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Tutors: Laura De Carlo, Antonino Gurgone

Indice Introduzione Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici

Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura
Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Introduzione

I disegni di architettura nelle Accademie di Belle Arti italiane, visti come una specifica categoria di disegni, saranno l'oggetto della nostra ricerca. Ci riferiremo in particolare: alle metodologie didattiche impiegate nel corso della storia, all'esercizio del disegno nelle sue diverse forme applicate, alle influenze eventuali presenti nel contesto geografico-politico dell'Italia. L'indagine si pone tra i suoi obbiettivi quello di proporre un apposito modello di scheda per la catalogazione critica dei disegni di architettura. La scheda di catalogo che proponiamo nel nostro lavoro vuole essere la base didattica su cui i ricercatori futuri potranno apportare nuovi contributi facendola evolvere attraverso sistemi interattivi.

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno


Cenni storici

In questa sezione del lavoro si descrivono, in ordine cronologico, i principali aspetti storici che hanno contribuito alla nascita e alla attivit delle Accademie di Belle Arti, partendo dal significato etimologico del termine Accademia. Nella prima parte della trattazione si descrive come avveniva la formazione degli artisti ed architetti in epoca medioevale sino alla fine del Cinquecento. Nella parte intermedia della trattazione si affrontano gli aspetti storici, sociologici e politici che hanno visto nelle Accademie i nuovi luoghi deputati all'istruzione artistica per sostituirsi definitivamente alle botteghe d'arte.

Nella parte conclusiva si citano i personaggi e i movimenti culturali pi significativi che hanno dato origine alle moderne istituzioni per la formazione degli architetti, ingegneri ecc.

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Scuole italiane storicamente consolidate


Firenze La storia dell'accademia fiorentina particolarmente significativa per diversi motivi. stata la prima Accademia italiana ad essere fondata in quella citt che, nel Quattrocento, divenne promotrice delle Arti e delle Scienze. Fu coordinata dai pi illustri intellettuali ed artisti e nel Cinquecento lo stesso Michelangelo fece parte del corpo degli accademici di questa istituzione.... Perugia A distanza di un decennio dalla fondazione dell'Accademia fiorentina viene istituita, con il nome di Accademia del Disegno, una delle Scuole pi antiche per l'insegnamento ufficiale delle Belle Arti. La posizione, apparentemente provinciale, della citt umbra e l'influenza di altri capoluoghi italiani come: Torino, Milano, Firenze, ecc., non arrest la sua crescita e la possibilit di rivaleggiare con tutti i principali capoluoghi dell'Arte... Roma La citt sede del Pontefice, dal Cinquecento in poi, diviene il polo artistico pi significativo grazie al mecenatismo dei papi e dellaristocrazia che commissionano, opere di grandissimo valore simbolico, ai protagonisti delle Arti figurative. Questo clima di crescita culturale viene percepito in particolare da due personaggi-Girolamo Muziano e Federico Zuccari-che si fecero interpreti di quanto stava avvenendo istituendo nel 1577 a Roma una Scuola che raggruppasse le tre grandi Arti figurative: la Pittura la Scultura e l'Architettura; il disegno era la disciplina di base che accomunava i tre insegnamenti... Torino Viene istituita, dopo l'Accademia romana, l'Albertina di Torino. una delle accademie italiane pi prestigiose e vanta una storia ricca di avvenimenti. La sua fondazione risale al 1678, come Accademia dei Pittori, Scultori, Architetti, per volont di Maria Giovanna di SavoiaNemaurs vedova di Carlo Emanuele II.... Bologna Ai Carracci si deve la fondazione dell Accademia bolognese nel 1582 detta dei Desiderosi, nel 1590 verr chiamata degli Incamminati. Gli allievi venivano istruiti alla pratica del disegno attraverso la copia dal vero, sia dei modelli viventi e sia dei modelli scultorei del repertorio classico, era previsto lo studio dell'anatomia e la pratica del disegno di architettura e della prospettiva... Venezia Le fonti storiche, riguardanti l'Accademia veneziana, riportano la data e l'anno della sua fondazione al 24 settembre 1750. A distanza di sei anni si dota del suo statuto che regolamenta la didattica. Le discipline previste comprendono: Figura, Ritratto, Paesaggio e Scultura, mentre l'insegnamento dell'Architettura e della Prospettiva viene istituito dall'anno 1768, guidato dall'accademico Francesco Costa... Napoli Napoli costituisc, tra le citt del sud Italia, il capoluogo politico-culturale pi importante, fino alla nascita dello stato italiano. Tra il XVIII e XIX secolo, i Borbone, promuovono numerosi interventi di carattere urbano e contribuiscono alla diffusione della cultura in tutto il meridione...

