ilDucato

Periodico dell’Istituto
per la formazione al giornalismo di Urbino

22 dicembre 2017
L’editoriale
LA FORMAZIONE
DEI GIORNALISTI
L’anno che verrà
E IL VERO VALORE
DI UNA NOTIZIA Sogni e progetti per il 2018
S
e c’è un bene che vale,
e molto, e che vale
sempre di più, nella
nostra società, è l’informa-
zione. E se c’è un bene per
cui la grande maggioranza
delle persone non è dispo-
sta a spendere un euro, è
l’informazione: i giornali li
compra sempre meno
gente; gli abbonamenti alle
edizioni online sono aggira-
ti con gli aggregatori di
notizie; e il canone della tv,
perché lo pagassimo, c’è
stato bisogno d’infilarlo
nelle bollette della luce.
Eppure, fare informazione
costa. E fare buona infor-
mazione, originale, di quali-
tà, certificata, costa molto.
Fra i costi maggiori, c’è la
formazione di buoni gior-
nalisti (e una loro equa
retribuzione). Dal 1990 l’Ifg
e la sua scuola cercano di
formare bravi giornalisti,
che abbiano gli strumenti
giusti per cercare, acquisire,
capire e gerarchizzare le
notizie e per darle al pub-
blico nel modo più corretto
e più incisivo. Nel 2018 con-
tinueremo a farlo, sciori-
nando i progressi dei nostri
praticanti su Il Ducato, che,
cartaceo e online, radio e tv, Dal rilancio di Ponte Armellina, per il quale sono arrivati nuovi fondi da Palazzo Chigi,
è la loro palestra. Spesso chi al restauro dell’ex Megas. Negli ultimi mesi dell’amministrazione Gambini sono diversi i progetti
pensa che l’informazione
debba essere gratuita pensa
da realizzare. Il prossimo potrebbe essere anche l’anno della ferrovia Fano-Urbino
pure che i giornalisti siano L’agenda della città in dieci parole chiave
obsoleti: residuati del pas-
sato, adesso che siamo tutti SEGUE A PAGINA 2 E 3 ▼
‘citizen journalist’ e ci fac-
ciamo ciascuno il nostro
menu informativo sui All’interno Notiziario
‘social media’. Certo, il pro-
blema non è più la disponi- Il riconoscimento Elezioni Università Famiglie
bilità dell’informazione. Il Gli orari di apertura Matrimoni misti
problema è l’orientarsi nel
Astrofisica urbinate Stesso collegio
mare senza riferimenti del- tra i dieci scienziati per Urbino e Pesaro durante le Feste Provincia prima
l’informazione disponibile:
il buon giornalista cerca e
più influenti dell’anno Con la nuova legge elettorale le L’Università ha comunicato gli La provincia di Pesaro e
Marche manderanno in orari delle strutture Urbino è prima nelle
dà la notizia che serve
quando serve tenendo la Parlamento sedici deputati e universitarie durante le Marche per matrimoni tra
Il caso otto senatori. Alla Camera, vacanze natalizie. Dal 2 al 5 persone di diversa
barra su affidabilità, com-
pletezza, tempestività. Dare Violenze e vessazioni nella quota maggioritaria, il gennaio rimangono aperte la nazionalità e regime di
“fake news” non è il nostro La storia di tre donne collegio di Urbino è stato biblioteca umanistica di via separazione dei beni. Dei
mestiere; intercettarle e accorpato a quello di Pesaro. Saffi e il Punto di servizio storia 978 matrimoni del 2016 il
abbatterle, sì. La qualità
che si sono ribellate Nel proporzionale è nella dell'Arte. Aperta anche dal 3 al 53,4% è stato celebrato con
dell’informazione non sarà circoscrizione Marche 2 con 5 gennaio la biblioteca "E. rito civile, mentre 166 sono
mai obsoleta. E i giornalisti Fano, Ancona e Pesaro. Al Mattei" al campus scientifico. stati quelli tra cittadini di
che s’impegnano per garan- ilducato.it
Senato i collegi sono ancora Dal 23 al 30 dicembre resta diversi paesi. Meno diffusa
tirla neppure. Che il 2018 Sul nostro sito più grandi . Nell’uninominale chiuso l’ufficio di supporto agli la comunione dei beni: la
sia un anno di notizie
‘buone’, anche quando non
notizie e aggiornamenti Urbino starà addirittura con organi collegiali e quello dello media regionale è del 21,2%.
dal territorio Fano, Pesaro e Senigallia. staff alla direzione generale. SEGUE A PAGINA 8 ▼
saranno buone notizie.
 2 ilDucato / La città di domani
Urbino 2018
Un vademecum
in dieci parole
D
ieci parole chiave
per affrontare
l’anno nuovo
nella città ducale.
Dieci parole che vogliono
essere una piccola guida
per chi vive e lavora a
Urbino, per chi vi studia,
per chi viene a visitarla. E
un vademecum per chi la
governa. Dieci parole che
raccontano come sarà la
Urbino del 2018 e come
vorremmo che diventasse.
Ecco così i programmi di
feste e spettacoli, i progetti
dell’assessore alla
Rivoluzione Vittorio Sgarbi,
i milioni stanziati e da inve-
stire per migliorare la città,
le promesse di chi la ammi-
nistra.
Dieci parole non bastano
per disegnare un futuro.
Possono però essere una
traccia per iniziare a entrar-
ci, in quel futuro. Anche
perché il 2018 è l’ultimo
anno della giunta guidata
da Maurizio Gambini. E
quando una giunta è all’ul-
timo anno del proprio man-
dato cerca, normalmente,
di raccogliere più frutti pos-
sibili del proprio lavoro per
presentarsi agli elettori con
un buon bottino da esibire.
Queste dieci parole posso-
no allora essere anche di
aiuto per valutare quello
che davvero si è fatto in
questi ultimi tre anni e cosa
ancora chi governa la città
può fare prima del voto.
Ma dieci parole sono poche
per parlare di futuro. Per
questo ciascun urbinate
può aggiungere le proprie.
Scrivendo al Ducato o inter-
venendo sui nostri social.
Un modo semplice per par-
lare della cosa comune, ini-
ziare il 2018 con un pensie-
ro alla propria città, dare il
proprio contributo al suo
futuro.
