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þ | Introduzione alla pubblicità radiofonica.


2 Che cosa è la pubblicità: una definizione.
3 Che cosa è uno spot radio.
4 Come funziona la comunicazione: il messaggio promozionale.
5 Dieci caratteristiche per definire le "stazioni radio" commerciali e pubbliche.
6 Tipologia dei messaggi pubblicitari radiofonici: dallo spot al jingle.
7 Il linguaggio radiofonico: il radio advertising.
8 Regole per il messaggio radiofonico efficace.
9 Scrittura pubblicitaria radiofonica.
þ Le principali strategie persuasive negli spot radiofonici.
þþ Produrre idee per i nostri spot.
þ2 Lo spot in agenzia, dalla pre alla post produzione.
þ3 Pianificazione di una campagna di spot radiofonici.
þ4 Elenco costi spot radiofonico (voci principali .
þ5 Conclusioni sulla realizzazione di spot radiofonici.
þ6 Note sulla disciplina pubblicitaria.

    )        $ 

La pubblicità replica, o come dicono gli esperti ³declina´, i nostri messaggi sui
diversi mezzi di comunicazione, dal cinema alla televisione, dalla radio ai giornali.
Ma, se da una parte, le campagne pubblicitarie vengono pianificate sempre più con
l¶obiettivo di realizzare sinergie ³comunicative´ tra i vari mass media, dall¶altra il
prodotto pubblicitario viene specializzato all¶interno del singolo mezzo: è certamente
questo il caso della  !! *   . Per progetti di pubblicità radiofonica
chiamate Aliacom e chiedete un preventivo al numero (+39 32 - 923779 (+39
32 - 923779

La Y e leggera, solo in apparenza - nasce invece da un lavoro impegnativo e


specializzato, perché il suo compito di informare e convi ncere chi la ascolta, non può
servirsi di immagini, come per molti altri strumenti di comunicazione, ma solo di
parole, musica e pause.
A partire dagli anni µ9, la pubblicità radiofonica è letteralmente esplosa, soprattutto
in termini di numero di operat ori a rilevanza nazionale, circostanza che è stata
accompagnata da un lato da un costante aumento degli indici di ascolto e, dall¶altro,
dall¶incremento degli investimenti pubblicitari delle imprese e delle associazioni che
hanno elevato lo ³spot´ a strume nto di primaria importanza della loro promozione.

Oggi assistiamo quindi a una produzione mirata e articolata della pubblicità


radiofonica già a livello locale, con una professionalità specifica e alti livelli di
creatività. Diventa perciò fondamentale, saper selezionare per le proprie campagne di
Y 
  , delle agenzie leader nel territorio di competenza e dei
consulenti che abbiano esperienza e conoscenza dei nostri prodotti o delle idee che
vogliamo diffondere.

A     !! *"    $ 

Tra quelle che ho cercato penso che que sta     !! * , diciamo
guiridico-legale sia quella più giusta per cominciare: ³ « con il termine pubblicità si
intende generalmente quella forma di comunicazione a pagamento, diffusa su
iniziativa di operatori economici (attraverso mezzi co me la televisione, la radio, i
giornali, le affissioni, la posta, Internet , che tende in modo intenzionale e sistematico
a influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui in relazione al consumo di
beni e all¶utilizzo di servizi´.

Come sai, i motivi per cui una azienda decide di fare pubblicità possono essere
diversi: per sostenere il lancio di un nuovo prodotto, per assicurare maggiori quote di
mercato a prodotti già in commercio, per far veicolare l¶immagine stessa dell¶azienda
o nel caso di enti e di associazioni per diffondere messaggi che riguardano argomenti
come l¶educazione ambientale, l¶immigrazione, la disabilità, la violenza domestica o
l¶esclusione sociale, messaggi per i quali, come diremo, è opportuno creare dei
modelli di comunicazione empatica. In conclusione una definizione di pubblicità è
sempre legata all'azione di marketing da cui deriva.

Va detto però che oggi la pubblicità è soltanto uno strumento subordinato alle più
generali azioni di marketing di cui la pubblicità è una delle molte leve. Insomma,
sono lontani i tempi in cui con la sola pubblicità si riusciva a creare la domanda di un
prodotto o un buon livello di consapevolezza attraverso campagne di comunic azione
sociale. Anche nel caso della pubblicità radiofonica quindi, le nostre aspettative
dovrebbero essere sempre commisurate all¶efficacia dell¶azione di marketing nel suo
complesso.

    +

Una precisazione prima di tutto: in questa mini guida facciamo riferimento alla
creazione dello   , certi che gli stessi principi generali possano applicarsi sia
ai contenuti sociali e istituzionali che a quelli più strettamente commerciali.
Possiamo affermare che lo @Y 
 è un messaggio con alcune caratteristiche
peculiari:

- specificità del mittente che deve essere riconoscibile e distinto dalla concorrenza
- originalità del contenuto
- capacità di mantenere l¶attenzione, di farsi ascoltare
- abilità nel provocare desiderio verso il prodotto idea o servizio che si promuove
- capacità di generare un¶azione (acquisto, donazione, impegno sociale, condivisione
di idee

Queste invero sono caratteristiche che dovrebbero essere comuni a tutti i prodotti
pubblicitari, ma il limite della radio ± ed anche la sua forza - sta proprio nel fatto che
risulta priva di immagini, sostanzialmente monosensoriale, ma tuttavia conserva una
forte capacità di coinvolgere i consumatori (si pensi allo strumento del contatto
telefonico con le redazioni e i loro speaker, ecc. .
Inoltre, anche se con una certa difficoltà, rispetto al cinema e alla televisione, nello
spot radio è possibile rappresentare stati d¶animo. Anzi, nel caso dello spot radio, e
della radio in generale,a differenza del cinema e della televisione, all¶ascoltatore è
lasciato un più largo margine di interpretazione e di fantasia, che implica una
partecipazione più attiva nella messa in moto dei suoi processi interiori.

               + 

Come abbiamo detto, anche la pubblicità radiofonica altro non è che un tipo di
comunicazione. Una definizione, la più semplice, di sistema di comunicazione,
prevede la presenza di tre entità distinte:

- un contenuto della comunicazione (nel nostro caso il messaggio radiofonico nella


sua interezza 
- un bersaglio della comunicazione (nel nostro caso l¶ascoltatore 
- un medium attraverso il quale la comunicazione avviene (la radio .

