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Spiritualità

l’acqua della
vita

UNITY OF MAN

Possibilità e pericoli sulla via interiore


Criteri per discernere
UNITY OF MAN - SANT KIRPAL SINGH
A-5340 St. Gilgen - Steinklüftstraße 34
Prima edizione, 1998
Senza diritti riservati
Spiritualità –
“Possibilità e pericoli sulla via interiore”

Indice Pagina
Unity of Man – Sant Kirpal Singh ....................................................................................................... 3
Obiettivi e attività ....................................................................................................................................................... 4
Sant Kirpal Singh – promotore del movimento Unity of Man .......................... 5
Dr. Harbhajan Singh – Vero discepolo e successore ..................................................... 9
La successione ............................................................................................................................................................. 13

Meditazione – possibilità e pericoli ................................................................................................. 16


Qual’è lo scopo della meditazione? ...................................................................................................................... 16
L’uomo è il prototipo dell’intera creazione .................................................................................................... 16
Il Terzo Occhio o Occhio Singolo ......................................................................................................................... 16
Impedimenti ............................................................................................................................................................................ 17
Che cosa si trova nel piano astrale? ...................................................................................................................... 18
I pericoli della guarigione spirituale .................................................................................................................... 18
La via nel mezzo .................................................................................................................................................................. 19
Meglio non meditare che meditare nel modo sbagliato ......................................................................... 20
Rinascere nello spirito ..................................................................................................................................................... 20

Chi è il Maestro? – vere e false esperienze ........................................................................... 22


I veri Maestri sono nominati da Dio e vedono Lui come Creatore ............................................... 22

Molti si proclamano Maestri – ma ciò che conta è solo quello che uno può dare ............. 23
False esperienze date dai cosidetti ” maestri”................................................................................................. 23
Alcuni criteri per riconoscere la competenza del Maestro .................................................................. 26
Livelli di competenza ...................................................................................................................................................... 27
La competenza di Sant Kirpal Singh .................................................................................................................... 28

Kirpal Sagar – Oceano di grazia


Un progetto per lo sviluppo dell’uomo e per il servizio all’uomo 31
...............................................

Da cuore a cuore ...................................................................................................................................................... 42


Sant Kirpal Singh
Unity of Man – Sant Kirpal Singh
Il movimento Unity of Man è l’opera di Sant Kirpal Singh proseguita dal
Dott. Harbhajan Singh e sua moglie Surinder Kaur.

Il nome Unity of Man si riferisce all’unità interiore comune a tutti gli


esseri viventi. La stessa Forza che ha creato e sostiene tutto l’universo,
sostiene ciascuno di noi e si manifesta nel corpo umano sotto forma di luce
e suono. Questo è il legame comune tra tutti gli esseri umani.

Il riconoscere questa Forza è lo scopo della vita umana. Tutti i grandi


Maestri spirituali come Cristo, Kabir, Guru Nanak ed altri si riferiscono a
questa Forza; Loro la chiamavano Shabd, Naam, Verbo, Kalma ecc. ed
erano competenti a dare un’esperienza diretta di questa Forza. Nella nostra
epoca Sant Kirpal Singh ha rinnovato questa conoscenza interiore e ha
donato la stessa esperienza ai cercatori sinceri della verità.

Kabir si manifesta in Kirpal,


Kirpal si manifesta in tutto,
Dicendolo sembra dualità,
Vedendolo, ciascuno brama.

Dott. Harbhajan Singh

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Obiettivi e attività
Il movimento Unity of Man inizia con la Conferenza Mondiale sull’unità
dell’uomo convocata da Sant Kirpal Singh nel 1974. Prima di lasciare il
Suo corpo fisico il 21 agosto 1974, Sant Kirpal Singh diede l’incarico di
portare avanti la Sua opera al Dr. Harbhajan Singh (Bhaji) e sua moglie
Surinder Kaur (Bhiji). Attenendosi rigorosamente ai comandamenti di Sant
Kirpal Singh, loro hanno mantenuto l’insegnamento puro come il cristallo
ed hanno dimostrato di essere dei Gurmukh o discepoli perfetti. Era questo
che Sant Kirpal Singh intendeva quando disse che voleva lavorare con
migliaia di mani, cioè attraverso discepoli perfetti. Quando gli venne
chiesto chi sarebbe stato il Suo successore, rispose: “Voi tutti siete i miei
ambasciatori, voi tutti siete i miei Santi.”

Obiettivi
l Aiutare l’uomo a riscoprire le proprie possibilità spirituali di conoscere se
stesso e Dio;
l dare i criteri per distinguere tra spiritualità ed occultismo e per mettere in
evidenza i pericoli che sono legati alle esperienze astrali, alla guarigione
spirituale e alle varie tecniche esoteriche;
l promuovere una profonda comprensione dei valori superiori della vita;
l creare una coscienza dell’unità;
l promuovere la tolleranza religiosa mettendo in evidenza che l’essenza
spirituale è una e la stessa in tutte le religioni.

Attività
l Conferenze e materiale informativo gratuiti;
l conferenze sul tema dell’unità dell’uomo;
l creazione di centri aperti a tutti;
l Kirpal Sagar – un progetto per lo sviluppo dell’essere umano e il servizio
altruistico.
Tutte le attività vengono svolte gratuitamente, Unity of Man viene
finanziato esclusivamente da donazioni libere.

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Sant Kirpal Singh
Promotore del movimento Unity of Man
Sant Kirpal Singh nacque il 6 febbraio 1894 presso Sayyad Kasran, una parte
del Punjab che ora è territorio del Pakistan. Fin dalla Sua infanzia dovette
confrontarsi con il nazionalismo, l’intolleranza religiosa e il bigottismo.
Vedendo la sofferenza dell’umanità, Egli rifletté profondamente sulla natura
dell’uomo e cercò di trovare una soluzione alla permanente discordia che
sfocia in conflitti violenti.
Dopo uno studio approfondito delle Scritture fondamentali dei Sikh, Cristiani,
Musulmani, Buddisti, Zoroastriani ecc. scoprì che tutte parlano di una verità
comune e del diritto innato dell’uomo di conoscere sé stesso e di conoscere
Dio. Ai piedi del Suo Maestro spirituale Baba Sawan Singh Egli ricevette
l’esperienza pratica di ciò che viene descritto nelle Scritture. Da allora dedicò
la Sua vita completamente all’ideale dell’unità: la fratellanza tra uomini sotto
la paternità di Dio.
Attraverso letture, scritti, conferenze, ma prima di tutto con il Suo esempio di
vita, Egli divulgò il concetto dell’unità interiore di tutti gli esseri viventi e
persone provenienti da tutto il mondo, di varie culture e religioni si recarono a
fargli visita nella Sua residenza a Delhi.
È importante capire che Sant Kirpal Singh non fondò una nuova fede
religiosa, ma rianimò il sapere originale che si trova nell’essenza di tutte le
religioni. Egli diede un’esperienza della vera natura dell’uomo, il cui scopo è
di ritornare alla sua origine - Dio. Attraverso questa esperienza ogni individuo
riacquista il suo vero valore e la sua dignità e può raggiungere così la meta
più importante della vita umana. Per questo motivo non è necessario cambiare
la propria religione.
Attraverso la Sua visione universale Egli poté creare una reciproca comprensione
fra le diverse religioni. Nel 1957 fu eletto Presidente dell’Alleanza Mondiale
delle Religioni ed ebbe questo incarico per 14 anni. Durante tre viaggi mondiali
nel 1955, 1963 e 1972 Egli visitò le maggiori città del mondo occidentale ed
ebbe modo di incontrare capi religiosi, politici e personalità dell’ambito
socioculturale. Dappertutto Egli espose l’importanza di conoscere sé stessi e di
conoscere Dio e sottolineò l’importanza del servizio altruistico. I Suoi sforzi per
creare una comprensione fra gli uomini, per la pace nel mondo e la tolleranza
fra le religioni, furono riconosciuti con molti onori.
I Suoi sforzi culminarono con la convocazione della prima Conferenza
Mondiale di Unity of Man che fu tenuta a Delhi dal 3 al 6 febbraio 1974.
Religiosi, Politici e Leaders Sociali di tutta l’India vi parteciparono insieme ai
delegati di circa 18 paesi.
Tale conferenza fu l’inizio del movimento Unity of Man e in seguito ad essa
Sant Kirpal Singh fu invitato a tenere un discorso nel parlamento indiano;
quando parlò davanti ai membri del Lokh Sabha (il parlamento indiano) il 1°
agosto 1974, fu la prima volta che un leader spirituale ricevette un tale onore.
Prima della Sua partenza fisica Sant Kirpal Singh lasciò ai Suoi discepoli
Dott. Harbhajan Singh e sua moglie Surinder Kaur il compito di proseguire il
Suo lavoro, secondo le Sue istruzioni. Prevedendo che dopo di Lui molti
“cosiddetti maestri” - com’è successo tante volte nella storia - rivendicassero
la Sua eredità spirituale pur non essendone degni, Egli mise la Sua missione
nelle mani di persone conscie che lavorano senza interesse personale. Essere
consapevoli della Forza Suprema che venne come Kabir, che venne come
Sant Kirpal Singh, significa lavorare come collaboratore conscio al piano
divino senza diventare mai colui che agisce, poiché vede che è Suo Padre ad
agire. Perciò Dott. Harbajan Singh e sua moglie Surinder Kaur anche se
incaricati da Sant Kirpal Singh, non proclamarono mai di essere Maestri, ma
fecero riferimento alle parole di Sant Kirpal Singh che è l’Onnipotente che ha
fatto il Suo lavoro e lo farà per sempre. Questa Forza può lavorare in tre
modi: Egli può sviluppare qualcuno o guidare qualcuno per svolgere il lavoro
oppure può “prendere posto” in uno per svolgere il lavoro.
Quest’ultima è la forma più alta - qualcuno può guidare gli altri come puro
servitore con la più alta competenza. Questi periodi sono rari e portano grazia
in abbondanza.
Davanti a Colui che meditò dall’inizio dei tempi,
davanti ad un Santo come Kabir io m’inchino per sempre.
Come posso descrivere la grandezza di Karunamae?
Chi ha ricordato Draupadi la via al mio Signore?
Munindar pregò a Kabir di cospargere questo mondo con infinite
benedizioni .
Kabir disse: “Colui che sarà Quello pieno di grazia (Kirpal),
benedirà il mondo con l’Oceano di Grazia (Kirpal Sagar).”

