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"Nerio Poletti racconta la Bondeno com'era"


"Perch mi accingo a scrivere della Bondeno della mia infanzia,.. cosa mi spinge a ricordare una
Bondeno che non esiste pi, cancellata dal tempo..? Le ragioni sono molte.
La prima l'amore che provo per il mio paese, poi, lasciare questa memoria velata di malinconia al
godimento di chi, come me, ama questo paese e che per ragioni anagrafiche non ha potuto vedere
com'era.
E' vero che ci sono le fotografie che illustrano un'epoca, ma la fotografia muta ed io, se mi riesce,
vorrei integrarla dando voce ai personaggi di quel tempo.

Ho immaginato di trovarmi con un gruppetto di amici davanti al municipio di Bondeno.


Gli propongo di fare una passeggiata per il paese, arrivando fino a Fondo Castello, per poi ritornare
al punto di partenza. L'idea viene raccolta con entusiasmo, perch avevo spiegato in precedenza che
avrei fatto da guida scrupolosa della Bondeno che viveva l'anno di grazia 1937.
Se chi avr la pazienza di leggermi vorr associarsi al nostro gruppetto, .. ben accetto..!

Come dicevo, ci troviamo con alle nostre spalle il municipio. Come potete vedere c' alla nostra
destra un immobile di una certa importanza. Al piano terra, lo dice la scritta a grandi caratteri, c' la
BANCA NAZIONALE DELL'AGRICOLTURA. Ai piani superiori vi abitano due famiglie:
Guglielmo Nordi, impiegato comunale e Adelmo Azzolini, impiegato della Cassa di Risparmio di
Ferrara, oltre che valente violinista. A pochi metri, altra scritta imponente: CINEMA TEATRO
ORFEO GRANDI. Un signore armato di un piccolo martello, fissa su pannelli di legno i cartelloni
del film in programma per la serata: Beppino Chiesa, operatore cinematografico, questa la sua
qualifica.
Adesso entriamo e, come vedete, c' un grande salone tappezzato completamente da gigantografie
dei film di prossima programmazione: "La spada di Lagardre", "Sotto le due bandiere", "La carica
dei seicento", "Nel segno della croce"...Sapete cosa vi dico ragazzi..? Questi film far il possibile
per venirli a vedere.
Oltre la rclame dei film, all'interno un grande bancone vendita di "sali e tabacchi" gestito dal sig.
Silvio Grandi e dalla moglie sig.ra Maria. Vedo che non vi sfuggito di leggere questo cartello.
"QUI SI VENDE CHININO DI STATO". Questo cartello lo troverete in tutte le rivendite di
tabacchi. Prima di accedere alla sala cinematografica, la cassa. Se venite questa sera potrete vedere
una bella e sorridente cassiera di nome Natalia e appoggiato fuori contro il vetro della cassa, vestito
da aviere, Mario, il fidanzato che, tra un biglietto e l'altro, supplica con lo sguardo un sorriso anche
per s. A strappare i biglietti si alternano il sig. Giorgio Grandi, figlio di Orfeo, e Nando Bulgarelli,
factotum molto attivo. Se ci fosse qui il sig. Orfeo gli chiederei di far vedere la sala
cinematografica, sono certo che accetterebbe volentieri, perch il sig. Orfeo un signore
intraprendente ed orgoglioso del suo teatro;..dice sempre che lo ama come una mamma ama la sua
creatura.
Adesso io cercher di spiegarvi com' disposto: c' una galleria che corre a ferro di cavallo per tre
lati della sala. Al piano terra, divisa da un corridoio centrale, la platea e, ad occupare la parete
frontale, un grande schermo bianco. Credo che del Cinema Teatro Grandi sappiate a sufficienza per
adesso. Per, per il prossimo inverno vi prometto che verremo in occasione dei grandi veglioni di
Carnevale oppure alle feste ad invito:..allora s vedrete la vita e l'allegria della Bondeno notturna.
Pensate che i signori del paese prenotano palchi in galleria. Da l, dovreste vederli sbracciati
lanciare cioccolatini sulle belle donne che stanno ballando nel grande salone del cinema e ad ogni
pausa di danza, ragazzini che si affrettano a raccogliere i cioccolatini prima che vengano pestati.

Usciamo e, come vedete, confina con il cinema un negozio ben fornito di tessuti e foderame gestito
da quel signore che vedete: due baffetti curatissimi, vestito elegantemente con abiti di sartoria,
taglia sportiva e abitualmente pantaloni alla zuava. La sigaretta sempre accesa infilata in un
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bocchino; una gentilezza professionale, ma di parole, solo il necessario. Questo il signor Claudino
VENDELLI, che salutiamo.

Passiamo oltre. Altra scritta ben visibile: FARMACIA ETELREDO MEDICI. Non entriamo, perch
possiamo vedere anche stando sul marciapiedi quei due signori, dato che la porta aperta. Uno con
il grembiule bianco candido il dottor ETELREDO e l'altro con il grembiule nero il signor
CONTARINI. Vi dir che la gente quando va in farmacia, si rivolge quasi sempre al signor
Contarini che, bench non sia laureato, ma solo un "praticone", ti sa spiegare come si prende la
medicina con una ricchezza di utili particolari e il dottor MEDICI l presente, ascolta ed annuisce
con il capo.

Passiamo oltre. Altro negozio:..dite la verit, un bel colpo d'occhio vedere tre pareti colme fino al
soffitto di forme di formaggio grana! Un paradiso per i topi, ma sorveglia quel signore alto con il
grembiule nero. Gran parlatore, baffi brizzolati spioventi; mi raccomando chiamatelo sempre signor
FERRARESI, non lasciatevi mai sfuggire ".. al FURMAIR", perch vi risponderebbe con tono
risentito.

