ilDucato

Periodico dell’Istituto
per la formazione al giornalismo di Urbino

19 gennaio 2018
L’editoriale
LA NOSTRA
SCUOLA
Palazzo Ducale, visite in calo
E LA LEALTÀ
ALLA NOTIZIA Incassati 62.000euro in meno
I l Ducato, online e cartaceo,
è il prodotto dei praticanti
della scuola di giornalismo di
Urbino: è la loro prima e
principale palestra professio-
nale. Con tutti i limiti di una
pubblicazione discontinua,
perché segue i ritmi dei corsi
della scuola, Il Ducato ha po-
tuto creare, nel tempo, un
rapporto d’informazione, di
consuetudine, di vicinanza
con la Città, le sue Istitu-
zioni, i suoi abitanti, senza
volersi porre in concorrenza
coi media locali, più struttu-
rati ed attrezzati, e, anzi, con-
siderandosi ad essi
complementare e non alter-
nativo. Poste queste pre-
messe, tramite Il Ducato, i
docenti della scuola di Ur-
bino, specie i giornalisti pro-
fessionisti, cercano di
indicare ai loro allievi, futuri
professionisti, l’unica vera
‘stella polare’ del nostro me-
stiere: l’attenzione, la dedi-
zione, soprattutto la lealtà
alla notizia, che, quando c’è
ed è stata verificata, va data –
bene - sempre e comunque -,
per quanto essa possa risul-
tare scomoda ai lettori, alle
fonti, all’editore. Urbino è
terra di grande storia e pro-
fonda civiltà e certi valori le
sono impliciti. Per i nostri
praticanti, è una fortuna Il 2017 è stato un anno difficile per il luogo simbolo della città
muoversi in un contesto La diminuzione degli introiti è legata al minor numero di biglietti venduti: 12.465
dove il rispetto vicendevole e
la consapevolezza delle reci- Per chi lavora nel settore la causa è la paura di altre scosse di terremoto
proche competenze e re- Secondo Vittorio Sgarbi la responsabilità è del direttore Peter Aufreiter
sponsabilità sono radicati. Il
Ducato e i suoi giornalisti SEGUE A PAGINA 2 E 3 ▼
sono lieti di essere parte del
tessuto informativo di questa
comunità e cercano di co- All’interno Notiziario
prire, con il loro lavoro,
aspetti anche minori, o ta- Sicurezza Polizia municipale Comune Cultura
lora trascurati, dell’attualità.
E quando ci capita di acqui- Nuove telecamere Record di multati Nel 2018 bandi Musica in lutto,
sire prima di altri una notizia
che giudichiamo d’interesse
in centro e nelle frazioni La metà non paga per sette posti morto Chiocci
pubblico, ovviamente la Operative entro aprile Nel 2017 i vigili urbani hanno Il Comune di Urbino ha È scomparso nella notte tra
diamo, come farebbe qual- staccato 14.114 verbali, ma bisogno di personale l'11 e il 12 gennaio
siasi altro media, certi di es- l’importo riscosso è molto più amministrativo. Saranno Guidumberto Chiocci, alla
sere utili, anche così, alla
Storie basso del previsto. Il Comune pubblicati sette bandi di guida dell'Ente Concerti di
comunità che ospita studenti A Urbino per vivere avrebbe dovuto incassare concorso nel 2018, per quattro Pesaro per 23 anni. Avvocato
e docenti della nostra scuola. l’amore omosessuale circa 1 milione e 300.000 euro posti a tempo indeterminato e penalista, dal 1995 ha
Nell’era del web e dei ‘social’, anche per il maggiore tre determinato. Per quattro affiancato al suo lavoro la
nessuno più s’illude di fer- Il racconto di tre ragazze controllo della Zona a traffico dei posti è richiesto il diploma, passione per la musica
mare una notizia negando limitato, invece ne sono per gli altri la laurea. Prima di classica. Ha contribuito a
un commento: il risultato è indire il concorso per i ruoli a organizzare la parte
ilducato.it entrati 623.358. Il 48%, meno
che la notizia esce, senza il
della metà. Il trend continua a tempo indeterminato è musicale del Festival del
commento. È il lavoro dei Sul nostro sito
giornalisti. È il mestiere che salire dal 2013, quando la prevista una ricerca tra le Giornalismo culturale fin
insegniamo qui ai nostri gio- notizie e aggiornamenti percentuale di mancate persone già assunte dal dalla prima edizione.
vani. dal territorio riscossioni era al 24%. Comune.
SEGUE A PAGINA 8 ▼
 2 ilDucato / Palazzo Ducale
Aufreiter: “Colpa
del terremoto”
Sgarbi: “Manca
una vera strategia”
■ OLGA BIBUS
GIOVANNI BRUSCIA
M
eno 31.000. È il
numero che
spiega il 2017 di
Palazzo Ducale.
Perché 31.000 sono i biglietti
in meno staccati nell’ultimo
anno rispetto al 2016:
163.000 visitatori contro
194.000.
“Colpa del terremoto del
2016”, aveva detto al Resto del
Carlino il 10 gennaio Peter
Aufreiter, direttore di Palazzo
Ducale. “È un dato collegato
alle disdette delle prenota-
zioni delle scolaresche”.
I dati ottenuti adesso dal
Ducato, forniti dal ministero
dei Beni culturali, in parte
danno ragione e in parte
smentiscono le affermazioni
di Aufreiter.
Di quei 31.000 visitatori in
meno poco più di 18.000
sono “non paganti” e quindi
si può supporre che siano
soprattutto scolaresche che
entrano a Palazzo con bigliet-
ti omaggio. Ma gli altri 12.465
che mancano all’appello
sono visitatori paganti, un
calo che ha portato nelle
casse 62.000 euro in meno.
Un bilancio negativo che
pesa su tutto il sistema
museale marchigiano di cui
Palazzo Ducale è sicuramen-
te una punta di lancia.
