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Comune di Pietrabbondante

Regione Molise

37SANNITATEATROFESTIVAL
Direttore artistico Mario BalDini

In collaborazione con

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise

Pro Loco Bovianum Vetus

Pietrabbondante 7 16 agosto 2011 ore 19,00

Comune di Pietrabbondante

Cari amici, cade questanno la XXXVII edizione del SANNITA TEATRO FESTIVAL. Grazie alle Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel tempo, alla Direzione Regionale Beni Culturali del Molise e al pubblico innamorato del teatro antico, siamo riusciti a raccontare la storia del teatro italiano. Il grande Eduardo De Filippo amava dire: Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male. Il teatro antico ha vissuto momenti indimenticabili di grandi artisti che hanno pianto e riso, ma hanno anche commosso e divertito il grande pubblico del teatro. Alla Regione Molise, alla Provincia di Isernia, allEPT di Isernia, alla Comunit Mon-

tana Alto Molise va il mio sincero ringraziamento per la collaborazione alla buona riuscita degli spettacoli e un grazie affettuoso va al Direttore Artistico, il quale, anche questanno, ha elaborato un cartellone davvero importante. Ne sono certo, esso avr unanime consenso di pubblico per la variet e freschezza degli spettacoli proposti. La nostra tenacia e perseveranza, malgrado le mille difficolt economiche e organizzative del momento, sono di incitamento a continuare sulla strada intrapresa per diffondere con rinnovato vigore la tradizione della cultura teatrale italiana. Arrivederci al Sannita Teatro Festival di Pietrabbondante. Il Sindaco di Pietrabbondante Giovanni Tesone

concerto 2011
presenta

dom ago

7 8 9

Domenico Scarlatti e il flamenco


viaggio nel tempo tra Italia e Spagna
SILVIA RAMBALDI e ANDREINA DI GIROLAMO clavicembali RITA MARChESINI danza JOS ALBERTO RODRIGuEz chitarra CRISTINA MARTINI voce recitante

arwen fiLms mda produzioni danza


presenta

lun ago

ElEonora Brigliadori

truculentuS
di T I TO M A CC I O P L Au TO

REGIA

AuRELIO GATTI

compagnia stabiLe deL moLise


presenta

mar ago

E d o a r d o s i r aV o

oDi et amo

lamore al tempo degli antichi


COORDINAMENTO ARTISTICO

con PA O L A C E R I M E L E e S I LV I A S I R AV O

EDOARDO SIRAVO

Laros
di gino caudai presenta

10
ago ven

mer

Va n E s s a g r aV i n a

antigone
REGIA

di SOFOCLE

con A R N A L D O N I N C h I , L u C A B I A G I N I e G I u L I O FA R N E S E

FEDERICO VIGORITO

u r Lo
presenta

alEssio di ClEmEntE

12
ago

Suerte
T E S T O T R AT T O D A S u E R T E D I G I u L I O L A u R E N T I

SELEzIONE MuSICALE

CAMILLO VENTOLA

lassociazione culturale

Le donne d i i ta c a

diretta da adriana palmisano

presenta

14
ago

dom

J u n i C h i k awa l E a n d r o a m at o

caSSanDra e il re
da O M E R O , E S C h I L O , E u R I P I D E E C h R I S TA w O L F

REGIA

GIuSEPPE ARGIR

centro mediterraneo deLLe arti


presenta

16
ago

mar

uldEriCo PEsCE

meDea

da E u R I P I D E A PA S O L I N I

con L A R A C h I E L L I N O, E VA I M M E D I ATO, E L E O N O R A S A N TO R O
MuSICA ARMENA GEORGIANA E TuRCA D R A M M AT u R G I A E REGIA

