggezza indiana parla del Maha-Atma,
parla del grande Soffio della Vita. Lo Spirito un fuoco nel senso che la sua
respirazione ignea, ardente. Cos come il fuoco divino nella natura delluniverso
il soffio ardente che pu risvegliare nelluomo il principio divino primordiale.
Antichi miti raccontano che il grano sacro stato portato sulla terra dai draghi
della saggezza, chiamati anche i figli del fuoco, i servitori dello Spirito o della
Fiamma divina. Attraverso questi miti traspaiono il piano e lo scopo del cielo e
della terra, sulla quale luomo, dalla notte insondabile dei tempi, prosegue il suo
cammino senza fine. Cos, un tempo, il grano divino fu mescolato alla natura ter-
restre e destinato ad essere trasmutato dal Fuoco dello Spirito nella messe della
creazione. Dovr essere seminato sette volte e mietuto in sette riprese nel seno di
sette razze, durante sette ronde, per far fiorire la rosa settemplice.
Prima che il cielo e la terra fossero, vi era un Essere indistinto. Questo vale
anche per il microcosmo, che deve generare luomo-spirito settemplice, il quale
suoner la lira divina dalle sette corde per interpretare il suo canto particolare, in
piena autonomia, sulle melodie degli spartiti dello Spirito Santo settemplice.
Il microcosmo potenzialmente settemplice, poich nato dalla matrice del
corpo solare settemplice. E la creatura umana, soggetta al tempo, ma che porta in
s tutto il tempo, dallinizio alla fine, a sua volta gravida della promessa delleter-
nit. questa promessa che i grandi guaritori dellUniverso si sforzano di salvare
da una morte precoce, ed per questo che fu acceso il Fuoco dello Spirito.

12
Tutti i semi divini furono sparsi nel campo dello spirito del pianeta per
manifestare luomo in base ad una formula settemplice. Ci nonostante, la mag-
gior parte di questa semenza divina non ancora germogliata ed celata
nelluomo. La storia dellumanit nel mondo, considerata dallinizio alla fine, si
divide in sette capitoli. Tuttavia, non sempre il settimo scritto. Nellattesa, luomo
e il mondo rimangono nelloscurit e nellignoranza. Chi lo comprende, si chiede
come poter scrivere il capitolo mancante per completare il settenario della crea-
zione. Il numero 7 definito il Tempio compiuto nella Cabala. Negli episodi
simbolici del Libro delle Sette Chiavi*, il 7 rappresenta la vittoria sulla materia.

Ricordiamo la bella storia di Cristiano Rosacroce. La vigilia di Pasqua, appena ter-

minata una violenta tempesta che scosse fino alle fondamenta la sua capanna, gli
fu consegnato linvito a intraprendere un viaggio.
La settemplice promessa contenuta in questo invito lo porta a prendere la
decisione di recarsi sulla collina dove si trovano tre templi, dove una settemplice
iniziazione lattende. La tempesta e la consegna dellinvito rappresentano il
momento in cui la forza della sostanza primordiale provoca un risveglio. In questi
istanti, il pellegrino vede con locchio interiore che il suo cammino svolta verso
lalto, e che davanti a lui appare la cima della montagna dello Spirito. Da quel
momento comincia a scrivere il settimo capitolo. Mentre progredisce nella stesura,
gli vengono restituiti dei gioielli smarriti molto, molto tempo prima; gioielli che,
quali luminosi simboli del potere di soccorso, lassistono e contribuiscono al
compimento della settima tappa. Dietro le porte dei tre templi, al pellegrino
porto il benvenuto come Cristiano Rosacroce. L comincer listruzione, allo scopo *Isidore Kozminski, I numeri magici
di ripristinare la casa microcosmica nella sua gloria originale. Ed. Garzanti-Vallardi 1978

13
Il passo che tu non vuoi fare
Dopo aver ascoltato le sue poesie, una per-
sona si rivolse al poeta: come se voi ave-
ste inventato la vostra propria lingua, una
nuova lingua. In effetti, colui o colei che
ascolta David Whyte declamare la sua
opera, o che legge le sue poesie, scopre il
suo linguaggo. Il linguaggio dellanima.

Granaio in Southampton, 1968

Ellsworth Kellen

Nella sua poesia Start Close In,

che significa allincirca: Inizia
vicino, il poeta anglo-irlandese
si esprime cos:

Inizia vicino,
non fare il secondo passo
n il terzo.
Inizia dalla prima cosa vicina,
il passo che tu non vuoi fare.
 nizia vicino,
I non fare il secondo passo
n il terzo.
Inizia dalla prima cosa vicina,
il passo che tu non vuoi fare.
A prima vista queste parole si riferiscono
a unantica saggezza popolare: inizia
vicino, inizia da te stesso.
Non anticipare troppo. Tuttavia, la sotti-
gliezza si trova nelle ultime parole:
inizia dal passo che tu non vuoi fare.
Questo passo richiede un altro approc-
cio. sempre possibile scegliere la fuga
o la fuga in avanti. Il nostro ego cos taneo? Nel silenzio del tuo cuore? Nel
ingegnoso quando si tratta di cercare
delle scuse!
- Per il momento no...
- Lo far pi tardi...
- Quando mi sentir dellumore...
- So da anni che si tratta di questo, ma
non posso...
Ed ecco che ti ritrovi faccia a faccia con
la tua coscienza. Questa voce, la voce
dellanima che, lungo larco della tua
vita, ti fa segno dallo sfondo. Tu la cogli
forse da sempre, ma non sai ancora come
farla tua. S, di tanto in tanto qualcosa
risuona. Qualche cosa che non sembra
essere legato ai tempi. Ma non appena tu
vuoi toccarla, coglierla, questa cosa spari-
sce. Eppure tu sai che era l.
Com possibile che qualcosa di cos
essenziale, di cos importante, non si
lasci cogliere nel momento in cui noi lo
vorremmo tanto? necessario un certo
stato danimo per avvicinarsi alla verit?
Forse un cuore aperto, uno slancio spon-
desiderio pi autentico, il desiderio di
S, del S pi reale?
Il poeta continua:
Inizia dal suolo che tu conosci,
il pallido suolo sotto ai tuoi piedi,
la tua maniera caratteristica
di avviare la conversazione.
Sinistra: Sidewalk, Los Angeles, 1978.
Destra : Wall, Majorca, 1967.
Ellsworth Kellen
16
Tu sei disposto ad ascoltare, ma la que-
stione : che cosa ascolti? Magari
lanima che ti fa segno da giorni, da
anni, da vite intere, aspettando che tu
torni verso di lei, verso ci che era l
davanti a te per tutto questo tempo. Lo
vuoi veramente? Vuoi realmente ascoltare
la verit? La vuoi conoscere nuda, cos
com questa verit che smaschera? Non
tanto per curiosit, ma per un reale desi-
derio di comprendere? Come un assetato
nel deserto? Se tu vi aspiri veramente, il
tuo essere diviene ricettivo alla voce
dellanima che vuole farsi conoscere.
Lei non pu fare altrimenti. Il poeta ci
insegna: Inizia dal pallido suolo sotto ai
tuoi piedi, affidati a ci che tu gi cono-
sci cos bene. A ci che attende da cos
tanto tempo. Non desiderare delle nuove
sensazioni, delle nuove promesse. N una
visione pi larga, pi estesa. Inizia l,
vicino. Inizia dal pallido suolo sotto ai
tuoi piedi. Il suolo nudo che non offre
niente di nuovo. E guardalo. Concentra la
tua attenzione su ci che ti cos fami-
liare e avvia il dialogo con te stesso.
Cerca il tuo S con onest e sincerit.
doloroso, ma l che tu devi
cominciare. Prudentemente ma senza
piet tu ti metti a nudo. Poich si tratta di
vincere la tua resistenza interiore, di
vedere dove questa incastra sempre.
E il poeta continua:
Inizia con la tua domanda,
abbandona le domande delle altre persone,
non lasciare che queste soffochino
qualcosa di semplice.
Qual la questione che il poeta
considera? Qual codesta questione
dimportanza vitale che tu eludi forse
continuamente? Qui nessuno ti pu aiu-
tare, la devi trovare da solo, codesta
domanda. Ma c una forza che aiuta,
molto vicina e molto familiare, sempre
presente. la voce sussurrante
dellanima, che avvia il dialogo con te,
Pazienza,
impara a
non aspet-
tarti troppo
presto dei
risultati dal
tuo dialogo
interiore
17

sollevando la questione essenziale, quella
da cui cominciare.
Darle spazio come una respirazione per
lanima. Lo spazio interiore singrandisce
e la voce dellanima si fa sentire meglio.
Poi il poeta mette in guardia rispetto alle
questioni degli altri. A cosa allude? Cono-
sci quel fenomeno di essere strappato dal
tuo dialogo interiore e di perderti istan-
taneamente, perch altri reclamano la tua
attenzione? Quali sono le questioni che ti
distraggono?
Questa riflessione in relazione col tuo
personale dialogo interiore. Cosa vuol
dire allora: Non lasciare che soffochino
qualcosa di semplice? Qualche cosa di
semplice... Era sempre stato l, ma non si
lasciava percepire se non raramente. Se tu
fai silenzio in te, con tutta la tua atten-
zione e tutto il tuo essere, quello cerca di
farsi conoscere. Cos semplice. E una
volta di pi, cos facilmente calpestato.
Conosci anche tu questa tendenza sponta-
nea a voler preservare dal calpestamento
qualcosa di sottile, una fiamma interiore
che tu vorresti onorare? E il poeta continua:
Per sentire la voce dellaltro
segui la tua propria voce.
Aspetta che quella voce
diventi un orecchio intimo e privato,
che pu davvero ascoltare laltro.
Nel dialogo interiore, in luogo di rispo-
ste, di affermazioni e di convincimenti,
tu invece ti fai strada con una domanda
che, allo stesso tempo, porta in essa una
risposta. Lunica domanda essenziale con
lunica risposta essenziale, il tutto
espresso dalla tua propria voce, dalla tua
anima. La voce che riempie lo spazio del
dialogo interiore con le sue sonorit. Una
vibrazione che penetra tutto, un timbro
di gioia, senza misura n limite, in altre
parole, la vita come risposta.
Se tu segui la vera voce del tuo essere,
non quella dellessere-io pi piccolo di
quanto tu sia, ma piuttosto quella del tuo
18
Mulebarn (Fienile per muli).
W.D. Killen, 1912
vero s, scoprirai di accor-
darti senza fatica allaltro.
Comprenderai allora le
parole del poeta: Aspetta
che questa voce diventi un
orecchio interiore, che
ascolta laltro. Armati di
pazienza, aspetta, e in questa
maniera imparerai a non
aspettarti dei risultati rapidi
da questo dialogo interiore.
Lattenzione orientata sul-
lambiente diretto, su
unattivit protettrice, gui-
data dalla domanda interiore
che d una direzione e forni-
sce una risposta a partire dal
vero s, di una bellezza che
appaga il cuore.
Grazie alla pazienza e alla
perseveranza questo cresce,
come in natura. In primavera
tutto sboccia in uno splen-
dore multicolore. Poi arriva
lestate. I caldi raggi del sole scaldano i
frutti in maturazione e, lentamente, i
succhi si colorano di rosso scuro. Questa
maturazione anche chiamata endura.
Continuare pazientemente, perseverare.
Non aspettarsi nulla, donando tutto.
E nel frattempo maturare. Lendura...
Aspetta che la voce diventi un orecchio
interiore, che ascolta laltro. Non sem-
plicemente un pensiero meditativo, un
bel sentimento meritevole. No, si tratta
qui di un cambiamento fondamentale.
La voce diventa un orecchio interiore che
ascolta la voce dellaltro. Impari ad ascol-
tare con un altro orecchio, che prima
non sentiva veramente. Di qui la necessit
di aspettare. Questo non potr accadere
se non quando tu avrai vissuto sufficien-
temente la tua propria voce, il tuo
proprio suono, la tua domanda sincera. Il
carattere casuale delle tue considerazioni
ha fatto posto alla volont di ascoltare
laltro, di ascoltarlo e di seguirlo.
Chi questo altro? Lo si pu conoscere?
Lintuizione dellanima che ti fa segno, ti
mostra il cammino. E ogni volta che
quello si attenua, si allontana, lei aspetta
pazientemente. Finch il tuo essere non
di nuovo sufficientemente maturo, puri-
ficato, placato, da poter sentire e seguire
il mormorio dellanima, che non puoi
distinguere se non con il tuo orecchio
interiore.
Inizia adesso,
fai un piccolo passo,
che tu possa definirlo il tuo.
Non seguire
le gesta eroiche di qualcun altro,
sii umile e concentrato.
Inizia vicino,
non scambiare quellaltro
per te stesso.
Ed eccoti qui e ora. Inizia ora. Fai un pic-
colo passo che tu possa considerare il
tuo. ora il miglior momento, il miglior
luogo per compiere il passo interiore
che non hai ancora mai fatto. Realizza
questo passo, insignificante per il mondo
forse, ma cruciale per te. In tutta umilt,
con tutta la tua attenzione, un passo
verso linteriore, senza preoccuparti di
ci che ne penseranno gli altri, del loro
giudizio, ma fidandoti della tua valuta-
zione. Non la loro realt ma la tua. Non
la loro verit ma la tua. Riponi fiducia in
questa voce interiore, nella voce
dellanima. Allora non ci sono raffronti
da fare, n esempi da prendere. il dia-
logo interiore al quale tu partecipi e che,
allo stesso tempo, sembra svolgersi al di
fuori di te. Pur essendo intimo, sembra
svolgersi malgrado te. Pi potente del
tuo piccolo ego, pi familiare e anche
pi vero. Questo s, che non si accon-
tenta pi di mezze verit, esulta quando
riconosce il vero S. Cos come fu detto
molto tempo fa:
vero,
certo,
la perfetta verit.
In te stesso, nel mondo, nelluniverso.
Cos vicino. Pi vicino dei piedi e delle
mani.
Inizia vicino,
non fare il secondo passo
n il terzo.
Inizia dalla prima cosa vicina,
il passo che tu non vuoi fare.
Inizia dal suolo che tu conosci,
il pallido suolo sotto ai tuoi piedi,
la tua maniera caratteristica
di avviare la conversazione.
Inizia con la tua domanda,
abbandona le domande
delle altre persone,
non lasciare che queste soffochino
qualcosa di semplice.
Per sentire la voce dellaltro
segui la tua propria voce.
Aspetta che quella voce
diventi un orecchio
intimo e privato,
che pu davvero ascoltare laltro.
Inizia adesso,
fai un piccolo passo,
che tu possa definire il tuo.
Non seguire
le gesta eroiche di qualcun altro,
sii umile e concentrato.
Inizia vicino,
non scambiare quellaltro
per te stesso.
Inizia vicino,
non fare il secondo passo
n il terzo.
Inizia dalla prima cosa vicina,
il passo che tu non vuoi fare.

19
Il grande anello di congiunzione
ono loro che portano il cam-
S biamento! Vi aspirano, lo
desiderano ardentemente,
anche se per la maggior parte
del tempo non ne sono
coscienti! Questa la ragione per la quale
questi microcosmi, queste anime erranti,
viaggiando attraverso il tempo e i mondi,
sono venuti sulla terra, si sono incarnati
qui, forse per lennesima volta. Essi cer-
cano il rinnovamento, perch ci che si
trasforma qui, sulla terra, nella materia
pi densa, conquistato definitivamente.
Certo, essi rigettano i vecchi limiti, rom-
pono tutto, distruggono tutto, si
combattono a morte, perch inconsape-
volmente lo sanno: se non c n morte
n cambiamento, il nuovo non potr
nascere. Ecco come losservatore che
lascia scorrere il suo sguardo spiritualiz-
zato sulla terra, vede questa perla
offuscata nel mezzo delluniverso. Sono
coloro che viaggiano sulla terra che
aspettano la Luce primordiale. Senzaltro
sono parecchi a non vederla, a non sen-
tirla, a ignorarla ancora, tuttavia in essi
20
Mai prima dora ci sono stati cos tanti uomini sulla terra.
Passano da un continente allaltro in un movimento rotatorio che non
finisce mai. A che scopo? Dove vanno? Che cosa lasciano alle
spalle? A cosa contribuiscono? Qual la loro visione?

luccica la Resurrezione. Gli uomini si tro-
vano davanti alla grande trasformazione
della materia in spirito. Cominciano ora a
scoprire ci che in loro, pur
mantenendo una limpida percezione del-
lesteriore tipica di una coscienza
orientata verso lapparenza. Quella di cui
sono portatori la Resurrezione stessa,
simile a una nuova creatura delicata, il
chiarore della Luce primordiale. Noi,
esseri umani del XXI secolo, ci sentiamo
orientati spiritualmente; crediamo che la
Resurrezione sia attuale, che il Cristo sia
stato un esempio che diventa reale nel
nostro tempo. Ora, la Resurrezione si rea-
lizza gi da migliaia di anni; e in tutto
questo tempo delle onde di vita si sono
incarnate sulla terra e hanno contemplato
il divenire dellUomo di Luce nel loro
microcosmo. Non pensate, dunque, che
la Resurrezione sia unillusione, scriveva
Valentino nella sua lettera a Regino,
piuttosto la vita materiale a essere unil-
lusione, un sogno. Nella nostra Scuola
spirituale, nella sua vita interiore, si
riflette limmagine del Risorto, del manas