Barocco
Vittorio Sgarbi l’ha promes-
so: dopo Rinascimento
segreto arriverà in primave-
ra una mostra dedicata al
Barocco. Sarà proprio lui a
curarla, sperando di bissare
il successo precedente: ben
50.000 visitatori nelle città
di Urbino, Pesaro e Fano.
Buca
Addio allo storico campo da
calcio, quello che tutti chia-
mano la Buca. Un pezzo di
terra dove l’erba si rifiuta di
crescere e che ha visto sfi-
darsi generazioni di urbina-
ti, diventando un luogo del
cuore (come hanno cantato
gli Ukko Boys, i ragazzi di
Ugo, lo storico parroco
dell’Annunziata). La Buca
quest’anno verrà ricoperta
di cemento, per sempre: al
suo posto sorgeranno due
palestre e un parcheggio
per la facoltà di Scienze
Motorie. “I lavori ancora
non sono iniziati, ma il pro-
getto è ultimato e siamo
pronti a partire”, fanno
sapere dall’ufficio tecnico
dell’Università. Dopo centi-
naia di tornei che hanno
visto riempirsi le gradinate,
la Buca sta per chiudere:
chissà se ci sarà tempo per
un ultimo incontro su quel
‘campo di patate’ così caro
agli urbinati.
Incompiute
Sono cinque le opere che
potrebbero essere comple-
tate durante l’anno. Lavori
già assegnati per la demoli-
zione e ricostruzione del
magazzino comunale di via
Sasso, distrutto dal nevone
del 2012. Una parte verrà
affittato a Marche
Multiservizi e una parte
rimarrà di proprietà comu-
Eventi
Confermati gli appunta-
menti classici che torneran-
no anche quest’anno. Dalla
pittura con il festival
“Urbinoinacquarello” a
“Urbino e le città del libro”,
dedicato al mondo dell’edi-
toria, passando per le peda-
late della “Straducale”. Con
il nuovo anno ripartono i
concerti organizzati
dall'Urbino Jazz Club. In nale.
primavera appuntamento Progetto pronto ma nessun
fisso con il Palio delle rane, fondo ancora – servirebbe-
lo storico torneo in cui si ro 2 milioni e mezzo di euro
sfideranno le sette contrade - per l’adiacente ex Megas, il
di Fermignano. E, ad agosto cantiere iniziato nel 2002 e
e dicembre, la corte del mai terminato, che sarà
Montefeltro tornerà a rivi- completato e adibito a uffi-
vere nelle strade del centro ci.
con la Festa del Duca. Occhi I soldi, secondo l’assessore
al cielo, invece, il primo fine Roberto Cioppi, saranno
settimana di settembre per disponibili solo dopo la
l’annuale Festa dell’aquilo- fusione di Megas Spa e
ne. Infine, il 6 e il 7 ottobre Marche Multiservizi. Partirà
la città ospiterà il Biosalus nei primi mesi dell’anno
Festival, dedicato al cibo
bio e alla medicina natura-
le, passando per il rispetto
dell’ambiente e le energie
rinnovabili. Un modo per
prendersi cura di noi stessi
e della natura . Un obiettivo
a cui punta anche l’associa-
zione Urbino on foot, che il
3 e il 5 gennaio organizza
passeggiate salutari per le
vie della città. Il Festival del
Giornalismo Culturale tor-
nerà con la sua ottava edi-
zione.

l’appalto per la costruzione
di una scala che collegherà
via Barocci alla Fortezza
Albornoz: il bando da
800.000 euro attende solo
l’approvazione del bilancio
preventivo. Grazie ai lavori
la rocca potrà aprire alle
manifestazioni, altrimenti
bloccate dalla mancanza di
una terza via di fuga neces-
saria per ospitare eventi.
In partenza anche la riqua-
lificazione dell’area archeo-
logica della Domus Santa
Chiara (800.000 euro), che
tornerà a essere un giardi-
no.
Il sito archeologico, venuto
alla luce nel 2009, durante il
risanamento idrogeologico
del versante (in accordo con
la Sovrintendenza) verrà
rilevato e poi rinterrato. In
attesa dei bandi Fesr (Fondi
europei sviluppo regionale)
per il Teatro Romano che
sarà aperto ai pedoni.
Ospedale
Otto nuovi posti a medicina
d’urgenza (200.000 euro) e
l’ampliamento del reparto
di ostetricia e ginecologia
(800.000 euro). Sono le due
migliorie principali che ver-
ranno realizzate con i circa
6 milioni di euro stanziati
per il Santa Maria della
Misericordia.
Già nella prima metà del-
l’anno, poi, inizieranno la
costruzione e l’allestimento
di una seconda sala per
l’endoscopia digestiva.
L’intervento più costoso:
con 3 milioni di euro verrà
terminata la messa a punto
degli impianti energetici.
Prevista anche la spesa di 1
milione e mezzo di euro per
la sicurezza sismica dell’e-
dificio. A completare i lavori
la nuova cappella (50.000
euro).
Attesa entro i primi mesi
dell’anno anche la nomina
del nuovo primario di geria-
tria, vacante dopo la ristrut-
turazione del reparto costa-
ta 6 milioni di euro.
Secondo il dirigente di Area
Vasta 1 a mancare sono i
candidati. In programma
l’assunzione di cinque
medici per il reparto di
ostetricia e ginecologia.
Teatro
Stefano Accorsi, Moni
Ovadia e Alessandro
Preziosi sono solo alcuni
famosi attori che si avvicen-
deranno sul palco del
Sanzio. Il primo sarà il poe-
tico protagonista della
Favola del principe che non
sapeva amare, tratto da Lo
cunto de li cunti di
Giambattista Basile. Il
secondo ci porterà indietro
nel tempo, nella Sicilia degli
anni ’40, con Il Casellante,
scritto da Andrea Camilleri.
Infine, Preziosi sarà il tor-
mentato artista Vincent Van
Gogh nell’omonimo spetta-
colo che ripercorre la vita
del famoso pittore giunto
ormai alla fine della sua
vita.
Tra fiabe, salti nel passato,
musiche e biografie, la
prossima stagione cerca di
accontentare tutti i gusti.
Grande attesa per Dopo il
silenzio, lo spettacolo tratto
dal libro dell’attuale presi-
dente del Senato Pietro
Grasso, in scena il 7 marzo.
