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Il Rubaiyat, di Omar Khayyam

Commentato da Paramhansa Yogananda


A cura di J. Donald Walters
Traduzione di Vittoria De Santis
Illustrazione della copertina di Massimo Melchior
Copyright 1994 by J. Donald Walters
Prima edizione americana 1994 pubblicata da Crystal Clarity, Publishers, Nevada
City, California; recapito in Italia:
Ananda Europa, Casella Postale 48, I-06088
Santa Maria degli Angeli, Assisi (PG), Tel. 0742 813 620 Proprietà letteraria rise
rvata
Prima edizione Italiana 1995
Edizioni il Punto d'Incontro
Casella Postale 504, Vicenza
Finito di stampare nel maggio 1995 presso la Cooperativa Tipografica degli Opera
i, Via Corbetta 9, Vicenza
Tutti i diritti riservati.
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in alcuna forma senza l'autori
zzazione dell'editore, ad eccezione di piccoli brani destinati alle recensioni.
ISBN 88-8093-019-2
Prefazione
Il Mobile Dito scrive; e, avendo scritto, procede..."
"Ah, Luna della mia delizia che non conosce declino..."
"Qui, sotto l'Albero, con un Pane, un Fiasco di Vino, un libro di Versi - e Tu..
."
Chi non ha mai udito queste frasi? Come il "domani e domani e domani" di Shakesp
eare, sono entrate a far parte del nostro linguaggio - quasi degli idiomi. Persi
no coloro che non hanno mai sentito parlare del Rubaiyat di Omar Khayyam hanno f
amiliarità con molti versi di questo poema come quel marinaio che, dopo aver assis
tito per la prima volta, ad una rappresentazione dell'Amleto, si rivolse stupito
ad un amico esclamando: Hai udito tutte quelle banalità?!
Gli occidentali credono, e in effetti è stato detto loro ripetutamente, che il Rub
aiyat sia un poema d'amore, composto per celebrare le gioie terrene.
Ma non è così, come Paramhansa Yogananda mette ben in chiaro in questo libro.
In tutto l'Oriente, Omar Khayyam è riconosciuto come un mistico e il suo poema vie
ne accettato come una profonda allegoria spirituale - troppo profonda per una co
mprensione ordinaria.
Persino come componimento d'amore e di celebrazione dei piaceri terreni, la magg
ior parte del poema sfugge alla comprensione. Come ho scritto in uno dei miei co
mmenti, è come la grande musica: parla con potere alla nostra natura più profonda, a
nche quando il suo significato ci elude.
È un poema d'amore, in un certo senso, sia umano che divino, poiché quando i suoi si
gnificati interiori vengono svelati, Yogananda mostra quanto profondamente signi
ficative siano le quartine, persino nella loro applicazione esteriore ed umana.
Omar Khayyam era un mistico profondo, non un edonista; ciononostante, il suo mis
ticismo era caldamente umano. Mi soffermerò su di lui e sul suo traduttore, Edward
FitzGerald, più avanti. Comunque, poiché molti lettori già conosceranno la loro stori
a, ci sono due domande più immediate da fare: chi era Paramhansa Yogananda? E perc
hé questo commentario€? La seconda risposta la lascerò a Yogananda stesso. Lasciate ch
e mi sforzi brevemente di rendere giustizia alla prima.
Paramhansa Yogananda viene ricordato come una delle grandi luci spirituali del v
entesimo secolo. La sua Autobiografia di uno Yogi (Edizioni Ubaldini Roma), pubb
licata per la prima volta nel 1946, è stata tra le autobiografie più vendute di tutt
i i tempi e continua ad apparire sulla lista dei best sellers in vari Paesi. In
Italia, ancora pochi anni fa, era l'autobiografia più venduta del settore. Per un
libro che è in circolazione da quasi cinquant'anni, si tratta certamente di un pri
mato.
Paramhansa Yogananda, autore, poeta, conferenziere, insegnante spirituale, guida
ed amico di molte migliaia di persone, nacque in India nel 1893.
Fu inviato dai suoi maestri spirituali in America nel 1920 e li rimase per il re
sto della sua vita, fino alla sua dipartita nel 1952, tenendo conferenze a cui p
artecipavano centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo, e fondò un'organi
zzazione conosciuta e rispettata, la Self Realization Fellowship, con sede a Los
Angeles, in California.
Il messaggio che diffuse era non settario e universale.
Il nome stesso che diede alla sua organizzazione intendeva sottolinearne i princ
ipi universali; l'organizzazione non fu creata per essere una nuova setta. Param
hansa Yogananda era grande non tanto in un senso mondano, quanto per la sua stat
ura umana e come santo.
Nessun uomo, è stato detto, è grande agli occhi del suo valletto. A questo proverbio
, Yogananda fu una rimarchevole eccezione. Coloro che lo tenevano in alta stima
erano coloro che lo conoscevano meglio.
Io stesso ho vissuto con lui gli ultimi tre anni e mezzo della sua vita ed ero c
ontinuamente stupito nel notare che egli non mostrava nemmeno una di quelle comu
ni debolezze di carattere che ci si aspetta di trovare persino nel più grande esse
re umano. Se egli non era a livello delle mie aspettative nei suoi confronti, co
me qualche volta accadeva, scoprivo sempre che ciò avveniva perché egli superava que
lle aspettative.
La sua carità, la compassione, la calma incrollabile, la sua amorevole amicizia ve
rso tutti, il delizioso senso del l'umorismo e la profonda intuizione sulla natu
ra umana, erano tali da lasciarmi costantemente stupito.
Nella mia autobiografia, Il Sentiero (Edizioni Mediterranee Roma), che descrive
come fosse vivere con lui, ho scritto: "Yogananda indossava la sua saggezza senz
a la minima ostentazione, come una comoda vecchia giacca che uno ha indossato pe
r anni.
Ancora in quel libro scrissi: In qualche modo, ciò che mi impressionava più profonda
mente credo fosse il suo supremo rispetto per gli altri. Mi stupiva sempre che u
no la cui saggezza e potere ispiravano così tanto timore reverenziale negli altri
potesse essere allo stesso tempo così rispettoso verso tutti. Tale era l'uomo cui
il Destino, come avrebbe detto Omar Khayyam, ha affidato il compito di spiegare
il Rubaiyat.
Se l'opera di Omar sia mai stata spiegata in profondità in precedenza, non ne sono
a conoscenza. Yogananda, in ogni caso, era perfetto per questo compito, con la
sua vasta comprensione, la sua natura profondamente sensitiva e poetica, il suo
acuto senso della drammatizzazione, la sua visione non dogmatica della religione
.
Tutti questi fattori, combinati all'assoluta devozione per la più alta verità, facev
ano di lui la persona più adatta che si potesse immaginare per affrontare la sfida
di dischiudere, in ogni caso, quel secolare mistero che è Omar Khayyam. Infatti,
in un senso molto reale, Yogananda condivideva la visione di vita di Omar. La su
a sintonia con il poeta è evidente in tutti i commenti alle quartine.
Nel 1950 Yogananda mi chiese di redigere i suoi scritti, iniziando con questo li
bro che apparve per la prima volta a puntate sulla rivista Inner Culture Magazin
e, tra il 1937 ed il 1944. A quel tempo cercai di fare del mio meglio, nonostant
e avessi soltanto ventitré anni e fossi miseramente inesperto sia in campo lettera
rio che spirituale.
Yogananda, uomo di saggezza qual era, certamente era consapevole che il compito
di pubblicare le sue parole fosse allora completamente al di là delle mie capacità.
Sebbene il mio guru abbia fatto credere di aspettarsi che avrei portato a termin
e il compito al più presto, ovviamente era un lasso di tempo diverso quello che in
tendeva. Sono giunto a realizzare che questo ora significava "Ora, in questa vit
a", e non, "Ora, nel 1950"! In effetti, egli guardava lontano nel futuro, poiché s
apeva che gli anni che gli rimanevano da vivere sulla terra erano pochi.
Dal 1950 sono passati quarantaquattro anni. Ora, con un po' di esperienza letter
aria alle spalle, come autore di oltre cinquanta libri, e con questi anni di pau
sa e crescita della comprensione interiore, penso di poter affermare, anche se c
on una certa diffidenza, almeno di sentirmi pronto.
I lettori possono considerare strano che le parole di un saggio abbiano bisogno
di essere redatte. Le persone spesso confondono la saggezza con l'erudizione int
ellettuale o col piacere che qualche profondo pensatore trova nel dare spiegazio
ni chiaramente ragionate.
La vera saggezza, comunque, è intuitiva; è una freccia che vola dritta al bersaglio,
mentre l'intelletto si attarda, col fiato corto, molto indietro.
Un esempio di tale intuizione fu la prima percezione di Einstein sulla legge del
la Relatività, che gli sovvenne in un lampo. Dovette lavorare anni prima di poter
ottenere, attraverso la sua percezione intuitiva, la veste razionale che l'avreb
be resa presentabile ad altri scienziati.
Mentre rifletto sugli uomini e sulle donne di grande saggezza spirituale che ho
avuto la buona fortuna di incontrare nella vita, mi sovviene che tutti loro parl
avano da una percezione più elevata di quella razionale.
Il loro modo di esprimersi era succinto. Raramente spiegavano le loro idee dilun
gandosi. Era come se volessero che i loro ascoltatori si elevassero ad incontrar
li su un più alto livello di cognizione.
La loro saggezza non era verbale. Laddove la maggior parte delle persone pensa a
parole, i veri saggi, per la maggior parte del tempo, non pensano percepiscono.
Non intendo dire che siano incapaci di fare un ragionamento normale o persino b
rillante. In effetti, li ho trovati molto più chiari, sotto questo aspetto, della
maggior parte delle persone. Ma i lenti processi del raziocinio, nel tortuoso la
birinto dei pro e contro, per essi rappresentano piuttosto un allontanamento da
lla chiarezza.
Yogananda era un maestro di saggezza intuitiva che istruì la sua mente, per compas
sione delle persone di comprensione più lenta, ad accettare i lenti processi del c
omune buon senso e a percorrere le tortuose vie secondarie dell'ordinario ragion
amento umano.
La sua coscienza sfrecciava più agevolmente, comunque, nei cieli della divina esta
si. Il suo modo preferito di esprimersi consisteva nello sfiorare un argomento,
invitando gli altri a salire al suo livello.
A noi, suoi discepoli, generalmente lasciava il compito di sviluppare, o spiegar
e, le verità che egli presentava in forma condensata nei suoi scritti.
Ho fatto del mio meglio, in tutta quest'opera, per non cambiare un solo pensiero
e per non introdurre mai alcuna mia idea, sebbene il flusso logico rendesse a v
olte necessario creare un ponte da un'idea alla successiva. Il mio lavoro, come
redattore, è stato quello di facilitare il fluire delle idee dell'autore.
Occasionalmente, lavorando sulla spiegazione di una particolare quartina, mi è ven
uta in mente qualche idea che mi sembrava potesse costituire un'utile integrazio
ne al libro. In casi del genere, ho esposto quell'idea alla fine del testo in qu
estione col titolo 'Commento del curatore'.
Spero, caro lettore, che condividerai con me un po' dell'entusiasmo che provai p
er quest'opera quarantaquattro anni fa, quando cercai per la prima volta, in mod
o così inefficace, allora di trascriverla. L'entusiasmo è rimasto con me per tutti q
uesti anni. Quest'opera, credo, è uno dei più grandi libri spirituali mai scritti e
i miei umili sforzi di redattore costituiscono per me, fino ad ora, il più impor t
ante lavoro della mia vita.

Omar Khayyam
ed Edward FitzGerald
Omar Khayyam, poeta, astronomo e matematico, nacque a Nishapur, Persia, alla fin
e dell'undicesimo secolo. Morì, secondo la tradizione, nel 1123 d.C.
L'epiteto Khayyam, significa fabbricante di tende. Questo era probabilmente il r
amo di commercio dei suoi antenati, piuttosto che quello di Omar; infatti, in età
relativamente giovane, egli aveva già raggiunto la posizione privilegiata di non d
over lavorare per guadagnarsi da vivere.
Gli fu offerto un posto alla corte del sultano Malik Shah. Omar, invece, chiese
e ricevette il permesso di vivere ritirato e ottenne una pensione che lo mise in
grado di dedicarsi alle materie scientifiche e letterarie. Le sue ricerche scie
ntifiche riguardavano la matematica e l'astronomia. Più tardi divenne astronomo di
corte e fece parte del gruppo di otto eruditi designati da Malik Shah a riforma
re il Calendario Musulmano, un'opera che fu positivamente paragonata alla revisi
one del Calendario Giuliano di Papa Gregorio XII.
Si conosce poco della vita privata, interiore, di Omar. Edward FitzGerald ed alt
ri occidentali credono che egli fosse un edonista. Ai suoi tempi, comunque, Omar
era reputato un saggio. Chiaramente, egli non era un "bevitore di vino" né uno sc
aricatore di porto. Piuttosto, sembra certo che Omar fosse un Sufi e un grande m
istico.
I mistici Sufi, tradizionalmente, mantenevano la loro vita spirituale nascosta a
lle menti mondane e ai religiosi ortodossi superficiali. Il segreto e la pratica
di nascondere profonde verità dietro un velo di simbolismo esotico erano il loro
modo di proteggersi dalla persecuzione delle opinioni non ortodosse. Omar Khayya
m, come loro, era di mente aperta, completamente libero dal dogmatismo religioso
e per niente impressionato dalle distinzioni e dalle definizioni speculative de
i teologi tradizionali. La sua teologia non era un sistema ragionato, ma abbracc
iava tutte le religioni, come pure la non religione cioè, sebbene amasse Dio, non
abbracciava nessuna religione formale
Edward FitzGerald, poeta inglese e traduttore, nacque a Bedfield, nel Suffolk, i
l 31 marzo 1809. Morì a Norfolk il 14 giugno 1883.
FitzGerald annoverava fra i suoi amici numerose persone famose tra le quali Will
iam Makepeace Thackeray, Alfred Tennyson e Thomas Carlyle. Godeva di una rendita
privata e per la maggior parte della sua vita visse ritirato. Egli stesso, come
Omar, non era un edonista e in effetti non mostrava segni di ciò che significa es
serlo.
La sua prima traduzione del Rubaiyat, o quartine di Omar Khayyam, apparve anonim
amente nel 1859 e fu ignorata da un pubblico indifferente. Poco dopo, il libro f
u venduto a prezzo ridotto.
Un anno più tardi, una copia del Rubaiyat fu scoperta in una "bancarella da un pen
ny" dal famoso poeta Dante Gabriel Rossetti.
All'apprezzamento di Rossetti si unì presto quello di un suo amico, un altro famos
o poeta, Algernon Charles Swinburne. Da allora, la fama del poeta fu assicurata.
Negli anni che seguirono, FitzGerald preparò altre quattro traduzioni del Rubaiyat
.
Delle cinque versioni esistenti, Paramhansa Yogananda preferì la prima. Secondo lu
i, era la più pura per ispirazione e fedeltà all'originale, sia nello spirito che ne
l significato.
Il Rubaiyat di Omar Khayyam, sebbene abbia tardato a raggiungere la popolarità, è di
venuto nel tempo il poema più amato in lingua Inglese.

Introduzione
di Paramhansa Yogananda
Molto tempo fa, in India, ho incontrato un vecchio poeta persiano che mi ha dett
o che la poesia della Persia ha spesso due significati, uno interiore ed uno est
eriore. Ricordo la grande soddisfazione che provai per questa sua spiegazione su
l doppio significato di parecchi poemi persiani.
Un giorno, mentre ero profondamente concentrato sulle pagine del Rubaiyat di Oma
r Khayyam, improvvisamente vidi crollare le mura dei suoi significati esteriori.
Ecco! Vasti significati interiori si aprirono come un prezioso scrigno di front
e al mio sguardo.
Un trattato spirituale così profondo, per qualche misteriosa legge divina, non sco
mpare dalla terra nemmeno dopo secoli di abbandono o incomprensione. Questo è il c
aso del Rubaiyat di Omar Khayyam. Nemmeno in Persia la filosofia di Omar è profond
amente compresa. Pochi, o nessuno forse, si sono tuffati nelle profondità che ho c
ercato di presentare qui.
A causa del suo potere spirituale intrinseco, questo poema è sopravvissuto alle in
giurie del tempo, alle errate interpretazioni di eruditi intellettuali e alla di
storsione di molti traduttori. Sempre nuovo, nella sua bellezza, nella sua sempl
icità e nella sua saggezza, il Rubaiyat è rimasto un tempio intoccato e immacolato d
al quale i cercatori della verità di tutte le fedi e di nessuna fede possono otten
ere divino sollievo e comprensione.
In Persia, Omar Khayyam è sempre stato riconosciuto come mistico altamente avanzat
o e maestro spirituale e il suo Rubaiyat è stato riverito quale scrittura Sufi isp
irata.
Il primo grande scrittore Sufi fu Omar Khayyam, scrive il professor Charles F. H
orne nell'introduzione al Rubaiyat che appare nell'ottavo volume della serie The
Sacred Books and Early Literature of The East.
Sfortunatamente, egli continua, Omar è stato considerato, da un gran numero di let
tori occidentali, un poeta pagano ed erotico, un ubriacone interessato solo al v
ino e ai piaceri terreni Questo è tipico della confusione che esiste sul Sufismo.
L'Occidente ha insistito nel giudicare Omar dal suo punto di vista.
Ma se vogliamo comprendere l'Oriente, dobbiamo cercare di vedere come la sua gen
te ne considera gli scritti. È una sorpresa, per molti occidentali, quando viene d
etto loro che in Persia non c'è disputa sui versi di Omar e sulla profondità spiritu
ale del loro significato. Egli viene semplice mente accettato come un grande poe
ta spirituale.
"E allora che cosa pensare di tutte le appassionate lodi al vino e all'amore (di
Omar)? Chiede il professor Horne. "Sono semplicemente le metafore ben conosciut
e del Sufismo; il vino è la gioia dello spirito e l'amore è l'estatica devozione a D
io..."
"Omar ha più velato che dimostrato la sua conoscenza. Che un uomo del genere venga
considerato dal mondo occidentale come un ozioso perditempo è assurdo. Una tale s
aggezza unita ad una tale mancanza di profondità è contraddittoria."
Omar e gli altri poeti Sufi usavano similitudini popolari e dipingevano le ordin
arie gioie della vita affinché l'uomo mondano potesse comparare i piaceri del mond
o alle
superiori gioie sperimentate nella vita spirituale. All'uomo che beve il vino pe
r dimenticare temporaneamente gli insopportabili dolori e tribolazioni della vit
a, Omar offre una deliziosa alternativa: il nettare dell'estasi divina che condu
ce all'illuminazione, cancellando così, in modo permanente, la miseria umana. Sicu
ramente, Omar non si prese il disturbo di scrivere tanti squisiti versi semplice
mente per ispirare le persone a sfuggire il dolore drogando i loro sensi con l'a
lcol!
J. B. Nicolas, la cui traduzione francese di quattrocentosessantaquattro Rubaiya
t (quartine) apparve nel 1867, alcuni anni dopo la prima edizione di Edward Fitz
Gerald, contestò l'opinione di Fitzgerald che Omar fosse un materialista. FitzGera
ld si riferisce a questa contestazione nell'introduzione alla sua seconda edizio
ne:
Il Signor Nicolas, la cui edizione mi ha ricordato parecchie cose e mi ha istrui
to in altre, non considera Omar il materialistico epicureo per il quale l'ho let
teralmente scambiato, ma un mistico, che vela la Divinità sotto il simbolo del vin
o, del bevitore, eccetera, come si suppone abbia fatto Hafiz; in breve, un poeta
Sufi come Hafiz e gli altri... Poiché c'è qualche sostegno nella tradizione e certa
mente c'è l'opinione di qualche erudito in favore del fatto che Omar fosse un Sufi
- persino un santo - coloro che lo gradiscono possono così interpretare il suo vi
no e il suo coppiere.
La difficoltà di FitzGerald giace nel fatto che, sebbene alcune delle quartine chi
aramente si prestino ad una interpretazione spirituale, la maggior parte delle a
ltre gli sembravano sfidare qualunque altra interpretazione che non fosse quella
materialistica.
Parlando chiaramente, Omar afferma distintamente
che il vino simbolizza l'intossicazione dell'amore e della gioia divina. Molte d
elle sue quartine sono così puramente spirituali che difficilmente vi si può ricavar
e un significato materiale, come per esempio nelle quartine quaranta, quarantaqu
attro, cinquanta e sessantasei.
Il significato interiore di molte altre quartine è più difficile da discernere, tutt
avia c'è e viene chiaramente rivelato alla luce della visione interiore.
Con l'aiuto di un erudito persiano, ho tradotto in Inglese il Rubaiyat originale
. Ma ho scoperto che, sebbene fosse tradotto letteralmente, mancava dell'ardente
spirito dell'originale di Omar.
Dopo che ebbi confrontato quella traduzione con quel la di FitzGerald, realizzai
che FitzGerald era stato divinamente ispirato ad afferrare esattamente, in un I
nglese gloriosamente musicale, l'anima degli scritti di Omar. Perciò decisi di int
erpretare il significato interiore nascosto dei versi di Omar, alla luce della t
raduzione di FitzGerald, piuttosto che da quella mia o di chiunque altro avessi
letto.
FitzGerald preparò cinque differenti edizioni del Rubaiyat. Per la mia spiegazione
ho scelto la prima, poiché la prima espressione di una persona essendo spontanea,
naturale e più vicina all'ispirazione dell'anima, è spesso la più profonda e la più pur
a.
Mentre lavoravo sulla spiegazione spirituale del Rubaiyat, potei considerare che
mi portava in un labirinto di verità senza fine, fino a che fui estaticamente per
so nella meraviglia. Il velo della filosofia metafisica e pratica di Omar, in qu
esti versi, mi ricorda la Rivelazione di San Giovanni Divino.
In effetti, il Rubaiyat potrebbe giustamente essere chiamato "La Rivelazione di
Omar Khayyam."

Qui comincia un'avventura che mai in precedenza avete intrapreso...

Quartina 1
Svegliatevi! Infatti il Mattino, nella Coppa della Notte,
Ha lanciato la Pietra che mette in Fuga le Stelle:
Ed ecco! Il Cacciatore dell'Oriente ha afferrato la Torretta del Sultano in un L
accio di Luce.
Parafrasi
Così cantò il Silenzio interiore:
Dimentica il tuo sonno d'ignoranza: svegliati!
"Infatti l'alba della saggezza ha lanciato, nell'oscura coppa del tuo ignorare,
la pietra della disciplina spirituale quell'arma di potere divino che può rompere
la coppa e mettere in fuga le pallide stelle dei desideri terreni.
"Guarda, la Saggezza - 'il Cacciatore dell'Oriente' ha lanciato un laccio di luc
e per circondare il reale minareto del tuo orgoglio egocentrico: la saggezza, pe
r liberarti, infine, dalla lunga notte dell'ignoranza spirituale!
Approfondimento
Abbandona l'illusione! Assorbi nel tuo Sé più interiore la calma luce della saggezza
Ascolta! La tua anima ti chiama ad abbracciare una nuova avventura.
Mentre il sole viaggia da Oriente ad Occidente attraverso il cielo, così la luce
della civiltà della conoscenza si muove attraverso la terra Dall'Oriente viene la
chiamata della Saggezza: svegliatevi, tutti voi che dormite nell'ignoranza!
Che cosa vi ha portato l'orgoglio se non malinconia e dolore! Oscuri prodotti de
ll'ignoranza dell'anima. Disperdete per sempre le tenebre da oggi dimorate nella
luce della pace interiore.

Interpretazione
Mattino - L'alba del risveglio dall'illusoria esistenza materiale.
Coppa della notte - L'oscura notte dell'ignoranza del l'anima.
Pietra - Gli atti della disciplina spirituale che disperdono l'illusione.
Stelle - I desideri materiali falsamente attraenti.
Cacciatore dell'Oriente - La saggezza orientale, il cacciatore e distruttore de
ll'illusione.
La torretta del sultano - Il regale minareto dell'orgoglio.
Laccio di luce - La luce della saggezza che, come un laccio, circonda l'oscurità
dell'ego e lo intrappola, trasformandolo per sempre in luce.

Commento del curatore


In Oriente è da sempre tradizione rivolgersi ad est durante la preghiera e la medi
tazione. La ragione, ha spiegato Paramhansa Yogananda, è che i raggi sottili della
saggezza, sulla terra, si dirigono verso Occidente.
È anche credo di altre tradizioni che l'illuminazione ci viene dall'Oriente. Le tr
ibù indiane americane, per esempio, credono che un luogo dove si debba dimorare de
bba essere costruito con l'entrata ad Oriente da dove, affermano gli indiani Sio
ux, vengono tutte le buone cose.
Kedem (quello che giace davanti o di fronte) è la parola ebrea che sta a significa
re est ed implica la direzione verso cui rivolgersi durante la preghiera.
Nella tradizione mistica, l'est rappresenta anche la fronte, specificamente il p
unto fra le sopracciglia. La moderna medicina identificherebbe questo punto con
la regione che è giusto dietro ad esso nel lobo frontale del cervello. Quest'area,
anatomicamente, è la parte più evoluta del cervello. Il devoto, concentrandosi prof
ondamente qui, scopre il sole della visione spirituale, interiore, che albeggia
sulla sua coscienza.

Quartina 2
Sognando, quando la Mano Sinistra dell'Alba era nel Cielo.
Udii una Voce che all'interno della Taverna gridava: "Svegliatevi, miei Piccoli,
e riempite la Coppa
Prima che il Liquore della Vita inaridisca nella Sua."

Parafrasi
Non ancora del tutto risvegliato dal mio sonno d'illusione e ancora sognando l'a
lba della saggezza, udii, nel silenzio, la chiamata dell'anima dall'interno dell
a taverna dell'intuizione:
Svegliatevi, miei piccoli pensieri non sviluppati! Riempite la vostra coscienza
con il vino della beatitudine, affinché la forza vitale non svanisca dalla vostra
coppa di esistenza materiale.

Approfondimento
Mentre sognavo, durante la prima ispirazione del risveglio della mia anima, una
voce interiore mi esortò a non riposare più, ma a dirigere i miei pensieri energicam
ente verso pratiche e direzioni spirituali.
Riempi la tua coscienza, esortò, con la vera, durevole felicità Ecco! Anche troppo p
resto la vitalità della vita evapora dalla sua piccola coppa di carne per svanire
per sempre nel misterioso Inconosciuto .

Interpretazione
Mano sinistra dell'anima - La prima luce dell'albeggiare della saggezza.
Una voce - La voce dell'intuizione dell'anima.
La taverna - Il sancta sanctorum del silenzio interiore.
Miei piccoli - I miei pensieri spiritualmente non sviluppati
Riempi la coppa - Riempi la coppa della vita con la coscienza spirituale.
Il liquore della vita - La vitalità e la gioia della vita.
Sua - La coppa corporea della vita e della coscienza.

Commento del curatore


In Oriente, la mano destra è considerata più propizia. I doni, per esempio, sono pro
priamente dati e ricevuti con la mano destra. L'Occidente ha tradizioni simili.
Un giuramento in tribunale, per esempio, è fatto con la mano destra alzata. Una st
retta di mano è offerta generalmente con la mano destra, non con la sinistra.
La mano sinistra dell'alba, allora, indica la debole
luce esplorativa, spesso chiamata la falsa alba che precede l'alba effettiva.
L'alba, come abbiamo visto nel primo verso, significa il risveglio della saggezz
a. La Mano Sinistra dell'Alba si riferisce all'iniziale ispirazione che un cerca
tore della verità sente quando contempla la pura bellezza degli insegnamenti super
iori Può essere tentato dalle descrizioni della vita interiore, di riposare in que
i concetti e di non fare lo sforzo necessario per conseguire personalmente la sa
ggezza.
Paramhansa Yogananda spesso esortava le persone a non sentirsi soddisfatte se no
n con la piena realizzazione del Sé. Dedicare la propria vita al semplice dilettar
si negli antichi testi, adagiati in un benessere sentimentale sulle sponde di qu
alche ruscello mormorante, equivale a rimanere per sempre un dilettante spiritua
le. Il sincero cercatore deve applicarsi energicamente e non arrestarsi mai sino
a che non sono conseguite le vette della saggezza spirituale.

Quartina 3
E, mentre il Gallo cantava, coloro che erano davanti
Alla taverna gridarono - Aprite dunque la Porta!
Voi sapete quanto poco possiamo restare,
E, una volta partiti, potremmo non tornare più.

Parafrasi
E mentre il canto del gallo della saggezza annunciava l'alba divina, molte perso
ne che attendevano davanti alla porta del silenzio interiore furono stimolate e
cominciarono a gridare Aprite! Aprite!
"Abbiamo così poco tempo in questa vita terrena per mietere il raccolto della vera
saggezza! Dopo che la morte verrà a reclamarci, potremmo non essere mai più forzati
a reincarnarci, trascinati verso la terra dalla pesante ancora dei desideri mat
eriali.

Approfondimento
Mentre ancora la chiamata della saggezza vi esorta ad abbandonare il vostro sonn
o dell'illusione, fate il miglior uso di questi pochi anni sulla terra.
Il corpo è un temporaneo luogo di sosta. Dietro ad esso, il sentiero conduce all'I
nconosciuto nelle due direzioni: verso la morte, se questa sarà la vostra scelta;
o ad una vita di immortalità in Dio. Il vero scopo del vostro soggiorno terreno è di
bere profondamente il nettare che distrugge la reincarnazione, il nettare della
saggezza che disperde ogni miseria.

Interpretazione
Mentre il gallo cantava - Mentre la saggezza che risveglia annunciava l'alba div
ina all'interno.
Porta della taverna - Il portale del silenzio interiore.
Quanto poco possiamo restare - La breve durata della vita sulla terra e il prom
emoria implicito in questa brevità, del nostro bisogno di coltivare mentre ancora
dimoriamo in questo corpo, l'eterna veglia in Dio.
Una volta partiti - La finale dipartita dal piano terreno dell'esistenza, con i
l conseguimento della saggezza perfetta. Sino a che rimangono i vincoli del desi
derio terreno, l'anima è vincolata a questo piano d'esistenza dove quei desideri f
urono intessuti.
L'anima non è libera di partire, eccetto che temporaneamente. Alla morte, le anime
vincolate alla terra entrano nell'altro mondo soltanto come ospiti. La loro dim
ora rimane qui sulla terra.
Potremmo non ritornare più - I desideri terreni ci forzano a reincarnarci ripetuta
mente, sino a che ogni nostra brama materiale non è stata realizzata o distrutta a
ttraverso l'autoconquista. Una volta che la libertà nell'Infinito è stata conseguita
, l'anima può scegliere di ritornare qui di sua libera volontà per aiutare gli altri
.
La maggior parte delle anime liberate, comunque, sceglie di non ritornare più alla
forma fisica. Che un'anima libera ritorni sulla terra o rimanga nei regni super
iori, gioendo nella divina beatitudine, mai più le sue decisioni saranno forzate d
al vincolo del desiderio personale.

Commento del curatore.


L'insistenza di Omar Khayyam sul tema della brevità della vita che risuona ripetut
amente attraverso queste quartine è in se stessa la più forte evidenza possibile con
tro l'affermazione dei commentatori occidentali che egli era un edonista. Quale
cercatore di piacere dimorerebbe così a lungo sul tema deprimente dell'impermanenz
a dei suoi bramati piaceri? Un poeta edonistico potrebbe, come Robert Herrick, e
sortare i suoi lettori a gioire di questo mondo mentre possono. Herrick scrisse
"Raccogliete i boccioli di rosa mentre potete,
l'antico tempo sta ancora volando,
e questo stesso fiore che oggi sorride
domani sarà morente".
Il suo allegro ricordare la brevità della vita, comunque, perderebbe la sua gaiezz
a se questo divenisse il tema soggiacente alla sua poesia. Nessun poeta di "vino
, donne e canto" potrebbe condividere il fascino della morte di Omar. Per l'edon
ista, l'eternità è un imbarazzo.
I commentatori occidentali, nella loro determinazione nel relegare Omar nel ruol
o di cercatore di piacere, commentano la tristezza filosofica della sua poesia.
Riconoscono, in altre parole, che per essere un edonista ha ripetuto troppo a lu
ngo il tema dell'impermanenza della vita. Ma lo chiamano filosofo dell'edonismo
e questo, nelle loro menti, "lo toglie dai guai".
Ciò che questo fa di lui, naturalmente, è un edonista da poltrona come loro stessi.
Visualizzatelo, se potete, mentre dice alla gente: Uscite di là e divertitevi!
Poi visualizzatelo, il momento successivo, a sussurrare nelle loro orecchie che
i piaceri dei quali hanno sperato di riempirsi non erano altro che la cena dell'
impiccato, il lugubre preludio all'esecuzione dell'alba. Chiunque possa, con con
vinzione, dipingere Omar che si diverte con i suoi amici (come Edward FitzGerald
l'ha descritto), ha avuto la diretta, vigorosa esperienza della vita comunement
e attribuita ai bibliotecari.
L'importanza del vivere nel momento è un tema che spesso risuona nella filosofia.
Molti grandi pensatori hanno esortato le persone a vivere nell'ora e a non dispe
rdere le loro energie su un largo spettro di passato e futuro un passato per sem
pre svanito ed un futuro che ancora deve essere dischiuso. Paramhansa Yogananda
la mette così: Quando potete essere felici nel presente, allora avete Dio".
Vivere nel presente è saggezza. Vivere per il presente è follia.
L'attaccamento alla felicità di questo giorno è un buon modo per assicurarci l'infel
icità domani, quando la gioia attuale sarà diventata una polverosa memoria.
Il modo di essere costantemente felici è rimanere internamente non attaccati a nul
la. Gli edonisti, in effetti, si vantano qualche volta, del loro non attaccament
o, ma lo fanno in uno spirito di "che cosa importa se Sally non vuole? C'è sempre
Sue, o, se tutto va male, Samantha" . E sbugiardano il loro vantato non attaccam
ento con le loro frequenti ire, con la sazietà e il disgusto per il modo in cui va
nno le cose per loro. Non è la presenza sempre incombente della morte che li depri
me. È il fatto che, più invecchiano, meno trovano piacere nelle cose. In effetti, se
mbra una corsa a chi per primo diventerà polvere i loro corpi fisici o i loro piac
eri materiali, poiché il piacere stesso, alla fine, nelle loro bocche si tramuta i
n cenere.
Omar era un filosofo nel più alto e più intuitivo senso della parola. Lo studio dell
a sua vita era il mistero dell'Eternità. Non è sorprendente che, ai suoi tempi, foss
e larga mente conosciuto come uomo di saggezza. Una simile reputazione è mai stata
guadagnata da un ubriacone o da un libertino?

Quartina 4
Ora, mentre l'Anno Nuovo ravviva i Vecchi Desideri, L'Anima che contempla si rit
ira in Solitudine, Dove la bianca Mano di Mosè sull'arbusto si posa E Gesù dalla Ter
ra sospira.

Parafrasi
Ora nella mia nuova vita di ricerca spirituale, i lungamente soppressi desideri
di saggezza per l'anima sono rinati. Contemplando, con la discriminazione nata d
all'introspezione, la mia mente si ritira nella solitudine e nel silenzio interi
ori, dove Mosè nella sua purezza toccò l'Albero della Vita e dove Gesù ascese in divin
a veglia alla luce della saggezza dal di sotto del suolo dell'illusione.

Approfondimento
Sin dall'inizio della tua vita spirituale, non esitare più!
Richiama sempre alla mente quei primi, ardenti stimoli di brama divina soppressi
per interminabili vite dal tuo ego che volevano dischiudere il mistero della vi
ta e della morte.
Ritirati nella solitudine interiore. Là, tutti coloro che sin da tempi antichi han
no raggiunto il risveglio divino hanno trovato il compimento del desiderio delle
loro anime.
Entra nel Sanctum Sanctorum della pace interiore.

Interpretazione
Nuovo anno - L'inizio della vita spirituale.
Vecchi desideri - L'antica brama dell'anima di perfetta saggezza in Dio.
L'anima che contempla - Colui che ragiona con discriminazione.
Solitudine - La solitudine interiore del silenzio, dove le grandi anime come Mo
sè e Gesù, tornate in vita dalla tomba dell'ignoranza per mezzo dell'alito dispensat
ore della vita dell'immortalità, conseguirono la divina emancipazione.
Bianca mano - Il tocco della purezza.
L'arbusto - L'albero della vita, il cui tronco è la spina dorsale (nel suo aspett
o più sottile).

Commento del curatore


La divina ispirazione con cui Omar Khayyam ha infuso i suoi versi è chiara, nel se
nso profondo di potere e bellezza che emanano, persino per i lettori (la grande
maggioranza!) che spesso perdono il loro significato. Come la musica, che potreb
be parlare alle nostre aspirazioni anche se fossimo incapaci di spiegarne il mes
saggio a parole, questi versi ci elevano perché la coscienza dietro ad essi è esalta
ta e pura.
La coscienza che percepiamo nelle opere sensuali, al contrario, densa ed impura
. Se la poesia di Omar Khayyam fosse tale, non avrebbe mai ispirato la gente a g
lorificarla, in questa traduzione dall'originale, come uno dei più bei poemi in li
ngua Inglese.

Quartina 5
Iram invero se n'è andato con tutta la sua Rosa,
E così la Coppa dai Sette Anelli di Jamshyd:
dove, nessuno sa;
Ma ancora la Vigna dona il suo rosso scuro e antico Vino,
E ancora vicino all'Acqua profuma un Giardino.

Parafrasi
La mente conscia sensorialmente (Iram), ora calmata, appare come morta. Le sue r
ose di falsi piaceri materiali sono sparite. L'anima reale (Jamshyd), con la sua
abilità di estendersi ad abbracciare l'infinito, beve la beatitudine divina dai s
ette plessi spirituali (anelli) della spina dorsale (la coppa o ricettacolo dell
a forza vitale).
Sebbene il cercatore della verità abbia ritirato la sua coscienza all'interno e po
ssa apparire, agli occhi mortali, perduto in un impenetrabile silenzio, egli si
diletta nel segreto Giardino dello Spirito. Vagando per sentieri di sottile bell
ezza, egli vibra ad una fragranza che alita su di lui dai boccioli delle qualità d
ell'anima, mentre sbocciano a fianco delle acque scintillanti della saggezza del
l'anima.
Dalla vigna di questo giardino celeste proviene il nettare della beatitudine, sp
remuto con profonda, concentrata meditazione, dall'uva rossa della realizzazione
del Sé e bevuto incessantemente dall'anima.

Approfondimento
Il devoto, abbandonando le rose del piacere sensoriale, ritira la sua energia e
la sua coscienza dalla superficie esterna del corpo. In questo modo entra in una
vasta regione interiore. La sua coscienza, in un beatifico silenzio, resta asso
rbita nei plessi della spina dorsale e nel funzionamento sottile del cervello. L
iberato da distrazioni esterne, egli gioisce un'intossicazione inimmaginabile al
la mente mondana: il vino rosso dell'estasi, che beve giornalmente con il potere
della percezione intuitiva.

Interpretazione
Iram - La mente sensorialmente conscia.
Rosa - I falsi piaceri sensoriali.
Jamshyd - L'anima reale, capace di conseguire, internamente, la coscienza dell'
infinito. Jamshyd era un re leggendario dei tempi antichi e si ritiene sia stato
una grande figura spirituale.
La coppa dai sette anelli - Il ricettacolo dell'energia della spina dorsale, co
n i suoi sette plessi (anelli) per mezzo dei quali la forza vitale e la coscienz
a sono distribuite al corpo attraverso il sistema nervoso.
Dove, nessuno sa - Il giardino celestiale all'interno. La persona ordinaria, re
sa ottusa da una vita di assuefazione alla coscienza materiale, è inconsapevole de
i sottili centri lungo la spina dorsale e del loro profondo significato spiritua
le. L'aspirante meditativo, comunque, mentre ritira la sua forza vitale e la sua
coscienza nella spina dorsale e, attraverso i centri in essa, su al cervello, s
copre un altro mondo. Dopo un lungo sforzo, egli impara come liberare la sua cos
cienza dalla sua prigione corporea, per sfrecciare nell'onnipresenza.
Vigna - L'anima.
Antico vino rosso - La lunga dimenticata beatitudine, o vino, dell'anima. Vino è
un termine usato spesso in Oriente per denotare lo stato interiore dell'estasi.
Giardino - Il giardino interiore della realizzazione spirituale, riempito dai b
occioli delle qualità divine.
Acqua - Le acque della saggezza.

Commento del curatore


Il segreto del ritirare la coscienza e l'energia nella spina dorsale giace in un
sempre più profondo rilassamento conscio.
Un buon modo per rilassare il corpo è respirare profondamente parecchie volte; qui
ndi inalare rapidamente, tendendo il corpo; alla fine, emettere il respiro forza
tamente e simultaneamente rilassare l'intero corpo. Ripetete questa pratica una
o due volte ancora. Ora, pensate al vostro corpo come fatto di spazio. Visualizz
atevi circondati da spazio infinito da infinita immobilità. Tenete la spina dorsal
e eretta, insieme al corpo, durante la meditazione, per facilitare il flusso ver
so l'alto dell'energia e della coscienza, attraverso la spina dorsale sino al ce
rvello.

Quartina 6
E le Labbra di Davide sono serrate; ma nel divino
Flautato Pehlevi, l'Usignolo grida alla Rosa:
"Vino! Vino! Vino! Vino Rosso!"
Per invermigliare le sue Pallide Guance.

Parafrasi
Le labbra del Signore sono silenti. Tuttavia Egli conversa nella lingua intuitiv
a della saggezza con i devoti in profonda meditazione.
Egli canta sempre all'anima:
Bevi, mio amato devoto! Rinnova la tua vita con il Rosso Vino della Beatitudine!
Essendo diventato esangue attraverso l'autodisciplina e l'autodiniego, bevi dal
calice di cristallo che ti offro. Bevi il vino della beatitudine e la tua cosci
enza una volta ancora diventerà cremisi per la divina vitalità .

Approfondimento
Dio è eterno Silenzio. Per coloro, comunque, che Lo amano con purezza, Egli parla
attraverso la voce della silente intuizione. Come loro ricompensa per lunghi ann
i di rinuncia, Egli riempie la coppa della loro coscienza con il Vino Rosso dell
a Beatitudine e calma l'antica sete, delle loro anime, di comunione diretta con
Lui.

Interpretazione
Le labbra di Davide sono serrate - Il silenzio esterno dell'infinito. Il nome D
avide significa amato . Nell'immaginazione di Omar, amato significa Dio, l'etern
o amato dell'anima.
Flautato Pehlevi - L'elevato linguaggio della saggezza divina. Pehlevi (o phala
vi) era la lingua scritturale degli antichi Parsi. La sua antichità e la sua sacra
lità, qui simbolizzano il linguaggio eterno dell'infinito.
Usignolo - L'eterna verità. Come il canto dell'usignolo ispira il cuore umano, co
sì le veritiere melodie dell'intuizione dell'anima esaltano il devoto mentre siede
coi sensi tranquillizzati nella notte del silenzio interiore. La canzone divina
, o musica delle sfere, viene udita nella profonda meditazione una volta che le
percezioni sensoriali e gli irrequieti pensieri sono stati calmati.
La rosa - Il devoto, pallido dopo il protrarsi dell'autodiniego e dell'autodisc
iplina, si troverebbe semplicemente privato della felicità terrena, se non fosse p
er l'intensa delizia che sperimenta ad ogni sorso del vino della beatitudine int
eriore.
Vino - Il vino della beatitudine.
Rosso - Spiritualmente vitalizzante.
Invermigliare - Ravvivare (rendere cremisi) con l'intossicazione della divina b
eatitudine.

Quartina 7
Vieni, riempi la Coppa e nel Fuoco della Primavera Getta la Veste Invernale del
Pentimento: All'Uccello del Tempo manca ancora poco Per volare - ed ecco! L'Ucc
ello è in volo.

Parafrasi
Venite, riempite la Coppa della Coscienza con il divino vino della beatitudine!
Gettate via i vostri desideri materiali (ingannevoli poiché sempre deludono) e lan
ciate nello scoppiettante fuoco del fresco entusiasmo spirituale la vostra veste
di penitenza per esservi attardati in essi (desideri).
Questa veste invernale, fredda per le tempeste dei piaceri sensoriali, che ghiac
ciano l'anima, renderebbe di ghiaccio sino all'immobilità la beatitudine pulsante
che vibra nel vostro cuore. Scoprite ora i vostri sentimenti per diffondere vent
i soavi di speranza divina ed aspirazione.
Non sprecate questi pochi e preziosi anni sulla terra. L'uccello della vita ha s
oltanto un breve arco di tempo per volare. Presto ah, quanto tristemente presto!
abbandonerà la sua forma terrena e svanirà nell'Infinito.

Approfondimento
Perché pentirsi del passato? È finito ora e non può mai più essere richiamato. Non immob
ilizzate i vostri sforzi spirituali in una sterile formalità di atti penitenziali.
Riempitevi, piuttosto, di caldo primaverile entusiasmo per la ricerca spiritual
e. Mentre ancora vivete in questo corpo, insegnate all'uccello della vita a cant
are il santo e protettivo nome di Dio. O devoto! Non volare più in inutili cerchi
sopra le sponde della morte, incurante di qualunque vero e durevole scopo della
vita affinché non ti ritrovi, poi, scaraventato verso la tua distruzione su quell'
oscura e rocciosa costa. Piuttosto, intossicato dall'estasi e trasportato su div
ine correnti di beatitudine, vola con un costante battito d'ali verso le distant
i sponde dell'immortalità.

Interpretazione
Riempi la Coppa - Intossica la tua coscienza di beatitudine interiore.
Il Fuoco della Primavera - Il fuoco del nuovo entusiasmo spirituale.
La Veste Invernale del Pentimento - Un continuo stato negativo di pentimento pe
r le passate follie, che trasforma in ghiaccio la calda beatitudine dell'anima,
scoraggiando ogni positivo sforzo spirituale.
L'Uccello del Tempo - La vita umana che è contrasto e cambiamento senza fine.
Manca ancora poco per volare - Di breve vita.
L'Uccello è in volo - La vita sta volando. L'uccello della tua vita volerà senza sc
opo, inconscio di qualunque chiaro e costante proposito? O approfitterà di questi
pochi, preziosi anni terreni?

Commento del curatore


Per il devoto è importante comprendere che il pentimento, in se stesso, non è sbagli
ato. In effetti, è un necessario primo passo sul sentiero spirituale che significa
un positivo allontanarsi dall'errore per abbracciare una nuova vita in Dio. Ciò a
cui Omar Khayyam si riferisce qui, come spiega Paramhansa Yogananda, è quello sta
to negativo della mente in cui uno continua ad affermare la colpa dei passati er
rori piuttosto che dedicarsi con determinazione a correggerli. Affermare la colp
a significa accettare l'errore come propria realtà. Significa negare il proprio po
tere interiore, con l'aiuto di Dio, di effettuare benefici cambiamenti.
Una certa devota, una volta, commise ciò che altri ed in seguito lei stessa, consi
deravano un peccato spirituale. Quando fu sfidata, successivamente, a spiegare l
a sua presunzione per aver osato presentarsi ancora di fronte ai suoi compagni s
pirituali, ella rispose: "Vi aspettate da me che io adori i miei errori? La sua
risposta dimostrava il coraggio di un vero cercatore. Una coscienza colpevole -
così hanno dichiarato tutti i grandi insegnanti spirituali deve essere ridiretta a
servire scopi positivi. Può diventare uno stimolo a cercare il successo ultimo e
non deve essere accettata debolmente, in uno spirito di autogiudizio.
Non dite mai: Ho fallito! Non sono capace! Piuttosto affermate vigorosamente: No
n ho ancora avuto successo! Quindi proponetevi: Finché il respiro fluisce ancora n
el mio corpo, proverò ancora ed ancora ed ancora! Infatti, voi non siete i vostri
errori; affermate la vostra potenziale perfezione nel Divino! Come diceva spesso
Yogananda ai suoi discepoli: "Un santo è un peccatore che non si è mai dato per vin
to!"

