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Anno dodici > Duemilaotto

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Madrid al centro dell’architettura internazionale

Anche gli studenti del corso di Architettura e Composizione Architettonica
tenuto dal Prof. Ing. Giorgio Praderio in viaggio nella capitale Spagnola
A cura dell’Ing Francesco Fulvi

Quest’anno gli studenti del corso di
Architettura e Composizione Architettonica
3 hanno fatto tappa a Madrid, accompa-
gnati dal Prof. Ing. Giorgio Praderio, i Proff
Ing. Alessio Erioli e Ing. Andrea Luccaroni,
gli assistenti Ing. Nada Balestri, Ing.
Francesco Fulvi, e i collaboratori Manuela
Rontini e Ing. Harald Piovani. Il programma
di viaggio è stato realizzato a cura dell’as-
sistente Ing. Roberto Tranquilli.
Se arrivi in aereo ti accoglie il nuovo aero-
porto di Barrajas: inaugurato nel 2006, è
attualmente il secondo più grande aeropor-
to d’Europa dopo Londra Heathow; con
100.000 collaboratori, Barrajas è la struttu-
ra che dà più lavoro a Madrid. L’autore, l’ar-
chitetto inglese Richard Rogers, Premio
Pritzker di architettura, ha concepito l’aero-
porto con una grande copertura sostenuta
da pilastri, ma che sembra portata dal
vento; il che permette un contatto visivo
diretto tra la zona di ingresso e gli aerei
sulla pista.
La struttura è stata costruita seguendo l’as-
se Nord-Sud. La zona centrale che distri-
buisce i flussi è di colore giallo, ma cambia
di tonalità fino ad arrivare al blu se ci si diri-
ge verso Nord (più freddo) e diventa rossa
se si segue il percorso verso Sud (più
caldo).
Da Barrajas parte una linea diretta della
metropolitana che dopo 13,6 Km raggiun-
ge la stazione Nuevos Ministerios, il centro
finanziario della città.
L’unione tra il quartiere degli affari e l’aero-
porto, rende questo luogo uno dei nodi di
comunicazione più vivaci e importanti della
città.
Nuevos Ministerios, dove si ferma non solo
il metrò ma anche il treno, è una costruzio-
ne molto trasparente, che facilita non solo
l’orientazione, ma anche il controllo socia-
le, tanto che la stazione non ha mai soffer-
to di atti di vandalismo.
Il rinnovamento delle reti stradali e ferro-
viarie nazionali ha portato grandi vantaggi,
diventando il centro di una rete che la col-
lega a tutte le città più importanti della

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Foto 1: Caixa Forum - Herzog & de Meuron

Foto 2: Reina Sofia - Jean Nouvel
Foto 3: Stazione Nuevos Ministerios
Foto 4: Barrajas - Richard Rogers
Foto 5 e 7: Ecosistemaurbano -
Ecoboulevard
Foto 6: Cittadella della Giustizia
Foto 8: Hotel Puerta America - Jean Nouvel
Foto 9: Residenze - Camacho y Marcìa -
Ecoboulevard