Con il nuovo anno torna
anche La città in scena con
un trittico di proposte della
Compagnia dialettale urbi-
nate diretta da Amleto
Santoriello che inizia il 5
gennaio con El vég e en el
vég e prosegue il 23 marzo
con El malat imaginari e il
25 maggio con La ragion
cl’han i mat.
Treno
Il 2018 potrebbe essere l’an-
no della rinascita della linea
Fano-Urbino che, grazie
alla legge approvata lo scor-
so agosto, è stata inserita
nella lista delle 18 ferrovie
dismesse che saranno
riqualificate. Due i progetti
per il momento in cantiere:
una pista ciclabile di 36 chi-
lometri che affiancherà i
binari, di cui si occuperà la
Regione Marche; e il treno
turistico, a cui provvederà lo
Stato con la legge e i fondi
per la riabilitazione. Dei 235
milioni dirottati dalle casse
dello stato alla Rete ferrovia-
ria italiana (Rfi) per le 18
tratte in tutta Italia non si sa
ancora quanti ne arriveran-
no per la Fano-Urbino. Ci
sono ancora un paio di passi
da compiere: l’accordo dei
sindaci, che dovranno pre-
sentare un protocollo di
intesa alla Regione e al
Ministero, e i decreti attuati-
vi, che, secondo il vicemini-
stro dei trasporti Riccardo
Nencini, saranno emanati
entro fine gennaio.
Per quanto riguarda la pista
ciclopedonale la Regione
chiede ai comuni di farsi
carico della manutenzione
delle tratte di loro compe-
tenza e dell’organizzazione
di iniziative di promozione e
informazione per i cittadini.
Università
Quando ha inaugurato l’an-
no accademico il rettore
Vilberto Stocchi ha trasmes-
so ottimismo per l’anno che
verrà perché ha parlato
soprattutto di assunzioni.
Dieci nuovi ricercatori, 102
docenti e 23 dipendenti
amministrativi. Assunzioni
possibili grazie ai dati posi-
tivi del 2017: in aumento il
numero degli immatricolati,
4023, una crescita dell’8,9%
rispetto all’anno preceden-
te. Cresce anche il numero
totale degli iscritti: + 16,1%.
Durante il 2018 potrebbe
poi finalmente partire la
tanto attesa ristrutturazione
dei collegi universitari gra-
zie ai fondi stanziati dalla
Fondazione Paul Getty.
Altri lavori in cantiere sono
l’ingrandimento della facol-
tà di scienze motorie e la
trasformazione del com-
plesso di San Girolamo.
Nell’ex convento, diventato
prima carcere e poi scuola,
dovrebbe essere trasferita la
ilDucato 3
biblioteca umanistica.
Novità anche dal punto
didattico. La collaborazione
con l’Università di Mosca
permetterà, infatti, l’avvio
della cattedra Unesco.
Urbino 2
Non sarà più un ghetto
riservato agli immigrati, ma
un quartiere popolare a
maggioranza italiana.
Questo il piano della giunta
comunale per l’area, da
anni abbandonata a sé stes-
sa. Sono 11 milioni gli euro
che saranno spesi per la
riqualificazione delle peri-
ferie.
Di questi, 8 milioni di euro
sono destinati a Ponte
Armellina e 3 milioni ad
alcuni edifici di Canavaccio,
ristrutturati e adibiti a edili-
zia popolare. Nel complesso
i lavori termineranno entro
due anni, ma già nel 2018
sarà pronta la nuova area
sportiva (1 milione di euro),
che comprenderà un
campo da calcio, uno da
basket e uno da tennis, oltre
a un parco giochi e a un
orto botanico sociale in
gestione a una cooperativa.
Entro l’anno, grazie al
primo finanziamento da 4
milioni e mezzo, saranno
ristrutturate le prime due
palazzine, quelle laterali,
che garantiranno 26 appar-
tamenti da tre o quattro
persone. In attesa, invece,
delle gare di appalto comu-
nali per le altre due palazzi-
ne, ristrutturate grazie al
finanziamento arrivato dal
fondo per la riqualificazio-
ne delle periferie di Palazzo
Chigi. Novità anche nell’as-
segnazione delle abitazioni
popolari. I bandi passeran-
no nelle mani del Comune
(non più all’Ente regionale
per l’abitazione pubblica)
che, in base ai punteggi,
introdotti con i nuovi crite-
ri, secondo l’assessore
all’urbanistica Roberto
Cioppi, assegnerà due terzi
delle case a famiglie italia-
ne.
(a cura di Patrizia Baldino,
Stefano Galeotti, Antonella
Mautone, Martina Milone)
 4 ilDucato / Il caso
Ordinaria violenza
Storie di donne
che hanno detto no
all’odio maschile
■ OLGA BIBUS
Cresce il numero
di vittime che decidono
di denunciare.
Nel 2016 le segnalazioni
ai centri antiviolenza
marchigiani sono
aumentate del 6%. La
provincia di Pesaro e
Urbino è al primo posto
con i suoi 133 casi.
Chi non denuncia
è invece vittima
di violenza domestica:
non più violenza fisica
ma psicologica,
più difficile da dimostrare
S
ono quasi 420 le
donne che si sono
rivolte, nel 2016, ai
Centri antiviolenza
(Cav) sparsi sul territorio
marchigiano. Di queste 133
soltanto nella provincia di
Pesaro e Urbino. Secondo il
report 2016 le segnalazioni,
a livello regionale, sono cre-
sciute del 6 per cento.
Tendenza che si conferma
nella nostra provincia, dove
nei primi sei mesi del 2017
già 70 donne hanno
ammesso di essere state
umiliate, aggredite, picchia-
te per mano di chi avrebbe
dovuto amarle.
Le denunce sembrano esse-
re in aumento anche nella
città ducale. Al tribunale di
Urbino, in una sola giornata
di dicembre, tre udienze su
cinque hanno riguardato i
maltrattamenti in famiglia.
Ancora nessuna sentenza,
solo racconti ed esperienze
di donne diverse che hanno
avuto il coraggio di denun-
ciare. A sostenere l’accusa
in tutti e tre i casi è stata il
pubblico ministero Enrica
Pederzoli. La pm ha confer-
mato che sulla sua scrivania
negli ultimi anni i fascicoli
di violenza sono aumentati.
Di questi casi quasi l’80%
finisce con una condanna.
