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MATEMATICA DI BASE
Matematica di Base
Note per il Test di Accesso alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
Università di Messina
Dipartimento di Matematica
Facoltà di Scienze mm.ff.nn.
Università di Messina
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c F. Conforto, F. Oliveri – 2011.
2
Prefazione
3
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
4
Indice
5
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.7.1 Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
1.7.2 Numeri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
6
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3.2.3 Postulati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
3.3 Figure piane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
3.3.1 Poligonali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
3.3.2 Poligono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
3.3.3 Punti notevoli di un triangolo . . . . . . . . . . . . . . 90
3.3.4 Triangoli simili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
3.3.5 Quadrilateri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
3.3.6 Poligoni regolari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
3.3.7 Circonferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
3.3.8 Perimetro e area di figure piane . . . . . . . . . . . . . 95
3.3.9 Teoremi notevoli sui triangoli rettangoli . . . . . . . . . 96
3.4 Solidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
3.5 Piano cartesiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.5.1 Distanza tra due punti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
3.5.2 Retta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
3.5.3 Circonferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
3.5.4 Parabola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
3.6 Esercizi svolti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
3.6.1 Geometria piana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
3.6.2 Geometria solida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
3.6.3 Geometria analitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118
3.7 Esercizi proposti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
3.7.1 Geometria piana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
3.7.2 Geometria solida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
3.7.3 Geometria analitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
7
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
8
Capitolo 1
MATEMATICA DI BASE –
MODULO 1
1.1 Insiemi
Intuitivamente, con il termine insieme si indica una collezione di oggetti
chiamati elementi.
Gli elementi di un insieme lo caratterizzano univocamente.
Due insiemi coincidono se e solo se hanno gli stessi elementi, cioè, due
insiemi A e B coincidono se per ogni elemento x tale che x ∈ A risulta x ∈ B,
e per ogni elemento x ∈ B risulta x ∈ A, o, più concisamente:
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
A = {1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10},
B ⊆ A,
B⊆A ⇔ ∀ x ∈ B ⇒ x ∈ A.
B ⊂ A;
B ⊆ A e A ⊆ B.
(∀x ∈ A ⇒ x∈
/ B) e (∀x ∈ B ⇒ x∈
/ A).
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Esempio 1
A = {0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7},
B = {4, 5, 6, 7, 8, 9},
A ∪ B = {0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9},
A ∩ B = {4, 5, 6, 7},
A \ B = {0, 1, 2, 3},
A ∆ B = {0, 1, 2, 3, 8, 9}.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
A = {x : x ∈ U e x ∈
/ A}.
Esempio 2
A = {x : x numero intero e 0 < x < 12}
B = {1, 3, 5, 7, 9, 11, 12, 13, 14, 15}
A × B = {(a, b) : a ∈ A e b ∈ B}.
Esempio 3 Se
A = {a, b, c}, B = {1, 2, 3, 4}
risulta
A × B = {(a, 1), (a, 2), (a, 3), (a, 4), (b, 1), (b, 2), (b, 3), (b, 4),
(c, 1), (c, 2), (c, 3), (c, 4)}.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.2 Logica
La Logica classica è la scienza che tratta tutta la validità e le articolazioni
di un discorso in termini di nessi inferenziali relativamente alle proposizio-
ni che lo compongono. La prima formulazione della logica come scienza
propedeutica a ogni possibile conoscenza si deve ad Aristotele.
La logica aristotelica si basa sul fatto che esistono solo due valori di verità:
Vero (V) e Falso (F).
Ogni proposizione è Vera oppure (in senso esclusivo) Falsa.
È questo il cosiddetto Principio del Terzo Escluso (tertium non datur ).
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a not(a)
F V
V F
Quando non c’è pericolo di ambiguità, si usa la notazione compatta a per
indicare not(a), essendo a una variabile logica.
L’operazione logica or (detta anche “o” non esclusivo, somma logica,
oppure disgiunzione logica: corrisponde al termine latino vel ) è un’operazione
binaria che restituisce il valore di verità falso solo nel caso in cui entrambi gli
operandi sono falsi, e vero in tutti gli altri casi. Una notazione alternativa
per (a or b) è (a ∨ b).
L’operazione logica and (detta anche “e” logico, congiunzione logica, op-
pure prodotto logico) è un’operazione binaria che fornisce un risultato vero
solo quando entrambi gli operandi sono veri, e falso in tutti gli altri casi. Una
notazione alternativa per (a and b) è (a ∧ b).
L’operazione logica xor (“o” esclusivo, corrispondente al termine latino
aut; il nome xor è un acronimo di “eXclusive OR”) è un’operazione binaria
che dà come risultato il valore di verità vero quando i suoi due operandi sono
diversi, mentre dà come risultato il valore di verità falso quando i suoi due
operandi sono uguali1 .
Le tavole di verità delle operazioni logiche or, and e xor sono presto
scritte:
a b a or b a and b a xor b
V V V V F
V F V F V
F V V F V
F F F F F
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
not(not(a)) = a,
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a xor b = b xor a;
(a xor b) xor c = a xor (b xor c);
a xor V = not(a);
a xor F = a;
not(a xor b) = (a or not(b)) and (not(a) or b).
1.2.3 Implicazione
La notazione
p ⇒ q,
dove p e q sono delle espressioni logiche, indica che da p segue q. L’implica-
zione è vera
1. se p è vera e q è vera,
2. se p è falsa e q è vera,
3. se p è falsa e q è falsa,
p⇒q ⇔ not(p) or q;
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.3 Numeri
Insiemi importanti in Matematica sono quelli i cui elementi sono i numeri.
I numeri sono rappresentati mediante cifre, secondo un sistema di nume-
razione (decimale, binario, ottale, esadecimale, . . . ).
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
M CD(23244, 1456)
Scomposizione in fattori primi:
23244 = 22 × 3 × 13 × 149, 1456 = 24 × 7 × 13.
Dunque:
M CD(23244, 1456) = 22 × 13 = 52,
23244 × 1456
mcm(23244, 1456) = = 650832.
52
Usare la scomposizione in fattori primi per calcolare il MCD (e anche il
mcm) non è il metodo più efficiente.
Si può calcolare il MCD di due numeri più facilmente che scomponendo
in primi ricorrendo alle seguenti proprietà:
•
M CD(m, 0) = m se m 6= 0;
•
M CD(m, n) = M CD(m − n, n), se m > n;
•
M CD(m, n) = M CD(n, r), se n > 0,
dove r è il resto della divisione tra m ed n.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
MCD(23244, 1456)
MCD(31287 + 1, 31287 − 1)
l’uso del metodo di cui all’esercizio precedente non è agevole (i numeri coin-
volti hanno più di 600 cifre!).
IL MCD si può calcolare semplicemente facendo la differenza tra i due
numeri; si ha:
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.4.2 Fattoriale
Dato un numero intero positivo n, si definisce il fattoriale di n:
n! = 1 · 2 · · · (n − 1) · n,
dato dal prodotto dei primi n naturali. Per definizione, nonché per consi-
stenza logica, è
0! = 1.
• Intervalli chiusi:
[a, b] = {x ∈ R : a ≤ x ≤ b};
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• Intervalli aperti:
] − ∞, a] = {x ∈ R : x ≤ a}.
] − ∞, +∞[= R.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.5.1 Potenze
Dato un numero reale x e un numero naturale n la potenza n–esima di x,
xn ,
1.5.2 Radice
√
La radice n–esima (n numero naturale) del numero x, n
x, è quel numero y
tale che y n = x, cioè
√
y = n x ⇔ y n = x.
Se n è pari x non può essere negativo.
Dalla definizione di radice n–esima e dalle proprietà delle potenze, si può
scrivere
√n
x = x1/n .
e ≈ 2.718281828459045 . . .
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ln x,
y = ln x ⇔ x = ey ,
o, anche:
eln x = x ∀x > 0, ln ex = x ∀x ∈ R.
A partire da ex si può definire l’esponenziale ax di base a come segue:
ax = e(ln a)x .
y = loga x ⇔ x = ay ,
o, anche:
aloga x = x ∀x > 0, loga ax = x ∀x ∈ R.
Valgono le seguenti relazioni:
loga 1 = 0, loga (x · y) = loga x + loga y,
loga xn = n loga x, loga (x/y) = loga x − loga y,
logb a = 1/loga b, logb a = logc a/logc b.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
e
x<y ⇒ log10 x < log10 y,
aggiungendo 1 alla parte intera del logaritmo in base 10 di un numero si
ottiene il numero di cifre della sua rappresentazione decimale.
Esempio 7
1 3 4+9 13
3
+4 12 12
8 7 = 32−63 = −31 =
9
− 4 36 36
13 −36 468
12
· 31 − 372 39
= −31 −36 = =−
36
· 31 1 31
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Esempio 8
pensare)!
Esempio 10
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Si ha: √
141 > 5 perché 141 > 53 = 125;
3
√
141 < 6 perché 141 < 63 = 216;
3
√
5 è compreso tra 2 e 3.
Dunque: √ √ √
3
5 < 141 < 6, 2 < 5 < 3, −3 < − 5 < −2.
√
3
√ √
3
√
5 + (−3) < 141 + (− 5) < 6 + (−2) ⇒ 2 < 141 − 5 < 4.
