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Motore Termico

Gruppo 7 July 17, 2010

Obiettivi

Calcolo del lavoro del ciclo termodinamico attraverso la determinazione dellarea racchiusa dal diagramma PV e del lavoro compiuto dalla forza di gravit sulla a massa m, confrontandoli tra loro e vericandone la consistenza.

Premesse teoriche

Si denisce ciclo termodinamico una sequenza di trasformazioni alla ne delle quali lo stato nale coincide con quello iniziale. Un ciclo termodinamico pu essere rappresentato sul piano di Clapeyron(un o graco in cui le ascisse rappresentano i valori di pressione e le ordinate i valori di volume) come da gura.

Una macchina termica un appae rato che converte calore in lavoro attraverso una serie ciclica di trasformazioni termodinamiche. Noi analizzeremo il comportamento di una macchina termica operante tra due sorgenti(ovvero, in base allenunciato di Lord Kelvin, la pi u semplice macchina termica realizzabile), che compier un ciclo coma posto da due trasformazioni adiabatiche(cio in cui non si verca e scambio di calore tra il sistema e le sorgenti) e due isobare(cio in cui la prese sione viene mantenuta costante). Lobiettivo nale dellesperienza il calcolo del lavoro compiuto dal motore e termico durante il ciclo, tale risultato pu essere ricavato in due modi, per o via teorica, calcolando il lavoro compiuto dalla forza peso sul pistone, o sperimentalmente, considerando che il lavoro corrisponde matematicamente allarea racchiusa dal graco del ciclo compiuto dal motore. Non essendo in grado di misurare direttamente il volume di gas presente nel cilindro possiamo approssimare tale grandezza al volume del cilindro, misurato come: V =As Dove con A indicata larea del pistone e con s la posizione verticale dello stesso. e

Materiali

Lapparato sperimentale composto da un cilindro di plexiglass, chiuso da un e pistone adiabatico, alla cui base e presente un foro collegato tramite un piccolo giunto e due tubi di gomma ad una camera daria metallica e ad un sensore di bassa pressione Pasco, che

misura per dierenza rispetto alla pressione atmosferica. Il pistone collegato tramite un lo sottile ad un contrappeso per bilanciare e lazione della forza peso dovuta alla massa del pistone. Il lo che collega il pistone al contrappeso passa per la gola media di un sensore di moto rotatorio Pasco, necessario a misurare lo spostamento del pistone. Il sistema comprende, inoltre, una bacinella di acqua e ghiaccio in uno stato prossimo allequilibrio, un becker di acqua tenuta in ebollizione tramite un fornello elettrico e due sensori di temperatura immersi rispettivamente nel contenitore freddo e in quello caldo. Sensore di bassa pressione, sensore di moto rotatorio e sensori di temperatura sono tutti collegati al computer tramite interfaccia Pasco Science Workshop ed i dati raccolti vengono gestiti tramite il software DataStudio. Il sensore di pressione ha sensibilit a 5Pa e campo di misura compreso tra 0 e 100 kPa Il sensore di moto rotatorio ha sensibilit di 1f racgradogiro a I sensori di temperatura hanno sensibilit di 1o C a Completa il sistema la massa campione, la cui massa misurata con una bilancia e elettronica di sensibilit 103 Kg a

Procedimento
1. Una volta montato lapparato, si misura la massa campione con la bilancia elettronica. 2. Si denisce in DataStudio la grandezza s spostamento, come s = r dove r = 14.5 103 m il raggio della gola media del sensore di moto rotatorio e e rappresenta langolo(in radianti) misurato dal sensore. 3. Si denisce una nuova grandezza Volume attraverso la calcolatrice di DataStudio, come V olume = xs dove x rappresenta lo spostamento misurato del pistone e s la sua supercie. 4. Si apre la camera daria facendo in modo che la quantit di gas presente nel a sistema permetta al pistone di risalire, aumentando il volume nel cilindro. 5. Si aggiunge ghiaccio nella bacinella no a che non la temperatura dellacqua non diventa prossima a 0o C, e vi si immerge la camera daria, lasciandovela per qualche minuto prima di iniziare la registrazione.