Se da un lato, per la
Pederzoli, le donne tendo-
no a denunciare di più per-
ché hanno preso maggiore
consapevolezza del proble-
ma, dall’altro sono gli epi-
sodi stessi a essere diventati
più frequenti. “Spesso la
violenza domestica - spiega
la pm - è legata a problema-
tiche sociali. Ho trattato
diversi casi in cui i maltrat-
tamenti iniziavano quando
uno dei due coniugi perde-
va il lavoro e in diversi pro-
cessi il motivo della discor-
dia erano i problemi econo-
mici”.
Anche a Urbino, come nel
resto delle Marche, le
donne che denunciano le
violenze sono mediamente
istruite, hanno un lavoro,
sono sposate e per lo più
italiane. “Le violenze – dice
la Pederzoli - non sono
strettamente collegate a un
livello di vita modesta.
Ritengo anche che le donne
straniere sono meno porta-
te a denunciare per ragioni
culturali. Così come le
donne che sono senza lavo-
ro e che dipendono econo-
micamente dal marito”. Le
donne italiane e con un
lavoro quindi tendono a
denunciare di più perché
nel caso delle straniere o
inoccupate il fenomeno
rimane più sommerso.
Molto spesso la paura non
finisce però con la denun-
cia perché capita che ven-
gano ancor più prese di
mira dai partner dopo
essersi rivolte alle forze del-
l’ordine. Secondo il magi-
strato la legge fornisce ade-
guati strumenti di tutela
alle donne che trovano il
coraggio di denunciare. “A
volte – continua - si creano
delle circostanze difficili da
gestire da un punto di vista
legale. Per esempio una
misura cautelare può termi-
nare e la persona a quel
punto torna a essere libera
di muoversi. Può capitare
anche che un caso venga
sottovalutato all’inizio per-
ché non ci sono prove suffi-
cienti. Sono purtroppo
situazioni imprevedibili,
ma in linea generale credo
che la tutela ci sia”.
Secondo la Pederzoli sono
molteplici le ragioni per cui
una donna non riesce a
lasciare il marito violento.
Dalle implicazioni psicolo-
giche alle difficoltà econo-
miche per ricostruirsi una
vita altrove. A volte suben-
tra anche la fede religiosa.
Come nel caso di Maria
Luisa, una donna di 51 anni
che vive in una cittadina del
Montefeltro.
Dei tre processi dibattuti al
tribunale di Urbino il 12
dicembre è l’unica vittima
che ha testimoniato in
prima persona. Per 16 anni
Maria Luisa è stata picchia-
ta dal marito. Molte volte è
andata via di casa, ma poi è
tornata sempre da lui. A
spingerla motivi diversi,
primo tra tutti la religione.
La donna non voleva venire
meno al sacramento del
matrimonio.
“Botte dopo la nascita
di nostra figlia”
“Mi ha messo le mani
addosso per la prima volta
nel 2001, in un momento
della mia vita molto delica-
to: da pochi mesi avevo
messo al mondo nostra
figlia”, racconta Maria
Luisa. Il marito rinfacciava
alla donna di averlo privato
delle attenzioni di una
volta.
“Mi diceva che la nostra vita
sessuale non era più quella
di prima, ma io avevo una
bambina di cui prendermi
cura e spesso la sera ero
molto stanca”.
Durante le liti l’uomo, preso
dall’ira, cominciava a scara-
ventare oggetti, a lanciarli
contro Maria Luisa. “Aveva
la capacità di farmi sentire
inadeguata, non all’altezza.
Per anni ho pensato che
fosse colpa mia”.
C’è stato però un episodio,
nel 2006, in cui Maria Luisa
ha realizzato che non pote-
va addossarsi le colpe per le
reazioni violente del marito.
“Ho scoperto che mi tradi-
va, ho trovato il numero
dell’amante e l’ho chiama-
ta. Lui si è arrabbiato tantis-
simo. Mi ha dato schiaffi. In
casa ha buttato giù i mobi-
li”. Quella è stata la prima
volta che Maria Luisa è
andata via di casa.
Da quell’anno fino a mag-
gio 2017 la donna lascia più
volte il tetto coniugale. “Mi
sentivo in obbligo di torna-
re da lui per mia figlia. Non
volevo privarla del padre”.
Il tira e molla tra i due è
andato avanti fino a quan-
do Maria Luisa decide di
lasciare il marito, definitiva-
mente.
Decisivo un episodio.
“Nostra figlia di 16 anni –
ricorda commossa – torna
da scuola e non saluta il
padre perché la sera prima
lui non le aveva rivolto
parola. Lui si arrabbia tan-
tissimo, sale nella sua
camera dove lei si era chiu-
sa a chiave e comincia a
urlarle addosso come face-
va con me. È in quel

LA STORIA momento che decido, la
vita di mia figlia non poteva
Takoua,fumetti contro i pregiudizi sull’Islam continuare così, nemmeno
“Il primo giorno che sono uscita con il velo un compagno di la mia. Dovevo lasciarlo,
classe mi ha urlato ‘talebana, terrorista’. Io non sapevo cosa non potevo permettere che
volesse dire. E, quando gliel’ho chiesto, ho scoperto che non lo assumesse con la nostra
sapeva nemmeno lui”.Takoua Ben Mohamed è una fumettista bambina gli stessi atteggia-
menti che aveva avuto con
italo-tunisina che racconta con i disegni gli stereotipi sulle
me”.
ragazze musulmane che portano il velo. Invitata Ma ormai era tardi. La figlia
dall’associazione De Sidera, ha presentato a Fermignano il suo di Maria Luisa è rimasta
libro “Sotto il velo”. Si tratta di profondamente segnata
una raccolta di vignette che dall’esperienza di una fami-
l’artista – che ama definirsi glia violenta. “Prima aveva
“tunisina de Roma” - ha gioia di vivere, col tempo
iniziato a disegnare sin da piano piano si è spenta”, ha
quando, da ragazzina, ha testimoniato in tribunale
capito che poteva provare ad una vicina di casa.
abbattere i pregiudizi
sull’Islam con una matita. E “Papà la sbatteva
con una risata.
