Professional Documents
Culture Documents
Un ultimo spunto, che potrà essere spunto di discussione: una lingua ideografica, che esprime tutto
con le immagini, è limitata o è maggiormente in grado di esprimere ciò che non ha immagine?
Una lingua alfabetica è meno o più diretta nel descrivere realtà materiali?
In una lingua alfabetica è possibile inventare parole, in quelle non alfabetiche anche, ma non c’è il
segno corrispondente, che può, sì, essere inventato, ma non compreso.
È dal contesto, oltre che da chi usa il suono, che deriva che il suono corrisponda a un certo carattere,
perciò a un significato. In una lingua alfabetica, invece, anche quando non si comprende, si può
usare l’intuizione. Non nelle lingue non alfabetiche: sono forse lingue che imbrigliano il pensiero
non autorizzato?
È solo il pensiero politico o satirico, che incita a una ridefinizione della visione e perciò alla
modificazione del “contratto sociale”, alla creazione di parole nuove e di segni a significarle, a non
essere “autorizzato” per un poeta, uno scrittore, un artista? E le lingue alfabetiche davvero
permettono ogni pensiero e poi ne bloccano la trasformazione in azione?