Quartina 8
E guarda - migliaia di Boccioli, con il Giorno, Si son svegliati - e migliaia si
disperdono nell'Argilla: E questo primo Mese Estivo che porta la Rosa Porterà via
Jamshyd e Kaikobad.

Parafrasi
Guarda! Migliaia di boccioli del godimento dei piaceri mondani sbocciano, poi ap
passiscono e muoiono.
Le anime ricettive coltivano un giardino di tipo diverso: la tranquillità e il sil
enzio interiore dove piantano i bei fiori delle qualità dell'anima: iris dalla div
ina dignità, margherite d'allegria e la fragrante rosa della saggezza, senza tempo
, nella sua perfezione. Solo la saggezza può liberare l'anima dalle incessanti flu
ttuazioni della vita: gioia un giorno, dolore il successivo; compimento un giorn
o, delusione il successivo; vita un giorno, morte il successivo.
Ancora, guarda: i mille boccioli delle qualità dell'anima si sono aperti con l'alb
a della saggezza; e mille altri
velenose erbacce di cattive, illusorie qualità, avvizziscono con l'esposizione ai
raggi della conoscenza superiore sparsi sulla terra bruciata dal sole della cosc
ienza materiale.
Una dopo l'altra, mentre la rosa della realizzazione del Se allarga i suoi petal
i alla luce interiore della profonda meditazione, le anime vengono liberate dall
a schiavitù terrena per vagare nei fragranti giardini, che mai sfioriscono, della
coscienza divina.

Approfondimento
Innumerevoli qualità umane, sia buone che cattive, germogliano e fioriscono nelle
nostre personalità, poi svaniscono nell'arco di molte incarnazioni, mentre le nost
re anime vagano in cerca della loro innata perfezione divina. La vita mondana è se
mpre inaffidabile. La libertà da ogni incertezza può essere conseguita solo nella co
scienza divina - nell'unità con l'Infinito!

Interpretazione
Boccioli - I fiori delle qualità dell'anima.
Con il Giorno - Con il risveglio della saggezza.
Si sono svegliati - Divennero manifesti.
Si disperdono nell'Argilla - Sono distrutti dalla saggezza.
Primo Mese Estivo - L'ardore spirituale che fiorisce nel primo calore dell'esta
si.
Rosa - Realizzazione del Sé.
Jamshyd e Kaikobad - Anime spiritualmente sviluppate che sfuggono nell'infinita
libertà, dalle fluttuazioni della realtà temporale.

Commento del curatore


Jamshyd, un leggendario monarca dei tempi antichi, fu il fondatore della Arayana
, una regione nella parte settentrionale della regione che ora è l'Afghanistan. Ka
ikobad fu un suo discendente. Entrambi sono riveriti dai musulmani come grandi c
api spirituali.

Quartina 9
Ma venite con il vecchio Khayyam e dimenticate il destino di Kaikobad e di Kaikh
osru: Che Rustum il Grande combatta a Volontà, O che Hatim Tai chiami alla Cena -
non ascoltateli.

Parafrasi
Venite, seguite l'antico sentiero dell'emancipazione dell'anima che fu insegnato
da Omar Khayyam.
Le anime nascono continuamente sulla terra. Dopo un po' di tempo qui, esse scivo
lano via ancora, misteriosamente. Che le persone facciano ciò che vogliono: indole
nti o attive, annoiate o bramosamente coinvolte in perseguimenti materiali; che
cosa importa? Non siate né rattristati né eccitati da nulla che avviene in questo mo
ndo. Che gli attaccamenti esterni non impediscano il progresso della vostra anim
a mentre corre verso la divina libertà.
O tu che discerni! Ergiti al di sopra delle dualità della vita con le loro innumer
evoli gradazioni relative. Ecco! Ogni piano di successo così ardentemente persegui
to; ogni incombente disastro così paurosamente temuto: tutti hanno come loro somma
totale zero€! Che cosa sono dopo tutto se non immaginazioni - fuggevoli menti -
bambine nel sogno perennemente mutevole della vita?
Ignorateli.

Approfondimento
Omar Khayyam fu un saggio dell'antica tradizione. Egli non insegnò indolenza nel m
ondo o noia più di quanto insegnò l'edonismo. La sua via era quella dell'emancipazio
ne dell'anima. Rimuginare sui destini della gente e delle nazioni e su come qual
cuno si sia elevato a grandi altezze, si sia pavoneggiato nel suo mezzogiorno e
poi sia caduto nell'oblio e abbia perso tutto ciò che ha avuto, non è segno di grand
e profondità filosofica.
Coloro che si gloriano della ricchezza e del potere mondani stanno semplicemente
costruendo castelli di sabbia di falso orgoglio. Troppo tardi scopriranno che è s
ufficiente un'enorme onda di circostanze esterne negative a demolire la loro sic
urezza materiale ed a disperdere nella sabbia tutta la loro pompa mondana.
Anche coloro che sopportano i doveri della vita come un fardello e mancano di ac
cettarli gioiosamente come opportunità di crescita spirituale che cosa sono se non
asini, immemori del valore dell'oro che trasportano? Tali persone non sostano m
ai a godere di un giorno di riposo. Vivono semplicemente per mangiare, lavorare,
dormire e riprodursi. Alla fine cadono preda della vecchiaia, della disillusion
e e della morte. Che cosa resta dopo tutti i loro anni di cieco ed ingrato lavor
o?
Per sentirsi disillusi dalla vita è sufficiente una saggezza poco profonda. I meta
fisici stanchi del mondo si inorgogliscono della loro lontananza da tutto . Stor
cono il naso alla sola menzione di qualcosa di bello. È vero, la vita è piena di inc
oerenze. Le realizzazioni terrene sono, in effetti, di breve durata. Il riconosc
imento di questa realtà non è, in se stesso, una prova di saggezza. Nulla di valore
può essere conseguito dalla sola negatività.
La saggezza deve essere avvicinata con attitudini positive. Perché disprezzare il
mondo? Accettate, piuttosto, la gioia pura che sentite negli stimoli esterni e t
rovate le sue radici nella gioia dell'anima all'interno. Usate la felicità esterna
come promemoria del cielo interiore. Questo assorbimento interiore dello stimol
o sensoriale, effettivamente, aumenta la gioia sentita nelle esperienze esterne,
poiché rafforza la gioia alla sua stessa sorgente.
Non siate eccitati né depressi rispetto a nulla che sia esterno a voi stessi. Osse
rvate il transitorio spettacolo della vita con mente equanime, poiché gli alti e b
assi della vita sono soltanto onde su un oceano in movimento. Evitate il coinvol
gimento emotivo con esse e rimanete sempre calmi e felici nel vostro centro inte
riore, nella spina dorsale.
La nausea del mondo, la cupa alternativa del metafisico di fronte all'eccitazion
e emotiva è inadeguata come cura per le sofferenze della vita, poiché nutre un'attit
udine di indifferenza, che è la progenitrice dell'indolenza spirituale.
Non rimuginate nemmeno, quindi, sulle delusioni della vita, né sguazzate nelle sue
passeggere vittorie. Non confidate nelle ricchezze, ma d'altra parte, non riget
tate con disprezzo la generosa abbondanza della vita. Nutrite le vostre potenzia
lità elevate e spirituali, prendendovi cura soltanto di non disperderle in persegu
imenti senza valore.
Osservate l'immutabile bellezza di Dio nel cuore del cambiamento ed in ogni cosa
buona. Cercate, soprattutto, quello che hanno i saggi: la coscienza divina; l'i
mmortalità in Lui. Abbandonate nell'Infinito ogni attaccamento persino il più piccol
o. Lasciate che il mondo gridi oltraggiato o che salti su e giù nell'isteria della
falsa gioia. Che importa?
È solo una parata divertente, colorita, ma pur sempre una sfilata, che scorre ince
ssantemente.

Interpretazione
Venite con - Seguite la via interiore insegnata dal
Vecchio Khayyam - La vecchia saggezza rappresentata dal poeta.
Il destino di Kaikobad e Kaikhosru - Kaikobad e Kaikhosru furono sovrani dei tem
pi antichi. Il destino qui sottinteso è quello delle nazioni e delle civiltà. Rimurg
inare sulla loro eventuale caduta non vi salverà, personalmente, da un simile dest
ino. Riscattatevi, piuttosto con la pura luce della saggezza.
Che Rustum combatta a volontà - quelle persone ambiziose che sciupano la loro ene
rgia inseguendo il potere mondano. Rustum fu un grande e leggendario guerriero.
Hatim Tai - Il ricco, i cui atti stessi di benevolenza nutrono, nella gente, i
desideri di possessi e piaceri mondani. Hatim Tai, un antico re, fu noto per i s
uoi atti generosi tra i quali nutrire i poveri. Omar Khayyam non sminuisce tale
magnanimità. Piuttosto ci sta ricordando, semplicemente, che le realizzazioni este
rne non sono una meta che soddisfa in modo permanente.
Cena - Guadagni e piaceri materiali.
Non ascoltateli - Non imitate la gente sciocca e mondana nella sua pazza ricerc
a di compimento sensoriale. Seguite, piuttosto, la via interiore della saggezza.

Quartina 10
Venite con me in quella Striscia di Vegetazione
Che divide appena il deserto dal seminato,
Dove il nome dello Schiavo e del Sultano è
a malapena ricordato,
E compiangete il Sultano Mahmud sul suo Trono.

Parafrasi
Venite con me lungo quella stretta striscia di coscienza dove risiede l'Infinito
.
Tra il passato ed il presente; tra la conoscenza consciamente percepita e quella
sub consciamente trattenuta; tra ogni dualità il bene e il male, la gioia ed il d
olore, il piacere e la sofferenza separandole ed allo stesso tempo unendole, gia
ce una linea divisoria di una consapevolezza priva di dimensioni. Questa strisci
a, una volta penetrata, si apre su vasti regni di super coscienza. Qui, nell'est
asi, è conseguita la libertà dell'anima.
Dalla prospettiva di questo stato esaltato, il più potente ed universalmente invid
iato essere umano viene compatito, poiché vive in uno stato di povertà spirituale.

Approfondimento
L'unità dello Spirito può essere percepita nella pausa sottile tra due opposti di du
alità vibrazionale. La consapevolezza superconscia ispirante, rivitalizzante e sem
pre nuova divide sottilmente l'apparentemente sterile deserto del sub conscio da
i verdi campi dell'azione e del desiderio, che sono coltivati nella vita present
e dalla mente conscia.
Dalla parte subconscia, estese in lontananza, giacciono sepolte innumerevoli imp
ressioni delle azioni e delle esperienze passate le nostre azioni incompiute e m
iriadi di desideri non realizzati. Sebbene la maggior parte di essi sia stata da
noi dimenticata, essi non ci dimenticheranno mai! La legge karmica di causa ed
effetto è inesorabile. Gli imperatori devono raccogliere senza fallo le conseguenz
e delle loro azioni quanto il più infimo dei loro sudditi.
Tra la mente conscia e subconscia, a dividerle, ma anche ad unirle, giace il sup
er conscio. Per visualizzare questo estatico stato di consapevolezza, pensate al
la gioia che potete aver provato qualche volta nel sonno profondo, quando la vos
tra mente si è elevata al di sopra della consapevolezza corporea. In quello stato
non vi siete più sentiti condizionati dalle vostre abitudini subconsce. Eravate co
nsapevoli di voi stessi come pura essenza.
Lo stato super conscio comincia in una sottile linea di demarcazione tra il sonn
o e la veglia. Se riuscite a cogliere la vostra mente proprio nel momento in cui
state per addormentarvi, o nell'istante fuggevole che precede il ritorno dello
stato di veglia, potete scoprire che state scivolando gentilmente nella consapev
olezza semi super conscia, o che state entrando nella piena super coscienza. Più s
pesso tenterete questa pratica, più chiaramente comprenderete la realtà della libertà
dell'anima.
Entrando giornalmente nel silenzio, in profonda meditazione, conseguirete livell
i sempre più profondi di super coscienza. La beatitudine interiore che sperimenter
ete in tali momenti darà eterna soddisfazione alla vostra anima. Una volta che avr
ete quella gioia interiore, nulla sulla terra vi tenterà mai più.
Gli imperatori si inorgogliscono del loro potere mondano, ma sanno, nei loro cuo
ri, che l'autorità di cui sono investiti è sostanzialmente un'illusione, una montatu
ra, poiché non hanno controllo sulle loro stesse vite. Si rallegrano dell'invidia
che gli altri provano rispetto alla loro felicità, tuttavia quell'invidia serve so
ltanto a sostenere la loro necessità di rassicurazione. All'interno del loro cuore
sanno di non essere felici. Nella supercoscienza, il potere cosmico e la perfet
ta beatitudine sono proprietà di ogni anima. Così, nell'estasi divina, l'anima vede
soltanto con pietà e compassione persino coloro che in questo mondo occupano posiz
ioni elevate.
Qualcuno potrebbe chiedere: "Questa quartina ha significato per le persone nella
loro vita mondana? In effetti, sì. Le verità divine si applicano ad ogni livello de
lla manifestazione cosmica.
Un'amante ed un amato, per esempio, possono trovare felicità l'uno nell'altra se v
ivono vite semplici e se non appesantiscono la loro esistenza con l'opulenza, l'
artificialità e l'ambizione mondana.
La semplicità non deve essere confusa con l'indigenza. Non è nemmeno il polo opposto
alla ricchezza. Vivere semplicemente significa seguire un quieto sentiero di mo
derazione. Nella moderazione, non negli estremi, giace la felicità interiore.
I veri amanti, in pace con se stessi e con il mondo che li circonda, accettando
con gioia ciò che viene loro spontaneamente, sono giustificati se provano commiser
azione per il destino dei re.
La felicità è lo stato d'esistenza originale della razza umana. Poche persone la tro
vano, poiché la maggior parte vive in superficie, tanto più lontano possibile dal lo
ro centro interiore. Più sono ricchi e potenti, più languiscono internamente. Nei re
, il desiderio di felicità è più spesso frustrato che realizzato. La loro naturale bra
ma di amicizia è spazzata via dall'onda quotidiana dei cercatori di favori. La lor
o speranza di comprensione umana è sommersa è schiacciata da una schiera di competit
ori che rivaleggiano per la loro attenzione. Più grandi sono le folle che circonda
no un re, più grande è anche la sua solitudine interiore.
Ovunque le persone, nella loro ricerca di felicità esteriore, scoprono alla fine d
i averla cercata in una vuota cornucopia e di aver succhiato il bordo di un bicc
hiere di cristallo in cui non era mai stato versato il vino della gioia.

Interpretazione
Con me - Seguite l'antica saggezza di cui Omar Khayyam era un esaltato divulgat
ore.
Striscia di Vegetazione - La stretta, invisibile, striscia di super coscienza c
he divide il sub conscio dal conscio.
Divide - Separa sottilmente.
Il deserto - La mente subconscia in cui giacciono sepolte le azioni e le esperie
nze passate. Così come pure il Karma passato, sia buono che cattivo.
Dal seminato - Dalle attuali attività della mente conscia. Applicato esternamente
alle civilizzazioni, Il seminato, qui, significa l'eccessivo sviluppo materiale
in contrasto con le distese vergini.
Nome dello Schiavo - Colui che è schiavo delle illusioni, degli stati d'animo e d
egli impulsi che, sorgendo dalla mente sub conscia, condizionano il suo comporta
mento esterno e conscio.
Sultano - Colui la cui volontà è potente, ma illusa dal materialismo.
Compiangete il sultano Mahmud - Nella super coscienza si rende evidente come si
a da compatire persino la pompa dei re, poiché è basata su un totale fraintendimento
di ciò che costituisce la realtà. (Mahmud fondò la dinastia Ghaznavid dell'Afghanista
n e fu un famoso conquistatore musulmano).

Commento del curatore


Durante la meditazione, concentratevi con lo sguardo focalizzato sulla linea for
mata dalle sopracciglia, o dalle ciglia leggermente abbassate. Questa linea divi
de la luce del mondo, al di sotto, dall'oscurità dello sconosciuto, al di sopra. P
er mezzo della profonda concentrazione, il meditante impara, nel tempo, a scivol
are nella super coscienza. Che il vostro sguardo converga delicatamente verso la
sede della visione spirituale tra le sopracciglia.
L'essere umano medio vive in un universo a tre dimensioni. Contemplando una line
a diretta ad una sola dimensione, può passare mentalmente oltre tutte le tre dimen
sioni, nello stato di super coscienza privo di dimensioni.
Quando siete vicini all'oceano o navigate su di esso,
concentratevi sulla linea dell'orizzonte. Cercate, con lo sguardo fisso, di pene
trare quella linea. Anche questa pratica, col tempo, vi condurrà nei regni interio
ri, lontano dalle relatività esterne.
Nella super coscienza, le dualità della Natura vengono percepite come manifestazio
ni di una sola, trascendente realtà. Questa divina visione è descritta da Paramhansa
Yogananda nel suo libro, Autobiografia di uno yogi (Edizioni Ubaldini Roma), co
me "centro ovunque, circonferenza da nessuna parte .

Quartina 11
Qui, sotto l 'Albero,
Con un Pane, un Fiasco di Vino, un Libro di Versi; E Tu al mio fianco che canti
nella Distesa; E la Distesa è ora il Paradiso.

Parafrasi
Ritira la tua forza vitale nel centro dell'albero della vita, la spina dorsale,
e rimani là nella fresca ombra della pace interiore. Mentre il tumulto sensoriale
muore, bevi il vino della beatitudine dal fiasco della tua devozione. Unisciti i
nternamente al tuo Amato divino.
E nel silenzio, ascolta: infatti la mormorante benedizione soddisferà il desiderio
del tuo cuore e ti intratterrà per sempre con melodie di perfetta saggezza.

Approfondimento
Ah, cerca la distesa del silenzio interiore, lontano dal rumore della passione e
del desiderio mondani! Presto troverai liberazione da ogni solitudine, da ogni
abbandono che puoi aver sperimentato, all'inizio, mentre lasciavi dietro a te il
tumulto sensoriale. Nel silenzio interiore ti attende un paradiso di perfetta f
elicità.
La sacra pace fluisce, come la linfa, all'interno dell'albero della Vita. Mentre
lì ti rilassi, respira profondamente la pura, fresca e ravvivante atmosfera e bev
i l'intossicante vino della beatitudine spirituale.
Che i suoni del mondo, rauchi per le grida del desiderio e dell'ambizione irreal
izzati, svaniscano. Ascolta nel silenzio l'Amato mentre recita per te il Libro d
ella Saggezza e ti chiama all'eterna veglia nel Sé.
La brama di liberazione dalle preoccupazioni mondane espressa in questa quartina
, può essere applicata anche esternamente. L'uomo mondano buono, per esempio, quan
d'è sopraffatto dall'angoscia, o quand'è assillato dai problemi del lavoro, può trovar
e sollievo semplificando le sue aspettative nella vita e tenendo per compagnia p
ensieri felici.
Può trovare conforto anche nella compagnia della sua amata e comprensiva moglie. S
eduti a loro agio sotto l'ombra di un albero, bevendo il puro succo della vite,
mangiando semplice pane e leggendo, l'uno all'altra, una poesia ispirante per l'
anima, possono trovare in questi quieti momenti barlumi di eternità.
La gioia è un fiore troppo delicato per sbocciare nell'inquinata atmosfera di ment
i che si aspettano la felicità
dal denaro e dai possessi. La gioia avvizzisce anche quando le persone la innaff
iano inadeguatamente, ponendo condizioni sulla loro felicità mentre si dicono: Non
sarò realmente felice fino a che non avrò quell'auto (o vestito, o casa, o vacanza
al mare)!
I materialisti, per quanto inseguano freneticamente la farfalla della felicità, no
n riescono mai ad afferrarla. Se anche dovessero raggiungere qualcosa che il lor
o cuore ha bramato, la felicità ancora sfuggirebbe loro.
D'altra parte, la felicità sboccia spontaneamente nei cuori di coloro che internam
ente sono liberi. Fluisce spontaneamente, come un torrente di montagna dopo le p
iogge primaverili, nei cuori che si accontentano di una vita semplice e che volo
ntariamente rinunciano al frastuono delle cosiddette necessità superflue, castelli
di sogno di una mente irrequieta.
Con Distesa, in questa quartina, s'intende il temporaneo senso di perdita che sp
esso precede il vero compimento. Quando una persona rinuncia all'ambizione ester
na e cerca pace in se stessa, può provare una certa nostalgia fuggevole per le sue
vecchie abitudini familiari. Abituata com'era precedentemente agli affari ester
ni, la semplicità, all'inizio, qualche volta, può apparirle nuda e poco attraente.
Gradualmente, comunque, se persevera, si abituerà al mondo interiore e scoprirà una
crescente felicità nell'autosufficienza dell'anima. Arriverà ad apprezzare più profond
amente il vero significato della felicità.
Si può sperimentare, similmente, un temporaneo senso di perdita dopo aver fallito
nelle proprie imprese mondane. La vita allora, inizialmente, può sembrare una dist
esa deserta priva di qualunque bocciolo di speranza. Se,
comunque, dopo aver vagato in quel deserto per un po' di tempo, ci si decide a f
ronteggiare le nuove circostante con coraggio, si può realizzare che la vita, esse
nzialmente, non è realmente mutata; che qualunque cosa sia accaduta è stata definita
un fallimento soltanto nella propria immaginazione. Si possono allora ricordare
momenti più felici: le semplici delizie, per esempio, che si sono gioite da bambi
ni. Improvvisamente si può arrivare a comprendere che l'appagamento interiore stes
so è l'unica e la sola valida definizione di successo - e che l'appagamento è l'unic
a cosa nella vita che non dobbiamo perdere! Ci si può trovare, ora, a guardare il
proprio compagno dell'anima con rinnovata gratitudine ed apprezzamento. Entrambi
, nello riscoprire i semplici e fondamentali valori della vita, si sentiranno ac
carezzati dal mantello della vera felicità in cui le anime illuminate si rallegran
o nei regni celestiali.
In ogni caso, l'apparente distesa deserta della perdita, del fallimento e della
delusione può essere fatta rifiorire ancora, come un deserto sterile dopo un'abbon
dante pioggia. Nuove fiorenti oasi di pace appaiono improvvisamente nella mente
di coloro che cercano riposo all'interno. Esse portano all'anima una felicità più pr
eziosa del più grande successo conseguibile attraverso i perseguimenti mondani. Se
tu, caro lettore, dovessi mai scivolare o cadere dalla scala del successo e tro
varti abbandonato dalla ricchezza e dall'onore, forse forzato a vivere in circos
tanze umili, non ti angosciare. Da' il benvenuto, piuttosto, alla nuova avventur
a che la vita ti ha parato di fronte.
Se i tuoi sogni giacciono in rovina tutt'attorno a te, adeguati coraggiosamente
alle circostanze mutate. Nella semplicità troverai, anche se lì non l'hai mai cercat
a! la dolce
felicità che il tuo cuore ha sempre bramato.
La vita ti darà più di quanto hai mai sognato, se definirai la prosperità in modo nuov
o: non come un guadagno mondano, ma come appagamento interiore e divino.

Interpretazione
Pane - La forza vitale, o energia nel corpo. Questa energia può essere stimolata
attraverso esercizi di respirazione spirituali.
Vino - Il vino dell'intossicazione divina.
L'Albero - L'albero della vita nella spina dorsale.
Sotto l'Albero - Quando la coscienza è raccolta all'interno dell'albero della spi
na dorsale. Mangiando, ci concentriamo sul palato. Ascoltando, ci concentriamo s
ull'orecchio. Durante la divina comunione, il devoto si concentra sull'occhio sp
irituale della saggezza, tra le sopracciglia e sull'albero della spina dorsale i
l tronco o centro del sistema nervoso. Grande gioia viene dal concentrarsi su qu
ell'interiore flusso di pace.
Un Libro di Versi - Le ispirazioni che si emanano dal libro del cuore una volta
che le sue irrequiete emozioni sono state calmate, trasformate in un sereno sen
tire.
Tu - L'Amato Cosmico.
Che canti - Entrando nell'intuizione dell'anima con
percezioni di divina verità.
Distesa - Silenzio interiore. All'inizio, il devoto che medita profondamente, m
entre la sua mente non è più un turbinio di pensieri irrequieti, sperimenta una cert
a solitudine. Omar Khayyam compara questo iniziale stato di vuoto spirituale all
a desolazione di un deserto.
La Distesa è ora il Paradiso - In questo deserto del
silenzio interiore presto appare - radiante, multicolore€! - il fiore selvatico
della gioia celeste.

Commento del curatore


Negli insegnamenti mistici, la spina dorsale è spesso paragonata ad un albero. Nel
la Bhagavad Gita è descritta come il sacro albero Aswattha con le radici sopra e i
rami sotto . La spina dorsale ed il sistema nervoso assomigliano ad un albero c
apovolto: i capelli e le sottili energie emesse dal cervello formano le radici.
La spina dorsale è il tronco. Il sistema nervoso che si ramifica all'esterno costi
tuisce i rami dell'albero.
Sedere sotto l'albero significa, nel senso più profondo, essere centrati sulla cim
a del capo: la sede dell'anima.

Quartina 12
Alcuni pensano: Com'è dolce la Sovranità mortale! Altri: Com'è benedetto il Paradiso c
he verrà! Ah, prendi il Denaro in mano e abbandona il Resto; Oh, la coraggiosa Mus
ica di un lontano Tamburo!

Parafrasi
Come sembra dolce il potere mondano!" pensa qualcuno. Altri, disperando di otten
ere importanza nel presente, cercano la felicità in un nebbioso futuro forse nel P
aradiso. Sono pochi coloro che realizzano che le circostanze non daranno mai lor
o ciò che bramano, sia sulla terra che nei cieli astrali. Infatti la felicità non es
iste dove essi immaginano, all'esterno di loro stessi.
Non dipendete da realizzazioni esteriori: sono effimere. L'abbondanza che la Nat
ura dona con la sua mano destra, strappa con la mano sinistra. I tesori mondani
non possono mai essere vostri, poiché essi non sono voi. I tesori dell'anima, d'al
tra parte, furono modellati all'alba dell'eternità nelle profondità del vostro esser
e. Potere e felicità durevoli esistono già nel Sé interiore. O cercatore! Libera il tu
o petto dai desideri terreni. Le loro realizzazioni sono tue semplicemente a tem
po determinato. Reclama ciò che è tuo eternamente per diritto. Ah, quale gioia ti as
petta nel rullo di tamburo dell'Infinito - apparentemente lontano, tuttavia mai
più lontano di quanto sia in tuo potere di ascoltare!

Approfondimento
La felicità è un uccello migratore: le sue soste sono stagionali. La felicità è come una
farfalla, fugge via non appena allunghiamo le mani bramosi di afferrarla.
Cercare felicità all'esterno di noi stessi è come cercare di prendere al laccio una
nuvola. La felicità non è una cosa: è uno stato della mente. Dev'essere vissuta. Né il p
otere mondano, né i piani per far denaro possono mai catturare la felicità. L'irrequ
ietezza mentale deriva da una focalizzazione esterna della consapevolezza. L'irr
equietezza stessa garantisce che la felicità rimanga un sogno, poiché il potere temp
orale ed il denaro non sono stati della mente. Una volta conseguiti, essi posson
o soltanto diluire la felicità di una persona. Certamente non possono incrementarl
a.
Più disperdiamo le nostre energie, meno potere possiamo dirigere verso qualunque s
pecifica impresa. Le abitudini-piovra della preoccupazione e del nervosismo sorg
ono dalle profondità oceaniche del subconscio, lanciano i loro tentacoli attorno a
lle nostra mente e stritolano a morte tutto quello che un tempo conoscevamo come
pace interiore. Affinché la ricchezza sia un fedele amico, si deve ancorare la pr
opria vita al Divino. Una volta che si ha Dio, si è sostenuti dall'Universo stesso
. Altrimenti, per le persone mondane, che dipendono per la loro sicurezza dal de
naro, la ricchezza è una prostituta. La gratificazione dell'ego è momentanea: con le
ggerezza, poi, passa ad un altro obiettivo.
Anche il potere mondano è inaffidabile, un semplice intossicante, un fine settiman
a di separazione; poi l'abbandono con l'alba del Lunedì e il dolore di un rude ris
veglio.
La vera felicità semplicemente non si trova al di fuori del Sé. Coloro che non la ce
rcano lì inseguono arcobaleni tra le nuvole! Affermate il vostro eterno diritto di
nascita: la
regale corona della Saggezza. Ecco! L'oro imperituro che risplende di Verità, è inca
stonato con gli scintillanti diamanti della Beatitudine. Per dissotterrare quest
a corona di conseguimento supremo, meditate ogni giorno. La saggezza è un tesoro c
he si può sempre trasportare con sé; è la sorgente di ogni ricchezza, di ogni potere,
di ogni successo.

Interpretazione
Sovranità mortale - Potere materiale e temporale. È il potere di realizzazioni temp
orali.
Paradiso che verrà - Le speranze incerte di una felicità futura delle persone.
Denaro in mano - La tangibile, imperitura ricchezza della divina Beatitudine, c
onseguibile attraverso la profonda meditazione.
Abbandona il Resto - Abbandona l'acquisire necessità non necessarie. Per l'anima,
esse sono fardelli che l'appesantiscono mentre scala il picco del conseguimento
più alto e divino.
La Musica di un lontano Tamburo - La gioiosa consapevolezza della vittoria spir
ituale che si avvicina. La speranza sgorga al suono interno dell'Onnipotenza, ch
e porta con sé la promessa del successo per tutti coloro che vivono in sintonia co
n le sue vibrazioni di verità.

Commento del curatore


I tamburi che battono in lontananza spesso sembra che ci circondino da ogni part
e. Il suono dell'Om, similmente, pur risuonando nei più estremi limiti dell'univer
so, abbraccia la coscienza del meditante durante la comunione interiore e riempi
e la sua anima di felicità divina.

Quartina 13
Guarda la Rosa che diffonde il suo profumo - "Ecco, Ridendo," ella dice: "Diffo
ndo il mio profumo sul mondo, Ma improvvisamente il Fiocco di seta della mia Bor
sa Si apre e riversa il suo Tesoro sul Giardino."

Parafrasi
Che la rosa ti insegni: "Beffarda (ella dice) io appaio nel mondo. Come mi ammir
a la razza umana! Come si diletta nella mia delicata fragranza!"
Tale è la natura di tutti i piaceri terreni: dal dolce profumo, attraenti! Ah! Ma
quanto rapidamente essi perdono il loro bocciolo. Solo qualche ora dopo aver rag
giunto il loro apice, impallidiscono e muoiono. I piaceri terreni, come i boccio
li in un giardino, si prendono gioco di coloro che dipendono dalla promessa di r
ugiada del mattino e non guardano in avanti verso la delusione ed il rimorso ser
ali.
"Guarda all'interno", sussurra la rosa. "Apri la tua coscienza alla comprensione
dell'anima, affinché i petali del la tua vita non cadano né si disperdano sul senti
ero del giardino non più grazioso, ma spoglio, senza vita, ingiallito.
"Ah, strappa dal tuo cuore ogni oscuro attaccamento che ti vincola alla terra. C
on un coraggioso colpo di saggezza, fatti strada attraverso l'indurito stelo del
la tua schiavitù sensoriale! Disdegna l'allettamento dei piaceri mondani, poiché, me
ntre ancora ti allunghi per afferrarli, i loro boccioli vengono strappati e port
ati via da un vento beffardo.
Avviati in libertà, verso l'Infinito!

Approfondimento
Come le rose dalla breve vita, innumerevoli esseri umani appaiono ogni giorno ne
l giardino terreno. In gioventù, essi aprono freschi e speranzosi boccioli, dando
il benvenuto alle promesse della vita ed annuendo con bramosa aspettativa ad ogn
i brezza di piacere sensoriale. Poi i petali cominciano a sbiadire; e l'aspettat
iva diventa delusione. Nel crepuscolo della vecchiaia essi si piegano, ingrigiti
nella loro disillusione. I loro petali, fragili ed avvizziti, cadono fluttuando
dimenticati sul suolo della morte. Giungono le piogge della dimenticanza; la me
moria stessa viene riassorbita nell'oscura terra da cui altre rose, altre vite c
resceranno.
Che la rosa vi riveli: questo è il destino di tutti gli esseri umani che vivono co
ncentrati sui sensi.
Analizzate con una comprensione frutto dell'introspezione, la vera natura dei pi
aceri sensoriali. Mentre ancora vi deliziate in essi, non percepite nel vostro c
uore un freddo alito di dubbio ed incertezza? Nella risata del piacere, non c'è già
un accenno di disperazione€? Dipendete dai piaceri sensoriali, tuttavia disprezzat
e le vostre debolezze quando vi rendono schiavi. Vi aggrappate ad essi, tuttavia
nel vostro cuore sapete che un giorno vi tradiranno. I piaceri sensoriali, sebb
ene posseggano una certa selvaggia bellezza, alla fine si rivelano di cattivo gu
sto. Come la bellezza umana, essi sono superficiali. Ci lasciano con un senso di
vuoto interiore, poiché non possono soddisfare la brama dell'anima per la vera gi
oia interiore.
I piaceri sensoriali non hanno semplicemente vita breve, ma sono intrinsecamente
fuggevoli: piacevoli, improvvisamente non lo sono più; eccitanti, ma alla fine, m
onotoni e stancanti. Un attento esame rivela che l'indulgenza sensoriale, in eff
etti, si prende gioco dei suoi devoti, poiché ciò che offre non è libertà, ma schiavitù de
ll'anima. La via di fuga non sta, come le persone immaginano, giù per i vicoli fan
gosi di un'ulteriore indulgenza, ma su, verso i solidi e rocciosi sentieri dell'
autocontrollo.
Possono i petali caduti essere riattaccati ad un fiore morente? Una volta che i
rosei piaceri svaniscono nella disillusione, la loro bellezza non può mai essere r
icatturata. Il rinnovo avviene soltanto tagliando lo stelo centrale dell'attacca
mento e, in spirito di gioioso abbandono, gettando i petali dell'autoindulgenza
al vento.
Soltanto con l'acuta discriminazione è possibile percepire chiaramente il vuoto de
i piaceri materiali. Il desiderio di essi si tramuta in disgusto e risveglia la
determinazione a strappare e lanciare lontano anche i semi di ulteriori desideri
annidati nel cuore. Coloro che sono intossicati dai sensi sperimentano l'imperm
anenza del piacere; anch'essi arrivano ad una sorta di disillusione. Ma nel lass
o di tempo che questo stato d'animo si sviluppa in essi, comunque, hanno perduto
il potere di agire decisamente. Le loro disillusioni - un lamento per la loro
condizione di schiavitù -
giungono troppo tardi. I petali sono già caduti e lo stelo, avvizzito e fragile, n
on può più produrre un solo fiore.

Interpretazione
Guarda - Analizza.
Rosa - Piaceri materiali.
Diffonde il suo profumo - I fragranti piaceri dalla breve vita di cui le person
e si circondano.
Ridendo - Derisoriamente.
Dice - I piaceri mondani ci dicono.
Io diffondo il mio profumo sul mondo - il giardino delle esperienze della vita è
pieno di piaceri impermanenti.
Il Fiocco di seta della mia Borsa - Gli attaccamenti del cuore che vincolano al
piano materiale dell'esistenza.
Si apre - Distrutto dalla saggezza.
Il suo Tesoro - Allettamenti mondani.
Riversa sul Giardino - Ritorna alla terra le tentazioni
della terra.

Commento del curatore


Le immagini offerte qui, come anche in molti degli altri versi, sono un buon sog
getto per la meditazione.
Visualizzate i vostri piaceri sensoriali come rose su uno stelo. Osservate come,
mentre una rosa sbiadisce e lascia cadere i suoi petali, altre sbocciano. La na
scita, la vita e la morte - la storia narrata e rinarrata in ogni fiore, in ogni
piacere sensoriale, in ogni essere umano.
Persino i fuggevoli momenti delle nostre vite devono essere un costante ricordo
del nostro destino mortale? Devono le nostre gioie morire inutilmente, ogni gior
no? E tutte le nostre vite si riveleranno semplicemente inutili, alla fine?
Con la spada della discriminazione, tagliate lo stelo! Lanciate i petali gioiosa
mente al vento della libertà interiore. La liberazione, dall'attaccamento al momen
to, vi renderà immune ad ogni cambiamento della vita. La libertà dall'attaccamento a
i cambiamenti della vita vi renderà immuni alla morte stessa, il più grande cambiame
nto della vita. La libertà interiore vi renderà immortali.

Quartina 14
La Speranza Mondana su cui gli uomini pongono
i loro Cuori
Diventa Cenere - o prospera; e presto,
Come la Neve sul polveroso Volto del Deserto
Che splende per una breve Ora o due - è scomparsa.

Parafrasi
La speranza mondana è ingannevole - come un fuoco fatuo che alletta le menti igno
ranti per portarle alla distruzione. Le sue realizzazioni, come la neve che cade
sulla calda sabbia del deserto, sono evanescenti. Non appena ci toccano, il lor
o fresco tocco evapora nel calore della nostra disillusione.

Approfondimento
Il saggio, anche se è benedetto dalla prosperità materiale, non perde mai di vista l
a verità secondo la quale tutte le cose sono effimere.
Gli sciocchi che cercano la realizzazione in questo mondo imperfetto, non otteng
ono mai da esso più di qualche fuggevole soddisfazione, poiché il più bello ed il più de
licato sogno di felicità terrena non può che unirsi alla solenne processione che si
fa strada verso il terreno crematorio della disillusione.
Il saggio comprende la transitoria natura della vita. Non sciupa tempo nel costr
uire castelli di sogno di futili aspettative. Invece, coltiva il non attaccament
o alle sue esperienze terrene. Quando giunge la morte, trova la perfezione del c
ompimento in Dio.
Questa quartina ha anche un'applicazione esteriore, poiché Omar, qui, enfatizza l'
importanza, nella vita quotidiana, dell'equanimità. Se aspirate alla saggezza ed a
lla pura felicità, mantenete sempre libere le percezioni del vostro cuore. Non rea
gite in modo eccessivo agli alti e bassi della vita. Non tuffatevi orgogliosamen
te, quando la fortuna vi fa visita, in scintillanti ruscelli di eccitazione, né sp
rofondate depressi nella disperazione quando le prove minacciano di fagocitarvi.
Per lo sconsiderato, il mondo materiale è un deserto senza mappa, pieno di pericol
i. I successi occasionali che siano propri o di qualcun altro attirano innumerev
oli esploratori inesperti su sentieri di falsa speranza. Troppo spesso, ahimè, il
sentiero svanisce in un deserto di disperazione. Il successo si alterna al falli
mento, come i pendii e le valli di una catena montuosa. Una piacevole passeggiat
a attraverso i prati è inaspettatamente interrotta da baratri di delusione. La vol
ontà di avanzare è contrastata dalle inondazioni improvvise del desiderio dell'ambiz
ione altrui. Non conoscere il terreno in anticipo significa essere tragicamente
impreparati per il viaggio.
L'inconsapevole, inoltre, non vede la Morte che indugia all'orizzonte come una n
uvola minacciosa. Impreparato ad accettarla serenamente, è sopraffatto da essa qua
ndo, inesorabilmente, la tempesta si abbatte.
Le regole per una vita fruttuosa e felice non sono molte e non sono difficili da
seguire. Devono, comunque, essere apprese attentamente e applicate quotidianame
nte.
Il tumulto e la lotta sono le regole della vita. Sono una benedizione, non una s
fortuna, poiché ci forniscono di un terreno di prova per il nostro sviluppo interi
ore. Mentre levighiamo la nostra pace di mente, forgiata nella meditazione, sull
'abrasiva superficie delle nostre difficoltà esterne, sviluppiamo la chiara discri
minazione con cui attraversare il cuore dell'illusione. Alla fine arriviamo ad u
no stato benedetto in cui la pace, come un prato verde, si diffonde ristoratrice
su tutte le nostre attività.
La condizione più importante per la felicità durevole è l'equanimità. Che le chiassose o
rde di preoccupazioni circondino i baluardi della vostra pace interiore o che le
trionfanti grida di successo vi chiamino ad una danza di vittoria quando le cos
e vanno bene, rimanete sempre calmi e focalizzati sul vostro Sé, all'interno.
Come il castello di sabbia di un bambino si disintegra al contatto con le possen
ti onde, così una mente irrequieta, priva di forza di volontà e perseveranza, soccom
be sotto i colpi che riceve da ogni onda delle mutevoli circostanze.
Un diamante conserva comunque la sua integrità e la trasparenza, indipendentemente
da quante onde vi si abbattano contro. L'uomo di pace interiore, similmente, co
n la coscienza resa cristallina dalla calma interiore, mantiene la sua equanimità
anche attraverso le tempeste di difficili prove.
Immergetevi sotto le schiaccianti onde delle circostanze esterne, sotto le sempr
e mutevoli correnti della vostra vita e salvate il tesoro affondato nelle vostre
profondità interiori. La coscienza dell'anima è un riflesso dell'immutabile, eterno
Spirito.

Interpretazione
Speranza Mondana - La speranza di ottenere felicità mondana.
Pongono i loro cuori su - diventano scioccamente attaccati a...
Diventa Cenere - È consumata, lasciando soltanto le ceneri della disillusione.
O prospera e presto - È realizzata per un po', ma presto ci è strappata ancora.
Come la Neve sul polveroso vento del Deserto - La felicità mondana è evanescente.
Che splende per una breve Ora o due - È andata - Svanisce, dopo aver concesso solt
anto un piccolo piacere.

Quartina 15
Coloro che immagazzinarono il Grano Dorato,
E coloro che lo lanciarono al Vento come Pioggia,
Non divengono questa aurea Terra
Poiché, una volta sepolti, gli uomini vogliono tornare nuovamente alla luce.

Parafrasi
Coloro che si glorificano nel possedere oro, che l'abbiano ammassato o l'abbiano
sperperato come pioggia, non trovano splendore alla fine della loro vita. Diven
tano terra e di nessun valore per nessuno.
Approfondimento
Che una persona idolatri l'oro e lo ammassi egoisticamente o lo sperperi con all
egra noncuranza, la fine, da un punto di vista metafisico, è la stessa.
Entrambi i modi di vivere nascono dall'illusione che la ricchezza sia la porta d
ella felicità.
Glorificare il denaro significa identificarsi non con la vita, ma con la materia
inerte. Significa cercare, attraverso i sensi, una sicurezza meramente vicaria.
I sensi stessi ed il corpo di cui sono un'espressione, sarebbero veicoli senza v
ita se non fosse per la forza vitale che li anima.
Com'è sciocco l'uomo mondano ad identificare quest'anima immortale con qualcosa ch
e alla morte diventa argilla, priva di ogni traccia di bellezza!
Il corpo, considerato solo sostanza materiale, non può competere in bellezza e dig
nità con il luccicante minerale che gli uomini così difficoltosamente estraggono dal
terreno. Quale follia è, invero, accollarsi tanti dolori per adornarsi con ori e
scintillanti gemme che, in se stessi, sono privi di valore!

Interpretazione
Grano Dorato - Oro; anche, l'idolo della ricchezza.
Coloro che lo immagazzinarono... che lo lanciarono... -
Coloro che ammassano il denaro per trarne sicurezza e coloro che lo spendono cap
ricciosamente nei lussi, vivono ugualmente nell'illusione.
Non divengono questa aurea Terra - Il corpo fisico, adorato da così tanti, alla f
ine è trasformato non in qualcosa di prezioso, ma in polvere senza valore.
Una volta sepolti, gli uomini vogliono tornare nuovamente alla Luce. L'attaccame
nto alla vita materiale fa sì che l'ego brami di ritornare alla manifestazione in
forma fisica.

Quartina 16
Pensate come, in questo malconcio Caravanserraglio
I cui Portali sono il Giorno e la Notte che si alternano,
Sultano dopo Sultano, con la sua Pompa,
Dimorò per la sua Ora, o due, e proseguì per il suo cammino.

Parafrasi
Com'è breve il loro soggiorno nella locanda colpita dalle tempeste della vita: sov
rani terreni! Grandi eventi storici! La soglia delle loro entrate ed uscite si a
pre su un ambito cosmico. Tuttavia, nelle loro piccole stanze di esistenza separ
ata, osservate come gli esseri umani vanno avanti ed indietro, gridando la loro
importanza, non prestando attenzione, nelle loro meschine preoccupazioni, a quel
la realtà superiore.
La vita è una serie infinita di contrasti: luce ed oscurità, sole e pioggia, success
o e delusione, potere (arditamente reclamato da pochi) ed impotenza che ottunde
la mente (sofferta da così tanti).
Gli imperatori della terra governano in pompa e dignità, circondati dalle loro col
orite corti e dalle loro vanagloriose famiglie. Poi, uno dopo l'altro, vengono s
trappati dal loro momento di splendore per scomparire nella muta camera della mo
rte, nel cosmico sconosciuto!
Approfondimento
Proprio come, nella nostra visione, le vite degli insetti sono effimere, allo st
esso modo, nella visione dell'Eternità, la vita umana dura soltanto un istante. Tu
tti gli esseri viventi consci sono segnati dalla morte.
Com'è strano che, mentre ancora viviamo, non ci figuriamo mai chiaramente l'imperm
anenza della nostra vita. Com'è strana la nostra riluttanza a fronteggiare la semp
lice verità per la quale anche noi dovremo, un giorno, lasciare la locanda di ques
to corpo e vagare ancora nei sentieri sconosciuti dell'eterno mistero.
Esercitiamo almeno una minima discriminazione! Perché ubriacarci nello stupore del
la dimenticanza? Profondi sorsi di eccitazione sensoriale lasciano la maggior pa
rte delle persone spiritualmente inconsce. Tuttavia non c'è sicurezza nell'ignoran
za! Amici: Rinsavite! Riportate alla mente quelle verità che sole, se vi attenete
ad esse, possono darvi durevole felicità.
Persino i potenti di questa terra vengono strappati via con poco o nessun preavv
iso attraverso la porta velata della morte. Perché dedicare tutta la vostra vita a
d uno spettacolo fuggevole? Dimorate stabilmente nel vostro centro, nell'indistr
uttibile pace nata dalla meditazione quotidiana.

Interpretazione
Malconcio Caravanserraglio - La taverna di questo mondo, la cui armonia è scossa
da lampi di trionfo fuggevole, seguiti da lunghi tuoni di dolore.
I cui Portali sono il Giorno e la Notte che si alternano - I periodici contrast
i della vita che, come la notte ed il
giorno sulla terra, ci ricordano che noi, nei nostri cambiamenti di vita, siamo
parte di un più vasto ambiente cosmico.
Sultano - Potenti eventi.
La sua Ora, o due - La brevità della vita comparata ai lunghi ritmi del tempo cos
mico.

Quartina 17
Dicono che il Leone e la lucertola dominano
Le Corti dove Jamshyd si glorificò e profondamente bevve:
E Bahram, quel grande Cacciatore - l'Asino Selvatico
Ne calpesta il Capo, ma il suo sonno non s'interrompe.