21
neonato, dellanima-Spirito.
limmagine, la nostra, del microcosmo
ristabilito. limmagine che da tempi
immemorabili stata affidata come una
promessa e un ideale alle pi alte sfere
del nostro Logos planetario. Manifestata
di nuovo per e nel Cristo, cos come
affermato anche dalla Scuola spirituale.
Un nuovo mattino per lumanit
Vivere per morire, morire per vivere.
la formulazione pi concisa della
nozione di trasfigurazione, diversamente
detta della resurrezione. esattamente di
ci che si tratta nella Scuola spirituale, ed
lo scopo del vero apprendistato dellal-
lievo. Ci troviamo al mattino della nostra
resurrezione, del processo di rinascita
della nostra anima. Ma non
inganniamoci; nellumanit intera che
si profila molto chiaramente linizio di
un grande cambiamento che si manifesta
in numerosi ambiti. Perch luomo non
un computer biologico, ma un anello che
aspira alla libert in unevoluzione piena
di senso...
Uscire dalla sabbiera
Siamo pi elevati del cielo, pi nobili degli angeli.
Perch non andare oltre? La nostra casa vicina
alla Sublime Maest!
Che cosa fa la perla cos pura in questa sabbiera,
in questo mondo?
Perch sei venuto qua? Prendi i tuoi bagagli e
torna a casa tua!
Come luccello di mare, lanima proviene
dalloceano delle anime.
Come pu questuccello nato nelloceano restare
qui?
La risposta alla domanda posta da Rumi:
Che cosa fa la perla pura nella sabbiera?
non difficile da trovare. Perch siamo
qui? Perch c una cosa di cui siamo
stati rassicurati ripetutamente: la vittoria
Luomo non un computer
biologico, lanello di uno sviluppo
logico teso verso la libert
della Luce sulle tenebre sicura e certa.
S, ma sovente, non prima di una lunga
lotta. Non sar mica questo che d al suc-
cesso un carattere particolare? Proprio
per questo motivo le storie, i miti e
anche gli scritti di saggezza sono molto
preziosi perch descrivono questa lotta, il
modo in cui si ottiene la vittoria, quali
qualit sono necessarie affinch si possa
parlare di un risultato. E anche come
dobbiamo morire per essere chiamati a
una nuova dimensione di vita.
Quale rapporto c con la lotta alla quale
noi assistiamo nel mondo intorno a noi,
nella natura e nella societ? La trasfigura-
zione non una lotta interiore,
personale? Forse, ma anche quella di
tutto il genere umano. E la causa di que-
sto combattimento lignoranza.
S, siamo ignoranti, ignoranti di tutto ci
che si trova al di fuori della nostra perce-
zione sensoriale. E ci include anche il
funzionamento del nostro corpo, sia
laspetto fisico sia quello della coscienza.
Siamo ignoranti del nostro stato di esseri
umani. Il beneficio di essere in questo
stato che ci mantiene concretamente in
movimento. Esso fa di noi dei cercatori
che cercano il modo di sbarazzarsi del-
linconsistenza generale dovuta al fatto di
essere vissuti in modo totalmente arbitra-
rio dalle circostanze o dallambiente.
Esaminare, sperimentare, riflettere, sco-
prire tutto al fine di eliminare questa
ignoranza, questa mancanza di
conoscenza. Realizziamo, nel contempo,
22
che la coscienza di essere veramente un
uomo, spiritualmente parlando, non pu
essere colta direttamente da noi. Occorre
un ponte, un intermediario, unanima
che porti chiarezza, freschezza e vigore.
Chi comincia a riconoscerne la Luce sco-
pre le forze che emanano
ininterrottamente dal Bene. Questo rico-
noscimento la conseguenza della
comprensione e dellaccettazione
dellesistenza dellanima. Possiamo darle
fiducia. La trasfigurazione consiste allora
in lasciarsi riempire dallanima. Invece di
perdersi, fare la scelta logica di una gloria
inimmaginabile. Ma dobbiamo avanzare
ancora di un passo.
Dopo il riconoscimento dellanima
avviene il vero incontro. Perch, se la
incontriamo, nel cuore inizia una reale
interazione o scambio di correnti energe-
tiche, si potrebbe dire che in noi una vita
si unisce a unaltra vita.
Perch questo legame tra luomo e
lanima o il suo cuore microcosmico
cos importante? Non siamo gi in
uninterazione costante con lei, la forza
motrice della nostra vita? Certo, pro-
prio cos. Ma dopo il primo incontro e
dopo avere imparato realmente a cono-
scere lanima, arriva lamicizia.
Lamicizia
Il modo in cui viviamo attualmente in
amicizia con la nostra anima potrebbe
essere rappresentato cos: essa ci fa per-
cepire dallinteriore verso lesteriore,
affinch lesperienza ci orienti, noi e lei,
nuovamente verso linteriore, insieme e
con maggior consapevolezza. Impariamo
cos a comprendere meglio lo scopo
della nostra esistenza e, a nostra volta,
possiamo condurre lanima dal basso
verso lalto. Questo in realt il grande
processo di trasmutazione dello Spirito
in materia e della materia in Spirito, lo
sviluppo di una coscienza anima-Spirito,
che significa la fine dellorientamento
unico verso lesteriore. il collegamento tra
esteriore, interiore, basso e alto.
Lo Spirito: lardente verit eterna, la
pi veloce che sia concepibile;
LAnima: delicatissima e mobile
bellezza, penetrabile dallessere;
E il corpo, in quanto testimonianza
dei primi due e per essi: la bont
assoluta.
Una trinit Spirito-Anima-corpo, la
verit, la bellezza e la bont.
Lo Spirito che si manifesta creazione
perfetta, idea pura, che dal non-esistente
assume una forma vivente e gloriosa. Ci
che vediamo attualmente attorno a noi
dello Spirito, della luce radiosa, la sua
densificazione pi materiale, simile a una
deformazione contaminata, una
vibrazione perturbata. Cos, la luce
mescolata a una forza limitante, restrit-
tiva, di corrosione e oscurit. Ora,
proprio per questa ragione che la forma
in quanto espressione divenuta possi-
bile, ed unicamente per questo che il
mistero della Resurrezione una realt
potente, oggi come ieri e domani. In sin-
tesi, la percezione della Luce in questa
densificazione materiale linizio della
Resurrezione.
Il sole interiore
Questo incontro straordinario tra luomo
e la sua anima, e lo scambio delle
correnti di energia di cui parlavamo
prima, costituiscono la trasmutazione
della materia, il cambiamento del vestito
di luce, dello stato astrale, mentale ed
eterico della persona. Chi questanima
che possiamo incontrare? Abbiamo gi
provato realmente a rappresentarcela?
un fuoco immortale, una fiamma
ardente, lessere-uomo divino...
23
 vero! certo! lintera verit!
Jan van Rijckenborgh la descrive cos:
Emana dalla nuova anima una luce
molto potente, un fuoco radioso che
potreste paragonare alla coda luminosa di
una cometa. Lanima nuova, il nostro sole
interiore, una colonna di fuoco ardente
e puro, che non nuoce, e di una dimen-
sione inimmaginabile.
Pensiamo ancora al sole visibile. Che
cosa vediamo? La sua superficie un
mare fiammeggiante di sostanza o di
materia che si manifesta come un fuoco
luminoso.In questo fuoco constatiamo
chiaramente sette aspetti: sono i sette
chakra del nuovo corpo vitale. In tal
modo lanima nuova perfettamente in
grado di funzionare in maniera
autocreatrice; essa emana da s una
struttura di linee nelle quali la colonna
di fuoco con i suoi sette aspetti assume
un posto centrale.
Tuttavia non vediamo il suo nucleo. Allo
stesso modo, contemplando il nostro
essere, noi vediamo il nostro corpo e fac-
ciamo lesperienza del suo raggio
dazione in ci che chiamiamo la nostra
vita. Ma solamente quando lanima
stessa ci d orecchi e occhi che noi pos-
siamo imparare a conoscerla nella sua
essenza, che costituisce la nostra profon-
dit; quando ci dona nuovamente il senso
della percezione affinata, il nuovo pen-
sare, lintuizione pura.
Luomo nel quale la natura interiore si
manifesta sino a questo punto, luomo
che vive in amicizia con lanima, riceve
24
questa intuizione pura come bussola
interiore. Essa dirige la forza della sua
coscienza verso linteriore, ed l che
incontra la volont del Padre. Quando la
volont delluomo divenuta uno con stessi lespressione di un uomo-Dio in
la volont divina, egli entra nello spazio
dove impara a conoscere veramente lo
Spirito, affinch lanima veda e provi
attraverso lui. Cos potr contemplare la
realt che si trova dietro le cose, e di con-
seguenza giungere a comprendere il suo
valore, che , in effetti, quello dellanima.
Lo splendore dellessere interiore
Il nostro corpo perde il suo splendore
quando vive solo per luomo esteriore.
Ma ne beneficia quando si trova in quel-
linterazione particolare con lanima, che
si eleva nello Spirito, nel Nos, come lo
chiama la saggezza ermetica. Cos rice-
viamo la Gnosi del Nos. E lamicizia per
lanima rimpiazzata dallamore, lanima realt orientamento. La resurrezione e lo
diventa la beneamata, e lo Spirito diventa
il beneamato dellanima. La Gnosi del
Nos provoca una trasformazione profonda,
una conoscenza che, come il soffio di
Dio, vitalizza la sostanza del nostro corpo.
Perch essere significa tre in uno: Spi-
rito, anima e corpo ovvero Luce, vita e
sostanza uniti per leternit si condizio-
nano reciprocamente nel loro valore
equivalente.
Chi ama presente
sufficiente amare sinceramente la pro-
pria anima affinch si realizzi la
resurrezione che forma la trinit: corpo-
anima-Spirito, triangolo radioso
delluomo perfetto nei tre gioielli. Che
cosa implica questo nuovo modo di
amare? Di non creare scomparti, separa-
zioni, di non dividersi dalluniverso. Chi
ama presente. In lui cresce la nozione
di una Coscienza onnipresente. Chi ama
impara a pensare veramente, perch sa
porre le domande giuste. Pertanto, la
comprensione aumenta, principalmente
nei confronti del suo prossimo. Si diventa
realmente permeati del fatto di essere noi
divenire! A proposito di una tal anima
gnostica veramente devota, Ermete scrive:
Lanima devota seleva verso lo Spirito che la
conduce alla luce della Gnosi. Questanima non
si stanca mai di cantare lodi a Dio, di elargire le
sue benedizioni su tutti gli uomini e di fare del
bene a tutti in parole e in atti sullesempio del
suo maestro.
Lanima il grande anello
di congiunzione
solamente tramite lanima che luomo
impara a conoscere la volont e lordine
divino secondo il quale si compie lunico
grande Piano. Lamore dellanima per lo
Spirito dipende dalla sua purezza che in
smarrimento sono stati di orientamento
spirituale in voi come in me. Sia che
aspiriamo a Dio, e ci dirigiamo verso di
Lui, sorgente della vita, sia che ci allonta-
niamo da Lui, quando il peso della
materia trattiene lanima verso il basso.
Luomo che non orientato puramente
verso lanima si perde nel deserto...
Solo grazie alla purezza dellanima,
luomo vede Dio e impara a cammi-
nare con Lui! Ora che si nuovamente
rivolta verso lalto, lanima pu affermare
con Ermete:
vero!
certo!
lintera verit!
Quello che in basso come quello che in alto,
e quello che in alto come quello che in basso,
affinch si compiano i miracoli dellUno.
25
La malattia - perturbazione

26
nel cuore dellessere
Mentale oppure fisica, quali sono le cause della malattia? Da dove provengono le perturbazioni
che agitano il centro del nostro sistema? Quali sono i mezzi di guarigione? In un simposio,
che si tenuto il 12 settembre 2015 nel centro conferenze di Noverosa a Doornspijk, questi
argomenti hanno occupato un posto centrale.
uando parliamo del cuore di
Q qualcosa, intendiamo ci
che si trova nel mezzo, nel
centro. Molto si potrebbe
dire sul centro, ma
impossibile assegnargli un
nome con precisione. Da un punto di
vista matematico, naturalmente
evidente, ma quando si tratta di processi
fisiologici o relativi allanima, molto
pi difficile. In termini di cose spirituali
facile smarrirsi; per questo motivo
vediamo nel nostro mondo cos tante
divisioni su tale argomento.
Quando siamo malati diciamo: Mi sento
squilibrato, il centro del mio essere
disturbato. Sia che si tratti di malattie
gravi oppure no, alla base c spesso un
conflitto interiore che, in generale, par-
zialmente o totalmente inconscio. Molti
medici e filosofi hanno indagato su que-
sto tema. Ermete Trismegisto, il grande
filosofo egiziano, ha definito luomo un
microcosmo, e ha parlato dellunit Dio-
cosmo-uomo. Il centro di questo
microcosmo corrisponde al centro del-
luomo: il cuore. Secondo Ermete, di
questo cuore microcosmico che si tratta.
Poich ci siamo allontanati dal vero cen-
tro, abbiamo perso il nostro punto di
orientamento profondo.
Quantomeno questo punto di orienta-
mento divenuto molto sfocato, e nella
nostra vita, pi o meno caotica e confusa,
sono nate le incomprensioni e i conflitti.
Se rivolgiamo la nostra attenzione a que-
sto cuore nel nostro cuore, allora ci sar
equilibrio nel nostro spirito, nella nostra
anima e nel nostro corpo. Quindi, le
effusioni di Tao diventeranno evidenti
nel nostro sistema e noi ritroveremo lar-
monia, in un ordinamento di livello
superiore. Il legame tra Dio (o Tao), il
cosmo e luomo sar ristabilito. Durante
questo simposio, gli oratori si sono con-
centrati su questi tre livelli e sulle loro
correlazioni. Questa organizzazione cos
speciale, che va dal pi piccolo al pi
grande, ha sempre affascinato gli esseri
umani.
Jan Scholten ha evidenziato le propriet
particolari dei nuovi elementi chimici, i
lantanidi, che in campo medico sono
sempre pi necessari.
Sembra che vi sia unanalogia tra la sco-
perta di elementi come il ferro, il rame,
lo stagno, luranio e il plutonio, e lo svi-
luppo della coscienza umana. Nelluso
omeopatico, questi elementi hanno un
effetto favorevole sulle malattie autoim-
muni e sui disturbi dellautismo.
Dianne Sommers ha affrontato il tema
dellincarnazione dello spirito nel corpo.
Questo principio fondamentale alla
base della medicina cinese, in cui lessere
umano considerato originario di due
mondi. Il suo corpo ha origine dalla
terra, una massa di argilla recalcitrante
27
dotata di un cuore per rice-
vere laspetto spirituale
proveniente dal cielo. Grazie
a ci, luomo ha la capacit
di connettersi a dimensioni
superiori e di sperimentare
queste come fonte di vita.
Una parte costituente della
nostra condizione umana ci
mostra che siamo obbligati a
trovare lequilibrio in questa
doppia natura. Jan Scholten
esplora il mondo di oggi, in
particolare il mondo dellin-
finitamente piccolo, latomo.
La correlazione tra il mondo
atomico e levoluzione
umana sorprendente.
E su questo, gli ultimi
decenni ci hanno rivelato
molte cose. Ma Jan Scholten
ci porta in un contesto com-
pletamente nuovo.
La conoscenza della testa e il
pensiero analitico molto ci
hanno apportato; ma la
conoscenza del cuore e il
pensiero associativo che
potranno condurci sino alla
sintesi del tutto.
Elementi, serie, temi, aspirazioni,
La medicina classica prende in considerazione soprattutto ci che non
funziona nel corpo umano. Il suo sguardo ricade su ci che chimicamente
rientra nellordine delle cose, su ci che c di erroneo o di squilibrato
nellanima di una persona. Occupa dunque un importante dominio.

e antiche opere di riferimento particolarmente interessato alla funzione degli atomi. Per esempio, il

L di medicina omeopatica
menzionano una moltitu-
dine di rimedi che
corrispondono a unampia
serie di sintomi. Quando incontrai
tutto questo per la prima volta, mi
chiesi: Che cosa si pu trovare? In
realt, molto difficile da
comprendere. In Olanda, in questi
ultimi ventanni, lomeopatia si
molto sviluppata.
Prima tavola
La tavola periodica degli elementi
suddivisa in un certo numero di campi
e comprende parecchie linee e
colonne. Nella figura riprodotta a
pag.30, vediamo otto file di elementi;
in realt lottava solamente il seguito
della settima che presentata su due
linee per ragioni pratiche; ve ne sono
dunque soltanto sette, perch se si
fosse voluto presentare i gruppi dei
lantanidi e degli attinidi su una stessa
linea, sarebbe stata troppo lunga. Le
otto file comprendono diciotto
colonne. Coloro che hanno studiato
questa tavola lhanno forse abbando-
nata rapidamente, mentre lomeopata
carbonio lelemento centrale, essenziale, di tutto ci che vive. Tutti
gli elementi chimici, come le proteine, gli zuccheri e i grassi, si rag-
gruppano intorno al carbonio. Ogni elemento ha il suo specifico
significato, sia sul piano chimico sia psicologico. Le file sono chiamate
serie e le colonne stadi. Ogni serie ha il suo proprio tema e il suo
campo di vita corrispondente. Le colonne differenziano le serie. Potete
attribuire loro un numero; personalmente (vedi p.30) ho dato loro un
nome in funzione degli elementi pi importanti della serie.
Una spirale
Nela tavola di pagina 29 c un disegno a forma di spirale. Nel mezzo,
in una casella che in realt vuota, figura lidrogeno. Nel mezzo non
c niente, e tuttavia tutto deriva da esso. Lidrogeno dunque il primo
degli elementi, a partire dal quale tutti gli altri divengono maggior-
mente complessi. un bel simbolo per esaminare le strutture viventi.
Da una parte, la vita ciclica, dallaltra ben di pi, perch le cose ap-
paiono e scompaiono e mostrano uno sviluppo la cui la forma una
spirale.
Un sistema e sette serie
La terza tavola rappresenta la stessa cosa sotto forma di un sistema
solare. Possiamo vederlo sia come il macrocosmo sia come il micro-
cosmo, cio un insieme presente in noi. In modo sommario, si
potrebbe dire che ciascuno degli elementi sia lespressione di una fase
particolare della nostra vita. Allinizio c lidrogeno, poi, dopo parec-
chie fasi, si raggiunge la vecchiaia che corrisponde agli elementi
radioattivi. Questi ultimi si decompongono, cos come accade a noi al
termine della vita.
Le sette serie sono: 1 lidrogeno; 2 il carbonio; 3 il silicio; 4 il

28
desideri, identificazioni
JAN SCHOLTEN, omeopata
ferro; 5 largento; 6 loro e 7 i lanta-
nidi che formano, col gruppo degli
attinidi come abbiamo detto una
sola serie che presenta un tema
comune ma anche alcune differenze. La
serie 7 lultima, quella delluranio,
chiamata anche il gruppo degli
elementi radioattivi. Ciascuna di queste
serie possiede una nota filosofica,
riflette una fase della vita e traduce una
tappa della coscienza.
La prima serie la pi corta e com-
prende solo due elementi: lidrogeno e
lelio, i quali simboleggiano lidea
essere o non essere. la serie pi
enigmatica, poich si riferisce soltanto
al periodo della vita fetale, quella in cui
non si ancora nati e di cui ignoriamo
tutto. Tuttavia, com noto, gli avveni-
menti vissuti durante questo periodo
possono esercitare pi tardi una grande
influenza. Ecco alcune esperienze sim-
boliche per il gruppo idrogeno: subire
senza sapere; fare delle esperienze e
memorizzarle senza tuttavia esserne
coscienti, senza alcuna possibilit di
ricordarle. Questo il tema essere o
non essere, fare delle esperienze in
modo inconsapevole.
29
 Il secondo gruppo porta il nome del
carbonio, perch lelemento pi
importante della serie. Questo gruppo
di elementi parla del corpo, di essere se
stessi, cio dello sviluppo dellego,
della personalit. Io sono io, e ho un
corpo. Sopravvivere quel che conta,
perch senza corpo non esisto. la pi
grande delle paure, caratteristica della
serie carbonio. Pi ci si identifica con il
corpo, pi si teme di perderlo.
Parimenti, pi si crede di essere il pro-
prio cervello, pi si angosciati
dallidea di perdere la testa. Questo
un atteggiamento generalmente accet-
tato. In compenso, persone che hanno
vissuto unesperienza di morte immi-
nente, NDE o EMI, ritornano con la
convinzione che il loro essere qual-
cosa di diverso dal loro corpo. Secondo
le loro parole, la paura della morte li ha
abbandonati. In breve, tutta questa serie
carbonio rappresenta i timori e le
angosce legate alla perdita del corpo,
alla paura di ammalarsi, alla paura degli
animali selvaggi, alla paura di morire,
alla paura del freddo e delle infezioni. A
questo stesso gruppo associato il tema Il bene e il
del bene e del male, il tema dei valori
inculcati. la fase in cui i bambini male, tema di
imparano a riconoscere la differenza tra
il bene e il male. Rinvia alleducazione,
molti racconti
ai divieti, alle intimazioni del tipo:
Questo cattivo! che inducono nel
e di miti,
bambino le nozioni di fare il bene o il
male. Questo tema anche molto pre-
interessano
sente nelle fiabe e nei miti, adorati dai
bambini. Si riferisce peraltro anche
molto i
allimmagine di s. Voglio essere qual- bambini
cuno, sono io, IO sono Giovanni. Allo
stesso tempo, la misura del nostro
grado di identificazione con ci che
crediamo importante. Cominciare a
uscire dalla folla una tappa indispen-
sabile che deve essere vissuta. Questa
serie carbonio riguarda dunque il
periodo dellinfanzia fino al
dodicesimo anno circa, il periodo dello
sviluppo dellio, dove si ha il dovere di
imparare prima a dire io e in seguito a
formarlo.