contro il muro”
“Spesso le vittime reali di
Protagoniste del suo libro queste violenze non sono le
sono le donne. Secondo donne, ma anche e soprat-
Takoua Ben Mohamed mostra Takoua più che soffermarsi sul
due pagine del suo libro tutto i figli”, racconta la pm
loro aspetto fisico e sul modo in Pederzoli. Tornando sui dati
cui vivono la religione bisognerebbe parlare dei maltrattamenti del Cav di Pesaro e Urbino,
di cui spesso sono vittime. E si riferisce, precisa, a tutte le donne, il primo semestre del 2017
che abbiano o no il velo.“Spesso non sono rispettate. vede già 44 figli coinvolti, di
Bisognerebbe andare nelle scuole a insegnare ai ragazzi che le questi 33 sono minorenni.
donne non sono inferiori a loro e bisogna averne stima. Solo in Per la Pederzoli l’attenzione
questo modo violenza e femminicidi potranno essere fermati”. delle associazioni di primo
Takoua è arrivata in Italia nel 1999, quando aveva otto anni, ma ascolto dovrebbe essere
non ha ancora la cittadinanza italiana. Crede che la proposta di anche rivolta a questi ragaz-
zi che si trovano a vivere in
legge sullo ius soli sia un passo in avanti per i migranti di seconda
contesti familiari di violen-
generazione ma non sia ancora sufficiente:“Sarebbe uno ius soli za.
troppo temperato. Non è vero, come si sente dire, che basterà Come Andrea, un ragazzo di
nascere in Italia per diventare cittadino”. (f.o) Fermignano di 23 anni, che
“Zapatos Rojos” (Scarpette Rosse) è l’iniziativa
promossa dalla messicana Elina Chauvet
per denunciare il fenomeno del femminicidio.
Ogni 25 novembre, giornata internazionale
contro la violenza di genere, una distesa di scarpe
rosse identifica il numero delle violenze, delle morti
e dei maltrattamenti subiti dalle donne
si è trovato ad avere paura
di uscire di casa. Temeva
che a sua madre potesse
succedere qualcosa di brut-
to, che suo padre potesse
farle del male. “Qualsiasi
cosa facesse mia mamma
fuori casa – dice Andrea –
mio padre la tempestava di
domande. A volte quando
lei usciva lui la seguiva con
la macchina”.
Le domande morbose sfo-
ciavano spesso in litigi. “Lui
gliene diceva di tutti i colori
mentre io lo imploravo di
smettere”.
Il ragazzo racconta come
con il passare del tempo la
situazione invece di miglio-
rare fosse peggiorata. Non
ci è voluto molto che il
padre passasse dall’aggres-
sione verbale a quella fisica.
L’uomo ha cominciato
prima a strattonare la
moglie, poi è passato alle
botte.
“I miei genitori hanno sem-
pre litigato, ma l’anno scor-
so la situazione è degenera-
ta”, racconta il giovane.
Per tre volte nel 2016 l’ha
presa per i capelli, dandole
schiaffi sul viso e sbatten-
dola contro il muro perché
pensava che lei lo tradisse.
“Una volta ho visto mio
padre alzare un pugno con-
tro mia madre e gli sono sal-
tato addosso per fermarlo”,
racconta commosso il
ragazzo.
“A un certo punto avevo
paura di uscire di casa, di
andare al lavoro, temevo
che potesse succedere qual-
cosa di brutto a mia
mamma”, conclude Andrea.
In diverse occasioni, infatti,
la donna ha chiamato il
ragazzo mentre era fuori
pregandolo di tornare per-
ché aveva paura, tanta pau-
radell’uomo che aveva spo-
sato.
Prima della denuncia la
mamma di Andrea ha detto
spesso al marito di voler
ilDucato 5
chiedere la separazione, a
volte lui si mostrava persino
d’accordo, ma poi ricomin-
ciava con le liti.
“Quel giorno che
Avelina tremava”
La terza storia di cui il tribu-
nale di Urbino si è occupato
il 12 dicembre è quella di
Avelina, una donna che una
vicina trovò in giardino con
la figlia, tremante, paraliz-
zata dalla paura di essere
nuovamente aggredita dal
convivente, padre della
bambina. La vicina si chia-
ma Sabrina e dal banco dei
testimoni racconta il calva-
rio di Avelina. “Una sera
quando sono tornata a casa
ho visto la mia vicina, con la
figlia, nel mio giardino.
Avelina tremava e continua-
va a dire che le sarebbe suc-
cesso qualcosa di brutto”
dice Sabrina. Avelina,
appena vede la vicina pren-
de coraggio e si mette a par-
lare, a raccontare la sua vita,
delle botte ricevute.
“Era come un fiume in
piena - ricorda Sabrina - mi
ha raccontato che il marito
l’aveva aggredita, che non
era la prima volta e quei
lividi, che in più occasioni
lei aveva giustificato come
incidenti domestici, in real-
tà venivano provocati da lui
durante le liti”. “Un paio di
volte le nostre famiglie si
sono trovate insieme per
Capodanno, avevo percepi-
to che ci fosse della tensio-
ne, ma non ero a conoscen-
za che lui la picchiasse”,
conclude Sabrina.
Dietro alle aggressioni c’era
una gelosia malata, morbo-
sa. “La chiamava al lavoro
per verificare che fosse lì”,
aggiunge una collega di
Avelina, sul banco dei testi-
moni anche lei. “Avelina era
molto preoccupata e spesso
la vedevo arrivare la matti-
na con lividi e graffi”, con-
clude.
 6 ilDucato / Il personaggio
Astrofisica urbinate nella top ten
degli scienziati scelti da Nature
■ FEDERICA OLIVO
A
l telefono, il tono
della voce tradisce
l'emozione e l'eufo-
ria del momento.
Marica Branchesi, 40 anni,
astrofisica urbinate, è stata
inserita dalla rivista Nature
tra i dieci scienziati più
importanti del 2017 ed è
quasi incredula. "Sono ono-
rata di aver ricevuto questo
riconoscimento", dice dalla
sua casa de L'Aquila, dove si è
trasferita qualche mese fa
con la famiglia, da quando è
diventata professore associa-
to del Gran Sasso Science
Institute. "È il risultato non
solo della mia ricerca, ma di
quella di un team di fisici gra-
vitazionali e astronomi che
hanno fatto un lavoro stu-
pendo", aggiunge, con la pas-
sione di chi ama il suo
mestiere e sa di aver fatto un
percorso straordinario.
Nel 2016 faceva parte del
gruppo di scienziati, una
decina quelli urbinati, che
sono riusciti a 'osservare' le
onde gravitazionali.