Dott. Harbhajan Singh

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Le persone che hanno realizzato Dio stanno sull’orlo
Del mondo e sorvegliano la scena
Con un occhio che comprende tutto, ma i poveri uomini
Che vengono scagliati su e giù nell’oceano dei tormenti,
Che cosa possono sapere della loro vera situazione?
Colti, incolti, cantanti, predicatori,
Lettori dei Libri Sacri - tutti vanno alla deriva
Nell’oceano della vita. Non essendo risvegliati,
Essi non sono consapevoli della
Loro condizione disperata.
Un uomo che dorme non può svegliare un’altro;
Chi sveglierà coloro che dormono
Al livello della mente e dei sensi?
Un uomo può imparare attraverso l’aiuto
Di un altro uomo sapiente, un dottore
Può insegnare ad un’altro la medicina; un ingegnere può insegnare
Tecnica e così via.
Da ciò risulta naturalmente che solo una persona
Che ha realizzato Dio
Può dare un’esperienza della Forza divina.
“Il Gurmukh è andato oltre;
Egli ha abbracciato la verità.”

Sant Kirpal Singh

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Dott. Harbhajan Singh
Dott. Harbhajan Singh
Vero discepolo e successore
Il Dott. Harbhajan Singh (Bhaji) e sua moglie Surinder Kaur (Bhiji) furono
molto vicini a Sant Kirpal Singh. Entrambi cominciarono a lavorare per
Lui sin dal primo giorno dopo la loro iniziazione.
Era noto a tanti che Sant Kirpal Singh pose la massima fiducia in loro, e
sin dall’inizio assegnò loro compiti importanti. Spesso Sant Kirpal Singh
chiedeva a Bhiji delle sue esperienze interiori che poi Lui confermava in
pubblico.
Il 2 aprile 1974 Sant Kirpal Singh cominciò ad annunciare davanti al
Sangat che avrebbe lasciato il corpo fisico. Durante un colloquio di dieci
ore con Bhaji a Dhera Dun il 4 aprile 1974 Sant Kirpal Singh gli diede
delle istruzioni scritte sull’iniziazione e delle direttive per portare avanti la
Sua missione. Più tardi gli consegnò anche un nastro sul quale era
registrata l’ultima iniziazione, dove si possono ascoltare i nomi sacri o
Simran dalla viva voce di Sant Kirpal Singh. Non conoscendo il contesto,
si potrebbe pensare che l’iniziazione “via nastro” non sia valida, tuttavia
non si tratta di un “processo tecnico” – bensì per assicurazione di Sant
Kirpal Singh che esegue ancora il Suo lavoro i nomi sacri hanno tuttora la
loro carica.
Il Dr. Harbhajan Singh accettò con gioia questo prezioso regalo dal Suo
Maestro, ricordando le parole di Sant Kirpal Singh quando diceva che, se
fosse stata registrata su nastro la voce del Suo Maestro, Lui non avrebbe
mai dovuto pronunciare i sacri nomi.
Il 27 luglio Sant Kirpal Singh espresse il desiderio di lasciare il corpo
fisico e chiese a Bhaji di ritornare a Delhi per il 19 agosto. Così il Dr.
Harbhajan Singh rimase accanto al letto di Sant Kirpal Singh fino
all’ultimo istante.
Bhaji rivelò cosa successe: “Stavo seduto in meditazione in un angolo
della stanza, quando sentii la Sua voce che mi parlava nell’orecchio.”

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“Non ti preoccupare, io non ti lascerò mai.” Mi alzai e lo sguardo del
Maestro era rivolto verso di me e potei comprendere che nel Suo occhio
era nascosto tutto il segreto del sentiero dal primo all’ottavo livello. Noi lo
chiamiamo il “terzo occhio” e in questo terzo occhio era nascosto tutto il
mistero. Mi inchinai davanti al mio Maestro, ma nello stesso momento
potei capire che questo era il sostegno per uno schiavo comprato come
avevo pensato tante volte, se il Maestro ci dovesse lasciare, io perderei il
mio sostegno nel mondo, poiché i miei occhi non potrebbero mai più
accettare lo sguardo di qualcun’altro.
Secondo la tradizione indiana sarebbe stato facile per lui proclamare di
essere il successore di Sant Kirpal Singh, ma egli si attenne strettamente
alle Sue istruzioni, chiamando se stesso uno “schiavo comprato” del suo
Maestro. Solo con le parole del suo Maestro come sostegno Egli si recò
ovunque spiegando le istruzioni di Sant Kirpal Singh al Sangat.
Tuttavia molti discepoli non vollero credere e cominciarono subito a
cercare un successore. In pochi giorni il Sangat si divise in gruppi e molti
si autonominarono maestri ed ebbero facile gioco.
Bhaji tuttavia si rifiutò categoricamente di essere nominato Maestro. Era
per la sua grandezza che lavorava come un fratello - questo è anche il
significato di “Bhaji”. All’inizio egli rimase quasi solo con Bhiji.
All’esterno la sua posizione era molto difficile, ma all’interno c’era la
grazia del suo Maestro, che si dimostra oggi, 20 anni dopo, nei risultati da
lui ottenuti.
Bhaji mantenne gli insegnamenti ad un alto livello e fece di Unity of Man
un movimento internazionale, non attirando un gran numero di persone,
ma adempiendo la volontà del suo Maestro.
Contemporaneamente sviluppò il progetto “Kirpal Sagar” in India del
quale era stato incaricato da Sant Kirpal Singh. Quando il Dr. Harbhajan
Singh lasciò il suo corpo fisico il 25 settembre 1995, avendo servito il suo
Maestro fino al suo ultimo respiro, le persone provenienti da tutto il mondo
si sono ritrovate tramite lui per lavorare nel nome di Sant Kirpal Singh,
che una volta aveva detto: “I miei figli sono sparsi in tutto il mondo, ma
torneranno insieme e ci sarà una rivoluzione spirituale”.Questo periodo è

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giunto adesso. Dopo che Bhaji se ne andò, tutti noi ci unimmo e
continuammo a lavorare senza sosta. Bhaji lasciò il suo corpo come
collaboratore conscio, un Gurmukh, e la sua partenza aveva ragioni
interiori.
A questo proposito Bhiji disse il 23 giugno 1996 a St. Gilgen:
“Prima di lasciare il Suo corpo fisico Sant Kirpal Singh diede la Sua parola
a Bhaji, e così Bhaji fece con me assicurandomi che tutto sarebbe
continuato come prima. Andandosene Bhaji ci insegnò la lezione del
Gurmukh che aveva vissuto solo per il Maestro diventando Uno con Lui.
Nei suoi satsang Bhaji spiegava come deve essere un discepolo ed egli
stesso ne era un perfetto esempio. Io non posso descrivere come era la sua
vibrazione e con quale gioia Lui se ne andò. Non ebbi mai modo di vedere
tale gioia nel suo sguardo finché era in vita. La gioia del Maestro è la
stessa quando il Suo discepolo lascia il corpo in tale maniera. Bhaji che
prima era fisicamente con noi, ora è diventato uno con la Forza Suprema.
Egli lasciò il suo corpo fisico non come un prigioniero, ma in perfetto
accordo con la volontà del Maestro. La sua vita fu dedicata alla missione e
a tutto il mondo. Portava a fiorire la missione del Maestro nel mondo e poi
entrava all’interno. Questo dimostra la competenza di un vero Gurmukh e
del suo Maestro. Anche il livello che lui raggiunse non è nient’altro che
una storia d’amore fra il Maestro e il Suo Gurmukh.
Bhaji si preoccupava sempre della salute del Maestro e il Maestro gli
disse: “Tu sei il medico di Dio”. Tutti sapevano quanto Bhaji fosse vicino
al Maestro. Il Maestro diede a lui le Sue istruzioni per la missione e per
Kirpal Sagar le quali egli eseguì durante la sua vita. Bhaji restò con il
Maestro fino all’ultimo momento, anche dopo che il Maestro ebbe
abbandonato il Suo corpo egli provvide a tutto e si occupò delle spoglie
mortali del Maestro. Il fatto che il Maestro avesse dato a Bhaji questo
compito dimostra che egli fosse uno con Lui. Ma dove erano coloro che
adesso proclamano di essere i Suoi successori? Nessuno di loro fu presente
quando il Maestro lasciò il Suo corpo fisico. Resta a loro stessi di
giudicare dove si trovano.
L’insegnamento del Maestro che splende come il sole è stato ridotto ad una