Parafrasi
Nell'antica città ora in rovina dove una volta il re Jamshyd si glorificò nello sple
ndore della sua corte e si dissetò a sazietà alla fonte dei piaceri materiali, ora s
i aggirano soltanto animali.
La tomba di quel potente cacciatore di un tempo che fu, Bahram, è calpestata dagli
zoccoli dell'asino selvatico.
Tali sono i contrasti della vita. Come la veglia si alterna al sonno, così la pomp
a ed il trionfo si alternano al torpore e alla sconfitta. Le scene sono intessut
e dai fili del Karma, mentre la nave del tempo passa dall'una all'altra con gran
de indifferenza. Persino coloro che vantano un supremo potere terreno devono all
a fine abbandonare il loro dominio, lasciandolo forse ad uomini inferiori, o abb
andonandolo persino a bestie selvatiche. Grandi città, come quella di Jamshyd, tra
le cui ampie mura una volta corsero potenti cocchi, caddero di fronte all'invas
ione del tempo, diventando polvere e desolazione.

Approfondimento
Soltanto gli sciocchi si identificano con la ricchezza materiale o si glorifican
o della loro prodezza fisica. La parte che ogni essere umano gioca nella vita è so
ltanto un ruolo temporaneo. La veste di opulento pilastro della società può essere s
trappata via in un attimo. Le dimore che le persone costruiscono con così tanta cu
ra possono essere reclamate ancora una volta dal deserto.
Impariamo dal destino degli altri. Più importante è il loro ruolo, più la lezione colp
isce. Le sole realizzazioni degne di nota non sono quelle che raggiungiamo ester
namente, ma le vittorie che conseguiamo su noi stessi. Creiamo dimore interiori
di magnifiche qualità, costruendole in valli di umiltà, dove si raccolgono le piogge
della misericordia divina e dei buoni auspici degli altri per noi.
La grazia divina può rendere fertile il cuore più arido e creare un verdeggiante gia
rdino di pace e felicità interiori.

Interpretazione
Il Leone e la Lucertola dominano le Corti - Indifferentemente, il grande e il p
iccolo di questo mondo, occupano infine le scene dei più grandi trionfi della razz
a umana.
Jamshyd - Un re leggendario dei tempi antichi ed un simbolo di potere temporale
. Jamshyd fu il fondatore dell'Araiana, un regno nella parte settentrionale dell
'Afganistan di oggi.
L'Asino Selvatico calpesta il suo Capo - Il cacciato si prende gioco del caccia
tore: un simbolo dell'imparzialità della Natura che nel tempo rovescia ogni posizi
one e riduce in polvere ogni orgoglio mortale.

Quartina 18
Qualche volta penso che mai sbocciò così rossa
La Rosa come il luogo ove sanguinò qualche Cesare ora sepolto;
Che ogni Giacinto che il Giardino indossa
Cadde nel suo Grembo da qualche Testa un tempo adorabile.

Parafrasi
Mi chiedo se la rosa che cresce sul terreno che fu, una volta, inzuppato dal san
gue di qualche eroico re da tempo defunto, non sia, per quella stessa ragione, a
ncor più rossa. L'ambiente dell'uomo lo influenza, ma l'uomo a sua volta esercita
un sottile influsso sul suo ambiente. Mentre le città che egli costruisce devono a
lla fine crollare, i suoi potenti pensieri possono lasciare una durevole impress
ione sulla terra in cui una volta visse.
Le eroiche vite passate sono ancor più vividamente colorate per la tenerezza, il m
istero e la simpatia che attribuiamo loro. Ogni giacinto di nobile pensiero che
cresce nel giardino della mente umana, arricchisce, in modi nascosti, le vite di
altri esseri umani.
Le nostre ispirazioni che mirano alla verità, inoltre, non hanno origine nella nos
tra mente. In parte, sono formate dalla saggezza altrui. Tutti i pensieri, alla
loro fonte ultima, sgorgano dalla fontana dell'Eterna Saggezza.
Approfondimento
La vita è collegata. Essa influenza ed è a sua volta influenzata. Sebbene tutte le c
ose diventino polvere, la polvere stessa trattiene le vibrazioni della coscienza
con cui essa fu infilsa. Abbiamo una responsabilità, perciò, verso gli altri e vers
o l'intero mondo. Poiché le altre persone sono influenzate dalla nostra coscienza,
prefiggiamoci di trattenere sempre pensieri puri e nobili.
È bene anche raggiungere mentalmente i grandi uomini e donne del passato. La nostr
a ammirazione per loro dona incanto alla loro memoria. Riflettiamo sulle loro vi
te. Cerchiamo in loro l'ispirazione per sforzarci con ancora più ardore nel miglio
rarci, in modo da realizzare cose degne nella nostra vita.
Ogni qualità, mentale o spirituale che possa sbocciare nel giardino della mente um
ana, è fiorita molte volte in precedenza, in molte menti. I saggi si uniscono alla
grandezza che percepiscono negli altri. Non si vantano mai delle loro qualità o r
ealizzazioni, poiché le vedono come appartenenti ad una realtà universale. Ogni nost
ro pensiero è un fiore nel giardino della vita. Non è possesso permanente di nessuno
. Che i nostri pensieri, perciò, siano belli e fragranti, non rancidi e brutti, ch
e la memoria che lasciamo dietro a noi sia una benedizione per la terra e che i
nostri pensieri siano ispirati non dall'ego, ma da Dio.
Nella profonda meditazione, ci è data la comprensione: è dalla coscienza dell'anima
che giunge ogni vera ispirazione per il miglioramento materiale, mentale e spiri
tuale della razza umana.

Interpretazione
Mai sbocciò così rossa - Tutta la creazione, da un giardino di rose ad un potente i
mperatore, è collegata sottilmente.
Giacinto - Ogni fiorente qualità.
Giardino - Il giardino della razza umana.
Da qualche Testa un tempo adorabile - Da qualche precedente vita ispirata ed is
pirante.

Quartina 19
E questa deliziosa Erba il cui tenero Verde
Accarezza la Riva del Fiume su cui ci adagiamo
- Ah, appoggiamoci leggermente! Infatti, chi conosce
Da quali Labbra un tempo graziose essa ha origine invisibile?

Parafrasi
Le nostre più sottili percezioni non hanno origine dall'esterno di noi stessi, in
comunicazione con il mondo che ci circonda e con altri mondi, ma da nascosti rec
essi all'interno di noi stessi. Avvicinate queste grotte della spina dorsale con
delicatezza, poiché attraverso di esse fluisce il fiume di ogni vitalità, percezion
e e gioia.
Sulle sponde di questo fiume astrale crescono erbe fresche e ringiovanenti, prat
i verdeggianti di ispirazione e fragranti fiori selvatici di intuizione. Tutte l
e forme viventi sono sostenute dalla forza vitale al loro centro. Le forme verte
brate sono nutrite e rivitalizzate dalla vita nella loro spina dorsale. Attraver
so i centri nervosi della spina dorsale, nel caso degli esseri umani, anche l'is
pirazione fluisce all'esterno.
Approfondite la vostra consapevolezza di questo canale della spina dorsale, poic
hé all'interno del vostro corpo così apparentemente piccolo, esternamente fluisce il
potente Fiume della Vita che tutto nutre.

Approfondimento
Le nostre menti sono generalmente occupate ad elaborare l'informazione che ricev
iamo dalla superficie esterna dei nostri corpi attraverso i sensi: vista, udito,
odorato, gusto e tatto. Troppa attrazione verso i sensi diventa dipendenza sens
oriale, schiavizzandoci alla coscienza esterna.
Le persone che amano l'adulazione s'imprigionano nell'esteriorità attraverso il se
nso dell'udito. Le dorate catene dell'attraente linguaggio forgiano l'illusione
che le vincola.
Coloro che permettono a loro stessi di essere afferrati dalla bellezza umana si
imprigionano attraverso il senso della vista frustati, come una volta un santo d
isse di un giovane, dalla frusta di un bel volto.
E coloro che si avvicinano al cibo con avidità, invece di accettarlo con gratitudi
ne come fonte di nutrimento, diventano schiavi dell'esteriorità attraverso i sensi
dell'odorato e del gusto. Di tutti i sensi, il più sottile è quello del tatto. Le p
ersone che trovano immoderata delizia nelle sensazioni tattili diventano facile
preda dei desideri sessuali. Di tutte le sensazioni, il tatto è il più intossicante,
poiché è quello che più facilmente attira la nostra attenzione all'esterno, lontano d
alle sottili correnti dell'energia e della coscienza che si emanano dalla sorgen
te di vita interiore.
Pochissime persone comprendono il sottile lavorio del sistema nervoso. La maggio
r parte si tiene stoltamente occupata con i sensi, i loro mezzi di comunicazione
con il mondo circostante. Sono consapevoli soltanto dei campi esterni del loro
sistema nervoso, non dell'origine dei nervi nella spina dorsale e nel cervello.
È per questo che molti deridono ed altri sono divertiti quando i santi parlano del
mondo interiore e delle meravigliose percezioni che sperimentano alla sorgente
della vita. In questa sorgente interiore, al di là dei nervi della spina dorsale e
del cervello, ci sono le invisibili labbra dello Spirito che parlano alle nostr
e anime e incessantemente infondono i nostri sistemi nervosi di vitalità divina.
La forza vitale che corre attraverso il sistema nervoso è il mezzo attraverso il q
uale la mente ed i sensi comunicano. All'interno del sistema nervoso, la mente,
interiorizzata, comunica con l'anima. Più è profonda questa comunione con l'anima, m
eglio la mente a sua volta può comunicare pace all'intero corpo.
Durante la veglia, ci identifichiamo con i sensi; di conseguenza, le nostre ment
i sono tenute in uno stato più o meno irrequieto. Durante il sonno sub conscio, la
coscienza è parzialmente ritirata dai sensi e sperimenta un aumento di pace inter
iore ed una rinnovata vitalità. Nella super coscienza, durante la profonda meditaz
ione, l'esperienza della pace interiore della vitalità è intensificata in modo incom
mensurabile. Meditando, concentratevi sull'espansa pace interiore. Gradualmente,
separate la vostra consapevolezza di pace nel cuore, nella spina dorsale e nel
cervello, dalla vostra coscienza del corpo esterno.
Nel corso del tempo, sarete in grado di separare voi stessi completamente dalla
coscienza corporea e di entrare nella coscienza dello Spirito sconfinato.

Interpretazione
Deliziosa Erba il cui tenero Verde - Fresche, tenere sensazioni, pensieri e per
cezioni.
La Riva del Fiume su cui ci adagiamo - Il fiume della vita che fluisce attraver
so il canale della spina dorsale da cui dipende la nostra vitalità.
Appoggiamoci leggermente - Concentriamoci con sensitività, con profonda e delicat
a percezione.
Da quali graziose Labbra - L'originale Grazia Divina.
Origine invisibile - L'invisibile Fonte Divina, dal cui divino centro fluisce t
utta la vita sulla terra.

Quartina 20
Ah, mio Amato, riempi la Coppa che disperde Dall'Oggi i Rimpianti passati e le f
uture Paure Domani? - Beh, Domani potrei essere Me Stesso Con i Settemila Anni d
i Ieri.

Parafrasi
Ah, mio Amato, riempi la Coppa della mia mente con l'ambrosia della beatitudine
che fluisce dall'anfora dell'estasi. Soltanto nell'unione con Te la mia consapev
olezza degli errori passati e la mia paura del male che essi potrebbero portarmi
in futuro, saranno disperse.
Non fatemi più tardare mentre cerco l'Amato. Domani potrei lasciare forzatamente q
uesto corpo, i miei atomi disseminati in un passato di innumerevoli forme. Intos
sicatemi - sì, oggi stesso con la devozione divina.

Approfondimento
Le nostre vite, così preziose per noi, dovrebbero essere amate per il nostro benes
sere, non per la nostra distruzione. Riempiamo la coppa della vita con il nettar
e della pace interiore, affinché ci possiamo liberare dall'ipnosi degli errori com
messi molto tempo fa e dalle dolorose conseguenze che essi ci possono portare ne
l futuro.
Sii felice, ora! Se hai successo nel trovare la felicità nella tua anima, allora a
nche se morirai domani, unendoti alla lunga processione di anime defunte che len
tamente si muovono lungo corridoi di secoli, avrai sempre con te quel tesoro ine
stimabile. Una volta che la felicità dell'anima è tua, nessuno sarà in grado di portar
tela via, per quanto sia
lungo il tuo viaggio dove non c'è il tempo e nell'eternità.

Interpretazione
Amato - Amata anima.
Riempi la Coppa che disperde - Risveglia la coscienza di beatitudine che libera
la mente da ogni dolore.
Passati Rimpianti - Il dolore dei mali commessi nel passato e la paura che le l
oro conseguenze cadano su di noi in futuro.
Future Paure - La paura di ripetere le nostre cattive azioni a causa del poter
e dell'abitudine, causando così tanto sofferenza, nel futuro, a noi stessi e agli
altri.
I Settemila Anni di Ieri - L'infinito passato che abbraccia i numerosi morti.
Quartina 21
Ecco! Qualcuno che abbiamo amato, il più caro e il migliore
Tra quelli che il Tempo ed il Fato di tutto il loro Vino hanno spremuto, Aveva
no bevuto dalla loro Coppa una volta o due
E uno dopo l'altro sono scivolati silenziosamente nel Riposo.

Parafrasi
Il tempo ed il destino non hanno favoriti. Imparzialmente, essi consegnano tutti
gli uomini, presto o tardi nella vita, al torchio della morte. Persino alcuni t
ra coloro che abbiamo ritenuto per sempre nostri, hanno bevuto fino in fondo il
prezioso sorso della vita, poi sono scivolati a riposare nel grande, silenzioso
vuoto.

Approfondimento
Come attori ed attrici, facciamo le nostre apparizioni sul palcoscenico della vi
ta, recitiamo le nostre parti per un po', poi ce ne andiamo e non veniamo più vist
i.
Alcuni di noi, avendo acquisito il non attaccamento, riconoscono la vita come un
semplice spettacolo. Facciamo del nostro meglio per recitare le nostre parti be
ne e con maestria, rispondendo alla guida del Direttore.
Altri, troppo identificati con i loro piccoli ruoli, ignorano i desideri del Dir
ettore. E, guidati dall'ego, si rifiutano di adattare le loro parti alle richies
te della storia di una trama più vasta . Tali persone sono, semplicemente, cattivi
attori.
Tutti noi, buoni e cattivi attori, non abbiamo altra scelta se non quella di las
ciare il palcoscenico una volta che i nostri ruoli sono terminati. Le nostre ent
rate in scena, le fuggevoli parti che recitiamo e la nostra uscita finale dal pa
lco scenico della vita tutto ciò è determinato, in ultima analisi, dalla legge della
compensazione karmica.
Il palcoscenico della vita non è una semplice metafora. La vita vera è la produzione
teatrale originale. Il palcoscenico creato dall'uomo è un'imitazione in miniatura
ed artificiale.
Il dramma terreno, a differenza di quelli che il più brillante drammaturgo può inven
tare, è infinitamente collegato e complesso.
Il Karma individuale interagisce con innumerevoli altri Karma: familiare, social
e, nazionale, internazionale, planetario. Mentre ciascun ruolo raggiunge la sua
fine, l'attore si ritira per un periodo di riposo dietro alle scene per preparar
si per la sua nuova interpretazione di un altro ruolo.
È inutile, e perciò sciocco, angosciarsi per il fatto che i nostri ruoli attuali deb
bano terminare. Qualsiasi siano questi ruoli, grandi o piccoli, applauditi dalle
folle o meno, dovremmo recitarli consciamente, con tutta l'abilità di cui disponi
amo. Così, il nostro riposo dopo la morte sarà piacevole; potrebbe persino fornirci
l'accesso, per un certo tempo, ad un alto cielo astrale.
Un giorno saremo liberati dalla nostra necessità di reincarnarci. Fino ad allora,
ciò che ci attira verso la terra è il peso del nostro stesso Karma, le cui catene so
no state forgiate per il fatto che abbiamo recitato imperfettamente i nostri ruo
li o li abbiamo accettati a malincuore.
Fino a quel fausto giorno della libertà interiore, la vita per ciascuno di noi è un
gioco d'azzardo con la tragedia. Da un momento all'altro non sappiamo mai cosa c
'è in serbo per noi. Persino negli esseri umani più belli e più nobili si annidano spe
sso, invisibili poiché sepolti profondamente nel subconscio, i semi delle azioni d
el passato che producono miseria.
La vita umana è sempre inaffidabile. Quanto spesso le anime vengono spinte fuori f
uori dai loro corpi in gioventù, forzati a lasciare il palcoscenico ancora giovani
, belli e pieni di promesse! La vita è piena di rischi; la vittoria duratura non è n
emmeno di coloro che, con grande sforzo, li aggirano.
Correre rischi inutili è da sciocchi. Perché non lavorare, invece, per raggiungere l
'immortalità? La libertà dell'anima è qualcosa che Dio può concedere con un celestiale s
chiocco di dita. Perché sprecare secoli a dormire nella mangiatoia del tempo, quan
do si può riposare nella superconscia beatitudine per tutta l'eternità?
La coscienza dell'immortalità distrugge i limiti del tempo. Il pensiero cosmico ha
costruito quei muri di prigione, usando i mattoni del passato, del presente e d
el futuro. Una volta che l'illuminazione è stata conseguita, quei muri illusori
svaniranno per sempre.

Interpretazione
Vino - Il prezioso vino della vita.
Tempo e Fato - La morte e la legge karmica.
Spinti - Rimossi forzatamente dal corpo dal torchio della morte.
Avevano bevuto dalla loro Coppa una volta o due - Hanno estinto la coppa della v
ita prima di noi.
Riposo - Sprofondare nel sonno della morte prima di assumere i loro nuovi ruoli
terreni.

Quartina 22
E noi, che ora ci divertiamo nella Stanza
Che essi hanno lasciato e che l'Estate addobba con nuovi Boccioli,
Noi stessi dovremo scendere sotto il Giaciglio Terreno,
Noi stessi a fare da Giaciglio - per chi?

Parafrasi
Mentre altri, uno dopo l'altro, si alzano silenziosamente e lasciano la stanza d
ella vita, noi qui continuiamo a divertirci come se sperassimo, col festeggiare,
di posporre l'ora della nostra dipartita.
Orgogliosi dei nostri ruoli, mostriamo al mondo questi nuovi costumi, i nostri p
reziosi corpi.
Raramente le persone si fermano a riflettere sul fatto che i loro corpi diventer
anno un giorno polvere. Ciascuno fertilizzerà l'umida terra affinché molti altri ros
eti di esseri umani possano crescere e sbocciare.

Approfondimento
Il rumore stesso che le persone fanno, festeggiando nel gaio salone addobbato de
lla vita, tradisce la loro ansietà di mascherare la nuda realtà della Morte. Ad alta
voce essi dichiarano€: "La realtà è quella che noi possiamo vedere, udire e toccare.
Perché blaterare della Morte? O del suo Significato€? O di uno Scopo Superiore? Gioi
amo la vita!".
Ubriachi e ridendo sguaiatamente essi chiudono la loro mente a ciò che, ben sanno,
li attende. Perché?
Non è più intelligente fare uno sforzo per comprendere cos'è la vita? Un falegname non
ha forse bisogno di sapere che pezzo di mobilio sta costruendo? Perché pretendere
che non ci sia nessuna domanda importante a cui rispondere, nessun mistero da r
isolvere, nessuna ineluttabile realtà da fronteggiare? Non siamo animali, nati sem
plicemente per mangiare, procreare e morire senza comprendere nulla!
Non vivete soltanto per le feste e i tempi propizi. Gioite la vita; sì, nella gioi
a, dopotutto, Dio ha creato questo mondo. Egli vuole che noi condividiamo il Suo
godimento. La gioia, comunque, non dovrebbe essere confusa con uno sciocco rida
cchiare. Non cercate la felicità nelle cose inerti; riflettono soltanto il livello
di felicità che provate dentro di voi. Esse sono altrettanto pronte, comunque, a
riflettere il dolore quando la gioia vi abbandona. Siate consciamente felici in
voi stessi.
La risata prolungata, inconsapevole, è espressione d'isteria. Ma la felicità può esser
e eternamente vostra, una volta che vi siete risvegliati alla piena gloria del v
ostro Sé interiore e avete sviluppato, con la meditazione, l'abilità di respirare l'
atmosfera divina, carica della fragranza del loto della trascendente beatitudine
interiore.

Interpretazione
Nella Stanza - Nella bella stanza della terra.
Che l'Estate addobba con nuovi Boccioli - Antiche anime, in nuove vesti corpore
e, sfoggiano i loro costumi, con orgoglio, sul pavimento della sala da ballo del
la vita.
Per chi€? - Per coloro che vivono sotto il dominio del tempo, il futuro rimane pe
r sempre una porta chiusa. L'intero mistero del passato, del presente e del futu
ro può essere risolto soltanto nella comunione divina.

Quartina 23
Ah, facciamo buon uso di ciò che ancora abbiamo da spendere,
Prima di diventare noi stessi Polvere;
Polvere nella Polvere e sotto la Polvere, giacere,
Senza Vino, senza Canto, senza Cantante e - senza Fine!

Parafrasi
Prima che questo corpo così ben modellato, così forte, così vitale! sfiorisca con la v
ecchiaia e si disintegri ancora divenendo polvere, fate il miglior uso di ciò che
il Fato vi ha dato. Non siate identificati con i piaceri sensoriali di breve dur
ata, affinché, alla morte, non vi troviate identificati con la polvere! Partite qu
esto stesso giorno per la Grande Avventura. Cercate il Santo Graal della comunio
ne con la sempre nuova Gioia nello Spirito Eterno.
"Vino, donne e canzoni" - quanti sono intossicati da queste follie! Dopo anni d
i baldoria essi sollevano la fiasca del vino e la trovano vuota. Le donne invecc
hiano o inseguono prede più giovani e la canzone si ripete ancora una volta in uno
stanco coro.
Che cosa resta allora se non amarezza?
Tutto ciò che le persone un tempo amarono troverà fine! Peggio ancora, la legge cosm
ica continuerà a perseguitarle senza sosta per eoni, sino a che esse stesse sciogl
ieranno i loro nodi karmici e si espanderanno nei vasti cieli dell'Amore Assolut
o.

Approfondimento
Come esseri umani, dotati d'intelligenza razionale, non è degno comportarci come a
nimali. Dopo una scalata durata innumerevoli incarnazioni, siamo sulla vetta del
l'evoluzione terrena.
È errato per noi, in questo stadio, sciupare in un arido gozzovigliare i nostri pr
eziosi anni sulla terra. Non lasciamo che le nocive erbacce delle cattive abitud
ini crescano senza controllo nel giardino della nostra anima. Mentre la stagione
è ancora favorevole, seminiamo abitudini degne, coltiviamo saggiamente il giardin
o.
Ogni cosa che appartiene alla vostra esistenza, così come la conoscete ora - i vo
stri piaceri, i vostri attaccamenti, la vostra attuale identità personale - vi sa
rà strappata via per sempre.
Ora vivete in modo tale da vincere la ghirlanda dell'immortalità. Con l'eroismo sp
irituale e la nobiltà di carattere ispirerete altri, molto dopo che avrete lasciat
o questa terra, a perseguire l'unica, sola degna meta della vita.

Interpretazione
Facciamo buon uso - Cerchiamo l'eterno, non il temporale.
Di ciò che ancora abbiamo da spendere - Di quel tempo e di quell'energia che ancor
a ci rimangono in questa vita.
Polvere nella Polvere - Il corpo è fatto di terra; alla terra deve essere restitui
to.
Sotto la Polvere - Sotto altri cadaveri.
Senza Vino, senza Canto, senza Cantante - La morte strappa via tutti i nostri p
iaceri sensoriali e qualsiasi compagnia umana.
Senza Fine - La creazione ciclica è senza fine. L'uomo mortale non può sfuggire all
a legge del Karma, nemmeno da eone ad eone, a meno che non faccia uno sforzo con
scio per liberarsi nella realizzazione divina.

Quartina 24
Sia per chi prepara per l'Oggi
Che per coloro che a un Domani aspirano,
Un Muezzin dalla Torre dell'Oscurità grida:
Sciocchi! La vostra ricompensa non e né Qui né Là.
Parafrasi
Tutti coloro che sognano di trovare la felicità sulla terra, che sia nell'oggi o n
ei guadagni del domani, si troveranno disillusi.
Ricordando l'oscura disperazione nata dalle dolorose esperienze passate, la voce
della saggezza grida: "Sciocchi! Mai, nella vasta estensione del tempo, raccogl
ierete l'Assoluta Ricompensa che la vostra anima sta cercando".

Approfondimento
Dal dolore dell'esperienza passata e dal pentimento che segue a quel dolore, la
voce della saggezza grida€: "O sciocchi, quali risultati vi aspettate se vi compor
tate in modo così irresponsabile? Non sciupate più il tempo!
"La gioia giungerà spontaneamente quando vivrete come la vostra anima vi comanda".

Interpretazione
Chi per l'Oggi prepara - Coloro che spremono la vita, oggi, per le sue poche,
riluttanti, gocce di felicità.
Coloro che a un Domani aspirano - Coloro che cercano gioia nel futuro.
Un Muezzin - Una voce di saggezza.
Dalla Torre dell'Oscurità - Il doloroso cumulo di esperienze della vita accumulat
e, per mezzo delle quali le perso e, alla fine, conseguono la saggezza cosmica.
Né Qui né Là - Né nel presente né in tutto il futuro.

Quartina 25
Tutti i Santi e i Saggi che hanno discusso
In modo sì erudito dei Due Mondi sono stati cacciati,
Come sciocchi Profeti; le loro Parole di Scherno
Sono state disperse e la loro Bocca e stata chiusa dalla
Polvere.

Parafrasi
(Omar Khayyam da voce ad un argomento di cui spesso si parla, fondato sull'igno
ranza e su un credo cieco. Questa non è l'opinione di Omar, poiché egli ripetutament
e enfatizza la superiorità dell'esperienza personale rispetto alla dipendenza dall
e affermazioni altrui. Questa quartina avrebbe potuto essere messa tra parentesi
, poiché la sua intenzione è ironica).
Guarda tutti i santi ed i saggi che in modo così erudito hanno discusso di questa
vita e dell'aldilà. Dove sono ora? Sepolti sotto la polvere dei secoli! In cosa di
fferiscono dai profeti ignoranti, blateranti, vanagloriosi, che giornalmente con
segnano le loro diatribe agli angoli delle strade? Non sono forse le parole dei
santi derise allo stesso modo dalla Morte? Non viene forse la loro saggezza disp
ersa altrettanto sdegnosamente nel vuoto? Le loro voci, ora, sono ammutolite dal
la stessa polvere che copre il pavimento di ogni tomba antica. Come facciamo a s
apere che ciò che dissero era saggezza?

Approfondimento
Se accettate le affermazioni di un altro senza verificarle voi stessi, come pote
te giudicarne il merito? I cercatori sinceri non scambieranno mai una vociante p
resunzione per saggezza. Sanno che la saggezza è il frutto dell'esperienza persona
le. Le soluzioni del mistero della vita e della morte devono essere ricevute a d
iretto contatto con l'Infinito.
Perché sentirsi confusi per il fatto che i santi sono anch'essi morti fisicamente
come gli uomini comuni? Che lezione di discriminazione sarebbe se essi, tutti, s
i alzassero e proclamassero il loro insegnamento così miracolosamente giustificato
? Il vero saggio obbedisce alla legge divina molto meglio di coloro che vivono g
uidati dal vanaglorioso Ego.
Sarebbe indegno per un santo trascinare i non credenti ad una verità totalmente ol
tre la loro comprensione, stordendoli con l'esecuzione di miracoli. Le persone d
evono sforzarsi nel loro cammino di verità esercitando i poteri della discriminazi
one.
Molti grandi santi (non tutti, comunque) hanno compiuto dei miracoli e persino,
per i discepoli più vicini, la resurrezione dei loro corpi dopo la morte. Anche co
sì, dobbiamo ricordare che il loro più grande miracolo non è quello che hanno eseguito
esternamente: è lo straordinario esempio dato dalle loro vite, vissute così magnifi
camente per Dio ed in Lui.
Molti santi lasciano questo mondo in maniera semplice, senza pretesa, come chiun
que altro. Meritano il nostro amore e la nostra emulazione, al di sopra di tutto
, per l'esempio che hanno dato di umiltà, di calma accettazione e di compassione u
niversale.

Interpretazione
Due Mondi - Il Qui e l'Aldilà.
Sciocchi Profeti - Uomini e donne eruditi, ma non illuminati, che possono esser
e stati in grado di fare profezie, ma che non possono rimediare al male.
Chiusa dalla Polvere - Soggetti alla legge karmica del tempo e della trasformaz
ione.

Commento del curatore


Esprimere un'opinione opposta con pacato umorismo è un metodo d'insegnamento orien
tale comune. L'insegnante parla sorridendo, sostenendo apparentemente le opinion
i che non sono in armonia con la sua, riconoscendo che anch'esse hanno un merito
intrinseco. La ragione per cui lo fa è dimostrare la sua buona volontà nel consider
are ogni aspetto della questione discussa. È un metodo intuitivo piuttosto che un
dibattito logico. Il suo scopo non è, in seguito, demolire quell'opinione con una
logica superiore, ma semplicemente dare una possibilità ad essa di rovesciarsi per
il suo stesso peso.
Se utilizzato con abilità, questo metodo è molto apprezzato dagli ascoltatori, che s
pesso ridono in segno di approvazione. Questa tecnica si adatta particolarmente
bene al doppio senso spirituale di Omar Khayyam.

Quartina 26
Oh, venite con il vecchio Khayyam e lasciate il Saggio
A parlare; una cosa è certa, la Vita vola;
Una cosa è certa e il Resto sono Bugie;
Il Fiore, una volta sbocciato, muore per sempre.

Parafrasi
Oh, seguite l'antica via insegnata da Omar Khayyam: la via che porta a distrugge
re, con una nuova vibrazione, le incrostazioni dell'ignoranza. Cercate la dirett
a esperienza di Dio e lasciate agli aridi teologi il loro assorbimento negli arg
omenti astratti e teorici.
Scorgete questa rifulgente verità: tutta la vita è fuggevole. Aggrappatevi a questa
comprensione e cercate all'interno di voi stessi soltanto quello che dura.
Durante la breve stagione di questa vita terrena, raccogliete il raccolto durevo
le della saggezza divina.

Approfondimento
Quest'unica Verità è inalterabile: lo Spirito, sebbene sia invisibile alla vista uma
na, è eterno. Le sue manifestazioni visibili nel mondo oggettivo hanno pretesa di
permanenza, ma cambiano costantemente. Sono bugiarde poiché nascondono la loro ver
a natura. Come onde sull'oceano, sono apparizioni, semplicemente, e non la realtà
stessa. Solo l'oceano dello Spirito dura.
I piaceri che la vita ci offre sono effimeri, come fiori. In piena fioritura aff
ascinano i nostri occhi, ma poche ore più tardi perdono la loro bellezza e muoiono
. In seguito, rimangono con noi solo come ricordi.
Cercate l'unica e sola certezza, la beatitudine sempre nuova che si scopre nella
meditazione. Non perdetevi in giungle teologiche senza direzione, dove i rampic
anti del falso ragionamento soffocano la vita della verde piantina dell'intuizio
ne. Non abbandonate mai le vostre percezioni intuitive per i fuggevoli, attraent
i, ma falsi piaceri materiali. Cercate il contatto con Dio, la sola Verità dietro
ogni apparenza. Nella meditazione quotidiana, penetrate il velo dei sensi e oltr
epassateli nella pace dell'anima all'interno.
Nel tempio del silenzio interiore troverete una prova sicura che Dio esiste.
Io, Omar Khayyam, offro, per il vostro incoraggiamento, la mia esperienza intuit
iva della divina beatitudine. Avendovi preceduto, vi assicuro che conosco ciò di c
ui parlo. Ora dovete soltanto mettere alla prova la mia testimonianza. La gioia
sempre crescente e intensa, che trovate nella meditazione, vi fornirà la totale co
nvinzione della realtà di quella Pace Dio.
Interpretazione
Con il vecchio Khayyam - con l'antica verità riscoperta da Omar Khayyam.
Lasciate il Saggio a parlare - Dimenticate l'approccio teologico alla verità.
La vita vola - Non avete tempo da sprecare.
Una cosa è certa - Quello che non è non può mai essere dichiarato con certezza. Il fe
nomeno del cambiamento è la costante della vita soltanto perché ha origine dall'immu
tabile. Dio solo è certo poiché è eterno.
Il resto sono bugie - Il mondo percepito dai sensi fisici è un regno di mere appar
izioni.
Il Fiore una volta sbocciato - Il fiore degli allettanti e temporanei piaceri d
ei sensi.
Muore per sempre - Dopo aver dato breve piacere, il piacere stesso muore, persi
no prima della morte del corpo.

Quartina 27
Io stesso, quand'ero giovane, frequentai bramosamente
L 'Erudito e il Santo ed udii grandi disquisizioni
Su ciò e riguardo a ciò ma uscii sempre
Dalla stessa Porta per la quale entrai.

Parafrasi
(Questa quartina del Rubaiyat, ordinariamente interpretata come un sarcastico ri
ferimento alla vanità della discussione intellettuale sui misteri della vita, in r
ealtà è un profondo tributo agli insegnanti religiosi di Omar Khayyam. Questa afferm
azione è dimostrata dalla prima riga della quartina successiva, la numero 28: Con
loro seminai il Seme della Saggezza).
Con ardore giovanile oltrepassai i portali dell'intuizione. Frequentando santi e
saggi, ascoltai attentamente le loro dissertazioni ed imparai da loro tecniche
elevate per percepire la Verità.
La porta attraverso la quale essi mi condussero nel silenzio interiore, alla fin
e, mi divenne familiare. Imparai come attraversarla facilmente, avanti ed indiet
ro, ed anche a stabilizzare nella mia vita esteriore quelle percezioni interiori
e divine.

Approfondimento
Il modo migliore per cominciare a coltivare la vera saggezza è frequentare la comp
agnia di insegnanti elevati; coloro che vivono nella percezione della verità. Asco
ltando le loro sottili dissertazioni e sintonizzandosi sulle loro vibrazioni di
verità, è possibile entrare dalle porte della realizzazione del Sé e contattare Dio.
Dopo aver sperimentato le divine verità noi stessi in profonda meditazione, impari
amo a sentirle costantemente nella nostra intuizione, mentre lasciamo il nostro
stato super conscio per quello conscio.
La Verità, se coltivata con fermezza sin dalla giovinezza, può essere sperimentata p
er tutti gli anni successivi. Attraverso la soglia della pace entriamo nel santu
ario della contemplazione beatifica. E attraverso quella stessa soglia ritorniam
o, dopo aver bevuto profondamente la gioia che abbiamo trovato in meditazione, p
er fissare quella divina coscienza in ogni stanza della dimora della nostra esis
tenza materiale.

Interpretazione
Io stesso, quand'ero giovane - Il periodo della gioventù è vantaggioso per cercare
Dio, poiché influenza, con la divina realizzazione, tutta la propria vita.
L'Erudito ed il Santo - I precettori religiosi, o guru, i cui insegnamenti ed i
cui esempi ispirano e guidano i sinceri cercatori.
Su ciò e riguardo a ciò - Sulla tecnica per scoprire la Verità, come pure sulle spieg
azioni teoriche che la riguardano.
Uscii dalla stessa Porta per la quale entrai - Seguendo il sentiero della reali
zzazione del Sé entrai attraverso la porta della Verità in profonda meditazione. Dop
o aver ottenuto realizzazioni divine, le portai con me mentre emergevo dal mio s
tato super conscio nella vita esteriore.

Quartina 28
Con loro seminai il Seme della Saggezza
E con la mia stessa mano lavorai per farlo crescere:
E questo fu tutto il Raccolto che colsi -
Venni come Acqua e torno come Vento.

Parafrasi
Alla fine, nel giardino della mia anima, con l'aiuto di quei grandi che hanno tr
ovato la realizzazione del Sé, piantai il seme della saggezza. Con un ardente sfor
zo quotidiano, innaffiai il giardino con l'acqua attinta dal lago del mio silenz
io interiore e della mia concentrazione.
Nel tempo, il seme crebbe e sbocciò il fiore sempre fragrante dell'immortalità. Così c
olsi il divino raccolto, molto al di la di qualunque aspettativa. (Considerando
la ricompensa, quanto relativamente insignificanti furono i miei miseri sforzi!)
Un tempo, la mia mente era stata un fiume di desideri che si faceva strada attra
verso gli sterili terreni della coscienza materiale, verso il grigio mare senza
orizzonti della morte. Ora le acque della mia vita sensoriale sono tutte evapora
te, riscaldate dal fuoco divino. Espandendosi, sono state trasformate nel potent
e Vento dello Spirito che diffonde il suo potere su infinite distese di coscienz
a divina.
Approfondimento
Sino a che continuiamo a dimorare, come fanno innumerevoli milioni di persone, i
n un guazzabuglio di desideri, irrequieti ed instabili, rimaniamo vincolati alla
terra: confinati come un fiume tra alte sponde di coscienza materiale. Una volt
a che la nostra coscienza diviene spiritualizzata, comunque, per mezzo della med
itazione profonda, le nostre anime, come acqua evaporata, sono liberate da ogni
limitazione illusoria per sfrecciare nell'onnipresenza.
Seguiamo l'esempio dei grandi maestri. Piantiamo il seme della saggezza, interna
mente, innaffiandolo giornalmente con la profonda meditazione. Solo con la costa
nte autodisciplina possiamo raggiungere la vera e durevole felicità. Alla gente sc
iocca, questo lavoro interiore sembra autotortura. L'autodisciplina, comunque, è i
l solo modo per portare sotto controllo la mente irrequieta. Soltanto quando la
mente è calma e focalizzata si può raccogliere il massimo beneficio dalla vita.
Con l'autodisciplina, abbiamo successo nel trasformare i modelli di comportament
o che producono dolore in quelli che danno gioia interiore. Per mezzo dell'autod
isciplina, la mente gradualmente si libera dalle reti dell'illusione. Con l'auto
disciplina applicata alla meditazione, si trova la via maestra per la felicità int
eriore duratura.
È il guru, o maestro della realizzazione del Sé, che pianta il seme della saggezza.
Il suolo, cioè la ricettività e l'entusiasmo del discepolo per la crescita spiritual
e, può essere fornito soltanto dal discepolo stesso.
Attraverso la pratica della meditazione la coscienza del discepolo diventa spiri
tualizzata. Una volta trasformata così, sfreccia come il vento attraverso i vasti
cieli dell'Onnipresenza. All'inizio del viaggio spirituale, la mente del devoto è
come un fiume che vaga in cerca dell'oceano. Il fiume è in fermento per le tumultu
ose correnti dei desideri terreni. Mentre gli anni della pratica spirituale rinv
igoriscono il sole interiore della saggezza, il suo calore evapora con le acque.
L'anima, alla fine illuminata, sfreccia nella libertà divina.

Interpretazione
Con essi - Con il saggio che mi insegnò (come espresso nell'ultima quartina).
Il Seme della Saggezza - Gli insegnamenti ed il contatto dei veri guru o insegn
anti spirituali che piantarono nella mia anima la brama per la realizzazione dir
etta e personale della Verità.
Seminai - Seminai il seme della saggezza nel suolo della mia coscienza.
Con la mia stessa mano lavorai per farlo crescere - Alle loro benedizioni aggiun
si i miei sinceri sforzi quotidiani per progredire spiritualmente, attraverso la
meditazione e con la calma e costante devozione.
Tutto il Raccolto - Il potente raccolto della saggezza.
Venni come Acqua - Quando inizialmente cominciai la ricerca di Dio, la mia ment
e, come l'acqua, era turbolenta e impetuosa.
Me ne andai come Vento - Divenni raffinato, potente e libero. Come il vento, il
mio spirito nuovamente risvegliato sorse dalle sue limitate sponde materiali e
si diffuse in tutte le direzioni verso l'Infinito.

Quartina 29
In questo Universo, senza sapere perché, né da dove,
Come l'Acqua che non può fare a meno di fluire:
E fuori di esso, come il Vento nel Deserto,
Io, non so dove, volo via, inevitabilmente.
Parafrasi
Non conoscevo la ragione per cui ero venuto in questo mondo. Né, fino a che non co
nseguii la saggezza io stesso, fui consapevole da quale Invisibile Fonte la mia
vita era fluita nel corpo fisico.
Ora non sono più vincolato alla terra! La mia anima, come un potente vento, allarg
a le sue ali ad abbracciare l'Infinito. La mia piccola vita umana, purificata da
i voli quotidiani nell'estasi divina, ha abbandonato la sua grossolanità materiale
.
È diventata immortale.

Approfondimento
La maggior parte delle anime, quando entra in questo mondo, non controlla consci
amente il proprio destino. Comprende solo in modo oscuro che il flusso dei suoi
desideri la porta qui; ma al di là di questa debole consapevolezza, non ha il sens
o dello scopo o della direzione.
Le anime evolute non sono limitate. Esse sanno perché sono venute e che cosa devon
o fare qui sulla terra. In sintonia con la volontà di Dio e con la guida interiore
, dirigono le loro vite e quelle altrui verso una sempre più grande libertà nell'Inf
inito. Anche altri, mentre imparano a contattare la gioia sempre nuova della med
itazione, si pongono gradualmente sopra la grossolana coscienza materiale, nella
libertà dello Spirito.
Più la consapevolezza dell'anima è chiara, rispetto alla guida superiore, più è grande l
a sua libertà dai dettami del Karma. Il perfetto abbandono alla volontà di Dio non è i
n alcun modo passivo. Sono necessari grande potere di volontà e grande concentrazi
one per sintonizzare la mente così perfettamente.
L'abbandono mette in grado l'anima di espandere la sua coscienza, come una illim
itata sfera di luce, sino a che abbraccia l'onnipresenza. La beatifica espansion
e dell'anima porta con sé un dominio crescente, non soltanto sul proprio sé, ma sull
a materia. La conoscenza non può essere quantificata; è più vasta dell'oceano che, a d
ispetto della sua vastità, non è che un corpo finito composto d'acqua.
La Saggezza Ultima è persino più sottile della conoscenza. La saggezza è ciò che forma l
a conoscenza; non può essere definita in termini di conoscenza. La saggezza è un'ess
enza; non è una cosa, né un'idea, né un pensiero.
Il Signore è ineffabile; è al di là di qualsiasi sforzo di esprimerLo. Il Signore è inco
ncepibile; è al di là di qualunque tentativo che l'intelligenza, umana o angelica, p
ossa fare per comprenderLo.
Che cosa può fare l'uomo per conseguire la Saggezza? Non può trovare il cammino da sé.
Deve riceverlo dall'alto, nella profonda meditazione. Non siate impazienti. Ava
nzate con costanza nel vostro sviluppo spirituale. Giorno dopo giorno, facendo i
l miglior uso di ciò che già conoscete, espandete la vostra comprensione. L'umiltà di
fronte alla saggezza altrui è un segno di ricettività di cui il devoto ha bisogno. S
tudiate la vita e l'esempio dei veri santi. Il sentiero su cui essi hanno viagg
iato è il sentiero divino. Le loro vite ci forniscono una unità di misura per il nos
tro stesso sviluppo. Internamente, mentre le nostre anime sfrecciano alte, coi p
ossenti battiti delle ali dell'ispirazione, il pensiero fuggirà ai confini della v
ita materiale e abbraccerà la vastità della Saggezza Universale.

Interpretazione
In questo Universo - Nato sulla terra, all'interno dell'ambiente fisico cosmico
.
Senza sapere - Dapprincipio, in uno stato d'ignoranza, non conoscevo la ragione
della mia esistenza mortale.
Né da dove - L'origine dell'essere.
Che non può fare a meno - Che viene in modo impotente sulla terra.
Fuori di esso - Fuori dai suoi limiti.
Come il Vento - Come Spirito.
Nel Deserto - Al di sopra della materia.
Io non so dove - Non conosco limiti alla sfera eterna.

Quartina 30
Che cosa e da dove, senza chiedere, ci precipitò qui?
E, senza aver chiesto, dove veniamo spinti!
Un 'altra ed un 'altra Coppa ancora per affogare
Il Ricordo di questa Impertinenza!

Parafrasi
Da quale presunzione siamo stati precipitati sulla terra? Nessuno ci ha consulta
to! E da quali sconosciute regioni siamo stati sommariamente espulsi? In quali d
istanti sfere quando il nostro permesso non è ancora stato richiesto, siamo nuovam
ente sospinti?
Oh, un'altra ed un'altra coppa ancora di vino celeste! Nell'estasi, intuitivamen
te ispirata, che io mi svegli da questa infamante imposizione. Per mezzo di qual
e ipnosi fui persuaso a divenire uno strumento impotente del destino? Non sarò più s
ballottato, in preda al terrore, avanti e indietro tra i regni della vita e dell
a morte, ignorante dei perché e dei dove della mia esistenza.

Approfondimento
Pochi comprendono che originalmente sono venuti sulla terra in accordo alla volo
ntà di Dio per vivere in armonia, intrattenuti dalle Sue esterne manifestazioni di
gioia divina. Dopo una vita deliziosa e felice qui, rallegrandoci in essa sia e
sternamente che internamente, eravamo destinati a ritornare nella libertà dell'ani
ma all'Infinito.
Ahimè, durante il nostro soggiorno terreno, abbiamo sviluppato attaccamenti e desi
deri materiali.
Le nostre successive entrate ed uscite frettolose non erano la volontà di Dio per
noi. Siamo stati noi a creare questa situazione, tramite i nostri desideri per l
e ottenebranti soddisfazioni dei piaceri sensoriali.
Attraverso innumerevoli incarnazioni successive, in una totale ignoranza di chi
siamo realmente, abbiamo vissuto sotto il dominio della legge karmica. Nessuno c
i insulta: noi insultiamo noi stessi!
Ah, quanto dolore! Quanta sofferenza! E tutto perché abbiamo abbandonato la libertà
infinita per l'immaginario diritto all'espressione dell'ego.
Non c'è nulla da guadagnare con il lamento. Ciò che abbiamo sopportato è stato inevita
bile: la conseguenza della nostra cecità. Il pessimismo riguardo al futuro avrà solt
anto l'effetto di paralizzare il nostro potere di volontà. Invece, beviamo tutti i
giorni i sorsi della sempre nuova gioia servitaci dal Silenzio interiore, non p
er lo stupore quindi, ma per la divina vigilanza.

Interpretazione
Da dove? - Da quale strano luogo siamo stati inviati sulla terra?
Senza chiedere - Senza il nostro permesso conscio.
Dove veniamo spinti - A quali sfere ugualmente strane saremo diretti dopo la mo
rte?
Un'altra ed un'altra Coppa ancora - Cercate ripetutamente l'esperienza della bea
titudine divina, attraverso la vostra percezione intuitiva.
Per affogare il Ricordo di questa Impertinenza - Bandire il ricordo delle attit
udini passate che erano basate sull'ignoranza.

Quartina 31
Su, dal Centro della Terra attraverso il VII Cancello
Mi elevai e sul trono di Saturno sedetti,
E molti Nodi sciolsi lungo la Strada;
Ma non il Nodo della Morte e del Fato Umani.

Parafrasi
Nel lungo viaggio verso l'Onnipresenza attraversai sette cancelli. Nell'ultimo d
i essi, la potente luce sulla sommità del capo, feci una sosta per vedere la strad
a dietro e davanti a me.
Lungo il cammino conquistai molte vittorie. Guadagnai molte intuizioni profonde.
Bandii anche la satanica ignoranza dal regno della mia coscienza. Non vivo più so
tto il dominio del desiderio fisico.
Mi trovo, persino ora, comunque, non completamente libero dall'influenza della l
egge karmica.

