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Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e

Geometria 2008/2009
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali
Esercizio 1. Dopo aver dimostrato che linsieme

1
2
0

0
1
1

1
0
1

`e una base di
R
3
, determina le coordinate del vettore v =

1
0
2

rispetto a tale base.


Dimostriamo che i tre vettori sono linearmente indipendenti:
a
1

1
2
0

+ a
2

0
1
1

+ a
3

1
0
1

0
0
0

dobbiamo risolvere il seguente sistema lineare omogeneo:

a
1
a
3
= 0
2a
1
+ a
2
= 0
a
2
+ a
3
= 0
risolviamo il sistema scritto con leliminazione di Gauss:

1 0 1 0
2 1 0 0
0 1 1 0

1 0 1 0
0 1 2 0
0 1 1 0

1 0 1 0
0 1 2 0
0 0 3 0

poiche i tre pivot sono = 0, lunica soluzione `e a


1
= a
2
= a
3
= 0: abbiamo dimostrato che i tre
vettori sono linearmente indipendenti. Possiamo allora determinare le coordinate del vettore v
rispetto a questa base:
v =

1
0
2

= x
1

1
2
0

+ x
2

0
1
1

+ x
3

1
0
1

anche in questo caso risolviamo il sistema lineare con leliminazione di Gauss:

1 0 1 1
2 1 0 0
0 1 1 2

1 0 1 1
0 1 2 2
0 1 1 2

1 0 1 1
0 1 2 2
0 0 3 4

2
il sistema che abbiamo ottenuto `e triangolare superiore:

x
1
x
3
= 1
x
2
+ 2x
3
= 2
3x
3
= 4

x
1
=
4
3
1 =
1
3
x
2
= 2 (
4
3
) + 2 =
2
3
x
3
=
4
3
Le coordinate di v rispetto alla base assegnata sono: (
1
3
,
2
3
,
4
3
).
Osservazione: `e possibile risolvere lesercizio cercando direttamente di scrivere v come combi-
nazione lineare dei tre vettori assegnati allinizio; se i coecienti della combinazione lineare sono
unici allora i tre vettori formano una base di R
3
e le coordinate sono proprio i coecienti calcolati.
Esercizio 2. Determina lintersezione dei due sottospazi di R
3
:
U = Span

1
1
0

1
0
1

; W = Span

1
0
1

0
1
1

.
Descrivi anche il sottospazio U + W.
Osserviamo che i vettori assegnati per U sono linearmente indipendenti; la stessa cosa vale per
W. Cerchiamo quei vettori v =

x
y
z

che possono essere scritti sia come combinazione lineare


dei vettori di base di U sia come combinazione lineare dei vettori di base diW:

x
y
z

x
y
z

= a
1

1
1
0

+ a
2

1
0
1

; (1)

x
y
z

x
y
z

= b
1

1
0
1

+ b
2

0
1
1

; (2)
uguagliando otteniamo:
a
1

1
1
0

+ a
2

1
0
1

= b
1

1
0
1

+ b
2

0
1
1

portando tutto a sinistra abbiamo:


a
1

1
1
0

+ a
2

1
0
1

+ b
1

1
0
1

+ b
2

0
1
1

0
0
0

dobbiamo risolvere il seguente sistema lineare omogeneo

a
1
+ a
2
b
1
= 0
a
1
b
2
= 0
a
2
b
1
+ b
2
= 0
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 3
con leliminazione di Gauss otteniamo:

1 1 1 0 0
1 0 0 1 0
0 1 1 1 0

1 1 1 0 0
0 1 1 1 0
0 1 1 1 0

1 1 1 0 0
0 1 1 1 0
0 0 2 2 0

poiche nella quarta colonna non c`e il pivot, possiamo prendere b


2
come parametro libero k:

a
1
+ a
2
b
1
= 0
a
2
+ b
1
k = 0
2b
1
+ 2k = 0

a
1
+ a
2
b
1
= 0
a
2
= b
1
k
2b
1
= 2k

a
1
= b
1
a
2
= k 0 = k
a
2
= b
1
k = k k = 0
b
1
= k
abbiamo quindi ottenuto come soluzione

a
1
a
2
b
1
b
2

k
0
k
k

= k

1
0
1
1

se prendiamo k = 1 otteniamo a
1
= 1 e a
2
= 0 che, sostituiti nella (1), forniscono come risultato
il vettore:
1

1
1
0

+ 0

1
0
1

1
1
0

;
in denitiva, possiamo aermare che
U W = Span

1
1
0

.
A questo punto, per studiare lo spazio U + W, possiamo applicare la formula di Grassmann:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) dim(U + W) = 2 + 2 1 = 3
possiamo allora aermare che U + W = R
3
; non si tratta per` o di una somma diretta, in quanto
lintersezione dei due sottospazi U e W non si riduce al solo vettore nullo di R
3
.
Esercizio 3. Nello spazio R
2
[t] si considerino i seguenti sottospazi vettoriali:
U = {p R
2
[t] : p(1) = 2 p(0)} ; W = Span{t 1 ; t
2
} .
a) Si determini una base per U e per W;
b) Si descriva il sottospazio U W;
c) Si descriva il sottospazio U + W;
d) Si scriva (se possibile) il polinomio p(t) = t come somma di un polinomio di U e di un poli-
nomio di W. C`e ununica soluzione? Perche?
a) La verica che U `e un sottospazio vettoriale `e lasciata al lettore. Studiamo i polinomi U;
tanto per iniziare scriviamo un generico polinomio R
2
[t], p(t) = a
0
+ a
1
t + a
2
t
2
, e cerchiamo di
scoprire che relazione ci deve essere tra i suoi coecienti anche p(1) = 2p(0). Se calcoliamo il
4
polinomio in t = 1 otteniamo p(1) = a
0
+ a
1
+ a
2
; se facciamo la stessa cosa per t = 0 otteniamo
p(0) = a
0
; mettiamo le due espressioni nel vincolo p(1) = 2p(0):
a
0
+ a
1
+ a
2
= 2a
0
a
0
= a
1
+ a
2
possiamo allora sostituire il coeciente di grado zero nellespressione generale di p(t):
p(t) U p(t) = (a
1
+ a
2
) + a
1
t + a
2
t
2
mettendo in evidenza a
1
e a
2
ricaviamo:
p(t) U p(t) = a
1
(1 + t) + a
2
(1 + t
2
)
ovvero p(t) pu` o essere scritto come combinazione lineare dei due polinomi (1 +t) e (1 +t
2
); non `e
dicile vericare che questi due polinomi sono linearmente indipendenti (non sono proporzionali).
In denitiva possiamo allora aermare che una base per il sottospazio U `e fornita proprio da
questi due polinomi:
U
= {1 + t ; 1 + t
2
}.
Per quanto riguarda W il discorso `e molto pi` u semplice: `e facile vedere che i due polinomi sono
linearmente indipendenti e quindi costituiscono una base per W; si ha quindi
W
= {t 1 ; t
2
}.
b) Per quanto riguarda lintersezione dobbiamo trovare tutti i polinomi che possono, da un lato,
essere scritti come combinazione lineare di (1 +t) e (1 +t
2
), dallaltro come combinazione lineare
di (t 1) e t
2
. In poche parole dobbiamo impostare lequazione:
a
1
(1 + t) + a
2
(1 + t
2
) = b
1
(t 1) + b
2
t
2
(3)
portando tutti i termini a sinistra e ordinando secondo le potenze crescenti di t, otteniamo:
(a
1
+ a
2
+ b
1
) 1 + (a
1
b
1
) t + (a
2
b
2
) t
2
= 0
ma lo 0 a destra in realt` a `e il polinomio nullo, e quindi possiamo scrivere:
(a
1
+ a
2
+ b
1
) 1 + (a
1
b
1
) t + (a
2
b
2
) t
2
= 0 1 + 0 t + 0 t
2
per il principio di identit`a dei polinomi possiamo uguagliare i coecienti delle potenze di t,
ricavando il seguente sistema lineare omogeneo:

a
1
+ a
2
+ b
1
= 0
a
1
b
1
= 0
a
2
b
2
= 0
seguiamo leliminazione di Gauss:

1 1 1 0 0
1 0 1 0 0
0 1 0 1 0

1 1 1 0 0
0 1 2 0 0
0 1 0 1 0

1 1 1 0 0
0 1 2 0 0
0 0 2 1 0

prendendo b
2
come parametro libero k si ricava:

a
1
+ a
2
+ b
1
= 0
a
2
2b
1
= 0
2b
1
k = 0

a
1
= a
2
b
1
= k +
k
2
=
k
2
a
2
= 2b
1
= 2
_

k
2
_
= k
b
1
=
k
2
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 5
abbiamo trovato quindi che:

a
1
a
2
b
1
b
2

k
2
k

k
2
k

= k

1
2
1

1
2
1

prendendo k = 2 troviamo che a


1
= 1 e a
2
= 2 e quindi, se sostituiamo nella parte sinistra
dellequazione (4), troviamo che: (1) (1 + t) + 2 (1 + t
2
) = 1 t + 2t
2
.
In denitiva, possiamo aermare che
U W = Span{1 t + 2t
2
} .
c) Per quanto riguarda la somma U + W `e suciente riferirsi alla formula di Grassmann:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) dim(U + W) = 2 + 2 1 = 3
quindi, dal momento che dim(R
2
[t]) = 3, risulta U + W = R
2
[t], ma non si tratta di somma
diretta.
d) Poiche sappiamo che U + W = R
2
[t], sappiamo che troveremo sicuramente due polinomi come
richiesto (cio`e uno U e laltro W); non solo, ma poiche sappiamo che U + W non `e somma
diretta, troveremo innite soluzioni. Verichiamo lesattezza delle nostre previsioni con i calcoli:
t =
1
(1 + t) +
2
(1 + t
2
) +
3
(t 1) +
4
t
2
svolgendo i calcoli e raccogliendo i termini simili, otteniamo:
0 1 + 1 t + 0 t
2
= (
1
+
2

3
) 1 + (
1
+
3
) t + (
2
+
4
) t
2
il sistema da risolvere `e

1
+
2

3
= 0

1
+
3
= 1

2
+
4
= 0
con leliminazione di Gauss si ottiene:

1 1 1 0 0
1 0 1 0 1
0 1 0 1 0

1 1 1 0 0
0 1 2 0 1
0 1 0 1 0

1 1 1 0 0
0 1 2 0 1
0 0 2 1 1

prendendo
4
come parametro libero k otteniamo:

1
=
2
+
3

2
= 2
3
1
2
3
= 1 k

1
=
2
+
3
= k +
1k
2
=
1+k
2

2
= 2
_
1k
2
_
1 = 1 k 1 = k

3
=
1k
2
in denitiva, il polinomio t pu`o essere scritto in questo modo:
t =
1 + k
2
(1 + t) + (k) (1 + t
2
) +
1 k
2
(t 1) + k t
2
abbiamo trovato innite soluzioni, come previsto.
6
Esercizio 4. Si considerino i due sottospazi vettoriali di R
3
[t]: U = {p R
3
[t] : p(1) = 0} e
W = {p R
3
[t] : p(2) = 0}.
a) Trovare una base per U e W;
b) Determinare una base per U W;
c) Determinare una base per U + W.
La verica che i due insiemi sono sottospazi `e lasciata al lettore.
a) Un polinomio p = a
0
+ a
1
t + a
2
t
2
+ a
3
t
3
appartiene ad U se e solo se p(1) = 0, cio`e se risulta:
p(1) = 0 a
0
+ a
1
+ a
2
+ a
3
= 0 a
0
= a
1
a
2
a
3
ovvero il polinomio pu` o essere scritto come
p = (a
1
a
2
a
3
) + a
1
t + a
2
t
2
+ a
3
t
3
raccogliendo rispetto ai coecienti a
k
troviamo che:
p = a
1
(t 1) + a
2
(t
2
1) + a
3
(t
3
1)
questo implica che
U = Span
_
t 1 ; t
2
1 ; t
3
1
_
;
dimostriamo ora che i tre polinomi generatori di U sono anche linearmente indipendenti:

1
(t 1) +
2
(t
2
1) +
3
(t
3
1) = 0
(
1

3
) 1 +
1
t +
2
t
2
+
3
t
3
= 0 1 + 0 t + 0 t
2
+ 0 t
3
uguagliando i coecienti delle potenze di t si trova:

3
= 0

1
= 0

2
= 0

3
= 0

1
= 0

2
= 0

3
= 0
i tre polinomi generatori di U sono anche linearmente indipendenti: formano quindi una base del
sottospazio U.
Ripetiamo ora tutto quanto per W. Un polinomio p = a
0
+ a
1
t + a
2
t
2
+ a
3
t
3
appartiene a W se e
solo se p(2) = 0, cio`e se risulta:
p(2) = 0 a
0
+ 2a
1
+ 4a
2
+ 8a
3
= 0 a
0
= 2a
1
4a
2
8a
3
ovvero il polinomio pu` o essere scritto come
p = (2a
1
4a
2
8a
3
) + a
1
t + a
2
t
2
+ a
3
t
3
raccogliendo rispetto ai coecienti a
k
troviamo che:
p = a
1
(t 2) + a
2
(t
2
4) + a
3
(t
3
8)
questo implica che
W = Span
_
t 2 ; t
2
4 ; t
3
8
_
.
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 7
Dimostriamo ora che i tre polinomi generatori di U sono anche linearmente indipendenti:

1
(t 2) +
2
(t
2
4) +
3
(t
3
8) = 0
(2
1
4
2
8
3
) 1 +
1
t +
2
t
2
+
3
t
3
= 0 1 + 0 t + 0 t
2
+ 0 t
3
uguagliando i coecienti delle potenze di t si trova:

2
1
4
2
8
3
= 0

1
= 0

2
= 0

3
= 0

1
= 0

2
= 0

3
= 0
i tre polinomi generatori di W sono anche linearmente indipendenti: formano quindi una base del
sottospazio W.
b) Tanto per iniziare facciamo una stima sulla dimensione dellintersezione U W; poiche ovvia-
mente risulta dim(U + W) dim(R
3
[t]) 4, per la formula di Grassmann si ha:
dim(U W) = dimU + dimW dim(U + W) 3 + 3 4 = 2 dim(U W) 2 .
Cerchiamo ora quei polinomi che appartengono sia ad U sia a W:
a
1
(t 1) + a
2
(t
2
1) + a
3
(t
3
1) = b
1
(t 2) + b
2
(t
2
4) + b
3
(t
3
8) (4)
ordiniamo secondo le potenze crescenti di t:
(a
1
a
2
a
3
+ 2b
1
+ 4b
2
+ 8b
3
) 1 + (a
1
b
1
)t + (a
2
b
2
)t
2
+ (a
3
b
3
)t
3
= 0
uguagliando i coecienti delle potenze di t si giunge al sistema lineare omogeneo:

a
1
a
2
a
3
+ 2b
1
+ 4b
2
+ 8b
3
= 0
a
1
b
1
= 0
a
2
b
2
= 0
a
3
b
3
= 0
applicando leliminazione di Gauss otteniamo:

1 1 1 2 4 8 0
1 0 0 1 0 0 0
0 1 0 0 1 0 0
0 0 1 0 0 1 0

1 1 1 2 4 8 0
0 1 1 1 4 8 0
0 1 0 0 1 0 0
0 0 1 0 0 1 0

1 1 1 2 4 8 0
0 1 1 1 4 8 0
0 0 1 1 3 8 0
0 0 1 0 0 1 0

1 1 1 2 4 8 0
0 1 1 1 4 8 0
0 0 1 1 3 8 0
0 0 0 1 3 7 0

se prendiamo b
2
e b
3
come parametri liberi k e p otteniamo b
1
= 3k 7p e quindi, sostituendo
nella seconda parte dellequazione (4) ricaviamo tutti i polinomi U W:
(3k 7p) (t 2) + k(t
2
4) + p(t
3
8)
8
prendendo k = 1 e p = 0 ricaviamo
p
1
= (3) (t 2) + 1 (t
2
4) + 0 (t
3
8) = t
2
3t + 2
mentre scegliendo k = 0 e p = 1 abbiamo
p
2
= (7) (t 2) + 0 (t
2
4) + 1 (t
3
8) = t
3
7t + 6
quindi possiamo aermare che
U W = Span
_
t
2
3t + 2 ; t
3
7t + 6
_
i due polinomi sono linearmente indipendenti, quindi dim (U W) = 2.
Osservazione: non `e stato necessario ricavare le espressioni per i coecienti a
j
; bastano i b
j
,
come abbiamo appena visto.
c) Utilizzando la formula di Grassmann abbiamo:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) dim(U + W) = 3 + 3 2 = 4
questo implica che U + W = R
3
[t], dal momento che dim(R
3
[t]) = 4.
Esercizio 5. Stabilire se i vettori

0
0
0

3
0
0

1
0
1

4
0
1

2
0
1

for-
mano un sistema di generatori per lo spazio R
3
. Se la risposta `e negativa, completare a base di
R
3
.
Iniziamo con lesaminare il primo vettore: `e il vettore nullo, quindi lo scartiamo. Il secondo
vettore `e non nullo, quindi lo accettiamo. Il terzo vettore `e lin. indipendente dal secondo, in quanto
non sono proporzionali (la verica `e semplice: basta guardare ad esempio la terza coordinata): lo
accettiamo. Il quarto vettore si pu` o scrivere come combinazione lineare dei due precedenti vettori:

4
0
1

3
0
0

1
0
1

;
quindi lo scartiamo. Anche il quinto vettore pu` o essere espresso come combinazione lineare dei
soliti due vettori:

2
0
1

= (1)

3
0
0

1
0
1

;
in denitiva possiamo aermare che linsieme assegnato non `e un sistema di generatori per lo spazio
R
3
(infatti per questo ci servono tre vettori linearmente indipendenti); se vogliamo completare a
base di R
3
, `e suciente estrarre una base dallinsieme

3
0
0

1
0
1

1
0
0

0
1
0

0
0
1

il primo vettore della base canonica, cio`e e


1
, deve essere scartato in quanto `e proporzionale al
primo vettore; il secondo vettore della base canonica, e
2
, `e il vettore che completa a base di
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 9
R
3
e per vericarlo non `e necessario svolgere tanti calcoli, ma `e suciente analizzare la seconda
coordinata. Infatti, i primi due vettori hanno la seconda coordinata nulla, mentre e
2
no. Quindi
abbiamo ottenuto la seguente base di R
3
:

R
3 =

3
0
0

1
0
1

0
1
0

.
Esercizio 6. Dati i sottospazi U = Span

1
0
1

0
1
0

e W = Span

5
3
5

, si
determini U W e U + W.
Si nota che il vettore generatore di W pu` o essere espresso come combinazione lineare dei due
vettori della base di U:

5
3
5

= 5

1
0
1

+ 3

0
1
0

questa osservazione ci porta a concludere che W U e linclusione `e stretta, dal momento che
dimW = 1 < 2 = dimU.
Da quanto detto segue che: U W = W e U + W = U.
Esercizio 7. Si trovi una base per il sottospazio U =

x
y
z

R
3
: 2x 3y + z = 0

.
Ricaviamoci una variabile in funzione delle altre; visto che il coeciente della z `e uguale a 1,
conviene scrivere:
z = 2x + 3y
e quindi otteniamo:

x
y
z

x
y
2x + 3y

x
0
2x

0
y
3y

= x

1
0
2

+ y

0
1
3

i due vettori sono linearmente indipendenti e costituiscono una base per U; in denitiva abbiamo
U = Span

1
0
2

0
1
3

.
Esercizio 8. Si determini lequazione cartesiana del sottospazio U = Span

1
2
1

1
3
1

.
Per prima cosa si osserva che i due vettori assegnati sono linearmente indipendenti e quindi formano
una base per U.
Vediamo ora lequazione cartesiana: un vettore

x
y
z

U se e soltanto se pu`o essere espresso


10
come combinazione lineare dei due vettori della base di U:

x
y
z

=
1

1
2
1

+
2

1
3
1

2
= x
2
1
+ 3
2
= y

1
+
2
= z
.
Risolviamo adesso il sistema lineare nelle incognite
1
e
2
, considerando x, y e z come parametri
ed applicando leliminazione di Gauss:

1 1 x
2 3 y
1 1 z

1 1 x
0 5 y 2x
0 2 z x

1 1 x
0 5 y 2x
0 0
x2y+5z
5

anche il sistema ammetta soluzione (il che equivale a dire che il vettore

x
y
z

U) deve
risultare necessariamente
x 2y + 5z
5
= 0 x + 2y 5z = 0 .
In denitiva abbiamo:
U =

x
y
z

R
3
: x + 2y 5z = 0

.
Esercizio 9. Nello spazio R
3
si considerino i due sottospazi U =

x
y
z

R
3
: x 2z = 0

e
W =

x
y
z

R
3
:
_
x + 2y z = 0
x + y + z = 0

. Si descrivano i sottospazi U + W e U W.
Cerchiamo una base per U e una base per W. Per quanto riguarda U possiamo ricavarci la x
dalla denizione di U, ottenendo x = 2z; la y `e libera (non ci sono vincoli su di essa). Una base `e
data quindi da:

U
=

2
0
1

0
1
0

U = Span

2
0
1

0
1
0

.
Per quanto riguarda W possiamo applicare leliminazione di Gauss al sistema:
_
x + 2y z = 0
x + y + z = 0
_
1 2 1 0
1 1 1 0
_

_
1 2 1 0
0 1 2 0
_
possiamo prendere z come parametro libero k, ricavando cos`:
_
x + 2y z = 0
y + 2z = 0

_
x = 2y + k = 4k + k = 3k
y = 2k

x
y
z

= k

3
2
1

0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 11


quindi abbiamo che:

W
=

3
2
1

W = Span

3
2
1

.
Determiniamo ora lintersezione U W:
a
1

2
0
1

+ a
2

0
1
0

= b
1

3
2
1

a
1

2
0
1

+ a
2

0
1
0

+ b
1

3
2
1

0
0
0

seguendo leliminazione di Gauss otteniamo:

2 0 3 0
0 1 2 0
1 0 1 0

1 0 1 0
0 1 2 0
2 0 3 0

1 0 1 0
0 1 2 0
0 0 5 0

poiche tutti i pivot sono = 0, lunica soluzione `e a


1
= a
2
= b
1
= 0; questo implica che lintersezione
si riduce al solo vettore nullo di R
3
. Applicando la formula di Grassmann ricaviamo:
dim(U+W) = dimU+dimWdim(UW) dim(U+W) = 2+10 = 3 U+W = R
3
;
da tutto quanto detto segue che lo spazio R
3
`e somma diretta degli sottospazi vettoriali U e W:
R
3
= U W .
Se vogliamo scrivere ora un qualsiasi vettore R
3
, ad esempio v =

0
2
1

, come somma di un
vettore U e di un vettore W, troviamo che:

0
2
1

= x
1

2
0
1

+ x
2

0
1
0

+ x
3

3
2
1

2x
1
3x
3
= 0
x
2
+ 2x
3
= 2
x
1
+ x
3
= 1
risolvendo il sistema lineare otteniamo:

x
1
=
3
5
x
2
=
14
5
x
3
=
2
5
in denitiva abbiamo:

0
2
1

=
3
5

2
0
1

+
14
5

0
1
0

2
5

3
2
1

6
5
14
5

3
5

6
5

4
5

2
5

(5)
dove

6
5
14
5

3
5

U e

6
5

4
5

2
5

W .
Osservazione: la scrittura (5) `e unica.
12
Esercizio 10. Consideriamo i seguenti sottospazi di R
4
: U = Span

1
0
0
1

0
1
0
0

1
0
1
0

e W = Span

2
3
0
2

1
1
0
0

0
1
1
0

. Si determini lintersezione U W.
Per prima cosa osserviamo che i tre vettori generatori di U sono linearmente indipendenti e
quindi costituiscono una base per U; la stessa cosa vale anche per il sottospazio W. Per determinare
lintersezione scriviamo:
a
1

1
0
0
1

+ a
2

0
1
0
0

+ a
3

1
0
1
0

= b
1

2
3
0
2

+ b
2

1
1
0
0

+ b
3

0
1
1
0

(6)
portando tutti i vettori a sinistra otteniamo il seguente sistema lineare:

a
1
+ a
3
2b
1
b
2
= 0
a
2
+ 3b
1
b
2
+ b
3
= 0
a
3
b
3
= 0
a
1
2b
1
= 0
applicando leliminazione di Gauss otteniamo:

1 0 1 2 1 0 0
0 1 0 3 1 1 0
0 0 1 0 0 1 0
1 0 0 2 0 0 0

1 0 1 2 1 0 0
0 1 0 3 1 1 0
0 0 1 0 0 1 0
0 0 1 0 1 0 0

1 0 1 2 1 0 0
0 1 0 3 1 1 0
0 0 1 0 0 1 0
0 0 0 0 1 1 0

a
1
+ a
3
2b
1
b
2
= 0
a
2
+ 3b
1
b
2
+ b
3
= 0
a
3
b
3
= 0
b
2
+ b
3
= 0
prendendo b
1
e b
3
come parametri liberi (non ci sono pivot nella quarta e nella sesta colonna) si
ottiene (b
1
= h e b
3
= p):

a
1
= p + 2h p = 2h
a
2
= 3h p p = 3h 2p
a
3
= p
b
2
= p

a
1
a
2
a
3
b
1
b
2
b
3

2h
3h 2p
p
h
p
p

2h
3h
0
h
0
0

0
2p
p
0
p
p

a
1
a
2
a
3
b
1
b
2
b
3

= h

2
3
0
1
0
0

+ p

0
2
1
0
1
1

; (7)
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 13
prendendo h = 1 e p = 0 nella (7) otteniamo:

a
1
a
2
a
3
b
1
b
2
b
3

= 1

2
3
0
1
0
0

+ 0

0
2
1
0
1
1

2
3
0
1
0
0

sostituendo a
1
= 2, a
2
= 3 e a
3
= 0 (sono le prime tre coordinate dellultimo vettore scritto)
nella prima parte della (6) otteniamo:
2

1
0
0
1

+ (3)

0
1
0
0

+ 0

1
0
1
0

2
3
0
2

.
Prendendo invece h = 0 e p = 1 (sempre nella formula (7)) otteniamo:

a
1
a
2
a
3
b
1
b
2
b
3

= 0

2
3
0
1
0
0

+ 1

0
2
1
0
1
1

0
2
1
0
1
1

sostituendo a
1
= 0, a
2
= 2 e a
3
= 1 (sono le prime tre coordinate dellultimo vettore scritto)
nella prima parte della (6) otteniamo:
0

1
0
0
1

+ (2)

0
1
0
0

+ (1)

1
0
1
0

1
2
1
0

.
In denitiva abbiamo:
U W = Span

2
3
0
2

1
2
1
0

;
utilizzando ora la formula di Grassmann otteniamo:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) dim(U + W) = 3 + 3 2 = 4
quindi abbiamo che:
U + W = R
4
ma non si tratta di somma diretta in quanto lintersezione non si riduce al solo vettore nullo di
R
4
. Vediamo allora di scrivere un vettore qualsiasi, come v =

3
1
1
3

, in due modi diversi come


14
somma di un elemento di U e di un elemento di W.
Possiamo scrivere

3
1
1
3

3
2
0
3

0
1
1
0

con

3
2
0
3

U ;

0
1
1
0

W ;
ma possiamo anche scrivere:

3
1
1
3

2
0
1
3

1
1
0
0

con

2
0
1
3

U ;

1
1
0
0

W .
Questa doppia scrittura non sarebbe stata possibile se vi fosse stata la somma diretta tra i due
sottospazi.
Esercizio 11. Nello spazio delle matrici M
2,2
(R) consideriamo i seguenti due sottospazi vettoriali:
U = Span
__
1 1
0 0
_
;
_
0 0
1 1
_
;
_
3 3
4 4
__
; W = Span
__
2 0
2 2
_
;
_
0 1
0 0
__
.
a) Si descrivano i sottospazi U + W e U W;
b) Si dica se U W `e un sottospazio vettoriale di M
2,2
(R).
a) Iniziamo osservando che le tre matrici che generano U sono linearmente dipendenti in quanto
_
3 3
4 4
_
= 3
_
1 1
0 0
_
+ (4)
_
0 0
1 1
_
possiamo allora aermare che
U = Span
__
1 1
0 0
_
;
_
0 0
1 1
__
poiche le due matrici scritte non sono proporzionali, esse formano una base per U.
Per quanto riguarda il sottospazio W le matrici che lo generano sono linearmente indipendenti e
formano quindi una base per W. Studiamo ora lintersezione U W:
a
1
_
1 1
0 0
_
+ a
2
_
0 0
1 1
_
= b
1
_
2 0
2 2
_
+ b
2
_
0 1
0 0
_
(8)
portando tutte le matrici a sinistra otteniamo:
a
1
_
1 1
0 0
_
+ a
2
_
0 0
1 1
_
+ b
1
_
2 0
2 2
_
+ b
2
_
0 1
0 0
_
=
_
0 0
0 0
_
arriviamo quindi a scrivere il sistema lineare omogeneo:

a
1
2b
1
= 0
a
1
+ b
2
= 0
a
2
2b
1
= 0
a
2
2b
1
= 0
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 15
eliminando lultima equazione (`e ridondante) e prendendo b
2
come parametro libero k, ricaviamo:

a
1
a
2
a
3
a
4

= k

1
1

1
2
1

prendendo k = 1 otteniamo a
1
= 1 e a
2
= 1 e, sostituendo questi valori nella prima parte
dellequazione (8), otteniamo:
(1)
_
1 1
0 0
_
+ 1
_
0 0
1 1
_
=
_
1 1
1 1
_
quindi abbiamo che:
U W = Span
__
1 1
1 1
__
poiche pu`o essere scomodo avere tutti i numeri negativi, `e possibile scrivere in modo del tutto
equivalente:
U W = Span
__
1 1
1 1
__
.
Vediamo ora le informazioni che ci fornisce lapplicazione della formula di Grassmann:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) dim(U + W) = 2 + 2 1 = 3
quindi sappiamo sicuramente che U + W M
2,2
(R). Cerchiamo una base per U + W, sapendo
che ci servono tre matrici linearmente indipendenti (si ha infatti dim(U + W) = 3); ci sono due
modi possibili per risolvere questo problema:
1) prendiamo la matrice che genera lintersezione U W e completiamo a base di U:
U = Span
__
1 1
1 1
_
;
_
1 1
0 0
__
sappiamo infatti che dimU = 2 e le due matrici scritte, oltre ad appartenere a U, sono linearmente
indipendenti. Dobbiamo ora completare la base di U W a base di W; per far ci` o `e suciente
aggiungere la matrice
_
2 0
2 2
_
ricaviamo quindi:
W = Span
__
1 1
1 1
_
;
_
2 0
2 2
__
.
In denitiva abbiamo:
U + W = Span
__
1 1
1 1
_
;
_
1 1
0 0
_
;
_
2 0
2 2
__
(9)
2) La soluzione pi` u veloce consiste nel considerare linsieme:
__
1 1
0 0
_
;
_
0 0
1 1
_
;
_
2 0
2 2
_
;
_
0 1
0 0
__
(10)
16
ottenuto mettendo assieme le matrici che formano le basi di U e W; a questo punto `e suciente
estrarre dalla (10) un insieme massimale di matrici linearmente indipendenti, ottenendo come
risultato:
U + W = Span
__
1 1
0 0
_
;
_
0 0
1 1
_
;
_
2 0
2 2
__
. (11)
Osservazione: Le due basi (9) e (11) sono diverse ma gli spazi sono identici.
b) Vediamo se lunione U W `e un sottospazio vettoriale di M
2,2
(R); possiamo procedere in due
modi:
1) Osservando che, assegnati due spazi vettoriali H
1
e H
2
, lunione H
1
H
2
`e sottospazio vettoriale
se e solo se H
1
H
2
oppure H
2
H
1
. Nel nostro caso ci` o non accade in quanto lintersezione ha
dimensione 1 mentre i due sottospazi hanno entrambi dimensione 2. Quindi lunione U W non
`e un sottospazio vettoriale di M
2,2
(R).
2) Cercando un controesempio: cerchiamo due matrici m
a
e m
b
nellinsieme U W tali che la loro
somma non appartenga a U W. Scegliamo
m
a
=
_
1 1
0 0
_
U U W ; m
b
=
_
0 1
0 0
_
W U W ;
la loro somma `e
_
1 1
0 0
_
+
_
0 1
0 0
_
=
_
1 0
0 0
_
dimostriamo ora che la matrice ottenuta non appartiene allunione UW studiando lappartenenza
a U e lappartenenza a W; per quanto riguarda U si ha:
_
1 0
0 0
_
U esistono a
1
, a
2
tali che:
_
1 0
0 0
_
= a
1
_
1 1
0 0
_
+ a
2
_
0 0
1 1
_
il sistema lineare che dobbiamo risolvere `e:

a
1
= 1
a
1
= 0
a
2
= 0
a
2
= 0
il sistema `e impossibile
_
1 0
0 0
_
/ U ;
vediamo ora lappartenenza al sottospazio W:
_
1 0
0 0
_
W esistono b
1
, b
2
tali che:
_
1 0
0 0
_
= b
1
_
2 0
2 2
_
+ b
2
_
0 1
0 0
_
il sistema lineare che dobbiamo risolvere `e:

2b
1
= 1
b
2
= 0
2b
1
= 0
2b
1
= 0
il sistema `e impossibile
_
1 0
0 0
_
/ W
la situazione `e dunque questa:

_
1 0
0 0
_
/ U
_
1 0
0 0
_
/ W

_
1 0
0 0
_
/ U W ;
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 17
abbiamo quindi dimostrato che lunione U W non `e un sottospazio vettoriale di M
2,2
(R). Infatti,
abbiamo trovato due matrici m
a
, m
b
U W tali che m
a
+ m
b
/ U W.
Se vogliamo completare la base di U + W a base di M
2,2
(R) possiamo aggiungere alla base (9)
oppure alla base (11) proprio la matrice
_
1 0
0 0
_
, ottenendo in questa maniera una base per
lintero spazio vettoriale. Aggiungendo la matrice
_
1 0
0 0
_
a (9) otteniamo:
M
2,2
(R) = Span
__
1 1
1 1
_
;
_
1 1
0 0
_
;
_
2 0
2 2
_
;
_
1 0
0 0
__
;
mentre aggiungendola a (11) otteniamo:
M
2,2
(R) = Span
__
1 1
0 0
_
;
_
0 0
1 1
_
;
_
2 0
2 2
_
;
_
1 0
0 0
__
.
Se deniamo il sottospazio H come
H = Span
__
1 0
0 0
__
risulta:
M
2,2
(R) = (U + W) H .
Esercizio 12. Consideriamo in R
3
i due sottospazi vettoriali U = Span

1
2
4

e W =
Span

2
0
1

.
a) Determinare i sottospazi U W e U + W;
b) Dire se il vettore e
2
appartiene al sottospazio U + W;
c) Dire se il vettore 4e
1
4e
2
+ 9e
3
appartiene al sottospazio U + W;
a) Si osserva facilmente che i vettori generatori di U e W non sono proporzionali e quindi
lintersezione si riduce al solo vettore nullo di R
3
. Verichiamo quanto aermato facendo i calcoli:
a
1

1
2
4

= a
2

2
0
1

a
1

1
2
4

+ a
2

2
0
1

0
0
0

arriviamo a studiare il seguente sistema lineare omogeneo:

a
1
+ 2a
2
= 0
2a
1
= 0
4a
1
a
2
= 0

_
a
1
= 0
a
2
= 0
abbiamo trovato una sola soluzione, quindi lintersezione `e il solo vettore nullo

0
0
0

.
Da quanto detto segue che:
U + W = Span

1
2
4

2
0
1

18
e non solo: i due sottospazi sono in somma diretta.
b) Per vedere se il vettore e
2
della base canonica appartiene al sottospazio U + W `e suciente
impostare lequazione:

0
1
0

= x
1

1
2
4

+ x
2

2
0
1

x
1
2x
2
= 0
2x
1
= 1
4x
1
+ x
2
= 0

x
1
=
1
2
x
2
= 2
x
1
= 4
sistema impossibile
ci`o signica che e
2
/ U + W.
c) Vediamo se il vettore 4e
1
4e
2
+9e
3
U+W; dobbiamo seguire lo stesso identico procedimento
visto al punto b):

4
4
9

= x
1

1
2
4

+ x
2

2
0
1

x
1
2x
2
= 4
2x
1
= 4
4x
1
+ x
2
= 9

_
x
1
= 2
x
2
= 1
il sistema `e determinato, quindi possiamo aermare che 4e
1
4e
2
+ 9e
3
U + W.
Osservazione: visto che i due vettori

1
2
4

2
0
1

sono linearmente indipendenti, ci


sono solo due possibilit` a: o il sistema `e determinato (che implica lappartenenza del vettore al
sottospazio U +W) oppure il sistema `e impossibile (in questo caso invece non c`e appartenenza a
U + W). Non `e possibile avere innite soluzioni.
Esercizio 13. In R
3
sono assegnati i sottospazi U = Span