Sistema periodico degli elementi Serie Teoria degli elementi

7 Uranio filosofia
6 Oro mistica
6 Lantanide politica
5 Argento sviluppo di s
4 Ferro estetica
3 Silicio pragmatismo
2 Calcio fenomenologia, etica
orizzontale: le serie 1 Idrogeno ontologia
verticale: gli stadi

30
 La terza serie quella del silicio. Qui
il tema quello delle relazioni. il
tema specifico della pubert, la fase in
cui si impara a stabilire dei contatti, a
condividere, a coltivare delle amicizie, a
stringere relazioni affettive.
Logicamente, assai pi importante
per gli adolescenti avere degli amici,
privilegiare un amico o unamica piut-
tosto che studiare. Che la scuola
manchi assolutamente di interesse per
loro, si spiega con il fatto che appren-
dere e studiare sono propriet della
tappa successiva. Il gruppo silicio
concentrato sui rapporti affettivi: Chi
frequento? Le relazioni di questo
periodo della vita sono talvolta cos
importanti che esse possono determi-
nare lintera esistenza. tra i dodici e
venti anni che ci capita di scegliere tra i
nostri amici quello o quella che divi-
der con noi la vita.
La serie del ferro. Qui, il tema domi-
nante il lavoro. Il ferro un metallo
destinato ad essere lavorato, utile per la
fabbricazione degli attrezzi da lavoro. Si tratta in particolare del lavoro
in ambito locale. Quale posizione si occupa nella societ? Se si vuole
essere importanti per gli altri bisogna rivestire un ruolo, e per trovarlo
dobbiamo fare qualche cosa: il panettiere, il falegname o il muratore,
quel che importa che il lavoro sia ben fatto, cosa spesso
accompagnata dalla paura di deludere e di essere esclusi. Esistono
diverse comunit, ma nella serie ferro, unicamente quella del vil-
laggio che conta, quella dove tutti si conoscono per nome e per la
loro funzione. Essere messi in disparte drammatico come subire le
angherie dei bambini a scuola. Nella terza serie, quella del silicio, la
paura dellesclusione si riferiva al cerchio degli amici, ai vicini di casa,
a un altro tema dunque. Se osserviamo una persona che possiede una
forte immagine ferro, la vediamo molto occupata a crearsi una posi-
zione o ad esercitare la sua mansione nella comunit o nel suo lavoro.
Abbiamo constatato che le diverse colonne stabiliscono delle
distinzioni concernenti il modo di vivere il tema in questione. Lottava,
per esempio, corrisponde allo stadio della condotta,
dellatteggiamento: lavorare sodo, fare del proprio meglio, credere che
questo non sia mai abbastanza, mettere sotto pressione se stessi o gli
altri. Chi soffre di questa pressione ha bisogno di ferro. Lomeopata gli
prescriver del ferrum metallicum, il ferro puro, senza nessun legame,
che gli permetter di risolvere il problema. In linea di principio,
molto semplice.
La quinta serie quella dellargento. Non pi il lavoro, saperlo
padroneggiare ed eseguirlo ad essere in primo piano. Qui loggetto si

Teoria degli elementi Qualit

Serie Regioni

7 Uranio luniverso Differenti prospettive

6 Oro il mondo, il potere
6 Lantanide il mondo Differenti livelli
5 Argento la nazione, la cultura
4 Ferro la comunit, il villaggio Differenti serie
3 Silicio le relazioni, la famiglia
2 Calcio il corpo
1 Idrogeno lessere

31
trova sul piano del pensiero. I rappre-
sentanti di questo gruppo sono persone
del mondo dellarte o della scienza che
sviluppano delle idee, le divulgano, le
volgarizzano. Sono impegnate nella cul-
tura e talvolta anche nella religione,
campi importanti di questa serie. Lar-
gento fa anche parte della serie silicio,
quella dei pensatori e di una parte della
filosofia. Secondo ci che si intende per
filosofia, la si ritrover nella serie dei
lantanidi e anche in quella delluranio.
La prima serie esaminata era quella del-
lidrogeno, quella dellessere o non
essere. La successiva quella del carbo-
nio, con il corpo al centro e la
consapevolezza che se ne ha. Nella serie
silicio, la coscienza si estende alla fami-
glia ed agli amici. La conoscenza di s e
del posto che si occupa nel mondo si
allarga. Nella serie ferro, questa
coscienza si estende alla comunit,
alloccorrenza al villaggio. Nella serie
argento, essa in relazione con la cul-
tura locale, un tempo tipico di una
provincia, oggi di una regione, e si
Qualit
Serie Centri di orientamento
7 Uranio trascendenza
6 Oro mondo, orientamento
6 Lantanide visione del mondo
5 Argento cognizione, pensiero, cultura
4 Ferro relazioni, sviluppo
3 Silicio identit propria, valori
2 Calcio morale
1 Idrogeno bisogni, sviluppo
sviluppa nelle grandi citt, nei grandi centri, l dove si trovano anche
le universit, mentre ci non pu avere luogo nella serie ferro, perch
nello spazio del villaggio tutti sono impegnati in modo produttivo. In
breve, nella quinta serie, si assiste a unestensione della coscienza.
Veniamo al gruppo dei lantanidi, alla sesta serie che va in parte di
pari passo con quella delloro. In questo gruppo lattenzione rivolta
al potere e alla potenza. Qui, la coscienza si estende al mondo intero.
In questa serie delloro e dei lantanidi, luomo si sente responsabile
del benessere nel mondo. La coscienza ingloba laltro, il prossimo.
Stiamo bene quando tutti i membri della comunit possono dire
altrettanto. dunque facile determinare quali siano le persone e quale
gruppo identifica il loro tipo; con alcuni si sentono a casa, con altri
provano dellostilit. Coloro il cui sviluppo localizzato nella serie car-
bonio vedranno tutti come una minaccia o un nemico. Nella serie
silicio, una famiglia costituir una minaccia per unaltra famiglia dello
stesso villaggio. Nella serie ferro, il villaggio accanto che rappresen-
ter questa minaccia. Nella serie argento il pericolo verr da un altro
popolo perch parla unaltra lingua e la sua religione differente cos
come la sua cultura; saranno i barbari, i miscredenti. Invece, nella serie
oro e lantanidi, lumanit intera parte di me, cos non ho pi nemici.
Qui valgono i temi della fraternit e della libert. Dobbiamo soltanto
porre attenzione agli extraterrestri, marziani o altri! Gli appartenenti al
gruppo lantanidi si occupano soprattutto della padronanza di s piut-
tosto che del potere nel mondo. Vogliono avere il controllo di se stessi,
a cominciare dalle loro emozioni. Sono individui che desiderano
Serie Personalit
7 Uranio sapere
6 Oro volont
6 Lantanide volont
5 Argento pensieri, illusioni
4 Ferro emozioni, azione
3 Silicio sentimenti
2 Calcio sensazioni, vitalit
1 Idrogeno essere
32
andare per la loro strada, in autonomia,
in osservanza della loro legge. Non
hanno bisogno di nessuno che insegni
loro come sincarnano i propri valori. I
giovani possono accordarvi molta
importanza: Voglio andare per la mia
strada. Voglio condurre da solo la mia
vita. Voglio fare ci che voglio. E
anche i bambini: Lo faccio io! Voglio
farlo da solo. Vogliono avere il
controllo della loro vita. Va da s che la
libert per loro un tema fondamen-
tale. A cominciare dalla libert nella
realt esteriore in cui si deve condurre
la propria vita. Questo sviluppo si
esprime nelle convinzioni o nella reli-
gione di ciascuno. Queste convinzioni
provengono da me o da altri? Si
comincia cos a praticare yoga, si aderi-
sce a qualche gruppo oppure si diventa
omeopati Alcuni cercano ci che li
definisce interiormente e non solo
esteriormente. Nella serie oro, que-
sto sviluppo prosegue. Non cercano
pi unicamente di controllarsi, ma
anche di dirigere verso lesterno il
Serie
7 Uranio universo, trascendenza
6 Oro mondo, potere, autorit
6 Lantanide autonomia, libert, s
5 Argento paese, cultura, arte, scienza
4 Ferro emozioni, azione
3 Silicio sentimenti
2 Calcio sensazioni, vitalit
1 Idrogeno essere
potere acquisito. Le persone di questa
serie vogliono diventare dei capi: sin-
daco, direttore, prefetto o presidente. In
principio ambiscono a migliorare il
mondo, ma poi ci si accorge che lo
fanno soprattutto per soddisfare i loro
interessi. Quindi il principio della serie
oro stato mescolato a quello che
dominante nella serie del calcio.
Lultima serie quella delluranio.
Dal punto di vista dellet, il periodo La serie
della vecchiaia, delle persone che si
ritirano dalla vita esteriore. Ritornano
uranio
in loro stesse; si occupano pi di loro
che di esercitare un potere o
quella dello
uninfluenza. la serie
dellorientamento spirituale, quella del
sviluppo
lasciare la presa. In questo approfondi-
mento dellessere ci si sente nel
spirituale
migliore dei casi in unione con
luniverso intero.
Pi nessuno rappresenta allora un
nemico. In un certo senso, le serie idro-
geno e uranio si congiungono per
chiudere un ciclo, come luroboro, il
Serie Cultura
7 Uranio intimit
6 Oro carriera, autobiografia
6 Lantanide reciprocit
5 Argento ruolo, famiglia, scuola
4 Ferro cure parentali
3 Silicio cure materne
2 Calcio
1 Idrogeno
33
Luomo della fase lantanide non ha
nemici; per lui ognuno un fratello,
una sorella
serpente o drago che si morde la coda.
Il verbo greco lanthanein significa:
essere, rimanere nascosti. I lantanidi,
difatti, sono dei metalli racchiusi nelle
pietre. Questi elementi sono chiamati
metalli rari, pur non essendolo davvero,
perch rimangono celati e non li si
trova mai allo stato totalmente puro;
sono sempre mescolati ad altri elementi
da cui molto difficile separarli. stato
cos per numerosi gruppi spirituali
nascosti, cenacoli che non erano emersi
perch non erano abbastanza forti per
stabilire un potere nel mondo.
Potremmo considerare i lantanidi come
persone che aspirano a divenire
sovrani. Per raggiungere lo stato di
regalit bisogna avere acquisito la
padronanza di s, essere divenuti la
propria legge, in mancanza di ci non
si pu mantenere il controllo sullin-
sieme. Maestri che non dominano se
stessi provocano, in molti movimenti
spirituali, delusioni e disappunto.
forse un caso che gli elementi della
serie dei lantanidi segnano la congiun-
tura attuale? Sono molto utilizzati nella
tecnica moderna: nei laser, in tutti i
computer, nei lettori CD e negli
schermi televisivi. Giocano un grande
ruolo negli effetti luminosi e nel
colore, in particolare negli schermi TV
per produrre i colori rosso, verde e
giallo che danno forma alle immagini.
La high-tech informatica forse non
potrebbe esistere senza questa serie di
elementi. Evidenziano cos il passaggio
a un livello superiore della coscienza.

Tradizioni Qualit
1 Fenomenologia Martin Buber, Prescott Lecky, ,Roolo May, Maslow bisogni
esistenziale Abraham Maslow, Andras Angyal, Kegan equilibrio, relazioni
Carl Rogers, Ludwig Binswanger
Kohlberg sviluppo morale
2 Neo-psicoanalisi Anna Freud, Erik Erikson, Ronald Fairbairn Gebser concezione del mondo
Donald Winnicott, Margaret Mahler, Harry
Guntrip, John Bowlby, Heinz Kohut Fowler pensiero
Loevinger identit, valori
3 Sviluppo James Baldwin, John Dewey, Jean Piaget
costruttivo George Herbert Mead, Kohlberg, Graves, Wade valori
William G. Perry, Jane Loevinger Spiral dynamics sviluppo
4 Psicologia dialettica Commons funzionamento
Piaget conoscenza
5 Transpersonalismo Wilber
Wilber centro dorientamento

34
Verso lunit
Vedete, lo sviluppo del genere umano si
realizza secondo la successione delle
serie che abbiamo tratteggiato sopra.
Dalle relazioni della famiglia e del clan,
siamo passati a quelle dei villaggi e
delle citt, per arrivare a quelle di prin-
cipati e di regni. Gli Stati si sono uniti
per formare ununit pi importante,
come lUnione Europea. Lumanit paese, poi sulle altre culture del mondo e, per finire, luniverso. Pos-
sul punto di concepire un mondo
unico, un tutto che riunisca tutti gli
uomini. Il movimento New Age ne era
unespressione, come anche lo slogan
Fate lamore, non la guerra. La
guerra significa che gli altri sono dei
nemici. Invece, per colui o colei che
nella fase lantanide, tutti sono fratelli e
sorelle. Per loro non vi sono nemici e la
pace dunque un tema fondamentale,
tanto quanto quello della libert. Molte
delle libert di cui godiamo oggi sono
state conquistate dai sostenitori della
New Age durante gli anni 70. Ecco la
strada che dobbiamo percorrere. Ma
purtroppo osserviamo che numerosi
gruppi e movimenti vogliono mantenere separati il loro paese, la loro
regione, la loro etnia, la loro cultura. Si potrebbe dire che vogliono
regredire verso lo stadio argento, la fase dove le differenti culture e
religioni sono nemiche.
Tavola delle corrispondenze
La tavola IV riassume linsieme. Abbiamo visto che tutto comincia nel
proprio essere grazie allidrogeno; che si prosegue sulla scala del
corpo, poi su quella della comunit del villaggio, poi su quella del
siamo stabilire anche un parallelo tra le serie e i sensi. I lantanidi si
riferiscono agli occhi, alla visione, per cui la luce molto importante
per questo gruppo. Largento riguarda ludito e la parola, il che aiuta a
comprendere il detto: La parola dargento, il silenzio doro.
Bisognerebbe dire invece: La parola dargento, la vista doro.
Le differenti serie possono essere messe anche a confronto con la pira-
mide dei bisogni e molte altre suddivisioni stabilite dai ricercatori.
Prendiamo la gerarchia dei bisogni secondo Maslow. Il primo gradino
quello dellinsieme dei bisogni fisiologici. Corrisponde alla serie
idrogeno. Il secondo quello dei bisogni di sicurezza e di salute: serie
carbonio. Il terzo, silicio: gli amici e la famiglia. Il successivo, ferro:
bisogno di stima e di rispetto. Tuttavia, Maslow non precisa stando a
ci che vediamo quello che corrisponde al villaggio. Aspettarsi stima
e rispetto da parte dei propri amici appartiene alla serie silicio. E se
un oratore omeopata che desidera tali riguardi in un centro della
Rosacroce, ci appartiene alla serie argento. Il livello seguente quello

Maslow
Serie Bisogni

7 Uranio trascendenza
6 Oro auto-attualizzazione
6 Lantanide autorealizzazione
5 Argento cognizione, intelligenza,
4 Ferro stima, rispetto, obiettivi
3 Silicio amore, amicizia, famiglia
2 Calcio sicurezza, salute, morale
1 Idrogeno fisiologia, nutrimento, sonno

35
dei bisogni cognitivi, dellintelligenza e
dellestetica. Il bisogno di autorealizza-
zione e di attualizzazione corrisponde
anche al gruppo dei lantanidi, come a
quello delloro. In ultimo arriva il biso-
gno di elevazione e di coscienza
trascendentale.
Altri modelli
Abbiamo appena esposto uno schema
universale. Anche degli economisti,
degli antropologi, dei ricercatori scien-
tifici fanno uso di strumenti simili.
Lo psicologo americano Robert Kegan
parla di misure e relazioni che tro-
vano la loro corrispondenza nelle serie
della tavola periodica.
Lamericano Lawrence Kohlberg, filo-
sofo e psicologo, utilizza un modello di
sviluppo morale che mostra come lob-
bedienza del bambino si accorda alla
serie calcio. Se lobbedienza strumen-
talizzata, si riferisce alla serie ferro; se
integrata come principio o esperienza
interiore, riguarda i lantanidi. Ma al di
qua (idrogeno) e al di l (uranio), non
Graves, Wade
Serie Valori
7 Uranio unit
6 Oro sistemicit
6 Lantanide molteplicit, relativit
5 Argento assoluto
4 Ferro egocentricit
3 Silicio animico
2 Calcio magico
1 Idrogeno
c nulla nel modello di Kohlberg.
Il poeta e filosofo polacco Hans Gebser ha fatto una descrizione delle
differenti fasi storiche della concezione del mondo. Limmagine
arcaica delluniverso cos come la concezione molto primitiva del
mondo magico del bambino si accordano alla serie idrogeno. La pi
basica, la visione razionale e terra-terra corrisponde alla serie ferro.
Tutto abituale e normale, e si tratta di comportarsi secondo un ada-
gio olandese molto ferro: Sii normale, e sarai gi sufficientemente
pazzo. il contrario della serie argento, dove ci si vuole distinguere
in modo chiaro, e dove la persona si considera come unica, speciale e
soprattutto non qualsiasi. Il suo sguardo sulle cose particolare; pu
ammirare il mondo, contrariamente a una persona della serie ferro che
non conosce il sentimento di ammirazione, e vede la terra soltanto
come un suolo da sfruttare.
Linformatico Martin Fowler ha concepito una scala che rappresenta i
modi di pensare. Riscontriamo che i suoi pioli corrispondono comple-
tamente alle nostre serie: magico, mitico, funzionale, conformista,
individuale, non convenzionale e trascendente. Alla fine, si arriva sem-
pre alla stessa conclusione; ovunque la serie ferro la pi conformista.
Lo spiritualista e filosofo integrale americano Ken Wilber d la
seguente descrizione dei diversi modi di essere nel mondo. Parte dalla
domanda: Qual il centro della vostra coscienza?, distinguendo
quattro centri: il cosmo, il mondo, letnia e lio. Nel caso delletnocen-
trismo, il suo gruppo la cosa pi importante, che sia quello del
villaggio o del paese, ma si dovrebbe fare la distinzione tra la serie
ferro o argento.
Wilber
Serie Centro
7 Uranio cosmo
6 Oro mondo
6 Lantanide
5 Argento etnocentrico
4 Ferro
3 Silicio
2 Calcio egocentrico
1 Idrogeno
36
Noi constatiamo che tutti questi diffe-
renti modelli e sistemi mettono
laccento su qualche aspetto non men-
zionato nelle serie che abbiamo
presentato. Maslov vede le cose a partire
dai bisogni; Kegan osserva lequilibrio
o le misure e le relazioni; Kohlberg
prende in considerazione lo sviluppo
morale; Gebser considera le differenti
concezioni del mondo; Fowler fa delle
distinzioni nel funzionamento mentale,
nei valori, nei gradi di maturit,
nelloggetto principale
dellorientamento di una persona. La
variet delle prospettive riflette
linsieme delle serie.
Si potrebbe dire che questi differenti
modi di vedere, rappresentati da
ciascuna delle serie, fanno parte
anchessi di queste serie. Potreste costi-
tuire un nuovo quadro dove tutti questi
dati potrebbero essere introdotti. Lo
sviluppo morale si accorda bene con la
serie carbonio; lorientamento sul
benessere del mondo con la serie oro,
ecc. Il sistema complesso ma mostra
bene che tutti questi elementi interagiscono senza sosta. In realt,
potremmo vederci dei frattali, e il pi grandioso quello che fa rin-
contrare il macrocosmo e il microcosmo, il pi grande si ritrova nel
pi piccolo.
Stadi
Le colonne coprono una serie da 0 a 17, o da 1 a 18 secondo il modo
di vedere. 1 linizio dello sviluppo. Paragonatelo a un seme che
comincia a germogliare e spinge fino a rompere la superficie del
suolo, poi cresce e si sviluppa senza interruzione fino alla fioritura.
Viene allora la fase dei semi, la pianta deperisce e poi muore. cos
che possiamo studiare lo stadio di sviluppo di un essere umano, il
suo modo dessere, ci che fa, come agisce. Ripetiamo che in
relazione con la serie ferro, la persona crede di avere ancora molto da
fare, crede di dover lavorare sodo per arrivarci. Si tratta dello stadio
otto, il modo di agire. Ad ogni grado corrisponde un modo di pro-
cedere. Allo stadio 10, lo sviluppo quello della piena fioritura; il 15
la fase finale di uno sviluppo; il 16 quello in cui stato raggiunto
il termine, e restano solamente delle rovine, delle tracce. Oltre, lo svi-
luppo completamente terminato. Lo stadio 0 quello del riposo,
non c pi nulla.
Per finire, accenniamo che possiamo anche stabilire le corrispondenze
tra le serie di elementi e i plessi: idrogeno - plesso radice; calcio -
plesso sacro o sessuale; silicio - plesso solare; ferro - plesso del cuore;
argento - plesso della gola, la parola; oro - plesso della fronte, gli
occhi; uranio - plesso coronale.
37
La rte della guarigione
nel pensiero cinese

Ichi, il numero 1. Finch siamo aperti a nuove idee, lo sviluppo

possibile. Nella tradizione Zen, si dice che i maestri hanno fallito pi
volte dei loro studenti, nei loro tentativi di raggiungere la perfezione.
WG von Krenner, K Jeremiah, D Apodaca,
Aikido Ground Fighting: Grappling and Submission Techniques, 2015

