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Progetto THESAURUS
La prima tonnara (antica) in Sicilia
Progetto Liburna
(Campagna 2010 - parte II)
XVIII, 1. Gennaio - Aprile 2012
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SPECIALE
Progetto Liburna
Archeologia subacquea in Albania (campagna 2010)
Parte II
Merci e rotte commerciali nella Baia di VII sec. a.C. Tra i vari i motivi che spinse-
Durazzo ro le due citt greche, Corinto e Corcira, a
fondare questa citt vi era il controllo dei
flussi commerciali diretti verso lAdriatico
L
analisi preliminare dei reperti ar-
cheologici campionati durante la settentrionale per gli scambi di materie pri-
quarta campagna di ricognizione me come il ferro, lambra, i cavalli e gli
del Progetto Liburna (vd. Larcheologo su- schiavi, insieme a quelli diretti verso len-
bacqueo, 51, pp. 14-17) ha fornito ulteriori troterra, con le valli dello Shkumbin (Ge-
elementi per la ricostruzione di alcuni aspetti nusus), del Mati (Mathis) e del Drini (Dri-
della storia economica nella Baia di Du- lon) e, infine, in direzione occidentale, con
razzo. Allinterno di questo comprensorio i territori pugliesi. La circolazione delle mer-
costiero erano state svolte ricerche da parte ci prodotte nei territori greci stata confer-
di N. Ceka e M. Zeqo negli anni Settanta e mata dalla presenza di anfore Corinzio-Cor-
Ottanta del secolo passato (vd. Larcheologo ciresi del tipo B e B, inquadrabili dalla fine
subacqueo, 34-35, 2006, pp. 4-7) e pi re- del IV a tutto il III sec. Anfora corinzio-corcirese B (UTS 3C).
centemente nel 2004 da parte del Centre for a.C. Il tipo B risultato
Marine and Underwater Archaeology Stu- quantitativamente poco
dies (QSDAN) in collaborazione con lIsti- rappresentato se si con-
tuto di Archeologia dellAccademia delle sidera il recupero di un
Scienze di Tirana e il Museo Archeologico di puntale rinvenuto isola-
Durrs. Il confronto con questi studi pre- to e posizionato a ca. 10
gressi ha permesso di ricavare elementi di m in direzione Ovest
confronto per poter stabilire i cambiamenti (UTS 3 C) dellareale
dello stato di conservazione di alcuni giaci- caratterizzato dalla con-
menti, soprattutto nel caso delle localit co- centrazione di anfore di
stiere che risultavano in comune con quelle et tardoantica afferen-
del Progetto Liburna, e aggiungere elementi ti al relitto Capo Pali 1.
per la valutazione del rischio archeologico in Pi numerose invece
quanto alcune zone sono risultate interes- sono le Corinzie-Cor-
sate da una intensa frequentazione, a causa ciresi B, presenti nelle
del passaggio di imbarcazioni, o soggette a UTS 1 F e 1 C di Capo
fenomeni di rapida urbanizzazione. Questo Pali oltre che a Capo
tipo di approccio ha tenuto in considerazione Rodoni (UTS 4 B); sul-
i punti enunciati nel documento finale re- le superfici interne
datto durante il seminario La tecnologia ed stato possibile registra-
il know-how italiano per la valorizzazione del re la presenza di uno
patrimonio subacqueo svolto proprio a Du- strato di pece e in parti-
razzo il 24 luglio 2006 (vd. Larcheologo su- colare di noduli in cor-
bacqueo, 34-35, 2006, pp. 1-3). rispondenza dei fondi,
Le fonti antiche (Thuc. I, 24) e quelle ar- dato che supporta lipo-
cheologiche (ceramica illirica e proto- tesi di una destinazione
corinzia tarda nelle tombe delle necropoli vinaria di questi conte-
arcaiche delle colline di Dautaj e Kokoman) nitori.
hanno permesso di stabilire che Epidam- Il trasporto e la distri-
nos/Dyrrhachion-Dyrrhachium fu una co- buzione di questultima Carta generale dellAlbania. Area delle ricerche e indicazione dei siti
lonia greca fondata negli ultimi decenni del derrata per questo com- e delle unit topografiche subacquee.
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Anfora corinzio-corcirese B (UTS 1F). Anfora corinzio-corcirese B. Pareti interne im- Anfora corinzio-corcirese B(UTS 1C).
peciate (UTS 43).
