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CARTOGRAFIE SENZA CARTE

NUTI LUCA, Cartografia senza carte. Milano, Editoriale Jaca Book, 2008, pp.176. 22 .

Quando si parla di geografia, spazi architettonici, topografia o tematiche affini, si


aspetta che l'informazione vada accompagnata da immagini, piane, mappe o carte che
affermino graficamente quello che si vuole fare conoscere. Ma se prima di realizzare la
lettura di questo tipo di contenuto, si nota che non esiste un appoggio in questo senso,
facilmente viene messo in dubbio la qualit del lavoro.

Questo quello che succede in prima istanza nell'incontro con l'opera "Cartografia
senza Carte" dell'insegnante Lucia Nuti. Il lettore pu sperimentare una certa curiosit per
scoprire la strategia dell'autrice per dare risposta a quello che espone nello stesso titolo, o al
contrario, allontanarsi dalla lettura perch a prima vista pu sembrare forse annoiata. In
qualche altro modo il libro genera aspettativa, soprattutto per studiosi in questo campo della
conoscenza che evidentemente trovano nellopera una novit.

L'autrice offre nel suo libro un percorso per gli scritti di diversi autori, dal medioevo
fino al rinascimento, una dettagliata descrizione sul suo lavoro nella costruzione degli spazi
urbanistici, nella citt di Roma, ed in altre citt importanti dell'Italia come Firenze o Pisa.
L'obiettivo primordiale esporre i modelli di spazio urbano nascituri durante questa tappa
della storia, narrare le sue problematiche e le incidenze nella costruzione di citt che furono
avanzando in livelli come l'architettonico, senza abbandonare l'attenzione per la cosa antica,
la cosa religiosa e la culturale. Questo viaggio descrittivo che si fa senza la risorsa grafica,
porta a chi lo legge, ad esplorare dall'immaginazione, la costruzione di ambienti fisici che si
progettarono di generare non solamente maggiore benessere nella quotidianit dei nativi,
ma anche di pellegrini e turisti.

In questa elaborazione, l'autrice non pretende di fare una difesa religiosa di Roma,
esaltare gli spazi sacri della citt, o spiegare come furono salvaguardati, lei fa una cronaca
obiettiva dai differenti scrittori che costruirono in una maniera retorici itinerari
architettonici che si andarono consolidando come grandi opere che rimangono fino ai nostri
giorni.
Allora, nonostante questa opera sia incorniciata per l'aspetto architettonico, bisogna
sottolineare il suo carattere storiografico, poich i riferimenti agli scrittori medievali, a posti
espliciti e personaggi di gran rilevanza, come per esempio i papi del periodo
rinascimentale, lasciano intravedere che l'Architettura che sistematica, si esprime nel
linguaggio della storia. L'autrice, infatti, non pretende di accumulare dati storici, bens
mostrare che nel trascorrere di questo periodo di grandi cambiamenti, le strutture materiali
a Roma e citt vicine giocarono un ruolo di vitale importanza, fino al punto di rimanere
nella memoria storica del mondo. Inoltre, importante risaltare il carattere di
investigazione storica del libro, poich lascia intravedere come la carta degli spazi vitali
nella trasformazione delle citt in aspetti tanto importanti il civile ed il religioso. Permette
di conoscere, anche, le leggi che si andarono generando intorno alle citt ed i progetti di
costruzione delle stesse.

Dal punto di vista religioso, attraverso questa opera, pu constatarsi l'attenzione


speciale che si tenuto, nonostante innumerabili difficolt, di grandi chiese, basiliche,
reliquie e monumenti, che per tutte questi strutture intelligentemente progettate
arricchiscono ancora la cristianit.

Questa opera fa uso di un buon numero di fonti, alcuni strettamente testuali, per
potere descrivere gli itinerari e cataloghi che i diversi protagonisti continuano a fare durante
lo scritto. Appunto in questo aspetto pu vedersi un po' di eccesso, soprattutto perch alcuni
appuntamenti dell'apparato critico superano il contenuto della pagina.