In termini pratici, il processo prende avvio nel momento in cui una azienda decide di
immettere sul mercato, un determinato prodotto, e dunque si rivolge ad una struttura
in grado di pianificare, organizzare, realizzare e gestire la sua campagna pubblicitaria
creando un       .

La codifica del 2 @@  Y 2   avviene attraverso lo spot o gli altri modelli
di messaggio radiofonico che prenderemo in considerazione. Il trasferimento del
messaggio codificato avviene nel corso di un programma o in spazi di pali nsesto
dedicati alla promozione. Dall¶altra parte del percorso, il potenziale cliente riceve il
2 @@  Y 2   , lo decodifica e lo interpreta sulla base dei bisogni
individuali. Compie infine una azione: acquista un prodotto o acquista
consapevolezza (se il prodotto ± come nel caso di enti o associazioni ± sia una ³idea´,
una ³opinione´ lo rifiuta o ne rimanda l¶acquisto.
Ma mentre nelle relazioni tra persone, un processo di comunicazione è un flusso di
informazione originato da una sorgente (la persona appunto , che codifica un
messaggio attraverso un codice, linguistico, gestuale o comportamentale e poi lo
trasmette, per un messaggio radiofonico la situazione è diversa, diciamo che è almeno
più limitata. Manca infatti una componente fondamentale della comunicazione tra
individui, che è la parte visiva (gli esperti parlerebbero di assenza del piano ³non -
verbale´ .
Nel nostro mestiere questa componente visiva manca del tutto, ma è proprio quella,
come sanno i bravi autori che deve essere creata affinché un radio messaggio sia
bello ed efficace. I più bravi autori di spot radiofonici sono proprio quelli che
riescono ± colmando questo handicap - a fare ³film alla radio´.

Ma spesso le cose non vanno per il meglio. Trovandoci in radio di fronte a una
comunicazione non solo monodimensionale (solo audio ma anche assente di un
feeback (almeno immediato e in grado di generare altra comunicazione , spesso si
produce una distorsione del messaggio promozionale: insomma, a quello che
intendiamo comunicare, si aggiunge ³altro´, per cui il messaggio percepito è spesso
diverso da quello inviato.

Viene da chiedersi, cosa è questo ³altro´, da cosa è causata la presenza di questa


distorsione in un messaggio promozionale alla radio e perché è così amplificata
rispetto agli altri strumenti di comunicazione pubblicitaria?
Molto è legato alla modalità di fruizione della radio. Il fatto che i suoi ritmi siano
interamente compatibili con quelli della vita quotidiana, e che sia ovunque fruibile, fa
sì che il livello di assimilazione di un radio messaggio promozionale avvenga a
livello del tutto personale e confidenziale, questo invero, genera un ascolto non
concentrato e frammentario, che non sempre conduce all¶effettiva comprensione dei
contenuti. Inoltre, il messaggio radiofonico è labile, spesso non ha la poss ibilità di
essere successivamente riascoltato, è un punto di rapido passaggio senza possibilità di
ritorno, è dinamico, ed è , in poche parole, altamente deperibile.
In ogni persona vive poi un autonomo sistema di riferimento legato al proprio modo
di rapportarsi al mondo e, in particolare, determinato dal proprio sistema percettivo, il
concetto di sé , la storia personale, i bisogni affettivi, le capacità cognitive, la cultura
e i valori di riferimento, le motivazioni e aspettative, i ruoli sociali e profe ssionali,
ecc. Una persona che ascolta uno spot alla radio, magari immersa in un¶altra attività,
avrà più difficoltà a decentrarsi dal proprio sistema di riferimento.

Secondo quanto sostenuto dal sociologo Kappler l¶ascoltatore è portato a prestare


maggiore attenzione alle notizie che riflettono le sue opinioni e meno attenzione alle
altre. Ciò condurrebbe l¶ascoltatore a scegliere nel messaggio sgradito o poco
comprensibile, solo quei punti che concordano con le sue opinioni preesistenti,
prescindendo dal contesto.
Insomma, la comprensibilità è massima solo se promotore (la radio e il suo
messaggio e recettori (gli ascoltatori usano lo stesso codice linguistico. Ciò che
succede spesso però, è che parole di uso frequente ± specie quelle attinenti al
linguaggio politico-istituzionale - tanto per fare un esempio, parole come legislatura,
inflazione o dicastero presentano dei valori bassissimi di comprensibilità. Il testo, la
scelta delle parole giuste, diventa quindi attività imprescindibile di una buona
scrittura di spot radiofonici.

   ,   

þ Le amate    arrivano ovunque: le ascoltiamo in auto, in casa, nei


negozi, in palestra, nei centri commerciali o nelle sale d¶aspetto « la radio è l¶unico
mezzo di comunicazione che consente di affiancare l¶ascolto a qualsiasi altra attività

2 La radio è duttile: raggiunge pubblici eterogenei in differenti momenti della


giornata, sfruttando per gran parte della giornata con una ipotetica fascia di prime
time che va dalle 7 del mattino alle 2 della sera « proprio quando la tv è più debole.

3 Il costo/contatto della radio è mediamente più basso rispetto a tutti gli altri mezzi
di comunicazione.

4 Il palinsesto e la diffusione del segnale delle @  


 è flessibile: consente la
realizzazione di messaggi mirati a specifiche aree geografiche, regioni o province.

5 Le stazioni radio private e pubbliche, hanno una funzione sociale: è il mezzo di


compagnia per eccellenza: secondo le ultime indagini il 75% di chi vi si sintonizza lo
fa principalmente per avere compagnia. La radio ³accompagna´ quindi l¶ascoltatore
in ogni momento: al risveglio, nel traffico, nelle attività sportive e nei momenti di
relax. La radio diverte, informa, rilassa.

6 La radio sollecita l¶immaginazione dell¶ascoltatore, e facilita una partecipazione


diretta ai programmi consentendo ad ogni ascoltatore di mantenere sempre intatta la
propria valutazione critica.

7 Le stazioni radio offrono i loro programmi garbatamente e la pubblicità si integra


alla perfezione in essi, senza interromperli con violenza.

8 Le @  
 non smettono mai di evolversi, di captare nuove tendenze e di
anticipare le esigenze del mercato.

9 La stazioni radio hanno diversi target: pubblico giovane con le radio commerciali
(programmazione musicale e di intrattenimento  pubblico adulto e di condizione
economica elevata con le reti pubbliche lavoratori impegnati al mat tino presto
(individui particolarmente difficili da raggiungere pubblicitariamente  responsabili
acquisto durante la mattinata.
þ Gli spot radiofonici possono essere prodotti in tempi brevi e le campagne possono
essere pianificate anche a ridosso degli eventi che si vogliono promuovere.