38
DIANNE SOMMERS, filosofa, agopuntrice e fisioterapista, analizza lo
spirito incarnato, il fondamento del pensiero medico cinese.
el pensiero cinese, les-
N sere umano il risultato
di due mondi. Il suo
corpo viene dalla terra;
un grumo di argilla
indisciplinato con un cuore capace di
ricevere laspetto spirituale del cielo.
Luomo ha la capacit di connettersi
con le dimensioni superiori e di perce-
pirle come sorgenti di vita.
Una parte importante della nostra esi-
stenza umana consiste nel rimanere in
equilibrio in questa doppia natura.
Negli esseri umani, cinque aspetti spi-
rituali (shen) sono radicati nei diversi
organi del corpo. Tutto ci che accade
nelluomo e attorno a lui attiva gli
aspetti spirituali che consentono lo svi-
luppo e la trasformazione dellessere
interiore.
Le esperienze dellindividuo nel mondo
svolgono un lavoro nel corpo e nello
spirito. Le emozioni e gli aspetti spiri-
tuali esercitano una influenza sulla
formazione del corpo fisico, poich le
qualit spirituali lo controllano e lo
determinano. I cinque spiriti consen-
tono alluomo di percorrere il proprio
cammino di evoluzione, un cammino
(dao) in cui il potenziale della persona-
lit individuale pu essere espresso.
I cinque shen aiutano lessere umano a effettuare dei cambiamenti in
modo consapevole e, quindi, a realizzare il suo destino.
La salute pu essere definita come uno stato in cui siamo in grado di
mantenere un certo equilibrio fisico, mentale, emozionale e spirituale;
mentre un malanno palesa uno squilibrio nellespressione individuale.
Durante la terapia, alcuni cercano di ridurre il dolore fisico o emotivo,
mentre altri sono alla ricerca di un processo di guarigione che induca
una crescita spirituale. Comunque sia, nella medicina cinese ogni
sistema di organi ha una base energetica, e i sintomi fisici e mentali
sono indicazioni utili per localizzare la perturbazione energetica. Dopo
aver identificato il problema, un sostegno pi mirato pu avvenire per
incanalare il flusso di energia in modo appropriato.
Quando i cinque spiriti sono portati alla loro piena espressione, c un
contatto con la conoscenza interiore, una connessione che permette di
vivere in conformit col destino individuale dellessere umano.
Quando si devia dal cammino e non si segue pi il proprio dao, la
malattia si pu introdurre. I sintomi e i dolori del corpo rivelano i
sistemi di organi e gli aspetti spirituali che faticano a svolgere le
proprie funzioni.
I cinque elementi
Il disordine interiore o squilibrio del centro, il tema della confe-
renza di oggi: un concetto familiare ai filosofi cinesi. Zhongguo, nome
con cui la Cina si definisce, significa il Regno di Mezzo. Il concetto di
mezzo gioca un ruolo importante nel pensiero cinese.
Nel mito della creazione vediamo cose pesanti che sorgono e cadono
nel caos originario, mentre le pi leggere salgono. Le prime hanno
formato la terra, le seconde il cielo. Tra le due c lo spazio pi impor-
tante, dove tutte le trasformazioni avvengono, dove tutto ci che
scende dal cielo e si alza dalla terra dovr trovare il suo posto. Nelles-
sere umano, che un riflesso perfetto di questa immagine, il mezzo
39
anche il luogo in cui avvengono le tra-
sformazioni. Oggi prenderemo in
considerazione luomo in quanto
microcosmo, e lo faremo dal punto di
vista del grande tutto, il macrocosmo.
La filosofia cinese , in un certo senso,
lopposto della nostra filosofia occiden-
tale materialistica. Esagerando, si
potrebbe dire che secondo
questultima tutto costruito a partire
dalla materia, tutto proviene da questa
base. Anche lo spirito considerato un
fenomeno derivante dalla materia. Il
pensiero cinese afferma esattamente
lopposto: dello spirito, della
coscienza, di questa grande e vasta
estensione che comprende tutto; la
materia generata da una condensa-
zione continua.
Un secondo aspetto importante del
pensiero cinese che esso non si
occupa di ci che esiste, ma considera
ogni cosa parte di un processo, unap-
parenza in costante trasformazione. La
stesso avviene con il Dao, il cammino.
Tutto sempre in movimento, e la filo-
sofia cinese si propone di descrivere ci
che succede e cosa cambia. Perch non c realt statica nel tempo; per
dimostrarlo, tutto mostrato in forma di associazioni. Si considera
sempre in quale fase di un processo di cambiamento una persona si
trova, oppure quali sono i processi che agiscono in lei. Le associazioni
sono un modo di descrizione. Ci si riflette nel pensiero yin-yang. In
esso, non ci si fissa su una cosa, ma la si descrive in relazione a
qualcosaltro.
Yin-yang loscurit in relazione alla luce, il pesante rispetto al leggero,
il maschile rispetto al femminile. Si pu descrivere qualcosa con un
certo numero di termini, ma senza limitarlo nelle sue propriet, come
noi facciamo con un materiale o una particolare sostanza.
Ogni oggetto, ogni cosa porta in s il cambiamento. Ci vale anche
per le cinque fasi o i cinque elementi. Noi preferiamo parlare di una
suddivisione in cinque fasi perch rispecchia meglio di cosa si tratta:
cinque fasi di trasformazione in cui necessario considerare una cosa.
Ci accostiamo a un modello che stato scritto 2500 anni fa, e pubbli-
cato nel libro Shu Jing. Jing significa letteralmente classico, libro
fondamentale. Cos abbiamo Nei Jing, Nan Jing e I Jing, tutti terminano
in Jing, che significa il fondamento.
Il Shu Jing contiene documenti che descrivono quello che successo nel
Regno di Mezzo verso il VII secolo a.C. Uno dei capitoli lo Hong Fan, il
piano che ingloba tutto. Questo piano particolarmente ambizioso
perch descritto tutto in un unico capitolo. Tuttavia, diventato de
facto la linea normativa per tutta la filosofia, per tutti i successivi svi-
luppi. Lidea di base che noi, esseri umani, siamo fallibili. Circondati
da ogni sorta di giudizi, soggetti a ogni sbalzo di umore, ci affidiamo
a opinioni che abbiamo sentito qua e l. Secondo i saggi di quel
40
tempo, ci deve essere qualcosaltro per
orientarsi e pensare, qualcosa di un
ordine del tutto diverso rispetto alla
mutevolezza della natura umana. Se
questultima volubile e quindi poco
affidabile, la natura stessa un riflesso
di un ordine superiore, celeste. Se
potessimo conoscere le leggi di natura
e percepirne la loro essenza superiore,
avremmo in mano un filo che potrebbe
guidarci nel nostro ambiente sociale.
Vedremmo cos chiaramente ci che ci
mostra lordine naturale celeste.
Lo Hong Fan, questo classico scritto
nel IV secolo a.C., in seguito divenuto
il canone sia per la filosofia della medi-
cina sia per la politica e lordinamento
sociale. Questi non sono, nel pensiero
cinese, degli aspetti individuali, bens
un modello dinsieme che permea tutti
i livelli della societ. Questo modello
mostra come il processo della vita si
sviluppa, come il mondo naturale si
manifesta. I pensatori cinesi utilizzano
volentieri la numerologia.
Tutto iniziato quando siamo usciti dal
caos iniziale per giungere nel mondo.
Ci rappresentato dal numero 1.
Lelemento associato a questa fase
lacqua e anche il nord. lo yin, il
quale indica che siamo gi nel mondo,
in una forma in cui lunit presente.
Le associazioni diventeranno immedia-
tamente pi chiare quando arriveremo
al fondo delle cose. Nel processo di svi-
luppo, andiamo verso il 2.
Il fuoco rappresenta il lato opposto, il
sud, dove c lo yang. Dallunit
passiamo alla dualit, dove lo yin e lo
yang sono entrambi presenti. A causa di
questa dualit, lo yin animato dallo
yang, il quale fa sorgere la vita. L dove
lo yin, loscurit, linerte, rappresenta
ci che fisso, lo yang, dallinterno
della dualit, rappresenta ci che vivo,
luminoso, leggero e mobile. Questo
lasse verticale iniziale, lalbero tra il
cielo e la terra. In questo processo ini-
ziale, le parti pi pesanti cadono e
formano la terra, le parti pi leggere
salgono e formano il cielo.
Nel mezzo, tra lo yin e lo yang, tra 1
e 2 c il 3. Qui troviamo
lelemento legno, la fase legno
41
rappresenta lest, dove sorge il sole,
dove tutto ha il suo inizio, l nel
mezzo, dove appare la creazione.
Il legno la fase in cui le cose
appaiono, tra il cielo e la terra. Quindi
vi il cielo, luomo e la terra. Questa
la prima tricotomia, prima della com-
parsa del tempo e dello spazio.
Dal 3, appare sullasse orizzontale il
tempo, e lo spazio dallaltro lato. La
comparsa del tempo, nel senso delle
quattro stagioni, e dello spazio, nel
senso delle quattro direzioni.
Lelemento il metallo; la direzione,
lovest. Lo spazio ora esteso in quattro
direzioni. Possiamo vederci la presenza
della totalit. Nel pensiero cinese, que-
sta totalit dei quattro elementi deve
ottenere un dinamismo che si acquisi-
sce nella posizione centrale, nel mezzo
dei cinque, dellelemento o fase terra,
la fase che assicura uninterazione dina-
mica tra le quattro direzioni
individuali. Cos le cose sono in movi-
mento. Il 5 letteralmente il numero
che mette la materia in movimento.
Dopo il IV secolo a.C., appaiono un
gran numero di altri processi. A parte il fatto che ci sono molte cose
che si suddividono in due o tre, molte altre sono divisibili in quattro o
cinque fasi. Il numero 5 la base delluniverso, esso permette di osser-
vare come si sono svolti i fatti. Come abbiamo detto allinizio: si tratta
del movimento, della trasformazione.
Questo il motivo per cui possibile vedere cinque tipi di
movimento. Lenergia del legno il movimento che viene dallest, il
sole che sorge, o la primavera; lenergia di espansione il potenziale
per andare in tutte le direzioni, per determinare tutti i movimenti. Allo
stesso modo, tutto ci che appartiene allelemento fuoco contiene in
s il potere di stabilire una connessione con il cielo; lovest,
strettamente legato ai metalli, rivela il movimento verso linteriore, e
permette alle cose di essere assimilate.
Poi, c lenergia dellacqua, che realizza il collegamento con la terra, il
legame con la base o il fondamento. Il movimento del centro in rela-
zione con la trasformazione: la conversione, lassimilazione e
lassemblaggio dei diversi aspetti.
Vediamo ritornare la filosofia dei processi, uno sviluppo che
comprende tutti i movimenti della vita: salire, brillare e scendere, tutti
i processi, grandi o piccoli, in cui siamo coinvolti nella vita.
Questo vale anche per le stagioni: primavera, estate, autunno e
inverno, nelle quali la posizione centrale, il mezzo, non sempre
nello stesso posto. Vediamo qui il centro nel mezzo, ma a volte,
quando si mettono i cinque elementi in fila, si scopre che questa
posizione tra le fasi yang e yin. Le due fasi yang sono le fasi di
ascesa e di uscita, il legno e il fuoco; poi c laspetto terra, collocato
tra la fase yang e yin del metallo e dellacqua. Una terza possibilit
42
contemplata dalla filosofia cinese per la
posizione centrale posta tra ciascuna
fase, perch ogni uomo, nelle diverse
fasi, vive un processo di trasformazione.
In breve, la posizione centrale pu scor-
rere ed essere vista in luoghi diversi. La
parte superiore, laspetto fuoco, corri-
sponde al cielo. La parte inferiore, il
legame dellacqua con la terra, ha una
connessione con il suolo.
Tra le due si trova la zona, la sfera in
cui deve accadere ci che di dominio
degli umani, cio trasformare, oppure
collegare ci che accade tra cielo e
terra. Cos, da questa grande prospet-
tiva relativa al tempo e allo spazio,
vogliamo ora ritornare alluomo e al
nostro interesse per la medicina
cinese. E vedremo che negli esseri
umani, in modi diversi, le cinque fasi
si presentano.
Fondamenti della medicina cinese
Uno dei principi dellagopuntura si
trova nel funzionamento dei sistemi di
organi. Questi sono al centro, formano
il mezzo. I diversi organi in essi conte-
nuti non sono soltanto quelli che
conosciamo, sono dei sistemi che,
energeticamente parlando, corrispon-
dono alle qualit che abbiamo sopra
enunciato. Lenergia del
Lenergia del fegato appartiene allele-
mento legno, che in relazione con la fegato fa
creativit dellessere umano. Allinizio
della primavera, quando il sole sorge, vi parte dellele-
un grande potenziale, ma nulla
ancora formato. In primavera non mento legno,
potete vedere cosa diventer la foglia o
il filo derba che spuntano. La stessa
che in rela-
cosa per lenergia del fegato nelluomo:
unenergia creativa, un potenziale,
zione con la
delle possibilit, una forza che aiuta a
creare, ad avviare un progetto.
creativit
Nel pensiero cinese, tutto questo reso
possibile dallenergia del fegato. Con
dellessere
essa possiamo, in modo visionario,
progettare ogni sorta di idee e
umano
creazioni. Anche se qui si tratta piutto-
sto di qualit dello spirito, nel pensiero
cinese esse sono associate agli aspetti
del corpo. Provate a immaginare: il
legno corrisponde al fegato, ma anche
agli occhi. Vedere, non soltanto con gli
43

organi esteriori, ma anche con locchio
interiore.
Entrambi giocano un ruolo importante
in quello che vedete davanti a voi, in
quello che potrebbe accadere. I tendini
formano un aspetto che collegato
allenergia del fegato, perch
rappresentano il potenziale della mobi-
lit, essi permettono di applicare una
forza e di sviluppare una potenza
improvvisa per mettere qualcosa in
movimento. Nel pensiero cinese, tutto
questo appartiene allenergia del legno.
Continuiamo con unaltra energia. Il
fuoco lenergia dellestate, lenergia
del cuore. Il cuore un organo molto
speciale. Se esaminiamo il carattere
cinese che significa cuore vediamo un
pozzo vuoto, con tre trattini sopra. Il
cuore ci collega al cielo, lenergia
con cui le cose possono essere unite
tra di loro, con cui si pu sentire o
fare una connessione. Lentusiasmo
che nel vostro cuore e che voi potete
collegare o trasferire ad altre persone,
ne una prova.
La lingua ne associata, la lingua come
strumento per realizzare questa connes-
sione. A questo proposito,
interessante notare che nel nostro cer-
vello, in proporzione al resto del
sistema sensoriale, la parte che
coordina la lingua occupa la superficie
maggiore. Se davvero volete sentire
bene qualcosa, il miglior modo farlo
Se esaminiamo
con la vostra lingua, il modo migliore
per scoprire il legame.
il carattere
Inoltre, la circolazione del sangue e i cinese che
vasi sanguigni sono associati con questa
energia. Il cuore permette che il legame significa cuore
con il cielo possa stabilirsi e
trasmettersi in tutto il corpo. Attraverso
vediamo un
i vasi sanguigni e il sangue, possiamo
effettivamente provare la connessione
pozzo vuoto,
con il cielo. Nel pensiero cinese, il san- con tre trattini
gue non solo materiale,
unimportante sostanza colma sopra
dellenergia del cielo.
Rivolgiamo ora la nostra attenzione
allenergia del metallo. Essa riflette lau-
tunno ed in rapporto con i polmoni.
Grazie a questa energia, le cose
possono discendere e farsi sentire nel
vostro sistema. I polmoni
44
rappresentano la sensazione. Ci che
nellenergia del fegato diretto princi-
palmente verso lesteriore, i polmoni la
dirigono verso linteriore. Cosa ti senti
dentro? lenergia della discesa, del
lasciar andare, la capacit di apprendere
e di rinunciare.
Quando questa energia penetra in voi,
potete realmente entrare in voi stessi,
una fonte di ispirazione che vi tocca
interiormente e che vi stupisce: Oh,
ecco qualcosa di speciale, si tratta di
me, qualcosa sta cambiando in me! Il
naso, dove il respiro entra ed esce,
lorgano di senso che accompagna que-
sta energia. Anche la pelle un sistema
sensoriale che ci permette di sentire le
cose. I polmoni, con lenergia del
metallo, sono permeabili alle vostre
esperienze.
Arriviamo poi allenergia dellacqua.
Questa collegata ai reni; la connes-
sione con la terra, il legame con il
fondamento, con la base ereditaria.
Lenergia dei reni la simboleggia e gioca
nel nostro corpo il ruolo importante di
collegarci, di farci sentire sicuri e stabili.
Qui, le orecchie sono gli organi senso-
riali che esercitano una grande
influenza. Le ossa, come una forma di
estrema densificazione, meglio si adat-
tano alla terra; esse assicurano anche la
stabilit che il sistema deve fornire
affinch possiamo stare in piedi.
Con al centro il 5 la fase della terra
abbiamo i processi di digestione e di
assimilazione. Lelemento che si trova
nel mezzo deve formare un legame con
gli altri aspetti. Laspetto terra diretta-
mente in rapporto con la digestione e
lassimilazione, non solo di cibo e di
bevande, ma di tutto quello che incon-
triamo, viviamo e sperimentiamo. Qui,
dobbiamo convertire tutte le informa-
zioni in qualcosa che ci proprio.
Dobbiamo attivare le nostre trasforma-
zioni, prima di poter assimilare. Ci
sono persone che mangiano buone
cose, ma ne assorbono pochi elementi.
Dobbiamo imparare queste cose con un
processo personale. Non come le per-
sone che seguono vari corsi di
formazione e pensano: Oh, fantastico! E
poi continuano la loro vita senza alcun
45
cambiamento. Nulla stato assimilato o
trasformato.
Ci che voi coltivate, trasformate e assi-
milate in voi stessi, il vostro raccolto. E
sar riposto nel vostro granaio soltanto
se lavorate duramente per ottenerlo. Nel
pensiero cinese, la bocca lorgano di
senso corrispondente a esso, cos come
i muscoli, poich danno consistenza
alla carne.
I cinque aspetti dellanima umana
Con tutto questo, abbiamo una base di
lavoro, una sorta di fondamento sul
quale il modello medico cinese opera.
Questo modello non si accontenta
degli organi, della materia organica
con le sue caratteristiche e funzioni
basate su studi medici e fisiologici; no,
il modello cinese sinscrive in un con-
testo molto pi ampio, ci familiarizza
con le capacit e gli aspetti di trasfor-
mazione propri del sistema umano. Vi
troviamo anche la tricotomia del cielo,
della terra e del cuore. Lenergia del
cuore mantiene la connessione con il
cielo, lenergia del rene assicura il
contatto con la terra. Per la semplice ragione che noi siamo esseri
che si trovano tra la terra e il cielo. Siamo esseri che, dal cielo,
devono trovare un posto sulla terra, dove lesistenza e le necessit ci
impongono di lavorare per creare una trasformazione, un
cambiamento, un arricchimento per il raccolto.
Dal punto di vista spirituale, iniziamo dagli aspetti fisici ed energetici
per giungere allaspetto dellanima. Seguiamo di nuovo la stessa linea,
come nel macrocosmo e nella fisiologia del corpo umano, per ritro-
varla nella vita dellanima. Cos, sotto laspetto dellenergia del legno,
si trova quella dellanima, che lenergia del fegato. Nella filosofia
cinese questo chiamato Shen.
lanima leggera ed eterea, e di fronte c la sua antagonista: lanima
fisica o animale, lanima grossolana. Lo shen e il po sono i due motori in
cui avvengono i movimenti appartenenti alleconomia energetica, lin-
gresso e luscita delle energie. Lo shen e il po formano la dualit nella
quale unanima tende a salire e unaltra a discendere verso la terra.
Una tende verso la sublimit, si eleva al mondo delle idee e dei pen-
sieri superiori, mentre laltra affascinata dalla terra che tutto
promette.
La mattina, al risveglio, sperimentiamo il dilemma: Oh, mi devo
alzare, devo meditare, devo fare questo e quello! Ma il nostro corpo
dice: Oh, come si sta bene a letto! Possiamo cos comprendere lo shen
e il po. Entrambi sono presenti, e inducono un movimento
nellinsieme. Lo shen etereo, tende verso lalto, verso la spiritualit,
lo shen va con lo spirito, dicono i Cinesi. Esso comprende un certo
numero di qualit spirituali e ha anche una connessione con i sogni,
che sono un aspetto importante della nostra vita.
46
Il potere dimmaginazione, di cui
abbiamo gi parlato, la capacit di
vedere con locchio interiore che corri-
sponde, in senso spirituale, alla fantasia,
agli ideali e alle visioni, appartengono
allo stesso tipo di energia.
Allo stesso modo, la possibilit di
uscire dal proprio corpo, perch lo shen
considerato una qualit spirituale che
pu manifestare qualche forma di indi-
pendenza, di distacco; per esempio
sognare di essere occupati a meditare
su una montagna in Cina; oppure agire
al di fuori del corpo, conoscere espe-
rienze di morte imminente,
sperimentare trance o estasi... Lo shen
pu osservare da lontano; una forza
yang e pu volgersi verso lesteriore.
Allopposto, c il po. Il po lanima
fisica, lanima animale, grossolana. la
vita terrestre in noi, la forza terra che ci
fa sentire che siamo umani. Sono le
sensazioni che sperimentiamo nel
nostro organismo, le reazioni e le pul-
sioni istintive. Alla respirazione, che
funziona automaticamente, non dedi-
chiamo alcuna attenzione. Per questa
ragione essa e definita la pulsazione del
po, e rende possibile la penetrazione
dellelemento anima nel corpo. Ogni
terapia respiratoria utilizza questo prin-
cipio per fare letteralmente passare
Ognuno
attraverso il corpo fisico le esperienze
che devono essere sperimentate. Questa
partecipa al
energia assicura che le esperienze siano
assimilate nel e attraverso il corpo. Lo
tutto, ma
shen e il po sono un motore duplice che
esprime congiuntamente le forze cen-
deve prepa-
tripete e centrifughe dellorganismo. rare la sua
C ancora un terzo aspetto dellanima,
lenergia dellacqua. I cinesi chiamano casa affinch
questa fase lo zhi. la forza che costi-
tuisce la vostra base, e lenergia mentale una certa
per esprimere la vostra volont, non in
modo compulsivo, pur mantenendo la cosa possa
concentrazione nel tempo, evitando
lentusiasmo iniziale ricorrente che ha restare in lui
bisogno ogni volta di essere riempito
con qualcosa di diverso.
Qui pu nascere e ancorarsi un ideale.
Lo zhi vi d la forza e la determinazione
per fare ci che volete nella vostra vita.
anche una risorsa, un aspetto
dellanima che unisce un atto di
47
volont con lenergia di base. I reni
sono il sistema di organi che
corrisponde allo zhi. Lelemento succes-
sivo lo yi, lenergia appartenente alla
terra, che al centro; anche la forza
che rende le cose personali. Come
abbiamo visto nella digestione, dove le
essenze sono estratte dalletere e
formano il vostro raccolto, la stessa
cosa accade qui a livello spirituale, il
dominio dello spirito. Questa mattina
forse avete imparato qualcosa leggendo
il giornale o ascoltando la radio. Se
foste invitati ora a riprodurne lessen-
ziale, lo fareste in un modo molto
personale, in funzione della vostra
visione del mondo e del vostro approc-
cio alle cose. Questa energia assicura
che le informazioni si trasformino in
qualcosa di personale. Il processo per-
mette di riporre come raccolto
personale ci su cui si concentra e foca-
lizza la vostra attenzione.
Il cuore il nostro patto con il cielo
Ci sono quindi quattro aspetti spirituali
associati agli esseri umani. Il quinto, lo
shen, correlato allenergia del fuoco e
al cuore. Gli altri quattro sono anche
annoverati tra i cinque shen, nome
generico che significa anche spirito o
qualit spirituale. Tuttavia, poich que-
sto spirito specifico in contrasto con
gli altri quattro, egli appartiene alle
energie del fuoco e del cuore.
Torniamo a ci che abbiamo detto in
precedenza sul cuore. Si tratta infatti di
un organo cavo. Nel pensiero cinese,
anche considerato una sorta di vuoto,
una casa che pu ricevere lo shen.
notevole che nel pensiero cinese
ognuno abbia un spazio personale
affinch dimori in lui un elemento del
grande insieme. E ci non automatico
o facile.
Ognuno partecipa al tutto, ma deve
preparare la sua casa affinch una certa
cosa possa restare in lui. In altre parole,
si deve creare, per questa parte dello
spirito universale, la possibilit di
dimorare in lui. Questa la
connessione alla sorgente originale, alla Nel pensiero
quale tutto collegato. Grazie a questa
connessione, si pu compiere il nostro
cinese,
destino, perch non siamo solo i figli
di un padre e di una madre naturale.
il saggio
Secondo il pensiero cinese, i genitori
forniscono una base fisica per
adegua la
lesistenza, il fondamento della natura
terrena, ma riceviamo la nostra ispira-
sua volont
zione da un altro polo, dallaspetto
celeste, dove ci anche indicata la
personale
nostra destinazione, il ming. Ancora una alla volont
volta vediamo la triade: il cielo, la terra
e luomo. I processi di trasformazione del cielo
avvengono nella parte umana. Il cuore
con lo shen ci collega al cielo; lo zhi alla
terra; e il ming alla nostra destinazione.
Il carattere cinese per questo concetto
include un piccolo tetto che
rappresenta il cielo. Una bocca in basso
a sinistra significa la terra, e la linea
orizzontale tra i due, luomo. Bocca
perch la terra nutrimento, d la pos-
sibilit di esistere. La parte del carattere
in basso a destra significa sigillo; il
nostro contratto, il nostro patto con il
cielo, perch noi siamo qui con uno
scopo preciso, speciale, unico per ogni
individuo.
Al momento del concepimento,
quando si forma il substrato, tale con-
tratto assicura una direzione, un senso
alla materia al fine di garantire lo svi-
luppo e portarlo allespressione. C
qualcosa che il cielo mette veramente
48
nel seme del destino per avviare un
processo. Due elementi si fondono
insieme. Nel terreno fertile terrestre
posto un obiettivo, una missione. Nel
pensiero cinese questo
particolarmente importante.
Durante tutta la vita, il cielo, luomo e
la terra nutrono questo seme. In altre
parole, ci saranno sempre degli stimoli
per garantire che il destino si esprima
in qualche modo, stimoli che assicu-
rano che ci che nel nostro interiore
venga alla superficie. Sovente, grazie
alla nostra educazione e alle persone
che ci vogliono bene, andiamo in una
certa direzione. Ma quante volte ci
viene in mente: s, ma io dovrei fare
qualcosaltro.
Non ci sono prove, ma un dinamismo
stimola e rafforza ancora una volta il
destino. Allora si dice: tutto questo non
sembra logico, ma lo far. Oppure
qualcosa ti chiarisce quello che devi
fare. Perch la cosa importante realiz-
zare il proprio destino. Ecco perch i
cinesi vi augurano sempre la benedi-
zione di una lunga vita, essa
necessaria per raggiungere la vostra
destinazione.
Questo richiede tempo, perch spesso
facciamo una deviazione e incontriamo
ogni tipo di difficolt. Ma si tratta di
esprimere quello che siamo. E quello
che siamo diverso per ognuno e non
c un criterio esteriore per scoprirlo. A
volte le necessit terrene ci impongono
di fare prima qualcosaltro. Nel
pensiero cinese, il saggio adegua la sua
volont personale alla volont del cielo.
La personalit si orienterebbe
volentieri su altre influenze, come pos-
sedere una seconda casa allestero o
qualcosa del genere, mentre la volont
del cielo affatto diversa. Il guaio
che noi non sappiamo cogliere
dallesteriore quello che ci destinato,
possiamo farlo soltanto dallinteriore.
Un aspetto importante di questo
apprendimento laccettazione, lac-
cettazione delle cose cos come sono.
ci che intendiamo per wu wei: non
agire contro la natura delle cose. Que-
sto include una forma di rassegnazione
che ci permette di lasciar accadere gli
eventi come devono svolgersi.
Lo scopo della medicina cinese di raf-
forzare e sostenere lequilibrio del
centro. Il mitico imperatore Shennong,
il Coltivatore celeste, uno dei tre
Augusti, eroi che, secondo la tradi-
zione, hanno portato la civilt al
popolo cinese. Shennong nel libro Clas-
sico delle radici e delle erbe del Coltivatore
Celeste, riassume la medicina cinese
come segue:
La pi elevata forma di medicina in rapporto
con il favore del destino, e corrisponde al cielo.
Se si vuole prolungare la vita senza invecchiare,
lei che si deve applicare. La forma intermedia
della medicina in relazione con lalimenta-
zione, e corrisponde allessere umano. Se si
vuole prevenire la malattia, soddisfare le
carenze e i difetti, questa che deve essere
applicata.
La forma meno elevata della medicina in
relazione con il trattamento della malattia e
corrisponde alla terra. Se si vuole rimuovere il
freddo, il caldo, o altre influenze patogene dal
corpo, eliminate gli accumuli e curate la
malattia, su questo che ci si deve applicare.
49
Comprendere la ragion dessere della malattia
Molte storie della creazione del mondo
descrivono come il Grande Soffio, o Spi-
rito, muove le acque della sostanza
primordiale, la Materia Magica. Come un
fuoco, il principio dellanima acceso.
Questo fuoco contiene una formula
alchemica, un piano di manifestazione.
un fluido estremamente sottile, simile
allidrogeno.
Non per nulla lidrogeno il primo ele-
mento del cosiddetto sistema periodico.
La vita inizia sempre con un processo
basato sullidrogeno, un principio-anima.
Subito dopo, una seconda serie di
elementi sono disponibili per la seconda
fase del processo. Grazie allincontro
dellidrogeno con lossigeno si accende
un fuoco, e con laiuto degli elementi
azoto e carbonio la base formata per la
costruzione di un corpo.
Tuttavia, il livello vibratorio dellidro-
geno che sar decisivo per la
prosecuzione del processo.
I grandi in spirito conoscevano la
grande legge di coerenza da cui tutto
dipende. Essi si sono sempre rivolti ai
loro discepoli in parabole. Ed in que-
sto modo che lanima ricettiva del
discepolo riceveva il fluido dalla verit;
era cos motivato a informarsi e a cer-
care la massima autorit, il potere dello
Spirito che genera tutto, che vivifica,
nutre, riscalda e guarisce.
Questanima risvegliata, Karl von Eckar-
tshausen la definisce luomo interiore, un
uomo sempre giovane e nobile, limma-
gine originale dellessere e un modello
per luomo esteriore.
Il simposio ha contribuito a rilanciare
lidea che, nella grande coesione delle
cose, ogni elemento chimico ha un impatto sulluomo, rende possibile lo
sviluppo e svolge un ruolo di supporto; inoltre, che luomo e il cosmo
non devono essere considerati separatamente; che lessenza vivificante il
centro di tutto in tutti.
Il simposio ha contribuito alla comprensione delle cause della malattia e
della salute; essere consapevoli che la guarigione apportata dallo Spirito
riguarda un ordine superiore. Chi si orienta verso lo Spirito lanima,
lessenza delle cose sa che una malattia un aiuto per trovare in se
stesso questo nuovo ordine, pi elevato; e che per arrivarci, egli deve
abbandonare il vecchio.
Siamo abituati a considerare la malattia opposta alla salute. E ci sembra
logico. Chiedete a chi ha linfluenza da alcuni giorni cosa desidera di
pi... Tuttavia, chi si dedica a studiare, in libert di spirito, la malattia e la
salute, scoprir che la malattia anche uno strumento di forza vitale. La
malattia sempre unattivit di questa misteriosa forza dinamica che ci
incoraggia a conquistare un equilibrio pi alto, la vera armonia.
Chi ne cosciente vivr la malattia in un modo del tutto differente. Sapr
che nella sofferenza non abbandonato, al contrario, guidato. Larte
della guarigione, dellauto-guarigione, non accettare passivamente la
sofferenza, ma di lasciarsi guidare verso un comportamento molto consa-
pevole e quindi molto attivo. La guarigione, nel senso di un processo che
porta alla vera armonia, non ha alcuna relazione con la passivit.
Non fare nulla equivale a retrocedere, e la passivit una resistenza. Essere
attenti, in un tale processo, sempre unattivit intelligente e consapevole,
fatta con calma. Si richiede inoltre di lasciar fare, di abbandonare lantico,
i retaggi. anche necessario avere una chiara visione dei processi vitali
nascosti dietro le apparenze, e una comprensione della ragion dessere
della malattia, vale a dire dove vuole condurci.
Chi si ammala, spesso si tormenta chiedendosi perch malato. Perch
accade a me? Che cosa ho fatto di male? Cosa avrei dovuto fare? Per con-
tro, chiederci qual il fine ci pone di fronte a una possibilit, si apre un
percorso, il percorso verso una nuova dimensione di vita, una vita eterna.
Questo pensiero molto ben espresso in queste poche righe estratte da
Neiye (Il Tao dellarmonia interiore):
Nella vita umana
Il cielo ti d lessenza,
La terra ti d la forma. WG von Krenner, K Jeremiah, D Apodaca,
La loro unione ha fatto luomo. Aikido Ground Fighting: Grappling and
Submission, 2015
50
51
LA ttenzione
Un giorno, un uomo si rec da Lao Tze e gli chiese: Maestro,
potreste scrivermi qualche principio della pi alta saggezza?
Lao Tze prese un pennello e scrisse: Attenzione.
Tutto qui? domand luomo.
Lao Tze riprese il pennello e scrisse: Attenzione, attenzione.
Maestro, non comprendo bene ci che di profondo vi in quello
che scrivete.
Per la terza volta Lao Tze prese il pennello:
Attenzione, attenzione, attenzione.
Contrariato, luomo insistette: Qual il significato di questa parola?
Lao Tze gli rispose amabilmente: Attenzione significa attenzione.
Parole di saggezza su http://r.news.zintenz.nl/parolesdesagesse@zintenz.com