Nel 2017 nei musei marchi-
giani sono stati infatti stacca-
ti 497.000 biglietti, 22.000 in
meno rispetto al 2016. I luo-
ghi più visitati sono i musei
in provincia di Pesaro
Urbino, con Palazzo Ducale
in testa, seguito dalla Rocca
di Gradara, che insieme
hanno attirato oltre 370.000
visitatori. Una cifra pari al
74,5% del totale delle visite ai
musei della regione.
Dopo la diffusione dei primi
dati sul calo delle visite del
2017 l’assessore alla Cultura
di Urbino, Vittorio Sgarbi
aveva addossato tutta la
responsabilità ad Aufreiter,
alla guida di Palazzo Ducale
dal dicembre 2015. “Se ci
sono meno visitatori questo
dipende solo da lui – aveva
detto – non ha una strategia
in mente e si vedono i risulta-
ti”. Il critico d’arte ha anche
spiegato quelle che secondo
lui sono le responsabilità del
direttore austriaco: “Gli ho
proposto tutte le collabora-
zioni possibili ma alla fine
abbiamo dovuto dividerci gli
spazi: io ho fatto le mie
mostre e lui le sue”. Ma Sgarbi
ha anche espresso un duro
giudizio sull’operato di
Aufreiter: “Se uno invece di
collaborare vuole dividere,
poi è normale che non otter-
rà buoni risultati. Alla fine
sarà il peggiore dei direttori
scelti dal ministro per i Beni e
le attività culturali Dario
Franceschini”, ha sentenzia-
to. L’assessore alla Cultura ha
anche risposto a chi critica il
Comune per una scarsa
offerta turistica. “Il mio uffi-
cio non ha un finanziamento
Gli operatori turistici
confermano le difficoltà
di inizio 2017
“Molti non sono venuti
e associavano Urbino
al terremoto di Norcia”
Alcuni lanciano proposte:
“Servono più eventi
E in centro mancano
gli artigiani di una volta”
sufficiente per promuovere
nulla. Il turismo e la promo-
zione sono un altro capitolo,
di cui io non rispondo”, ha
sottolineato.
Per cercare di capire come
stanno realmente le cose Il
Ducato ha fatto una piccola
inchiesta tra chi sa bene
come va il turismo in città: gli
albergatori e i ristoratori.
Sono loro ad avere meglio di
tutti il polso della situazione
e a poter spiegare se la fles-
sione degli ingressi al Palazzo
sia da attribuirsi all “effetto
terremoto” o a errori nell’of-
ferta turistica della città.
Un calendario più ricco.
“Bisogna creare eventi unici e
di altissimo livello, che fac-
ciano conoscere Urbino in
tutto il mondo e che portino
le persone a fermarsi per più
giorni qui”, suggerisce
Roberto Monti, titolare del
ristorante “La vecchia
Urbino”. Gli albergatori con-
cordano sui motivi spiegati
da Aufreiter: “Nel 2017 abbia-
mo avuto un calo dovuto
all’effetto negativo causato un anno a due facce: prima Toscana. E dopo un periodo
dal terremoto e molte scola- metà negativa, poi si è regi- in cui c’era stato un calo di
resche che avevano deciso di strata una ripresa nei pernot- russi a causa di motivi politi-
venire in gita a Urbino hanno tamenti e nelle presenze turi- ci, ora stanno tornando
disdetto le prenotazioni per stiche: “Da noi c’è stato un anche loro”, spiega. Palazzo
paura di nuove scosse”, con- calo del 30% dei clienti, Ducale rimane uno dei luo-
ferma il titolare dell’Hotel almeno fino ad agosto”, dice ghi più visitati dai turisti,
Residence dei Duchi Fabrizio Giulio Lonzi, titolare dell’al- anche se secondo Mauro
Marcucci Pinoli. Anche se bergo in via Santa Lucarini della Trattoria del
lontana dall’epicentro, i turi- Margherita. Leone “la maggioranza delle
sti associavano Urbino al ter- persone che vengono a
remoto solo per il fatto che si Mordi e fuggi. Oggi c’è molto Urbino non sono interessate
trova nelle Marche. Sotto i turismo “mordi e fuggi”. alla residenza del Duca per-
torricini, a suo dire, la situa- Sembrerebbe dimostrarlo la ché hanno una cultura bassa,
zione non è molto positiva: relativa soddisfazione dei e quindi puntano sul turismo
“Ogni anno - continua - assi- ristoratori rispetto agli alber- ‘mordi e fuggi’, arrivando e
stiamo a un calo progressivo gatori. Il pensiero di ripartendo in giornata”.
nelle presenze turistiche. Francesco Angelicchio, tito- Anche lui concorda sul fatto
Quello che serve è semplice: lare del ristorante “Il che il terremoto abbia avuto
bisogna puntare su una mag- Cortegiano” in via Puccinotti, un effetto negativo nella
giore programmazione e è chiaro: “Per noi addirittura prima parte del 2017, con un
investire di più per avere un è andata meglio che nel 2016, leggero aumento di turisti
calendario di eventi più ricco la clientela è aumentata del registrato a fine anno.