Approfondimento
La coscienza dell'uomo, durante il suo stato di veglia, normalmente è accentrata s
ui suoi cinque sensi vista, udito, odorato, gusto e tatto. Da qui, la sua comple
ta identificazione corporea.
Nello stato subconscio del sonno, la sua attenzione è parzialmente ritirata da que
sti centri sensoriali e portata più vicina all'invisibile regno dell'anima beatifi
ca. Egli trova una pace più grande nel sonno che nella veglia, poiché la sua mente e
la sua forza vitale sono accentrati più internamente, nel cuore e nella spina dor
sale inferiore. Durante la meditazione profonda, la mente e la forza vitale sono
ritirate ancora più lontano dai sensi ed anche dagli organi interni. Sono accentr
ate consciamente nella spina dorsale.
Ci sono sette nervi centrali o cancelli attraverso i quali l'anima deve passare
nel suo viaggio verso la realizzazione del Se. Il più basso di questi centri nella
tradizione yoga sono chiamati chakra e localizzato nel plesso coccigeo, alla ba
se della spina dorsale. Sin dai tempi antichi è stato conosciuto come il centro te
rreno. Nella spina dorsale, sopra quel centro ci sono altri cinque chakra. Il se
ttimo, il più alto, è localizzato nel cranio, sulla sommità del capo. Questo centro è tr
adizionalmente conosciuto come il loto dai mille petali. Omar Khayyam fa riferim
ento ad esso come il Trono di Saturno. Saturno rappresenta l'ignoranza satanica,
il lato oscuro della natura umana. L'ignoranza governa il regno della coscienza
umana sino a che i centri della spina dorsale o cancelli rimangono chiusi e il
loro potenziale spirituale irrealizzato a causa della direzione verso il basso d
ella loro energia. I cancelli sono aperti quando la loro energia è diretta all'insù
verso il cervello, risvegliando così
la loro latente coscienza spirituale. Il risveglio dei chakra avviene soltanto d
opo una lunga, attenta disciplina. Quando i sette cancelli sono aperti giunge un
a grande gioia, come pure un grande potere mentale e spirituale.
Sino a che i sette centri rimangono chiusi, l'alto potenziale spirituale dell'uo
mo è oscurato dall'ignoranza satanica. Così, per l'uomo mondano, il regno interiore è
un impenetrabile mistero e, sembra a molti, frutto dell'immaginazione. L'immagin
azione, naturalmente, giace nella loro visione della realtà. Spiritualmente addorm
entati, hanno lo stesso controllo sui loro destini di quanto ne abbia un sognato
re nel suo mondo subconscio.
I nervi sono canali attraverso i quali la forza vitale mette in grado la mente e
d il corpo di interagire. Mentre la forza vitale si muove giù per la spina dorsale
e fuori verso il corpo ed i suoi sensi, la mente è anch'essa attirata all'esterno
. La stimolazione sensoriale, dall'interno, ci spinge a cercare la realizzazione
nei piaceri sensoriali.
Questo stesso sistema nervoso, comunque, costituisce l'unica via verso l'illumin
azione spirituale, indipendentemente dall'affiliazione religiosa formale. Quando
l'energia è costretta ad invertire il suo flusso, dai sensi al cervello, rivela a
lla nostra coscienza un altro mondo. Questa stimolazione dei nervi alla loro sor
gente interiore risveglia il desiderio di autorealizzazione. Con la progressiva
interiorizzazione, attraverso la meditazione quotidiana, si sviluppano sottili p
ercezioni interiori, molto più soddisfacenti dei loro muti echi provenienti dai se
nsi. Gli intricati problemi della vita e della morte vengono risolti ed i sentim
enti del cuore sono alla fine liberati dal bisogno di ulteriori incarnazioni di
coinvolgimento materiale.

I SETTE CANCELLI DI FUGA


Sei dei sette cancelli attraverso i quali l'anima passa, prima di entrare nel re
gno dell'Onnipresenza, vengono localizzati nei plessi della spina dorsale: il co
ccige (alla base della spina dorsale), il sacrale (tre centimetri e mezzo circa
più in alto), il lombare (opposto all'ombelico), il dorsale (opposto al cuore), il
cervicale (opposto alla gola), e il midollo allungato (alla base del cervello).
Nella fronte, durante la profonda meditazione, viene scorta una sottile luce as
trale. Questo Centro Cristico non è il Settimo Cancello, ma un riflesso del vortic
e di energia nel midollo allungato. Il punto tra le sopracciglia è il polo positiv
o del sesto centro, di cui il midollo è il polo negativo.
Il vero Settimo Cancello si raggiunge attraverso la luce nel Centro Cristico. Qu
ando questo "Settimo cancello", il Trono della Luce dai mille raggi nel cranio,
viene risvegliato, si conseguono il potere e la saggezza per bandire l'ignoranza
dal corpo. Colui che si trova in profonda meditazione, persino dopo aver elevat
o la sua coscienza a questo punto, non è ancora in grado di risolvere il mistero f
inale della vita e della morte, né è sfuggito all'influsso del karma. Per raggiunger
e la perfetta emancipazione dell'anima deve lasciare completamente il corpo e fo
ndersi nello Spirito Infinito. Deve essere in grado di lasciare il suo corpo con
sciamente e ritornare ad esso a volontà.
LA MORTE FISICA
NON PORTA ALLA LIBERAZIONE DELL'ANIMA
Il rivestimento dell'anima non include soltanto il corpo fisico, ma anche due co
rpi sottili astrale e causale o delle idee. Alla morte, l'anima, sebbene abbando
ni il più esterno dei suoi involucri, rimane racchiusa nei suoi corpi, astrale e d
elle idee. Né, è veramente libera dal suo involucro fisico. Il corpo astrale trattie
ne l'energia latente, nella forma di desideri materiali, per formare un altro co
rpo fisico.
Supponiamo che un po' di acqua salata venga posta in una giara sigillata, questa
giara racchiusa in un'altra e quest'ultima, ancora, racchiusa in una terza. Ora
, immaginate queste tre giare che fluttuano nell'oceano. Se la giara più esterna s
i rompesse, l'acqua continuerebbe ad essere racchiusa nelle altre due e perciò non
si mischierebbe con l'oceano. Il corpo fisico è la giara più esterna. L'anima è il sa
le in quella più interna.
Il processo della creazione divina può essere paragonato alla costruzione di un ed
ificio. Innanzitutto, nell'ordine della creazione, viene la volontà del costruttor
e di creare. Egli definisce lo scopo a cui dovrebbe servire l'edificio. Poi, dec
ide a cosa vuole farlo assomigliare. Infine, proietta il suo concetto sotto form
a di progetto. Seguendo il progetto, i carpentieri impiegano la loro abilità e la
loro energia nella costruzione dell'edificio. Vi mettono anche le loro vibrazion
i; per esempio, il loro entusiasmo per il progetto.
Ciò che i nostri occhi scorgono, alla fine, è l'edificio, non l'energia e le vibrazi
oni che sono state impiegate per la sua costruzione ed ancor meno le soggiacenti
forme pensiero di cui l'edificio è la manifestazione materiale.
Dietro a questo universo materiale, similmente a crearlo e definirlo, si cela un
regno sottile di energia, qualche volta descritto come "il mondo astrale . La m
ateria, sebbene sia solida in apparenza, è in effetti soltanto un'onda elettromagn
etica, una vibrazione di energia.
Dietro l'universo di energia giace un regno ancora più
sottile, ma tuttavia perfettamente distinto, di ideazione o causalità. Come la mat
eria è una manifestazione di energia, così l'energia è, a sua volta, una manifestazion
e di vibrazioni pensiero.
Alla morte fisica, questo corpo (l'involucro più esterno dell'anima) muore, ma l'a
nima è ancora isolata dall'Infinito dai suoi altri involucri: il suo sottile corpo
astrale e l'ancor più sottile corpo delle idee, o causale. Soltanto quando tutti
e tre gli involucri sono stati spezzati (trascesi nella perfetta realizzazione d
el Sé) l'anima viene finalmente riunita allo Spirito Infinito. L'acqua salata nell
a giara più interna può mischiarsi liberamente con l'oceano circostante.
Nella Bibbia è scritto che Gesù fu risuscitato dopo tre giorni. Quei giorni simboliz
zano i tre stadi della liberazione dai suoi corpi fisico, astrale e causale, con
i loro Karma rispettivi. Così, coloro che hanno orecchie per udire comprendono ch
e Gesù era un maestro pienamente liberato.

LA PREGHIERA NON È SUFFICIENTE


Molte persone immaginano che il solo modo di contattare Dio sia tramite la pregh
iera, che essi non offrono amorevolmente, ma in uno spirito di cieca supplica. S
e non sono spinti dall'urgenza di qualche crisi nella loro vita, esse pregano va
gamente e con la mente assente, poi allontanano la loro attenzione e sperano per
il meglio. Anni di offerte del genere, da parte di mendicanti, possono passare
senza risposta. I benefici spirituali, per le persone che pregano, saranno casua
li.
Non c'è nulla di vago o casuale, d'altra parte, nel conseguimento dei saggi satura
ti di Dio, il cui stato di beatitudine non è il risultato della preghiera cieca, m
a della diretta, determinata, amorevole, interiore comunione con Dio. Le loro pr
eghiere ottengono una risposta istantanea e le loro vite sono torce che guidano
ed incoraggiano l'anima che ancora vaga nell'oscurità dell'illusione.
L'espressione con i piedi per terra, solitamente si rifà ad un'attitudine realisti
ca, pratica. In questo senso, per l'aspirante spirituale è necessario stare con i
piedi per terra come per chiunque tratti con il mondo. Il regno divino, sebbene
sia fisicamente immateriale, ciò nondimeno è molto reale. In effetti, poiché la materi
a è soltanto una manifestazione delle realtà divine, il regno spirituale deve essere
considerato più reale della sua controparte materiale. Solo aspiranti spirituali
divinamente realistici, pratici, possono scoprire i suoi sentieri e vicoli nasco
sti.
La più rimarchevole differenza tra lo stare con i piedi per terra in senso spiritu
ale ed essere con i piedi per terra in senso mondano, è che il realismo spirituale
è espansivo, laddove il realismo mondano tende a contrarsi. Il realismo spiritual
e la volontà, per esempio, di fronteggiare senza compromessi la piena verità su se s
tessi addolcisce il cuore e lo riempie alla fine di gentilezza verso tutti. Il r
ealismo mondano, d'altra parte, tende ad indurire il cuore ed a riempirlo di org
oglio ed egoismo.
Non si può trovare Dio, la Suprema Realtà, aggirandosi ciecamente come un cavaliere
errante in cerca del Santo Graal. Pregare ciecamente con aspettative vaghe Qualc
uno "lassù', senza il pensiero di raggiungere la comunione conscia con Lui, è come s
coccare una freccia nel buio senza sapere con chiarezza dove sia o che cosa sia
il bersaglio. La preghiera vaga può dar luogo a un vago buon Karma, ma non può eleva
re l'anima al di fuori dei suoi confini karmici.
Le scoperte spirituali devono essere avvicinate con il realismo obiettivo del ri
cercatore di fisica. Grandi fisici hanno compiuto le loro scoperte applicando pr
incipi conosciuti e non offrendo speranzose ma imprecise petizioni al Grande Vuo
to. Anche le divine scoperte avvengono attraverso l'applicazione di leggi conosc
iute. Queste leggi devono essere messe alla prova, ripetutamente, da ogni indivi
duo.
Le scoperte spirituali non scaturiscono da preghiere offerte nell'oscura speranz
a di compiacere Dio. Per trovare i tesori nascosti nell'oceano della coscienza,
la mente deve essere ritirata dai sensi e la sua irrequietezza calmata. L'energi
a e la coscienza devono essere allora dirette con grande determinazione alla spi
na dorsale, nella sorgente interiore del proprio essere. Soltanto invertendo il
flusso di energia, dai sensi alla spina dorsale ed al cervello, le verità della vi
ta possono essere scoperte e l'unione conscia con l'Infinito conseguita.

YOGA UNA SCIENZA ED UN'ARTE


Il processo del risveglio interiore è conosciuto come yoga. Lo yoga fu scoperto in
numerevoli secoli fa in India, da uomini che erano grandi scienziati. La conosce
nza di questa scienza dello yoga si diffuse tra gli aspiranti spirituali per tut
to l'Oriente. Da questo e da qualche altro verso del Rubaiyat, risulta chiaro ch
e Omar Khayyam conosceva e praticava lo yoga.
Lo yoga è stato identificato nei tempi moderni con un sistema di posizioni fisiche
, o asana (conosciuto come Hatha Yoga), i cui benefici, pur notevoli sul piano f
isico e mentale, sono spiritualmente indiretti. Il vero scopo della pratica yoga
, d'altra parte, è primariamente spirituale.
Yoga significa unione. L'unione qui intesa è l'espansione dell'anima nello Spirito
Infinito, per mezzo della pratica di tecniche scientifiche di concentrazione e
meditazione. Lo yogi impara, controllando certe funzioni psicofisiche del suo co
rpo, ad entrare in stati progressivamente più profondi di meditazione. Egli ritira
la mente dai suoi livelli familiari di consapevolezza conscia (cioè focalizzata e
sternamente) e sub conscia, nell'ineffabile beatifico super conscio.
Importante, per questo processo di interiorizzazione, è il controllo sulla forza v
itale. Ritirare la forza vitale dai sensi al cuore ed alla spina dorsale permett
e alla coscienza di ritirare la sua attenzione dal mondo esterno.
Nello stato conscio, la mente è resa consapevole del mondo attraverso i sensi. Nel
lo stato sub conscio, la mente si ritira dalla consapevolezza, mentre la forza v
itale si ritira in parziale riposo nelle grotte nascoste o chakra della spina do
rsale Nello stato super conscio, la coscienza e la forza vitale insieme, salgono
attraverso i cancelli della spina dorsale sino al cervello e di là all'esterno, n
ell'onnipresenza dello Spirito.
Omar Khayyam chiarisce che gli stati spirituali che egli ha sperimentato non son
o esclusivi, ma disponibili per tutti coloro che si sforzano scientificamente, c
on profonda sincerità, di passare attraverso i sette cancelli del risveglio interi
ore sino, alla fine, a riuscire ad unire le loro anime con Dio. Tutti, in ultima
analisi, devono disseppellire il mistero della vita e della morte, poiché soltant
o all'interno c'è la nostra realtà.
Anche altre tradizioni spirituali descrivono i sette centri. Nel primo capitolo,
ad esempio, del Libro della Rivelazione si fa riferimento ad essi come al miste
ro delle sette
stelle. Nei Proverbi 8:34 leggiamo: Benedetto l'uomo che mi ascolta, osservando
quotidianamente i miei cancelli, attendendo alle mie porte . Ed in Ezechiele 28:
14 leggiamo:
Tu eri sulla santa montagna di Dio; hai camminato su e giù tra le pietre di fuoco.
Questo è un riferimento all'energia della spina dorsale che si muove su e giù attra
verso i chakra che, una volta risvegliati, si rivelano all'occhio interiore illu
minato di luce astrale.
Zaccaria 4:2 afferma: E (l'angelo) mi disse: 'Che cosa vedi?' Ed io dissi: 'Ho g
uardato ed ho scorto un candelabro tutto d'oro, con una coppa sulla cima e le su
e sette lampade'. Il candelabro è la spina dorsale, descritta d'oro poiché risplende
di luce astrale. La coppa sulla cima è il cranio. E le sette lampade sono i chakr
a. Il sette è sempre stato considerato un numero sacro per la sua associazione con
i sette chakra. Inutile dire che i chakra sono conosciuti da sempre in Oriente.
Le persone mondane, comunque, non sono più illuminate delle persone mondane in Oc
cidente e conoscono i chakra solo per sentito dire.
Questa trentunesima quartina del Rubaiyat rivela chiaramente il progresso di Oma
r sul sentiero dello yoga: non è il sentiero rosato del vino e dell'ubriachezza, m
a il segreto, arduo e tuttavia infinitamente appagante dell'intossicazione divin
a.

Interpretazione
Centro della terra - Il plesso coccigeo: il primo, o più basso, centro della spin
a dorsale. Il coccige è il primo cancello attraverso cui la mente interiorizzata e
la forza vitale devono passare durante la scalata dell'anima verso la realizzaz
ione del Sé.
Attraverso il Settimo Cancello - Attraverso il più alto plesso del cranio, di for
za vitale concentrata. Nella tradizione mistica, questo centro è descritto come il
loto dai mille petali, poiché emette innumerevoli raggi di sottile luce astrale.
Il Libro della Rivelazione (1:14) descrive questo chakra bianco come la lana .
Mi elevai e sul Trono di Saturno sedetti - Nella mia coscienza superiore ho det
ronizzato il re dell'ignoranza, Satana, dal cervello e da tutti i centri della s
pina dorsale, esiliandolo dal regno corporeo su cui aveva governato così a lungo.
Molti Nodi sciolsi lungo la Strada - Mentre la mia mente attraversava i sette p
lessi nella spina dorsale e nel cervello, mi furono rivelati molti misteri cosmi
ci, ma non il nodo della Morte e del Fato umani sino a questo punto, sebbene sia
stato in grado di elevare la mia coscienza attraverso i sette cancelli o plessi
, non ho ancora potuto passare completamente al di là della coscienza corporea ed
entrare nella vastità dello Spirito.
Commento del curatore
Gli scrittori cristiani, da Fratello Lorenzo e probabilmente molto prima di lui,
hanno esortato le persone a praticare la presenza di Dio. Molti hanno cercato m
etodi che aiutino le persone in questa pratica. Un libro particolarmente ispiran
te, Letters by a Modern Mystic, del missionario Frank Laubach, raccomanda di par
lare mentalmente a Dio, piuttosto che pensare a lui.
Per la mente che è abituata a pensare esternamente, è difficile interiorizzare i pro
pri pensieri, persino quelli su Dio. Frank Laubach, per esempio, descrive così la
sua percezione della presenza di Dio: "Oggi Dio mi sembra essere subito dietro o
gni cosa. Lo sento lì. È subito sotto la mia mano, subito sotto la macchina da scriv
ere, subito dietro questa scrivania, subito all'interno dello schedario, proprio
all'interno della macchina fotografica .
Frank Laubach, veramente un uomo di santità, era consapevole della presenza di Dio
, internamente come pure esternamente. Non c'era nulla, comunque, nel suo addest
ramento religioso che suggerisse che esiste un mondo interiore di realizzazione
divina. Era divinamente naturale e giusto per lui, nel contesto del suo sviluppo
spirituale, rivolgere le sue percezioni all'esterno. Inoltre, più ricca è la vita i
nteriore di una persona, più elevate saranno anche le sue esperienze esteriori.
E tuttavia, la direzione enfatizzata nella Scrittura è differente. Gesù, per esempio
, affermò: Il Regno di Dio è all'interno.
La spiegazione di Paramhansa Yogananda rende più facile interiorizzare questa prat
ica della presenza divina. Lo stimolo dei sensi dall'interno, egli dice, attira
la mente verso i limiti esterni del corpo e verso i piaceri sensoriali. Ma lo st
imolo nei limiti interiori del sistema nervoso, rovesciando il flusso dell'energ
ia, dai sensi alla spina dorsale ed al cervello, ispira la mente a sviluppare la
coscienza della presenza di Dio all'interno. Così, il cercatore dovrebbe concentr
arsi sullo sviluppo dei suoi sensi interiori. Il potere dell'udito al di là del se
nso fisico dell'udito; il potere della visione al di là della visione fisica.
Normalmente la coscienza e l'energia di una persona fluiscono all'esterno per pu
ra forza dell'abitudine e per il condizionamento che riceve nel normale processo
dell'allevamento e dell'educazione. Il libro di Frank Laubach de scrive la sua
lotta per vincere quel condizionamento. Per la maggior parte delle persone, se l
a mente non è attivamente impegnata nel perseguire compimenti esteriori, borbotta
quietamente come un motore in folle. Le persone pensano con mente assente ad eve
nti, persone e situazioni delle loro vite. Oppure le loro menti sono occupate co
n tappabuchi riviste, radio, o a guardare fuori dalla finestra ciò che accade all'
esterno.
"Mente assente e tappabuchi: Paramhansa Yogananda le definì le più insidiose influen
ze nella vita dell'aspirante. Prendendo un esempio alla volta le può far sembrare
senza conseguenze. Prese insieme, comunque, sono formidabili. Un insignificante
gocciolare può, in un giorno, riempire molti contenitori d'acqua.
Il suddetto esempio di Yogananda suggerisce i modi con i quali questi apparentem
ente insignificanti, ma costanti, sprechi di energia possono essere prevenuti. L
o stimolo dei nervi nella loro fonte interiore promuove la coscienza divina. Aiu
ta anche a pensare a Dio, certamente, ma non è strettamente necessario. Anche un a
teo, se mette alla prova questo insegnamento, ottiene dei risultati. In effetti,
pensare a Dio, significa definirLo e definirLo, in un certo senso, significa li
mitarlo. La costante espansione della coscienza sorpassa ogni definizione di Dio
, che è indefinibile. Che la vostra devozione a Dio e i vostri pensieri di Lui flu
iscano, per quanto possibile, dalla vostra esperienza del Divino, nel silenzio.
La meditazione è la via suprema per interiorizzare il flusso dell'energia e della
coscienza. Anche nella vita quotidiana si può trasformare la "mente assente ed il
tanto fantasticato bisogno di "tappabuchi", concentrandosi sulla sorgente della
vita all'interno.
Cantate Om mentalmente, in ogni chakra, in sequenza, a partire dalla base della
spina dorsale Dirigete l'energia in quei chakra, lungo la spina dorsale, fissand
o mentalmente il punto tra le sopracciglia.
Concentratevi specialmente sul midollo allungato. Questo punto, spiegò Paramhansa
Yogananda, è la sede dell'ego nel corpo ed è il motivo per cui le persone orgogliose
tengono la testa alta. In italiano si dice che hanno la puzza sotto il naso . I
n effetti, la ragione per cui la testa viene attirata all'indietro è che la tensio
ne dell'ego, alla base del cranio, la regione del midollo allungato, la tira ind
ietro.
Gli esseri umani spiritualmente non risvegliati, spiegò Yogananda, agiscono da que
l centro, laddove i maestri illuminati agiscono dal polo positivo di quel centro
, il Centro Cristico tra le sopracciglia (la sede anche della visione spirituale
).
Il fatto che l'ego sia localizzato sul midollo allungato non è chiaro alla maggior
parte delle persone. Esse oggettivano la loro energia e sono perciò più conscie dei
suoi effetti esteriori piuttosto che della sua sorgente interiore. Di conseguen
za, i meditanti, all'inizio, quando cercano di concentrarsi sul Centro Cristico,
vi arrivano dalla consapevolezza esterna e spesso creano in se stessi una vaga
sensazione di tensione, persino di confusione. La concentrazione sul midollo all
ungato non è raccomandata, ovviamente, come mezzo per rafforzare la coscienza dell
'ego. La cosa importante è di dirigere l'energia, dalla sua sorgente naturale al C
entro Cristico. L'energia deve essere liberata dalla coscienza dell'ego per cons
eguire una consapevolezza più universale.
Questo è il motivo per cui, in tutte le culture, il gesto che viene identificato c
on l'umiltà è chinare la testa. Per raggiungere il Centro Cristico, si deve innanzit
utto essere consapevoli della propria attuale focalizzazione sul midollo.
Non trattenete il pensiero dell'ego nel midollo, ma raccogliete la vostra consap
evolezza, semplicemente, per proiettarla in avanti in uno spirito di auto offert
a e libertà. Dal midollo, fissate mentalmente il Centro Cristico tra le sopraccigl
ia. Pensate a questo Centro come ad una realtà sottile, non fisica (ho visto perso
ne che durante la meditazione aggrottano la fronte o contorcono le sopracciglia,
o rivelano in altri modi lo sforzo fisico che stanno facendo). Siate mentalment
e rilassati. Osservate il Centro Cristico, o occhio spirituale, non come una par
te fisica del vostro cervello. Non è un muscolo da impiegare, in qualche modo, in
uno sforzo per trattenervi l'energia. Scorgetelo assorbiti per tutto il tempo ne
lla consapevolezza della pace interiore come la soglia per la libertà nell'infinit
o.
Più vi concentrate sul Centro Cristico, più rapido sarà il vostro progresso spirituale
.
A mano a mano che la vostra concentrazione si approfondisce in questa pratica, d
iverrete anche consapevoli dei chakra superiori: cuore, o dorsale ed il cervical
e all'opposto della gola. Includeteli (devozione nel cuore, calma espansione nel
cervicale) nella vostra sensazione di flusso verso l'alto, in direzione del Cen
tro Cristico.
Poiché la mente spesso pensa verbalmente, quando non usate le parole, vi può aiutare
anche ripetere mentalmente una semplice formula verbale. Paramhansa Yogananda n
e raccomandava due€: "RivelaTi!" e "Sono tuo! Sono Tuo! Che Tu sia mio!"

Quartina 32
C'era una Porta della quale non trovai la Chiave
C'era un Velo al di là del quale non potevo vedere:
Per un po' un breve Discorso su Me e Te
Sembrò esserci - e quindi non più Te e Me.

Parafrasi
(La coscienza di Omar, come descritta nell'ultima quartina, era stata ritirata d
ai muscoli, dai sensi, dal cuore e dai sette plessi della spina dorsale e discon
nessa da essi. La percezione della sua anima aveva conseguito il Settimo Cancell
o sulla cima del capo, il chakra corona).
Ero sulla soglia dell'Infinito. La chiave dei misteri ultimi non era ancora in m
io possesso. Ero incapace di abbandonare totalmente la coscienza del corpo, pene
trando nei suoi veli astrali e causali. La mia anima, sebbene fosse arrivata a q
uesto alto stato, non poteva attraversare la luce interiore al di là della quale g
iace il Sancta Sanctorum, il santissimo; la memoria del mio Amato Immanifesto!
Ci fu un breve discorso, nel linguaggio usato per lo scambio di vibrazioni intui
tive tra la mia anima e l'Amato. E poi mi trovai unito a Lui, l'Indescrivibile!
Non più separato, avevo conseguito l'Assoluto.

Approfondimento
Possiamo espandere questo meraviglioso resoconto spirituale, completo in se stes
so, applicandolo anche esternamente. Quando, per esempio, due individui egoistic
i vengono formalmente uniti in matrimonio, essi saranno ancora separati mentalme
nte sino a che ognuno di loro sarà racchiuso dall'amore di sé. Chiusi nelle celle de
lla prigione dell'egoismo, essi non raggiungono mai la felicità e l'armonia insiem
e. Nell'amare, non nell'essere amati, c'è la chiave che spalancherà le porte dei lor
o cuori e porterà loro la felicità coniugale.
L'amore di sé si limita da solo. Quando le coppie imparano ad espandere le loro si
mpatie ed abbandonano l'abitudine a limitarle a loro stessi sia individualmente
che come coppia o famiglia possono trasformare le loro relazioni e la disarmonia
emotiva che l'egoismo ha prodotto, in una relazione di altruistico e divino amo
re.
L'amore altruistico è la chiave. Coppie che dapprincipio avevano definito la loro
relazione in termini di "me e te", più tardi, con la crescita della comprensione,
imparano a pensare in modo unitario. L'amore umano, così, può espandersi nell'amore
di Dio.
Senza Dio, l'amore umano non è mai perfetto. Nessun matrimonio è veramente fruttuoso
senza l'ingrediente segreto dell'amore divino. L'amore terreno che non arriva o
ltre l'amato, per abbracciare la divinità, non è affatto amore vero: è adorazione dell
'ego, egoista perché radicato nel desiderio.
Il vero amore emana da Dio. Soltanto i cuori che sono stati purificati dall'auto
espansione possono abbracciare la pienezza di quell'amore. Nell'espansione, i se
ntimenti del
cuore diventano canali attraverso i quali l'amore di Dio fluisce a tutto il mond
o.

Interpretazione
Porta - I portali dell'infinito, divino amore.
Non trovai la Chiave - Mi fu impedito di fondermi nell'oceano dell'Amore Infini
to dalla coscienza dell'ego che si attardava.
Velo - Il velo delle percezioni più sottili, incomprensibile alla coscienza grosso
lana.
Per un po' un breve discorso su Me e Te - La percezione che c'era separazione
tra noi, dovuta alla mia coscienza dell'ego e a ritardanti tracce di amore egois
tico.
Non più di Te e Me - Nella profonda unione, la separazione tra l'amante umano e
l'amato o tra il devoto e l'Amato Cosmico non è più sentita.

Quartina 33
Poi, al tuonante Cielo stesso chiesi,
Gridando: "Quale Lampada ha il Destino per guidare
I suoi Bambini che inciampano nel Buio?"
E il Cielo rispose: Una cieca Comprensione!

Parafrasi
Mentre la mia anima sfrecciava estaticamente attraverso le sfere celestiali, par
agonai il mio stato gioioso con quello dei miei fratelli vincolati alla terra. L
i vidi inciampare nell'oscurità e nella confusione, oscurati dall'ignoranza e affe
rrati dalla miseria. Li vidi trascinarsi penosamente con le catene del Karma aut
ocreato, trasportati senza sosta dalla nascita umana (piena di paurosi rischi ed
incertezza) all'involontaria morte. " Che cosa li guida?" Chiesi all'Onniscienz
a. "Quale lampada hanno che li guidi fuori dall'errore? Quale saggezza, che li a
iuti a non dover sopportare altra sofferenza? E la Voce interiore rispose La lor
o è la cecità dell'intelletto umano! Possono essere saggi in termini mondani, ma nel
le questioni spirituali sono sciocchi, perché sono ignoranti. La loro intelligenza
, che manca della luce dell'onnisciente intuizione, non è guidata dalla comprensio
ne, ma dai ciechi desideri istintivi. Con tutta la loro astuzia mondana, alle lo
ro vite manca qualsiasi scopo o obiettivo chiaro. Con la comprensione oscurata,
essi inciampano ripetutamente e spesso cadono negli spalancati abissi dell'illus
ione.

Approfondimento
È difficile persino per le anime grandi e sagge conoscere completamente la Verità. C
om'è impossibile, quindi, che l'ignorante spirituale possa dare più d'una fuggevole
occhiata, quand'è possibile, alla chiara direzione della vita. Gli ignoranti sono
guidati dall'istinto che, sebbene contenga un barlume di intelligenza, è essenzial
mente cieco. Quale opportunità hanno di imparare le leggi della vita, se non per m
ezzo di un lento processo di prova ed errore?
Essi imparano, gradualmente, perché quando agiscono rettamente sperimentano felici
tà e quando agiscono erroneamente, soffrono. Quando agiscono gentilmente ed altrui
sticamente, trovano la pura felicità che sgorga all'interno di essi. Quella felici
tà, mentre il suo flusso aumenta, li guida gentilmente verso il mondo spirituale i
nteriore.
Qualche volta la loro comprensione che si risveglia è mischiata all'orgoglio, qual
che volta alla superstizione. Tuttavia, per quanto lentamente, i loro passi li p
ortano, incarnazione dopo incarnazione, nella direzione della saggezza.
Interpretazione
Cielo tuonante - La beatifica, celestiale coscienza sperimentata dalle anime il
luminate nello stato di divina unione.
Chiesi - Interrogai l'Onniscienza.
Quale Lampada? - Che sorta di saggezza?
Destino - La legge karmica di causa ed effetto che opera con giusta e matematic
a esattezza. (Ciò che un uomo semina, quello raccoglierà ).
I suoi Bambini inciampano nel Buio - Gli esseri umani cadono ripetutamente vitt
ime delle loro abitudini nocive, autocreate e soffrono per le circostanze che ch
iamano Destino, ma che sono semplicemente i naturali effetti delle loro preceden
ti azioni, o Karma.
Una cieca Comprensione - La flebile lampada dell'intelligenza umana.

Commento del curatore


Il tono di questa quartina sembra sorprendentemente duro. Tuttavia ha origine da
un sentimento di profonda compassione per la razza umana.
Il rimprovero stesso è radicato nell'amore. Infatti l'uomo è così convinto della sua i
ntelligenza e della sua infallibilità in qualunque situazione, che Omar apparentem
ente sente necessario rimproverarlo.
Soltanto quando un essere umano ammette€: "Ho fatto del mio meglio, ma ho fallito.
Mostrami, Signore, la via che porta alla felicità durevole", albeggia la speranza
per la sua eventuale illuminazione. Altrimenti, considerate i concetti e le tec
niche per autoaiutarsi che fioriscono oggigiorno nel mercato. La maggior parte d
i essi, pur fornendo un piccolo sollievo temporaneo, aiutano semplicemente le pe
rsone a scambiare una stanza per un'altra nella dimora della coscienza dell'ego.
Forniscono sollievo, in senso figurato, dalla puntura di una zanzara, ma ignora
no il tragico fatto che il paziente è stato condannato a morte dal cancro.
C'è soltanto un'unica via di uscita da questa dionea, da questa pianta carnivora d
ell'illusione. Cioè, come Omar Khayyam indica e come Paramhansa Yogananda così magni
ficamente spiega, invertire la direzione della forza vitale e della coscienza, a
ffinché ritornino verso la Vita nella sua stessa Fonte.
Il primo passo, del viaggio, è porsi sotto la guida di qualcuno che sia veramente
saggio: un santo, o un saggio che abbia risolto nella sua vita l'enigma dell'esi
stenza.
L'intelligenza non dovrebbe essere confusa con la saggezza. Ci sono molti sciocc
hi di grande intelligenza nel mondo, che usano il loro intelletto per giustifica
re, non per eliminare, la loro illusione. Seguire coloro che sono semplicemente
abili intellettualmente o eruditi, significa aggiungere la loro ignoranza ai far
delli che già trasportiamo.

Quartina 34
Poi, a questa Coppa terrena, appoggiai Le Labbra
per imparare il segreto del Pozzo della Vita€:
E di Labbra in Labbra Esso mormorò - "Finché vivi, Bevi€! -
Infatti una volta morto non ritornerai più".

Parafrasi
Nella vastità dello spazio, liberato dalla coscienza corporea, avevo conosciuto lo
Spirito! La mia anima tornò alla sua fragile coppa di carne per gioire sulla terr
a le acque della beatitudine, che gocciolavano dalla fonte dell'Eterna Vita.
Attraverso la mia consapevolezza risvegliata, l'Amato mi sussurrò Da oggi in poi,
vivi come Io intesi inizialmente. Sperimenta il corpo, ma attieniti internamente
alla realizzazione del Sé che hai conseguito. Qualunque cosa sperimenti all'ester
no, bevi sempre profondamente il nettare dell'immortalità. Quando il Karma dei tuo
i tre corpi, alla fine, sarà stato espiato e la relazione di causa ed effetto di t
utte le tue azioni annullata, morirai alla partecipazione esterna nel Mio dramma
della creazione e ritornerai all'unità, alla tua eterna dimora in Me!
O amata anima, non sarà mai più necessario, per te, reincarnarti sulla terra, né in ne
ssun'altra sfera di esistenza esteriore. Nell'unità con Me, la tua anima diverrà l'e
terna mente esistente, sempre conscia, perennemente nuova Beatitudine dello Spir
ito .

Approfondimento
Ci sono stadi distinti di unione con Dio. Qui ne sono descritti due.
Nel primo stadio - savikalpa samadhi, in Sanscrito - l'anima diventa così assorb
ita nell'onnipervadente, perennemente nuova Beatitudine dello Spirito, che perde
tutte le percezioni sensoriali esterne. Possiamo dire che l'onda, fondendosi ne
ll'oceano dello Spirito, resta assorbita nell'oceano al punto in cui non è più consc
ia delle onde che danzano sulla sua superficie.
Più tardi, mentre la consapevolezza dell'anima si approfondisce, consegue quello s
tato che è conosciuto in Sanscrito come nirvikalpa samadhi. In questo stato, l'Inf
inito è percepito sia esternamente che internamente. Sia il profondo oceano che le
sue onde superficiali sono riconosciuti come aspetti della stessa realtà.
Così, dopo aver conseguito la completa illuminazione, l'anima è in grado di ritornar
e alla coscienza corporea, mantenendo la sua esperienza di unione con l'Assoluto
. Sebbene viva attraverso i sensi, ciò avviene dal suo centro interiore in Dio.
Un maestro liberato considera il suo corpo posseduto da Dio. Non più guidato dalla
coscienza dell'ego come gli esseri ordinari umani, egli diventa come Dio stesso
: consapevole simultaneamente dello Spirito, di tutta la creazione, del suo picc
olo corpo umano e del suo breve ruolo sul palcoscenico del tempo e dello spazio.

APPLICATO ALLA VITA QUOTIDIANA


Le verità divine sono applicabili a tutti i livelli della realtà,
dal più sublime al più mondano. In fisica, la Legge del Karma
si manifesta come legge d'azione e reazione. La Legge del l'Amore si manifesta c
ome forza di gravità. L'energia cosmica si manifesta nelle creature viventi come f
orza vitale; nella materia, come elettricità. Il magnetismo spirituale riecheggia
nelle leggi dell'elettro magnetismo. Negli affari umani, la brama di immortalità d
ivina si manifesta nella lotta di sopravvivenza dell'ego.
Qualunque grado di comprensione conseguiamo nella vita, dovremmo applicarla crea
tivamente anche agli altri livelli del nostro essere. Non importa quanto siano b
asse le nostre percezioni, dovremmo dirigerle, al meglio della nostra capacità, ve
rso l'alto. E, indipendentemente da quanto siano elevate le nostre percezioni, d
ovremmo tenere i piedi fermamente piantati sul terreno del comune buon senso.
Dovremmo tenere a mente che l'universo in cui viviamo ha origine divina. La mate
ria grossolana non è radicalmente differente dal raffinamento ultimo della coscien
za, Dio. Sarebbe un errore odiare questo mondo con la scusa che amiamo solo Dio.
La rinuncia, in una forma o nell'altra, è essenziale sul sentiero spirituale; il
suo scopo, comunque, è aiutarci a superare l'attaccamento, non dimostrare il nostr
o amore per il Creatore aborrendo la Sua creazione.
Dovremmo apprezzare il mondo come creazione di Dio, ma poi ricordare a noi stess
i quanto più degno di apprezzamento deve essere il Creatore che ha manifestato que
ste meraviglie materiali.
Un artista considererebbe forse un complimento il fatto che qualcuno storcesse i
l naso davanti ai suoi dipinti in un moto di disgusto esclamando Basta con quest
i sgorbi! Presentatemi l'artista! Non sarebbe egli giustificato se dicesse: Le m
ie opere sono espressione del mio spirito. Cosa puoi volere da me se le disprezz
i? -
Se, d'altra parte, un altro dicesse: - Questi dipinti sono
così belli che mi Ispirano il desiderio di Incontrare il loro creatore, sarebbe ch
iaro che questo desiderio è motivato dall'amore.
L'amore, la gioia e l'entusiasmo - non la stanchezza del mondo sono attitudini
necessarie per trovare Dio. Odiare la Natura è innaturale. Nell'amarla, comunque,
dovremmo imitare i santi. San Francesco d'Assisi, nel suo Cantico delle Creature
, collocò il suo amore per la creazione di Dio in una prospettiva adeguata: lodò Dio
per le Sue opere e non le opere di per se stesse come cose belle.

UNA VITA: SFIDA O SCUSA?


La cosa importante è vivere in questo mondo liberi dall'attaccamento dell'ego. Che
crediate di vivere soltanto una volta o che vi reincarnerete innumerevoli volte
, la vostra attitudine dovrebbe essere la stessa. Il modo in cui fare il miglior
uso della nostra vita attuale non è vivere per la gratificazione personale, ma pe
r compiacere Dio.
Lasciando da parte, quindi, la questione della reincarnazione (sebbene essa cost
ituisca un eccellente incentivo per vivere saggiamente), sarebbe saggio in ogni
caso considerare come fare il miglior uso di questa particolare esperienza terre
na.
La sofferenza, non la felicità, è il frutto di una vita vissuta soltanto per i piace
ri sensoriali. I cercatori di piacere alla fine perdono persino la loro capacità d
i gioire questi piaceri sensoriali. Essi non vedono che quella capacità fluisce da
una sorgente nel profondo di loro stessi e non dalle cose esterne.
La realizzazione si trova nel dimorare nel Sé. Dovremmo recitare bene le nostre pa
rti nel dramma cosmico, accettando la guida del Direttore e non cercando mai di
rubare lo spettacolo imponendo su di esso i nostri desideri.
Il ragionamento dell'edonista è fallace. Egli pensa: Poiché tutti noi, saggi o ignor
anti, dobbiamo comunque perdere le nostre vite alla fine e poiché non avremo più un'
altra possibilità di gioire questo mondo, perché non farlo ora? Perché preoccuparsi de
lla Verità o delle 'Leggi superiori' della vita? Parafrasando le parole di Gesù Cris
to, costui potrebbe dire Sufficiente al giorno è il suo vino!
I fatti dell'esistenza terrena, comunque, contraddicono questo contorto filo di
ragionamento. Perché trasformare anche una sola vita in un inferno sulla terra? La
persona che vive protetta all'interno del castello della saggezza è più felice e più
realizzata di colui che si espone agli sterili terreni dell'ignoranza spirituale
, con le sue emozioni quotidiane bruciate dai caldi venti della delusione.
Se considerate la vostra presente incarnazione come l'unica che avrete sulla ter
ra, anche così, vivetela con saggezza. Perché vivere scioccamente? Fate il miglior u
so della vostra attuale opportunità vivendo in una vera felicità, non in miseria aut
ocreata.

Interpretazione
Poi - Dopo aver sentito il vasto oceano dello Spirito come realtà separata dalle
sue onde di creazione.
Questa Coppa terrena - Coscienza mondana.
Appoggiai le Labbra - Applicai la mia saggezza individuale.
Per imparare il Segreto del Pozzo della Vita - Per percepire la nascosta fonte
dello spirito che fluisce attraverso tutta la vita materiale.
Di Labbra in Labbra mormorò - Lo Spirito trascendentale sussurrò alla mia saggezza i
nteriore.
Finché vivete - Sino a che dovete vivere nella vostra forma presente.
Bevete! Bevete la divina beatitudine dello Spirito.
Una volta morto - Lo stato di coscienza in cui la vostra anima è completamente li
bera non soltanto dal suo confino nel corpo fisico, ma anche dai suoi corpi astr
ali e causali. Il corpo astrale è fatto di forza vitale conscia e luminosa. Il cor
po causale è fatto di mente, intelligenza, sentimento, dei sensi sottili e dei sem
i karmici residui, o tendenze accumulate per le vite future. L'ego è un attributo
del corpo astrale. Colui che ha conseguito la saggezza superiore comprende come
liberare la sua anima, fatta ad immagine di Dio, dalla schiavitù al corpo fisico e
d ai corpi più sottili. Alla fine, eternamente libero, riunisce la sua coscienza c
on l'Onnipresente Spirito.

Quartina 35
Penso che il Vaso, che rispose con effimera
e chiara pronuncia, un tempo visse e si divertì€;
e le fredde labbra che baciai, Quanti Baci potrebbero prendere - e dare€!

Parafrasi
In estasi, vedendo il mio corpo immobile come nella morte, gli posi delle domand
e. Il mio ego, conscio del corpo, conversando nel linguaggio universale dell'int
uizione, rispose liberamente circa le sue vite passate e le sue esperienze.
Una volta, molto tempo fa (mi disse), era stato consapevole di se stesso come ve
ra e perfetta immagine dello Spirito. Così, aveva vissuto una vita divina sulla te
rra. Più tardi cadde sotto il dominio dell'illusione ed in seguito sguazzò nei trivi
ali piaceri della carne.
Quindi cercai come se baciassi la mia forma corporea di instillare divine percez
ioni nella sua consapevolezza sommersa di abbracciare quella parte del mio subco
nscio, in altre parole, che ancora si identificava con la vita materiale e manca
va del calore della saggezza spirituale. Con ripetuti scambi di amore divino e g
ioia, cercai di ispirare il mio sé materiale che si attardava, con il desiderio di
rinascere nello Spirito.

Approfondimento
Nell'estasi, il corpo appare come se fosse immerso nel sonno profondo. L'anima,
comunque, a dispetto dell'inerzia del corpo, è benedetta con un'intensa consapevol
ezza e un'intossicante, divina, gioia.
Proprio come il corpo durante il sonno profondo è in qualche misura inerte, mentre
la mente riposa e può persino sfrecciare in alto nella felicità, così, nel più profondo
stato superconscio, il corpo è totalmente inerte, ma l'anima è beatamente assorbita
nel Sé all'interno. Questo stato superconscio viene più facilmente conseguito attra
verso pratiche yoga, sebbene, qualche volta, sia stato conseguito anche con la p
reghiera mentale.
L'estasi, o la vera trance, non è uno stato inconscio, né uno stato di anestesia men
tale o catalessi, e non è nemmeno patologico, in alcun senso. In effetti, l'incosc
ienza non sarebbe un raggiungimento difficile e certamente non varrebbe la pena
di sprecare anni di autodisciplina per conseguirla.
Può essere ottenuta persino esercitando una certa pressione su alcune ghiandole! L
a supercoscienza, d'altra parte, può essere raggiunta soltanto nell'estasi dell'am
ore divino.
La persona mondana, se scorge un santo in estasi, vede soltanto il suo corpo imm
obile. Può perciò concludere, erroneamente, che il santo sia morto. La sua deduzione
nasce dall'ignoranza.
Se una persona che legge un libro con profonda concentrazione non sente qualcuno
che le parla, non significa che sia inconscia. È, piuttosto, così immersa nella let
tura da essere sorda ad altre sensazioni.
L'adepto spirituale, similmente, diventa così assorbito nel suo gioioso contatto i
nteriore con il Divino, da essere inconsapevole delle sensazioni esteriori, corp
oree.
Nell'estasi, l'animazione esterna è sospesa. La mente subconscia rimane sotto la s
ua antica ipnosi di coscienza corporea, ma scambia le percezioni di Amore Divino
con l'anima. In questo modo, gradualmente, l'anima ispira il subconscio ad abba
ndonare il suo sogno di coinvolgimento materiale.
Una volta che il subconscio abbraccia totalmente il superconscio in un nuovo e t
rasformato stato d'essere, scopre, alla fine, cosa significa essere totalmente v
ivi.
Essere vivi soltanto ai piaceri dei sensi significa essere spiritualmente morti.
Essere vivi in Dio significa essere assolutamente vivi, ritirati dal mondo este
rno, ma eternamente svegli in Lui.

APPLICATO ESTERIORMENTE
L'anima, quando vive ancora sulla terra, ha il sacro dovere di ispirare speranza
e coraggio in coloro che velano la loro vera natura con vite ignoranti.
Il devoto dovrebbe incoraggiare gli altri ad ascoltare la chiamata delle loro an
ime.
Oh, anime divine! Aiutate gli altri a vedere che, indipendentemente da quanto po
ssano sentirsi deboli o negativi, nel loro centro interiore sono sempre potenti,
poiché sono fatti ad immagine di Dio.
Mostrate loro che continuando, nei loro zoppicanti vagabondaggi, a scavare alla
ricerca di semplici molluschi nel fango dell'esistenza, essi ignorano l'ampio se
rbatoio di gioia all'interno di loro stessi.
Mostrate loro, se sono inclini ad un vivere disordinato, che stanno consumando i
n poche ore di follia, le candele di energia sufficienti per una vita.
Insegnate loro che, imparando a vivere internamente, con autocontrollo, sia l'ot
tusità che il falso splendore scompariranno per sempre. Persuadeteli che le candel
e accese scioccamente dall'indiscrezione giovanile devono presto estinguersi che
il cero interiore dell'anima splenderà costantemente e molto più brillante sull'ele
vato altare dell'immortalità.

Interpretazione
Vaso - il corpo fisico.
Pronuncia effimera - L 'abilità liberata di conversare in lingua universale, att
raverso il potere dell'intuizione.
Un tempo visse e si divertì - Visse, un tempo, in piena coscienza dell'immagine d
ella gioia di Dio all'interno.
Fredde Labbra - La sepolta coscienza negativa del passato coinvolgimento materi
ale. Nello stato di trance il corpo sembra morto, mentre, internamente, la mente
è intensamente viva. Perciò, la coscienza del corpo, è descritta qui come morta e fre
dda.
Quanti Baci potrebbero prendere e dare! - Il potere latente della coscienza cor
porea di ricevere e di rispondere alle realizzazioni divine e, dopo essere stata
trasformata da esse, di ispirare gli altri. Quello, in altri termini, che oggi
sembra morto contiene eternamente, al suo interno il seme della vita divina.