Ñ  !!     -  $ 

I messaggi pubblicitari radiofonici possono essere divisi nelle seguenti categorie:

- promo
- citazione
- spot
- sponsorizzazione
- jingle

Il promo, o messaggio promozionale è la lettura riconoscibile di un testo pubblicitario


da parte del conduttore di un programma. La lettura del testo non avviene in maniera
recitata, ma viene fatta in stile informativo. Il promo o messaggio promozionale
avviene in diretta e non in forma registrata. Questo tipo di messaggi rendono il senso
dell¶informazione aggiornata e sono perciò più idonei alle vendite promozionali.

La    è una sotto categoria di promo. Il messaggio è meno enfatico e più


aderente ai contenuti del programma e ha in genere una durata inferiore al promo. Ha
le sembianze di una pubblicità occulta lasciata alla discrezione del conduttore ed è
meno riconoscibile come messaggio pubblicitario rispetto ad un promo tradizionale.

Lo  , è sempre frutto di una registrazione realizzata in studio (sala di registrazione


esterna o autoproduzione dell¶emittente radiofonica . Si realizza grazie alle voci di
attori speaker professionisti che recitano un testo promozionale rappresentando una
situazione reale o immaginaria. Lo   può essere registrato con una base musicale
(musiche originali create ad hoc o brani conosciuti , con effetti sonori oppure nella
cosiddetta versione in bianco (cioè solo con voce narrante . La durata è compresa in
genere tra þ e 3 secondi.

La       ha l¶obiettivo di evidenziare un singolo prodotto/marca, e viene


promossa nel corso di trasmissioni specializzate di informazione, attualità, sport,
giochi. La pubblicità assume infatti una valenza maggiore, se inserita in un contesto
informativo, in quanto assicura maggior concentrazione di ascoltatori, ottenendo una
più alta capacità di penetrazione e qualificando maggiormente il cliente.

Il -   è lo strumento di comunicazione radiofonica che fa pubblicità alla rad io


stessa o a un suo programma. Ha notevole importanza, poiché è uno dei principali
mezzi che concorrono ad imprimere il ritmo ad una radio. Un -   in genere dura
circa 5 secondi e include l¶enunciazione del nome della radio, o la denominazione del
programma. Ogni -   si colloca nel palinsesto fra due brani musicali, ovvero fra
intervento parlato e brano in taluni casi, anche ad inizio e fine di interventi parlati,
oppure all¶inizio di un cluster.
Con significato più ampio, il -  , termine onomatopeico inglese che significa
"tintinnio" è il motivo suonato o cantato, il ritornello musicale che accompagna la
pubblicità televisiva o radiofonica di un prodotto: in questo senso, esso è parte di uno
spot e non un tipo di messaggio a se stante.

Aliacom, agenzia per la comunicazione sociale e istituzionale realizza spot e jingle


radiocomunicati, programmi radio, news, sponsorizzazioni in voce, citazioni,
registrazioni audio per messaggi promozionali e raccolta fondi di Onlus e
Associazioni No Profit. Chiamaci adesso per richiedere un preventivo al
328.75539þ ti risponde il nostro account. Oppure chiama la mattina tra le 9. e le
þ3. in agenzia (lun./ven. telefono  6.95.55.88.95

            #  

Occorre qui ricordare che la lingua pubblicitaria radiofonica, il c.d. 


 
 @ 
essendo veicolo informativo delle caratteristiche di un prodotto, ha in genere una
sintassi semplice e poco articolata. Utilizza espressioni concise, frasi enunciativo -
dichiarative, ipotetiche e imperative. Sono molto ricorrenti anche i giochi di parole e
le sostituzioni di parole in contesti proverbiali o in aneddoti famosi.

Da un punto di vista più strettamente semantico però, i caratteri principali del


linguaggio nel radio advertising sono:

- l¶unicità della sensazione che trasmette (quella auditiva, che è sì un limite, ma


favorisce anche i processi di attività fantastica ed emotiva 
- l¶immediatezza, cioè la percezione diretta di quanto viene trasmesso
- la simultaneità, che consente cioè la percezione del messaggio ³in contemporanea´,
da parte di un indeterminato numero di persone
- l¶essenzialità, la necessità di questo linguaggio quindi, di evitare qualunque
ridondanza letteraria o stilistica
- l¶irripetibilità, pesante limite della comunicazione radiofonica
- la relatività, ulteriore limite del linguaggio radiofonico perché i significati delle
parole sono relativi alle conoscenze di ciascuno, e questo ci riporta all¶importante
problema della comprensibilità a cui abbiamo in precedenza accennato.

Promomemoria dalla lezione precedente, categorie del radio advertising :

La    è una sotto categoria di promo.


Lo  , è sempre frutto di una registrazione realizzata in studio (sala di registrazione
esterna o autoproduzione dell¶emittente radiofonica .

La       ha l¶obiettivo di evidenziare un singolo prodotto/marca, e viene


promossa nel corso di trasmissioni.

Il -   è lo strumento di comunicazione radiofonica che fa pubblicità alla radio


stessa o a un suo programma.

Per maggiori dettagli rileggi: 6 Tipologia dei messaggi pubblicitari radiofonici: dallo
spot al jingle.

%  #           $

Chi ascolta ha generalmente un'immaginazione di tipo partecipativo e interpretativo.


La radio accompagna gli utenti lungo i trasferimenti in automobile o durante i
momenti di relax in ambito domestico. Proprio per questo il messaggio r adiofonico
ha delle caratteristiche che lo rendono unico. Ecco allora, sette semplici regole da
seguire per realizzare uno spot efficace:

þ Il testo al primo posto: il     si presta ad essere raccontato e


spiegato e proprio perché crea u n'immagine, la parola con tutti i suoi riferimenti
diventa importante.

2 L¶ascoltatore deve partecipare: l¶ascoltatore si deve sentire complice, e lo


speaker/attore deve rappresentare una forza interattiva e non nozionistica.

3 Evitare le liste: mentre in tv liste di indirizzi, date e indicazioni plurime di prezzi si


possono tollerare e forse ricordare, in radio tutto deve essere comunicato in modo
adeguato in modo tale da poter essere memorizzato nel breve tempo disponibile.