rispetto a quello attuale”. 10-15%. La città attrae molti
Anche dall’hotel Raffaello, in turisti che vengono dal sud Urbino vicino a Norcia. Ma
centro storico, concordano dell’Emilia Romagna e delle tra le motivazioni che hanno
sul fatto che il 2017 sia stato Marche, ma anche dalla spinto i turisti a disdire il loro

viaggio a Urbino c’era anche
una errata percezione geo-
grafica: “In molti ci hanno
chiamato dicendo che non
sarebbero più venuti perché
confinavamo con Norcia,
una delle zone più colpite dal
terremoto - dice Aldo Pasotto
del ristorante “La Balestra” –
e quindi avevano paura di
venire qui. Poi, da metà anno
la situazione è cambiata e ora
molti stanno tornando”. A
Urbino però, a conferma
della tesi di Aufreiter, “il turi-
smo scolastico nel 2017 non
c’è praticamente stato”, spie-
ga Pasotto. Secondo lui, la
città dei torricini “ più che di
turisti avrebbe bisogno di
viaggiatori: intendo dire che
dobbiamo puntare su perso-
ne che visitano tutto il terri-
torio e che ne sanno apprez-
zare le caratteristiche”. Per
Marika Simoncelli, titolare
del ristorante taverna “La
ilDucato 3
Una scolaresca entra
a Palazzo Ducale
Ma nel 2017 in molte
hanno deciso di cancellare
Vent’anni dopo
ecco le nuove sfide
le loro prenotazioni
per paura del terremoto
della città Unesco
Nel 1998 Urbino ottenne l’importante riconoscimento
L’ex sindaco Londei chiede di sfruttare l’anniversario
“Questa è l’occasione per far tornare i turisti in città”
■ DANIELE ERLER del riconoscimento Unesco.
“Ai tempi – dice Galuzzi – in
V
ent’anni fa il centro Italia c’erano solo una trenti-
storico di Urbino na di siti riconosciuti
veniva riconosciuto dall’Unesco, a livello mon-
come patrimonio diale erano poche centinaia.
dell’Unesco. Urbino diven-
S e c o n d o ne un modello
G i o r g i o nazionale,
Londei, ex facemmo una
senatore e serie di incon-
presidente tri a Roma
dell’associa- perché in
zione cultura- Ministero si
le “Urbino capisse l’im-
c a p o l u o g o”, portanza di
l’anniversario questo ricono-
potrebbe esse- scimento. A
re l’occasione noi importava
perfetta per che questo
riportare i provvedimen-
turisti in città. to non rima-
“Da noi c’è nesse solo
una tendenza sulla carta”.
assai diversa L’importanza
rispetto alle del riconosci-
altre realtà mento urbina-
patrimonio te è sancito
Unesco dove anche da un
i turisti Nella foto del 1998, l’allora ministro d o c u m e n t o,
aumentano – Giovanna Melandri e l’ex sindaco chiamato pro-
Massimo Galuzzi, durante l’esposizione prio “Carta di
dice Londei –
della targa Unesco nell’esedra del teatro Urbino”, che
Per il futuro
bisogna colmare questa lacu- sottolineava
na, cogliendo tutte le occa- l’importanza di dare concre-
sioni possibili”. tezza alla Convenzione
Urbino ricorderà l’anniversa- Unesco.
rio in autunno. Vent’anni dopo, il risultato è
“Organizzeremo alcuni gior- stato raggiunto? Galuzzi ipre-
Fornarina” in via Mazzini,
ni di eventi, stiamo lavoran- ferisce non rispondere:
Palazzo Ducale è un elemen-
to vitale della città, in cui
I NUMERI do al programma ma ancora “Lascio che siano gli altri a
non possiamo anticipare giudicare come vanno oggi le
arrivano turisti anche da tutti
nulla”, dice l’assessore cose, io posso parlare solo del
i paesi, dalla Spagna come
dalla Russia, dalla Francia 31.000
i biglietti in meno staccati nel
Massimo Guidi.
Nella primavera del 1999 si
passato”.
Urbino intanto si prepara
come dalla Gran Bretagna.
2017 a Palazzo Ducale festeggiò il riconoscimento, anche a un altro anniversa-
“Tutti sono entusiasti di visi-
rispetto al l’anno precedente arrivato pochi mesi prima, rio, che potrebbe contribuire
tarlo”, dice.
con una grande festa popola- al rilancio turistico della
re, i fuochi d’artificio, l’esibi- città: i 500 anni dalla morte di
I negozi di una volta. Roberto
Monti del ristorante “La vec-
chia Urbino” spiega cosa.
62.000
gli euro in meno incassati
zione dei mamuthones,
maschere tipiche sarde,
Raffaello, nel 2020. In questo
caso una legge prevede la
anche loro patrimonio nascita di una Commissione.
secondo lui, manca alla città
Unesco. Ai tempi, Massimo Sarà composta da 15 mem-
patrimonio dell’Unesco per
Galuzzi era il sindaco di bri, per ora se ne conoscono
fare un ulteriore passo in
Urbino: “Ci fu l’esposizione solo alcuni: l’assessore
avanti a livello mondiale:
“Tutti quelli che vengono
12.465 di una targa nell’esedra del
teatro – ricorda Galuzzi –
Vittorio Sgarbi, il presidente
dell’Accademia Raffaello
dicono che Urbino è bellissi- i biglietti a pagamento
che non sono stati staccati inaugurata dall’allora mini- Luigi Bravi, il dirigente della
ma. Ma purtroppo in centro
nel 2017 rispetto al 2016 stro della Cultura Giovanna regione Marche Raimondo
ci sono ormai solo pizzerie e
Melandri”. Orsetti. Avrà a disposizione
kebab. Cosa manca davvero?
Urbino tagliava il traguardo un milione e 500.000 euro di
I negozi artigianali, quelli di
dopo anni di lavoro, partiti provenienza ministeriale, da
una volta, penso alle vecchie
dall’idea del celebre architet- utilizzare per eventi culturali
botteghe in cui si potevano
to Giancarlo De Carlo, che e progetti di promozione
comprare oggetti di alta qua-
aveva intuito le potenzialità turistica e culturale.
lità”.
 4 ilDucato / Sicurezza
Urbino ti guarda
Nuove telecamere
in città e frazioni
■ MATTEO MARIA MUNNO
STEFANO GALEOTTI
D
iciannove teleca-
mere efficienti,
accese giorno e
notte e puntate sui
luoghi più frequentati e a
“rischio” del centro storico. È
il progetto varato dal
Comune nel giugno scorso e
che sarà completato entro
aprile di quest'anno, a dieci
mesi dalla partenza.
