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ITALIA

9 VITA 18 FEBBRAIO 2011

Arcigay “stalinista”. Roma non ci sta


Il presidente capitolino espulso dall’associazione. Gli scissionisti potrebbero abbracciare Equality

di Antonio Sgobba tre voti a favore, non ha ricevuto l’ap- tratta in una seduta fiume, «in un clima tuzioni, di qualsiasi colore politico». Pa-
poggio di figure storiche dell’associazio- a metà tra Kafka e un processo del po- tanè nega le accuse: «La politica non
«Espulsi dall’Arcigay con un metodo ne come gli ex presidenti Sergio Lo Giu- polo», dice l’Arcigay di Bari. «L’atmosfera c’entra».
stalinista». La denuncia arriva da uno dei dice e Aurelio Mancuso, e era da tribunale sovietico, co- Intanto, le voci di una possibile fuo-
circoli più importanti della più grande molti circoli in tutti Italia si Diritti me se Marrazzo fosse Trot- riuscita di diversi membri dell’associa-
associazione per la difesa dei diritti degli sono schierati con i “dissi- skij», conferma Vincenzo zione si fanno insistenti. Qualcuno
omosessuali in Italia. È Fabrizio Marraz- denti”. Al punto che qualcu- Branà, consigliere del circolo avrebbe anche già pronta la meta: Equa-
zo, presidente di Arcigay di Roma, a par- no adesso parla addirittura di Bologna. lity, ovvero la lobby sui diritti civili fon-
lare: «Siamo stati cacciati dalla federa- di scissione. Insomma, per Chi ha partecipato racconta data dall’ex presidente Aurelio Mancuso.
zione nazionale con il pretesto di un ca- l’Arcigay questo non è proprio un perio- che più delle violazioni al regolamento, «Ha anche lo stesso statuto e la stessa
villo; la realtà è che nell’associazione non do tranquillo. hanno pesato le divisioni politiche. Le struttura di Arcigay», osserva Branà. Gli
si tollera il dissenso». Marrazzo è alla gui- La tensione interna è arrivata al cul- “colpe” dell’Arcigay di Roma starebbero interessati per ora rimangono cauti:
da del circolo della capitale dal 2003; lui mine dell’ultima riunione del consiglio nell’eccessiva vicinanza alle amministra- «Spero che lo strappo si possa ricucire,
e un altro consigliere romano sono stati nazionale. I due attivisti romani sono zioni di centrodestra di Alemanno e della in caso contrario ne trarremo le conse-
sanzionati con l’espulsione dal presiden- stati accusati di aver violato le norme in- Polverini. Una scelta che Marrazzo riven- guenze», dice Marrazzo. Il presidente ab-
te nazionale Paolo Patanè, che così giu- terne creando “Gay Help Line Due”, dica: «Noi collaboriamo con tutte le isti- bozza: «La fuoriuscita di qualunque di-
stifica la decisione: «Hanno violato il re- un’altra associazione, senza informare il rigente non cambia niente, Arcigay ap-
golamento, sono casi isolati». presidente. Il tutto sfruttando la popo- Info partiene ai soci e alle socie e non a sin-
Eppure le conseguenze di questo larità del numero verde Gay Help Line, Sito di riferimento nazionale dell’Arcigay gole persone». Così il pericolo scissione
strappo sembrano complicate da gestire. il servizio di aiuto telefonico offerto dalla dove viene affrontata anche la polemica in corso non sembra spaventare Patanè, che in-
La linea del presidente è passata per soli stessa Arcigay. La discussione si è pro- www.arcigay.it vece parla di «un’associazione in cresci-
ta», forte dei suoi 53 circoli su tutto il ter-
ritorio nazionale, più di 70 circoli ricrea-
A Roma tivi e oltre 180mila iscritti. «Nell’ultimo
periodo abbiamo aperto sedi in città in
Il Gay Pride che si è svolto nella Capitale
nel 2007. All’interno del circolo romano
cui non siamo mai stati presenti nei no-
è maturata la polemica nei confronti stri trent’anni di storia. Realtà difficili co-
della federazione nazionale. me Teramo, Chieti, Salerno, Reggio Ca-
labria», fa notare il presidente.
Per ora si tiene lontano dai tormenti
dell’associazione una delle sue figure
storiche: Franco Grillini, per più di dieci
anni a capo di Arcigay. Il giorno del con-
siglio non ha partecipato alla votazione.
Un’assenza diplomatica, dice qualcuno.
«Ero a casa con l’influenza», giura lui. La
rottura si è consumata proprio sotto le
insegne del circolo bolognese da lui fon-
dato nel 1982. Adesso che cosa pensa nel
vedere l’associazione spaccata a metà?
Grillini, attualmente consigliere regio-
nale in Emilia Romagna per l’Italia dei
valori, cerca di evitare la polemica: «Ma
no, non c’è una frattura così netta, dietro
questa vicenda ci sono per lo più rancori
personali, non c’è una reale contrappo-
sizione politica». E se si arrivasse alla
scissione? «Lo escludo categoricamente,
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non avrebbe senso in questo momento,