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mera luce di candela da quelli che si sono autoproclamati Suoi
“successori”.
Il Maestro non è mai dipendente dalle glorie del mondo, mentre questi
autonominati “successori” ne sono molto attratti. Dopo la partenza fisica
del Maestro tutti si sono lasciati corrompere e cambiarono gli
insegnamenti secondo le proprie ragioni. Il desiderio di Bhaji, comunque,
fu che non venisse cambiata mai neanche una singola riga e venissero
seguite rigorosamente le istruzioni del Maestro, e che la teoria venga
veramente messa in pratica. Egli desiderava che l’insegnamento venisse
diffuso in tutto il mondo e sottolineò che la Forza Suprema avrebbe
continuato ad operare allo stesso modo come prima. Con Unity of Man
l’insegnamento rimarrà sempre legato alla verità e perciò attirerà
l’attenzione della gente che potrà vedere ogni cosa messa in pratica. Prima
che Bhaji lasciasse il corpo, lui assicurò che con Unity of Man
l’insegnamento sarebbe rimasto sempre chiaro e vivo. Queste Forze
spirituali come Bhaji, il vero Gurmukh del Maestro, sono sempre con noi e
ci aiutano.
È stato l’unico desiderio di Bhaji verso il Maestro, quello di far fiorire la
missione in tutto il mondo. Il Maestro ne era molto felice. Lui disse che
fino a quel momento nessuno gli aveva mai chiesto una cosa del genere.
Bhaji chiese al Maestro di permettergli di lavorare come discepolo
(Gurmukh). Il Maestro approvò e aggiunse: “Tu sei il mio schiavo
comprato, ma il tuo valore non sarà inferiore a quello di un Santo.” Bhaji
dedicò la sua vita intera alla missione e la fece fiorire ovunque.
Il Maestro ha sviluppato un tale Gurmukh cosicché il nome del Maestro
risplenderà luminoso per secoli e secoli. Esiste solo uno fra milioni di
esseri umani che può diventare un simile Gurmukh. Tutto si deve alla
grazia del Maestro.

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La successione
Sant Kirpal Singh disse una volta: “Ho molti seguaci ma solo pochi
discepoli,” infatti il termine Gurmukh (discepolo perfetto) che viene
menzionato spesso nell’insegnamento non è stato trascurato solo in teoria,
anche nella realtà solo pochissimi si sono sviluppati veramente secondo
questo ideale; di questi ultimi però, i Maestri parlano con la massima stima
e li descrivono come “veri discepoli che sono diventati uno con il Maestro.”
Kabir disse che tutti vorrebbero essere maestri, ma nessuno diventa un
discepolo. Dopo la partenza fisica di Sant Kirpal Singh ci furono
innumerevoli cosiddetti “maestri” che pretendevano di essere i Suoi
successori.
Di questi erano in particolare quattro che vennero in occidente e
approfittarono della grande fama di Sant Kirpal Singh.
Persino Suo figlio, Darshan Singh, non poté resistere alla tentazione e,
influenzato dai suoi famigliari, (come ammise lui stesso) fece valere un
testamento falsificato. Questo ed altri fattori crearono una grande scissione
nel Sangat, sebbene era noto ovunque, come Sant Kirpal Singh aveva
spiegato ripetutamente, che:
1. la forza della spiritualità non può essere trasferita per testamento;
2. nessuno della Sua famiglia sarebbe mai stato il Suo successore. (Questo
fu stampato nel Suo opuscolo “Sat Sandesh”).
Inoltre Darshan Singh non fu un discepolo di Sant Kirpal Singh, ma venne
iniziato da Hazur Baba Sawan Singh, mentre per legge il successore di un
Maestro deve prima essere stato Suo discepolo, perché la competenza del
Maestro si rivela nella capacità di portare almeno un discepolo alla
perfezione.
Tutti questi fatti vennero distorti nel corso del tempo, e quando Darshan
Singh improvvisamente morì, anche suo figlio Rajinder Singh venne
designato tramite testamento per continuare come suo erede.
Un altro, Ajaib Singh, venne designato con l’aiuto di un certo gruppo e in
seguito allo sbaglio di un discepolo che prese la somiglianza fisica come

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criterio per riconoscere un Maestro. Questo cosiddetto “maestro” però non
era stato neanche lui iniziato da Sant Kirpal Singh.
È molto triste dire che tutto ciò accadde in primo luogo con l’aiuto dei
vecchi discepoli (di Sant Kirpal Singh) che pretesero di conoscere il vero
successore e non esitarono ad accettare “esperienze interiori” che ogni
iniziato avrebbe dovuto rifiutare per precise istruzioni impartite al
momento dell’iniziazione. Qualche volta questi sostenitori, dopo un breve
periodo di tempo rinnegarono di nuovo il cosiddetto “maestro” come nel
caso di Divyanand, chiamato anche “Soamiji”. Lui proclamò di aver
ottenuto la “competenza” mediante un’esperienza interiore e venne
presentato come “nuovo maestro” dalla persona responsabile per l’Europa
in quel tempo. Ma nel giro di un mese cominciarono a litigare fra di loro
per questioni di denaro. Sostenuto da un certo gruppo di persone egli
cominciò in un altro posto e ora sta concentrando la propria attenzione
sulla traduzione dei Veda.
Guardando indietro, dopo più di 20 anni si può constatare che tutto ciò
avvenne a spese dell’insegnamento; sono state fatte numerose concessioni
riguardanti le esperienze interiori, la vita etica, la guarigione spirituale e
molto ancora - un prezzo molto alto, solo per conquistare seguaci!
Il livello più basso fu raggiunto da Thakar Singh. Lui venne designato da
Taiji, la quale ebbe grande influenza nel Sangat, visto che aveva servito
due Maestri. All’inizio promise di lavorare secondo le istruzioni di Sant
Kirpal Singh: solo come messaggero. Ma già da quel tempo fu evidente
che aveva una debolezza inaccettabile: pur essendo sposato, egli non
poteva resistere al fascino femminile e commise numerosi tradimenti. Ciò
non gli impedì di fare la parte del maestro e venne sostenuto da alcuni
attivi seguaci che lo portarono in occidente e lo resero popolare. Grazie ai
liberi costumi della gente occidentale ebbe l’occasione di ripetere i suoi
tradimenti. Quando le persone del suo management rivelarono una serie di
questi errori e chiesero spiegazioni, egli rispose che “i diavoli stavano
attaccando il suo sé inferiore”. L’abuso di donne però continuò e venne
spiegato che in questa maniera Thakar Singh poteva prendere sulle sue
spalle il karma di queste signore.

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In più, oltre a molte altre cose che fece contro gli insegnamenti, Thakar
Singh consigliava di bendare i bambini e di chiudere loro le orecchie per
molte ore al giorno, per farli “meditare” e per “proteggerli dall’influsso del
mondo esterno”, causando in questo modo senza ombra di dubbio gravi
danni ai bambini.
Questi sono solo alcuni esempi delle aberrazioni di Thakar Singh nei
confronti dell’insegnamento dei Maestri competenti. Questi fatti non sono
stati ricavati solo dai mass-media che possono soltanto illustrare l’aspetto
mondano di questo dramma. Thakar Singh tuttora continua il suo lavoro
che rimane completamente incompatibile con il lavoro di Sant Kirpal
Singh e l’insegnamento del Sant Mat.

Né il Guru è reale né il discepolo,


vani giochi di delusione e avarizia essi giocano;
Coloro che provano ad attraversare l’oceano
con una barca di pietra,
quanto sicuri sono di affondare!
Kabir
Un dettagliato rapporto sugli avvenimenti dopo la partenza di Sant Kirpal
Singh e delle Sue istruzioni per continuare la Sua missione, sono indicati
nel libro del Dott. Harbhajan Singh “Forever with Master” (“Per sempre
con il Maestro”). Potrete riceverlo gratuitamente da Unity of Man presso
l’indirizzo indicato sull’ultima pagina.