Ecco questo primo blocco di case finisce qui.


Vedete fuori dal negozio del sig. Ferraresi questi quattro giganteschi paracarri sormontati da questo
ferro triangolare che li tiene uniti: delimitano sicuramente una propriet. Altre ragioni non vedo.
Adesso, come potete vedere, questo viottolo in terra battuta ci porta in quella che tutti chiamano "la
corte Ferraresi". Non inoltriamoci fino in fondo: povere case e poi non conosco chi vi abita.

Conosco, invece, il signore che gestisce questo ufficio. Il grande cartello recita: " UFFICIO
CAMBIO E VALUTE ". se apriamo la porta troveremo sicuramente il signor Nemore VERRI
intento al suo lavoro. E' un uomo che a prima vista vi ispira subito fiducia; elegante e disponibile, ci
accoglierebbe con un incoraggiante sorriso. Dicono che sia tra i pi facoltosi del paese.

Quello spilungone che ci guarda con curiosit mista a sospetto, gestisce un deposito di biciclette. Lo
chiamano TONI "l'oca"( ma anche con lo scucmi "Cagazl"..).

Passiamo oltre. Altro negozio: una vetrina guarda il viottolo "Ferraresi"(..in terra battuta) e l'altra d
su piazza Garibaldi. E' una latteria. Vende latte sfuso alle rzdore che vengono con la loro bottiglia
o addirittura con un tegame e la signora Maria SACCENTI serve loro il quarto, il mezzo o il litro di
latte "debitamente" allungato con un po' d'acqua. Non malignit popolare..! E' l'esito di un
controllo fatto dal capo delle guardie municipali: il signor CAPPI.

Proseguiamo costeggiando questo grande palazzo del signor Carlo TORRI. Fronte piazza c' la
BANCA DI CREDITO AGRARIO. Il direttore, posso assicurarvi, persona integerrima, spontanea
e amabile: il signor Beppino VACCARI.

Camminiamo ancora un po' e la propriet "Torri" finisce. Lo dice questo rientro del fabbricato dove,
in angolo, c' questa modesta bottega di BARBIERE. Il giovane che vedete alle prese con pettine e
forbici, si chiama Ermes BOTTI.

Confina con il negozio, lo dice la scritta, l'"AUTORIMESSA A. GALLI"; ..A. sta per Antonio.
Parcheggio notturno per automobili e noleggio con autista, per chi necessit di fare viaggi a Ferrara
o zone limitrofe. Le automobili del parcheggio notturno, si contano sulle dita di una mano.
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A pochi metri dall'autorimessa, in bella mostra, una bacheca di fotografie delle giovani bellezze
bondenesi. Ad offrirci questa gioia per gli occhi il fotografo GIORGIO GIATTI, con lo studio al
piano superiore.

Questa non ha bisogno di presentazione: la CHIESA DELLE CATENE. Vedete quei due robusti
paracarri con in cima quei grossi occhielli in ferro, fissati a piombo? La voce popolare dice (..ed io
ve la vendo come l'ho comprata) che ci fossero due catene che terminavano con un gancio, fissate
alla chiesa. Se una persona che avesse commesso un reato e inseguita dalle forze dell'ordine della
signoria estense riusciva ad agganciare le due catene, in modo tale da formare un quadrato
protettivo, le guardie dovevano desistere perch l'inseguito era in territorio straniero, cio quello
pontificio.

Questa bella villetta con la facciata in mattoni rossi e immersa in questo bel verde ben curato e
seminascosta da questa grande magnolia, abitata dal Colonnello SANI, figura di spicco del Partito
Fascista. Vedete questa bella ceramica fissata al pilastro del cancello d'ingresso? C' scritto:
"Entra, ..se sei amico.".
A volte il colonnello lo si vede dilettarsi in giardino a curare le sue piante. Figura emblematica: alto,
magro, con due baffetti appena abbozzati. Elegante nel portamento, veste spesso la "sahariana"
bianca d'estate e quella grigia in autunno e inverno. E' scapolo e si mormora , sempre voce di
popolo, sia ben "attrezzato"....
La sola cosa che vorrei aggiungere per inquadrare meglio il Colonnello SANI, che molto buono
e di una tenera ingenuit, quasi infantile.

Continuiamo la nostra passeggiata e troviamo un altro negozio di stoffe e foderame gestito dai
signori FABBRI (padre e figlio).

Poi, ancora altro negozio con due vetrate; la prima sempre protetta alla vista dei passant con una
tenda blu scuro, per non far vedere la merce esposta ed essendo un'agenzia di POMPE FUNEBRI ,
vi lascio immaginare che tipo di merce potr essere. L'altra vetrata ben visibile, con tanti fiori e
oggetti funerari. Il titolare si chiama Cesare CARIANI, appassionato anche di motociclette.
Purtroppo per lui, questa passione gli costata, in un tragico incidente, una gamba. Oggi cammina
con l'ausilio di una protesi. Nonostante tutto, il signor Cesare persona amabile e da compagnia;
sempre pronto alla battuta spiritosa.