1.5.6 Percentuali
Il p% di una quantità x si calcola moltiplicando x per p e dividendo il risultato
per 100. Ad es.,
234 · 17 1989
Il 17% di 234 è : = = 39.78.
100 50
Che valore assume una quantità x se viene aumentata del p%?
p x(100 + p)
x+x· = .
100 100
Ad es., se x = 35 e p = 7, il valore che si ottiene è
35(100 + 7) 749
= = 37.45.
100 20
Se una quantità x, diminuita del p% vale y, quanto vale x? Deve essere:
p x(100 − p) 100y
y =x−x = ⇒ x= .
100 100 100 − p
Se nel periodo dei saldi una maglietta, scontata del 30%, viene pagata
59.99 Euro, il prezzo originale era:
100 · 59.99
= 85.70 Euro.
100 − 30
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) Se A ∩ B = A, allora A = B
b) Se A \ B = A, allora B è vuoto
c) Se A ∪ B = B, allora A ⊆ B (∗)
d) Nessuna delle precedenti
2. Se A \ B = A allora
a) B = ∅
b) A ⊆ B
c) B ⊆ A
d) A ∩ B = ∅ (∗)
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) A ∩ B = B
b) A ∪ B = A
c) A ∩ B ⊆ B (∗)
d) A ∪ B ⊆ A
a) Se A ∩ B = A, allora A ⊆ B (∗)
b) Se A ∪ B = A, allora B è vuoto
c) Se a ∈ A e a ∈ A \ B, allora a ∈ B
d) Se A ha 10 elementi e B ha 7 elementi, allora A \ B ha 3 elementi
5. Se A \ B = ∅ allora
a) A = B
b) A ⊆ B (∗)
c) A = ∅
d) Nessuna delle precedenti affermazioni è vera
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.6.2 Logica
1. Se si afferma che “tutte le persone ricche sono felici ”, quale frase si
puòcertamente dedurre dall’affermazione fatta?
Svolgimento. L’affermazione
A ⇒ B,
ricco ⇒ felice ,
B ⇒ A,
e cioè
infelice ⇒ povero ,
e quindi la risposta esatta è la a). Tutte le altre risposte sono logica-
mente errate.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 0
b) 6 (∗)
c) 5
d) 9
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.6.3 Numeri
1. Dati i numeri
2 1 π 1 27
e, , − , , − ,
π 4 2 5 10
quali delle seguenti affermazioni è vera?
1 1 2 π 27
a) − < − < < < e <
5 4 π 2 10
1 1 2 π 27
b) − < − < < < e <
4 5 π 2 10
1 1 2 π 27
c) − < − < < < < e (∗)
4 5 π 2 10
d) nessuna delle precedenti affermazioni è vera
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1 1 2
− <− < ;
4 5 π
dalla relazione
3 < π = 3.14 . . . < 4
dividendo l’intera disuguaglianza per 2, si ha:
3 π 4
1.5 = < < = 2;
2 2 2
infine, poiché e = 2.718 . . . e dalla relazione
20 < 27 < 30
20 27 30
2= < = 2.7 < = 3,
10 10 10
possiamo affermare che tra i 3 numeri rimanenti la relazione d’ordine è
la seguente
π 27
< < e,
2 10
e la risposta esatta è dunque la c).
√ √ p
2. Dati i numeri 3 3 , 5 5 , 3 log3 30, quali delle seguenti affermazioni è
vera?
√ p √
a) 3 3 < 3 log3 30 < 5 5
p √ √
b) 3 log3 30 < 3 3 < 5 5
√ √ p
c) 5 5 < 3 3 < 3 log3 30 (∗)
d) nessuna delle precedenti affermazioni è vera
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√ √
Svolgimento. Per confrontare i numeri 3 3 e 5 5 , si utilizza la pro-
prietà che dati due numeri reali positivi a e b e un numero naturale
n ≥ 1, si può affermare che
a<b ⇔ an < bn ;
3 < log3 30
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 880 (∗)
b) 165
c) 495
d) 825
a) 0.3 · 10−5
b) 0.003
c) 0.03 (∗)
d) nessuna delle precedenti
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√6
5. L’espressione 0.125 è uguale a
r
3 1
a)
2
1
b) √ 3
2
r
6 5
c)
4
d) nessuna delle precedenti espressioni (∗)
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• Se si afferma che “tutti gli anziani sono saggi”, quale frase si può
certamente dedurre dall’affermazione fatta?
• Se si afferma che “ogni persona ricca è felice”, quale frase si può certa-
mente dedurre dall’affermazione fatta?
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1.7.2 Numeri
√ √ p
• Dati i numeri 4 2 , 5 3 , 5 log3 30, quali delle seguenti affermazioni è
vera?
√ √ p
a) 4 2 < 5 3 < 5 log3 30 (∗)
√ p √
b) 5 3 < 5 log3 30 < 4 2
p √ √
c) 5 log3 30 < 4 2 < 5 3
d) nessuna delle precedenti affermazioni è vera
√ √ p
• Dati i numeri 3 2 , 5 4 , 5 log2 25, quali delle seguenti affermazioni è
vera?
√ √ p
a) 3 2 < 5 4 < 5 log2 25
√ p √
b) 5 4 < 5 log2 25 < 3 2
p √ √
c) 5 log2 25 < 3 2 < 5 4 (∗)
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a) 3 × 103
b) 0,03
c) 0, 3 × 102 (∗)
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d) 3 × 10−3
s
5 32a5 b−10
• L’espressione è uguale a
x3 y −5
3
a) 2ayx− 5 b−2 (∗)
2ab2
b) p 5
x3 y 5
2ay
c) − 3
x 5 b−2
d) nessuna delle precedenti
s
9a6 b2
• L’espressione 3 è uguale a
32x3 y −1
2/3
a2 x 3b
a)
2 2y
2 1/3 2/3
ax 3
b) b
2y 2
2/3
a2 3
c) b y 1/3 (∗)
2x 2
d) nessuna delle precedenti
s
9x6 ab2
• L’espressione 3 è uguale a
64yz 3 c−5
1/3
3c a x 2
a) (bc)2/3
z y 2
1/3
3 2/3 −5/3 a x 2
b) b c
z y 2
1/3
c 2/3 a x 2
c) (3bc) (∗)
z y 2
d) nessuna delle precedenti
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r
9 8x3 y 6
• L’espressione è uguale a
27a9 b6
1/9
−1 2xy
a) a
3b
−1/3 −2/3
3 b
b) a−1 (∗)
2x y
1/3
2xy
c) a
3b
−1/3 −2/3
−1 3 b
d) a
2 xy
x −2/3 z −2
• L’espressione 4 è uguale a
b y 3 a−1/3
s
64ab2
3
a) (∗)
x2 y 9 z 6
r
x z2
b) −4 3
b ay
(xz)−2
c) 4a3
(by)−3
d) nessuna delle precedenti espressioni
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
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Capitolo 2
MATEMATICA DI BASE –
MODULO 2
2.1.1 Identità
Una identità è una uguaglianza tra due espressioni verificata per qualunque
valore assegnato alle lettere in esse contenute e per cui le espressioni hanno
significato.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2.1.2 Equazioni
Una equazione è una uguaglianza tra due espressioni verificata solo per parti-
colari valori (le soluzioni ) assegnati ai simboli (le incognite) in esse contenute
e per cui le espressioni hanno significato.
Ecco alcuni esempi di equazioni:
3(x − 2) = x + 4, ⇒ x = 5;
x2 − 5x = −6, ⇒ x = 2 oppure x = 3;
x3 + 11x = 6(x2 + 1) ⇒ x = 1 oppure x = 2 oppure x = 3.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x2 + 1 = 0,
che è impossibile nei numeri reali, diventa determinata nell’insieme dei nu-
meri complessi, dove ha soluzioni x = ±i.
• le equazioni polinomiali:
x3 − 3x + 4 = 0;
x2 + 1
+ x3 = 0;
x−2
• le equazioni irrazionali:
√
x3 − 1 = 5x;
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• le equazioni esponenziali:
e2x+3 = 7;
• le equazioni logaritmiche:
log(x + 1) − 1 = 0;
• le equazioni trigonometriche:
sin(x) cos2 (x) − 2 sin(x) = 1.
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3x − 5 = x − 7.
3x − 5 + 5 = x − 7 + 5 ⇒ 3x = x − 2;
3x − x = x − 2 − x ⇒ 2x = −2;
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Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ax2 + bx = 0, ⇒ x(ax + b) = 0;
x=0
x(ax + b) = 0 ⇒ oppure
ax + b = 0 ⇒ x = − ab
Equazione pura
c
ax2 + c = 0, ⇒ x2 + = 0;
a
r
2 c 2c c
x + =0 ⇒ x =− ⇒ x=± −
a a a
49
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Esempio 17
3x2 − 5x + 2 = 0
∆ = (−5)2 − 4 · 3 · 2 = 25 − 24 = 1 > 0.
Le soluzioni (reali e distinte) sono:
√ √
−(−5) + 1 −(−5) − 1 2
x1 = = 1, x2 = = .
6 6 3
Sostituendo al posto di x i valori di x1 e di x2 l’equazione è soddisfatta.