uLDERICO PESCE

Domenico Scarlatti e il flamenco


.Non affatto difficile immaginare Domenico Scarlatti a passeggio sotto i colonnati moreschi dellAlcazar o intento a prestare orecchio, di sera, nelle strade di Siviglia ai ritmi inebrianti delle castagnette o alle melodie semiorientali del canto andaluso e non c nessun aspetto della vita, della danza e della musica popolare spagnola, che non abbia trovato collocazione nel microcosmo che Scarlatti cre nelle sue Sonate. Egli ha captato lo schiocco delle castagnette, lo strimpellio delle chitarre, il rumore sordo dei tamburi smorzati, il gemito roco e amaro del lamento zingaresco, la gaiezza prorompente della banda del villaggio, e soprattutto le rigide tensioni della danza spagnola. Cos scrive Ralph Kirkpatrick nel suo voluminoso lavoro dedicato a Domenico Scarlatti. Dal voler sperimentare questintuizione, grazie allincontro di esperienze diverse nel

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un omaggio alla commedia Plautina, un attento lavoro che introduce la formula dellen travest, ampiamente utilizzata nella commedia dal Cinquecento ai primi dellOttocento. La condizione di incertezza per landata in scena genera un percorso parallelo alla trama dellopera, fornendo materia e argomenti per un esilarante intreccio tra la vita del teatro e la tessitura della commedia. La trama di questa opera lavoro della tarda maturit plautina risulta piuttosto complessa e sembra privilegiare, rispetto alla comicit immediata delle battute, quella pi raffinata che deriva proprio dallintricato evolversi della vicenda. Largamente lacunosa, prende il titolo dal nome del rustico e brutale Truculento, nome parlante che in latino significava zoticone, violento da cui poi in italiano truculento , che si riferisce al carattere

truculentuS

ago
del personaggio, dapprima misogino ed infine sedotto suo malgrado dalla serva Astafio. La modernit di Plauto risiede proprio in una amara ironia misogina che permea lintera trama, ingenerando negli spettatori maschi una sorta di autocompiacimento per non essere cos sciocchi da farsi ingannare da una donna e, viceversa, nelle spettatrici lorgoglio di appartenere allo scaltro genere femminile. Potr, dunque, essersi affievolito leffetto comico delle battute, ma non leterna freschezza del messaggio umano cui Plauto continuamente allude, strizzando locchio al suo pubblico.

campo della musica e della danza, nasce il concerto spettacolo Domenico Scarlatti e il flamenco: nel corso del concerto la musica popolare spagnola si insinua dolcemente nel mondo sonoro scarlattiano, con le note della chitarra che si fondono con quelle dei clavicembali fino a creare unatmosfera sonora omogenea di grande energia melodica e ritmica. Linterpretazione musicale arricchita dalla danza che alterna momenti di delicata grazia in stile barocco a momenti di trascinante passionalit del flamenco permettendo agli spettatori di visualizzare la musica il suono dei tacchi parte integrante della partitura e lasciarsene affascinare e coinvolgere.

oDi et amo
Abbiamo scelto di realizzare una lettura di testi poetici greci e latini dedicati allamore non solo per compiere un viaggio nella cultura classica, ma anche per il riconoscimento che dobbiamo a quella produzione letteraria, cos aderente e vicina alla nostra sensibilit. Odi et amo celebre frase di Catullo che da il nome allo spettacolo, costituisce una premessa che apre una vasta riflessione sullamore, argomento che assai dibattuto, oltre che nella letteratura greca anche nella cultura e nel mondo romano. Seguiremo cos un percorso tra le opere pi belle e a volte meno note dellantichit, con una lettura che si snoder sia attraverso i grandi lirici greci, come Saffo, Archilocco, Anacreonte, sia gli autori latini del I secolo a.C., come Valerio Edituo, Catullo, Virgilio e Orazio ed altri del I e II secolo d.C., come Ovidio, Tibullo e Properzio; presenteremo, inoltre, alcune divagazioni tra le grandi