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Meditazione – possibilità e pericoli
Lo scopo della meditazione
Oggigiorno la meditazione viene fatta con la stessa semplicità con cui
facciamo colazione. Alcune persone meditano per appagare i propri
desideri, altre per raggiungere la pace della mente o per acquisire poteri
soprannaturali, per influenzare gli altri o per salvare sé stessi. Con questi
obiettivi si rimane a livello della mente ed è perciò impossibile
raggiungere il piano della coscienza. Esistono migliaia di modi per
meditare che non conducono a nulla.
L’argomento della meditazione è strettamente connesso con lo scopo della
vita: sviluppare la consapevolezza, l’anima o lo spirito nell’uomo. Lo
scopo più nobile della vita è conoscere se stessi e conoscere Dio; ma chi
medita per brama e amore per Dio? Prima ancora di pensare alla
meditazione, dobbiamo capire lo scopo della vita umana e prendere una
decisione chiara in merito al nostro vero obiettivo.

L’uomo è il prototipo dell’intera creazione


“Il macrocosmo è nel microcosmo”. Qualunque cosa esista sul piano
fisico, astrale o causale e al di sopra, nei piani della coscienza, esiste anche
nel corpo umano. Tutto ciò che Dio ha creato esiste nel corpo umano e lì
può essere sperimentato. E’ stato detto: “Ciò che troviamo nelle Sacre
Scritture esiste nel corpo umano, ma anche se prendiamo tutte le Sacre
Scritture insieme, non troviamo ciò che esiste nel corpo umano.” Perciò
Cristo e tutti gli altri Maestri dissero: “Bussate all interno”.

Il Terzo Occhio o Occhio Singolo


Tutti dicono: qui è la sede dell’anima, dovete meditare qui in mezzo e
dietro le sopracciglia; ma il grande problema è che nessuno sa dove in
realtà sia la sede dell’anima o l’Occhio Singolo.
Che cosa succede al momento della morte? La nostra attenzione,
l’espressione esteriore dell’anima o coscienza, si ritira dalle estremità

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inferiori e sale fino al ganglio della laringe, va alla radice delle ciglia e da
lì sale verso l’alto e all’interno dove gli occhi si incrociano si trova la sede
dell’anima. Affermare: qui è la sede dell’anima è facile, ma difficile è
stabilire il punto preciso ed arrivarci, in quanto appena al di sotto c’è la
sede della mente e un po’ più in basso c’è la sede dell’intelletto.
Che cosa fa la maggior parte delle persone quando medita? In primo luogo
devono superare la soglia dell’intelletto e questo si può anche fare, ma non
possono superare la mente. Quando noi creiamo un desiderio, la mente si
identifica con esso. La mente in questo corpo è astrale.
Ognuno di noi ha innumerevoli desideri e la nostra mente si identifica con
essi. Perciò quando creiamo il desiderio di vedere qualcosa, la mente si
identifica con esso e ci farà vedere la luce, mentre l’esperienza insegnata
da Cristo e da tutti i Maestri competenti inizia dall’oscurità e porta alla
luce divina.
Il nostro corpo è composto non solo da cinque elementi ma da otto, i
cinque elementi finiscono con il corpo fisico al momento della morte,
mentre gli altri tre ci seguono, essi sono: l’intelletto, la mente e l’ego.
Anche questi tre sono materiali e arrivano fino al piano causale. Il piano
fisico, astrale e causale sono tutti materiali, non c’è verità in essi, ma sono
solo delle barriere che impediscono allo spirito di innalzarsi. Le sfere della
consapevolezza o dello spirito, la vera dimora della nostra anima, sono
molto più in alto.

Impedimenti
La mente è il re del corpo, del mondo fisico, astrale e causale. Tutti i rishi e
muni (dei e dee), angeli e avatar divennero preda della mente e non
poterono liberarsi dai suoi tentacoli. Non poterono superare attaccamento,
voglia ed ego; tutto questo è ancora in loro. Tutto quello che esiste nella
forma fisica, esiste nella sfera astrale e analogamente nella sfera causale.
Coloro i quali si concentrano in mezzo e dietro le sopracciglia e cercano di
meditare per conto proprio o praticare diversi tipi di yoga, vanno nei
chakra ed entrano nel mondo astrale. I chakra vengono controllati da forze
astrali che si rivelano come angeli, dei o dee. Queste forze non sono

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consapevoli e non sono di alcun aiuto all’uomo, visto che non conoscono il
Padre; sono inutili, possono unicamente appagare i nostri desideri.
Molte persone risvegliano la loro forza Kundalini che, risalendo per la
spina dorsale, s’innalza e raggiunge la cima della testa; la luce e il suono
percepiti in quest’ultima sono negativi e non hanno nulla a che fare con
l’esperienza che può dare un Maestro competente.

Che cosa si trova nel piano astrale?


Nel piano astrale c’è una grande illusione, c’è un eccessiva luce e l’anima
viene imprigionata. Ci sono poteri miracolosi, (riddhi e siddhi) che sono
sparsi sul pavimento come fiori affascinanti. Non bisogna neanche
raccoglierli, basta guardarli e ne saremo influenzati e torneremo dalla sfera
astrale con questi poteri soprannaturali. Coloro che meditarono nel piano
astrale, portarono nel mondo la magia nera, la guarigione spirituale, il
mesmerismo, l’ipnotismo o praticarono Kundalini-Yoga e molte altre
tecniche solo per influenzare altre persone. Al giorno d’oggi ci sono molti
insegnanti che organizzano corsi di meditazione senza essere competenti
per poter guidare sulla via interiore; sono considerati maestri dai loro
allievi anche se non si proclamano maestri loro stessi.
Coloro che fanno vedere miracoli vengono considerate persone sante,
mentre non lo sono. Kabir disse che sono dei gran malfattori che
ingannano gli altri. Tutte queste cose sono soltanto negative e
costituiscono dei grandi ostacoli sulla via spirituale.

I pericoli della guarigione spirituale


Tutti i poteri miracolosi o soprannaturali (riddhi e siddhi) sono deleteri per
l’uomo, ma i più diffusi e fatali di tutti sono tutte le forme di guarigione
spirituale. Che si chiamino Reiki, Polarity, pranoterapia o curare qualcuno
attraverso la fede nella persona che lo propone, come viene esercitato spesso
da circoli carismatici, sono tutte tecniche che vengono dalla sfera astrale e
sono senza alcuna eccezione soltanto negative.
Le sofferenze che vengono curate con la guarigione spirituale riguardano

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in primo luogo problemi fisici, però possono includere anche malattie
mentali come collassi nervosi ecc.; questi, essendo la reazione di karma del
passato, devono essere affrontati e guariti solo da parte del diretto
interessato.
Il guaritore invece, chiunque sia, conducendo questo servizio, prende il
karma sulle proprie spalle e dovrà affrontarlo in uno stadio successivo. Ciò
che normalmente può essere curato sopportando un po’ di sofferenza e
prendendo qualche medicina, viene sprecato spiritualmente senza
ottenerne alcun beneficio e il debito rimasto aperto dovrà essere pagato in
un momento successivo. Questo tipo di guarigione poi diventa un mestiere
perpetuando ed incoraggiando corruzione e miseria. Non solo invita
all’abuso della pratica, ma porta a malattie mentali e miseria maggiorata
degli “interessi” in molteplici forme. Tutto ciò è semplicemente posticipare
il debito ad una data futura senza risolvere il problema di fondo,
aggiungendo invece forti lacci all’anima.

La via nel mezzo


Ci sono 3 nadi (sottili canali) a sinistra e a destra Ida e Pingala, e nel
mezzo Sushmana.
I primi due sono materiali ed entrano nel piano astrale e causale, mentre il
terzo non è materiale, esso è invisibile e passa sopra le regioni materiali.
La nostra anima deve trascendere da questo nadi centrale per raggiungere
il piano della consapevolezza.
Sulla parte destra ci sono la luna e le stelle, sulla parte sinistra c’è il sole e
la creazione. Quando meditiamo e formuliamo un desiderio, per quanto
fine possa essere, immediatamente la mente si identifica con esso e ci porta
al lato sinistro o al lato destro, entrambi sono governati da poteri negativi,
poichè ci sono le creazioni che sono barriere per l’anima. Che cosa
succederà? Vedremo la luce, ci emozioneremo e cadremo giù. Questo è
quanto capita con molte forme di meditazione. Le persone vedono
paesaggi, fiori, o dicono che a loro appaiono angeli e così via; ma tali
“esperienze” non furono mai accettate dai Maestri competenti.

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L’amore
Non conosce distanze;
Un giglio di mare
E la luna
Così lontani e separati,
Eppure così vicini!

Oh cercatori, ricordatevi:
Tutte le distanze
Vengono percorse
Da coloro
Che bramano di essere
Vicini alla fonte
Della loro essenza.

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Meglio non meditare che meditare
nel modo sbagliato
Meditare solo con l’aiuto della mente, meditare per appagare i propri
desideri, è una trappola mortale per l’anima. Il piano astrale è pienamente
controllato da forze negative ed è aperto a chiunque. Le esperienze date dai
cosiddetti Maestri sono esperienze sul piano astrale, per fare ciò non è
necessario alcun maestro poichè è la mente stessa che ci porta là. In ogni
modo ci andremo nel vortice della forza negativa, perderemo il nostro
libero arbitrio, la nostra consapevolezza e la capacità di discernimento e
più avanti saremo legati alla ruota della trasmigrazione.
Alcune persone dicono: “Sono stato iniziato da un Maestro competente.” Dopo
che un Maestro competente ha lasciato il suo corpo fisico, molte persone
vengono e dicono: “Il Maestro mi ha scelto come Suo successore spirituale.”
Questo è ancora oggi così. Però le esperienze che danno, le possiamo fare
anche da soli. Possiamo entrare nei piani astrali senza aiuto di altri. Possiamo
avere queste esperienze quando ci concentriamo qui (sulla fronte), però sono
esperienze completamente negative.