onostante limponente concentrato su qualcosa. Raramente ci contribuisce ad arricchire il

N flusso di informazioni che

agita le nostre vite, la
nozione di attenzione
molto presente alla nostra
coscienza. Per riporre ordine nel nostro
quotidiano, qualit nelle nostre relazioni
e serenit nella nostra testa, ci sforziamo
ad essere attenti. In tale accezione, lat-
tenzione equivale a focalizzarsi, ad essere
focalizziamo sullessere attenti, bench si
tratti di una delle nostre facolt pi
potenti e al tempo stesso pi interessanti.
Parliamo della nostra attenzione e disin-
voltamente ci identifichiamo con essa al
punto da definirci come pieni di atten-
zione, non considerandola pi come
mondo delle esperienze. Le
valutiamo come importanti o
accessorie, facendocene
unimmagine, unidea della
quale possiamo ricordarci. In
questo caso lattenzione
loggetto del pensiero, di ci
una delle facolt di cui disponiamo. Lat- a cui si pensa. Cos, quando
tenzione diretta su cose e situazioni ci si ricorda di qualcosa, la

52
nostra attenzione si sposta dal momento
presente. In effetti, il ricordo ci conduce
direttamente verso il passato o verso uno
scenario non ancora vissuto. Di fatto,
questo modo di essere attenti altro non
che una funzione del nostro motore di
ricerca sulla tela della nostra memoria
personale. Lattenzione di una madre per
il suo bambino le determina una sensa-
zione di sicurezza. Riceviamo e diamo
per fortuna continuamente
attenzione. Inoltre, sia essa positiva o
negativa, essa il nutrimento
deccellenza per lego. sufficiente osser-
vare ci che lo circonda per scoprire
quanto lessere umano ricorra a diverse
strategie per beneficiare dellattenzione.
Molti considerano lattenzione totale e
incondizionata inarrestabile. Da notare
che quando qualcosa la sollecita, e anche
53
se ne siamo ben consapevoli,
ci sembra di non averne il
controllo. Lattenzione
talvolta si affievolisce, si
lascia distrarre e noi lottiamo
per mantenerla. Se si
presenta qualcosa che desta il
nostro interesse, ecco che
essa vi si posa senza sforzo.
Nello stesso tempo sfuggono
diverse cose. Quando ci si dedica intera-
mente a una questione, si perde di vista
tutto il resto. Siamo perlopi soggetti a
un turbinio di pensieri difficile da
fermare. Ci sentiamo vittime impotenti
di ci che attraversa lo spirito. Ma pro-
prio cos? Ci vorrebbe sicuramente un
serio esame di s prima di giungere alla
conclusione che i pensieri non possono
irrompere nel nostro sistema senza la
nostra attiva collaborazione. In effetti,
questo succede perch la nostra
attenzione orientata su di essi, perch
noi stessi diamo loro credito, perch in
essi troviamo un interesse, in breve, per-
ch noi stessi ci identifichiamo con essi.
Dal momento in cui si accoglie o si scac-
cia un pensiero, ci si lega ad esso e, di
conseguenza, esso diventa reale. Pu
anche rivelarsi talmente ossessionante
che diventer impossibile liberarsene. Lo
stesso vale per i sogni. Lunica soluzione
sforzarsi di raddoppiare lattenzione su
un oggetto scelto. Il cerchio infernale dei
pensieri ci mostra che finch esiste un
interesse per qualcosa, garantito che i
pensieri ad essa collegati faranno
irruzione nella nostra realt. E lenergia
impiegata a concentrarsi non fa che per-
durare i pensieri.
Soggetto oggetto
Fissare lattenzione su qualcosa essere
soggetto per un oggetto, si tratta di una
situazione duale in cui loggetto osser-
vato non pu mai essere identico
allosservatore. Un curioso fenomeno si
produce allorch prestiamo attenzione
allattenzione stessa: essa ci sembra inaf-
ferrabile. Possiamo esaminare il fatto di
essere attenti, sapendo che tale atto
implica contemporaneamente il soggetto
e loggetto, io e quello? possibile un
altro tipo di attenzione senza oggetto n
soggetto? Quindi una facolt che
permetterebbe di conoscere la dualit:
osservazione propriamente detta ed
esperienza soggetto-oggetto?
Ecco un problema serio su cui il cerca-
tore di verit incappa allo stesso modo di
coloro che si dedicano alla ricerca fonda-
mentale. Gli scienziati si rendono sempre
pi conto che loggetto osservato
dipende dallosservatore; ci significa che
non esiste obiettivit n indipendenza di
spirito nellatto di esaminare un
fenomeno. Non si pu mettere da parte e
limitarsi a guardare come le cose acca-
dono. Il cercatore si trova allinterno del
processo di osservazione e per questo,
ineluttabilmente, ne influenza o ne deter-
mina il risultato.
Di conseguenza, il ricercatore deve sapere
che non in grado di osservare ci che
reale, ma soltanto la propria realt.
Se consapevolmente o inconsapevolmente
si aspetta di veder confermato ci che
spera, la sua attenzione e la sua speranza La ricerca
ne saranno influenzate ed orientate. Cer-
care di essere confortato nel senso procede
desiderato pu soltanto esitare in una
conferma. Di conseguenza, ci che non dalloggetto
possiamo o non vogliamo vedere non
potr nemmeno rivelarsi giusto o vero. cercato; essa
Lattenzione non dunque una costante
indipendente sullo sfondo di ci che dapprima
accade; no, essa si modifica seguendo ci
che osserva. Si rafforza e sindebolisce volta
secondo gli oggetti specifici della sua
osservazione, ma mai su tutto contempo-
allesteriore,
raneamente. Per i fisici quantistici,
dovunque andiate, dovunque dirigiate il
poi il
vostro sguardo, la vostra attenzione,
incontrerete sempre voi stessi. Diciamo
movimento
che accordate qualcuna delle vostre pecu-
liarit alloggetto sul quale vi orientate.
sinverte
Listante vissuto definito dalla nostra
attenzione. un circolo vizioso che pu
verso
essere illustrato con un esempio: un
osservatore guarda attraverso uno
linteriore.
54
specchio, e simultaneamente osservato
dalla propria immagine riflessa nello spec-
chio, che gli rinvia la sua forma definita.
Ecco come perdura la questione secolare
della certezza che si pu avere a riguardo
della veridicit della percezione dei feno-
meni. Ogni condizionamento colora
losservazione e ha un effetto ridimensio-
nante sulloggetto. Se anche i pi scettici
tra gli scienziati moderni riconoscono
che losservazione attenta e i pensieri
conferiscono realt alle cose e quindi
anche alla propria realt come potremo
districarci da questo ipnotico circolo
vizioso? per noi possibile trovare una
realt indipendente? E in effetti, perch ci
interessa tanto? Forse perch vogliamo
impiegare lattenzione per studiare la
fonte e la natura dellattenzione stessa,
pur sapendo che la ricerca stessa sem-
pre intrisa di soggettivit? Si tratta di un
salto nel buio.
Nella materia, la coscienza non ha alcun
punto di riferimento, per la semplice
ragione che il reale e il fondamentale non
sono oggetti n informazioni sulle quali
sia sensato basarsi. Possiamo dunque
constatare che esiste qualcosaltro che,
dallesterno, pu osservare contempora-
neamente lattenzione e gli eventi.
Quando lego prova di superare se stesso
Bench la ricerca della liberazione
cominci da un interesse superficiale, essa
di fondamentale importanza. Poich la
realt essenziale ci tocca, il cuore comin-
cia a risuonare incitandoci alla ricerca.
Pu darsi che nel frattempo si sia presa la
decisione di spostare risolutamente lat-
tenzione dallesteriore allinteriore;
tuttavia questa ancora unazione propria
dellego. Il cercatore che ha trovato il ban-
dolo della matassa solitamente euforico
ed entusiasta, motivato a intraprendere il
cammino verso il proprio obiettivo.
Loggetto della sua ricerca pu essere
definito in molti modi, ma in ogni caso,
allinizio, lattenzione risulta raddoppiata,
al punto da essere fisicamente osserva-
bile. Una misurazione elettroencefalografica
rivelerebbe, infatti, un aumento dellatti-
vit delle onde gamma, poich lego
cerca di superare se stesso con laiuto
dellenergia della coscienza. Una tale for-
zatura dellego, questo atto di violenza
della volont, produce un aumento della
forza gravitazionale dellidentit e fa
coincidere questultima con la realt
egoica. In questo modo ci che essen-
ziale rimane nascosto. Continuando a
focalizzarsi in questo modo, il cercatore
tenta di conquistarsi la strada fino al
cuore della vita. Tuttavia, tutti i suoi ten-
tativi lo portano a constatare che gli
obiettivi elevati si allontanano sempre
pi. Dopo numerose sconfitte
sopraggiunge un sentimento di
impotenza di fronte al vuoto interiore. In
quel momento emerge la consapevolezza
che si tratta di un ambito inaccessibile
allego, che tentava di penetrarvi da un
finestrino. Lego non pu penetrare in
queste regioni, perch vi si trova gi il S.
Questo ci fa comprendere che il deside-
rio di liberazione non viene dalla nostra
persona, ma indotto in noi dalla nostra
essenza. un errore assai diffuso quello
di credere che i pensieri o lintelligenza
possano apportarci ci che siamo gi.
Luomo rende le cose pi complicate di
quanto siano in realt. Le aspirazioni che
provengono dalla personalit sono cari-
che di un buon numero di aspettative e
di proiezioni della realt come la si vor-
rebbe. Di fatto, lobiettivo ricercato
molto semplice, troppo semplice per
essere afferrato. Lidea di insuccesso non
proviene mai dal s essenziale; al contra-
rio, esso si insinua nella sfera
dellattenzione dellindividuo e annulla la
55
sua forza di gravit. Questo
permette di scoprire, in un
istante, la tensione esistente
tra diversi tipi di aspirazione.
La persona toccata dal desi-
derio di liberazione giunge a
comprendere di non dover
sfruttare lego, quanto piut-
tosto di sbarazzarsi di lui,
poich adombra e
imprigiona il S.
Il poeta persiano Hafez un
giorno disse, giocando a
scacchi con un amico: La
differenza tra il tuo modo di
giocare e il mio che io,
quando vedo il gioco imper-
scrutabile di Dio, mi arrendo
immediatamente con gioia.
Tu invece speri di giocare
ancora con lui e sfidarlo
mille volte.
Spazio al sapere sottile del
cuore
Facciamo dunque esperienza
della forza gravitazionale del-
lego che svia incessantemente
la nostra attenzione. Di
fronte al rischio che sugge-
stioni di tipo mentale ci
facciano vivere questo come
un fallimento, fondamen-
tale che non ci
colpevolizziamo per il fatto
di essere sovente sviati dal-
loggetto. Constatiamo
semplicemente che ci
accade, senza giudizio, e spo-
stiamo nuovamente la nostra
attenzione sullessenziale: il
punto di contatto nel cuore.
In tal modo la concentrazione
diviene uno strumento utile
alla conoscenza di s.
Illustrazioni StudioRVG
Poich siamo aperti, una volta stabilito il
contatto, il nostro cuore comincia a
risuonare e su di esso siscrive un sapere
sottile. E se diviene parte di noi,
possiamo decidere di orientare la nostra
attenzione sulla verit. Limportante
lasciare spazio a questo sapere sottile del
cuore, sperimentarlo, approfondirlo.
Smettiamo di dirci che tenteremo, per
quanto lodevole questo sia, perch ten-
tare immaginare, cio una
manipolazione mentale. Lattenzione si
sposta o non si sposta, ci simpegna a
rivolgersi al flusso dei pensieri, oppure si
lasciano scorrere cos come sono.
Possiamo paragonare questo al motore
che gira di unautomobile ferma: non
necessario girare la chiave, il motore con-
tinuer a borbottare sullo sfondo fino a forza animatrice. Il risultato
quando sar necessario. Liberarsi dai con-
dizionamenti della propria persona
richiede uno stato di vigilanza continua,
in tal modo il contatto con il nostro
essere essenziale diretto, immediato.
Nel corso di un processo di trasforma-
zione, la luce della connessione nel cuore
56
ci raggiunge e pu quindi
essere realmente vissuta.
Questa trasformazione
implica la sparizione dellego
che sostituito da una nuova
che il sapere nato dal
contatto del quale parliamo
non sirrigidisce in una teo-
ria, diventa invece una pura
coscienza vitale in ogni cel-
lula del nostro corpo. Fino a
un certo punto il mentale
induceva il pensiero che questo rappre-
sentasse una perdita didentit, ora la
persona scopre che questa perdita
riguarda lemancipazione dallego. Anche
se lindividuo conserva delle idee su di s
e sulla propria vita, ci che scopre sul
suo essere essenziale acquisito per sem-
pre. Arrivato a quel punto, ha compreso
che restare legato a tutti gli oggetti e gli
avvenimenti sui quali applica il pensiero
non ha alcun senso. Un tale attaccamento
allorigine dellidea di essere un indivi- contenuto in esso.
duo-soggetto in mezzo a una
realt-oggetto, il che ci riduce ad essere
oggetto a nostra volta. La trasformazione
della nostra persona fa s che essa diventi
un osservatore imparziale.
Lo specchio imparziale del s.
Quindi, non c un individuo che scopre
di essere il sole, noi stessi siamo il sole.
Questo s unestensione infinita, un persona, in quanto fenomeno, si lascia
non spazio in cui appare una realt spa-
zio-temporale in cui la persona il
bambino che, giocando, fa delle
esperienze. Questo gioco, in cui latten-
zione aveva una sua funzione, nel
contesto dello spazio e del tempo, porta
alla scoperta che ci che siamo in realt
non ha minimamente bisogno di atten-
zione, dal momento che noi stessi siamo
lattenzione.
Una terapia o un eventuale allenamento
dellattenzione che non ponga al centro il
s essenziale, sar sempre un addestra-
mento dellego. Tuttavia, tutte le fatiche e
gli sforzi per concentrarsi, tutte le inten-
zioni che, dallinizio, accompagnano
lattenzione non sono inutili: sono pic-
coli passi verso labbandono della presa.
La coscienza razionale e la sua capacit di
attenzione sono dei fenomeni transitori
contenuti nella pura coscienza dellessen-
zialit. Essa percepisce tutto a modo
proprio, e non dirige i suoi pensieri su
qualcosa; essa attenzione, senza
mettersi in disparte. Questa coscienza
uno specchio che non conosce il bene o
il male, la preferenza o la repulsione, la
bellezza o la bruttura. inutile cercare di
accostarsi a questo specchio, desiderarlo
o volerlo costruire. Esso non pu essere
trattenuto, non il risultato di una tec-
nica, esso , semplicemente. Tutto ci che
appare, tutta la sedicente realt che speri-
mentiamo, assolutamente tutto,
Il campo di attenzione dellessenza
Unimmagine: Un uccello occupato a
costruire il suo nido su un albero. Non
nota che su un ramo pi in alto un altro
uccello guarda quietamente il suo via
vai per costruire il nido. In cima allal-
bero si trova un terzo uccello che, con le
sue ali, abbraccia lalbero intero. La
trasportare dalle proprie attenzioni che
sono delle identificazioni. In questo
stato costretta a seguire mille e uno
stimolo. Questi innumerevoli fenomeni
sono in realt uno solo per lattenzione
silenziosa, per lo spettatore che si man-
tiene fuori dal dedalo delluniverso
apparente. Uno spettatore che non un
soggetto che osserva e giudica un
oggetto; egli unessenza percettiva la
cui percezione non procede da se stessa
come da un centro, per la semplice
ragione che tale essenza in ogni cosa.
Essa come un campo infinito datten-
zione, allinterno del quale tutto,
nellessere cosciente, si rischiara nella
propria reale natura. Ogni forza e sag-
gezza vi sono presenti, ora, sempre.
Qui la pura attenzione lamore del
Padre-Madre universale, portatore del
tutto e da cui procedono tutte le anime-
luce viventi. Qui, tutto ci che appare,
qualunque sia la sua natura, riceve tutte
57
le possibilit di manifestarsi.
Un potente oceano di possi-
bilit che offre alla vita tutte
le opportunit del divenire.
Ci equivale a una ri-crea-
zione, un compimento per
lanima e per la personalit.
In effetti, se lattenzione del
cercatore coincide con la
non-attenzione del Padre-
Madre, la sua anima si colma
di una nuova luce. Nella pura
percezione, la natura e les-
senza di ogni manifestazione
sono perfettamente
conosciute. Nessun io si
intromette, e questa perce-
zione non attribuire
significati ad ogni cosa, come
facciamo normalmente.
Nella luce di questo sapere
cosciente, lanima e la perso-
nalit sono cambiate,
diventando un solo essere,
un essere cosciente della sor-
gente. Si ha allora
unattenzione libera, illimi-
tata per ogni cosa.
Tutto merita la sua
attenzione, in una libert
che fa vivere. Ma oltre a ci
che stato finora detto, esi-
ste unaltra presenza, il terzo
uccello: il S assoluto, che
precede e sorpassa ogni
significato di questa
nozione. Lattenzione asso-
luta e silenziosa lattore
immobile che, nellamore,
muove ogni vita.
 e dovessi farne la descrizione, lo farei raccontando ci bens alla scintilla di luce presente in loro, allo