ago
scritture tragiche come quella dellIppolito e della Medea di Euripide. Sospeso tra amore e memoria, tra vita e poesia, questo spettacolo, portato in palcoscenico da Edoardo Siravo. Silvia Siravo e Paola Cerimele, vuole offrire unopportunit di conoscenza non meramente esegetica e filosofica, ma una fruizione diretta delle opere dei nostri antenati, un contatto diretto con loro pi fervido e appassionato: un modo per rivivere nel nostro animo quelle emozioni antiche, remote, di risalire il fiume dei segni che ci arriva dalle civilt di cui noi siamo eredi diretti, di cogliere il modo pi profondo il senso poetico e drammatico, la visione dellamore, del sentimento, della vita di quel tempo. Mettere in scena Antigone significa, prima ancora che celebrarne la straordinaria longevit, dimostrarne le incredibili attitudini morali e politiche con il nostro tempo. Alla base di questa caratterizzante attualit, risiede lassunto drammatico che fonda lopera sofoclea in questione: lincontroscontro tra natura e cultura. Tra un ordine prestabilito delle cose e un altro che arbitrariamente muove le nostre coscienze e decide le nostre azioni. Antigone mette in discussione lassolutezza dellordine di Creonte; lo fa per ragioni morali, politiche, religiose forse. La tragedia ambientta in un non luogo, dove lassenza di qualsiasi distrazione, sia essa politica, estetica, romantica, condurr lattenzione allessenza filosofica di una storia particolare e al tempo stesso universale che, in definitiva, ci accomuna tutti.

antigone

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ago

Suerte
La storia vera di un narcotrafficante, dalla Colombia al carcere: una confessione, il ricordo di unepopea criminale. La storia di una rinascita. La pallottola lunico gioiello che per custodia ha carne umana. Che cosa si prova a vivere con la morte come assidua compagna? Per pi di un anno uno dei maggiori narcotrafficanti a livello internazionale, oggi imprenditore di successo, ha raccontato a Giulio Laurenti la sua vita rocambolesca e pericolosa: anzi, le sue due vite. Quelle confessioni sono diventate un romanzo (Suerte, edito da Einaudi), dalla voce inconfondibile e unica, col timbro della verit definitiva. Alessio Di Clemente d corpo e voce a Pablo e ai suoi fantasmi, in un incrocio tra passato e presente, tra dolorosi ricordi e pericolose tentazioni. La voce di un uomo non redento, ma rinato, non pentito ma consapevole, ma fino a quando? Pablo

12
ago
porta chi lo ascolta nei locali pi lussuosi del mondo, nei meandri della sua mente, sfrecciando su Ferrari fiammanti, fino a san Quintino, trascinandosi sullorlo della vendetta, svelando lati oscuri e svolte inaspettate. Ma inaspettatamente coinvolge gli spettatori anche nei sentieri pi intimi e nascosti, quelli della coscienza, dellamore e dellattaccamento alla vita.

caSSanDra e il re
cassandra la pazza, la visionaria, la santa, la profetessa inascoltata. una straniera in un mondo che non lha mai accolta. La sua diversit costituisce anche la sua forza ed il segno con cui si riveler agli uomini. La figlia di priamo da sempre affrancata dal consorzio umano, vive ai margini, al limite della ragione, nelle zone oscure di una psiche ingovernabile. cassandra una posseduta e al contempo una donna piena di grazia in unoscillazione costante tra sacro e profano. di tutte le eroine greche quella che maggiormente si avvicina alla condizione dellantieroe moderno: una donna condannata alla solitudine e allimpotenza dellanima. La sua condanna consiste nel prevedere senza poter agire. cassandra non pu fare a meno di vedere; traumatizzata costantemente dalla visione. Lei non pu operare alcuna rimozione e costringe chi gli sta intorno ad interrogarsi sul dolore ma nessuno pu accettare consapevolmente la sofferenza, cos le sue profezie rimangono inascoltate: nessuno vuole crederle, perch tutti sanno nel profondo che ci che racconta del mondo, vero. solo un uomo ne avr compassione e pur non comprendendola, lamer. un uomo avvezzo alla guerra e non alle parole, in grado di far sua ogni cosa che desideri, un uomo che in nome della gloria, ha sacrificato gli affetti pi cari: agamennone.