Rinascere nello spirito


Per elevarci oltre la mente e la coscienza del corpo abbiamo bisogno di
qualcuno che possa guidarci. Si dice: “Se il tuo occhio è singolo, tutto il
tuo corpo risplenderà di luce, significa che quando la nostra attenzione si
ritira dalle estremità oltre le regioni astrali e causali attraverso un’apertura,
troveremo la porta del cielo come ci ha insegnato Cristo. Lì c’è una serena
vibrazione, una musica sublime e una luce dolcissima di cui parlano le
Scritture. Questa è la Forza di Dio in espressione, chiamata anche Naam,
Shabd o Verbo. Una volta che veniamo in contatto con essa, saremo rinati
e avremo raggiunto lo scopo della nostra vita. Una volta che saremo rinati
nello spirito, per quale motivo dovremmo ritornare nel mondo?
Questo è possibile soltanto quando la nostra anima trascende con l’aiuto di
un Maestro competente. Lui ci porterà direttamente in quel luogo, e lì
troveremo l’oscurità assoluta. Perciò la meditazione insegnata da Cristo e
dagli altri Maestri competenti inizia nell’oscurità e non nella luce.

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Chi è il Maestro?
Vere e false esperienze
Queste considerazioni circa la meditazione, chiariscono che la via interiore
è cosparsa di pericoli. Perciò tutte le Scritture Sacre sottolineano la
necessità di una guida. È dimostrato che soltanto chi ha percorso la via
superando tutte le difficoltà, può aiutare gli altri a raggiungere la meta.
Come nel mondo fisico una persona inesperta ha bisogno di una guida
alpina, se vuole scalare un’alta e pericolosa montagna, allo stesso modo è
necessaria una guida competente sul sentiero spirituale. Tali personalità
devono avere il permesso di Dio per guidare gli altri e non hanno mai
proclamato se stessi come Maestri, ma hanno sempre affermato che Dio è
il Maestro.
Una volta chiesero a Guru Nanak chi fosse il suo Guru, ed egli rispose: “Il
Potere di Dio in espressione o Shabd, è il Guru e la mia anima è il Suo
discepolo”. Anche Kabir disse le stesse cose, “il Guru risiede aldilà e oltre
le facoltà sensoriali e se arriviamo là, lo troveremo.” Denominò questa
Forza Gurudev, la forma radiante del Maestro.
Perciò il vero Maestro è Dio stesso. Non il Dio Assoluto, ma l’espressione
di Dio venuta dal cielo che sostiene e controlla tutto l’universo e anche noi
nel corpo fisico. Noi abbiamo il contatto diretto e indipendente con Lui,
Egli è in noi in forma latente. La persona in cui Egli si manifesta, è una
persona benedetta. Ma tali personalità sono molto rare. Cristo fu una di
loro così come Kabir, Guru Nanak e tutti gli altri Maestri le cui esperienze
sono narrate nelle Scritture Sacre.

I veri Maestri sono nominati da Dio


e vedono Lui come il Creatore.
Maestri e Santi sono eletti da Dio e vengono sulla terra con un incarico e
uno scopo ben preciso. Essi lavorano in Sua vece e attraverso il Potere
della Sua Parola (Shabd). Essendo collaboratori consci al piano divino
vedono la mano nascosta di Dio in ogni ambito della vita.

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Coloro che vedono Dio come loro Padre e Creatore di tutte le cose, non
possono affermare di esserlo loro stessi. Bhaji chiamò se stesso uno
schiavo comprato dal Potere divino. La gente nel mondo si identifica con i
cosiddetti “maestri” – se essi affermano di esserlo, la gente li segue. Colui
che ha il permesso di Dio e ha ricevuto il Suo Potere, non dirà mai di
essere un Maestro, perchè o implora qualcosa dall’alto o questo Potere
agisce direttamente. Così chiamerà se stesso uno schiavo comprato da tale
Potere. Se solamente una volta dicesse di essere il Maestro, perderebbe
immediatamente questo contatto.

Molti si proclamano Maestri –


ma ciò che conta è solo quello che uno può dare
Ci sono migliaia e migliaia di “maestri” nel mondo, tutti si proclamano
“maestri”. Ma come disse il Maestro competente, il Verbo incarnato, come
dicono le Scritture, direttamente o indirettamente lavorano tutti per la forza
negativa.
Che cosa insegnano? Apparentemente essi danno lo stesso insegnamento,
ma l’esperienza è molto diversa. L’insegnamento è sempre uno e unico,
con un pò di esperienza chiunque lo può dare senza alcuna difficoltà, ma
dare la dimostrazione pratica, l’esperienza personale, è difficile è possibile
soltanto per coloro che sono stati incaricati dalla Forza divina. Quale è la
differenza tra un Maestro competente e un cosiddetto maestro? C’è una
grande differenza, è facile innalzarsi sopra il livello della coscienza del
corpo e concentrarsi qui (tra le sopracciglia, vicino alla sede dell’anima),
ma è molto difficile ritirarsi completamente dalla coscienza del corpo e
trascendere sopra il corpo astrale e causale. Per fare ciò, bisogna essere
tirati su attraverso il Terzo Occhio o Occhio Singolo. Questa esperienza è
possibile solo con l’aiuto di Dio, non la possiamo fare da soli.

False esperienze date dai cosidetti “maestri”


Al livello della mente ci sono tutte le sensazioni del passato, tutti i karma
immagazzinati nella riserva del nostro subconscio. Sono come una cortina
di ferro che impedisce all’anima o spirito di innalzarsi.

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Soltanto il Potere divino, il Verbo o Shabd può bruciare questi karma e
aprire il Terzo Occhio, cosicché l’anima possa attraversare l’oscurità e
avere l’esperienza della luce divina.
Dato che i cosiddetti maestri non sono in grado di rimuovere il karma, le
esperienze che danno al momento dell’iniziazione vengono fatte al di sotto
della sede dell’anima e la luce al di sotto della sede dell’anima è negativa.
Essa ci riporta nel corpo dove qualsiasi esperienza provata è pura illusione.
I cosiddetti maestri insegnano qualcosa, ma non sono in grado di darne
l’esperienza. Viene insegnata la stessa dottrina, ma l’esperienza che viene
data è qualcosa d’altro.
Anche i cinque nomi che vengono dati al momento dell’iniziazione sono
inutili, se vengono dati da qualcuno che non ha ricevuto l’incarico. Colui
che riceve i cinque nomi o un mantra qualunque da un “maestro” che non è
competente, mantenendo fissa la sua attenzione su questo “maestro”, può
soltanto raggiungere il livello che quest’ultimo ha raggiunto. Se per
esempio un cosiddetto “maestro” andasse nel piano astrale, il suo
discepolo potrebbe seguirlo soltanto fino al livello che lui ha raggiunto. Là
potrà fare molteplici esperienze miracolose ed affascinanti che gli faranno
credere di progredire continuamente, mentre in realtà si sta solo muovendo
all’interno di questa regione.
I cosiddetti maestri confermeranno tali esperienze in queste regione come
esperienze puramente spirituali, in questo modo fuorviando i loro
discepoli, tenendoli legati alla loro persona. Queste esperienze negative
non sono limitate alla luce astrale, ma possono essere anche esperienze di
scene simboliche, paesaggi, fiori, apparizioni di angeli e tante altre ancora.
Lo scopo dei cinque nomi dati al momento dell’iniziazione da un Maestro
competente è quello di controllare se l’esperienza è positiva o meno, ma
questi nomi hanno un potere solo se sono caricati. Dare solo i nomi non è
difficile, tuttavia un’iniziazione è valida soltanto quando viene data
l’attenzione di una Forza, che ha almeno la competenza del quinto livello
(Sach Kand o piano della coscienza) e per questo è in grado di liberare
l’anima dalla ruota delle reincarnazioni. Colui che sul piano fisico si
proclama maestro senza essere in grado di guidare l’anima ai piani

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superiori, non potrà mai essere accettato come Maestro. In questo caso il
vero Maestro interiore (Gurudev) e il cosiddetto maestro esteriore non
corrispondono, l’attenzione del discepolo è divisa e l’anima non può
progredire.

