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Behaviour
(Comportamento)
Cognition
(Funzioni cognitive)
Sintomi comportamentali 1
Definizione: Alterazioni della percezione, del contenuto del pensiero, dell umore o del comportamento, che si osservano frequentemente in pazienti con demenza
FATTORI BIOLOGICI
FATTORI
PSICHICI
FATTORI AMBIENTALI
Trasloco trasferimento Ospedalizzazione
AGGRESSIVITA 1
Pu essere sia VERBALE che FISICA. Generalmente rivolta verso il care giver e pu essere pi marcata se il care giver non quello abituale.
AGGRESSIVITA 2
La capacit di un paziente demente di coordinare una sequenza fisica orientata all aggressione molto limitata, quindi importante non lasciarsi spaventare da un comportamento che non risulter il pi delle volte pericoloso, e concentrarsi invece sulle tecniche pi efficaci per estinguere l episodio
AGGRESSIVITA 3
Rara l aggressivit rivolta verso se stessi (autoaggressivit). Il comportamento del paziente non comunque consapevole o intenzionale, ma frutto di un errata valutazione, disorientamento o errate interpretazioni per non comprensione di una situazione.
AGGRESSIVITA 4
Il fatto di non comprendere la propria situazione disorienta il paziente e questo determina ansia e SPAVENTO. Un incomprensione o un errata reazione del care giver pu aggravare il comportamento del paziente peggiorando le reazioni catastrofiche
AGGRESSIVITA 5
Questo si verifica spesso se il care giver un familiare, che interpreta la reazione del paziente come diretta nei suoi confronti, spesso anche in considerazione di precedenti conflitti.
AGGRESSIVITA 6
importante che i familiari diano la giusta interpretazione agli episodi di aggressivit, evitando cos di soffrire per quella che una conseguenza diretta della malattia, e di peggiorare il disagio del paziente con risposte improprie.
AGGRESSIVITA 7
Generalmente le reazioni aggressive esprimono Paura Confusione Disagio Incomprensione Individuare la causa scatenante aiuta a trovare la soluzione ottimale
AGGRESSIVITA 8
Consigli pratici: Mantenere la calma Parlare a voce bassa e pacata Mostrare di voler conoscere il problema Essere rassicuranti con i gesti In caso di ingestibilit, allontanarsi e sorvegliare a distanza
AGGRESSIVITA 9
Un tentativo di calmare il paziente a tutti i costi viene in genere immediatamente respinto perch interpretato come ostile. Spesso l aggressivit nasce dal sentirsi smarriti o non ascoltati o rispettati nei propri bisogni
AGGRESSIVITA 10
Una buona conoscenza e gestione del paziente permette un ampia prevenzione dei comportamenti aggressivi
PREVENZIONE!
Allucinazioni 1
Percezioni sensoriali non corrispondenti alla reale presenza di un oggetto esterno. Certi comportamenti inspiegabili dei pazienti possono essere ricondotti ad una allucinazione, visiva o uditiva
Allucinazioni 2
Frequenti nella demenza a corpi di Lewy, relativamente rare nella malattia di Alzheimer e nelle forme vascolari.
Allucinazioni 3
A volte un allucinazione viene interpretata dal paziente con una reazione delirante (per es. misidentificazioni). Il malato si dispone in sintonia con il contenuto di queste esperienze non reali ed molto difficile modificare la sua convinzione.
Allucinazioni 4
Nelle fasi lievi della malattia a volte il paziente critica l allucinazione e la vive con angoscia, in questo caso opportuno distrarre il paziente valorizzando altre aree di funzionamento pi integre.