Esempio 18 √
16x2 − 8 3x + 3 = 0
√
∆ = (−8 3)2 − 4 · 16 · 3 = 82 · 3 − 192 = 192 − 192 = 0.
Le due soluzioni (reali e coincidenti) sono:
√ √
−(−8 3) 3
x1 = x2 = = .
2 · 16 4
Esempio 19
−7x2 + 4x − 3 = 0
∆ = 42 − 4 · (−7) · (−3) = 16 − 84 = −68 < 0.
Le due soluzioni (complesse e coniugate) sono:
√ √ √ √
−4 + i 68 2 − i 17 −4 − i 68 2 + i 17
x1 = = , x2 = = .
−14 7 −14 7
Nota 5 I principi di equivalenza che abbiamo illustrato prima con le equa-
zioni di primo grado si applicano a tutte le equazioni.
Esempio 20 Risolvere l’equazione:
x
3x(x − 1) + 5 = x2 − 7x +3 .
2
Moltiplichiamo ambo i membri per 2 per eliminare il denominatore:
x
2(3x(x − 1) + 5) = 2 x2 − 7x +3 ;
2
Sviluppiamo i prodotti e semplifichiamo:
6x2 − 6x + 10 = 2x2 − 7x2 − 42x;
Portiamo tutti i termini a primo membro e semplifichiamo:
11x2 + 36x + 10 = 0, che è in forma canonica.
50
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ax2 + bx + c = 0.
b c
x1 + x2 = − , x1 · x2 = .
a a
√ √
−b + ∆ −b − ∆ −2b b
x1 + x 2 = + = =− .
2a 2a 2a a
√ ! √ !
−b + ∆ −b − ∆ b2 − ∆ 4ac c
x1 · x2 = · = 2
= 2 = .
2a 2a 4a 4a a
x2 − sx + p = 0.
51
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2.4 Disequazioni
Una disequazione nell’incognita x nella sua forma canonica può assumere una
delle seguenti forme:
f (x) ≥ g(x)
52
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
dove h(x) è una funzione di x. Analogo discorso vale per f (x) ≤ g(x)
Questa proprietà è la stessa di quella che vale per le equazioni. Ciò
significa che in una disequazione possiamo spostare termini da un membro
all’altro, previo cambio di segno.
Data una disequazione
f (x) ≥ g(x),
sia h(x) > 0 una funzione positiva di x; si ha
f (x) g(x)
f (x) · h(x) ≥ g(x) · h(x) e ≥ .
h(x) h(x)
Se invece h(x) < 0, si ha
f (x) g(x)
f (x) · h(x) ≤ g(x) · h(x) e ≤ .
h(x) h(x)
Questa proprietà ci dice che se moltiplichiamo ambo i membri di una di-
sequazione per una quantità positiva il segno della disuguaglianza non cam-
bia, mentre se moltiplichiamo ambo i membri di una disequazione per una
quantità negativa il segno della disuguaglianza si inverte.
53
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x≥0 x<0
30x + 5(1 − x) − 50 > 6x + 40; − 30x + 5(1 − x) − 50 > 6x + 40;
85 85
19x > 85 ⇒ x > . − 41x > 85 ⇒ x < − .
19 41
Dunque la soluzione è:
85 85 85 85
x<− oppure x > ⇒ x ∈ −∞, − ∪ ,∞ .
41 19 41 19
ax2 + bx + c
∆ = b2 − 4ac.
Caso ∆ < 0
Se ∆ < 0 non ci sono soluzioni reali dell’equazione
ax2 + bx + c = 0.
Esempio 27
54
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Caso ∆ = 0
Se ∆ = 0 possiamo scrivere
Esempio 28
− x2 + 4x − 4 > 0, mai,
− x2 + 4x − 4 < 0, ∀x ∈ R : x 6= 2.
Caso ∆ > 0
Se ∆ > 0 possiamo scrivere
Esempio 29
x2 − 5x + 6 = 0, ∆ = (−5)2 − 4 · 1 · 6 = 1, x1 = 2, x3 = 3.
3x2 + 2x − 16
< 0.
x2 + 6x + 5
Innanzitutto deve essere x2 + 6x + 5 6= 0, ⇒ x 6= −5, x 6= −1.
55
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• r
x2 − 4
< −3, Impossibile perché la radice è positiva.
x+1
•
2 1 1
≤ 2 , x < −9 oppure − ≤ x ≤ 1.
x+9 x +4 2
•
2x + 7 2x − 5 3x + 1 2
− + −x≤ − 2, x≥− .
9 6 2 43
•
x3 − 5x √ √
≤ 0, − 5 ≤ x ≤ 0 oppure 5 ≤ x < 7.
x−7
56
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2.5.1 Soluzione
ax + by = c
a0 x + b 0 y = c 0
• se ab0 − a0 b 6= 0, il sistema è determinato, e la soluzione (unica! ) è:
b0 c − bc0 ac0 − a0 c
x= , y= ;
ab0 − a0 b ab0 − a0 b
• se ab0 − a0 b = 0, allora
3. metodo di riduzione;
4. metodo di Cramer.
3x + 2y = 7, 2x − 4y = 1.
7−2y
Dalla prima eq. si ricava x= 3
e si sostituisce nella seconda:
7 − 2y 11
2 − 4y = 1 ⇒ 16y = 11, ⇒ y=
3 16
57
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
11 45 15
3x + 2 =7 ⇒ 24x + 11 = 56 ⇒ x= = .
16 24 8
2x + y = 7, 6x + 3y = 21.
7−y
Dalla prima eq. si ricava x= 2
e si sostituisce nella seconda:
7−y
6 + 3y = 21 ⇒ 21 − 3y + 3y = 21, ⇒ 21 = 21
2
La seconda equazione non dà informazioni perché è una conseguenza della
prima. Ci sono infinite soluzioni,
7−y
x= , y arbitrario.
2
Ad es.,
7
(x = , y = 0), (x = 3, y = 1), (x = 4, y = −1) ...
2
sono tutte soluzioni.
2x + y = 7, 6x + 3y = 20.
7−y
x=
2
e si sostituisce nella seconda:
7−y
6 + 3y = 20 ⇒ 21 − 3y + 3y = 20, ⇒ 21 = 20 (?).
2
Siamo pervenuti ad una contraddizione: quindi non ci sono soluzioni.
58
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Esempio 35
x = 5y+4
2x − 5y = 4
⇒ 2
x+y =1 x=1−y
5y+4
y = − 27
=1−y 7y = −2
2 ⇒ ⇒ 2
x=1−y x=1−y x=1+ 7
= 97 .
Esempio 36
2x − 5y = 4 2x − 5y = 4
⇒
x+y =1 5x + 5y = 5
Esempio 37
x − 7y = 5
2x + 3y = 8
1 −7 5 −7 1 5
= −2.
∆ = = 17, ∆x =
= 71, ∆y =
2 3 8 3 2 8
59
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
∆x 71 ∆y 2
x= = , y= =− .
∆ 17 ∆ 17
Ovviamente, deve essere ∆ 6= 0, altrimenti il sistema è indeterminato o
impossibile.
3a3 b2
a) − √
3 xy
a) 0
60
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
16x
b)
3(4x2 − 1)
12x
c) (∗)
4x2 − 1
d) nessuna delle precedenti
x + 12 x − 12
= 2
−
x − 12 2
x + 21
3 3
e quindi si ha:
2 2
x + 12 − x − 12 x2 + x + 41 − x2 − x + 14
= 2 1
1
= 2 2− 1
=
3
x − 2
x + 2 3
x 4
x2 + x + 14 − x2 + x − 1
4 2x 2x 6 12x
= 2 2− 1
= 4x2 −1
= 4x2 −1
= 2x· = 2 ,
3
x 4
2
3 4 6
4x2−1 4x − 1
da cui si evince che la riposta giusta è la c).
x−a x+a
3. L’espressione − è uguale a
b (x + a) b (x − a)
a) 0
4ax
b) − (∗)
b(x2 − a2 )
2(x2 + a2 )
c)
b(x2 − a2 )
d) nessuna delle precedenti
61
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
mcm {b (x + a) , b (x − a)} = b (x + a) (x − a) ;
a) m = 1 , m = 3
b) ogni valore di m
c) m 6= 3
d) m 6= 1 , m 6= 3 (∗)
(m − 1)(m − 3) 6= 0 ⇔ m 6= 1 e m 6= 3
62
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
0=0
0 = −4 ,
5−x≥0 ⇔ x ≤ 5.
Precisiamo quindi che l’equazione non avrà mai soluzioni reali per tutti
i numeri x > 5.
Per quanto riguarda i valori x ≤ 5, basta osservare che per la definizione
di radice quadrata, si può affermare che
√
5 − x ≥ 0 ∀x ≤ 5
63
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2.6.2 Disequazioni
Nota 7 Per le disequazioni che coinvolgono esponenziali, logaritmi e funzio-
ni trigonometriche può essere utile leggere il capitolo 4.
3x + 1
1. La disequazione < 2 è soddisfatta:
2
5
a) − < x < 1 (∗)
3
b) per ogni valore reale di x
5
c) x > −
3
d) x < 1
Svolgimento. Utilizziamo innanzitutto la proprietà
a |a|
= ,
b |b|
ottenendo così:
3x + 1 |3x + 1| |3x + 1|
2 = = .
|2| 2
La disequazione diventa
|3x + 1|
<2
2
e moltiplicando ambo i membri della disequazione data per 2, si ottiene:
|3x + 1|
2· < 2 · 2, ⇔ |3x + 1| < 4 .