14
ago

dom

cassandra ha aperto una breccia nel suo cuore spietato e gli ha regalato un volto pi umano. in questo universo dolente e contraddittorio, si muovono cassandra e il re, ognuno di loro salva laltro e ognuno lo condanna. La morte una fedele compagna per entrambi e in quel breve spazio che li separa dalla fine, consumano il loro amore fatto di memoria e di silenzi. La loro agnizione li getta al di fuori della storia, immuni da qualsiasi giudizio morale. Lo sfondo la spiaggia di troia da cui partire per un viaggio che li porter di fronte ai leoni di micene dove conosceranno la loro fine, uniti in un abbraccio infinito, uccisi entrambi dalla vendetta omicida di clitennestra. i due protagonisti si fronteggiano nello spazio scenico superando la diffidenza del conflitto e della diversa provenienza, confessandosi vicendevolmente. agamennone superer le asprezze e le crudelt della guerra raccontando la propria interiorit e liberandosi dalla responsabilit dellessere re. cassandra scoprir i sui desideri di normalit e la volont di essere amata per quello che al di l del suo potere profetico. due esseri umani lacerati dalla contraddizione, incapaci di esprimere compiutamente le loro emozioni, si ritrovano in una scena senza tempo, molto pi vicina ai nostri tempi che non a una classicit perduta e mitologica.

meDea
Giasone parte con gli Argonauti e affronta quello che era considerato il viaggio pi lungo verso il luogo pi orientale mai conosciuto al mondo: la Colchide, laddove sorgeva il sole. Va verso una terra favolosamente ricca per rubare il Vello doro che i Colchi veneravano da millenni. Il Vello ovviamente una metafora delloro di cui quella terra era ricca. Ancora oggi nelle zone montuose della Colchide vivono pastori-cercatori doro seminomadi che utilizzano un setaccio ricavato principalmente dal vello di ariete tra le cui fibre si incastrano le pagliuzze di oro. La nostra Medea una donna forte che viene dalla periferia del mondo nelle cui viscere si nascondono ricchezze enormi. cos forte lamore che ha per Giasone che, pur di aiutarlo a rubare il Vello doro giunge ad uccidere il fratello Apsirto spargendone i poveri resti dietro di s dopo essersi

16
ago
imbarcata sulla nave Argo che la porta in Occidente. Medea pur di raggiungere il sogno di realizzare la sua vita con Giasone nel mondo civile non solo uccide il fratello ma abbandona la sua terra e regala allOccidente quanto di pi prezioso il suo popolo ha: il Vello doro. Medea annienta la sua Identit, la memoria della sua terra. Arrivata nel nuovo mondo si accorge presto di non essere compresa e che la sua vita non facile. ha difficolt a parlare la lingua dellOccidente, in pi trattata con sospetto perch viene da fuori, una donna da cui guardarsi, una barbara, ha unaltra religione, unaltra cultura. Nello stesso tempo il luogo dove Medea ospite, lOccidente, ricco ed ha bisogno di braccia, di lavoratori immigrati, di paesani di Medea. un conflitto di cui oggi si parla, un tema individuato nellantica Grecia che nel nostro lavoro diventa determinante.

mar

37SANNITATEATROFESTIVAL
Pietrabbondante 7 16 agosto 2011
R

PESCARA BOLOGNA

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VAL DI SANGRO MONTENERO DI BISACCIA VASTO SUD


TR IG NO 65 0

Inizio spettacoli ore 19.00


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SULMONA ROCCARASO

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TERMOLI

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FOGGIA BARI LECCE

infoline Spettacoli 347 3884947 Municipio 0865 76130 0865 76272 fax 0865 769079 www.comune.pietrabbondante.is.it www.pietrabbondante.com municipio@pietrabbondante.com In caso di pioggia lo spettacolo sar dato nel palazzetto dello sport

V. F.

CASTEL DI SANGRO

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PIETRABBONDANTE

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S. VITTORE (da Roma)

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BENEVENTO CAIANELLO (da Napoli) NAPOLI

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