L’obiettivo è scoraggiare i
ladri e chi imbratta i muri di
Urbino. “In dieci mesi – spie-
ga l'assessore alla polizia
municipale Massimo Guidi –
ci sono stati due furti nello
stesso negozio. Se avessimo
avuto una telecamera – sot-
tolinea Guidi – avremmo
potuto dissuadere il ripetersi
di crimini di questo tipo”. La
videosorveglianza, inoltre,
arriverà per la prima volta
anche fuori le mura, in alcu-
ne delle frazioni del comune
di Urbino.
Tutto nuovo. Oggi le teleca-
mere in centro storico sono
15, ma non tutte funzionano
come dovrebbero. Se ne sal-
vano solo quattro: due in
piazza della Repubblica, una
in via Mazzini, un’altra vicino
al palazzo comunale. Alcune
non sono connesse a internet
per trasmettere le immagini,
che invece devono essere
acquisite manualmente dai
vigili. Altre hanno una qualità
molto bassa nella scena not-
turna, rendendo inefficace il
materiale video in caso di
necessità: neanche gli illumi-
natori riescono a sopperire
alla situazione. Andranno
tutte in pensione e oltre alle
sostituzioni ci saranno anche
dei nuovi arrivi. Nel progetto
è incluso l’aumento del parco
telecamere con altre quattro
nuove postazioni dissemina-
te in altrettanti punti chiave
che in precedenza erano sco-
perti. Una sarà posizionata in
via Raffaello, un’altra in via
Santa Margherita con l’obiet-
tivo puntato su via Bramante
e le altre due saranno posi-
zionate in via San Domenico,
con l'obiettivo puntato sul
In centro storico saranno
19 gli occhi elettronici
collegati direttamente
con la centrale operativa
della Municipale.
Un investimento da
37.000 euro pagato
con gli introiti delle
multe. L’assessore Guidi
“Immagini in diretta
per controllare i punti
più a rischio, così
combatteremo criminali
e vandali”
teatro romano, uno dei luo-
ghi di Urbino maggiormente
preso di mira dai vandali.
Una decisione che va a rin-
forzare l’operazione di ripuli-
tura delle scritte sui muri del
centro storico.
Fibra ottica. Le telecamere
sono connesse tra loro con la
fibra ottica e tutto il traffico
video sarà controllato dalla
Polizia Municipale, così
come avveniva con il sistema
che sta per essere rivisitato.
Nella sede di via Gagarin
verrà predisposto un nuovo
centro operativo per il con-
trollo e lo smistamento delle
immagini. “Se saranno
davanti ai monitor – dice l'as-
sessore Guidi - gli operatori
potranno vedere in diretta le
immagini e tenere controllati
questi punti nevralgici – pro-
segue l'assessore – con la
possibilità di intervenire
subito. Altrimenti le registra-
zioni potranno comunque
essere consultate con facilità
in un secondo momento”.
Non è esclusa, inoltre, una
collaborazione con le forze
dell’ordine presenti sul terri-
torio urbinate.
I soldi delle multe. Il valore
economico del progetto è di
37.236 euro, pagato con i
soldi delle multe della Polizia
Municipale, e dunque senza
costi aggiuntivi per la comu-
nità urbinate. L'operazione è
frutto di una convenzione
con la Consip - concessiona-
ria servizi informativi pubbli-
ci - hub principale di Comuni
ed enti pubblici per l'approv-
vigionamento di risorse. La
convenzione, obbligatoria
per operazioni che superano
determinati importi, si è rive-
lata economicamente van-
taggiosa per il comune di
Urbino: in media una video-
camera di sorveglianza con le
caratteristiche in linea con
quelle destinate al progetto
ha un prezzo che oscilla tra i
600 e i 700 euro, mentre la
spesa sostenuta con la con-
venzione sfiora i 300 euro per
apparecchio senza alcuna
differenza in termini di resa.
Nel costo del progetto è
inclusa anche la manuten-
zione per i primi tre anni dal-
l’installazione di tutti gli
apparecchi, il costo di posa in
opera e l'addestramento per
l'utilizzo delle nuove video-
camere.
Frazioni sotto controllo. Le
telecamere non saranno
installate solamente nel cen-
tro storico: nuovi occhi elet-
tronici copriranno alcune
zone delle frazioni che si tro-
vano fuori dalle mura.
Saranno cinque i dispositivi
che per il momento saranno
installati nelle frazioni di
Gadana, Pieve di Cagna,
Canavaccio e Schieti, che
conterà invece su due appa-
recchi. “La verifica del pas-
saggio della fibra ottica è
stata già fatta – spiega Guidi
- e il sistema è stato studiato,
nel giro di poche settimane le
avremo”. L’operazione, diffe-
rente da quella relativa al
centro storico, ha un costo
complessivo di 7.220 euro ed
è stata affidata ad un’azienda
di Sassocorvaro. La scelta di
installare le telecamere nelle
frazioni ha uno scopo preci-
so: “Si tengono sotto control-
lo i punti strategici – aggiun-
ge l'assessore - dove c’è alta
percorrenza di auto e
camion. Nei paesi abbiamo
un’esigenza di controllo sulla
viabilità per monitorare chi
transita e abbiamo ragionato
in un’ottica territoriale con-
divisa con i comuni confi-
nanti”.