4 Rendere il radio messaggio unico: se si accende la radio risulta alquanto difficile


distinguere un comunicato dall¶altro, questo tipo di messaggi hanno bisogno di molti
passaggi per poter essere ricordati. Rendere il messaggio riconoscibile significa
renderlo redditizio.

5 Non spezzare il feeling: la pubblicità deve entrare a far parte del palinsesto e non
apparire come un punto di rottura dell¶ascolto. Il vostro messaggio radiofonico
dovrebbe essere sempre accompagnato da uno studio sulla sua collocazione nella
programmazione perché anche i temi trattati e la musica programmata aiutano ad
identificare una marca, a promuovere una campagna, a caratterizzare un
posizionamento e a colpire un preciso pubblico.
6 Usare tutti gli stimoli uditivi: bisogna colpire l¶ascoltatore con un f lusso di suoni e
parole. Non possiamo considerare il 2 @@  
  come un surrogato dello
spot televisivo, la qualità della produzione audio deve essere sempre garantita e deve
consentire l¶uso di sottofondi percettibili, con voci riconoscibili ed effetti
sorprendenti.

7 Non abusare del registro comico: scrivere testi pubblicitari è un lavoro di alta
professionalità. Scrivere testi comici pubblicitari è un lavoro da artisti. Non vi
cimentate con dialoghi all¶apparenza divertenti che trasmessi con elevata ripetitività e
frequenza possono risultare non solo noiosi, ma anche fastidiosi e a far scattare nel
consumatore il rifiuto del prodotto.

8 E infine « evidenziare la caratteristica del servizio/prodotto offerto in modo


chiaro « citare il marchio più volte di modo da essere ben identificabili « e alla fine
del messaggio radiofonico, la presenza di uno slogan che rafforzi l¶identificazione del
prodotto/servizio.

c        !!   $ 

'issate delle regole generali, viene ora da chiedersi, come deve essere un testo
pubblicitario radiofonico? Esiste una scrittura pubblicitaria radiofonica? Certo, deve
essere innanzi tutto ³un buon testo pubblicitario´ come trasformarlo in radiofonico lo
vedremo tra poco.

Ricordiamo allora l¶obiettivo generale dei messaggi pubblicitari.

Essi devono contribuire a:

- destare attenzione
- provocare interesse
- provocare desiderio
- indirizzarne l¶azione (dando informazioni precise circa il dove il consumatore può
procurarsi il prodotto .

La radio ci dà un grande aiuto perché stimola sempre il suo pubblico alla


partecipazione fantastica, lo guida all'ascolto di voci, musiche, rumori tali da evocare
un mondo verosimile. Uno spot ben scritto per la radio ha quindi la possibilità di
valorizzare al massimo la parola quale espressione più sottile e profonda della
persona umana in quanto capace di esprimere e comunicare idee, emozioni,
sentimenti, stati d'animo.
La vera difficoltà è dar materia, dare corpo alla parola e rappresentare sol o con
l¶ausilio di suoni, i luoghi, gli ambienti e le azioni. È questo lo scopo della buona
@  Y   radiofonica.
Gli approcci al testo più comunemente utilizzati sono:

- il testo diretto che dice chiaramente perché il prodotto è utile e d ove lo si può
acquistare
- il messaggio narrativo che è strutturato come una storia a puntate: piccole storie
ognuna delle quali mostra una caratteristica particolare del prodotto del servizio o del
progetto da promuovere
- un dialogo o un monologo: una o più persone trasmettono il messaggio
rappresentando una situazione.

L¶approccio di   !!  che ti consiglio maggiormente per la


promozione di campagne di sensibilizzazione su temi sociali o ambientali è
sicuramente quello del "messaggio narrativo". Gli spot realizzati seguendo tale
metodologia risultano particolarmente avvincenti perché a livello psicologico creano
una disponibilità al consumo letterario, tipica di chi stia ascoltando una storia o
leggendo un romanzo, creando così un cres cendo comunicativo tipico della buona
scrittura pubblicitaria.

   #$

Se apriamo il dizionario e cerchiamo la definizion e di persuadere, viene fuori: ³ «


suscitare l'approvazione, soddisfare qualcuno « tranquillizzare qualcuno suscitando
la sua fiducia, convincere qualcuno di qualcosa´ « insomma certamente dei sinonimi
di pubblicità!

Con la persuasione si tenta quindi di influenzare il comportamento


dell¶ascoltatore/consumatore con l¶ausilio di una serie di armi psicologiche (lo
studioso Cialdini le ha chiamate infatti ³Le armi della persuasione´ in un suo testo
del þ994 che fanno leva su concetti quali: la reciprocità, l¶i mpegno e coerenza, la
riprova sociale, la simpatia, l¶autorità, la scarsità. Modelli, categorie, che si ritrovano
in tutta la comunicazione pubblicitaria e ai quali non sfugge certo lo strumento spot
radiofonico.

 #  * : si basa sulla regola del contraccambio e, in


ambito commerciale è utilizzata sotto la forma tipica della pratica del campione
gratuito. In definitiva si cerca di attivare il processo "mi hai dato qualcosa, ti devo
qualcosa" che induce spesso i consumatori all ¶acquisto. Un esempio di queste
strategie persuasive? Insomma, come mai questa guida gratuita si trova proprio sul
sito della mia agenzia? Semplice. Un piccolo regalo in cambio della tua disponibilità
a considerare la mia agenzia come un fornitore credibile per la produzione degli
strumenti di comunicazione di cui hai bisogno! In radio si ricorre ad esempio al
concetto di sconto o regalo per coloro che per primi accetteranno l¶offerta
reclamizzata.
 # )     : qui, la chiave che fa scattare
l¶automatismo è l¶impegno all¶acquisto. Nei messaggi alla radio in genere si fa
riferimento ad un numero telefonico da chiamare per ottenere maggiori informazioni.

 #  #   : si compie quando una persona considera
adeguata una azione quando la stessa è compiuta da altri. Insomma il successo (vero
o presunto di un prodotto è alla base della riuscita della campagna promozionale e ne
diventa il leit motiv. In radio funziona meglio per prodotti in qualche misura
congeniali al mezzo stesso, come la promozione di dischi o compilation musicali.

 # : è la strategia del testimonial. Essere belli o


simpatici (ma soprattutto con una voce e uno stile riconoscibile nel caso di una
pubblicità radiofonica rassicura gli ascoltatori /consumatori sulla bontà del prodotto,
servizio o opinione promossa nello spot.

