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GEOMETRIA

A cura della Prof.ssa Maddalena Dominijanni

ANNO SCOLASTICO 2005 - 2006


Prof.ssa Maddalena Dominijanni 1

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GEOMETRIA

Pu essere INTUITIVA Si basa su OSSERVAZIONI PROVE TENTATIVI RAZIONALE Parte da CONCETTI PRIMITIVI ASSIOMI

Definiti mediante

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DALLA GEOMETRIA INTUITIVA

ALLA GEOMETRIA RAZIONALE

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Indice
I contenuti  Gli elementi fondamentali della geometria euclidea  Postulati e teoremi  Punto  Retta  Piano  Postulati riguardanti gli enti elementari  Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari (semirette, segmenti, angoli Gli obiettivi  Comprendere il significato di dimostrazione  Cogliere la differenza fra postulato e teorema  Approfondire la conoscenza degli enti geometrici fondamentali  Operare con segmenti ed angoli

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Di che cosa tratta la geometria


Il termine geometria deriva dal greco (ghe: terra, e metron: misura) e ghe: metron: significa misura della Terra. Terra. Gi gli antichi egiziani erano abili nellarte di misurare la terra, perch costretti a ripristinare ai vari proprietari i confini dei terreni periodicamente invasi dalle inondazioni del Nilo. Nilo. Le conoscenze geometriche egiziane, di natura tipicamente pratica, furono portate in Grecia da Talete di Mileto (624-548 a. C.) e servirono agli antichi 624greci per creare quella branca della matematica che ancora oggi si chiama Geometria. Geometria. Rimane per il fatto che luomo stato spontaneamente portato a creare questa scienza, osservando lambiente e astraendo dagli oggetti circostanti quelle propriet (forma ed estensione) che non dipendono dalla sostanza di cui essi sono fatti. fatti.
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I punti di partenza della geometria


Gli enti primitivi della Geometria sono:

PUNTO

RETTA

PIANO

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Gli elementi fondamentali della geometria


Gli enti fondamentali della geometria sono: il punto, la retta, il piano dei sono: retta, quali non data definizione: la loro natura risulta per determinata da definizione: postulati. particolari affermazioni che sono chiamati assiomi o postulati.

(Sui postulati o assiomi non si discute: li si considera veri!!!)


Mediante questi enti elementari si definiscono tutte le altre figure geometriche. geometriche

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PUNTO
 PUNTO Se poggiate la punta di una matita su un foglio di carta la traccia lasciata dalla matita vi d lidea approssimativa di un punto. Il punto geometrico lo dovete per pensare senza dimensioni; esso indica soltanto una posizione. Per distinguere un punto dallaltro, si pone accanto a ciascuno di essi la lettera maiuscola dellalfabeto; diremo perci: punto A, punto B, ecc.

A B

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RETTA
 RETTA Un filo molto sottile, teso per i due estremi, d limmagine concreta di una retta. A differenza di questa, la retta geometrica si deve pensare illimitata e senza spessore. Su di una retta si possono segnare infiniti punti Per distinguere una retta dallaltra si pone accanto a ciascuna di esse Una lettera dellalfabeto minuscolo; si dir: retta a, retta b, ecc.

retta a

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PIANO
 PIANO Un sottile foglio di carta, la superficie dellacqua stagnante di un lago, forniscono delle immagini concrete di un piano. Si tratta naturalmente di immagini molto approssimative perch il piano geometrico, oltre a non avere spessore, si deve pensare come indefinitamente esteso in tutti i sensi I piani si indicano generalmente con le lettere dellalfabeto greco: (alfa), (beta), (gamma), ecc.

