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Disambiguazione – Se stai cercando la divergenza nel campo delle serie infinite, vedi serie
divergente.
Indice
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• 1 Definizione
• 2 Definizione integrale
• 3 Proprietà
o 3.1 Divergenza del rotore
• 4 Divergenza in altri sistemi di coordinate
o 4.1 Divergenza in coordinate polari piane
o 4.2 Divergenza in coordinate sferiche
o 4.3 Divergenza in coordinate cilindriche
• 5 Voci correlate
Definizione [modifica]
Una funzione vettoriale e la sua divergenza rappresentata come campo scalare (rosso: maggiore,
blu: minore)
Definendo x, y, z le variabili che rappresentano le coordinate di uno spazio euclideo a tre dimensioni
e definiti i, j, k i corrispettivi versori.
Nella notazione il punto rappresenta l'operazione di prodotto scalare tra l'operatore nabla ed
il campo (il grassetto può essere un altro modo per indicare un campo vettoriale): dalle
definizioni dei due operandi e dalla definizione di prodotto scalare è semplice verificare che il
risultato è proprio .
cioè il limite, su un volume generico, tra il rapporto tra il volume stesso ed il flusso del vettore su
tutta la superficie.
Con questa definizione la divergenza viene ad assumere significato di derivata spaziale di un campo
vettoriale come rapporto incrementale su un insieme di definizione che tende a zero. Il valore nullo
riesce allora a descrivere la conservatività del campo quando questo rappresenta un campo di
velocità.
Proprietà [modifica]
Divergenza del rotore [modifica]
La divergenza del rotore di qualsiasi campo vettoriale derivabile due volte è sempre pari a 0.
In matematica il gradiente di un campo scalare è una funzione a valori reali di più variabili reali,
quindi definita in una regione di uno spazio a due, tre o più dimensioni. Il gradiente di una funzione
è definito come il vettore che ha per componenti cartesiane le derivate parziali della funzione. Il
gradiente rappresenta quindi la direzione di massimo incremento di una funzione di variabili
.
Il gradiente è quindi una grandezza vettoriale che indica come una grandezza fisica vari in funzione
dei suoi diversi parametri.
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• 4 Voci correlate
con X aperto di il suo gradiente nel punto (x0,y0) si esprime (la seguente non è la definizione di
gradiente, ma la sua rappresentazione cartesiana ortogonale) come un vettore che ha per componenti
le derivate parziali prime calcolate nel punto:
In si definisce similmente:
In si definisce:
dove con si indica il versore della direzione i-esima con tutti gli elementi nulli tranne l'i-esimo
che vale 1.
Campo vettoriale gradiente [modifica]
Campo vettoriale del gradiente di due funzioni visualizzate mediante la densità della colorazione
Proprietà:
• Le linee di flusso di un campo gradiente associato ad una funzione scalare f sono ovunque
ortogonali alle superfici di livello di f, cioè alle ipersuperfici date dall'equazione cartesiana
al variare di .
o Dimostrazione: i vettori tangenti alle linee di flusso sono dati da , consideriamo
un generico vettore v tangente ad una superficie di livello in un punto . Sia
una curva tale che , che giace interamente su una superficie di
livello e tale che il vettore tangente alla curva in x è . Mostriamo che v è
sono ortogonali: poiché è su una superficie di livello si ha ,
cioè derivando . La tesi segue per
l'arbitrarietà di x e v.
Rotore (matematica)[di un vettore!!!]
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Nel calcolo vettoriale, il rotore è un operatore che descrive la rotazione infinitesima di un campo
vettoriale tridimensionale, ed è rappresentato in ogni punto da un vettore. Il rotore misura la
massima componente rotazionale piana nello sviluppo di Taylor al primo ordine, ovvero nella
linearizzazione di un campo vettoriale in 3 dimensioni, e quando non è nullo è un vettore la cui
direzione individua l'asse di tale componente rotazionale, mentre il suo verso è coerente con quello
della rotazione secondo la regola della mano destra.
I campi vettoriali che hanno rotore uguale a zero sul proprio dominio sono chiamati irrotazionali.
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• 1 Definizione
• 2 Proprietà
o 2.1 Rotore del gradiente
o 2.2 Rotore del rotore
• 3 Esempi
o 3.1 Equazioni note
o 3.2 Un semplice campo vettoriale
o 3.3 Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente
• 4 Voci correlate
Definizione [modifica]
Un semplice modo per calcolare il rotore è quello di scrivere con un abuso di notazione il
determinante formale della seguente matrice:
Nella notazione di Einstein utilizzando i simboli sviluppati da Levi-Civita, il rotore viene scritto
come:
In possiamo introdurre altri sistemi di riferimento come quello delle coordinate cilindriche:
Proprietà [modifica]
Rotore del gradiente [modifica]
Il rotore del gradiente di qualsiasi funzione F di classe C2 (derivabile due volte con derivate seconde
continue) è sempre nullo.
Dimostrazione:
.
Essendo le componenti del campo di classe C2, per il teorema di Schwarz le derivate miste sono
uguali, quindi le quantità all'interno della parentesi si annullano e si ottiene il vettore nullo
.
Esempi [modifica]
Equazioni note [modifica]
In condizioni stazionarie, cioè se i campi non variano nel tempo, otteniamo la conservatività del
campo elettrico:
Ciò corrisponde effettivamente ad un vettore orientato nel verso opposto all'asse z, come previsto.
In questo caso il rotore è costante nello spazio, indipendentemente dal punto che consideriamo. La
"quantità" di rotazione nel campo vettoriale considerato è la stessa in ogni punto (x,y). Il
diagramma del rotore di F risulta quindi banalmente:
Il campo in questione, a meno di costanti moltiplicative, coincide con il campo magnetico generato
da un filo infinito (l'asse z) percorso da una corrente continua: si tratta appunto di un campo
irrotazionale anche se non globalmente conservativo (il lavoro del campo lungo qualunque
circuitazione che non racchiuda l'asse z è nullo, mentre non è nullo se la circuitazione racchiude tale
asse).