La ricerca grazie alla quale
ha ottenuto questo risultato
è frutto di un lavoro durato
anni. Ce lo racconta?
Sono entrata nel gruppo
Virgo (un team di ricercatori
che si occupano di captare e
studiare le onde gravitazio-
nali, ndr) nel 2009. Con i
nostri strumenti siamo
riusciti a fare scoperte mera-
vigliose. Questa estate abbia-
mo osservato una fusione di
stelle di neutroni. È stato bel-
“Ho coronato
un sogno: unire luci
e suoni dell’Universo”
commenta
Marica Branchesi, ora
professoressa al Gran
Sasso Science Institute
dove si occupa
di onde gravitazionali.
La prestigiosa rivista
scientifica l’ha inserita
tra i dieci studiosi
più influenti del 2017
lissimo: in pochi secondi
abbiamo visto tutti i colori
dell'Universo. Io sono nel
gruppo che manda le allerte
quando bisogna puntare i
telescopi. Mi occupo di astro-
nomia multi-messaggera, la
disciplina che mira a unire le
informazioni delle onde gra-
vitazionali con quelle che ci
dà la luce. Posso dire che il 17
agosto ho coronato un
sogno: mettere insieme luci e
suoni dall'Universo.
Lei è nata a Urbino e ha fatto
ricerca nell'Ateneo urbinate.
Che rapporto ha con la città?
Bellissimo. Io e i miei bimbi
adoriamo Urbino e torniamo
quasi tutte le settimane. Mi
piace la campagna urbinate e
ho scelto di vivere anche
adesso in una città immersa
nel verde. Per me mantenere
La professoressa
Marica Branchesi, 40 anni.
Dopo la laurea in astronomia
ha conseguito un dottorato
all’Università di Bologna
prima di diventare
ricercatrice alla Carlo Bo.
Ora è professoressa associata
al Gran Sasso Science
Institute
un legame con Urbino è
importante, anche perché la
mia famiglia vive lì.
Tornerebbe a lavorare a
Urbino?
Ora sto benissimo a L'Aquila.
Il Gran Sasso Science
Institute è il massimo a cui
potevo aspirare. Sento di aver
trovato il posto giusto e non
voglio tornare indietro.
La qualità del lavoro qui è
molto alta. Mi piace anche il
capoluogo abruzzese: è un
centro che sta rinascendo,
nonostante i problemi.
Di cosa si occuperà nei pros-
simi mesi?
Stiamo lavorando sui dati
presi nelle ultime osservazio-
ni e continuiamo a fare rile-
vazioni da cui stiamo otte-
nendo informazioni nuove.
Ora i rilevatori sono spenti e
dobbiamo fare un lavoro tec-
nologico perché quando
saranno riaccesi vedranno
un Universo più grande e
dovremo essere pronti a
mandare una quantità mag-
giore di allerte.
Ha ottenuto risultati impor-
tanti lavorando in Italia.
Crede che nel nostro Paese la
figura del ricercatore sia sot-
tovalutata?
A volte sì. Bisognerebbe
incrementare i finanziamenti
per i giovani. Io sono tornata
in Italia grazie a un program-
ma di questo tipo, ma ora
accedere a questi fondi è più
difficile. L'attenzione alla
ricerca dovrebbe essere mag-
giore, anche perché in Italia
ci sono degli scienziati bra-
vissimi.

Librerie in crisi
ne restano tre
In arrivo sgravi
per salvarle
Matteo Giunta ha chiuso
a novembre l’attività
in via Mazzini.
È la quarta in pochi anni.
Nella legge di Bilancio
è stato inserito
un emendamento
che riduce le tasse
per librerie indipendenti
e in franchising
L’inferno delle slot
Sette milioni di euro
giocati nel 2016
A Urbino ogni anno
venti casi di giocatori
patologici: ”Si inizia
con una grossa vincita”.
Esercenti contrari ai corsi
di formazione: “Lo Stato
invita a giocare e poi
chiede a noi di prevenire,
ridicolo”
Slot machine in un bar di Urbino
■ LORENZO CIPOLLA
S
otto il temporale
Matteo Giunta rag-
giunge la sua libreria
in via Mazzini per
prendere le ultime cose e
tirare giù la saracinesca per
sempre. "Disinteresse", che
vendeva testi usati, ha ces-
sato l'attività l'11 novem-
bre. È la quarta che chiude a
Urbino negli ultimi tre anni.
Forse sarebbe andata diver-
samente se fosse già in vigo-
re la norma salva-librerie.
Infatti nella legge di
Bilancio 2018 è stato inseri-
to un emendamento che
'sconta' fino a 20.000 euro
Imu, Tasi, Tari e costi di
gestione alle librerie non
gestite da gruppi editoriali,
e fino a 10.000 a quelle affi-
liate a case editrici. Per il
■ STEFANO GALEOTTI
P I
er iniziare bastano le
monete del resto del
caffè. E non c’è biso-
gno di nessuno sfor-
zo, se non quello di muovere
il braccio per inserire gli spic-
cioli. È l’inferno delle slot
machine: gli urbinati nel
2016 hanno affidato a queste
'macchine della sfortuna' 6
milioni e 900 mila euro
(+3,3% rispetto al 2015), una
media di 464 euro a testa.
Un gioco semplice che a volte
si trasforma in malattia. Per
curarla il Sert di Urbino
(struttura che si occupa di
tossicodipendenza) ha atti-
vato dal 2012 un servizio ad
hoc: “Quello che accomuna
tutti i giocatori patologici è
una grossa vincita iniziale del
tutto inaspettata”, racconta lo
psicologo Roberto Sailis. Il
percorso di cura dura in
Due studenti sfogliano
un volume in vendita
nella libreria
“Montefeltro”
in via Vittorio Veneto
2018 sono stati stanziati 4
milioni, 5 dal 2019.