Quartina 36
Poiché al Mercato, un giorno, al Crepuscolo, osservai il Vasaio
che modellava la sua umida Argilla€:
e con la sua muta Lingua essa mormorò - "Gentilmente, Fratello, gentilmente, ti pr
ego€!"

Parafrasi
Un giorno, mentre entravo nello stato d'estasi e mentre la mia consapevolezza sv
aniva dal giorno "della coscienza corporea", scorsi quel luogo dal quale le anim
e sono inviate sulla terra. Guardando con la visione interiore, scorsi l'Energia
Divina che modellava i piccoli corpi che sarebbero serviti alle anime nella lor
o residenza terrena.
Vidi nuove forme che venivano condensate e modellate dalla fiammeggiante fornace
della forza vitale.
Mentre le anime disincarnate venivano gettate nei loro nuovi involucri terreni,
osservai il loro disagio per l'imminente prigionia ed il rapido approccio degli
spasimi della nascita.
Pregarono, allora, la Legge Cosmica, in accordo alla quale il "Vasaio" modellava
i loro minuscoli corpi, così: "Avanza gentilmente, fratello! Allenta solo un po'
la stretta giustizia dei tuoi sentieri".

Approfondimento
Una volta, mentre la coscienza corporea di Omar svaniva (Crepuscolo del Giorno),
mentre entrava nello stato d'estasi, scorse il mercato dove alle anime vengono
offerte coppie terrene che chiedono nuovi bambini. Egli vide l'Energia Divina (i
l Vasaio) che creava corpi dall'energia vitale (l'argilla umida ).
Attraverso l'intuizione (il linguaggio senza suono o la lingua muta, della comun
icazione universale) essi pregarono la Legge del Karma, ognuno cercando una spec
iale concessione: Sii gentile, Fratello. Non essere troppo rigido con me!
Temendo il loro incombente ritorno su questo piano materiale, pur consapevoli ch
e il ritorno era necessario, a causa delle loro passate azioni e desideri, implo
rarono la Legge che i termini della loro sentenza potessero essere un po' addolc
iti.
Chiunque vorrebbe indulgenza per le conseguenze delle sue azioni errate. Poche p
ersone, comunque, sono pronte a fare ciò che è necessario per guadagnare clemenza. I
nfatti non è implorando che possiamo liberarci dalla macina della giustizia. La Le
gge Cosmica è matematica nella sua precisione. Il modo per sfuggire ai suoi decret
i è vivere nella coscienza divina. La libertà non viene pronunciando preghiere suade
nti ("gentilmente, Fratello"), ma sintonizzandosi profondamente con l'amorevole
Silenzio Interiore.
Non importa quanto siamo occupati con il nostro lavoro o con gli affari mondani,
dovremmo sforzarci, nel silenzio interiore, di sintonizzarci con Dio. Con la si
lenziosa devozione possiamo approfondire la nostra consapevolezza di Amore e Sag
gezza Divini. Il Divino è oltre la legge. In ogni cosa che facciamo, dovremmo perc
epire l'onnicreativa Intelligenza che lavora attraverso di noi. Più siamo vicini a
Dio, meno la Sua Legge sarà in grado di influenzarci.
L'affare migliore fra tutti è quello che facciamo con Dio. Il più grande dovere, fra
tutti, è mettere Lui al primo posto nelle nostre vite. Nessun affare, nessun dove
re terreno, sarebbe possibile senza l'intelligenza che l'uomo ricava da Lui.
Fate in modo di mantenere sempre il vostro più importante impegno: il vostro quoti
diano appuntamento con il Signore. Due volte al giorno, entrate nel silenzio int
eriore. Adorate Dio sull'altare dell'alba. Alla fine del giorno, sedete quietame
nte nel tempio della notte; che l'oscurità vi protegga dalle distrazioni della gio
rnata.
Contemplate la monotona ricorrenza della morte e della rinascita. Mentre siete a
ncora in questo corpo, lavorate per distruggere i semi del vostro Karma passato.
Ricordate, i semi arrostiti non germinano. Le persone che con la profonda medit
azione arrostiscono i loro semi karmici nel fuoco della saggezza, non si trovera
nno più a reincarnarsi sulla terra. Omar Khayyam mostra chiaramente, in questi ver
si, che suo scopo era tessere profondi significati spirituali con le sue immagin
i poetiche.

Interpretazione
Al Mercato - Quella regione in cui le anime si riuniscono per essere inviate an
cora nel mondo materiale.
Un giorno al crepuscolo - Il sole della coscienza corporea stava tramontando e
la silente notte dell'estasi venne a portarmi via dalla coscienza esteriore.
Osservai il Vasaio - Con il mio occhio interiore scorsi il Creatore Cosmico.
Che modellava la sua umida Argilla - Fissava l'originale, fluida forza vitale n
el modello fisico dei corpi umani .
La sua muta Lingua - Il silente, intuitivo linguaggio dell'anima che presto sarà a
mmutolito dalla rinascita.
"Gentilmente, Fratello, gentilmente, ti prego!" - Oh Legge Cosmica, sii così genti
le da rendere meno inflessibile la tua giustizia nel mio caso particolare.

Quartina 37
Ah€! Riempi la Coppa€: - A che scopo ripetere come il Tempo stia scivolando sotto ai
nostri Piedi€:
Il non-nato Domani e il defunto Ieri, perché affliggersi per loro se dolce è l'Oggi€!

Parafrasi
Ah, riempi la coppa dell'intuizione con nettare divino.
Vivi intossicato dalla beatitudine sempre nuova.
Non c'è "ieri" e non c'è "domani".
Dimenticali entrambi.
Vivi nell'eternità, al di là di tutte le categorie temporali, nell'interminabile ora
.

Approfondimento
Riempi, oggi, la coppa della vita con pensieri di successo. Non aggrapparti al r
icordo dei fallimenti di ieri e non crucciarti per le nuvole che potrebbero radu
narsi minacciose del domani.
Gli errori passati possono essere rettificati. I trionfi passati, sebbene piacev
oli da contemplare, possono anche limitare la tua futura crescita, definendo con
troppa ristrettezza le tue abilità. Le ansietà del futuro possono essere al leviate
e il tuo Karma può essere fatto lavorare per te, se soltanto vivrai saggiamente d
a questo momento in poi. Anche l'oggi è parte del tappeto del tempo; tesse le scen
e che saranno il lascito del domani. Inerenti a questo giorno sono anche il suo
passato ed il suo futuro: il mattino prelude al pomeriggio; il pomeriggio è il gri
gio araldo della sera; e la sera, è la morente eco delle attività del giorno. Persin
o vivere al meglio la propria giornata non è l'insegnamento più profondo sottinteso
in questi versi. Infatti anche l'oggi appartiene al fluire del tempo, laddove la
perfetta consapevolezza giace al di là di esso, nell'eterno Ora. Omar Khayyam ci
esorta a vivere dietro le scene del tempo relativo, nell'immutabile presente. So
ltanto vivendo adeguatamente ora, nell'immutabile centro del momento, possiamo a
rrivare a quel punto in cui esercitiamo un completo controllo sulle nostre vite.
Sia che la vostra meta nella vita sia la prosperità materiale o che la vittoria sp
irituale, non angosciatevi per ciò che avete mancato di realizzare fino ad ora. No
n ritardate fino al non nato domani i vostri sforzi per raggiungere il successo.
Concentrate tutta la vostra energia sul presente. Presto o tardi, i vostri sfor
zi saranno coronati dalla gloria.

Interpretazione
Riempi la Coppa - Intossicatevi con le intuitive percezioni di Dio.
A che scopo ripetere - Che vantaggio c'è nel vano rimpianto?
Il tempo stia scivolando sotto ai nostri Piedi - L'inesorabile, incessante marc
ia del tempo.
Il non nato Domani e il defunto Ieri - Nella coscienza cosmica è conseguita l'imm
ortalità. In questo stato l'anima è conscia soltanto dell'Eterno Presente. È libera da
lle illusioni del passato, del presente e del futuro.
Se dolce è l'Oggi - L'Eterno Ora è la dolcezza assoluta, piena fino a straripare de
lla beatitudine di Dio.

Quartina 38
Un momento nel Deserto dell'Annientamento, un Momento ad attingere dal Pozzo del
la Vita -
Le Stelle stanno tramontando e la Carovana parte per l'Alba del Nulla -
Oh, affrettatevi€!

Parafrasi
La divina libertà sembra, all'inizio, una scomparsa: il Nirvana un vuoto, o un des
erto privo di desideri. Poi, momenti dopo, l'anima straripa di oceanica beatitud
ine! Realizza se stessa come la fonte dell'esistenza, la vita segreta dietro tut
ta l'animazione delle creature. In perfetta gioia realizza il compimento di tutt
i i suoi desideri umani. La coscienza di beatitudine è il lieto fine della storia
di innumerevoli incarnazioni e di anni, in questa vita, di faticosa rinuncia.
Mentre l'alba del risveglio interiore lancia le sue prime rosee sfumature nel ci
elo della coscienza, è annunciata la fine della lunga notte del Governo del Karma.
Ora il dominio dei pianeti, sulla vita del cercatore della verità, sta diminuendo
. La sua anima, benedetta da crescente potere sopra il destino karmico, riunisce
una lunga carovana di innate qualità spirituali e percezioni Intuizione, Amore, A
utocontrollo, Estasi, Gioia Interiore bramosa infine di raggiungere la terra del
Nulla!
Nulla ma perfetta libertà. Infatti con la scomparsa di tutti i desideri, l'anima r
ealizza se stessa come perfetta pace.
Possiede la calma certezza che nella liberazione conseguirà non un semplice vuoto,
ma una straripante beatitudine.

Approfondimento
Il vero devoto scaccia l'incertezza dal suo cuore. Riunisce decisamente una caro
vana mentale di nobili qualità spirituali, designando come leader il potere della
Volontà e della Devozione, partendo così per il suo viaggio. Con fede incrollabile,
sa che, una volta liberato il suo cuore da ogni vestigia di desiderio, conseguirà
infine la vera libertà. Continua a spingersi in avanti, sempre più avanti, abbraccia
ndo sul cammino alti raggiungimenti, ma non permettendo mai a se stesso di attac
carsi a nessuno di essi. Egli non riposerà più fino a che la meta non sarà raggiunta.
Tale è il vero devoto!
Uno stato di negazione, il Nirvana, viene sperimentato prima dell'apoteosi della
libertà. Viene a convincerlo che, nel nulla quanto in ogni concepibile dono che l
a vita può dargli, egli stesso è, è per sempre.
Durante la ricerca di beatitudine divina, nella mente si attarda una certa appre
nsione: la paura della privazione, di perdere le proprie vecchie associazioni ed
i familiari piaceri sensoriali; più ancora, di perdere la propria identità. Nella m
ente si fanno strada le razionalizzazioni e forse il pensiero: - Dio non sarà comp
iaciuto con me anche se vivo una vita buona e morale? Devo abbandonare ogni cosa
umana, ogni cosa normale, e restare alla fine forse con nulla?
Sii coraggioso! È l'esortazione di Omar attraverso i secoli "Spogliati fino alla q
uintessenza del tuo essere se vuoi conseguire la Verità Assoluta .
O devoto, non riposare! Non fermarti mai! Nell'Assoluto troverai la libertà. Scopr
i nel cuore del Nulla, la sempre esistente, sempre conscia, sempre nuova beatitu
dine dello Spirito l'eterna liberazione da ulteriori e costrittive incarnazioni.
Semmai ti reincarnerai in seguito, sarà nella libertà dell'anima come venne Gesù ad ai
utare, ispirare e ad elevare la razza umana.
Ci sono altri insegnamenti, estremamente pratici, che si possono ricavare da que
sti versi.
Al cambiamento, per esempio, persino al cambiamento per il meglio, spesso ci si
avvicina con apprensione. Nell'abbandonare qualcosa, pensano le persone, non mi
rimarrà nulla? Ci vuole coraggio di rinunciare al conosciuto per lo sconosciuto. N
on è facile nemmeno rinunciare ad un dolore familiare in cambio di una sconosciuta
, e perciò incerta, felicità. La mente è come un cavallo che per anni ha trascinato il
suo carro. Il cavallo si abitua alla sua rotta giornaliera e non può facilmente e
ssere convinto a percorrerne una nuova. Anche la mente non abbandonerà con leggere
zza le vecchie abitudini, anche quando le riconosce come causa di miseria.
I cambiamenti benefici dovrebbero essere abbracciati con coraggio. Sino a che le
proprie speranze di cose migliori sono contrapposte alla paura del loro consegu
imento, la mente non potrà mai essere in pace. Perciò, accettate il cambiamento come
la sola costante della vita. Le nostre vite sono un'incessante processione di g
uadagni e perdite, di gioie e dolori, di speranze e delusioni. Un momento ci tro
viamo minacciati dalle tempeste delle prove; attimi dopo, un raggio d'argento il
lumina le grigie nubi; poi, improvvisamente, i cieli sono nuovamente blu.
La vita è cambiamento.
Rimanete sempre calmi all'interno. Siate equanimi. Mentre lavorate, siate calmam
ente attivi. Un giorno, vi riconoscerete come non più soggetti alle onde oceaniche
del Destino.
La vostra forza verrà dall'interno; non dipenderete da incentivi esterni di nessun
genere.
Come devoti sul sentiero spirituale, date poco peso alle prove che dovete affron
tare. Siate equanimi. Camminate con coraggio. Avanzate giorno dopo giorno con ca
lma fede interiore. Alla fine attraverserete ogni ombra di cattivo Karma, supere
rete ogni prova e difficoltà e scorgerete l'alba della divina realizzazione. In qu
ello stato di coscienza superiore verrà la libertà da ogni minima traccia di sfortun
a.
Oggi, ora! Partite per quella terra promessa. Può sembrare lontana, ma tuttavia è se
mpre vicina: l'inalienabile stato di assoluta realizzazione in Dio.
O devoto, affrettati!

Interpretazione
Un Momento - Il primo stato, di negazione, di divina realizzazione.
Il Deserto dell'Annientamento - Lo stato di negazione, del vuoto interiore, per
cepito nella profonda concentrazione. Questo stato è sperimentato dall'anima quand
o, in profonda meditazione, diventa immemore di tutta la creazione, ma non è ancor
a pienamente conscia del sempre gioioso Spirito, il Creatore. Il Nirvana, sebben
e neghi tutto, è un altissimo stato di realizzazione. Nel Nirvana, tutta la creazi
one è dissolta nel vuoto infinito. Questo è il concetto Buddista della Finalità. C'è una
meta ulteriore, comunque, che e descritta nelle scritture Indù e che è stata sperim
entata da Buddha. Questo è lo stato affermativo, sempre conscio, sempre esistente,
della sempre nuova gioia. La perfetta gioia è l'illuminazione ultima dell'anima.
Un Momento - Il secondo, affermativo stato dell'Essere Ultimo.
Ad attingere dal Pozzo della Vita - Dopo aver sperimentato la pace, di negazion
e, del vuoto interiore, il Nirvana, sperimentare il più profondo, affermativo stat
o di unione con lo Spirito sempre esistente, sempre conscio, di sempre nuova Bea
titudine.
Le Stelle stanno tramontando - Nel conseguire sempre più alti e divini stati di c
oscienza, il devoto scopre che i suoi semi di azioni passate (Karma), come simbo
lizzati dalle posizioni planetarie nel suo oroscopo, vengono distrutti arrostiti
nel fiammeggiante fuoco della saggezza.
Carovana - La processione dell'anima mentre, insieme ai suoi nobili raggiungime
nti e qualità divine, si muove sempre verso Dio.
Per l'Alba del Nulla - L'inizio del primo stato, di negazione, di assoluta libe
rtà nel Se.

Quartina 39
Quanto, quanto a lungo, nell'infinito perseguimento di Questo e di Quello sforza
rsi e competere?
Meglio rallegrarsi con la fruttuosa Uva che rattristarsi per un Frutto mancante
o amaro.

Parafrasi
O anima itinerante, perché sciupare le incarnazioni nello sforzarsi a competere ne
l perseguire desideri insaziabili? Perché non essere semplicemente felice diviname
nte felice in te stessa? Intossica la tua mente con il fruttuoso vino dell'estas
i che dona la salvezza.
Quant'è sciocco passare la tua vita crogiolandoti nella tristezza di sogni infrant
i; vivere senza ambizione; persistere nell'amarezza semplicemente perché un tempo
hai gustato i frutti dei desideri terreni che inducono l'angoscia! Com'è sciocco r
inunciare a sperare in altre realizzazioni!

Approfondimento
Qual è l'utilità di perseguire senza sosta il fuoco fatuo della gratificazione senso
riale? Cercate Dio e la fruttuosa Uva dell'estasi divina.
Non è meglio, persino in senso mondano, pianificare la vostra vita saggiamente? De
finire una strategia per ottenere una mente nobile che dia la pace e consegua le
mete?
Perché sciupare tempo nel rimpianto, nell'apatia e nell'amarezza? È meglio perseguir
e la strada di mezzo dell'equanimità e del comune buon senso. Il risultato finale
degli estremi emotivi è l'estrema insoddisfazione emotiva. La felicità perfetta non
si trova in nessuna esperienza esteriore estrema, ma in un punto di calma a metà s
trada.

Interpretazione
Quanto a lungo€? Per quante incarnazioni?
Infinito Perseguimento - Nelle attività mondane di innumerevoli vite.
Di Questo e di Quello sforzarsi e competere? - Della interminabile lotta e compe
tizione per la realizzazione dei vostri molteplici desideri.
Meglio rallegrarsi - Siate sempre divinamente gioiosi.
Fruttuosa Uva - L'inesauribile tesoro della realizzazione di Dio che dona beati
tudine.
Rattristarsi per un Frutto mancante o amaro - Commiserarsi perché nulla impegna i
l nostro interesse o la nostra attenzione o sentirsi delusi per l'amaro che rest
a in bocca dopo i piaceri sensoriali.

Quartina 40
Voi sapete Amici miei, quanto, nella mia Casa, gozzovigliai per un nuovo Matrimo
nio€:
Allontanai dal mio Letto la vecchia e sterile Ragione e presi in Sposa la Figli
a della Vigna.

Parafrasi
Voi, desideri della mia anima, amichevoli nei confronti dei miei interessi super
iori: voi sapete quanto a lungo in questo corpo io corteggiai la Verità. Cercai da
essa una nuova, onnicomprensiva unione di corpo, mente e spirito.
Alla fine ebbi successo! Bandii l'arida Ragione Teorica (la mia favorita precede
nte) dalla mia coscienza e installai al suo posto l'Intuizione che rivela lo Spi
rito, la figlia dell'estasi.
Da allora e per sempre la nostra unione durerà.
Approfondimento
La ragione è sterile. Come può la Saggezza essere la sua progenie? Omar Khayyam, un
famoso matematico dei suoi giorni, evidentemente apprese questa verità per esperie
nza personale. La ragione è una facoltà puramente mentale. L'intuizione è dell'anima.
Quando la ragione suggerisce delle possibilità, l'intuizione porta la convinzione
della diretta esperienza.
L'intelletto alla fine si stanca della sua consorte, la Ragione, che sempre inte
rroga, sempre disputa, mai è appagata. Se una persona si volge ad abbracciare la s
aggezza dell'anima anziché una vita di interminabili ragionamenti e così divorzia da
lla ragione come suo principale conforto nella vita, costei troverà più facile sposa
re la sua comprensione alla facoltà interiore dell'intuizione.
Quando la Ragione vi delude con i suoi continui fallimenti, nel fornirvi la prog
enie che avete bramato la Vera Comprensione seguite la pratica comune nell'Islam
: prendete una nuova moglie! Il suo nome è Intuizione. Sposatela davanti all'altar
e del silenzio interiore. Presto vi ritroverete a bere un'intossicante beatitudi
ne dal calice delle vostre percezioni che si sviluppano. Soltanto allora sarete
benedetti con figli divini: profonde, valide intuizioni sulle verità ultime.

Interpretazione
Casa - Il corpo.
Nuovo Matrimonio - una nuova unione dell'anima e dello Spirito. Un'unione che n
on fu nemmeno considerata sino a che la ragione regnava suprema.
Gozzovigliai - Celebrazioni divine.
Vecchia sterile Ragione - La ragione è sola; mancando della guida del sentire int
uitivo, è arida e sterile. Il ragionamento teologico è anch'esso spiritualmente ster
ile, poiché è basato su deduzioni attinte da esperienze sensoriali e non può produrre
la progenie della realizzazione Divina.
Letto - Il giaciglio della vita su cui riposano i sottili processi della coscien
za.
Figlia della Vigna - L'Intuizione che rivela lo Spirito, che induce la beatitud
ine, la progenie della consapevolezza nel profondo della spina dorsale.

Quartina 41
Infatti, sebbene abbia potuto definire "È" e€"Non È" e " Su e Giù",
di tutto ciò che uno dovrebbe curarsi di conoscere, io, non fui mai profondo in nu
lla, se non - nel Vino.

Parafrasi
Per mezzo della teologia fui in grado di definire Dio come È, o Essere e la materi
a come Non È, quel regno di false apparizioni che comprende la non esistenza. Pote
i definire gli stadi del risveglio spirituale e quelli della discesa spirituale.
Potei discorrere sulla presenza nascosta dello Spirito all'interno della materi
a. Discussi senza fine le complessità della legge naturale. Tuttavia, con tutta la
mia logica e la mia conoscenza delle Scritture, nulla mai veramente attrasse il
mio interesse eccetto la divina esperienza€: il vino dell'essere!
Approfondimento
Qualunque cosa impariate o crediate, cercate di rompere le sbarre della vostra p
rigione mentale di idee fisse e di sfrecciare nei cieli della libertà dell'anima.
Dovunque ci sia asserzione razionale, ci sarà anche dubbio razionale. Non confidat
e nella semplice erudizione, nei dogmi e nei credi teologici. Soltanto nella lib
ertà dell'anima la discordia terrena svanisce nell'intossicazione dell'infinita ed
eternamente soddisfacente ispirazione divina.
Anche nella vita quotidiana, rompete le sbarre della coscienza dei dettagli. Non
interrompete il naturale flusso della vita, sbarrandone il fiume ad ogni svolta
, con tronchi di analisi e definizioni.

Interpretazione
"È" - Essere; Eterna Esistenza.
"Non È" - Materia illusoria che ai sensi appare solida e reale, tuttavia è per semp
re mutevole; l'illusorio gioco delle forze cosmiche dell'illusione.
Su e Giù - Gli stati della coscienza umana.
Vino - L'intossicante vino della realizzazione del Sé.

Quartina 42
E Recentemente, dalla Porta spalancata della Taverna, si insinuò, nel Crepuscolo,
la Forma di un Angelo che portava sulle Spalle un Recipiente€;
egli mi esortò ad assaggiare, ed era - l'Uva€!

Parafrasi
Recentemente, dopo profonda meditazione, mentre ancora la porta della silente in
tuizione era spalancata, si insinuò attraverso di essa un angelo della coscienza d
ivina che portava con sé un recipiente di saggezza beatifica.
Bevi, mi disse; ed io gustai. Ah, meraviglia delle meraviglie! Era il nettare de
lla Beatitudine Celestiale.

Approfondimento
Attraverso la porta che si aprì sul cortile interiore della mia mente scorsi riuni
ta la carovana delle qualità ed ispirazioni elevate con cui, in meditazione, arriv
ai, ogni giorno, più vicino a Dio.
Nell'oscurità del silenzio interiore, un Angelo della Coscienza Divina apparve qui
etamente, portando un recipiente di saggezza beatifica. Offrendomela, mi esortò a
riempire la mia vita con il suo nettare che tutto guarisce. Io bevvi e ah! con q
uale indescrivibile beatitudine fu riempita la mia anima!
Quando i nostri pensieri sono focalizzati internamente, quali messaggi riceviamo
dal silenzio interiore o quale beatifico scoppio di gioia! O devoto, non lascia
re mai che la tua attenzione vaghi senza meta attraverso i serpeggianti vicoli d
ella distrazione triviale. Qualunque cosa tu possa fare esternamente, richiama s
empre alla mente le gioie che hai sperimentato nello spirito.
Mantieni positive le tue aspettative nella vita. Sforzati di vivere con costante
felicità. Non lasciare che i tuoi possessi ti posseggano, né che i meschini dettagl
i della vita mondana invadano con orde di preoccupazioni il silenzio del tuo cuo
re. Guadagna la forza per elevarti al di sopra della distrazione sorseggiando fr
equentemente il nettare della pace interiore, amorevolmente donatoti da mani ang
eliche, mentre cresci silenziosamente verso la realizzazione del Sé.

Interpretazione
Porta della Taverna - La taverna o caravanserraglio (una locanda orientale) del
la supercoscienza, dove tutte le nobili aspirazioni e le buone qualità si riunisco
no insieme, per accompagnare l'anima nel suo viaggio interiore verso il Divino.
Si insinuò - Le percezioni spirituali si insinuano quietamente nella coscienza de
l devoto.
Crepuscolo - Le percezioni interiori hanno uno sfondo di oscurità: perfetto silen
zio e pace.
Forma di un angelo - Una manifestazione della coscienza divina.
Recipiente - L'inscandagliabile coppa della saggezza.
Uva - il vino della sempre nuova Beatitudine.

Quartina 43
L'Uva che con Logica assoluta può
Confutare le duecentosettanta discordi Sette (Culti)€:
Il sottile Alchimista che in un attimo
Tramuta in oro il plumbeo Metallo della vita.

Parafrasi
La beatitudine interiore è il suo stesso persuasivo argomento.
La certezza che trasmette, trascende il più brillante ragionamento.
Il dubbio, se esposto ai potenti raggi della beatitudine, evapora.
La beatitudine divina è un Alchimista sottile.
Tramuta in un attimo il metallo base della mondanità,
nel puro oro dell'eterna, splendente felicità.

Approfondimento
I dubbi spirituali non possono essere mai risolti dal pensiero o dalla discussio
ne. Una domanda che ottiene risposta da origine ad altre cento, come l'albero da
frutto che, pur tagliato, produsse una foresta.
Il dubbio è una fame che non può mai essere calmata. Il dubbioso cronico non si aspe
tta realmente la risposta alle domande che pone, con fare così accusatorio, alla v
ita. Egli le esterna in uno stato d'animo di rigetto, non di genuina inchiesta.
Il dubbioso inoltre non è felice. La felicità guarda il dubbio spirituale con divert
ita condiscendenza. Ma il dubbio è il brontolante traditore nel Castello della Gio
ia. I due non possono mai essere compagni.
Le spiegazioni teologiche si rivolgono all'intelletto, ma non all'anima. Così, le
prove finali di una setta sono frequentemente considerate, da sette opposte, com
e la loro "non prova". Soltanto nella realizzazione del Sé è conseguita la completa
certezza. Ogni domanda che l'uomo mai pose riguardo alla Verità, ottiene risposta
chiaramente e pienamente nella comunione divina.
Per persone che ancor vivono nei loro sensi, la migliore risposta al dubbio spir
ituale è vivere nella gioia, non nella pesantezza o nel pessimismo dello spirito.
I dubbi si nutrono uno dell'altro. Il dubbioso si angoscia perché dubita, ma nella
sua angoscia dubita ancor di più.
Il dubbio positivo, costruttivo, si colloca in una categoria diversa. Rivela un'
onesta ricerca di una comprensione più profonda. Il dubbio negativo, comunque, è dis
truttivo. Ripudia la comprensione ed infanga il cristallino ruscello del chiaro
ragionamento.
Il modo per far entrare aria in una stanza chiusa è spalancare le finestre. E il m
odo per portare freschezza e comprensione alla mente è aprirla deliberatamente all
a vita, mantenendo un'attitudine di integrità, pacifica e gioiosa, verso tutte le
esperienze della vita.
La vita è deliziosamente interessante e godibile, quando le persone hanno attitudi
ni positive e tengono il loro cuore riempito di buona volontà.
In questa quartina, Omar Khayyam abbandona il suo usuale stile simbolico e mostr
a chiaramente il significato dell'uva e del vino nella sua filosofia. Soltanto u
na persona totalmente non raffinata, soltanto un rozzo ignorante, che non avrebb
e mai potuto scrivere questo Rubaiyat supremamente sensibile negherebbe con rumo
rose urla, singhiozzi ed un boccale pieno fino all'orlo, le sottili sfumature de
lla discussione intellettuale. Nessuna uva terrena o caraffa di vino potrebbe co
nfutare un solo argomento filosofico, né potrebbe mai affrontare efficacemente nes
suna delle domande teologiche che sorgono all'interno di una singola setta, per
non parlare delle dispute che infuriano continuamente tra sette opposte.
Solo la saggezza, non l'ubriachezza, è competente per confutare l'ignoranza.

Interpretazione
Logica assoluta - L'intuizione non è il prodotto della ragione. È il lago dal quale
fluisce il fiume del pensiero razionale. Soltanto l'intuizione è capace di soddis
fare tutte le domande della ragione.
Sette discordi - Insegnamenti contraddittori.
Sottile Alchimista - L'estasi divina trasforma sottilmente, ma sicuramente, il
piombo della coscienza mondana nell'oro puro della realizzazione del Sé.
In un attimo - Non soggetta a limitazioni del tempo.
Il plumbeo Metallo della vita - La prosaica vita di ogni giorno, piena di oscuri
tà e vessazione.

Quartina 44
Quel potente Mahmud, quel vittorioso Signore, che disperde ed uccide, con la sua
turbinante Spada,
tutti i miscredenti e la nera Orda delle Paure e dei Dolori che infestano l'Anim
a.
Parafrasi
Il Sé interiore, una volta che ha conquistato i sensi, estende il suo dominio su v
asti territori di coscienza.
Schierate in opposizione a questa conquista spirituale ci sono le forze dell'ill
usione. I loro vandali che instillano il dubbio - La Paura, il Dolore e la Preo
ccupazione - si sforzano costantemente di oscurare lo spirito umano.
Il Se guerriero, dopo aver decimato i ranghi nemici con la sua grande spada, la
Discriminazione, è acclamato da tutte le parti dalle forze della Luce come il Sign
ore vittorioso.

Approfondimento
Una persona deve avere una forte volontà per cacciare via le paure e i dolori che
paralizzano la mente e che saccheggerebbero e distruggerebbero la sua pace inter
iore. Ferocemente ma falsamente essi proclamano che la vita dello spirito non ha
il potenziale per procurare pace o felicità.
La vita mortale è un terreno di battaglia. Il regno della felicità umana appartiene
per antico diritto ai guerrieri della saggezza celeste. Il regno è bramato, comunq
ue, e in molte vite è rovesciato da disordinate orde di sordidi piaceri sensoriali
. Spesso il Principe della Pace, l'anima che regna all'interno, scopre il suo re
gno scosso dalla guerra civile tra le armate opposte, il bene e il male.
La pace non può mai regnare sino a che egli cerca diplomaticamente di evitare il c
onflitto. La passività e l'inerzia bloccano la strada ad ogni degna impresa nella
vita. È necessario che il Principe ispiri i suoi soldati alla battaglia, innanzitu
tto rendendoli esperti nelle arti marziali spirituali. Brandendo la sua spada, l
a Discriminazione, che egli li guidi nel respingere le orde dei vandali della te
ntazione che assediano il suo castello della pace interiore.
Quando e tentato di far pace ad ogni costo, che egli rifletta sul fatto che, se
il malvagio pretendente vincerà, i primi ad essere banditi dal regno saranno la pa
ce e l'appagamento.
In seguito, il regno sarebbe governato dal Caos. Soltanto se i leali generali de
l principe, l'Amore Divino e la Virtù sono vittoriosi, il suo regno prospererà e fio
rirà in una armonia durevole.
In questi versi, come in quelli precedenti, Omar Khayyam abbandona l'ambiguità. Le
sue parole qui possono avere soltanto un significato spirituale. La verità di que
sta quartina si staglia arditamente e chiaramente, esponendo la sua sottile tecn
ica per racchiudere profonde verità spirituali con l'attraente garbo dei piaceri f
isici e sensoriali.

Interpretazione
Mahmud - Un re conquistatore del decimo secolo.
Signore vittorioso - Il devoto che ha conquistato la tentazione sensoriale è sign
ore e padrone della propria mente e delle sue inclinazioni.
I miscredenti e l'Orda nera - L'oscura ignoranza induce cecità spirituale e, perc
iò, l'errore nella mente. Fa si che uno dubiti di ogni verità persino sull'esistenza
di Dio.
Disperde ed uccide. La saggezza innanzitutto scaccia le armate dell'oscurità dalla
roccaforte della mente, poi le distrugge completamente. Come il cadere degli al
beri in una foresta, la saggezza livella le debolezze psicologiche nella mente c
onscia, poi ne distrugge le radici stesse nel subconscio.
Turbinante Spada - Il potere che tutto conquista che rivela l'anima, la discrim
inazione, che il devoto sviluppa attraverso la meditazione quotidiana e costante
.

Quartina 45
Ma abbandonate il Saggio alle sue discussioni e lasciate che la Disputa dell'Uni
verso sia con me;
e, in qualche angolo della Confusione di Metafore, fatevi Beffe di Quello che fa
altrettanto con Voi.

Parafrasi
Che il teoricamente "saggio" divaghi con discussioni infinite in polverose esibi
zioni nel museo della teologia. E che gli scienziati si rompano la testa a sazie
tà sui paradossi della realtà.
Le verità universali non possono essere facilmente afferrate dai fragili viticci d
el pensiero umano. Ridete, allora, alla necessità di creare enigmi su ogni cosa! M
entre altri discutono e litigano, scivolate via in qualche luogo isolato e quiet
o. Sedetevi per un po' in un profondo silenzio interiore e meditate sulla gioios
a, amorevole, natura dell'Infinito.
Perché lasciare che la vostra testa sia gravata da pesanti enigmi che mai potranno
essere risolti? Perché prendere le cose così tragicamente? Considerate la vita come
un gioco divertente. Infatti è evidente che la vita fa di voi proprio un gioco!

Approfondimento
Quando le persone, inizialmente, si avviano verso la ricerca della verità, la loro
ricerca, spesso, è puramente intellettuale. Si inorgogliscono della sottigliezza
del loro ragionamento e non vedono come le loro teorie siano bolle sospinte dall
a brezza, tenute brevemente insieme dalla superficiale tensione della loro convi
nzione non dimostrata.
Ogni teoria, anche se ardentemente esposta, ha il suo opposto. Ciascuno, rumoros
amente, attrae acquirenti al suo negozio vantando la sua originalità e splendore. È
un gioco eccitante all'inizio, mentre l'ego rincorre bramosamente ed appassionat
amente una bolla dopo l'altra.
Alla fine, comunque, nulla rimane nella mente se non dubbio e confusione spiritu
ali.
L'intelletto, come una guida con un itinerario limitato, può mostrare, al suo grup
po di perplessi turisti, soltanto stanza dopo stanza della stessa modesta locand
a. Per trovare la verità, si deve trascendere l'intelletto ed entrare nei portali
del silenzio interiore, in profonda meditazione. Ah, devoto! Trova la segreta fr
ontiera dell'intuizione; attraversala per entrare nel Regno della Verità.
Mentre viaggi con costanza lungo il sentiero della pace interiore, evita di ecci
tarti per eventi della tua vita esteriori. Non prendere le cose troppo seriament
e: saranno ciò che devono essere. La vita insegue i suoi sentieri, sempre impreved
ibili.
Il modo migliore per considerare la vita è come un gioco cosmico, pieno di contras
tanti fallimenti e successi, sconfitte e vittorie. Gioiscila come un gioco, senz
a curarti se vinci o se perdi.
A volte, non ti sembra che la vita giochi con te? Puoi
porre le tue condizioni, ma per lo più, non vengono forse ignorate?
Ebbene, se la vita ti prende in giro, perché non entrare nello spirito del gioco?
Ogniqualvolta la palla arriva nella tua direzione, ributtala indietro con eguale
energia!

Interpretazione
Ma abbandonate il Saggio alle sue discussioni - Lasciate agli intellettuali le l
oro discussioni che spaccano il capello su teorie contraddittorie.
E con me - Con Omar e con tutti gli altri santi che sono stati benedetti con la
realizzazione del Se.
Lasciate che la Disputa dell'Universo sia - Che l'universo continui serenamente
il suo corso. I suoi interminabili paradossi eluderanno accuratamente la rete t
essuta dal ragionamento. La creazione di Dio ha i suoi modi segreti di operare,
molto al di là del potere di comprensione dei più brillanti intelletti.
E in qualche angolo della Confusione di metafore - E, lontano dalle distrazioni
mondane molto lontano anche dai campi di gioco del dibattito intellettuale sied
i in quieta meditazione.
Fatevi Beffe - Poiché non possiamo sperare, con l'intelletto soltanto, di compren
dere i misteri della vita, entriamo nello spirito del gioco. È una grande partita!
Di Quello che fa altrettanto con Voi - Le leggi nascoste che creano, incuranti,
il gioco delle vite terrene o almeno così appare.

Quartina 46
Poiché dentro e fuori, sopra, sotto e intorno, questo non è che un spettacolo di Omb
re Cinesi,
creato in una Scatola la cui Candela è il Sole€:
attorno al quale noi, Figure fantasma, andiamo e veniamo.

Parafrasi
Le immagini su uno schermo sembrano reali: le persone, le dimore in cui vivono,
le montagne lontane, le stelle al di sopra. Tuttavia non sono null'altro che gio
chi di luce ed ombra proiettati sullo schermo da un proiettore.
La stessa cosa è vera per la cosiddetta vita reale. I nostri corpi che tanto amiam
o e vezzeggiamo non sono che immagini fantasma. La Terra, il Sole, le Stelle e l
e Galassie sono tutti proiettati sul vasto schermo dello spazio da una cabina di
proiezione, nell'eternità.
La nascita e la morte non sono più reali delle loro rappresentazioni cinematografi
che. Mentre ciascuno di noi morirà, altre figure fantasma appariranno, per riprend
ere la storia di luci e ombre dove l'avevamo lasciata. Non c'è affatto sostanza ne
ll'universo manifesto, se non nella misura in cui gli spettacoli e le pellicole
delle ombre sono reali semplicemente come apparizioni. Il vasto dramma del tempo
, dello spazio e della vita attiva è una colossale opera di immaginazione.

Approfondimento
Secoli fa, lo spettacolo delle Ombre Cinesi era un'attrazione popolare in Orient
e. Dalla luce di una candela in una scatola, venivano proiettate ombre in movime
nto su uno schermo, creando un'illusione di realtà. In questo mondo, similmente, d
elle apparizioni sono proiettate sullo schermo dello spazio dal sole e da sottil
i correnti elettriche. L'ombra cinese dei tempi moderni è il cinema. Le immagini s
ullo schermo sono anch'esse vere per il senso della vista; molto di più che negli
spettacoli di ombre cinesi. A questa illusione ora è stato aggiunto il suono.
La vita stessa è un'illusione, lo spettacolo più convincente fra tutti. Ci viene pre
sentato a tre dimensioni, non a due. Ed include l'illusione anche degli altri se
nsi: l'odorato, il gusto ed il tatto. La vita, con tutta la sua capacità persuasiv
a, comunque, è fondamentalmente irreale come qualunque spettacolo di ombre cinesi.
In questa quartina, Omar Khayyam rivela la sua familiarità con un antico concetto,
per lo più diffuso in India, che insegna come l'intero universo sia Maya, un'illu
sione cosmica. Maya è una parola sanscrita che significa letteralmente "misuratore
magico": quello che pretende di misurare l'Incommensurabile.
Le Scritture indiane contengono frequenti riferimenti a questo concetto. Un'imma
gine che esse impiegano è quella del sogno. Infatti, proprio come il sogno svanisc
e quando ci svegliamo, così l'esistenza manifesta svanisce di fronte alla nostra v
isione, quando ci svegliamo nella suprema saggezza.
Nello stato di sogno possiamo creare qualunque cosa immaginiamo nella nostra men
te: persone, stelle, galassie,
qualunque cosa. Dio, similmente, nel Suo sogno della creazione, manifesta l'inte
ro universo. La vita, persino per esseri umani ordinari, possiede una certa qual
ità di sogno. Le persone spesso fanno commenti come: Non posso credere che questo
sia accaduto a me, o Tutta questa giornata mi sembra irreale! In qualche livello
profondo della loro coscienza, qualche volta, sembra loro impossibile che qualc
osa stia realmente accadendo!
La vita ci persuade della sua realtà a causa del fatto che lo spettacolo cosmico,
a differenza dei sogni subconsci, è autocoerente. Ci svegliamo ogni giorno nello s
tesso scenario .
La vita esercita un'ulteriore persuasione: il fatto che noi stessi siamo parte d
el sogno cosmico. Nel sonno creiamo i nostri sogni, ma la nostra influenza, all'
interno del sogno cosmico è minima. Infatti, è stato Dio a portare questo sogno in e
sistenza dalla coscienza cosmica. I saggi sintonizzati con Dio hanno dichiarato,
per personale esperienza - e i fisici moderni hanno fatto affermazioni simili
- che il cosmo esiste soltanto nella coscienza, non come un fatto oggettivo.
Un'altra ragione per cui il sogno cosmico sembra più vero dei nostri sogni è la sua
intensa vividezza. L'illusione cosmica è stata creata nella supercoscienza; manca
della vaga, leggermente irrazionale qualità dei sogni umani.
Tuttavia c'è qualcosa di vago e di irrazionale anche nel nostro stato di veglia. I
l tempo, per noi, passa in sequenze quasi di sogno, come immagini viste attraver
so ondulanti correnti oceaniche. Le realtà di ieri sono già diventate un po' sbiadi
te, come tappeti lasciati al sole.
Dove sono oggi i grandi drammi della storia€?Dove
sono i temuti conquistatori di un tempo: Gengis Khan, Guglielmo il Conquistatore
, Akbar, Napoleone? Dove sono ora i nostri stessi bisnonni? E dove sono i miliar
di di persone con le loro civiltà dei passati diecimila anni? Dove sarà la popolazio
ne di oggi, i suoi presidenti, i suoi dittatori, i suoi attivisti sociali e i pr
essanti riformatori che sventolano le loro bandiere tra nemmeno un secolo?
Non restiamo così coinvolti nel sogno della vita da dimenticare la vera ragione pe
r cui ci troviamo in esso. Siamo stati posti qui per imparare a vivere nella Ver
ità.
Quanto di più c'è, nella vita, oltre al denaro, al cibo e al vestire? L'amicizia, pe
r esempio: non è questa una realtà superiore? L'amicizia, gentilmente, ci ricorda de
l nostro vero Compagno, Dio. Se dobbiamo sognare, non è meglio che i nostri sogni
riflettano la purezza della coscienza del Sognatore? Nell'amicizia emuliamo il s
aggio, la cui amicizia è offerta dal suo centro di verità al centro di verità in tutti
gli esseri viventi.
L'antico insegnamento non è una scusa per l'indolenza. Sebbene il nostro mondo con
scio assomigli al subconscio in quanto sono entrambi dei sogni, il dolore e l'in
felicità ci sembrano suffficientemente reali sino a che siamo consci di essi. Poss
iamo svegliarci da questo sogno della vita soltanto rendendolo un riflesso della
verità. Non possiamo ignorarlo semplicemente definendolo irreale. Sebbene stiamo
sognando questa apparente realtà, dobbiamo mangiare, dormire, guadagnarci da viver
e e impegnarci di fronte alle sfide cosmiche. Così, perché non sognare la vittoria?
Perché sognare debolezze e sconfitte umane? Non è meglio sognare la saggezza che sog
nare l'ignoranza? Il nostro livello di energia si alza al momento del risveglio.
Deve alzarsi ulteriormente se vogliamo risvegliarci dal sonno di Maya. Per risv
egliarci alla verità divina sono richiesti grande energia e dinamico potere di vol
ontà. Non possiamo risvegliarci dal sogno cosmico con semplici desideri.
Sognamo saggiamente, allora, di bandire dalle nostre vite ogni incubo di miseria
autocreata. Poiché dobbiamo sognare, come parti del sogno universale, sognamo sog
ni che riflettano l'amore e la gioia dell'Amato Infinito, verso il quale le nost
re anime aspirano eternamente.

Interpretazione
Dentro e fuori, sopra, sotto e intorno - Le percezioni tridimensionali di lungh
ezza, larghezza e spessore che non sono meno illusorie delle immagini su uno sch
ermo a due dimensioni.
Questo non è che - Quando ci svegliamo, riconosciamo che le dimensioni che abbiam
o percepito nel nostro sogno erano false. Una persona che sogna di stare cadendo
da una grande altezza trova, al risveglio, che la sua posizione nello spazio no
n è affatto cambiata.
Spettacolo di Ombre Cinesi - L'artistica illusione della creazione cosmica.
Creato in una scatola - Manifestato sullo schermo dell'universo una scatola fini
ta comparata all'Esistenza Illimitata al di la della creazione vibratoria.
La cui Candela è il Sole - Come una candela rivela gli oggetti in una stanza, così l
a luce del sole ci rivela il mondo limitato nello spazio in cui viviamo.
Figure fantasma - La scienza dice che i corpi umani sono fatti di onde elettrom
agnetiche; siamo come figure fantasma che saettano indaffarate contro lo sfondo
dell'infinito.

Quartina 47
E se il Vino che bevi, le Labbra che tocchi, finiranno nel Nulla in cui tutto fi
nisce - si -
immagina, mentre sei, che non sei altro che ciò che sarai - Nulla - e non meno di
Ciò.

Parafrasi
Se il vino dell'estasi e la finale unione dell'anima con lo Spirito finiscono en
trambi nel Nirvana
(lo stato in cui le apparizioni oggettive cessano di esistere), allora, immagina
te persino ora che siete quello€: Nulla.
Non sarete mai meno di ciò€!
Nel "Nulla" realizzerete infine la verità€: "IO SONO€!"
La morte di ogni cosa è la nascita, nell'eternità, di quello che soltanto Ȁ: l'Eterno E
ssere.
Approfondimento
Se nei vostri scorci di Infinito perdete ogni brama di cose terrene, non vi ango
sciate. Sebbene tra la mancanza di desideri e lo stato ultimo della gioia divina
ci sia un abisso, è una divisione di percezione; non è fatta di terra e pietre. È tan
to stretto o tanto largo quanto la coscienza.
Per coprire quell'abisso, non esitate, tuffatevi nel vuoto! Conseguite il divino
Sé, abbandonando il vostro piccolo sé. Offrite il vostro intero essere all'unità con
la Beatitudine Infinita. In questo stato vi riconoscerete liberi da ogni vestigi
a di limitazione, inclusa quella del pensiero. La beatitudine è la realizzazione u
ltima dell'anima.
In quel regno di beatitudine esiste un raggiungimento più grande della somma di tu
tti i raggiungimenti che avete mai conosciuto o bramato, attraverso le innumerev
oli incarnazioni in cui ha vagato l'anima, cercando la sua vera dimora.

Interpretazione
Vino - La divina beatitudine della saggezza intuitiva.
Labbra che tocchi - Il fondersi della saggezza dell'anima individuale con la sa
ggezza infinita di Dio.
Finiranno nel Nulla in cui tutto finisce - Tutti gli stati spirituali si unisco
no nel raggiungimento della gioia conscia, sempre nuova, dell'onnipresenza e del
la libertà dai desideri imperfetti nati dall'ego.
Nulla e non meno di Ciò - Nulla implica la cessazione di tutti i desideri nel con
seguimento dell'unione e della pura beatitudine in Dio. Il Nirvana è l'estinzione,
nella saggezza, delle ultime tracce del desiderio. Queste tracce risiedono nell
e menti conscie e subconsce, producendo miseria senza fine. La loro distruzione
finale include quella della minima possibilità della loro futura ricorrenza.

