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dal mito dei rapimenti reali alla teoria delle interferenze mentali.
Presentazione di un caso.
Dino afferma:
"I Grigi rappresentano una possibilità concreta da parte delle
strutture amorfe (senza forma che possono assumere forme)
di intervenire sulla nostra terza dimensione. Gli Amorfi possono
interagire con il rapito, ma questo avviene in una vibrazione
diversa, e non in questa. Ho l'impressione che i Grigi
predispongano a un contatto diretto con queste entità,
stimolando il contattato. Credo che se fosse possibile
intervenire sui Grigi, gli altri avrebbero molti più problemi,
anche se la situazione spiritualmente è molto più complessa".
L'ipotesi che quindi formuliamo è quella che vede in campo forze
di ordine più materiale, i Grigi, la cui forma fisica potrebbe
essere ricavata in parte dal DNA umano e da quello animale,
che sarebbero i più adatti a soffermarsi nel nostro mondo
vibrazionale e che avrebbero il compito di consentire il
contatto con forze meno materiali; e forze di ordine via via
meno materiale, gerarchicamente organizzate in senso
spirituale (negativo) e materialmente sempre più rarefatte,
il cui controllo sulla materia viva non può essere diretto, ma
mediato dalle creature grigie o da meccanismi assai più sottili,
che hanno come tramite le strutture del nostro sistema
nervoso centrale, in particolare alcuni tipi di recettori -
con tutta probabilità i recettori serotoninergici. Le visioni,
i disturbi del sonno, i campi di luce che vengono visualizzati
dai soggetti, fanno ritenere che effettivamente le strutture
mesencefaliche vengano coinvolte nel contatto. Alcuni
recettori serotoninergici coinvolti in lesioni, l'uso cronico di
LSD e farmaci agonisti dei recettori serotoninergici -
sembrano i più probabili candidati a fornire il bersaglio
fisiologico a stimoli (interni o esterni?) che si rivelano
fondamentali nel ricreare l'ambiente caratteristico riferito
dagli interessati, e che comprende sia le creature che gli
scenari silenziosi che accompagnano la visione di queste
esperienze. In un modo o nell'altro, l'iperstimolazione o il
blocco di tali recettori potrebbe fornire la base
fisio-neurologica per il manifestarsi del fenomeno.
Dice Dino: "Credo che gli Amorfi usino l'olografia del nostro
sistema percettivo per presentarsi come vogliono, o come noi
vogliamo, ma le cose andrebbero un po' insieme, e raccolgono
pezzettini di ricordi forse vincolati a parti emotive/sensitive.
Ho visto i rettili poche volte, meccanici dinosauri con la pelle
marrone, anche questi specie di cyborg, sono molto aggressivi,
ma son finti anche, molto limitati nel loro campo di azione.
Allo stesso tempo ritengo che tutti questi siano feticci, l'oscuro
reale sta dietro e non deve necessariamente avere una forma
propria... anzi credo che l'oscuro sia la materia prima della Luce,
buia immobile gelata. Probabilmente, avendo in noi la capacità
della creazione (avendo come nucleo inalterabile una Luce
cosmica), attribuiamo loro una forma".