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NEWS &CULTURA

a cura della Redazione

La coda di Minosse
l libro racconta in ben ottocento pagine la sfortunata storia del dirigibile Italia che, al comando del generale Nobile, il 15 aprile del 1928 part da Baggio, nei pressi di Milano, per sorvolare lEuropa e raggiungere la base allestita nella Baia del Re, alle isole Spitzbergen, nel Mar Glaciale Artico. Dopo un primo volo esplorativo, lItalia fece rotta verso il Polo Nord per effettuare rilievi scientifici. A bordo cerano sedici persone. Nella fase di rientro alla base dappoggio per, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, il viaggio si trasform in tragedia perch il dirigibile urt contro la superficie del pack e dieci uomini caddero sulla banchisa polare: uno mor sul colpo in seguito allimpatto, mentre altri sei membri dellequipaggio scomparvero per sempre. I superstiti dopo alcune settimane furono localizzati e tratti in salvo da una delle spedizioni di soccorso internazionali. Le vicende dei naufraghi della Tenda Ros-

sa entrarono di l a breve nella storia, e non manc un lungo strascico di polemiche. Pubblicato per la prima volta nel 1964 il volume, considerato uno dei classici della storia dellaviazione, rappresenta una ricostruzione meticolosa e fedele di questa triste vicenda, condita da aneddoti in grado di arricchire la narrazione. Lingegner Trojani, autore del libro, partecip infatti alla sfortunata impresa e, descrivendola con efficacia, ha fornito anche un quadro realistico del mondo aeronautico italiano dagli esordi fino alla fine degli anni Trenta. LAutore. Felice Trojani (1897-1971) partecip alla Prima guerra mondiale e venne fatto prigioniero dai tedeschi sul Monte Cucco. Laureatosi in ingegneria nel 1922, entr nello Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche e poi nella Compagnia Nazionale Aeronautica. Inviato nel 1926 in missione in Giappone, nel 1928 prese parte alla spedizione polare guidata da Nobile.
La coda di Minosse - La verit sulla spedizione nobile di Felice Trojani Mursia Editore

A Genova in mostra il calcio di una volta

l calcio pu sicuramente essere considerato uno sport moderno: la sua nascita viene fatta risalire al 1855 quando in Inghilterra fu costituita la prima societ calcistica al mondo, lo Sheffield Club. In Italia la passione per la sfera di cuoio arriv qualche anno pi tardi: alla fine dell800 nacquero il Genoa Cricket & Athletic Club, lInternational Football Club di Torino e il Football Club Torinese, e nel 1898 vide la luce la FIF, Federazione Italiana Football: non cera ancora lo scudetto (ma una coppa assegnata a chi vinceva tre campionati), le regole non erano ancora chiare, le misure dei campi variavano di citt in citt, ma il calcio compiva i suoi primi passi anche in Italia. E proprio nel centenario dellet pionieristica del calcio, che secondo la periodizzazione di Gianni Brera si colloca nel decennio 1898-1908, questepoca cos lontana finalmente fruibile a Genova nella mostra Football. Let dei pionieri (1898-1908), realizzata dalla Fondazione Genoa 1893, dove rimarr per tutto luglio per poi riaprire i battenti

dal 25 agosto al 30 settembre. Un viaggio attraverso immagini e cimeli di quel periodo, in una mostra straordinaria nel suo genere, resa possibile anche grazie alla collaborazione di Torino, Milan e Juventus. Fotografie, ritagli di giornali, rari filmati, e ancora maglie, palloni, plastici dei primi stadi, Coppe risalenti a quel meraviglioso periodo, il tutto ad evocare i primi anni del calcio italiano ma non solo. Tra i ricordi emerge il contesto sociale, lo sfondo in cui questo progresso di diffusione prese il via: il passaggio al XX secolo, lo sviluppo industriale, la creazione di uno spirito identitario che forse ancora latitava nel popolo italiano e che proprio da fenomeni come quello del calcio attinse per rafforzarsi. La mostra si pone come prologo della creazione di un museo dedicato alla storia del Genoa, sulla scia di un processo di divulgazione della storia di questo sport che possa riportare alla luce i suoi antichi valori.
Info: www.fondazionegenoa.com