Quartina 48
Mentre la Rosa emana il suo Profumo lungo la Sponda del Fiume, con il vecchio Ka
yyam bevi il rosso Vino€:
e quando l'Angelo, con il suo Sorso più cupo si avvicina a Te - prendilo e non esi
tare.

Parafrasi
Segui gli insegnamenti contenuti nell'antica tradizione. Ritira la tua coscienza
dai sensi e portala sulla spina dorsale, poiché là fluisce il fiume della vita con
acque piene di dolci, meditative estasi. Bevi quotidianamente con Khayyam il vin
o estatico.
Poi, alla morte, quando lascerai questo corpo per incontrare l'Angelo della Cosc
ienza Cristica e ti verrà offerto l'elisir di stati d'estasi ancora più profondi, no
n temere quel nuovo stato, né sii nostalgico del vecchio, ma vola coraggiosamente
dalla tua prigione corporea per unire la tua anima all'Onnipresenza.

Approfondimento
Un uccello a lungo abituato a vivere in una gabbia esita a volare, se la porta v
iene aperta. L'anima, similmente, a lungo ingabbiata nel corpo fisico, esita qua
ndo giunge il tempo di lasciare la coscienza corporea. O devoto, sii indomito! S
egui le ispirazioni della saggezza che ti sono state date in questi segreti inse
gnamenti da Omar Khayyam. Se le persegui sinceramente e se il vino di queste ist
ruzioni ti inebria, non essere timoroso quando il sentiero ti conduce ad altezze
superiori. Nelle elevate e purificate regioni del tuo essere più interiore ti vie
ne servita un'estasi più profonda.

Interpretazione
Rosa - Divina beatitudine.
Fiume - La corrente della forza vitale racchiusa nella spina dorsale.
Vecchio Khayyam - Le antiche verità contenute e trasmesse dalla coscienza del gur
u precettore.
Rosso Vino - Il vino dell'estasi.
Angelo - Il Messaggero dell'Infinita Coscienza Cristica.
Sorso più cupo - L'estasi più profondamente concentrata,
ovvero nepente, offerto ai veri devoti dell'angelo della morte.
Non esitare - Non temere di abbracciare quell'espansione di coscienza,
quando ti viene offerta.

Quartina 49
Tutto questo è una Scacchiera di Notti e Giorni dove il Destino gioca con gli Uomi
ni€:
li muove di qua e di là - dà scacco e li uccide,
e uno dopo l'altro li ripone nella Custodia.

Parafrasi
I giorni e le notti, che si alternano, di questa Terra in rotazione e i dolori e
le gioie alternati nelle vite delle persone, sono come una scacchiera a più dimen
sioni. Le regole del gioco sono dettate dal Karma, la legge di causa ed effetto,
sebbene spesso, alla nostra comprensione, sembri che il Karma o destino giochi
semplicemente con le nostre vite. Nel corso di eoni, le stelle e i pianeti sono
mossi da leggi imperscrutabili da un punto all'altro della galassia e le persone
vengono spostate, in molte incarnazioni, da posizioni inferiori a posizioni sup
eriori e poi ancora indietro.
Il Karma dispone la riunione degli amici perduti nell'oscura notte della morte e
il Karma ritira ancora le anime nel mondo astrale, quando il loro tempo sulla t
erra è terminato.
Come le pedine di una scacchiera, che quando vengono catturate sono eliminate e
vengono riposte in una custodia, così il Destino, quando rimuove le persone dalla
"scacchiera" della vita, le ripone nel segreto "ripostiglio", o luogo di riposo,
dell'altro mondo.

Approfondimento
Considerate gli alti e bassi della vita con mente serena, poiché l'esistenza ester
iore è soltanto un gioco. Osservate le vostre vittorie e le vostre perdite con dis
tacco mentale, come guardereste un film. Dopo aver visto un buon
dramma, anche tragico, esclamate€: Che bella storia! Ho
imparato molto da essa. Similmente, persino dopo aver
vissuto degli eventi tragici nella vostra vita, ditevi: Sono
grato per quell'esperienza! Mi ha insegnato molto.
La vita ha bisogno di varietà per essere interessante.
Se una storia ci fa ridere o piangere, la apprezziamo. Pensate alla vita come ad
una buona storia o ad un buon film.
Prendete le distanze da essa, mentalmente. Guardatela in
prospettiva. Se non vi piace la trama, ricordate, più liberi
siete all'interno, più grande è la vostra abilita di cambiarla.
Il Karma governa, ma chi ha messo in moto il nostro
Karma? L'abbiamo fatto noi! Qualunque cosa abbiamo fatto nel passato possiamo di
sfarla. Tutto ciò di cui abbiamo
bisogno ora, è la giusta determinazione, nata dalla nostra
crescente libertà interiore.
Le persone amano i giochi come gli scacchi ed accettano le loro vittorie e pe
rdite più o meno con equanimità.
Nello stesso spirito, gioiamo la vita, che ci dia la vittoria o la sconfitta.
Viviamo serenamente e con un senso di gratitudine. In quello spirito gioiamo ne
ll'incontrare nuovamente veri amici chissà dopo quante vite? E accettiamo con calm
a fede, ancora una volta, la nostra separazione alla morte.
La vita è un gioco. Siate interessati ad essa, ma rimanete sempre non attaccati
. Che nulla vi influenzi internamente. Comunque le cose vadano, ricordate, non c
'è nulla
di reale in esse. Non siate come chi, esultando dopo aver vinto una partita a sc
acchi, morì di un attacco di cuore!
Persino durante le oscure ore della separazione e durante l'inesorabile declino
del vostro corpo nella vecchiaia, mantenete un'attitudine gioiosa. I quadrati ne
ri sulla scacchiera si alternano ai bianchi. Allo stesso modo, ogni oscurità, nell
a vita, si alterna alla luce, ogni dolore ad una gioia, ogni fallimento a un suc
cesso. Il cambiamento ed il contrasto sono inevitabili e sono ciò che rende possib
ile la grande partita. Osservateli con distacco e non permettete mai loro di lim
itarvi all'interno.

Interpretazione
Tutto questo - Tutto si riferisce a questo mondo, con il suo dramma di vite uma
ne.
Scacchiera di Notti e Giorni - Una scacchiera è composta da quadrati neri e bianc
hi che si alternano, su cui immaginari sovrani e i loro sudditi vengono spostati
secondo la strategia del giocatore. Questa terra rotante, similmente, con i suo
i giorni e le sue notti che si alternano, forma la grande scacchiera su cui il D
estino sembra giocare con le vite umane.
Dove il Destino - Il piano cosmico, che segue la legge di causa ed effetto, gov
erna tutte le vite umane. Pesa le loro azioni e determina il risultano di ogni l
oro gesto. La legge del karma è un fatto più assoluto delle Leggi di Newton, sebbene
la scienza moderna debba ancora riconoscere a quali sottili livelli la legge de
ll'azione e della reazione penetri. Il Karma non è, come molte persone immaginano,
il destino. Nessun evento è puramente fortuito, sebbene qualche volta possa appar
ire tale. Raramente le persone superficiali
trovano anche solo una causa immediata a qualche effetto, nella loro vita; diffi
cilmente, quindi, esse immaginano cause che giacciono sepolte nel lontano passat
o.
Gioca con gli Uomini - Gli esseri umani, influenzati da abitudini formate in vi
te precedenti, immaginano, nelle loro azioni presenti, di essere liberi. Non ved
ono come sono trascinati di qua e di là, come marionette, dalle corde di eventi ch
e hanno da lungo tempo dimenticato.
Li muove di qua e di là, dà scacco e li uccide - Gli uomini vengono spostati da una
posizione, nella vita, ad un'altra, spesso deviati nei loro propositi, incapaci
di portare avanti i loro piani, le loro vite forse spezzate da una morte inaspe
ttata.
Scacco è un termine del gioco che significa vittoria sul proprio avversario. Qui,
scacco significa frustrare, sconfiggere o confondere.
Uno dopo l'altro li ripone nella Custodia - Proprio come i pezzi degli scacchi,
una volta catturati ("uccisi"), vengono rimessi in una scatola, così gli esseri u
mani, una volta rimossi dalla scacchiera della vita, ottengono periodi di riposo
in uno stato intermediario tra una incarnazione e la successiva.

Quartina 50
La Palla non fa Questione di Sì o di No,
ma a Destra o a Sinistra va, così come colpisce il Giocatore€;
e Colui che ti ha lanciato nel Campo
Egli di questo conosce tutto - Egli sa - Egli sa€!

Parafrasi
Coloro che sono coinvolti nella partita della vita sono governati dalla legge ka
rmica. Sono giocati; non sono giocatori della partita. In una partita a palla, c
he diritti ha la palla? Deve andare dove è lanciata. Nella partita della vita il K
arma è il supremo e solo giocatore .
Coloro che scelgono di non vivere guidati dall'intuizione dell'anima dall'intern
o, ma che reagiscono solo alle circostanze esterne, hanno poco da dire su come d
ev'essere giocata la partita. Hanno scelto di vivere nella coscienza dell'ego. Q
ualunque cosa accada ad essi ora, piacevole o spiacevole, e qualunque sia il lor
o comportamento, giusto o ingiusto, è stato già deciso, per loro, dalle loro azioni
passate.
Dio solo, che fu il primo a lanciare le nostre anime nel campo da gioco della vi
ta, conosce tutto il nostro futuro che cosa ci accadrà e quando e quali saranno le
nostre reazioni mentre tesseremo i fili del tappeto delle nostre vite individua
li che lentamente si sviluppa, di tutta la vita. Solo il Creatore onnisciente, o
nnipotente ed onnipresente, conosce l'inizio, il mezzo e la fine di ogni esisten
za.

Approfondimento
La maggior parte degli esseri umani rifiuta di essere guidata dall'interno, dall
a saggezza superiore. Invece, viene influenzata da abitudini profondamente radic
ate che ha creato nel passato.
Le loro vite, di conseguenza, sono come palle colpite dal capriccio del giocator
e. Come la palla, nel gioco, deve andare dove viene lanciata, così la razza umana,
spinta dall'abitudine, non ha altra scelta se non per vivere i risultati del su
o Karma dettati dalle sue precedenti azioni. La maggior parte degli esseri umani
è schiava del proprio condizionamento che può sembrare esterno, ma che in effetti h
a la sua origine all'interno degli uomini stessi. Essi sono controllati dalle lo
ro abitudini, sebbene, all'inizio, quelle abitudini siano state create da loro s
tessi. Un'abitudine, una volta formata, si perpetua da sé.
Pochissime persone hanno idea di quanto insidiosamente le loro abitudini, genera
te dall'azione del passato, influenzino il loro comportamento attuale, la loro a
ttitudine mentale, i compagni e gli ambienti che attraggono e ciò che essi erronea
mente chiamano la loro "fortuna, sia buona che cattiva. Non possono vedere quell
e abitudini che sgorgano dal profondo della mente subconscia, né come esse silenzi
osamente influenzano tutte le loro attuali attitudini ed azioni. Le persone, spe
cialmente gli occidentali, credono di avere libera volontà. Altre per lo più orienta
li immaginano altrettanto erroneamente che non c'è via di uscita, che tutto è Kismet
: Fato.
Ma c'è una via di uscita! Questa via è rinunciare alla falsa nozione che dimostriamo
libertà dando via libera ai nostri desideri egoistici.
Nel regno del Karma, il Karma governa supremo. Gli esseri umani, comunque, hanno
il potere di ritirarsi in un altro regno, totalmente diverso, sintonizzandosi c
on l'infinita saggezza che è dietro alla legge karmica. Questa libertà è nostra eterna
mente accettare Dio e la Sua guida dall'interno o continuare ad essere guidati d
ai desideri egoistici.
Più viviamo guidati dall'interno, più grande sarà il nostro controllo sugli eventi nel
la grande partita della vita. Infatti, quando viviamo nella supercoscienza, nel
nostro centro, viviamo nella sola vera libertà. Nella coscienza dell'anima non sia
mo più impotenti e controllati da abitudini e desideri. Nella misura in cui, allor
a, sviluppiamo la coscienza dell'anima, ci liberiamo dalla schiavitù karmica.
Invece di accettare fatalmente i decreti del Karma, seguite la via interiore che
porta alla libertà. Meditate ogni giorno. Unitevi profondamente a Dio. Imparate d
a Lui, attraverso la silente voce dell'intuizione, la via d'uscita dalle abitudi
ni che degradano l'anima.
Quanto a lungo, quanto tragicamente a lungo! Le abitudini vi hanno reso timorosi
del futuro. Se la fortuna e la sfortuna inaspettate nella vostra vita vi confon
dono, cercate l'unica soluzione che c'è all'infinito enigma della vita€: la profonda
meditazione ed aumentate la sintonia con la saggezza attraverso il quotidiano c
ontatto con lo Spirito Infinito sempre libero.

Interpretazione
La Palla non fa questione di Sì o di No - Le vite delle marionette sono spinte di
qua e di la dal giocatore cosmico, il Karma. Alla maggior parte delle persone m
anca la libertà interiore per guidare la propria vita verso una direzione sicura.
Sono impotenti, guidate non dal Destino, ma dalle loro abitudini e predilezioni.
A Destra o a Sinistra - Il sentiero della rettitudine o il suo opposto, quello
dell'ingiustizia e del male.
Come colpisce il Giocatore - Come ordinato dal Karma, la legge di causa ed effe
tto che produce le buone o le cattive tendenze nella mente, secondo le abitudini
che si hanno acquisito in questa vita ed in quelle precedenti.
E Colui che ti ha lanciato nel Campo - Dio, che ti ha inviato nella manifestazi
one esterna e che, in questa vita, ti ha posto sul pianeta Terra.
Egli conosce tutto Egli sa Egli sa! - Dio solo, con perfetta visione, percepisc
e dove si dirigerà la palla verso il sentiero buono o quello cattivo secondo il tu
o comporta mento e i tuoi motivi precedenti. Egli solo veramente sa che cosa sarà
di te in futuro. Egli conosce tutte le tue vite, dal momento in cui l'ego è emerso
inizialmente, sino al tempo del suo riassorbimento ultimo in Lui.

Commento del curatore


Se abbiamo la libertà di dirigerci verso Dio o di rifiutarLo e se Dio conosce tutt
o il nostro futuro, la nostra scelta è già preordinata? E se è così, siamo davvero liber
i?
Se per libertà intendiamo se sia possibile fare qualcosa che non si possa assoluta
mente predire, la risposta è no, non è possibile. Il problema, comunque, giace nella
domanda stessa. Il fatto che si possa predire o meno non è un vero criterio, poic
hé presume indipendenza da qualcosa che è inscindibilmente legata a una totalità e che
, in ogni caso, è immaginazione: l'ego. La giusta domanda è quanto siamo liberi di a
gire nel nostro interesse superiore, non influenzati dall'illusione che produce
miseria?
Dio è la sola realtà. L'ego è soltanto un sogno. Che alla fine dobbiamo volgerci verso
di Lui allora è una conclusione già scontata.
Date tutte le scelte possibili, alla fine siamo destinati a compiere quella gius
ta, anche se il processo può prendere alcuni miliardi di anni.
Ebbene, si può dunque predire il momento della nostra scelta€? Questa domanda non c'è
nella quartina, né nel commento che la segue. È una domanda, comunque, che molte per
sone pongono. Dio sa fin dall'inizio, esattamente, quando ciascuno di noi scegli
erà di cercarLo? Egli deve saperlo, se è onnisciente. La mente razionale, comunque,
si chiede: come può conoscere?
Se non ci fosse uno scopo che soggiace ad ogni cosa che facciamo, sembrerebbe im
possibile, persino per l'Onniscienza Stessa, sapere quando arriveremo a quella d
ecisione. Le nostre scelte in reazione ad ogni effetto karmico sarebbero casuali
. Il Karma stesso si autoperpetua, come un albero genealogico. Non si cancella d
a solo. A differenza di romanzi o commedie, è una storia senza fine; le sue "soluz
ioni producono soltanto ulteriori complicazioni e senza una via d'uscita, propos
ta costantemente da qualche impulso centrale nell'anima, il momento della nostra
scelta di cercare Dio sarebbe totalmente casuale.
La questione è allora: qual è la nostra motivazione più profonda? Tutte le nostre moti
vazioni sono dei capricci? O c'è qualche scopo fondamentale che sottostà ad esse? La
risposta è sì, c'è uno scopo. Infatti dietro a tutto quello che facciamo si celano de
i bisogni innati e costanti.
Uno di questi è il bisogno di conoscere chi siamo, chi è il vero Sé dietro all'ego. Un
altro nasce dalla coscienza contratta che ci è imposta dalla nostra schiavitù karmi
ca; ai più profondi livelli della nostra coscienza, bramiamo di reclamare la nostr
a originale libertà in Dio. Alla fine, tutte le nostre azioni sono motivate, per q
uanto in maniera a volte fuorviata, dalla nostra brama, più profonda che conscia,
di sfuggire la sofferenza dovuta alla coscienza contratta dell'ego e di reclamar
e la beatitudine del nostro vero essere.
Ci sono, in altre parole, delle spinte fondamentali nella natura umana, per quan
ti percorsi possiamo fare nei nostri tentativi di completare il ciclo della rice
rca nell'eternità. La via non è casuale. Infatti c'è una costante spinta verso l'alto,
che parte dai più profondi livelli del nostro essere, e una costante attrazione v
erso la beatitudine e la saggezza perfette in Dio. Dio certamente sa, nella sua
onniscienza, quando e come raggiungeremo il punto in cui comprenderemo che dobbi
amo volgerci all'interno per trovare il compimento. Egli sa i quando e i come de
l nostro ritorno, in quanto il perché è già stato stabilito dall'inizio del tempo.

Quartina 51
Il mobile Dito scrive€; e, avendo scritto, procede€:
né tutta la tua Religiosità né il tuo Ingegno lo indurranno a cancellare mezza Riga,
né tutte le tue Lacrime laveranno via una sola Parola.

Parafrasi
Il mobile Dito, la Legge Cosmica, governa il destino sia nel macrocosmo che nel
microcosmo. Stabilisce ampi cicli di cambiamento nell'universo, inclusi i grandi
eoni di tempo attraverso i quali si muovono i sistemi stellari. Mantiene l'ordi
ne universale e determina i futuri movimenti delle galassie, delle stelle e dei
pianeti. Questi ampi cicli, una volta messi in moto, continuano per tutto il fut
uro.
La Legge Cosmica, in cooperazione con il Karma individuale umano, mette in moto
i modelli fondamentali delle vite delle persone conformemente alle loro azioni p
recedenti. Una volta che questi decreti sono stati emanati, anch'essi sono inalt
erabili. Nessun ammontare di vita morale, nessuna dialettica teologica, né alcuna
lacrima pietosa può cancellarne uno solo.

Approfondimento
Questa quartina, enfatizzando sull'impotenza della volontà umana di fronte agli ev
enti prefissati nella vita di una persona, dà speranza per deduzione, alle persone
che ascoltano il saggio insegnamento delle altre quartine; il consiglio di segu
ire il sentiero interiore della comunione con Dio e la realizzazione del Sé. Chiar
amente, l'avvertimento di Omar che i decreti del destino sono inesorabili, è stato
dato soltanto al fine di attirare la nostra attenzione, con ancora più forza, sul
la via di fuga dal destino, enfatizzato altrove in questo Poema.
Gli inalterabili decreti del Karma governano il destino umano soltanto sino a ch
e l'uomo continua a vivere attraverso i suoi sensi, in relazione agli eventi est
erni. Per tale persona, il ragionamento morale è centrato sulla coscienza dell'ego
. L'erudizione scritturale è accentrata sulla coscienza dell'ego. Le lacrime di au
tocommiserazione sono centrate nella coscienza dell'ego. La coscienza dell'ego è i
l problema. Più è grande la sua presa sulla mente, più è grande la presa del Karma sulle
nostre vite.
La Legge Cosmica non è un tiranno irrazionale, comunque. I suoi giudizi non sono i
nflitti casualmente ad un'umanità tremante ed impotente. Ogni conseguenza ordinata
dalla Legge Divina è giusta, originata dalle realtà più profonde della natura umana s
tessa ed è assegnata per azioni già commesse. Non è ragionevole, quindi, che raccoglia
mo i giusti risultati delle nostre azioni?
Una volta che l'ego è stato trasceso nella coscienza dell'anima, comunque, il regn
o della legge karmica viene anch'esso trasceso. L'anima rimane per sempre non in
fluenzata, poiché le conseguenze karmiche agiscono soltanto
sull'ego. Esse vengono dissipate quando non rimane più alcun vortice centripeto ch
e le porta in un punto di focalizzazione nella coscienza dell'io e mio".
Con la realizzazione del Se, l'anima è liberata infine dalla sua schiavitù alla legg
e karmica. Persino le buone azioni eseguite dai grandi santi si diffondono ester
namente, come raggi di luce, a beneficio di tutta la razza umana.

Interpretazione
Il mobile Dito - La Legge Cosmica che governa tutte le attività e tutti i movimen
ti dell'universo e fissa il destino degli individui, secondo la qualità karmica e
la forza del l'energia che hanno messo in moto.
Avendo scritto, procede L'evoluzione ciclica in cui i modelli generici delle epo
che si ripetono senza sosta.
Né tutta la tua Religiosità, né il tuo Ingegno - Un Karma specifico può essere cancella
to soltanto in due modi: da un'equivalente forza opposta o dall'eliminazione del
l'ego come suo centro magnetico. La religiosità, la moralità o lo sforzo intellettua
le, da soli non possono cancellarlo. C'è soltanto un modo, alla fine, per annienta
re completamente l'operazione del Karma: conseguire la realizzazione del Sé e la t
rascendenza della legge naturale.
Né tutte le tue Lacrime laveranno una sola Parola - Le lacrime sono un'indicaz
ione di autocommiserazione. Diluiscono la capacità di una persona di superare le d
ifficoltà. Né l'autocommiserazione, né la paura, né il rimorso possono cancellare le giu
ste conseguenze delle azioni passate, messe in moto dall'individuo stesso. C'è sol
tanto una via d'uscita: cercare coraggiosamente Dio e realizzarLo come il Sé supre
mo.
Commento del curatore
Rimane da evidenziare un punto importante, un punto, in effetti, che riguarda an
che in altre quartine. Infatti, tra un essere umano ad un livello animale, spiri
tualmente inconsapevole e completamente governato dall'abitudine, e il santo est
atico, che vive costantemente in uno stato di realizzazione del Sé, ci sono molte
stati intermedi. Più una persona vive nella coscienza dell'anima e meno le sue azi
oni sono motivate da desideri egoistici; più è libera internamente e meno è soggetta a
i dettami del Karma. Come disse una volta un certo santo: Un devoto che ricorda
Dio e che è karmicamente destinato a perdere una gamba, può subire, invece, soltanto
un graffio .
Meno il proprio ego è identificato con il corpo, più è debole il potere del Karma di i
nfluenzarlo.
Lo sviluppo spirituale crea un'aura protettiva positiva, che isola il corpo e la
mente dall'impatto del Karma negativo.
Come disse Gesù Cristo, dopo che una donna ebbe unto i suoi piedi con olio costoso
: "A colui che molto ama, molto è perdonato". (Luca 7€:47). Gesù si riferiva all'amor
e della donna per Dio, che ella aveva sentito presente in lui, per mezzo della c
oscienza della sua anima in evoluzione.

Quartina 52
E quella Coppa capovolta che chiamiamo Cielo,
la brulicante prigione sotto la quale viviamo e moriamo,
non alzare le tue mani ad Essa per cercarvi aiuto - poiché Essa
ruota con impotenza come Tu o Io.

Parafrasi
Il sole, la luna, le stelle ed i pianeti, attraversano il cielo in una lenta, ce
lestiale danza. Questi movimenti corrispondono ai decreti della Legge Cosmica. L
e loro mutevoli configurazioni sono coreografate come eventi nelle nostre vite.
Le stelle ed i pianeti, in se stessi, non possono scegliere come ci influenzeran
no più di quanto possiamo
scegliere noi i nostri destini karmici.
Non guardate alle stelle, allora, in cerca di aiuto, se volete cambiare il vostr
o destino. Guardate a Dio. È stato Lui a creare voi e tutte le stelle. È stato Lui i
l primo a determinare i meccanismi della legge karmica.

Approfondimento
Le configurazioni astrologiche servono solo come simboli di influenze karmiche,
sia che, nelle nostre vite, siano di sostegno o sfavorevoli. Non cercate aiuto n
elle stelle e nei pianeti, ma nell'onnipotente Dio. Cooperate con la Sua volontà,
offrendoGli tutta la forza della vostra volontà umana. Sforzatevi senza sosta, da
un centro di calma interiore, di superare ogni difficoltà materiale, mentale e spi
rituale.
Superstizione significa cercare guida negli effetti, nell'ignoranza delle loro c
ause.
Molte persone rifiutano di fare qualunque cosa sino a che le posizioni planetari
e non sono favorevoli. Mentre non è indice di ignoranza iniziare degne imprese in
momenti astrologicamente propizi, attendere un cambiamento nella posizione dei p
ianeti, prima di attuare importanti mutamenti nella vita, significa semplicement
e affermare una dipendenza passiva dal fato.
Chiunque agisca con profonda fede in Dio, agirà sotto migliori influenze di quelle
che potrebbe sperare di ottenere consultando i cieli per trovarvi aspetti favor
evoli.
Qualunque cosa abbiamo fatto in questa vita o nelle vite passate, può essere disfa
tto. Se un particolare Karma è forte, può almeno essere modificato. La chiave della
vittoria sul Karma è il potere della volontà, tenuto in sintonia conscia con il Pote
re Supremo attraverso la meditazione.
Le stelle influenzano le nostre vite soltanto in accordo ai modelli che noi stes
si abbiamo stabilito nel passato. Il modo migliore, perciò, per migliorare il nost
ro destino è agire deliberatamente in modo tale da contrastare gli effetti negativ
i delle nostre azioni passate.
Specialmente se questo corso d'azione ha origine nella sintonia interiore con Di
o o è adottato sotto la saggia guida di colui che conosce Dio, servirà come antidoto
a tutte le nostre azioni erronee del passato.

Interpretazione
Coppa capovolta che chiamiamo Cielo - I cieli, a cui molti guardano per trovarv
i segni, invece di scegliere il più saggio sentiero del cercare la guida nelle lor
o anime, da Dio. Non alzare le tue mani ad Essa per cercarvi aiuto - Non basatev
i sulle influenze astrologiche per cambiare il vostro destino. La posizione dei
vostri pianeti, nell'oroscopo, non è fortuita. Il vostro oroscopo fu disegnato, me
taforicamente, dalla vostra stessa mano, dalle azioni che voi stessi avete esegu
ito nelle vostre vite. Non invocate, quindi, poteri esterni per il vostro riscat
to. Invocate, piuttosto, Colui che ha creato i cieli e la terra. Egli solo può con
cedervi eterna libertà.

Quartina 53
Con la prima Argilla terrena plasmarono l'Ultimo Uomo,
e quindi seminarono il seme dell'ultimo raccolto:
Sì, il primo mattino della creazione scrisse Ciò che l'Ultima Alba del
Giorno del Giudizio leggerà.

Parafrasi
Quando le anime apparvero inizialmente sulla terra, in forma fisica come uomini
e donne e con il loro attacca mento all'argilla della terra, seminarono i primi
semi del desiderio nei loro cuori; quei semi germogliarono e diventarono piante.
Con gli anni, le crescenti piante del desiderio diffusero i loro viticci nel mo
ndo, attaccandosi a piaceri e possessi terreni. I semi di quelle piante, raccolt
i al tempo della morte, furono riseminati nella successiva incarnazione per prod
urre un nuovo raccolto di desideri.
Ripetutamente le piante divennero seme, furono mietute e quindi nuovamente semin
ate. In ciascuna vita spuntarono nuovi viticci ad abbracciare il mondo ed ogni v
olta le piante karmiche fiorite tornarono seme, onde poter seminare ulteriori ra
ccolti di desideri terreni.
Attraverso innumerevoli incarnazioni, quei primi semi si manifestarono incessant
emente, crebbero, si diffusero, fiorirono e morirono, ciascuna volta per vivere
ancora.
Oggi ci sono innumerevoli anime che, nate in quella prima mattina della creazion
e, stanno ancora vagando nell'ignoranza. Molte di esse staranno ancora vagando q
uando, eoni più tardi, questo universo si ritirerà nello Spirito, con il suo partico
lare ciclo di esistenza terminato, così come stabilito nel Libro Cosmico del Karma
.

Approfondimento
La vita è cosmicamente interconnessa. Gli atomi di un corpo servono ripetutamente
a creare altre forme viventi. I componenti del vostro corpo attuale possono esse
re esistiti in qualche stella o pianeta di un precedente universo, molto prima d
ella creazione di questo universo. Fisicamente, con l'atto stesso del respirare,
scambiamo costantemente con altre forme di vita gli elementi di cui sono compos
ti i nostri corpi attuali.
Anche mentalmente, la vita è relazionata. I pensieri che pensiamo, i sentimenti ed
i desideri che nutriamo, sono vibrazioni che influenzano e sono influenzate da
quelle di innumerevoli altre persone. Nessun pensiero fuggevole ci appartiene re
almente. Può essere prodotto o influenzato da cause esterne. In ogni caso è radicato
nel suo naturale terreno della coscienza, di cui non è altro che una manifestazio
ne. I nostri pensieri sono determinati dal livello di coscienza in cui viviamo.
Nella razza umana, questi livelli di coscienza sono collocati nei chakra della s
pina dorsale (i cancelli, come li ha chiamati Omar Khayyam). Secondo il livello
della coscienza di una persona, i suoi pensieri saranno mondani o spirituali, o
ad un livello tra questi due estremi. Più la sua coscienza è confinata nei chakra in
feriori, più la sua natura manifesterà qualità come la lussuria, l'avarizia o la viole
nza. Più vive nei chakra superiori, più sarà naturale per lui esprimere grande amore,
pace ed armonia.
Più l'energia e la coscienza di una persona sono accentrate nella spina dorsale in
feriore, più questo mondo materiale lo attrarrà. Più sono accentrate nella spina dorsa
le superiore, più i suoi pensieri e sentimenti saranno inclini a Dio.
In ultima analisi, tutti i pensieri, tutti i sentimenti e tutti i desideri sono
radicati nella struttura dell'universo, che è coscienza.
La vita stessa non e che un'ombra dello Spirito, proiettata dalla Luce Divina ch
e risplende attraverso le vibrazioni di energia. Come lo Spirito è eterno, così è la s
ua ombra, l'universo creato. E così è anche la nostra partecipazione nel grande sche
ma delle cose, fino a che le nostre anime si fondono ancora nell'eterno Spirito.
Nel frattempo, siamo vincolati dai desideri presenti e dai modelli delle abitudi
ni ereditate dagli innumerevoli influssi delle vite passate.
C'è qualcosa, nella nostra natura, che si ribella al pensiero di continuare in que
sto modo indefinitamente semplici semi di vita, piantati e ripiantati continuame
nte nel suolo del tempo. Perché sopportare ripetutamente, come le piante guidate d
all'istinto, i duri e incerti climi della nostra esistenza esteriore un sole coc
ente e piogge che senza misericordia abbattono i nostri teneri steli nell'umida
terra?
Da oggi in poi seminiamo semi di devozione, nel suolo del silenzio interiore. Ch
e questi semi producano un raccolto divino nelle nostre menti, che alla fine si
rivelino come la vigna dell'amore divino, che si intreccia gioiosamente attorno
all'Albero della libertà e dell'immortalità perennemente conscia.
Interpretazione
Con la prima Argilla Terrena - La vita come appare inizialmente sulla terra, do
ve sviluppa desideri che rendono schiava la volontà in ripetute manifestazioni su
questo piano. Argilla si riferisce non soltanto alla sostanza di cui sono format
i i nostri corpi, ma anche, persino più specificamente, ai desideri che vincolano
le nostre anime a questo piano di esistenza.
Plasmarono - Le forze cosmiche, angeliche che, come agenti del Divino, portano
ad esistere l'universo materiale.
L'Ultimo Uomo - L'ultimo desiderio terreno dell'ego e la fine del suo Karma indi
viduale; l'eventuale trasmutazione dei principi primari attraverso i cicli salie
nti di evoluzione.
Seminarono il Seme - I semi del Karma di quegli individui furono ancora seminat
i nel suolo della vita per germogliare e crescere in nuovi corpi.
E quindi... dell'Ultimo Raccolto - E di ogni ultimo raccolto.
Primo Mattino della Creazione - l'originale proiezione dello Spirito nella mate
ria.
L'Ultima Alba del Giorno del Giudizio - La fine di questo ciclo universale, co
me ordinato dalla Legge karmica.

Quartina 54
Ti dico - quando, partendo dalla Meta, nella mia predestinata trama di Polvere e
d Anima,
sulle spalle del fiammeggiante Puledro del Cielo, Parwin e Mushtari volarono.

Parafrasi
(Per una chiara comprensione di questi versi in parti, colare, è opportuno fare ri
ferimento all'Interpretazione ).
In una visione cosmica scorsi come tutti gli esseri, incluso me stesso, emersero
innanzitutto dalla fiammeggiante fornace dell'energia cosmica. Percepii come Di
o, secondo il Suo perfetto piano, ci diede corpi perituri, ma anime imperiture,
come Egli creò il prototipo dei nostri corpi umani e stampò sulle nostre anime la Su
a immagine imperiale di perfezione.
Avendoci creato a Sua immagine, Egli ci diede anche l'intelligenza e la libera s
celta di identificarci con il corpo o con l'anima. Il corpo è come noi abbiamo sce
lto sia: un palazzo di piacere o un tempio dello Spirito Universale. La scelta è n
ostra e segna la misura della nostra libera volontà.
Dio ci ha posto su questo palcoscenico cosmico con la promessa che se avessimo a
bbandonato gli illusori piaceri dei sensi e concentrato la nostra attenzione sul
le più sottili percezioni dell'anima, saremmo ritornati a Lui e avremmo vissuto co
n Lui nella gioia per l'eternità.

Approfondimento
Quanto libero arbitrio abbiamo? Essenzialmente questo: di accettare Dio o rigett
arLo; di accettare l'eterna Verità o di rigettarla; di accettare la vera Gioia o d
i rigettarla; di accettare l'Amore o di rigettarlo. Possiamo camminare per il se
ntiero che sale, che conduce all'illuminazione, o per il sentiero che scende, ch
e conduce l'ego sempre più profondamente nella valle nebbiosa dell'illusione.
Se la nostra scelta cade su quest'ultimo sentiero - inizialmente così facile e pia
cevole esso ci porterà sempre più verso la schiavitù. La coscienza degli animali infer
iori è ciò che si incontra su quel sentiero, al di sotto del livello umano. Essi, an
cora più di noi, sono come marionette, manipolate da corde irragionevoli, dal ciec
o istinto. Gli animali inferiori vivono totalmente in obbedienza a modelli di co
mportamento predestinati. L'uomo può ritornare a quel livello ed ancora più in basso
, se lo desidera.
La mucca dei tempi moderni essenzialmente non è diversa dai suoi antenati di migli
aia di anni fa. Tra il bestiame non ci sono Einstein. Definite stupida una parti
colare mucca e avrete descritto con accuratezza ogni altra mucca esistente.
Nella natura umana c'è una maggiore libertà di espressione, una più grande varietà nei s
uoi gradi di affinamento ed intelligenza. L'intelligenza umana, nella sua totali
tà, evolve anch'essa. La razza umana è più introspettiva, più spiritualmente consapevole
oggi di venti secoli fa.
La natura impone limitazioni anche su di noi, ma possiamo e poiché possiamo, dobbi
amo sforzarci senza sosta di elevare ed espandere la nostra coscienza, per poter
riguadagnare pienamente la nostra perduta consapevolezza
dell'immagine divina che Dio ha impiantato nelle nostre anime. Viaggiamo senza s
osta verso quella meta di perfezione finale nello Spirito.

Interpretazione
Partendo dalla Meta - Emanando da Dio, che è la fine ed anche l'origine della cre
azione. La vita, dal suo inizio in Dio alla sua conclusione in Lui, forma un vas
to cerchio. L'anima, alla fine, ha soltanto un destino: completare il suo ciclo
di esistenza.
Nella mia predestinata Trama - La realtà celeste a cui si fa riferimento qui, gia
ce all'interno di noi stessi. Gli impedimenti esterni sono simbolici. La razza u
mana non fu afflitta soltanto da limitazioni karmiche autocreate, ma fu predesti
nata da Dio a reclamare infine la sua divina natura.
Di Polvere ed Anima - L'uomo, la creatura fisica, è semplice polvere, soggetto al
le limitazioni poste su di lui dalla Natura esteriore. Come anima, comunque, e a
l di là di tutte le limitazioni. In essenza, è una per sempre con il Creatore, senza
confini, in una eternità di libertà.
Sulle spalle del fiammeggiante Puledro del Cielo - Cavalcando lo stallone della
focosa Energia Cosmica (Pegaso, il Cavallo Alato). Pegaso è una costellazione nel
cielo settentrionale al di sotto delle Pleiadi e vicino al punto dell'equinozio
invernale. Omar, oltre ad essere un noto matematico, era anche astronomo reale,
alla corte del Sultano Malik Shah.
Parwin e Mushtari - con Parwin ci si riferisce al nostro centro divino; con Mus
htari al centro del nostro potere spirituale. Parwin è il nome persiano delle Plei
adi;
Mushtari, il nome di Giove. Tra le Pleiadi vi è la stella Alcyone, che alcuni anti
chi consideravano il centro e il perno dell'universo. Il fatto che sia stata pos
ta sopra Pegaso (Il fiammeggiante puledro ) viene considerato come promemoria de
l fatto che l'energia cosmica è accentrata in Dio e che anche l'energia umana dovr
ebbe essere focalizzata su di Lui. Sin dall'antichità, gli astrologi hanno conside
rato Giove il pianeta dello sviluppo e dell'intuizione spirituale.
Volarono - Sebbene umano, mi fu dato il potere divino, simbolizzato dalle posiz
ioni stellari, di vincere le mie limitazioni mortali.

Quartina 55
La Vigna mise Radici che se si aggrappano al mio Essere, disprezzi pure l'Erudit
o€:
dal mio Vile Metallo può essere forgiata una Chiave che dischiuderà la Porta fuori d
alla quale egli ulula.

Parafrasi
L'albero della mia spina dorsale ha allungato le sue radici nel suolo che nutre
l'anima della Coscienza Cosmica. Ora vivo accentrato in quella verità. Che importa
se i teologi dediti alla teoria mi deridono? Che importa? Ora che, nel profondo
del mio essere, la mia anima canta!
Dal vile metallo della mia precedente vita mondana si è forgiata una nuova forma:
la chiave della porta del giardino nascosto della realizzazione del Sé!
Quale teologo può definire la verità in modo tale da aumentare la mia fede? E quale
teologo potrebbe proporre un solo argomento che la possa diminuire? L'intellettu
alismo non può produrre le massicce querce della saggezza. Soltanto una fluttuante
sterpaglia di pensieri poco profondi può sopravvivere nell'arido deserto della co
scienza materiale. Le idee, nutrite dal cervello umano, allungano i loro rami di
congettura, secchi e fragili verso un sole indifferente. La loro pretesa di sag
gezza è ridicolizzata quotidianamente dalle tempeste di sabbia del dubbio, dalla f
iera indignazione (il lamentoso gemito del vento), dalle dure burrasche della de
lusione e dagli intermittenti rovesci della miseria causa di improvvise inondazi
oni che ricoprono, senza nutrirlo, l'arido e crepato suolo.

Approfondimento
L'albero della mia spina dorsale ha proteso le radici nel profondo del suolo del
la coscienza cosmica. Il mio essere si aggrappa a questo potente canale di forza
vitale, con i suoi centri sottili di potere divino ed intuizione. La vigna dell
a mia coscienza è stata trapiantata, dall'arido deserto dei desideri materiali al
ricco suolo dello Spirito.
Dalla vile lega della mia vita precedente viene forgiata, con la paziente medita
zione, una chiave che aprirà i centri interiori e mi condurrà completamente fuori da
lla mia prigione corporea dalla gabbia del finito nell'infinità e nella libertà.
La maggior parte dei teologi, poco familiari alle pratiche meditative, vagano in
un labirinto di ragione teorica. Essi deridono il suggerimento che Dio possa es
sere trovato all'interno e deridono l'idea che il sentiero che porta a Lui conte
nga misteriose porte nella spina dorsale.
Qual è la loro alternativa, comunque? Come altri cani del branco umano, essi ulula
no, poiché il Karma infligge loro gli stessi colpi di indegnità e miseria che afflig
gono altri esseri umani non illuminati!

Interpretazione
La Vigna - La spina dorsale, canale di coscienza e forza vitale. Questo canale
di risveglio divino, con le sue radici nel cervello ed i suoi nervi rami afferen
ti ed efferenti al di sotto, nelle antiche scritture è stato paragonato ad un albe
ro capovolto. Poiché le sue radici sono nel cervello, si può dire che cresca verso i
l basso dal cielo della coscienza. Tale albero deve essere trapiantato dallo ste
rile crepato suolo dei desideri terreni, nel perenne, fertile suolo della coscie
nza cosmica.
Mise Radici - Messo una nuova radice nel suolo della Coscienza Infinita.
Si aggrappano al mio Essere - Una persona che medita profondamente trova che la
sua coscienza, nel corso del tempo, si accentra nella regione della spina dorsa
le. Qui risiedono le forze più sottili che conducono al risveglio divino. Le azion
i eseguite dal cercatore, mentre avanza, emanano da questo centro spirituale.
Disprezzi pure l'Erudito - Che il teologo derida da dietro il suo mucchio di li
bri pieni di teorie intellettuali.
Dal mio Vile Metallo - la preziosa sostanza della vita che, precedentemente, us
ai male per le mie abitudini materiali.
Forgiata una Chiave - La chiave per la realizzazione del Sé, creata dalla profond
a pratica delle tecniche di meditazione.
Che aprirà la Porta - Che aprirà la porta, arrugginita dal disuso, che si apre sull
e pianure dell'eterna libertà.
Fuori dalla quale egli ulula - I teologi credono nella religione, ma pochissimi
, tra essi, cercano di sperimentare le sue verità. Soffrono, quanto qualunque non
credente, la scontentezza e la paura che sempre piagano la coscienza dell'ego. V
ivendo all'esterno del cielo, nella coscienza dei sensi, perdono l'accesso al mo
ndo interiore di divina comunione.

Commento del curatore


Originariamente, la maggior parte di queste quartine (sebbene non tutte), furono
scritte per essere lette individualmente. In molti casi, si susseguivano in una
sequenza logica. Edward FitzGerald le ordinò in un modo che egli credeva ragionev
ole. Considerando la sua convinzione che Omar Khayyam fosse un materialista senz
a alcun interesse per gli insegnamenti spirituali, è rimarchevole che l'ordine di
FitzGerald fluisca così bene persino da un punto di vista spirituale.
Questa quartina, comunque, costituisce l'esempio di parecchie altre quartine, ne
l poema, che escono dal flusso naturale. Omar Khayyam, avendo descritto i suoi e
levati conseguimenti spirituali, qui fa un passo indietro ad un punto, nell'evol
uzione dell'anima, in cui la chiave per la realizzazione del Sé non è ancora stata f
orgiata.
Lo stretto parallelo di FitzGerald, nella sua selezione, al naturale ordine di e
voluzione spirituale, è un esempio dell'unità della vita su ogni livello. Come sopra
, così afferma l'antica dottrina Ermetica, così sotto .

Quartina 56
E questo io so€: che l'unica Vera Luce accenda l'Amore o il furore mi consumi comp
letamente,
una Sua fuggevole Occhiata, colta all'interno della Taverna, è migliore che perder
si nel Tempio esteriore.

Parafrasi
Questo è per sempre certo che la Saggezza mi riempia di compassione universale e m
i faccia bramare di guidare le anime fuori dall'oscurità nell'eterna luce o che ac
cenda in me la decisione di distruggere il mio ego ed i suoi desideri egoistici,
è essenziale che io viva ispirato e guidato da Te. Nella Tua luce prospero; al di
fuori di Te, languisco per sempre.
E di gran lunga preferibile una sola fuggevole occhiata di Coscienza Cosmica all
'interno della taverna di questo corpo - la visione ottenuta bevendo il vino
della beatitudine nella meditazione - che perdere questi preziosi anni di vita
in una semplice adorazione esteriore.
Che parodia della religione! Permettere alla dolcezza del Tuo silenzio interiore
di essere affogato nel clamore e tumulto delle letture nel tempio, delle discus
sioni dei teologi e dei rumorosi rituali.

Approfondimento
Molti luoghi di culto sono modelli di grazia e bellezza; essi ricordano con la m
aestosa pietra le meraviglie trascendentali di Dio. Nessun simbolo, comunque, può
sostituire la Realtà che rappresenta. Dio dev'essere sperimentato nell'anima. Non è
sufficiente provare un vago timore reverenziale per le divine meraviglie che sco
rgiamo forgiate nella pietra o che udiamo descritte nelle Scritture. Persino un
contatto con Dio, in meditazione, riempie l'anima di beatitudine e saggezza molt
o al di là della pallida speranza nutrita dai preti attraverso i rituali e i disco
rsi eruditi.
La religione, che racchiude la verità in una rappresentazione superficiale di form
e esteriori, imprigiona l'anima, la cui natura è di espandersi esternamente all'in
finito. Se la devozione è focalizzata solo sugli aspetti superficiali della religi
one, diventa fanatismo. Se il naturale potere di ragionamento dell'uomo è limitato
da troppi dogmi, egli diventa bigotto e intellettualmente confuso. La tendenza
naturale della religione esteriore è verso la costrizione, che da luogo alla disil
lusione spirituale. Soltanto l'intuizione porta la calma certezza della saggezza
.
È privo di significato discutere senza fine sul modo migliore di vivere la propria
religione esteriormente: che sia servendo Dio attraverso i propri simili o rinu
nciando completamente al coinvolgimento mondano. La cosa essenziale è essere sempr
e consci della Presenza Divina all'interno. Il vero cercatore attingerà ogni pensi
ero, ogni ispirazione, da quella beatifica sorgente interiore.
Che peccato che così tanti religiosi, ispirati dalla grazia formale dei templi ded
icati alla gloria di Dio, raramente attingano ispirazione più profondamente, cerca
ndo Dio
all'interno, nella meditazione. Non vedono che i loro corpi sono i templi vivent
i di Dio? CerchiamoLo umilmente nel silenzio. Durante l'attività dei nostri giorni
stringiamo la Sua mano in segno di amorevole ricordo.

Interpretazione
E questo io so - La certezza di un'infallibile intuizione.
L'unica Vera Luce - La saggezza Divina, la Sola ed Unica, per sempre distinta
dai numerosi tentativi di avvicinare la verità tramite sentieri di conoscenza inte
llettuale.
Accenda l'Amore - La compassione nata dall'anima, universale nelle sue simpati
e, risveglia il desiderio di servire Dio in tutto.
Il Furore mi consumi completamente - Che Dio mi ispiri a servire gli altri nel
Suo nome, o accenda in me la determinazione di rinunciare completamente ai coinv
olgimenti mondani e consumi questa coscienza dell'io e mio nel fuoco dell'assolu
ta, impersonale saggezza.
Una Sua fuggevole Occhiata - Un fuggevole sguardo di coscienza divina riflesso
nel fiasco della meditazione.
All'interno della Taverna - Nel caravanserraglio o locanda del corpo umano, dove
l'anima soggiorna per poche, brevi ore di vita terrena prima di ripartire per i
l suo lungo pellegrinaggio di incarnazioni.
Perdersi nel Tempio esteriore - Perdersi nelle trappole esteriori della religi
one, senza mai pensare di contattare Dio, il destinatario di tutte le adorazioni
nel tempio. I credenti religiosi spendono troppo tempo nel discorrere su Dio o
nel pregarLo, senza mai cercare di conversare con Lui. La loro ricerca superfici
ale non li conduce mai alla Presenza Nascosta che risplende nel cuore di ogni at
omo.