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Alcuni criteri per riconoscere
la competenza del Maestro
È evidente che solo un Maestro può in realtà riconoscere un Maestro, però ci
sono alcuni criteri che un Maestro deve rispettare e che possono essere valutati
già con un po’ di buon senso:
l Un Maestro non afferma mai di esserlo, perchè Egli vede in Dio l’unica Forza
creatrice.
l Egli sta al disopra della mente e dei sensi, delle speranze e delle illusioni
mondane, non è attratto da “donne e oro”, né da sete di potere, successo o
ricchezze terrene.
l La sua vita è un esempio di come si possa vivere spiritualmente in questo mondo
moderno e materialistico. Lui non conduce soltanto una vita esemplare dal punto
di vista etico, ma una vita disinteressata che si basa su valori superiori. Ma condurre
una vita perfetta dal punto di vista etico non significa necessariamente che egli
sia stato incaricato da Dio di eseguire il lavoro di un Maestro.
l Vive con il guadagno del proprio lavoro e non dipende dagli altri. Le donazioni
che riceve dai Suoi discepoli vengono usate soltanto per opere di carità e per
diffondere la spiritualità nel mondo, senza mai utilizzarle per sè o per la propria
famiglia.
l Il Suo regno non è di questo mondo. Egli non ha alcun’ambizione di potere
politico o di dominio del mondo e non interferisce nella vita sociale.
l Egli mette a disposizione il Suo insegnamento e la Sua guida liberamente e
in modo uguale per tutti. La spiritualità è un diritto naturale dell’uomo e nessuno
è autorizzato a guadagnare denaro attraverso di essa.
l Egli non fa miracoli per attirare la gente, né dà spettacolo di sè. Non gradisce
apparire e mostrarsi.
l Egli non è interessato ad attirare masse di discepoli e non spinge gli altri a
chiedere l’iniziazione. Rispetta il libero arbitrio delle persone, lasciando loro
il tempo di assimilare la dottrina, affinché possano decidere da sole.
l Egli non propone alcuna forma di yoga, pratiche ascetiche, miracoli o guarigione
spirituale.
l Egli mette in evidenza che la verità si trova nel profondo di tutte le religioni,
per cui non è necessario cambiare la propria religione.

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l Egli è in grado di dare un’esperienza pratica della verità di cui parla e può guidare
l’anima all’interno di ognuno di noi.

Livelli di competenza
Molti pensano che tutti i Santi siano uguali, invece ci sono diverse
categorie: ci sono quelli che raggiungono il terzo livello che vengono
chiamati “Sadh”. Quelli che raggiungono il quinto livello vengono
chiamati “Sant”. Quelli che arrivano al livello più alto vengnono chiamati
“Param Sant”. Quello che raggiunge l’ultimo livello è uno con la Forza
Onnipotente (Sat Purusha). Ma in genere la gente non conosce la
differenza. Per una persona che va al primo livello, il secondo e terzo sono
irraggiungibili e poi questa persona dice: “Questo (primo) livello è
l’ultimo.” Un’altra persona che va al secondo livello dice: “No, ce n’è
un’altro oltre al primo.” Lui è andato più in alto, però il terzo è
irraggiungibile per lui. Coloro che sono andati oltre tutti questi livelli,
hanno trasceso tutti quei piani e hanno raggiunto i più alti gradi, dicono:
“No, la realtà è molto di più di questo.”
Ma quando il Santo viaggia attraverso tutte queste regioni (Alakh e Agam)
al di sopra del quinto livello (piano di pura coscienza) e raggiunge l’ottavo
livello (Anami) Egli è chiamato “Param Sant” o “Potere Onnipotente” che
controlla l’universo intero. Egli lavora contemporaneamente su tutti i
livelli. Il Param Sant è pieno di grazia. Se Egli esegue il Suo compito nel
mondo, questo ha un suo significato speciale, riporta l’anima a Dio per la
via diretta, senza fermate.
Dio Onnipotente, Potere Onnipotente o Param Sant, non sono solo dei
termini ma sono rispettivamente collegati con la competenza di Dio. Colui
che dona ogni sostegno e ogni aiuto, dovunque vada, riporta le anime con
sè, ma come riesce a farlo? Lui le fa lavorare per il Potere divino, affinché
possano diventare perfette.
Colui che ha conosciuto il Sat Purusha (o la causa prima) è un Satguru
(Maestro di verità). Egli è al di sopra del Potere della dissoluzione (Kal o
Tempo), e della Grande Dissoluzione (Maha Kal o Tempo più grande) ed è
competente a condurre gli aspiranti fino a quel livello.

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La competenza di Sant Kirpal Singh
Come Kabir, Sant Kirpal Singh venne al mondo come Param Sant, cioè era
santo fin dalla nascita. Il Param Sant viene solo quando si verificano
speciali circostanze come adesso che l’età del ferro è terminata e siamo
all’inizio dell’età dell’oro.
Un Santo o Maestro del quinto livello può soltanto lavorare con
l’autorizzazione di Dio Onnipotente – Egli dipende da questo Potere.
Quando il Maestro di quinto livello lascia il Suo corpo fisico, trasferisce la
Forza spirituale a un nuovo polo. Quando il Potere Onnipotente, il Param
Sant, lavora in prima persona, non dipende da nessuno. Svolge il proprio
lavoro in prima persona sia che abbia lasciato il proprio corpo fisico o
meno. Proprio per quello Sant Kirpal Singh disse a Dr. Harbhajan Singh:
“Fai il lavoro all’esterno che io sarò responsabile all’interno.”
Capire la competenza del Maestro è infinitamente importante. Sant Kirpal
Singh in prima persona scrisse nel Suo libro “Godman” esplicitamente su
questo argomento:
“Dal punto di vista della realizzazione spirituale i Guru possono essere
classificati come segue:
Sadh Guru, Sant Satguru, Param Sant Satguru.
Un Sadh va oltre la regione di Trikuti, (piano causale, secondo piano sopra
il mondo fisico) che è lo stesso di Lahut nella terminologia Sufi e Hu nella
teologia islamica. Egli ha visto l’anima nella sua originaria bellezza, dopo
aver levato tutti gli involucri, ed ora è Trigunatit (oltre i tre Gunas: Satva,
Rajas e Tamas, nelle quali tutti gli esseri umani agiscono in armonia con i
loro innati istinti naturali); oltre i cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria
ed etere dei quali il mondo fisico è composto); oltre i venticinque Prakritis
(forme di materia fine collegate in diversi modi con gli elementi); e oltre la
mente e la materia. In breve Egli è un adepto della consapevolezza o l’arte
della scienza dello spirito, e può, quando vuole, spogliare l’anima dai vari
Koshas (veli/involucri) nei quale è racchiusa, come una gemma
inestimabile. La grandezza di un Sadh si trova oltre i tre Gunas (poiché è
Trigunatit).

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Se dirigete la vostra attenzione verso il Maestro diventerete ciò che Egli è.
qualunque cosa sia in Lui, vi sarà trasmessa, rifletterà in voi. Un Maestro
disse che ogni Maestro prima di diventarlo era un Sikh o discepolo. Quando
un Sikh o discepolo è pienamente devoto al Maestro egli diventa Maestro,
ma prima deve diventare un vero Sikh, un vero discepolo. Quando è devoto a
Lui, diventa Maestro e quando parla, è il Maestro che parla in lui.
Sant Kirpal Singh

Quando il Maestro è la Forza Onnipotente (Sat Purusha) come Kabir e Sant


Kirpal Singh, il Suo vero discepolo o Gurmukh, si fonde con questo Potere e
diventa un tutt’uno con la Forza Onnipotente. Anche dopo la sua partenza fisica,
può lavorare direttamente e senza limiti, materializzarsi e manifestarsi.

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Kirpal Sagar - Oceano di grazia
Un progetto per lo sviluppo dell’uomo
e per il servizio all’uomo
Nell’era d’argento precedente Munindar chiese a Kabir di dare la sua
benedizione per il mondo fisico, poichè nell’era dell’oro precedente, solo
quattro anime poterono tornare alla dimora eterna. Kabir accettò e disse:
“Colui che è pieno di grazia lo compirà”. La ragione per cui dovesse essere
scelto questo luogo prima che Sant Kirpal Singh lasciasse il mondo fisico,
era di mantenere quella promessa. Con il Suo permesso, quel luogo fu
chiamato Kirpal Sagar, ovvero “Oceano di grazia”.
Nel Suo ultimo viaggio in Punjab nell’ottobre 1973, Sant Kirpal Singh
visitò l’azienda agricola presso Nawanshar. C’erano una stanza di fango e
una di mattoni e accanto un’altra piccola stanza per la pompa dell’acqua.
Egli si trattenne per quindici minuti, bevve dell’acqua e prese un chicco di
riso. Poi benedì quel luogo, dove ora sorge Kirpal Sagar.
Kirpal Sagar è il terreno comune per l’incontro di tutti i popoli senza
distinzione di colore, casta, fede, religione o nazionalità. Esso appartiene a
tutti gli esseri umani del mondo.
A Kirpal Sagar non si insegna nessuna religione, bensì la base di tutte le
religioni che è una e la stessa, citata nelle Sacre Scritture. Mantenere i vari
riti e rituali delle varie religioni con il loro significato profondo non è
nessun ostacolo per la vera religione.
Ogni religione insegna il legame universale fra tutti gli esseri umani, cioè
la fratellanza degli esseri umani sotto la paternità di Dio. La religione è da
considerarsi come un modello molto semplice e una via per la
realizzazione di sè stessi, se uno s’innalza al di sopra dei limiti della
religione.
Il cuore del progetto è un Sarovar di forma ovale (Lago Sacro). La
costruzione al centro del bacino porterà i simboli delle varie religioni, un
gurdawara, un tempio, una chiesa, una moschea, per mettere in evidenza la