Come potete constatare da soli, siamo arrivati in via Teodoro Bonati. La attraversiamo e il primo
fabbricato ci accoglie con questa porta a volto di colore verde con tendine ricamate e sopra,
seguendo la curvatura della porta, stampigliata con lettere di colore nero la scritta . "TRATTORIA":
..ragazzi, vogliamo entrare?..tutti d'accordo!
Un'ampia sala con due file di tavoli ben apparecchiati disposti a ridosso dei muri perimetrali,
lasciando al centro un corridoio che termina con una porta a vetri che d all'esterno, dove troviamo
due campi da bocce completamente coperti da un "bars" (pergolato) di sempreverdi e quattro
lampade disposte in modo da illuminare il percorso dei giochi. Un pozzo artesiano che serve a vari
usi, anche al rinfresco dei giocatori nelle calde serate d'estate. Chiude un muro alto circa tre metri,
che corre parallelo a Via Bonati, anch'esso ricoperto da una rigogliosa e verdeggiante edera. La
Trattoria gestita dal signor Giovanni GUIDOBONI: alto, magro, nerboruto e gentile, come si
addice alla sua professione. Il profumo che emana la cucina invitante, come lo sono i sorrisi
educati delle due signore cuoche. Ma dobbiamo proseguire la nostra passeggiata e salutiamo il
signor Giovanni, che ricambia con una stretta di mano energica e usciamo.

Ci aspetta un altro Giovanni, di cognome CERVI. Figura conosciuta a Bondeno, per i suoi trascorsi
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ciclistici costellati di numerose e importanti vittorie a livello nazionale, oltre a lusinghieri


piazzamenti. Il signor Cervi un omone gioviale, potremmo dire, il ritratto della salute., ..vero
signor Giovanni..?("..s, merito del ciclismo, al quale io devo tutto.."). Il signor Giovanni Cervi
gestisce un fornitissimo negozio di biciclette, con la vendita esclusiva della bicicletta DEI ed ha
come collaboratore quel ragazzino che armeggia attorno a una bici: si chiama DILO. Salutiamo
entrambi e usciamo.

Come potete vedere, tra la Trattoria Guidoboni e il negozio Cervi, l, in mezzo alla via, c' un
vespasiano seminascosto da un rampicante. E' in graniglia grigio-verde ed ha stampigliato il nome
di chi l'ha prodotto:"Ditta Zenone SOAVE", ..ma bench vi sia sempre l'acqua che scorre, ..non
che l'odore sia "soave"..! A Bondeno, circola la storiella (..sottovoce, per..!), che pare sia stato
Mussolini a scegliere il colore grigio-verde della graniglia dei vespasiani, perch.."..in Italia, anche i
cessi devono essere fascisti..!".

Proseguiamo con la nostra passeggiata. Adesso fino a "Fondo Castello" non ci sono pi negozi; solo
abitazioni, dove cercher di spiegarvi chi le abita.

La prima porta che incontriamo, lo dice la targa esposta, quella della casa del Barone Romeo
BOCCHI. Un giovane che fa la bella vita; scorazza tutto il giorno per Piazza Garibaldi con una
potente automobile rossa, sempre in compagnia di belle donne. Lui, biondo, statura media: d'estate
automobile scoperta, occhiali e uno svolazzante foulard. Questo, come lo vedo io:..il Barone
Romeo Bocchi..!

Altra porta, qui ci abita la signora TRIESTINA; alta, bionda e molto appariscente. Non chiedetemi
se Triestina il suo vero nome oppure perch viene da Trieste. Quello che so che veste elegante e
d'estate gira per Bondeno con l'ombrellino da sole. I maligni mormorano che sia la mantenuta di un
potente gerarca di Ferrara.

Altra casa abitata dai fratelli Antonio e Iano MIGLIARI, che conosco solo di vista e non so quale
sia la loro attivit.

In quella successiva, vi abita il signor Giancarlo MARIANTI, proprietario terriero e appassionato


cacciatore.

La famiglia BIZZI abita nella casa successiva, ma di loro non ho personale conoscenza.

A seguire, la casa del signor Bruno ZAGNI, impiegato della Saccarifera Lombarda, proprietaria
dello zuccherificio di Bondeno.

Questa, invece, conosciuta da tutti: la SOCIET DI MUTUO SOCCORSO FRA GLI


ARTIGIANI E GLI OPERAI DEL COMUNE DI BONDENO, (..in breve Societ Operaia..!). Vi
opera un'associazione di mutuo soccorso e, come potete ben immaginare, per fini assistenziali.
Cercher di spiegarvi a grandi linee gli scopi sociali di questo istituto. I soci, artigiani e operai,
quando lavorano versano una quota che va in un fondo comune per cautelarsi in caso di una
disgrazia imprevedibile ed essere sorretti finanziariamente in caso di urgente liquidit. Presso la
sede della societ, vi risiedono anche due famiglie in affitto. Quelle di Aroldo VANDELLI e di due
fratelli, ancora scapoli, dei quali conosco solo gli scucmi (soprannomi): FANN e PAVIRN.

Continuiamo la nostra passeggiata e questo grande cancello bianco protegge la corte dei Fratelli
FALZONI. Bench sia sempre chiuso, noi possiamo vedere la stalla che ospita numerose mucche. I
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signori Falzoni hanno due macellerie: una in Piazza Garibaldi e l'altra in Piazzetta della Beccheria.
Che i signori Falzoni oltre ad essere venditori, siano anche produttori non vedo nulla di strano, ma
che questi signori il letame prodotto dalle loro mucche lo piazzino al centro della loro corte,
camuffandolo con qualche pianta alla vista di chi passa sul marciapiedi, inammissibile. Le piante,
purtroppo, non impediscono di fare arrivare alle nostre narici questo fetore. Mi meraviglia l'assenza
dell'intervento dell'Ufficio Igiene nella persona del dottor Franco CALOGERO, cos scrupoloso e
intransigente con i commercianti che omettono di coprire le loro merci con le retine per la lotta
contro le mosche, facendo rispettare, giustamente, precise disposizioni e, invece, con i signori
Falzoni cos di "manica larga".

