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dell'Universit~ di Milano
GIUSEPPE VERONESE
ED IL PROBLEMA DEL CONTINUO GEOMETRICO
1 - N o n si ~ t a n t o l o n t a n i dal v e r o a s s e r e n d o che il p r o b l e m a
f i l o s o f i c o e s c i e n t i f i c o del c o n t i n u o g e o m e t r i c o ~ f o r s e u n o dei piil
a n t i c h i che a b b i a a t t i r a t o l ' a t t e n z i o n e dell'uomo, e p r o v o c a t o la sua
i n d a g i n e e la s u a riflessione.
I n f a t t i si p o t r e b b e dire che il p r i m o t e o r e m a che l ' u o m o a b b i a
d i m o s t r a t o , e p r e c i s a m e n t e la p r o p o s i z i o n e che v a s o t t o il n o m e di
T e o r e m a di PITAGORA, h a delle c o n s e g u e n z e che r i g u a r d a n o la n a -
t u r a dell'ente c o m u n e m e n t e c h i a m a t o <~s p a z i o g e o m e t r i c o ,. L a no*
s t r a utilizzazione di q u e s t a e s p r e s s i o n e deve e s s e r e i n t e r p r e t a t a
c o m e u n a c o n c e s s i o n e alle a b i t u d i n i c o r r e n t i : a b b i a m o i n f a t t i pre-
s e n t e cib c h e G. PEANO s c r i v e v a a p r o p o s i t o dello r s p a z i o g e o m e -
t r i c o >>, i n t e s o c o m e un e n t e ben d e t e r m i n a t o , il quale possiede u n a
100 c . F, MANARA
(I) Scrive G. Peano [20bis]: <<In quasi tutti i trattati moderni si intro-
duce per primo il concerto di "spazio", dicendo che esso non si de~inisce, m a
gli attribuiscono le proprietor di essere omogeneo, iUimitato, infinito, immobile,
divisibile, ecc., propriet~ queste parimenti non definite. Ritenendo pertanto il
concerto di spazio fondamentale per la Gometria, ne viene che non si potrebbe
scrivere un trattato di questa scienza in una lingua che per avventura manchi
di tali parole. Quindi non si potrebbe scrivere di Geometria nella lingua d'Euclide
e di Archimede, ore appunto manca la parola corrispondente al termine "spazio",
nel senso in cui Io si usa nei moderni trattati ~.
GIUSEPPI5 VERONESE ED IL PROBLEMA DF_,L CONTINUO GEOME'I~ICO 101
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