Le telecamere rosse riproducono la
posizione delle 15 telecamere già
attive nel centro storico
Le telecamere blu rappresentano le
quattro nuove postazioni incluse nel
progetto di videosorveglianza: una in
via Raffaello, una in via Santa
Margherita e due in via San
Domenico
Dall’alto in basso: una delle teleca-
mere con illuminatore in Piazza della
Repubblica; la telecamera di Largo
San Crescentino; la telecamera di via
Veterani; la telecamera di Piazza San
Francesco; un dettaglio della sala ope-
rativa della Polizia Municipale in via
Yuri Gagarin
Ok dei negozianti
No degli studenti
"Noi sempre spiati"
Gli universitari sono scettici e sollevano la questione
della privacy, ma nelle frazioni di Urbino
la videosorveglianza è accolta positivamente
U
na raccolta firme
per reagire al
secondo furto in
soli dieci mesi,
subìto in pieno centro stori-
co. Nel marzo scorso, all'ot-
tica Arceci di via Bramante
sono stati rubati almeno
300 paia di occhiali di lusso
da due uomini, che hanno
agito intorno alle 4 del mat-
tino entrando dall'ingresso
principale del negozio.
Dopo la denuncia ai carabi-
nieri e la consegna delle
immagini a circuito chiuso,
è stata diffusa una petizione
che ha raccolto centinaia di
firme in poche settimane.
L'obiettivo era sollecitare
l'amministrazione sulla
questione telecamere. Il
documento poi non è più
servito perché in municipio
c'era già il progetto sul rias-
setto dell'intero impianto.
“Con il sindaco – spiega la
titolare – avevamo parlato
subito dopo il secondo
furto. Due episodi del gene-
re in così poco tempo, inuti-
le negarlo, ci hanno messo
in ginocchio. Di firme qui in
centro ne abbiamo raccolte
più di un centinaio, perché
il problema è sentito – con-
clude – ma ora la situazione
sta per essere risolta. Alla
città di Urbino serve una
videosorveglianza miglio-
re”. Anche altri negozianti
sono d’accordo, come quel-
li della tabaccheria in via
Veneto: “Altre telecamere in
centro? Siamo favorevoli,
servono per stare più sicu-
ri”. Non manca la consape-
volezza di vivere in una
realtà relativamente tran-
ilDucato 5
quilla, come sottolinea un
altro commerciante in via
Raffaello, uno dei punti
chiave dove sarà posiziona-
ta una nuova telecamera: “A
Urbino non ci sono partico-
lari problemi, anche se
qualche telecamera in più
non guasta”. Gli studenti,
invece, pensano alla pri-
vacy: “Se non faccio nulla di
male non devo preoccupar-
mi, è vero – dice una stu-
dentessa – ma siamo sem-
pre spiati 24 ore su 24 anche
quando non facciamo pro-
prio niente di male”.
C’è anche chi ritiene ecces-
sivo il numero delle nuove
telecamere, che saranno 19
per tutto il centro:
“Per una realtà come quella
di Urbino – raccontano –
tutte queste telecamere
sono sprecate. Non serve
installarne tante o mettere
restrizioni come l'ordinan-
za anti-alcol, serve qualche
agente in più per le strade”.
Non tutti gli studenti, però,
sono contrari al progetto
nato nel giugno scorso:
“Così sarà sotto gli occhi di
tutti il fatto che non sempre
sono gli studenti a creare
scompiglio nel centro stori-
co”. La novità, invece, racco-
glie pareri favorevoli nelle
frazioni di Urbino, dove il
sistema 'debutterà' con cin-
que telecamere installate
tra Gadana, Schieti, Pieve di
Cagna e Canavaccio. “Non
ci sono mai state nelle
nostre zone – commenta un
residente di Gadana – e le
nostre strade invece
dovrebbero essere sorve-
gliate di più”.
 6 ilDucato / Storie

A Urbino per ritrovare se stesse

tre ragazze gay si raccontano
■ LORENZO PASTUGLIA

V
enire a Urbino per
studiare ma anche
per vivere libera-
mente la propria Giulia, Francesca e Lucia
sessualità, lontano dalle fa- nella città ducale
miglie. È successo a Giulia,
21 anni, di Faenza. A France- si sentono libere.
sca, 22 anni, di Vasto. A La scoperta della loro
Lucia, anche lei 22 anni, di
Forlì. Tre nomi di fantasia di omosessualità, il segreto
tre studentesse che, a un mantenuto per anni,
certo punto della loro vita,
hanno capito di essere at-
i conflitti con i genitori,
tratte da ragazze come loro. l’arrivo all’università
Giovani donne che hanno
cozzato contro il guscio di
famiglie incapaci di accet-
tare di avere una figlia omo-
sessuale. Ragazze che si
sono nascoste per anni e Giulia davanti a Palazzo
Ducale, simbolo della
che, arrivate a Urbino,
città dove ha deciso di
hanno capito di poter vivere
vivere e studiare
senza più sotterfugi.

Gli schiaffi di papà. Giulia

ha una passione, il calcio. Lo
gioca con gli amici e poi,
senza che a casa si sappia, si
allena con una squadra di
calcio femminile. “Quando
mio padre ha visto il bor-
sone che avevo dimenticato
di chiudere nell’armadio mi
ha urlato contro, mi ha chie-
sto se mi piacessero le
donne e mi ha mollato
anche due ceffoni. Per lui il
calcio è uno sport ‘per lesbi-
che’. Forse da quel giorno ho
capito che restando a casa
mi sarei sempre dovuta na-
scondere”. Giulia già sapeva
che il suo non sarebbe stato
un futuro eterosessuale. Lo
aveva scoperto con la sua
sorellastra, la figlia della
compagna di suo padre.
Una profonda amicizia di-
ventata amore: “Ma ho sem-
pre avuto fidanzati come
copertura per non farmi
scoprire dai miei - dice -
anche se la prima vera pas-
sione l’ho provata con lei”.
Oggi studia lingue aziendali
e fa gol nell’Urbino femmi-
nile di calcio a 5. Ha una sto-
ria con una ragazza
romagnola nonostante ai
suoi faccia credere di essere
fidanzata con Giovanni, il
suo migliore amico dell’uni-
versità che spesso porta a
cena a casa sua, e che è co-
stretta a baciare e a chia-
mare amore.