Continuiamo la nostra passeggiata. Come vedete siamo giunti a "Fondo Castello" e ci sono le
abitazioni dei signori VALLINI e quella del signor Alfonso LODI, detto Saldin. Due famiglie molto
ricche e riservate, proprietarie di molti ettari di terreno coltivabile.

Ora abbiamo di fronte questa piccola chiesetta che fa angolo con Via Borgo Paioli, gestita da Suore
dell'Ordine di Santa Giovanna Antida Thouret, religiosa francese fondatrice della congregazione
delle Suore della Carit.

Siamo arrivati dove la toponomastica chiama il luogo "Fondo Castello", ma che i bondenesi
chiamano affettuosamente "al cul dal sac ".

Borgo Paioli una manciata di povere case. Vi abitano quattro famiglie: i PAVANI, detti Pinzn, i
MASCELLANI, con Pombo, Pipi e Sagatn, i SALANI e i MAZZA.

Di fianco alla chiesetta, vedete questo grande appezzamento di terreno tutto recintato. E' l'orto
custodito da Napoleone. La propriet della benefattrice, signora Amalia SANTINI e il compito di
Napoleone curare le colture dell'orto; i prodotti sono per il suo uso e consumo, per le Suore e per
le famiglie povere. Questa la volont della benefattrice, ma Napoleone non disdegna se in cambio
di un cespo d'insalata, gli allunghi l'importo per l'acquisto di un sigaro.

Lasciamo Napoleone al suo mercanteggiare e soffermiamoci ad ammirare questa bella fontana


(..forse meglio chiamarla "pmpa dl'aqua"), posta proprio al centro del palazzo Santini. E' diversa
da tutte le altre: pi alta, una fusione con tanti "fronzoli" che le donano una certa eleganza. Quando
vedo il signor ROSSI (..pap dell'acqua!), gli chiedo se ne conosce la provenienza..

Tenter ora di spiegarvi, se ci riesco, chi abita in questo palazzo; solo due famiglie. I BORSARI e la
signora Fernanda MORO con il marito, conosciuto e temuto con il nomignolo di "sgranfgna us"
(graffia porte). Poi, come vedete c' il negozio di generi alimentari gestito dal signor Ubaldo SANI
e signora.

Siamo arrivati a chiudere l'andata della nostra passeggiata.


Qui, alla nostra destra, inizia Via Vittorio Veneto e, di fronte a noi, Via Ariosto che porta in Piazza
Roma, dove sono state costruite le nostre belle Scuole Elementari, vanto e orgoglio fascista.
Ma noi, adesso, dobbiamo completare con il ritorno al Municipio la nostra passeggiata;..ci sono
ancora tante cose da vedere e personaggi da conoscere...

Qui, in questo palazzo, abita il signor DONATI Denso, proprietario terriero, con la signora Rossana
GRANDI. Subito dopo, una tabaccheria gestita dalla gentilissima signorina TERESA. La porta
successiva quella di casa SGARBI, proprietari della tabaccheria.
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Questo bel palazzo color verde "pisello", di recente costruzione. Proprietari i signori TORRI, gli
stessi del palazzo di Piazza Garibaldi. Costruzione pi modesta la casa vicina, abitata dalla
signora Cea LUPI, maestra elementare.

Passiamo oltre. Questo ampio portone sempre aperto ha una sua ragione: deve permettere che i
clienti che giungono con cavl e barachna (calesse), di parcheggiare nell'area interna prima di
ristorarsi alla Trattoria con Alloggio, gestita dal signor Augusto TASSI e signora Dione. Possiamo
entrare. Il signor Augusto ci accoglie con un suo modo particolare di accogliere la gente e con
ampio movimento delle braccia e con tono alto della voce, ci dimostra la disponibilit a farci
visitare la cucina, regno incontrastato della signora Tina FORMENTI. Fuori, un ampio spazio
protetto da un bers di sempreverdi per ospitare i cavalli legati per la sosta ad anelli in ferro murati
all'alta parete di recinzione. La cura del verde e le pulizie esterne sono affidate al signor Mario
FORNASARI, detto l'inzgnr. Il fabbricato attiguo al pergolato una cantina fornitissima; il
cantiniere l'inflessibile signor AVANZI. Si dice che anche il signor Augusto prima di accedere alla
cantina debba chiedere il permesso. Le ragioni, asserisce l'Avanzi: "..parch in cantina a cmand
mi..!". Ragazzi,..sono personaggi che vanno accettati cos! Salutiamo il signor Augusto e la signora
Dione, che avrebbe avuto piacere di farci conoscere i suoi figli che sono Mario, Gino, Dino e Enzo,
tutti momentaneamente fuori casa. "..avremo, spero, altre occasioni per conoscere i suoi ragazzi,
signora Dione, adesso salutiamo lei e suo marito, ringraziandovi della calorosa e ospitale
accoglienza..".