Quartina 57
Tu, che riempisti di Trabocchetti e di Gin la Strada sulla quale dovevo vagare,
non mi avvilupperai con reti di Predestinazione
per poi imputare la mia Caduta al Peccato€?

Parafrasi
Qui l'anima parla all'ego: Sei stato tu soltanto a rovinare la strada sulla qual
e dovevo viaggiare nella libertà dell'anima. Le sabbie mobili dell'ignoranza che h
ai creato mi hanno risucchiato ripetutamente nella morte spirituale. I tuoi into
ssicanti piaceri sensoriali, in cui hai sguazzato fino allo stordimento, hanno r
eso ottuse le mie sottili percezioni di saggezza divina.
Darai ora la colpa della mia caduta ad influenze esteriori, alla predestinazione
o a Satana?

Approfondimento
L'uomo, nella sua anima, non è predestinato ad essere né buono né cattivo. Mentre il v
izio e la virtù possono sembrare innati, ogni tendenza umana e autoacquisita, o in
questa vita o in vite precedenti. È il risultato di scelte individuali.
Razionalizzare i propri difetti con affermazioni come€:
"Sono cattivo soltanto a causa del mio Karma che mi rende tale", o, "Satana mi h
a spinto; e stata colpa sua, non mia", significa ragionare pericolosamente. Sfor
tunatamente, molte persone fanno proprio questo genere di argomentazione. Da qua
lche parte, esse sperano, nascosta nell'ampio ed affollato deposito delle loro e
sperienze passate, deve esistere qualche buona scusa: qualche peccato, a lungo d
imenticato, commesso non da loro, ma contro di loro; qualche influenza di fronte
al cui potere esse non sono state altro che vittime (Quanto spesso si ode l'esp
ressione: Ha peccato contro la sua volontà ).
Nei tempi moderni, con la psicoanalisi che è oggetto di diffuso interesse, le pers
one vengono condizionate ad attribuire i loro problemi all'atteggiamento che gli
altri hanno nei loro confronti alla crudeltà o all'indifferenza dei genitori, deg
li insegnanti, della società, di "circostanze esasperanti qualunque scusa è valida p
er evitare di dover fronteggiare il bisogno di migliorarsi.
È un semplice sotterfugio, da parte dell'ego, il fatto di vantare impotenza di fro
nte alle difficoltà. Le radici dei nostri problemi vengono perse di vista nel subc
onscio. Siamo stati noi stessi a dar vita a queste radici, con le errate azioni
che abbiamo eseguito nel passato. Oggi, se qualcuno si comporta male verso di no
i, è lui che biasimiamo quando
ci sentiamo feriti. Che possiamo avere attratto quella ferita, in qualche modo,
non entra mai nelle nostre menti. Se la nostra fortuna si rivolge contro di noi,
biasimiamo qualunque cosa e chiunque, ma non noi stessi. Tuttavia siamo noi, co
n il nostro magnetismo proiettato dal nostro Karma, ad aver attirato quel compor
tamento che ci ha ferito o quella dannata sfortuna .
Ogni circostanza nelle nostre vite, ogni caratteristica, ogni abitudine, per qua
nto ripudiata da noi ora, è stato qualcosa che abbiamo creato noi stessi, recentem
ente o nel lontano passato. Ognuna di queste è stata causata dal nostro abuso del
libero arbitrio che Dio ci ha dato inizialmente. Ci ha dato la libertà di ritornar
e a Lui, se così decidiamo, o di permettere alle nostre vite di fluire all'esterno
, futilmente, verso indulgenze sensoriali. Da Lui, la sola Fonte della vita, flu
isce ogni forza e bontà. Se la nostra forza vitale fluisce esternamente, continuam
ente, estraniandosi dalla divina sorgente interiore, entrando in un deserto arid
o, nelle sterili sabbie della coscienza materiale, i suoi ruscelli vengono assor
biti e scompaiono.
Non biasimate nessuno per il male che vi assilla. Accettate la responsabilità dell
a vostra vita e di qualunque sfortuna possiate incontrare. Fate del vostro megli
o, con ferma risoluzione, per eliminare le tendenze nocive nella vostra natura.
Soprattutto, ritornate a Dio.
Soltanto con perfetta onestà e sforzo dinamico eliminerete per sempre l'influsso d
ell'illusione satanica nella vostra vita. Ricordate, siete stati voi a invitare
quell'influenza con i vostri pensieri ed azioni. Da oggi in poi vivete guidati d
alla saggezza divina all'interno.

Interpretazione
Tu - L'illusa pseudoanima o ego.
Riempisti la Strada nella quale dovevo vagare - Ostruisti il sentiero della sa
ggezza e della realizzazione del Sé.
Trabocchetti - I lacci dell'ignoranza e della miseria: paludi mentali di abitud
ini errate cui l'anima trova difficile districarsi.
Gin - I piaceri sensoriali ottundono l'intelletto ed ostruiscono gli sforzi spi
rituali di chiunque indulga in essi.
Mi avvilupperai con reti di Predestinazione - Con fallaci ragionamenti l'ego ce
rca di paralizzare la mia volontà divina. Il suo scopo era di tenermi prigioniero
della mia personalità di convincermi che ero predestinato per sempre nell'ignoranz
a.
Per poi imputare la mia Caduta al Peccato - E confonderai le cause effettive co
n gli effetti in altre parole: Metterai il carro di fronte al cavallo .
Poiché le tendenze karmiche negative non sarebbero venute alla superficie della no
stra mente se partecipato attivamente in quelle illusioni, noi stessi dobbiamo o
ra lavorare per superarle.
Innanzitutto, in ordine di importanza, dobbiamo eliminare le tendenze stesse. Qu
alunque cosa abbiamo fatto nel passato, possiamo disfarla. Abbiamo fatto scelte
errate. Ora facciamo quelle giuste. Ognuno è responsabile, in ultima analisi, del
proprio destino. Si può sfuggire al proprio cattivo Karma non con lamentosi gemiti
, ma accettandone la piena responsabilità e, quindi, abbracciando il buono.

Quartina 58
Tu, che creasti l'Uomo dalla vile Terra, e che con l'Eden concepisti il Serpente€;
per tutto il Peccato con cui è annerito il Volto dell'Uomo,
dagli il Perdono - e prendilo€!

Parafrasi
O Satana dell'Ignoranza! Per mezzo delle tentazioni materiali hai trasformato l'
uomo, creato ad immagine di Dio, in un essere inferiore. O Forza del Male, sei s
tata tu che, nella tua ira contro ogni virtù celestiale e nel tuo odio per la pace
divina e l'autocontrollo, hai escogitato la spesso abusata allettante, ma che a
vvelena la felicità - forza sessuale, avvolta come un serpente alla base della s
pina dorsale.
Sei tu che hai annerito con cattivi pensieri l'immagine divina nell'uomo. Tu sai
dove riposa la responsabilità: non è solo dell'uomo. Gli devi il tuo perdono. E gli
devi anche di chiedere il suo in cambio.

Approfondimento
L'uomo deve accettare la responsabilità per il fatto che ha ceduto alla tentazione
, in primo luogo. Soltanto prendendo il biasimo sulle sue spalle, può sperare di c
ambiare in meglio. Tuttavia, l'illusione non fu sua creazione. Dio, nel creare l
'universo, creò l'illusione!
Satana è quell'aspetto della Coscienza Infinita che dà forza all'illusione di una re
altà separata da Dio. E Satana che ha escogitato il serpente dell'ipnotica tentazi
one sensoriale. Satana è colui che nutre l'avidità umana, l'egoismo, la tentazione s
essuale, l'ira, l'orgoglio, l'odio ed altri tratti che rinforzano l'ego. Satana
lavora consciamente per contrastare le qualità che fanno ricordare Dio, l'autocont
rollo, l'altruismo, la beatitudine dell'anima, il perdono, l'umiltà e l'amore.
L'uomo deve coraggiosamente accettare la responsabilità della sua stessa caduta. L
'autocommiserazione metterà soltanto il sigillo sulla sua distruzione. Allo stesso
tempo, un'attitudine troppo rigida, se non è sostenuta dalla dolcezza dell'amore,
alienerà l'uomo da Dio.
E che cos'è Dio se non l'Amore stesso? È importante comprendere che lo stato dell'uo
mo, se visto impersonalmente, non è soltanto biasimevole, ma anche meritevole di c
ompassione.
Dio, nel Suo amore supremo, brama di aiutare i Suoi figli umani che sono soggett
i a così tante tentazioni. L'uomo riceve, specialmente durante la giovinezza, trop
po pochi avvertimenti, nei loro confronti, da parte della saggezza.
Ma per Dio, non sarebbe, comunque, mostrare compassione, piuttosto, una pietà debi
litante, se privasse la razza umana dell'opportunità di crescere? Per lo sviluppo
spirituale è necessaria la forza interiore. Senza di essa, non meriteremmo mai il
Regno di Dio, né avremmo la forza di volontà e la chiara saggezza per entrarvi.

Interpretazione
Tu - Satana o ignoranza.
Creasti dalla vile Terra - Hai trasformato la luce divina all'interno dell'uomo
in una sostanza inferiore.
Uomo - Razza umana, creata ad immagine di Dio.
Eden - Lo stato dell'originale, immacolata felicità.
Concepisti il Serpente - Escogitasti le spire dell'energia sessuale come sost
ituto della divina estasi e della comunione divina.
Tutto il Peccato - Tutto il peccato o Karma e le tentazioni di Satana; le trasg
ressioni della legge, sia sociale che divina.
Annerito il Volto dell'Uomo - Oscurato dall'ignoranza spirituale.
Dagli il Perdono e prendilo! - L'uomo non dovrebbe attribuire le sue sfortune a
ll'Illusione Cosmica, poiché la sua risposta all'illusione fu una sua decisione. L
'Illusione Satanica, tuttavia, è un fattore vitale per tenere l'uomo assoggettato
alla tentazione sensoriale. L'illusione stessa non fu creata dalla razza umana.
Satana è una forza cosmica conscia. Equilibra con l'attrazione centrifuga dei desi
deri materiali l'attrazione centripeta dell'Amore Divino.
Questo equilibrio è necessario per la preservazione dell'universo manifesto.

Commento del curatore


Poiché per le menti moderne Satana è un concetto antiquato, sarà bene completare quest
o punto con un approfondimento sul significato metafisico di questo termine. Ovv
iamente, in un universo che contiene centinaia di miliardi di galassie, parlare
di Satana in termini personali per esempio come di un uomo tutto vestito di ross
o con le corna, una coda egli zoccoli è assurdo, come lo è parlare di Dio come di un
vecchio che potrebbe aver posato per Michelangelo quando dipinse Il Giudizio Un
iversale e La Creazione di Adamo nella Cappella Sistina.
Tuttavia, Dio è personale nella Sua relazione con noi. L'onnipresenza comprende l'
infinitesimale così come l'infinito. Dio è altrettanto presente nell'elettrone come
nelle più vaste galassie. I devoti, in tutte le epoche, hanno testimoniato che Egl
i ascolta e risponde alle amorevoli preghiere dei Suoi figli. In questo caso, è ra
gionevole supporre che quella coscienza che mantiene la creazione in uno stato d
i equilibrio, proiettando l'energia all'esterno, in opposizione all'amore dello
Spirito che attira all'interno, è anch'essa onnipresente e deve essere conscia di
noi, individualmente, cosi come lo è Dio.
Dio stesso non proietta il male. Inizialmente, la creazione che Egli proietta è un
riflesso, o un eco, della Sua perfezione. La relatività è, comunque, intrinseca all
a creazione stessa. Soltanto lo Spirito Supremo, al di là di tutta la relatività, è as
soluto.
Il male risulta dal fatto che a quel flusso esterno di coscienza viene dato il s
uo innato impulso di continuare a muoversi nella direzione esteriore, dell'appar
ente separazione da Dio. Più grande è la coscienza della separazione, più è flebile l'ec
o della perfezione. L'impulso di aumentare la distanza, per cosi dire, tra la cr
eazione e la sua sorgente nel Divino, aumenta anche la distanza tra la perfezion
e e l'imperfezione. Il flusso esteriore dell'energia genera il suo magnetismo, c
he è capace di attirare la coscienza degli esseri umani lontano dal loro centro in
teriore in Dio.
Yogananda una volta disse€: "Ero solito pensare che Satana fosse semplicemente un
concetto mentale. Ora che ho realizzato Dio, mi unisco alla testimonianza di tut
ti coloro che l'hanno trovato prima di me: Satana esiste. È una forza conscia e la
vora deliberatamente per tenere la razza umana sotto il dominio dell'illusione"
.
Dio e Satana possono influenzarci, spiegò Yogananda, soltanto nella misura in cui
lo permettiamo loro. Se i nostri pensieri sono rivolti a Dio, Egli ci eleverà nell
a Sua beatitudine; e se sono divini nel senso di gentili, servizievoli e spiritu
almente evolutivi, Egli ci attirerà verso quella beatitudine. Ma se il nostro cuor
e brama godimenti materiali e nutre attaccamenti sensoriali, ci troveremo ad ess
ere trascinati verso l'esteriorità da un potere più grande del nostro.
Qui giace il segreto della grazia divina, senza la quale non viene nessun bene d
urevole, ma che è concessa soltanto nella misura della nostra ricettività ad essa; n
on è mai imposta.
Alla fine, quello con cui abbiamo a che fare, nella vita, sono le correnti della
coscienza, non materia inconscia. Ci sono poteri angelici capaci di ispirarci e
d elevarci ad altezze spirituali. E ci sono poteri demoniaci capaci di trascinar
ci nelle profondità dell'oscurità spirituale, della miseria e del dolore. Come non c
i sono limiti immaginabili alla bontà e alla virtù, così non ci sono limiti immaginabi
li al male, alla
confusione spirituale e mentale, alla contrazione dell'ego, all'amarezza ed alla
sofferenza.
La scelta è dell'uomo. Non possiamo evitare di essere influenzati, poiché siamo part
e di una realtà infinita, da cui è impossibile divorziare, nonostante le nostre disp
erate affermazioni di orgoglio egocentrico. Possiamo scegliere Dio, o possiamo d
ecidere di rimanere identificati con il Suo sogno cosmico. Ci influenzerà soltanto
la nostra scelta.

Quartina 59
Ascolta ancora. Una Sera, alla Fine del Ramadan, Prima che la Luna sorgesse, In
quel vecchio Negozio del Vasaio, ero solo Col Popolo d'argilla schierato a File.

Parafrasi
Ascoltami attentamente: ero seduto, una sera, verso la fine della meditazione, p
rima che la luna dell'intuizione divina fosse sorta nel mio sguardo interiore. I
ntrospettivamente, nel solitario crepuscolo della mia anima, ponderai su quella
Presenza da cui fluisce tutta la creazione e per mezzo della quale innumerevoli
anime sono racchiuse in corpi umani.
Mi attardai un po', ritirato dal tumulto terreno, tuttavia consapevole di esso.

Approfondimento
Dopo la meditazione, nel velato crepuscolo di una mezza saggezza, il cercatore d
ovrebbe sforzarsi di mantenere la sua consapevolezza di quella grande Fonte di e
sistenza da cui appaiono tutte le forme terrene.
Più si gioiscono i pacifici effetti, alla fine della meditazione, più rapidamente si
svilupperà l'intuizione.
Mentre emergete dalla meditazione, trattenetevi lontano, in qualche modo, inizia
lmente, dal circostante frastuono. Non grattate le vostre marce mentali ritornan
do troppo velocemente all'attività esterna. Riportate alla mente la dolcezza che a
vete lasciato dietro di voi nel silenzio.
Con il vostro graduale ritorno alla vita esterna, agite
consciamente da quel centro di pace interiore e divina.

Interpretazione
Ramadan - Un santo periodo islamico di preghiera e digiuno. Ha la durata di un
mese, in cui il fedele viene incoraggiato ad approfondire il suo contatto con Di
o.
Prima che la Luna sorgesse - Prima che l'occhio spirituale interiore si aprisse
.
Negozio del Vasaio - La creazione di Dio.
Ero solo - Rimasi per un po' nella solitudine del silenzio, ritirato dal frastu
ono terreno, tuttavia non inconsapevole di esso.
Popolo d'argilla - Gli esseri umani interminabilmente soggetti al cambiamento f
isico ed alla morte.

Quartina 60
E, strano a dirsi, tra la Moltitudine Terrena qualcuno poteva esprimersi, mentr
e altri no: e improvvisamente uno più impaziente gridò: "Scusate, chi è il Vasaio e c
hi il Vaso?"
Parafrasi
Com'è strano che, sebbene la razza umana si sia evoluta da un comune prototipo, gl
i esseri umani siano così enormemente diversi! Alcuni sono saggi; altri sono immer
si nell'ignoranza. Alcuni sono brillanti ed intelligenti; altri ottusi e stupidi
. Qualcuno è acuto ed abile nell'esprimersi; altri non sanno dare un'espressione c
hiara al più semplice pensiero. E tuttavia, la pienezza della Verità Divina risiede
all'interno di tutti ugualmente!
Perché questa incongruenza? Pochi ne comprendono la ragione.
Biasimano il fato. Biasimano un Dio capriccioso. Agitando i pugni per l'ira cont
ro l'universo, si dichiarano atei.
Occasionalmente - ahimè troppo raramente! - qualcuno pondererà sul più profondo sign
ificato della vita. Nella profonda introspezione, costui esprimerà il pressante de
siderio di comprensione: Chi è il Creatore di questo corpo? E qual è il mistero dell
a nostra esistenza?

Approfondimento
Alcune persone analizzano le loro esperienze di vita ed attingono da esse un pro
fondo significato. Così, crescono verso una saggezza superiore.
Altre brancolano senza riflettere per tutta la vita, come se avessero dei paraoc
chi mentali. Sembra effettivamente che preferiscano vivere nell'ignoranza!
Dio è responsabile di questa disparità?
Ogni inclinazione nella natura umana la saggezza e l'ignoranza, l'intelligenza e
la stupidità, l'eloquenza e l'incapacità di esprimersi non è dovuta a nessuna arbitra
rietà da parte del Vasaio. Piuttosto, gli esseri umani hanno scelto di essere ciò ch
e diventano.
Tutti noi, molto semplicemente, siamo il prodotto di noi stessi. Siamo ciò che abb
iamo fatto di noi stessi. Ad ogni anima è stato dato il libero arbitrio all'inizio
del suo lungo, tortuoso viaggio attraverso il tempo. Dio non ha mai avviato qua
lcuno sulla strada della vita dotato di un intelletto debole né ha accolto altri c
on la fanfara, dotandoli di una brillante capacità di ragionamento. Se qualcuno de
siderasse esprimersi più compiutamente o distinguersi con qualità degne, deve lavora
re, come hanno fatto gli altri, per svilupparsi.
Ricordate, infine, che la perfezione si può ottenere solo sintonizzandosi con la g
uida interiore dell'anima.

Interpretazione
Moltitudine Terrena - Gli innumerevoli individui che nascono costantemente sull
a terra.
Qualcuno poteva esprimersi - Qualcuno di loro manifestava saggezza, sottile int
uizione e sensibilità in vita sua.
Altri no - Altri vivevano le loro incarnazioni ottusamente, affondati nell'igno
ranza e nell'oscurità spirituale.
Improvvisamente uno - Uno spinto dall'introspezione e dalla crescente fame spir
ituale.
Chi è il Vasaio? - Chi è il Creatore degli esseri umani?
Vaso - Il recipiente corporeo che la mente discriminante riconosce non come il
creatore della vita, ma soltanto come un veicolo per la sua espressione terrena.
Quartina 61
Poi un altro disse - "Sicuramente non invano, la mia Sostanza dalla comune Terra
fu presa,
non perché Colui che sottilmente mi diede Forma mi trasformi ancora in comune Terr
a."

Parafrasi
Allora gridò un altro cercatore della Verità: "Non c'era uno scopo conscio dietro al
la mia creazione? Com'è avvenuto che la materia senza vita è stata tramutata in ques
ta carne vivente e percipiente? E com'è possibile che questa manifestazione della
coscienza si disintegri, per diventare ancora una volta inerte?
Può l'incoscienza dare origine alla coscienza? E la coscienza dipende dalla materi
a inconscia per sostenersi?
Se la materia inconscia è la realtà, allora la vita è veramente vissuta invano!

Approfondimento
Questo paradosso si pone di fronte ad ogni persona che brama di conoscere il sig
nificato della vita: la vita ha
uno scopo? Avviene tutto, in ultima analisi, invano?
Sicuramente, la vita deve essere senza scopo, se la coscienza non è null'altro che
il prodotto dell'incoscienza. Parlare di qualunque cosa, comunque, definendola
vana significa sottintendere uno scopo deviato. Nulla può essere invano", se l'inc
oscienza è la realtà, poiché in questo caso quale scopo ci sarebbe da deviare?
Anche l'implicazione successiva è chiara: se la materia inconscia non è la realtà e se
lo scopo conscio soggiace a tutta la creazione, allora soltanto la coscienza è la
Realtà,
una Realtà della quale anche la materia partecipa.
La questione tocca uno dei più profondi insegnamenti dell'Oriente, un insegnamento
di cui Omar Khayyam era un illuminato esponente. Questa visione della realtà ha t
rovato opposizione sia tra gli scrittori cristiani che tra quelli musulmani ed e
brei ed è alla base del motivo per cui Omar senti la necessità di scrivere usando de
lle metafore. Spiega, comunque, il paradosso stesso proposto in questa quartina:
la Coscienza non apparve temporaneamente dall'incoscienza, poiché ogni cosa nell'
universo è espressione della Coscienza.
Dio sognò l'esistenza dell'universo. Tutte le cose, come manifestazioni della Sua
coscienza, hanno racchiuso all'interno di loro stesse il germe della consapevole
zza. Il Divino indossa la materia come un velo. Dio non è totalmente altro, come a
ffermano i teologi Cristiani.
Nelle rocce e nel suolo Dio dorme. Egli raffina la materia sino al massimo grado
della bellezza nell'oro, nell'argento e negli altri minerali, così pure come nell
e gemme. Così, persino nella materia, Egli indica la possibilità della perfezione.
Nelle piante proietta movimenti gentili, indicando ancor più apertamente la coscie
nza che si esprime nel Suo sogno. Nei fiori e nei boccioli, con la loro fragranz
a e le loro variopinte ghirlande di petali, Egli sorride in modo invitante come
per dirci: RicordateMi.
Negli uccelli e negli animali Egli proietta la Sua coscienza come attività. Nel ci
nguettare del tordo e dell'usignolo, l'Infinito Silenzio si trasforma in canto.
Nelle gazzelle la Vibrazione Cosmica assume grazia e movimento; nelle antilopi,
velocità; negli elefanti, potere e dignità. Gli animali rivelano molte qualità del Div
ino.
Nella razza umana, l'evoluzione consegue il suo più alto sviluppo. Dio proietta la
Sua intelligenza più pienamente nell'uomo. Dio ci da l'abilita di vedere e apprez
zare la Sua creazione. Attraverso le rocce Egli ci chiama ad essere fermi nella
verità. Attraverso le piante e i frutti nutrienti, ci invita a cercare il nutrimen
to dell'anima in Lui. Per mezzo dei fiori, suggerisce alle nostre menti la Sua i
nfinita bellezza.
La coscienza è il nocciolo della forma. Attraverso gli animali, Dio ci dà un'opportu
nità per osservare quel nocciolo che germoglia fuori dai suoi limiti. La nostra co
nsapevolezza della coscienza, mentre appare sempre più palese mente attraverso l'e
voluzione, ci esorta a cercare superiori livelli di consapevolezza. La consapevo
lezza degli innumerevoli livelli di intelligenza negli esseri umani, ci dà un ince
ntivo a sviluppare livelli sempre superiori in noi stessi.
Il progresso dei bambini verso la maturità suggerisce che, come adulti, potremmo c
ontinuare a crescere in una
maturità sempre superiore. L'immaturità emotiva negli adulti ci conduce a mettere in
discussione le regole stesse della maturità, come sono definite generalmente, in
termini di età. Il riso ed il pianto dei neonati rivela alla nostra mente la natur
a effimera della gioia e dei dolori umani osservate come il loro riso discenda i
n un attimo dagli assolati picchi montani alle valli della più oscura miseria!
Nelle anime realizzate Dio dimostra, finalmente, il più alto potenziale dell'uomo.
I maestri sperimentano in se stessi la Sua onnipresenza ed onniscienza, il Suo
amore e la sua beatitudine. Di fronte al distaccato e calmo sguardo di quei Cris
ti viventi sulla terra, Dio ritira la Sua proiezione di sogno dell'universo per
rivelarSi pienamente e per rivelare l'anima come parte di quell'ampio Essere.
Nel cuore di ogni atomo dimora, per sempre indistruttibile, l'impulso divino così
fiocamente espresso, esternamente, da sembrare non esistente - l'impulso a tra
sformarsi in Spirito. L'evoluzione è una manifestazione della coscienza divina sem
pre più chiara, sempre più aperta.
La resurrezione di Gesù, apparentemente così miracolosa, e tuttavia al di là della cap
acità di credere dello scettico, fu una prodezza che è stata dimostrata ripetutament
e dai grandi maestri in tutte le epoche; fu una dimostrazione, su scala umana, d
i come Dio pose in esistenza l'universo.
Nell'opinione degli esseri umani non risvegliati, la coscienza appare come conse
guenza dell'evoluzione, non come sua causa. La coscienza, a loro, sembra soltant
o una funzione dell'attività del cervello. Un Maestro Realizzato, d'altra parte, r
iconosce il suo intero corpo, non soltanto il suo cervello, come un'espressione
della coscienza. All'uomo mondano, il corpo sembra fatto di argilla". Al maestro
, appare come manifestazione del puro Spirito.
Un maestro qualche volta dimostra questa realizzazione ai suoi discepoli, smater
ializzando il suo corpo a volontà o manifestandolo in più di un luogo alla volta (fe
nomeno conosciuto nella tradizione Cristiana come bilocazione; n.d.c.), come pur
e ricreandolo effettivamente dopo la sua morte fisica, come fece Gesù quando riapp
arve ai suoi discepoli. Queste cose sembrano miracolose alle persone mondane. Pe
r colui che ha realizzato la Verità, comunque, non sono più miracolose della vita st
essa, poiché tutte le cose, in un certo senso, sono miracolose: la foglia stessa è u
na espressione delle meraviglie di Dio. In un altro senso, nulla è miracoloso, poi
ché tutte le cose manifestano, a differenti livelli di coscienza, il grande piano
della creazione universale.

Interpretazione
Poi un altro disse - Allora un altro cercatore della Verità indagò.
Sicuramente non invano - Sicuramente, nel grande modello delle cose, è situato un
o scopo nascosto.
La mia Sostanza - I componenti fisici del mio corpo.
Dalla comune Terra - Dalla terra, sorgente e sostanza comune a tutti i corpi fi
sici.
Colui che sottilmente mi diede Forma - Il Creatore che, con infinita saggezza,
formò e animo il mio corpo dalla terra, cosicché esso vibrò di vita.
Mi trasformi ancora in comune Terra - Riconverta il mio corpo nel suolo da cui è
originato ed in cui tutti i corpi, alla fine, sono riassorbiti.

Quartina 62
Un altro disse - "Ma no, mai uno stizzoso Ragazzo Romperebbe la Coppa da cui ha
bevuto con Gioia; Colui che ha creato il Recipiente con Amore puro E fantasia lo
distruggerà in un accesso di Furia?"

Parafrasi
Sicuramente, rifletté un altro cercatore della verità, nessun essere umano normale,
per quanto immaturo, ucciderebbe coloro che gli hanno portato felicità.
Come potrebbe Dio, che è l'Amore stesso, provare ira verso di noi? Distruggerà stizz
osamente il recipiente della vita che Egli stesso ha creato? L'ha modellato nell
a gioia, delicatamente e con immaginazione divina. Da questo recipiente egli bev
e i nostri teneri sentimenti di devozione per Lui. Sicuramente, essendo saggezza
suprema, Egli deve aver creato la morte, come ha fatto con la vita, per uno sco
po buono ed utile.

Approfondimento
La morte non è accidentale, nemmeno quando lo sembra. La morte è giusta, anche quand
o sembra ingiusta. La morte è gentile, anche quando sembra crudele.
La gentilezza della morte è dovuta al fatto che la legge karmica stessa è gentile, i
n quanto ci dirige con stabilità verso la saggezza e l'assoluto compimento. La leg
ge è senza compromessi; la morte, qualche volta, è come il bisturi di un chirurgo. L
a malattia, gli incidenti e le infermità della vecchiaia non vengono arbitrariamen
te, ma in risonanza con i tempi cosmici; sono conseguenze delle nostre azioni pa
ssate. Tuttavia, lo scopo che sottostà ad essi è l'amore.
Le persone spiritualmente ignoranti spesso accusano il Creatore di essere un Dio
di furia e vendetta. Per le loro menti, il dolore, la sofferenza e la morte son
o giudizi divini imposti sulla razza umana; non vedono come esse stessi provocan
o queste sfortune. Le nostre sfortune ci visitano in risposta agli inviti scritt
i ed impostati, recentemente o molte vite fa, da noi stessi! Dio non prova ira,
non importa quante volte sbagliamo. È la sorgente dell'Amore senza limiti, incondi
zionato.
La rinuncia a voler giudicare è un passo importante verso la saggezza se, inizialm
ente, non si riesce a comprendere qualcosa.
C'è un semplice esercizio di discriminazione per coloro la cui comprensione riposa
sull'indagine intellettuale e non sull'intuizione: paragonate i vostri pensieri
concernenti Dio a ciò che considerate normale comportamento umano. Questo è ciò che i
l cercatore della verità fa in questa quartina.
Persino un bambino stizzoso, in altre parole immaturo per la sua età, può provare af
fetto per una coppa dalla quale ha spesso bevuto con gioia. È verosimile che distr
ugga quella coppa senza alcuna ragione? No, a meno che il bambino sia emotivamen
te instabile. E Dio sarebbe meno ragionevole di un bambino? Deve avere uno scopo
buono per fare ciò che fa e per le leggi karmiche che mette in azione all'inizio
del tempo, anche se quello scopo non è subito evidente al ragionamento umano.
In questo caso, sarebbe ragionevole concludere: "Colui che ci ha fatto deve sicu
ramente anche amarci. La Sua ragione per ordinare la morte come atto finale dell
a vita deve, perciò, essere qualcosa di attinente al Suo amore."
La morte della morte stessa viene, alla fine, per la migliore fra tutte le ragio
ni. È una liberazione, quando il corpo ha alla fine servito il suo scopo divino e
la perfezione spirituale è stata conseguita.
Non pensate mai a Dio come vendicativo. Ha nel cuore solo il nostro solo, più elev
ato e vero interesse. Siamo noi, piuttosto, perversamente, che poniamo degli ost
acoli sulla via del Suo esprimerci il Suo eterno amore.

Interpretazione
Colui che ha creato il Recipiente - Dio che ha creato il corpo umano.
Fantasia - La tenera immaginazione del Divino nel creare il Suo universo.
In un accesso di Furia - Le persone qualche volta in un accesso di furia, distr
uggono le cose, persino l'amicizia che un tempo nutrirono. Tali persone non sono
emotivamente mature. Un vero adulto non si comporterebbe mai così assurdamente. È s
ensato, allora, imputare un così infantile comportamento a Dio? La Sua infinita sa
ggezza non trascende immensamente la più alta vetta della saggezza umana? Se noi,
nella nostra umanità, troviamo necessario attribuire a Dio qualità umane che conosci
amo e comprendiamo, che non siano quelle che riflettono manchevolezze umane, ma
piuttosto quelle che esprimono la natura umana nei suoi tratti più nobili e miglio
ri.

Quartina 63
Nessuno rispose a questo, ma dopo il silenzio,
Parlò un Recipiente di Forma più sgraziata:
"Mi deridono poiché sono piegato tutto da una parte;
Ma come! Tremava allora la Mano del Vasaio."

Parafrasi
Nessuno rispose, poiché le vie di Dio sono difficili da comprendere. La morte non è
il solo paradosso della vita. Perché alcuni neonati nascono fisicamente deformi o
mentalmente deficienti?
Non è facile per la mente umana, persino dopo aver molto riflettuto, comprendere q
uesti misteri.
Coloro che soffrono di tali limitazioni spesso pensano: Le persone sono turbate
dalla mia deformità, ma in quale modo devo essere biasimato? Forse il Creatore ha
inciampato quando mi ha creato".
Approfondimento
Le persone raramente cercano delle cause nascoste dietro agli avvenimenti della
loro vita. Non sanno comprendere perché soffrono. La loro stessa sofferenza tira u
na spessa cortina sulla loro mente, oscurandone le cause.
Soltanto attraverso una profonda comunione interiore con stati di coscienza supe
riori diventa chiaro che tutte le deficienze mentali, così come pure quelle fisich
e, sono la conseguenza dell'errato comportamento di una persona nel passato. Un
saggio ha la chiarezza interiore per percepire la causa esatta di ogni difetto.
Egli può prescrivere azioni che rimuoveranno quella causa, come influenza, dalla v
ita di una persona.
La ragione umana, se non biasima il Vasaio, biasima l'eredità per tutte le deformi
tà mentali e fisiche. Anche l'eredità, comunque, è soltanto uno strumento della legge
karmica. Un'anima pronta a rinascere sulla terra è attratta da una famiglia e da u
n'influenza ereditaria secondo le affinità che condivide con loro.
Colui che è nato svantaggiato in qualunque modo, dovrebbe resistere con fierezza a
lla tentazione di sguazzare nell'autocommiserazione. Sentirsi dispiaciuti per se
stessi significa disperdere il proprio potere interiore per superare l'ostacolo
. Invece, si dovrebbe affermare: "Non ci sono ostacoli: ci sono soltanto opportu
nità!"
Non accusate nessuno, nemmeno voi stessi. Il biasimo e l'accusa non cancellerann
o ciò che è stato fatto, ma affermeranno, piuttosto, la vostra dipendenza dalle cond
izioni su cui, in verità, non avete più controllo.
Cercate Dio nel silenzio interiore. Riconciliatevi con ciò che è e con ciò che dovete
fare per questo. Potete riformare ogni Karma se da oggi in poi vivete nella cosc
ienza dell'anima. Ripudiate i dettami del vostro ego. Sono sempre basati sull'il
lusione.
Più vicino vi trovate a Dio, più sicuramente lo conoscerete come l'Amore Divino stes
so: più vicino del vicino, più caro del più caro.

Interpretazione
Un recipiente di forma più sgraziata - Un individuo brutto, immorale, dalla mente
debole o deficiente in qual che altro modo.
Sono piegato tutto da una parte - Per le mie deformità e cattive tendenze mentali
e fisiche.
Ma come! - È colpa mia se sono malformato?
Tremò allora la Mano del Vasaio? - Non è piuttosto colpa del Creatore se mi ha fatt
o così?

Quartina 64
Uno disse - " La gente racconta di uno scontroso Oste, che dipinge il suo Volto
con il Fumo dell'Inferno; parlano di un duro metterci alla Prova - bah! è un Buo
n Diavolo e tutto andrà bene".

Parafrasi
Alcune persone immaginano che Dio sia scontroso, autoritario, rigido nelle Sue r
ichieste, tassativo nelle Sue punizioni e pronto a vendicarsi della minima evide
nza di incredulità: in breve, un Tiranno, che mette alla prova gli esseri umani co
n sofferenza, che ne giudica il comportamento con uno scrutinio senza cuore e ch
e condanna alle fiamme eterne solo per il fatto di essere umani.
Per il sincero cercatore, le opinioni riguardanti l'Infinito sono irrilevanti.
Una persona che vive in una stanza a specchi può vedere qualcosa oltre alle sue im
magini riflesse? Bah! dice la saggezza all'assurdità con cui l'ego, avvolto nell'i
gnoranza spirituale, così spesso blatera di verità divine.

Approfondimento
L'ego filtra con la sua rete ogni cosa che vede; giudica tutto nei termini della
sua stessa coscienza. Una persona che manca di misericordia immagina Dio stesso
come privo di misericordia. Colui che è gentile pensa a Dio come gentile.
L'ignoranza può - e lo fa! - dire ciò che vuole, ma soltanto la saggezza, nata dal
la diretta percezione della verità, parla con certezza. I devoti, in tutte le epoc
he, nella comunione con Dio hanno scoperto l'importanza dello sospendere le proi
ezioni dell'ego e del ricevere Dio nel silenzio. Coloro che l'hanno scoperto all
'interno, dopo anni di arduo sforzo, Lo descrivono come l'Infinita Sorgente di o
gni bontà ed amore.
Dio è il Padre Madre dell'universo. Ogni cosa deve andare bene, alla fine, per noi
, i Suoi figli. La creazione stessa si muove verso una gloriosa conclusione per
la vita appena iniziata in ogni atomo, ad un apice in cui non ci sarà ritorno: la
perfetta beatitudine della riunione con il Signore.
Invece di teorizzare sulla natura di Dio, volgetevi a Lui per le soluzioni di og
ni vostro problema, per quanto mondano o pratico. Più fedelmente continuerete le v
ostre pratiche di meditazione, più grande sarà il risultato che sperimenterete.
Non permettete mai al vostro coraggio o alla vostra capacità intellettuale, di fro
nte alle difficoltà, di restare paralizzati. Quando problemi inaspettati vi travol
gono con la forza di una valanga, rifugiatevi nella sicurezza divina all'interno
. Tenete alto lo stendardo della devozione e della pace interiore e sforzatevi c
on determinazione fino a che arriverete alla vittoria. Non perdete mai il contat
to con la vostra fede intuitiva in Dio; cercate costantemente il minimo raggio d
i luce che possa mostrarvi la via d'uscita dalla vostra situazione. Dio non vi a
bbandonerà mai, se terrete fermamente la Sua mano, poiché Egli non è un irato despota.
Il nostro Creatore è un Padre dalla tenera compassione. Egli ha caro ogni membro
della Sua vasta famiglia della Creazione. Fu con la più attenta ed amorevole cura
che Egli creò ognuno di noi.

Interpretazione
La gente racconta di uno scontroso - Oste Alcune persone parlano di Dio come di
un malevolo che mette alla prova gli uomini, un oste dal cattivo carattere che
attinge i più amari fondi dal fiasco della vita, per servire gli esseri umani.
Dipinge il suo Volto con il Fumo dell'Inferno - Dipingono il Creatore come un D
io di furia e vendetta.
Parlano di un duro metterci alla Prova - Tali persone, nella loro ignoranza, pe
nsano al Signore come al persecutore dei suoi figli umani con crudeli e inutili
prove.
Bah! - Oh, l'indegnità delle affermazioni generate dall'ego concernenti la Verità e
Dio!
Tutto andrà bene - Poiché le bellezze della creazione parlano della bontà del loro Cr
eatore, in meditazione e nella realizzazione del Sé scopriamo quella stessa bontà in
noi stessi. Sviluppiamo la visione dei santi che scorgono la creazione che evol
ve verso una fine divina nell'indescrivibile beatitudine.
Quartina 65
Poi con un lungo Sospiro un altro disse:
"La mia Argilla per il lungo oblio è diventata secca:
ma, riempitemi con il vecchio e familiare Succo, mi sembra che a poco a poco pot
rei riavermi!

Parafrasi
Poi, un altro di coloro che bramavano di conoscere la verità, sospirò; egli parlò con
un misto di speranza e coraggio spirituale:
"La mia vita è arida avendo trascurato il Sé. L'indulgenza nei piaceri sensoriali mi
ha fatto perdere il contatto con la loro sorgente all'interno. La consapevolezz
a della mia anima è diventata tenue. Non sono più conscio del vero, beatifico stato
del mio essere.
Tuttavia credo profondamente che, se soltanto potessi bere il vino dell'intossic
azione divina, una volta familiare, la mia vita inaridita dai duri climi dell'ir
requietezza e del desiderio, si addolcirà e ritornerà umida, sarà ancora com'era una v
olta, tanti eoni fa .

Approfondimento
Lo stesso potere dell'uomo di respirare, di muoversi e pensare viene dal profond
o, dall'interno di se stesso, non dall'esterno. Nel suo corpo, il potere discend
e dal di sopra, dai livelli dell'anima; non sorge dal di sotto, dalla sua bassa
natura animale. L'uomo non illuminato vede ogni cosa rispecchiata in sé dall'ester
no. La vita e l'entusiasmo, egli crede, vengono dal suo ambiente, da altre perso
ne, da eventi ed esperienze eccitanti. L'energia che riceve da loro, comunque, è e
nergia che innanzitutto lui stesso ha sviluppato, attraverso le sue aspettative.
Può immaginare che una sera in città lo renderà felice. Se la sera soddisfa le sue asp
ettative attribuirà la sua successiva felicità a quell'esperienza. Tutto ciò che è realm
ente accaduto, comunque, è che un pensiero ed un flusso di energia sono stati proi
ettati all'esterno e sono stati di nuovo rispecchiati. Altre persone, che non ha
nno proiettato un pensiero simile ed un simile flusso di energia, potrebbero non
aver ricavato alcun piacere dalla serata.
Gli eventi della sera, inoltre, nutrirebbero il senso di felicità di quella person
a soltanto nella misura in cui c'era sufficiente energia in lui stesso per rispo
ndervi.
Persino il cibo nutre i nostri corpi soltanto nella misura in cui la nostra forz
a vitale è sufficientemente forte da digerirlo. La forza vitale non dipende per la
sua esistenza da un nutrimento esterno. L'energia è la sorgente della materia; no
n è una conseguenza di atomi che formano delle idonee combinazioni.
Mentre un uomo permette a se stesso di dipendere in misura crescente dalle circo
stanze esterne, per il suo nutrimento fisico, mentale e spirituale e non guarda
mai all'interno alla sua stessa sorgente, egli gradualmente dissipa le sue riser
ve di energia. Così, alla fine, gli stimoli sensoriali non lo stimolano più; non può d
igerire facilmente il suo cibo; i suoi precedenti piaceri cessano di dargli piac
ere; ed i bei tempi, come una volta li definì, attaccano i sentimenti del suo cuor
e su un attaccapanni di angoscia e di noia. Alla fine egli diventa arido come la
polvere, spento nel corpo e nella mente. La morte viene a salvarlo alla undices
ima ora! dalla mummificazione spirituale. Egli viene restituito forzatamente all
a sorgente interiore dell'esistenza, là, nel mondo astrale, per prepararsi ad un'a
ltra prova sulla terra.
L'uomo ordinario si considera, ancora, il prodotto del semplice condizionamento
di tratti ereditari, di tradizioni familiari e sociali, di profonde tendenze sub
consce e del lungo sforzo evolutivo.
Nella sua mente, egli subisce più che agire; si considera il prodotto martellato d
alle circostanze piuttosto che il loro produttore. In questi pensieri, ancora, s
baglia. Nessuna influenza ereditaria o di altro genere, potrebbe influenzarlo se
non fosse già conscio. Ed è la sua anima, non il suo corpo, che gli dà la coscienza.
Diciamo, piuttosto, che è la sua vera coscienza.
Fino a che vive accentrato nel suo ego, rimane incapace di udire la canzone dell
'usignolo (per ritornare ad una immagine precedente di questo poema), che lo chi
ama internamente dal suo ramo sull'albero della Vita. Si sente spinto all'azione
dalle sue necessità egocentriche: la fame fisica, la spinta a sopravvivere, a com
petere, a superare i suoi pari.
Come risultato di innumerevoli cause esterne, inclusi i vari oscuri fallimenti e
le amare delusioni, il suo cuore gradualmente si indurisce.
Non appena percepisce, nella sua anima, l'enormità di ciò che ha perduto, si sente i
ntimidito ed allo stesso tempo sfidato, dal compito che lo attende. Certamente n
on è un compito facile abbandonare la presa da polipo di innumerevoli incarnazioni
e di cattive abitudini sul subconscio. Allo stesso tempo, si sente incoraggiato
dalla realizzazione che la gioia e la saggezza che ha inseguito così a lungo e co
sì scioccamente in deserti senza sentieri, possono veramente e finalmente essere s
ue.
Il sincero cercatore, in contrasto con coloro che sciupano il loro tempo tessend
o teorie intellettuali, si incoraggia al pensiero del duro lavoro che lo aspetta
.
Un vero guerriero, sebbene sia spaventato, si butta coraggiosamente in battaglia
quando è necessaria la forza del suo braccio. Un vero alpinista, sebbene provi ap
prensione di fronte alla vetta che gli sta davanti, si dispone risolutamente a c
onquistarla.
Il sincero cercatore della verità dice a se stesso: So che raggiungere la perfezio
ne non può essere altro che un arduo compito, ma darò tutto ciò che ho. Con l'aiuto di
Dio, il successo sicuramente deve essere mio! Per mezzo di profondi e quotidian
i sforzi in meditazione, egli conquista infine la coscienza corporea e riguadagn
a la consapevolezza, a lungo perduta, della divina beatitudine interiore.
O devoto, fatti coraggio! Non importa quanto il terreno del tuo cuore sia divent
ato secco e pieno di crepe durante gli anni della carestia dell'indulgenza senso
riale, del fallimento e della delusione; può essere innaffiato ed intenerito ancor
a, dalle docce di pace della comunione interiore.
Il tuo entusiasmo spirituale, da lungo tempo appassito, può essere fatto rivivere.
Bevi semplicemente ancora una volta l'antico vino della comunione divina.
Nel campo del fervente sforzo spirituale, mentre giornalmente lavori per ammorbi
dire il suolo delle rinnovate percezioni dell'anima, ancora una volta getta i se
mi del successo spirituale e osservali crescere infine in un nuovo raccolto di g
ioia divina.

Interpretazione
Con un lungo sospiro - Con uno sforzo coraggioso per realizzare un difficile co
mpito.
La mia argilla - La mia antica identificazione con i desideri delle incarnazion
i.
Per il lungo oblio è diventata secca - Con la lunga dimenticanza della natura div
ina dell'anima, mentre viaggiavo attraverso oscure valli e prati rischiarati dal
la speranza di molte vite, il mio cuore divenne indurito dalla disillusione.
Riempitemi con il vecchio e familiare Succo - Intossicatemi con l'eterna, intui
tiva saggezza, familiare per l'anima, tuttavia così abilmente nascosta dall'ego.
Potrei riavermi - Posso ricordare e ancora una volta ritrovare la perduta cosci
enza della perfetta beatitudine della mia anima.

Quartina 66
Così, mentre i Recipienti parlavano uno dopo l'altro,
Uno spiò la piccola Luna Crescente che tutti stavano cercando: E poi si spinsero l
'un con l'altro: "Fratello! Fratello! Ascolta lo stridio del nodo sulla Spalla d
el Portatore!"

Parafrasi
Mentre ciascun devoto risvegliato nell'anima esprime i suoi pensieri di saggezza
, uno, tra essi, con percezione più profonda degli altri intuisce una meraviglia c
he tutti stanno cercando: la piccola Luna Crescente, o terzo occhio di saggezza,
nascosto nella fronte - l'onnisciente occhio della vigilanza divina
Quando gli altri vennero a sapere della sua esperienza, compresero ciò che avevano
trovato: il cancello della Verità a lungo cercato.
Poi tra loro esclamarono entusiasticamente: "Fratello! Fratello! Anche noi guard
iamo attraverso questa finestra dell'anima. E ascoltiamo il suono che riverbera
attraverso l'universo. Ascolta! Le nostre anime vibrano con la grande sinfonia d
ella Vita che emana dall'onnipervadente Musica della Creazione."