Brera Brera, Insieme all'Albertina di Torino e all'Accademia di Venezia, la Scuola pi rappresentativa per l'insegnamento delle Belle Arti nel nord d'Italia. La nascita dellAccademia legata alla scelta della sede. sua collocazione segue le vicende che hanno interessato il complesso, di propriet dell'ordine degli Umiliati e poi dei Gesuiti.

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Influenza delle condizioni sociali politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno

In questa sezione si descrive, con maggior accuratezza, l'iter formativo che il giovane apprendista doveva seguire per la sua formazione all'interno delle botteghe del medioevo con riferimento alle gerarchie presenti in esse.

Nella bottega rinascimentale si inizia ad adottare una istruzione che, oltre ad essere di carattere fondamentalmente pratico, sar anche di ordine teorico radicata sui concetti propri dell'Umanesimo.

L'artista moderno vuole consapevolmente abbandonare la condizione di anonimato e il carattere artigianale che associava le attivit artistiche ad altri mestieri ritenuti meno nobili.

Le trasformazioni in atto permetteranno il riscatto dell'artista: sia in termini culturali e sia sia termini sociali cos come lo intendevano i promotori del rinnovamento della didattica artistica italiana, quali Giorgio Vasari e Federico Zuccari.

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La Scuola romana

Si scelto di dedicare una specifica trattazione alla Scuola Romana di San Luca, perch ritenuta un esempio rappresentativo del funzionamento delle scuole del disegno. Essa infatti, durante la sua lunga storia, stata presa spesso a modello per la didattica delle Arti da quasi tutte le Istituzioni sorte subito dopo.

In questa sezione oltre alla descrizione di carattere storico della sede romana si descrivono tutte le innovative attivit che Il Muziano, uomo di altissimo livello promosse per il beneficio delle Arti.
Organizz viaggi e conferenze; istitu una scuola del nudo; fece eseguire calchi per lo studio dei giovani; istitu anche dei concorsi Re Luigi XIV che cos si esprime nei riguardi della Scuola ...riconosciuta da tutto il Mondo origine e maestra di quanti esimi Artisti sono comparsi dopo due secoli; e pi avanti: Quindi che noi abbiamo lietamente accolto le proposizioni fatteci dal nostro amato e fedele Colbert [...].

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I corsi di Architettura e Prospettiva

Organigrammi didattici e attivit formative

In questa sezione si fa riferimento ai principali ordinamenti e statuti che hanno interessato le Accademie italiane.

Nei primissimi anni di vita delle Scuole, non ci si era immediatamente preoccupati di organizzare una precisa modalit per la didattica. Si volle stabilire con chiarezza quali fossero i luoghi 'ufficiali' per l'istruzione artistica.

Il periodo napoleonico rappresenta una svolta per le Accademie, che sotto l'Imperatore, vengono riformate sostanzialmente. Il decreto della consulta di Roma in data 23 Novembre 1810 stabiliva la composizione delle cattedre per l'accademia di San Luca...

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L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative

Per i maestri dell'arte del Rinascimento il disegno un atto scientifico e pertanto tutte le operazioni manuali che si avvalgono di questo esercizio assumono una nuova dignit... Per il Vasari la pittura, la scultura e l'architettura erano arti del disegno in virt del fatto che per queste tre [...] Si forma nella mente quella tal cosa che poi espressa con le mani si chiama disegno.