4
0
3

1
0
8

2
0
1

e
W = Span

1
1
0

0
1
1

1
2
1

1
3
2

;
a) trova una base per U e W;
b) descrivi lintersezione U W;
c) descrivi lintersezione U + W.
Per quanto riguarda U si osserva che i primi due vettori sono linearmente indipendenti, mentre
il terzo risulta combinazione lineare dei primi due:

2
0
1

=
3
7

4
0
3

2
7

1
0
8

0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 19


quindi abbiamo che:
U = Span

4
0
3

1
0
8

;
per quanto riguarda il sottospazio W invece si osserva che i primi due vettori sono linearmente
indipendenti, mentre il terzo pu` o essere espresso come combinazione lineare dei primi due vettori:

1
2
1

1
1
0

0
1
1

anche il quarto vettore `e combinazione lineare dei primi due vettori:

1
3
2

= (1)

1
1
0

+ (2)

0
1
1

quindi otteniamo:
W = Span

1
1
0

0
1
1

.
b) Per determinare lintersezione U W dobbiamo impostare lequazione
a
1

4
0
3

+ a
2

1
0
8

= b
1

1
1
0

+ b
2

0
1
1

(12)
a
1

4
0
3

+ a
2

1
0
8

+ b
1

1
1
0

+ b
2

0
1
1

4a
1
a
2
b
1
= 0
b
1
b
2
= 0
3a
1
8a
2
b
2
= 0
possiamo risolvere il sistema lineare omogeneo con leliminazione di Gauss:

4 1 1 0 0
0 0 1 1 0
3 8 0 1 0

4 1 1 0 0
0 0 1 1 0
0
35
4

3
4
1 0

4 1 1 0 0
0
35
4

3
4
1 0
0 0 1 1 0

prendendo come parametro libero b


2
= k abbiamo:

4a
1
a
2
b
1
= 0

35
4
a
2

3
4
b
1
b
2
= 0
b
1
b
2
= 0

a
1
=
1
4
_

1
35
k k
_
=
9
35
k
a
2
=
4
35
_

3
4
k + k
_
=
1
35
k
b
1
= k
otteniamo in questo modo:

a
1
a
2
b
1
b
2

9
35
k

1
35
k
k
k

= k

9
35

1
35
1
1

20
scegliendo k = 1 otteniamo b
1
= 1 e b
2
= 1; sostituendo questi valori nella seconda parte
dellequazione (12) otteniamo:
(1)

1
1
0

+ 1

0
1
1

1
0
1

e dunque:
U W = Span

1
0
1

.
c) Dalla formula di Grassmann otteniamo: dim (U + W) = 3 U + W = R
3
.
Esercizio 14. Stabilire se i due seguenti sottospazi vettoriali di R
3
U = Span

1
0
1

1
2
0

e W = Span

4
2
3

1
4
1

coincidono.
I vettori generatori di U sono linearmente indipendenti; la stessa vale per i vettori generatori
di W. Per vedere se i due sottospazi coincidono dobbiamo cercare di esprimere ciascun vettore di
W come combinazione lineare dei vettori di U. Vediamo cosa accade per il primo vettore di W:

4
2
3

= x
1

1
0
1

+ x
2

1
2
0

x
1
+ x
2
= 4
2x
2
= 2
x
1
= 3

_
x
1
= 3
x
2
= 1
quindi possiamo aermare che

4
2
3

U. Analizziamo ora il secondo vettore di W:

1
4
1

= x
1

1
0
1

+ x
2

1
2
0

x
1
+ x
2
= 1
2x
2
= 4
x
1
= 1

_
x
1
= 1
x
2
= 2
quindi possiamo aermare che

1
4
1

U.
Poiche i vettori generatori di W appartengono a U possiamo aermare che W U; per concludere
`e suciente notare che la dimensione dei due sottospazi `e pari a 2, quindi abbiamo U = W.
Un altro modo per risolvere lesercizio consiste nella determinazione dellintersezione dei due
sottospazi:
a
1

1
0
1

+ a
2

1
2
0

= b
1

4
2
3

+ b
2

1
4
1

(13)

a
1
+ a
2
4b
1
+ b
2
= 0
2a
2
2b
1
+ 4b
2
= 0
a
1
3b
1
b
2
= 0
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 21
risolviamo il sistema lineare omogeneo con leliminazione di Gauss:

1 1 4 1 0
0 2 2 4 0
1 0 3 1 0

1 1 4 1 0
0 2 2 4 0
0 1 1 2 0

1 1 4 1 0
0 1 1 2 0
0 2 2 4 0

1 1 4 1 0
0 1 1 2 0
0 0 0 0 0

a questo punto possiamo prendere b


1
e b
2
come parametri liberi k e p:

a
1
= a
2
+ 4k p = 2p k + 4k p = p + 3k
a
2
= k 2p
b
1
= k
b
2
= p

a
1
a
2
b
1
b
2

p + 3k
k 2p
k
p

e quindi:

a
1
a
2
b
1
b
2

3k
k
k
0

p
2p
0
p

scegliendo k = 1 e p = 0 otteniamo b
1
= 1 e b
2
= 0; sostituendo questi valori nella seconda parte
dellequazione (13) abbiamo:
1

4
2
3

+ 0

1
4
1

4
2
3

prendendo k = 0 e p = 1 otteniamo b
1
= 0 e b
2
= 1:
0

4
2
3

+ 1

1
4
1

1
4
1

;
Risulta:
U W = Span

4
2
3

1
4
1

= W W U
per concludere che W = U basta ragionare, come prima, sulla dimensione dei sottospazi.
Osservazione: E bene guardare la dimensione dei sottospazi per ricavare informazioni utili ai
ni della risoluzione dei vari esercizi; ad esempio, se un sottospazio ha dimensione maggiore di un
altro sicuramente non possono coincidere.
Esercizio 15. Si stabilisca se i due sottospazi vettoriali di R
3
U = Span