Usciamo, e altro grande esercizio pubblico. Si chiama "DOPOLAVORO". E' un esercizio voluto dal
partito fascista per dare agli operai (..lo dice la parola stessa!) alcune ore di svago, dopo quelle
trascorse al lavoro. Entriamo e alla nostra sinistra, un banco mescita con macchina per il caff
(marca Simplex). Ben forniti sono gli scaffali dei liquori. Dopo il banco, da una porta si accede alla
cucina dove la titolare, signora Ada BERGAMINI e il marito Alfio FELICIOLI, insieme a Bruno
BREVEGLIERI, loro aiutante, consumano i loro pasti. Nella sala, ragazzi, ho contato quarantadue
tavoli rettangolari con il piano in marmo, coperti da un tappeto verde caratteristico per il gioco delle
carte. Di questi tavoli, quattro sono destinati alla sala lettura. Poi, ancora un'altra ampia sala biliardo
(marca Polo) con duplice possibilit di gioco: stecca e boccette. Nelle vicinanze un grande mobile
con incorporato un giradischi (marca Radiomarelli). Usciamo e nel cortile retrostante l'immancabile
bers di sempreverdi che copre la stessa mura di confine con la Trattoria Tassi e tre corsie per il
gioco delle bocce, affollatissime d'estate. Sempre d'estate, alla domenica sera, in quel capannone
che vedete trasversale ai giochi, si balla con il giradischi che abbiamo visto prima. Adesso, ragazzi,
lasciatemi spendere qualche parola sui gestori del "Dopolavoro". La signora Ada, come potete
constatare, quella che si dice "una bella donna". Intorno alla trentina, alta, mora, olivastra di
carnagione, gentile d'animo e seria. Alfio Felicioli conosciuto anche con al scucmi Patn.
Fascista, cacciatore accanito, possiede tre cani: due segugi, la Lila e la Lola, e un bracco, l'Ira.
Salutiamo la signora Ada. Alfio non c'; sicuramente a caccia..

Usciamo e come potete constatare, ai piani superiori di questo palazzo, ci sono i Sindacati Fascisti,
cos come indica il cartello di lato alla porta. Il dirigente si chiama CELEGHINI, ma io lo conosco
solo di vista. All'ultimo piano abita la famiglia di Arunte SANI e signora Anna; convive con loro il
fratello scapolo di Arunte, Emiliano che, tanto per cambiare, anche lui pi conosciuto con lo
scucmi di Zimn.

Riprendiamo la nostra passeggiata. La prima tappa la casa di Gino POLTRONIERI, meglio


conosciuto (..e ti pareva!) come Titn. Qui, se vogliamo, una ragione c': Gino in mezzo al petto ha
una protuberanza, da l il nomignolo di Titn. Gino, lavora presso il mulino di Gaetano NERI, in via
Pironi. E' un fervente fascista ed scapolo. Altro di lui non so.
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Adesso oltrepassiamo questo cancello, che tra l'altro sempre aperto, e a mano a mano che ci
avviciniamo alla casa,..lo sentite questo rumore? Sembrano delle cinghie di cuoio in movimento;
..ed infatti cos! Il signor Gabriele TASSI un arrotino, ma non un arrotino comune: Lui lo a
livello industriale. Lo vedete equipaggiato con tanto di pettorina in cuoio, occhiali da protezione. Lo
salutiamo con un cenno della mano e lo lasciamo al suo lavoro.
Ci viene incontro l'Erminia, la moglie di Gabriele, che ha appena preso in custodia una bicicletta
consegnando al cliente il relativo numero. L'Erminia gestisce un deposito per bici molto conosciuto:
vengono da lei tutti i ciclisti provenienti da Belfiore e Scortichino e, specialmente il marted, giorno
di mercato, le da una mano il figlio, che un restauratore molto capace ed anche un pittore quotato.
Non conosco il suo nome, ma conosco quello del vivacissimo figlio Giancarlo, "..tremendo!", come
lo definisce la nonna Erminia. Lasciamo nonno Gabriele al suo lavoro e a nonna Erminia il
nipotino, Giancarlo TASSI.

Qui c', proseguendo verso l'ormai vicina Piazza Garibaldi, questo ampio corridoio; non ci sono
abitazioni, solo qualche rustico fatiscente. Le persone utilizzano questo varco per andare in via
Mazzini, strada parallela a Viale Repubblica. Sulla sinistra corre questa alta mura di propriet dei
signori BENEA. Oltre la mura c' un'ampia area verde dove d'estate il signor Orfeo GRANDI ci
diletta proiettando i suoi film all'aperto, per il godimento dei bondenesi.

Ragazzi, soffermiamoci un attimo per inquadrare questo nostro concittadino. Il signor Orfeo
GRANDI un uomo, che possiamo dire senza tema di smentita, che si fatto da solo. Pensate che
lavorava alla Fornace "Grandi Ferdinando", quella in Via Mariano Borgatti, a Bondeno e, con il suo
lavoro e la sua intraprendenza riuscito a dare al suo paese un teatro utile sia alla cultura che
all'evasione. Bravo signor Orfeo, lei avr sempre la gratitudine di noi tutti!

Lasciamo il signor Orfeo ai suoi interessi e occupiamoci piuttosto di questa Agenzia di Trasporto
Merci su Ferrovia. Ragazzi, se avrete un pacco da spedire o qualsiasi altra cosa che faccia volume,
voi venite qui, dal signor Giuseppe SFORZA o dal suo aiutante/segretario Ercole. Loro
provvederanno a che la vostra merce arrivi sicura e integra, in qualunque parte d'Italia voi
desideriate. Il signor SFORZA quel signore che sta parlando sulla soglia del suo ufficio, con
quella signora. E' un uomo molto ambito dal gentil sesso di Bondeno, perch ha un portamento
molto signorile, di bell'aspetto, una discreta posizione economica e..di recente si separato dalla
moglie. Ma lui irremovibile e difende a spada tratta la sua indipendenza. Con un cenno del capo lo
salutiamo e ci avviamo verso Piazza Garibaldi.

Questo grande cancello con questi enormi pilastri, dopo l'Agenzia Sforza, io l'ho sempre visto
chiuso. Questo bel palazzo, anch'esso sempre chiuso, so che abitato dalla Famiglia CANTELLI,
che io per non conosco.