Per i tuoi spot radiofonici scegli Aliacom: agenzia per la comunicazione istituzionale
e sociale, è specializzata nell¶ideazione e realizzazione di spot radiofonici a carattere
non commerciale: campagne radio di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali,
spot finalizzati alla raccolta fondi per associazioni no profit, promozione di progetti
di cooperazione internazionale, comunicazioni del terzo settore. Richiedi un
preventivo al nostro account chiamando il numero (+39 32 - 923779 - (+39 32 ±
923779.

 # )  *: è la strategia del testimonial altamente


professionalizzato. L¶uso di questa strategia è tipico nel caso di prodotti farmaceutici
o che hanno a che fare con l¶igiene della persona (siamo invasi da dentisti/attori che
ci consigliano dentifrici . Negli spot radiofonici bisogna sempre ricordarsi di far
dichiarare ad una ³voce off´ nome, cognome e professione del testimonial per
renderlo credibile, anche se spesso alla radio questo tipo di escamotage hanno scarso
successo.

 # *: qui la leva agisce sulla limitata disponibilità di un


bene o sulla durata di un¶offerta eccezionale. Insomma l¶ascoltatore ³non deve
perdere l¶occasione´.

    # + 

Ecco qualche consiglio contenuto nella nostra guida. Allor a, da dove possiamo
cominciare per trovare idee per uno spot? Se hai letto con attenzione le pagine
precedenti sicuramente puoi evitare molti errori fatali che in generale accompagnano
la produzione di strumenti per la promozione pubblicitaria.

Scrivere e produrre uno spot è una attività professionale e se non sei del mestiere
meglio lasciar perdere. Certo poter arrivare ad un incontro con il proprio staff o con i
propri fornitori con un idea in tasca però sarebbe già un bel passo avanti.
Le 
Y  @Y  ... è vero, o si hanno o si comprano! Ma posso suggerirti un
piccolo metodo per provare a suscitarle « insomma a risvegliare il creativo che è
dentro di te!

'arsi venire un¶idea in generale e non solo idee per spot, significa riuscire a guardare
la realtà da un¶altra prospettiva, portare alle estreme conseguenze una situazione,
giocare con le parole, usare gli oggetti. Vediamo allora come tirar fuori idee per i
nostri spot.

Per scuotere la nostra immaginazione e sollevare la polvere delle idee, potremmo ad


esempio:

- pensare al prodotto/servizio/idea da promuovere e scrivere il testo dello spot che


mai vorremmo ascoltare per quel prodotto

- copiare spudoratamente il testo di uno spot di un prodotto qualsiasi e riscriverlo


cercando di adattarlo al nostro prodotto

- domandarci ³cosa accadrebbe se «´ attribuendo al nostro prodotto/servizio/idea da


promuovere uno sviluppo assolutamente imprevisto (Dobbiamo promuovere
un¶automobile? Bene, cosa accadrebbe se un¶auto si innamorasse? E se si prendesse
un bel raffreddore? E se decidesse di farsi una nuotata?

- cambiare totalmente l¶uso tradizionale dell¶oggetto o del servizio che vogliamo


pubblicizzare (un centro commerciale può diventare uno stabilimento balneare

- ingrandire o ridurre le dimensioni dell¶oggetto che vogliamo promuovere e provare


a descrivere le sensazioni e soprattutto le conseguenze che ciò può provocare

- eliminare totalmente l¶oggetto o il servizio e doman darsi cosa sarebbe il nostro


mondo senza quel servizio o quel bene (questa è una delle tecniche più diffuse

- invertire il valore aggiunto/tradizionale di un prodotto (il Rum può diventare il più


venduto « ma nei peggiori bar di Caracas!

                $ 

Produrre uno spot con l¶appoggio di una agenzia significa puntare ad un prodotto di
alta qualità. 'atta eccezione per gli spot insipidi, ripetitivi e monocorda che vi
potrebbero rifilare le stesse emittenti radiofoniche, magari sotto la promessa di un
costo zero, conviene sempre affidarsi a produzioni professionali esterne e diverse
dalle radio che poi utilizzerete per veicolare il messaggio. Nel mondo della
comunicazione vale la regola ³a c iascuno il suo mestiere´: le agenzie di
comunicazione esistono per questo. Se avete bisogno di un preventivo per uno spot
radio sapete da dove iniziare: chiamate Aliacom.it al numero (+39 32 - 923779
begin_of_the_skype_highlighting (+39 32 -
923779 end_of_the_skype_highlighting.

Cominciamo col dire che le agenzie non fanno tutto da sole. Il know -how principale
di una agenzia di servizi di comunicazione consiste nella conoscenza dell¶intero
processo produttivo e delle sue criticità . Difficilmente una agenzia disporrà al suo
interno di nuclei produttivi (sale di registrazione, teatri, mixer, ecc. : ruolo
dell¶agenzia è piuttosto quello di incaricarsi della creazione del messaggio e di
individuare le professionalità più idonee a reali zzarlo. Insomma, ha un ruolo creativo
e di project management, ma tranne che in pochi casi non è proprietaria degli
strumenti - specie di      - che usa si affida invece a collaudate
partnerships.

Quali sono le fasi critiche che dobbiamo monit orare nella realizzazione di una
pubblicità/campagna radiofonica?
La     , ovvero:

þ. la creazione del concept


2. la stesura dello script
3. il piano di lavoro

La     , quindi:

4. il casting
5. la scelta dello studio di registrazione
6. la registrazione

La      :

7. il montaggio ed editing

La pianificazione:

8. media planning e messa in onda

þ. La creazione del concept si realizza attraverso la stesura di un cosiddetto Brief.


Non esiste una regola su come deve essere un Brief, ogni agenzia ha i suoi modelli
(qualche tempo fa andava di moda presentarsi dal cliente con un bel Brief in
powerpoint su cui erano scarabocchiati gli appunti in carattere calligrafico « tanto
per darsi un tono da artigiani della comunicazione . E in ogni caso un brief varia in
relazione alla complessità della campagna pubblicitaria che si intende realizzare.
Quel che conta è sapere cosa c¶è dentro. In genere si tenta di rispondere a domande
che riguardano il target (a chi è diretto il nostro spo t radiofonico? , l¶offerta (quali
contenuti generali deve avere il nostro messaggio , i punti di forza e di differenza
della nostra offerta, e il mood cioè quale è il messaggio finale o meglio il concetto
generale legato alla marca o a meglio al brand che si vuole lasciare nell¶ascoltatore.