2
64
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
−4 < 3x + 1 < 4 ,
65
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
p(x)
≤ 0,
q(x)
2x(x + 1) − (x2 − 1) − x
≤0
x(x2 − 1)
2x2 + 2x − x2 + 1 − x
≤0
x(x2 − 1)
x2 + x + 1
≤ 0.
x(x2 − 1)
Studiamo, a questo punto, il segno di ciascun fattore che interviene
nella frazione al primo membro:
66
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x2 + x + 1 > 0 ∀ x ∈ R ,
0
----------|+++++++++++
-1 +1
+++++|----------|+++++
67
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) x > 3
d) x < 1
4x − 5
>0
x−3
Relativamente alla prima delle 2 disequazioni, e cioè
7
< 0,
x−3
il segno della frazione è dato dal segno del denominatore, che è positivo
per x > 3 e negativo per x < 3. Possiamo dunque concludere che
la disequazione è soddisfatta per tutti i valori che rendono negativo il
rapporto e cioè
x < 3.
68
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x−3>0 ⇔ x > 3;
5/4
------|+++++++++++++++
3
------------|+++++++++
x<3
5
x< oppure x > 3
4
La disequazione assegnata è soddisfatta per tutti i valori di x che
verificano entrambe le disequazioni, e cioè
5
x< ,
4
e la risposta esatta è dunque la a).
√
4. La disequazione x − 1 − x2 > 0 è soddisfatta:
69
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√
2
b) < x ≤ 1 (∗)
2
√ √
2 2
c) − <x<−
2 2
d) mai
equivale al sistema:
2
1 − x2 ≥ 0 x −1≤0 −1 ≤ x ≤ 1
x>0 x>0 x>0 √ √
1 − x2 < x2
2
2x − 1 > 0 x < − 22 , x > 2
2
70
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) −2 < x < 3
d) mai
equivale a:
x+6≥0 x≥0
∨
x<0 x + 6 > x2
x ≥ −6 x≥0
∨
x<0 x2 − x − 6 < 0
x ≥ −6 x≥0
∨
x<0 x2 − x − 6 < 0
x ≥ −6 x≥0
∨
x<0 −2 < x < 3
−6 ≤ x < 0 ∨ 0≤x<3
−6 ≤ x < 3
e la risposta esatta è dunque la b).
√
6. La disequazione − 3 2x − 1 < 1 è soddisfatta:
71
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
pertanto, otteniamo:
1
53x−1 > 5x ⇔ 3x − 1 > x ⇔ 2x > 1 ⇔ x>
2
e la risposta esatta è dunque la b).
72
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) 0 < x < 5
d) x < 1 , x > 3
32x = (3x )2 = t2
t < 1, t>3
x < 0, x>1
73
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ax > 0 ∀ a, x ∈ R , a > 0 .
A questo punto, possiamo occuparci dello studio del segno del nume-
ratore e del denominatore della frazione; relativamente al numeratore,
per la suddetta proprietà, possiamo affermare che:
ex > 0 ∀ x ∈ R ,
2x + 3−x > 0 ,
2x > 0 ∀ x ∈ R ,
e
3−x > 0 ∀ x ∈ R ,
la somma di 2 numeri strettamente positivi è anch’essa strettamente
positiva. Possiamo concludere che la frazione al primo membro del-
la disequazione data è senz’altro un numero strettamente positivo, in
quanto rapporto di 2 numeri positivi, cioè
ex
>0
2x + 3−x
e dunque la disequazione assegnata non è mai verificata e la risposta
esatta è la b).
74
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
π 3 5 7
b) < x < π, π < x < π
4 4 4 4
π 3 5 7
c) 0 < x < , π < x < π , π < x < 2π
4 4 4 4
d) 0 < x < 2π
−1 ≤ cos x ≤ 1 ⇔ 0 ≤ cos2 x ≤ 1 ∀ x ∈ R .
Se osserviamo che
0 ≤ cos2 x ≤ 1 ∀ x ∈ R ⇔ −1 ≤ cos2 x ≤ 0 ∀ x ∈ R
cos2 x + sin2 x = 1 , ∀x ∈ R,
cos2 x = 1 − sin2 x , ∀x ∈ R,
75
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
la disequazione data
sin x − cos2 x + 1 > 0
si riscrive come segue:
sin x − 1 − sin2 x + 1 > 0 ,
76
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
77
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) nessuna soluzione
b) x = −2 , y = 1 , z = 5
c) x = 0 , y = 1 , z = 0
d) x = 2 , y = −1 z = 1 (∗)
78
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x = −2y x = −2(−1) x=2
⇔ z = −y ⇔ z = −(−1) ⇔ z=1
y = −1 y = −1 y = −1
a) 0
8x
b) −
4x2 − 1
79
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x2 + 1
c) 4 (∗)
x2 − 1
d) nessuna delle precedenti
x−a x+a
• L’espressione + è uguale a
b (x + a) b (x − a)
a) 0
4ax
b) −
b(x2 − a2 )
2(x2 + a2 )
c) (∗)
b(x2 − a2 )
d) nessuna delle precedenti
2.7.2 Disequazioni
• La disequazione |2x − 5| < 7 è soddisfatta:
80
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
d) mai
2 1
• La disequazione ≤ 2 è soddisfatta:
x−1 x −1
1
a) x < −1 , − ≤ x < 1 (∗)
2
1
b) −1 < x ≤ − , x > 1
2
c) per ogni valore reale di x
1
d) x ≤ −
2
1 2x − 7
• La disequazione 1 − > 2 è soddisfatta:
2x + 3 4x − 9
1
a) per ogni valore reale di x 6=
2
3 3
b) x < − , x > (∗)
2 2
c) 1 < x < 4
d) x < 1 , x > 3
x−2 x
• La disequazione < è soddisfatta:
x−1 x+1
a) per ogni valore reale di x
b) mai
c) x < −1 , x > 1 (∗)
1
d) x >
2
√
• La disequazione −x2 − 5x + 2 ≥ 1 è soddisfatta:
81
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√ √
• La disequazione x2 − 1 > − 8 è soddisfatta:
a) x = 0 , y = 1 , z = 0
82
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
b) x = 1 , y = −3 , z = 2
c) x = −1 , y = 3 z = −2 (∗)
d) nessuna soluzione
a) x = 3 , y = 2 (∗)
b) x = 0 , y = 1
c) x = 3 , y = 1
d) nessuna soluzione
2x − z = 0
• Le soluzioni del sistema x − y + 3z = 1 sono:
x + 2y = 3
a) x = 1 , y = 6 , z = 2
b) x = 0 , y = 1 , z = 0
1 4 2
c) x = , y = z= (∗)
3 3 3
d) nessuna soluzione
83
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
84
Capitolo 3
MATEMATICA DI BASE –
MODULO 3
85
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
4. Cose che possono essere portate a sovrapporsi l’una con l’altra sono
uguali tra loro.
3.2.2 Definizioni
1. Un punto è ciò che non ha parti.
4. Una retta è una linea che giace ugualmente rispetto ai punti su di essa.
7. Una superficie piana è quella che giace ugualmente rispetto alle rette
su di essa.
10. Quando una retta innalzata a partire da un’altra retta forma con essa
angoli adiacenti uguali fra loro, ciascuno dei due angoli è retto, e la
retta si dice perpendicolare a quella su cui è innalzata.
15. Dicesi cerchio una figura piana delimitata da un’unica linea tale che
tutte le rette che terminano su di essa a partire da un medesimo punto
fra quelli interni alla figura, siano uguali fra loro.
86
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
17. Dicesi diametro del cerchio una retta condotta per il centro e terminata
da ambedue le parti dalla circonferenza del cerchio, la quale retta taglia
anche il cerchio per metà.
20. Dicesi triangolo equilatero la figura trilatera che ha i tre lati uguali,
triangolo isoscele quella che ha soltanto due lati uguali, e scaleno quella
che ha i tre lati disuguali.
22. Dicesi quadrato la figura quadrilatera che ha i lati uguali e gli angoli
retti.
23. Diconsi parallele rette giacenti nello stesso piano che, prolungate il-
limitatamente in entrambe le direzioni, non si incontrino fra loro da
nessuna delle due parti.
3.2.3 Postulati
1. È possibile condurre una linea retta da un qualsiasi punto ad ogni altro
punto.
87
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
5. Se (in un piano) una retta, intersecando due altre rette, forma con
esse, da una medesima parte, angoli interni la cui somma minore di due
angoli retti, allora queste due rette indefinitamente prolungate finiscono
con l’incontrarsi dalla parte detta.
3.3.1 Poligonali
Consideriamo dei punti nel piano e congiungiamoli con dei segmenti a due a
due consecutivi: otteniamo una poligonale o spezzata.
3.3.2 Poligono
Si chiama poligono la figura formata da una spezzata chiusa non intrecciata
e dalla parte finita di piano da essa limitata.
I segmenti che compongono la spezzata chiusa si dicono lati del poligono.
