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Prof.ssa Maddalena Dominijanni 2
GEOMETRIA
Pu essere INTUITIVA Si basa su OSSERVAZIONI PROVE TENTATIVI RAZIONALE Parte da CONCETTI PRIMITIVI ASSIOMI
Definiti mediante
Indice
I contenuti Gli elementi fondamentali della geometria euclidea Postulati e teoremi Punto Retta Piano Postulati riguardanti gli enti elementari Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari (semirette, segmenti, angoli Gli obiettivi Comprendere il significato di dimostrazione Cogliere la differenza fra postulato e teorema Approfondire la conoscenza degli enti geometrici fondamentali Operare con segmenti ed angoli
PUNTO
RETTA
PIANO
PUNTO
PUNTO Se poggiate la punta di una matita su un foglio di carta la traccia lasciata dalla matita vi d lidea approssimativa di un punto. Il punto geometrico lo dovete per pensare senza dimensioni; esso indica soltanto una posizione. Per distinguere un punto dallaltro, si pone accanto a ciascuno di essi la lettera maiuscola dellalfabeto; diremo perci: punto A, punto B, ecc.
A B
RETTA
RETTA Un filo molto sottile, teso per i due estremi, d limmagine concreta di una retta. A differenza di questa, la retta geometrica si deve pensare illimitata e senza spessore. Su di una retta si possono segnare infiniti punti Per distinguere una retta dallaltra si pone accanto a ciascuna di esse Una lettera dellalfabeto minuscolo; si dir: retta a, retta b, ecc.
retta a
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PIANO
PIANO Un sottile foglio di carta, la superficie dellacqua stagnante di un lago, forniscono delle immagini concrete di un piano. Si tratta naturalmente di immagini molto approssimative perch il piano geometrico, oltre a non avere spessore, si deve pensare come indefinitamente esteso in tutti i sensi I piani si indicano generalmente con le lettere dellalfabeto greco: (alfa), (beta), (gamma), ecc.
Piano
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poprio)
Per un punto passano infinite rette (linsieme di tale rette chiamato fascio A
Una retta pu essere percorsa in due versi, luno opposto allaltro versi,
La retta illimitata e continua, vale a dire non ha fine n inizio; fra due continua, suoi punti qualunque ne esistono infiniti altri e non ha buchi.
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Semiretta Si dice semiretta ciascuna delle due parti in cui una retta rimane divisa da un suo punto. A
semiretta origine semiretta
Segmento Un segmento la parte di retta limitata da due suoi punti che si dicono estremi del segmento
A
segmento estremi
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Segmenti adiacenti - Due segmenti si dicono adiacenti se sono consecutivi ed appartengono alla stessa retta
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A B
C D
Spezzata aperta
Spezzata chiusa
Spezzata intrecciata
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Un angolo si dice CONCAVO se contiene i prolungamenti dei suoi lati Un angolo si dice CONVESSO se non contiene i prolungamenti dei suoi lati
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Angoli particolari
Angolo PIATTO - Quando la semiretta OA ruota intorno ad O di mezzo giro, assume la posizione OB, diventa cio opposta ad OA. In questo caso si dice che AB un angolo piatto [un lato il prolungamento dellaltro ( 180 )]
Angolo piatto
O PIATTO:180
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Angoli particolari
Angolo GIRO - Se invece OA ruota di un giro completo intorno ad O, descrive tutto il piano. Si dice in tal caso che AB un angolo giro [ i due lati sono sovrapposti (360)]
Angolo giro
B A GIRO: 360 O O
Angolo nullo - Se la semiretta OA rimane nella posizione iniziale coincidente con OB, cio se ha una rotazione nulla, si dice che AB un angolo nullo B A
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Angoli particolari
Un angolo si dice RETTO se la met di un angolo piatto
RETTO:90
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Angoli particolari
Un angolo si dice OTTUSO se maggiore di un angolo retto
OTTUSO: > di 90
ACUTO: < di 90
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Angoli particolari
Angoli CONSECUTIVI - Due angoli si dicono consecutivi se hanno lo stesso vertice, un lato in comune e gli altri due lati situati da parte opposta rispetto al lato comune
C
Lato comune
O A
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Angoli particolari
Angoli ADIACENTI - Due angoli si dicono adiacenti se oltre ad essere consecutivi, hanno i lati non comuni appartenenti ad una stessa retta
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Angoli particolari
Angoli OPPOSTI AL VERTICE: se i lati delluno sono i prolungamenti dellaltro
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Assiomi o postulati Propriet che supponiamo essere vere e che pertanto non dimostriamo Teoremi I teoremi sono proposizioni del tipo se allora. Le proposizioni che seguono il se sono le ipotesi del teorema, mentre quella che segue lallora la tesi del teorema. La tesi deve essere derivata dalle ipotesi ragionando correttamente e avvalendosi dei postulati o delle conoscenze gi consolidate, vale a dire dei risultati di altri teoremi.
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