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Spagna. Madrid ha migliorato considere-
volmente la mobilità urbana, soprattutto nel
trasporto pubblico: in 10 anni, la metropoli-
tana ha duplicato l’estensione della rete
che oggi ha raggiunto 318 Km. Una cresci-
ta completata da un sistema di stazioni di
interscambio che collegano tutte le reti
pubbliche di trasporto, sia urbano, sia inte-
rurbano.
La forza d’attrazione di Madrid si spiega sia
con il suo ruolo di centro politico e ammini-
strativo ma anche di intermediario tra
l’Unione Europea e l’America Latina.
Questa forza crea un grande afflusso di
imprese nazionali e internazionali che alle-
stiscono qui un loro quartier generale.
Il Nuovo orizzonte urbano sale più alto
della Porta d’Europa, le due torri d’acciaio e
vetro inclinate di 15 gradi.
Quattro nuovi grattacieli di più di 200 metri
firmati da 4 architetti come Norman Foster,
Carvajal-Sala, Cesar Pelli e Ming Pei, ani-
meranno il nuovo quartiere finanziario, nato
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con l’obiettivo di spostare a Nord il nucleo
finanziario della città (sul modello city di
Londra o défense di Parigi).
La città ha accettato la sfida della sostenibi-
lità intraprendendo un progetto faraonico: la
riorganizzazione di 99 km della M/30, il prin-
cipale raccordo anulare della città. Il proget-
to, che ne prevede l’interramento di 56 km,
permetterà il collegamento tra i diversi quar-
tieri adiacenti la M/30. Tutto ciò dovrebbe
portare un miglioramento dei flussi del traffi-
co con un risparmio di milioni di ore negli
spostamenti, così come di combustibile e
quindi di CO2. Nello stesso progetto trova la
sua sede il Proyecto Madrid Rio, un nuovo
parco urbano che attraversa vari quartieri e
coinvolge le rive del Manzanares recuperate
dall’interramento dell’M/30. A Sud, lungo il
parco lineare, la città si è impegnata a recu-
perare i 150.000 mq del vecchio Matadero
(mattatoi e mercato del bestiame) costruito
nel 1925 in stile neomudejar, trasformando-
lo in polo culturale.
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Foto 9
Molti dei progetti citati sono in corso d’ope-
ra. Altri inizieranno il prossimo anno, come
ad esempio la riqualificazione dell’asse
Recoletos-Prado-Atocha da parte dell’ar-
chitetto Portoghese Alvaro Siza che andrà
a completare uno dei più importanti distret-
ti museali del mondo (il museo del Prado, il
Reina Sofia, il Caixa Forum, il Thyssen-
Bornemisza solo per citarne alcuni).
Sempre sul tema della sostenibilità, l’ammi-
nistrazione pubblica sta realizzando un pro-
gramma approvato dall’Unione Europea: un
progetto di quartiere popolare costruito con
criteri di sostenibilità, qualità ed efficienza
energetica, dove vengono messi in eviden-
za nuovi valori di Comfort ambientale,
scambio socialie e sostenibilità, che sarà
preso a modello sia per gli altri quartieri
pubblici sia per quelli privati.
Una delle caratteristiche di questo quartiere,
situato a Vallecas nella zona Sud della capi-
tale, è la presenza dell’ “eco boulevard”, un
grande viale pedonale inserito tra gli isolati
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residenziali dove, nell’attesa che crescano
gli alberi che avranno il compito di raffre-
scare l’aria durante le estati afose, sono
stati costruiti tre padiglioni cilindrici. Gli
stessi avranno il compito di creare un
microclima attraverso la presenza di piante
rampicanti, inoltre un sistema di ventilazio-
ne forzata alimentata da pannelli fotovoltai-
ci porterà aria umida la cui funzione sarà di
diminuire anche di 10 gradi la temperatura.
Il sistema è energeticamente autosufficien-
te ed entra in funzione quando un sensore
rileva la temperatura esterna di 27 gradi
centigradi.
La cittadella della giustizia è un altro enorme
progetto che coinvolge alcuni tra i migliori
architetti in circolazione. Iniziato nel 2007, si
concluderà nel 2011 e consisterà nel rag-
gruppamento delle attuali sedi giudiziarie
della città, costituendo il distretto giudiziario
più esteso al mondo. Situato a Nord-Est,
vicino all’aeroporto Barajas. il progetto è frut-
to di un concorso per il masterplan, vinto
dallo studio madrileno Frechilla-Pelaez,
mentre i singoli edifici sono stati affidati, con
incarico diretto, a Foster, De la Hoz, Pei,
Rogers, FOA e, con concorso pubblico, a
vari architetti tra cui spicca il nome di Zaha
Hadid.
La regione di Madrid che conta 9 milioni di
abitanti ha la migliore crescita economica
d’Europa il che attrae non solo immigrati,
ma anche i turisti che sono quasi raddop-
piati in 5 anni (più di 7 milioni) e, non a
caso, la città è stata insignita del premio
città dell’anno.
È attraverso questi viaggi che gli studenti
hanno l’opportunità di toccare con mano,
come e in quale direzione evolve la città
contemporanea e di conseguenza l’archi-
tettura, facendo un inevitabile confronto
con la nostra realtà e sviluppando quindi un
senso critico complessivo. Non solo, ma
capita spesso, come è successo al sotto-
scritto, che questi viaggi d’istruzione rap-
presentino un forte stimolo a intraprendere
un’esperienza di lavoro, che è poi anche di
vita, in una città straniera.
Nel 2009 l’appuntamento è con Bilbao e
Saragozza.