Un poligono ha sempre un ugual numero di lati, di vertici e di angoli. Tale
numero dà il nome al poligono:
• 3 angoli → triangolo;
• 4 angoli → quadrangolo;
• 5 angoli → pentagono;
• 6 angoli → esagono;
• 10 angoli → decagono;
88
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• 15 angoli → pentadecagono;
• n angoli → n–agono;
• ISOSCELI, se due dei tre lati sono uguali (più esattamente: congruen-
ti);
π
• RETTANGOLI, se un angolo è retto (900 , o, più propriamente, 2
radianti).
89
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Criteri di Similitudine
• Due triangoli sono simili se hanno due angoli ordinatamente uguali;
• Due triangoli sono simili se hanno un angolo uguale compreso fra lati
proporzionali;
90
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Corollari
• Tutti i triangoli equilateri sono simili fra loro;
3.3.5 Quadrilateri
I quadrilateri sono figure con quattro lati e quattro angoli.
Proprietà
• La somma degli angoli interni è di 360◦ (2π radianti); in generale la
somma degli angoli interni di un poligono è pari a tanti angoli piatti
quanti sono i lati diminuiti di 2;
91
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• i rombi: quadrilateri che hanno tutti i lati uguali e quelli opposti sono
paralleli, in effetti esso risulta essere un particolare parallelogramma
con i lati uguali;
• triangolo equilatero;
• quadrato;
• pentagono regolare;
• esagono regolare;
• ...
92
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3.3.7 Circonferenza
Si chiama circonferenza il luogo geometrico dei punti P di un piano che sono
equidistanti da un punto prefissato, C, detto centro.
93
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
7. Se due corde sono equidistanti dal centro della circonferenza allora tali
corde sono isometriche.
Teorema 2 Ogni angolo alla circonferenza è uguale alla metà del corrispon-
dente angolo al centro.
Corollari
• Ogni triangolo inscritto in una semicirconferenza è un triangolo rettan-
golo, la cui ipotenusa coincide con il diametro della semicirconferenza;
• Tutti gli angoli alla circonferenza che insistono sullo stesso arco, o su
archi isometrici, sono uguali fra loro.
94
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• perimetro, che è pari alla somma delle misure dei lati della figura piana;
95
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
In ogni triangolo rettangolo il quadrato avente come lato uno dei cateti è
equivalente (ha la stessa area) al rettangolo che ha per dimensioni l’ipotenusa
e la proiezione del predetto cateto sull’ipotenusa.
Teorema di Pitagora
96
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
97
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3.4 Solidi
Esempi di solidi sono: Prisma, Parallelepipedo, Piramide, Cilindro, Cono,
Sfera, Poliedri Regolari.
Un poliedro si dice regolare quando le sue facce sono poligoni regolari
tutti uguali e i suoi angoloidi sono tutti uguali fra di loro.
A differenza dei poligoni regolari, che sono infiniti, esistono solo 5 poliedri
regolari, che sono i cosiddetti solidi platonici.
98
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Formule
99
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
vale a dire:
In coordinate ortogonali la distanza di due punti è data dalla radice quadrata
della somma dei quadrati delle differenze tra le coordinate omologhe.
100
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
cioè è uguale alla radice quadrata della somma dei quadrati delle coordinate.
3.5.2 Retta
• La retta o linea retta è uno degli enti geometrici fondamentali della
geometria euclidea. Viene definita da Euclide nei suoi Elementi come
un concetto primitivo.
101
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ax + by + c = 0
y = mx + q, oppure x = m0 y + q 0 ,
dove
a b
m = − , m0 = −
b a
è il coefficiente angolare (rispetto all’asse x o all’asse y) e quantifica la
pendenza della retta.
Retta: Esempi
Consideriamo la retta
y = x − 1.
Tutti i punti di questa retta godono di avere per coordinate le coppie di
numeri
(x, x − 1), per ogni scelta di x.
Cioè, coppie di numeri che, sostituiti ordinatamente al posto delle variabili
x e y nell’equazione, soddisfano l’equazione stessa.
102
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Retta: Proprietà
Assegnata quindi una retta
ax + by + c = 0
•
A = {P ≡ (x, y) : ax + by + c = 0}
•
B = {P ≡ (x, y) : ax + by + c > 0}
•
C = {P ≡ (x, y) : ax + by + c < 0}
x − x1 y − y1
= .
x2 − x 1 y2 − y1
Questa formula rappresenta il modo più pratico per scrivere l’equazione della
retta, non parallela ad alcun asse coordinato, passante per i punti suddetti.
• condizione di parallelismo: m = m0 ;
103
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
ax + by + c = 0,
b(x − x0 ) − a(y − y0 ) = 0,
Fascio di rette
Tutte le rette passanti per un punto P ≡ (x0 , y0 ) (fascio di rette) hanno
equazione
y − y0 = m(x − x0 ).
ax + by + c = 0, a0 x + b0 y + c0 = 0
che non sono parallele (il che analiticamente corrisponde alla condizione a ·
b0 − a0 · b 6= 0), il loro punto di intersezione si trova risolvendo il sistema
lineare
ax + by + c = 0, a0 x + b0 y + c0 = 0,
che è determinato e ha un’unica soluzione.
Nel caso di rette parallele si ha un sistema indeterminato (le due equazioni
identificano la stessa retta) o impossibile (le due equazioni identificano due
rette parallele ma distinte).
104
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
105
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
106
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Baricentro di un triangolo
Le cordinate del baricentro di un triangolo sono date dalle medie aritmetiche
delle rispettive coordinate dei suoi tre vertici.
3.5.3 Circonferenza
L’equazione di una circonferenza di centro C ≡ (x0 , y0 ) e raggio r è
(x − x0 )2 + (y − y0 )2 = r2 ,
che traduce analiticamente che i punti di coordinate (x, y) della circonferenza
hanno distanza pari a r dal centro C ≡ (x0 , y0 ).
107
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
• ∆ > 0: ci sono due soluzioni distinte di x che sono le ascisse dei punti
di intersezione; si calcolano poi i corrispondenti valori di y; la retta
interseca la circonferenza in due punti (retta secante);
108
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3.5.4 Parabola
La parabola è il luogo dei punti del piano equidistante da una retta fissa detta
direttrice e da un punto fisso detto fuoco non appartenente alla direttrice.
y = 0,
y = ax2 + bx + c, a, b, c ∈ R, a 6= 0.
109
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
b 1 + 4ac − b2
− , ,
2a 4a
1 + b2 − 4ac
y=− .
4a
x = ay 2 + by + c, a, b, c ∈ R.
4ac − b2 −b
, ,
4a 2a
1 + 4ac − b2
b
,− , ,
4a 2a
1 + b2 − 4ac
x=− .
4a
110
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 62o (∗)
b) 78o
c) 90o
d) 152o
111
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
BC · h 4 B 0 C 0 · 4h0 B 0 C 0 · h0
S= = = 16 = 16 S 0 = 16·9 cm2 = 144 cm2
2 2 2
e la risposta esatta è pertanto la a).
a) 36 cm (∗)
b) 32 cm
c) 24 cm
d) 48 cm
112
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
p = AB + BC + AC = 9 cm + 15 cm + 12 cm = 36 cm
SQ = `2 .
113
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
114
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 3 cm
b) 12 cm
c) 4 cm
d) 6 cm (∗)
6 · 3 cm = 18 cm ;
sottraendo dalla somma di tutti gli spigoli, la somma di quelli delle due
basi, si ottiene la somma delle misure degli spigoli laterali, e cioè
36 cm − 18 cm = 18 cm ;
115
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
212
b) π dm3 (∗)
3
424
c) π dm3
3
400
d) π dm3
9
Svolgimento. Il volume del solido è dato dalla somma del volume del
cilindro di raggio di base r = 2 dm ed altezza h = 15 dm che è
116
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
117
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 7
b) 5 (∗)
c) 1
d) 12
2. Dati i punti A = (7, 8) e M = (2, 3), quali sono le coordinate del punto
B tale che M sia il punto medio del segmento di estremi A e B?
118
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
xB = 4 − 7 = −3 , yB = 6 − 8 = −2 ,
119
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
y − yP = mr0 (x − xP ) ,
y − 3 = −1 · (x − 2) ,
y − 3 = −x + 2 ,
y − 3 + x − 2 = 0,
x + y − 5 = 0.