Van der Mersch VI realizzate probabil- tenitori da trasporto dellUTS 1C sono ri-
mente in Italia meridionale a partire dalla sultati accumunati da particolari elementi
fine del IV e per tutto il III-II sec. a.C. La morfologici come le misure dei diametri
presenza di questi contenitori, anche se con degli orli e la conformazione degli stessi a
un numero di esemplari non molto rappre- sezione triangolare o ad orlo inclinato.
sentativo rispetto a quello delle anfore gre- Anfore decontestualizzate, assegnabili alla
che prodotte nelle due citt madri di famiglia delle Lamboglia 2, recuperate ipo-
Epidamnos/Dyrrachion, testimoniano si- teticamente lungo la costa Nord orientale di
curamente un contatto con i centri produt- Capo Rodoni, sono state depositate sulla
tivi magno-greci e sicelioti. Le rotte sono cresta di un muro allinterno di un edificio
confermate dalle fonti riguardo per alcuni posto immediatamente a Nord-Est della
avvenimenti militari come limbarco dal chiesa di SantAntonio, edificio che viene
porto di Durazzo di Pirro per la spedizione menzionato in documenti di XIII e XIV
Anfora corinzio-corcirese B. Deposito di pece
(UTS 43). in aiuto dei tarantini contro Roma (Anna sec. (il complesso potrebbe essere identifi-
Comnena, Alex. 3.12.8). cato, secondo A. Meksi, con il monastero di
prensorio era affidato anche ad altre anfore Tra la fine del III e il II sec. a.C. possibile Santa Maria citato in documenti del 1418).
prodotte per in territori differenti: a Capo registrare la presenza di anfore grecoitali- Anche per questa localit si tratta di ritro-
Pali (UTS 1 A) e a Capo Rodoni (UTS 4 che recenti rinvenute lungo il versante vamenti conservati solo nelle porzioni su-
A) sono state documentate infatti anfore Nord-Est di Capo Pali (UTS 1 C), docu- periori sicuramente prelevati da ambienti
mentate in maniera frammentaria e con le marini cos come dimostrano le evidenti
superfici fortemente fluitate in areali in cui concrezioni sulle superfici. Tali frammenti
stato possibile distinguere anche altre sono stati documentati allinterno di cu-
classi ceramiche attribuibili a forme uti- muli di reperti di diversa natura e periodi
lizzate per la cottura o per il riscaldamento tra i quali stato possibile distinguere ele-
del cibo e a vasellame in vernice nera. Po- menti litici riferibili a parti architettoniche
sti a bassa profondit e quindi maggior- decorati con bassorilievi insieme a pilastri,
mente soggetti ai marosi non stato possi- steli e a porzioni di macine. Tra i reperti ce-
bile avanzare ipotesi interpretative che ramici sono stati censiti anche coppi e te-
permettessero di comprendere i processi
gole.
formativi di queste concentrazioni. I con-
Unaltra Lamboglia 2, caratterizzata da un
orlo a fascia rilevato, stata documentata in
maniera isolata allinterno dellArea 2 in cor-
Anfora Van der Mersch VI (UTS 4A). rispondenza di un fondale inclinato, lungo
il versante meridionale di Capo Pali (UTS
1 D). Il consistente strato di concrezioni non
ha impedito di stabilire confronti con ulte-
riori esemplari che presentano le medesime
caratteristiche provenienti dallo stesso sito
e rinvenute durante le ricognizioni effettuate
negli anni passati o con quelle segnalate, nel-
lestate del 2004, presso i fondali di Curri-
la e Batlla, localit costiere della Baia di Du-
razzo identificate come punti di approdo non
solo per il materiale ceramico rinvenuto ma
anche per la presenza di ancore litiche, di
grandi blocchi e strutture murarie poste a
7 m di profondit (vd. Larcheologo su-
bacqueo, 34-35, 2006, pp. 5, 7). Pi a Sud,
Anfora Van der Mersch VI in situ (UTS 4A). Anfora Van der Mersch VI (UTS 1A). nellArea 3, stata rinvenuta una ulteriore
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Capo Rodoni. Edificio a Nord-Est della Chiesa di SantAntonio. Deposito di reperti deconte-
stualizzati.
c
a
smercio dei prodotti. Non stato possibile 2005, relativo ad un impianto produttivo
effettuare in questa zona ricognizioni a con alcuni ambienti di servizio e strutture
causa degli sconvolgimenti che ha subito la abitative posto nei pressi dello stabilimento
linea di costa, fortemente erosa, con i livelli delle terme pubbliche romane a pochi metri
marini stravolti dallantropizzazione e in dallasse stradale che porta proprio verso
particolare dalla industrializzazione. Le in- Capo Pali: un gruppo di spatheia stato
dagini subacquee condotte da N. Ceka e M. rinvenuto in un magazzino utilizzato per la
Zeqo agli innizi degli anni Ottanta del No- conservazione dei beni di sussistenza, in-
vecento hanno consentito di individuare in sieme a frammenti di lucerne Atlante X
questa localit resti di costruzioni databili (gruppo C3) e anfore del tipo Sinope.