Lo stile utilizzato nel libro pu essere un tanto complesso, poich usa termini tecnici
che possono risultare confusi per il lettore che appena incomincia la sua strada in questo
tema. Il gran numero di personaggi che cita, famosi nella storia per la sua arte, per la sua
formazione in aspetti come la matematica o l'architettura, o come la sua visione di mondo
amplsima il caso concreto di Rafael, o lo spirito ambizioso di trasformazione del Papa
Sixto IV, sono tanto solo alcuni esempi della ricchezza di questa narrazione, alla quale pu
essere persogli il filo conduttore, per il suo continuo riferimento a termini e nomi che
perfino stanno nella sua lingua originale, il latino.

Per tale ragione, leggendo questo libro pu giungere alla conclusione che un'opera
diretta ad un pubblico in questione, soprabito studenti e docente di architettura ed istoria e
scienze perfezioni che desiderano investigare le ragioni di molte costruzioni che si
conservano ancora e che sono riferimento speciale.

Appunto, si evidenzia in quello casso la necessit di alcuni grafici, non


necessariamente mappe che aiutino il lettore ad ubicare alcuni spazi, per riconoscere con
maggiore acutezza i progetti degli autori, i suoi cataloghi ed i suoi itinerari, nella
costruzione delle citt. Bench questa elaborazione, abbia per obiettivo develar gli scritti e
la descrizione fisica dei posti, l'immagine sempre un contributo di gran rilevanza, in
un'opera che pu ampliare il suo campo di azione verso altre aree perfezioni della
conoscenza come la stessa geografia. Pu scoprirsi inoltre che l'autrice, ha lasciato questa
inquietudine nei lettori apposta, per suscitare in essi l'uso dell'immaginazione e la creativit,
nella ricreazione dei differenti spazi nel percorso di queste tappe della storia. Nellassenza
di convenzioni cartografiche largamente condivisefondate sulloggettivazione di uno spazio
esterno al descrittore, le scritture cercano di ancorare i dati a griglie di riferimento fragilie
soggettive, finalizzate a un uso immediato. In mancanza di un modello di mappatura dello
spazio urbano, ne esistono molti, ma proprio questa apparente debolezza, la pluralit degli
approcci, cosente di seguire da vicino, in questa fase fortemente dinamica della citt, il
processo di costruzione di mappe mentali e lemergenza degli elementi in base a cui
saranno poi costruite le rappresentazioni grafiche della et moderna (P.P.13-14).

Questo libro lascia aperta la possibilit di fare future investigazioni, un po' pi


particolari, di tesori architettonici dei quali non si detto tutto, poich da altre scienze
speciali come l'archeologia, si continuano a fare ritrovamenti che evidentemente
permettono di fare nuovi studi ed interpretare adeguatamente le intenzioni di questi progetti
di costruzione troppo rilevanti nella storia. Da questo punto di vista i cataloghi ed itinerari
esposti per i differenti scrittori potrebbero essere stimati con altri elementi che potrebbero
permettere una maggiore profondit.

In ultimo posto buono collocare che Luca Nuti, una specialista nella tematica
che abborda in questa opera, possiede notabile scritti su temi specializzati in storia,
architettura e spazi urbani. Tratta di forma molto delicata questi complessi aspetti della
conoscenza, in articoli di riviste specializzate, ampliando in questo modo le aree di
investigazione e la sua incidenza nelle culture, specialmente l'italiana.
Lucia Nuti docente di Storia dellarchitettura e Storia dellurbanistica presso il
Dipartimento di Storia delle Arti dellUniversit di Pisa. responsabile scientifico del sito
web: Atlante storico iconografico delle citt toscane, http://asict.arte.unipi.it).

Altre opere importanti di questa autorice sono:

Le citt di Strapaese, Milano, Franco Angeli, 1981.


Pisa progetto e citt 1814/1865, Pisa, Pacini,1986
Liguria, Firenze, Collana La cultura delle citt Cantini, 1992.
Pisa. Gli arredi pubblici, Pisa, Pacini, 1992.
Ritratti di citt. Visione e memoria tra Medioevo e Settecento, Marsilio,Venezia, 1996.
Recensione presentata per:

ASDRBAL ARLEY RINCN HOLGUN.

Matricola: 164487.

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