Ricordiamo infine che la distanza di un punto P = (xP , yP ) da una
retta r di equazione ax + by + c = 0 è data da:
|axP + byP + c|
d(P, r) = √ ,
a2 + b 2
e quindi la distanza dall’origine O = (0, 0) della retta r0 di equazione
x + y − 5 = 0 è data da:
|1 · 0 + 1 · 0 − 5| |0 + 0 − 5| |−5| 5
d(P, r) = √ = √ = √ =√
12 + 12 1+1 2 2
e la risposta esatta è la d).
a) 2x + 3y = 10
b) 3x + 2y = 10
c) 3x + 2y = 7 (∗)
d) 2x − 3y = 7
120
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
121
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
x2 + y 2 + ax + by + c = 0 (3.1)
cioè:
4 + 25 + 2a + 5b + c = 0,
16 + 4a + c = 0,
4 − 2a + c = 0;
da cui
4a + 5b + 25 = 0,
6a + 12 = 0,
c = 2a − 4,
122
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
e quindi
4a + 5b = −25,
6a = −12.
c = 2a − 4;
123
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
∆
−4 = −
4a
124
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
125
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
∆
−2 = −
4a
Se ricordiamo inoltre che l’equazione della direttrice è data da:
1+∆
y=−
4a
alle 2 condizioni precedenti si aggiunge quella che il secondo membro
dell’equazione precedente deve essere uguale a −4, e quindi:
b b
5=−
5=−
2a
2a
∆ b2 − 4ac
−2 = − ⇔ −2 = −
4a
4a
2
−4 = − 1 + ∆ −4 = − 1 + b − 4ac
4a 4a
che è un sistema di 3 equazioni nelle 3 incognite a, b e c. Moltiplicando
la prima equazione per −2a, la seconda e la terza per −4a, si ha:
b
5 · (−2a) = − · (−2a)
2a
−10a = b
2
b − 4ac
−2 · (−4a) = − · (−4a) ⇔ 8a = b2 − 4ac
4a
16a = 1 + b2 − 4ac
2
−4 · (−4a) = − 1 + b − 4ac · (−4a)
4a
b = −10a b = −10a
2
8a = (−10a) − 4ac ⇔ 8a = 100a2 − 4ac ⇔
2 2
16a = 1 + (−10a) − 4ac 16a = 1 + 100a − 4ac
126
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
b = −10a
⇔ 2 = 25a − c ⇔
16a = 1 + 100a2 − 4ac
b = −10a b = −10a
⇔ c = 25a − 2 ⇔ c = 25a − 2
2
16a = 1 + 100a − 4a(25a − 2) 16a = 1 + 100a2 − 100a2 + 8a
1 10 5
b = −10 · = − = −
8 8 4
b = −10a
1 25 25 − 16 9
c = 25a − 2 ⇔ c = 25 · − 2 = −2= =
8a = 1
8 8 8 8
a= 1
8
Sostituendo i valori a = 1/8, b = −5/4 e c = 9/8 nella generica
equazione della parabola
1 5 9
y = x2 − x + ,
8 4 8
si vede facilmente che la risposta esatta è la c).
a) 38 dm
b) 18 dm (∗)
c) 13 dm
d) 28 dm
4
• In un triangolo rettangolo un cateto è dell’ipotenusa ed il perimetro
5
è 96 cm. Quanto misura l’ipotenusa?
a) 40 cm (∗)
127
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
b) 32 cm
c) 24 cm
d) 48 cm
a) 5 cm (∗)
b) 6 cm
c) 7 cm
d) 9 cm
a) 70 cm3
b) 60 cm3 (∗)
c) 30 cm3
d) 120 cm3
128
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 5 cm (∗)
b) 6 cm
c) 7 cm
d) 9 cm
4
• In un triangolo rettangolo un cateto è dell’ipotenusa ed il perimetro
5
è 96 cm. Quanto misura l’ipotenusa?
a) 40 cm (∗)
b) 32 cm
c) 24 cm
d) 48 cm
a) 38 dm
b) 18 dm (∗)
c) 13 dm
d) 28 dm
129
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 28 cm
b) 21 cm (∗)
c) 42 cm
d) 20 cm
a) (5, 3)
b) (3, 3)
c) (4, 4)
d) (4, 3) (∗)
• Qual è il
punto medio M del segmento di estremi A = (−1, 2) e
1
B = 2, ?
2
3 3
a) M = − ,
2 2
5
b) M = 1,
2
1 5
c) M = ,
2 2
1 5
d) M = , (∗)
2 4
130
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
3
a)
13
5
b) √
3
1
c) √
2
6
d) √ (∗)
13
• Sia P il punto di intersezione delle rette di equazioni x+y = 1 e x−2y =
1. Qual è l’equazione della retta passante per P e perpendicolare alla
bisettrice del primo e terzo quadrante?
a) 2x − y − 2 = 0
b) x − y − 1 = 0
c) x = 1
d) x + y − 1 = 0 (∗)
131
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
132
Capitolo 4
MATEMATICA DI BASE –
MODULO 4
4.1 Relazioni
Dati due insiemi non vuoti A e B, una relazione R tra essi è una legge
qualsiasi che associa ad elementi dell’uno elementi dell’altro.
Da un punto di vista matematico, una relazione R tra due insiemi non
vuoti A e B è un sottoinsieme del prodotto cartesiano A × B. I due insiemi
possono anche coincidere.
Esempio 43
A = {uva, casa, tavolo, gatto}
B = {1, 2, 3, 4, 5, 6}
La relazione associa ad ogni parola il numero di
lettere. Le coppie di elementi in relazione,
{(uva, 3), (casa, 4), (tavolo, 6), (gatto, 5)},
costituiscono un sottoinsieme (proprio) del prodot-
to cartesiano A × B.
Esempio 44
A = {3, 4, 5, 6, 7}, B = {2, 3, 4}.
133
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
R = {(3, 3), (4, 2), (4, 4), (6, 2), (6, 3)},
A × B = {(3, 2), (3, 3), (3, 4), (4, 2), (4, 3), (4, 4), (5, 2), (5, 3), (5, 4),
(6, 2), (6, 3), (6, 4), (7, 2), (7, 3), (7, 4)}.
Da notare che gli elementi 5 e 7 sono single (non hanno alcun elemento
di B con cui essere in relazione).
R = {(x, y) ∈ A × B : x + y = 3}.
134
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Relazione di Equivalenza
Una Relazione si dice di Equivalenza se è riflessiva, simmetrica e transitiva
(ad es., la relazione di parallelismo tra rette del piano, o la relazione di
uguaglianza).
Relazione di Ordine
Una Relazione si dice di Ordine se è riflessiva, antisimmetrica e transitiva
(ad es., la relazione ≤ tra i numeri reali).
R = {(x, y) | x + y è pari}.
1. La relazione è riflessiva.
2. La relazione è simmetrica.
3. La relazione è transitiva.
R = {(x, y) | x · y è pari}.
135
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
4.2 Funzioni
Le funzioni da un insieme A ad un insieme B sono particolari relazioni. In
una relazione ci possono essere elementi di A che non sono in relazione con
nessun elemento di B, o che sono in relazione con più elementi di B.
Una funzione
f : A → B, x 7→ y = f (x)
è una relazione che associa ad ogni elemento x ∈ A un unico elemento y ∈ B.
Esempio 46 Siano
A = {Leonardo, Michelangelo, De Chirico, Van Gogh},
B = {La Gioconda, Le muse inquietanti, I girasoli, L’uomo di Vitruvio, Urlo};
la Relazione che associa ad un artista una sua opera non è una Funzione.
Infatti:
136
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R → R, x 7→ x2 − 7x + 9;
2
f : R → R+ , x 7→ e−x /2 ;
f : R+ − {0} → R, x 7→ log x − 5x;
f : R → R, x 7→ sin(x2 ) − 3 cos(x).
Ad esempio, le funzioni
f : R → R, x 7→ sin(x),
f : R → [−1, 1], x 7→ sin(x)
137
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
4.2.3 Grafici
Si definisce Grafico di una funzione f : A → B l’insieme G di tutte le coppie
ordinate (x, y) che si ottengono prendendo un valore di x ∈ A e trovando il
corrispondente valore di y = f (x) ∈ B. Un punto P ≡ (x0 , y0 ) è un punto
del grafico della funzione f se y0 = f (x0 ).
Esempio 48 La funzione
138
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R+ − {0} → R, x 7→ log(x)
è iniettiva perché non esistono valori reali positivi distinti che hanno lo stesso
logaritmo. Invece, la funzione
f : R → R+ , x 7→ x4 + x2
non è iniettiva perché numeri opposti hanno la stessa immagine (ad es., x = 1
e x = −1 hanno come immagine y = 2).
139
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Nota 10 Ogni funzione può essere resa suriettiva restringendo il suo codo-
minio all’insieme delle sue immagini. Ad es.,
f : R → [−1, 1], x 7→ sin(x) è suriettiva.
Esempio 50 Le funzioni
f : R → R, x 7→ x3
f : R → R, x 7→ ex − e−x
è biettiva.
140
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Grafico di una
Funzione da R in R Biettiva
Nota 11 È possibile restringere dominio e codominio di una funzione per
renderla biunivoca.
f :R→R f : R+ → R+
non è né Iniettiva né Suriettiva Suriettiva è Biettiva
141
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R → R, x 7→ y = 2x
g : R → R, y 7→ z = y 2
g ◦ f : R → R, x 7→ (2x)2 = 4x2 ,
f ◦ g : R → R, x 7→ 2(x)2 = 2x2 .
g ◦ f 6= f ◦ g.
f −1 : B → A, y 7→ f −1 (y) = x,
142
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R → R+ − {0}, x 7→ y = exp(x) = ex
f −1 : R+ − {0} → R, x 7→ ln(x).
ln(1) = 0, ln e = 1,
x1
ln(x1 · x2 ) = ln(x1 ) + ln(x2 ), ln = ln(x1 ) − ln(x2 ).
x2
f : R → R, x 7→ y = sin(x)
143
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R → R, x 7→ y = cos(x)
f : R → R, x 7→ k (k costante)
Funzione Lineare
f : R → R, x 7→ ax + b
(a, b costanti)
144
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Funzione quadratica
f : R → R, x 7→ ax2 + bx + c
(a, b, c costanti, a 6= 0)
Funzione potenza
f : R → R, x 7→ xn
(n ∈ N)
n pari n dispari
f : R \ {0} → R, x 7→ x−n
(n ∈ N)
n pari n dispari
145
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√
f : R+ → R+ , x 7→ x
√
f : R → R, x 7→ 3
x
146
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f : R → R+ , x 7→ |x|
Funzione esponenziale
f : R → R+ , x 7→ ax , a>0
a>1 0<a<1
Funzione logaritmo
147
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a>1 0<a<1
Funzioni trigonometriche
Le funzioni trigonometriche, utili nella risoluzione dei triangoli, si possono
definire a partire dalla circonferenza unitaria, cioè una circonferenza il cui
raggio è 1. La circonferenza unitaria è usualmente centrata nell’origine (0, 0)
in un sistema di coordinate cartesiane nel piano euclideo.