S che segue. Camminavo in un paesaggio lugubre, senza

orizzonte. Che fosse inospitale, lo percepii subito, anche
se non lavevo mai visto prima. Oppure mi ci ero imbat-
tuto in circostanze diverse. Per quanto camminassi, non
cera vita, da nessuna parte. A tratti, tuttavia, lo si sarebbe potuto cre-
dere, ma ogni volta dovevo arrendermi allevidenza che si trattava di
pura illusione. Penso comunque che loggetto della mia ricerca fosse
scopo di infondergli coraggio, speranza e
amore.

Gustav Hessing, Landschap

(Paesaggio), 1980,
la vita o qualcosa di simile. I giorni si avvicendavano alle notti, Leopold Museum, Vienna
senza che la mia situazione mutasse. Avevo di che nutrirmi, di che
occuparmi e tuttavia mi sembrava di dover continuamente proteg-
gere la mia vita. E trovavo la cosa massacrante. Vedevo altri che, alla
meno peggio, giravano in tondo e si trascinavano, lo sguardo spento.
Quandecco, ho scoperto il fiore. Da qualche giorno avevo una sen-
sazione inesprimibile e indefinita di anticipazione. Doveva trattarsi
del fiore che emanava il suo profumo tuttintorno.
Era l, davanti a me. Mi chinai per guardarlo meglio e anche per
rispetto: era raggiante di vitalit, sfolgorante di coraggio, speranza e
amore. Il suo nucleo era ancora racchiuso dalle foglie, il che non mi
impediva di sentire che il fiore portava in s un principio di vita.
Doveva trattarsi, senza dubbio, del fiore trovato dal Piccolo Principe.
In quel momento lho compreso; ma come capirlo senza averne fatto
da se stessi la scoperta? Non lho mai pi abbandonato, quel fiore.
Ha dato un senso ai miei giorni e alle mie notti. Quando avvertivo la
fredda indifferenza intorno a me, volgevo lo sguardo a quel fiore.
Potevo disegnarne il profilo col pensiero, potevo lasciarmi penetrare
dalla sua luce. Quel fiore era veramente mio.
Comera triste vederlo denigrato quando io, entusiasta, lo mostravo
ad altri! Un fiore? S, lo vedo. E allora?
Mi dicevo: Non vedono dunque di cosa si tratta? Ritengono vera-
mente che la sola parola fiore esprima compiutamente ci che
tento di mostrar loro? Il loro naso non abbastanza sensibile al suo
profumo? Non si sentono toccati dalla sua presenza? Non risveglia
esso alcun desiderio in loro? Com possibile? Guardandoli, consta-
tavo il vuoto nel loro sguardo; linospitalit dellambiente si era
impadronita anche di loro.
Daltra parte, mi sono imbattuto anche in persone che mi risponde-
vano in modo gioioso, esibendo il loro proprio fiore. E tutti questi
fiori, pur cos diversi tra loro, non ne costituivano che uno solo.
Potessimo noi condividere in questo modo il miracolo del fiore! In
quel momento arrivai a comprendere che, prima di tutto, era neces-
saria una scintilla di luce per sperare nella nascita del fiore.
Da allora, quando sono davvero allascolto degli altri, senza che se ne
avvedano, percepisco nella loro voce le propriet di questa scintilla.
Non mi rivolgo pi quindi alla loro personalit poco accogliente,

58
Il fiore sublime

59
Saggio
LA nima,
Spirito Universale
RALPH WALDO EMERSON
UN SAGGIO DI RALPH WALDO EMERSON
THE OVER-SOUL LA NIMA SPIRITO UNIVERSALE

Proponiamo la traduzione di The Over-Soul, uno dei saggi della raccolta

Essays, First series, pubblicata nel 1841.
Nel trascendentalismo di Ralph Waldo Emerson, Over-Soul unessenza
spirituale, o forza vitale nelluniverso, a cui tutte le anime partecipano e
che trascende la coscienza individuale.

Egli ama le anime che partecipano

della sua buona vita come se stesso;
care come il suo occhio sono per Lui.
Non le abbandoner mai
e quando moriranno, Dio stesso sar messo a morte.
Esse vivono, vivono nelleternit beata!
Henry More

Lo spazio ampio ad ovest e ad est,

Ma due non possono andare al passo,
in esso, due non possono viaggiare.
Lass, il cuculo magistrale
ammassa ogni uovo fuori dal nido, tranne il suo.
Fa presto o muori.
Un incantesimo steso sulla terra e sulla pietra,
la Notte e il Giorno sono gi stati manomessi,
ogni qualit e ogni essenza soffocate con un potere
che impone la sua volont su ogni et e ogni ora.

62
 c
C una bella differenza tra unora e unaltra, tra momenti diversi nella vita, una diffe-
renza nella loro influenza e nel conseguente effetto. La nostra fede si manifesta solo in
alcuni momenti, i nostri vizi sono abituali. Eppure c una profondit in quei brevi
momenti che ci costringe ad attribuire pi realt a questi momenti che a tutte le altre
esperienze. Per questo motivo, vano fare appello alla consuetudine, quel noioso
argomento che quasi sempre vuole ridurre al silenzio coloro che hanno il coraggio di
concepire speranze straordinarie per lumanit. Lasciamo dunque il passato e la con-
suetudine come bottino a coloro che obbiettano e si oppongono mentre continuiamo
a sperare. Dobbiamo motivare questa speranza. Ammettiamo che la vita umana abbia
valore: ma con quale criterio consideriamo questo valore?
Qual il fondamento del disagio che spesso avvertiamo, di questo antico
malcontento? Cos quel senso universale della mancanza e dellignoranza, se non la
profonda suggestione con cui lAnima fa sentire le sue enormi richieste? Perch
vediamo chiaramente che la storia naturale dellumanit non mai stata scritta, ma si
sempre lasciata alle spalle ci che hanno detto di lei, mentre noi diventiamo vecchi
e i trattati di metafisica diventano inutili? La filosofia, in seimila anni, non ha cercato
davvero le segrete stanze dellAnima. Nei suoi esperimenti ha sempre lasciato, in
fondo, un residuo, qualcosa che non si poteva risolvere. Lessere umano un fiume la
cui fonte resta nascosta. Il nostro essere discende in noi da non si sa dove. La calcola-
trice pi precisa non ha prescienza che qualcosa di incalcolabile potrebbe capitare in
qualsiasi momento. In ogni circostanza, sono costretto a riconoscere che gli eventi
hanno unorigine pi elevata della volont che io chiamo la mia.
Come accade per gli eventi, cos per i pensieri. Quando guardo quel fiume che
scorre e che, attraversando regioni che non vedo, versa per una stagione il suo flusso
in me, vedo che sono un ospite; non una causa, uno spettatore sorpreso da queste
acque eteree; desidero e guardo verso lalto e mi preparo a essere ricettivo, ma le
visioni arrivano a me da qualche energia altra.
LOsservatrice Suprema degli errori del passato e del presente, lunica profetessa di ci
che deve essere, la grande natura in cui riposiamo, come la terra riposa tra le mor-
bide braccia dellatmosfera; quellUnit, quellAnima Spirito Universale, allinterno
della quale ogni essere particolare, ogni essere umano contenuto in unit con tutti

63
gli altri; quel cuore comune, a cui ogni conversazione sincera rende un sacro tributo,
a cui tutte le giuste azioni si sottomettono; quella realt preponderante che rifiuta le
nostre finzioni e i talenti troppo individuali, che costringe ognuno a essere quello che
, a parlare secondo il suo carattere e non secondo la sua istruzione superficiale, quella
stessa realt che, quando tende a passare nel nostro pensiero e nelle nostre azioni,
diventa saggezza, virt, potenza e bellezza. Viviamo nella divisione, nella frammenta-
zione in parti, in particelle. E, tuttavia, dentro lessere umano vive lanima del tutto, il
saggio silenzio, la bellezza universale, a cui correlata in egual misura ogni parte e
ogni particella: lEterno UNO. Questo immenso, profondo potere in cui esistiamo, la
cui beatitudine completamente accessibile a noi, autosufficiente e perfetto in ogni
istante, ma anche latto di vedere e la cosa vista, losservatore e losservato, il
soggetto e loggetto, il tuttuno. Siamo abituati a vedere il mondo pezzo per pezzo: il
sole, la luna, lanimale, lalbero; ma lintero, di cui queste sono le parti brillanti,
lAnima. Grazie alla visione di questa Saggezza possiamo decifrare loroscopo dei
secoli, nutrendo i nostri pensieri migliori, cedendo allo spirito di profezia innato in
ognuno, soltanto allora siamo in grado di sapere che cosa ci dice. Ogni parola, che
parla da quella vita, deve risuonare vuota per coloro che non partecipano allo stesso
pensiero in se stessi. In effetti non oso parlare in loro nome. Le mie parole non comu-
nicano il loro senso profondo; cadono inutili e fredde. Se chi pu farsi ispirare
parler, ecco! il suo discorso sar poetico, dolce, universale come il sollevarsi del
vento. Eppure io desidero, anche con parole profane, se non posso usare quelle sacre,
indicare il cielo di questa divinit e portare ci che ho raccolto, i suggerimenti della
semplicit trascendente, lenergia della Legge Suprema.
Consideriamo un momento ci che accade in una conversazione, quando
fantastichiamo, quando siamo assaliti dal rimorso, nei momenti di passione o di sor-
presa, nelle delicate istruzioni dei sogni, in cui spesso ci vediamo come mascherati i
travestimenti buffi non fanno che ingrandire e valorizzare qualcosa di reale, costrin-
gendoci a notarlo distintamente cos facendo, potremmo cogliere molti
suggerimenti che ampliano e illuminano le nostre conoscenze dei segreti della natura.
Tutto ci concorre a dimostrare che lanima umana non un organo, ma che essa
anima e presiede alla vita di tutti gli organi; non come il potere della memoria, una
funzione di calcolo o di confronto, ma utilizza questi aspetti come noi facciamo con
le mani e con i piedi; non una facolt, ma una luce; non lintelletto o la volont,
ma la signora dellintelletto e della volont; il background del nostro essere, in cui
tutte le suddette funzioni si trovano a vivere, unimmensit non posseduta e che non
potrebbe mai essere posseduta. Dallinterno o da un oltre ignoto, brilla attraverso di
noi una Luce sulle cose, e ci rende consapevoli che non siamo nulla, ma la Luce
tutto. Lessere umano la facciata di un tempio in cui abita ogni saggezza e ogni bene.
Quello che comunemente chiamiamo essere umano, quello che mangia, che beve,
che semina, che calcola, come abitualmente lo conosciamo, non rappresenta se stesso,
ma piuttosto si travisa. Ebbene ci che rispettiamo non questa apparenza, ma le
nostre ginocchia si piegano davanti allanima, il cui organo lessere umano che si
qualifica attraverso le sue azioni. Quando il suo intelletto diventa il suo respiro, un
genio; quando la sua volont a respirare attraverso di lui, la virt che si fa carne;
quando agisce attraverso il suo affetto e la sua compassione, lamore.

64
RALPH WALDO EMERSON
Emerson (1803-1882) sempre vissuto nello stato del Massachusetts (USA). considerato uno
dei pi importanti filosofi della societ americana del diciannovesimo secolo. Ad essa e ai suoi
cittadini egli forn una cornice spirituale in cui lavorare con ottimismo per conseguire un mondo
perfetto. I suoi lunghi scritti, pubblicati come saggi, hanno avuto successo in tutto il mondo. Essi
hanno permesso di far conoscere la piena misura del suo talento nello svolgimento del suo tema
preferito: l'istruzione pubblica. Egli denunci tutte le imperfezioni della societ americana e, nel
contempo, stimol il pensiero, l'elevazione e l'amicizia tra le anime.
Secondo Emerson, il materialismo priva l'uomo della sua indipendenza spirituale. In linea con il
pensiero di Thoreau e di Walt Whitman, rifiut il conformismo, le certezze borghesi e la
tendenza a imitare ci che viene fatto in altri paesi. Ci che primeggia ancora in tutte le opere
di Emerson, lo spirito positivo e la vita spirituale.