1
0
1

1
0
4

e W = Span

1
1
1

1
0
2

coincidono.
22
Osserviamo prima di tutto che i vettori generatori di U formano anche una base di U; lo stesso
discorso vale anche per W.
Per quanto riguarda la domanda dellesercizio, `e suciente notare che i vettori di base del sot-
tospazio U sono caratterizzati dallavere nulla la seconda coordinata, e ci` o vale, chiaramente, per
tutti i vettori di U. I vettori di W possono, al contrario, avere la seconda coordinata diversa
da zero. Questa semplice considerazione ci assicura che U = W; non solo, ma possiamo anche
aermare che dim (U W) < 2, altrimenti i due sottospazi, entrambi con dimensione 2, coin-
ciderebbero. Daltra parte, applicando la formula di Grassmann non `e possibile che lintersezione
dei due sottospazi si riduca al solo vettore nullo di R
3
; infatti, dal fatto che dim (U + W) dim
(R
3
) = 3, si ricava (si noti che dim (U + W) 3):
dim(U W) = dimU + dimW dim(U + W) 2 + 2 3 = 1
questo implica che dim (U W) 1.
In denitiva abbiamo:
_
dim(U W) < 2
dim(U W) 1
dim(U W) = 1 .
Esercizio 16. Determinare, al variare di R, una base del sottospazio vettoriale
W

x
1
x
2
x
3
x
4

R
4
:
_
x
1
x
2
+ 2x
3
x
4
= 0
2x
1
+ x
2
+ 4x
3
2x
4
= 0

.
Applichiamo leliminazione di Gauss al sistema lineare:
_
1 1 2 1 0
2 4 2 0
_

_
1 1 2 1 0
0 + 2 0 0 0
_
se +2 = 0 allora ci sono due pivot = 0 e possiamo prendere x
3
e x
4
come parametri liberi k e t,
ottenendo cos`:

x
1
x
2
x
3
x
4

t 2k
0
k
t

= k

2
0
1
0

+ t

1
0
0
1

gli ultimi due vettori scritti sono linearmente indipendenti; in denitiva abbiamo:
se = 2 W

= Span

2
0
1
0

1
0
0
1

.
Analizziamo ora il caso = 2; leliminazione di Gauss `e identica, alla ne per` o abbiamo un solo
pivot = 0 e quindi stavolta posso prendere x
2
, x
3
e x
4
come parametri liberi h
1
, h
2
e h
3
:

x
1
x
2
x
3
x
4

h
1
2h
2
+ h
3
h
1
h
2
h
3

= h
1

1
1
0
0

+ h
2

2
0
1
0

+ h
3

1
0
0
1

0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 23


i tre vettori sono linearmente indipendenti (basta infatti ragionare sulle coordinate nulle) e possi-
amo scrivere:
W
2
= Span

1
1
0
0

2
0
1
0

1
0
0
1

.
Esercizio 17. Consideriamo i due sottospazi U = Span

1
1
0
0

1
0
0
0

3
4
0
0

e
W = Span

0
0
1
2

1
1
0
0

2
2
3
6

;
a) si calcoli U W;
b) si determini una base di U + W;
c) si estenda la base calcolata al punto b) a base di R
4
.
a) Determiniamo una base per U: poiche risulta:

3
4
0
0

= 4

1
1
0
0

+ (1)

1
0
0
0

possiamo aermare che:

U
=

1
1
0
0

1
0
0
0

.
Per quanto riguarda W, visto che

2
2
3
6

= 3

0
0
1
2

+ (2)

1
1
0
0

abbiamo:

W
=

0
0
1
2

1
1
0
0

.
Se calcoliamo lintersezione troviamo che:
U W = Span

1
1
0
0

.
24
b) Dalla formula di Grassmann abbiamo che:
dim(U + W) = dimU + dimW dim(U W) = 2 + 2 1 = 3
quindi risulta U + W R
4
. Per determinare una base di U + W `e suciente estrarre un insieme
massimale di vettori linearmente indipendenti dallinsieme ottenuto scrivendo i vettori delle basi

U
e
W
:

1
1
0
0

1
0
0
0

0
0
1
2

1
1
0
0

otteniamo:

U+W
=

1
1
0
0

1
0
0
0

0
0
1
2

un metodo alternativo `e invece il seguente: prendo il vettore generatore dellintersezione e completo


a base di U:

U
=

1
1
0
0

1
1
0
0

(14)
faccio la stessa cosa per il sottospazio W:

W
=

1
1
0
0

0
0
1
2

(15)
a questo punto considerando le basi (14) e (15) otteniamo:

U+W
=

1
1
0
0

1
1
0
0

0
0
1
2

.
c) Per estendere la base
U+W
a base di R
4
`e suciente aggiungere il vettore e
3
oppure il vettore
e
4
. La stessa estensione vale anche per la base

U+W
.
Esercizio 18. Si determini le equazioni cartesiane del seguente sottospazio vettoriale di R
4
:
U = Span

1
2
4
5

0
1
7
8

.
0.1 Esercizi svolti sugli spazi vettoriali 25
Un vettore

x
1
x
2
x
3
x
4

sta in U se e solo se esistono


1
e
2
tali che:

x
1
x
2
x
3
x
4

=
1

1
2
4
5

+
2

0
1
7
8

x
1
=
1
x
2
= 2
1
+
2
x
3
= 4
1
+ 7
2
x
4
= 5
1
8
2
risolvendo il sistema lineare considerando
1
e
2
come incognite e gli x
j
come parametri, troviamo:

1 0 x
1
2 1 x
2
4 7 x
3
5 8 x
4

1 0 x
1
0 1 x
2
+ 2x
1
0 7 x
3
+ 4x
1
0 8 x
4
5x
1

1 0 x
1
0 1 x
2
+ 2x
1
0 0 x
3
+ 4x
1
7(x
2
+ 2x
1
)
0 0 x
4
5x
1
+ 8(x
2
+ 2x
1
)

1 0 x
1
0 1 x
2
+ 2x
1
0 0 10 x
1
7 x
2
+ x
3
0 0 11 x
1
+ 8 x
2
+ x
4

anche il sistema ammetta soluzione dobbiamo imporre che:


10 x
1
7 x
2
+ x
3
= 0 e 11 x
1
+ 8 x
2
+ x
4
= 0
quindi le equazioni cartesiane del sottospazio U sono:
U =

x
1
x
2
x
3
x
4

R
4
:
_
10 x
1
+ 7 x
2
x
3
= 0
11 x
1
+ 8 x
2
+ x
4
= 0

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