Se (x, y) è un punto della circonferenza unitaria del primo quadrante,
allora x e y sono le lunghezze dei lati di un triangolo rettangolo la cui ipo-
tenusa ha lunghezza 1. Quindi, per il teorema di Pitagora, x e y soddisfano
l’equazione
x2 + y 2 = 1
Poiché x2 = (−x)2 per ogni x, e poiché la riflessione di ogni punto della
circonferenza unitaria sull’asse x (o y) appartiene ancora alla circonferenza
unitaria, l’equazione precedente vale per ogni punto (x, y) della circonferenza
unitaria, non solo nel primo quadrante.
Le funzioni trigonometriche coseno e seno possono essere definite sulla
circonferenza unitaria come segue. Se (x, y) è un punto della circonferenza
unitaria, e se il raggio dall’origine (0, 0) a (x, y) forma un angolo θ con l’asse
x positivo, (l’angolo misurato nel versio antiorario), allora
cos(θ) = x sin(θ) = y,
cioè, l’ascissa x è il coseno dell’angolo θ, cos(θ), e l’ordinata y è il seno
dell’angolo θ (sin(θ)) Per definizione delle funzioni seno e coseno, l’equazione
x2 + y 2 = 1 fornisce la relazione fondamentale
cos2 (θ) + sin2 (θ) = 1
148
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Nota 12 Gli angoli, oltre che in gradi sessagesimali (angolo giro: 3600 ; an-
golo piatto: 1800 ; angolo retto: 900 ) si misurano in radianti. Un radiante è
la misura di un angolo che spazza un arco di circonferenza di lunghezza pari
al raggio della circonferenza stessa (angolo giro: 2π radianti; angolo piatto:
π
π radianti; angolo retto: radianti).
2
Per angoli maggiori di 2π radianti o minori di −2π radianti, si può semplice-
mente immaginare di compiere più giri intorno al cerchio. In questo modo,
il seno ed il coseno diventano funzioni periodiche di periodo 2π.
sin(θ) = sin (θ + 2πk) ,
cos(θ) = cos (θ + 2πk)
per ogni angolo θ e per ogni k intero.
A partire dal seno e dal coseno si introducono le altre funzioni trigono-
metrice:
sin(θ)
• tangente: tan(θ) = ,
cos(θ)
149
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
cos(θ)
• cotangente: cot(θ) = ,
sin(θ)
1
• secante: sec(θ) = ,
cos(θ)
1
• cosecante: csc(θ) = ,
sin(θ)
Le seguenti relazioni sono valide qualunque sia il valore di θ per cui le funzioni
si possono calcolare:
π π
sin(θ) = cos −θ , cos(θ) = sin −θ ,
2π 2π
tan(θ) = cot −θ , cot(θ) = tan −θ ,
2 2
sin(−θ) = − sin(θ), cos(−θ) = cos(θ),
tan(−θ) = − tan(θ), cot(−θ) = − cot(θ),
sin(θ) = sin(π − θ), cos(θ) = − cos(π − θ),
tan(θ) = − tan(π − θ), cot(θ) = − cot(π − θ),
sin(θ) = − sin(π + θ), cos(θ) = − cos(π + θ),
tan(θ) = tan(π + θ), cot(θ) = cot(π + θ).
150
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
151
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2 sin x2 cos x2
x x
sin(x) = 2 sin cos =
sin2 x2 + cos2 x2
2 2
2 tan x2
= ,
1 + tan2 x2
cos2 x − sin2 x
2 x 2 x
2 2
cos(x) = cos − sin =
2 2 sin2 x2 + cos2 x2
1 − tan2 x2
= ,
1 + tan2 x2
Ponendo x
t = tan ,
2
x
si hanno le formule parametriche in funzione della tan 2
:
2t
sin(x) = ,
1 + t2
1 − t2
cos(x) = ,
1 + t2
2t
tan(x) = ,
1 − t2
l’ultima delle quali si ricava dalle due precedenti. Queste ultime sono impor-
tanti nella risoluzione di alcune equazioni e disequazioni trigonometriche.
Funzione seno
152
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Funzione coseno
Funzione tangente
nπ o
f :R\ + kπ : k ∈ Z → R,
2
x 7→ tan(x)
Funzione cotangente
f : R \ {kπ : k ∈ Z} → R,
x 7→ cot(x)
153
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
f (x + 2) − 2f (x + 1) + f (x) =
= [m(x + 2) + q] − 2[m(x + 1) + q] + [mx + q] =
= mx + 2m + q − 2mx − 2m − 2q + mx + q = 0.
Esercizio 7 Sapendo che un cilindro ha volume V = 3, scrivere il raggio di
base r in funzione dell’altezza h.
Il volume di un cilindro di raggio r e altezza h è
V = πr2 h.
Nel nostro problema è
r
3 3
3 = πr2 h ⇒ r2 = ⇒ r= .
πh πh
154
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Esercizio 8 Date le seguenti funzioni dire per quali valori del parametro il
relativo grafico passa per il punto scritto a lato:
1. y = 2x + a, P ≡ (3, 1);
Risposta:
1. 1 = 2 · 3 + a ⇒ a = −5;
1. ∀x ∈ R;
155
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
4. ∀x ∈ R;
5. ∀x ∈ R;
6. ∀x ∈ R;
a) 6 , −1
b) −6 , 1 (∗)
c) −4 , 3
d) la curva non ha alcun punto di ordinata −3
156
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) x < 0
d) x ≤ 0 (∗)
x2 − 6x + 9 > 0
a) x ≤ 1 , x ≥ 7 (∗)
b) per ogni valore reale di x
c) 0 ≤ x ≤ 7
d) x > 0
157
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
log7 x2 − 8x + 8 ≥ log7 1 ;
x2 − 8x + 8 ≥ 1 ⇔ x2 − 8x + 7 ≥ 0
158
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
159
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
s
3
5. Per quali valori di x ∈ R, y = log10 − sin x è reale?
2
π 5
a) 0 ≤ x ≤ , π ≤ x ≤ 2π (∗)
6 6
π
b) x ≥
2
c) 0 ≤ x ≤ π
d) mai
−1 ≤ sin x ≤ 1 ∀ x ∈ R ,
0 = loga 1 , ∀ a > 0 , a 6= 1 ,
e quindi
0 = log10 1 ,
si può scrivere nella forma equivalente:
3
log10 − sin x ≥ log10 1 ;
2
160
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
161
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
162
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
√
x
8. Data la funzione y = e , qual è la sua funzione inversa?
√
a) x = ln y
b) x = ln (y 2 )
c) x = (ln y)2 (∗)
d) nessuna delle precedenti
a) 2 + log2 9 (∗)
b) 2 + log9 2
163
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) log2 9
d) 0
2x−2 = 9
10. Data la funzione y = log2 (x − 1), qual è l’ascissa del punto del grafico
di ordinata y = −2?
a) x = −1
b) x = 2
5
c) x = (∗)
4
d) non esiste alcun punto di ordinata −2
−2 = log2 (x − 1),
da cui
1 5
2−2 = x − 1 ⇔ =x−1 ⇔ x= .
4 4
164
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) x 6= −1 (∗)
b) x > −1
c) x < −1
d) −1 < x < 1
165
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) x = −2 (∗)
b) x = 4
1
c) x =
2
d) x = 2
3x + 1
• Per quale dei seguenti valori di x ∈ R il numero y = ln √ è reale?
x
a) x > 0 (∗)
1
b) x < − , x > 0
3
1
c) − < x < 0
3
d) nessuna delle precedenti
√
• Per quali valori di x ∈ R, y = 3 + 2 cos x − cos2 x è reale?
π 5
a) ≤x≤ π
3 3
b) 0 < x < π
c) −1 ≤ x ≤ 3
d) per ogni x ∈ R (∗)
2
• Data la funzione y = , con x 6= 2, qual è la sua funzione inversa?
2−x
2−y
a) x =
2
2
b) x = 1 −
y
2
c) x =
2−y
2
d) x = 2 − (∗)
y
1 3
• Data la funzione y = , x 6= − , qual è la sua funzione inversa?