al IV-II sec. a.C. poste ad una certa distanza Scarsamente rappresentate nellUTS 1 C
dalla costa attuale e ad una profondit di sono invece le orientali Late Roman Am-
2,50 m. phorae 1. La caratteristica dellunico fram-
Diversi furono i cambiamenti che si verifi- mento di ansa recuperato quella di
carono a partire dalla fine dellet imperiale possedere una sezione pari a 1,4 cm, dato
e durante il periodo tardoantico. Mentre la che potrebbe in maniera ipotetica, conside-
citt di Durazzo soggetta ad una serie di rata lesiguit della porzione consevata, ri-
incursioni da parte di visigoti e ostrogoti, mandare ai modelli di transizione tra le 1 A
Anfora Late Roman 1 (UTS 1C). comandati dai re Alarico, Valamire e Teo- e le 1 B della medesima famiglia, databili
derico, i luoghi di approdo e ancoraggio alla fine del V-inizi del VI sec. d.C. Si assi-
frequentati in questo periodo restituiscono ste infatti in queste forme ad una riduzione
di non erano validi solo per questioni mili- materiali che confermano i contatti con le della sezione delle anse fenomeno che pu
tari cos come pu testimoniare loperazio- aree produttive africane e orientali (in par- essere anche attribuito ai sotto-moduli delle
ne di recupero nel 171 a.C. di settantasei navi
ticolare dallUTS 2 A stato possibile in- LRA 1 A, che si inquadrano tra la fine del
leggere (lembos) nel porto di Dyrrhachium,
dividuare aree di concentrazione di IV e la prima met del V, o quelli pi tardi
da parte di M. Lucrezio, fratello del preto-
re incaricato per le spedizioni contro gli Il- materiali ceramici attribuibili a pareti di an- riferibili alla produzione delle LRA 1 B, da-
liri (Liv., XLII, 48.5-8). Importante, infatti, fore i cui impasti rimanderebbero a queste tabili alla met del VI-met del VII sec.
per lo sviluppo delleconomia, sar la co- aree produttive delle quali non stato pos- d.C.
struzione, avvenuta tra il 146 e il 120 a.C. sibile avanzare ipotesi identificative ri- Che la citt di Durazzo durante lepoca bi-
(successivamente restaurata durante limpero spetto a forme note a causa del cattivo stato zantina assuma un ruolo strategico di col-
di Traiano), della via Egnatia che proprio da di conservazione, con fratture fluitate e su- legamento tra Oriente e Occidente anche
Dyrrachium conduceva a Tessalonica fino a perfici fortemente concrezionate). Presso in seguito alla fortificazione da parte di
Costantinopoli, rendendo maggiormente lUTS 1 C, nei fondali Nord-orientali di Anastasio e Giustiniano nel VI sec. d.C.
fluidi i rapporti economici fra Roma e Capo Pali, la presenza di anfore africane testimoniato dalla presenza di un relitto
Oriente. risultata maggiore rispetto a quelle orien- (Capo Pali 1) relativo ad una imbarca-
La fondazione di una colonia a Durazzo, in tali, con le vinarie Dressel 30 della Maure- zione con un carico omogeneo di anfore
cui attestata la trib Aemilia, e la succes- tania Caesarensis, insieme ai contenitori Late Roman 2 situato lungo il versante
siva espansione durante il periodo primo- cilindrici di medie dimensioni come le Sud-Ovest di Capo Pali (UTS 3 A). I con-
imperiale, attraverso la costruzione di un Africane III e gli spatheia 1 B inquadrabili tenitori sono tutti riconducibili al tipo 2 B
acquedotto, anfiteatro, terme e biblioteca alla prima met/met del V sec. d.C. Que- databili alla seconda met del VI sec. d.C.,
trasformano lassetto urbanistico della citt sti ultimi sono stati documentati anche filiazione del canonico tipo 2 A che ri-
rendendola sempre pi importante per il presso lUTS 1 E allinterno dellareale 5 sulta pi antico (V-met VI sec. d.C.).
commercio. In direzione Nord, a circa 7 della stessa localit. Larrivo a Durazzo di Sulla base di unanalisi preliminare del
km, il centro si congiungeva con la localit questi contenitori affusolati trova riscontri materiale campionato stato possibile in-
Porto Romano che doveva costituire un ul- anche nei dati di scavo provenienti dal dividuare tre varianti tra le anfore del ca-
teriore approdo per la navigazione e lo complesso ellenistico-romano, indagato nel rico del relitto, stabilite confrontando le
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Anfora Late Roman 2. Particolare delle Assemblaggio del coperchio allinterno di un Coperchio con traccia di pece in corrispon-
tracce di pece sulla parete interna (UTS 3A). orlo di unanfora LR 2 (UTS 3A). denza del bordo (UTS 3A).
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