Piano

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Postulati riguardanti gli enti elementari


Alla retta appartengono infiniti punti

Al piano appartengono infinite rette e quindi infiniti punti

Esistono infinite rette

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Postulati riguardanti gli enti elementari


Per due punti distinti passa una sola retta A B

poprio)

 Per un punto passano infinite rette (linsieme di tale rette chiamato fascio A

 Una retta pu essere percorsa in due versi, luno opposto allaltro versi,

La retta illimitata e continua, vale a dire non ha fine n inizio; fra due continua, suoi punti qualunque ne esistono infiniti altri e non ha buchi.
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Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari




Semiretta Si dice semiretta ciascuna delle due parti in cui una retta rimane divisa da un suo punto. A
semiretta origine semiretta

Segmento Un segmento la parte di retta limitata da due suoi punti che si dicono estremi del segmento


A
segmento estremi

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Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari




Segmenti consecutivi - Due segmenti aventi un estremo in comune si dicono consecutivi A B C

Segmenti adiacenti - Due segmenti si dicono adiacenti se sono consecutivi ed appartengono alla stessa retta


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Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari


Una linea formata a pi segmenti consecutivi prende il nome di linea spezzata Una spezzata pu essere aperta, chiusa o intrecciata

A B

C D

Spezzata aperta

Spezzata chiusa

Spezzata intrecciata

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Nuovi enti definiti tramite gli enti elementari


 ANGOLO: ciascuna delle due parti in cui viene diviso un piano da due semirette aventi lorigine in comune

Angolo concavo Angolo convesso

Un angolo si dice CONCAVO se contiene i prolungamenti dei suoi lati Un angolo si dice CONVESSO se non contiene i prolungamenti dei suoi lati

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Angoli particolari
 Angolo PIATTO - Quando la semiretta OA ruota intorno ad O di mezzo giro, assume la posizione OB, diventa cio opposta ad OA. In questo caso si dice che AB un angolo piatto [un lato il prolungamento dellaltro ( 180 )]

Angolo piatto

O PIATTO:180

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Angoli particolari
 Angolo GIRO - Se invece OA ruota di un giro completo intorno ad O, descrive tutto il piano. Si dice in tal caso che AB un angolo giro [ i due lati sono sovrapposti (360)]
Angolo giro

B A GIRO: 360 O O

 Angolo nullo - Se la semiretta OA rimane nella posizione iniziale coincidente con OB, cio se ha una rotazione nulla, si dice che AB un angolo nullo B A

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Angoli particolari
Un angolo si dice RETTO se la met di un angolo piatto

RETTO:90

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Angoli particolari
Un angolo si dice OTTUSO se maggiore di un angolo retto

OTTUSO: > di 90

Un angolo si dice ACUTO se minore di un angolo retto

ACUTO: < di 90

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Angoli particolari
 Angoli CONSECUTIVI - Due angoli si dicono consecutivi se hanno lo stesso vertice, un lato in comune e gli altri due lati situati da parte opposta rispetto al lato comune

C
Lato comune

O A

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Angoli particolari
 Angoli ADIACENTI - Due angoli si dicono adiacenti se oltre ad essere consecutivi, hanno i lati non comuni appartenenti ad una stessa retta

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Angoli particolari
 Angoli OPPOSTI AL VERTICE: se i lati delluno sono i prolungamenti dellaltro

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 Due angoli la cui somma un angolo piatto si dicono SUPPLEMENTARI

 Due angoli la cui somma un angolo retto si dicono COMPLEMENTARI

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 Due angoli la cui somma un angolo giro si dicono ESPLEMENTARI

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 Concetti o enti primitivi Enti che non definiamo esplicitamente

 Assiomi o postulati Propriet che supponiamo essere vere e che pertanto non dimostriamo  Teoremi I teoremi sono proposizioni del tipo se allora. Le proposizioni che seguono il se sono le ipotesi del teorema, mentre quella che segue lallora la tesi del teorema. La tesi deve essere derivata dalle ipotesi ragionando correttamente e avvalendosi dei postulati o delle conoscenze gi consolidate, vale a dire dei risultati di altri teoremi.

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