Il brief, contiene dunque le coordinate entro le quali dovranno muoversi i creativi per
l¶ideazione del nostro messaggio radiofonico.
Va da sé , che la stesura del Brief è una attività che è preceduta da riunioni con il
cliente committente da parte dell¶Account dell¶agenzia, che è, appunto, il tramite tra
il cliente e l¶agenzia stessa, e che ha il compito di selezionare, elaborare e gestire i
flussi di informazione e Y  Y @Y
 , tenendo sotto controllo qualità e costi.

2. La stesura dello script non è un processo irreversibile. Anche nel caso di un solo
spot potremo parlare di stesura di vari script. Le idee sul tavolo sono sempre tante e
conviene quando si presenta un progetto ad un cliente averne almeno un p aio di
riserva.
L¶attività consiste nello scrivere il testo dello spot radiofonico, lavoro svolto dal
Copywriter dell¶agenzia sotto la supervisione del Direttore Creativo che in questo
caso ha il compito di orientare l¶attività di scrittura affinché sia co erente con i
contenuti del Brief. Spetta a lui scegliere poi l¶idea o le idee che l¶Account presenterà
al cliente.

3. Una volta definita la formula e sviluppata l¶idea, inizia la progettazione esecutiva


vera e propria. La stesura di un piano di lavoro. Qu esta è una fase che ha molte più
implicazioni di carattere aziendale che non artistico, dovendosi, in tale sede, decidere
come realizzare il prodotto sulla base dell¶idea approvata dal cliente. Con una
definizione potremmo definire questa fase come ³la dis locazione nel tempo e nello
spazio, delle attività di Y  Y @Y
 secondo i criteri di ottimizzazione dei
costi, in vista del miglior risultato artistico ed economico´.
Definiti i costi (i costi che deve affrontare l¶agenzia « non i costi che dev e pagare il
cliente « quelli li dovete definire prima di cominciare a scrivere il vostro spot! e
definite le scadenze temporali entro cui la produzione deve essere ultimata, parte
quindi la pianificazione del processo produttivo, che include:

‡una pianificazione artistica, che si occupa del reperimento e dell¶organizzazione


degli elementi creativi della produzione come gli artisti, il cast, i testi, ecc.

‡una pianificazione tecnica, che invece riguarda le professionalità tecniche e le


tecnologie da acquisire

‡una pianificazione logistica, che mira a fornire una prima indicazione sui tempi e
metodi della Y  Y @Y
 .

Con la stesura del piano di lavoro possiamo considerare concluso il nostro impegno
di pre produzione, anche se ± chiariamo il punto - produzione e preproduzione pur
rappresentando due momenti logicamente distinti sono spesso e in parte
sovrapponibili dal punto di vista cronologico.

4. Il casting è la prima fase produttiva in senso stretto. Nel caso di uno spot
radiofonico quelle che cerchiamo sono voci prima che persone. La voce recitante
degli attori è lo strumento sonoro più importante. La voce si plasma sul prodotto che
si vende o sul brand da pubblicizzare. Si fa un casting voci, per capire quale ha la
timbrica e le intenzioni più adatte per affrontare il testo scritto dal copy.

5. La scelta dello studio di registrazione è di pertinenza del Reparto Produzione, che


coordina la realizzazione materiale delle idee creative, individua i fornitori adatti,
controlla costi, tempi e qualità tecnico-esecutive. In particolare, è il Radio Producer
che seleziona le case di produzione adatte e segue tutto il lavoro di realizzazione. Una
scelta è piuttosto difficile se non si hanno fornitori conosciuti e affidabili: ecco perché
conviene sempre affidarsi a una agenzia. La qualità della produzione dipende
essenzialmente da due fattori: il livello di strumentazione tecnica disponibile in studio
e la professionalità degli operatori. Ogni studio possiede almeno due ambienti
insonorizzati e tra loro isolati, la sala prove e la cabina di regia. Le figure
professionali teoricamente presenti in sala - da parte della società che gestisce lo
studio di registrazione - sono il microfonista, l¶addetto al mixer e il produttore. Ma
quasi sempre, queste tre funzioni sono unificate in un unico tecnico di studio. Nelle
grandi città ci sono studi per tutte le tasche. Recatevi però alla registrazione con le
idee chiare sul da farsi e siate puntuali perché si paga per le ore in cui si occupa lo
studio di registrazione più il tempo necessario al tecnico per riversare su un supporto
digitale il materiale registrato. 'ategli effettuare una prima scrematura tra le varie
versioni recitate, per evitare di tornare in agenzia per uno spot di 3 secondi con un
DAT da trenta minuti, cercando disperatamente di ricordarvi quale tra le tante sia
stata l¶interpretazione migliore!

6. Quella della registrazione è la fase più importante. Il prodotto che esce dalla sala è
quello che verrà venduto al cliente. Sbagliarlo significa tornar e in sala, in una parola,
raddoppiare i costi e annullare i profitti del nostro lavoro. è per questo che c¶è un
mondo di professionalità, dietro a ogni spot: dal cliente che conosce il prodotto
all¶autore delle musiche originali che ha composto ed eseguito le basi. è per questo
che produrre anche un breve spot radiofonico ha un costo, deve avere un suo costo.
Le radio che offrono spot gratuitamente in realtà spalmano i costi di produzione
sull¶acquisto degli spazi, o peggio ancora offrono un prodotto di sca rsa qualità.

Quando si arriva in studio di registrazione, da una parte e dall¶altra del vetro si


vedono almeno: un tecnico, un direttore doppiaggio o della sala, magari il copywriter
(che in un certo senso ha un ruolo analogo a quello di un regista, anzi quando manca
un regista ad hoc, è proprio il copy che deve preparare gli interpreti prima dell¶entrata
in scena. , l¶account dell'agenzia, un rappresentante del cliente, nonché gli attori
pronti a recitare la loro parte.

7. Usciti dalla sala con in tasca il DAT (digital audio tape o il CD delle tracce audio
più interessanti, il lavoro è sostanzialmente definito ma c¶è ancora molto da fare,
insomma siamo nella fase propiamente detta di post produzione: arricchimenti e
sovraincisioni, tagli e filtri, collocazione di effetti e musiche di sottofondo o magari
repertorio audio registrato altrove. Va detto che l¶attività di editing può essere
affidata anche a una società diversa da quella che ha messo a disposizione la sala di
registrazione, trattandosi di compet enze sostanzialmente diverse.