La cecit dellintelletto inizia quando egli
ritiene di essere qualcuno. La debolezza
della volont inizia quando lindividuo
crede di essere se stesso. Ogni autentica
riforma, tende a lasciare che lanima trovi
la sua strada in noi; in altre parole, ci
impegna ad obbedirle.
Di questa natura pura, ognuno di noi , in
certi momenti, consapevole. Il linguaggio
non riesce a dipingerla con le sue tonalit.
troppo sottile. indefinibile, non misu-
rabile, ma sappiamo che ci pervade e ci
contiene. Sappiamo che lessenza spiri-
tuale ci pervade completamente. Un
proverbio dellantica saggezza dice: Dio
viene a visitarci senza campana, vale a
dire che se non esiste alcuna separazione
o barriera tra le nostre teste e il cielo infi-
nito, cos non c separazione o parete
nellanima dove lessere umano leffetto
cessi di essere e Dio la causa abbia
inizio. Le pareti sono spazzate via. Ci tro-
viamo aperti nel nostro interiore alle
profondit della Natura spirituale, agli
attributi di Dio che vediamo e sappiamo
essere Giustizia, Amore, Libert, Potere.
Su questi attributi nessun essere umano
ha mai ottenuto sovranit, ma essi tor-
reggiano su di noi, soprattutto nel
momento in cui i nostri interessi ci spin-
gono a travisarli e a tradirli.
La sovranit della Natura di cui parliamo
si manifesta a noi attraverso la sua indi-
pendenza assoluta da quelle limitazioni
che, invece, circoscrivono noi umani da
ogni parte. LAnima circoscrive tutte le
cose. E, come ho detto, questo sembra
contraddire ogni esperienza. Allo stesso
modo lAnima abolisce il tempo e lo spa-
zio. Nella maggioranza degli umani,
linfluenza dei sensi cos forte da aver
sopraffatto la mente al punto che le bar-
riere del tempo e dello spazio ci
appaiono reali e insormontabili; parlare
con leggerezza e noncuranza di questi
limiti , nel mondo, il chiaro segno della
follia. Eppure, il tempo e lo spazio non
sono altro che misure inverse della forza
dellanima. Lo spirito fa a gara con il
tempo: Possiamo affollare leternit in unora,
o allungare unora fino alleternit. [Byron]
Spesso affiora in noi il sentimento di
unaltra giovinezza, unet diversa da
quella che si misura dallanno della
nostra nascita naturale. Alcuni pensieri
ci trovano sempre giovani e ci manten-
gono tali. Uno di questi pensieri
lamore per la bellezza universale ed
eterna. Ogni essere umano parte di
questa contemplazione con la
sensazione chiara che questa visione

65
Le cose che in questo momento crediamo fisse,
una dopo laltra si staccheranno, come frutti maturi,
dalla nostra esperienza e cadranno. Il vento le
soffier via e nessuno sa dove

appartiene a tutte le epoche e non alla vita mortale. Luso delle funzioni intellettuali
governato dalla misura ci redime in un certo grado dalle condizioni e afflizioni del
tempo. Nella malattia, nelle preoccupazioni, ci offre la sollecitazione di una poesia o
di una frase profonda e ne siamo ristorati; o ci offre un libro di Platone o di
Shakespeare, oppure ci ricordiamo i loro nomi e subito entriamo in una sfera di lon-
gevit. Ecco come il profondo pensiero divino riduce i secoli e i millenni e si fa
presente attraverso tutte le et. Forse linsegnamento di Ges il Cristo oggi meno
efficace di quanto lo sia stato la prima volta che la sua bocca ha parlato? Lenfasi dei
fatti e delle persone nel mio pensiero non ha nulla a che fare con il tempo. E cos,
sempre, la proporzione dellanima inalterabile e coerente; quella dei sensi e della
comprensione ordinaria altra. Di fronte alla rivelazione dellAnima, Tempo, Spazio e
Natura si ritirano. Nel linguaggio comune, riferiamo tutte le cose al tempo, cos come
abitualmente collochiamo le infinite stelle in una sfera concava. E cos diciamo che il
Giudizio Universale lontano o vicino, che il Millennio si approssima, che il giorno
delle grandi riforme morali, sociali e politiche a portata di mano e cos via, quando
sappiamo che, nella natura delle cose, i fatti che contempliamo esternamente sono
fuggitivi, mentre quelli connaturati allanima sono permanenti. Le cose che in questo
momento crediamo fisse, una dopo laltra si staccheranno, come frutti maturi, dalla
nostra esperienza e cadranno. Il vento le soffier via e nessuno sa dove. Il paesaggio, le
figure, Boston, Londra, sono fatti fuggitivi come qualsiasi passata istituzione o qual-
siasi nuvola di nebbia o di fumo: cos la societ, cos il mondo. Lanima vede
costantemente in avanti, creando un mondo al suo cospetto, lasciando dietro di s i
mondi. Non ha date, n riti, n persone, n specialit, n uomini. Solo lAnima cono-
sce lAnima; la rete degli eventi la veste fluente che indossa.
Il passo del suo progresso pu essere calcolato solo in ragione della sua legge interna,
non secondo laritmetica. Il progresso dellAnima non consiste in uno sviluppo gra-
duale, come ad esempio possiamo dire del movimento lungo una linea retta;
piuttosto unascensione, una trasformazione di stato, potremmo dire una metamor-
fosi, dalluovo al baco, dal baco alla farfalla. La crescita del genio ha un carattere totale,
non porta il singolo eletto a trionfare prima su John, poi su Adam, poi su Richard, per
dare a ciascuno il cocente dolore della scoperta dellinferiorit, ma ad ogni impulso di
crescita il genio si espande l dove si manifesta, attraversando, ad ogni pulsazione, le

66
classi sociali, le popolazioni, i singoli. Ad
ogni impulso divino la mente supera le
sottili pareti del visibile e del finito per
sbocciare nelleternit, mentre ispira e
diffonde la sua aria. Dialoga con verit
che sono sempre state conosciute nel
mondo e diventa consapevole di nutrire
una simpatia pi stretta per Zenone e
Arriano (rispettivamente, un filosofo del
V sec. a.C. e uno storico del II sec. d.C
ndr), piuttosto che con le persone che
abitano nella sua casa.
Questa la legge del perfezionamento e
del progresso morale e mentale.
Unascesa guidata da una leggerezza spe-
cifica, non in una virt particolare, ma
nella sfera di tutte le virt, nello Spirito
che le contiene tutte. LAnima purezza,
ma non si identifica con la purezza;
richiede la giustizia, ma la giustizia non
la sua essenza; richiede la benevolenza,
ma oltre la benevolenza stessa; in modo
che avvenga una sorta di discesa e di pre-
senza sentita quando ci abbandoniamo a
parlare di natura morale, per sollecitare
una virt che essa (Anima) richiede. Per
chi di buona nascita, tutte le virt sono
naturali e non dolorosamente acquisite.
Parlando al suo cuore, lessere diventa legato a tutte le sue opere; percorre una
virtuoso allistante. strada maestra verso particolari
Lo stesso sentimento nutre limpulso conoscenze e poteri. Nella sua ascesa a
della crescita intellettuale, che obbedisce questo sentire primario dellOrigine, ci
alla stessa legge. Coloro che sono capaci troviamo proiettati, dalla nostra
di umilt, di giustizia, di amore, di aspi- posizione remota sulla circonferenza,
razione, sono gi su un piano che suscita istantaneamente al centro del mondo, e
e coltiva le scienze e le arti, il discorso e come nella segreta camera di Dio,
la poesia, lazione e la grazia nellessere. vediamo le cause e pre-vediamo
Chiunque si trovi in questa beatitudine luniverso quasi come un lento effetto.
morale gi anticipa in s quei poteri spe- Una delle modalit utilizzate dallinse-
ciali che gli umani considerano cos alti e gnamento divino lincarnazione dello
degni. Lamante non lascia passare inos- spirito in una forma, in forme tali quale
servato un solo talento o abilit che il suo pu essere la mia. Io vivo nella societ, in
amato o amata mostri, per quanto insi- mezzo a persone che corrispondono ai
gnificante sia; cos il cuore che si pensieri che dimorano allinterno della
abbandona alla Mente Suprema si ritrova mia mente, o che esprimono una certa

67
analogia responsiva ai grandi istinti che governano la mia vita. Posso vedere in essi
una tale presenza. Constato con certezza una comune natura; e tali altre anime, tali
esseri separati, mi attirano pi di ogni altra cosa. Suscitano in me nuovi sentimenti di
passione che chiamiamo amore, odio, paura, ammirazione, piet; allora nasce la
comunicazione, la competizione, la persuasione, nascono citt e guerre. Le persone
sono un aiuto integrativo allinsegnamento primario dellanima. Da giovani andiamo
pazzi per le persone. Linfanzia e la giovinezza vedono in esse lintero mondo. Ma les-
sere umano con maggiore esperienza sa scorgere una stessa identica natura che si fa
presente in tutte. Sono le persone stesse che ci fanno avvicinare alla comprensione
dellimpersonalit. In ogni conversazione tra due persone ci si basa sempre come
tacito riferimento a una terza parte presente su una comune natura. Questa terza
parte o natura comune non di natura sociale, bens impersonale: Dio. E quindi, nei
gruppi dove si esprime un dibattito serio, specialmente quando si affrontano i grandi
temi, i partecipanti divengono coscienti che il pensiero sorge dallo stesso piano nella
segreta intimit di ognuno, e che ad ognuno propria una qualit di natura spirituale,
sia in ci che dice che in ci che . Ognuno diviene in tal modo pi saggio di prima.
Si trova cos distesa al di sopra di essi questa unit di pensiero, simile alla volta di un
tempio, in cui ogni cuore pulsa con un pi elevato senso del potere e del dovere, pen-
sando e agendo con insospettata solennit. Tutti sono consci del conseguimento del
possesso di un livello superiore dellessere. Tale possesso risplende per tutti. Esiste una
particolare saggezza propriamente umana che comune sia ai pi grandi che ai pi
umili e che la nostra educazione ordinaria si sforza spesso di ridurre al silenzio e di
ostacolare. Lo spirito uno, e i migliori spiriti, che amano la verit per se stessa, non
pensano ad essa in termini di propriet. Laccolgono in qualsiasi luogo con
gratitudine e non gli incollano sopra alcuna etichetta col nome di tale o talaltro indi-
viduo, poich essa appartiene loro gi da prima, dalleternit. Gli eruditi e coloro che
si applicano allo studio del pensiero non hanno il monopolio della saggezza. La forza
dei loro pregiudizi, in una certa misura, li priva di un pensiero veramente libero. Noi
siamo debitori di molte valide osservazioni a persone che non risultano
particolarmente acute o profonde, e che ci consegnano per senza sforzo conclusioni
a cui magari noi abbiamo per lungo tempo aspirato inutilmente. Lazione dellanima
si trova pi spesso in ci che sentito e lasciato non detto, piuttosto che in ci che
viene esplicitato in una qualsiasi conversazione. Aleggia al di sopra di ogni riunione di
persone, ed esse inconsciamente la ricercano luna nellaltra. Le nostre azioni non
sono allaltezza del nostro sapere. Non possediamo ancora il nostro vero essere, e tut-
tavia, allo stesso tempo, sappiamo di essere molto di pi. Percepisco spesso la stessa
verit nelle ordinarie conversazioni con i miei vicini, quando avverto che qualcosa di
superiore in ognuno dei presenti guarda dallalto questa sottospecie di rappresenta-
zione, e il divino sorride al divino dietro ciascuno di noi.
Gli esseri umani discendono per incontrarsi. Nel loro abituale e volgare rapporto col
mondo, per il quale abbandonano la propria innata nobilt, assomigliano a quegli
sceicchi arabi che abitano in squallide dimore ostentando unapparenza di povert,
per sfuggire allavido Pasch, mentre conservano labbondanza delle loro ricchezze in
luoghi appartati e protetti allinterno delle loro case.
Come questanima presente in ogni essere, cos lo in ogni et della vita. Essa

68
Noi siamo pi saggi di quanto immaginiamo.
Se non interferiamo col nostro pensiero, ma
agiamo nellintegralit del nostro essere
adulta gi nel fanciullo. Nel rapporto col
mio bambino, il mio Greco e il mio
Latino, le mie conquiste e il mio denaro
non mi servono a nulla; posso invece ser-
virmi di ci che appartiene alla mia
anima. Se mi armo della mia volont,
subito la sua si oppone alla mia, una con-
tro laltra, e mi consegna alla
degradazione, se lo desidero, di batterlo
con la superiorit della mia forza. Ma se
rinuncio alla mia volont, e agisco per
lanima, elevandola ad arbitro al di sopra
di noi due, vedo la stessa anima trasparire
dal suo giovane sguardo; allora rispetta e
ama insieme a me.
Lanima percepisce e rivela la verit. Noi
riconosciamo la verit quando la
vediamo. Lo scettico e il derisore dicano
ci che vogliono. Quando dite qualcosa
che non vogliono intendere, gli stolti vi
domandano: Come sapete voi che la
verit e non un errore da parte vostra?
Noi riconosciamo la verit quando la
vediamo, in base al punto di vista, cos
come sappiamo di essere svegli quando
siamo svegli. Conosciamo unimportante
considerazione di Emmanuel
Swedenborg che basterebbe, di per s, a
rivelare la profondit di percezione di
questuomo: Non fornisce prova della
capacit di comprensione di un essere
umano la sua attitudine ad avvalorare
qualsiasi cosa gli sia gradita, bens la sua
attitudine a discernere che ci che vero
vero, e ci che falso falso: questo porzione alla verit da questi ricevuta,
il segno e la caratteristica
dellintelligenza. Quando leggo un
libro, il pensiero giusto mi riconduce,
come fa ogni verit, allimmagine
dellanima tutta intera. Quanto ai
pensieri errati che vi ritrovo, invece, la
stessa anima diviene per questi una spada
che discerne e separa, recidendoli da s.
Noi siamo pi saggi di quanto immagi-
niamo. Se non interferiamo col nostro
pensiero, ma agiamo nellintegralit del
nostro essere, ossia percependo la totalit
di ogni realt cos come presente in
Dio, allora possiamo conoscerne qualsiasi
aspetto particolare, ed ogni aspetto di
qualsiasi cosa, di qualsiasi essere. Poich
il Creatore di tutte le cose e di tutte le
persone si tiene alle nostre spalle e distri-
buisce la sua eccelsa onniscienza,
attraverso noi, sulle cose.
Ma oltre a questo auto-riconoscimento,
proprio di certe tappe dellesperienza
individuale, lanima si trova anche a rive-
lare la verit. E a questo punto noi
dovremmo cercare di fortificarci con la
sua reale presenza, per poter parlare di
questo evento con un tono pi degno ed
elevato. Poich la comunicazione della
verit da parte dellanima levento pi
importante allinterno della natura, poi-
ch questanima allora non dona
qualcosa di se stessa, bens si dona essa
stessa, penetrando e divenendo essa stessa
lessere da lei illuminato; ovvero, in pro-
69
Il Creatore di tutte le cose e di tutte le persone
si tiene alle nostre spalle e distribuisce la sua
eccelsa onniscienza, attraverso noi, sulle cose

essa dirige tale essere verso di s.

Noi caratterizziamo questi appelli dellanima, queste manifestazioni della sua natura,
con il termine Rivelazione. Tali esperienze sono sempre accompagnate dal sentimento
del sublime. Poich tale comunicazione avviene per influsso dello spirito divino nel
nostro proprio spirito. Si pu anche vedere come il riflusso del rigagnolo individuale
di fronte ai flutti impetuosi delloceano della vita. Qualsiasi chiara percezione di que-
sta legge fondamentale riempie gli uomini di timore reverenziale e di gioia. Un
brivido percorre sempre gli esseri umani quando entra in essi una nuova verit, o
portano a compimento una grande azione, un brivido proveniente dal cuore della
natura. In queste comunicazioni, la capacit di visione non separata dalla volont
dagire, poich lintuizione nasce dallobbedienza, e lobbedienza trae origine da una
percezione colma di gioia. Ogni momento in cui lindividuo si sente invaso da tale
realt costituisce un istante memorabile. Per via della nostra stessa costituzione un
certo entusiasmo accompagna sempre la presa di coscienza individuale di questa
divina presenza.
Il carattere e la durata di questo entusiasmo variano con la qualit dellindividuo,
dallestasi o trance o ispirazione profetica la sua forma pi rara al pi debole
calore di un sentimento virtuoso, forma sotto la quale vengono alimentate, come nei
nostri focolari domestici, tutte le famiglie e associazioni umane, rendendo possibile la
societ. Una certa tendenza alla follia ha sempre accompagnato la nascita del senso
religioso presso lumanit, come una sorta di disintegrazione per eccesso di luce.
Fenomeni quali le trances estatiche di Socrate, lunione di Plotino, la visione di Por-
firio, la conversione di Paolo, laurora di Bhme, le convulsioni di George Fox e dei
suoi Quaccheri, lilluminazione di Swedenborg, appartengono allo stesso ordine. Ci
che, nel caso di questi esseri speciali, si manifestato come estasi mistica, apparso,
in un numero incalcolabile di esempi di vita quotidiana, in una forma meno dirom-
pente. Ovunque la storia della religione ci mostra una tendenza allentusiasmo. Il
rapimento mistico del Fratello Moravo o del Quietista; lapertura del senso nascosto
del Verbo, nel linguaggio della Chiesa Della Nuova Gerusalemme; il risveglio delle
chiese calviniste; le esperienze dei metodisti sono altrettante varianti di quel senti-
mento di tremore misto a rispettoso timore e di gioia che si produce inevitabilmente
quando lanima individuale si fonde nellanima universale.
La natura di queste rivelazioni la stessa: si tratta di percezioni della legge assoluta.
Soluzioni alle domande sorte dallanima stessa. Esse non rispondono alle domande
poste dal nostro intelletto. Lanima non risponde mai attraverso parole, ma attraverso
la cosa stessa su cui ci si interroga.

70
Rivelazione significa svelamento
dellanima. Nel linguaggio popolare per
rivelazione sintende una profezia sul
proprio destino. Attraverso gli antichi
oracoli lintelletto tenta di trovar risposte
a questioni di ordine sensoriale, e cerca
di sapere da Dio la durata della vita degli
esseri umani, quali azioni intraprende-
ranno, a quali altri esseri si
accompagneranno, aggiungendo nomi,
date, luoghi. Ma non si tratta di forzare
serrature. Si tratta piuttosto di tenere a
freno tali meschine curiosit. Una rispo-
sta fatta di parole sarebbe deludente; non
esiste alcuna risposta alle domande che
poni. Non chiedere una descrizione dei
paesi verso cui stai andando. Una descri-
zione non potrebbe descriverteli, e
domani tu giungerai l, e li conoscerai
abitandovi. Lumanit pone domande sul-
limmortalit dellanima, sulle attivit nel
paradiso, sulla condizione del peccatore,
e via di seguito. Si sognano anche che
Ges abbia lasciato risposte proprio a
questo genere di questioni. Mentre in
alcun momento questo spirito divino ha
parlato la loro lingua privata [lett. il
loro dialetto]. Alla verit, alla giustizia,
allamore a simili attributi dellanima caduto. Nella corrente dellamore, nel-
lidea di immutabilit essenzialmente ladorazione dellumilt, non esiste il
associata. Ges, vivendo in tali sentimenti problema della durata. Nessun essere
morali, ignorando le circostanze dordine ispirato si porrebbe mai una tale
sensoriale, occupandosi unicamente della domanda, o accondiscenderebbe alle
manifestazione dei primi, non separ prove di cui sopra. Poich lanima vera
mai lidea di durata dallessenza di questi di fronte a se stessa, e lessere nel quale si
attributi, n mai pronunci una sola sil- effonde non pu lasciarsi sviare dal pre-
laba riguardo la durata dellesistenza sente, che infinito, verso un futuro che
dellanima. Fu lasciato ai suoi discepoli il risulterebbe finito.
compito di separare la durata dagli ele- Queste domande che noi bramiamo
menti morali, e di insegnare porre sul futuro sono aperta confessione
limmortalit dellanima in quanto dot- di uno stato di peccato. Dio non ha rispo-
trina, sostenendola attraverso delle prove. ste per esse. Nessuna risposta espressa a
Dal momento in cui la dottrina dellim- parole pu essere adeguata a una
mortalit viene insegnata separatamente, questione di stati di realt. Non in un
ci indica che lessere umano gi arbitrario decreto di Dio, ma nella

71
natura stessa dellessere umano, che viene posto un velo sugli eventi futuri; perch
lanima non ci permette di decifrare altro codice che quello di causa ed effetto. Con
tale velo, che ricopre gli eventi, essa insegna ai figli degli uomini a vivere nel presente.
Il solo modo di ottenere una risposta a tali domande dordine sensoriale di rinun-
ciare ad ogni meschina curiosit e, accettando la corrente di vita che ci trascina nel
segreto della natura, lavorare e vivere, ancora e sempre, e in modo inatteso
lanima in cammino avr allora costruito e forgiato per se stessa una nuova
condizione, laddove la domanda e la risposta sono una cosa sola.
Con lo stesso fuoco, vitale, benedetto, celeste, che arde fino a quando abbia dissolto
ogni cosa nelle onde e tra i flutti delloceano di luce, noi vediamo e conosciamo gli
uni gli altri, e anche lo spirito proprio ad ognuno. Chi pu dire da quali basi ognuno
tragga la sua conoscenza della personalit degli individui che formano la sua cerchia
di amici? Nessuno. E tuttavia i loro atti e le loro parole non gli sono estranei. Di un
certo individuo, bench non trovi in lui nulla di male, non riesce a fidarsi. Di un altro,
persino se non si sono incontrati che raramente, sono stati gi colti segni autentici,
che gli indicano che pu fidarsi come di qualcuno che ha qualcosa in comune con
lui. Noi ci conosciamo reciprocamente molto bene sappiamo chi stato giusto
verso se stesso e se quello che insegniamo o rileviamo non altro che aspirazione o
se comprende anche un nostro onesto sforzo.
Siamo tutti discernitori degli spiriti. Questa caratteristica emerge apertamente nella
nostra vita o come potenza inconscia. I rapporti sociali il commercio, la religione, le
amicizie, le dispute non sono che una allargata inchiesta giudiziaria sulla persona-
lit. In grandi assemblee, in consigli ristretti, o in confronti faccia a faccia, accusatore
e accusato, gli esseri umani si espongono per esser giudicati. Essi mostrano, contro la
propria volont, quei dettagli decisivi che rivelano la personalit. Ma chi giudica? E
cosa? Certo non il nostro intelletto. N labilit n lapprendimento possono aiutarci
in questa lettura. No. La saggezza del saggio consiste in ci: che egli non giudica gli
esseri umani, ma lascia che si giudichino essi stessi e non fa che leggere e registrare il
loro proprio verdetto.
Grazie alla virt propria di questa inevitabile natura, la volont personale vinta e,
malgrado i nostri sforzi o le nostre imperfezioni, il vostro genio si esprimer, altret-
tanto come far il mio. Ci che siamo, linsegneremo, non volontariamente, ma
involontariamente. Pensieri vengono al nostro spirito per vie che noi mai abbiamo
lasciato aperte e pensieri vanno dal nostro spirito per vie che noi non abbiamo mai
aperto volontariamente. La personalit comunica al di l del nostro controllo
cosciente. Lindice infallibile di un reale progresso lo si trova nel tono con cui ognuno
si esprime. Et, educazione, amicizie, cultura, imprese, doti, nulla di tutto ci pu
impedirgli unumilt rispettosa nei confronti di uno spirito superiore a s. Se non ha
stabilito la propria dimora in Dio, il suo atteggiamento, il modo di esprimersi, lo
svolgersi delle sue argomentazioni, lossatura, direi, di tutte le sue opinioni, lo testi-
monieranno involontariamente, affronti pure quanto voglia qualsiasi situazione a testa
alta. Se ha trovato il suo centro, la divinit risplender attraverso di lui, perforando
tutte le maschere dellignoranza, vincendo temperamenti avversi e circostanze sfavore-
voli. Il tono di chi cerca uno, quello di chi ha trovato un altro.
La grande differenza tra coloro che insegnano il sacro oppure letteratura, tra poeti