Approfondimento
Il potente Sostenitore dell'Universo viene qui descritto, con singolare fantasia
poetica, come un portatore. Il peso dell'universo causa uno stridio nel "nodo s
ulle sue spalle"; un riferimento alla stoffa usata dai portatori in Oriente per
assicurare i loro fardelli.
Il suono qui menzionato è un'allusione alla Vibrazione Creativa dell'universo, onn
ipresente, onnisciente, divina. Questa verità senza tempo viene indicata obliquame
nte (per coloro che hanno orecchie per udire) nelle grandi religioni del mondo.
Le Scritture la descrivono in vari modi. Nel Nuovo Testamento è chiamata la "Parol
a", ed ancora il "Confortatore", e ancora, nel Libro della Rivelazione, l'Amen.
Nell'Antico Testamento ed ancora nel Libro della Rivelazione, ci si riferisce ad
essa come al "Suono di molte
acque" . Nell'Islam, il suono divino è chiamato "Amin" e
nelle Scritture Indù è conosciuto come AUM .
"All'inizio era il Verbo, afferma il Vangelo di San Giovanni ed il Verbo era con
Dio, ed il Verbo era Dio . Come le parole sono suoni prodotti dal pensiero uman
o, così il Verbo. Biblica è la potente Vibrazione Sonora per mezzo della quale Dio
ha manifestato il Suo impulso creativo nella forma della Creazione Cosmica.
Al tempo della creazione, una porzione del Silenzio
Infinito produsse la vibrazione, che creò il suono. Da quella Vibrazione Cosmica t
utte le cose furono portate in esistenza. Ogni cosa nell'universo esiste come vi
brazione. Gli atomi nei nostri corpi e nelle rocce, apparentemente inerti,
sono in costante moto, perciò costantemente vibranti. Dovunque c'è attività di qualunq
ue genere, c'è vibrazione.
Dovunque c'è vibrazione, inoltre, c'è suono. La Parola Cosmica, AUM, riverbera per t
utto l'universo, creando e sostenendo tutte le cose, poi dissolvendole ancora ne
l suono primordiale. AUM è un aspetto del Divino, che dà evidenza al divino potere d
a cui tutte le cose sono state manifestate.
Non è insolito per le persone udire il Suono Cosmico come un mormorio sussurrato c
he giunge loro mentre siedono quietamente in luoghi tranquilli. Sotto ogni altro
suono nell'universo c'è il potente rombo dell'AUM.
Nella meditazione profonda questo suono è udito intuitivamente generalmente, dappr
incipio, all'interno dell'orecchio destro. Mentre la meditazione di una persona
diventa più profonda, AUM pervade la sua coscienza interiore; riempie il cervello,
poi l'intero corpo. Una concentrazione sempre più profonda lo porta al di là della
coscienza corporea, nell'unione espansiva con l'infinito AUM. Attraverso l'AUM l
'anima copre infine la separazione lungamente imposta tra se stessa e l'Infinito
.
Dovunque c'è la vibrazione non c'è soltanto il suono, ma anche la luce. Un altro fen
omeno mistico universale a cui si fa riferimento in questa quartina è la piccola L
una Crescente; l'occhio spirituale o il terzo occhio della saggezza. Nell'arte o
rientale, una crescente luna è spesso raffigurata sulla fronte di un santo o di un
a divinità a simboleggiare la sua illuminazione spirituale.
La concentrazione sull'occhio spirituale aiuta a rendere manifesti all'interno,
i sottili suoni astrali. Così, i cercatori descritti in questa quartina, avendo an
che scorto la "piccola Luna Crescente", si entusiasmarono al suono prodotto dal
nodo sulle spalle del Portatore .
Omar Khayyam ha chiarito in molti dei suoi versi che
il suo era il sentiero della religione interiore, universale, non dell'adorazion
e ritualistica. Le pratiche religiose esteriori sono, come egli ha affermato, ef
ficaci solo superficialmente.
In questa quartina egli indica insegnamenti che, sebbene a malapena sognati dai
teologi eruditi, sono ben testimoniati nei grandi scritti mistici di ogni epoca.
Essi fanno riferimento alle esperienze universali interiori, giustificabili non
dal credo religioso, ma dalla profonda, esplorazione e scoperta interiori.
Le argomentazioni teologiche sono portatrici di divisione. La visione interiore
e portatrice di unità. Ogni essere umano può scoprire la verità se si concentra sul su
o occhio interiore della saggezza ed ascolta silenziosamente, con profonda atten
zione, il Suono Cosmico. Una volta che l'occhio spirituale è stato aperto, il devo
to fa una grande scoperta: che Dio tiene insieme i recipienti, o vasi, di tutte
le vite, con la stoffa della Luce Cosmica e della Vibrazione Sonora Cosmica.

Interpretazione
I Recipienti - I veicoli delle anime sagge.
Uno spiò - Un'anima era sufficientemente illuminata da scorgere.
La piccola Luna Crescente - L'occhio spirituale della luce e della saggezza ast
rali.
Tutti stavano cercando - Tutti, consciamente o inconsciamente, si trovano attir
ati dall'occhio spirituale o orbita dell'onnisciente saggezza, situato nella fro
nte, tra le sopracciglia. Questo è il motivo per cui le persone, quando si sentono
ispirate o quando intrattengono pensieri elevati, tendono a guardare verso l'al
to. Questo è anche il motivo per cui tendono, quando si concentrano profondamente,
ad unire le sopracciglia: la concentrazione mentale attinge l'energia dalla foc
alizzazione nella regione dell'occhio spirituale.
Ascolta - Ascolta con profonda attenzione.
Lo stridio Vibrante con il Suono Cosmico - Questo Suono è responsabile della crea
zione dell'universo, del sostentamento di tutta la vita e della dissoluzione di
tutte le forme viventi, alla morte. Dissolve l'intero universo alla fine di cias
cun ciclo del tempo.
Del nodo sulle Spalle del Portatore - Il Divino trasporta tutti i recipienti um
ani, come se li tenesse insieme con la stoffa della vita universale.

Quartina 67
Ah, con l'Uva provvedi alla mia Vita che appassisce, e lava il mio Corpo da cui
la Vita si è estinta Ed avvolto in un Sudario di foglie d'uva, Seppelliscimi vicin
o a qualche dolce Giardino.

Parafrasi
Omar Khayyam prega Dio:
Mentre la consapevolezza sensoriale svanisce dal mio corpo, o Infinito! Possa io
nascere nella divina estasi. Bagna la mia coscienza corporea, da cui tutti i de
sideri sono volati via, con il vino divino. Che il mio corpo trattenga soltanto
le vibrazioni del Tuo spirito. Elevami dalla coscienza corporea ad una nuova vit
a in Te.
Avvolgi il mio ego nella foglia delle beatifiche e divine percezioni, affinché io
sia coinvolto soltanto in nobili esperienze. Che io riposi nel giardino della co
scienza cosmica, a gioire per tutta l'eternità i boccioli di una vita divina peren
nemente magnifica .

Approfondimento
Questa quartina può essere interpretata sia come una preghiera da pronunciare al m
omento della morte che come un'amorevole silente invocazione ogni volta che l'an
ima abbandona il suo corpo fisico nella supercoscienza.
In effetti, la morte, per il santo illuminato, è essenzialmente come l'estasi supe
rconscia. La sola differenza è che la dipartita dell'anima nella morte fisica, è per
manente.
Quando le sensazioni terrene svaniscono, che sia nella morte o nell'elevata esta
si, l'invisibile ego - il creatore del corpo umano e non da esso creato - cont
inua ad occupare il trono della coscienza. Forma un sottile filo che attira nuov
amente l'anima dopo l'estasi; o che attira l'anima vincolata ai sensi, dopo la m
orte, in ulteriori incarnazioni.
Nell'estasi più profonda, il sottile ego, dopo ripetuti voli nel Divino, viene sep
olto nel giardino della meditazione cosmica e lentamente scompare o si dissolve
nella vastità dello Spirito.
I veri insegnamenti spirituali possono essere applicati ad ogni livello della vi
ta.
Nella nostra vita esteriore attingiamo la forza dall'interno. Bagnamoci quotidia
namente in una cascata iridescente di pensieri purificanti e ripuliamo la nostra
coscienza materiale con divini raggi di guarigione. Avvolgiamo i nostri ego in
sudari di amore altruistico. E seppelliamo i nostri difetti in un bel giardino f
iorente di vera amicizia, mentre offriamo amorevole servizio a tutti.

Interpretazione
Ah, con l'Uva - Ah, con il tonico della percezione divina.
Provvedi alla mia Vita che appassisce - Rinnovami con la gioventù dello Spirito.
E lava il mio Corpo da cui la Vita si è estinta - E, con divini raggi di guarigio
ne, bagna il mio corpo da cui, purificati dalla saggezza, tutti i miei desideri
terreni sono scomparsi.
Avvolto in un Sudario di foglie - Protetto dal potere della percezione divina.
Seppelliscimi - Tieni il mio ego fisico sotto il controllo del mio Spirito.
Vicino a qualche dolce Giardino - Nella gioia dell'unità universale e della divin
a compagnia.

Quartina 68
Affinché persino le mie Ceneri sepolte lancino, nell'Aria, un Laccio di Profumo ta
le che non ci sia un solo Vero Credente che, passando, non sia colto inconsapevo
le.

Parafrasi
Possano i resti del mio ego, ridotti in cenere nel fuoco dello Spirito, espander
si in un alone di luce così meraviglioso che i cercatori di Dio siano attratti irr
esistibilmente a cercarLo, nella santità della saggezza e dell'illuminazione. Poss
ano le ceneri del mio ego, sepolte nel giardino del divino amore, produrre bocci
oli di una tale fragranza da attrarre tutti i cercatori della Verità.

Approfondimento
Le nostre attuali debolezze non sono realtà permanenti. Possono essere tramutate,
ciascuna, in una speciale forza o virtù. Possono diventare torce astrali che illum
inano il sentiero della Verità per tutti coloro che vagano nell'illusione e nello
scoraggiamento. La più nociva pianta di tendenze cattive, repellente per le person
e spiritualmente evolute, può essere trasformata in una pianta fiorita di nobili q
ualità, dal delizioso profumo.
Le persone dovrebbero fare del loro meglio per abbandonare il sonno della mondan
ità e del vivere meccanico. Non lasciate che le vostre abitudini vi trascinino. El
evatevi, con l'intuizione, alla piena vigilanza. Non attardatevi nello stato sem
iconscio dell'indagine intellettuale. Con profondo e dedicato sforzo di concentr
azione, elevate la vostra coscienza a quel livello di consapevolezza dove alla f
ine realizzerete di essere totalmente vivi.
La coscienza mondana è una terra oscura, gemente e infestata dalle ombre della pau
ra e della morte.
Quando i devoti entrano nel mondo divino, passano dalle tonalità grige di un'esist
enza crepuscolare all'assolata terra della Vita Eterna.

Interpretazione
Affinché persino le mie Ceneri sepolte - Affinché il mio ego consumato dallo Spirit
o, ora espanso nella coscienza dell'anima.
Lancino nell'Aria un Laccio di Profumo tale - Emanino una meravigliosa attratti
va spirituale.
Un vero Credente - Un cercatore di Dio.
Che passando - Casualmente giungendo in contatto con me.
Non sia colto inconsapevole - Sopraffatto dal magnetismo del mio essere spiritu
almente espanso.

Quartina 69
Invero gli Idoli che ho amato così a lungo Hanno fatto molto danno al mio Credito:
Hanno affogato il mio Onore in una Coppa poco profonda
E venduto la mia Reputazione per una Canzone.

Parafrasi
Per mezzo dell'introspezione trovo tristemente vero che io, come molti altri, ho
idolatrato il desiderio di nome, fama e godimento mondano. Ho perciò perduto la s
tima degli uomini saggi e mi sono abbassato di fronte alla mia stessa coscienza.
Come molti altri, ho affogato l'onore della mia anima, basato sulla discriminaz
ione divina, in una superficiale coppa di piaceri sensoriali.
Scioccamente, ho barattato la saggezza della mia anima, tenuta da tutti in grand
e stima, con una ballata da ubriaconi!

Approfondimento
Questa quartina e le prossime due trattano il dilemma in cui si trova l'aspirant
e che compie i suoi sforzi sinceri nel conflitto tra l'allettamento dei piaceri
sensoriali e la chiamata interiore alla felicità dell'anima. Omar si mette nella p
osizione dell'aspirante. Con una compassionevole esortazione egli lo implora di
non lasciare arrugginire l'affilata spada della discriminazione, che trafigge l'
ignoranza, mentre beve ogni notte, sino all'ubriachezza, nella taverna delle ten
tazioni sensoriali.
Il senso dell'onore della persona mondana si basa in modo incerto sulle buone op
inioni delle altre persone, che per lo più sono illuse quanto lei stessa. Omar Kha
yyam contrappone a questo falso orgoglio l'onore dell'anima, la cui innata digni
tà non richiede l'approvazione dalle masse. Il vero onore dipende dalla giusta com
prensione e da una chiara coscienza. Raramente esso riceve il consenso della fol
la, ma vince l'applauso degli uomini e delle donne dalla reale intuizione. Omar
esorta chiunque ad osservare che la fermezza nella verità è il vero onore.
Saggio e onorevole è colui che mantiene la sua spada della discriminazione affilat
a e splendente, che combatte attivamente l'invasore, la tentazione sensoriale, e
che crea la sua dimora all'interno delle sicure mura del suo castello di pace i
nteriore.
O nobili anime! Non affogate la vostra coscienza nel vino, nell'ubriachezza e ne
lla selvaggia musica dell'indulgenza sensoriale! Siate potenti nel vostro Sé! Ness
un altro che voi, nella vostra costante devozione alla verità, può conseguire il sup
remo raggiungimento che il vostro cuore ha così lungamente bramato.

Interpretazione
Gli Idoli - Nome, fama e piaceri sensoriali.
Hanno fatto molto danno al mio Credito - Hanno oscurato all'interno di me ed in
molti altri, l'illimitato potere e la beatitudine dell'anima.
Hanno affogato il mio Onore in una Coppa poco profonda - Hanno affogato la mia
dignità in piaceri sensoriali sempre insoddisfacenti.
E venduto la mia Reputazione per una Canzone - E sacrificato il posto della mia
anima tra gli angeli poiché mi sono unito, ubriaco, in un coro di piaceri sensori
ali senza valore.

Quartina 70
In effetti, in effetti, è vero, spesso in precedenza giurai il Pentimento - ma e
ro sobrio quando giurai€?
E poi, e poi venne la Primavera e, con la Rosa in mano, fece a pezzi la mia logo
ra Penitenza.

Parafrasi
Davvero un enigma psicologico! Provai sempre rimorso dopo aver ceduto alle tenta
zioni sensoriali. Ogni volta giurai solennemente di bandire la debolezza dalla m
ia coscienza. Più tardi, ahimè, quando la sazietà sensoriale diminuì e il suo sguardo di
biasimo mi parve meno duro, mi chiesi: Sono stato saggio a giurare? Il mio stat
o mentale era allora normale? Non ero forse stato ipnotizzato dalle mie emozioni
, in quel momento, e non dal genuino rimorso?
Ero mentalmente diviso tra le due sponde del fiume: il pentimento da una parte,
nato dalla risoluzione e la dimenticanza del rimorso che avevo provato dall'altr
a. Dopo ogni inverno di autodisciplina, apparivano nella mia mente i fiori prima
verili delle tentazioni sensoriali, risvegliando in me nuova speranza di freschi
godimenti sensoriali. Ripetutamente feci a pezzi la mia stracciata e sbiadita v
este del pentimento e mi abbandonai gioiosamente alla chiamata della sirena dei
diletti sensoriali.

Approfondimento
Le erronee abitudini infliggono angoscia fisica e mentale alle loro vittime. Qua
ndo la follia sensuale mette in ginocchio le persone, pentite, generalmente esse
giurano di abbandonare per sempre la sensualità. Promettono che non agiranno più so
tto l'influsso del male.
Ahimè, l'albero che produce un così amaro frutto può insinuarsi con radici profonde ne
lla mente subconscia. Il tempo ottunde la tagliente lama della risoluzione. I pe
nitenti dimenticano l'angoscia che hanno sopportato ogni volta dopo che si erano
abbandonati alle loro cattive abitudini. Il tempo passa. Poi, inaspettatamente,
nuove tentazioni s'affacciano ancora una volta alla mente e fanno fiorire color
iti e fragranti boccioli all'energia nei sensi.
L'effetto è sopraffacente. L'uomo ordinario, per anni schiavo, al tocco del petalo
e della dolce fragranza dell'indulgenza nei sensi, soccombe impotente.
Coloro che vogliono proteggersi dai sottili allettamenti della tentazione devono
lavorare diligentemente per rimpiazzare le loro cattive abitudini con altre ben
efiche, che facciano ricordare Dio.
Non rilassate mai la vostra vigilanza. Non permettete mai a voi stessi di sprofo
ndare in una falsa sicurezza sensoriale. O devoto! Sii introspettivo, sempre vig
ile, pronto in un attimo a bandire il vagabondo, la tentazione, se cerca di entr
are nel cristallino santuario del tuo autocontrollo.
Ricorda, non sarai al sicuro dall'illusione sino a che non avrai completamente t
rasceso la coscienza dell'ego, nell'unione dell'anima con Dio.

Interpretazione
Spesso in precedenza giurai il Pentimento - Spesso rimpiansi la mia schiavitù ai
sensi. Tuttavia, allo stesso tempo, esitai a rinunciare alle mie debolezze.
Ma ero sobrio quando giurai? Ora mi chiedo se non ho esagerato con il mio rimors
o.
E poi, e poi venne la Primavera - Fresche tentazioni sorsero ripetutamente nell
a mia mente.
Con la Rosa in mano - A mettermi la ghirlanda della speranza di nuovi, rosei pi
aceri.
Fece a pezzi la mia logora Penitenza - Le mie stremate forze del pentimento, ab
ituate alla sconfitta, furono ancora una volta messe vergognosamente in fuga.

Quartina 71
E per quanto il Vino sia stato Infedele
E mi abbia derubato della mia Veste d'Onore - ebbene,
Mi meraviglio spesso di ciò che possono comperare i Vinai
Che sia prezioso anche solo la metà della Merce che vendono.

Parafrasi
Sorseggiando regolarmente il vino divino dell'ispirazione dell'anima, ho scredit
ato il piacere dei sensi. Il mio sviluppo nella coscienza spirituale mi è costato
il rispetto degli amici di prima, dediti ai sensi, intossicati dal piacere.
I devoti qualche volta - strano a dirsi! - dopo aver raccolto ispirazione dal
torchio dei loro cuori in meditazione, vendono la loro gioia interiore per le fa
lse monete delle delizie sensoriali. Stringendo scioccamente questa merce contra
ffatta nelle loro mani, rastrellano il mercato per trovarvi mercanzia vistosa ma
priva di valore. Nulla, scopriranno nel tempo, è comparabile alla gioia preziosa
che hanno sperimentato nelle loro anime.

Approfondimento
Se perseguiamo seriamente il sentiero spirituale, potremmo diventare oggetto di
beffa per i nostri amici di prima e conoscenze mondane. Il prestigio che ci offr
irebbero è privo di valore ed autodistruttivo.
Ahimè, qualche devoto, a volte, rimpiange scioccamente l'aver sacrificato quel pre
stigio. Soccombendo alle insistenze di parenti e amici, ritorna ad accettare il
benvenuto che l'ignoranza felicemente offre all'ignoranza sorella.
Ridotti alla codardia dai loro critici derisori privi di percezione, essi abband
onano la loro ricerca di Dio e, sperando nell'applauso del mondo, abbracciano an
cora una volta le paure e le tremule aspettative di una vita vissuta nell'illusi
one!
Se una persona vende valori veri in cambio di quelli falsi, che cosa può comperare
per rimpiazzare persino una frazione di ciò che ha sacrificato? Un milione di dol
lari in moneta falsa non comprerà l'equivalente di una moneta d'oro. I devoti che,
avendo gustato il perfetto vino dell'anima, rinunciano ad esso per l'amara birr
a di una esistenza mondana, rapidamente realizzano quale cattiva scelta hanno fa
tto. Hanno scambiato la dolcezza della pace interiore con la grossolana amenità e
perciò si condannano ad una vita di angoscia e disperazione spirituale.
Questo è il peccato, spesso discusso, contro il Santo Spirito per cui, disse Gesù, n
on c'è perdono, non c'è perdono se non l'eventuale pentimento del devoto con il cons
eguente ritorno a Dio.
Colui che si trova in una così deplorevole situazione dovrebbe emergere dalla sua
punizione autoimposta e veleggiare nuovamente sugli sconfinati mari della superc
oscienza. Sciocca anima! Sei tu stessa ad imprigionarti. È tuo il mare sul quale
hai rifiutato di salpare. Quando a lungo pensi di poter giacere nascosta nel cov
o del tuo ego? Presto o tardi dovrai emergere per cercare Dio. Perché non ora?
Se ti dici: "Sono perduto", quell'autogiudizio sarà la tua condanna, per questa vi
ta, almeno. Se, comunque, determinerai di percorrere ancora una volta il sentier
o interiore, i tuoi conseguimenti spirituali precedenti, ben lontano dal giudica
re la tua fedeltà, rafforzeranno in te il tuo sforzo verso il successo.
L'anima non può essere perduta eternamente. Tutti noi siamo parte di Dio; Gli appa
rteniamo ed Egli appartiene a noi. Alla fine, dobbiamo tutti ritornare a Lui.
Non importa se siete racchiusi nella vostra illusione. Se decidete fermamente di
provare e riprovare ancora, Dio stesso e i Suoi angeli verranno in vostro aiuto
. Avendo tempo a sufficienza e rinnovato coraggio da parte vostra, non potrete f
allire nel recuperare ciò che avete perduto.

Interpretazione
Vino - Intossicazione divina.
Sia stato infedele - Mi abbia reso infedele ai miei godimenti sensoriali.
Derubato della mia Veste d'Onore - Privato della lode mondana che ero abituato
a ricevere dagli amici intossicati dal piacere.
Della Merce che vendono - La percezione di Dio che essi commerciano per i godim
enti sensoriali.

Quartina 72
Ahimè, che la Primavera debba svanire con la Rosa!
Che il Manoscritto della Gioventù dal dolce profumo debba chiudersi!
L'Usignolo che tra i Rami cantò,
Ah, chissà dove e quando volerà ancora!

Parafrasi
Colui che è coinvolto nella rete della coscienza esteriore, sembra patetico che un
giovane devoto debba abbandonare i suoi talenti mondani appena sbocciati ed i s
uoi fragranti godimenti sensoriali.
Perché (si chiede) qualcuno nel fiore della gioventù dovrebbe rinunciare ad ambizion
i ed a rosei sogni, scritti in modo così affascinante sulle pagine viventi del suo
cervello, per viaggiare al di la dell'orizzonte verso lidi non delineati?
Il vero devoto, comunque, vede quei sogni e quelle ambizioni come null'altro che
una danza demoniaca di tentazioni, eseguita quotidianamente nel tempio giardino
della mente. Colui che risolutamente si allontana da quella rumorosa pantomima
trova un altro e più ispirante intrattenimento che lo attende. L'Usignolo Cosmico
emerge dall'oscurità dell'ignoto, appollaiato sui rami delle sue percezioni interi
ori e canta, per la sua gioia, canzoni di eterna saggezza. Il devoto sa che la s
aggezza, che riempie con un fluido canto i canali dell'albero della sua coscienz
a, è volata
giù dai vasti cieli senza nuvole dell'Onniscienza. Egli sa anche che quelle percez
ioni di saggezza della sua anima si espanderanno, col tempo, ad abbracciare l'On
nipresenza. Egli sa, poiché conosce!

Approfondimento
Coloro che fraintendono possono compatire chi rinuncia ai normali desideri umani
e volta le spalle alle ambizioni del mondo. Disprezzare queste mete, comunque,
significa soltanto investire in un futuro più grande. L'Usignolo Celeste viene a n
oi in meditazione e fa vibrare le nostre anime coi canti melodiosi di saggezza c
osmica. Le loro note liquide riempiono i canali nervosi dei nostri cervelli. All
a fine supremo compimento! la nostra coscienza si espande al Suono Cosmico nell'
Onnipresenza dello Spirito.
Cercare Dio richiede un ardito spirito di avventura. Chiunque, invece, si aggrap
pi timidamente ai triviali vantaggi mondani ed alle delizie terrene che splendon
o debolmente, ha la vista corta oltre che essere un codardo. Siate coraggiosi! N
on temete di investire la vostra ultima moneta se volete scoprire i favolosi tes
ori dell'anima.
Il successo è per colui che raccoglie il suo coraggio per investire ogni cosa nell
a spedizione divina. Negli affari, i grandi guadagni sono solo di coloro che inv
estono il loro tempo, il loro denaro e la loro energia in imprese degne. Nella v
ita, i più alti raggiungimenti non sono mai colti, fatta eccezione per quelle pers
one che volontariamente abbandonano l'approvazione popolare per amore delle mete
che i loro cuori considerano vere e giuste.

Interpretazione
Che la Primavera debba svanire - Che i desideri mondani giovanili debbano essere
lasciati alle spalle.
Con la Rosa - Coi fragranti boccioli della tentazione.
Il Manoscritto della Gioventù dal dolce profumo - rosei sogni della gioventù e le a
mbizioni mondane ardentemente bramate registrati sulle pagine viventi del cervel
lo.
Debba chiudersi - Debba essere abbandonato per amore della saggezza.
L'Usignolo cantò - Le canzoni della saggezza che riverberano internamente.
Tra i Rami - Tra i canali nervosi del cervello.
Chissà! - Quel saggio che sa, conosce!
Dove e quando - Dall'eterno Spirito all'eterno Spirito.
Volerà ancora - Venne, poi si fuse nell'espansione dell'Onnipresenza.
Commento del Curatore
La tentazione è descritta nella parafrasi precedente come colei che esegue una "da
nza demoniaca nel giardino del tempio della mente".
Il lettore occidentale potrebbe meravigliarsi all'idea di danze demoniache esegu
ite in sacri recinti.
Gli antichi templi orientali venivano considerati simboli del corpo umano. Al di
fuori del tempio, sulle sue mura e sui suoi terreni, veniva rappresentato il mo
ndo dei sensi. L'interno era dedicato al mondo dello Spirito, dove la coscienza
del devoto si ritira in meditazione.
Gli artisti, ai quali veniva commissionato di dipingere sui muri esterni il mond
o dei coinvolgimenti sensoriali, qualche volta diventavano esuberanti sul tema.
Similmente, danze demoniache, che potrebbero sembrare inappropriate in un tempio
dedicato all'adorazione del Signore, venivano eseguite al di fuori dei terreni
del tempio per ricordare alla gente che il mondo dell'illusione giace all'estern
o del Sé.

Quartina 73
Ah, Amore! Se potessimo Tu ed Io col Fato cospirare
E quest'intero, doloroso, Schema delle Cose afferrare,
Per farlo a pezzi - e quindi
Rimodellarlo più vicino al Desiderio del Cuore!

Parafrasi
Ah, mio Amato Divino, non potremmo Tu ed Io, lavorando insieme con la Legge Cosm
ica, cospirare per bandire la mancanza di leggi spirituali e l'ignoranza dalla t
erra! Non potremmo afferrare le redini dell'umanità - quel gruppo di cavalli ribe
lli in fuga - non potrebbe essere possibile risparmiare agli esseri umani il do
lore e la sofferenza che sopportano? Non potremmo rimodellare le loro vite affin
ché corrispondano all'innato idealismo dei loro cuori?

Approfondimento
Dicendo all'Amore Cosmico: Non potremmo Tu ed Io con il Fato cospirare, Omar chi
arisce che egli non si la menta dello schema cosmico delle cose, ma della confus
ione che i figli di Dio hanno introdotto nel quadro. L'errore è nostro se ignoriam
o la Legge Divina e rigettiamo le opportunità di pace ed armonia universali che es
sa offre.
Le cose vengono fatte bene e rettamente soltanto quando sono in sintonia con la
Legge Universale e con l'Amore Divino.
La vita sulla terra avrebbe potuto essere così bella, se soltanto la razza umana a
vesse vissuto come Dio intendeva. Invece, la vita umana è diventata un guazzabugli
o, una scatola in cui conservare i pezzi di un folle gioco di pazienza; una conf
usa compenetrazione di male e bene, di dolore e gloria, di morte e vita.
La persona spiritualmente sensibile si angoscia per i dolori altrui. Il suo natu
rale desiderio è di poter attuare le circostanze terrene per portare una più grande
felicità a tutta la razza umana. Affinché un'opera sia veramente buona, comunque, no
n deve esprimere i nostri desideri meramente umani, nemmeno per il nostro o l'al
trui benessere. L'Amore Divino e la Legge Divina governano la vita umana. Le nos
tre azioni devono essere armonizzate con entrambi.

Come fare il bene


La felicità stessa, pur essendo un bene universale, non deve mai essere imposta ag
li altri; in effetti, ciò non può mai essere. Le riforme, se non sono intraprese in
sintonia con la volontà divina, creano disarmonia.
Il bene che facciamo deve essere anche offerto con amore e rispetto, al libero a
rbitrio altrui. Il nostro rispetto per gli altri dovrebbe essere, soprattutto, p
er il Divino all'interno di loro. La carità non deve mai privare i suoi destinatar
i della loro divina dignità. Quando diamo, dovremmo incoraggiare gli altri a dare
qualcosa in cambio. Dovremmo far sentire loro anche la nostra gratitudine, per l
a loro assistenza. Non avranno beneficio se ci aspettiamo che ricevano la nostra
gentilezza passivamente.
Quando un tagliatore di diamanti vuole produrre una bella pietra, sa che deve ta
gliarla secondo la sua naturale conformazione. Il taglio non dev'essere casuale
per soddisfare qualche nostra astratta fantasia. Lo stesso è vero per tirare fuori
la bellezza nella natura umana: dobbiamo prendere in considerazione la realtà deg
li altri e mai cercare di imporre su di loro le nostre realtà.
Mentre una persona avanza spiritualmente e scopre la gioia e l'intuizione divina
all'interno di se stessa, naturalmente desidera di poter trovare dei modi per t
rasmettere il suo ardente senso di felicità e benessere a tutta la razza umana. Tu
ttavia ella impara presto che deve trattare con le cose così come sono.
L'instabilità mentale di qualunque genere, per esempio - e il dolore è una sorta di
squilibrio mentale - deve essere curato con cautela, spesso gradualmente, affi
nché uno shock troppo improvviso, provocato persino dalla gioia, non aggravi, inve
ce che curare, il disturbo.
È giusto e bene che ognuno di noi faccia del suo meglio per rendere questo mondo u
n luogo migliore in cui vivere. Dio non è compiaciuto dall'egoismo. Se un devoto a
mmassa persino la grazia che riceve in meditazione, dà
potere al suo ego, non alla sua anima. Può non essere sempre possibile, per noi, r
ealizzare rapidamente o facilmente i nostri fini altruistici. Questo fatto non d
ovrebbe trattenerci, comunque, dal fare il bene che possiamo. Fatti ad immagine
di Dio come siamo tutti, abbiamo all'interno di noi, potenzialmente, il Suo pote
re nascosto. Viviamo allora e lavoriamo, sentendo la Sua guida e forza all'inter
no e non nella coscienza dell'ego.
Più viviamo nella consapevolezza della Sua interiore presenza, per mezzo della con
centrazione e della meditazione quotidiana, più sicuramente svilupperemo i nostri
poteri latenti. Quei poteri, nati dalla nostra sintonia, possono essere usati pe
r superare ogni difficoltà che ci troviamo di fronte.
La vita è stata resa difficile appositamente per noi, cosicché possiamo sviluppare i
nostri poteri interiori dirigendo la discriminazione ed il potere della volontà v
erso la soluzione dei suoi misteri. Non siamo stati fatti per attendere passivam
ente la dichiarazione della volontà di Dio, ma per sforzarci attivamente di essere
i Suoi canali di amore e gioia divini. Solo per mezzo dell'arduo sforzo possiam
o far emergere l'immagine di Dio da noi stessi e dagli altri.

Il Dramma Divino
Le persone spesso chiedono di conoscere perché la vita sia così piena di tragedie e
di dolore. La risposta è che se il mondo fosse perfetto, con solo esseri angelici
che volano e cantano ovunque, lo spettacolo non sarebbe di interesse per noi. No
n ci sarebbe lotta, non ci sarebbe crescita interiore e, alla fine, nessuna degn
a vittoria.
Se la fine di un dramma ci fosse nota fin dall'inizio, sarebbe meno affascinante
. Affinché una recita abbia successo, deve avere suspense. Deve coinvolgere, merav
igliare e celare degli enigmi. Deve, soprattutto, terminare con un crescendo glo
rioso.
Il dramma cosmico è complesso e così dev'essere; eternamente così, poiché il suo palcosc
enico abbraccia tutto il tempo e lo spazio. Deve, soprattutto, giungere ad una c
onclusione profondamente soddisfacente, una conclusione che porterà a compimento q
ualche nobile ed elevato scopo. Il compimento deve implicare qualche realizzazio
ne suprema; una conclusione che dev'essere svelata a ciascuno di noi a tempo deb
ito.
Il centro dell'universo giace nel cuore di ogni atomo. Giace in noi, al centro d
el nostro essere. Il dramma cosmico non è una crociata di perfezione esteriore. Co
ncerne la ricerca interiore. La conclusione a cui ci porta tutti è l'illuminazione
, nell'eternità, di ogni anima.
Ogni individuo, ogni nazione, ogni civiltà, continua febbrilmente a produrre 365 d
rammi ogni anno. Questo è ciò che rende il teatro di questo mondo così infinitamente a
ffascinante. Il Divino ha dato a ciascuno di noi il potere di superare le sue di
fficoltà. I nostri stessi problemi ci aiutano, più li affrontiamo e li superiamo, ad
essere più forti nello Spirito.
Le persone, scioccamente, biasimano Dio quando le loro vite vanno male. Che lavo
rino, piuttosto, per sviluppare l'illimitato potere divino che dorme all'interno
di loro. Che spingano per la vittoria finale. Più profondamente una persona si si
ntonizza con l'amore di Dio e con il sottile lavorio della Sua legge, più si trova
capace di trasformare la sua vita e quella degli altri come se avesse una bacch
etta magica,
risvegliando il mondo intorno a sé alla divina armonia, alla felicità ed alla pace.
La vita è così difficile da comprendere? Ebbene, naturalmente lo è! Se fosse facile af
ferrare la direzione e lo scopo di questo spettacolo, dove sarebbe l'abilità del D
rammaturgo?
Il Divino Regista ha nascosto la natura della Sua trama che in se stessa è chiara
dietro ad innumerevoli sotto trame e complessità. Ha rivestito il meraviglioso fin
ale del dramma dietro ad una rete di indizi e spiegazioni che confondono, appare
ntemente plausibili ma falsi. È una storia intessuta con incalcolabile abilità e il
suo vero scopo nascosto con sublime arte dietro a miriadi di tragiche e comiche
trame secondarie.
L'intero significato della storia diventa chiaro alla fine, quando l'anima conse
gue la realizzazione del Sé e l'eterna libertà, allora comprende e, Con un colpo d'a
li applaude entusiasticamente.
Un giorno Dio solleverà, per ognuno di noi - uno alla volta - la pesante cortina
dell'illusione e reciterà per noi la scena finale del Suo Dramma Divino. Quando qu
esto accadrà, il glorioso finale che Egli aveva in mente sin dall'inizio, ci verrà i
nfine rivelato.

Interpretazione
Ah, Amore! se potessimo Tu ed Io col Fato cospirare - Il potente Amore Divino c
ombinato con la legge Cosmica, o Karma.
Questo totale, doloroso, Schema delle Cose - Questo triste miscuglio di lacrime
e riso, di speranze malamente riposte e amare delusioni.
Per farlo a pezzi - Non combineremmo le forze per trasformare ogni circostanza
terrena indesiderabile?
Rimodellarlo più vicino al Desiderio del Cuore - Modellarlo secondo i più alti idea
li spirituali del cuore.

Quartina 74
Ah, Luna della mia Delizia che non conosci declino,
La Luna del Cielo sta sorgendo ancora una volta: quanto spesso, d'ora in poi, so
rgendo mi cercherà
Attraverso questo stesso Giardino - invano!

Parafrasi
Ah, Luna della Divina Gioia, per sempre immutabile nei cieli interiori, la luna
della notte sta sorgendo ancora.
Quanto spesso d'ora in poi in questo stesso giardino terreno soffocante per la v
astità del mio spirito, mi cercherà, ma non mi troverà. Infatti, il nome del mio stato
naturale ora è Onnipresenza.

Approfondimento
Omar, dopo lungo cercare, aveva realizzato di non essere più un corpo confinato ne
llo spazio e nel tempo, ma il vasto, illimitato Spirito. Per innumerevoli incarn
azioni il suo ego si era sforzato di attrarre la sua attenzione al corpo e tutt
i quegli strenui lavorii dell'ego si sono dimostrati vani.

Interpretazione
Luna della mia Delizia - Dio, l'Amato dell'anima.
Che non conosci declino - A differenza della gioia e della delusione che si alt
ernano costantemente nel Sogno Cosmico, la Coscienza Divina è costante. Il saggio,
raggiungendola, va al di là di tutte le dualità di luce e oscurità, di piacere e di d
olore, di vita e di morte. Egli scopre la Beatitudine Divina, sempre nuova, ma s
empre immutabile.
La luna del Cielo sta sorgendo ancora una volta - La coscienza esteriore è sogget
ta ad infinite fluttuazioni. Come la luna cresce e cala, così le gioie umane si al
ternano ai dolori; le realizzazioni umane, alle delusioni. L'universo è radicato n
el principio della dualità. Per ogni cosa, esiste un opposto. Se fosse altrimenti,
il Sogno Cosmico svanirebbe nell'Infinito Senza Forma, da cui è venuto.
Quanto spesso, d'ora in poi, sorgendo - Incatenata come tutti i fenomeni natura
li, alla ricorrenza periodica.
Questo stesso Giardino - La Terra, dimora sia di belle rose che di tenaci erbac
ce.
Mi cercherà... invano! - L'Illusione Satanica radicata nel crescere e nel calare
della dualità, cerca consciamente di trattenere le anime nel grande ciclo della v
ita e della morte. Quando un'anima si è emancipata è libera per sempre.
Quartina 75
E quando Tu stesso con Piede Sfolgorante passerai
Tra gli Ospiti, Stelle sparse sull'Erba,
E nella gioiosa Impresa raggiungerai il Luogo
Dove io diventai uno - abbassa un Bicchiere vuoto!

Parafrasi
O devoto, verrà il tempo in cui anche tu perderai la tua dimensione terrena e dive
nterai Luce Infinita. La tua anima allora sfreccerà attraverso luminose regioni as
trali. Scorgendo i mondi materiali, con le loro miriadi di ospiti temporanei, sp
argerai benedizioni su loro tutti e cercherai amorevolmente di risvegliarli attr
averso i silenti sussurri della loro coscienza.
Quando la limitata gioia della tua anima verrà trasformata nella illimitata beatit
udine dello Spirito, il suo liberatorio canto risuonerà attraverso innumerevoli cu
ori che cercano la verità.
Alla fine, conseguirai la vastità dell'Onnipresenza, dove io, Omar, ho raggiunto l
'Unità con l'Infinito.
Anche tu, quando ti fonderai nel Puro Spirito, abbasserai il tuo bicchiere di es
istenza separata, svuotato dalla coscienza dell'ego. Ecco! Il tuo ego, allora, s
arà svanito nel l'Infinito.

Approfondimento
Questa quartina descrive gloriosamente la meta ultima e lo scopo della vita.
Cosa importa se comprendiamo lo schema cosmico con l'intelletto o meno? Seguiamo
esempi chiari, inconfutabili, non fangose teorie. Camminiamo diligentemente sul
le orme dei santi. Semplicemente incontrare un santo o leggere le sue parole spl
endenti di verità, significa conoscere nella propria anima quale tipo di persona,
peculiare tra tutti gli esseri umani, ha conseguito la perfetta felicità.
Quando raggiungeremo l'illuminazione divina, noi stessi diverremo motivo d'ispir
azione, per gli altri, a cercare la Luce Nascosta all'interno di loro stessi.

Interpretazione
Tu stesso con Piede Sfolgorante passerai - Il Sé espanso - la sua dimensione te
rrena trasformata in splendente luce - conseguirà l'Onnipresenza.
Tra gli Ospiti, Stelle sparse sull'Erba, - con la visione astrale l'anima scorg
e l'unica luce divina che splende in innumerevoli corpi umani, diffusi sul vasto
giardino dell'universo.
Gioiosa Impresa - L'amorevole compito assunto dalle anime liberate: di aiutare
e guidare i fratelli e le sorelle umani che ancora vagano nell'illusione.
Dove io diventai uno - Dove raggiunsi l'unità.
Abbassa un Bicchiere vuoto - L'universo viene svuotato di un ego ogni volta che
un essere umano si emancipa nell'Infinito.
LA GRAZIA DEL GURU - Autobiografia di Madre Krishnabai - 207 Pagine IMMORTAL
E BEATITUDINE - Amritanandamayi - 250 Pagine
PER I MIEI FIGLI - Insegnamenti spirituali di Amritanandamayi - 144 Pag.
AMMA, L'ABBRACCIO UNIVERSALE - Video VHS - R. Castagnari - 35'
INDIA SEGRETA - Paul Brunton - 352 Pagine - Illustrato
EGITTO SEGRETO - Paul Brunton - 336 Pagine - Illustrato
SII CIÒ CHE SEI - Ramana Maharshi e il Suo Insegnamento A cura di David Godman -
336 Pagine
NON SONO LA MENTE, IO SONO IL SÉ - Vita e insegnamenti di Sri Lakshmana Swami e
Mathru Sri Sarada - A cura di D. Godman - 284 Pagine
IL MAGO Dl STROVOLOS - Il mondo straordinario di un guaritore spirituale - K
yriacos C. Markides - 270 Pagine
OMAGGIO AL SOLE - La Saggezza di Daskalos - K. C. Markides - 287 Pag. PROFETA
PER I NOSTRI TEMPI - Vita ed insegnamenti di Peter Deunov, maestro di Omraam M
ichael Aivanhov - A cura di David Lorimer- 240 Pag.
IN VIAGGIO CON UN MAESTRO SUFI - H. B. M. Dervish - 304 Pagine L'ABISSO Dl F
UOCO - La straordinaria esperienza di una donna sotto la guida di un Maestro S
ufi - Irina Tweedie - 288 Pagine
LA STORIA DEI QUATTRO DERVISCI - di Amir Khusru - Rinarrata da Amina Shah -
192 Pagine
TRA I DERVISCI - Omar Michael Burke - 256 Pagine
IL MISTICISMO DEL SUONO - Hazrat Inayat Khan - 104 Pagine
L'INCREDIBILE SAI BABA Dl SHIRDI - Arthur Osborne - 144 Pagine
LA RUOTA DELLA VITA - Autobiografia di un buddista occidentale
John Blofeld - 256 Pagine
BUDDHA€: LA LUCE DELL'ASIA - Sir Edwin Arnold - 160 Pagine
IL PELLEGRINO RUSSO - Da un manoscritto del Monte Athos - 144 Pag.
IL PELLEGRINO RUSSO CONTINUA IL SUO RACCONTO - 144 Pag.
VITA E INSEGNAMENTI DEI MAESTRI DEL LONTANO ORIENTE - Baird T. Spalding - I, II
e III Volume
PRIMA DELLA COSCIENZA - Ultime conversazioni con Sri Nisargadatta Maharaj -
A cura di Jean Dunn - 272 Pagine
NESSUNO NASCE, NESSUNO MUORE - Insegnamenti di Nisargadatta Maharaj - A cura
di Ramesh S. Balsekar - 256 Pagine
SEMI Dl CONSAPEVOLEZZA - La Saggezza di Nisargadatta Maharaj - A cura di Je
an Dunn - 240 Pagine
KRISHNAMURTI - L'Uomo, il Mistero ed il Messaggio Stuart Holroyd - 240 Pagine
IL TAOISTA ERRANTE - Una straordinaria odissea spirituale - Deng Ming Dao -
224 Pagine
GURDJIEFF - Anatomia di un mito - James Moore - Rilegato - illustrato - 464 Pagi
ne
LA SUPREMA IDENTITÀ - Saggio sulla metafisica orientale e la religione cristiana
- Alan Watts 240 Pagine - Prima edizione italiana
NASCITA DOPO NASCITA - Rivivere le vite passate sotto la guida di un Maestro s
pirituale - Denise Desjardins - 247 Pagine
CHEIRO - Memorie di un Grande Veggente - L'autobiografia di un infallibile c
hiromante del '900 - Conte Louis Hamon - 352 Pagine
JYOTISH - Manuale di Astrologia Indiana - Dottor G.S. Kapoor - Illustrato Co
n scheda plastificata - 304 Pagine
MEDICINA OMEOPATICA - Dottor Trevor Smith - Con scheda plastificata 320 Pagine
AYURVEDA - La Scienza dell'Autoguarigione - Dottor Vasant Lad Illustrato - C
on scheda plastificata - 256 Pagine
TRATTATO Dl MEDICINA AYURVEDICA - Guida pratica alla salute e alla longevità -
Dottor Subhash Ranade - 244 Pagine
LA CUCINA AYURVEDICA - Amadea Morningstar e Urmila Desai illustrato - Con scheda
plastificata - 416 Pagine
IL LIBRO DELLA GUARIGIONE SUFI - Shaykh Hakim Moinuddin Chishti - illustra
to - 224 Pagine
SAI CHE GLI ALBERI PARLANO? La Saggezza degli Indiani d'America - K. Recheis e
G. Bydlinski - Illustrato - 144 Pagine
AMICIZIA CON LA TERRA - La Via degli Indiani d'America - K. Recheis e G. Byd
linski - illustrato 144 Pagine
LE CARTE DEL SENTIERO SACRO - La scoperta di sé attraverso la saggezza degli India
ni d'America - Jamie Sams - 304 Pagine + 44 carte a colori
LA VIA DEGLI ANGELI - Piccola guida per conoscere gli angeli e diventare uno d
i loro - Maria Lucia Allevi - Illustrato - 112 Pagine
SCORCI Dl SAGGEZZA ZEN - Strisce Zen, volume primo disegni di Zen Iohanna Sala
jan - Illustrato - 96 Pagine

In Preparazione:

NUMEROLOGIA - Tantra, Ayurveda e Astrologia - Harish Johari


LILA - Il gioco Vedico della conoscenza di sé Volume illustrato con piano di gioco
e dado
UNA POLITICA Dl GENTILEZZA - S.S. Il Dalai Lama del tibet
FUOCO NEL CUORE - Mistici, saggi e guaritori Kyriacos C. Markides
AGOPUNTURA AYURVEDICA - I segreti ritrovati di un'antica conoscenza - Dottor F
rank Ros
LA SCIENZA AYURVEDICA DELLA BELLEZZA NATURALE - Melanie Sachs
LE CARTE LAKOTA DELLA TENDA DI PURIFICAZIONE - Insegnamenti spirituali dei Sioux
- Archie Fire Lame Deer - Volume illustrato con 50 carte a colori.
I CONSIGLI DI UN MAESTRO ZEN - Strisce Zen, secondo volume - Disegni da Iohanna
Salajan.
LO SPIRITO DELL'HIMALAYA - La storia di un vero cercatore - Swami Amar Jyoti.

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