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CISCO

MAGAZINE

NEWS&CULTURA

Veronica Marchi, magica e intrigante semplicit

na voce calda, avvolgente, capace di virtuosismi composti e mai eccessivi. Melodie pop che riescono a distaccarsi dalla banalit dilagante del mainstream. Testi ricercati, ma assai lontani dalla verbosit anti-musicale fine a se stessa. Tutto questo Veronica Marchi, artista veronese alle prese con la sua seconda fatica discografica. Libert personale e libert despressione: ho condotto il mio lavoro allinsegna di questi valori, dichiara la giovane cantautrice. Ottimo esempio di tale concezione artistica, Lacqua del mare non si pu bere un album dalle tante sfaccettature: brani ironici e musicalmente pi scanzonati si accompagnano con disinvoltura a dolci ballad ricamate sulle note degli archi; unico filo conduttore: la voce di Veronica,

artista matura ed introspettiva che racconta storie di tutti i giorni, pezzi di vita dominati da sorrisi e malinconie. Molti i punti alti dellopera, che si snoda abilmente tra il rhodes della quasi materna Il re del mondo ed i riff martellanti di Splendida coerenza, una sorta di consapevole inno contro una falsa ed inesistente normalit. Impossibile poi non citare il primo singolo tratto dallalbum, laccattivante Saldi di primavera, caratterizzata da chitarre elettriche e da un refrain di sicuro appeal radiofonico, o lintimista Dillo piano, con cui la Marchi vira sicura verso contaminazioni da folk cantautoriale. Dimmi se credere ancora / nella semplicit il dubbio dellartista in Fiore di neve, pezzo di apertura del disco. Se questa magica e intrigante semplicit si chiama Veronica Marchi, perch non crederci?

Lassoluta leggerezza dellessere

n racconto lungo oltre 40 opere, non solo dellarte radicale di Dadamaino, fra le pi apprezzabili artiste del 900, ma inevitabilmente anche della storia della Milano di allora, citt europea crocevia di nuove idee. La mostra dal titolo LAssoluta leggerezza dellessere, che rimarr aperta fino al 25 luglio alla Galleria Cortina di Milano, una delle pi importanti e complete retrospettive che raccoglie le opere pi significative prodotte dallartista dagli anni 60 agli anni 90. Si va dai celebri Volumi - opere monocromatiche nelle quali la tela veniva tagliata lasciando visibile lo spazio retrostante, tele spesso lasciate grezze su cui Dadamaino interveniva al centro con forme irregolarmente circolari di tempera bianca o nera - ai Volumi a Moduli Sfasati realizzati in fogli di plastica fustellati a mano e sovrapposti che espone a Milano e Amsterdam; dalla Ricerca del Colore della fine degli anni Sessanta ai conseguenti Cromorilievi dei primi Settanta, tavole con rilievi poliedrici regolari diversamente colorati, che rappresentano un momento di pausa e rottura con la

precedente produzione; dal personalissimo Alfabeto della mente in sedici lettere alle Costellazioni, innumerevoli segni geometrici che si aggregano e si disperdono nello spazio; dall Inconscio Razionale, ideale scrittura della mente formata da brevi segmenti, linee e angoli facendo uso della penna a inchiostro su carta, al Movimento delle Cose, un nuovo ciclo di opere presentate per la prima volta nel 1990 alla Biennale di Venezia e in cui determinante il supporto, che cambia rispetto al passato: non pi carta o tela, ma rotoli di poliestere, che riesce a dare alloggetto un aspetto astratto e mentale. Opere spesso di vari metri di lunghezza, a volte appese libere come stendardi, altre srotolate solo in parte.

Associazione Culturale Renzo Cortina, via Mac Mahon 14/7 Milano Apertura al pubblico: da marted a venerd 10.00-12.30 / 16.30-19.30 chiuso sabato, domenica e luned mattina Ingresso libero Informazioni: 02.33607236 335.5247546

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LIBRI. A 80 anni dalla tragedia il ricordo di uno dei sopravvissuti della Tenda Rossa