Al piano terra, come vedete, c' il magazzino di frutta all'ingrosso gestito dalla signora Oda
MARINI con il figlio ANTONIO. Per il carico/scarico della merce, l'aiuta quel ragazzone che tutti
conosciamo con il nome di BRUCE. Anche qui necessaria una spiegazione. Dopo una serie di film
proiettati al Cinema Teatro Orfeo con le avventure di Tarzan e la scimmietta Cita, il nostro
ragazzone rimasto colpito dal fisico prestante dell'interprete del momento, appunto Bruce Bennet
e cos ha piacere di essere chiamato. Il nostro, di sabato sera, ha il vizietto di alzare un po' il gomito
e d'estate gira per il paese a torso nudo, vuoi perch caldo o..perch alticcio. Quando trova
qualche esercente che si rifiuta di servirlo, sia per l'ora tarda, sia perch ci sono precise disposizioni
di legge che vietano di dare da bere a "chi non ha pi sete..!", Bruce s'inalbera e con tono
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minaccioso mostra i suoi muscoli dicendo: "..guarda che io sono Bruce..!". Ma, di luned, torna il
bravo ragazzo di sempre. Ci tenevo a farvelo conoscere, perch cos ho dato un contributo alla
verit.

Continuiamo andando verso la nostra chiesa. Qui abbiamo il bar gestito dal signor Sergio LODI e
dalle sue figliole. Non molto grande: c' il banco di mescita e due salette adibite al gioco delle
carte. E' molto frequentato dagli aderenti al partito fascista, perch cos possono dire la loro e
muovere qualche critica a certi, non sempre in linea.

Qui di fianco, l'abitazione del signor MELETTI, dirigente dello zuccherificio di Bondeno, poi un
negozio di abbigliamento femminile del signor ANGELINI, gestito dalla moglie e da una
commessa, la signorina Lina GALLIERA. Il signor Angelini non c' mai, perch lui un
appassionato apicoltore ed sempre in giro per le campagne dove ha piazzato i suoi alveari.
Dimenticavo di dirvi che tra l'abitazione del signor Meletti e il negozio, ci abita la signora
ARTEMIA, che accudisce ai bambini di et prescolare. Una specie di asilo privato, ma molto
frequentato e utile alle mamme che vanno al lavoro. Non mi potevo dimenticare della signora
Artemia; ..non me lo sarei perdonato..

Adesso siamo in questo grande spazio; il DUOMO l'abbiamo di fronte con la sua famosa torre
matildea, cos anche chiamato il suo campanile. Una costruzione in mattoni a vista datata intorno
al 1100. La chiesa a guardarla nel suo complesso non vi sembra, ragazzi, imponente?

Qui inizia anche Via Mazzini e in questo "slargo" ci sono abitazioni, attivit artigianali e
commerciali. Prima fra tutte, il magazzino all'ingrosso di frutta e verdura di ZERBINATI, detto
BALN (..e ti pareva!). Poi una bottega artigianale di ramaio e lattoniere del signor COSTANTE.
Questo artigiano non solo aggiusta pentole e paioli in rame, ma anche tutto ci che di rame:
grondaie, converse, etc.. Di marted, che giorno di mercato, espone la sua merce su un banco-
vendita. Il signor Costante friulano ed rimasto (..e si sposato) a Bondeno dopo la prima guerra
mondiale. Conserva ancora le sue abitudini montanare sia nel vestire, che nel parlare. E' un bravo
artigiano, gran lavoratore ed conosciuto come AL MAGNN.

Adesso passiamo davanti alla casa del parroco. Chiesa e canonica da tanti anni sono rette da
Monsignor Ulisse GARDENGHI e che il Signore lo conservi ancora per molto tra di noi.

Giriamo l'angolo e come potete constatare, rischiamo di andare a sbattere contro questo taglio di
mezza mucca appesa ad un solido gancio, fuori dalla macelleria FALZONI. Ragazzi, come dicevo
prima, possibile che l'ufficio igiene, ma addirittura le Guardie Comunali non vedano che le comuni
regole igieniche non vengono rispettate..?. Tutto il giorno la carne esposta all'"oltraggio" di mosche,
polvere e degli insetti che circolano d'estate. E non basta: ho visto con i miei occhi, Bill, il cane del
signor Ermogene CASTALDINI, che gira tutto il giorno libero e indisturbato per Piazza Garibaldi,
alzarci la gamba contro. ..Vi vedo sorpresi, ma questa l'amara realt.

Andiamo avanti, con la speranza che il caso Falzoni sia unico. Adesso vediamo il negozio del signor
BALLERINI, cartoleria e vendita di fucili da caccia. Guardate questi due esemplari: calcio
lucidissimo, montato da due splendide canne Krupp. Chiss cosa costano; il signor Ballerini si
scordato di metterci il prezzo.

Questo negozio da barbiere quello del signor BULGARELLI, detto PITN,: Con lui ci lavora
anche il figlio.
Subito dopo ecco la Tabaccheria delle sorelle GALLINI. C' qualcuno di voi che fuma?..nessuno:
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meglio cos.

Questo il portone della canonica e subito dopo una Farmacia: quella del dottor FABBRI.
A seguire il sempre affollato IDEAL BAR, frequentato da cacciatori e pescatori. Il cacciatore spiega
al pubblico, costretto ad ascoltare, da quando il cane punta la preda fino alla cattura. Il pescatore
spiega con dovizia di particolari, da quando ha visto la prima "beccata" a tutta la "struma" e l'abilit
che c' voluta per portare a riva un gobbo di cinque chili. I titolari di questo bar-osteria sono Enea
BERGAMINI con il figlio ERMES. Questo un locale che apre molto presto, perch da qui parte la
corriera che porta a Ferrara.