siamo isolati da tutte le forze politiche,
adesso è necessario rimanere uniti».

Federalismo: il terzo settore alza la voce


Il Forum amplia il coordinamento, Olivero confermato portavoce. Priorità: potenziare la comunicazione

Non profit È un coordinamento deciso a ad esempio. «Fin qui si è pensato Insomma, il coordinamento maggior pressione. «Non abbia-
far sentire le ragioni del Forum solo alla logica sussidiaria verti- (in carica per due anni) intende mo paura di usare l’espressione
del terzo settore quello uscito cale e non a quella orizzontale. delineare sempre più un «terzo “far lobby”: è urgente che l’ela-
dall’assemblea che ha ampliato il In pratica ci si è occupati di di- settore che non pensa solo a se borazione di tipo culturale possa
numero dei componenti (da 14 a stribuire il potere tra i vari livelli, stesso, si interroga sui problemi trasformarsi in proposta concreta
20) e confermato il portavoce An- non tra i soggetti coinvolti». Da della società, al servizio di essa, rispetto all’attività legislativa, na-
drea Olivero. qui il dubbio che possa nascere e svolge il suo compito culturale zionale e regionale». Una decisio-
Non è un caso che, nella prima un «nuovo modello centralista re- ed educativo: contribuire a co- ne cui il Forum è spinto dalle
riunione, siano stati approvati tre gionale che chiuderebbe tutti gli struire una società in cui siano ri- troppe emergenze piovute sul ca-
ordini del giorno che affrontano spazi di partecipazione». conosciuti dei valori collettivi, la po del non profit («dal modello
questioni di carattere generale (la Una considerazione cui si af- dignità di ogni persona, in parti- Eas alla dimenticanza nei con-
tutela della dignità della donna, fianca il timore che la riforma colare della donna». fronti del 5 per mille»). Infine, l’a-
il decadimento dell’etica pubbli- produca un ulteriore conteni- Tre le priorità. «Intendiamo spetto comunicativo. «Abbiamo
ca e la solidarietà alle popolazioni mento delle risorse: «Si è usato il costituire un ufficio studi stabile, bisogno», conclude il portavoce,
di Egitto e Tunisia). «Il momento federalismo per tagliare la spesa una struttura leggera che faccia «di rafforzare la comunicazione
che stiamo vivendo», spiega Oli- sociale e questo non è un proces- ricerca e analisi. Il terzo settore è per parlare, magari con un lin-
vero, «ci impegna a essere molto so positivo di trasformazione. vincente nella misura in cui pro- guaggio nuovo, al nostro interno
più presenti all’esterno. Abbiamo Questo ci preoccupa: l’impoveri- pone idee nuove o interpreta in e all’opinione pubblica».
delle responsabilità e quindi non mento, anche dei redditi, delle fa- maniera nuova alcuni dei suoi va-
possiamo tacere». Una premessa miglie ci dice che dobbiamo met- lori». Accanto all’ufficio studi, la Info
che spiega le posizioni su temi di tere in campo politiche di redi- seconda priorità è mettersi nella L’attività del Forum del terzo settore su
Andrea Olivero stretta attualità. Il federalismo, stribuzione più ampia». condizione di esercitare una forumterzosettore.it

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