72
 inutile farmi un discorso che si basa su unapparenza
esteriore. Posso farlo facilmente da solo. Ges parla
sempre a partire da une sperienza interiore e da un
grado di profondit che trascende tutti gli altri

come Herbert e poeti come Pope; tra
filosofi come Spinoza, Kant e Coleridge e
filosofi come Locke, Paley, Mackintosh e
Stewart; tra gente del mondo,
riconosciuti come oratori perfetti e, qua
e l, un mistico fervente, un profeta, che
la pienezza traboccante del proprio pen-
siero rende quasi folle; questa differenza
si deve al fatto che gli uni parlano a par-
tire dallinteriore, o dallesperienza,
come parte in causa e padroni dei fatti
trattati. Gli altri parlano a partire
dallesteriore, come dei semplici spetta-
tori, o forse come se avessero conoscenza
dei fatti attraverso la testimonianza di una
terza persona. inutile farmi un discorso
che si basa su unapparenza esteriore.
Posso farlo facilmente da solo. Ges parla
sempre a partire da unesperienza inte-
riore e da un grado di profondit che
trascende tutti gli altri. In ci sta il mira-
colo. Io credo per prima cosa che sia cos
che dovrebbe essere. Tutti sono in conti-
nua attesa dellapparizione di un simile
maestro. Ma se quello che uno dice non
trae origine dallinterno del velo, dove la
parola una con ci stesso di cui parla,
lasciamo che questi lo confessi
umilmente.
La stessa Onniscienza scorre
nellintelletto e forma il cosiddetto genio.
Molta parte della saggezza del mondo
non saggezza e la classe pi illuminata
di esseri umani indubbiamente supe-
riore alla fama letteraria, senza essere
scrittori. Tra la moltitudine degli studiosi
e degli autori non percepiamo uno spi-
rito benedetto, siamo sensibili alla
tecnica, allabilit piuttosto che allispira-
zione; essi possiedono una luce senza
sapere da dove proviene e la considerano
propria; il loro talento una facolt in
qualche modo esagerata, un elemento
cresciuto troppo in fretta, per cui la loro
forza diventa una malattia. In questi
esempi i doni intellettuali non
producono unimpressione di virt ma
piuttosto di mancanza, e sentiamo che i
talenti di un essere umano sono di impe-
dimento al suo avanzare nella verit. Ma
il genio pio ed in grande misura par-
tecipe del cuore comune. Non anomalo
ma pi e non meno simile al resto
degli esseri umani. In tutti i grandi poeti
c la saggezza dellumanit, superiore a
qualsiasi talento che esercitano. Lo scrit-
tore, il genio, il guerrigliero, il
gentiluomo non rappresentano la totalit
delle persone. Lumanit appare in
Omero, in Chaucer, in Spenser, in Shake-
speare, in Milton. Sono paghi della verit.
Appaiono freddi e flemmatici a chi si
inebriato delle passioni violente e dei
colori forti che caratterizzano gli scrittori

73
In tutti i grandi poeti c la saggezza dellumanit,
superiore a qualsiasi talento che esercitano

inferiori ma popolari. Sono poeti della libert, libert che concedono allanima che d
la forma e che, attraverso i loro occhi, osserva nuovamente e benedice ci che ha
creato. Lanima superiore al suo sapere, pi saggia di ogni sua opera. Il grande poeta
ci fa sentire tutta la ricchezza dellanima e le sue composizioni passano in secondo
piano. La sua comunicazione migliore quella di insegnarci a disprezzare tutta la sua
opera. Shakespeare ci innalza a un tale livello di attivit spirituale da creare ricchezze
che impoveriscono la sua. E allora sentiamo che le splendide opere che ha creato, e
che in altri momenti decantiamo come una sorta di poesia che esiste da s, non col-
gono la natura reale pi di quanto non faccia lombra di un passante che si proietta
sulla roccia. Lispirazione che ha creato le figure di Amleto e Lear potrebbe esprimere
lo stesso bene, la stessa elevatezza, eccellenza, nobilt giorno dopo giorno e per sem-
pre. Perch, allora, dovrei considerare Amleto e Lear come se anche noi non avessimo
quellanima da cui essi sono scaturiti come le sillabe dalla bocca?
Questa energia non discende nella vita individuale se non attraverso un possesso
totale. Viene agli umili e ai semplici, viene a tutti quelli che allontanano da s ci che
straniero e superbo; viene come un segno interiore; viene come serenit e
grandezza. Quando guardiamo coloro in cui essa dimora, percepiamo nuovi livelli di
grandezza. Da una tale ispirazione lessere umano ne esce mutato. Egli non considera
la loro opinione quando parla con gli altri; li mette alla prova. Lanima richiede sem-
plicit e verit. Il viaggiatore frivolo si sforza di circondare di bellezza la propria vita
citando grandi signori, principi e contesse, come essi lo hanno considerato e cosa gli
hanno detto. Il plebeo ambizioso vi mostra la loro argenteria, i loro gioielli e conserva
i loro carteggi e i loro omaggi. I pi colti, nel racconto delle loro esperienze, selezio-
nano le circostanze piacevoli e poetiche la visita a Roma, luomo dingegno che
hanno incontrato, lamico brillante che conoscono e poi, ancora, il paesaggio meravi-
glioso, le luci accese della montagna e i momenti goduti ieri cercando in questo
modo di creare un alone romantico attorno alla loro vita. Ma lanima che serve il
grande Dio semplice e vera, non ha colori rosati, non ha amici prestigiosi, non ha
titoli n avventure; non chiede ammirazione, vive il momento presente nell assidua
esperienza di tutti i giorni, perch lattimo presente e la pi piccola inezia sono
diventati trasparenti ai pensieri e imbevuti del mare di luce.
Dialoga con uno spirito di elevata semplicit e la letteratura apparir solo pedanteria.

74
Le affermazioni pi semplici sono le pi
degne di essere scritte, e tuttavia sono
cos a buon mercato e naturali che, nella
infinita ricchezza dellanima, come rac-
cogliere sassolini dal terreno o come
riempire una fiala di aria, quando la terra
intera e latmosfera ci appartengono.
Niente pu allora passare, n farvi entrare
nel cerchio, se non mettere da parte i
propri imbrogli e trattare gli esseri
umani da esseri umani nella nuda verit,
nel riconoscimento aperto, nella afferma-
zione onnisciente.
Tali anime ti trattano come farebbero gli
dei, se ne vanno sulla terra come divinit,
accettano il tuo spirito senza ammirarlo,
accettano la tua bont, persino la tua
virt o piuttosto il tuo adempimento
del dovere in quanto la tua virt gli
appartiene come il sangue, regale come
loro stessi, anzi pi che regale, impa-
rentata con gli dei. Ma quale rimprovero
affiora dalla loro condotta semplice e fra-
terna verso la mutua adulazione con cui
gli autori si confortano e si feriscono
vicendevolmente! Essi non lusingano.
Non mi meraviglio che queste persone
vadano a vedere Cromwell, e Christina, e
Carlo II, e Giacomo I, e il Gran Turco
essendo, in quanto eletti, compagni del rit e toglier loro ogni speranza di pren-
re e costretti ad adeguarsi al tono servile dersi gioco di te. Questa ladulazione
della conversazione in societ. Devono pi alta che puoi esprimere. La loro
apparire agli occhi dei principi come ricompensa maggiore, disse Milton, non
degli inviati di Dio, essendo sempre a ladulazione, il loro consiglio pi one-
confronto col re, re con re, senza nessun sto una forma di ricompensa.
atteggiamento servile, senza arrendevo- Lunione tra Dio e lessere umano si
lezza, portando a cos alti lignaggi il rivela ineffabile in ogni azione
ristoro e la soddisfazione della resistenza, dellanima. La persona pi semplice, che
della semplice umanit, persino del nella sua integrit onora Dio, diventa
cameratismo e di nuove idee. Li rendono, Dio; tuttavia linflusso di questo s
cos, persone superiori e pi sagge. Que- migliore e universale eternamente
ste anime ci insegnano che la sincerit nuovo e impenetrabile. Ispira timore e
superiore alladulazione. Agisci quindi in meraviglia. Come sorge cara e rassere-
modo onesto con uomini e donne in nante lidea di Dio nellessere umano,
modo da trarre da loro la massima since- colma la solitudine e cancella le cicatrici

75
dei nostri errori e delle nostre delusioni! Quando abbiamo rotto col nostro dio della
tradizione e abbandonato il dio della retorica, allora Dio pu incendiare il cuore con
la sua presenza. la duplicazione del cuore stesso, s, linfinita espansione del cuore
con una forza di crescita in tutte le direzioni, verso un nuovo infinito. Ispira nelles-
sere umano una fiducia incrollabile. Non si tratta di essere convinto ma di vedere il
valore della verit e in quel pensiero allontanare con facilit ogni incertezza e paura,
rimandando alla sicura rivelazione del tempo la soluzione dei propri problemi pri-
vati. Egli ha la certezza che il suo benessere caro al cuore universale. Seguendo la
legge nella sua mente, colmato da una fiducia cos assoluta da spazzare via tutte le
speranze pi care e i progetti pi concreti della natura mortale. Egli crede che questo
bene non possa essergli tolto. Le cose che per te sono reali gravitano attorno a te. Ti
affretti a cercare il tuo amico. Lascia pure che le tue gambe corrano, la tua anima non
ne ha bisogno. Se non lo trovi, non converrai che stato meglio per te non trovarlo?
Poich esiste una forza che, cos come in te, anche in lui e potrebbe perci farvi
incontrare, se fosse la cosa migliore. Ti prepari con passione per andare a compiere
ci che il tuo talento e la tua sensibilit ti spingono a fare, lamore per le persone e la
speranza della fama. Non ti capitato di pensare di non aver diritto di andare senza
essere ugualmente pronto a rinunciarvi? O credi, finch vivrai, che ogni suono
emesso sulla terra risuoner nelle tue orecchie! Ogni proverbio, ogni libro, ogni
sinonimo che ti appartenuto come aiuto e consolazione ritorner a te sicuramente
per strade diritte o tortuose. Ogni amico che in te desidera non la tua fantastica
volont ma il tuo grande e tenero cuore ti stringer nel suo abbraccio. E questo per-
ch il cuore in te il cuore di tutti; nella natura non esistono muri, pareti divisorie o
intersecazioni, al contrario c un unico sangue che fluisce ininterrottamente in
ununica circolazione, attraverso tutta lumanit, cos come le acque della terra con-
fluiscono in un unico mare e, in verit, in ununica corrente. Possa cos lessere
umano riconoscere nel suo cuore la rivelazione di tutta la natura e di tutto il
pensiero, e cio che lAltissimo dimora in lui, che le sorgenti della natura si trovano
nella sua anima. Se per udisse le parole del grande Dio dovrebbe, come disse Ges,
andare nella sua camera e chiudere la porta dietro di s. Dio non si manifesta ai
codardi. Egli deve ascoltare la propria voce, allontanando da se stesso tutti gli accenti
della devozione altrui. Persino le loro preghiere gli sono nocive, se non ha ancora
detto le sue. La nostra religione si basa, comunemente, sul numero dei fedeli.
Quando ci si appella ai numeri in modo anche indiretto diventa palese che la
religione non esiste pi. Chi sperimenta Dio come un pensiero dolce e avvolgente
non sente il bisogno di contare i suoi fedeli. Quando sono alla presenza
dellAltissimo, chi oser avvicinarmi? Quando riposo in perfetta umilt, quando
brucio di puro amore, cosa mi importa di Calvino o Swedenborg?
Non fa nessuna differenza se lappello rivolto a molti o a uno. La fede che si basa
sullautorit non fede. La fiducia nellautorit d la misura del declino della
religione, della fuga dellanima. La propriet, che gli esseri umani hanno attribuito a
Ges attraverso secoli di storia, quella di essere unautorit, e questo fatto li caratte-
rizza. Ci non pu alterare le cose eterne. Lanima grande e semplice, non
adulatrice, n seguace, non fa appello contro se stessa. Crede in se stessa. Di fronte alle
immense possibilit umane, alle esperienze pure, a tutte le biografie passate, per

76
Chi sperimenta Dio come un pensiero dolce e
avvolgente non sente il bisogno di contare i suoi
fedeli. Quando sono alla presenza dellAltissimo,
chi oser avvicinarmi?
quanto immacolate e sante, di fronte a
tutto ci essa si ritira. Davanti a quel
paradiso che intravediamo con i nostri
presentimenti, impossibile lodare una
qualche forma di vita conosciuta o di cui
abbiamo letto. Constatiamo che, non solo
abbiamo pochi grandi esseri umani ma,
in senso assoluto, non ne abbiamo nean-
che uno; che non ci sono storie,
personaggi, vite che ci soddisfano com-
pletamente. I santi e i semidei celebrati
dalla storia li accettiamo un po forzata-
mente. Bench nei nostri momenti di
solitudine ricaviamo una forza nuova dal
loro ricordo, tuttavia, alterati nella nostra
attenzione dalla leggerezza e dallabitu-
dine, alla fine essi risultano stancanti e
importuni. Lanima, sola, originale e
pura, si concede a quanto Solo, Origi-
nale e Puro che, a quelle condizioni,
volentieri vi abita guidandola e parlando
attraverso di essa. Allora diviene contenta,
giovane e viva. Non saggia ma vede
attraverso tutte le cose. Non la si pu
chiamare pia ma innocente. Definisce la
luce come sua e sente che lerba cresce e
il sasso cade, secondo una legge inferiore
alla sua natura ma dipendente da essa.
Guarda, dice, sono nata dal grande Spi-
rito che tutto comprende. Io,
limperfetto, adoro la mia propria Perfe-
zione. Sono partecipe della grande anima
e cos controllo il sole e le stelle e sento
che essi sono avvenimenti ed effetti
meravigliosi che cambiano e passano.
Sempre pi entrano in me gli impulsi
della natura eterna e io divento pubblico
e umano nei miei pensieri e nelle mie
azioni. Cos imparo a vivere nei pensieri
e ad agire secondo delle forze che sono
immortali. Onorando lanima e
imparando come dicevano gli antichi
che la sua bellezza incommensurabile,
gli esseri umani impareranno che il
mondo il perenne miracolo che
lanima crea, e sar meno stupito davanti
a piccoli prodigi, riconoscer che non
esiste nessuna storia profana, che tutte le
storie sono sacre, che luniverso rap-
presentato in un atomo, in un attimo del
tempo. Non costruir pi una vita piena
di brandelli e di toppe ma vivr in una
divina unit. Porr fine alle bassezze e
alle piccinerie e sar soddisfatto di ogni
posto in cui si trover e di ogni servizio
che svolger. Affronter il domani con
calma, nella imperturbabilit derivante
dalla fiducia che Dio racchiude in s,
avendo gi tutto il futuro nel fondo del
suo cuore.
77
La croix celtique
 Simbolo
La croce celtica
Lantica saggezza ci insegna che nei tempi precristiani la croce celtica
era un simbolo druidico dei quattro campi nei quali la vita si dispiega.
I quattro bracci della croce esprimono linterazione tra il s, la natura, la
saggezza e la vita divina. Il cerchio nel mezzo il punto focale dellaspi-
razione spirituale, alla quale, in fin dei conti, ogni vita cosciente
ambisce: lautorealizzazione e la pace interiore. nel cuore che sincon-
trano tutti i piani, nellamore universale che tutto ingloba.
La naturale espressivit della croce celtica corrisponde alle quattro dire-
zioni del vento: Est alla giovane vita nascente; Ovest alla
retrospettiva, alla riflessione, al tramonto; Nord allispirazione, allin-
tuizione; Sud alla realizzazione, allattuazione.
Le due stagioni buie e le due luminose erano contrassegnate dai giorni
del fuoco o della luce: i quattro Albans. I Celti festeggiavano Alban Arhuan,
la luce di Art, in seguito chiamata la luce di Cristo, il 21 dicembre.
Alban Eiler, la luce della Terra, segnava la primavera. Alban Heruin, la Luce
della Costa, annunciava linizio dellestate e Alban Elved, la luce dellAc-
qua, indicava linizio dellautunno. Leterno ritorno nella natura
conferiva costanza a un mondo che era soggetto a continui
cambiamenti.
Dal punto di vista spirituale, la croce celtica pu rappresentare un
grande sostegno. In tempi difficili, i quattro bracci possono orientare il
vostro pensiero. Seguite la giusta direzione: il s, con le gambe salde sul
terreno, nel giusto rapporto con la natura. Elevatevi alla profonda sag-
gezza che tutto ha creato e che segue il suo destino, sulla traccia divina
della radiazione. E non abbandonate mai il centro, in cui giace nascosta
la coscienza divina, sempre presente nellamore universale.

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Mondo immaginario
In un sogno talvolta intuisci che stai sognando. In que-
sto modo sai di avere la scelta, di ritorno
dallesperienza onirica, di concludere il sogno o di
risvegliarti. Grandi maestri, che avevano conoscenza di
unaltra natura, hanno descritto, non senza motivo, la
nostra vita terrena come uno stato di sogno. Risveglia-
tevi, voi che dormite.
Da ci scaturiscono due visioni sconcertanti, a condi-
zione che le si voglia ammettere: la prima lesistenza
di un altro mondo; ne consegue che tutto ci per cui
lavoriamo cos duramente e che troviamo cos sensato
non sia vero! Ci dedichiamo al lavoro, corriamo avanti
e indietro, senza giungere tuttavia da qualche parte,
senza cambiare nulla. Una corsa veramente faticosa,
solamente per tirare avanti.
Miliardi di persone vivono con una loro idea personale
della realt. Lo stesso mondo vissuto interiormente
in modo diverso, per cui ognuno crede al proprio
sogno e lo vuole realizzare. Quando si uniscono
gruppi, questi creano sogni collettivi per una realt
collettiva, e loro sanno che: Ci che noi crediamo
vero, perch noi tutti nel gruppo lo crediamo.
Fino a quando... fino a quando la nostra coscienza
sconfigge i pensieri. Vivere dormienti e sognanti in
questo mondo significa restare non coscienti dellaltra
natura. Risvegliarsi in questo mondo significa contem-
poraneamente risvegliarsi nellaltro mondo. Ora, sulla
Terra il sogno pi ostinato proprio quello di non
essere consapevoli di sognare.
Abbiamo riempito la Terra e il nostro mondo personale
con le nostre convinzioni, con le nostre folli idee e
obiettivi futuri, fino ad essere completamente prigio-
nieri di questo sognare a occhi aperti.
Ma a un certo punto il sogno pu cessare, proprio
quando meno ce lo aspettiamo. Improvvisamente il
corso della nostra vita cambia e lIo si accorge di tro-
varsi sulla strada sbagliata. Per ritrovare la strada,
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Cronaca
dobbiamo prima smarrirci. Limprevisto nella nostra
vita una delle poche cose certe, che abbiamo. Tutta-
via, continuiamo a pensare che tutto ci che pensiamo
sulla vita sia vero. Ed proprio questo atteggiamento
il pensare che i nostri pensieri siano veri che man-
tiene intatto il nostro mondo di sogno, fino a quando
non cessiamo di credere ai nostri pensieri e accettiamo
la realt. Che shock. Ma in quale realt vivo veramente,
se permetto che losservazione del mangiare o essere
mangiato entri nella mia coscienza?
Cosa succede se consento alla realt dei miei pensieri e
convinzioni di dominare la realt? Riconosco allora di
aver sognato. Alcuni ritornano in fretta nel sogno, ren-
dono di nuovo reale il loro sogno, spegnendo cos la
loro coscienza e lasciando che i loro pensieri sulla
realt circolino liberamente.
I coraggiosi, per, si fermano e ammettono lo
sgomento, la sensazione di vuoto, lassurdit e la soli-
tudine. Nel risveglio dal sogno il vuoto per un
presentimento di una pienezza di altro tipo. Il vero
risveglio avviene quando comprenderemo (e questo
ben altra cosa che riflettere) che il nostro essere, fatto
di idee, convinzioni e ricordi, non centra con ci che
siamo interiormente. Lego, di fatto, non ha una pro-
pria identit, poich era destinato quale strumento per
lanima, fintanto che ne assunse il dominio.
In sostanza, lego un meccanismo, non unentit
realmente vivente. Con il suo guscio lego si oppone
alla dura realt terrena, perch, se lammettesse, il
sogno la base dellego svanirebbe. Questo meccani-
smo utilizza due braccia: uno per allontanare e uno per
afferrare cose, creando cos un proprio mondo imma-
ginario. Non un caso che i grandi maestri ponevano
lequilibrio e la neutralit come presupposto per il
cammino.
Affrettiamoci, giunto il tempo di iniziare con il
lavoro del cuore invece del duro lavoro!