Formella di Andrea Pisano, Architettura

Formella di Andrea Pisano, Pittura

Formella di Andrea Pisano, Scultura

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I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico

I concorsi all'interno delle Accademie vengono inaugurati nel XVII secolo e vanno inclusi a pieno titolo nelle attivit didattiche per diversi motivi... Con tali prove i candidati rivelavano, attraverso la composizione degli elaborati, quel principio di unione delle Arti, che tra Settecento e Ottocento rappresenter il fondamento ideologico dell'accademia romana... Disegnare larchitettura, pi che rappresentarla in termini tecnici, valeva ancora di pi. Questo era il principio didattico sostenuto da Giovanni Bottari che richiamando modelli del passato quali, Michelangelo e Borrromini, sosteneva che per dirsi realmente architetti si doveva disegnar molto e divenendo eccellenti nell'arte del disegno l'uomo sviluppava l'ingegno senza neanche rendersene conto... La parte conclusiva della sezione presenta, in ordine cronologico, i principali concorsi istituiti nella sede romana e il quantitativo di elaborati prodotti

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici

LAccademia di Belle Arti non la sola sede in cui si educa allesercizio del Disegno. bene illustrare in quali altre realt stato insegnato, con quali caratteristiche e finalit, in cosa si sono distinti sostanzialmente i tre principali Istituti per la didattica del disegno di architettura: l'Accademia di Belle Arti, la Scuola di Arte Applicata e il Politecnico...

L'artista dell'Accademia l'ideatore, colui cio, che relega le competenze tecniche a chi si forma negli Istituti d'Arte Applicata. Il progettista che si forma nell'istituto d'arte applicata un artista operaio che si occupa di una produzione in serie perdendo cos il valore di unicit dell'opera. Le Scuole Politecniche sono espressione proria di quei rami della scienza applicata alle costruzioni che con la ricerca tecnica attuano la propria attivit.

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Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici

Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo

Luigi Vagnetti, Docente di Disegno dal Vero nella Facolt di Architettura di Roma, colloca in due grandi famiglie la disciplina del Disegno: una detta del disegno strumentale e l'altra del disegno per sensazione. Nella prima categoria rientra tutta la produzione grafica che, oltre a far uso di strumenti di precisione quali: righe, compassi e quant'altro, si presenta con una inequivocabile chiarezza. Nella seconda categoria rientrerebbe tutta la produzione del disegno dal vero perch, in questa pi che nelle altre, intervengono i fattori propri degli organi percettivi di chi si accinge a disegnare dal vero Dal momento che, sia il disegno dal vero che quello di precisione possono essere trattati a semplice contorno e ancora gli stessi possono essere campiti e trattati in chiaroscuro pi o meno pittoricamente, potremmo far rientrare sia gli uni che gli altri nelle categorie descritte dal Docente della Scuola romana di Architettura.

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Gli elaborati raccolti e utilizzati come campioni, in questa sezione del lavoro, mostrano le tecniche grafiche prevalenti, i soggetti e la composizione dei gruppi per le copie dal vero.

Claudio Monticelli, Tempio di Marte Ultore disegno dal vero di elementi decorativi, matita su carta, Accademia di San Luca in Roma 1894, Claudio Monticelli, particolare

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Ercole Manfredi, composizione di ornato, carboncino su carata, Accademia Albertina di Torino s.d. Lorenzo Carloni, portale disegnato dal vero, acquerello e matita bianca su carata, Accademia di Belle Arti in Perugia 1888

Ugo Alessio, Composizione di ornato dal vero, matita acquerello e biacca su carta, Accademia Albertina in Torino tra il 1918 e il 1924

Giuseppe Pennacchi, composizione d'ornato disegnata dal vero acquerello su carta, Accademia di Belle arti in Perugia 1891

Ettore Filippelli, composizione d'ornato disegnato dal vero acquerello su carta, Accademia in Perugia 1893

Francesco Guardabassi, porta di San Pietro a Perugia disegno dal vero, acquerello e matita bianca su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 18

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Le operazioni di rilievo, oltre ad essere condotte sui monumenti antichi presenti nelle parti della citt, spesso venivano svolte sui modelli in gesso, lo stesso criterio era adottato per il disegno dal vero. I calchi che riproducevano elementi architettonici in scala avevano una importanza, per le esercitazioni di rilievo, al pari dei modelli reali.