6. Si pone sulla piattaforma del pistone la massa campione, in modo da causare un improvviso aumento di pressione nel cilindro. E necessario svolgere questa operazione in tempi brevi, in modo da minimizzare gli scambi di calore, permettendoci di approssimare la trasformazione in una trasformazione adiabatica. 7. Si toglie la camera daria dalla bacinella e la si immerge molto lentamente nel becker con acqua bollente, evitando il contatto con le pareti del becker. Limmersione lenta fa s che il sistema passi attraverso stati di quasi equilibrio. Lasciando la massa campione sulla piattaforma del pistone si ottiene una trasformazione isobara, poich la pressione rimane costante e mentre il gas si espande. 8. Raggiunta la massima espansione del gas nel cilindro, si toglie la massa, ottenendo nuovamente una trasformazione adiabatica. 9. Si reimmerge la camera daria in acqua e ghiaccio, cos da compiere la seconda trasformazione isobara che permette di chiudere il ciclo. 10. Raccolti i dati si passa alla loro analisi e al calcolo del lavoro.

Analisi dei dati

I dati relativi al cilindro e al pistone vengono forniti e sono: diametro del cilindro d = (32.5 0.1) 103 m e massa del pistone mp = (35.0 0.6) 103 kg. La supercie del cilindro calcolata(in cm2 ) vale S = 0.83 103 m3 . La massa del contrappeso vale mc = (35.4 0.1) 103 kg, la cui forza peso equilibra, allinterno dellincertezza lazione della forza peso del pistone. E necessario aggiungere una piccola considerazione prima di procedere nellanalisi, cio, dove, per comodit, si parla di altezza del pistone e di volume del cilindro, e a ci si riferisce sempre a variazioni di altezza e variazioni di volume. Il graco ottenuto dalla raccolta dei dati attraverso il software DataStudio : e

Il graco un graco pressione su volume, le due grandezze sono espresse rispete tivamente in kPa e cm3 , quindi, calcolandone larea si otterr un lavoro espresso a in mJ(103 J). Il graco risulta ribaltato rispetto allasse y, in quanto il sensore di moto rotatorio stato montato al contrario di come si sarebbe dovuto fare, di conseguenza e i valori di spostamento del pistone e le relative variazioni di volume appaiono di segno invertito. A livello di calcolo, considerando noi la supercie, non si presentano particolari problemi operativi. Per il calcolo dellarea del graco, e quindi del lavoro, stato usato un approccio e geometrico-analitico, calcolando lintegrale sulla supercie compresa allinterno delle quattro rette interpolanti le quattro trasformazioni del ciclo. Per comodit di calcolo e di descrizione chiameremo le quattro rette ordinandole a da 0 a 3 in senso orario partendo dalla trasformazione isobara superiore. 5

Per chiarezza, chiameremo, inoltre, m le pendenze, q le intercette e dm e dq le rispettive incertezze. Tali nomenclature faranno risultare pi chiara la parte di calcolo. u Usando la funzione di regressione lineare di DataStudio abbiamo approssimato a rette le quattro fasi del ciclo, ottenendo i seguenti valori di pendenza ed intercetta:

Retta Retta Retta Retta

0 1 2 3

m 1.54 104 0.918 1.73 103 0.809

dm 5.8 105 0.012 4 105 0.019

q 2.93 -0.211 -0.183 16.6

dq 8.0 104 0.012 7.7 104 0.032

Per il calcolo si deciso di usare il software Mathematica 7. e e Dopo aver caricato pendenze, intercette e incertezze negli array m, q, dm e dq(aventi indici variabili da 0 a 3), abbiamo calcolato larea come integrale su una supercie attraverso il comando: A= Integrate[Boole[y<m[0]*x+q[0] && y>m[1]*x+q[1] && y>m[2]*x+q[2] && y<m[3]*x+q[3]], {x,-Infinity,Infinity},{y, -Infinity,Infinity}] Che calcola lintegrale sulla regione i cui punti si trovano compresi tra le quattro rette. Il risultato dellintegrale : e A = 63.5716 103 J Su questo valore, perch possa assumere un signicato sico necessario calcoe e lare il valore dellincertezza, questione non banale, essendo noi in possesso delle sole incertezze sui parametri delle rette. Per risolvere il problema del calcolo dellincertezza abbiamo pensato che la strategia migliore fosse quella di riuscire a calcolare tutte le possibili aree ottenute attraverso tutte le possibili combinazioni di incertezze su pendenze e intercette, tra queste isolare la massima e la minima, e calcolare lincertezza per semidispersione.