Sotto rete. Il primo amore di
Francesca è una sua compa-
gna della squadra di palla-
volo. Hanno tutte e due 14
anni, si scoprono a vicenda,
stanno insieme un anno, si
lasciano. Poi la storia con un
ragazzo durata due anni. Un
fidanzamento ‘di copertura’
che finisce una volta arrivata
a Urbino per studiare
scienze motorie: “Ho la-
sciato il mio ex per un’altra,
inventandomi una scusa,
ero innamorata di lei”. Ora
Francesca è single, al primo
anno della magistrale, e con
il segreto che un giorno rive-
lerà ai suoi: “Hanno sempre
scherzato sui gay e io non
ho mai avuto il coraggio di
parlargli”.
Il primo bacio. Urbino è la
città del primo bacio dato
da Lucia a una ragazza.
Prima di quel giorno nella
sua vita c’erano stati sol-
tanto ragazzi. “Una volta che
l’ho baciata - spiega - ho
sentito le farfalle allo sto-
maco e ho capito cosa vo-
lesse dire provare qualcosa
per una persona”. Dopo
un’esperienza con una gio-
vane ravennate, ora Lucia,
che studia psicologia, vive
appieno la sua vita universi-
taria senza più doversi na-
scondere: “Qui non ho
problemi a passeggiare per
mano con una ragazza.
A casa mia è impossibile,
così ho deciso di allonta-
narmi”. Un’importante
svolta nella sua vita pochi
mesi fa. Un giorno, a casa,
riesce a parlare ai suoi geni-
tori e a dirgli della sua omo-
sessualità. Adesso il papà la
evita e la madre va da uno
psicologo. E Lucia è tornata
a Urbino.

Addio a Rosa
99 anni e 21 nipoti
Era la “nonna”
di Fermignano
In paese era conosciuta
da tutti perché aveva
gestito un bar per 18
anni e, più tardi,
un agriturismo.
La storia di Rosa Bruscia
nata alla fine
della Grande Guerra,
si era sposata poco
prima della Seconda
Niente fondi extra
per la ricerca
all’ateneo urbinate
Nonostante i risultati
degli ultimi anni la Carlo Bo
non riceverà finanziamenti
dal Ministero.
Il Prorettore: “Scontiamo
ancora il periodo in cui
non eravamo statali”
Per Ancona e Macerata
in arrivo diversi milioni
L’Ateneo, che è statale solo da pochi
anni, non ha ricevuto alcun fondo
dall’Anvur
■ MARIA CONCETTA DE SIMONE
H
a gli occhi lucidi e
la voce spezzata
Silvana, 71 anni,
quando parla di
sua madre Rosa Bruscia,
scomparsa il 6 gennaio. “Era
una donna energica e ma-
terna. Aveva un’intelligenza
molto viva, nonostante avesse
frequentato solo fino alla
quinta elementare. Era cre-
sciuta con i suoi figli.
Il primo lo ha avuto a 18 anni,
l’ultimo a 41”. La nonnina di
Fermignano avrebbe com-
piuto 100 anni il 28 ottobre.
Una vita vissuta circondata da
una famiglia numerosa: dieci
figli, 21 nipoti e 21 pronipoti.
Era nata nel 1918 e non ha
mai lasciato la sua terra. Pro-
N
eanche un euro
extra per la ricerca
universitaria urbi-
nate. La Carlo Bo
ha alcuni studiosi ricono-
sciuti a livello mondiale,
come Marica Branchesi,
astrofisica scelta dalla rivista
Nature, e Raffaella Servadei,
unica matematica italiana ci-
tata a livello mondiale nell’ul-
timo decennio, secondo la
classifica elaborata dalla piat-
taforma web Clarivate Analy-
tics. L’Ateneo però non
riceverà finanziamenti dal
ministero della Pubblica
istruzione. La Carlo Bo non ha
nessun dipartimento tra i
primi 180 che invece avranno
accesso ai fondi nel quadrien-
nio 2018-2022, in base alla
classifica stilata dall’Anvur,
l’Agenzia nazionale di valuta-
zione del sistema universita-
rio e della ricerca. Premiate
invece altre università mar-
chigiane: cinque dipartimenti
Rosa Bruscia, nata nel
1918, avrebbe compiuto
100 anni il prossimo 28
ottobre
della Politecnica delle Mar-
che con sede ad Ancona e
due dell’università di Mace-
rata per un totale di diversi
milioni. Secondo il prorettore
alla ricerca Orazio Cantoni la
situazione non è preoccu-
pante e l’università sta an-
cora scontando il periodo in
cui era esclusa dai fondi mi-
nisteriali perché non statale.
“I progressi nella ricerca sono
lenti ma l’impegno e il moni-
toraggio sono costanti. Non
abbiamo tempo sufficiente
soprattutto perché privile-
giamo la didattica”. In questo
ambito “siamo tra i primi 500
atenei al mondo, secondo la
classifica della rivista inglese
Times Higher Education,
spiega Cantoni.
Questa graduatoria prende in
considerazione cinque cate-
gorie: formazione, ricerca,
numero di citazioni, interna-
zionalizzazione, trasferi-
mento tecnologico e di
conoscenze verso il sistema
industriale. La classifica fi-
nale tiene conto delle dimen-
sioni delle università e del
contesto di riferimento. Per
risalire la classifica Anvur
non c’è un dipartimento di
eccellenza su cui puntare:
“Sarebbe come avere cinque
figli e pochi soldi e decidere
di farne laureare uno solo”,
sottolinea il prorettore.
ilDucato / Cronaca
prio nelle campagne di Fer-
mignano aveva incontrato il
suo grande amore che ha spo-
sato nel 1936. Si sono separati
una sola volta, durante la Se-
conda guerra mondiale
quando il signor Cecconi è
partito per Tobruk, Libia. Riu-
scì a salvarsi dai bombarda-
menti che colpirono le navi
italiane perché un’influenza
lo obbligò a rientrare. “Penso
La crisi dei cinema
“Serve più qualità”
In Italia nel 2016 gli ingressi sono precipitati di quasi
il 50%. Il film su Raffaello salva il Nuova Luce
■ MATTEO DE RINALDIS
G
li italiani non vanno
più al cinema. Se-
condo i dati forniti
dall’Anica, Associa-
zione nazionale industrie ci-
nematografiche audiovisive,
le presenze sono diminuite
del 46% rispetto all’anno pre-
cedente.
