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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(597694)

PAGINE :1,19 AUTORE :Corrado Zunino


SUPERFICIE :47 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

16 marzo 2018

Aiuti agli studenti

Borsedi studio
l’Italia ai minimi
ma finirà la beffa
dei vincitori virtuali
CORRADO ZUNINO, pagina 19

L’inchiesta

Borsedi studio negli atenei


solouno sudieci cela fa
l’Italia lontana dall’Europa ne, illustra una realtà da retroguar-
Siamo29esimisu42 dia. In Italia prende il grant il 9,4
per cento degli iscritti a un ateneo.
Paesi.Ma migliora Lasciando fuori dalla comparazio-
il dato dei vincitori ne piccole realtà come Malta e Lus-
semburgo, che offrono borse di stu-
senzaassegno:sono dio alla totalità dei loro studenti,
7.400, il 4,3%del totale basta alzare lo sguardo al Nord Eu-
ropa per sentirsi schiacciati: Sve-
CORRADOZUNINO, ROMA zia e Danimarca sono sopra l’85
per cento degli studenti sostenuti,
In Italia solo uno studente su dieci la Finlandia dà borse a due iscritti
riceve una borsa di studio, per me- su tre. C’è una tradizione di sussidi
rito e necessità. Se è vero, come di- importanti in tutto il Regno Unito,
ce l’ultima Conferenza Stato-Regio- anche nella Scozia dall’economia
ni, che è praticamente scomparsa depressa. I nostri naturali competi-
la figura dell’universitario “senza tor (nell’università, nella ricerca)
borsa”, il superamento dello scan- hanno standard più alti anche sui
dalo tutto italiano degli “aventi di- grants : in Francia il 39 per cento ri-
ritto non beneficiari” lascia insolu- ceve borse, in Spagna il 30, in Ger-
ta una questione strutturale: in mania il 25. Siamo dietro la Slove-
una classifica europea sul numero nia, la Turchia (presa in esame in
degli studenti che ricevono un’as- questo lavoro), l’Estonia, il Porto-
segnazione a sussidio, l’Italia è so- gallo, la Slovacchia, tutti Paesi che
lo ventinovesima. Su quarantadue per profilo industriale e Pil sono in-
Paesi (in alcuni casi “nazioni lingui- feriori all’Italia. Dietro di noi, quasi
stiche”) presi in considerazione. tutte gli stati a Est. Questi dati, ec-
Il dossier elaborato sui dati co, confermano —nonostante i re-
2015-2016da Eurydice, la rete euro- centi sforzi istituzionali —il concet-
pea di informazione sull’istruzio- to per cui il nostro Paese non rie-

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16 marzo 2018

sce a fare propria l’importanza finanziario a loro disposizione so-


dell’investimento sullo studio su- no dirimenti per incoraggiare o
periore. scoraggiare l’accesso a questo livel-
Come racconta National student lo di istruzione».
fee and support systems,le borse di Dicevamo le buone notizie sul
studio sono una delle sfide chiave fronte “aventi diritto”, rese pubbli-
per sviluppare un sistema di mas- che dagli studenti di Link e Udu.
sae di qualità dell’alta educazione. Nel 2016-2017in Italia sono cresciu-
ti a 173.600, più 27.500. Con la ri-
Di massa e di qualità, insieme. E a presa dei finanziamenti in Legge
questo fine è necessario capire di bilancio (50 milioni di euro), il
non solo quanti ragazzi vengono fi- forte investimento delle Regioni
nanziati, ma anche in quale misu- del Sud (Puglia, Calabria, Sarde-
ra. Su questo fronte l’Italia è nelle gna, la Sicilia ha raddoppiato i fon-
posizioni alte. Solo in Germania, di passando da 12,5milioni a 25,7)e
Svizzera e Galles l’ammontare del- di alcuni atenei (in Lombardia), gli
la borsa è superiore a 5.000 euro. studenti che non sono riusciti a
Nei sei Paesi successivi —tra cui il prendere la borsa pur avendone di-
nostro —il sussidio medio si collo- ritto a fine 2017 sono stati 7.411.Su
ca tra 3 e 5mila euro l’anno (le altre una platea di 173.600, il 4,3 per cen-
nazioni sono Austria, Olanda, Sve- to. Nella stagione precedente era-
zia e le due Irlanda). no stati 35mila, cinque volte tanto.
Le politiche sulle borse di stu- ©RIPRODUZIONERISERVATA

dio, nei vari Paesi, sono diverse.


L’Olanda è passata da una copertu- l’importo
ra universale —garantita invece in
Scandinavia —a un’altra basata sui

bisogni. L’Islanda soltanto adesso,


dopo lunga discussione, ha realiz- 3-5.000 €
zato una riforma introduttiva. In Èl’importo medio annuo delle
Gran Bretagna si sta passando dal borse di studio erogate in Italia
living cost grant a un prestito di
mantenimento. In Italia c’è un si-
stema misto basato su “bisogno e
i beffati
merito”: crediti ottenuti, puntuali-
tà degli esami e reddito familiare.
Il documento, infine, mette in
evidenza come ci sia un rapporto
tra borse di studio e tasse pagate (e
per tasse si intendono tutti i costi a
7.411
Gli aventi diritto che non hanno
carico degli studenti). L’Italia è al
ricevuto il sussidio (4,3%) su 173.600
26° posto nel ranking per la spesa
degli studenti. In Germania, Norve-
gia, Svezia, Danimarca, Finlandia,
Scozia —sulla carta —nessun iscrit-

to paga. Da noi, la tassazione ha ri-


guardato — anno accademico
2017-2018—il 90,2 per cento degli
studenti. Se si sommano le quote
di chi paga le tasse e chi ottiene la
borsa si arriva, praticamente, al
cento per cento. Chi non versa le
rette, è la conclusione, è in condi-
zioni di reddito tali da poter pren-
dere il sussidio. E lo prende. Chiu-
de il lavoro: «Le tasse che gli stu-
denti devono pagare e il supporto

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