MARTED 27 MAGGIO 2008

SPETTACOLI

Alle 10,33 del 25 maggio 1928 il dirigibile Italia, comandato da Umberto Nobile, in volo sull'Artico con a bordo un equipaggio di quindici membri urta il pack: dieci uomini cadono sulla banchisa polare, degli altri sei rimasti a bordo del dirigibile ormai fuori controllo si perderanno per sempre le tracce. A ottant'anni dal disastro Mursia ripubblica "La coda di Minosse", il memoriale di Felice Trojani, ingegnere di bordo e sopravvissuto alla tragedia. Trojani venne chiamato da Nobile ad occuparsi dell'organizzazione della spedizione e nel suo libro, pubblicato per la prima volta nel 1964, ricostruisce la storia della spedizione senza tacere i retroscena politici che ebbero importanti conseguenze organizzative: l'avversione di Italo Balbo per Nobile; l'indifferenza dell'Aeronautica contrapposta all'adesione della Regia Marina, l'ambiguit di Mussolini che da una parte come ministro dell'Aeronautica ignorava la spedizione e dall'altra come ministro della Marina vi partecipava in pieno. Il racconto di

Mursia ripubblica La coda di Minosse La verit sulla spedizione Nobile


cominciammo a salire.", scrive Trojani. A bordo 16 persone, 7000 kg di benzina, 465 kg di olio. Il 25 maggio alle ore 10,30 il dirigibile appesantito di poppa urta la banchisa, la gondola di comando si sfascia, dieci uomini vengono sbalzati fuori. Trojani fra loro, prigioniero dei ghiacci. Vi rester fino al 12 luglio quando i superstiti verranno recuperati dal rompighiaccio Krasin. Trojani racconta in presa diretta anche il discusso salvataggio di Nobile fatto da Lundborg e l'incidente successivo, il ritorno tra le polemiche (Nobile venne accusato di aver abbandonato i suoi uomini). Trojani si interroga a lungo sulle cause del disastro arrivando a formulare ben 11 possibili ipotesi senza per arrivare a una conclusione definitiva e univoca: "La vera causa della caduta fu una sola; il dirigibile cadde perch volava, e tutto ci che va per aria pu cadere a terra. Questa stata e sempre sar l'opinione di tutti gli aviatori onesti." Un'affermazione che riletta a ottant'anni di distanza mette la parola fine a uno dei disastri pi discussi della storia del volo italiano. Come anticipato la settimana scorsa, domani e mercoled per la rassegna Teatroinscatola andr in scena La strada bianca, a cura di Medaniene giovani e La casa del t. Un piccolo mondo a parte quello in cui vivono Lucia e gli altri protagonisti, i cui racconti si intrecciano entro l'orizzonte di una comunit raccolta, contadina; che si ritrova, nell'arco di un trentennio, in una realt pienamente post-industriale. E' questa la storia narrata a pi voci ne La strada bianca, che poi la storia di tutta la provincia italiana tra gli anni '30 e gli anni '60 del secolo scorso. Lo spettacolo nato nell'ambito del progetto Medianiene giovani - ad

Teatroinscatola presenta La strada bianca

ROMA

Trojani, che aveva la responsabilit della preparazione aeronautica e logistica della spedizione posta sotto l'egida della Reale Societ geografica, descrive passo dopo passo le tappe dell'impresa, i problemi tecnici, le relazioni tra i membri dell'equipaggio, le prove, i trasferimenti e il decollo sull'Artico avvenuto alle 4,28 del 23 maggio 1928. "Ci staccammo da terra tra gli alal e gli evviva dei presenti, facemmo forza con i motori e

Il 3 giungo la seconda edizione presentata da Cristina Chiabotto


Vince la Musica, vince chi l'ascolta e chi l'acquista. La Musica, la Grande Musica Italiana, torna ancora una volta protagonista di un evento unico: la seconda edizione dei WIND MUSIC AWARDS. Dopo il grande successo dello scorso anno, ancora una volta sar la citt di Roma a essere teatro di uno straordinario spettacolo in programma marted 3 giugno. Durante la serata, realizzata anche grazie alla collaborazione delle associazioni di settore (FIMI, PMI e AFI), saranno premiate le pi grandi star del panorama musicale italiano. Si aggiudicheranno il premio gli Artisti che avranno venduto oltre 150.000 copie dei loro album oppure oltre 30.000 copie dei loro dvd, nell'arco di tempo com-

Musica

di Wind Music Awards e Rossella Brescia

preso tra il 1 maggio 2007 e il 30 maggio 2008; un traguardo di vendita molto importante, che garantisce i riconoscimenti ai protagonisti musicali del momento, in uno spettacolo che celebrer la musica italiana di maggior successo nel periodo di riferimento. I WMA, andranno in onda con due prime serate su Italia 1, in programma il 4 e il 5 giugno alle ore 21.10, e vedranno la partecipazione, in qualit di ospiti, di grandi Artisti internazionali. Condotto da Rossella Brescia e Cristina Chiabotto, i WIND MUSIC AWARDS 2008 vedranno ancora una volta susseguirsi sul palco nelle vesti di Premiatori, personalit del mondo dello spettacolo, attori, comici e personaggi dello sport.