Un trend negativo che ha col-
pito anche le sale di Urbino.
Secondo i titolari, la crisi si
può risolvere in una sola ma-
niera: “Serve più qualità”.
“Abbiamo registrato un calo
in linea con la tendenza na-
zionale – dice Costantina To-
massini, proprietaria del
cinema Ducale – Purtroppo le
case cinematografiche si osti-
nano a produrre e investire
sui cinepanettoni. Il pubblico
è cambiato e non è più inte-
ressato a questo tipo di film.
Un tempo per la prima di
7
fosse malaria, ma non ne
sono sicura”, racconta Sil-
vana. Rosa coltivava bachi da
seta e lavorava il lino, oltre a
prendersi cura dei suoi figli,
cinque in quel momento: An-
namaria, Firminio, Carla,
Paolo e Gaetano, morto poco
dopo la nascita. Dopo sono
arrivati Silvana, Alessandro,
Leonardo, Beatrice ed Ema-
nuela.
“La casa in cui abitavamo era
bellissima. Ai compleanni e a
Natale organizzavamo sem-
pre grandi pranzi con tavolate
lunghissime – sorride – anche
noi le chiedevamo: mamma,
come hai fatto?
Poi però ci guardavamo e ci
rendevamo conto che oltre
alla serenità c’era anche una
grande disciplina. Mamma
era severa ma ha saputo farci
godere grandi libertà. Sapeva
misurare le cose”.
Nonna Rosa era conosciutis-
sima in paese. Intere genera-
zioni hanno imparato a
volerle bene grazie al bar, “de
Macubìn”, aperto nel 1957 e
gestito per 18 anni. E al risto-
rante “Casa delle rondini”, la
prima forma di agriturismo
della provincia.
Una donna forte che ha sa-
puto stare sempre al passo
con i tempi, anzi li anticipava.
Al suo funerale la chiesa era
piena: “Mi ha fatto piacere –
conclude Silvana - soprattutto
perché c’erano tantissimi gio-
vani”.
Carlo Verdone facevo il tutto
esaurito, adesso con “Bene-
detta follia” (l’ultimo film
dell’attore e regista romano,
ndr) ho venduto sedici bi-
glietti. Non nego che in que-
sto modo diventa sempre più
difficile tenere il cinema
aperto”.
Chi è riuscito a tamponare le
perdite è stato il cinema
Nuova Luce, che alle grandi
pellicole preferisce il cinema
d’autore. Una grossa mano
non è arrivata da qualche film
americano candidato al-
l’Oscar ma direttamente dal
più importante degli urbinati,
Raffaello Sanzio: “Le proie-
zioni del film sull’artista ci
hanno permesso di incassare
circa 7000 euro nel mese di
aprile – sostiene Paolo Laz-
zari, proprietario del cinema
di via Veterani – grazie a Raf-
faello, i nostri conti sono in
linea con quelli dello scorso
anno”.
 8 ilDucato / Notiziario
Economia
Comune mette all’asta
17 terreni e fabbricati
Cinque nuovi beni immobili
e altri 12 che non sono stati
venduti in precedenza
saranno messi all'asta dal
Comune di Urbino nel 2018.
Si tratta della pista di
motocross "La Ginestra" a
Fermignano, nove casolari,
un terreno edificabile nella
zona del "Petriccio", Palazzo
De Rossi nel centro storico di
Urbino, alcuni boschi, due
magazzini, due aree a verde
pubblico e vari poderi.
L'amministrazione ha
ridotto del 10% il valore dei 12
immobili ancora invenduti.
Parte del pagamento potrà
essere rateizzata in due quote
entro 12 mesi dalla stipula del
contratto.
Via della Stazione
Negozio cinese chiuso
Era troppo pericoloso
Botti vicino ai fili elettrici,
uscite di sicurezza bloccate
con catene e lucchetti, letti e
cucina sul posto di lavoro.
Con questi elementi la polizia
ha messo sotto sequestro i
locali del negozio “Risparmio
Mondo” in via della Stazione
e i titolari dell’esercizio,
marito e moglie di origine
cinese, sono stati denunciati
per violazione delle norme
sulla sicurezza. In una serie di
controlli in vista del
Capodanno, gli agenti di
polizia avevano trovato
petardi e razzi ammucchiati
vicino a del materiale
infiammabile e botti esposti
al pubblico accanti a fili
elettrici collegati alla
corrente. Inoltre sono in
corso accertamenti sull’uso
del locale come abitazione.
Tribunale
Insultòvicecomandante
Condannataaduemesi
Patrizia Gamba è stata
condannata a due mesi di
reclusione per oltraggio a
pubblico ufficiale con
l’aggravante della recidiva,
ma la pena le è stata
sospesa. Tra il 2010 e il 2014
la donna ha insultato i vigili
urbani e ha apostrofato
l'allora vicecomandante
della Polizia municipale
Bruno Felici con l’epiteto
"microcefalo". È la seconda
condanna in un mese: il 12
dicembre era stata emessa la
sentenza di primo grado che
la condannava a un anno di
reclusione. Anche in questo
caso la pena è stata sospesa
in attesa dell’appello.