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necessità fondamentale di comprendere che Dio fa l’uomo e l’uomo fa la
religione. Nei quattro angoli della costruzione principale lo spazio è adibito
alle Scritture Sacre e ai simboli specifici delle diverse religioni. La vera
religione invita tutti ad unirsi sotto un’unico tetto per ricordarsi di Dio.
Nessuno può affermare di vivere solo per sè stesso, perchè nessuno può
considerarsi come un’isola. Servire i bisognosi, i malati e gli affamati è un
altro aspetto importante, più efficace del solo predicare.
“Servire gli altri prima di se stessi” muove e ravviva le braci di simpatia,
gentilezza e amore. Queste virtù hanno una grande forza purificatrice,
mondano la persona da ogni scoria, e le permettono di raggiungere la più
alta conoscenza divina. L’uomo che guadagna e spende nel mondo, muore,
torna e ritorna nel mondo, mentre il Maestro visse sempre per gli altri, li
servì e li aiutò a servire Dio, poiché esiste solo una via per liberarsi dalla
schiavitù della mente e della materia. Servire al di là della mente e della
materia significa che le ripercussioni di mente e materia non trattengono la
nostra attenzione nel mondo. “Dove indirizziamo la nostra attenzione, là
dobbiamo andare.”
Il lavoro del Maestro aiuta l’anima ad innalzarsi attraverso l’insegnamento
e l’ardente desiderio. Il servizio altruistico inoltre suscita devozione e un
atteggiamento disinteressato nel discepolo.
Il luogo che Sant Kirpal Singh scelse per Kirpal Sagar, ha anche una storia
che all’inizio non conoscevamo. Quando cominciammo a costruire, la
gente del luogo venne a farci visita, e uno di loro ci disse che lì aveva
vissuto un vecchio di nome Chattar Singh; egli era considerato pazzo. In
quel luogo venivano portate al pascolo le mucche e Chattar Singh si
intratteneva spesso con i giovani pastori. Non sarebbe mai tornato a casa, e
avrebbe passato la notte nella macchia infestata dai serpenti.
Là viveva anche un animale selvaggio che assaliva sempre gli uomini. Non
è pericoloso, ma i suoi denti sono molto taglienti. Una volta mentre
riposava, morsicò il naso del vecchio che sanguinava copiosamente. Quei
ragazzi volevano portarlo da un medico vicino per medicare la ferita, ma
lui disse: “No, c’è un ospedale e mi sono già fatto curare là.”

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Qualche volta i ragazzi dicevano a Chattar: “Vecchio, tu puzzi, dovresti
fare un bagno.” Lui rispose: “Sì, c’è un Sarovar, un lago sacro, vado
sempre a bagnarmi là.”
Quando essi gli offrirono di mangiare con loro, Egli rispose: “No grazie,
c’è una grande cucina aperta a tutti e vado sempre lì a mangiare.” Lui era
conosciuto per il fatto che diceva sempre cose del genere e perfino disse,
“C’e un grande tempio, una casa di Dio.” Così non c’era da meravigliarsi
se la gente gli dava del pazzo, perché vedeva cose che gli altri non
vedevano. Ora la gente del luogo crede che Chattar Singh fosse un Santo.
Quindi i luoghi Sacri vengono scelti dal Potere del Maestro molto tempo
prima. Re, capi di governo, e persone ricche possono costruire città, ma i
luoghi sacri vengono costruiti soltanto dai Maestri nell’onnipresenza della
Forza del Maestro.
La guida del Maestro è presente in ogni momento, e così nonostante mille
difficoltà iniziali con la Sua autorizzazione è stato possibile costruire
Kirpal Sagar.
Kirpal Sagar non è stato costruito in memoria del Maestro, né è stato un
Suo desiderio personale. Era il volere del Maestro che ora viene realizzato
da tutti i discepoli devoti al Maestro.
Sia quelli che imparano e hanno un ardente desiderio, che coloro che
vogliono svilupparlo, possono lavorare a Kirpal Sagar, poiché è il lavoro di
Dio, eseguito da uomini, ma ispirato da Dio. Questa è non solo la più alta,
ma la più rara opportunità che sia mai capitata nella vita degli esseri
umani.
Quindi Kirpal Sagar soddisferà tutte le condizioni necessarie per fare in
modo che l’uomo diventi un vero essere umano.

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Kirpal Sagar comprende numerose attività che servono il benessere della
persona in ogni sua espressione:
l Ospedale (Kirpal Charitable Hospital) – ospedale pubblico con facoltà
di medicina generale e odontoiatria
l Accademia (Kirpal Sagar Academy) – scuola con collegio
l Casa di riposo per gli anziani
l Biblioteca
l Sala (Kirpal Bhawan) per Satsang, conferenze e festeggiamenti
l Casa per gli ospiti
l Cucina comunitaria (Langar)
l Azienda agricola con fattoria

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Kirpal Bhawan – sala per satsang e conferenze

Edificio al centro del Sarovar

35
Sarovar

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Vista dall’edificio al centro del Sarovar verso l’ingresso principale

Piccolo Sarovar davanti alla casa degli ospiti

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Ospedale pubblico

Kirpal Sagar Academy – scuola con collegio

Biblioteca

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Attraverso un processo di autoanalisi, Egli (il Sadh) ha conosciuto il sè o
spirito nella sua forma reale – testimoniando che è della stessa essenza di
Dio; e ora anela la Sua conoscenza.
Il Sant è uno che aspira non soltanto alla conoscenza del sè, ma anche alla
conoscenza di Dio. Egli trascende di molto le sfere materiali, materio-
spirituali e spirito-materiali. In qualità di Maestro di verità, la Sua dimora
si trova nella regione di puro spirito denominata Sach Khand o Muqam-i-
Haq cioè la sfera della verità.
Il Param Sant è il gran Maestro di verità che è ineffabile e non si può
descrivere. Egli si identifica contemporaneamente con quello che è
conosciuto come: Anami (il Senza Nome), citato da Kabir; Nirala
(Indescrivibile e Meraviglioso), Mahadayal (Infinitamente Misericordioso)
o Soami (il Signore di tutto l’universo). Per cui i termini Sadh, Sant, Param
Sant, hanno una connotazione molto più ampia del termine Guru, che è
ristretto al solo maestro spirituale, mentre gli altri sono soltanto riferiti a
seguaci spirituali di livelli diversi.”
“Kabir disse che venne direttamente dal regno di Dio e che avrebbe
eseguito le Sue istruzioni.
Non esiste forza nel mondo che possa rendere sterile il seme piantato
dall’anima di un Maestro. Il Maestro non muore mai, può lasciare il corpo
come ciascuno di noi, ma è molto di più del corpo. È un ideale, una
corrente sonora vivente, un principio vitale che dona luce e vita al mondo
intero.
Dopo la Sua dipartita si può trarre vantaggio dal Satsang tenuto da un
Gurmukh che continua ad eseguire i compiti del Guru e si può ricorrere al
Suo consiglio in caso di difficoltà.
Nonostante il detto molto conosciuto e frequentemente citato che Bani
(Shabd o Verbo) è il Guru, intendendo implicitamente che non c’era
bisogno di altri Guru, Essi continuarono nel compito di dare l’iniziazione
alla gente, e ancora oggi il Khalsa (Il Puro) con perfetta, risplendente luce
interiore, è autorizzato a continuare il compito di insegnamento spirituale e
di guida per i cercatori della verità.”

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Ospedale (Kirpal Charitable Hospital)
Sant Kirpal Singh ebbe il desiderio di aiutare i bisognosi con un
trattamento medico adeguato, per questo l’ospedale fu il primo edificio di
tutto il progetto ad essere completato ed entrò in funzione nel 1983. I
poveri ed i bisognosi possono contare su cure e farmaci gratuiti, medici
indiani e tedeschi, prescrivono cure omeopatiche, allopatiche e
naturopatiche. Vengono svolte regolarmente operazioni agli occhi da
specialisti del governo indiano. Nel campo occulistico medici indiani
operano regolarmente, mentre per le cure nelle zone più o meno vicine
vengono organizzati ospedali da campo in grado di fornire ampio aiuto agli
ammalati.