Il montatore e regista lavorando fianco a fianco controllano meticolosamente le


singole tracce e sistemano tutte le imperfezioni di esecuzione, ed effettuano una
pulizia delle frequenze e dei livelli di registrazione. Infatti la registrazione in digitale
consente il trattamento di ogni singola traccia visualizzando, per ciascuna, lo spettro
delle frequenze e consentendo quindi di limare le imprecisioni. Qui vengono anche
scelti e montati gli effetti e le basi musicali - fase molto delicata , poiché questi
contributi devono ³dialogare´ bene tra loro - e certamente quella nella quale il pezzo
registrato assume i connotati che lo caratterizzeranno nell¶ascolto finale.

Il master dello spot radiofonico (così viene definito il prodo tto finito prima delle sue
eventuali duplicazioni è quindi frutto di un insieme di circostanze, esperienze,
competenze tecniche, gusto personale nonché intuito commerciale.

8. Approvato e firmato il master-copy da parte del cliente il lavoro in agenzia n on è


ancora finito, entra qui in azione il Reparto Media. Dobbiamo specificare che non
tutte le agenzie dispongono di un reparto media e per alcune campagne di
comunicazione l¶acquisto degli spazi pubblicitari e curato direttamente dal cliente
mentre l¶agenzia provvede solo a una consulenza nella scelta dei fornitori di questi
spazi pubblicitari.
Nelle agenzie di grandi dimensioni comunque è sempre presente un Researcher che si
occupa della raccolta, dell¶aggiornamento dei listini e dei fornitori di spazi
pubblicitari un Planner che sceglie tra i vari tipi di media e tra le varie testate o
emittenti quella più adatta alla pubblicità che si vuol lanciare e infine un Buyer che
negozia l¶acquisto dei tempi o degli spazi sui vari media. Quindi prenota quando e
quante volte ad esempio uno spot dovrà andare in onda durante una giornata e stipula
un contratto.
Va specificato che l¶intervento del Reparto Media è l¶ultimo in ordine cronologico
solo nel senso che la messa in onda è l¶ultimo atto della produzione di u no spot
radiofonico, ma il suo contributo cioè il Piano Media deve essere già presente e
completo di un¶analisi dei costi nel Brief che viene consegnato inizialmente al
cliente.
A completamento di questo ragionamento su pre e post produzione spot, mi piace
riportare per intero il contenuto di un commento, un post, che ho trovato
recentemente in rete e che meglio di ogni altra spiegazione, testimonia il processo
produttivo ma soprattutto il clima che lo avvolge. Racconta il nostro collega: £
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 @  £ Nulla da aggiungere, è proprio tutto così! Sul fatto che i doppiatori siano
ben pagati non sono d'accordo: lo sono in effetti solo ad altissimi livelli i cosiddetti
"talent" e tra loro c'e' anche molta concorrenza, e malgrado le apparenze è un
mestiere assai difficile.

       

La legge consente un tetto massimo del 2% di pubblicità per ora di trasmissione
circa þ2 minuti il che significa una media di 24 spot radiofonici da 3 se condi per
ogni ora di programma, insomma una radio potrebbe trasmetterne 576 al giorno o
forse più considerato che molti durano meno di 3 secondi. Un limite che si è rivelato
una garanzia di qualità per le radio, evitando un sovraffollamento di spot.

Gli spot programmati vengono definiti in gergo pubblicitario ³passaggi´: certo il


primo dubbio è proprio quanto spazio, quanti passaggi acquistare per i nostri radio
messaggi.
Ovviamente non esiste una regola, certo è che quando i passaggi sono pochi i risult ati
si hanno solo per gli ascoltatori particolarmente interessati a quanto da noi offerto.
Quando i passaggi sono più frequenti l¶ascoltatore può essere sollecitato ad acquistare
il servizio o prodotto da voi offerto, anche se all¶inizio non era interessat o.
È vero, il rischio di una sovraesposizione del nostro marchio è sempre dietro
l¶angolo, ma questo rischio - se la nostra è solo   ed è distribuita su
più emittenti - è certamente accettabile. E poi va messa in conto la cosiddetta
pressione pubblicitaria, cioè la distanza che c¶è tra la messa in onda di un passaggio e
un altro. Per esempio una   di 7 passaggi in un giorno ha una
pressione più alta rispetto una pianificazione di 7 passaggi diluiti in una settimana
(bassa pressione .

Tutte le pubblicità programmate da una radio entrano in un cosiddetto cluster: è


l¶insieme pubblicitario composto dagli spot che, ad una certa ora, vanno in onda tutti
insieme, in sequenza, con una durata che va dalle poche decine di secondi a molti
minuti (anche se esistono degli accordi che parlano di massimo þ/þ2 spot
consecutivi per ogni break .

Se il tempo fra un passaggio e l¶altro è molto breve si attiva il cosiddetto effetto


reminder: creando cioè un ricordo permanente su breve periodo nella m emoria
dell¶ascoltatore. è quello che proviamo quando le pubblicità ci entrano in testa e
finiamo per ripeterle o canticchiarle inconsapevolmente. Almeno fino al momento in
cui la ripetizione e la nostra campagna radio non si trasforma in ossessione! E lì che
la pubblicità fallisce.

Per la pianificazione pubblicitaria di una  2Y  


 , è comunque sempre
essenziale, l¶analisi del target, in modo da realizzare spot che possano ess ere adattati
alle caratteristiche degli ascoltatori. Insomma prima di metterci a produrre la nostra
campagna radio dovremmo domandarci chi l¶ascolterà.

In Italia si sintonizzano sulla radio poco meno di 4 milioni di persone ogni giorno
(ascolto nel giorno medio . Alcuni interessanti dati sono presenti nel sito Audiradio.

Per i tuoi spot radiofonici scegli Aliacom: agenzia per la comunicazione istituzionale
e sociale, è specializzata nell¶ideazione e realizzazione di spot radiofonici a carattere
non commerciale: campagne radio di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali,
spot finalizzati alla raccolta fondi per associazioni no profit, promozione di progetti
di cooperazione internazionale, comunicazioni del terzo settore. Chiama Aliacom al
numero (+39 32 - 923779 begin_of_the_skype_highlighting (+39 32 -
923779 end_of_the_skype_highlighting e richiedi un preventivo o informazioni
sui nostri spot radio.

