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Prof. Simone Secchi: Il benessere termoigrometrico negli edifici – corso di Fisica tecnica Ambientale
Il Decreto Legislativo 626/94
sicurezza e salute negli ambienti di lavoro
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La qualità dell’abitare
è espressa dal
benessere termoigrometrico
degli individui ottenuto
senza sprechi energetici
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La definizione di benessere
Possiamo affermare che un ambiente si trova in condizioni termicamente
dello stesso,
stesso soggette ad analoghe condizioni di vestiario ed attività
fisica,
alta
lt o più
iù b
bassa di hi
dichiarandosi
d i quindi
i di i li it
implicitamente
t
soddisfatta
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I parametri influenzanti il benessere
¾ temperatura
p dell'aria,,
¾ temperatura media radiante,
¾ velocità dell’aria
dell aria,
¾ ed in minor misura umidità dell'aria.
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Ip
parametri ambientali
• l’umidità relativa, o grado igrometrico ϕ, che deve essere
generalmente compreso tra il 30÷70%
30 70% con tolleranza max. ± 10 %;
infatti per valori inferiori al 30% si seccano le mucose mentre per valori
superiori al 70% possono verificarsi con maggiore probabilità fenomeni di
condensazione su zone fredde con sviluppi di muffe, danneggiamenti
g intonaci e p
degli possibili sviluppi
pp di allergie
g p per g
gli occupanti;
p ;
• θi (°C),
la temperatura dell’aria
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Parametri termici particolarmente importanti
• la temperatura
p media radiante θmr , è definita come la temperatura
p uniforme
ideale di una cavità nera in cui un soggetto scambierebbe la stessa quantità di calore
per irraggiamento che scambia nell’ambiente reale in cui si trova; tale temperatura è
rilevata comunemente con un globotermometro;
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Pertanto nella maggior parte dei casi in ambito residenziale e terziario L è quasi
sempre nullo o trascurabile.
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Tabella dei valori metabolici
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Valori della resistenza termica del vestiario Icl
RESISTENZA TERMICA DI ALCUNE COMBINAZIONI TIPICHE DI CAPI
DI ABBIGLIAMENTO
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La norma UNI EN ISO 7730/1996
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S = M - E - Res – (R + C) (W/m²)
S = potenza termica ceduta o acquistata dal corpo;
E = potenza termica scambiata per evaporazione (calore
latente);
);
Res = calore sensibile ceduto per respirazione;
R = potenza termica scambiata per irraggiamento;
C = pote
potenza
a te
termica
ca sca
scambiata
b ata pe
per co
convezione.
e o e
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Le condizioni del benessere
quando S > 0 la temperatura del corpo tende ad
aumentare
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hr = 4 ε ⋅ 5.67⋅10 –8 [( ) ]3
[(θcl + 273)) + ((θmr + 273)/2]
θcl = temperatura
t t superficiale
fi i l del
d l vestiario
ti i
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Alcune considerazioni
A parità di temperatura operativa θo = (θi + θmr)/2 una temperatura media
radiante più elevata consente di mantenere la temperatura dell’aria più bassa,
con conseguente t risparmio
i i energetico.
ti
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¾ temperatura dell’aria;
¾ abbigliamento.
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Lo scambio termico evaporativo (E)
( l
(calore latente)
l )
Dove:
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L’influenza degli scambi termici
convettivi e radiativi
In regime invernale (20 °C), per attività moderata (M ≅ 1,2 met), la cessione del
calore per convezione C ed irraggiamento R rappresenta circa il 70÷80% di M .
In regime estivo (27 °C) l’evaporazione eguaglia le altre modalità di scambio
termico, mentre per valori sensibilmente superiori diventa dominante
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L sensazione
La i di caldo
ld o di freddo
f dd , è proporzionale
freddo, i l
al carico termico S’ definito come differenza tra il
calore Q generato dal corpo umano e l’energia
termica dispersa qualora l’individuo si trovasse in
condizioni di benessere.
benessere.
S’ = Q - E - Res - R – C Q≈M
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L’indice globale di benessere termico PMV
(UNI--EN
((UNI EN--ISO 7730/1996B))
La sensazione termica è espressa con un voto numerico in una scala
di 7 valori
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Massimo
PMV
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Il campo di validità di PMV
L’indice PMV è stato elaborato per situazioni stazionarie ed ambienti
termicamente moderati (quindi con valori compresi tra –2 e + 2); può essere
utilizzato anche per condizioni che comportano variazioni nel tempo dei
parametri purché abbastanza contenute e si usino valori medi; la metodologia
esposta è valida nel seguente campo di valori :
M = 0.8
08-4 mett
Icl = 0.0 - 2 clo
θi = 10 - 30 °C
θmr = 10 - 40 °C
vr = 0.0 - 1 m/s
pv = 0.0 - 2700 Pa
I valori
alori di PMV si trovano
tro ano peraltro tabulati
tab lati per le situazioni
sit a ioni più comuni
com ni
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Le condizioni di benessere in inverno
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Condizioni di benessere invernali PPD 20%
per θ0 = θa M < 1,2
1 2 met e vr < 0,15
0 15 m/s
/ Icl = 0,9
0 9 clo
l
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VALORI PRECALCOLATI di PMV per M = 69,6 W/m² (1,2 met) in funzione della
temperatura operativa, dell’abbigliamento e della velocità dell’aria
Prof.Gianfranco Cellai
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Valori precalcolati di PMV per M = 58 W/m² (1,0 met)
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Valori precalcolati di PMV per M = 69,6 W/m² (1,2 met)
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Valori precalcolati di PMV per M = 92,8 W/m² (1,6 met)
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Valori precalcolati di PMV per M = 116 W/m² (2 met)
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Il discomfort locale
La condizione
L di i di - 0,5
0 5 < PMV < 0,5 0 5 non è sufficiente
ffi i t a garantire
ti
l’accettabilità di un ambiente dal punto di vista termico:
possono infatti i i di disuniformità
i f i presentarsii situazioni
i à della temperatura
interna causa di discomfort localizzato.
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I fattori che provocano discomfort locale
Tra le cause più diffuse di malessere si annoverano :
• presenza di ampie superfici particolarmente fredde ( ad es.
es pareti vetrate o
pareti non isolate ) che possono causare scambi termici radiativi anomali tra
alcune parti del corpo umano e le superfici suddette (si raccomanda di
mantenere ll’asimmetria
asimmetria della temperatura radiante < 10
10°C
C per le superfici
verticali , e < 5°C per i soffitti);
• presenza di correnti d’aria fredda (spifferi) che su alcune zone del corpo, ad
esempio la nuca, possono risultare particolarmente fastidiose ( si
raccomanda una velocità relativa dell’aria < 0,25 m/s);
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Resistenza termica ottimale degli abiti in funzione
della temperatura operativa (da 0,2
0 2 a 1,2
1 2 clo)
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Draft Risk
M = 1,2 met
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Relazione tra asimmetria della temperatura radiante Δtpr e
PPI per diverse superfici calde e fredde
Massimo
6 12 17 > 26
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Massimo
18 28
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Relazione tra la differenza temperatura
testa caviglie e PPI
testa-caviglie
M i
Massimo
3,5
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