2x + 3 2
166
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1 3
a) x = − (∗)
2y 2
1
b) x =
2y + 3
1
c) x =
y
y−1
d) x =
2y + 3
• Se 3x+1 = 7, allora x è uguale a
a) 0
b) log7 3 − 1
c) log3 7
d) log3 7 − 1 (∗)
167
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
168
Capitolo 5
MATEMATICA DI BASE –
MODULO 5
169
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
5.1.2 Definizioni
Consideriamo un insieme finito di n (n numero intero positivo!) elementi
di natura qualunque che si denotano con una sola lettera munita di indice
(a1 , a2 , a3 , . . . , an ), oppure con gli indici stessi (1, 2, 3, . . . , n).
I gruppi più importanti che si possono formare sono: le disposizioni, le
permutazioni e le combinazioni.
Le disposizioni e le combinazioni potranno essere semplici o con ripeti-
zione.
D3,2 = 3 · 2 = 6,
e precisamente:
(1, 2), (1, 3), (2, 1), (2, 3), (3, 1), (3, 2).
P3 = 3! = 6,
e precisamente:
(1, 2, 3), (1, 3, 2), (2, 1, 3), (2, 3, 1), (3, 1, 2), (3, 2, 1).
170
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
n–esima di un binomio).
171
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
172
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
(1, 1), (1, 2), . . . , (1, 6), (2, 1), . . . , (2, 6), (3, 1), . . . , (6, 6);
173
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
174
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Quindi, è più facile fare almeno un 6 con sei dadi che almeno due 6 con
dodici dadi!
175
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
1. P (A) ≥ 0.
Corollari
Dagli assiomi del calcolo delle probabilità discendono subito delle semplici
conseguenze.
Corollario 1
P (∅) = 0.
Infatti, poiché
P (A) = P (A + ∅) = P (A) + P (∅),
deve essere
P (∅) = 0.
176
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Corollario 2
P (A) = 1 − P (A).
Infatti, poiché
A+A=S e AA = ∅
si ha:
P (A) ≤ 1
P (A) = 1 − P (A) ≥ 0
segue che
P (A) ≤ 1.
Infatti:
A + B = A + AB e B = AB + AB,
da cui segue
eliminando
P (AB),
si ottiene:
P (A + B) = P (A) + P (B) − P (AB),
da cui, essendo
P (AB) ≥ 0,
si ha:
P (A + B) = P (A) + P (B) − P (AB) ≤ P (A) + P (B).
177
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
2. P (S|M ) = 1;
Dimostrazione
1. Dalla definizione di probabilità condizionata come rapporto di quantità
positive si deduce che P (A|M ) ≥ 0;
P (SM )
2. Essendo SM = M si ha: P (S|M ) = P (M )
= 1;
3.
P ((A + B)M ) P (AM + BM ) P (AM ) + P (BM )
P ((A + B)|M ) = = =
P (M ) P (M ) P (M )
P (AM ) P (BM )
= + = P (A|M ) + P (B|M ).
P (M ) P (M )
Infatti, essendo
B = BS = B(A1 + . . . + An ) = BA1 + . . . + BAn ,
(BAi )(BAj ) = ∅ ∀i 6= j
178
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
si può scrivere
da cui, essendo
P (BAi ) = P (B|Ai )P (Ai ),
si ottiene la probabilità totale.
179
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
365!
P (n) = 1 − .
365n · (365 − n)!
180
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
n P (n) (%)
20 41.1438
21 44.3688
22 47.5695
23 50.7297
24 53.8344
25 56.87
26 59.8241
27 62.6859
28 65.4461
29 68.0969
30 70.6316
35 81.4383
40 89.1232
45 94.0976
50 97.0374
55 98.6262
60 99.4123
65 99.7683
70 99.916
75 99.972
80 99.9914
85 99.9976
90 99.9994
181
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
182
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 120
b) 30 (*)
c) 480
d) nessuna delle risposte precedenti
P5 5! 120
= = = 30.
P2 · P 2 2! · 2! 2·2
3. Tra tutti i numeri di 10 cifre diverse tra loro, quanti sono quelli le cui
prime 5 cifre sono dispari?
Svolgimento. Poiché le cifre sono tutte diverse e le prime 5 sono
dispari, le ultime 5 cifre devono essere pari. Tutti i possibili gruppi
di 5 cifre dispari sono 5! e così tutti i possibili gruppi di 5 cifre pari.
Dunque, la risposta è 5! · 5! = 14400.
10! 3628800
= = 151200.
3! · 2! · 2! 24
183
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
D12,5 = 12 · 11 · 10 · 9 · 8 = 95040.
6. Tra tutti i numeri di 3 cifre, tutte dispari e diverse tra loro, quanti sono
i multipli di 5?
Svolgimento. I numeri di 3 cifre con le cifre dispari e diverse tra loro
sono 5 · 4 · 3 = 60. Infatti, la prima cifra può essere scelta in 5 modi
diversi, la seconda cifra in 4 modi diversi e l’ultima cifra in 3 modi
diversi. I multipli di 5 sono quelli che hanno l’ultima cifra uguale a 5.
Dunque, la prima cifra può essere scelta in 4 modi diversi e la seconda
in 3 modi diversi (la cifra “5” è vincolata ad essere l’ultima cifra). La
risposta è quindi 4 · 3 = 12.
184
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
modi diversi.
modi diversi.
11. In quanti modi diversi si possono sistemare in una fila di sedie 5 ragazzi
e 6 ragazze, con la condizione che i ragazzi stiano tutti vicini tra loro
così come anche le ragazze?
a) 2 · 5! · 6! (*)
b) C11,2
c) D11,2
d) 11!
185
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 10!
b) 10! 3!
10!
c) (∗)
2!
d) nessuna delle risposte precedenti
13. Quanti oggetti possiamo differenziare con delle targhe di due simboli di
cui il primo è una lettera dell’alfabeto italiano e il secondo è una cifra
da 0 a 7?
a) 21 · 7
b) 29
c) 168 (∗)
d) 15
21 · 8 = 168.
a) 5! · 2! · 3!
b) D10,5
186
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) 10!
10!
d) (∗)
5! · 2! · 3!
Svolgimento. In tutto si hanno 10 palline che possono essere siste-
mate in 10! modi diversi. Poiché le palline dello stesso colore sono
indistinguibili, bisogna dividere tale numero per 5! · 2! · 3!. La risposta
è quindi
10!
= 2520.
5! · 2! · 3!
187
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
Tutte le combinazioni di poker d’assi sono 28: 4 assi e una carta qua-
lunque tra le rimanenti 28. Dunque, la probabilità di vedersi servire
un poker d’assi è
28 1
= .
201376 7192
3. Si lanciano 10 monete. Qual è la probabilità che escano 5 teste?
Svolgimento. Gli esiti possibili sono le 210 = 1024 stringhe di 10
simboli scelti nell’insieme {T, C}. Di queste, le stringhe che contengono
5 teste sono
10
= 252.
5
una sola stringa con 10 “T”, 10 = 10
Infatti, c’è 1
stringhe con 9 “T”,
10 10
45 = 2 stringhe con 2 “T”, . . . , k stringhe con k “T”. La probabilità
è quindi
10
5 252 63
= = = 0.246094.
210 1024 256
4. Si lancia due volte un dado. Calcolare la probabilità che nei due lanci
si presenti la stessa faccia.
Svolgimento. Nel primo lancio la faccia che esce non è importante.
Nel secondo lancio una sola faccia garantisce il successo. Dunque, la
probabilità è 61 .
188
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
189
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) 0.36
b) 0.24
c) 0.6 (*)
d) 0.12
375 3
= = 0.6.
625 5
10. In un’urna vi sono 8 palline bianche e 7 nere. Quante palline nere devo
aggiungere affinché la probabilità di estrarre una pallina bianca scenda
a 0, 4?
8
a)
15
b) 7
c) 5 (∗)
7
d)
15
190
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) C20,2
b) D20,2
c) 20! · 19!
d) 20! (*)
a) 6!
191
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
b) D6,2
c) 62
d) C6,2 (∗)
a) 5!
b) 40! (∗)
c) 40 · 39
d) nessuna delle risposte precedenti
a) 12!
b) 12! 3! 3!
c) 12! 2! 3!
d) nessuna delle risposte precedenti (∗)
a) 7! 5! 4!
16!
b) (∗)
7! 5! 4!
c) 16!
d) D16,5
a) C88,3 (∗)
b) D90,5
192
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
c) C90,5
d) D88,3
a) C6,2 · D19,4
b) D19,4
c) C19,4 · 20 · 20
d) C6,2 · 2 · 19 · 18 · 17 · 16 (∗)
a) C4,2 (∗)
b) D4,2
r
c) C4,2
d) 4! 2!
a) 20! 7!
b) D20,7 (∗)
c) 720
d) C20,7
a) 2520 (∗)
b) 7!
c) 7! 2!
d) 252
193
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
a) C21,4
b) D21,4
c) 720 (∗)
d) 5! 6! 6! 4!
a) 31
b) 189
c) 200
d) 210 (∗)
a) 2/13 (∗)
b) 2/52
c) 5/52
d) nessuna delle risposte precedenti
a) 5/14
b) 9/14 (∗)
c) 1/2
d) nessuna delle risposte precedenti
194
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
195
Matematica di Base F. Conforto, F. Oliveri
196