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Ma da cosa dipendono infine i     radiofonico? I costi dipendono


comunque da molti fattori:

-dall'emittente radio

-dalla concessionaria di pubblicità

-dalla diffusione
-dalla durata della campagna

-dalla durata dello spot

-dalla creatività dello spot

In generale quando si formula un preventivo il costo tiene conto di questi fattori, è


chiaro che uno spot realizzato per un marchio multinazionale per una campagna a
diffusione nazionale costerà diec i o forse cento volte di più di uno spot realizzato per
un¶associazione no profit che viene trasmesso poche volte da un¶unica radio locale.
Per questo i  @
@Y  sono sostanzialmente diversi anche a parità di creatività.

Se facciamo riferimento soprattutto all¶acquisto di spazio i listini variano


enormemente. 'atevi un giro su Google cercando tra i listini di acquisto spazi
pubblicitari in radio. Una radio locale ± ma il mio calcolo è molto relativo - può
chiedere 3 euro a passaggio per uno spot e magari 9 euro per una promozione in
diretta fatta dal conduttore. Mentre uno spot in prime time radiofonico su una radio
nazionale può costare più di 3. euro a passaggio.
I prezzi possono poi variare a seconda del periodo dell¶anno (Natale, Pasqua, pe riodi
di saldo avranno prezzi maggiori o del numero dei passaggi giornalieri (un solo
passaggio al giorno è più costoso e inutile di almeno 5 passaggi giornalieri .

Proviamo a fare un esempio di costi spot. Il nostro spot dura 2´, prevediamo 6
passaggi su un radio locale della capitale (2 la mattina, 2 il pomeriggio, 2 la sera più
una promozione in diretta fatta dal DJ di turno in forma random (non programmata
una volta al giorno. Il tutto per 2 giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì per un
mese . In questa ipotesi (che è la minima accettabile per una campagna a livello
locale per assicurarsi un minimo di effetto reminder siamo a 5.4 euro + iva.
Esclusi i        .

Per produrre uno spot di 2 secondi (di qualità medio/alta possiamo immaginare,
semplificando moltissimo, un impegno economico così distribuito:

- copywriting: 5 euro - studio di registrazione: 3 euro - editing: 3 euro -
musiche originali: þ euro - speaker: 3 euro Costi dello spot, ovviamente riferiti a
un caso di studio e non a ricerche di mercato.

Quindi il cliente dovrà affrontare ± seppur in linea teorica ± un costo di pianificazione


mezzi pari a 5.4 euro più un costo di produzione di circa þ.5 euro (il tutto iva
esclusa a cui poi andrebbe aggiunto almeno un þ5% per il profitto dell¶agenzia .
Paradossalmente, ed è questo che molti clienti non considerano, il costo della
creatività e della produzione tecnica, incide s u una campagna locale molto meno che
il costo di diffusione della campagna stessa di cui beneficiano le emittenti
radiofoniche.
            

La radio è un mezzo da privilegiare perché è in grado di mantenere una rela zione con
i propri ascoltatori in diversi momenti della vita quotidiana. Poi la radio, come ha
detto uno dei miei maestri, ³allunga le ombre´. 'are pubblicità radiofonica, non solo
commerciale, ma confrontandosi con temi sociali e istituzionali è un lavoro
complesso e molto condizionato dall¶affollamento pubblicitario che facilmente può
avere ripercussioni negative sull¶efficacia di questo strumento. E¶ per questo che oggi
anche a livello locale bisogna puntare sulla qualità e sulla creatività degli spot, d ando
maggiore attenzione ai contenuti e alla loro confezione. Affidarsi ad agenzie
specializzate è il primo passo per divertire, stupire e promuovere novità.

Aliacom, agenzia per la comunicazione istituzionale e sociale, è specializzata


nell¶ideazione e realizzazione di spot radiofonici a carattere non commerciale:
campagne di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali, spot finalizzati alla
raccolta fondi per associazioni no profit, promozione di progetti di cooperazione
internazionale.

Per veicolare messaggi che riguardano argomenti come l¶educazione ambientale,


l¶immigrazione, la disabilità, la violenza domestica o l¶esclusione sociale è opportuno
creare dei modelli di comunicazione empatica.

Aliacom realizza radio messaggi capaci di entrare nei pa linsesti senza creare punti di
rottura, campagne che colpiscano l¶ascoltatore con un linguaggio evocativo e
incisivo. Contenuti che spingano ad ascoltare con l¶intento di capire e non giudicare.
Spero che questa piccola guida ti sia stata utile per fissar e i concetti generali che
riguardano questa interessante materia e per aiutarti nella realizzazione del tuo
prossimo progetto di comunicazione. Aliacom se vorrai, sarà pronta ad essere tra i
tuoi partners.

. $       !! $ 

Ecco alcune indicazioni di    !!  . La pubblicità, anche quella


radiofonica, deve essere chiaramente riconoscibile come tale e distinguibile dalle
altre forme di comunicazione al pubblico. Non deve offendere la dignità della
persona, non deve evocare discriminazioni di razza, sesso e nazionalità, non deve
offendere convinzioni religiose e ideali, non deve indurre a comportamenti
pregiudizievoli per la salute, la sicurezza e l'ambiente, non deve arrecare pregiudizio
orale o fisico a minorenni.
È inoltre vietata la pubblicità dei prodotti del tabacco, anche se effettuata in forma
indiretta mediante l'utilizzazione dei nomi, marchi simboli o di altri elementi
caratteristici di prodotti del tabacco.
È vietata la pubblicità dei medicinali per i q uali è necessaria la prescrizione del
medico.
Inoltre, dicono le regole di disciplina pubblicitaria, per la pubblicità delle bevande
alcoliche ci sono dei vincoli: come il divieto a rivolge rsi espressamente a minorenni,
nè presentare minorenni che consumano tali bevande o collegare il consumo di
alcoolici con prestazioni fisiche di particolare rilievo o creare l'impressione che il
consumo di alcoolici contribuisca al successo sociale o sessu ale oppure indurre a
credere che esse possiedano qualità terapeutiche stimolanti o calmanti, o che
contribuiscano a risolvere situazioni di conflitto psicologico e inoltre vietato
incoraggiare un uso eccessivo e incontrollato o presentare in una luce nega tiva
l'astinenza o la sobrietà e anche usare l'indicazione del rilevante grado alcoolico come
qualità positiva delle bevande.

Gentili navigatori, con queste brevi note sulla


@Y Y   si conclude
questo piccolo manuale. Se la lettura di que sta guida è stata di vostro gradimento, se
volete integrarla con un vostro commento, scrivetemi a ideare@aliacom.it.

E adesso non mi resta altro che augurarvi « Buon lavoro!

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