S'intitola "Sax & the City" l'ultima settimana di programmazione musicale del Cotton Club perch dedicata a formazioni, in stile newyorkese, che mettono il sassofono al centro del loro repertorio (parodiando nel titolo la serie-tv di successo ora anche versione cinematografica). Inoltre va verso il tutto esaurito il concerto in programma il 5 giugno di Brian Auger, il re dell'Hammond, grande tastierista londinese. Auger ripercorrer in oltre due ore di live i momenti pi significativi della sua quarantennale carriera. Fu, infatti, il 1965 l'anno in cui esord come componente degli Steampacket, gruppo "beat" formato da Long John Baldry, Julie Driscoll e Rod Stewart. Fu proprio a cavallo degli anni Settanta che divenne noto e godette di una certa popolarit anche presso il pubblico italiano, lanciato neanche a dirlo da quel geniale talent-scout di Renzo Arbore. Questa sera, invece, la volta di Nosotros, voci e suoni dall'America latina, un mix di esperienze, suoni e culture da Cuba al Brasile. Domani sera la musica della Classic Jazz

Ultima settimana di musica al Cotton Club in attesa del concerto di Brian Auger
Forum, ispirata al jazz primigenio di New Orleans degli anni 20 - '30. Gioved la volta di Mario Donatone, storico pianista-cantante della scena romana e nazionale, tra i pochi in grado di coniugare uno spiccato "blues feeling" con una classicit jazzistica che rievoca i grandi Dana Shore, Ray Charles, Doctor John e numerosi altri. Il fine settimana inizia venerd con la Classic Jazz Messengers, nata dalla passione di Minnie Minoprio e del pianista Ettore Zeppegno per lo sterminato repertorio delle canzoni americane dell'epoca d'oro del jazz (anni

oriente di Roma - La casa del t, ideato e sviluppato, nel biennio 20062007, da Gloria Sapio, Maurizio Repetto e Silvestro Pontani. Progetto che ha coinvolto i comuni del Medianiene (Anticoli Corrado, Arsoli, Cineto Romano, Riofreddo, Roviano, Vallinfreda, Vivaro Romano) e che si prefissato, con la collaborazione dei centri per gli anziani dell'area, il recupero di una memoria storica di un passato in fondo non molto lontano, fondamentale per lo sviluppo del nostro paese. La strada bianca interpretato da giovani attori non professionisti: Fausta Rota, Eclario Baroni, Rocco Franco, Matteo Rinaldi e Anna Rita Tola.

Sull'onda di ben 4 nomination ai Grammy Awards (Best New Artist, Best Pop Vocal, Best Female Pop Vocal, Best Short Form Music Video), una nomination ai Brit Awards (International Female Solo Artist) e oltre un milione di copie vendute dell'album The Reminder, Feist annuncia il tour italiano. Domani sera sar al Piper di Roma. All'improvviso, una ragazza che era quasi un segreto sconosciuto ai pi fuori

Concerto di Feist al Piper

'20 e '30). Sabato, invece, gli Hot Stompers che partiranno con una selezione di "evergreen" degli anni d'oro, per dar vita ad una serata che affonder nei grandi stan-

dard del jazz, interpretati in chiave originale, memori dell'insegnamento del maestro Patruno. gc

dai confini canadesi, aveva singoli piazzati nelle Top 10 delle radio e la sua musica risuonava da centri commerciali e supermercati. La sua reazione? Continuare a suonare dal vivo. Trentatr mesi e tre continenti. The Reminder nato proprio durante questo lungo e avvincente viaggio on the road. E le canzoni sono arrivate una dietro l'altra, pi di quanto s'aspettassero di fare nella breve finestra di due settimane. Un album.

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