Vittorio Invernizi, rilievo dell'arco di Tito, dettagli, penna acquerello su carta, Accademia di San Luca in Roma 1911 Maria Antonietta Caruso, esercitazione di rilievo, penna e acquerello su carta, Accademia di San Luca 1921

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Mario Tamagno, rilievo di un portale, matita acquerello e inchiostro su carta, Accademia Albertina in Torino s.d.

Lea Verdesi, rilievo di facciata, matita china e acquerello su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1912

Francesco Cianciarelli Romano, rilievo del tempio di Giove Statore, matita e acquerello su carta, Accademia di San Luca in Roma 1805

Giovanni Baronci, particolari ripresi dallArco di Costantinopenna e acquerello su carta, Accademia di san Luca, 1789

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La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente

Natale Massari, scala Regia, romano, acquerello su carta, Silvestro Ferr, Grande sala in stilechina e acquerellomonocromo Accademia di Belle Arti in su carta, Accademia di Brera 1842 Perugia 1816

Luigi Angelini, sotterraneo, acquerello e china su carta, Claudio Bernacchi,Accademia di Belle Arti in Perugia 1830 sotterraneo medioevale, acquerello monocromo Pio Mariano Rocchi, progetto di atrio, china e acquerello su carta, acquerello su carta, su carta, Accademia di Brera 1844 Bernabei, progetto di chiesa,china eAccademia di Belle Arti in Perugia 1827 Accademia di Belle Arti in Perugia 1867

Carlo Pirotta, Moschea, acquerello su carta, Accademia di Brera 1855

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Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura


Il campione preso in esame e costituito da piante, sezioni, prospetti e prospettive, di progetti di architettura, servito al nostro lavoro per comprendere se il disegno di progetto si sia piegato a quei fattori provenienti dall'ambiente esterno o al contrario si sia dimostrato indifferente.

Enrico Viti, palazzo per ricco signore, china e acquerello su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1811

Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Coriolano Monti, progetto per un maestoso Mausoleo, china e acquerello su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1836, Telesforo Ricci, Porticato, penna e acquerello Accademia di Belle di Belle Arti di Perugia 1814 Carlo Fantacchitti, Progetto scenico, penna e acquerello su carta, su carta, AccademiaArti di Perugia 1827

Marzio Cerubini, Casa Rustica, china acquerello postale, china acquerello e tracce di matita su carta, Accademia di belle ArtiperPerugia 1849di Belle Arti di Perugia 1891 Cesare Daddi, ufficio e matita su carta, Accademia di Belle arti in Perugia 1849 Nazareno Biscarini, progetto in l'accademia

Flaminio Arotondi, prospettiva, china e acquerello su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1878

Mario Ceradini, Villa per Senatore, china acquerello e matita su carta Accademia Albertina in Torino1906

Edificio in Torino, particolare esecutivo, penna su carta, Accademia Albertina in Torino 1906 Mario Tamagno, progetto di villa, china acquerello con tracce di matita su carta, Accademia Albertina in Torino s.d. Mario Tamagno, villa, matita pastello e acquerello su carta, Accademia Albertina di Torino progettata tra il 1921-22

Muzio Giovanni, una scuola di architettura, Accademia di Brera 1912

Kopeliowitsch Naum, scuola elementare, Accademia di Brera 1912

Amerigo Polidori, progetto di villa al mare, carboncino su carta lucida, Accademia di Belle arti in Perugia