Deliri 1
Sono idee non corrispondenti al reale, ma fermamente ritenute vere dal paziente, il quale non pu essere convinto della loro falsit. Per cercare di intervenire bisogna identificarne l origine
Deliri 2
1.Delirio 1.Delirio come tentativo di ricostruzione di una realt solo parzialmente percepita, ricordata e rappresentata a causa dei disturbi cognitivi 2.Delirio come metafora del paziente per 2.Delirio rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri 3.Delirio come meccanismo di difesa 3.Delirio 4.Delirio a contenuto specifico 4.Delirio misidentificazione anosognosia
Deliri 3
Tentativo di ricostruzione di una realt solo parzialmente percepita, ricordata e rappresentata a causa dei disturbi cognitivi:
La realt viene percepita in modo parziale, principalmente a causa dei disturbi di orientamento, attenzione e working memory. Gli elementi percepiti vengono ricordati male a causa dei disturbi di memoria e mal rappresentati per difficolt all astrazione
Deliri 4
Tentativo di ricostruzione di una realt solo parzialmente percepita, ricordata e rappresentata a causa dei disturbi cognitivi:
Con i pochi elementi rimasti i pazienti cercano di ricostruire quale potrebbe essere la realt, che appare comunque deficitaria e non socialmente condivisibile
Deliri 5
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
Generalmente la sola parzialit della percezione non basta a far insorgere il delirio, in quanto cos basterebbe che una persona fornisse gli elementi per un interpretazione adeguata e si risolverebbe il delirio
Deliri 6
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
Tuttavia quando l idea delirante qualsiasi spiegazione inutile. In questi casi il delirio risponde ad un complesso di esigenze del paziente e viene costruito, mantenuto ed alimentato, anche se in modo non consapevole
Deliri 7
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
Esattamente come le persone normali ricordano meglio le informazioni emotivamente rilevanti, cos anche i malati di Alzheimer ricordano quegli elementi della realt che poi scatenano il delirio e che hanno una grossa valenza emotiva
Deliri 8
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
Con gli elementi di un delirio la persona rappresenta i propri disagi. Le emozioni fluttuanti e senza nome sono pi difficili da gestire e pi angoscianti delle medesime emozioni cui si sia dato un nome, una forma mentale
Deliri 9
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
Il delirio permette quindi di rappresentare le proprie emozioni anche quando non sono disponibili tutti gli elementi per identificarle in modo realistico (se il paziente non ricorda un fatto, ne mantiene comunque l emozione corrispondente)
Deliri 10
Metafora del paziente per rappresentare se stesso e la sua situazione a se stesso e per comunicarla ad altri :
L operatore deve quindi adeguarsi al paziente piuttosto che attendere che sia quest ultimo ad adeguarsi alla realt Il care giver dovr ASCOLTARE il paziente e rispondergli con lo stesso linguaggio
Deliri 11
Meccanismo di difesa :
Il delirio in questo caso permette di approfittare in modo inconsapevole dei problemi di memoria per coprire realt angoscianti. Il comportamento delirante quindi non va contrastato ma piuttosto rispettato
Deliri 12
Meccanismo di difesa :
L operatore dovr usare lo stesso linguaggio del paziente, con l obiettivo di risolvere i suoi timori, volgere in positivo un vissuto sgradevole, condividere le sue gioie e mantenere integre le sue difese.
Deliri 13
Contenuto specifico: MISIDENTIFICAZIONE
Tipo particolare di delirio che viene confuso con un comportamento allucinatorio o con un vero disturbo di elaborazione delle percezioni Il paziente tratta stimoli non viventi come se fossero reali nello spazio tridimensionale, viventi e corrispondenti a persone significative della sua esistenza
Deliri 14
Contenuto specifico: ANOSOGNOSIA
La mancata consapevolezza di malattia non frequente nell Alzheimer, in quanto il paziente ben consapevole dei propri deficit. possibile che l abitudine al comportamento difensivo (sindrome di facciata) rafforzi l amnesia della propria malattia
ATTRAVERSARE LA STRADA
DISTACCO
COMPRENSIONE
Disinibizione 1
Disturbo tipico dei pazienti frontotemporali, ma presente anche nell Alzheimer. Il paziente si spoglia e si esibisce nelle situazioni pi varie. La consapevolezza molto bassa ed inutile il rimprovero
Disinibizione 2
Si pu convincere a rivestirsi o lo si pu distrarre per esempio con una bevanda gradita (rinforzo primario) A volte tale comportamento legato alla necessit di essere condotto in bagno
DISTRAZIONE
PROTESI
TOLLERANZA
Alterazione del ciclo sonno/veglia 1 Disorganizzazione dei normali ritmi circadiani, soprattutto del ciclo del sonno che risulta irregolare e difficile da avviare e mantenere negli orari appropriati. Disturbo particolarmente pesante per il care giver
Alterazione del ciclo sonno/veglia 2 Oltre a intervento farmacologico, cercare di tenere sveglio il paziente durante il giorno, impegnandolo in attivit cos che sia stanco alla sera. Mantenere una luce di giorno (possibilmente naturale) o portare spesso il paziente all esterno
ATTIVITA