Per fare ci stato implementato lalgoritmo cos strutturato: oe For[i=0,i<4,i++, For[j=0,j<4,j++, For[k=0,k<4,k++, For[h=0,h<4,h++, {me[0]:=Switch[i,0,m[0]+dm[0],1,m[0]-dm[0],2,m[0]+dm[0],3,m[0]-dm[0]], qe[0]:=Switch[i,0,q[0]+dq[0],1,q[0]+dq[0],2,q[0]-dq[0],3,q[0]-dq[0]], me[1]:=Switch[j,0,m[1]+dm[1],1,m[1]-dm[1],2,m[1]+dm[1],3,m[1]-dm[1]], qe[1]:=Switch[j,0,q[1]+dq[1],1,q[1]+dq[1],2,q[1]-dq[1],3,q[1]-dq[1]], me[2]:=Switch[k,0,m[2]+dm[2],1,m[2]-dm[2],2,m[2]+dm[2],3,m[2]-dm[2]], qe[2]:=Switch[k,0,q[2]+dq[2],1,q[2]+dq[2],2,q[2]-dq[2],3,q[2]-dq[2]], me[3]:=Switch[h,0,m[3]+dm[3],1,m[3]-dm[3],2,m[3]+dm[3],3,m[3]-dm[3]], qe[3]:=Switch[h,0,q[3]+dq[3],1,q[3]+dq[3],2,q[3]-dq[3],3,q[3]-dq[3]], At=Integrate[ Boole[y<me[0]*x+qe[0] && y>me[1]*x+qe[1] && y>me[2]*x+qe[2] && y<me[3]*x+qe[3]], {x,-Infinity],Infinity},{y,-Infinity,Infinity}], If[At<Amin,Amin=At,Continue[]], If[At>Amax,Amax=At,Continue[]]}]]]] Lalgoritmo calcola tutte le possibili aree, calcolate attraverso un integrale analogo a quello visto in precedenza, e seleziona tra queste larea massima e larea minima, che, dopo averlo fatto girare, risultano essere: AM AX = 64.9486 AM IN = 61.9694 Da cui si calcola lincertezza come: AM AX AM IN = 1.4896 103 J 2 A questo punto si pu esprimere il valore del lavoro calcolato come: o dA = W = (64 1) 103 J Per vericare lattendibilit di questo risultato, necessario confrontarlo con a e il valore del lavoro calcolato pper via teorica, ovvero il lavoro compiuto dalla forza peso sul pistone. Calcolando tale valore attraverso la calcolatrice di DataStudio, considerando i valori dello spostamento del psitone tra listante 5s e listante 25s otteniamo: WT EORICO = FP ESO s = mCAM P ION E g s = 61 103 J

Conclusioni

I due valori non sono propriamente compatibili, in quanto dieriscono di un valore maggiore dellincertezza, ma sono comunque dello stesso ordine di grandezza, quindi possiamo considerare lesperimento riuscito. Analizzando le procedure eseguite per il raggiungimento del risulato possie bile individuare una serie di punti critici che possono aver contribuito allerrore riscontrato sul risultato:

Larea calcolata non larea del graco, ma larea compresa tra le rette che e approssimano landamento delle trasformazioni, questa operazione sicue ramente quella che ha contribuito maggiormente alla crescita dellerrore. Si sarebbe potuta trovare una forma di calcolo pi diretta che non preveda u un iterpolazione dei dati, ma, molto probabilmente, avrebbe aumentato le dicolt di calcolo, quindi le possibilit di errore. a a La raccolta dei dati presenta un piccolo occhiello, dovuto al passaggio non immediato della camera daria da un contenitore allaltro, questa area non viene contemplata nel calcolo da noi eseguito, quindi anche questa una e sorgente di errore. Probabilmente velocizzando le operazioni di spostamento della camera daria i dati in prossimit degli angoli del graco risulterebbero pi rea u golari, con meno variazioni inattese. La massa del contrappeso, per quanto prossima a quella del pistone, potrebbe aver leggermente inuito sulle vaiazioni di volume.

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