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ITIS G. Marconi Bari Corso di Meccanica Applic. e Macchine a Fluido prof. Ing.

Nazzareno Corigliano

Flessione Semplice 4 serale

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FLESSIONE SEMPLICE
GENERALIT
Una trave soggetta a sollecitazione di flessione semplice (fig. 1) quando il sistema di forze esterne si riduce ad una coppia di momento M F giacente in un piano che contiene lasse longitudinale della trave (asse z), tale piano
Fig. 1 Flessione Semplice con momento costante

detto piano di sollecitazione. Si ha flessione

anche quando la trave viene caricata da un sistema di forze, come nella fig. 2, ma, in questo caso, oltre alla flessione c anche la sollecitazione di taglio ed inoltre il momento flettente risulta variabile lungo la trave. Tuttavia anche in questo caso si potr progettare a flessione la trave riferendoci al suo momento flettente massimo salvo verificare a taglio, nei punti pi soggetti, la sezione progettata. Quando il piano di sollecitazione contiene anche un asse di simmetria della sezione (asse y nella fig. 2) si parla di flessione retta mentre, negli altri casi si parla di flessione deviata. Noi parleremo di flessione retta.
Fig. 2 Flessione Semplice

Il tipo di deformazione che subisce la trave a causa di questo tipo di sollecitazione una inflessione ossia un incurvamento secondo un
Fig. 3 Deformazione dovuta alla flessione

arco di circonferenza (fig. 3). In seguito (quelle sopra lasse

allincurvamento,

alcune

fibre

longitudinale) si accorceranno ed altre (quelle sotto lasse longitudinale) si allungheranno, mentre le fibre appartenenti allo strato comprendente lasse longitudinale non subiranno n allungamento n accorciamento pertanto tale strato viene detto neutro (fig. 4). Lintersezione tra lo strato neutro ed una qualsiasi sezione della trave viene definito asse neutro
Fig. 4 Strato neutro ed asse neutro

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ed lasse intorno al quale ruota la sezione durante la deformazione.

DEFORMAZIONI E TENSIONI
Per poter stabilire una relazione tra tensione e deformazione esaminiamo lincurvamento della trave (fig. 5). In seguito al curvarsi della trave in modo che il suo asse longitudinale si dispone su un arco di circonferenza di raggio R, la fibra NN, trovandosi sullo strato neutro conserver la lunghezza iniziale L0, mentre la fibra AA, trovandosi a distanza y dallo strato neutro, subir un allungamento e diventer di lunghezza L0+L. Dalla
Fig. 5 Studio della deformazione

similitudine dei due settori circolari ONN e OAA si

ottiene la seguente proporzione:

L0 + L R + y y L y L = = 1+ = 1+ L0 R L0 R L0 R
Ricordando che lallungamento unitario =
L y avremo infine = L0 R
y la quale ci dice R

ora, supposta valida la legge di Hooke = E avremo, nel nostro caso, = E

che le tensioni interne, tutte normali alla sezione, saranno per variabili e tanto pi grandi quanto maggiore risulter la distanza y dallasse neutro. In definitiva si disporranno secondo il diagramma della fig. 6. Se esaminiamo lequilibrio di un tronco di trave compreso tra la sezione allestremo
Fig. 6 Andamento delle tensioni interne

A, in cui

applicato il momento Mf, e una generica sezione S, soggetta allinsieme delle tensioni interne avremo:
a y = M f

(fig. 7),
Fig. 7 Equilibrio tra tensioni interne e momento

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Sostituendo a il valore precedentemente trovato e portando fuori dalla sommatoria i fattori comuni avremo
E a y 2 = M f , ricordando che la sommatoria a y 2 = I n rappresenta il R

momento dinerzia della sezione rispetto allasse neutro avremo per la curvatura il corrispondente angolo di flessione, essendo =
L0 , avremo R

Mf 1 = e, per R E In

=
Sostituendo quanto trovato per la curvatura

M f L0 E In

1 nella relazione della deformazione unitaria avremo: R

Mf y E In

EQUAZIONE DI STABILIT
Dallultima relazione del parametro precedente e dalla legge di Hooke si perviene, per la sollecitazione di flessione, alla seguente equazione di stabilit:

Mf y In

Tale relazione ci restituisce il valore della tensione unitaria su una fibra generica distante y dallasse neutro. Ai fini del calcolo a noi interessano i valori massimi di tale tensione che, come abbiamo visto, si manifestano nelle zone della sezione pi lontane dallasse neutro. Perci:
M f y max In

max =

e, posto W f =

In il modulo di resistenza a flessione avremo: y max


Mf Wf

FORMULA DI VERIFICA A FLESSIONE: max =

amm

FORMULA DI PROGETTO A FLESSIONE:

W f min =

Mf

amm

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Occorre osservare che il modulo di resistenza a flessione W f un parametro che comprende sia lelemento dimensionale della sezione che quello di forma. Quindi per la sollecitazione di flessione non importante solo la dimensione della sezione ma anche la sua forma ed, in particolare, il modo in cui il materiale disposto intorno allasse neutro. In effetti sezioni addensate principalmente nelle zone pi lontane dellasse neutro (come quelle a doppio T) hanno, a parit di superficie, un momento dinerzia pi grande, quindi un modulo di resistenza a flessione maggiore, e ci le rende pi adatte a resistere alla flessione. Passando da una sezione rettangolare ad una a doppio T della stessa area, a tutti gli effetti equivale a spostare materiale dalla zona in cui le tensioni sono minori a quella in cui sono maggiori (fig. 8). Di seguito inseriamo una tabella con i moduli di resistenza a flessione per alcune sezioni.
Tab. 1 Moduli di resistenza a flessione Wf per alcuni tipi di sezioni
Fig. 8 Dalla sezione rettangolare alla doppia T

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