Teatro Sanzio
LO SCATTO
L’opera di Puccini
inaugura la stagione
“Madama Butterfly” di
Giacomo Puccini ha aperto la
serie di concerti “Urbino in
Musica”. La cantante lirica
Olga Georgieva,
accompagnata dal coro
filarmonico Rossini, ha
vestito i panni della
protagonista Cio-Cio-San
recitando le liriche dell’opera.
Il maestro Daniele Rossi ha
diretto l’Orchestra Raffaello. Il
secondo appuntamento sarà
il 7 febbraio con “La caduta
della casa degli Usher”, tratto
dal racconto di Edgar Allan
Poe, con
l’accompagnamento
musicale della band Massimo
Volume. La stagione si
concluderà il 27 aprile con
l’artista di fama
internazionale Aubrey Logan.
Graffiti
Pulizie quasi finite
Una villa di Urbino tra i 62 edifici più belli del mondo
nei luoghi pubblici
Insieme al Bosco verticale di Stefano Boeri a inglese. L’abitazione, a prima vista una casa di Mancano la segnaletica
Milano e alla Stazione marittima di Zaha Hadid a campagna, è nata dal collegamento di tre edifici turistica e i cestini della
Salerno c’è una villa sulle colline di Urbino ricavati da costruzioni antiche, come richiesto spazzatura, poi i lavori di
selezionata tra le 62 costruzioni più innovative e dal committente straniero. “Non pensiamo di ripulitura da scritte e graffiti dei
in sintonia con l’ambiente. Le ha scelte la giuria vincere, per noi essere stati candidati è già un luoghi pubblici iniziati il 19
Royal Institute British Architects International bellissimo traguardo”, dichiara uno degli autori dicembre saranno ultimati.
Prize, il premio assegnato ogni due anni all’opera del progetto Nicola Gibertini. La premiazione il Partiranno poi i lavori sugli
più originale dall’organizzazione professionale 28 novembre .(p.b.) edifici privati. I proprietari
dovranno, anche se in misura
minima, contribuire. I
Criminalità Il ciclo di incontri Scuola cittadini che richiederanno il
servizio dovranno versare una
Ladri rubano in chiesa Invito alla lettura Fondi del Miur piccola somma agli operatori
presi soldi e un mixer per 300 alunni Aule più sicure volontari dell’associazione
Furto nella chiesa della Nelle Marche solo il 40% delle Il Comune di Fermignano Regresso Arti.
Santissima Annunziata. I ladri persone con più di sei anni ha riceverà 910.000 euro di fondi
hanno aspettato che finisse la letto un libro nel 2017. La dal ministero dell’Istruzione Piobbico
messa della domenica risposta di Urbino sono gli per il progettoesecutivo di Bimba morta a sei mesi
pomeriggio, l’ultima del incontri “Parlo a te di te” partiti messa in sicurezza dal rischio
periodo di Natale, poi sono il 17 gennaio a Urbino . sismico di venti classi delle
Ancora ignote le cause
entrati in azione. Una volta L’iniziativa è rivolta ai 300 scuole medie Donato Una bambina di sei mesi è
usciti i fedeli, gli scassinatori si alunni di 15 classi dei quattro Bramante. Il Miur stanzierà stata trovata senza vita nella
sono introdotti nella istituti comprensivi ai Comuni per la provincia di Pesaro- culla dai genitori la sera del 14
parrocchia passando dal di Fermignano, Montecalvo in Urbino 14 milioni di euro per gennaio. Sono ancora ignote le
garage, senza entrare nel luogo Foglia, Petriano e Urbino. Il l’adegumaneto degli edifici cause del decesso. I genitori,
una coppia romena, sono
sacro. Per aprire la cassaforte primo evento nella Sala degli scolastici. La cifra più corposa,
delle offerte hanno usato una Incisori del Collegio Raffaello, è 1 milione e 400.000 euro, sotto indagine per “atto
smerigliatrice. Gli autori del stato riservato ai docenti e spetta al Comune di Apecchio. dovuto”, fa sapere il pubblico
furto i hanno rubato i soldi tutor che proporranno La Regione e i singoli Comuni ministero titolare della
destinati ai poveri, delle casse laboratori di lettura e scrittura hanno effettuato delle indagine Simonetta Catani. La
acustiche e un mixer audio. I nelle scuole. Gli incontri fanno indagini sulle costruzioni per casa dove la famiglia alloggiava
carabinieri dicono che le parte degli eventi del festival individuare le priorità delle è sotto sequestro.
indagini sono ancora in corso. “Urbino e le Città del Libro”. singole scuole.
Urbania
ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO Brucia cabina elettrica
Fondata da Carlo Bo. Presidente: Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino Carlo Bo. ma servizio è regolare
Consiglieri per l'Università: Bruno Brusciotti, Lella Mazzoli, Carlo Magnani;
per l'Ordine: Dario De Liberato, Franco Elisei, Simone Incicco; Martedì 16 gennaio i Vigili del
per la Regione Marche: Alessandra Ciolli, Roberto Signorini; fuoco di Urbino hanno spento
per la Fnsi: Silvia Sinibaldi, Giancarlo Tartaglia un incendio a Monte San
ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO Direttore: Lella Mazzoli Pietro di Urbania nel locale di
SCUOLA DI GIORNALISMO Direttore: Giampiero Gramaglia un impianto fotovoltaico dove
IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino
Piazza della Repubblica 3, 61029 - Urbino stava bruciando una cabina.
telefono 0722304760 - fax 0722304785 L’intervento ha impedito che
ifg.uniurb.it; e-mail: redazioneifgurbino@gmail.com le fiamme si propagassero ad
Direttore responsabile: Giampiero Gramaglia; altre due. L’erogazione di
Stampa: A.G.E. Srl - Urbino - Telefono 0722328733 energia non è stata interrotta.
Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991