L’agevolazione vale anche
per i librai che vendono
testi usati e potrà aumenta-
re per le nuove attività che
aprono in quei Comuni che
non hanno neanche una
libreria. Matteo però non
esclude di riaprire a
Urbino. L'anno scorso ha
lanciato una sfida a un
mercato fatto “di luoghi
senz’anima e di persone
che seguono la moda del
momento”. Così ha cercato
di creare un feeling con gli
avventori, organizzando
diversi eventi. I costi di
gestione del locale, come
l'affitto e le bollette, e le
spese per acquistare i libri
nei primi mesi di attività gli
hanno impedito, alla lunga,
media 8 mesi, ma prima ci
sono ore passate davanti agli
schermi luminosi. “A volte si
arrabbiano anche tra di loro:
chi perde da tutto il giorno e
vede la persona accanto vin-
cere se la prende con il vici-
no”, dice Barbara Poggi del
bar Lamonaca. Anche il rap-
porto di amicizia tra il gesto-
re del locale e il cliente passa
in secondo piano: “Gente che
conosci da una vita ti fa una
scenata perché la macchi-
netta si è bloccata o ha perso
tanti soldi”, racconta Luigi
Vecchietti, titolare del bar
Victoria. “Poi il giorno dopo
tornano e si scusano, ma in
quel momento il giocatore
non è in sé”.
A Urbino ci sono 77 slot
machine e ciascuna, ogni
giorno, attira scommesse per
250 euro, 90.000 in un anno.
Ora la regione Marche ha
deciso di coinvolgere anche
gli esercenti nella prevenzio-
ne: una legge li obbliga a
seguire dei corsi di formazio-
ne a pagamento, 120 euro a
testa per un totale di 12 ore.
“Cosa ci vogliono insegnare?
A dire che scommettere non
va bene, quando ogni giorno
siamo bombardati da pub-
blicità che invitano al
gioco?”, si chiedono da die-
tro al bancone.
ilDucato / Cronaca
di rifornirsi di libri nuovi.
“Credevo che Urbino avesse
delle ottime potenzialità,
per via degli studenti.
Invece i residenti la sentono
estranea perché il centro lo
vivono i ragazzi e questi di
solito hanno le librerie di
fiducia nelle loro città".
"Quando sei indipendente i
costi sono troppi - spiega
Giorgio Ubaldi della libreria
"Montefeltro” - ma siamo
un ibrido, conserviamo
ancora un 20% di autono-
mia". Da due anni la libreria
è passata con la Mondadori.
Donazioni di organi
in aumento nel 2017
Quest’anno sono state tre in più rispetto al 2016.
ll primario Brancaleoni: “Più fiducia tra pazienti e medici”
■ ANTONELLA MAUTONE
l 14 dicembre una donna
di circa 63 anni, V. L. di
Montecalvo in Foglia, è
morta all'ospedale di
Urbino in seguito a un'emor-
ragia cerebrale. La famiglia ha
deciso di donare i suoi organi.
Quello di V.L. è il quinto
espianto multiorgano del
2017. Un dato in aumento
rispetto al 2016, quando le
donazioni sono state soltanto
due. Al Santa Maria della
Misericordia le donazioni
multiorgano sono state 40 dal
2001, da quando ha aperto il
reparto di rianimazione.
Il Centro trapianti regionale
fornisce i dati del 2017 riguar-
danti le Marche. Al 20 dicem-
bre 2017 i morti considerati
idoneei sono stati 89, di que-
sti, 54 sono diventati donato-
ri. Solo 23 le opposizioni ai
trapianti. In provincia, a
7
Ubaldi saluta favorevol-
mente la norma: "L’80%
degli incassi se ne va tra
magazzino, stipendi e tasse,
la voce più pesante. Ben
vengano gli sgravi fiscali”.
Michele Chiuselli, il pro-
prietario di "Il Libraccio di
Miki" in via Saffi, crede nel
suo lavoro nonostante gua-
dagni quanto basta per
pagare il mutuo: "Ho fatto
una ‘scommessa’. Con i libri
rimasti invenduti in magaz-
zino ho aperto un secondo
punto vendita in via
Matteotti".
Pesaro le donazioni sono
state otto, a Fano quattro e a
Urbino cinque. Le opposizio-
ni sono state poche: due a
Fano e Pesaro, una a Urbino.
Nel nostro Paese la volontà di
donare gli organi si può espri-
mere anche presso le Asl.
In quella della città ducale su
18 dichiarazioni di volontà si
contano 15 consensi e tre
dinieghi. Mentre al Comune
sono stati registrati 435 con-
sensi e 97 rifiuti per la dona-
zione.
Secondo Paolo Brancaleoni,
primario del reparto di
Rianimazione e Terapia
Intensiva “è importante che si
crei un rapporto di fiducia tra
l’equipe che lavora e i parenti.
La squadra deve essere coor-
dinata bene e lavorare nel-
l’ambiente giusto, nello spe-
cifico in un’azienda ospeda-
liera che funzioni. Cosa che
qui ad Urbino accade".
 8 ilDucato / Notiziario
Tribunale
Stalking contro i vigili
condannata a un anno
Patrizia Gamba è conosciuta
per i suoi ‘comizi’ e per
questo motivo è stata
processata . La donna è stata
condannata a un anno di
reclusione per stalking. Dal
2011 al 2013 criticava
continuamente l’operato di
alcuni vigili urbani. La pena è
sospesa in attesa dell’appello
annunciato dall’avvocato
difensore. “È una condanna
assurda - commenta il legale
della Gamba - il reato non
sussiste. Che lo stalking
venga perpetrato con delle
parole dette davanti a tutti
solo per manifestare una
critica personale è
decisamente incredibile".
Via De Gasperi
Apre nuova residenza
ospiterà 20 anziani
Dopo oltre due anni di lavori
ha aperto la residenza per
anziani in via De Gasperi. La
struttura, di proprietà del
Comune, è tornata
accessibile dopo i lavori di
manutenzione. Il bando,
vinto da Solidale cooperativa
sociale, prevede un affitto
annuo di 30.000 euro. La
residenza avrebbe dovuto
aprire già a fine giugno, ma il
ritardo dei lavori ha
posticipato la data
d’inaugurazione suscitando
le critiche dell’opposizione e
in particolare del Pd. La
struttura era già operativa e
ospita in un’ala dell’edificio
studenti a 250 euro al mese
più spese. In questa fase
iniziale saranno messi a
disposizione 20 posti per gli
anziani.
Camera di commercio
Nell’ultimo anno
perse 28 imprese
Nel 2016 a Urbino si sono
perse 28 imprese, il numero
più alto registrato negli
ultimi dieci anni, anche se
manca all’appello ancora
l’ultimo trimestre. Nel 2017
(dati fino al 30 settembre)
hanno chiuso 87 aziende,
due in più rispetto al 2016, a
fronte delle 59 che hanno
iniziato la loro attività.I dati
della Camera di Commercio
rivelano una costante
diminuzione delle imprese.