Accademia (Kirpal Sagar Academy)


Scuola con collegio
Non solo leggendo la teoria, ma anche attraverso l’esperienza si sviluppa
la vera conoscenza. Gyan (vera conoscenza) non è solo ciò che è scritto sui
libri, ma la fonte di tutte le conoscenze del mondo. Dobbiamo impegnarci
molto per sviluppare nei nostri figli la conoscenza superiore, in modo che
conoscano la fonte della conoscenza e possano superare i loro problemi
prima che si identifichino nel mondo con la cosiddetta sapienza.
L’obiettivo di Sant Kirpal Singh era di sviluppare i bambini in maniera
ideale, affinché mentre studiano, possano essere aiutati a conoscere i valori
superori della vita. Nell’accademia di Kirpal Sagar viene insegnata ai
ragazzi l’umanità al di sopra di etichette esteriori, riti e rituali, diversi
dogmi, casta, colore o ideologia.
L’accademia è riconosciuta come scuola privata. I ragazzi possono studiare
secondo un curriculum internazionale (CBSE-standard). Uno degli scopi
principali della scuola è lo sviluppo dei ragazzi attraverso conferenze,
dibattiti e incontri, affinché diventino sicuri di se stessi. L’accademia è un
collegio aperto anche a studenti esterni. Molti studenti poveri di questa
parte più povera e remota del distretto di Nawanshar ricevono la loro
educazione gratuitamente. Una facoltà di odontoiatria, attraverso un corso

40
di quattro anni, dà istruzione a 240 studenti e fra breve potrà ospitarne altri
60. Una facoltà di medicina come una di omeopatia saranno attivati in un
secondo momento.

Casa di riposo
In India, le persone anziane, a causa della povertà diffusa e sebbene siano
amate dai loro famigliari, non vivono una vita confortevole. Perciò la casa
per gli anziani è una necessità del nostro tempo. Loro, avendo una ricca
esperienza di vita, possono dare i loro consigli ai più giovani, e così
beneficiare di un aiuto reciproco. Oltrettutto sono capaci di eseguire
diversi mestieri e se sono in grado di istruire altre persone, possono essere
di grande aiuto per consigliare persone non competenti. Essi potranno
confrontarsi con lo scopo della vita cosicché possano capire persino alla
loro età avanzata, nel caso non avessero ancora capito. Così la loro vita
terminerà in modo calmo e sereno. Coloro che vogliono servire
disinteressatamente hanno l’opportunità di farlo e troveranno una
occupazione adatta a loro nelle varie attività del centro. Così potranno
trovare piena soddisfazione nel volontariato e vivere serenamente in
un’atmosfera ricca di benessere fisico e spirituale.

Biblioteca
Lo scopo della biblioteca è di promuovere un punto di vista senza
pregiudizi e incoraggiare lo studio comparativo delle religioni. Per questo
è dotata delle Sacre Scritture di varie religioni, biografie di grandi
personalità e dottrine filosofiche.
Le Scritture Sacre indicano i vari piani di evoluzione che l’anima deve
attraversare e fanno riferimento a quei piani e alle loro funzioni che sono
state unanimemente scartati dai Maestri competenti, in modo che il lettore
sia indotto a discriminare il vero dal falso. Sapere questo può essere di
aiuto ai cercatori della verità per discernere in modo di non venire portati
fuori strada.

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Sala del Satsang (Kirpal Bhawan)
Nella sala con le pareti rivestite di marmo, si tengono i satsang (conferenze
spirituali), conferenze pubbliche e anche spettacoli e manifestazioni della
Kirpal Sagar Academy. L’auditorium che è equipaggiato con moderne
tecnologie, proiettori video e diapositive, ha la capacità di 5000 posti e nel
caso di grandi conferenze è possibile la trasmissione all’esterno.
Persone di varie nazionalità e religioni si incontrano qui per mettere in
evidenza l’aspetto comune delle religioni come accaduto per esempio nella
Conferenza Mondiale per l’Unità dell’Uomo del 1994.

Casa degli ospiti


La casa degli ospiti è stata costruita secondo standard occidentali e ogni
stanza rivestita in marmo è dotata di servizi igienici.

Azienda agricola
L’azienda agricola con annessa fattoria, si avvale di moderne attrezzature.
Essa produce grano, riso, zucchero, frutta e verdura e olii vegetali per la
cucina comune e la mensa dell’accademia. In origine questa terra era arida
e poco adatta alla coltivazione di qualunque cosa. Adesso, con l’aiuto di
molti volontari, l’intera area è stata trasformata in un’oasi verde e produce
molto più del fabbisogno.
Le mucche e le bufale allevate nella fattoria producono il latte necessario
per la cucina comunitaria e la mensa.
Il progetto include inoltre officine di carpenteria, fabbro o marmista, dove
tutti hanno l’opportunità di imparare un mestiere.

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Da cuore a cuore
I Maestri vennero in questo mondo per insegnarci una lezione di amore e
devozione. Gli amanti di Dio non trovarono sulla loro via alcun cartello
indicatore, tranne quello della devozione e dell’amore per il loro Maestro.
Solo quando sapremo raggiungere il regno del cuore, ne diventeremo
sovrani. L’amore e la fede per il Potere del Maestro possono rimuovere
tutte le scorie, tutti i legami. Colui che conquista il Suo cuore non ha
desideri, egli non chiederà mai nulla per scopi mondani.
Il nostro Maestro Sant Kirpal Singh passò attraverso questo processo e ci
insegnò di seguire il Suo esempio. Vivere per gli altri e servire gli altri è il
solo modo di conquistare il cuore del Maestro; i Maestri vengono in questo
mondo per tutti e coloro che vivono per gli altri, sono amati dal Maestro,
perchè noi non siamo divisi, ma siamo uno al livello della coscienza e
dell’anima – ci siamo soltanto identificati nel mondo a causa delle nostre
emozioni, desideri e dei nostri pensieri.
Egli è la Forza del Maestro che si trova all’interno di noi. Lui ci controlla

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ed è uno e lo stesso per ciascuno di noi. Se lo ricordate, Egli si ricorderà di
voi. Se pensate al Maestro, questo pensiero raggiungerà immediatamente il
Suo cuore. Devozione e fede non richiedono tempo, sono molto spontanee.
Il Maestro viene in un batter d’occhio. Lui è al di là del mondo, ma vive in
ciascuno di noi. Lui è la vita della nostra vita. Lui è il respiro nel nostro
respiro. Ci è molto vicino, ci sente, conosce tutto quello che avviene in noi.
Il Maestro è in grado di darci qualcosa, ma soltanto quando ne abbiamo
veramente bisogno e Lui può darci tutte le possibilità. Non può rifiutarci
nulla per amore. Il Maestro è al di là di tutte le barriere. Se viene trattenuto
da qualche parte, è trattenuto solo per amore.
Devozione e amore sorgono soltanto quando ci innalziamo al di sopra dei
pensieri e il nostro pensare diventa un “pensare senza pensieri”, quando ci
soffermiamo nel dolce ricordo del Maestro – pensiamo a Lui e Lui è là.
Il Maestro non voleva mai lasciare questo mondo perchè amava di più i
suoi figli e l’umanità. Il Maestro non aveva alcun desiderio, non
desiderava mai lasciarci. Egli sapeva che, quando se ne fosse andato
avrebbe ancora dovuto lavorare per noi – avrebbe dovuto preparare la
nostra via. È andato all’interno per portarci qualche gradino più in alto. In
realtà fece molto lavoro, non solo per alcune persone, ma per tutti gli esseri
umani. Questa Forza lavora in tutte le epoche e il nostro scopo è unico e
non dovrebbe cambiare mai. Una volta venne chiesto al Maestro: “Chi è il
Tuo successore? Chi lavorerà dopo di te?” e il Maestro rispose durante il
satsang: “Voi tutti siete i miei santi, tutti voi potete lavorare.”
Tutti noi dovremmo conoscere i valori superiori della vita. Una volta che
prendiamo una decisione per la nostra vita, il Maestro ci aiuta. Se
cominciate a vivere e lavorare per Lui, è la Forza del Maestro che vi
protegge e dà una svolta positiva alla vostra vita e vi trasformerà in
collaboratori consci del piano divino. Questo è possibile soltanto attraverso
la Sua grazia. Non c’è limite al Suo lavoro, non c’è limite alla Sua
missione e non c’è limite alla Sua grazia.
Qualunque cosa Lui fece, dobbiamo farla anche noi. Dobbiamo compiere
la Sua missione. Il lavoro che abbiamo cominciato ora, è completamente il
Suo lavoro. La Sua missione e Kirpal Sagar stanno crescendo come un
fiore.
Opuscoli
l Unity of Man – Un movimento internazionale
l Meditazione – “Segui la via stretta nel mezzo”
l Karma – “Dove la legge della grazia è attiva, finisce la
legge del karma”
l Pericoli della guarigione spirituale, dello yoga e delle forze
occulte
l Il diario introspettivo
l L’aspetto spirituale dell’alimentazione vegetariana
Su richiesta Vi inviamo volentieri gratuitamente gli opuscoli
desiderati.
Per informazioni e programmi riguardanti le nostre attività
nella vostra zona rivolgersi ai seguenti indirizzi:

CENTRO PER L’OVEST


Unity of Man / Austria
Steinklüftstraße 34
A-5340 St. Gilgen
Austria / Europa
Tel.: 0043 - 62 27 - 75 77
Fax: 0043 - 62 27 - 76 30
WWW: http://www.Unity-of-Man.org
e-mail: mail@Unity-of-Man.org

CENTRO PRINCIPALE
Unity of Man
Kirpal Sagar
District Nawanshar
Punjab / India
Tel./Fax: 0091-18 23 - 4 00 64
Tel./Fax: 0091-18 23 - 4 04 37

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