Dopo l'Ideal Bar, c' quest'orto. E' del signor di Orfeo Santini proprietario e fondatore dell'omonima
fabbrica, che ebbe i suoi albori proprio nella casa dietro l'orto, di propriet dei fratelli Gino e Renzo
BENEA (idraulico).

Davanti a questo bell'orto, gi dal marciapiedi, sui sassi di Piazza Garibaldi, un'edicola. Un chiosco
quadrato in legno, di propriet del signor ZUCCHINI Ermete, cieco e invalido di guerra. Ora, non
lasciatevi impressionare da tutti questi ragazzi che fanno corona intorno al chiosco; non pensiate
siano tutti lettori di giornali e riviste..nooo! Se ripassiamo tra due ore, loro saranno ancora l. Delle
letture poco gli importa, state sicuri,..sono tutti filarini delle due belle ragazze dell'edicola: la
BRUNA e l'IRIS.

Sono certo di non sbagliarmi anche nel dirvi che siamo di fronte alla Tipografia MELETTI. Una
delle tipografie pi antiche, non solo di Bondeno, ma di tutta la provincia e zone limitrofe. La
conduzione familiare: due fratelli, WALTER e BRUNO con un collaboratore, Mario
BOLOGNESI.
I fratelli Meletti sono persone culturalmente preparate e molto stimate in paese, ma anche loro
devono sottostare alla severa legge degli scucmi. Walter, gran parlatore dall'alto della sua cultura
tiene banco davanti al bar ed conosciuto come "Al mt". Bruno, invece, di indole poco loquace,
gli stato affibbiato il nomignolo "la Baucna". Questo Bondeno, ragazzi, e nessuno lo cambier
mai..!

Passiamo oltre e troviamo un negozio di abbigliamento femminile, ma la vetrina ci mostra tanta


"minuteria": bottoni, cerniere, gomitoli di lana. L'esercizio gestito da due coniugi abbastanza
anziani. I loro nomi non so, ma da tutti il negozio conosciuto come "da la BARGUNZONA".

Qui, invece, posso dirvi che state guardando il pi bel bar ("caf") del paese: si chiama BAR
CENTRALE perch proprio al centro della piazza. I clienti sono in maggioranza giovani, anche
perch ci sono due biliardi e una grande sala per il gioco delle carte, passatempo molto diffuso in
paese. Poi, con la bella stagione , come ora, all'esterno viene allestita questa grande pedana in legno
ai bordi della piazza, con tavoli e sedie. Poich nel pomeriggio l'area ombreggiata, anche signore
di buona famiglia sostano a conversare piacevolmente, sorseggiando una gazzosa fresca. I titolari
sono: Osvaldo BERGAMINI con la signora Pia MATTIOLI e le figlie Diva e Iole.

Qui, in angolo con Via Oriani, c' la macelleria dei Fratelli GALLINI, ..Gigi e Bafi (i nomi non li
so..!).

Adesso, attraversiamo Via Oriani e, anch'esso in angolo, troviamo un negozio di giocattoli. Lo


gestisce quella signora alta e magrissima. Come potete vedere, proporzionate al corpo ha anche due
gambe molto esili e sottili. In inverno, quando in famiglia si gioca a tombola e viene estratto il
numero 11 si esclama: "sgambirln Mattioli".., e tutti capiscono di quale numero si tratta. Come
10

vedete Bondeno non finisce mai di stupirci nella sua bonariet.

Adesso, qui di fianco al negozio di giocattoli, troviamo una rivendita di alimentari.


Questo negozio particolare, perch sorto per volont del Partito Fascista locale per favorire i
propri iscritti. Non so se hanno libero accesso anche i non iscritti. Si dice che i prezzi sono
competitivi e i prodotti ottimi. La direttrice si chiama Estella PAVANI, con la quale collabora la
signorina Gina FACCENDA.

Altro passo avanti e altro negozio che si sviluppa in profondit con una gran abbondanza e variet
di articoli di abbigliamento maschile e femminile, oltre a lenzuola, coperte e tendaggi. E' gestito dal
signor Augusto ZERBINATI, detto "al gurier", con l'aiuto della sua signora. La particolarit di
questo negozio che quello preferito dalle famiglie di contadini benestanti. Se c' un matrimonio
in queste famiglie (a volte composte anche di una trentina di persone!), il "reggitore" (inteso come
capo della famiglia colonica..) si reca nel negozio del "gurier", e decide lui gli acquisti per tutti:
l'acquisto delle lenzuola con relative coperte, l'abito dello sposo e di chi, secondo lui, ne abbisogna,
oltre a tutto quello che serve per la circostanza. Come potete immaginare, il conto diventa
consistente, ma niente paura, "al gurier" ha le spalle robuste e pu aspettare che la spesa fatta in
primavera, sia pagata a Natale, quanto lo Zuccherificio pagher le barbabietole!