Francesco Zanetti, progetto di una chiesa, china acquerello e matita su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1931

Francesco Zanetti, Pilone d'angolo, china acquerello e matita su carta, Accademia di Belle Arti in Perugia 1933

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Il catalogo come operazione critica e intenzionale


La raccolta degli elaborati grafici

Ancor prima di formulare un giudizio critico sulla produzione grafica delle Accademie di Belle arti italiane, si ritenuto opportuno seguire una consolidata prassi metodologica, nel reperire ed ordinare il volume di disegni di architettura. All'interno del nostro lavoro si sono potute individuare delle apposite categorie ed associare ad ognuna di esse un certo quantitativo di elaborati grafici EXTEMPORE DIDATTICO DAL VERO

DI RILIEVO
INVENZIONE DI PROGETTO RICOSTRUZIONE

CONTESTUALIZZATO

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

In questa sezione del nostro lavoro ci siamo soffermati sulla produzione grafica dell'Ottocento. All'interno di questo secolo si sono individuati tre archi temporali particolarmente significativi: napoleonico, post napoleonico, dall'unit d'Italia. In ognuno dei tre periodi sono stati inseriti gli elaborati raccolti e distribuiti secondo le apposite categorie, come appare nello schema generale sotto

NAPOLEONICO (17951814)

POST NAPOLEONICO (18151860)

DALLUNIT DITALIA 1861-1923

NAPOLEONICO (17951814)

POST-NAPOLEONICO (18151860)

POST-NAPOLEONICO (18151860)

DALL'UNIT D'ITALIA (1861-1923)

DALL'UNIT D'ITALIA (1861-1923)

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica

Le schede di un catalogo, in linea generale, servono a raccogliere le informazioni anagrafiche e descrittive di un dato bene culturale; in effetti laspetto anagrafico attiene, pi peculiarmente alle operazioni di censimento del bene.

Una seconda fase del processo di riordino dei materiali inventariati, siamo soliti definire come classificazione dei beni. In essa vengono sottoposte a valutazione tutte quelle caratteristiche che distinguono gruppi di fenomeni da altri simili o difformi, tuttavia interni alla classe generale di appartenenza.

Catalogare, per contro, un verbo che esprime una attivit assai diversa dal lavoro condotto nelle due operazioni precedenti. La catalogazione si distingue dal censimento in quanto introduce, selettivamente, criteri e giudizi di appartenenza frutto di scelte intenzionali da parte del ricercatore.

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale

In questa sezione del nostro lavoro con il termine tradizionale intendiamo riferirci ai modelli di schede di catalogo, anche attualmente in uso, che si limitano a fornire su supporto cartaceo indicazioni generali prevalentemente anagrafiche dellopera. Con il termine virtuale intendiamo riferirci a quei modelli di schede che, oltre al fatto di essere eventualmente digitalizzate, prevedono al loro interno delle apposite voci riferite alle indagini critiche riferite agli aspetti peculiari dellopera catalogata. Pur non essendo materialmente messo apunto, nella formulazione della nostra scheda, ipotizziamo che a seguito di un ulteriore nostro sviluppo, o da parte di futuri ricercatori sul modello previsto e definito virtuale, si possa introdurre un sistema interattivo di pulsanti indagine che, per talune voci presenti nella nostra scheda critica, corrispondente alla pagina di destra del modello, permettano di accedere a modelli analitici, di natura prevalentemente grafica, di approfondimento concettuale e conoscitivo.

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Il modello di scheda di catalogo, che noi proponiamo, adotta alcune sigle presenti nel modello di scheda D che lICCD ha appositamente redatto; esso scaricabile in formato pdf dal sito web dallICCD (vedi modello Scheda D - Disegno versione 3.00). Elenchiamo qui a seguire le voci previste nel modello D dellICCD, con i relativi codici alfanumerici e corrispondenti significati.