Se nel 2007 erano 1.787, al 30
settembre 2017 sono 1.719
con un calo del 4%. Le
registrazioni di inizio attività
sono in costante declino dal
2011: erano 135 nel 2007 e
ora sono solo 59.
Il convegno
LO SCATTO
Ambasciatore Ue
all’Università
A 60 anni dalla firma dei
trattati di Roma, Vygaudas
Usackas, ambasciatore
dell’Unione Europea in
Russia e in Afghanistan,
traccia un bilancio positivo
sullo stato dell’Ue durante il
convegno “Politica estera
europea in un mondo in
transizione" promosso
dall'Università di Urbino. Per
il diplomatico lituano in Siria
la Russia è riuscita ad avere un
ruolo strategico anche grazie
all'Europa. "Putin chiederà
ulteriori aiuti da qui a pochi
anni" prevede Usackas.
Economia
Parrucchieri in crisi
per le tasse elevate
Dei 1.150 tra parrucchieri e
centri di estetica presenti nella
nostra Provincia, il 60% sono a
rischio chiusura, il 30%
Via i graffiti dalla città: il Comune comincia i lavori di ripulitura sopravvive e solo il 10%
dichiara di essere in crescita.
Sono iniziati martedì 19 dicembre i lavori di le saracinesche del centro storico saranno i Per la Cna tutto questo è
ripulitura di scritte, disegni e graffiti illegali che volontari dell’associazione Regresso Arti. Si tratta causato anche dall’elevata
sporcano il centro storico di Urbino. Il progetto di un progetto a costo molto basso: la spesa per pressione fiscale. In media, in
ha previsto prima il censimento dei graffiti e poi l’amministrazione, infatti, si aggirerà intorno ai un anno, il numero di volte che
un bando per individuare l’associazione di 4.500 euro. Luana Alessandrini, architetto una persona va dal
volontariato che si occuperà della rimozione. Il dell'ufficio Unesco, ha spiegato che ad essere parrucchiere è sceso dalle dieci
Comune punta a rimuoverli tutti in meno di un ripuliti saranno prima gli immobili comunali e del 2007 alle cinque del 2016.
mese. A ripulire le pareti, la segnaletica stradale e poi quelli dei privati. (g.ba)
Teatro
Al Sanzio va in scena
Regione Marche Fermignano Demografia
la Gioachino orchestra
Stanziati 695.000 euro Multe per 1.000 euro Un abitante su quattro Dopo il primo evento del 20
per accudire i malati ma la targa era clonata supera i 65 anni di età dicembre la rassegna “Teatro
Le persone affette da una grave Un uomo di 58 anni, residente Non è una città per giovani . A Sanzio feste in musica!”
disabilità che hanno bisogno a Fermignano, si è visto Urbino gli over 65 sono molti di continua con il secondo
di assistenza quotidiana recapitare in casa cinque più degli under 18. Secondo i appuntamento previsto per il
potranno ricevere aiuti multe per un totale di 1.000 dati Istat i minorenni residenti primo gennaio 2018, con il
economici dalla Regione euro e 15 punti in meno sulla nella città ducale sono 2.300, Concerto di Capodanno della
anche per il 2018. Sono stati, patente per eccesso di velocità. mentre le persone che hanno Gioachino orchestra.
infatti, stanziati 695.000 euro Violazioni registrate più di 65 anni 3.893. Più di un L’orchestra eseguirà tra gli altri
per i “Progetti di vita sull’autostrada tra Sala abitante su quattro. Il rapporto anche brani di Strauss,
indipendente”. È un piano – Consilina e Nola (province di tra giovanissimi e anziani, Morricone e Badelt e sarà tra
messo a punto dal servizio Salerno e Napoli). La sua targa, inoltre, è inferiore alla media quelle che si esibiranno al
Quirinale nel corso del 2018 in
Politiche regionali e Sport delle però, era stata clonata. Lo ha nazionale. Se in Italia l’indice di
Marche – che dal 2012 sostiene scoperto la Polizia stradale di anzianità è pari a 0,779, a occasione del 150°
le persone che, a causa di una Urbino, dopo la denuncia Urbino questo valore si attesta anniversario della morte di
grave malattia, hanno bisogno presentata dall’uomo che ha a 0,590.Guardando i dati Gioachino Rossini.
di aiuto nella loro vita dichiarato di non aver mai provinciali, Urbino si colloca al
quotidiana, a casa, sul lavoro o percorso quel tratto. A ventunesimo posto, su 59 Politica
in altre occasioni. Se la Regione superare per cinque volte il comuni, quanto ad anzianità A Urbino il fascismo
non coprirà al 100% i costi limite di velocità era stata della popolazione. L’indagine
potrà intervenire il Comune. l’auto di una donna di Como. non tiene conto degli studenti.
non attecchisce
Sotto i Torricini il neofascismo
non riesce a mettere radici.
ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO “La crisi economica – spiega
Fondata da Carlo Bo. Presidente: Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino Carlo Bo. Cristiana Nasoni, presidente
Consiglieri per l'Università: Bruno Brusciotti, Lella Mazzoli, Carlo Magnani;
per l'Ordine: Dario De Liberato, Franco Elisei, Simone Incicco; della sezione Anpi di Urbino –
per la Regione Marche: Alessandra Ciolli, Roberto Signorini; ha sfilacciato il tessuto sociale
per la Fnsi: Silvia Sinibaldi, Giancarlo Tartaglia favorendo così il ritorno di
ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO Direttore: Lella Mazzoli alcuni gruppi che si rifanno al
SCUOLA DI GIORNALISMO Direttore: Giampiero Gramaglia periodo più buio del nostro
IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino
Piazza della Repubblica 3, 61029 - Urbino Paese. Ma Urbino ha gli
telefono 0722304760 - fax 0722304785 anticorpi per resistere al
ifg.uniurb.it; e-mail: redazioneifgurbino@gmail.com contagio. La città ducale,
Direttore responsabile: Giampiero Gramaglia; infatti, sembra che sia
Stampa: A.G.E. Srl - Urbino - Telefono 0722328733 ‘immune’ a questo problema”.
Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991