Altro passo avanti e .. la meta ormai vicina: il Municipio lo abbiamo davanti che ci aspetta; prima,
per, dobbiamo entrare in questa fornitissima cartolibreria. E' gestita dalla signora Celestina
insieme al marito Giovanni BENEA (per tutti bondenesi, "zann benea"!). La signora Celestina,
come potete vedere, non pi una donna giovane, ma combatte strenuamente contro la vecchiaia
con un trucco esagerato e i capelli tinti di un nero corvino. Lui ("zann.."), dinamico, due baffetti
brizzolati a manubrio un grande cacciatore ed un appassionato pescatore. I due sono, quel che si
suol dire, una coppia particolare, ..in un paese particolare come Bondeno che s'interessa
bonariamente del mnage familiare della coppia. Si racconta che "zann" abbia dei gusti particolari
di alimentazione e gli piaccia moltissimo la pasta "gramigna" che invece proprio non v alla
Celestina. Per questo, tutti i giorni, si cucina "gramigna" asciutta, in bianco, con verdura, in brodo,
etc. etc., finch la sua signora stanca di questa consuetudine sbotta e di tanto in tanto si arrabbia e
lui..: "ah, non ti piace la gramigna, ..allora domani ne vado a comperare un quintale..!".

il negozio vicino una rivendita di cappelli: "Cappelleria BENEA", ma a gestirla non un "Benea".
Comunque sia, ci sono dei bei cappelli di tutte le fogge: con l'ala larga, con l'ala ridotta, il cappello
"afflosciato" (tanto di moda!), il cappello Panama (molto costoso). Ci sono cappelli per la montagna
con applicate le stelle alpine e una piccola piuma. Come vedete, non c' che l'imbarazzo della scelta.
Per solo cappelli maschili. Per le donne bisogna rivolgersi altrove. Quella signora dietro al banco
che gestisce il negozio, di nome non la conosco: la chiamano tutti "la caplra".

Dopo i cappelli, altro negozio di mesticheria. Questo veramente un negozio particolare: un lungo
budello senza finestre, illuminato tutto il giorno dalla luce elettrica. Il titolare il signor Guido
BERGAMINI. Qui, ragazzi, potete trovare gli articoli pi disparati: vernici, soda caustica, carburo,
petrolio, liquori, caramelle, tutti i tipi di vermut ..e tante altre cose che non sto qui ad elencarvi. Di
tutto quello che c', il signor Guido non tocca nulla. Lui solo addetto alla cassa; tocca solo i soldi!
Al servizio dei clienti ci sono due commessi: Redesildo ACCORSI, il pi anziano, e un ragazzino,
Albertino MONTERUMICI.
Sulla figura del signor Guido ci sarebbe molto da dire. Se venite di marted mattina, giorno di
mercato, fuori dal negozio c' la fila, specie d'inverno. Contadini intabarrati che aspettano il loro
turno per entrare a bere un bicchierino o due di "sggna" (acquavite). Il signor Guido molto
fiscale; quando il cliente chiede il bis, prima deve pagare poi, lui, con un cenno autorizza il
11

commesso a riempire di nuovo il bicchierino. Il signor Guido un uomo molto scaltro, un adulatore
interessato; pensate che se un contadino un proprietario terriero e perci gode di una certa
disponibilit economica, lui si ricorda il nome della nonna, della bisnonna..e di tutto il parentado e
gli dice: "..porti tanti cari saluti alla nonna e alla bisnonna (citandone i nomi!)". E cos il contadino
lusingato, dir alla nonna e alla bisnonna: "..il signor Guido Bergamini vi saluta tanto..!" e per la
gente di campagna essere ricordati da persona cos importante un onore. Per, tutto questo,
riservato ai contadini ricchi, per quelli poveri, il signor Guido non ha memoria..!
Ragazzi, vorrei completare l'analisi sul signor Guido chiedendovi: " ..vi ricordate la signora Ada del
Dopolavoro, il signor Enea dell'Osteria-Bar Ideal, il signor Osvaldo del Bar Centrale e. ora del
signor Guido..? beh, sono tutti fratelli..!". Come potete constatare, i BERGAMINI hanno il
predominio negli esercizi pubblici di Bondeno. Fu il pap Bartolo BERGAMINI ad aprire alla fine
dell'Ottocento la famosa "Osteria Ideale", passata poi al figlio Enea che modific il nome in Bar
Ideal. Pensate che il signor Bartolo al mattino se un cliente gli chiedeva un vermut od un marsalino,
lui gli diceva: "..ricordati che se vuoi incominciare bene la mattina, molto meglio un bicchierino
di "sgnpa" (grappa)..!" e la ragione sapete quale era?..era che Bartolo aveva gli alambicchi e la
grappa la produceva lui!

Adesso lasciamo i Bergamini ai loro affari e andiamo avanti.


Unaltra banca: la CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA. Il direttore il signor LEONARDI.
Come impiegati conosco solo Adelmo AZZOLINI e Mario MARCHETTI, anche perch io, debbo
confessarvi, non ho grandi interessi con le banche.
Dopo la banca, troviamo la casa del dottor DONI. Il figlio, medico chirurgo, lavora allOspedale
F.lli Borselli. Il dottor Francesco DONI medico molto stimato a Bondeno.
Ora, siamo arrivati al termine della nostra passeggiata che spero vi sia piaciuta, resta solo
questultimo grande negozio: la Ferramenta dei Fratelli TOMMASI. Come vedete, lambiente
vastissimo e si vende di tutto per ledilizia. Oltre questo grande cancello c un capannone dove
oltre a travi e legname, c tutto quello che necessita ai muratori. Alla cassa, il signor Achille passa
le sue giornate con tre commessi molto bravi; il signor LUGLI (..senza nomignoli.!), Idalgo
ANDREOLI, detto caratn e BRAGHIROLI, detto balilla.

Finisce qui questa bella passeggiata! Se ancora avrete desiderio di conoscere di comera la Bondeno
di un tempo, c unaltra bella passeggiata da fare. Vedete, oltre il palazzo comunale c Via Piave
(oggi Filippo Turati) che ci porta in piazzetta (piazza Andrea Costa) e l, vi prometto, vi
racconter cose inedite!

Grazie a chi avr avuto la pazienza di leggermi..

Novembre 2016 Nerio Poletti

Trascrizione e adattamento di testo manoscritto


a cura di Dugles Boccafogli

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