Sigle e codici predisposti dallICCD e da noi selezionate: CD CODICI TSK: Tipo scheda LIR: Livello ricerca NCT: CODICE UNIVOCO NCTR: Codice regione NCTN: Numero catalogo generale ESC: Ente schedatore ECP: Ente competente OG OGGETTO OGT OGGETTO OGTD Definizione

ATB: AMBITO CULTURALE ATBD: Denominazione ATBM: Motivazione dell'attribuzione AAT: Altre attribuzioni CMM: COMMITTENZA CMMN: Nome CMMD: Data CMMC: Circostanza CMMF: Fonte MT: DATI TECNICI MTC: Materia e tecnica MIS: MISURE MISU: Unit MISA: Altezza MISL: Larghezza MISD: Diametro MISV: Varie MISR: Mancanza MIST: Validit CO: CONSERVAZIONE STC: STATO DI CONSERVAZIONE STCC: Stato di conservazione DA: DATI ANALITICI DES: DESCRIZIONE DESO: Indicazioni sull'oggetto DESI: Codifica Iconclass DESS: Indicazioni sul soggetto TU: CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI CDG: CONDIZIONE GIURIDICA CDGG: Indicazione generica CDGS: Indicazione specifica DO: FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO FTA: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTAX: Genere FTAP: Tipo FTAN: Codice identificativo AD: ACCESSO AI DATI ADS: SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI ADSP: Profilo di accesso ADSM: Motivazione CM: COMPILAZIONE CMP: COMPILAZIONE CMPD: Data CMPN: Nome FUR: Funzionario responsabile AN: ANNOTAZIONI

LC LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICOAMMINISTRATIVA PVC: LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE PVCR: Regione PVCP: Provincia PVCC: Comune LDC: COLLOCAZIONE SPECIFICA LDCU: Denominazione spazio viabilistico
DT: CRONOLOGIA DTZ: CRONOLOGIA GENERICA DTZG: Secolo DTS: CRONOLOGIA SPECIFICA DTSI: Da DTSF: A DTM Motivazione cronologia

AU: DEFINIZIONE CULTURALE AUT: AUTORE AUTM: Motivazione dell'attribuzione AUTN: Nome scelto AUTA: Dati anagrafici AUTH: Sigla per citazione

Sigle e codici da noi predisposti e selezionati per il catalogo: CT: CATALOGAZIONE TIP: Tipologia CNS: Conservazione CLA: Classificazione MDR: Metodo della rappresentazione IMP: Impaginazione CGM: Costruzioni geometriche RST: Riferimenti stilistici ATE: Arco temporale SET: Supporto e tecnica DID: Didascalie SGR: Scala grafica NCD: Notizie criticodescrittive ANN: Anno

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Capitolo I Le Accademie di Belle Arti italiane e l'insegnamento del disegno Cenni storici Scuole italiane storicamente consolidate Influenza delle condizioni sociali, politiche e culturali: dalla bottega alle Scuole del Disegno La Scuola romana Capitolo II I corsi di Architettura e Prospettiva Organigrammi didattici e attivit formative L'esercizio del disegno come fondamento comune tra le arti figurative I concorsi di architettura come occasione di esercizio progettuale e didattico Accademie, Scuole d'arte Applicata e Politecnici Capitolo III Analisi delle metodologie didattiche e degli esiti grafici Il rapporto fisico con la realt nel disegno dal vero e di rilievo. La prevalenza del disegno di invenzione come esercizio progettuale della mente Evoluzione grafica e mutazioni nella comunicazione del progetto di architettura Capitolo IV Il catalogo come operazione critica e intenzionale La raccolta degli elaborati grafici La lettura e l'organizzazione dei disegni: dalla classificazione semplice alla catalogazione critica Il catalogo tradizionale e il catalogo virtuale Schede esemplificative di venti disegni campione Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Schede esemplificative di venti disegni Campione:

Tempio di Giove Statore Tabernacolo della Basilica Vaticana Scuola militare per la compagnia del Genio Teatro Piazza davanti la fontana di Trevi Edificio per una Accademia di Belle Arti Basilica sulle norme della costantiniana Basilica Tempio della Pace Linea di case S. Ignazio Ricostruzione ideale di un molo Decorazione capitello Chiostro del Bramante Stabilimento termale Tempio di Antonino e Faustina Museo Progetto per nuova sede dellAccademia di Belle Arti

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Conclusioni e sintesi critiche della ricerca

Validit intrinseca e risvolti attuali della conservazione dei disegni darchivio I disegni di architettura nelle Accademie di Belle Arti italiane, oltre a rappresentare un patrimonio di inestimabile valore sotto il profilo documentaristico, meritano attenzione; a nostro avviso, per tutti quei peculiari valori riscontrabili in questa precisa categoria di disegni. Tra i tanti e diversi Valutazioni criticheesulla funzione delle collezioni dei (esiste una caratterizzazione ben distinta tra valori elenchiamo sottolineiamo: il valore storico disegni nelle Accademie in rapporto alla disponibilit accademie affini ma riproduzione e di nuove tecnologie didiverse); il valore culturale (ciascun archivio specchio fedele del livello culturale raggiunto dai Maestri e dalle realt geografiche che manifestano); il valore tecnicodi conservazione Ididatticomoderni impiegatielaborati si manifesta) il valore progresso tecnologico in atto. Essi mezzi (che in quegli nelle catalogazioni risentono del artistico ( differente in ciascuna accademia di nellunicit degli Statuti). consentono purvelocizzare la divulgazione dei dati e dei risultati in qualunque ambito disciplinare. I termini con cui un elaborato prodotto con mezzi tradizionali risulti funzionale alle impostazioni delle nuove tecnologie informatiche vanno riconosciuti ancora validi in alcuni principi fondamentali. Non dimentichiamo che gli odierni strumenti digitali per la rappresentazione, per consentire al software di operare in un determinato modo, si avvalgono dei principi matematici o geometrici idonei a governare catalogazionedegli algoritmi. Le generazioni precedenti l'era del Nuovi criteri di conservazione, la struttura e digitale dovevano necessariamente ben conoscere le procedure da adottare, a mezzo di righe e prospettive metodologiche di accesso compassi, per ottenere una corretta rappresentazione delle entit geometriche. Oggi molte nuove La produzione grafica, di cui ci siamo fin qui occupati, Nell'arco temporale preso in esame (tra il possibilit vengono offerte dai mezzi informatici, ma per opportunamente gestire alcuni processi, 1795 e 1923) ha visto casuali e sfruttare al meglio il di riordino dei corsi estetica, propria della ottenereildei risultati non susseguirsi le principali riformegusto per una nuova di Architettura, oltre al mutare dei ruoli statuti delle Belle Arti. Nelle stessa sensibilit di un dalla fine del Cinquecento, rappresentazione edigitale, occorre riscoprire laAccademie italiane, sorte tempo e l'importanza del sin dal loro primo affermarsi si il proprio progetto mediante una dai grandi prospettiva. saper egregiamente rappresentare prende atto dei contributi offertiaccattivante studiosi ed artisti che instaurano un nuovo clima realt dellArchitettura tempo relativamente breve, a tradurre nuovi Chi non sa rappresentare leculturale e si riesce, in con i mezzi tradizionali non sar mai inigrado apporti in nuove applicazioni del disegno; gli uomini eclettici del Rinascimento anticipano un di farlo neanche con quelli innovativi. approccio pi rigoroso che adotta delle modalit scientifiche applicate di riflesso alle discipline della rappresentazione, sia pur con delle componenti empiriche, molto tempo prima che si pervenisse a quella matura codificazione della geometria descrittiva che si manifester compiutamente nel XIX secolo. Riteniamo infine utile e necessario ricercare nuovi criteri per la conservazione e per la catalogazione dei disegni. L'intento di recuperare l'attenzione sui segni presenti nell'elaborato per considerarli, rigorosamente e meritatamente, un riferimento didattico sempre attuale per tutti coloro che operano nelle aree della disciplina del disegno.

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